Definizioni delle zone climatiche estive e della durata ... · Obiettivo: Determinazione della...

79
Definizioni delle zone climatiche estive e della durata della stagione di climatizzazione estiva per gli edifici residenziali nel territorio italiano attraverso la metodologia dell’indice di severità climatica ENEA L. Terrinoni, P. Signoretti, D. Iatauro Report RdS/PAR2013/129 Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Transcript of Definizioni delle zone climatiche estive e della durata ... · Obiettivo: Determinazione della...

Definizioni delle zone climatiche estive e

della durata della stagione di climatizzazione estiva per gli edifici

residenziali nel territorio italiano attraverso la metodologia dell’indice di

severità climatica ENEA

L. Terrinoni, P. Signoretti, D. Iatauro

Report RdS/PAR2013/129

Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

DEFINIZIONE DELLE ZONE CLIMATICHE ESTIVE E DELLA DURATA DELLA STAGIONE DICLIMATIZZAZIONE ESTIVA PER GLI EDIFICI RESIDENZIALI NEL TERRITORIO ITALIANO ATTRAVERSO LA METODOLOGIA DI SEVERITÀ CLIMATICA ENEA L. Terrinoni, P. Signoretti, D. Iatauro (ENEA) Settembre 2014

Report Ricerca di Sistema Elettrico Accordo di Programma Ministero dello Sviluppo Economico - ENEA Piano Annuale di Realizzazione 2013 Area: Razionalizzazione e risparmio nell’uso di energia elettrica Progetto: Sviluppo di modelli per la realizzazione di interventi di efficienza energetica sul patrimonio immobiliare pubblico Obiettivo: Determinazione della durata della stagione di climatizzazione estiva per gli edifici residenziali per le zone climatiche estive definite attraverso la metodologia dell’indice di severità climatica Responsabile del Progetto: arch. Gaetano Fasano, ENEA

Indice

1 SommSOMMARIO .

1 INTRODUZ

2 RICHIAM

2.1 I P2.2 IL

3 IMPIEGTERRITORIO.

3.1 LA3.2 U3.3 N3.4 LA3.5 LA3.6 LA

4 LA DUR

4.1 DE

4.2 IL

4.3 IL

4.3.1

4.3.2

4.4 EN4.5 RE

4.5.1

4.5.2

4.5.3 dei tem4.5.4

4.5.5 4.5.6

5 CONCLU

6 APPEND

6.1 ST

6.2 C

7 APPEND

7.1 CO

8 RIFERIM

mario ......................

IONE .............

MI SULL'INDIC

PARAMETRI DEL MVETTORE CLIMAT

GO DELL’INDIC. ....................

A SCELTA DEL NUNA NUOVA PROPUOVA DETERMIN

A DISTRIBUZIONEA DISTRIBUZIONEA DISTRIBUZIONE

RATA DEL PER

EFINIZIONE DEL M

CALCOLO DEL M

FILTRAGGIO DEL

Applicazione

Ricostruzion

NERGIA CUMULAELAZIONE TRA PO

Potenza cum

Relazione tra

Gli intervalli mpi d’inizio e fi

Una possibile

I risultati delLa determina

USIONI ..........

DICE 1 ...........

TUDIO DELLA FUN

ONCLUSIONI..

DICE 2 ...........

ONSIDERAZIONI S

MENTI BIBLIOG

......................

......................

CE DI SEVERIT

MODELLO .........TICO RIDOTTO ...

CE DI SEVERITÀ......................

MERO DI CLASSI POSTA PER LE ZONAZIONE DELLE CE DEI COMUNI ITAE DELLA POPOLAZE REGIONALE DEL

IODO DI CLIM

MODULO DEL VET

ODULO DEL VETT

L MODULO DEL V

e di filtri passa

e delle funzion

ATA E POTENZA COTENZA E ENERG

mulata ( )P t

a potenza cum

temporali tipine. ................e proposta pe

lla determinazazione della d

......................

......................

NZIONE ( )CV t

......................

......................

SUL TERMINE INE

GRAFICI .........

......................

......................

TÀ CLIMATICA

......................

......................

À CLIMATICA ......................

INIZIALE ..........NE CLIMATICHE E

CLASSI CLIMATICHALIANI SECONDO ZIONE ITALIANA S PESO ENERGETIC

MATIZZAZIONE

TTORE CLIMATIC

TORE CLIMATICO

ETTORE CLIMATI

abasso alla fun

ni ( ) eC wV t

UMULATA DI CLIIA CUMULATA E

al tempo corr

mulata ( )P tici del periodo......................

er determinare

zione dei tempdurata della st

......................

......................

) ...................

......................

......................

ERZIALE ( ,K μ......................

......................

......................

.....................

......................

......................

PER UNA NUO......................

......................ESTIVE .............HE IN FUNZIONE LE NUOVE CLASS

SECONDO LE NUOCO SECONDO LE

E ESTIVA ........

CO CORRENTE V

O CORRENTE CV

CO CORRENTE V

nzione (Ct V

( )e C mV t

.

MATIZZAZIONE .MODULO DEL VE

rente t. .........

) e modulo de

o di climatizza......................e i tempi conv

pi convenziontagione di clim

......................

......................

......................

......................

......................

, )t ................

......................

.....................

.....................

.....................

.....................

.....................

OVA ZONIZZA.....................

.....................

.....................DEL VETTORE CLSI CLIMATICHE ..OVE CLASSI CLIMANUOVE CLASSI C

.....................

( )CV t

..........

( )C t ............

( )CV t

.........

)t ................

......................

.....................ETTORE CLIMATIC

......................

el vettore clim

azione T e la ......................

venzionali st e

ali st e et . .....matizzazione e

.....................

.....................

.....................

.....................

.....................

.....................

.....................

......................

......................

......................

......................

......................

ZIONE CLIMAT......................

......................

......................IMATICO ................................ATICHE ............LIMATICHE .......

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................CO CALCOLATI AL

......................

matico ( )CV tloro utilizzazio......................

e et . ...............

......................estiva nelle zon

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................

TICA ESTIVA D......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................L TEMPO CORREN

......................

) . ...................

ione per la det............................................

......................ne climatiche

......................

......................

......................

......................

......................

......................

......................

................... 4

................... 5

................... 6

................... 6

................... 8

DEL ................... 9

................... 9

................. 10

................. 16

................. 23

................. 28

................. 32

................. 36

................. 36

................. 37

................. 39

................. 41

................. 44

................. 45NTE t. ......... 46

................. 46

................. 49

terminazione ................. 55................. 61

................. 62

. ................ 64

................. 67

................. 68

................. 68

................. 73

................. 75

................. 75

................. 79

4

5

6

6 8

9

9 0 6 3 8 2

6

6

7

9

4

5 6 6

9

5

2 4

7

8

8

3

5

5

9

4

Sommario Il lavoro presentato in questo rapporto s’inserisce nell’ambito del supporto istituzionale dell’ENEA al Ministero dello Sviluppo economico per la preparazione dei decreti di attuazione della L. 90-2013 (recepimento della direttiva 2010/31/UE sull’efficienza energetica negli edifici) e, in particolare, sulle modalità di applicazione della metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche e l’utilizzo delle fonti rinnovabili negli edifici nonché dell’applicazione di prescrizioni e requisiti minimi in materia di prestazioni energetiche degli edifici e unità immobiliari. In questo nuovo contesto è previsto il calcolo del fabbisogno energetico annuale globale per singolo servizio energetico, espresso in energia primaria. Accanto alle prescrizioni riguardanti il fabbisogno energetico per il riscaldamento invernale, dovranno quindi essere considerati, per esempio, il fabbisogno per il raffrescamento estivo e per l’illuminazione artificiale. Mentre per il fabbisogno invernale è da tempo vigente una divisione in zone climatiche del territorio nazionale e la determinazione della durata del periodo annuale legale di funzionamento dell’impianto termico (DPR 412/93), per il periodo estivo, a livello normativo o legislativo, niente di tutto questo ancora esiste. Su proposta dell’ENEA, però, è stato recepito nella norma di prossima pubblicazione UNI 10349 parte 3 un nuovo parametro, l’indice di Severità Climatica, sulla base del quale è possibile una zonizzazione climatica estiva del territorio nazionale. Nel lavoro degli stessi autori svolto per la precedente annualità della Ricerca di Sistema Elettrico, è già stata riportata una proposta di zonizzazione estiva basata su tale indice. Nel presente lavoro è rivista la metodologia di zonizzazione al fine di “ponderare” la zona climatica di attribuzione di ogni singola località con la superficie abitativa media della località stessa; la nuova zonizzazione è quindi dipendente dall’intensità energetica connessa con la parte di territorio interessato. È altresì proposto un metodo, del tutto originale e ancora basato sull’Indice di Severità Climatica, per la determinazione del tempo d’inizio e fine legale della stagione di raffrescamento, in modo da completare il parallelo con il periodo invernale, che si propone di inserire nei decreti attuativi in preparazione. Parole chiave: edifici, efficienza energetica, indice di severità climatica, zone climatiche

Summary The study presented in this technical report is part of the institutional support that ENEA provides to the Ministry of Economic Development in the framework of the implementation of European Directive 2010/31/EU on energy efficiency (transposed from L.90- 2013), and about the application of new method for the evaluation of the energy demand of buildings. In this new context the energy needs for different use, expressed in primary energy, are required: heating, hot water, ventilation, cooling and lighting. While for the heating was carried out a climatic zoning of the Italian territory and were identified different periods of operation of thermal plants (DPR 412/93), no zoning and no operation limits are currently required by law for cooling. ENEA has recently proposed a zoning based on a new parameter: the Climate Severity Index, which will be implemented by the new technical standard UNI 10349 and, in the previous work (RdS 2013), the same authors, have already been given a proposal for a Italian summer zoning, based on the this index. In this work, the zoning methodology is revised in order to "link" the allocation of climate zone for each locality with the average size of dwellings: the new zoning will be therefore correlated with the energy intensity of the site considered. Furthermore, is also described an original method, still based on the Climatic Severity Index, to define of the operation time of thermal plants for the cooling season, in the different climatic zones. Keywords: buildings, energy efficiency, climatic severity index, climatic zones.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

"Bis repetita p

1 Introd La normativconcernentacqua caldaCiascuno dsull'energia Per la climainvernale unon viene ddell'involucabbiano diriscaldamen In precedengrazie alla dedifici (Indicdalle caratted è entrato Attraverso umidità speestive contrassegnati i cLo scopo ddefinite in ppossibile d“ponderare La riduzioninvernali, inqueste ultimL’uguagliandeterminarogni singolaminimi in mAnche la decaso inverregolament

placent". ARS PO

uzione

va italiana si gli usi ene

a sanitaria e, i questi indi, per unità d

atizzazione dna durata un

definita ma rro edilizio. Piversa duratnto, o viceve

nti lavori, l’Edefinizione dce di Severiteristiche climo a far parte

il modulo decifica del sitraddistinte dcomuni italiael presente

precedenza, urata della

e” ogni singo

e delle classn quanto è stme a cinque,za del nume una matrica località del

materia di preefinizione di nale, e pu

tazione della

OETICA, Orazio (

sulla certificaergetici per l

nel settore ici viene vali superficie o

degli edifici, inica per ciasisulta variab

Può risultare ta della sta

ersa se colloc

ENEA ha prodi un nuovo tà Climatica),matiche del s

della nuova

del vettore co), da cui taldalle lettere ani.

lavoro è qupassando dastagione di

la località co

si viene protato intrapre con la fusioero delle cce climatica, territorio na

estazioni eneuna durata d

uò quindi f climatizzazi

(65 a.c - 8 a.c)

azione energa climatizzanon residenzutato secon

o di volume,

il metodo di cuna zona cile con le carquindi che d

agione di rcati in due lo

oposto la zoindicatore si, pressoché sito. Tale ind Norma UNI

climatico (fue indice dipeda A a G in

uello di rimoa sette (da Ai raffrescam

on la sua inte

posta per reeso, dal Minisne tra la zonlassi inverna di dimensioazionale, utilergetiche degdella stagionfornire al lone estiva.

getica degli azione invernziale, l'illumi

ndo una menecessaria a

calcolo deglimatica, meratteristichedue edifici draffrescamenocalità con ca

onizzazione dintetico dell’indipendentice è stato re10349 parte

unzione dellaende, è stata ordine cres

odulare il nuA a G) a cinqumento. La riensità energe

endere omostero per lo

na invernale Aali e di queone cinque ple ai fini di ogli edifici. e di raffrescegislatore u

edifici prevnale, la climnazione artiftodologia sta soddisfare

li indici di prentre per la s climatiche eifferenti collnto ma mearatteristiche

del territorio’intensità ente dalle caratecepito dal Ce 3 di prossim

a temperatua possibile descente di sev

umero delleue (da A a E) modulazioneetica.

ogeneo il nuSviluppo EcoA e la zonainelle estive cper cinque, dttenere un e

amento va nun possibile

ede il calcolatizzazione ficiale. tandard, e foil corrispond

restazione, istagione di re quelle dimeocati nella s

edesima due climatiche

o italiano in nergetica pertteristiche deCTI (Comitatoma pubblicaz

ura, della irrefinire sette verità climat

classi climae di definire

e sarà effet

mero delle onomico, un nvernale B. consentirà, ni accoppiam

equilibrio est

nella direzione strumento

lo di una seestiva, la pr

fornisce unadente uso en

ndividua perraffrescamenensionali e tstessa localitrata della diverse.

zone climatr la climatizzell’edificio eo Termotecnzione.

radiazione sodiverse clas

tica, alle qua

atiche estivee per ciascunttuata anche

classi estivepercorso vo

nel prossimomento estate-tate-inverno

ne di quanto o di suppo

erie di indiciroduzione di

indicazionenergetico.

r la stagionento la duratatermofisicheà geograficastagione di

tiche estive,zazione degli dipendente

nico Italiano)

olare e dell'si climatiche

ali sono stati

e, così comena classe unae al fine di

e con quelleolto a ridurre

o futuro, di-inverno perdei requisiti

previsto dalorto per la

i i

e

e a e a i

, i

e )

' e i

e a i

e e

i r i

l a

6

2 Richiami sull'Indice di Severità Climatica 2.1 I parametri del modello Nei reports precedenti1 [1,2,3,4], si era visto che per un qualsiasi sistema edificio-impianto esiste una funzione ET delle variabili climatiche dell'ambiente esterno che esprime, fisicamente, l'energia necessaria per la climatizzazione dell'edificio di volume V in un intervallo di tempo T:

( ) ( ) ( ), ,Tref ref ref

Ef X X

VT = Θ − Θ − ϒ − ϒ = E

Le variabili Θ, Χ eΥrappresentano, rispettivamente, le temperature, le umidità specifiche e l'irradiazione globale sul piano orizzontale medie nel periodo T (caratteristiche climatiche del sito), mentre Θref, Χref e ref sono valori di riferimento per le stesse variabili.

