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Dino MastrocolaDipartimento di Scienze degli Alimenti
Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie AlimentariFACOLTA’ DI AGRARIA
Università degli studi di Teramo
CONSERVAZIONE E TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI ALI MENTARI
DEFINIZIONE DI TECNOLOGIE ALIMENTARI
Le tecnologie alimentari rappresentano il complesso di operazioni e processi volti ad
ottenere alimenti finiti o semilavorati dalle materie prime alimentari prodotte dall'agricoltura, dall'allevamento e dalla
pesca e alla conservazione di questi prodotti
LE PREMESSE
Le fonti alimentari sono vulnerabili (avversità climatiche, erbe infestanti,
microrganismi, virus, insetti, roditori, altri animali).
Gli alimenti sono deperibili(senescenza, attività microbiche; reazioni chimiche)
Gli alimenti possono nascondere delle "insidie" per la salute dell'uomo.
Gli alimenti, così come si presentano in natura, non sempre sono commestibili o
comunque appetibili e richiedono quindi una qualche forma di "preparazione"
LE RISPOSTE
1) Produzioni più resistenti
Difesa "in campo"
2) Difesa del "post raccolta"; trasformazione
3) Eliminazione dei fattori di rischio; trasformazione
4) Trasformazione
CAMBIAMENTI A CARICO DEI PRODOTTI ALIMENTARI DURATE LA CONSERVAZIONE
Negativi Positivi
ALTERAZIONI MATURAZIONE
microbiologiche STAGIONATURA
enzimatiche INVECCHIAMENTO
chimiche (fermentazioni, sviluppo muffe
fisiche lipolisi, proteolisi,
…… polimerizzazioni,
disidratazione, …….)
VARIABILI AMBIENTALI
Temperatura
Velocità dei cambiamenti della temperatura
Umidità
Intensità radiazione “visibile”
Composizione della fase gassosa in equilibrio con il
prodotto (pressione parziale di O2)
ALTERAZIONI
DISTRUZIONE DERRATE
•INSETTI•PARASSITI•RODITORI
Responsabili della distruzione di elevate percentuali di derrate alimentari (in alcuni paesi fino al 50%)
L’attacco di insetti e roditori spesso precede processi di alterazione microbica
ALTERAZIONI MICROBICHE
Fattori dai quali dipende la flora di alterazione dei prodotti alimentari :
•Caratteristiche chimiche e fisiche dell’alimento
•Trattamenti a cui l’alimento è sottoposto
•Condizioni Ambientali
ALTERAZIONI CHIMICHE
ALTERAZIONI A CARICO DEI LIPIDI
IDROLISI O INACIDIMENTO IRRANCIDIMENTO OSSIDATIVO
IdrolisiFavorita da presenza di :
acqualuce
lipasi (solitamente di origine microbica):
Effetti : > acidità substrato
In : Burro, Margarina, Frutti oleosi
Rimedi : Antiossidanti inefficaci ; miglioramento condizioni igieniche, riparo dalla luce ; uso di antimicrobici (ac. Sorbico), disidratazione
burro
OSSIDAZIONE DEI LIPIDI (IRRANCIDIMENTO OSSIDATIVO)
Favorita da:
processi di rettificazione perdita di antioxdisidratazione spinta
In : oli e grassi; carni; pesci; latte e derivati; vegetali
Rimedi evitare: •contatto con acqua, aria, luce, metalli (Fe, Cu, Mn, Ni)•aumenti di temperatura•radiazioni ionizzanti
ANTIOSSIDANTI
Primari : Interrompono la catena radicalica (BHA, BHT, Tocoferoli)
Secondari : Complessano i metalli (Ac. Citrico, EDTA)
IMBRUNIMENTI
CHIMICO
Reazione di Maillard
Caramellizzazione zuccheri disidratazione HMF polimerizzazione, ..)
Imbrunimento acido ascorbico ac. ascorbico HMF polimerizzazione, ..)
