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GIUNTA COMUNALE DI PIACENZA Delibera n°181 24/05/2016 OGGETTO: APPROVAZIONE DEL PIANO D'AZIONE DELL'AGGLOMERATO DI PIACENZA. Ufficio Proponente : COMDOTB11 - Ufficio Servizi pubblici di impatto ambientale Con l’osservanza delle formalità prescritte dalla vigente Legge sull’ordinamento delle autonomie locali, nella solita sala delle riunioni venne per oggi 24/05/2016 ore 14:30 convocata la Giunta Comunale composta dai Signori 1. DOSI PAOLO Sindaco 7. PIROLI GIULIA Assessore 2. TIMPANO FRANCESCO Vicesindaco 8. CUGINI STEFANO Assessore 3. BISOTTI SILVIO Assessore 9. BUSCARINI GIORGIA Assessore 4. GAZZOLA LUIGI Assessore 5. ALBASI TIZIANA Assessore 6. CISINI GIORGIO Assessore Sono assenti i Sigg.: CISINI GIORGIO, TIMPANO FRANCESCO Con l’intervento e l’opera del Dott. ERMANNO LORENZETTI VICE SEGRETARIO GENERALE. Il Signor PAOLO DOSI in qualità di SINDACO assume la presidenza e, riconosciuto legale il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto suindicato. Relatore SINDACO. copia informatica per consultazione

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GIUNTA COMUNALE DI PIACENZA

Delibera n°181

24/05/2016

OGGETTO: APPROVAZIONE DEL PIANO D'AZIONE DELL'AGGLOMERATO DI PIACENZA.

Ufficio Proponente : COMDOTB11 - Ufficio Servizi pubblici di impatto ambientale

Con l’osservanza delle formalità prescritte dalla vigente Legge sull’ordinamento delle autonomie locali, nella solita sala delle riunioni venne per oggi 24/05/2016 ore 14:30 convocata la Giunta Comunale composta dai Signori

1. DOSI PAOLO Sindaco 7. PIROLI GIULIA Assessore2. TIMPANO FRANCESCO Vicesindaco 8. CUGINI STEFANO Assessore3. BISOTTI SILVIO Assessore 9. BUSCARINI GIORGIA Assessore4. GAZZOLA LUIGI Assessore5. ALBASI TIZIANA Assessore6. CISINI GIORGIO Assessore

Sono assenti i Sigg.: CISINI GIORGIO, TIMPANO FRANCESCO

Con l’intervento e l’opera del Dott. ERMANNO LORENZETTI VICE SEGRETARIO GENERALE.

Il Signor PAOLO DOSI in qualità di SINDACO assume la presidenza e, riconosciuto legale il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto suindicato.

Relatore SINDACO.

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GIUNTA COMUNALE DI PIACENZA

Oggetto: APPROVAZIONE DEL PIANO D'AZIONE DELL'AGGLOMERATO DI PIACENZA.

LA GIUNTA COMUNALE

A conclusione del percorso istruttorio, acquisiti i pareri di competenza espressi ai sensi degli artt.49 e 147 bis, comma 1, del D. Lgs 267/2000 dal Dirigente del Servizio Ambiente e Parchi (Allegato A) e dal Responsabile dell'U.O. Bilancio e Contabilità (Allegato B) che si allegano alla presente deliberazione quali parti integranti, sentito il relatore e con voto unanime favorevole dei presenti espresso nei modi di legge,

delibera di:

DECISIONE1. Approvare il Piano d'Azione dell'Agglomerato di Piacenza (Allegato C, parte integrante e sostanziale) ai sensi del D.Lgs. 194/2005, quale strumento ricognitorio ed esplicativo degli interventi realizzati e programmati dall'Amministrazione Comunale nell'ambito degli altri strumenti pianificatori e programmatici già approvati dal Consiglio Comunale, così come definito nell'elaborato allegato C che costituisce parte integrante della presente deliberazione;2. demandare al Servizio Ambiente e Parchi gli adempimenti conseguenti all’approvazione di cui al punto 1), ivi compreso il successivo inoltro del Piano d'Azione ai competenti uffici della Regione Emilia-Romagna per gli adempimenti successivi nei confronti del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nonché dell'Unione Europea;3. Dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del D.Lgs. n. 267/2000 per consentire il suo invio alla Regione nel più breve tempo possibile, poichè il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con nota Prot. 7029 del 10.05.2016 ha richiesto la trasmissione del Piano d'Azione e delle relative informazioni entro e non oltre il 31 maggio 2016.

