DELLA GESTIONE DEI GRUPPI Prof. Luigina Cappelloni · DELLA GESTIONE DEI GRUPPI . Kurt Zadek Lewin...

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Prof. Luigina Cappelloni PSICOLOGIA E PEDAGOGIA DELLA GESTIONE DEI GRUPPI

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Prof. Luigina Cappelloni

PSICOLOGIA E PEDAGOGIA

DELLA GESTIONE DEI GRUPPI

.

Kurt Zadek Lewin 1890-1947

nel 1930

Avvia la

Ricerca di laboratorio

sui gruppi

Psicologo tedesco

, In contesti,sociali,educativi

organizzativi e psicoteraputici

.

GRUPPO COME DIMENSIONE PSICOLOGICA

Viene studiato in

Psicologia sociale

Psicologia Dinamica

.

GRUPPO

E’ un insieme di persone

Comunicano

Interagiscono regolarmente

Condividono uno scopo

.

COSTRUZIONE GRUPPO

CLASSE

INTERAZIONE MEMBRI

AGGREGATO

Interazione, Interdipendenza,

Ruoli, norme ed organizzazione

Percezione

appartenenza

Soddisfacimento

Bisogni psicologici

Relazione

vicinanza

Relazione

Similitudine

.

GRUPPI SOCIALI

Psicologia sociale

RUOLO

(compito)

STATUS (livello posiz.)

NORME (Regole

comportam.)

RETI DI

COMUNICAZIONE

POTERE

LEADER

.

LEADER - FUNZIONI

Compito ed

organizzazione

Armonia del

gruppo

Socio

emozionale

Strutturazione lavoro

verso obiettivi

E’

Stabilito d’autorità

.

IL LEADER

Formale Informale

Nasce Spontaneamente

dal gruppo

È un leader più forte

.

Capacità Delega sensibilità Clima

.

STILI LEADERSHIP

Autoritaria

Democratica Permissiva

Severità, spirito conservatore

Abdicazione del Leader deriva del gruppo

(solo rappresentanza) .

http://www.youtube.com/watch?v=jlQIcMcq0qY

FILMATO

Leadership

Leader politici

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.

DINAMICHE GRUPPO

Condizioni di

Vita nel gruppo

Forze che provocano

cambiamenti

Il gruppo è cosa diversa dalla somma

degli individui: ha sua identità

(Lewin)

.

IDENTITA’GRUPPO

Vissuto di appartenenza

Regolarità delle interazioni

Non sempre la soluzione migliore per il gruppo è Mettere tutti d’accordo

.

CONDUZIONE GRUPPO

Coesione rispetto ai compiti

Esigenze dei membri

L’EDUCATORE NEL GRUPPO

può partecipare come

uditore

facilitatore collaboratore

custode dei fini

leader

direttore

COSTRUIRE IDENTITA’

POSITIVA DEL GRUPPO

OBIETTIVO

INSEGNANTE CONDUTTORE DI GRUPPI

Ruolo di guida

Leadership effettiva e riconosciuta

Valorizza

espressione

contributo

autonomo

Preserva

sua

autorevolezza

E’ garante

della

produttività

collettiva

http://www.youtube.com/watch?v=2Lexadgp1B0

FILMATO

Il Metodo

Barbiana

Leadership

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TIPOLOGIA GRUPPI

Addestramento Discussione Casi

BALINT Ambito Socio

sanitario

T-GROUP Residenziale apprendim.

Psicodramma Racconto e

messa in scena

Role Playng cambi ruolo

Gruppi di Pari

Gruppi in educazione

esame casi concreti formaz. Profession.

Gruppo in educazione

Chi apprende da spettatore

Obiettivo pedagogico

Elasticità – mutare esig. formative

Dinamicità - apertura innovaz.

Funzionalità – orientam. obiettivi

diventa

attore

Caratteristiche

Didattica contemporanea

Lavoro di gruppo Individualizzazione

Direttrici

- Rispetto ritmi ed esigenze - Forme di cooperazione - Valorizzazione differenze - Diversificare obiettivi ed attività

Formazione di soggetti autonomi, liberi e responsabili nella comunità sociale

Lavorare in gruppo

Ripartizione compiti

Pianificazione comune

- Crescita individuo nel gruppo e tramite esso - Sviluppo interazioni produttive - Raggiungim. obiettivi in tutte le sfere di vita

mai prescindere dalle problematiche del gruppo quale «totalità dinamica» (Lewin)

Lavoro comune

Interazioni uno a uno

Gruppo - Elementi condivisi

Organizzazione

Coesione

Leadership

Produttività

Rete di comunicazione

Differenziazione

Soddisfazione personale

Educatore in classe

Promuovere e sviluppare componenti socio-affettive

Compito primario

dare Coesione ed identità anche con uso di sottogruppi

elevare potenziale educativo

obiettivo

Valutazione Grado di coesione

Sociogramma di Moreno Interviste e Punteggio

sociometrico

Atmosfera, armonia, complicità,

comprensione e sostegno reciproco

Gruppi di pari

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Gruppi di pari tra adolescenti