1e

T

dtT

θΘ =

1e

T

x dtT

0

1

T

I dtT

La funzione sopra definita sarà, in generale, non lineare nelle variabili indipendenti poiché tali variabili possono presentare effetti di accoppiamento che si riflettono sui valori assunti da ET.

Sviluppando la funzione in serie di potenze di Taylor intorno a un valore qualsiasi appartenente al dominio delle variabili e arrestando lo sviluppo al primo ordine delle derivate si ha:

[ ]Tref

EX X

VT= Θ+ + − Θ+ +ϒ ϒE= A B C A B C

Nei lavori precedenti è stato illustrato il significato fisico dei coefficienti A, B, C:

0

ˆ

eqeq p

R

MSU nc

V V

nr

S

V

ρ δ

ρ

= + ±

=

=

A

B

C

La struttura dell’espressione di E ha suggerito di esprimere la funzione sotto forma di prodotto scalare tra vettori.

1 Ripercorriamo rapidamente il procedimento di costruzione del modello matematico, rimandando i dettagli ai lavori precedenti [1,2].

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

A tale scopclimatico" le

Vettore eddell'edificio

Vettore climcon modulo

L’angolo tral’orientamelimitata.L'inclimatizzazi

ovvero, in t

assumendo

un campo li

Se si normadi tempo ddall'altra ca

po sono stae cui definizi

dificio BV

: èo in esame (r

matico CV

: o pari a:

a i due vettoento nello spntroduzione one E sotto

ermini scala

, come ipote

imitato intor

alizza l'energdi osservazio

ratteristica d

ati introdottioni, nella fo

è il vettore r e r0 sono de

è il vettore

ori è w, dippazio (Θ, Χ

di questi o la seguente

ri

esi semplifica

rno a 1) si pu

E

ia E , energone, con le cdell'edificio e

C

ti due vettorma general

che ha per elle costanti

BV =

che ha per

CV =

pendente esseΥ del vetdue vettor

e forma:

V=E

ativa, cosω

uò scrivere:

cB CV V=

E

gia di climaticaratteristichespressa da

coB

CV

= E

B CV V=

E

ori caratterisizzata, sono

component), con modu

2 2= +A B

componenti

2 2= Θ + Χ

senzialmentttore climatii caratterist

'B C BV V V−

cos 'ω ω≅ e

(cos kω μ−

izzazione perhe dell'edificcosω , si ott

osCV

ω= −

cosC BV Vω −

stici, denomle seguenti:

i le caratterlo pari a:

2 2+C

i le caratteri

2+ ϒ

e dai coseni co è contentici ha con

,C refV

introducend

) , cosC refVμ ω

r unità di volcio, espressetiene:

( ) ,C refk Vμ−

', cosB C refV ω

minati "vetto

ristiche geom

stiche climat

direttori deuto in un ansentito di

do il fattore

ω

lume internoe dal modul

f

ore edificio"

metriche e t

tiche cumula

el vettore edngolo solido esprimere

( )'

B

B

Vk

Vμ =

o dell'edificiolo del vettor

e "vettore

termofisiche

ate del sito,

ificio poichédi ampiezzal'energia di

(variabile in

o e per unitàre edificio e

e

e

,

é a i

n

à e

8

Il fattore C così definito rappresenta l'energia di climatizzazione normalizzata con le caratteristiche globali dell'edificio, indipendente quindi da queste, ma dipendente dalle caratteristiche climatiche globali ed è il candidato proposto per rappresentare l’Indice di Severità Climatica pratico utile per la classificazione delle zone climatiche estive su un territorio.

Il fattore C, nel modello proposto, dipende linearmente dal modulo del vettore climatico CV

, funzione

delle sole variabili climatiche cumulate, a meno di un termine praticamente costante dipendente debolmente dall’edificio tramite il fattore ( )k μ .

Il modulo del vettore climatico, CV

, può essere quindi utilizzato per una suddivisione del territorio

nazionale in fasce climatiche estive (zonizzazione) che rispecchino il fabbisogno energetico per la climatizzazione estiva poiché, secondo quanto esposto, è univocamente legato all’Indice di Severità climatica C che ne costituisce l’immagine energetica.

2.2 Il vettore climatico ridotto2

Per vettore climatico ridotto intendiamo il vettore climatico di un sito le cui componenti sono date dal rapporto tra le grandezze climatiche cumulate per il sito nel periodo T e l'intervallo di tempo corrispondente a T stesso (valor medio nel periodo T), normalizzate ciascuna rispetto al valor medio delle stesse componenti negli n siti del campione climatico del territorio nazionale in modo da renderle indipendenti dalle rispettive unità di misura. Il modulo del vettore così definito stabilisce una scala relativa tra le n località.

2 2 2C e e eV X

• • •

= Θ + + ϒ

Dove

** *

** *

0

***

1

1 1

1

1 1

1

1 1

e

eTe e

n T

e

eTe e

n T

eTo

n T

e

dtT

con dtn T

x dtT X

X con X x dtX X n T

I dtT

con I dtn T

ϑϑ

ΘΘ = = Θ =Θ Θ

= = =

ϒ= = =ϒ

ϒ ϒϒ

2 Idem nota 1

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

3 Impiclima

Il legame trin alcuni preIl grafico dmediante criferimentoconsiderandorientamen

La buona dell’edificio,differente tsostanziale

una classific

3.1 La sc Il criterio irisponde alfabbisogno è ben rappnormalizzatprecedente

ego dell’atica esti

ra il Vettore ecedenti lavo

della figura scalcolo dina, di tipo resido diverse c

nto, superfici

correlazione, ed il modutipologia e indipendenz

cazione del t

celta del nu

nizialmente l’esigenza denergetico (

presentato nto e vettore

emente effet

Indice diiva del te

climatico e lori. seguente ( mico del fadenziale e te

caratteristichie vetrata, ca

e tra C, enulo del vettor

destinazionza del vettor

territorio ital

umero di c

scelto per i ridurre sta(C), suppostonel grafico s

climatico, ctuata.

-0.1 00.0

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5

0.6

0.7

0.8

C

i Severitàerritorio.

’Indice di Se

[2] Technicabbisogno enerziario (uffiche termofisicapacità term

nergia di clire climatico,e d'uso. Ciò

re climatico d

iano.

lassi inizial

individuare atisticamenteo pari 2σ± pseguente in on intervallo

Indin

0.0 0.1

à Climati

everità C, cos

al Report Rdnergetico peci), in 20 divche dell'edifica.

Figura 1

imatizzazion è ben confeò dimostra dalle caratte

le

un congruoe l’eventualpossa compo

cui è mosto di previsio

dice di severità climntervallo di prevision

0.2 0.3

ca per un

sì come sopr

dS 2011) raer la climaterse localitàficio: grado

ne normalizzermata anch

ulteriormeneristiche dell

o numero dità che il m

ortare un camrata la corr

one al 95%, e

matica Cne 0.95

0.4 0.5

(C stdV k μ−

na nuova

ra definito, è

appresenta iizzazione es rappresentad’isolamento

zata con lehe nel caso snte, secondo'edificio e re

di classi climargine di inc

mbio di fascielazione trae la suddivis

0.6 0.

) ,C ref stdVμ

a zonizza

è stato ogget

i risultati finstiva di alcuative del climo dell’involu

e caratteristsiano analizzo quanto ipende CV

uti

matiche, detcertezza nela climatica. T

a fabbisognosione in class

7

azione

tto di analisi

nali ottenutini edifici di

ma italiano eucro edilizio,

tiche globalizati edifici dipotizzato, lailizzabile per

to del 2σ ,l calcolo delTale aspetto

o energeticosi climatiche

i

i i

e ,

i i

a r

, l

o o e

10

Indice di Severità Climatica C intervallo di previsione 0.95

C

( ) ,C C rifV k Vμ−

( ) ( )2

, ,1 2 3C C rif C C rifC c c V k V c V k Vμ μ = + − + −

A

G

F

E

D

C

B

Figura 2

Le classi, individuate in accordo al criterio dell’intervallo di previsione al 95% (±2σ), sono sette, contraddistinte dalle lettere da A a G in ordine crescente di severità climatica estiva, cioè di fabbisogno di energia per la climatizzazione. In buona sostanza, interpretando correttamente la suddivisione effettuata dal punto di vista statistico,è possibile affermare, che per un dato intervallo del vettore climatico CV

(classe climatica) è lecito

aspettarsi un corrispondente intervallo del fabbisogno energetico estivo (con intervallo di previsione ±2σ) 3.2 Una nuova proposta per le zone climatiche estive

A livello normativo nazionale è stato intrapreso un percorso di riduzione delle zone climatiche invernali, accorpando la zona A, dove sono presenti solo due comuni e con un esiguo numero di abitazioni (lo 0,04% del totale italiano), con la zona B, portando quindi il numero totale delle zone da sei a cinque. In accordo con questa esigenza, gli autori hanno ritenuto opportuno proporre una riduzione del numero delle zone climatiche estive definite in [3] passando da sette (da A a G) a cinque (da A a E), stabilendo così, nell'ambito della climatizzazione degli edifici, una simmetria tra il caso invernale e il caso estivo. La riduzione introdotta non è stata una semplice rimodulazione di quanto già proposto, bensì una ridefinizione della zonizzazione, realizzata in modo da considerare un peso energetico potenziale che può essere attribuito a ciascuna località nell'ambito della climatizzazione estiva. Per quanto dimostrato attraverso l'indice di Severità Climatica, l'energia di climatizzazione, a meno delle caratteristiche globali dell’edificio, può essere considerata proporzionale al modulo del vettore climatico e al volume da climatizzare. Questa accezione può essere estesa ad un intero comune laddove lo stesso venga identificato con un insieme di volumi; la medesima cosa si può dire per l'intero territorio nazionale. Come ulteriore ipotesi semplificativa si è scelto di riferirsi ai soli edifici residenziali e considerare la superficie (in pianta), e quindi il volume climatizzato, variabile a livello provinciale.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Per la detsono stati

− −

I primi duedifici. Secondo qqueste cirquelle cenabitative.

Si può ossseguita daprimi quatRelativamcompresi risulta piùle superfic

terminazioneconsiderati

il numero la superficil modulo

e parametri

questi dati, irca il 47% si ntrali. in figu

servare che alla Sicilia, dttro posti troente alle sutra 71 e 11

ù contenuto cci medie com

e del peso etre diversi p

di unità abitcie media dedel vettore c

sono stati r

l numero detrova nelle rura 3 viene p

Figura

in termini dal Lazio e da

oviamo, Romuperfici med7 m2 (valori così come a

munali sono s

energetico coarametri:

tative; ella singola uclimatico CV

icavati utilizz

elle abitazionregioni del nproposto un

3. Ripartizio

di incidenza al Veneto. P

ma, Milano, Tie in piantamedi provin

livello di mastate assunte

on cui caratt

nità abitativa

C .

zando i dati

ni italiane (ceord, il 34% n quadro riep

ne regionale

regionale il

Per quanto rTorino e Napo delle abitaznciali); a live

acroarea (noe pari a quel

terizzare cia

a (valore pro

ISTAT 2011

ensite) è pocnelle regioni pilogativo de

e % abitazion

contributo iguarda inveoli. zioni italianeello di dati rord, centro, sle delle rispe

scuno dei co

ovinciale);

su popolazio

co superiore del sud ed i

ella ripartizio

ni italiane

maggiore è ece l'incidenz

e, i dati cenregionali quesud e isole). ettive provin

omuni italian

one resident

ai 29 milionil restante 1

one regionale

quello dellaza dei singo

nsiti mostranesto range dPer le analis

nce di riferim

ni analizzati,

te, alloggi ed

ni di unità; di9% (circa) ine delle unità

a Lombardiali comuni, ai

no dei valoridi variazionesi effettuate,ento.

,

d

i n à

a i

i e ,

12

Regioni Superficie media (m2)

Piemonte 88,1Valle d'Aosta 71,3Lombardia 91,7Trentino-Alto Adige 85,3Veneto 105,8Friuli-Venezia Giulia 97,0Liguria 77,9Emilia-Romagna 97,0Toscana 94,6Umbria 100,6Marche 98,5Lazio 87,5Abruzzo 91,9Molise 91,4Campania 89,3Puglia 91,7Basilicata 81,0Calabria 88,0Sicilia 89,9Sardegna 96,7

Tabella 1. Superficie media regionale delle abitazioni italiane

A ciascuno dei comuni italiani esaminati è stato associata una superficie potenziale da climatizzare calcolata sulla base del numero di abitazioni censite e sul valore delle superfici medie. Per il calcolo del volume corrispondente si è introdotta l'ipotesi semplificativa di considerare l'altezza media di interpiano h costante e uguale per tutte le abitazioni dei comuni considerati. Una volta determinato il volume potenziale di ciascun comune, è stato valutato il peso relativo rispetto al volume potenziale medio dei comuni italiani con il coefficiente

, ,

, ,1 1 1

1 1 1T i T ii i

N N N

i i T i T i

S h Sua S hnp

ua S h S h SN N N

= = =

dove N è il numero totale dei comuni, iua è il numero di unità abitative del singolo comune, iS la superficie media provinciale delle unità abitative, assunta come rappresentativa di quella comunale , e

,T iS la superficie totale da climatizzare dell'i-esimo comune.

