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Deliberazione Consiglio Comunale N. 12 del 15-03-2018 COMUNE DI MAGIONE PROVINCIA DI PERUGIA ____________________________ OGGETTO: IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA - CONFERMA DELLE ALIQUOTE E DELLA DETRAZIONE PER L'ANNO 2018. L’anno duemiladiciotto il giorno quindici del mese di marzo alle ore 20:30, nella sala delle adunanze consiliari, convocato dal Presidente del consiglio con avvisi scritti, notificati a ciascun consigliere, si è riunito il consiglio Comunale in seduta pubblica Fatto l’appello nominale risultano: Chiodini Giacomo Presente Maghini Eleonora Presente Annetti Nazareno Presente Tufo Cristina Presente Sordi Giancarla Presente Orecchini Giuliana Assente Lagetti Massimo Presente Ruggeri Vanni Presente Baldoni Ivo Presente Ollieri Massimo Presente Montanelli Sauro Presente Breccolenti Francesca Presente Baldassari Paolo Presente Menconi Marco Presente Paparelli Monica Presente Pietropaoli Elisa Assente Passerini Roberto Assente Assume la presidenza il Presidente del Consiglio Vanni Ruggeri. Partecipa alla seduta il Segretario Luigi Lepore. Vengono nominati scrutatori i Signori: Giancarla Sordi Francesca Breccolenti Marco Menconi Il Presidente, riconosciuta legale l’adunanza, invita il Consiglio a trattare l’argomento iscritto all’ O.D.G. Pag. 1

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Deliberazione Consiglio Comunale N. 12 del 15-03-2018

COMUNE DI MAGIONE PROVINCIA DI PERUGIA

____________________________

OGGETTO: IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA - CONFERMA DELLE ALIQUOTE E DELLA DETRAZIONE PER L'ANNO 2018.

L’anno duemiladiciotto il giorno quindici del mese di marzo alle ore 20:30, nella sala delle

adunanze consiliari, convocato dal Presidente del consiglio con avvisi scritti, notificati a ciascun

consigliere, si è riunito il consiglio Comunale in seduta pubblica

Fatto l’appello nominale risultano:

Chiodini Giacomo Presente Maghini Eleonora Presente Annetti Nazareno Presente Tufo Cristina Presente Sordi Giancarla Presente Orecchini Giuliana Assente Lagetti Massimo Presente Ruggeri Vanni Presente Baldoni Ivo Presente Ollieri Massimo Presente Montanelli Sauro Presente Breccolenti Francesca Presente Baldassari Paolo Presente Menconi Marco Presente Paparelli Monica Presente Pietropaoli Elisa Assente Passerini Roberto Assente

Assume la presidenza il Presidente del Consiglio Vanni Ruggeri.

Partecipa alla seduta il Segretario Luigi Lepore.

Vengono nominati scrutatori i Signori: Giancarla Sordi Francesca Breccolenti Marco Menconi

Il Presidente, riconosciuta legale l’adunanza, invita il Consiglio a trattare l’argomento iscritto all’ O.D.G.

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OGGETTO: IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA - CONFERMA DELLE ALIQUOTE E DELLA DETRAZIONE PER L'ANNO 2018. Il Presidente del Consiglio – d’intesa con i capigruppo consiliari – dispone la trattazione con dibattito unificato per connessione dei punti iscritti all’ordine del giorno dal n. 2 al n. 11, dando la parola all’Assessore Massimo Lagetti che illustra la seguente proposta di delibera.

”””VISTI:

• Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n° 46 del 31/03/2017, esecutiva ai sensi di legge, con la quale è stato approvato il Bilancio di Previsione per il triennio 2017-2019;

• Vista la deliberazione della Giunta Comunale n. 91 del 13/04/2017, esecutiva ai sensi di legge, con la quale è stato approvato il Piano Esecutivo di Gestione relativo al triennio 2017-2019;

• Visto il Decreto Ministero dell’Interno del 29/11/2017 che dispone il differimento del termine per la deliberazione del bilancio annuale di previsione degli enti locali al 28 febbraio 2018;

• Visto quanto stabilito in caso di mancata approvazione del Bilancio di previsione all'inizio dell'esercizio di competenza dall'art. 163 del D.Lgs. 267/2000 per espressa previsione di norme statali;

• Visti i provvedimenti sindacali prot. da n. 34019 a n. 34025 del 19/12/2017 e n. 58 del 02/01/2018 con i quali il Sindaco, ai sensi dell'art. 50 comma 10 del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267, ha nominato i Responsabili degli Uffici e dei Servizi, nonché i titolari di funzioni vicarie, per l’anno 2018;

• Considerato che nello stesso i Responsabili nominati si intendono autorizzati ad effettuare, in presenza di esercizio provvisorio, spese in misura non superiore mensilmente, unitamente alla quota dei dodicesimi non utilizzata nei mesi precedenti, per ciascun programma, le spese di cui all’art. 163 del D. Lgs. 267/2000 comma 3, per importi non superiori ad un dodicesimo degli stanziamenti del secondo esercizio del bilancio di previsione deliberato l’anno precedente, ridotti delle somme già impegnate negli esercizi precedenti e dell’importo accantonato al fondo pluriennale vincolato, con l’esclusione delle spese: a) tassativamente regolate dalla legge; b) non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi, c) a carattere continuativo necessarie per garantire il mantenimento del livello qualitativo e quantitativo dei servizi esistenti, impegnate a seguito della scadenza dei relativi contratti;

• Visto il regolamento comunale sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi, adottato con deliberazione di Giunta comunale n. 56 del 17.2.2000, successivamente modificato all’art. 23 (di modifica del comma 3 dell’art. 23), con deliberazione di Giunta comunale n. 174 del 26.6.2002 ed integrato all’art. 22-bis (che ha introdotto l’art. 22-bis – Vice-Segretario) con deliberazione di Giunta comunale n. 50 del 26.2.2004, rettificata con deliberazione di Giunta comunale n. 116 del 29.4.2004 e successivamente modificato ed integrato agli artt. 5 e 7 con deliberazione di Giunta comunale n. 80 del 3.5.2007 e da ultimo con deliberazione di Giunta comunale n. 275 del 23 dicembre 2010;

VISTO l’art.1, comma 639 della L. 147/2013, istitutivo, a decorrere dal 01/01/2014, dell’Imposta Unica Comunale, composta dall’imposta municipale propria (IMU) di cui all’art.13 del D.L. 06/12/2011, n, 210, convertito con modificazioni dalla L. 22/12/2011, n. 2014, dalla tassa sui rifiuti (TARI) e dal tributo per i servizi indivisibili (TASI); VISTO l’art. 1, comma 703, della L. 147/2013 il quale stabilisce comunque che “l’entrata in vigore della IUC lascia salva la disciplina dell’IMU”; VISTO l’art. 13 del D.L. 06/12/2011, n. 201, istitutivo, a decorrere dal 01/01/2012, dell’imposta municipale propria di cui agli articoli 8 e 9 del D.Lgs 23/2011, come modificato dall’art. 4 del D.L. 16/2012, dall’art. 1 comma 380, della L.228/2012 e dall’art. 1 comma 707, della L. 147/2013; VISTE le disposizioni dell’art. 8 e dell’art.9 del D.Lgs 23/2011, richiamati dal citato art. 13, nonché le norme dell’art.14, commi 1 e 6, del medesimo decreto; VISTE le norme contenute nell’art.4 del D.L. 16/2012 e nell’articolo 1, commi 707/728, della L.147/2013;

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VISTE altresì tutte le disposizioni del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 504 e successive modificazioni e integrazioni, relativo all’istituzione e disciplina dell’imposta comunale sugli immobili, a cui la normativa IMU fa rinvio con riferimento ad alcune sue specifiche previsioni normative; VISTE le norme di cui alla L. 296/2006 art. 1 commi 161-170 direttamente o indirettamente richiamate dall’art. 13 del D.L. 201/2011 e nei commi 10,11,13,21,22,23,24,53 dell’art. 1 della L.208/2011; VISTO l’art. 9 del D.L. 174//2012, convertito con modificazioni dalla L. 213/2012; VISTO l’art. 1, comma 380 della L. 228/2012, come modificato dall’art. 1, comma 729, della L. 147/2013, il quale stabilisce che a decorrere dall’anno 2013:

- è soppressa la quota di riserva statale di cui all’art. 13, comma 11 del D.L. 201/2011; - è riservato allo Stato il gettito dell’imposta municipale propria derivante dagli immobili ad uso

produttivo classificati nel gruppo catastale D, calcolato ad aliquota standard dello 0,76% fatta eccezione per gli immobili posseduti dai Comuni e che insistono sul proprio territorio;

- i Comuni possono aumentare fino a 0,3 punti percentuali l’aliquota standard dello 0,76% per gli immobili ad uso produttivo classificati nella categoria catastale D;

VISTO altresì l’art. 10, comma 4 del D.L. 35/2013, convertito con modificazioni dalla L. 64/2013, il quale ha apportato ulteriori modificazioni alla disciplina dell’imposta municipale propria; VISTO ulteriormente l’art. 2 del D.L. 31/08/2013, n. 102, il quale stabilisce, con decorrenza dal 01/01/2014, l’esenzione dal tributo per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati; RICHIAMATI inoltre i commi da 707 a 721 della L. 147/2013 che hanno stabilito, tra l’altro, con decorrenza dal 01/01/2014:

- l’esclusione dall’imposta dell’abitazione principale e delle relative pertinenze purchè non classificata nelle categorie catastali A/1 – A/8 e A/9;

- l’esclusione dal tributo altresì delle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari; dei fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali, come definiti dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture del 22/04/2008; della casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio; dell’immobile di cui all’art. 13 comma 2 lettera d) del D.L. 201/2011;

- la conferma della detrazione di cui all’art. 13 comma 10 del D.L. 201/2011 per le abitazioni destinate ad abitazione principale classate nelle categorie catastali A1, A8 e A9;

- nuove modalità di versamento e di presentazione della dichiarazione del tributo per gli enti non commerciali (commi 719-721);

