della Parrocchia S. Alberto Magno - Via Principe Galletti...

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C iò che mi ha indotto a scrivere queste riflessioni spirituali è stata la lettura di alcune meditazioni mattutine di Papa Francesco tenute nella cap- pella di Santa Marta. Si tratta del tema dell’incontro con Gesù. È questo che mi ha colpito particolarmente. Meditando il Vangelo infatti troviamo tanti episodi in cui Gesù incontra dei personaggi e per ognuno c’è un messaggio, un evento di grazia, un momento decisivo per la conversione. Il tema dell’incontro è importante. È il modo scelto da Gesù per cambiare la vita degli altri. Più precisamente, Papa Francesco considera il “primo incontro” con Gesù, quello che “cambia la vita” di chi gli sta di fronte: “Gio- vanni e Andrea, che trascorrono con il Maestro “tutta la serata”, Simone che diventa la “pietra” della nuova comunità, e poi la Samaritana, il lebbroso che torna a ringraziare per essere stato risanato, la donna amma- lata che guarisce sfiorando la tunica di Cristo. Incontri decisivi che devono indurre un cristiano a non smarri- re mai la memoria del suo primo incontro con Gesù” (24-04-2015). Attraverso la riscoperta della ricchezza di questi incon- tri con Gesù descrittici nel Vangelo, non dimentichia- mo il nostro incontro con il Maestro. Gesù non dimen- tica mai il giorno in cui ha incontrato pure noi. Da par- te nostra, attraverso queste riflessioni che hanno co- me obbiettivo “l’incontro con Gesù”, chiediamo a Dio la “grazia della memoria” per ricordarlo sempre.Sempre, con Papa Francesco chiediamoci: ”Quando tu mi hai detto qualcosa che ha cambiato la mia vita o mi hai in- vitato a fare qualche passo avanti nella vita?”. Ogni uo- mo ha un incontro personale con il Signore, un incon- tro vero, concreto, che può cambiare radicalmente la vita. Guardiamo allora il Vangelo e vediamo come Gesù incontra la gente, sceglie gli apostoli, incontra tanti vol- ti con una loro propria storia. Tanti incontri che sono lì con Gesù. Forse qualcuno assomiglia al nostro. Ci soffermiamo per primo sulle chiamate dei primi quattro discepoli. Ce ne parlano i Vangeli sinottici (Mc 1,16 – 20; Mt 4,18 – 29 e Lc 5,1 – 11). “Gesù passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratel- lo di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: “Seguitemi, vi farò di- ventare pescatori di uomini”. E subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando un poco oltre, vide sulla barca an- che Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, men- tre riassettavano le reti. Li chiamò, ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo sulla barca con i garzoni e lo se- guirono” (Mc 1,16 – 20). Questi versetti mostrano l’atteggiamento nuovo e so- lidale del cristiano. Ci presentano la chiamata “tipo” che sgorga dall’incontro con Gesù; c’è un susseguirsi di movimento tra il Gesù che va “un poco oltre” e il “segui- temi” chiesto a questi primi apostoli, lasciando tutto. Ci troviamo lungo il lago di Galilea, quando Gesù do- po aver ricevuto il battesimo da Giovanni, comincia a chiamare alcuni uomini e chiede loro di seguirlo. E’ un momento importante. E l’iniziativa non parte da noi ma da Gesù. Se guardia- mo alla struttura del Vangelo di Marco ci accorgiamo che non si tratta di un cammino dell’uomo, ma del cammino di Dio tra gli uomini. All’uomo viene chiesto di seguirlo, lasciando tutto. La chiamata alla sequela costituisce tutta la intelaiatura del Vangelo di Marco. E questo vangelo poi si conclu- de con le parole: “Egli vi