Determinato il coefficiente di peso np, per ciascuna località, è stato ricalcolato il modulo del vettore climatico, sia per tener conto di modifiche apportate alla Norma UNI 10349 (febbraio 2012), sia per correggere alcune imprecisioni riscontrate nelle valutazioni precedenti [3]. Così come riportato anche nella Norma UNI 10349 - Parte 3 di prossima pubblicazione, gli autori hanno ritenuto opportuno considerare, come caratteristica di riferimento climatica estiva, invece del valore modulo di CV

il suo multiplo 103 CV

.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

In figura 4comuni ca

Nella figuraclimatizzato

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

550

600

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

550

600

4 è proposto aratterizzato

a che seguo, attraverso

l'andamento da uno spec

Fig

e è stata r il coefficien

Figura

o della numecifico interva

gura 4. Nume

rappresentatte di peso np

5. Numeros

erosità del mallo di valori d

erosità del ve

ta la medep

ità pesata de

Numerosit

Numerosit

modulo del vedi CV

.

ettore climat

sima distrib

el vettore cl

tà di Vc

tà pesata di Vc

ettore climat

tico

buzione pesa

imatico

tico, ovvero

ata rispetto

il numero di

o al volume

i

e

14

Nel primo grafico a ciascun comune viene attribuito il medesimo peso pari a 1; nel secondo grafico invece ciascun comune pesa in proporzione al volume (superficie in pianta) da climatizzare3. Nella figura 5 che segue sono rappresentate le distribuzioni cumulate della numerosità di CV

sopra

rappresentate.

Figura 5. Distribuzione cumulata delle numerosità di Vc

Le curve riportate evidenziano uno spostamento della distribuzione pesata verso i valori di CV

più alti; si

può osservare che nella fascia con valori di CV

più bassi, nel 20% dei comuni considerati si ha solo il 5%

del totale dei volumi da climatizzare. Dal peso relativo al volume np attraverso il modulo del vettore climatico CV

è possibile passare, come

detto, ad un peso energetico potenziale, proporzionale al fabbisogno di energia termica di climatizzazione

, ,

, ,1 1

1 1T i T i

C C CN N

T i T i

S h Snp V V V

S h SN N

= =

Questo coefficiente caratterizza ciascun comune da un punto di vista energetico, determinando così, per la climatizzazione estiva, una graduatoria dei consumi energetici potenziali, valutati sui dati climatici e sulle volumetrie da climatizzare.

3 La ripartizione in classi di piccola ampiezza dei valori di CV

ha come obiettivo di esplorare le caratteristiche delle

distribuzioni, di rendere più leggibili i grafici presentati e visivamente evidente lo shift della distribuzione pesata.

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

1120 1170 1220 1270 1320 1370 1420 1470 1520 1570 1620 1670 1720 1770 1820 1870 1920 1970 2020 2070 2120 2170 2220

Distibuzione cumulata numerosità di Vcn

np

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Una carattesi attribuisc A livello regmentre a liv

In figura 7 è

attribuito ucon peso pa La distribuzulteriore sp

Le curve rip

può osserva

del totale d

erizzazione dce alla singola

gionale, il pevello comuna

è rappresent

n peso pari ari ad 1 (n) e

zione riferitapostamento v

portate evide

are che nella

ei volumi da

di questo tipoa classe.

eso maggiorale troviamo

tata la distrib

a quello enepari al volum

a ai pesi eneverso valori p

enziano uno

a fascia con

a climatizzare

o consente d

e è quello do ai primi qua

buzione cum

ergetico poteme da climat

ergetici, rispepiù elevati di

spostament

valori di CV

e.

di definire le

della Lombarattro posti Ro

Figura 6.

mulata della n

enziale; sonotizzare (np).

etto a quellai CV

to della distr

C più bassi,

e classi clima

rdia seguita oma, Milano

numerosità d

o state ripor

a riferita ai v

ribuzione pe

nel 20% dei

tiche in base

dal Lazio, dao, Napoli e To

di CV

dove

rtate a tratte

volumi da cl

sata verso i

i comuni con

e al peso en

al Veneto e orino (figura

a ciascun co

eggio anche

limatizzare e

valori di CV

nsiderati si h

ergetico che

dalla Sicilia,6).

omune viene

le cumulate

evidenzia un

C più alti; si

ha solo il 5%

e

,

e

e

n

i

%

16

1200 1400 1600 1800 2000 22000

200

400

600

800

1000

1200

Freq.

Vc

Vc

Figura 7. Distribuzione cumulata delle numerosità di CV

: peso energetico

3.3 Nuova determinazione delle classi climatiche in funzione del Vettore climatico Per definire opportunamente le classi climatiche si è partiti dall'analisi della distribuzione di frequenza di

CV

, che, come mostrato nei grafici seguenti, è risultata sostanzialmente di tipo gaussiano con media µ

pari 1683 e deviazione standard pari 149

Figura 8.

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

1120 1170 1220 1270 1320 1370 1420 1470 1520 1570 1620 1670 1720 1770 1820 1870 1920 1970 2020 2070 2120 2170 2220

Distibuzione cumulata numerosità di Vc nnpnp*Vc

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Partendo da

dei dati disp Gli istogramprobabilità (media, devquantità dip La costruziclassi, ne cfrequenza p L’idea che gnell’istogramche si possoche si ha ne Diverse sonclassi in cui

Dopo aver (aperte sul

99N

orm

al P

erce

ntile

s

ai valori di

ponibili, al fin

mmi sono u(o frequenz

viazione stanpende dal nu

one di una onsente, inf

pari ad uno e

guida tale comma le caraono attribuirei dati stessi.

no le metodoripartire un 1 3.31 2.2 log

. preso in esalimite super

0.01

1

10

40

70

95

99.5

.999 P R

CV

, relativi

ne di poter a

usati in manza) sia comendard…) dellumero di clas

curva di distfatti, una mie altamente r

ostruzione, è atteristiche dre a fluttuazi

ologie di Staset di dati, in Sturgg Larson

Scott (

ame le princiore e chiuse

1000

Nmu

PercentilesReference Line

agli oltre ot

avere un qua

niera estense rappresentla sottostantssi scelte per

tribuzione inigliore rapprravvicinati.

di determindi base dellaioni casuali,

tistical binnin funzione d

ges (1926)

n (1975)

(1979)

ipali relazione su quello in

1500

Normal Probu = 1683.7763

V

e

Figura 9.

ttomila com

adro più sinte

siva sia comtazione visivate densità dr la rapprese

n frequenza resentazione

nare un numa distribuzioa una più o

ing per detedella numero

ni disponibilinferiore), co

bability Plot 31 sigma = 14

Vc

uni italiani, è

etico della di

me stimatora dei dati pei frequenza

entazione dei

dei dati in e, evitando u

ero di classi ne dei dati imeno nota

rminare il nuosità del cam

i, si è scelta n ampiezza

2000

of Vc.9.33746

è stata oper

istribuzione d

i non paramer ottenere teorica. Tut

i dati.

esame, in ununa elevata

minimo cheiniziale, ignoimprecisione

umero e l'ampione e della

un curva di pari a 50 un

2500

rata una disc

del campion

metrici dellaquantità ca

ttavia la stim

n opportunodispersione

e consenta diorando i dete numerica o

mpiezza oppa varianza, tr

ripartizionenità di 310 V

cretizzazione

ne.

a densità diratteristiche

ma di queste

o numero die di dati con

i “catturare”tagli più finio alla fiducia

ortuna dellera cui:

e in 26 classi

C : in base a

e

i e e

i n

” i

a

e

i a

18

1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2400

0

20

40

60

80

100

Vc

F(%) Frequenza cumulata Vc

F(%)

1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 24000

20

40

60

80

100

Vc

Vc np*Vc

Frequenze cumulate

tali assunzioni è stata ricavata la curva di frequenza cumulata di 310 CV

, riportata nel grafico della figura

seguente avente come ascissa il valore centrale della classe:

Figura 10.

La curva di distribuzione così ottenuta è stata quindi messa a confronto con quella relativa al prodotto

Cnp V

(prodotto del modulo del Vettore climatico per il coefficiente np dipendente dal numero di unità

abitative e superfici delle abitazioni) che, come detto in precedenza, può essere considerato l' "immagine energetica" del Vettore climatico, in quanto proporzionale agli spazi abitativi presenti in un determinato comune e quindi, potenzialmente, climatizzabili (figura 11).

Figura 11.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

La curva di

quello di V

iniziale e fdistribuzionDa notare c

Dall'analisi consentissenazionale: ichiuse ed "e Una ragioneper le due c(B, C ed Eclimatizzazi I valori di

approssima Sono di seg

varie classi

F(%

10000

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

110

frequenza d

CV

, in cui è

finale, ed une è stata quche in ascissa

della distrie di poter vain quest’ottiequienergeti

evole suddivclassi estremE), che insieone estiva.

CV

corris

ata con la fun

uito riportat

climatiche e

%)

- (1 k

ay

e=

+

1200

np*VcLogist

di Cnp V

, co

possibile dis

n tratto, soindi appross

a è sempre ri

buzione si alutare, per ica l'andameiche" nel trat

visione confome aperte (claeme rappres

spondenti al

nzione di tipo

ti il grafico de

la potenzial

- )cx x

1400 1

ctic curve

Imma

ome evidente

stinguere tre

ostanzialmensimata (minimiportato il va

è cercato ogni classe,

ento della cutto centrale

orme a tale cassi A ed E) esentano, inf

lle classi cos

o logistico.

ella classifica

e incidenza e

1600 180

agine energ

e, ha un and

e diversi trat

nte lineare, mi quadrati) alore centrale

Figura 12.

di individua, l'incidenzaurva di freqe due classi

criterio, è stae rispettivamfatti, il 70%

sì definite,

azione effett

energetica.

00 2000

getica di Vc

damento a "

tti: due tratt

nella zona con una cur

e della classe

are una sudenergetica

uenza, ha suaperte nelle

ata individuamente del 23

% del fabbiso

sono stati i

tuata e una t

2200

"sigmoide" s

i praticamen

centrale. Nva logistica. e.

ddivisione insul potenzia

uggerito una zone estrem

ata ipotizzand3,33% per le ogno energe

ndividuati s

abella con i v

2400Vc

sostanzialme

nte asintotic

Nella figura

n classi climale consumoa ripartizionme.

do un'incidetre classi chetico poten

ulla curva d

valori limite

c

ente simile a

i nella parte

seguente la

matiche cheo energeticoe di 3 classi

enza del 15%iuse centraliziale per la

di frequenza

di CV

delle

a

e

a

e o i

% i

a

a

e

20

Figura 13.

Tabella 2. Le classi aperte, nelle zone estreme, sono caratterizzate da un range più ampio in termini di CV

, e questo

dovrebbe evitare l'esistenza di classi in cui ricadono solo poche località, caratterizzate o da condizioni climatiche più severe o, all’opposto da piccola incidenza energetica. Il grafico di sintesi, riportato nella figura seguente, mostra un quadro d'insieme delle classi individuate, delle incidenze energetiche e i corrispondenti valori limite del Vettore climatico, ottenuti dall'analisi delle due curve di distribuzione esaminate.

F(%) np*Vc Logistic curve Fit

1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 24000

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

110

Vc

Immagine energetica di Vc

15%

38.3%

61.7%

85%

100%

A

D

E

C

B

Classe F(%) Vc range Incidenza energetica (%) A 15 <1610 15 B 38.3 1610-1709 23.3 C 61.7 1710-1789 23.3 D 85 1790-1889 23.3 E 100 >=1890 15

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

1000

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

61.

38

15.

85.0

[%] 1000

La definiziocostituire uriscaldamenper area ge Viene di secorrisponde

relativo alla

1200

7%

.3%

0%

0%

zon1200

one di classi un utile supnto, sarannoografica.

eguito riportenti valori d

a discretizzaz

0 14

15.0

%1

5.0

%23

.33%

23.

33%

23.3

3%

Distribuzi

na zero140

climatiche pporto per io fissati dei l

tata una tabelle frequen

zione effettu

00 1|Vc|

A

ione e inter

A

00

e di una coil legislatorelimiti al fabb

bella di sinteze cumulate

ata e alla sua

1600

B

| centrale d

A

rvalli delle c

B C

1.710

1.610

1600

Figura 14

orrispondentee nel momebisogno ener

esi con i vae di Cnp V

.

a approssim

1800

D

C

di classe

classi climat

C D

1.890

1.790

1800

e incidenza ento in cui, rgetico per la

lori limite ePer complet

azione logist

2000

E

tiche

E

0

2000

energetica, in analogia

a climatizzaz

e centrali detezza è riport

tica basata su

2200

np*

Vc

2200

seppur potea a quanto zione estiva,

elle classi clitato anche l’

ui valori cent

2400

Vc

2400

enziale, puòfatto per ildifferenziati

imatiche e i’istogramma

trali.

ò l i

i a

22

Limiti di classe Frequenza cumulata limite sup.

< limite inf.