RICHIAMATI inoltre il comma 639 dell’art. 1 della L. 147/2013, che ha istituito nell’ambito dell’imposta unica comunale il nuovo tributo per i servizi indivisibili dei comuni (TASI), ed il comma 677 del medesimo articolo, in virtù del quale il comune ha la facoltà di determinare le aliquote della TASI rispettando il vincolo in base al quale la somma delle aliquote della TASI e dell’IMU per ciascuna tipologia di immobile non deve essere superiore all’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU al 31/12/2013 per ciascuna tipologia di immobile; VISTO altresì l’art. 52 del D.Lgs. 446/97, disciplinante la potestà regolamentare dell’ente in materia di entrate, applicabile all’imposta municipale propria in virtù di quanto disposto dalle norme dell’art. 13 del D.L. 201/2011 e dell’art. 14, comma 6, del D.Lgs. 23/2011 nonché dall’art. 1, comma 702, della L. 147/2013; VISTO il Regolamento Comunale per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale (IUC) nel quale è disciplinata altresì l’Imposta Municipale Propria, del Comune di Magione approvato con deliberazione del Consiglio Comunale in data odierna; RICHIAMATI in particolare i seguenti commi dell’art. 13 del D.L. 201/2011:

a) la base imponibile IMU è disciplinata dall’art. 13 commi 3, 4 e 5 del D.L. 201/2011 e successive modificazioni e integrazioni;

b) l’art. 13 comma 3 del D.L. 201/2011 e successive modificazioni e integrazioni prevede i casi in cui la base imponibile IMU è ridotta del 50% con riferimento ai fabbricati storici (di cui alla lettera a) a ai fabbricati dichiarati inagibili /inabitabili e di fatto non utilizzati;

c) l’aliquota di base, applicabile a tutti gli immobili soggetti all’imposta diversi dall’abitazione principale e relative pertinenze e dai fabbricati rurali ad uso strumentale, – pari allo 0,76 per cento – prevista dall’art. 13, comma 6, del D.L. 201/2011 e successive

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modificazioni e integrazioni può essere modificata dai comuni – con deliberazione del consiglio comunale adottata ai sensi dell’art. 52 del D.Lgs. 446/1997 – in aumento o in diminuzione sino a 0,3 punti percentuali;

d) ai sensi dell’art. 13, comma 7, del D.L. 201/2011 e successive modificazioni e integrazioni, l’aliquota è ridotta allo 0,4 per cento per l’abitazione principale e per le relative pertinenze. I comuni possono modificare, in aumento o in diminuzione, la suddetta aliquota sino a 0,2 punti percentuali. L’abitazione principale è quella definita dall’art. 13 comma 2, secondo periodo, del D.L. 201/2011 e successive modificazioni e integrazioni;

e) ai sensi dell’art. 13, comma 8, il Comune può ridurre l’aliquota dello 0,2 per cento prevista per i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’art. 9, comma 3 bis, del D.L. 557/1993 convertito con modificazioni dalla Legge 26 febbraio 1994, n. 133, fino a 0,1 punti percentuali, prevedendo tuttavia l’esenzione per i fabbricati rurali strumentali ubicati nei comuni classificati montani o parzialmente montani nell’elenco dei comuni italiani predisposto dall’ISTAT; esenzione oggi estesa dall’art. 1, comma 708, della legge 147/2013 a tutti i comuni;

f) ai sensi del’art. 13, comma 9, il Comune può ridurre l’aliquota prevista per gli immobili non produttivi di reddito fondiario, di cui all’art. 43 del TUIR, per gli immobili posseduti dai soggetti passivi IRES e per gli immobili locati, fino allo 0,4 per cento;

g) ai sensi dell’art. 13, comma 10, dall’imposta dovuta per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e per le relative pertinenze, così come definite dall’art. 13, comma 2, del D.L. 201/2011 si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, euro 200,00 rapportati al periodo dell’anno durante il quale si protrae la destinazione; se l’unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica. I comuni possono altresì considerare direttamente adibita ad abitazione principale l’unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata.

VISTO l’art. 13, comma 2, del D.L. 201/2011, come modificato dall’art. 9-bis del D.L. 47/2014, il quale ha stabilito che è equiparata dall’anno 2015 all’abitazione principale “una sola unità immobiliare posseduta dai

cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti

all’estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia,

a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso”;

VISTE le disposizioni contenute nella legge di stabilità 2016 (L.208/2015), le quali hanno stabilito, tra le atre cose:

a) La base imponibile è ridotta del 50 per cento per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato; il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante oltre all'immobile concesso in comodato possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; ai fini dell'applicazione delle disposizioni della presente lettera, il soggetto passivo attesta il possesso dei suddetti requisiti nel modello di dichiarazione di cui all'articolo 9, comma 6, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23;

b) Disposto la modifica dei criteri per la determinazione della rendita catastale dei fabbricati iscritti nella categoria D, con efficacia ai fini IMU e TASI al 01.01.2016 delle nuove rendite rideterminate entro il 15.06.2016 e dell’anno successivo a quello di presentazione delle modifiche della rendita catastale, per quelle presentate dopo tale data;

c) Previsto la riduzione del 25% del tributo dovuto per le abitazioni concesse in locazione con i contratti a canone concordato, ai sensi della L.431/1998, art. 2, comma 3;

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d) L’esclusione dall’IMU degli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa assegnate a soci studenti universitari anche non residenti nelle stesse;

VISTO l’art. 1 comma 169 della legge 296 del 27 dicembre 2006, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)” la quale ha previsto che gli Enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni anche se approvate successivamente all’inizio dell’esercizio purchè entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1^ gennaio dell’anno di riferimento; RICHIAMATO l’art. 13, comma 13-bis, del D.L. 201/2011, come modificato dall’ art. 10, comma 4, lettera b, del D.L. 35/2013, convertito con modificazioni dalla L. 64/2013 e ulteriormente modificato dall’ art. 1, comma 10 lettera e) della Legge di stabilità per l’ anno 2016 (L. 208/2015) il quale stabilisce che le deliberazioni di approvazione delle aliquote e delle detrazioni nonchè i regolamenti devono essere inviati esclusivamente per via telematica, mediante inserimento del testo degli stessi nell'apposita sezione del Portale del federalismo fiscale entro il 14 ottobre di ciascun anno. VISTI:

- l’art. 13, comma 13-bis, del D.L. 201/2011, come modificato dall’art. 10, comma 4, lettera b) del D.L. 35/2013, convertito con modificazioni dalla L.64/2013, il quale stabilisce che: “a decorrere dall’anno d’imposta 2013, le deliberazioni di approvazione delle aliquote e delle detrazioni nonché i regolamenti dell’imposta municipale propria devono essere inviati esclusivamente per via telematica, mediante inserimento del testo degli stessi nell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale, per la pubblicazione nel sito informatico di cui all’art. 1, comma 3, del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360, e successive modificazioni. I comuni sono, altresì, tenuti ad inserire nella suddetta sezione gli elementi risultanti dalle delibere, secondo le indicazioni stabilite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze –Dipartimento delle finanze, sentita l’Associazione nazionale dei comuni italiani. L’efficacia delle deliberazioni e dei regolamenti decorre dalla data di pubblicazione degli stessi nel predetto sito informatico. Il versamento della prima rata di cui al comma 3 dell’art. 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, è eseguito sulla base dell’aliquota e delle detrazioni dei dodici mesi dell’anno precedente. Il versamento della seconda rata di cui al medesimo articolo 9 è eseguito, a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata versata, sulla base degli atti pubblicati nel predetto sito alla data del 28 ottobre di ciascun anno di imposta; a tal fine il comune è tenuto ad effettuare l’invio di cui al primo periodo entro il 14 ottobre dello stesso anno. In caso di mancata pubblicazione entro il termine del 28 ottobre, si applicano gli atti adottati per l’anno precedente.”;

VISTA la nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento delle Finanze, Direzione Federalismo Fiscale, prot. 4033/2014 del 28/02/2014, la quale stabilisce le modalità per la trasmissione telematica, mediante inserimento del Portale del federalismo fiscale, delle delibere di approvazione delle aliquote o tariffe e dei regolamenti dell’Imposta Unica Comunale (IUC); VISTA la deliberazione della Giunta Comunale n. 37 del 12.02.2018, con la quale si propone al Consiglio Comunale l’approvazione delle aliquote e della detrazione per l’imposta Municipale Propria per l’anno 2018; DATO ATTO che:

- presupposto dell’imposta è il possesso di immobili, come definiti dall’art. 13, comma 2, del D.L. 201/2011;

- a norma dell’art. 7, comma 1, lettera h), del D.Lgs. 504/1992, richiamato dall’art. 9, comma 8, del D.Lgs. 23/2011e successive modificazioni, i terreni agricoli sono esenti dall’imposta nel Comune di Magione in quanto rientrante tra i comuni montati o di collina;

- a norma dell’art. 13, comma 8, del D.L. 201/2011 sono altresì esenti i fabbricati rurali strumentali ubicati in comuni montani o parzialmente montani individuati dall’elenco dei comuni italiani dell’ISTAT;

- soggetti passivi sono, a norma dell’art. 9, comma 1, del D.Lgs. 23/2011, i proprietari degli immobili, ovvero i titolari di diritto di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie sugli stessi, nonché il locatario di immobili concessi in locazione finanziaria ed il concessionario di aree demaniali ed il

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coniuge in caso di separazione, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;

- l’imposta è riscossa a mezzo modello F24 e il versamento del tributo deve essere eseguito in due rate, scadenti la prima il 16 giugno e la seconda il 16 dicembre di ciascun anno. La prima da calcolarsi sulla base dell’aliquota e delle detrazioni dei dodici mesi dell’anno precedente e la seconda rata a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata versata, sulla base degli atti pubblicati ai sensi delle disposizioni emanate dal D.L. 9 giugno 2014, n.88;

- l’art.13, comma 2, del D.L. 201/2011 definisce abitazione principale l’immobile iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente, stabilendo che, nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile, e pertinenze dell’abitazione principale quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/3 e C/7, nella misura massima di una unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente alla unità ad uso abitativo;

- a norma dell’art. 13, comma 10, del D.L. 201/2011 la sola detrazione prevista per l’abitazione principale è applicabile anche agli alloggi regolarmente assegnati dagli istituti autonomi case popolari ed alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari;

- in base all’art. 4, comma 12 quinquies, del D.L. 16/2012, in caso di separazione legale, scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, soggetto passivo dell’imposta è il coniuge assegnatario, in quanto la medesima assegnazione si intende effettuata, ai soli fini dell’imposta, a titolo di diritto di abitazione;

- in base al vigente regolamento comunale in materia di imposta unica comunale e all’art. 13, comma 2 D.L. 201/2011, è considerata abitazione principale quella posseduta da anziani o disabili ricoverati in modo permanente in istituti, purchè non locata;