Cambiamento colore clorofille temperatura ; pH formazione di feofitina)
Carni
ENZIMATICO
ALTERAZIONI ENZIMATICHE
S + E ES P + E
Catalizzatori biologici che consentono di aumentare la velocità di una reazione fino a 1020 volte
EFFETI DEGLI ENZIMI SUGLI ALIMENTI :
POSITIVI : utilizzati in numerosi processi di trasformazione in alternativa a metodi chimici (idrolisi amido, chiarificazione succhi, ....)
NEGATIVI : causano numerosi processi di alterazione in alimenti sia di origine animale che vegetale
ENZIMI CHE CAUSANO ALTERAZIONI
Endogeni contenuti nelle strutture cellulari dell’alimento
Esogeni contenuti in altre strutture cellulari (es. microorganismi)
MECCANISMI DI CONTROLLO ATTIVITA’ ENZIMATICHE INDESIDERATE
Inattivazione :
Calore blanching, past./ster.
Inibizione :
Refrigerazione
Congelamento
Riduzione aW
Acidificazione
Additivi
Interazione con il substrato :
Eliminazione o Blocco di uno dei reagenti es. eliminazione O2 (MA, SV, additivi, .....)
LA CONSERVAZIONE
Il luogo di produzione delle materie prime è spesso diverso dal luogo in cui vengono trasformate e consumateanche i tempi di realizzazione dei prodotti finiti sono spesso “dilatati”
SVILUPPO DELLE TECNICHE DI CONSERVAZIONEANCHE PER I PRODOTTI COSIDDETTI “FRESCHI”
Le tecniche di conservazione fondamentali fanno riferimento essenzialmente alsistema adottato per la stabilizzazione microbiologica
considerata prioritaria rispetto alle altre alterazioni.
STABILIZZAZIONE MICROBIOLOGICAPer ottenere un prodotto microbiologicamente stabile è necessario inibire o
distruggere tutte le forme microbiche capaci di accrescersi.
- Gli alimenti stabilizzati da un punto di vista microbiologico si possono distinguere in:
conserve: stabili sino a quando si mantengono le condizioni asepsi (ermeticità del contenitore) e/o di inibizione, anche se le caratteristiche nutrizionali e sensoriali
possono, con il passare del tempo, mutare anche notevolmente
semiconserve: stabilità microbiologica parziale, anche in refrigerazione
I MEZZI DI CONSERVAZIONE
1. La sterilizzazione i microorganismi vengono irreversibilmente resi incapaci di accrescersi e di riprodursi (vengono quindi distrutti).
- La sterilizzazione può essere realizzata attraverso:
1.A. MEZZI FISICI
1.A.1. uso del calore (sterilizzazione termica)
1.A.2. irraggiamento
1.B. MEZZI CHIMICI
1.B.1. aggiunta di sostanze naturali o sintetiche
(microbicidi)
2. L’inibizione microbica i microorganismi vengono in modo reversibile resi incapaci di accrescersi e di riprodursi (vengono quindi inibiti).
Questo effetto può essere realizzato attraverso:
2.A. MEZZI FISICI 2.A.1. sottrazione dell’acqua (essiccamento, liofilizzazione, ecc.) 2.A.2. indisponibilità dell’acqua
(congelamento,surgelazione) 2.A.3. abbassamento della temperatura
(refrigerazione) 2.A.4. bassa tensione di O2
(sotto vuoto, sotto gas inerte, sott’olio, ecc.)
2.B. MEZZI CHIMICO-FISICI
2.B.1 diminuzione di aw (aggiunta di sale/i, zucchero/i, umettanti - IMF)
2.C. MEZZI CHIMICI 2.C.1. controllo dell’acidità (aggiunta di ingredienti acidi, di acidi isolati, fermenta-zione acida) 2.C.2. uso di sostanze naturali e sintetiche (microbiostatiche)
2.D. MEZZI BIOLOGICI 2.D.1. fermentazione acida e alcolica
RUOLO DEL CONFEZIONAMENTO• materiali
• funzione barriera (acqua, luce, ossigeno, microrganismi..)