<= centrale di classe Cnp V

1100 1050 1075 0.0001150 1100 1125 0.0121200 1150 1175 0.0521250 1200 1225 0.1111300 1250 1275 0.3241350 1300 1325 0.5771400 1350 1375 1.1051450 1400 1425 1.7641500 1450 1475 2.8701550 1500 1525 5.0081600 1550 1575 9.5621650 1600 1625 18.3271700 1650 1675 28.8931750 1700 1725 44.2141800 1750 1775 60.0901850 1800 1825 70.1961900 1850 1875 82.9551950 1900 1925 91.1472000 1950 1975 94.4482050 2000 2025 97.3212100 2050 2075 98.7802150 2100 2125 99.3402200 2150 2175 99.7492250 2200 2225 99.9602300 2250 2275 100.0002350 2300 2325 100.000

Tabella 3.

1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000 2100 2200 2300

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Frequenza %

CV

Cnp V

Figura 15.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

3.4 La d La rimodulacomportatoin [3]. Una s

In termini dnella classe nelle region

distribuzion

azione del nuo una ricollocsintesi nella

di numerositE a più alta

ni del sud Ita

Figur

ne dei comu

umero delle ccazione dei cnuova classif

Clas310 V

16101610≤B<1710≤C<1790≤D<

1890

Tabella 4

tà delle classseverità climlia e nelle iso

a 16. Distrib

uni italiani

classi climaticomuni italiaficazione è p

sse climatic

CV

0<A <1710 <1790 <1890

0≤E

. Numero di

si, nella A e matica, sono ole.

uzione % dei

secondo le

iche estive, pani nell’ambitproposta nell

a

A B C D E

località per

nella B tropresenti circ

i comuni ital

e nuove cla

passate da seto delle singla tabella seg

Comun

n

2228241817301053665

classe climat

oviamo quasca l’8% dei co

iani per clas

assi climati

ette (da A a Gole classi rispguente.

ni

tica estiva

i il 60% dei omuni italian

se climatica

iche

G) a cinque (petto a quan

comuni italni, situati pri

estiva

(da A a E) hanto riportato

iani, mentrencipalmente

a o

e e

24

Nella figuraclassi climat

Dalla letturaappenninich

a seguente ètiche estive.

Figura

a della mapphe, mentre la

è rappresenta

17. Distribu

pa risulta evia classe clim

ata una map

zione geogra

dente che laatica E le zon

ppa riepiloga

afica naziona

a classe climane costiere d

ativa della di

ale delle clas

atica A interdel sud Italia

istribuzione

ssi climatiche

essa principa e delle isole

geografica it

e estive

almente le ze.

taliana delle

one alpine e

e

e

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Figu

Figu

ura 18. Distri

ura 19. Distri

buzione geo

buzione geo

ografica nazio

ografica nazio

onale della c

onale della c

lasse climati

lasse climati

ica A

ica B

26

Figu

Figu

ura 20. Distri

ura 21. Distri

ibuzione geo

buzione geo

ografica nazio

ografica nazio

onale della c

onale della c

lasse climati

lasse climati

ica C

ica D

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Nella tabellitaliani in fclimatica). D

Tabe Si osserva, più evidentproposte. Qclimatizzazi

Figu

la che segueunzione delDelle possibi

lla 5. Distrib

come manifte se ancheQuesto fattone annuale

ura 22. Distri

e viene ripole classi climli 25 coppie

Clas

se c

limat

ica

estiv

a

uzione dei co

festamente a le classi ino sarebbe

e (estate + in

ibuzione geo

rtata, sotto matiche estivdi classi, ne

Cl

A e B

A

B

C

D 8

E 151

omuni italian

atteso, una nvernali foss

propedeuticverno).

ografica nazio

forma di mve ed invernrisultano pre

asse climati

B C D

24

1 298

72 678

475 526

437 76

ni in funzione

discreta diasero riorganco alla indiv

onale della c

matrice, la dinali (si ricoresenti solo 1

ca invernale

E

1142 10

8 2107 1

8 979

6 46

e delle classi

gonalizzazioizzate con lviduazione

classe climati

stribuzione dda che da A7.

e

F

062

11

i climatiche e

ne della mato stesso cridi cinque c

ica E

del numero A a E cresce

estive ed inv

trice che saiterio delle classi climat

dei comunie la severità

vernali

rebbe ancorclassi estive

tiche per la

i à

r e a

28

3.5 La d

La definizioevidente copotenziale e Una sintesi

Nei diagramdelle singole

distribuzion

one delle claonseguenza energetico (o

della distrib

mmi che segue classi clima

ne della pop

assi climaticla concentraoltre il 70%).

uzione della

Figura 2

uono sono riatiche.

polazione i

he estive bazione della

popolazione

23. Distribuzi

portate le di

italiana sec

asata sulla popolazione

e è proposta

ione delle cla

stribuzioni r

condo le nu

corrispondee italiana ne

in figura 23

assi climatich

egionali dell

uove classi

nte incidenzell'ambito de

.

he estive

a popolazion

i climatiche

za energeticelle classi co

ne italiana, in

e

ca, ha comeon il più alto

n funzione

e o

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Figur

Figur

ra 24. Quadr

ra 25. Quadr

ro regionale

ro regionale

della distribu

della distribu

uzione % del

uzione % del

lla popolazio

lla popolazio

one - Classe

one - Classe

climatica est

climatica est

tiva A

tiva B

30

Figur

Figur

ra 26. Quadr

ra 27. Quadr

ro regionale

ro regionale

della distribu

della distribu

uzione % del

uzione % del

lla popolazio

lla popolazio

one - Classe

one - Classe c

climatica est

climatica est

tiva C

tiva D

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Figur

ra 28. Quadr

ro regionale

della distribu

uzione % del

lla popolazioone - Classe c

climatica esttiva D

32

3.6 La d Una sintesi proposta è

4 Il lettore atte15%) che ci si vettore climatstabilite le nuriassegnando sarebbe necesritenute statisspirito che dov

distribuzion

della distribillustrata dal

ento noterà chera prefisso e ctico, il valore duove classi ed i singoli valori

ssario aumentasticamente sufvrebbe animare

ne regional

uzione a livelle figure seg

e rispetto al tache era basato dell’importanza

i relativi limitalle nuove cla

are la discretizzfficienti: sarebbe lo statistico ch

e del peso

ello regionaleguenti4.

arget di ripartizisulla curva di dpercentuale è

ti inferiore (chssi. Se si volesazione dei dati

be, nell’opinionhe non deve ch

energetico

e del peso en

Figura 29

ione dell’impordistribuzione coè leggermente chiuso) e superisse un rispetto iniziali passand

ne degli autori,hiedere ai dati p

o secondo l

nergetico in

rtanza percentuontinua rispettocambiato. Queiore (aperto), maggiormente

do ad un nume, una inutile epiù di quanto qu

le nuove cl

accordo con

uale delle classo ai valori centrasto effetto è dsi è ritornati ae stingente delero di classi sup

vana ricerca duesti possono f

lassi climat

n la nuova cla

si (15%, 23.3%, ale delle classi

dovuto al fatto a una distribulle ripartizioni iperiore alle vendi accuratezza,fornire.

tiche

assificazione

23.3%,23.3% edel modulo delche, una voltazione discreta,iniziali imposte

ntisei scelte, già, lontano dallo

e

e l

a ,

e à o

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Figura 30

Figura 31

0. Peso energ

1. Peso energ

getico % del

getico % del

la classe clim

la classe clim

matica estiva

matica estiva

A - Quadro

B - Quadro

regionale

regionale

34

Figura 32

Figura 33

2. Peso energ

3. Peso ener

getico % del

rgetico% dell

la classe clim

la classe clim

matica estiva

matica estiva

C - Quadro r

D - Quadro r

regionale

regionale

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Figura 34

4. Peso energetico % del

la classe clim

matica estiva E - Quadro r

regionale

36

4 La durata del periodo di climatizzazione estiva La metodologia dell’indice di severità climatica, finalizzata all’individuazione di un parametro (modulo del vettore climatico) che consentisse la zonizzazione climatica estiva del territorio nazionale in quanto immagine speculare del fabbisogno energetico per la climatizzazione, definiva questo parametro come valore integrale esteso al periodo convenzionale T= 4392 h (15 aprile – 15 ottobre), comune per tutte le località di calcolo, coerentemente con la necessità di stabilire una scala di severità climatica. Il periodo di calcolo era stato opportunamente scelto in modo da contenere tutti i periodi di effettiva necessità di climatizzazione estiva (per mantenere cioè negli edifici le condizioni di comfort) delle località del territorio nazionale. All’interno di questo periodo T ci sono, naturalmente, località dove la necessità di climatizzazione gli edifici si manifesta per periodi di durata inferiore a T , con tempi d’inizio e fine differenti. Per determinare, nelle varie località, il tempo d’inizio st e fine et delle climatizzazione, è necessario definire

l’indice di severità climatica e la sua controparte modulo del vettore climatico CV

, al tempo corrente t con

0 t T≤ ≤ . Si vedrà nel seguito che è così possibile definire questi due valori del tempo (e quindi la durata del periodo di climatizzazione), attraverso le proprietà del solo modulo del vettore climatico corrente, in perfetta analogia con quanto si fa nel caso invernale attraverso l’utilizzo dei gradi-giorno invernali. Arrivare a questo risultato richiede un po’ di sviluppo matematico; se ne chiede venia al lettore interessato, senza alcuna colpa ovviamente, al solo risultato.

4.1 Definizione del modulo del vettore climatico corrente ( )CV t

La definizione è la stessa di quella vista in precedenza, con la sola variazione che le grandezze coinvolte sono calcolate come grandezze integrali (cumulate) tra il tempo convenzionale 0t = , corrispondente all’ora 0 del 15 aprile, e il tempo corrente t . I fattori di normalizzazione *Θ , *X e

*ϒ sono, invece, tenuti

invariati.

2 2 2C e e eV X

• • •

= Θ + + ϒ

( ) ( )

( ) ( )

( )( )

0*

* *

0*

* *

0

0

**

*

1

1 1

1

1 1

1

1 1

t

ee

e en T

t

ee

e en T

t

eo

n T

e

dtt t

t con dtn T

x dtt X t

X t con X x dtX X n T

I dtt t

con I dttn T

ϑϑ

ΘΘ = = Θ =

Θ Θ

= = =

ϒ= = =

ϒϒ ϒ

ϒ

È, ovviamente:

( ) ( )lim C Ct T

V t V T→

=

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

È facile verconsiderano

Per quanto

rappresentatempo corre

4.2 Il cal Per il calcoldella tempetempo correDai valori mprogrammaclimatizzaziseverità climmodello maÈ quindi posT di riferimeLe figure setempo corre

ificare che, so costanti è:

o riguarda l’a

a le caratterente che dal

lcolo del m

lo del modueratura e delente t .

medi mensilia di calcolo one estiva pmatica, valutatematico prssibile calcolento. eguenti riporente, con pa

C

V

se i valori di

altro parame

ristiche d’inele condizion

modulo del

lo del vettorll’umidità sp

di tali grandinamico T

per il set di eta i valori orroprio (Weatlare il modul

rtano un eseasso tempora

0

1.2

1.4

1.6

1.8

2.0

2.2

( )t

i riferimento

( ),C refV t =

etro del mo

erzia termici climatiche

vettore clim

re climatico ecifica dell’a

dezze, dispoTRNSYS 16, edifici sui quaari di tempe

ther generatolo del vettor

empio dell’aale orario, pe

1000

o per tempe

( ),C refV T=

odello linear

ca dell’edificiniziali dell’e

matico cor

corrente sonaria esterna

onibili o comimpiegato pali è stata ve

eratura, umidor). e climatico c

ndamento der una localit

2000

t (h)

Figura 35a.

ratura, umid

*=costCV=

e dell’indice

io, si vedrà edificio (appe

rrente (CV

no necessarie dell’irradia

munque ricavper la stimaerificata la codità specifica

corrente con

del modulo dtà generica:

3000

dità specifica

e di severità

nel seguito endice 2).

)t

i i valori, perazione solare

vabili dalla na del fabbisoonsistenza da e irradiazio

passo temp

del vettore c

4000

a e irradiazio

à climatica,

come è aff

r una localitàe sul piano o

norma UNI 1ogno energe

del modello done solare at

porale orario

climatico in f

one solare si

( )k μ , che

fetto sia dal

à assegnata,orizzontale al

10349- 94, iletico per ladell’indice dittraverso un

o nel periodo

funzione del

i

e

l

, l

l a i

n

o

l

38

Un dettaglio della figura precedente:

0 1000

1.2

1.4

1.6

1.8

2.0

( )C

V t

t (h)

Figura 35b.

La funzione ( )CV t

è dominata dall’andamento periodico delle funzioni componenti (temperatura, umidità

specifica e irradiazione solare): si nota infatti una periodicità di 24 ore intorno ad un valore medio, evidenziata maggiormente nella seconda figura che riporta una parte ingrandita della prima. Queste oscillazioni si smorzano abbastanza velocemente al progredire del tempo. Altra caratteristica dell’andamento del modulo del vettore climatico è la fase iniziale contraddistinta da una sovraelongazione (overshoot) sia del valore medio sia della componente oscillante. Il grafico della funzione presenta, inoltre, un massimo in prossimità della fine del periodo di calcolo T . Le caratteristiche descritte possono variare di entità (attenuandosi o esaltandosi ) al cambiare della località di calcolo, cioè al cambiare dei valori di temperatura, umidità specifica e irradiazione solare, come illustrato dalla figura seguente:

0 1000 2000 3000 40001.1

1.2

1.3

1.4

1.5

1.6

1.7

1.8

( )C

V t

t( h)

Figura 36.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Uno studio

anche nel ca Dallo studiovalutazionecomportam

Viste queste

ne colga lcontempora

4.3 Il filt Tra le 20 loconsideriam Il modulo d

Una rappre

sovraelongaore. Operan

teorico della

aso in cui la

o si evince ce numerica mento in corr

e caratterist

e proprietàaneamente,

traggio del

ocalità delle mo Agrigento

el vettore ha

C

V

esentazione

azione iniziando in tal mo

a funzione V

variabile t è

che il compo(passo di caispondenza

iche, una rap

più imporla renda più

l modulo d

quali sono o.

a l’andament

01.2

1.3

1.4

1.5

1.6

1.7

1.8

1.9

2.0

2.1

2.2

( )t

più “stabile

le e limita leodo non si alt

( )CV t

che m

è continua, è

ortamento dalcolo orariodell’origine d

ppresentazio

rtanti, signif “stabile” ap

el vettore c

disponibili i

to riportato

500 1000 15

e” si ottiene

e apparenti iterano i dati

mette in risa

riportato in

ella funzioneo) che ne èdei tempi.

one opportun

ficative ed ppare a ques

climatico c

dati per val

nel grafico d

500 2000 250

t (h)

Figura 37.

e consideran

irregolarità, i di partenza,

lto le caratte

appendice 1

e dipende dè stata effet

namente tra

utili per loto punto nec

corrente CV

lutare il mod

della seguent

0 3000 3500

ndo la funzi

pur mantene, se ne da so

eristiche prim

1.

a come è stttuata e se

sformata de

o scopo di cessaria.