TENUTO CONTO che la risoluzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento delle Finanze n. 5/Df del 28/03/2013, ha chiarito che in virtù delle modifiche apportate dall’art.1, comma 380, della L. 228/2012 sono divenute incompatibili con la nuova disciplina dell’imposta municipale propria le disposizioni che ammettono la facoltà per i Comuni di ridurre al di sotto dello 0,76% l’aliquota applicabile agli immobili ad uso produttivo appartenenti alla categoria catastale D, stante la presenza della nuova quota di riserva statale; TENUTO CONTO che per dare applicazione al nuovo tributo per i servizi indivisibili dei comuni (TASI) quantomeno per la fattispecie di immobili soggetti al tributo diversi da quelle escluse o esenti dall’imposta municipale propria, è stato necessario ridurre le aliquote IMU già fissate al livello massimo di legge, per effetto del vincolo imposto dal comma 677 dell’art.1 della L. 147/2013 alla somma delle aliquote IMU e TASI per ciascuna tipologia di immobile, in base al quale la stessa non può superare l’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU al 31/12/2013; VISTA la deliberazione del Consiglio Comunale n. 37 del 27/03/2017, con la quale sono state stabilite le aliquote e la detrazione dell’imposta municipale propria per l’anno 2017; CONSIDERATO comunque che quanto sopra è finalizzato al mantenimento del livello complessivo di prelievo sugli immobili, considerando IMU e TASI, fatta eccezione per gli immobili adibiti ad abitazione principale e non appartenenti alle categorie catastali A/1-A/8 e A/9 e le altre fattispecie escluse/esenti da IMU dal 2014, ma soggette a TASI in virtù delle vigenti disposizioni; RITENUTO per quanto sopra, e tenuto conto della necessità di garantire complessivamente le risorse necessarie per la corretta gestione ed il mantenimento dei servizi erogati da questo Ente e per consentire la conservazione degli equilibri di bilancio, conformemente a quanto previsto nel 2017:

- di confermare la riduzione dell’aliquota prevista dall’art. 13, comma 7, del D.L. 201/2011 per l’abitazione principale e relative pertinenze, ancora applicabili alle unità immobiliari iscritte nelle categorie catastali A/1-A/8 e A/9 dello 0,01%;

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- di confermare l’incremento dell’aliquota di base del tributo, di cui all’art. 13, comma 6, del D.L. 201/2011 allo 0,1%

- di confermare l’incremento dell’aliquota prevista per gli immobili adibiti ad attività artigianali, commerciali ed industriali iscritte nelle categorie catastali C/1-C/2-C/3 e D – con esclusione del gruppo D/5 – nel caso in cui il soggetto passivo vi eserciti direttamente la propria attività allo 0,06%;

- di confermare l’incremento dell’aliquota prevista per le Aree edificabili allo 0,10%; - di confermare l’incremento dell’aliquota prevista per gli Immobili/Impianti Fotovoltaici

esclusivamente in caso di accatastamento come unità immobiliare autonoma, allo 0,06%;

ESAMINATA la proposta di deliberazione istruita e predisposta da Patrizia Del Giacco, Responsabile dell’Area Economico–Finanziaria e delle R.U. del Comune di Magione; RICHIAMATI: - l’art. 49, D. Lgs. n. 267/2000 e s.m.i. prescrive al primo comma: “1. Su ogni proposta di deliberazione sottoposta alla Giunta e al Consiglio che non sia mero atto di indirizzo deve essere richiesto il parere, in ordine alla sola regolarità tecnica, del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. I pareri sono inseriti nella deliberazione.”; - l’art. 147-bis. D. Lgs. n. 267/2000 e s.m.i. - (Controllo di regolarità amministrativa e contabile), che così statuisce: - 1. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile è assicurato, nella fase preventiva della formazione dell'atto, da ogni responsabile di servizio ed è esercitato attraverso il rilascio del parere di regolarità tecnica attestante la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa. È inoltre effettuato dal responsabile del servizio finanziario ed è esercitato attraverso il rilascio del parere di regolarità contabile e del visto attestante la copertura finanziaria.

VISTI gli allegati pareri di regolarità tecnica e di regolarità contabile di cui all’art. 49, c.1, D. Lgs. n. 267/2000, espressi in termini positivi sulla predetta proposta;

ATTESO che la proposta della presente deliberazione è stata esaminata dalla competente commissione consiliare nella seduta del 05.03.2018; ATTESA la competenza del Consiglio comunale a deliberare in relazione all’art. 42, comma 2, lettere a) e f) del decreto legislativo n. 267/2000;

SI PROPONE DI DELIBERARE

1. di confermare per l’anno 2018 le seguenti variazioni delle aliquote dell’imposta municipale propria

fissate dalla legge: • riduzione dell’aliquota prevista dall’art. 13, comma 7, del D.L. 201/2011 per l’abitazione principale

e relative pertinenze, ancora applicabili alle unità immobiliari iscritte nelle categorie catastali A/1-A/8 e A/9: 0,01%;

• incremento dell’aliquota di base del tributo, di cui all’art. 13, comma 6, del D.L. 201/2011: 0,1%;incremento dell’aliquota prevista per gli immobili adibiti ad attività artigianali, commerciali ed industriali iscritte nelle categorie catastali C/1-C/2-C/3 e D – con esclusione del gruppo D/5 – nel caso in cui il soggetto passivo vi eserciti direttamente la propria attività: 0,06%; si dà atto che l’aliquota complessiva gravante sui predetti immobili di categoria D ammonta allo 0,82%, di cui 0,76%è la quota riservata allo Stato ai sensi dell’art.1, comma 380, lettera f, della legge 228/2012 e lo 0,06% è la quota di competenza comunale;

• incremento dell’aliquota prevista per le Aree edificabili : 0,1%; • l’incremento dell’aliquota prevista per gli immobili/Impianti Fotovoltaici esclusivamente in caso di

accatastamento come unità immobiliare autonoma: 0,06%; 2. di confermare l’applicazione della detrazione prevista per l’abitazione principale nella misura di cui

all’art. 13, comma 10, del D.L. 201/2011, per le fattispecie alle quali è ancora applicabile;

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3. di dare atto che per effetto di quanto sopra le aliquote dell’imposta municipale propria per l’anno 2018 sono quelle di cui al prospetto “IMU 2018 – ALIQUOTE E DETRAZIONE” che, allegato alla presente deliberazione, ne costituisce parte integrante e sostanziale;

4. di dare atto che i requisiti necessari per accedere alle agevolazioni previste ed i relativi adempimenti sono contenuti nel regolamento per l’applicazione dell’Imposta Municipale Propria;

5. di trasmettere, a norma dell’art. 13, comma 15, del D.L. 201/2011, la presente deliberazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite inserimento nell’apposita sezione del Portale del Federalismo fiscale, secondo quanto previsto dall’art. 13, comma 13-bis, del D.L. 201/2011;

6. di dichiarare, con votazione separata e all’unanimità, la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi di legge.

DELIBERA

1) di approvare la sopraestesa proposta di delibera al cui contenuto ci si richiama “per relationem”, dando atto che sono stati resi i pareri di cui all’art. 49 del T.U.E.L.; 2) di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art.134, comma 4, del D.Lgs 18 agosto 2000, n.267, ricorrendo le circostanze d'urgenza, previa apposita e separata votazione resa in forma palese, per alzata di mano, che dà il seguente esito, proclamato dal Presidente:””””

*************** Aperto il dibattito consiliare

PRESIDENTE

Passiamo all’ordine del giorno che verte essenzialmente sull’approvazione del bilancio di previsione e come sempre se non ci sono obiezioni procederemo con tutti gli allegati tecnici che verranno trattati dagli Assessori Lagetti e Annetti per poi procedere a votazioni separate dei singoli punti, fermo restando che per quanto riguarda il DUP la Giunta è a disposizione per ogni chiarimento agli assessori di competenza. La parola all’Ass. Lagetti. ASSESSORE LAGETTI

Abbiamo prediosposto una relazione che dà il quadro complessivo indicati nei punti all’ordine del giorno che abbiamo analizzato in commissione anche con i capi area e con i capigruppo di minoranza insieme dettagliatamente. Non mettiamo insieme alla relazione il piano delle opere e il piano delle alienazioni che invece tratterà Annetti proprio per dare un quadro completo, mettiamo invece insieme il piano delle razionalizzazioni perché non c’è molto da aggiungere. Rispetto al Dup invece siccome sono documenti molto corposi e tecnici visti anche in commissione in realtà comunque gli assessori sono a disposizione per domande specifiche rispetto al Dup perché relazionare un Dup diventa abbastanza complesso da fare in maniera dettagliata. Il bilancio complessivo del Comune è di 28.109.000 per il 2018 e ovviamente parliamo di preventivo 2018 – 2020 perché le regole prevedono un preventivo triennale anche se la specificità riguarda il 18 ma siamo costretti a fare un ragionamento di preventivo triennale e conseguentemente di tenere conto anche di quelle a oggi riconosciute rispetto alle esigenze degli anni avvenire. Mentre per il 2019 diventa di 20.6 milioni e 20.6 milioni nel 2020, le differenze più significative sono relative alle anticipazioni di cassa che nel 2018 consente di accantonare 2 milioni in più che mettiamo a bilancio ma che non usiamo, come non abbiamo mai utilizzato e inoltre ci sono opere che nel 2018 prevedono importi importanti quali per esempio le scuole per 1.5 milioni, il finanziamento dell’ITI Trasimeno e quindi questo fa sì che la somma complessiva del 2018 sia una somma più alta degli anni avvenire. La spesa corrente invece è sempre corrente e parliamo del titolo I che riguarda le spese si attesta intorno a 11.3, le entrate tributarie che riguarda il titolo uno sono intorno al milione e mezzo e anche queste sono omogenee nel piano triennale. Mentre i trasferimenti da altri enti e quindi di Stato e Regione sono intorno ai 330 mila euro. Per quanto riguarda invece le entrate extratributarie del titolo III e parliamo in particolare dei servizi e quindi asili, mense e trasporti sono 2.277.000 e mentre sono 2.5 milioni nel 19 e nel 2.490.000 dove la differenza è data dalla valutazione dell’ipotesi di riapertura della discarica in cui si prevede un minimo di tonnellate in