MOTIVAZIONE

• Il Piano d’Azione risulta lo strumento necessario per mitigare l’effetto dell’inquinamento acustico nelle aree dove l’esposizione dei residenti è ritenuta eccessiva;

• tale Piano rientra tra gli obiettivi dell'Amministrazione, come enunciato nella Relazione Previsionale e Programmatica approvata con D.C.C. n.13/2015 e s.m.i.;

• l'approvazione del Piano rappresenta il secondo step del percorso amministrativo richiesto dalla normativa vigente

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EFFETTI E MODALITA' DI ATTUAZIONEUna volta approvato il Piano, occorre procedere all'inoltro alla Regione Emilia-Romagna per gli adempimenti successivi nei confronti del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nonché dell'Unione Europea.

NOTE

PERCORSO ISTRUTTORIO

• la Legge 26 ottobre 1995 n. 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico” stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente dall’inquinamento acustico attribuendo ai Comuni il compito di provvedere all'approvazione della Classificazione Acustica del territorio comunale e all’adozione dei piani dei risanamento acustico;• la Legge Regionale 9 maggio 2001, n. 15 “Disposizioni in materia di inquinamento acustico” stabilisce le modalità per la realizzazione della Classificazione Acustica del territorio e dei piani di risanamento acustico;• il D.Lgs. 194/2005 recante “Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione del rumore ambientale” prevede:a) l’elaborazione delle mappe acustiche strategiche da parte, tra l'altro, delle autorità competenti per gli agglomerati, individuate dalle Regioni, per determinare quale sia l’esposizione al rumore ambientale;b) la successiva elaborazione e adozione di piani d’azione, per evitare e ridurre il rumore ambientale;c) l’informazione e la partecipazione del pubblico in merito al rumore ambientale ed ai relativi effetti;• le mappature acustiche strategiche descrivono i livelli di rumore determinati dalle sorgenti principali (strade, ferrovie, aeroporti, siti di attività industriale) e permettono la determinazione globale dell’esposizione della popolazione al rumore in una zona esposta a varie sorgenti di rumore;• con nota n. 225431 del 01.10.2008 del Servizio Regionale Servizio Risanamento atmosferico, acustico, elettromagnetico, la Regione ha comunicato ai Comuni di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì e Rimini la designazione ad Autorità Competenti per i rispettivi agglomerati;• con delibera di Giunta Regionale n.1396/2013, la Regione Emilia-Romagna ha approvato, al fine di condividere a livello regionale un'unica metodologia per l'elaborazione dei Piani, le “Linee guida per l'elaborazione dei Piani d'Azione relativi alle strade provinciali e agli agglomerati della Regione Emilia-Romagna”;• con Determinazione Dirigenziale n. 1130 del 30.08.2013 è stato affidato ad Arpa il servizio di supporto tecnico all’elaborazione della mappatura acustica strategica dell’agglomerato di Piacenza – D.Lgs. n.194/05;• con D.C.C. n. 13 del 15/4/2014 è stata, tra l'altro, adottata la Classificazione Acustica del Comune di Piacenza;• con D.G.C. 221 del 26.08.2014 è stata approvata e successivamente trasmessa alla

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Regione Emilia-Romagna, ai sensi del D.Lgs. 194/2005, la Mappatura Acustica strategica del Comune di Piacenza predisposta sulla base dei criteri e della metodologia previsti dal D.Lgs 194/2005 e dalle Linee Guida della regione Emilia Romagna approvate con DGR 1369/2012;• con Determinazione Dirigenziale n.1872/2014 il Comune di Piacenza ha affidato ad ARPA - Sezione Provinciale di Piacenza l'incarico per la collaborazione alla stesura del Piano d'Azione dell'Agglomerato di Piacenza;• ARPAE (dal 01.01.16) - Sezione Provinciale di Piacenza ha trasmesso con nota Pec Prot.Gen. 0014273 del 18.02.2016 gli elaborati costituenti il Piano d'Azione dell'Agglomerato di Piacenza (Allegato C, parte integrante e sostanziale); vengono inseriti nel Piano di Azione gli interventi indicati dal Servizio Infrastrutture – U.O. Mobilità – U.O. Manutenzione riferiti ai programmi dei lavori pubblici, tali da comportare un potenziale effetto di riduzione acustica, descrivendone le caratteristiche ed effettuando una stima dei costi e dei benefici attesi dall'attuazione degli stessi;• con D.G.C. 51 del 01.03.2016 è stato adottato il Piano d'Azione dell'Agglomerato di Piacenza (Allegato C, parte integrante e sostanziale) e successivamente il medesimo Piano è stato pubblicato, in attuazione di quanto disposto dall'art. 8 del D.Lgs. n.194/2005, anche sul sito web del Comune di Piacenza, mediante apposito avviso sull'Albo Pretorio comunale, con la possibilità per chiunque di presentare osservazioni, pareri e memorie in forma scritta dal 21 marzo al 5 maggio 2016; non sono pervenute osservazioni in tale periodo.

NORMATIVA e ATTI

Legge 26 ottobre 1995 n. 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”

D.Lgs. 194/2005 recante “Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione del rumore ambientale”.