( )CV t

dulo del vet

te figura:

4000 4500

ione (Ct V t

endo il contelo una divers

ma evidenzia

tata definita ne giustifica

ella funzione

questo lav

ttore climati

)t che non

enuto periodsa rappresen

ate, presenti

e non dallaa, inoltre, il

( )CV t

che

voro, e che

co corrente,

presenta la

dico delle 24ntazione.

i

a l

e

e

,

a

4

40

Le figure successive illustrano la situazione:

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500

0

2000

4000

6000

8000

10000

( )Ct V t

t (h)

Figura 38a.

Un dettaglio della figura precedente:

3000 3100

6300

6400

6500

6600

( )Ct V t

t (h)

Figura 38b.

La funzione ( )CV t

e quindi anche la funzione ( )Ct V t

, per il modo in cui è stata costruita, ha

componenti con periodo giornaliero, settimanale e mensile. Possiamo quindi adoperare una tecnica di filtraggio numerico, basata sull’algoritmo della Fast Fourier Transform (FFT) per isolarne le varie

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

componentavverrebbe

4.3.1 App

I periodi de

24

168

720

d

w

m

h

h

h

τττ

===

Applicando

frequenza s La figura illu

ti ed effettu impiegando

plicazione di

lle compone

giorno

settimana

mese

un filtro pa

superiore a q

ustra il risulta

Ct V

uare successo una proced

filtri passaba

enti sono:

assa basso c

questa soglia

ato dell’appl

0

0

2000

4000

6000

8000

10000

( )w

t

sivamente uura di “fittin

asso alla fun

con frequenz

intorno al t

licazione di q

500 1000 15

uno “smoothng” ai minim

nzione (Ct V

za di taglio

trend genera

questo filtro:

500 2000 250

t (h)

Figura 39a.

hing” fisico mi quadrati .

)t

1wτ si elim

ale della funz

:

0 3000 3500

e non pura

minano le co

zione.

4000 4500

amente alge

omponenti v

ebrico come

variabili con

e

n

42

Un dettaglio della figura precedente: la periodicità a 24 ore è stata filtrata.

2600 2800 3000 3200 3400

5000

6000

7000

( )C wt V t

t (h)

Figura 39b.

Se si applica un filtro passabasso con frequenza di taglio 1mτ si ottiene ( )C m

t V t

:

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500

0

2000

4000

6000

8000

10000

( )C mt V t

t (h)

Figura 40.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Un confront

In dettaglio

to tra la funz

Ct V

:

Ct V

zione origina

0

0

2000

4000

6000

8000

10000

( )C t

2000

4000

4200

4400

4600

4800

( )C t

ale e la funzio

500 1000 15

one filtrata e

500 2000 250

t (h)

Figura 41a.

2200

t (h)

Figura 41b.

evidenzia gli

0 3000 3500

Ct V

Ct V

2400

Ct V

Ct V

effetti dello

4000 4500

( )t

( )m

t

( )t

( )m

t

smoothing e

effettuato:

44

4.3.2 Ricostruzione delle funzioni ( ) ( )eC Cw mV t V t

È immediato, a questo punto, ricavare ( ) ( )eC Cw m

V t V t

:

( )( )

( )( )

C

C

C

C

ww

mm

t V tV t

t

t V tV t

t

=

=

La figura seguente riporta i risultati finali ottenuti:

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 45001.2

1.3

1.4

1.5

1.6

1.7

1.8

1.9

2.0

2.1

2.2

( )C wV t

( )CV t

( )CV t

t (h)

Figura 42.

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 45001.2

1.3

1.4

1.5

1.6

1.7

1.8

1.9

2.0

2.1

2.2

( )CV t

( )C mV t

( )CV t

t (h)

Figura 43

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Si osserva c

mette in ris

descritto nepassi tempoIl lettore stu

sia stata dir

smoothing procedura n 4.4 Ener Riprendiam

Ricordiamo periodo di c È interessapossibile ch

Prima di effscusa al lett

dove si è po ( )t P≡E

coBb V=

( )CV t V=

*

,C C refV V=

Scrivendo la

che l’oversho

salto le cara

ell’appendiceorali finiti (orudioso e cur

rettamente a

non risulta numerica ba

rgia cumula

mo il modello

che il modcalcolo conve

nte vedere he sia ancora

fettuare quetore volenter

osto:

( )t richiam

(o cumu

os costω =

( )CV t

ef

a relazione in

oot della fase

tteristiche m

e 1, caratterrari) della funioso si doma

applicata alla

particolarmsata sulla Fa

ata e poten

lineare dell’

C

ello era statenzionale T

in che misu valida in qu

( )C t

esta verifica,roso) e scrive

mando anche

lata) ( )tE p

t se si cons

n termini di e

(E t

b

e iniziale si è

matematiche

ristiche che nzione stessaanderà, a que

a funzione V

mente efficacst Fourier Tr

nza cumula

indice di sev

coB

CV

= E

to verificato.

ra il modellesto campo

( )cosB

t

V ω=

E

, appare oppere l’espress

( )P t

b=

e nel simbolo

per unità di v

sidera un pre

energia cum

) ( )t tP t

b=

è evidenziato

e della funzio

sono in quala. esto punto,

( )CV t

origin

ce e, spessoransform.

ata di clim

verità climati

osCV

ω= −

o e calibrato

o mantiene di t un’espr

( )CV tω

=

portuno camsione preced

( )CV t K−

o il significato

volume clima

efissato edifi

ulata per un

( )Ct V t=

o in quanto

one ( )CV t

lche modo p

per quale m

naria: la rispo

o, si verifica

atizzazione

ica:

( ) ,C refk Vμ−

o, per quant

la sua validressione del t

) ( ),K tμ−

mbiare e semdente come:

( ) *, CK t Vμ

o di “potenz

atizzato

cio

ità di volume

) ( ),K tμ−

la procedura

in corrispo

arzialmente

otivo la proc

osta è che, o

ano problem

e

f

o riguarda i

dità anche ptipo:

,C refV

mplificare le

a” della varia

e, si ha:

) *

CV

a di smoothi

ondenza di toscurate da

cedura di sm

operando in

mi di conver

suoi coeffic

per 0 t T≤ ≤

notazioni (c

abile integra

ing adottata

0t = , come

al calcolo per

oothing non

tal modo, lo

rgenza della

cienti, per il

T , cioè se è

chiedendone

ale

a

e

r

n

o

a

l

è

e

46

4.5 Relazione tra potenza e energia cumulata e modulo del vettore climatico calcolati al tempo corrente t.

Tra i quattro casi esaminati di edificio di riferimento, Q1, Q2, Q3 e Q4, come riportato in [1], consideriamo i risultati ottenuti per l’edificio Q1 (minimo isolamento, massima esposizione solare) per la località più “esigente” tra le venti dove si è calcolato il fabbisogno energetico per la climatizzazione estiva con il relativo modulo del vettore climatico (Agrigento). 4.5.1 Potenza cumulata ( )P t al tempo corrente t.

Le figure seguenti presentano i risultati ottenuti dall’analisi dinamica con passo di calcolo orario:

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

( )P t

t (h)

Figura 44a.

1500 2000 2500

1.0

1.2

1.4

( )P t

t (h)

Figura 44b.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Nella figuraclimatico. Applicando

ancora i filt

In dettaglio

di dettaglio

anche alla

ri passabasso

P

:

P

o si nota la pe

funzione P

o con freque

0

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

( )P t

1500

1.0

1.2

1.4( )P t

eriodicità di

( )P t la proc

enze di taglio

500 1000 15

24 ore già o

cedura di sm

o 1wτ e 1

τ

500 2000 250

t (h)

Figura 45a.

2000

t (h)

Figura 45b.

sservata nel

moothing, p

mτ , si otteng

0 3000 3500

P

P

2500

P

P

l’andamento

precedentem

gono ( )wP t

4000 4500

( )wP t

( )P t

( )wP t

( )P t

o del modulo

mente vista,

w e ( )mP t :

o del vettore

impiegando

:

e

o

48

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

( )mP t

( )P t

( )P t

t (h)

Figura 46a.

In dettaglio:

1500 2000 2500

1.0

1.2

1.4

( )mP t

( )P t

( )P t

t (h)

Figura 46b.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

4.5.2 Rela

Rprendiamo

Il punto di m

Il punto di m

azione tra po

o il grafico d

(CV t

minimo ha co

V

minimo ha co

otenza cumu

i ( )C wV t e

01.2

1.3

1.4

1.5

1.6

1.7

1.8

1.9

2.0

2.1

2.2

)wt

t*

oordinate *t

01.2

1.3

1.4

1.5

1.6

1.7

1.8

1.9

2.0

2.1

2.2

( )C mV t

oordinate *t

ulata ( )P t

di ( )C mV t

500 1000 15

* = 399 h

399 e≅

500 1000

t* = 375 h

375 e≅

e modulo de

500 2000 250

KVc

t (h)

Figura 47. 1.630CV ≅

1500 2000

t (h)

Figura 48. 1.647CV ≅

el vettore clim

0 3000 3500

c* = 1.63024

0

2500 3000 35

KVc* = 1.647

)

7

matico (CV t

4000 4500

500 4000 450

724

)t .

00

50

Riprendiamo in considerazione anche il grafico di ( )wP t e ( )mP t :

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

( )wP t

t (h)

t*=399

Figura 49.

È ( ) 0 399wP t per t ≅ ≅

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

( )mP t

t (h)

t*=375

Figura 50.

È ( ) 0 375mP t per t ≅ ≅

Si osserva che il punto di minimo della funzione ( )CV t e il punto di minimo della ( )P t (zero in pquesto

caso) praticamente coincidono in ambedue le scale di filtraggio considerate. La pratica coincidenza dei punti di minimo si verifica anche per le due funzioni non filtrate.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Ricordandofunzioni:

s’identifica

Il grafico rap

e ( )mP t

È da notareun andame

il modello

immediatam

ppresentato

, normalizza

(P

CV

e come le dunto simile

lineare prop

mente il valo

nella figura

te con il loro

0-0.5

0.0

0.5

1.0

( )mt

( ),* mt

ue funzioni r

posto dall’ind

( )P t

b=

ore del punto

( )*

CV t =

seguente rip

o valore mass

( ),*C mV t =

(P

500 1000 15

raggiungano

dice di seve

( )CV t K−

o di minimo d

(min

CV K= =

porta l’andam

simo, rispett

( )( )C

C

m

m

V t

V t= −

( ) (m

m

P tt

P=

500 2000 250

t (h)

Figura 51.

il massimo

erità climatic

( ) *, CK t Vμ

della ( )CV t

( )* *, Ct Vμ

mento delle

to al tempo c

min

min

max

C

C

m V

V

−−

)max

mt

0 3000 3500

P

V

praticament

a estivo per

con il termi

funzioni CV

corrente t :

4000 4500

( )mP t

( ),*C mV t

te allo stesso

r la relazion

ine ( *,K tμ

( ) m

C CmV t V−

o tempo t e

e tra le due

) *

CV .

min

e presentino

e

o

52

Sempre conformemente al modello proposto per l’energia cumulata:

( ) ( ) ( ) min

C C

E t tP tt V t V

b b = = −

si riporta il grafico delle funzioni ( )mE t

b e ( ) min

C Cmt V t V − , normalizzate con il loro valore

massimo, rispetto al tempo corrente t .

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500

0.0

0.2

0.4

0.6

0.8

1.0

( )mE t

b ( )mE t

b

( ),*C mtV t

( ),*C mtV t

t (h)

Figura 52.

Anche in tale rappresentazione le due funzioni raggiungano il massimo praticamente allo stesso tempo t e presentano un andamento simile. Si può quindi ragionevolmente affermare che il legame tra le variabili energetiche ( )P t e ( )E t e le

corrispondenti variabili climatiche rappresentate da ( )CV t e ( )CtV t continua a sussistere anche per

0 t T≤ ≤ . Valutiamo ora il grado di linearità di tale relazione.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

La descrizio

seguenti pe

È evidente ldell’indice d Analoghe cotaglio 1

one dei risult

er, rispettivam

(P

(E t

b

la coerenza ddi severità cl

onsiderazion.

tati, impiega

mente a (P

-0.5 -0.4

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

( )mt

0

0

2000

4000

6000

8000

)m

Equatio

Weight

ResiduaSquares

Adj. R-S

Q m

Q m

dei risultati dimatica este

ni è possibile

ando direttam

( )mt e a E

-0.3 -0.2 -0.1 0.0

CV

0 500

on y = a + b*x

No Weightin

al Sum of s

1.58246E8

Square 0.99797

V

Intercept

Slope 3

di calcolo ottso al tempo

fare analizza

mente le va

( )mt

b:

0 0.1 0.2 0.3 0

( ) ( ,C mV t K μ−

Figura 53.