precede in Galilea. Lo vedrete come vi ha detto” (16,7). La vita cristiana si attua seguendo passo passo il cam- mino che Gesù ha compiuto testimoniando la presen- za del regno di amore e di vita, la conversione, e quin- di la presenza di Dio in mezzo agli uomini. Gesù nella nostra Galilea, nella nostra vita quotidiana cioè, esce sempre per incontrarci e chiamarci alla sua sequela. Apre un cammino nuovo per noi, è il cammino di li- bertà, di amore, di giustizia … il cammino di Dio. Che bello sapere che abbiamo un Dio che si muove al- la ricerca dell’uomo. Prima Gesù proclama l’annuncio: “il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino; conver- titevi e credete al Vangelo”, e poi segue la chiamata: “seguitemi”. La risposta è libera. Qui giochiamo il no- stro destino. Si sbagliano quelle persone che pensano che la se- quela sia la semplice accettazione intellettuale di una dottrina o di un insegnamento staccato dalla persona e dalla storia concreta di Gesù, non è neppure soltan- to un accogliere l’evento della parola che irrompe nella nostra vita, come neppure solo l’imitazione di modello. La sequela implica il vivere per Gesù e come Gesù ha vissuto, compiendo cioè le sue stesse scelte. È una vita e una prassi. Ecco perché richiede anche l’abbandono di tutto ciò che è passato. Per i primi quattro discepoli c’è stata questa esplicita chiamata e anche un seguire fisicamente Gesù per una missione particolare: saranno apostoli. Come è stata vissuta questa chiamata da parte di que- sti primi quattro apostoli? Ce lo dice il Cardinale Car- lo Maria Martini: “La risposta che cercavano a tanti in- terrogativi, a tanti vicoli ciechi, a mille domande senza speranza è finalmente giunta, si è presentata li dinanzi a loro nella forma concreta di un uomo che li chiama a venir fuori dalla loro esistenza per cominciare una vita completamente nuova”. Una chiamata che comincia da uno sguardo di amo- re. Un messaggio per noi abituati forse a coltivare sguardi di ipocrisia, di indifferenza. Lo sguardo di Ge- sù è tutt’altro e i vangeli ce ne parlano spesso di que- sti sguardi di Gesù; è sempre uno sguardo di amore. Per noi è difficile accoglierlo? Gesù a che cosa chiama? In maniera generica: a seguirlo. “Venite dietro a me” (1,17). Ci chiama ad andare dietro a lui: Vi farò pesca- tori di uomini (1,17). Bisogna fidarsi totalmente di Lui. È sbalorditivo constatare come questi primi discepoli senza alcun tentennamento lasciano tutto e lo seguo- no. Dio raggiunge ogni uomo nella sua libertà, affin- ché lo possa conoscere e nel Figlio avere la conoscen- za della salvezza. Riconosciamo come la fede passa sempre attraverso degli incontri, che ha che fare sempre in una dimen- sione di comunità, lasciando che sia il Signore a de- terminare i tempi, i momenti, i passaggi, e noi esse- re disponibili a farci sorprendere continuamente dal Signore. Mi piace pensare alla fede, esattamente questo crede- re come movimento, come adesione, come impegno della persona, anche se non si capisce tutto subito. L’incontro con il Signore ha queste caratteristiche, è un incontro concretissimo che cambia radicalmente la vi- ta, nella misura in cui uno è disposto a mettersi in gio- co. Questa chiamata invita ognuno di noi a prendere coscienza di quanto la nostra vita sia stata trasformata dalla chiamata di Gesù. della Parrocchia S. Alberto Magno - Via Principe Galletti – San Cataldo (CL) Tel. e Fax 0934 571476 - www.santalbertomagno.it Anno XVII Settembre 2017 - n. 7 Gesù incontra i primi quattro discepoli Sac. Angelo Spilla parroco