CONCETTO DI ATTIVITA DELL'ACQUA (aW)
rapporto tra la tensione di vapore dell'acqua nell'alimento e quelladell'acqua pura alla stessa temperatura
numero adimensionale che varia da 0 (prodotto privo di acqua) a1 (prodotto costituito di sola acqua)
Per valutare la stabilità di un alimento è importante definire lo "statodell'acqùa" quindi l' aW e non solo il "contenuto"
Lo stato dell'acqua (quindi l' aW) è influenzato da sostanze in grado di
"trattenere" l'acqua come il sale e lo zucchero Da ciò deriva la loro azione conservante
In definitiva l' aW può essere abbassata, aumentando così laconservabilità di un prodotto alimentare, sottraendo acqua
(essiccamento,liofilizzazione, concentrazione...) o bloccando l'acqua (salagione,
canditura, ...)
LA STABILIZZAZIONE MEDIANTE IL CALORE
L'APPERTIZZAZIONE
consiste nell’inserire gli alimenti in un recipiente chiuso ermeticamente, e nel sottoporli ad un riscaldamento che
assicuri la distruzione o l'inattivazione dei microorganismi e degli enzimi.
Per prodotti appertizzati quelle derrate alimentari deperibili la
cui conservazione è assicurata dall'impiego combinato del confezionamento in recipiente ermetico ai gas ed ai
microorganismi, e del successivo trattamento con calore.
IL CONFEZIONAMENTO ASETTICO
Tecnologia che prevede la sterilizzazione del prodotto e del contenitore separatamente e il confezionamento in condizioni tali da mantenere la sterilità commerciale di entrambi fino alla
chiusura ermetica del contenitore
CONFEZIONAMENTO ASETTICOVero e proprio
riempimento a freddo
dipendentemente dalle temperature utilizzate si distinguono (distinzione tecnica):
1. la pastorizzazione temperature 100°C
consente la distruzione di forme microbiche non sporigene e di enzimi termolabili
Porta ad una conservazione limitata nel tem po, nel caso di
prodotti non acidi (pH > 4.5); per prodotti acidi (pH < 4.5), nei quali non è possibile lo sviluppo di forme microbiche sporigene, la
conservabilità non si differenzia da quella di un prodotto sterilizzato .
2. La sterilizzazione temperature > di 100° C, fino a 150°C
ha per scopo la distruzione di tutti i microorganismi ed enzimi.
Un prodotto sterilizzato può essere conservato per tempi molto lunghi, anche anni, purché venga garantito il perfetto isolamento del
prodotto dalle contaminazioni dell’ambiente.
ESSICCAMENTO
Rimozione selettiva di gran parte dell’acqua di costituzione di un alimento per evaporazione in modo da consentirne una elevata
stabilità microbiologica e chimica
CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI DISIDRATATI
stabilità chimica e microbiologica a temperatura ambiente facilità di dosaggio e di miscelazione con altri componenti
rigenerabilità modulabile a diversi livelli umidità e di attività dell’acqua finali
come ingrediente consente il controllo delle caratteristiche fisiche e reologiche del prodotto finito
peso e volume ridotti bassi costi di confezionamento, magazzinaggio e trasasporto
PROBLEMATICHE
danni sul prodottolavorabilità difficoltosa per alcuni prodotti
lunghi tempi di processoricostituzione incompleta
LIOFILIZZAZIONE
Rimozione selettiva di dell’acqua di costituzione di un alimento per SUBLIMAZIONE
in modo da consentirne una elevata stabilità microbiologica e chimica
e mantenere pressoché intatte le caratteristiche del prodotto
si realizza inserendo il prodotto congelato in un autoclave (sotto vuoto)
CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI LIOFILIZZATI
le stesse (migliorate) degli essiccati mantenimento proprietà nutrizionali
PROBLEMATICHE
lunghi tempi di processocosti elevati
P(m
mH
g)
T (°C)
liquido
solido
vapore
A’
B’
760
0,001
4,8
0,098
SCHEMA LIOFILIZZATORE
050000
100000150000200000250000300000350000400000450000500000550000600000650000700000
19
82
19
83
19
84
19
85
19
86
19