1000

( ) (C mt V t K −

Value Standard Erro

0 --

3.9791 0.00292

Figura 54.

tenuti con lacorrente.

ando i risulta

riabili del m

0.4 0.5 0.6 0.7

)* *, Ct V

1500

)* *, Ct Vμ

struttura lin

ati ottenuti d

odello, forn

0.8 0.9 1.0

2000

neare sugger

dallo smooth

isce i grafici

rita dal mode

hing con freq

delle figure

ello

quenza di

e

54

Nel grafico della figura seguente si riportano, ad esempio, le curve normalizzate rispetto ai relativi valori

massimi, di ( )wP t e di ( ) min

,C C wwV t V − in funzione del tempo corrente:

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500

-0.2

0.0

0.2

0.4

0.6

0.8

1.0

( )wP t

( )wP t ( ),*C wV t

( ),*C wV t

t (h)

Figura 54.

In questa scala di filtraggio si evidenzia, in maggior misura, il parallelo andamento di ( ),*C wV t e di ( )wP t

con un anticipo temporale delle variazioni del vettore climatico rispetto alle variazioni della potenza di climatizzazione cumulata di evidente significato fisico: la funzione forzante anticipa la funzione di risposta del sistema. Per valutare quantitativamente questo effetto è necessario mettere in risalto le variazioni nel tempo delle due funzioni operando una differenziazione numerica, riportata nel grafico della figura seguente:

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500-0.0015

-0.0010

-0.0005

0.0000

0.0005

0.00100 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500

( )wd P t

dt ( )wd P t

dt

( ),*C wdV t

dt

( ),*C wdV t

dt

t (h)

Figura 55.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

L’andament

A meno di udiscreti), la dopo di chcorrelata a Si confermaannulla se sconsiderato

4.5.3 Gli det

Nei paragramodello line Ci soffermia

Sia:

L’espression

In termini ftempo per i

to del ritardo

(d P

d

t di ritadei pic

un punto anpotenza è ine è, in sostquesto fatto

a per tale viasi definiscon

o dal modello

intervalli teerminazione

afi precedeneare dell’ind

amo ora su u

ne rappresen

initi rappresil quale la si c

o è illustrato

0-36

-30

-24

-18

-12

-6

0

6

12

18

24

30

36

( )wt

dt

ardocchi di

omalo nella n ritardo sul tanza, in fas

o.

a che per perno potenza eo lineare del

emporali tipe dei tempi d

nti si sono idice di severit

un’altra pecu

nta, manifest

enta la variacalcola.

nel grafico d

500 1000

t di

fase iniziale,modulo del

se. La coinc

riodi di tempe vettore climl’indice di se

pici del perd’inizio e fine

illustrate alctà climatico

uliarità che co

( )C mV tΔ

tamente, la v

azione perce

della figura s

1500 2000 2

,CdV

dpicco di

Figura 56.

, per 500t ≅vettore climidenza temp

po sufficientematico come

everità climat

riodo di clime.

cune delle cesteso al tem

ontraddistin

( )( )

C

C m

d V t

V t

=

variazione lo

ntuale di tal

seguente:

2500 3000 35

( ),* wt

dt

0h , (la diffematico fino a

porale dei v

emente lunge grandezze tico.

matizzazione

caratteristichmpo corrent

gue le funzio

) min

min

C

C

m

m

V

V

− −

ocale relativa

e funzione r

500 4000

renziazione ècirca metà d

valori massim

hi l’effetto dintegrali est

e T e la lo

he delle fune 0 t T≤ ≤ .

oni ( )P t e

a della funzio

rispetto al va

è numerica del periodo dmi delle due

dell’inerzia dtese al temp

oro utilizzaz

zioni che de.

( )CV t .

one ( )CV t

alore che ess

e i dati sonodi calcolo Te funzioni è

ell’edificio sipo T , come

ione per la

efiniscono il

) min

Cm V − .

sa assume al

o

è

i e

a

l

l

56

Analogamente sia:

( ) ( )( )

mm

mP

dP tt

P tΔ =

Essa rappresenta la variazione locale relativa della funzione ( )mP t e rappresenta, in termini finiti, la

variazione percentuale di questa funzione rispetto al valore che essa assume al tempo per il quale la si calcola. I grafici delle figure seguenti riportano l’andamento nel tempo delle due funzioni ora definite:

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500-0.010

-0.005

0.000

0.005

0.010

0.015

0.020

( )C mV tΔ

t (h)

Figura 57.

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500-0.010

-0.005

0.000

0.005

0.010

0.015

0.020

( )mP tΔ

t (h)

Figura 58.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

È conferma

linea di zero

La potenza climatizzaziSuccessivampiccolo rate Raggiunto i Il vettore cl La rapprese

ed è riporta

Per l’arco

( )C mV t −

semilogaritm

ta l’analogia

o in corrispo

cumulata al one (grand

mente la vaeo, pur mant

l massimo, la

imatico, com

entazione su

ata nei grafic

CVΔ

temporale min

CV − e

mico è neces

a di comporta

ndenza del r

tempo t pre variazioneriazione perenendosi se

a potenza cu

me già osserv

u scala semil

ci delle figure

01E-5

1E-4

1E-3

0.01

( )mt

successivo

quindi anch

ssario consid

amento delle

raggiungimen

resenta una e assoluta rcentuale dempre positiv

umulata ha v

vato, present

ogaritmica d

e seguenti:

500 1000

I

o al raggiu

e ( )C mV tΔ

derarne il val

e due funzio

nto del mass

forte variaziin rapporto

ecresce velova (potenza c

ariazione pe

ta lo stesso c

di ( )C mV tΔ

1500 2000

II

t

Figura 59.

ngimento d

m , è negativ

lore assoluto

oni e si evide

simo di CV

one percento con la aocemente pecrescente).

ercentuale ne

comportame

m consente d

2500 3000

del massim

vo e per rap

o ( )C mV tΔ

nzia, inoltre,

( ) mi

Cmt V−

tuale positivancora picco

er raggiunge

egativa (pote

ento.

di evidenziar

3500 4000

III

o il differe

ppresentare

m .

, l’attraversain e di mP

a all’inizio deola potenzaere un decre

enza decresc

re queste ca

enziale del

quest’ultim

amento della

( )t .

el periodo dicumulata).

emento con

cente).

ratteristiche

la funzione

mo nel piano

a

i .

n

e

e

o

58

3400 3600 3800 4000 4200 4400

1E-6

1E-5

1E-4IV

( )C mV tΔ

t

III

Figura 60.

La rappresentazione su scala semilogaritmica di ( )mP tΔ è riportata nei grafici delle figure seguenti:

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 40001E-5

1E-4

1E-3

0.01

III

II

( )mP tΔ

t

I

Figura 61.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Nei grafici d

la funzione

individuano

• interap

• intecos

• intecum

• intedell

mP

delle figure p

e che rappre

o quattro div

ervallo I : èidamente

ervallo II: tante

ervallo III: è mulata ervallo IV: èla potenza cu

340

1E-6

1E-5

1E-4

( )m t

I

precedenti si

esenta la va

ersi comport

è il periodo

è il periodo

il periodo co

è il periodo dumulata dop

00 3600

III

possono ind

ariazione un

tamenti:

di tempo t

o nel quale

orrispondent

di basso ratepo il raggiung

3800 40

IV

t

Figura 62.

dividuare i q

nitaria (PΔ

ransitorio in

la variazion

te all’intorno

eo finale delgimento del

00 4200

uattro interv

( )mt ha un

niziale nel qu

ne relativa d

o del raggiun

la variazionesuo valore m

4400

valli tempora

n andamento

uale la varia

decresce con

ngimento de

e relativa assmassimo.

ali I, II, III e

o particolar

azione relati

n un basso

el massimo d

sociato alla

IV nei quali

re e che ne

va decresce

rateo quasi

ella potenza

diminuzione

i

e

e

i

a

e

60

Gli stessi intervalli trovano perfetta corrispondenza nella funzione ( )C mV tΔ , come illustrato nelle figure

di confronto seguenti:

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 40001E-5

1E-4

1E-3

0.01

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 40001E-5

1E-4

1E-3

0.01

( )C mV tΔ

( )C mV tΔ

t

II

III

( )mP tΔ

( )mP tΔ

t

I

Figura 63.

3400 3600 3800 4000 4200 4400

1E-6

1E-5

1E-4

3400 3600 3800 4000 4200 4400

1E-6

1E-5

1E-4

( )C mV tΔ

( )C mV tΔ

t

( )mP tΔIV

III

( )mP t

t

Figura 64.

È evidente, allora, che è possibile utilizzare gli intervalli caratteristici di ( )

C mV tΔ , parametro meramente

climatico, per determinate un tempo convenzionale d’inizio e fine della climatizzazione connessi però con la potenza cumulata e con la sua variazione percentuale nel tempo:

• il tempo di inizio, st , si potrà situare al confine tra l’intervallo I e l’intervallo II

• il tempo di fine, et , si potrà situare al confine tra l’intervallo III e l’intervallo IV.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

4.5.4 Una La determinesegue affid

5 procedimenpercorso, maconoscenza.

a possibile p

nazione del tdandosi ad u

(CVΔ

(P tΔ

(CVΔ

(mP

nto euristico:a che si affida

roposta per

tempo d’inizun procedime

01E-5

1E-4

1E-3

0.01

01E-5

1E-4

1E-3

0.01

)mt

)mt

I

3400

1E-6

1E-5

1E-4

3400

1E-6

1E-5

1E-4

)mtIII

)t

un metodo d

a all’intuito e

determinare

zio e del temento euristic

500 1000500 1000

st

I

36003600

et

di approccio allo stato tem

e i tempi con

mpo di fine cco5 illustrato

1500 20001500 2000

t

II

t

Figura 65.

3800 43800 4

t

I

t

Figura 66.

alla soluzionmporaneo delle

nvenzionali t

onvenzionalnelle figure s

2500 30002500 3000

( )C mV tΔ

( )mP tΔ

000 4200000 4200

Δ

ΔIV

ne dei probleme circostanze

s e et .

e del periodseguenti.

3500 4003500 400

m

III

m

44004400

( )C mV tΔ

( )mP tΔ

mi che non see conoscenze

do di condizio

0000

egue un chiae, al fine di ge

onamento si

aro e rigorosoenerare nuova

i

o a

62

Si individuano semplicemente sui grafici le intersezioni delle curve di ( )C mV tΔ e ( )

C mV tΔ con le loro

pseudotangenti (o rette di compenso) negli intervalli temporali II e III; l’ascissa di questi punti definisce ste et . 4.5.5 I risultati della determinazione dei tempi convenzionali st e et . La procedura precedente è stata applicata ai dati climatici relativi a sette località italiane esplorando il range dei valori del modulo del vettore climatico calcolati per l’intero territorio nazionale e tenendo conto della zonizzazione proposta in questo lavoro. Le località considerate sono, nell’ordine decrescente della severità climatica estiva:

• Agrigento • Napoli • Ancona • Milano • Vicenza • Belluno • Aosta

I risultati ottenuti per il tempo convenzionale st d’inizio del periodo di climatizzazione estiva sono riportati, nei grafici delle figure seguenti, in funzione sia del valore massimo del modulo del vettore climatico

corrente, ( )maxCV t sia del suo valore finale ( )CV T sul quale è basata la zonizzazione proposta.

I punti di calcolo riportano altresì una banda di errore (incertezza) stimata dell’ordine di 48 h. Si osserva la rapida diminuzione del valore di st (il tempo convenzionale di zero è, ricordiamolo, il 15 aprile)

all’aumentare della severità climatica nel campo ( )max1.6 1.8CV t≤ ≤ o, in alternativa ( )1.5 1.75CV T≤ ≤

e la diminuzione più lenta nel campo ( )max 1.8CV t > o ( ) 1.75CV T > con l’ovvio significato del

progressivo anticipo dell’inizio della necessità di climatizzazione estiva all’aumentare della severità climatica.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

I grafici dell

et in funzio Si nota il rap

( )1.6 CV t≤

(1.75 CV<un progress

st

t

le figure segone delle stes

pido aument)max 1.8≤ o

( ) )1.9C T ≤sivo aumento

1.5800

1000

1200

1400

1600

1800

1.4800

1000

1200

1400

1600

1800

st

uenti riportasse variabili c

to del tempoo (1.5 CV≤

) e, infine, la

o del tempo

1.6 1.7

1.5 1.6

ano i risultatclimatiche.

o di fine clim) 1.75T ≤ ,

a rapida cresc

di fine della

1.8 1.9

( )maCV t

Figura.67.

1.7 1.8

( )CV T

Figura 68.

ti ottenuti pe

matizzazione la pratica st

cita per (CV

necessità di

9 2.0

ax

1.9 2.0

er il tempo d

all’aumentartabilizzazion

)max 1.95t > climatizzazi

2.1 2.2

2.1

di fine del pe

re della sevee di et per

( )( CV T >one.

eriodo di clim

erità climaticr (1.8 CV t<

)1.9 con il s

matizzazione

a nel campo)max 1.95t ≤

significato di

e

o

i

64

1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 2.0 2.1 2.23100

3150

3200

3250

3300

3350

3400

3450

3500

3550

et

( )maxCV t

Figura 69.

1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 2.0 2.13100

3150

3200

3250

3300

3350

3400

3450

3500

3550

( )CV T

et

Figura 70.

