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Entra in sala operatoria il tablet PC. Lo strumento con schermo “touchscreen” consente attraverso un nuovo modello informatico di tracciare tutti i pas- saggi relativi all'attività svolta in camera operatoria al momento dell'intervento: dai tempi operatori, ai dati anestesiologici di monitoraggio dei parametri vitali a quelli relativi alla somministrazione farma- cologica e infermieristici. I dispositivi - in dota- zione ad anestesisti, infermieri e chirurghi - sono sa- nificabili e quindi impermeabili, dotati di fotoca- mera, lettore di barcode, smart card per la firma di- gitale. Il nuovo processo prevede la digitalizzazione completa del registro operatorio e del cartellino ane- stesiologico intraoperatorio che, insieme agli altri re- ferti, sono adesso consultabili dagli operatori in tutto l'ospedale non appena firmati. GALLIERA news E.O. Ospedali Galliera Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione (D.P.C.M. 14/7/1995) Il ruolo della ricerca in ospedale di Gian Massimo Gazzaniga Coordinatore Scientifico Il Galliera è “Ospedale di rilievo nazio- nale e di alta specializzazione” così come recita il D.P.C.M. 14 luglio 1995 e la “mission” è indirizzata alla accoglienza, diagnosi e cura di malati che all'Ospe- dale si rivolgono per essere curati. Va però subito precisato che il tratta- mento medico migliore non può ormai più prescindere dalla applicazione, dallo studio e dalla ricerca che soli possono garantire traguardi innovativi, efficaci e remunerativi. Ed è seguendo questo indi- rizzo che alcuni anni fa si diede rinno- vato impulso alla ricerca che ha attratto e coinvolto, con il supporto del Comi- tato Scientifico, la pressoché totalità de- gli operatori sanitari che, quasi rinvigo- riti, dopo un paludoso letargo scientifico, si sono dedicati con sacrificio, impegno professionale e curiosità scientifica a pubblicare con successo le loro fatiche di ricerca. Il risultato è stato sorprendente e ben al di là delle aspettative. Ha preso slancio e vigore una “primavera scienti- fica” che lentamente, ma inesorabil- mente, come un'onda di piena, ha conta- giato tutto il mondo ospedaliero. Continua a pag. 3 Il tablet entra in sala operatoria GALLIERA news CINQUE pER MILLE Da quest'anno è possibile donare alla Fonda- zione pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio il cinque per mille, contributo finaliz- zato a solidarietà e ricerca. Servizio a pagina 6. SALUTE E BENESSERE Task force al Galliera per combat- tere le patologie della tiroide. Alle pagine 4 e 5 approfondimento sul tema i consigli degli specialisti, le tecniche innovative, il percorso del paziente e le strategie di cura. SOMMARIO: Il ruolo della ricerca in ospedale | Il tablet entra in sala operatoria | La medicina del terzo millennio | Task force tiroide | Le nuo- ve sfide della medicina | Il contributo a solidarietà e ricerca | Intervista a Giovanni Berneschi | L’economia sempre più triste della sanità | L’in- novazione per guardare al futuro | La riflessione spirituale | L’incontro con le scuole | Speciale Associazioni | Personale news | Telethon: la vittoria del Cral | Dicono di noi... n. 1 anno 3 - gennaio/febbraio/marzo 2012 Galliera News - Pubblicazione trimestrale di informazione sanitaria e aziendale dell’E.O. Ospedali Galliera di Genova Proprietario ed Editore: E.O Ospedali Galliera Mura delle Cappuccine, 14 - 16128 Genova Tel. 010 56321 - www.galliera.it Direttore responsabile: Elisa Nerva Comitato di redazione: Adriano Lagostena, Luciano Grasso, Roberto Tramalloni, Gian Massimo Gazzaniga, Marco Esposto, Elisa Nerva Progetto grafico: Barbara Colasanto Impaginazione: Elena Menichini Fotografie: Domenico Carratta, Alessandro Paltrinieri, De Ferrari Comunicazione Stampa: Essegraph - Genova Autorizzazione del Tribunale di Genova n.3/2010 del 2/2/2010

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Entra in sala operatoria il tablet PC. Lo strumentocon schermo “touchscreen” consente attraverso unnuovo modello informatico di tracciare tutti i pas-saggi relativi all'attività svolta in camera operatoriaal momento dell'intervento: dai tempi operatori, aidati anestesiologici di monitoraggio dei parametrivitali a quelli relativi alla somministrazione farma-cologica e infermieristici. I dispositivi - in dota-

zione ad anestesisti, infermieri e chirurghi - sono sa-nificabili e quindi impermeabili, dotati di fotoca-mera, lettore di barcode, smart card per la firma di-gitale. Il nuovo processo prevede la digitalizzazionecompleta del registro operatorio e del cartellino ane-stesiologico intraoperatorio che, insieme agli altri re-ferti, sono adesso consultabili dagli operatori intutto l'ospedale non appena firmati. �

GALLIERAnewsE.O. Ospedali GallieraOspedale di rilievo nazionale

e di alta specializzazione(D.P.C.M. 14/7/1995)

Il ruolo della ricerca in ospedale

di Gian Massimo Gazzaniga

Coordinatore Scientifico

Il Galliera è “Ospedale di rilievo nazio-nale e di alta specializzazione” così comerecita il D.P.C.M. 14 luglio 1995 e la“mission” è indirizzata alla accoglienza,diagnosi e cura di malati che all'Ospe-dale si rivolgono per essere curati.Va però subito precisato che il tratta-mento medico migliore non può ormaipiù prescindere dalla applicazione, dallostudio e dalla ricerca che soli possonogarantire traguardi innovativi, efficaci eremunerativi. Ed è seguendo questo indi-rizzo che alcuni anni fa si diede rinno-vato impulso alla ricerca che ha attrattoe coinvolto, con il supporto del Comi-tato Scientifico, la pressoché totalità de-gli operatori sanitari che, quasi rinvigo-riti, dopo un paludoso letargo scientifico,si sono dedicati con sacrificio, impegnoprofessionale e curiosità scientifica apubblicare con successo le loro fatiche diricerca. Il risultato è stato sorprendentee ben al di là delle aspettative. Ha presoslancio e vigore una “primavera scienti-fica” che lentamente, ma inesorabil-mente, come un'onda di piena, ha conta-giato tutto il mondo ospedaliero. Continua a pag. 3

Il tablet entra in sala operatoria

GALLIERAnews

CINQUE pER MILLEDa quest'anno è possibile donare alla Fonda-zione pio Istituto De Ferrari Brignole Sale inVoltaggio il cinque per mille, contributo finaliz-zato a solidarietà e ricerca. Servizio a pagina 6.

SALUTE E BENESSERETask force al Galliera per combat-tere le patologie della tiroide. Allepagine 4 e 5 approfondimento sultema i consigli degli specialisti, letecniche innovative, il percorsodel paziente e le strategie di cura.

SOMMARIO: Il ruolo della ricerca in ospedale | Il tablet entra in salaoperatoria | La medicina del terzo millennio | Task force tiroide | Le nuo-ve sfide della medicina | Il contributo a solidarietà e ricerca | Intervistaa Giovanni Berneschi | L’economia sempre più triste della sanità | L’in-novazione per guardare al futuro | La riflessione spirituale | L’incontrocon le scuole | Speciale Associazioni | Personale news | Telethon: lavittoria del Cral | Dicono di noi...

n. 1 anno 3 - gennaio/febbraio/marzo 2012Galliera News - Pubblicazione trimestrale di informazione sanitaria e aziendaledell’E.O. Ospedali Galliera di GenovaProprietario ed Editore: E.O Ospedali GallieraMura delle Cappuccine, 14 - 16128 GenovaTel. 010 56321 - www.galliera.itDirettore responsabile: Elisa NervaComitato di redazione: Adriano Lagostena, Luciano Grasso, Roberto Tramalloni, Gian Massimo Gazzaniga, Marco Esposto, Elisa NervaProgetto grafico: Barbara ColasantoImpaginazione: Elena MenichiniFotografie: Domenico Carratta, Alessandro Paltrinieri, De Ferrari ComunicazioneStampa: Essegraph - GenovaAutorizzazione del Tribunale di Genova n.3/2010 del 2/2/2010

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GALLIERAnews2

IN pRIMO pIANO

La Medicina Personalizzata è un modello assisten-ziale volto alla personalizzazione degli interventi di sa-lute, tramite il ricorso a strategie diagnostiche e terapeu-tiche mirate al singolo individuo. L’obiettivo di questoapproccio è rappresentato dal superamento degli ‘stan-dard di cura’ che prescindono dalle caratteristiche delsingolo paziente e sono basati unicamente su modelliepidemiologici, verso strategie di diagnosi e cura chetengano conto della variabilità individuale. Un forte impulso allo sviluppo di questo approccio è de-rivato dai risultati di numerosi studi scientifici che, nelleultime due decadi, hanno prodotto una grande mole di datirelativa alla sequenza del genoma umano, alla correla-zione tra variazioni genetiche e probabilità di svilupparemalattie, o di trarre beneficio o danno dal ricorso ad un far-maco. Il processo di traduzione di queste conoscenze allapratica clinica ha portato in alcuni casi a ricadute assisten-ziali già consolidate.

Esistono tuttavia importanti limitazioni a questo approc-cio: in particolare è necessario considerare le varianti ge-netiche come una delle fonti di variabilità individuale, daconsiderare in un complesso molto più ampio di variabiliincluse quelle ambientali. Una applicazione della medi-cina personalizzata è rappresentata dalla Medicina Pre-

dittiva, ovvero da un approccio innovativo che, basan-dosi sulle informazioni ricavabili soprattutto dalla costi-tuzione genetica di un individuo, possa anticipare unastima del rischio di quest’ultimo di sviluppare una deter-minata patologia durante il corso della vita.