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Ciò che mi ha indotto a scrivere queste riflessioni spirituali è stata la lettura di alcune meditazioni mattutine di Papa Francesco tenute nella cap-

pella di Santa Marta. Si tratta del tema dell’incontro con Gesù. È questo che mi ha colpito particolarmente. Meditando il Vangelo infatti troviamo tanti episodi in cui Gesù incontra dei personaggi e per ognuno c’è un messaggio, un evento di grazia, un momento decisivo per la conversione. Il tema dell’incontro è importante. È il modo scelto da Gesù per cambiare la vita degli altri. Più precisamente, Papa Francesco considera il “primo incontro” con Gesù, quello che “cambia la vita” di chi gli sta di fronte: “Gio-vanni e Andrea, che trascorrono con il Maestro “tutta la serata”, Simone che diventa la “pietra” della nuova comunità, e poi la Samaritana, il lebbroso che torna a ringraziare per essere stato risanato, la donna amma-lata che guarisce sfiorando la tunica di Cristo. Incontri decisivi che devono indurre un cristiano a non smarri-re mai la memoria del suo primo incontro con Gesù” (24-04-2015).Attraverso la riscoperta della ricchezza di questi incon-tri con Gesù descrittici nel Vangelo, non dimentichia-mo il nostro incontro con il Maestro. Gesù non dimen-tica mai il giorno in cui ha incontrato pure noi. Da par-te nostra, attraverso queste riflessioni che hanno co-me obbiettivo “l’incontro con Gesù”, chiediamo a Dio la “grazia della memoria” per ricordarlo sempre.Sempre, con Papa Francesco chiediamoci: ”Quando tu mi hai detto qualcosa che ha cambiato la mia vita o mi hai in-vitato a fare qualche passo avanti nella vita?”. Ogni uo-mo ha un incontro personale con il Signore, un incon-tro vero, concreto, che può cambiare radicalmente la vita. Guardiamo allora il Vangelo e vediamo come Gesù incontra la gente, sceglie gli apostoli, incontra tanti vol-ti con una loro propria storia. Tanti incontri che sono lì con Gesù. Forse qualcuno assomiglia al nostro.Ci soffermiamo per primo sulle chiamate dei primi quattro discepoli. Ce ne parlano i Vangeli sinottici (Mc 1,16 – 20; Mt 4,18 – 29 e Lc 5,1 – 11). “Gesù passando

lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratel-lo di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: “Seguitemi, vi farò di-ventare pescatori di uomini”. E subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando un poco oltre, vide sulla barca an-che Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, men-tre riassettavano le reti. Li chiamò, ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo sulla barca con i garzoni e lo se-guirono” (Mc 1,16 – 20).Questi versetti mostrano l’atteggiamento nuovo e so-lidale del cristiano. Ci presentano la chiamata “tipo” che sgorga dall’incontro con Gesù; c’è un susseguirsi di movimento tra il Gesù che va “un poco oltre” e il “segui-temi” chiesto a questi primi apostoli, lasciando tutto.Ci troviamo lungo il lago di Galilea, quando Gesù do-po aver ricevuto il battesimo da Giovanni, comincia a chiamare alcuni uomini e chiede loro di seguirlo. E’ un momento importante.E l’iniziativa non parte da noi ma da Gesù. Se guardia-mo alla struttura del Vangelo di Marco ci accorgiamo che non si tratta di un cammino dell’uomo, ma del cammino di Dio tra gli uomini.All’uomo viene chiesto di seguirlo, lasciando tutto. La chiamata alla sequela costituisce tutta la intelaiatura del Vangelo di Marco. E questo vangelo poi si conclu-de con le parole: “Egli vi precede in Galilea. Lo vedrete come vi ha detto” (16,7).La vita cristiana si attua seguendo passo passo il cam-mino che Gesù ha compiuto testimoniando la presen-za del regno di amore e di vita, la conversione, e quin-di la presenza di Dio in mezzo agli uomini. Gesù nella nostra Galilea, nella nostra vita quotidiana cioè, esce sempre per incontrarci e chiamarci alla sua sequela. Apre un cammino nuovo per noi, è il cammino di li-bertà, di amore, di giustizia … il cammino di Dio.Che bello sapere che abbiamo un Dio che si muove al-la ricerca dell’uomo. Prima Gesù proclama l’annuncio: “il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino; conver-titevi e credete al Vangelo”, e poi segue la chiamata: “seguitemi”. La risposta è libera. Qui giochiamo il no-stro destino. Si sbagliano quelle persone che pensano che la se-quela sia la semplice accettazione intellettuale di una dottrina o di un insegnamento staccato dalla persona e dalla storia concreta di Gesù, non è neppure soltan-to un accogliere l’evento della parola che irrompe nella

