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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

SOMMARIO

SOMMARIO ..................................................................................................... 1

PREMESSA ....................................................................................................... 2

OBIETTIVI ........................................................................................................ 4

FASE 1 ............................................................................................................. 6

1.1 Metodologia di calcolo .................................................................. 6

1.2 Inquadramento territoriale .......................................................... 8

1.3 Politica energetica territoriale ..................................................... 9

1.3.1 Le Emissioni di CO2 nel P.E.A.R. ......................................... 11

1.4 Analisi dei consumi energetici generali sul territorio comunale

12

1.5 Impianti FER ................................................................................ 15

1.6 Il settore agricolo ........................................................................ 16

1.7 Consumi della Pubblica Amministrazione ................................ 17

1.8 I rifiuti .......................................................................................... 17

1.9 Analisi delle emissioni – Baseline Review ................................. 18

1.10 Conclusioni del BEI ..................................................................... 20

1.11 Compilazione del SEAP Template-BEI ....................................... 22

FASE 2: .......................................................................................................... 23

2 PREMESSA ....................................................................................... 23

2.1 Obiettivo minimo del PAES ........................................................ 23

2.2 La definizione delle Azioni ......................................................... 24

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PREMESSA

Il V Rapporto IPPC [IPPC, 2013] evidenzia che il riscaldamento del clima è ormai

inequivocabile e che molti dei cambiamenti osservati dal 1950 in poi non si siano

mai verificati nei precedenti millenni. A livello globale, l’atmosfera e gli oceani si

sono riscaldati, la quantità di neve e di ghiaccio è diminuita, il livello dei mari è

cresciuto ed è aumentata la concentrazione di gas a effetto serra, provocando

siccità prolungate e ondate di caldo, alluvioni, tempeste, incendi boschivi, erosione

del suolo: ciascuno dei tre decenni passati è stato più caldo di tutti gli altri decenni

precedenti, a partire dal 1850.

Le concentrazioni atmosferiche di CO2, metano e protossido di azoto hanno

raggiunto livelli mai toccati negli ultimi 800.000 anni e quella di CO2, in particolare,

è cresciuta del 40% dall’età pre-industriale, in primo luogo per le emissioni dovute

ai combustibili fossili e in secondo luogo per il cambiamento nell’uso dei suoli.

A prescindere dall’efficacia degli sforzi di attenuazione del fenomeno, l’impatto dei

cambiamenti climatici è destinato ad aumentare nei prossimi decenni, a causa degli

effetti differiti nel tempo delle emissioni di gas climalteranti, passate e presenti.

Contemporaneamente, è sufficientemente condivisa l'opinione che il processo di

artificializzazione del territorio tende ad intensificare gli effetti dei cambiamenti

climatici, inibendo i processi di adattamento che, da sempre, hanno fatto sì che i

sistemi ambientali si evolvessero insieme alle loro popolazioni.

Il tema chiave dei cambiamenti climatici viene pertanto considerato da un duplice

punto di vista, partendo dalla stima delle emissioni di gas climalteranti imputabili

alle pressioni antropiche e andando ad individuare, da un lato, le modalità per la

riduzione e mitigazione degli impatti sul sistema paesistico-ambientale e, dall’altro,

le opportunità di adattamento, volte a rafforzare la resilienza del sistema (recupero

degli ecosistemi, promozione delle infrastrutture verdi e blu, contrasto al consumo

di suolo, gestione sostenibile delle risorse, in particolare gestione sostenibile delle

acque urbane e servizi ecosistemici del verde urbano, …).

I cambiamenti climatici costituiscono senza dubbio una minaccia per gli “attuali”

equilibri ambientali.

Allo stato attuale, due sono i principali approcci per cercare di diminuire i rischi

derivanti dai cambiamenti:

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la riduzione dei gas serra;

l'attuazione di strategie di adattamento, basate sulla riduzione della

vulnerabilità dei sistemi paesistico-ambientali.

Le due strategie sono, peraltro, attuabili a scale diverse: la prima attiene alla scala

amplissima delle politiche nazionali e sovranazionali e a quella dei comportamenti

individuali. La seconda invece attiene alle scale intermedie, alle quali si attuano le

politiche di governo del territorio, che corrisponde, quindi, alle possibilità offerte

dalla pianificazione regionale e dagli strumenti di governance territoriale in

genere.1

Tra i capisaldi delle strategie di pianificazione e di indirizzo degli strumenti

governativi vi è il Pacchetto Clima-Energia “Tre volte venti per il 2020”, approvato

nel dicembre 2008 dal Parlamento Europeo. Esso ha posto il conseguimento di

ambiziosi obiettivi in campo di sostenibilità ambientale ed energetica per l’Unione

Europea:

- Ridurre le proprie emissioni di CO2 di almeno il 20%

- Aumentare del 20% il livello di efficienza energetica, ossia ridurre i

consumi del 20% rispetto alle previsioni per il 2020

- Aumentare al quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile giungendo

al 20% sul totale del consumo interno lordo dell’UE.