87
19
88
19
89
19
90
19
91
19
92
19
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
Anno
To
nn
ella
teCONSUMI ALIMENTI SURGELATI IN ITALIA
CONGELAMENTO
Successo legato:
Contenuto di servizio
Immagine di freschezza
Qualità
Rapporto con il consumatore
I surgelati sono prodotti alimentari:
sottoposti ad un processo di congelamento ... che
permette di superare con la rapidità necessaria ... la zona di
cristallizzazione massima e di mantenere la temperatura del
prodotto in tutti i suoi punti … ininterrottamente a valori pari
o inferiori a - 18°C;
commercializzati come tali;
Le materie prime devono essere sane, in buone condizioni
igieniche, di adeguata qualità merceologica e devono avere
il necessario grado di freschezza
L’azione conservante del congelamento si basa:
sull’ abbassamento della temperatura
sul “blocco” dell’acqua libera nell’alimento attraverso il passaggio di questa dallo stato
liquido a quello solido
Temperatura raggiunta e velocità di surgelazione
essenziali per mantenere inalterate proprietà sensoriali e
nutrizionali dell'alimento
prevenzione alterazioni di tipo chimico, biochimico e microbiologico
Temperatura e velocità di raffreddamento
La quantità di acqua che passa allo stato solido dipende dalla temperatura raggiunta
PASSAGGIO DI STATO DISTINTO IN DUE FASI nucleazione
accrescimento dei cristalli di ghiaccio.
Il numero di nuclei di cristallizzazione è tanto più elevato quanto maggiore è la velocità di raffreddamento e il livello di
concentrazione dei soluti
Importanza della velocità di raffreddamento
Con raffreddamento lento formazione di cristalli molto grandi e di forma allungata situati
negli spazi extracellulari del tessuto vegetale
rotture delle pareti cellulari e disidratazione progressiva delle cellule come conseguenza di processi osmotici
Con velocità di raffreddamento elevate (surgelazione) si ha: formazione di molti cristalli
di piccole dimensioni distribuiti uniformemente nella matrice alimentare.
al momento dello scongelamento, l’acqua torna a far parte dei sistemi colloidali originari e l’alimento rimane integro
TECNOLOGIA
Possono essere individuate tre tipologie di surgelazione:
per contatto indiretto
con il fluido refrigerante
per circolazione forzata
di aria
per contatto diretto
con il fluido refrigerante
Scongelamento rapido Vantaggi :
Scongelamento lento Vantaggi :• parziale riassorbimento acqua scongelata ;
• < separazione liquido ;
• < differenza consistenza tessuti ;
• mantenimento viscosità ;
• < cambiamenti organolettici ;
•minori rischi microbiologici ;
A livello industriale e per piccole dimensioni :→dall’esterno con aria calda, piastra radiante, acqua calda (confezioni)→ dall’interno microonde
Praticamente meglio scongelamento lento a bassa temperatura (4-5°C)
Possibili cambiamenti durante lo stoccaggio dei surgelati
Ricristallizzazione migrante
Ossidazioni (chimiche ed enzimatiche)
Decolorazioni
LA COTTURA
Modalità di trasmissione del calore
•Conduzione•Convezione
•Irraggiamento
Modalità di cottura
•A calore secco•A calore umido
•Frittura•Microonde
LA COTTURA
Cottura a calore secco
•Arrostimento Forno•Grigliatura Grill
•A piastra• Carboni
•……
LA COTTURA
Cottura a calore umido
•Stufatura •Bollitura •A vapore
•……
A pressione atmosferica> 1 atm
LA COTTURA
Frittura
•Immersione •Contatto
•……
Microonde
DI AGRAMMA DI PRODUZI ONE SUCCHI DI FRUTTA
Materia prima
Operazioni preliminari
Estrazione trattamentiSucco libero specifici
Triturazione(purea)
blanching(85-90°C)
passatura(0.8 mm)
raffinazione raffinazione purea(0.2 mm) (0.4 mm)
Centrifugazione CentrifugazioneFiltrazione omogenizzazioneDisareazione Disareazione succo
FiltrazioneChiarificazione
+ 50% H2O Succo + zuccheri nettare
+ …..
pastorizzazione
confezionamentoraffreddamento
etichettaturamagazzinaggio
LO YOGURT