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entrata anche se non se ne tiene conto nel 2018 ma solo negli anni avvenire, conseguentemente questi tenderebbero a abbassare poi l’importo complessivo. Il debito per mutui è calato in quota capitale di circa 2.139.000 e nel 2015 erano stati pagati 880 mila euro in quota capitale e nel 2016 625 mila euro, nel 2017 siamo passati a 632 e rimane quindi complessivamente un debito per mutui di 5.829.000 con scadenza 2027. C’è da segnalare che nel 2017 abbiamo fatto la rinegoziazione dei mutui allungando due anni rivedendo 21 posizioni di mutuo quelle possibili dal bando di riapertura della rinegoziazione dei mutui, risparmiando in spesa corrente intorno ai 108 mila euro. Iniziano a parlare di addizionale IRPEF, Imu, Tasi e Tari. Per quanto riguarda l’addizionale IRPEF viene confermata lo 0,8 con la soglia di esenzione a 10 mila euro il che significa che sopra i 10 mila euro si paga su tutto come previsto dall’articolo 1 comma 7 legge 93 del 2008, le entrate complessive dalla addizionale IRPEF sono circa 1.2 milioni che sono omogeneo con l’anno precedente e stessa cifra è prevista per il 2019 e 2020. Per quanto riguarda l’Imu c’è una conferma totale è esente l’abitazione principale con una esenzione a 200 euro a eccezione delle abitazioni di lusso in classe A1, A8 e A9, sono confermate le tariffe agevolate degli immobili adibiti a attività artigianali, commerciali e industriali iscritte nelle categorie catastali C1, C3 e D con l’inclusione anche del gruppo D5 nel caso in cui il soggetto passivo vi eserciti direttamente la propria attività e parliamo di una agevolazione di 0,4. Entrate complessive riguardo l’Imu previste sono circa 2 milioni che sono confermati anche per gli anni 2018 e 2020 . Crediamo giusto ricordare anche che è in vigore l’agevolazione del 50 per cento per il comodato d’uso gratuito alla parentela di primo grado in linea retta. Per quanto riguarda la Tasi sono state applicate alle basi imponibili Imu le tariffe del 2017 e sono state considerate sia la minore entrata relativa ai comodati che la minore entrata relativa alla abolizione della Tasi sulla abitazione principale, complessivamente le entrate per la Tasi sono all’incirca 900 mila euro e pagano la Tasi tutti coloro che hanno unità immobiliari esclusa la prima casa e le aliquote sono i fabbricati rurali a uso artigianale e strumentale lo 0,10, l’abitazione principale non appartenente alle categorie castastali A1, A8 e A9 che restano escluse e in realtà è la conferma della stessa scala di tariffe e tabella dell’anno precedente. Per quanto riguarda la Tari per il 2018 si registra un aumento delle tariffe sui rifiuti generato dagli extracosti della discarica la cui chiusura ha comportato la necessità tra le altre cose di portare i rifiuti fuori regione e quindi portando un aggravio significativo dei costi. I rifiuti sono andati nel 2017 a Ascoli e Rimini e continuano ancora oggi a andare in una delle due discariche. È un elemento di criticità e quindi va riportato per quello che è. Abbiamo cercato di fare di tutto per ridurre e limitare il minimo possibile l’impatto dell’aumento delle tariffe e quindi complessivamente abbiamo avuto un aumento del piano finanziario a 3.263.000 e si è generato un incremento medio conseguentemente delle tariffe del 6,04% che inizialmente era più alto dell’8 per cento e attraverso un aumento della platea dovuta ai controlli sull’Imu che hanno scovato e quindi messo a disposizione una platea più ampia, più alcune risorse che è stato possibile gestire l’aumento è intorno al 6.04 in linea se non più basso di quello che è stato generato nei comuni che fanno parte del nostro ambito e chiaramente non è una cosa che volevamo e che purtroppo abbiamo dovuto affrontare cercando di portarla a quello che era per noi il minimo possibile. L’unico dato positivo che può riguardare l’impatto della Tari è che il bilancio ora è completamente indipendente dal discarica, se ricordate anche nella prima relazione di questo mandato come assessore al bilancio ma un po’ tutta la giunta e il gruppo consiliare di maggioranza si erano dati un obiettivo che era quello di rendere il bilancio completamente indipendente dalla discarica. Piano piano questo è stato l’anno in cui è completamente fuori ma già eravamo intervenuti negli anni perché ritenevamo che si fosse generato uno scompenso nel tempo dovuto all’ipotesi di rientro dei mutui troppo in là rispetto a quello che invece ancora gravava per la Tari con le entrate in discarica all’interno del bilancio e conseguentemente oggi possiamo dire che il bilancio è completamente indipendente dalla discarica. Per quanto riguarda la legge 10 sono previste nel 2018 circa 330 mila euro circa di cui 119 destinati al bilancio corrente e mentre 210 mila al bilancio degli investimenti, per il 2019 invece è prevista una legge 10 in calo e parliamo di 250 mila euro nel 2019 e per quanto riguarda invece il 2020 si abbassa ulteriormente a 188 mila euro. Per quanto riguarda i trasferimenti erariali lo scenario relativo alla formazione del bilancio triennale 2018 2020 vede la conferma dei trasferimenti erariali esattamente omogenei all’anno precedente per 1.420.000. Due parole per quanto riguarda il piano delle razionalizzazioni che hanno visto aumento di dotazioni organiche per la CUC e due dotazioni aggiuntive chieste al nostro interno per i tributi per potere gestire meglio l’ufficio tributi.

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Un altro elemento di cui abbiamo parlato tutti gli anni e che mi sembra giusto continuare a relazionare è legato al fondo crediti di dubbia esigibilità. Da quando c’è questa amministrazione nel tempo sono emerse nuove leggi che poi nel tempo si sono di nuovo modificate, rispetto a una previsione che prevedeva di andare alla copertura del cento per cento entro il 2019 invece c’è stata una nuova modifica di legge che ha portato a dilazionare e rimandare fino al 2021 la copertura dando quindi una boccata di ossigeno, perché da zero a prima prevedere in 4 anni il rientro col cento per cento diventava significativo per l’impatto che aveva da un punto di vista economico sul comune. Partendo dal 2016 c’è stata una iniziale copertura del 55 per cento per circa 251 mila euro, per il 2017 siamo passati al 70 per cento, oggi il 2017 è il 70 per cento e il 2018 diventa un 75 per cento e quindi passando dai 359 mila euro a 366. Nel 2019 aumenta di un altro 10 per cento va a una copertura dell’85 per cento e si passa a 413 mila euro, nel 2020 andiamo da una copertura del 95 per cento e quindi passiamo da 4.13 al 4,53 del 2020 per poi andare a copertura totale nel 2021. L’impatto più significativo delle voci rispetto all’inesigibilità riguardano in particolare quattro aree e sono il commercio che ha una percentuale molto alta di inesigibilità pari al 90 per cento anche se in realtà l’importo è di soli 12 mila euro, per quanto riguarda le multe è calata leggermente rispetto all’anno precedente ma siamo intorno al 43 per cento per un valore invece più alto di 74 mila euro, per quanto riguarda la sequenza Tarsu, Tares e Tari siamo intorno al 9,68. Invece rispetto all’erogazione dei servizi siamo intorno anche qui nella media generale siamo intorno al 10 per cento per 98 mila euro complessivi. Un altro elemento che ha un po’ caratterizzato queste relazioni di questi anni e che se lo ritenete utile è un dato insieme al fondo crediti di dubbia esigibilità facciamo sempre una revisione, una informazione rispetto negli anni il recupero dell’evasione fiscale. E qui c’è una attività che facciamo riferimento all’accertato e non all’incassato però è l’accertato che poi genera risorse per il bilancio. Qui senza ripartire da molto tempo indietro passiamo dal 2013 a 145 mila euro e nel 2014 siamo a 260 e c’è stata una diminuzione nel 2015 a 183 mila euro, nel 2016 c’è stato un salto importante e quindi da 183 a 440 mila euro, nel 2017 è addirittura raddoppiato perché passiamo dai 440 mila euro del 2016 a 866 mila euro nel 2017 così suddivisi, 416 mila euro di Imu, 371 mila euro di Ici e 78 mila euro di Tarsu. L’andamento degli incassi in materia fiscale è legato non tanto alla quantità di verifiche che vengono svolte quanto piuttosto a quello che emerge in termini di regolarità nelle verifiche, in particolare i controlli in materia di Imu hanno portato a un avere un accertato molto superiore alle attese previste per oltre 200 mila euro. Come già dichiarato nel 2017 l’obiettivo di recupero dell’evasione tributaria rappresenta un forte segnale di legalità e di giustizia sociale nei confronti di chi si comporta correttamente dinanzi agli obblighi tributari e lo stesso rappresenta condizione indispensabile al fine di garantire i giusti equilibri di bilancio nell’ambito dell’obiettivo strategico dello sviluppo delle entrate e del tendenziale ampliamento della base imponibile dei vari contributi. Stiamo rinnovando e stiamo trattando con tutte le parti sindacali perché non abbiamo potuto e qui in realtà siamo un po’ torto noi perché già nel 2017 avevamo fatto un accordo che tendeva a tentare di rivedere le tariffe piuttosto che la suddivisione del piano finanziario e in realtà le difficoltà della discarica non ci hanno permesso di potere andare a una revisione di tutto l’impianto tariffario ma abbiamo preso un impegno che interverremo nel 2019 nella revisione del bilancio che ci permetterà di rivedere ma c’è un forte impegno da parte dell’amministrazione e speriamo di firmare in settimana con i sindacati rispetto agli incontri che abbiamo fatto e che riguarda tutto l’impianto del piano tariffario. Ci sarà da capire il quanto e le dimensioni di quello che potrà essere trattato. L’amministrazione inoltre conferma in termini di capacità di indebitamento la possibilità di contrarre nuovi mutui. Per quanto riguarda invece l’innovazione tecnologica attuata legata al sito piuttosto a tutti i servizi web piuttosto al pago Pa e quindi sono state fatte profonde innovazioni dal punto di vista di innovazione tecnologica proprio all’interno del comune ne parleremo in fase di rendiconto perché è molto forte la parte già attivata rispetto a quella che è pianificata per il 2018 che riguarda in particolare l’attivazione dello Speed che oggi siamo ancora legati a Fed Umbria che è in fase di dismissione ma è quella che permette l’accreditarsi per poi accedere ai servizi e verrà sostituita dallo Speed che è la volontà nazionale dei governi che permetterà poi l’accesso a tutti i servizi, qualsiasi cosa abbia a che fare con la macchina statale. Per quanto riguarda invece i due punti che non abbiamo messo insieme perché sono i punti che credo anche per voi possono essere elemento com’è emerso anche in fase di commissione i due punti che tratterà l’Ass. Annetti sono legati al piano e quindi una rappresentazione del piano delle opere messo a bilancio preventivo, così come il piano delle alienazioni solo perché ci sono delle variazioni che è giusto che le conosciate nel dettaglio, sul DUP siamo a disposizione come assessori o con risposta scritta o risposta nostra se siamo in grado di darla trattandosi di elementi molto tecnici e di obiettivi dei singoli funzionari.

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Mentre il sindaco è a disposizione per un ampio rendiconto per la situazione legata alla discarica che ha generato criticità anche all’interno del bilancio e che comunque resta un bilancio stabile, solido e che vede per la prima volta finalmente l’uscita completa della discarica e quindi la Tari dalla parte corrente.