È compito delle Amministrazioni Locali concretizzare le potenzialità di riduzione

delle emissioni agendo dal basso, in modo mirato, sui settori energivori di loro

competenza diretta ed attraverso la sensibilizzazione della cittadinanza e degli

stakeholders.

La Direttiva Europea 2010/31/UE stabilisce che ciascun Stato membro debba

attuare politiche di miglioramento dell’efficienza degli edifici fino a portare le

nuove costruzioni, a partire dal 2020, ad essere totalmente autosufficienti dal

1 Fonte PTR della Regione Lombardia

punto di vista energetico. La Direttiva 2009/28/CE, inoltre, fissa ambiziosi limiti di

copertura del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili promuovendo lo sviluppo

di energie alternative.

Al fine di raggiungere gli obiettivi e rendere operative tali azioni, è indispensabile la

predisposizione di uno strumento programmatico degli interventi e una

pianificazione delle strategie di attuazione. È in questo senso che si inserisce il

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile – P.A.E.S. (Sustainable Energy Action Plan –

SEAP), attraverso la cui predisposizione, il Comune si impegna ad identificare una

linea politica e programmatica concreta, simbolo dell’impegno della città verso una

reale ed efficace strategia operativa di risparmio energetico.

Il P.A.E.S. è uno strumento innovativo e capace di dare vita al raggiungimento di

specifici obiettivi di riduzione e di sostegno prefissati. Esso si articola

principalmente in due fasi:

Fase 1: viene elaborato il quadro conoscitivo, che illustra la situazione

energetica del territorio in termini di vettori energetici utilizzati e di settori

socio economici; si analizza lo stato dell’arte a livello di impianti a fonti

rinnovabili; viene definito il potenziale territoriale da fonti rinnovabili e da

efficienza energetica. Viene inoltre valutato lo stato del patrimonio edilizio

pubblico in termini di consumi energetici. All’interno di questa fase si

valuta l’inventario delle emissioni (Baseline Emission Inventory – BEI)

Fase 2: vengono definiti e proposti gli obiettivi, le strategie e le azioni del

Piano, congiuntamente al rapporto ambientale preliminare. In particolare,

vengono proposte alcune azioni concrete che presentano caratteristiche

di immediata cantierabilità, sostenibilità economica ed ambientale per

l’Ente Locale.

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OBIETTIVI

Una volta definito lo stato attuale del Comune, l’anno di riferimento e i vari trend

di consumo ed emissione, rimane da definire il gap da coprire da qui all’anno 2020

e quindi l’obiettivo che l’Amministrazione Comunale può porsi. L’obiettivo del PAES

è il target emissivo a cui il Comune di prefigge di giungere a partire dalle emissioni

individuate per l’anno base, ed è la piattaforma di riferimento indispensabile per la

programmazione delle azioni di riduzione.

Nel caso del Comune di Ripalta Arpina, a fronte di un lineare incremento

demografico registrato nel primo decennio degli anni 2000, si riscontra nell’ultimo

anno (2013) un andamento demografico negativo. È tuttavia plausibile supporre

una futura evoluzione demografica in linea con l’andamento complessivamente

registrato nel decennio. Per interpolazione lineare dei dati relativi alle ultime

annualità si può stimare la proiezione demografica al 2020, secondo la quale la

popolazione residente nei territori comunali si attesterà attorno ai 1.080 abitanti,

con un aumento corrispondente al 4% rispetto al dato odierno.

2007 2020

Emissioni [t CO2e] 12.117 10.096

Popolazione [ab.] 1.037 1.080

Emissioni pro-capite [t CO2e/ab] 11,69 9,35

OBIETTIVO pro-capite

-20%

Obiettivo minimo del Piano

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Allo stato di fatto il Comune di Ripalta Arpina registra un valore di t/ab. di CO2

superiore alla media nazionale ed europea2 . Se, quindi, con la predisposizione di

azioni di riduzione delle emissioni, si riuscisse ridurre la quota emissiva pro-capite

portandosi al valore medio nazionale, si otterrebbe un’emissione totale all’anno

2020 pari a 8.200 t di CO2e, corrispondente, in termini di valore assoluto, a quasi il

32% di riduzione rispetto al dato emissivo 2007.