In particolare, l’attenzione si è rivolta negli ultimi anninon tanto o non solo alle malattie genetiche, o mende-liane, ma alle condizioni patologiche più comuni nellapopolazione generale, che riconoscono un’origine mul-tifattoriale. Una delle peculiarità di questo approccio deriva dal fattoche si rivolge ad individui sani, o apparentemente sani; suquesti vengono ricercate varianti genetiche che conferi-scono una certa predisposizione o un fattore protettivo neiconfronti dello sviluppo di una malattia. L’intervento è fi-nalizzato a consentire, a fronte di un rischio specifico, dimettere in atto strategie mirate di prevenzione, basate adesempio sugli stili di vita, percorsi di diagnosi precoce, ap-procci terapeutici precoci e mirati. È necessario precisareche le analisi di suscettibilità della maggior parte dei feno-tipi complessi non hanno ad oggi alcuna validità clinica;test predittivi o di suscettibilità, tranne in alcune rare ecce-zioni, non trovano al momento applicazione clinica. In que-

La medicina del terzo millennio

Un forte impulso allo sviluppo di questo approccioè derivato dai risultati di numerosi studi scientificiche nelle ultime due decadi hanno prodotto unagrande mole di dati.

Una applicazione della medicina personalizzata èrappresentata dalla Medicina Predittiva, approc-cio innovativo che si basa su informazioni relativealla costituzione genetica di un individuo per sti-mare il rischio di sviluppare una patologia.

Network Italiano per la Genomica in Sanità Pubblica (GENISAP)istituti.unicatt.it/igiene_1830.html

Public Health Genomics at CDCwww.cdc.gov/genomics/gtesting/ACCE/FBR/index.htm

PHG foundation (Foundation for Genomics and Population Health)www.phgfoundation.org/

Siti internet

GLOSSARIO

Medicina predittivaApproccio volto a valutare in ter-mini probabilistici i fattori che, peruna specifica persona e in un datocontesto, possono favorire l’insor-genza di una malattia.

FarmacogeneticaStudio del ruolo delle variazioni ge-netiche nella risposta ai trattamenti.

Malattia genetica, mendelianaCondizione patologica causata daun difetto genetico; quest’ultimo èprerequisito essenziale e di rego-la sufficiente per lo sviluppo del-la patologia. Ne sono esempi: la ta-lassemia, la fibrosi cistica, la distro-fia muscolare di Duchenne.

Malattia complessa, o multifattorialeCondizione patologica causatadall’interazione tra fattori geneti-ci e ambientali. Tra le patologie fre-quenti nella popolazione generalene sono esempio l’ipertensione, al-cune forme di diabete mellito, lemalattie cardiovascolari.

Validità clinicaCapacità di un test di rilevare o pre-dire la presenza di un determina-to quadro patologico.

Utilità clinicaCapacità di un test di migliorarel’esito clinico: è la misura del suovalore in termini di salute per il pa-ziente. La valutazione dell’utilitàclinica non può prescindere pertan-to dalla specifica indicazione al teste dal contesto clinico in cui vieneeffettuato, ovvero dalle procedureadottate dopo il test.

Test diretto al consumatoreTest disponibile direttamente al pa-ziente in assenza di una prescrizio-ne medica. Si tratta spesso di inda-gini offerte in ambito commercia-le tramite Internet.

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GALLIERAnews 3

IN pRIMO pIANO

sto contesto, l’offerta diretta al consumatore di test geneticidi suscettibilità (per esempio tramite siti internet) appareprematura, e potenzialmente dannosa.Un ulteriore ambito di Medicina Personalizzata è rappre-sentato dalla farmacogenetica, che ha l’obiettivo di utiliz-zare l’informazione genetica del paziente nel guidare lascelta di terapie farmacologiche in grado di ridurre, nel sin-golo paziente, i rischi legati alla tossicità ed aumentare l’ef-ficacia terapeutica.In tutti gli ambiti citati il trasferimento delle conoscenzeteoriche alla pratica clinica richiede attenti e complessi pro-cessi di validazione e verifica, in particolare, della validitàclinica e dell’utilità clinica La trasformazione di personesane in persone ‘malate di rischio’ può avere pesanti rica-dute di natura etica, legale e sociale.

Il governo clinico di questo percorso è indispensabile. È ne-cessario quindi garantire ai medici l’accesso a una forma-zione mirata tale da consentire una profonda innovazionedel modello culturale, parallelamente ad una capillare at-tività di educazione della popolazione. �

Francesca FaravelliResponsabile S.S.D. Genetica Medica

Emilio Di MariaS.S.D. Genetica Medica

Tecnobionet è un nuovo Polo di Ricerca eInnovazione, fondato nel 2011, finalizzato apromuovere la ricerca e lo sviluppo nelcampo delle biotecnologie e delle tecnologiebiomediche. Enti pubblici di ricerca (Univer-sità, CNR, IIT), IRCCS, Ospedali si sono co-stituiti in un’associazione temporanea discopo in parternariato con un pool di piccolee medie imprese liguri, al fine di costituireun incubatore che faciliti lo sviluppo di pro-dotti innovativi per la salute. Il Centro Bio-tecnologie Avanzate (CBA) di Genova, chegià svolge attività di supporto alla ricerca, èstato individuato quale ente gestore di Tec-nobionet con funzioni di coordinamento,promozione e gestione dei servizi connessialle attività del Polo.L’ospedale Galliera, in questo ambito sipropone di contribuire alle attività di Tecno-bionet con l’organizzazione e la conduzionedi progetti di ricerca clinica e traslazionale.L’ente garantisce, anche attraverso collabo-razioni nazionali e internazionali, la speri-mentazione e il trasferimento alla realtà cli-nica delle innovazioni sviluppate attraversoil supporto del Polo.Gli obiettivi di Tecnobionet sono la promo-zione della ricerca scientifica, la facilita-zione del trasferimento tecnologico e lo svi-luppo di prodotti industriali innovativi. Inparticolare sono state individuate cinque areestrategiche di intervento.1. ‘Drug Discovery, Delivery and Develop-ment’ è la linea dedicata allo studio dei bersa-gli molecolari implicati in diverse patologieper identificare nuovi bersagli per la terapiafarmacologica.2. ‘Neuroscience and Neuropharmacology’tiene conto delle peculiarità offerte dal sistemanervoso per lo sviluppo di nuovi farmaci. Inquesto ambito l’intervento farmacologico èsoprattutto mirato alla modulazione della neu-rotrasmissione e dei suoi meccanismi chimicied elettrochimici.

3. ‘Stem Cells and Cell Therapy’ prevedel’utilizzo delle cellule staminali per la ripara-zione tissutale o per lo sviluppo di nuovi ap-procci trapiantologici. Lo studio di questi mec-canismi e l’ottimizzazione delle metodologieutilizzate hanno un’importante potenzialitàindustriale, ma richiedono una descrizione ac-curata dei meccanismi molecolari coinvoltinell’azione terapeutica e nel traffico cellulare. 4. ‘Advanced Diagnostics and Technology’è dedicata alla diagnostica molecolare avan-zata e di identificazione di nuove metodologiee marcatori, con applicazioni nella diagnosiprecoce delle malattie, nella diagnosi moleco-lare in situ, nell’identificazione e rilevamentodi segnali molecolari capaci di predire la pro-gnosi o la risposta alle terapie. 5. ‘Imaging Tools and Development’ miraall’ottimizzazione del contenuto informativoofferto dalle tecniche di imaging sia in ambitoclinico che in ambito sperimentale. Si pro-pone di sviluppare prodotti innovativi nel-l’imaging in vitro e in vivo utilizzando se-gnali di natura ottica, radiologica, magneticao nucleare. �

La farmacogenetica utilizza l’informazione ge-netica per guidare la scelta verso trattamenti ef-ficaci e con minore rischio di tossicità.

Piano nazionale per la prevenzione 2010-2012www.salute.gov.it/prevenzione

Test genetici di suscettibilità e medicina personalizzatawww.governo.it/bioetica/pareri_abstract/Test_genetici.pdf

Building on our inheritance. Genomic technology in health carewww.dh.gov.uk/en/Publicationsandstatistics/Publications/PublicationsPolicyAndGuidance/DH_132369

Documenti

TECNOBIONET, NUOVO POLODI RICERCA E INNOVAZIONE

Segue da pag. 1è iniziata, come per gioco, la corsa a scalare le posizioni in graduatoria degli I.R.C.C.S., questiprestigiosi Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico fino a ieri guardati con invidioso ri-spetto perché ritenuti inarrivabili, non alla portata dei nostri mezzi, mentre noi oggi, dopo averescalato molte posizioni possiamo godere di una straordinaria collocazione centro classifica.L'applicazione, lo studio, la ricerca, gli innovativi indirizzi gestionali ci hanno già gratificato diuna medaglia regionale: a loro dire siamo il migliore Ospedale della Liguria.Ma noi sinceramente non ci sentiamo appagati, non possiamo e non dobbiamo accontentarci.Siamo animati da determinazione, volontà, capacità intellettiva e pratica per mirare a nuovi e piùimpegnativi traguardi. Dobbiamo ambire alla “eccellenza” nel nostro agire riconosciuta e cer-tificata “da altri”; dobbiamo partecipare con impegno e determinazione al “ricco banchetto” deibandi europei e, da ultimo, dare un ulteriore stimolo, ma veramente grande, ai nostri ricercatoriperché comincino ad affacciarsi e poi ad entrare nell'esclusivo mondo dei brevetti e possano re-galarci il primo brevetto tutto nostro. Questa in sintesi l'attività promossa dal Comitato Scienti-fico: gli stimoli, i traguardi, le speranze. �

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GALLIERAnews4

SpECIALE TIROIDE

Oggi in campo sanitario e non solo, si tende sempre più ad un la-voro integrato tra diversi professionisti che condividono un per-corso ed un obiettivo comune. Il lavorare in team permette unamaggiore appropriatezza del servizio erogato, una migliore qua-lità dei risultati e una diminuzione dei costi rendendo più snellal’organizzazione. Il Centro della Tiroide nasce e si sviluppa pro-prio grazie a questi principi. Negli anni quella che era nata nel 2000come semplice collaborazione si è concretizzata in un approccio com-pleto e multi-disciplinare alle malattie della tiroide.Questa attività trasversale, che ha sempre avuto al centro il pazien-te, ha permesso di delineare un percorso diagnostico terapeuticoe di follow-up comune a tutte le Strutture afferenti grazie ai conti-nui incontri tra i vari professionisti nella gestione diagnostico tera-peutica della malattia.Oggi un paziente che si rivolge al Centro è sicuro di seguire un per-corso unico che gli consentirà di eseguire tutte le indagini diagno-stiche necessarie al termine delle quali verrà consegnata una rela-zione per il proprio medico curante con la soluzione terapeuticapiù appropriata. Il ruolo delle singole Strutture afferenti è fondamentale:Endocrinologia: effettua le prime visite, le visite di follow up,le ecografie tiroidee e gli agoaspirati; Medicina Nucleare:svolge un ruolo essenziale nella prevenzione, diagnosi etrattamento radiometabolico delle neoplasie tiroidee e nel-le iperfunzioni ghiandolari; Laboratorio di analisi: forni-sce importanti informazioni ai Clinici del Centro in merito allafunzione tiroidea nei soggetti asintomatici, nel gozzo, nel sospet-to ipo ed iper-tiroidismo e nel follow-up del tumore tiroideo; Chi-rurgia endocrina: oltre alla chirurgia così detta aperta offre an-che la chirurgia mininvasiva videoassistita, attualmente unico Cen-tro in Liguria, oltre il 70% dell’attività viene svolta in regime diricovero breve. Fiore all’occhiello la chirurgia radio-guidata cheviene utilizzata per le recidive dei tumori tiroidei. AnatomiaPa-tologica: ha un ruolo preminentemente di carattere diagnostico,in prima istanza attraverso la citologia da agoaspirato, successi-vamente nella analisi delle tiroidi operate applicando le più moder-ne metodiche immunoistochimiche e di diagnostica molecolare; Ge-netica Medica: svolge attività diagnostica e consulenza genetica peri pazienti del Centro affetti da condizioni geneticamente determina-te e potenzialmente ereditarie. Discorso a parte merita la patologia neo-plastica. Un recente studio basato sui dati più aggiornati di tutti i Re-gistri tumori italiani, mostra che in Italia l’incidenza dei tumori del-la tiroide è raddoppiata negli ultimi 15 anni, passando da 8 nuovi casil'anno ogni 100.000 donne nel 1991-1995 a 18 casi ogni 100.000 don-ne nel periodo 2001-2005. Negli stessi periodi, i casi sono passati da3 a 6 nuovi casi l'anno ogni 100.000 uomini. L'aumento è stato os-servato quasi esclusivamente per i tumori papillari della tiroide (quel-li a miglior prognosi, che rappresentano più dei due terzi delle neo-plasie della tiroide), in tutti i gruppi di età ed in entrambi i ses-si – sebbene in età più giovane nelle donne (tra 45 e 49 anni)rispetto ai maschi (tra 65 e 69 anni). Tali andamenti con-fermano l'esistenza di un forte legame dell'aumentodei tumori papillari della tiroide con la crescen-te attenzione diagnostica per queste neopla-sie che viene effettuata in Italia, ed aumen-

Task forceTIROIDE

CHE COSA È LA TIROIDELa tiroide è una ghiandola endocri-na, situata alla base del collo, cheproduce e immette nel circolo san-guigno sostanze biologicamente at-tive dette “ormoni”, in grado di sti-molare le funzioni di altri organi at-traverso il legame con recettorispecifici nelle cellule bersaglio.

A COSA SERVONOGLI ORMONI TIROIDEI■ aumentano il consumo di ossi-geno e la produzione di calore ■stimolano la frequenza e la forzadi contrazione cardiaca ■ stimola-no i muscoli ■ stimolano il respiro■ aumentano la motilita’ intestina-le ■ aumentano la produzione diglobuli rossi ■ stimolano il tessutoosseo ■ stimolano la produzionedi zucchero da parte del fegato ■stimolano la sintesi di proteinestrutturali del sistema nervoso ■riducono il colesterolo e promuo-vono l’utilizzazione dei grassi deltessuto adiposo.

LE PATOLOGIE PIÙ FREQUENTI■ Gozzo semplice o nodulare ■Noduli tiroidei benigni ■ Carcino-ma della tiroide ■ Tiroidite cronicaautoimmune con o senza ipotiroi-dismo ■ Morbo di Basedow ■Ipertiroidismo recidivante nel post-partum ■ Tiroidite post-partum

GLI ESAMI PERCONTROLLARLA● Gli esami del sangue ci dicono sela tiroide funziona bene. ■ TSH: èl’esame principale dello screening.Se il TSH è alto vuol dire che la ti-roide funziona poco; se risulta basso,è possibile che la tiroide funzionitroppo. Vanno comunque completatigli esami, dosando anche gli ormonitiroidei. ■ FT4: è il principale or-mone prodotto nella tiroide; si dosala frazione libera nel sangue. ■ FT3:è l’altro ormone tiroideo prodottodalla tiroide, ma anche derivantedalla trasformazione della T4 negliorgani periferici. ● Tra gli esami cheforniscono l’immagine morfologicadella tiroide, quello più usato èl’ECOGRAFIA TIROIDEA, che“fotografa” la struttura del tessuto edevidenzia se sono presenti ingrossa-menti, noduli, o altre anomalie.

20% della popolazione soffre di alterazioni tiroidee 10% degli italianiè portatore

di gozzo 95% dei noduli tiroidei sono benigni

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GALLIERAnews 5

SpECIALE TIROIDE

ti simili sono stati documenta-ti nella maggior parte

dei paesi occiden-tali. Anche nelnostro Centrouna revue dellacasistica degli

ultimi 5 anni haconfermato tale

tendenza. È del tuttorecente il riconosci-mento di questa attivi-tà da parte del RINA

che ha concesso la certi-ficazione EN UNI ISO 9001:2008

proprio al nostro percor-so diagnostico tera-peutico ed ope -rativo. Una cer -tificazione cherende merito siaalle Strutture ma

soprattutto ai sin-goli professionisti

che da anni si dedicanocon serietà e sempre maggioreimpegno ad una patologia checoinvolge il 20% degli italiani. �

Anselmo Arlandini

Coordinatore Centro della tiroide

Notes Fanno parte del Centro della Tiroide le seguenti strutture: S.C.Anatomia e istologia patologica, Direttore Roberto Bandelloni;S.C. Chirurgia generale ed epatobiliopancreatica, Direttore Mar-co Filauro; S.S.D. Endocrinologia, Dirigente responsabile Patri-zia Del Monte; S.S.D. Genetica medica, Dirigente responsabileFrancesca Faravelli; S.C. Laboratorio di analisi, Direttore Diret-tore Marco Mori; S.C. Medicina nucleare, Direttore GiampieroVillavecchia.

Per contattare il Centro della Tiroide:Telefono: 010 563 4302 - 4219 - Fax: 010 57481105 mail: [email protected]

da telefono fisso, dalle ore 8:30 alle ore 10:30giorni feriali.

IL PERCORSO DEL PAZIENTE

Il primo step per una corretta valutazione è la raccolta dei dati anamnestici e la programmazione degliesami endocrini e strumentali. Questo avviene attraverso una visita con il medico endocrinologo.

Momento fondamentale nella diagnostica tiroidea è l’ecografia ed eventualmente l’agoaspirato.

Se esiste indicazione al trattamento chirurgico, specialisti dedicati eseguono l’intervento, in stretta e costante collaborazione con la SC Medicina Nucleare per la patologia neoplastica.

3,2:1 9000il rapporto di incidenza tumorale

nelle donne rispetto agli uomini persone in Italia sono colpite da neoplasia tiroidea

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GALLIERAnews6

NEwS

Continuano le grandi sfide per la Salute dell'ospedale Galliera. L'in-contro di confronto e aggiornamento scientifico, in programma il 19 eil 20 aprile nel Salone Congressi del Galliera, quest'anno è dedicatoalla multidisciplinarietà come fattore di garanzia nella cura del pazien-te. Il Convegno intende approfondire il concetto di interdisciplinarie-tà, studiandone l’applicazione in tre differenti ambiti clinico-assisten-ziali: tumore del retto, sindrome metabolica e terapie del pavimentopelvico. Tali ambiti, apparentemente molto differenti fra loro, rappre-sentano al meglio la necessità di un rapporto integrato fra i professio-nisti sanitari coinvolti nella gestione del paziente, oltre ad essereespressione di una organizzazione del lavoro in “equipe”, il cosiddet-to Disease Management Team (DMT). L’approccio multidisciplinareorganizzato nel percorso terapeutico-assistenziale mira a garantire lagestione “snella” (LEAN) dell’iter di diagnosi e cura all’interno dellastruttura ospedaliera e, nell’ottica di una medicina moderna semprepiù “personalizzata”, la soddisfazione delle esigenze di assistenza spe-cifiche del singolo paziente. Responsabili scientifici dell'evento:Andrea De Censi, Direttore S.C. Oncologia Medica; Filippo GrilloRuggieri, Direttore S.C. Radioterapia; Giuliano Lo Pinto, DirettoreDip. Medicine generali, specialistiche e di pronto soccorso; ErnestoPalummeri, Direttore Dip. Gerontologia e scienze motorie. L'eventofa parte del filone di congressi scientifici “Il Galliera e le sfide dellamedicina”, percorso intrapreso dall'Ente nel 2006 - con il determinan-te contributo del Comitato Scientifico interno coordinato dal Prof.Gian Massimo Gazzaniga - finalizzato ad approfondire i temi piùsignificativi della medicina moderna e a forte impatto sociale. I prece-denti appuntamenti hanno affrontato nel corso degli anni i seguentiargomenti: 2006 “La genetica”; 2007 “Il buon uso del farmaco”; 2008“Innovazione tecnologica e umanizzazione – speciale 120 anni”; 2009“Aneurismi – tecniche chirurgiche ed endovascolari a confronto”;2010 “Il declino della mente nell'anziano”; 2011 “Le tecniche mini-invasive e la chirurgia robotica”. �

La Fondazione Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio venne istituita per volontàdella Duchessa di Galliera il 22 dicembre del 1877 allo scopo di provvedere alla cura e al rico-vero di non abbienti, mantenere l'Asilo Infantile e la Scuola per le fanciulle povere ed eroga-re sussidi e soccorsi ai poveri di Voltaggio. Recentemente la Fondazione si è trasformata inOnlus e da quest'anno potrà beneficiare dei contributi del “cinque per mille” devoluti dai con-tribuenti in sede di dichiarazione dei redditi, consentendo a coloro che intendono donare fon-di di usufruire dei relativi benefici fiscali. Ulteriori iniziative della Fondazione sono l'istituzione al suo interno di un proprio ComitatoScientifico e la contestuale creazione di un fondo quinquennale per il finanziamento di pro-getti di ricerca secondo le indicazioni che verranno fornite dal medesimo Comitato, comple-tando, in tal modo, le volontà della Fondatrice. Inoltre, tra gli obiettivi statutari della Fonda-zione vi sono il perseguimento di fini solidaristici nelle comunità appenniniche tra il Piemon-te e la Liguria attraverso l'assistenza sociale e sociosanitaria, la beneficenza anche indiretta, ilrestauro e la riapertura del Ricovero. �

Fondazione Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio ONLUSSede legale: Mura delle Cappuccine 14 - 16128 GenovaPresidente: Prefetto Giuseppe Romano. Consiglieri: Dott. Ing. Giovanni Pio Calcagno,Dott. Ing. Paolo Veardo, Geom. Salvatore Salidu, Dott. Ing. Lorenzo Giovanni Repetto(membro di diritto: Sindaco protempore del Comune di Voltaggio) - Revisore: Dott. Pie-tro Pongiglione.

Segreteria della Fondazione : tel. 0105632028 - 0105632015; Fax 0105632018; e-mail: [email protected]

Per donare: C.F. 00797450103

Le nuove sfide della medicina

Il contributo a solidarietà e ricerca

5x1000

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COORDINAMENTO SCIENTIFICO

Giovanni BerneschiIl Presidente Berneschi mi accoglie, da perfettopadrone di casa, nell’ovattato e prezioso ufficio al14° piano del Palazzo Carige, ben conscio che do-vrà “sprecare” un po’ di tempo per l’intervista cheinizia così...Al timone della più importante industria finan-ziaria della Liguria che ha saputo pilotare consuccesso tra i marosi che hanno agitato il mondodel credito negli ultimi decenni, al suo tavolo ap-prodano, immagino quotidianamente, i pro-blemi delle grandi imprese e dell’economia estudia quindi i sintomi, le cure e i rimedi. Osser-vando la fila di pratiche ordinate come tantecartelle cliniche sul suo tavolo di lavoro mi sorgespontanea una domanda: la professione del ban-chiere è un po’ simile a quella del medico?“In effetti non ci ho mai riflettuto, però devo direche in fondo ha ragione. Anche il nostro do-vrebbe essere un impegno quotidiano, costanteper migliorare lo stato di salute del tessuto eco-nomico e sociale.

Il bravo banchiere non è quello che guarda aset-ticamente gli indici e redige il proprio referto, maè colui che, considerata la situazione finanziariacomplessiva di un’azienda, dal dialogo di chi ope-ra quo ti dianamente in essa riesce a scorgere po-tenzialità o individuare eventuali magagne che ri-mangono nascoste sotto i numeri. Come in me-dicina, anche in banca, la relazione, il rapportodi fiducia con l’interlocutore è fondamentale edeve sempre accompagnarsi all’analisi tecnico-scientifica. I danni sia in finanza che in medici-na si vedono immediatamente quando ci si allon-tana da questa strada.”A proposito di relazione, quella di Carige conil Galliera è una partnership che possiamo de-finire storica e che vorremmo venisse ulte-riormente potenziata.“Certamente è un rapporto cui la Banca tienemoltissimo. Per Carige è importante essere alfianco di realtà che, in una prospettiva direi spe-culare alla nostra, rappresentano una risorsa fon-damentale per il nostro territorio.

Quello dello sviluppo e dell’alta tecnologia è unfronte che La vede coinvolto ed impegnato inprima linea. Quali sono le Sue considerazioni?“La città si trova, e non da oggi, a doversi con-frontare con sfide che mettono in discussione lasua sopravvivenza come metropoli moderna.

Genova, nella sua storia, è stata culla di innova-zioni importanti nella tecnologia, nell’industriacome nella finanza o nella logistica.Pensi a quel periodo che gli storici chiamano “ilsecolo dei genovesi”, un periodo in cui i nostrimercanti seppero trasformarsi in banchieri, capacidi anticipare le esigenze finanziarie in un mondoche si stava aprendo a nuovi continenti ed alla mo-dernità. Come vede l’innovazione, anche nel no-stro settore, la finanza ha avuto ricadute enormisulla qualità di vita dell’intera comunità”.Dalla sua posizione privilegiata di osserva-zione quali consigli può suggerire oggi peraffrontare le difficoltà che la crisi mondialesta impietosamente facendo emergere? “Le difficoltà nella vita sono sempre la norma.

È indispensabile potenziare le attività di ricercae di sviluppo, le sole che possono condurci fuoridal “tunnel della crisi e della recessione.Ogni volta che si entra al Galliera ci si rendeconto dello sforzo che vien fatto per integrarequeste due esigenze.

Le interviste del Coordinatore Scientifico

Giovanni Alberto Berneschi, classe 1937, entragiovanissimo, nel 1957, in quella che era allorala Cassa di Risparmio di Genova e percorreall’interno dell’azienda tutte le tappe della propriacarriera. Diventa dirigente nel 1975 fino adarrivare a Direttore Generale nel 1989. Nel 2000assume l’incarico di Amministratore Delegato enel 2003 viene nominato presidente di BancaCarige Spa, carica che ricopre attualmente.Una vita intera trascorsa all’ombra dellaLanterna, tutta dedicata all’istituto di creditogenovese, cui sono legati i numerosi incarichiricoperti nel mondo creditizio e assicurativo.Berneschi, insignito della Laurea Honoris Causain Economia Bancaria dall’Università di Genova,è Consigliere e membro del Comitato Esecutivodell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana,membro del comitato delle società Bancariedell’Acri, l’Associazione fra le Casse diRisparmio Italiane, Vice Presidente di CarigeAssicurazioni Spa, Vice Presidente della Cassadi Risparmio di Carrara S.p.A., Vice Presidentedella Banca Cesare Ponti S.p.A., Consigliere diAmministrazione di Carige Vita Nuova Spa,Consigliere di Amministrazione della Cassa diRisparmio di Savona S.p.A., Vice Presidentedel Centro Fiduciario C.F. Spa, Presidente dellaILI Autostrade S.p.A., Consigliere di Am mi -nistrazione dell’ICBPI, Istituto Centrale BanchePopolari S.p.A., Consigliere e membro del Fon -do Interbancario di tutela dei depositi, membrodella Giunta e del Consiglio della C.C.I.A.A. diGenova, membro della Giunta di ConfindustriaGenova.

L’attività medica e scientifica chequi svolgete è una realtà di eccel-lenza importante per Genova nonsolo a livello sanitario ma rappre-senta un patrimonio fondamentaleper la crescita ed il futuro dell’interacollettività. �

Occorre ridisegnare la fisionomiadella nostra economia e puntare decisiverso nuove frontiere tecnologiche,ciò vale per l’industria come per lascienza e, naturalmente, la medicina.

Prof. Gian Massimo Gazzaniga

La nostra è un’attività che richiedecompetenze sempre più approfondite especialistiche, ma che come la profes-sione medica, non può essere esercitatasenza la necessaria esperienza e la ca-pacità di ascoltare e capire le persone.

Oggi più che mai dobbiamo recupe-rare la capacità di progettare il fu-turo, ricreare quell’humus culturaledove fiorisce la ricerca e la sua appli-cazione pratica che porta ricchezza ebenessere per tutti.

Il Galliera poi, con il contributo so-stanziale che offre allo sviluppo edalla ricerca scientifica si è affermatocome centro di eccellenza, uno di queipoli di cui Genova ha tanto bisognoper il proprio rilancio”.