nostra vita, come neppure solo l’imitazione di modello.La sequela implica il vivere per Gesù e come Gesù ha vissuto, compiendo cioè le sue stesse scelte. È una vita e una prassi. Ecco perché richiede anche l’abbandono di tutto ciò che è passato. Per i primi quattro discepoli c’è stata questa esplicita chiamata e anche un seguire fisicamente Gesù per una missione particolare: saranno apostoli.Come è stata vissuta questa chiamata da parte di que-sti primi quattro apostoli? Ce lo dice il Cardinale Car-lo Maria Martini: “La risposta che cercavano a tanti in-terrogativi, a tanti vicoli ciechi, a mille domande senza speranza è finalmente giunta, si è presentata li dinanzi a loro nella forma concreta di un uomo che li chiama a venir fuori dalla loro esistenza per cominciare una vita completamente nuova”.Una chiamata che comincia da uno sguardo di amo-re. Un messaggio per noi abituati forse a coltivare sguardi di ipocrisia, di indifferenza. Lo sguardo di Ge-sù è tutt’altro e i vangeli ce ne parlano spesso di que-sti sguardi di Gesù; è sempre uno sguardo di amore. Per noi è difficile accoglierlo? Gesù a che cosa chiama? In maniera generica: a seguirlo. “Venite dietro a me” (1,17). Ci chiama ad andare dietro a lui: Vi farò pesca-tori di uomini (1,17). Bisogna fidarsi totalmente di Lui.È sbalorditivo constatare come questi primi discepoli senza alcun tentennamento lasciano tutto e lo seguo-no. Dio raggiunge ogni uomo nella sua libertà, affin-ché lo possa conoscere e nel Figlio avere la conoscen-za della salvezza.Riconosciamo come la fede passa sempre attraverso degli incontri, che ha che fare sempre in una dimen-sione di comunità, lasciando che sia il Signore a de-terminare i tempi, i momenti, i passaggi, e noi esse-re disponibili a farci sorprendere continuamente dal Signore.Mi piace pensare alla fede, esattamente questo crede-re come movimento, come adesione, come impegno della persona, anche se non si capisce tutto subito. L’incontro con il Signore ha queste caratteristiche, è un incontro concretissimo che cambia radicalmente la vi-ta, nella misura in cui uno è disposto a mettersi in gio-co. Questa chiamata invita ognuno di noi a prendere coscienza di quanto la nostra vita sia stata trasformata dalla chiamata di Gesù.

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Anno XVIISettembre 2017 - n. 7

Gesù incontra i primi quattro discepoli Sac. Angelo Spilla

parroco

Avvenimenti parrocchiali

Un salutoe un benvenuto

ai due presbiteri

Nel mese di giugno scorso il nostro vescovo Mons. Mario Russotto ha comunicato che dal mese di settembre seguente P. Vincenzo

Valenza si trasferirà a Roma per proseguire gli studi, e specificatamente per intraprendere gli studi patri-stici; dovrà conseguire la licenza in Patrologia, appro-fondendo in modo specifico i Padri della Chiesa. La patrologia è una sacra disciplina degli studi teologici.

P. Vincenzo è venuto nella nostra parrocchia il 29 settembre 2013 svolgendo con tanto zelo il mi-nistero pastorale da vicario parrocchiale. La nostra comunità parrocchiale di Sant’Alberto Magno men-tre lo ringrazia per il proficuo lavoro pastorale svolto esprime anche l’augurio di un buon proseguimento negli studi romani.

Il vescovo ha pure comunicato la nomina del nuovo vicario parrocchiale nella persona di p. Mar-ko Cosentino. È sancataldese, sacerdote da quattro anni ed ha svolto il suo ministero pastorale, da vi-cario parrocchiale, presso la Chiesa Madre di Santa Caterina Villarmosa. Anche a don Marko auguriamo il benvenuto presso la nostra parrocchia e buon inizio di anno pastorale.