PRESIDENTE

Prego Ass. Annetti. ASSESSORE ANNETTI La programmazione delle opere pubbliche riguarda il triennale 2018 – 2020 e il’elenco annuale 2018. Le voci sono conosciute e sono quelle che provengono dai procedenti piani triennali. Ci sono sostanziali novità nel senso che siamo riusciti a ottenere la certezza della copertura finanziaria per tutti gli interventi previsti nel 2018 . Sono rilevanti e numerosi. C’è la certezza del finanziamento da parte del bilancio comunale e ormai la certezza dell’assegnazione di contributi da parte di altri enti. Complessivamente per il 2018 la somma delle opere previste ammonta a 4.5 milioni di euro e significa che dovremmo essere in grado di progettare, in alcuni casi già i progetti esistono, assumere i conseguenti impegna di spesa, bandire le gare o realizzare i lavori. 4.5 Milioni perché? Perché sono stati inclusi oltre alle opere finanziate dal bilancio anche gli interventi finanziati con l’Iti Trasimeno che voi ben conoscete. Cercherò di illustrare perché penso che sia corretto dare anche i dettagli rispetto ai tempi e alle scadenze che abbiamo di fronte. Il primo intervento riguarda la costruzione di una nuova scuola per l’infanzia nel capoluogo, avremo modo nei successivi mesi di parlarne perché dovremmo definire la progettazione e tutto quello che poi comporta le varie scadenze che vengono assegnate da un decreto del Ministero dell’istruzione. È previsto l’intervento sulla viabilità per 200 mila euro e a questi devono aggiungersi i 100 mila euro che derivano dalla annualità precedente che non abbiamo avuto l’opportunità di impegnarli e spenderli per vari motivi, sia per problemi organizzativi ma anche per verificare la possibilità di fare una programmazione unitaria tra l’annualità precedente e questa del 2018. Quindi avremo a disposizione 300 mila euro per interventi sulla viabilità, interventi che dovremmo individuare, programmare sia per quanto riguarda le strade interessate e le modalità di intervento. Altri interventi riguardano la riqualificazione delle aree verdi che sono 127 mila euro che dovrebbero interessare le aree verdi del capoluogo e di San Feliciano del lungo lago. La tipologia di intervento è tutta da definire in base alle necessità stabilite per migliorare la fruibilità e l’uso di quelle aree. C’è un importo di 100 mila euro previsto per le frazioni di Antria e Colle Santo. Pensiamo di iniziare un intervento per la pavimentazione del percorso intero al centro storico di Antria e c’è anche una progettazione già avviata che riguarda la sistemazione di una piccola area parcheggio a fianco della chiesa restaurata di Collesanto. Dobbiamo ancora verificare quanta superficie del percorso all’interno della frazione di Antria riusciremo a coprire e eventualmente le annualità successive consentiranno di integrare questo intervento fino a arrivare al 2021 dove è prevista la festa del Crocifisso e quindi l’obiettivo è quello di migliorare la fruibilità del centro storico e anche della piccola frazione di Collesanto. Altro intervento riguarda il secondo stralcio della rotatoria di fronte al Mercatone intervento complessivo di 1.050.000 anche per questa pensiamo di illustrarvi lo stato dell’arte. È in corso di rilascio il titolo abilitativo per la realizzazione del negozio Eurospin, al titolo abilitativo è legata una convenzione che traduce in modalità esecutive quello che era contenuto nell’accordo stipulato tra il comune e la società Eurospin e la ditta Veracchi per realizzare la rotatoria e il raccordo tra la rotatoria e la strada comunale per Soccorso. Per quanto ci riguarda come amministrazione abbiamo il finanziamento di 200 mila euro per realizzare questo accordo che sarà oggetto di una progettazione e di un appalto che riguarderà il comune. La concorrenza del comune sull’intervento della rotatoria è prevista sempre in una voce del piano 2018 che è di 240 mila euro che non sono altro che opere a parziale scomputo del contributo ricostruzione con le quali il comune concorre insieme al privato alla realizzazione della rotatoria. Poi vengono i due rilevanti interventi del Porfer finanziati con i Iti Trasimeno 910 mila euro che riguardano il miglioramento dei percorsi ciclabili di Magione intorno al lago e 580 mila euro che riguardano i centri storici di Monte Colognola, Monte del Lago. A che punto sono questi interventi? Per quanto riguarda i centri storici abbiamo consegnato alla regione le schede di intervento per avere un assenso sulla compatibilità rispetto agli obiettivi della misura finanziaria. La regione dovrebbe risponderci a breve e saremo in condizione di avviare le progettazioni per gli interventi so questi tre borghi, riteniamo che si debbano in via prioritaria realizzare le pavimentazioni interne e quindi sostituendo l’attuale presenza del catrame con pavimentazioni più adeguate.

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L’altro intervento di 910 mila euro delle piste ciclabili anche qui la prossima settimana avremo un incontro con la regione per verificare se quello che vogliamo fare sulle piste ciclabili è compatibile con le normative ambientali e parliamo della rete Natura 2000 e anche in questo caso con gli obiettivi della misura del Porfers per migliorare la pavimentazione delle piste ciclabili, completare le parti che siamo in condizioni all’interno della cifra disponibile di completarle però ancora qui non abbiamo una idea progettuale vera e propria definitiva. Appena la regione ci darà l’assenso sulla fattibilità delle pavimentazioni delle piste esistenti partiremo da lì per poi verificare in base alla cifra disponibile quelli saranno gli ulteriori tratti da realizzare. Ci sono i famosi 500 mila euro per l’intervento nel campo di Agello e quindi complessivamente sono interventi abbastanza rilevanti. Pensiamo entro la scadenza della legislatura sarà impossibile realizzare tutto però a livello di progettazione e di impegni di spesa, di parziali assegnazioni di alcune opere dovremmo riuscire in un anno di tempo a concretizzare quello che al momento è per gran parte una visione programmatica. Per quanto riguarda il 2019 interventi vengono indicati in linea di massima perché a quel momento non so se il bilancio 2019 lo approverà la vecchia o la nuova amministrazione e quindi sarà una annualità che sarà oggetto probabilmente di revisione, comunque sono previsti 450 mila euro che riguardano la viabilità, riqualificazione dell’ex Rondini e la realizzazione di un’area verde a Soccorso. La riqualificazione dell’ex opificio Rondini dovrebbe avere una anticipazione perché qui abbiamo previsto 100 mila euro dal bilancio comunale ma c’è la possibilità abbastanza concreta di ottenere un finanziamento dal Gal per circa 500 mila euro e in previsione di questo finanziamento abbiamo avviato le procedure di progettazione dell’intervento sull’ex Rondini, domattina vengono aperte le buste delle offerte dei progettisti e sono stati richiesti diversi preventivi perché questo richiedono le norme europee per poi riottenere il rimborso della spesa. Il 2020 sono indicate due voci generiche però che riguardano la viabilità al momento perché è quella che ci consente di avere la certezza che comunque quelle voci sulla viabilità ci dovrebbero stare, ma in particolare per il 2020 dovrebbe essere prevista la possibilità di realizzare il raccordo tra il nuovo parcheggio La conca e la stazione ferroviaria perlomeno a livello di progettazione. Per quanto riguarda il piano delle alienazioni e valorizzazioni sono sei immobili che rimangono nel piano, sono le voci che già erano previste nel precedente piano delle alienazioni. È stato tolto il serbatoio del Galluzzo ed è stata inserita un’area in prossimità della zona artigianale in via Matteotti a Soccorso dove c’è un interesse per una sistemazione diversa del parcheggio e quindi pensiamo di poterla alienare. Per il resto non si riesce a concretizzare la vendita della scuola materna di Agello che è un valore abbastanza rilevante e poi per le altre voci rimangono invariate per come erano l’anno scorso. PRESIDENTE

La parola al sindaco. SINDACO Sul piano dei lavori va detto che c’è un cambio anche sul programma di mandato relativamente all’ex Rondini nel senso che l’amministrazione aveva scelto il percorso del bando di idee però questa occasione che probabilmente si configura di ottenere un finanziamento diretto proveniente dal gruppo di azione locale consiglia di accelerare i tempi e quindi individuare direttamente un progettista. Rimane il fatto che è intenzione dell’amministrazione lasciare l’immobile nella sua conformazione attuale, questo vale la pena dirlo perché in passato c’era stato anche un altro progetto che tendeva a incrementarne le superfici e l’altezza e in questo caso l’obiettivo è quello di farne un’area di tipo socio – ricreativo, dove però l’impianto rimane quello industriale che ben conosciamo. PRESIDENTE La parola al consiglio. La parola al Cons. Menconi. CONSIGLIERE MENCONI Inizio dalla fine perché per il resto è il capogruppo che segue in commissione l’iter del bilancio. Per quanto riguarda la programmazione non faccio altro che ribadire che questa programmazione è un esercizio accademico e cioè vengono messi dei dati e per evidenziare questo faccio l’esempio del punto 3. Da due programmazioni fa avevo trovato prima la riqualificazione del lungo lago di San Feliciano e poi a un certo si era trasformata l’altra volta in un qualcosa che doveva riguardare una asfaltatura con l’importo da dividersi

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con un qualcosa di simile o del genere a Sant’Arcangelo. Adesso mi trovo un’altra voce riqualificazione delle aree verdi del capoluogo e della frazione di San Feliciano. Poi qui vedo riqualificazione dei borghi di Montecolognola, Monte del Lago e San Savino. Mi viene in mente ma perché era stato mio motivo di interrogazione tre anni fa? Il borgo Cenaioli a Sant’Arcangelo che è addirittura ancora più caratteristico che ha abitanti molti stranieri hanno acquistato come mai non si è riusciti a inserirlo in questo, se tu prendi presuppongo che avete individuato i posti più carini ma credo che borgo Cenaioli è il posto più carino di tutti questi e quindi rimane abbandonato, pavimentazione sconnessa, scale e muro che cadono. Quindi l’interrogazione che ho fatto l’avete ascoltata e lì è rimasta. Interventi per la riqualificazione della viabilità del territorio comunale ripetuti a ogni inizio anno questi andranno a ricomprendere quella parte che si era detto di asfalto fatto sul lungo lago a San Feliciano e Sant’Arcangelo oppure è una cosa da analizzare? Per quanto riguarda le alienazioni siamo come al solito con purtroppo una situazione in cui quello che il comune intende cedere evidentemente non è appetibile o non so se i prezzi sono alti, ma per quello che gli interessa potere alienare tipo i pali l’illuminazione e tipo la terra sotto alle case Peep lo fa e quindi questo rimarrà negli anni ripetuta questa elencazione, a parte è stata definita la questione di Monte del Lago su quelle parti dei proprietari ceduti in cambio della fine della lottizzazione della scuola Casella. Quindi quella era una situazione simile quella di Sant’Arcangelo, però a parte questa cosa che si è mossa a livello di cessioni proponiamo dei beni che non sono appetibili e questo non è chiaramente una colpa da imputare all’amministrazione. PRESIDENTE Prego capogruppo Baldassarri. CONSIGLIERE BALDASSARRI