Legge Regionale dell'Emilia Romagna 9 maggio 2001, n. 15 “Disposizioni in materia di inquinamento acustico”.Decreto del Ministero dell'Interno del 18 ottobre 2015 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 254 del 31 ottobre 2015 con il quale è stato disposto il rinvio al 31.03.2016 del termine per l'approvazione del Bilancio di Previsione 2016.

Artt. 48, 134, comma 4 e 163 del D. Lgs n. 267/2000 e successive modificazioni “Testo Unico degli Enti locali”.

Delibera di Consiglio Comunale n. 13 del 16 luglio 2015 con cui, tra l'altro, è stato approvato il Bilancio pluriennale 2015-2017 e la Relazione Previsionale e Programmatica 2015-2017.

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 29 del 26 ottobre 2015 di presa d'atto della

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presentazione in seduta del Documento Unico di Programmazione (DUP) relativo al periodo 2016-2018, approvato dalla Giunta Comunale con Deliberazione n. 348 del 13 ottobre 2015.

Deliberazione di Giunta Comunale n. 4 del 12 gennaio 2016 ad oggetto “Modalità di attuazione dell'esercizio provvisorio del bilancio 2016”.

Art. 52 del vigente Statuto comunale

FINANZIAMENTO

Delle spese, conseguenti all'approvazione di quanto contenuto nel Piano, se ne terrà conto in sede di programmazione dei documenti collegati all'approvazione dei bilanci dell'Ente.

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GIUNTA COMUNALE DI PIACENZA

Piacenza, 18/05/2016 Allegato A

Oggetto: APPROVAZIONE DEL PIANO D'AZIONE DELL'AGGLOMERATO DI PIACENZA.

Ai sensi dell’art. 49, comma 1, e dell'art. 147-bis, comma 1, d.lgs. n. 267/2000, si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica della proposta di delibera di cui all’oggetto.

Sottoscritto dal DirigenteFEDELE GAETANOcon firma digitale

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Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso:

SINDACOPAOLO DOSI

con firma digitale

IL VICE SEGRETARIO GENERALEERMANNO LORENZETTI

con firma digitale

Si comunica l’approvazione della deliberazione all’Ufficio Proponente COMDOTB11 - Ufficio Servizi pubblici di impatto ambientale, ai Servizi indicati in fase di redazione della proposta.

retro della delibera n° 181 del 24/05/2016

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PIANO D'AZIONE

AGGLOMERATO COMUNE DIPIACENZA

(ai sensi del D.Lgs. 194 del 19/08/2005)

Redazione a cura di:ARPAE Emilia Romagna, Sezione di Piacenza:Claudio Zanelli in collaborazione con Tomaso Tonelli

Comune di Piacenza:Gaetano Fedele; Daniela Rossi; Giacomo Cerri; Giovanni Carini; Emilio Fanzini; Roberto Cabrini

Febbraio 2016

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INTRODUZIONE

Il presente documento costituisce il Piano di Azione (di seguito Piano) per l'agglomerato urbano coincidentecon il territorio comunale di Piacenza. II Piano è stato predisposto dal Comune di Piacenza, quale Autoritàcompetente per l'agglomerato urbano in adempimento del D.Lgs: 194/2005 “Attuazione della direttiva2002/49/CE relativa alla determinazione ed alla gestione del rumore ambientale.”

A stesura del Piano ultimata, il medesimo verrà sottoposto alla fase di consultazione pubblica esuccessivamente, verrà definitivamente approvato dal Comune di Piacenza. Ogni cinque anni verràsottoposto a revisione ed adeguamento.

Il Piano, tenendo conto dei risultati emersi dalla elaborazione della Mappatura Acustica strategica, si ponel'obbiettivo di migliorare, per quanto tecnicamente ed economicamente possibile e sostenibile, le condizionidi esposizione della popolazione ai livelli sonori presenti nell'agglomerato e causati dalle principali sorgentisonore considerate che, come ampiamente dettagliato nelle conclusioni della Mappatura strategica, sonocostituite, per quanto riguarda l'agglomerato del Comune di Piacenza, dal traffico veicolare urbano edextraurbano.

SINTESI DEL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

Le principali norme di riferimento utili alla elaborazione e redazione del Piano sono:

• D. Lgs. 19.08.2005, n.194 “Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e allagestione del rumore ambientale”;

• Direttiva 2002/49/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio 25.06.2002, “Determinazione egestione del rumore ambientale”;

• Raccomandazione CE 2003/613/EC, “Guidelines on the revised interim computation methods forindustrial noise, aircraft noise, road traffic noise and railway noise, and related emission data”;

• L.Q. 26.10.1997 n.447 “Legge quadro sull'inquinamento acustico”;

• DPR 30.03.2004 n.142 “Disposizioni per il contenimentoe la prevenzione dell'inquinamento acusticoderivante dal traffico veicolare, a norma dell''art. 11 della Legge 26.10.1995 n.447”;

• DPCM 14.11.1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”;

• DM 29.11.2000 “Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizipubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piano degli interventi di contenimento eabbattimento del rumore”;

• nota RER n.225431 del 01.10.2008 di designazione del Comune di Piacenza come AutoritàCompetente per il proprio territorio comunale;

• DGR 23.09.2013, n.1339 “Dlgs 194/2005 “Attuazione della Direttiva 2002/49/CE relativa alladeterminazione e alla gestione del rumore ambientale” - Approvazione delle “Linee guida perl'elaborazione dei piani d'azione relativi alle strade ed agli agglomerati della regione Emilia-Romagna”.