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pOLITICA SANITARIA

Stiamo affrontando in questi mesi pesanti scelte dipolitica economica e sociale. Inutile ricordarecome la sanità ne rappresenti una delle voci piùsignificative, come parte costitutiva di quel “welfarestate” dappertutto in sofferenza, tra caduta dei muri,globalizzazione e crisi finanziarie ed etico-morali.Difficile, ormai, non trovare regolarmente associatala sanità a questioni economiche, nel “macro” comenel “micro”.La spesa annuale del nostro SSN ha superato i 110miliardi, quella privata i 30, questi ultimiprevalentemente a tamponare inefficienzee carenze di quella pubblica (i LEAcoprono pressoché tutte le prestazioni).Diverse regioni stentano a rientrare dadeficit pesantissimi. Servirebbero piùrisorse, almeno quante necessarie perarrivare allo stesso livello di finanziamentodi Paesi come Francia o Germania, 2 o 3punti di PIL in più, 30 miliardi di euro. Nonproprio spiccioli, certo, specialmente con i venti chetirano. Sarebbero utili oggi ma soprattutto nelprogressivo crescere della domanda sanitaria con ilvenire dei prossimi anni. Un Paese con sempre piùanziani, record mondiale, che faranno schizzarel’incidenza della spesa per la sanità pubblica sul PILdal 7% di oggi al 10% e più di domani. Coperta corta,insomma. Magari non la bomba socio-demograficapreconizzata da Malthus a fine ‘700 nel suo “Saggiosul principio della popolazione”, ma comunque unordigno dal botto bello forte. Il SSN domanderà risorsepubbliche in più per almeno 3 punti di PIL che se nonci fossero o si decidesse di lasciare invariata la suaincidenza, bisognerebbe tagliare la copertura pubblicadi oltre un terzo, facendola scendere dal 75% circa dioggi a meno del 50%. Tanto per capirci, se per ognieuro messo dallo Stato per finanziare la sanità oggine spendiamo privatamente 30 centesimi, domani nedovremo tireremo fuori uno intero. Certo il primo passoè utilizzare meglio le risorse disponibili. Come in ogni

processo produttivo a fattori d’input deve corrispondereil massimo di output. Che nella sanità deve trasformarsiin outcome di migliore e più equa tutela e cura dellasalute. Vuol dire efficienza, organizzazione evoluta,management competente, professionalità mediche etecniche. Sbaglia chi ritiene questo approccio “economico”freddo e impersonale. Per gli obiettivi che persegue èinvece esattamente il contrario. Thomas Carlylesosteneva che l’economia è una scienza ritenuta triste(dismal science). Ma che non è così. Perché l’economia

si occupa di “uomini e donne”, dellasocietà che vive, respira, lavora, cerca lapropria fetta di felicità. Specialmentel’economia della sanità. Che in particolarediventa triste quando la si trapianta dallagiungla intricata e affascinante delle scienzesociali nella grande serra chiusa dellescienze esatte, della ragioneria, dellacontabilità. Mentre invece questa è una

disciplina che dà il meglio di sé solo quando, indirizzatadalla scelta della buona politica (intesa come cura della“Polis”, la città/Stato, la collettività, non come utilizzodel potere fine a se stesso) su quale sia la destinazioneda raggiungere, indica la direzione per giungervi.Quando, insomma, l’economia politica sublima inpolitica economica. Anche e specialmente nei momentidi assoluta emergenza dei conti pubblici come questoche stiamo vivendo è cruciale non perdere mai di vistala connotazione sociale delle scelte di politica sanitaria.Quel non rinunciare mai, per quanto difficile, a fare scelteper quei suddetti “uomini e donne”, noi stessi, dei qualidovrebbe occuparsi sempre l’economia, spe cialmentequella della e per la sanità. Così da essere una scienzatutt’altro che triste. �

Fabrizio Gianfrate

Docente di Economia Sanitaria

Luiss Università e Business School, Roma

e Università di Ferrara

L'Ospedale Gaslini entra a fare parte del N.I.San, ilprimo network aziendale finalizzato allo scambio diinformazioni relative ai costi standard delle attivitàsanitarie. Sale dunque a 17 il numero di aziendeche gestiscono in condivisione i risultati relativiall'elaborazione dei costi standard delle attività diricovero svolte da ciascuno, secondo uno strumentotecnico omogeneo di elaborazione dei costi (CSO,Controllo Strategico Ospedaliero) basato sulmetodo di analisi ABC (Activity Based Costing),che permette a ogni realtà di determinare attraversoi costi effettivi di ogni singola prestazione un costostandard. “L'entrata del Gaslini nel gruppo – spiegaAdriano Lagostena, coordinatore del N.I.San-rappresenta un importante passaggio che ciconsentirà di ampliare la matrice anche in ambitopediatrico. Un tassello significativo che rendesempre più affidabile e completo il nostro campione

di ricerca. Ritengo – aggiunge Lagostena - che inostri risultati possano essere un concretoriferimento per mettere a punto strategie aziendalinel settore sanitario in grado di garantire efficienzae allo stesso tempo ridurre la spesa”. Nel 2011 ilN.I.San e Federsanità - ANCI hanno sottoscritto unaccordo triennale che prevede la diffusione delmetodo utilizzato e perfezionato in questi anni dalnetwork ai 166 soci di Federsanità. L'intesa hainfatti come obiettivo quello di promuovere nelcircuito delle aziende sanitarie affiliate allaFederazione, aziende ospedaliere e AUSL, il“sistema” N.I.San. Il primo evento organizzato inpartnership con Federsanità – ANCI si è svolto il 30settembre us, a Roma. Nell'occasione sono statipresentati per la prima volta i dati della ricercaelaborata dal N.I.San (attività di ricovero DRGdegli anni 2008/2009). �

L’economia sempre più triste della sanità

Il Gaslini entra nel N.I.San.

Paolo Petralia, Direttore Generale del Gaslini, insieme ad Adriano Lago-stena, Direttore Generale del Galliera e Coordinatore del N.I.San.

110 oltre

miliardila spesa annuale del SSN italiano

30miliardila spesa annuale della Sanità privata nazionale

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18 Aprile 2012Ata Hotel - Villa Pamphili Via della Nocetta, 105 - 00164 Roma

IV Mostra convegno specializzata sulla Sanità Elettronica

Durante la manifestazione si terrà un corso di approfondimento a cura di

Il punto sull’innovazione digitale in ambito sanitario nel contesto nazionale ed europeo

LA RIVISTA "La rivista e-Health, prima rivista italiana specializ-zata sulla Sanità Elettronica, presenta con un'infor-mazione verticale, specializzata e professionale, co-stituita di notizie, approfondimenti e dettagli suprodotti e tecnologie forniti dai massimi esperti delsettore qualificandosi come un prezioso aggiorna-mento formativo e informativo."

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E-hEALTh

L’innovazione per guardare al futuroViviamo un momento di grande difficoltà che im-pone un ripensamento profondo dell’intero sistemasanitario, per la realizzazione di un modello di sa-nità omogeneo, di forte qualità e sostenibile sottoil profilo economico e organizzativo. In questo settore l’ICT rappresenta una leva chiave perraggiungere contemporaneamente obiettivi di effica-cia, efficienza e di miglioramento della qualità anchese, come dimostrato da un recente studio della Scho-ol of Management del Politecnico di Milano, l’inno-vazione stenta a decollare. Pensiamo al fatto che an-nualmente, il budget destinato alle tecno-logie dell’informazione e della comunica-zione nelle strutture sanitarie italiane, pub-bliche e private, ammonta a 920 milioni dieuro, valore che corrisponde a circa l’1%delle spese e risulta lontano dalla media eu-ropea. Inoltre assistiamo ad una situazio-ne molto eterogenea a livello regionale: nelNord sono concentrati il 79% degli inve-stimenti contro il 21% del Sud.Casi di aziende sanitarie che hanno deciso di punta-re sull’ICT come leva per l’innovazione non manca-no e personalmente sono convinta che l’esempio con-creto di chi ha già ottenuto vantaggi possa fare da pun-golo e da sprone per altre realtà.Del resto la Relazione sullo Stato Sanitario del Pae-se (RSSP) 2009-2010 documenta una particolareattenzione al tema dell’eHealth nel biennio di rife-rimento, attraverso l’attuazione di interventi prio-ritari tesi a favorire la realizzazione di sistemi in-formativi territoriali di supporto alla cura del pazien-te oltre che al governo del SSN (Sistemi CUP, Fa-scicolo Sanitario Elettronico, dematerializzazionedella documentazione sanitaria, trasmissione tele-matica delle ricette mediche e dei certificati di ma-lattia, telemedicina).Nello schema del Piano Sanitario Nazionale 2011-2013viene dedicato ampio spazio al potenziamento dello svi-luppo delle tecnologie innovative per la gestione del-la cronicità e la continuità dell’assistenza. In questo sen-so lo sviluppo tecnologico in ambito sanitario dovràprevedere un piano di intervento per l’acquisizione del-le nuove tecnologie nei diversi settori, per poter assi-curare ai pazienti continuità e qualità del servizio sen-za incrementare i costi globali della sanità. E’ indispen-sabile creare un sistema di servizi integrati in rete checontempli nuove modalità di erogazione dell’assisten-za e che consenta di tracciare il percorso del pazientesin dal primo momento di interazione con la rete deiservizi. Il sistema di servizi integrati così ideato per-mette, in tempo reale, il controllo e la valutazione si-stematica di ogni parametro, dalla valutazione del ri-schio clinico alle procedure diagnostiche e terapeuti-che, dalle risorse impiegate alle tecnologie utilizzate,al livello di soddisfazione percepito dal cittadino. E’facile immaginare che lo sviluppo tecnologico è allabase del miglioramento dei processi di erogazionedell’as sistenza e della programmazione sanitaria.Con la testata e-Health siamo i primi testimoni delcambiamento: i progetti di ricerca, i casi di studio,