4.5.6 La determinazione della durata della stagione di climatizzazione estiva nelle zone climatiche. Dal punto di vista di una prossima applicazione normativa, in analogia con quanto già operante per la stagione di climatizzazione invernale, è necessario prefissare la durata della stagione di climatizzazione estiva nelle zone climatiche, proposte in questo lavoro, per l’intero territorio nazionale.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Pur dando tempi d’inirappresentaintroduce uD’altra partconsiderareovviare a qad una riclaPoiché la zoclimatico va

funzione de

Nel grafico

valutazione

Nel grafico

climatiche e

“calda”, la

climatico sit

per scontatzio e fine dazione discrena perdita dte poiché i de dati convenuesti casi, co

assificazione onizzazione alutato per u

ella variabile

della figura

e di st per il p

t

della figura

e la valutazio

E, si è riten

tuato a 23

a l’applicabidella necessetizzata (un sdi informaziodati climaticnzionali di rifome già fattodelle localitàestiva è stat

un arco temp

( )CV T o p

seguente è

punto centra

1.4800

1000

1200

1400

1600

1800 0

st

seguente è

one di et pe

nuto opportu

tra il limite i

ilità del metità di climatsolo valore dni sulle singo

ci di partenzferimento, do per la zonià interessateta effettuataporale pari a

più brevemen

riportata la

ale della ripa

1.5 1.6

11

80

h

BA

165

0 h

riportata, a

er il punto c

uno valutare

nferiore dell

todo propostizzazione e

di st e un soole località.za sono statifformità posizzazione cli

e. a impiegandoa T , occorre

nte CV .

a sovrapposiz

artizione dell

1.7 1.8

95

0h

995

h

DCB

( )CV T

Figura 71.

nalogament

entrale della

e et in corri

la classe e il

sto, che suggestiva, questolo valore di

i dettati dalssono semprmatica inver

o come variaerà consider

zione del gr

e zone:

1.9 2.0

91

2h95

0 h

ED

e, la sovrapp

a ripartizione

spondenza d

massimo val

gerisce una o presuppo

et per la sin

la normativare esistere inrnale, provve

abile climaticare i risultat

afico st con

2.1

giug

no

ma

ggio

91

2 h

posizione de

e delle zone

di un valore

ore nazional

variazione cone il passagngola zona cl

a UNI 10349n alcune locaedendo, eve

ca il moduloti ottenuti pe

n le zone clim

el grafico et

A, B, C. Per

del modulo

le del modul

continua deiggio ad unaimatica) che

9 e sono daalità. Si potràntualmente,

o del vettoreer st e et in

matiche e la

con le zone

r la zona più

o del vettore

lo :

i a e

a à ,

e n

a

e

ù

e

66

1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 2.0 2.13100

3150

3200

3250

3300

3350

3400

3450

3500

3550

351

2 h

( )CV T

et

0 A B C D E

ago

sto

sette

mbr

e

325

0 h 334

2 h

336

0 h

336

0 h

Figura 72.

La tabella seguente riassume i risultati ottenuti:

Zona climatica st (h) Data st et (h) Data et A 1650 22 giugno 3250 28 agosto B 1180 3 giugno 3342 1 settembre C 995 26 maggio 3360 1 settembre D 950 24 maggio 3360 1 settembre E 912 22 maggio 3512 8 settembre

Tabella 6.

È opportuno stabilire la data d’inizio e fine del periodo di climatizzazione estiva riferendosi alle settimane del mese anziché al giorno del mese in modo da tenere conto sia delle incertezze dovute ai calcoli numerici effettuati sia a quelle implicite introdotte dai dati climatici impiegati per la valutazione del modulo del vettore climatico in quanto, come già precisato, si è utilizzato l’algoritmo weather generator di TRNSYS 16 per disporre dei dati orari a partire dai dati medi mensili della norma UNI 10349-94. Di conseguenza la situazione finale proposta è quella riportata in tabella, dove si considera la fine della settimana indicata per il tempo d’inizio della climatizzazione e l’inizio della settimana indicata per il tempo di fine climatizzazione:

Zona climatica Settimana st Settimana et A 3agiugno 4a agosto B 1a giugno 1a settembre C 3a maggio 1a settembre D 3a maggio 1a settembre E 3a maggio 2a settembre

Tabella 7.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

5 Conc Nel lavoro driportata urazionale chSeverità Cli“ponderarelocalità stesterritorio inÈ altresì prodeterminazparallelo coSia la nuovproposti al (recepimenpreparazion

clusioni

degli stessi ana propostahe teneva cmatica degli

e” la zona clissa; la nuova

nteressato. oposto un mione del tem

on quanto giàva zonizzazio

Ministero dto della

ne.

autori svoltoa di zonizzaconto della d stessi autormatica di att

a zonizzazion

metodo, del mpo d’inizio à vigente il pone che la ddello Svilupp

direttiva 2

per la preceazione estivadispersione ri. Nel presetribuzione d

ne è quindi d

tutto origine fine legaleperiodo invedeterminaziopo Economic010/31/UE

edente annua del territodei risultatinte lavoro èi ogni singol

dipendente d

ale e ancorae della stagiornale.

one della duco al fine d

sull’efficien

ualità della Rorio naziona ottenuti tr

è rivista la ma località co

dall’intensità

a basato sulone di raffres

urata della si inserirli n

nza energet

icerca di Sistale basata samite la meetodologia d

on la superficenergetica c

l’Indice di Sescamento, in

stagione di rnei decreti a

ica negli e

tema Elettricsu un criteretodologia ddi zonizzaziocie abitativa connessa co

everità Climn modo da c

raffrescameattuativi delledifici) attu

co, era statario statisticodell’Indice dione al fine di

media dellan la parte di

atica, per laompletare il

nto sarannoa L.90-2013

ualmente in

a o i i

a i

a l

o 3 n

68

6 Appendice 1

6.1 Studio della funzione ( )CV t

L’espressione utilizzata per la definizione della funzione denominata “modulo del vettore climatico”, limitando per semplicità il caso a due variabili, è della forma:

2 2( ) ( ) ( )Z t X t Y t= +

dove è: 0

( )

( )

t

x t dt

X tt

=

e 0

( )

( )

t

y t dt

Y tt

=

Esaminiamo, separatamente, il comportamento delle funzioni componenti la ( )Z t . Sia, per ( )X t :

( ) ( )x t a sen t Aω ϕ= + + ,

con a , A e ϕ costanti. Questa funzione di t rappresenta una variazione sinusoidale, di ampiezza a, periodo T e pulsazione

2T

πω = , fase ϕ (fase temporale tϕϕ

ω= ), intorno ad un valore costante A:

e vuole rappresentare una variazione giornaliera “ideale “della temperatura dell’aria esterna intorno ad un

valore medio costante (in figura è: 1a = , 1A = , 24T = , 12πω = , 0.75ϕ = , 9tϕ π= ).

5 10 15 20t

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

xt

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

La funzione

Se 0ϕ = è

In figura, as

Si osserva csmorza rapiPer 0ϕ ≠

Si illustrano

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

X 2t

0.5ϕ = +

2 ( )X t sar

2X

è:

ssumendo a

che, dopo uidamente co è, invece:

o, in tal caso,

50 10

rà allora:

02 ( )

t

t

x=

= 1, A = 1,

un notevole

on t per tend

alcune situa

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

X 2t

00 150

2

( )x t dt

t

=

lim

limt

t

→∞

12πω = e

“overshoot

ere al valore

2

2

0

lim (

lim (t

t

X

X→∞

azioni con dif

50

200t

[a coA +

2

2

0

m ( )

m ( )

X t

X t∞

=

=

0.0ϕ = si h

t” iniziale de limite 2A a

2( )

( ) (

t A

t A a

=

= +fferenti fasi

ϕ

100

0.5

1.0

1.5

2.0

X 2

( )os co

t

ϕω

2

2

A

A

ha:

al valore limall’infinito.

2)a senϕ

ϕ :

0.5ϕ = −

150

50

t

( ))os tϕ ω+

mite 2A per

200t

100

2)]

r t = 0, l’os

150

scillazione si

200t

i

70

1.0ϕ = −

2.0ϕ = −

Per tutti i valori di 0ϕ ≠ l’“overshoot” si presenta sempre, esaltandosi per i valori positivi della fase. Per

2

πϕ ≥ l’“overshoot” si pone sempre più vicino dell’origine e raggiunge il massimo valore per 2

πϕ =

nell’origine. Per 2

πϕ = − in corrispondenza dell’origine il valore della funzione, per i parametri anzidetti,

va a zero. Lo smorzamento, al progredire di t, è sempre sensibile.

2

πϕ = 2

πϕ = −

50 100 150 200t

1

2

3

X 2t

50 100 150 200t

0.5

1.0

1.5

X 2t

50 100 150 200t

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

X 2t

50 100 150 200t

0.2

0.4

0.6

0.8

1.0

1.2

X 2t

50 100 150 200t

0

1

2

3

4

X 2t

50 100 150 200t

0.0

0.5

1.0

1.5

X 2t

1.0ϕ = +1.0ϕ = +

2.0ϕ = +

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Analizziamo Sia, per (Y

1( )y t y=

1( )b

y tπ

=

2 ( )y t B=

La 1( )y t ra

24T = , p

alla rappres

0.0ϕ = ,

La 1( )y t vorizzontale h ) rispettorappresenta

La 2 ( )y t

negativa di

tϕϕ

ω= =

tempo di pe

2

0.2

0.4

0.6

0.8

1.0

ycant

o ora l’altra c

( )t :

2( ) ( )t y t+

[2

bsen ω

π+

2B BT T

τ τ+

appresenta l

pulsazione ωsentazione ca

1b = , ω

vuole rappre(andamento

o ad un vaato dalla fun

rappresenta

i ampiezza

22

T= − = −

ermanenza d

2 4

componente

)

0( 3 )]t tω +

1

[2

2n

sen

T n

ττ

=

la serie di Fo

2T

πω =

anonica di Fo

12πω = ,

esentare la o sinusoidalelore medio zione 2 (y t, infatti, tale

B, periodo

02t rispetto

del valore B

6

( )Y t di Z

1

2

n

cb o

π

=

][

nT ncos

T

τ

τ

ourier di una

e fase ϕ =ourier con fa

10n =

variazione “e durante il d

di irradianz) .

e valore me

24T = , p

alla rappres

e periodo T

8

( )Z t .

2

[2 (

[(2 )

n t

n

os ω−

0( 2 ]n t tω −

a sinusoide a

3 2π= (fas

ase nulla dell

ϕ

“ideale” giordì, 6 h < t < 1za solare (co

edio come la

pulsazione

sentazione ca

T ( duty-cycl

wt

0.2

0.4

0.6

0.8

1.0

y1t

03 )]

1]

t+−

]

ad una semio

e temporale

la sinusoide

3 2πϕ = ,

rnaliera dell’18 h, e valoreostante dur

a serie di Fo

2T

πω =

anonica di Fo

le Tτ ) par

2 4

onda positiva

e tϕϕ

ω=ad una semi

1b = , ω

’irradianza se nullo duranante il dì, n

ourier di un

e fase ϕ =

ourier con fa

i a 1/2 .

4 6

a di ampiezz

34Tω = =

onda positiv

12π= , n

solare su unnte la notte,nullo durant

n’onda retta

π= − (fase

ase nulla) e

8 10

a b, periodo

03t rispetto

va).

10=

na superficie, 18 h < t < 6te la notte)

ngolare non

e temporale

rapporto tra

12wt

o

o

e 6 )

n

e

a

72

0.0ϕ = , 1B = , 12πω = , 20n = , 1

2Tτ = ϕ π= − , 1B = , 12

πω = , 20=n , 12T

τ =

La funzione 2 ( )Y t sarà allora:

1 2

0 0

2 2

2 ( )

1 ( 3(4 ) 4 [ ]) [ ] 2 [3 ] [4 ] 2 [5 ] 2 [7 ](

2 6 9 30 25 492 [9 ]

( ) [

2 [11 ] 2

8

( ) ( )]

1 121

t t

Y t

B t b t B b bcos t sen t Bsen t bsen t Bsen t Bsen t

tBsen t Bsen t

y

B

t dt y t y t

t t

se

dt

ω ω π ω ω ω ω ω ωω π π π π π π

ω ωπ π

= = =

− + ++ + + − − +

− + −

+

2

[13 ] 2 [15 ] 2 [17 ] 2 [19 ])

169 225 289 361

n t Bsen t Bsen t Bsen tω ω ω ωπ π π π

+ − +

Si sono considerate sufficienti, nell’integrazione, solo due armoniche per 1( )y t , mentre ne sono

necessarie almeno venti per una rappresentazione di 2 ( )y t considerata adeguata . In queste condizioni è:

( )

2

2

0

2

2

102

2

2

1 22128676 1 23( ) ( )2 14549535 2 1

lim ( )

1lim ( ) lim 0

2

li

5

2m ( )

t

t cn

t

Y t per un numerodi armoniche finito

Y t B b c per un numerodi armonicheinfini

B b

B

to

Yb

t

π π

π

→ →→∞

→∞

=

= − − =

=

− + −

+

+

Assumendo 1 1= =B ,b si ha:

2

0

2

2

lim ( ) 0.0

lim ( ) .61 1

02

→∞+

= ≅

t

t

Y t

Y t

2 4 6 8wt

0.2

0.4

0.6

0.8

1.0

y2 cant

2 4 6 8 10 12wt

0.2

0.4

0.6

0.8

1.0

y2t

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

In figura è m

Anche in q

l’oscillazion

6.2 CONC

La funzion

componentnotevole“ovalore medfunzione A

sarà dettat

temperaturTemperatur

mostrato l’an

questo caso

e si smorza r

NCLUSIONI

e composta

ti: in prossimovershoot” edio. Le oscil(t) per la X

to da A (t)

ra ( ){T t X≡ra T:

0 24 480

5

10

15

20

T media

ndamento di

si osserva c

rapidamente

a ( )Z t =mità di t = 0e con il cresllazioni mod

X (t) e della f

e da 2 (y t( )}X t e del

10

0.0

0.2

0.4

0.6

0.8

1.0

1.2

Y2t

[Tcu

m/t]

2

72 96 120 144 168 19

t

2 ( )Y t con

che, dopo u

e con t per te

2 ( )X t Y+0 l’ampiezzacere di t le o

duleranno qunzione 2 (y)t . I grafici

ll’irradiazion

20 3

-24 0 24 48 7

0

20

40

60

80

100

[]

92 216 240 264 288 312 3

queste posiz

un “oversho

endere al va

2 ( )Y t ripr

delle oscillaoscillazioni duesto valor( )t per Y (t

seguenti il

e ( ){H t ≡

30 40

-6

-4

-2

0

2

4

6

De

lta T

72 96 120 144 168 192 2

t

336

zioni:

oot” iniziale

lore limite

rodurrà le

azioni sarà adecresceranne medio cht). In altre pa

lustrano la

( )}Y t indic

50 60

0 12 246

4

2

0

2

4

6

216 240 264 288 312 336

e dal valore 2

1 1

2 π+

all’

caratteristic

alta con la pno e si stabilhe dipenderàarole il “tren

situazione p

ati.