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SINTESI DEI CONTENUTI TECNICI NORMATIVI DI RIFERIMENTO

D. Lgs. 194/2005 e Direttiva 2002/49/CECon la Direttiva, recepita in Italia dal relativo Decreto Legislativo, l'Unione Europea ha inteso avviare edattuare una politica orientata ad ottenere, oltre che uniformità fra gli Stati membri, anche elevati standard ditutela della salute e dell'ambiente relativamente all'esposizione all'inquinamento acustico.

La Direttiva espressamente richiama l'esigenza di “evitare, prevenire o ridurre, gli effetti nocivi, compreso ilfastidio, dell'esposizione al rumore ambientale”.

Nel dettaglio la Direttiva definisce le metodiche per la determinazione dell'esposizione al rumore ambientalemediante la mappatura acustica strategica; l'informazione del pubblico in merito al rumore ambientale ed airelativi effetti, nonché l'adozione da parte degli Stati membri dei Piani di Azione, aventi lo scopo di evitare eridurre il rumore ove eccessivo nonché conservare la qualità acustica negli ambienti qualitativamente buoni.

Sempre la Direttiva individua due descrittori acustici: LDEN quale livello sonoro dell'intera giornatacomprensiva del periodo Diurno, Serale e Notturno; e LNIGHT quale livello sonoro descrittore del periodonotturno (entrambi riferiti ad un Tempo a Lungo termine TL = 1 anno).

Viene anche indicata la quota dal suolo alla quale, univocamente, gli Stati membri, debbono riferire laMappatura strategica: 4 metri ± 0,2 metri; così come, relativamente al calcolo delle stime relative allaMappatura, si debba ricorrere ai metodi di calcolo “NMPB-Routes-96” (norma di riferimento francese XPS31-133, per il rumore da traffico veicolare.

Legge Quadro 26.10.1997 n.447La LQ ha fissato i principi fondamentali per la tutela dell'ambiente abitativo ed esterno, dall'inquinamentoacustico. Nella medesima “cornice” vengono attribuite le competenze allo Stato, alle Regioni ed ai Comunidefinendo i contenuti del Piano di Risanamento Acustico, quando e come tale strumento debba essereprodotto.

Dpcm 14.11.1997E' lo strumento normativo di determinazione dei valori limite dei livelli sonori ammessi. Gli stessi, distinti fra idue diversi periodi della giornata individuata (Giorno e Notte), sono funzione della Classe acustica (dalla Ialla VI) attribuita dalla Zonizzazione Acustica al territorio comunale tenendo conto dell'uso del territoriomedesimo.

Dm 29.11.2000Sostanzialmente indica gli obblighi in capo ai gestori delle diverse infrastrutture di trasporto in terminieconomici e temporali, indicando altresì il metodo per la calcolo dell'indice di priorità degli interventi dirisanamento.

Dpr 30.03.2004 n.142Ultimo fra i Regolamenti di esecuzione della LQ, è il riferimento normativo italiano che indica i valori limite dellivello sonoro massimo consentito alle infrastrutture stradali. Tali valori, sono determinati in funzione dellatipologia di strada, del periodo della giornata e dalla preesistenza o meno dell'infrastruttura stessa. Tutte lestrade vengono classificate secondo il dettato del Codice della Strada e ad ogni tipologia o sottotipologiaacustica, vengono associate diverse fasce di pertinenza acustica nelle quali vigono i limiti di rumore indicatidal decreto stesso. A titolo di esempio, a fianco si riporta la tabella relativa alle strade esistenti:

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La Zonizzazione Acustica del territorio ComunaleCome poc'anzi anticipato, la normativa nazionale prevede che i Comuni suddividano il proprio territorio inzone omogenee (sei tipologie) in funzione delle specificità e caratteristiche di uso secondo criteri ben precisidefiniti dalla norma medesima. La regione Emilia Romagna nel 2001 ha fissato specifiche modalità e criteriper la redazione della Zonizzazione stessa (DGRER n.2053/01). Le Classi acustiche, sono così definite dalDpcm 14.11.1997:

Classe I – Aree particolarmente protette nelle quali rientrano le realtà nelle quali la quiete rappresenta unelemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allosvago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, etcc.;

Classe II – Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale. Aree urbane interessate prevalentementeda traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commercialied assenza di attività industriali ed artigianali;

Classe III – Aree di tipo misto, interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con mediadensità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianalie con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici;

Classe IV – Aree ad intensa attività umana, interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità dipopolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le areein prossimità di strade di grandi comunicazione o di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitatapresenza di piccole industrie;

Classe V – Aree prevalentemente industriali, interessate da insediamenti industriali e con scarsità diabitazioni;

Classe VI – Aree esclusivamente industriali, interessate appunto esclusivamente dalla presenza di industriee prive di insediamenti abitativi.