Vista anche la complessità della materia almeno per me proverei a mettere qualche punto tra quelli che mi sono rimasti nel corso dell’ascolto da parte del sindaco e degli amministratori della giunta. Le tre imposte comunali. Sulla Tasi è rimasta come l’anno scorso del 10.60 e siamo rimasti anche lì sulla aliquota massima consentita per la Tasi. Il comune dovrebbe fare uno sforzo in direzione opposta e cioè non gravare sui cittadini per quanto riguarda i tributi comunali . È ovvio e non mi sfugge la considerazione che ogni amministrazione debba trovare la quadra per il pareggio del bilancio in maniera adeguata e veritiera, quindi non è semplicissimo dire adesso metto la Tasi invece che al 10,60 la metto all’8,20 così ho risolto perché non si può fare. Però sforzi nella direzione generale di ridurre l’impatto nei confronti dei cittadini questo va fatto e da quello che vedo e ho visto negli anni questo non viene fatto dall’Amministrazione comunale. La questione dei rifiuti il sindaco non l’ha analizzata nella sua specificità per quanto riguarda le questioni della discarica di Borgiglione che attualmente soprattutto l’anno scorso non era in funzione. Però sulla Tari sappiamo tutti che le entrate tributarie per Tari devono coprire il costo del servizio però il costo del servizio viene stabilito dalle amministrazioni magari con accordi anche più territorialmente più ampi. Non si possono ridurre i servizi a scapito della qualità della vita intendo dire che se adesso l’operatore viene a pulire le strade un giorno sì e uno no da domattina ci deve venire una volta alla settimana. Però è un dato di fatto che la Tari in quest’anno è salita, il maggiore importo dovuto alla necessità di pareggiare col costo del servizio è di circa 280 mila euro che deriva ma questo l’ha spiegato bene il sindaco in commissione, deriva dal fatto che Gest ti dice io la discarica non l’ho potuta utilizzare appieno partiamo da un passo indietro. I rifiuti prodotti non potendo essere conferiti nella discarica di Borgogiglione anche per via delle vicende giudiziarie note sono stati dovuti mandare fuori regione e tutto questo ha significato 280 mila euro. In commissione si è anche parlato del fatto che una parte del maggiore importo sì deriva dalle vicende giudiziarie che hanno impedito di conferire nella discarica e quindi aggravio di costi. Un altro motivo è legato se non erro alla possibilità di utilizzare un bioreattore che sempre con tema di smentita ma dovrebbe essere di Gest, che è stato messo amministrativamente in condizioni di non utilizzo perché un accertamento dell’Arpa avrebbe detto questo non è utilizzabile in questo modo ci sono dei parametri che non tornano e poi se sbaglio nell’esposizione correggetemi ma è così. Per cui dietro questo sarebbe intervenuta una determina dirigenziale della regione la quale avrebbe detto ah sì tu Arpa dici così e io ti dico che non devi utilizzare il bioreattore. La conseguenza di tutto questo che i cittadini del circondario si sono visti aggravare questi importi per Tari che l’Ass. Lagetti ha quantificato nel 6 per cento rispetto all’anno precedente però c’era la soglia psicologica dei 3 milioni di euro di inizio bilancio e c’era anche la promessa. Capisco che a volte è

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anche possibile mantenerle però gli sforzi per mantenerle bisogna farli, la promessa che l’amministrazione non avrebbe caricato di maggiori costi intesi sul piano delle tariffe i cittadini, invece questo è successo. È una materia complicatissima però non si può neppure restare inerti di fronte a tutto questo e a un certo momento vista la mala parata che si stava preparando già da un anno e mezzo è un sistema per impedire questo grosso aggravio di tributi locali sul fronte della Tari andava studiata. Questo non è stato fatto. Quello che il cittadino vede è che questa Tari è aumentata parecchio e questo non solo per Magione ma per tutti. È un risultato che alla fine ci aspettavamo ma che in premessa nessuno si aspettava e sicuramente nessuno voleva e non fa onore agli attori di tutta questa vicenda il discorso della Tari. Discorso delle opere le ha fatte il Cons. Menconi mi limito a aggiungere due minime considerazioni. È chiaro che non sono ipocrita non posso adesso stabilire tra due anni su quale pezzo di strada andrò a mettere il catrame e quale piante poterò e concetti simili però che sia un rimescolamento degli stessi concetti è indubitabile. Se prendiamo i piani degli anni scorsi sono quelli un po’ variati. La questione del campo sportivo di Agello premetto che Agello deve avere un campo sportivo non voglio essere equivocato su questo, però 500 mila euro non è un finanziamento come a volte si tenta di fare passare è un prestito senza interessi che il comune prende, però è una cifra grossa da quando è stato costruito e parlo di 30 anni fa a oggi forse ce ne veniva uno con le tribune dappertutto magari a Montebono. Ci sono secondo me errori di programmazione a lungo termine che non possono essere sottaciuti. La questione del lungolago delle frazioni senza specificare ulteriormente in una frazione c’è una parte del lungolago che ha necessità di riqualificazione ma non soltanto per motivi così di bellezza ma per ben altri, è una cosa nota e questa va studiata nei minimi dettagli e non semplicemente metto 127 mila euro lancio e riqualifico il lungolago di San Feliciano. Che ci sia un accertato sfiorato considerate le tre imposte mi sembra di 850 mila euro per un verso è una buona notizia per altro verso non lo è perché vuole dire che c’è stata una evasione di 850 mila euro e vuole dire qualcosa che sfugge ai controlli minuti, sfugge alla gestione politica non amministrativa. Sapete che funzionari non ho proprio nulla da appuntare però 850 mila euro di accertato dell’ultimo anno sono una cifra enorme. Fa piacere se uno la vede in questo senso: ma guarda l’amministrazione come riesce a incidere sugli evasori, però 850 mila euro sono anche questi una cifra enorme e quindi vuole dire che il sistema di monitoraggio in tempo reale da qualche parte deve essere migliorato. Vi assicuro che una certa esperienza in fatto di accertamenti e riscossioni a seguito di accertamenti ma dietro un accertamento di mille quanto poi di fatto riscuote il comune mettendoci sopra le spese amministrative, gli eventuali contenziosi, su 860 mila euro di quest’anno ma degli anni scorsi quanto è la percentuale che effettivamente si recupera? Non posso prendere a riferimento lo Stato perché quello è un colabrodo perché mi sembra che ci siano 850 mila miliardi di crediti che lo Stato deve riscuotere nel tempo. E chiaramente non ci riesce. Anche al nostro livello 850 mila euro è una cifra molto grossa e al momento non è dato sapere quanto è la percentuale effettivamente recuperata. Altro minimo che mi sento di fare è che si possono migliorare tecniche di gestione sulla riscossione anti accertamento dei tributi e anche dei servizi sociali per esempio semplicemente facendoli pagare prima sempre con la ovvia possibilità per la giunta di individuare situazioni particolari, ma l’abbonamento dell’autobus secondo me va pagato prima di usufruire dell’autobus. Non faccio lo stesso discorso per la mensa perché i ragazzini senza mangiare non ci possono restare però a me pare di assistere semplicemente a una presa visione di quello che succede e dietro la presa visione si comincia un intervento. Invece gli interventi devono essere preventivi e visto un trend che si può studiare anche abbastanza agevolmente in cinque anni di come evolvono i macroaspetti economici intervenire prima per evitare di fare accertamenti milionari dopo e magari con indici di riscossione non ottimali. CONSIGLIERE MENCONI

Questo è il punto di domanda per l’Ass. Annetti. Per quanto riguarda la riqualificazione della pista ciclabile ho capito bene che l’asfaltatura non si sa ancora se si può fare o meno come si può fare il fondo. Allora la domanda perché qui ancora non si sa come si può fare l’asfaltatura e invece nella parte nuova Sant’Arcangelo e soprattutto di sotto a Braccio è stato fatto l’asfalto? PRESIDENTE La parola al Cons. Paparelli. CONSIGLIERA PAPARELLI

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Volevo da cittadina che vede le cose da lontano, mi mettevo in questi panni, logicamente il bilancio è tantissimi atto, il bilancio del comune di Magione nonostante le difficoltà rimane un bilancio sano, le difficoltà sono dovute non solo alla discarica ma anche comunque a un debito dovuto ai mutui passati abbastanza alto per un comune come questo. Ne hanno pagato lo scotto le amministrazioni che hanno seguito quei periodi però vorrei dopo giustamente se facciamo le analisi dei punti 2-3-4 sulle tariffe tutto quello che rimane fermo è ok, l’IRPEF più del massimo cosa vogliamo dire? Anzi magari l’unica azione che si può fare è diminuirlo e i tempi non lo permettono. Per quanto riguarda la Tari lo farò notare anche guardandolo da un altro punto di vista lì il problema c’è è un problema serio perché al di là della discarica e quindi allo sforzo enorme di fare sì che esca dal bilancio i proventi della discarica, siamo di fronte comunque nonostante l’azione dei cittadini più o meno meritevoli siamo di fronte a un costo del servizio che comunque aumenta e questo è un problema politico che è difficile affrontare ma visto il momento, vista la cosa non può essere rimandato. Questo è un problema che va sollevato con tutta la forza da tutti i cittadini secondo me che afferivano alla gestione Tsa. Non è sufficiente e abbiamo visto quindi avere la presidenza della Tsa non è sufficiente avere autorevoli esponenti dentro all’organismo. Invece visto tutto da un occhio un pochino lontano vorrei prestare solo sul programma che l’amministrazione voleva portare avanti e ha portato e vorrà portare avanti negli ultimi momenti. Leggo solo i titoli perché qui la conosciamo tutti Trasimeno bene comune di eccellenza dell’Umbria, tanto c’è da fare ancora tanto per dare il segno di un essere incisivi e di un cambiamento. Qualcosa si è mosso ma se non si arriva a conclusioni penso che anche questo abbiamo visto il problema dell’oasi La valle, il problema del parco però bisogna vedere capisco che tutto questo non può essere oggetto solo di entrate e uscite di un bilancio ma è un qualcosa che coinvolge anche poi la nuova gestione dell’unione dei comuni e delle deleghe che sono state date. Infrastrutture intelligenti per essere più competitivi e creare lavoro. Sulla banda larga penso che il comune abbia fatto e stia facendo in modo sostanziale e quindi nonostante le promesse regionali si sia mossa in autonomia per arrivare più rapidamente a delle conclusioni. Sulle energie rinnovabili purtroppo molto si è fermato però sembra un mercato che sta riprendendo adesso vedremo i prossimi bandi allorquando stanno arrivando tecnologie anche mi riferisco anche al fotovoltaico etc. un pochino più moderne. Il metano speriamo vada avanti ma penso sia una partita che sta andando bene e quindi il mio personale giudizio è positivo. Aumentare la competitività delle aziende e creare lavoro in questo momento è veramente dura e forse mettere più al servizio gli strumenti regionali alla conoscenza dei cittadini delle imprese giovani sarebbe un tentativo ma la cosa non è facile. L’istruzione, la cultura e lo sport. Lo sport è tutta una partita che è abbastanza curata e bisognerà capire dove più o dove meno e tanto in questo caso ogni chiesa vuole il proprio campanile. Sulla scuola certo non demordiamo perché la scuola è un momento che ha bisogno comunque di un aiuto continuo, da molti punti di vista non solo infrastrutturale ma anche da un punto di vista proprio di aiuto a tutta quella che è l’azione didattica in un momento difficile. Per quanto riguarda i servizi socio – assistenziali e sanitari di prossimità a me forse la riqualificazione di tutta la parte A.S.L. e di tutta la partita A.S.L. andrebbe anche qui secondo me ci vuole un lavoro maggiore anche all’interno di una logica che riguarda tutto il Trasimeno. Per quanto riguarda il sociale siamo ancora di fronte a una cosa che è dell’unione dei comuni e speriamo che certe cose vengano migliorate ma tutta la parte del Trasimeno sul sociale ancora è una eccellenza comunque dell’Umbria. Sulla Pubblica Amministrazione al servizio delle imprese e le famiglie certo non è così visibile all’istante ma il fatto di promuovere tutta una parte di informatizzazione che al cittadino dica io ho un cruscotto e entro nel sito del comune e so la mia situazione da tutti i punti di vista, quindi sia delle proprietà che dei tributi e sia in base alle proprietà e i servizi un quadro generale del cittadino quando entra che non debba andare a ricercare ma che sia accompagnato come succede in altre città di altre regioni, sarebbe bello e auspicabile e un passo in avanti per questo comune ma insieme a altri forse non sarebbe difficile pensarlo possibile che poi i cittadini considererebbero una cosa nuova. Tutela del paesaggio come volano per il turismo e per un turismo di qualità qui forse tutti i fondi Iti e quelli che verranno saranno a disposizione. La cosa non è facile lavorare con un sistema turistico però penso che quello che è avviato non è male, veniamo quello che ci mettono anche gli imprenditori del turismo che nel Lago Trasimeno sono imprenditori talvolta un po’ anche lì che curano più il piccolo orto e non vedono quello che hanno intorno in moto aggregato.