70wt

36 48

t

limite zero

’infinito.

he delle d

possibilità, inizzeranno inà dall’andamnd” della fu

per gli anda

60 72

per t = 0,

ue funzioni

noltre, di unntorno ad unmento dellanzione Z (t)

amenti della

,

i

n n a )

a

74

Irradiazione H:

0 24 48 72 96 120 144 168 192 216 240 264 288 312 336 360-0.2

0.0

0.2

0.4

0.6

0.8

1.0

1.2

1.4

1.6

1.8

2.0

H m

ed

io

t

0 12 24 36 48 60 72

0.0

0.2

0.4

0.6

0.8

1.0

Del

ta H

t

0 24 48 72 96 120 144 168 192 216 240 264 288 312 336-0.1

0.0

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5

0.6

0.7

[H C

um/t]

2

t

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

7 Appe 7.1 Cons Avevamo vi

un tempo t In tutti i cas

(*384

1.25

h t

K μ≤ ≤

≤ Riportiamo

e l’analogo

endice 2

siderazioni

isto che la co*t in corrispo

si esaminati s

)* *

416

, 1C

h ov

t Vμ≤

nella figura

per Belluno

i sul termin

ondizione di

ndenza del q

si è osservat

* 4

1.65

vvero t

ovver

=

seguente, pe

01.2

1.3

1.4

1.5

1.6

1.7

1.8

1.9

2.0

2.1

2.2

( )C mV t

01.1

1.2

1.3

1.4

1.5

1.6

1.7

1.8

( )C mV t

ne inerziale

potenza cum

quale era CV

o che:

( )*

400 4%

,

h

ro K tμ±

er esempio,

500 1000 1

t* = 390h

500 1000 1

t*=412 h

e ( , )K tμ

mulata di cli

( )* mC Ct V=

) * 1.45CV = ±

il grafico del

1500 2000 2500

KV

t

Figura2-1.

1500 2000 2500

t

KVc* =1

Figura2-2.

imatizzazion

(min ,K μ=

14%±

l modulo del

3000 3500 4

Vc*=1.51671

3000 3500 4

.2532

e estiva (P

)* *

Ct V con V

vettore clim

000 4500

000 4500

( ) 0t = si ve*

CV cost= .

matico per Na

erificava per

apoli:

r

76

Il modello lineare dell’indice di severità climatica, applicato per l’intero periodo di osservazione

4392T h= , comportava che fosse:

( ) ( ) ( ) ( ) ( )

( )

* *

*

,C C C C

C

P TV T K T V V T k V

bk V cost

μ μ

μ

= − = −

=

La relazione lineare era stata calibrata [1] per 20 località e 4 tipologie di edificio differenti per massa e esposizione solare: il valore ( ) * 1.468Ck Vμ = era stato infatti ottenuto tramite fitting lineare ai minimi

quadrati di tutti i risultati puntuali ottenuti dai 20x4 calcoli dinamici effettuati per le varie configurazioni. Il valore ottenuto è quindi da considerare un valore mediato affetto però da una limitata dispersione:

( ) * 1.468 5%Ck Vμ = ± nei casi esaminati.

Questo risultato confermava che, per un tempo di calcolo sufficientemente lungo, l’effetto delle variazioni dell’inerzia e, di conseguenza, delle variazioni di energia accumulata dall’involucro e dall’aria in esso contenuta a causa delle differenti condizioni climatiche esterne di partenza in corrispondenza dell’inizio della climatizzazione, era limitato. Ne risulta anche giustificato l’utilizzo di tale approssimazione per la zonizzazione estiva del territorio italiano. Rinunciando a questa visione integrale e volendo esplorare il funzionamento del modello per 0 t T≤ ≤ , occorre considerare con maggior attenzione l’influenza dell’inerzia dell’edificio e delle sue condizioni iniziali con riferimento all’energia accumulata fino all’intervento dell’impianto di climatizzazione. Se si vuole considerare esplicitamente questo effetto, si deve scrivere:

( ) ( ) ( ) ( ) ( )min

min *CC C C

P T T V TV V T k V

b b b

ηη μ

Π − Π= = − = −

dove ( )P T è la potenza cumulata di calcolo valutata con il calcolo dinamico, ( )TΠ la potenza cumulata

“ideale” necessaria per portare il sistema alle condizioni climatiche identificate da ( )CV T a partire da una

condizione climatica ideale indicata da 0CV = e, infine min

CVη è la potenza cumulata di base in

corrispondenza di min

CV . Per quanto riguarda il termine η , che è una costante dell’edificio, dovrà essere:

( ), ,pf C cη = V

dove per C si intende la capacità termica dell’edificio, e pc e V sono rispettivamente il calore specifico a

pressione costante dell’aria e il volume dell’aria interna.

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

Per ogni ed

climatiche e

Per il tempo

L’identificaz

vettore clim

Il fattore ineall’energia i Per tutte le

contro (cV

Si osserva cmassimo.

dificio, infat

esterne rappr

o corrente t

(P t

b

zione, vista

matico minCV

erziale dipeniniziale accum

sette localit

( )maxt .

V

che il minim

tti, il fattore

resentate da

si scriverà a

) ( )t t

b

Π −=

nei paragrafn , in corrispo

nde, giacché mulata dall’e

tà esaminate

1.51.2

1.3

1.4

1.5

1.6

1.7

minCV

Equa

Weig

Residof Sq

Adj.

Vcm

Vcm

mo del modu

e inerziale ηmin

CV , propr

allora:

min

CV

b

η−=

fi precedenti

ondenza del q

(K

è *

CV cos=edificio, dive

e, il grafico d

1.6 1.7

ation y = a + b*x

ght No Weighting

dual Sum quares

0.00152

R-Square 0.98435

in Intercept

in Slope

ulo del vetto

min

CVη deve

io per il suo

( ) tV

Π−

i, del termin

quale si avev

( )*, CVt

Vμ =

st , direttamrsa da localit

della figura se

1.8 1.9

g

2

5

Value Standard Error

0.004 0.0786

0.766 0.04316

( )maxCV t

Figura 2-3.

ore climatico

crescere in

significato fi

(min

C CV V t=

ne ( *,K tμva potenza c

*

minC

C

V

V

mente da mCV

tà a località.

eguente ripo

9 2.0

minCV

r

6

6

o è ben corr

maniera lin

sico.

) ( ,K tμ−

) *

CV con il

umulata nul

min , cioè da

orta l’andam

2.1 2.2

fitting lineare

elato linearm

neare con le

)* *

Ct V

minimo del

la, comporta

un valore pr

mento del ter

mente con i

e condizioni

modulo del

a:

roporzionale

mine minCV

il suo valore

i

l

e

e

78

Consideriamo le relazioni seguenti, d’immediata derivazione da quanto detto:

( )( ) ( )

( ) ( )

( )( ) ( )

( )( )

*

*

*

*

min

min

max

max

, 1

, 1

C

C

C

C

K t V

k k V

V t a bV t

a bV tK t

k k V

μμ μ

μμ μ

=

= +

+=

Se si considera che è mediamente ( ) * 1.468Ck Vμ = , si può rappresentare nel grafico della figura

seguente il rapporto tra il fattore inerziale del modello al tempo corrente con quello derivato dall’approccio integrale per l’intero tempo T .

1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 2.0 2.1 2.20.80

0.85

0.90

0.95

1.00

1.05

1.10

1.15

( )maxCV t

( )( )

*,K t

k

μμ

Equation y = a + b*x

Weight No Weighting

Residual Sum of Squares

8.44236E-4

Adj. R-Squ 0.98372

Value Standard Error

Vcmin/ kVc Intercept -0.007 0.05107

Vcmin/ kVc Slope 0.5292 0.02776

Figura 2-4.

Il grafico, apparentemente, riporta le stesse informazioni di quello precedente, anche se è concettualmente differente. A conferma di quanto già detto sulle differenze tra fattore d’inerzia valutato al tempo T e quello valutato

dal modello a tempo corrente 0 t T≤ ≤ , Il valore medio di ( )( )

*,K t

k

μμ

, nel campo di ( )maxcV t esplorato e

considerato rappresentativo della distribuzione nel territorio nazionale, è ( )( )

*,0.96

K t

k

μμ

=

, prossimo

quindi al valore unitario, con una variazione massima di circa il 15%± .

ACCORDO DI PROGRAMMA MSE-ENEA

8 Rifer Technical re [1] TerrinonPrima applicdell’Italia peENEA Techn [2] Terrinonapplicazione [3] Terrinonclassificazion [4] Terrinoninvolucro ed [5] Terrinoncertificazion [6] Terrinonla regolame(RT/2008/20 Papers [7] Terrinon rego gior Man [8] Terrinon ana fini Con [9] Terrinon

anasum

[10] Terrino Sum aim Perf [12] Terrino Clim con Inte

rimenti b

eports:

ni Luciano, Sigcazione dell’

er la regolameical Report (R

i Luciano, Sige dell’indice d

ni Luciano, Signe estiva deg

i Luciano (20dilizio ai fini d

ni Luciano (2ne energetica

i Luciano (20ntazione dei

0/TER).

ni Luciano, Iolamentazionrno invernalnagement Co

ni Luciano, Slisi e applicadella climat

nference, Rom

ni Luciano, Siglysis and app

mmer air cond

ni Luciano, Simmer air con

ed at zoninformance & I

ni Luciano, Simatic Severit

ditioning enernational Co

bibliograf

gnoretti Paol’indice di seventazione deRT/2010/18/

gnoretti Paolodi severità cli

gnoretti Paolgli edifici. ENE

13). Indice didegli effetti te

2006). Applic in edilizia. EN

08). Un appr consumi en

Iatauro Domne dei consli agli indic

onference, Pa

Signoretti Paazione di un tizzazione es

ma 26-27 Mag

gnoretti Paolplication of a ditioning of b

ignoretti Paonditioning of ng the Italia

ndoor Climat

ignoretti Paoty Index: de

nergy need nference on

fici

o, Iatauro Doverità climati consumi enENEA).

o, Iatauro Domatica “ALL W

lo, Iatauro DoEA Technical

i severità climermici della ra

cazione di uNEA Technica

occio razionaergetici deriv

menico (2009umi energet

ci di severitarma, 4-5 giug

aolo, IatauroIndice di Sev

stiva degli eggio 2010

lo, Iatauro Doclimatic seveuildings. Inte

lo, Iatauro Dobuildings: de

n territory. te in Building

lo, Iatauro Doefinition of su in buildingIAQVEC Prag

omenico, Romtica “ALL WEergetici deriv

menico (201WEATHER”.E

omenico (20Report (RT/2

matica: sul caadiazione sol

un criterio raal Report (RT/

ale alla definivanti dalla cl

9). Definiziontici derivanttà climaticagno, 2009

o Domenico,verità climat

edifici Procee

omenico, Roerity index aimernational Jou

omenico, Romefinition, anaProceedings

gs

omenico, Romummer climags. CLIMA 2a 6-19 giugno

meo Carlo, FeEATHER” per vanti dalla cli

1). Edifici del NEA Technica

12). Classific2012/23/ENEA

lcolo della suare. ENEA Te

azionale per/2006/587/T

zione delle zoimatizzazione

ne delle zoni dalla clim

a “ALL WEA

Romeo Carica per la zo

edings, IV C

meo Carlo, Fmed at zoningurnal of Heat

meo Carlo, Fealysis and ap, PALENC 5t

meo Carlo, Featic zones in2013, 11th o

ederici Alessala definizion

matizzazione

settore terzial Report (RT

azione dei coA).

perficie orizzechnical Repo

la classificaER).

one climatiche degli edific

e climatichematizzazione ATHER”. Pro

rlo, Federici onizzazione dongresso AIG

Federici Alessg the italian t& Technolog

ederici Alessapplication of th European

ederici Alessan Italy througREHVA Wor

ndro (2010). ne delle zon

e estiva d

iario: secondaT/2011/12/EN

omuni italian

zontale equivort (RT/2013

azione degli

he di un territci. ENEA Tech

e di un terridegli edific

oceedings, A

Alessandro del territorio GE Energy M

sandro (2010territory fgy,Vol 28,n.2.

andro (2010)a climatic se

n Conference

andro (2013)gh the assesld Congress

ne climatichedegli edifici.

a NEA).

ni ai fini della

valente di un3/4/ENEA)

edifici nella

torio per hnical Report

itorio per laci: dai gradiAIGE Energy

Definizione,nazionale ai

Management

0). Definition,for .

. everity indexe on Energy

. ssment of air

& the 8th

e .

a

n

a

t

a i y

, i t

,

x y

r h