I valori limite di immissione contenuti nel Dpcm 14.11.1997 riferiti alle diverse classi acustiche sono iseguenti:

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SINTESI DEI RISULTATI OTTENUTI CON LA MAPPATURA ACUSTICA

Con lo studio preliminare alla elaborazione della Mappatura Acustica, poi confermato nella redazione finale,l'agglomerato di Piacenza si caratterizza per la sostanziale assenza di sorgenti sonore di origine industriale,in quanto le poche aziende soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale sono relegate in specifici ambitidelocalizzati o comunque scarsamente interferenti con le aree abitate, l'assenza di sorgenti sonore derivantida traffico aeroportuale, mentre è significativo il contributo, pressoché esclusivo, prodotto dalla mobilitàveicolare stradale sia in ambito urbano che extraurbano. Poco significativo anche il contributo acusticoprodotto dalle infrastrutture ferroviarie.

Di seguito, con una breve sintesi, si riportano i risultati maggiormente significativi ottenuti con l'elaborazionedella Mappatura Acustica.

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ELABORAZIONI PRE PIANO DI AZIONE

Nella fase intermedia fra i risultati della Mappatura Acustica e la redazione del Piano d'Azione, è ovviamentestato necessario produrre la valutazione delle situazioni critiche sulla base dei criteri proposti dallesurrichiamate Linee Guida Regionali.

Sostanzialmente le LLGG propongono di valutare le aree critiche in funzione del grado di superamento deilivelli sonori stimati in facciata agli edifici rispetto ai valori limite vigenti in Italia e contenuti nel DPCM14.11.1997 funzione della Zonizzazione Acustica del territorio comunale. I due parametri: livelli sonori stimatidalla Mappatuta e valori limite, non sono fra di loro direttamente confrontabili in quanto i primi sono calcolatisulla base di tre diversi periodi di riferimento coi quali la normativa europea suddivide la giornata diventiquattro ore; mentre i secondi sono riferibili a soli due periodi della giornata. Le LLGG della RERpropongono a tal proposito un metodo di calcolo che consente la confrontabilità fra i due dati. Tale metodoperò, non tiene conto della popolazione realmente esposta in quanto le proiezioni modellistiche sono riferitealle singole facciate degli edifici nei quali, anche in funzione dei diversi usi più o meno sensibili dal punto divista acustico, possono dimorare diverse persone. Mutuando quindi la metodica adottata da diversi anni daalcuni Paesi dell'Ovest Europa, affinata nel 2008 dalla Direttiva Europea 2002/49/CE, è stato propostol'indice ECUden, così calcolato:

dove N è il numero di appartamenti abitativiLi è il valore di Lden della facciata più esposta dell'appartamento i-esimo, solo con valori di Lden> 55 dBA;Lc è il fattore di correzione per ricettori sensibili ed è pari a: +5 dBA per le scuole e +10 dBA per gli ospedali.

Vista la scarsa rilevanza offerta dalle immissioni imputabili al rumore prodotto dalle infrastrutture ferroviarie,già emersa in fase di Mappatura Acustica, tutte le elaborazioni successivamente descritte sono stateeffettuate considerando unicamente lo scenario peggiore, comprendete i contributi del traffico veicolare edelle ferrovie.

Relativamente al confronto con i limiti acustici nazionali, è d'obbligo altresì precisare che, come richiestodalle LLGG di riferimento, si è ricorsi non solo alla individuazione del valore limite indicato dalla ZonizzazioneAcustica, ma anche al valore limite indicato dai decreti specifici riguardanti le infrastrutture stradali eferroviarie. In dettaglio, sono state individuate le fasce di pertinenza delle strade categorizzate dal Comunestesso come diverse da E ed F per le quali ci si riferisce direttamente alla classificazione fornita dallaZonizzazione. All'interno delle fasce individuate ai punti recettori sono stati associati i limiti previsti dal DPRn.142/04 per le infrastrutture stradali e DPR n.459/98 per le infrastrutture ferroviarie. Anche per questi valorilimite, il confronto con i valori di livello calcolati con la Mappatura Acustica sono avvenuti previoadeguamento di questi ultimi ai soli due periodi di riferimento della giornata, di cui alla normativa nazionale.