- Stessa età - Elevata Solidarietà

- Codice di comportamento proprio (estraneo agli adulti)

Il gruppo conferisce a chi ne fa parte: - Senso di appartenenza - Autostima (non ci si sente soli) - Aiuta costruzione personalità e identità

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Prezzo dell’ appartenenza

Seguire Regole rigide di conformismo

- Frequentare stessi posti

-Vestirsi allo stesso modo -Avere stesso linguaggio

- Difendere le stesse Idee - Obbedire ad una gerarchia

(implicita o esplicita)

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Tipi di gruppi

FORMALI es scuola – squadra

sportiva

INFORMALI

Gestiti da adulti

Gestiti

Autonomamente senza specifiche

finalità

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Rischio e deviazione

-Eccesso nel bisogno di infrangere le

regole - Compiere Azioni

sconsiderate o contrarie ai propri

principi

per timore di contraddire il gruppo e restare soli 15/05/2014 28

Deviazione relazionale – Il Bullismo

Lo psicologo norvegese Dan Olweus

Definì bullismo i

comportamenti di esclusione o

aggressione deliberata

Individuati soprattutto in ambito scolastico 15/05/2014 29

Il Bullismo – in generale

-E’ un’interazione deviata che si esprime con un comportamento vessatorio del

Bullo verso la Vittima che rischia di compromettere l’integrità

psicologica, emotiva e fisica.

Caratteristiche: Intenzionalità, Persistenza

e Disequilibrio

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Comportamento del Bullo

-Comportamenti persecutori con

desiderio deliberato di dominare e fare

del male al coetaneo: -Botte, minacce,

richieste di denaro, prepotenze, umiliazioni

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Comportamento della Vittima -Forte sentimento di paura e impotenza,

emarginazione svalutazione identità,

e sofferenza.

Conseguenze: Fragilità, pianto, compromissione integrità psicologica

- Spontaneo allontanamento dalla scuola e dai luoghi di possibile incontro

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Bullismo - tipologie

DIRETTO Umiliazione minacce e aggressione fisica, furto di oggetti, vessazione,

molestie sessuali ridicolizzazione

INDIRETTO – più sottile

Pettegolezzi, calunnie, umiliazione verbale finalizzate all’isolamento della vittima

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Dati del Bullismo – Dati in Italia

Il Bullismo è un fenomeno maschile

ma anche femminile

Scuole primarie 13-19%

Scuole medie 10-11%

Percentuale di bambini che ammette di subire prepotenze con regolarità

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PROFILI DEI BULLI

Il più diffuso - E’ il capo - fisicamente ed

emotivamente forte, impulsivo, sicuro di sé

indifferente ai sentimenti altrui suscita timore e

ammirazione

Non particolarmente aggressivo, si aggrega al gruppo ed assiste alle

violenze. Tende a sentirsi in colpa e confessare. Manifesta scarsa stima di sè

Aggressivo Ansioso

Problematico – fragile insicuro e poco

amichevole condivide caratteristiche delle

vittime, aggredisce ragazzi più forti e provoca scontri

con altri bulli Passivo

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FATTORI DI INFLUENZA DEL BULLISMO

RELAZIONI FAMILIARI Relazioni disfunzionali,

con disimpegno educativo, senza buon

grado di comunicazione e coesione tra i genitori O relazioni anaffettive

dove godono di un’esagerata permissività

Oppure Modelli familiari

violenti con ricorso alla

punizione fisica 15/05/2014 36

STRATEGIE Oltre a: sostegno familiare, individuale attraverso i mezzi istituzionali

- Promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà - Coinvolgere le famiglie per favorire la comunicazione ed aiutare vittime e carnefici a sentirsi meno soli - Utilizzare punizioni esemplari – senza clemenza e buonismo e stabilendo autorevolezza

va svolta Attività preventiva nella scuola

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RUOLO DELLA SCUOLA

SCUOLA = Comunità che protegge i deboli e punisce i violenti

E che combatte la noia

e la mancanza di stimoli che favoriscono

la nascita dell’aggressività e gli

atteggiamenti antisociali

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RUOLO DELLA SCUOLA

SCUOLA = Comunità che si

assume responsabilità e sviluppa una mentalità antibullismo

Occorre promuovere le

attività sportive per scaricare l’aggressività all’interno di regole nel rispetto dell’avversario

SPORT

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RUOLO DELLA SCUOLA

SCUOLA = Comunità che si assume responsabilità e sviluppa una

mentalità antibullismo

Attraverso la conoscenza e canalizzazione delle subculture giovanili

che gli insegnanti devono essere in grado di

comprendere 15/05/2014 40

RUOLO DELLA SCUOLA Conoscenza delle Subculture giovanili

Conoscenza e sviluppo

delle aspirazioni dei giovani e le

specificità -

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RUOLO DELLA SCUOLA Sviluppo delle attività

extracurricolari per impostare attività

didattiche, accorgimenti educativi ed interventi

diversificati

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Fine

Domande …. parliamone

insieme