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Il volontariato non dico altro perché il volontariato già lavora per conto suo. La sicurezza sulle strade ho visto che vediamo adesso queste buche postghiaccio però ho visto che sono stati per i prossimi anni messi abbastanza soldi anche per le strade. E in ultimo lo ripeto il punto per il quale veramente esiste una criticità seria è tutta la partita dell’immondizia e torno a ripetere non tanto per il controllo della discarica quando ancora non era entrato chi la controlla in altro modo ma sul costo del servizio che va aumentando è una cosa che i cittadini non riescono a concepire come un servizio che migliora, che magari che il loro sforzo non è per niente premiato e anzi questo costo aumenta. O si dice loro che una parte di questo andrà per investimenti regionali affinchè una regione possa altrimenti questa cosa non la capiranno come non la stanno capendo. Quindi questa è la sintesi del mio intervento. PRESIDENTE

Ci sono altri interventi? risponde il sindaco. SINDACO Volevo cercare di fare capire che la programmazione e la realizzazione di investimenti e delle opere pubbliche è una cosa complicatissima. C’è la necessità di reperire le risorse e tutto si può dire meno che questa amministrazione non ha avuto e non ha capacità di reperire risorse e questo per chi amministra è una questione essenziale perché se non hai capacità di trovare risorse o all’interno del bilancio o con fonti finanziarie che provengono da altri enti è chiaro che è difficile amministrare. C’è una rilevante capacità di individuare le risorse certe e ho parlato prima di 4.5 milioni di euro certi e ci sono difficoltà nei tempi di realizzazione nell’affrontare le procedure burocratiche anche perché siamo un comune che non è che ha un Ministero che è in grado di realizzare 4.5 milioni di opere a livello di procedure, appalti, progettazioni etc.. Quindi la difficoltà dal momento della programmazione al momento della realizzazione è chiaro che c’è. Che poi queste cose dice tutti gli anni si rimpallano è relativamente vero, abbiamo cantieri aperti che riguardano il cimitero di Magione e l’intervento di levante, a settimane si aprirà il cantiere sul ponte Caina. È una programmazione che deriva da 4 anni fa e si realizza adesso. Il campo sportivo di Soccorso, la rotatoria del Mercatone partirà tra qualche settimana. Non è che dice programmi le opere e poi ogni anno sei qui a fare il rimpallino, sono tempo lunghi però alla fine le cose spero che vengano alla luce. Il problema degli asfalti ho detto che ci sono 200 mila euro in questo piano e 100 mila euro che non sono stati spesi nell’altra annualità e che sono 50 erano previsti su Sant’Arcangelo e 50 su San Feliciano e quindi abbiamo a disposizione 300 mila euro per fare entro l’estate o prima del prossimo inverno gli asfalti su tratti di strade comunali all’interno dei centri abitati o comunque strade che attualmente sono asfaltate e che devono essere riasfaltate. Per quanto riguarda i centri storici perché nella misura del Por solo tre centri storici di Monte del Lago, Montecolognola e San Savino e non Cenaioli? Cenaioli nel Piano regolatore non è centro storico quindi se avessimo messo Cenaioli ci saremmo di fronte a un rifiuto no Cenaioli non è centro storico è un bel borgo come dicevi te però non è centro storico. C’era la necessità di individuare centri storici di dimensioni abbastanza rilevanti murati come dice il prof. Vanni nel senso che devono avere cinta murarie e i nostri centri storici con quelle caratteristiche erano questi. L’altro ieri ho fatto un giro dentro il centro storico di San Feliciano e in effetti ci sono dei percorsi che andrebbero rifatti e rifarli significa rifare tutti i sottoservizi che è un intervento rilevante. Al momento questa cosa non l’abbiamo messa nella programmazione che significa? Significa che possiamo utilizzare quei 50 mila euro di San Feliciano per sistemare quella rampa che sale fino a quel palazzo che hanno restaurato qualche mese fa? È una scelta o è prioritario sistemare la strada del lungo lago che è abbastanza non perfetta? Adesso le cose le valuteremo perché abbiamo 300 mila euro a disposizione. Ritengo che intervenire dentro San Feliciano in quei percorsi merita un finanziamento ad hoc che potrà essere fatto nel 2019 oppure si può partire già da adesso qualcosa? Per quanto riguarda le piste ciclabili che hanno sistemato con sedime diverso dalla terra battuta l’hanno fatto con il catrame che è la soluzione meno costosa e c’è stato l’assenso delle Sovrintendenze. Siccome c’è anche qui tutta una normativa che nei piani di gestione della rete Natura 2000 sarebbe consigliato non pavimentare i percorsi che è un problema naturalistico ho chiamato gli uffici della regione per dire noi abbiamo questa cifra a disposizione non è che presentiamo questa cosa e poi ci dite che non è possibile asfaltare le attuali piste ciclabili del nostro comune? È stato detto che se c’è il criterio che è stato utilizzato per Sant’Arcangelo la stessa cosa sarà fatta anche per Magione.

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Quindi non c’è più un divieto come prima anche perché la Sovrintendenza nel tempo ha cambiato atteggiamento e quindi c’è la possibilità concreta di asfaltare le piste ciclabili attuali del comune. Solo 910 mila euro vogliamo fare una soluzione di finitura migliore rispetto al catrame? Ci sono delle soluzioni di finitura migliori come asfalti colorati, calcestruzzi che siano ambientalmente più compatibili. Sappiamo che adesso abbiamo i soldi e c’è la disponibilità per autorizzare certi lavori che prima non c’era e bisogna lavorarci, ci arriveremo da qui al prossimo anno? Faremo alcune cose, faremo il progetto, acquisiremo tutte le autorizzazioni e alcune cose riusciremo a farle e altre si faranno negli anni successivi. Per quanto riguarda i due giardini di San Feliciano e Magione si parla di migliorie nelle zone dove stanno i giochi e quindi adesso vedremo come sono 60 mila euro per Magione e 60 mila euro per San Feliciano vedremo come utilizzarli, poi se riusciamo a spenderli nel 2018 o 2019 è un problema organizzativo, difficoltà ci sono e come ripeto non abbiamo il Ministero dei Lavori pubblici ma abbiamo quattro tecnici che sono bravi e volenterosi però i tempi sono quelli che sono di realizzazione. CONSIGLIERE MENCONI

Visto che l’assessore ha risposto anche puntualmente a quello che gli avevo chiesto, volevo dire che il mio non era un appunto verso l’asfalto fatto a Sant’Arcangelo, il mio era un appunto perché fino ad adesso c’è stata quella non asfaltata e quindi questo vuole dire che questa impossibilità di fare l’asfalto non era una cosa veramente impossibile. Se si insiste è possibile che ti fanno tenere quel serpaio che c’è stato fino adesso, le amministrazioni comunali sono quelle che formano la provincia, la regione e quindi anche dopo gli enti sono costretti a tenerne conto di quello che dicono. Adesso sembra l’intervento che si appresta a fare Telecom se il comune per quanto riguarda il cavo della fibra se il comune si fosse impegnato a suo tempo piuttosto che scegliere la wi-fi la cosa si poteva fare se forse ti sei in questo caso impegnata particolarmente con qualcuno che potevi insistere dirglielo fino a che li hai stancati. Prima invece si era scelto in maniera aprioristica le antenne di area perché le faceva la Comunità Montana e noi siamo stati fino a adesso senza, questo è quanto perché all’inizio la prima volta Telecom chiese l’intervento dell’amministrazione e l’amministrazione rifiutò del tutto il confronto con la Telecom perché c’aveva già questa cosa e questa è stata a cavallo delle prime amministrazioni, il comune non ha fatto come adesso che si ha pressato, si è interessato. Questo volevo dire! CONSIGLIERA PAPARELLI Vorrei precisare questa cosa perché quello che ha detto il Cons. Menconi attualmente riguarda l’amministrazione ancora precedente quando ero io in amministrazione la Telecom è stata chiamata e più volte chiamata e infatti dei tratti di fibra ottica sono stati realizzati ma purtroppo San Feliciano ha detto che erano in fallimento e assolutamente questo l’amministrazione di Roma non potevano portare in fibra, anche in virtù di scelte regionali che avevano tirato via la Telecom da tutto. In questo momento Telecom ha diversificato la propria azione e quindi qui come in altre parti sta anche in virtù di una competizione che ha con altri distributori ha iniziato a investire anche in zone che riteneva assolutamente a fallimento di mercato, purtroppo i tempi cambiano, assolutamente prima sulla pista ciclabile una asfaltatura non era possibile e lo dico perché proprio rapporti stretti con la Comunità Montana hanno fatto di tutto per poterla fare e non gli è stato concesso. Ora i tempi fortunatamente cambiano e un pochino di idiozia amministrativa Marco parte per fortuna su alcuni settori. PRESIDENTE

La parola al capogruppo Baldassarri. CONSIGLIERE BALDASSARRI Per quanto riguarda la questione della piste ciclabili degli asfalti, alcuni anni fa andai in Sardegna, lì ci sono delle piste ciclabili sono dello stesso colore delle rocce. Ora mi rendo conto che lasciare le piste ciclabili sterrate comporta problemi e spese, quel tipo di manto è consentito ed è stato fatto però a mio parere e forse anche di altri farlo proprio nero si poteva andare in un’altra direzione, perché esistono dei pigmenti che sono del colore dell’ambiente circostante, ci sono verdi, marroni chiari, scuri. Farlo proprio nero come la strada che è sopra uno venendo da Castiglione del Lago guarda di sotto qui che hanno fatto? Una tangenziale di asfalto. Secondo me è orrendo, per la bicicletta che quello non va per terra benissimo l’asfalto nero non è che dà fastidio alla folaga o alla nutria che la attraversa però è orrenda!