Al fine di popolare i database necessari al calcolo delle aree critiche, sono stati forniti dal Comune diPiacenza i seguenti dati, in parte già disponibili in fase di Mappatura:

AGGLOMERATO DI PIACENZA

Superficie in kmq 118,46

Numero di abitanti 100.080

N. edifici residenziali 7109

N. iscritti scuole (di ogni ordine e grado) 21.722

Edifici scolastici intesi come sede (possono essere interni a edifici ad uso promiscuo) 87

N. posti letto ospedali, case di cura e di riposo 1429

N. edifici sanitari, case di cura e di riposo 12

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Oltre a calcolare l'indice di criticità proposto dalla Comunità Europea e descritto dall'ECUden, il territoriodell'agglomerato è stato suddiviso, secondo l'indirizzo delle LL.GG. regionali, in aree aventi lato di 100 metried i punti ricettori posti all'interno sono stati aggregati calcolandone i valori medi e massimi; i dati cosìottenuti sono stati infine catalogati, sempre secondo le indicazioni delle LL.GG., in quattro fasce di valori: da0-60; da 60 a 70; da 70 a 80 e da 80 a 104 (valore più elevato). L'unità di misura resta il dB, nondimenticando che non trattasi però di un valore assoluto, ma intrinseco del numero di abitanti esposti inquell'area.

Di seguito, si riportano immagini, non certamente leggibili graficamente, ma al mero scopo di rappresentarnela consistenza, relative alle aree calcolate:

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Nelle successive grafiche i valori riportati in legenda si riferiscono all'entità del superamento rispetto al valorelimite nazionale di riferimento (Zonizzazione infrastrutture trasporto).

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Sulla scorta delle informazioni sopra sinteticamente riassunte sono stati prodotti i seguenti elaborati coi qualiè stato possibile formulare alcune considerazioni che in seguito vengono esplicitate.

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Come ampiamente anticipato già in sede di Mappatura Acustica e qui ribadito, la principale sorgente sonoradi interesse per l'Agglomerato di Piacenza è costituita dal traffico veicolare e la situazione generale del climaacustico riferibile all'intero Agglomerato è di una condizione priva di elementi ascrivibili a “criticità grave”, cosìcome indicata e descritta dalle più volte citate LL.GG..

La conferma di quanto appena affermato è riscontrabile immediatamente anche da un punto di vistasquisitamente grafico, in particolare dalle rappresentazioni dei superamenti, diurni e notturni ove questi sonomaggiori lungo le grandi arterie stradali extraurbane, ma dove ovviamente vi è minore presenza di recettori;e più contenuti all'intorno delle strade interne al perimetro urbano. Nota curiosa è costituita dagli elevativalori riscontrabili unicamente a margine della porzione nord-ovest del perimetro comunale ove l'autostradaA21 sovra passa per un breve tratto l'area golenale del Fiume Trebbia, classificata per precisa scelta inClasse I, ma dove vi è totale assenza di recettori.

AREE DI QUIETE O ZONE SILENZIOSE

Il D.Lgs. 194/2005 richiama la necessità da parte delle Autorità Competenti di individuare delle Aree o Zonedefinite Silenziose. Le LL.GG. Regionali hanno quindi ripreso il concetto suggerendo alcuni criteri per laindividuazione in quanto la norma di recepimento non ha indicato un metodo specifico. Tali criteri, da unpunto di vista della applicabilità, si riducono di fatto a due: un primo criterio minimale che si limita adindividuare le aree classificate dalla Zonizzazione Acustica del territorio in Classe I, a prescindere daglieffettivi livelli sonori presenti, misurati o stimati; ed un secondo criterio, adottato dalla Municipalità diAmburgo, e che si ritiene di applicare che, nella sostanza, si pone l'obbiettivo di individuare aree definiti“silenziose” grazie alla presenza di livelli sonori < 55 dBA o molto silenziose dove i livelli sonori calcolatirisultano inferiori a 45 dBA.

Nella realtà dell'agglomerato della città di Piacenza, le aree che rispondono a questi requisiti sono assainumerose, tuttavia, il criterio sopra richiamato limita la scelta a superfici che, oltre a determinati livelli sonorinon superiori ad un determinato valore, posseggano anche una estensione significativa, dell'ordine di 350metri lineari. In tal senso, vengono quindi segnalate almeno quattro aree, corrispondenti a spazi la cuidestinazione d'uso pubblica è appunto orientata a consentire lo svago nel tempo libero:

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Parco “Galleana” con estensione di circa 360.000 mq.

Parco di “Montecucco” con estensione di circa 180.000 mq.

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Futuro Parco delle “Pertite” di circa 98.000 mq.

Via Pubblico Passeggio, lunghezza circa 1220 metri.