le best practice che pubblichiamo in ogni numeroci parlano delle trasformazioni in atto e dei gran-di progressi della scienza. Restano i problemi le-gati ai divari regionali e alle difficoltà gestionali eda questo punto di vista, con lo scopo di monito-rare e valutare i processi di riqualificazione dellereti di assistenza ospedaliere e territoriali, notevo-le è stato l’impegno da parte del Ministero e delleRegioni di individuare strumenti efficaci di gover-nance, pervenendo all’emanazione del decreto le-gislativo 6 maggio 2011, n. 68, in materia di costi

e fabbisogni standard. Il nostro compito è quello di cogliereogni segnale in cui si ravveda un elemen-to in grado di cambiare il futuro. Com-pito al quale cerchiamo di assolvere an-che grazie alla conferenza nazionale cheogni anno organizziamo, non solo nel-l’ottica di registrare il cambiamentoma anche per creare proficui momenti

di incontro e di discussione.Siamo giunti alla quarta edizione della ormai notae-Health Conference, in programma il prossimo 18aprile a Roma.Lo scopo del convegno è sempre quello di esamina-re, attraverso l’analisi dello stato dei progetti inse-riti nel Piano dell’Innovazione Digitale, la situazio-ne attuale della informatizzazione sanitaria e dello sta-to raggiunto in Italia, analizzando i processi innova-tivi e le future tecnologie in sviluppo anche attraver-so esperienze sul campo e casi d’uso.Nel corso del convegno verrà presentato il risultato diun progetto di ricerca - svolto in collaborazione con ilComplesso Ospedaliero San Giovanni addolorata diRoma e il Centro Ricerche Themis - volto a valutareil livello di conoscenza del servizio di telemedicina trai cittadini, con l’obiettivo di promuoverne la diffusio-ne e di migliorarne la qualità.La manifestazione ospiterà i corsi di approfondimen-to organizzati da AIIC- Associazione Italiana Inge-gneri Clinici, propedeutici al XII Convegno Nazio-nale AIIC dal titolo Le tecnologie per il Paziente:affrontare l’emergenza, gestire il quotidiano, valu-tare l’innovazione che si svolgerà presso la Scuo-la Ispettori della Guardia di Finanza de L’Aquila neigiorni 19-21 aprile 2012. I corsi verteranno su alcune tematiche di rilievo perla professione di Ingegnere Clinico - Project Ma-nagement, ICT, Gestione del Rischio, Codice de-gli appalti e Regolamento, Strumenti normativi edoperativi per l’Ingegnere Clinico - e si svolgeran-no parallelamente alla sessione plenaria della ma-nifestazione. Il successo dell’edizione precedente, do-vuto alla presenza di relatori di altissimo profilo, hadefinitivamente consacrato l’evento quale appuntamen-to formativo imprescindibile per gli operatori della sa-nità elettronica. �

Barbara Ferraris di Celle

Direttore Editoriale eHealth care

E-HEALTH CONFERENCEAppuntamento romano per il 18 di aprile con la sanitàelettronica. E-health conference giunge quest’annoalla IV edizione. Ai precendenti eventi hanno parteci-pato oltre 1.800 iscritti. Media partner della manifestazione: Galliera News,Panorama della Sanità, E-gov, Hospital Public Health,Il Corriere della Sicurezza, L’Ospedale, Telemed Italia.Per maggiori informazioni: www.ehealthforum.it

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FATTI E pERSONE

GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

Il giorno 11 febbraio la Chiesa fa memoria dellaBeata Vergine Maria apparsa a Lourdes. GiovanniPaolo II ha indicato questo giorno per indire la Gior-nata Mondiale del Malato, un’occasione affinché imalati si sentano valorizzati e i sani non dimenti-chino di stare di più e meglio accanto a chi soffre. Nel Messaggio, Benedetto XVI ricorda l’azioneguaritrice e salvatrice di Gesù, a favore di coloroche soffrono. Fondando la Chiesa ha messo nelsuo DNA due compiti che la devono distinguere:annunciare il Vangelo e curare i malati. Il docu-mento ricorda il fatto evangelico dei dieci leb-brosi. Solo uno, però, torna indietro, pieno di stu-pore e di gioia, a ringraziare per la guarigioneottenuta. Solo a lui Gesù dice: “Va’, la tua fede tiha salvato” (Lc 17, 11-19). Parole che lasciano in-travedere come la salute riacquistata è qualcosa dipiù prezioso della semplice guarigione fisica.Per comando del suo Fondatore, la Chiesa è im-pegnata a proclamare il messaggio liberante e sa-nante di Gesù e dare a tutti coloro che lo deside-rano la possibilità di essere salvati: “Andate epredicate che il Regno di Dio è vicino, guarite imalati, risuscitate i morti, mondate i lebbrosi,scacciate i demoni” (Mt 10, 7-8).Per essere fedele al suo mandato Essa ha messo inatto molteplici azioni per farsi samaritana e per le-nire le sofferenze dell’umanità. Queste azioni sichiamano: “pastorale” e prende il nome a secondadel settore di cui si fa prossima. Si chiama pastoraledella salute quell’azione della Chiesa che cura econforta i malati ed esorta quanti si prendono curadi loro di mettere più cuore nelle mani. In questa prospettiva, la guarigione della personaè sempre possibile, anche quando la malattia e ladisabilità rimangono e sembrano avere l’ultimaparola. Un guarire che è riconciliazione con sestessi, con gli altri e con Dio. Guarire, infatti, nonè solo far scomparire il male, è soprattutto un ri-stabilire le relazioni perdute con la malattia e chealla malattia possono portare.

Dal Messaggio appare la sollecitudine di Bene-detto XVI affinché tutti i credenti facciano mag-giormente uso dei Sacramenti di guarigione: Ri-conciliazione e Unzione dei malati perché sonofautori di fede e di speranza e possono essere bi-glietto d’ingresso nell’eternità. L’insistenza delSanto Padre lascia intravedere la percezione di ungenerale raffreddamento verso la partecipazioneconvinta ai Sacramenti che sono i costruttori delRegno di Dio. E’ bene qui sottolineare che la cura pastorale versogli infermi è segno della tenerezza di Dio per chisoffre, ma arreca vantaggi anche ai sacerdoti chefanno questo servizio e a tutta la comunità cristiana.I Vangeli riferiscono di Gesù che incontra i malatie li guarisce; incontra i peccatori e li perdona. Nonè raro assistere ad una riconciliazione a tutti i livelli:con il corpo malato, con l’ambiente, con la Chiesae con Dio al termine di una fase di rivolta contro diLui. Questi benefici non sono solo psichici, relazio-nali o spirituali, hanno un forte impatto sul corpoche si sente spesso molto meglio. L’altro Sacramento citato dal documento, è l’Un-zione degli Infermi. Nel vangelo di Marco silegge: “I discepoli partirono e predicarono che sifacesse penitenza; scacciavano molti demoni e,ungendoli con olio, guarivano molti infermi”.“Ciò che dona questo Sacramento è una grazia diconforto, di pace, di coraggio per superare le dif-ficoltà proprie dello stato di malattia grave o dellafragilità della vecchiaia”.Accanto a questi due Sacramenti, il Santo Padresottolinea l’importanza dell’Eucarestia che, se ce-lebrata e ricevuta, diviene sorgente di vita cri-stiana. Con essa, infatti, riceviamo l’Autore dellavita e della salute: Gesù stesso. Sant’Ignazio diAntiochia afferma che l’Eucaristia è “farmaco diimmortalità, antidoto contro la morte”. Nel Messaggio per la Giornata Mondiale del Ma-lato:” Alzati e va; la tua fede ti ha salvato” Bene-detto XVI rivolge un delicato ringraziamento aquanti operano nel mondo della salute per debel-lare le malattie e dare conforto. Indirizza loro unpensiero di partecipazione ai familiari che hannoun proprio congiunto nel dolore. Chiede a tutti diavvicinarsi ai malati con rispetto e in punta di

piedi. Ciò che conta, spesso, non sono le feritedella vita, ma ciò che si fa con esse. All’appros-simarsi della malattia gli atteggiamenti possonoessere diversi perché se il male uno non se losceglie tuttavia può avere un atteggiamento piut-tosto che un altro. Molto dipende dalla spiritualitàdelle persone che si prendono cura del malato. C’è ancora carenza di umanizzazione nel perso-nale sanitario! Da tempo la filosofia della medi-cina ha separato la mente dal corpo e lo spiritodalla materia determinando divisioni tra le di-verse discipline. Un malato è solo il suo fegato oil suo intestino o qualche altro apparato A stentosi cerca oggi di fare inversione di marcia. Si parladi cura “olistica” e quindi comprensiva della di-mensione spirituale, ma nel curriculum mediconon è prevista la spiritualità, né gli studi univer-sitari a questo lo preparano. Sono temi sottovalu-tati o ritenuti di pertinenza di altre figure, figureperò che non risultano mai presenti nello staffcurativo. Una cosa è certa: quest’arbitraria nonvalorizzazione dei sentimenti e della spiritualitànon migliora, ma impoverisce le potenzialità diguarigione, sia per l’operatore professionale (me-dico e paramedico), sia per il paziente. Il Messaggio termina con l’invito a volgere losguardo su Maria, invocata: ”Consolatrice degliafflitti” e “Salute degli Infermi”. Sollecitata dallacarità nel visitare la cugina Elisabetta, Maria èesempio di attenzione alla vita che nasce e di ser-vizio a chi questa vita porta in grembo. Ai piedidella croce sta accanto al suo Gesù che muore edè icona di una presenza accanto a chi soffre, cheè spesso l’unico atteggiamento efficace possibile. Si preannunciano tempi incerti all’orizzonte neiquali la Chiesa sarà chiamata a sviluppare di piùe meglio la sua dimensione mariana, femminile ematerna, fatta di vicinanza a chi è nel dolore e diservizio nei momenti più fragili della vita. Impariamo da Maria l’attenzione, l’ascolto alledomande anche inespresse di chi accompagniamoper essere Chiesa: comunità sanante, come daGesù voluta. �

Padre Cesare Ghilardi M.I.Direttore Ufficio Diocesano

Pastorale della Salute

LA RIFLESSIONE SPIRITUALE a cura della Cappellania dell’Ospedale Galliera

L’INCONTRO CON LE SCUOLE“...La sofferenza vista attraverso gli occhi di Padre Pio”è il titolo dell'incontro con le scuole, che si è svolto loscorso 9 febbraio al Galliera con l'intervento di Dome-nico Crupi, Direttore Generale dell'Istituto di Ricoveroe Cura a Carattere Scientifico Casa Sollievo della Sof-ferenza S. Giovanni Rotondo (Foggia). Hanno parte-cipato alla manifestazione circa 130 ragazzi degli Isti-tuti “Duchessa di Galliera” e Vittorino- Bernini, oltreagli studenti della laurea infermieristica del Polo Uni-versitario dell'Ospedale Galliera. La manifestazione,che fa parte di un progetto ben più ampio “I ragazzi perl'ospedale, l'ospedale per le scuole” è nata su inziativadell'Associazione di giovani volontari Acquablu incollaborazione con gli Istituti Scolastici Genovesi. Loscorso evento, organizzato nel 2011, in occasione del-l'anno del volontariato, ha proposto ai ragazzi un “per-corso informativo/educativo” sulla realtà ospedaliera.Uno degli obiettivi dell'iniziativa è stato di promuoverenei giovani l'esercizio della partecipazione, quale fon-damento di una convivenza civile basata sui valoridella solidarietà, del volontariato e della cooperazione.

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IN OSpEDALE

Passaggi di testimoneSpeciale Fondo Clotilde Rubiola

L'Ente ha rinnovato, in gennaio, il Re-golamento di pubblica tutela, la Com-missione Mista Conciliativa perl’eventuale riesame di segnalazioni/reclami e il Comitato Misto Consul-tivo - CMC (www.galliera.it – Cartadei servizi, sez. IV).Il CMC è un organo per la rilevazionee il miglioramento della qualità deiservizi sanitari dalla parte dei citta-dini. Ha tra i propri obiettivi quelli diassicurare i controlli di qualità dal latodei cittadini, di verificare il rispettodelle norme e anche di promuovereiniziative volte a soddisfare i bisogni diinformazione, orientamento e uma-nizzazione espressi dai cittadini.Il comitato è composto dai rappresen-tanti delle associazioni di tutela e divolontariato maggiormente impegnatein campo socio-sanitario e dai rappre-sentanti designati dall’Ente.

� Salutiamo...PERSONALE DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATOCOLLOCATO A RIPOSO CON SERVIZIO GALLIERAPARI O SUPERIORE A 30 ANNI

SERVETTO MAURO Operatore TecnicoFABBRI FRANCO Collaboratore

amministrativo professionale esperto

� Diamo il benvenuto a:

BASSOLI VIVIANA Dirigente medicoBRUZZO MATTIA Dirigente medicoPANARELLO SERENA Dirigente medicoTRICERRI FRANCESCA Dirigente medicoVELLO NATALIA Dirigente medicoRUTIGLIANI MARIANGELA Dirigente medicoRUSCA ILARIA Dirigente medicoDALLA LIBERA MAURO Dirigente medico LANFREDI PAOLO Coll. sanitario prof.leLOI ANNA LISA Coll. sanitario prof.leTANCHI ISABELLA Coll. sanitario prof.le

Personale News

Laura Bertolaso fa volontariato al Galliera come AVO da quasi 30 anni. Un sincero ringraziamento a questo “angelo azzurro” e a tutte le associazioni di volon-tariato che, come lei, dedicano affettuosamente il loro tempo ai malati dell’ospedale.

Cambio di guardia per due Associazioni che operano al Galliera. Ilaria Grasso, a destra nella foto 1, è il nuovo Presi-dente dell’Associazione di volontariato giovanile Acquablu, fondata nel 2009 da Chiara Roghi Mosci (Past President) asinistra nella foto. Passaggio di testimone anche all’interno della Confederazione dei centri liguri per la tutela per i dirit-ti dei malati. A sinistra nella foto l’uscente Giuseppe Casavola augura buon lavoro al nuovo Segretario Adriano Fran-ceschini. Al centro Adelia Campostano, Presidente regionale.

I primi trent’anni del Fondo RubiolaIl Fondo C. Rubiola opera nel volontariato presso il reparto di Ra-dioterapia degli ospedali Galliera, diretto da Filippo Grillo Ruggieri,contribuendo in modo essenziale alla sua attività attraverso l’acqui-sto di strumentazione terapeutiche, la formazione e l’aggiornamentodi medici, tecnici ed infermieri e, negli ultimi anni, con la creazionedi un gruppo di volontari espressamente dedicati all’accoglienza eal sostegno dei pazienti radioterapici. Il Fondo nasce nel 1981 e perricordare i trent’anni di attività, sono state organizzate manifestazionied altre lo saranno nell’anno corrente (vedi art. Lotteria). Nel 2011,in particolare, è stata organizzata la mostra “Insieme per la vita: Arte,Scuola e Lavoro”, inaugurata il 12 dicembre presso il Palazzo dellaBorsa, curata dal Comitato Terziario Donna e Ascom Arte Confcom-mercio Genova con la collaborazione del Liceo Artistico Klee-Ba-rabino. Il ricavato ottenuto con la vendita delle opere esposte, rea-lizzate dagli studenti del Klee-Barabino in un triennio di studio sottola guida della prof. Stefania Maisano, è stato interamente devolutoal Fondo C. Rubiola. Sono intervenuti: il Presidente Ascom PaoloOdone, il Direttore Generale degli Ospedali Galliera Adriano Lago-stena e il Preside Emilio Mattei, letteralmente commosso per ilsuccesso della manifestazione e il gradimento del numeroso pubblicoche faceva a gara a prenotare le sculture.

Caterina Fasolini

Lotteria “La speranza è solidarietà”Iniziativa di beneficenza per il Fondo Rubiola, in stretta collabora-zione con il Rotary Genova Ovest. Con la lotteria “La speranza è so-lidarietà”, la cui estrazione è fissata per l’11 Aprile prossimo, l’as-sociazione si propone di raccogliere fondi per l’assegnazione di pre-mi studio a giovani medici in formazione e per l’acquisizione di di-spositivi tecnici volti al miglioramento delle tecniche di radiazione.Il costo è di 10 euro a biglietto. I 100 premi si possono visionare sulsito www.rotarygenovaovest.org.Info acquisto biglietti:Fondo Rubiola - Sede presso Ospedali Galliera - martedì e merco-ledì mattina 9,30-12.

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Associazioni: rinnovatoregolamento di pubblica tutela

Volontariato che passione!

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NEwS

Dicono di noi...

GLI OSPEDALI

Febbraio 2012 . Anno I . Numero 0

Speciale GallieraS 1918

www.gazzettadellasalutegenova.com

mpowerment. Bon-ding. Skin to Skin. Rooming in. Parole entrate nella quoti-

dianità del Galliera e del suo Punto Nascita, uno dei tanti fiori all’occhiello dell’Ospeda-le che ha visto confermati i 3 Bollini Rosa per la qualità dei servizi dedicati alla donna. Quando questa è una mamma

a un testimonial tutto speciale e, ovviamente, molto rosa perché al

Galliera, come dimostra la con-ferma del riconoscimento dei 3 Bollini Rosa, la donna trova un ospedale ricco di servizi specifici e di attenzioni pen-sate per sostenerla. È quindi la mitica Pantera Rosa il sim-

è il Punto Nascita il suo rife-rimento: è qui che acquisisce consapevolezza nei confronti del nascituro (Empowerment) e coltiva i sentimenti legati alla maternità (Bonding) insieme al papà. Il Punto Nascita segue mamma e bebè con dolcezza e continuità dalla gravidan-za fino alla presa in carico del primo pediatra. In questo

bolo dell’ambulatorio dedica-to alla prevenzione, diagnosi e cura della trombosi venosa delle donne, patologia che le interessa in modo particolare in relazione alla gravidanza, al puerperio e per l’impiego di farmaci estroprogestinici in età fertile e in post- menopausa. In Liguria la patologia colpisce circa 7 mila persone l’anno e

percorso (Qualità ISO 9001) spiccano l’ambulatorio della 37°settimana e quello della gravidanza a termine ove si identificano i possibili fattori di rischio per poter tracciare percorsi assistenziali differen-ziati. E quando il piccolo arri-va, ancor prima di bagnetto e profilassi, eccolo vicino alla mamma (Skin to Skin) affinché

aranno le domande il fulcro dell’incon-tro di Educazione alla Salute in pro-

gramma al Salone Congressi dell’Ospedale Galliera (ingres-so da Via Volta 8) martedì 7 febbraio alle ore 15.30. Se il tema, Tumori & Progressi, è tra i più delicati a discuterne e a rispondere alle doman-de saranno gli specialisti del Galliera, che oltre a introdur-re temi quali la prevenzione, le neoplasie più frequenti e le novità della ricerca, pre-senteranno i percorsi che permettono una presa in carico del paziente a 360°. Presa in carico che deve sem-pre gravitare sulla centralità della persona, dal momen-to della diagnosi fino alla riabilitazione per proseguire anche dopo la dimissione. A moderare l’incontro Enrico Cirone (Telenord) durante il

quale interverranno Adriano Lagostena (Direttore Generale E.O. Ospedali Galliera), Andrea De Censi (Direttore S.C. Oncologia Medica), Marco Filauro (Direttore Dipartimento di Chirurgia Generale e delle Malattie dell’Apparato Digerente),