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Manca un pezzo di pista ciclabile visto che parliamo delle migliorie da farsi che credo sia relativamente semplice da realizzare, tra San Savino e San Feliciano perché sono tutti campi in orizzontale segue il percorso della strada che è sopra e che in alcuni tratti è proprio a raso non ci sono dislivelli come a Poggio di Braccio di là, quella va realizzata prima ancora di investire altri 500 mila euro da un’altra parte perché è semplice da realizzare ma è monca. Intendiamoci sono a favorevole a migliorie che riguardino le piste ciclabili perché tenerle completamente sterrate le rende poco fruibili anche per chi viene dall’estero però è stata fatta nera ed è bruttissima.

PRESIDENTE

In conclusione l’Ass. Montanelli. ASSESSORE MONTANELLI

Per alcune precisazioni. Non torno sulla telefonia perché ha già risposto Monica e solo come abitante di Villa e Consigliere comunale sei se non otto interrogazioni in questo Consiglio Comunale per diversi anni avevamo la possibilità di collegare con la centralina le scuole, la Telecom no no no. Si pagava una cifra e tutti obbligati a andare con il wi-fi! Venendo all’argomento in discussione e soprattutto l’illustrazione fatta prima da Massimo dove si evidenzia una situazione di bilancio di previsione secondo me estremamente positiva, ma venendo poi anche sulla relazione che ha fatto Nazzareno riguardo gli interventi delle opere pubbliche e nello specifico per quanto riguarda le cose che avete voi ricordato in questo momento, quindi le piste, la zona del Trasimeno. All’interno del Dup qui c’è anche l’articolo 25 nel senso che è una modifica che abbiamo approvato in Consiglio Comunale riguarda le fasce, la manutenzione etc.. Questo per dire che cosa? Per dire che se si raggiunge e si è raggiunto questo obiettivo sulla nuova pista ciclabile di Sant’Arcangelo e sulla miglioria di quella tra Torricella e Zocco per capirci e anche ragionando su un discorso di illuminazione di un certo tipo senza creare inquinamento luminoso e con un fondo diverso, è proprio perché in questi anni vista la questione dei tanti vincoli sul Trasimeno, riunioni su riunioni e erano presenti diverse persone anche della zona di San Feliciano, l’associazione dei cacciatori e altre figure ci siamo battuti come amministrazione soprattutto il comune di Magione era presente l’arch. Napoli ex sovrintendente di Perugia agli anni di Ceppitelli dove fu soprattutto lui a bloccare questa cosa. Quindi a predisporre le piste ciclabili in terra battuta con stabilizzato per via del discorso che faceva prima Nazzareno. L’impegno di questa amministrazione sulla zona del Trasimeno tutta la sponda, articolo 25, richieste di finanziamenti, gli accordi su Monte del Lago, riqualificazione delle piste e sono nati proprio perché ci siamo detti nel 2014 il Trasimeno tra le mille difficoltà dovute al livello dell’acqua era importante dare un segnale di riqualificazione importante partendo soprattutto da tutti i vincoli inseriti in questi ultimi decenni. Non è che vogliamo toglierli ma ridare al Trasimeno specialmente sulla nostra sponda da Torricella a Sant’Arcangelo la vivibilità e godibilità del territorio con manutenzione, interventi giusti, corretti adatti sia per i turisti che per chi vive da anni il Trasimeno. Quindi c’è una grandissima volontà ferma e mi auguro anche io che poi non sia catrame nero ma sia una soluzione sempre pavimentata che possa essere più chiara che impatti meno ma che renda la fruibilità del nostro territorio giusta quella che deve essere. La pista ciclabile da Ali sul Lago fino a San Savino più il collegamento con San Savino è stato inserito come richiesta nel Psr e si sta lavorando per fare sì che quella fuori dall’Iti possa essere finanziata, la scelta iniziale è stata quella ricolleghiamo almeno pedonalmente in maniera qualitativamente importante Torricella, Monte del Lago e San Feliciano con l’esistente, puntiamo a collegare anche San Savino, Sant’Arcangelo. Quindi si è puntato tantissimo sulla riqualificazione del Trasimeno e credo che si sta facendo collegialmente come giunta sindaco in primis impegno, volontà e tantissime riunioni proprio per discutere sui lacci e laccetti anche tagliare l’erba sul Trasimeno era un problema sulle nostre sponde, l’articolo 25 chiude “è vietato alterare anche temporaneamente lo stato dei luoghi” e non dico altro! PRESIDENTE Se non ci sono altri interventi andiamo a votare con votazioni separate anche per l’immediata eseguibilità i punti all’ordine del giorno dal 2 all’11.

Chiuso il dibattito consiliare

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Page 19: Deliberazione Consiglio Comunale N. 12 del 15-03-2018 ......VISTE le norme contenute nell’art.4 del D.L. 16/2012 e nell’articolo 1, commi 707/728, della L.147/2013; Deliberazione

Deliberazione Consiglio Comunale N. 12 del 15-03-2018

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IL CONSIGLIO COMUNALE Vista la sopraestesa proposta di delibera; Udita la discussione che ne è scaturita in aula; Riscontrata la propria competenza; Visto lo Statuto Comunale; Con votazione legalmente resa in forma palese che dà il seguente risultato: Consiglieri presenti: n. 14 Consiglieri astenuti: n. 0 Consiglieri votanti: n. 14 Consiglieri favorevoli: n. 12 Consiglieri contrari: n. 2 (Baldassarri, Menconi)

DELIBERA

1) Di approvare la sopraestesa proposta di delibera al cui contenuto ci si richiama “per relationem”, dando atto che è stato reso il parere di cui all’art. 49 del T.U.E.L.; 2) Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art.134, comma 4, del D.Lgs 18 agosto 2000, n.267, ricorrendo le circostanze d'urgenza, previa apposita e separata votazione resa in forma palese, per alzata di mano, che dà il seguente esito, proclamato dal Presidente del Consiglio: Consiglieri presenti: n. 14 Consiglieri astenuti: n. 0 Consiglieri votanti: n. 14 Consiglieri favorevoli: n. 12 Consiglieri contrari: n. 2 (Baldassarri, Menconi) . Il Presidente passa alla trattazione del successivo punto iscritto all’O.d.g.

IL PRESIDENTE

f.to Ruggeri Vanni IL SEGRETARIO GENERALE

f.to Luigi Lepore

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Deliberazione Consiglio Comunale N. 12 del 15-03-2018

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Sulla proposta di Deliberazione N.3 del 19-01-2018 avente ad oggetto: IMPOSTA

MUNICIPALE PROPRIA - CONFERMA DELLE ALIQUOTE E DELLA DETRAZIONE

PER L'ANNO 2018.

ISTRUITA DA Sono stati espressi i seguenti pareri ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.08.2000 n. 267 e ss.mm.ii. :

In ordine alla Regolarita tecnica parere Favorevole

Magione, lì: 05-02-2018 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO f.to Patrizia Del Giacco

In ordine alla Regolarita contabile parere Favorevole

Magione, lì: 05-02-2018 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO f.to Patrizia Del Giacco

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Deliberazione Consiglio Comunale N. 12 del 15-03-2018

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CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

Si attesta, su conforme dichiarazione dell’addetto alla pubblicazione, che la Deliberazione n. 12 del 15-03-2018 avente ad oggetto: IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA - CONFERMA DELLE ALIQUOTE E DELLA DETRAZIONE PER L'ANNO 2018. viene pubblicata all’Albo Pretorio del Comune dal 04-05-2018 al 19-05-2018 con N. 814 del registro delle pubblicazioni.

Magione, lì 04-05-2018

IL SEGRETARIO GENERALE F.to Luigi Lepore

Copia analogica conforme all’originale informatico (comprensivo dei pareri espressi ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.08.2000 n. 267 e ss.mm.ii.e del relativo certificato di pubblicazione) firmato digitalmente ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. 82/2005.

Page 22: Deliberazione Consiglio Comunale N. 12 del 15-03-2018 ......VISTE le norme contenute nell’art.4 del D.L. 16/2012 e nell’articolo 1, commi 707/728, della L.147/2013; Deliberazione

COMUNE DI MAGIONE PROVINCIA DI PERUGIA

____________________________

Allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n. del

IMU 2018 – ALIQUOTE E DETRAZIONE

CASISTICA DEGLI MMOBILI ALIQUOTA (%) DETRAZIONE (€)

Unità immobiliare ad uso abitativo adibita ad

abitazione principale del soggetto passivo a titolo

di proprietà o di usufrutto ove lo stesso ed il suo

nucleo familiare dimorano abitualmente e

risiedono anagraficamente e relative pertinenze

(una sola per ciascuna categoria catastale C/2-

C/6-C7)

ESENTE

Unità immobiliare ad uso abitativo posseduta a

titolo di proprietà o usufrutto da anziani o disabili

residenti in istituto di ricovero o sanitario a

seguito di ricovero permanente, a condizione che

la stessa non risulti locata e relative pertinenze

(una sola per ciascuna categoria catastale C/2-

C/6-C7)

ESENTE

Unità immobiliari appartenenti alle cooperative

edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione

principale dei soci assegnatari dagli istituti

autonomi per le case popolari o dagli enti di

edilizia residenziale pubblica

ESENTE

Unità immobiliari ad uso abitativo iscritte in

catasto con le categorie A/1,A/8 e A/9 adibite ad

abitazione principale del soggetto passivo a titolo

di proprietà o di usufrutto ove lo stesso ed il suo

nucleo familiare dimorano abitualmente e

risiedono anagraficamente e relative pertinenze

(una sola per ciascuna categoria catastale C/2-

C/6-C7)

0,39 200,00

Unità Immobiliari adibite ad Attività Artigianali,

Commerciali ed Industriali – categorie catastali

C/1,C/2, C/3 e D – con esclusione del Gruppo D/5

– nel caso in cui il soggetto passivo vi eserciti

direttamente la propria attività

0,82

Aree edificabili 0,86

Immobili non ricompresi nelle precedenti

tipologie

0,86

Immobili/Impianti Fotovoltaici esclusivamente in

caso di accatastamento come unità immobiliare

autonoma

0,82