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INDIVIDUAZIONE DELLE AREE CRITICHE

Come sopra più volte osservato, la principale se non l'unica fonte di rumore causa dei livelli sonori presentinell'Agglomerato di Piacenza è costituita da traffico veicolare. Tuttavia, la presenza di importantiinfrastrutture come la autostrade A1 ed A21, quest'ultima in viadotto a nord della città, non rappresentano unelemento di particolare criticità in quanto, oltre ad essere in parte già dotate di sistemi di contenimento dellapropagazione acustica derivanti dagli obblighi imposti dal DM 29.11.2000, non presentano insediamentiabitativi nelle aree limitrofe. Unica eccezione è rappresentata dal quartiere “Capitolo” ove si evince una certasofferenza.

Osservando la rappresentazione grafica di seguito riprodotta, si rileva che le maggiori criticità, per quantointuibili naturalmente, emergono sui fronti edificati prossimi alle infrastrutture stradali comprese nel perimetrourbano ed è in tal senso che si concentreranno le azioni della Amministrazione Comunale nei prossimi anni.

POSSIBILI INTERVENTI DI BONIFICA

Il risanamento o comunque il miglioramento continuo della qualità acustica di un centro urbano, ove comedetto la principale causa dell'inquinamento acustico è imputabile al traffico veicolare, è effetto sinergico dellestesse politiche di gestione del traffico in generale non disgiunte dalle iniziative in corso da anni, connessealla riduzione dell'inquinamento atmosferico. Tenuto conto della generale limitatezza della disponibilità dirisorse economiche delle Amministrazioni locali, alcune delle azioni classiche a disposizione delle medesimeAmministrazioni per poter migliorare il contesto sono rappresentate da interventi diffusi di manutenzioneinfrastrutturale, rallentamento e fluidificazione della marcia dei veicoli, disincentivo all'uso del mezzo privato;senza dimenticare che da un punto di vista squisitamente fisico, l'ipotetico dimezzamento del numero diveicoli presenti su un determinato percorso comporta la riduzione di soli 3 dBA, si ritiene più opportuno,rispondendo ad uno dei quesiti guida proposti dalla LLGG regionali: “E' preferibile un modesto abbattimentoacustico per un grande numero di persone o un forte abbattimento acustico per un modesto numero dipersone?”, perseguire un modesto abbattimento per il più alto numero di persone possibili.

Dal punto di vista squisitamente pratico, le azioni, che verranno poi di seguito elencate nel dettaglio, siesplicano attraverso interventi di:

• manutenzione del manto stradale eliminando disconnessioni, interruzioni trasversali conseguenti apose di linee di servizi, etc. Si ritiene di non ricorrere alla posa dei cosiddetti “asfalti fonoassorbenti”in quanto, oltre a risultare costosi; di efficacia pressoché nulla in ambito urbano ove le velocità realisolo inferiori a 50 km/h; presentano il non indifferente inconveniente di dover essere periodicamente“ripuliti”, pena l'intasamento dei microvani che garantiscono la necessaria porosità, indispensabileper permettere l'espansione dell'aria compressa dal rotolamento dello pneumatico, vanificandoanche il pur modesto contributo offerto alla mitigazione sonora;

• barriere fonoimpedenti. E' anche questa una azione di grande impatto economico, ambientale epaesaggistico che può trovare un reale riscontro lungo infrastrutture primarie e di grandescorrimento extraurbano. All'interno dei centri abitati, ancor più a valenza storica, non trovano alcunapossibilità di impiego. Nello specifico, un intervento è comunque previsto per l'autostrada A21;

• realizzazione di piste ciclabili. L'Agglomerato di Piacenza da tempo è oggetto di realizzazioni nuove

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o di adeguamenti di piste ciclabili. Il vantaggio sul fronte della riduzione dell'inquinamento acustico èovviamente di tipo indiretto dove l'uso della bicicletta può diventare alternativo all'automobileottenendo la riduzione dei veicoli presenti sulle strade cittadine. Il beneficio può quantificarsi con lariduzione del 20% dei veicoli tendente all'aumento in modo direttamente proporzionale allaattrattività offerta dal numero e qualità del servizio piste ciclabili. Dal 2000 Piacenza hacontinuamente profuso l'impegno alla individuazione e realizzazione di piste ciclabili, sino acollocarsi al 18° posto della speciale classifica curata da Legambiente, descritta e riportata nelRapporto “Ecosistema Urbano 2015 – XXII Rapporto”, con 76 km di piste ciclabili. A supportarel'impegno in tal senso, si segnala anche l'ordinanza n.810/2008, che consente, al fine di favorirnel'uso, il transito alle biciclette in senso opposto a quello consentito nelle vie segnalate con appositacartellonistica interna alla ZPRU (Zona di Particolare Rilevanza Urbanistica). Inoltre,l'Amministrazione ha aderito al servizio regionale di bike sharing “Mi muovo in bici”, allestendoquattro stazioni di servizio bici per complessivi 63 posti. Da anni è stato reso disponibile un ampiodeposito per la custodia dei velocipedi presso la Stazione FS, sempre allo scopo di favorire ilraggiungimento della città, da parte dei pendolari, con mezzi diversi dagli autoveicoli privati. Infine,dal 2013 è disponibile lo speciale servizio di marcatura telai delle biciclette orientato adisincentivarne il furto;