Ricordiamo alcuni momenti

particolari vissuti dalla comunità

parrocchiale in questi ultimi mesiConclusioneMese Mariano (31 maggio)

Pellegrinaggio alla Madonna

Santissima dell’Udienza

a Sambuca di Sicilia (2 giugno)

Corpus Domini

(24 giugno)

Viaggio in Andalusia (11-18 agosto) P. Valenza

P. Cosentino

Avventura delle Madonie comple-tando la giornata all’ insegna del divertimento, fratellanza, unione ed amicizia, i valori fondamentali che hanno caratterizzato questo “Grest”. Altra particolarità che ha reso unico il nostro “GREST” è stata la parteci-pazione degli adulti, organizzatori e non, nella serata finale, i quali si sono improvvisati attori, cantanti e ballerini, alternandosi agli spettacoli dei “grestini” riscuotendo consensi ed applausi da tutti i presenti, che

con i loro sorrisi hanno reso speciale quei momenti.

Adesso non resta altro che augurarsi che questa attività serva come stimolo per nuove iniziative parrocchiali, nuovi “GREST”, nuove esperienze e nuovi incontri, speran-do altresì che ci sia il coinvolgimento di altri nuovi soggetti e nuove famiglie che contri-buiscano a rendere veramente famiglia la nostra parrocchia.

Stefania Diliberto e Alberto Amoribello

Raccontandoil grande successodel Grest

Anche quest’anno la parrocchia di Sant’Alberto Magno ha concluso con grande successo il “GREST” parroc-

chiale 2017, voluto ancora una volta da pa-dre Angelo Spilla che ha saputo coinvolgere e cogliere il grande entusiasmo del gruppo “NOI FAMIGLIA DI NAZARETH” e di alcuni giovani animatori selezionati per le loro qualità tra i frequentatori della medesima parrocchia.

Questo “GREST” ha avuto una grandissi-ma particolarità, cioè è stato organizzato in ogni sua parte da soggetti che, per lo più, non avevano maturato in precedenza nes-suna esperienza in merito e che solo grazie

allo spirito di gruppo, agli in-contri di formazione, alla buo-na volontà ed ottimismo sono riusciti ad ottenere risultati eclatanti.

Durante tale periodo i gre-stini hanno avuto la possibilità di partecipare a svariate atti-vità sia teoriche che pratiche, sviluppando maggiormente le loro conoscenze e la loro cre-

atività. Moda e Costume, Danza, Art-Attak, Cucina e Calcio, sono state le attività giorna-liere che hanno impegnato maggiormente i frequentatori del “GREST”, ma oltre a queste attività, gli stessi hanno trascorso diverse giornate presso l’Europark Roccella, con gio-chi acquatici, balli di gruppo e condivisione dei pasti. Una grande giornata è stata dedi-cata all’ escursione nel Comune di Petralia Sottana dove, oltre ad un momento di pre-ghiera con la celebrazione eucaristica presso la Chiesa madre, hanno potuto apprezzare le bellezze sia architettoniche che naturalisti-che del territorio, per poi spostarsi nel Parco

1. Da domenica 1 Ottobre iniziano tutti gli incontri settimanali dei gruppi ecclesiali parrocchiali se-condo il proprio calendario.

2. L’Adorazione Eucaristica, la celebrazione dei Vespri e la Lectio Divina riprenderanno in parroc-chia da giovedì 5 Ottobre prossimo.

3. Orario Sante Messe: Mese di Settembre

Sant’Alberto Magno:Feriali: ore 8.00 e 19.00(non si celebra la Messa serale di Mercoledì).Da Ottobre la S. Messa serale si celebra alle ore 18,00.Sabato: ore 8.00 e 19.00 Domenica: ore 8.00 - 19.00(da Domenica 25 settembre anche alle Ore 11,00)

Santa Maria di Nazareth:Feriali: ore 17.30 (solo Mercoledì e Sabato) Domenica: ore 10.30(da Domenica 25 settembre: Ore 9,30)

BATTESIMI: Lipani Aurora; Costanza Alysia

16 GIUGNO: 9° Anniversario Dedicazione

e Apertura al Culto Chiesa S. Maria di NazarethFUNErALI:

Amico Filippo; Milazzo Filippo; Pisella Calogero

BATTESIMO: Sabatino Ginevra

MATrIMONI: Naro Giovanni Domenico e Lunetta Valeria;

Caruso Luigi Michaele e Scalzo Flavia Leandra25° MATrIMONIO:

Falzone Michele e Sollami Catalda60° MATrIMONIO:

Alessi Rosario e Sferrazza GaetanaFUNErALI:

La Russa Angelo; Russo Rosario; Bellanca Giovanni; Nicosia Maria

BATTESIMI: Cravotta Francesco Maria; Guarneri Alessia; Ferrara Ga-

briele; D’Antoni Elisabetta;50° MATrIMONIO:

Palermo Angelo e Salvaggio Cecilia;Alessi Giuseppe e Pirrello Anna

FUNErALI: Russo Filippa; Sanfilippo Amelia

ALTRI AVVISI

AVVENIMENTI

AVVISI LITURGICO – PASTORALILA REDAZIONETel. 0934 571476

www.santalbertomagno.itE-mail [email protected]

Autorizz. del Tribunale di Caltanissetta N. 213 del 15/05/2008

Direttore Responsabile: Sac. Angelo SpillaHanno collaborato: I Sacerdoti della Parrocchia, con Salvatore Paruzzo, Morena Vicari, Carlo Medico, Angelo Lo Piano, Maria Grazia Capizzi, Graziella Riggi.Messaggeri dell’ECO: Amico Gina; Balsamo Pina; Bella Lidia; Cantella Giuseppa; Cazzetta Maria; Dell’Uomini Maria; Diliber-to Assunta; Falzone Vincenzo; Galletti Aldo; Galletti Gianluca; Giannavola Concetta; Guarneri Federico; Lauricella Provviden-za; Mangione Rosa; Miceli Francesco; Palermo Enza; Paruzzo Salvatore; Pignatone Michelina; Riggi Rosetta; Sanguedolce Dina; Tirrito Giuseppe; Tomasella Antonio; Vicari Benito; Impaginazione: Fatima ConsiglioStampa: Tipolitografia PARUZZO (Z.I.) CL www.paruzzo.it

GIUGNO 2017

LUGLIO 2017

AGOSTO 2017

SETTEMBRE 2017

Venerdì 1 Ore 19,00 Primo venerdì del mese - Santa Messa per i malati

Venerdì 8 Natività della Madonna

Domenica 10 Ore 10,30 S. Messa a S. Maria di Nazareth con salutoa p. Vincenzo Valenza e benvenuto a p. Marko Cosentino, vicari parrocchiali

Giovedì 14 Esaltazione della Santa Croce

Venerdì 15 Ore 17,00Ore 18,00Ore 19,00Ore 19,30

Incontro Gruppo MartaIncontro Messaggeri dell’Eco Incontro Gruppo Liturgico Incontro Gruppo Giovani

Lunedì 18 Ore 16,30Ore 17,30Ore 19,00

Incontro Gruppo CatechistiIncontro Ministri straordinari della ComunioneConsiglio affari economici4° Anniv. Ordinazione Sacerdotale di Don Marko Cosen-tino, vicario parrocchiale

Martedì 19 Ore 16,30Ore 17,30

Incontro Gruppo CatechistiGruppo Caritas

Mercoledì - Venerdì

20-22

Ore 19,00 La Tre Tende…La TeologiaParrocchia S. Pietro - Caltanissetta

Sabato 23 Ore 17.00Ore 20.00

Incontro Gruppo MinistrantiIncontro Gruppo “Noi Famiglia di Nazareth” (Chiesa Santa Maria Nazareth)

Domenica 24 Ore 11,00 S. Messa con inizio delle attività catechistiche e pastoraliRiprendono gli orari regolari della S. Messa domenicale:S. Alberto Magno: ore 8.00 - 11.00 - 19.00S. Maria di Nazareth: ore 9.30

Lunedì 25 Ore 18,00 Consiglio Pastorale Parrocchiale con partecipazione dei responsabili dei gruppi parrocchiali –Segue cena (ognuno porti degli alimenti) Chiesa Santa Maria di Nazareth

Martedì 26 11° anniversario posa prima pietra Santa Maria di Nazareth

Mercoledì 27 Ore 18,00 14° Anniversario Ordinazione Episcopale del Vescovo Mons. Mario russotto e conferimento dei Ministeri - Cattedrale – Caltanissetta.

Venerdì 29 11° Anniversario della morte di Mons. Cataldo Naro, ar-civescovo di Monreale