Massimo Luzzani (Direttore S.S.D. Cure Palliative), Gian Andrea Rollandi (Direttore D i p a r t i m e n t o A r e a Radiologica) e Francesco Va l lone (Diret t ore S .C . Recupero e Riabilitazione Funzionale). info: www.galliera.it

possa sfruttare al massimo il riflesso innato della suzione. Il percorso comprende il Roo-ming-in, la possibilità di tenere in stanza il bebè 24/24, di fruire dell’esperienza di 4 consulenti professionali in allattamento – certificati dall’International Board of Lactation Consultant Examiners – e di invitare amici e parenti lontani a salutare

di queste ben due terzi sono, infatti, donne. Primo ambu-latorio per la trombosi venosa dedicato alle donne, completa il noto Centro Trombosi attivo al Galliera fin dagli anni ’70 e oggi diretto da Giuliano Lo Pinto, che un paio di anni fa è stato indicato dalla Regione Liguria quale centro di riferi-mento regionale per gli adulti

il neonato dal Nido Virtuale su www.galliera.it. Il piccolo è poi visitato in un ambulatorio dedicato entro le 72 ore dalla dimissione e fino alla presa in carico del pediatra. I reparti di Ginecologia e Ostetricia e Neo-natologia dell’Ospedale Gallie-ra sono diretti rispettivamente da Felice Repetti e da Massimo Mazzella.

per la patologia tromboem-bolica. Il nuovo ambulatorio Trombosi in Rosa del Centro Trombosi conta tre medici strutturati e un borsista, una dietista, uno psicologo e due infermieri e svolge attività di informazione e prevenzione sulla patologia nonché di dia-gnosi e terapia delle patolo-gie tromboemboliche venose. La Pantera Rosa che ne è il simbolo accoglie le pazienti “armata” di brochure e invita a compilare un questionario di autovalutazione prima della visita. info: Ambulatorio Trombosi in Rosa - Centro Trombosi, piastra ambulatoriale medica al piano terra padiglione B7, ingresso centro prenotazioni - via Volta, 6. Appuntamenti tramite CUP. Tel. 010.5632907

INCONTRO DELLE SCUOLEcon Domenico Francesco Crupi

Giovedì 9 febbraio, dalle 9.30 alle 12, presso il Salone dei Con-gressi del Galliera, in collaborazione con l’associazione Acqua-blu, Domenico Francesco Crupi, Direttore Generale dell’Isti-tuto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, incontrerà i ragaz-zi delle scuole insieme a volontari e giovani pazienti sul tema “… La sofferenza vista attraverso gli occhi di Padre Pio”.È necessaria la prenotazione.info: Tel. 010.5632090 - E-mail: [email protected]

Gli appuntamenti

Parliamo di… Tumori & Progressi

il 7 febbraioÈ questo il tema dell’incontro

di Educazione alla Salute rivolto alla cittadinanza

Dolcezza e attenzionial Punto Nascita

L’ambulatorio per la Trombosi Venosa

dedicato alle donneUn percorso “su misura”

per mamma e bebè

Unico in Liguria, ha come testimonialuna simpatica pantera…

ovviamente rosa

La guida nazionale degli ospedali “rosa” sul web e in farmacia

Adriano Lagostena Direttore Generaledel Galliera, parteciperàall’incontro su“Tumori e Progressi”il 7 febbraio

ra nel l ’ar ia : già nel 2007 l’Ospeda-le Galliera era stato,

infatti, premiato con i tre Bollini Rosa, riconoscimento nazionale per eccellenza di quelle strutture che dimostra-no un’attenzione e una sensi-bilità particolari rispetto alle donne e alle patologie che più le interessano. Ma la notizia della conferma di questa sorta di Compasso d’Oro degli ospe-dali è stata comunque accolta con molta emozione perché «conferma la validità del per-corso intrapreso» come spiega Adriano Lagostena, Direttore Generale del Galliera. «Grazie alla professionalità e all’impe-gno di tutti gli operatori che si occupano di queste attività e all’approccio multidiscipli-nare utilizzato, oggi siamo in grado di poter offrire risposte

adeguate attraverso un con-creto servizio per aumentare la salute e il benessere della donna» prosegue il Direttore con soddisfazione. Perché il Galliera non “solo” rientra nella classifica delle migliori realtà ospedaliere per la donna

per numero e qualità di servizi ma tra le eccellenze. Se, infat-ti, gli ospedali premiati con i Bollini Rosa sono 224 soltanto 48, tra cui il Galliera, hanno ottenuto tutti e tre i bollini, in questa classifica che corre da un minimo di un bollino a un

massimo, appunto, di tre. Con questa iniziativa, giunta alla sua quinta edizione, l’Osser-vatorio Nazionale sulla salu-te della Donna (O.N.Da) che ne è il promotore, si propone di comporre una ricognizio-ne aggiornata delle strutture più attente alle esigenze delle donne: una guida capace di agevolare, nei momenti lieti

come la gravidanza o difficili come la cura di una patolo-gia, la scelta dell’ospedale ove recarsi. La lista è consultabi-le sul sito www.bollinirosa.it: divisa per regione e servizi è anche aperta a commenti e giudizi da segnalare in base all’esperienza dell’utenza. Ma non solo: grazie a un accor-do con Federfarma La nuova

Guida Nazionale Bollini Rosa in formato digitale è consultabile nelle oltre 17.000 farmacie sul territorio italiano diventando così a portata di click e di passo. Oltre a essere una sorta di geografia ospedaliera al fem-minile, la Guida ha avviato un «costante processo di sensibi-lizzazione della sanità italiana al genere femminile nel suo

complesso: servizi, attenzioni, cure, aiuto, rispetto. Si sco-pre così un’Italia nuova, effi-ciente, funzionale, impegna-ta» sottolinea la Presidente di O.N.Da, Francesca Merzagora. Una sanità votata all’eccellenza che corre dai grandi ai piccoli ospedali alla quale Genova, con orgoglio, appartiene con il suo Galliera. [Luisa Castellini]

Salute e Sanità a Genova e Provincia

“hospital & public health” - Come si lavora in un ospedale,dove si costruisce un nuovo ospedale, il caso del Nuovo Ospe-dale Galliera - luglio-dicembre 2011; “Gente” - Ciò che siamodipende dalla dieta di mamma? - gennaio 2012;“Il Secolo XIX”- L’alimentazione anti cancro. Pesto e mirtilli contro i tumori - feb-braio 2012; “Gazzetta della salute” - Speciale Galliera: Il Galliera e itre bollini rosa; Dolcezza e attenzioni al punto nascita; Parliamo di tumo-ri e progressi; L’ambulatorio per la trombosi venosa dedicato alle donne- febbraio 2012; “Il Sole 24 ore - Inserto Casa plus 24” - Maxi poliospedalieri in cantiere - febbraio 2012; “panorama della Sanità” - IlNational Cancer Institute in visita al Galliera - febbraio 2012; “panora-ma della Sanità” - Certificato il primo percorso diagnostico terapeuticodella tiroide - marzo 2012.

TELETHON

La vittoria del CralSembra l’inizio di una fiaba, invece è l’inizio del resoconto di un altro, meravi-glioso, evento. Ancora una volta, è andata in scena l’annuale manifestazione disolidarietà per la raccolta dei fondi a favore di Telethon, svoltasi per l’occasionenella splendida cornice di Piazza De Ferrari, nei giorni 16 e 17 Dicembre 2011.Questo articolo, oltre che ad un piccolo resoconto dell’evento, vuole essere an-che un riconoscimento ed un ringraziamento a tutti coloro che, con la loro uma-nità e disponibilità, hanno permesso la riuscita della manifestazione. Un graziedi cuore, dunque, ai gruppi, cantanti e ballerini che si sono esibiti gratuitamenteper portare divertimento e sorrisi a tutti coloro che hanno potuto godere degli spet-tacoli e contribuire con la loro generosità alla raccolta fondi. Sono stati, come alsolito, ma con lo stesso entusiasmo e partecipazione che ogni anno lasciano stu-piti, due giorni di tempo dedicato alle persone meno fortunate, in un continuo suc-cedersi di esibizioni, che ci hanno fatto ridere, o commuoverci, con il solo scopodi “aiutare”, di esserci, in una unione di voci, di danze, di suoni, teso a ricordarequanto essere normali voglia dire essere fortunati. A tutti gli artisti, indistintamen-te, va il ringraziamento di quanti hanno apprezzato le loro esibizioni e la loro fre-schezza, sicura e serena garanzia del nostro comune futuro. Un grazie anche a Mau-ra Canepa e ad Elena Bozomo, che hanno lavorato dietro le quinte per far sì chei permessi arrivassero in tempo e che tutto fosse pronto, dedicandosi come ogni

anno al loro compito con esem-plare dedizione. Grazie ancoraalla BNL, per il suo sostegno,la sua sponsorizzazione e laserietà, alla Banca Antonvene-ta Spa che ha fornito la corren-te per poter svolgere la manife-stazione, ed infine un grazie al Cral Galliera che ancora una volta ha voluto e sa-puto impegnarsi in una iniziativa di vera e sentita solidarietà, come è da sempreil suo scopo principale. Infine una promessa. Saremo ancora con voi, “ancora unavolta”, il prossimo anno, e cercheremo di continuare la raccolta per far sì che laricerca genetica continui, permettendo di dare un giorno un futuro e una speran-za a chi oggi non vede luce. Come ogni volta, questa manifestazione permette divedere quante belle persone, con tanta voglia di esserci e di aiutare, esistono. Eproprio questa consapevolezza consente di aprire il cuore alla speranza che un do-mani questa brutta parola, “malattia genetica”, possa diventare un lontano, sem-pre più sbiadito, ricordo. �

Angela Schifano

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