• riduzione della velocità. E' questa la principale via di intervento diffusamente applicabile all'internodell'area urbana. “Zone 30”; chicane, strettoie, dossi e piattaforme, spartitraffico e isole pedonali,etc..sono tutte applicazioni in tal senso orientate. Il contenimento della velocità dai canonici 50 km/hconsentiti in ambito urbano, a 30 km/h non comporta benefici eclatanti, ma consente, unitamente adaltri interventi come la soppressione degli incroci semaforizzati a favore delle rotatorie, lafluidificazione dei transiti evitando continue frenate e conseguenti ripartenze.

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IL PIANO NELLA PRATICA

Nel quadriennio 2016-2019 sono previsti, in dettaglio, i seguenti interventi, con relativo impegno economicoestimato e anno di realizzazione:

Fluidificazione del traffico Costostimato ( )ϵ

2016 2017 2018 2019

Rotatoria di intersezione Via Emilia Parmense/strada dell'Anselma 300.000,00

Rotatoria di intersezione Via IV Novembre/Via Alberici/Via Nasolini 300.000,00

Rotatoria Piazzale Medaglie d'oro 300.000,00

Rotatoria intersezione Via Martiri della Resistenza/Via Boselli 300.000,00

Rotatoria intersezione SS45/Via Galilei/Via Fornari 500.000,00

Rotatorie (n°2) intersezione Strada Farnesiana/Tangenziale Sud 600.000,00

Isole spartitraffico Stradone Farnese 20.000,00

Isole spartitraffico intersezione Via XXIV Maggio/Strada Raffalda 10.000,00

Isole spartitraffico SP10 Fraz. Roncaglia 80.000,00

Modifiche all'organizzazione del trasporto pubblico localeFermate BUS in carreggiata allo scopo di ridurre la velocità dei veicoli

Via Caorsana 10.000,00

Via Emilia Parmense-Via Colombo 10.000,00

Strada Farnesiana 10.000,00

Via Manfredi 10.000,00

Via Veneto 10.000,00

Via Cella 10.000,00

Via Emilia Pavese 10.000,00

Barriere antirumore

Autostrada A21 in prossimità della Loc. Capitolo A carico diSATAP

Nuove piste ciclabili

Via Conciliazione – Via Dante Alighieri – Via Bianchi 1.500.000,00

Viale Malta – Via Beverora – Via Palmerio – Corso V. Emanuele 500.000,00

Realizzazione di “Zone 30”

Quartiere “Infrangibile” 80.000,00

Quartiere “Belvedere” 80.000,00

Quartiere “Stadio” 80.000,00

Il suddetto Piano di Azione è stato quindi riportato nel modello impostato per il calcolo della MappaturaAcustica, modificando il flusso veicolare nelle zone a traffico limitato (ZTL) di nuova individuazione;riducendo la velocità impostata nel sistema da 50 a 30 km/h per le nuove “Zone 30” individuate;ridisegnando gli svincoli per i quali è prevista la costruzione di rotatorie, dotando la autostrada A21 dibarriera in lato sud dell'altezza al suolo pari a tre metri.

Come prevedibile, ed ampiamente anticipato, le azioni previste dal Comune di Piacenza, pur da considerarsisignificative, non si traducono in altrettanto significative performance in termini di riduzione del clima acusticopresente per le ragioni note e dettagliate all'inizio della presente relazione.

A parte dettagli minimi, dovuti anche a normali variabili di calcolo del modello, ai può apprezzare il beneficioottenibile presso il quartiere Capitolo a seguito dell'installazione della barriera fonoimpedente prevista daparte dell'Ente gestore dell'autostrada A21:

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I dati ottenuti col nuovo calcolo tuttavia, evidenziano un trend significativamente positivo in ordine allariduzione dell'inquinamento acustico nell'agglomerato, conseguente alle azioni indicate nel Piano. Tenendoconto unicamente dei miglioramenti superiori ad 1 dBA, si possono osservare, nella successiva tabella, ibenefici stimati suddivisi per fasce di livello sonoro e riferibili a tutte le sorgenti considerate (traffico veicolaree ferroviario) per l'intera giornata (LDEN):

LDEN (dBA) Numero persone presso le quali si stima unmiglioramento > 1 dBA

<= 55 4353

>=55 < 60 2368

>=60 < 65 1943

>=65 < 70 2880

>=70 < 75 333

>=75 9

Totale =11886

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