Complessivamente il Comune di Ripalta Arpina si pone come obiettivo minimo

primario di giungere, al 2020, ad una riduzione delle emissioni pro-capite di CO2 del

20 % rispetto al 20073. Al 2020 si stima pertanto un’emissione massima di CO2 pari

a circa 10.000 t.

2 Per l’anno 2005 il valore medio nazionale è pari a 7,6 t/ab.; il valore medio europeo EU27 è di 7,5

t/ab.

3 Valore calcolato sulla quota pro-capite di CO2e

In funzione dei dati di consumo rilevati e delle potenzialità territoriali, nella fase 2

del presente studio si valuta l’opportunità di applicare la quota riduttiva del 20%

sul valore assoluto dell’emissione all’anno base 2007, obiettivo senza dubbio

maggiormente virtuoso.

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

14000

2007 2020

2007

2020

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FASE 1

BEI (Baseline Emissions Inventory)

1.1 Metodologia di calcolo

L’analisi dei consumi è realizzata a partire dai dati regionali resi disponibili nei

database online (Sistema Informativo Energetico della Regione Lombardia

S.I.R.EN.A.), dalle informazioni reperite attraverso l’Amministrazione Comunale

(consumi energetici e termici delle utenze pubbliche), attraverso l’Osservatorio

Provinciale sui Rifiuti.

In particolare, la valutazione dei dati, delle azioni e delle linee di indirizzo è resa

possibile grazie alla consultazione delle seguenti fonti principali:

- P.G.T. Comune di Ripalta Arpina

- P.E.A.R. (Piano Energetico Ambientale Regionale) Regione Lombardia / Finlombarda – Documento preliminare, Anno 2013.

- P.E.A.P. (Piano Energetico Ambientale Provinciale) Provincia di Cremona – Anno 2003

- P.E.R. (Programma Energetico Regionale) Regione Lombardia – Anno 2003

- P.A.E. (Piano d’Azione per l’Energia) Regione Lombardia – Agg. Anno 2008

- P.T.R. (Piano Territoriale Regionale)

- Annuario statistico ISAT 2013

- Rapporto ISPRA 2013

- SI.R.EN.A. (Sistema Informativo Regionale Energia e Ambiente)

Per il calcolo delle emissioni si è deciso di utilizzare i fattori di emissione “Standard”

in linea con i principi dell’IPCC, che comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti

dall’energia consumata nel territorio comunale, sia direttamente (tramite la

combustione di carburanti all’interno dell’autorità locale), sia indirettamente

(attraverso la combustione di carburanti associata all’uso dell’elettricità e di

calore/freddo nell’area comunale).

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I fattori di emissione di riferimento si basano sulle linee guida IPCC del 2006 e

prendono in considerazione il contenuto di carbonio di ciascun combustibile, come

avviene per gli inventari nazionali dei gas a effetto serra redatti nell’ambito della

Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e del

protocollo di Kyoto.

Figura – fattori di emissione di CO2 da IPCC 2006 per i più comuni tipi di combustibili

Secondo questo approccio il gas a effetto serra più importante è la CO2 ed è

possibile omettere, ai soli fini degli aspetti energetici, il calcolo delle emissioni di

CH4 e N2O.

Per quanto riguarda l’energia elettrica, vengono applicati i fattori di emissione

nazionali, pubblicati da ISPRA (Rapporto ISPRA 2013 – Revisionato al 20/01/2014) e

riportati nella pagina successiva.

Relativamente all’anno preso come riferimento base (2007) il Sistema Informativo

Regionale (S.I.R.EN.A.) mette a disposizione una rendicontazione delle emissioni

comunali (presentata nel paragrafo 1.6) in termini di KT di CO2 equivalente.

Grafico – Fattori di emissione della produzione elettrica nazionale e dei consumi elettrici

(Fonte ISPRA – SINANET)

L’inserimento di dati maggiormente approfonditi riguardanti i consumi specifici

della Pubblica Amministrazione, all’interno di opportuni settori (terziario e

trasporto pubblico) hanno permesso di individuare la quota emissiva territoriale

imputabile all’Amministrazione comunale.

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Figura – Fattori di emissione della produzione elettrica nazionale e dei consumi elettrici.

(Fonte ISPRA – SINANET)

1.2 Inquadramento territoriale

Ripalta Arpina è un Comune Cremonese di pianura, di origine medievale, in cui

il recente sviluppo industriale non ha cancellato l'antica vocazione agricola. I

residenti sono in gran parte concentrati nel capoluogo comunale, oltre che

nella località Ca' Nova, Boccaserio e Cascina Saragozza. Il territorio è ha un

profilo geometrico sostanzialmente regolare, con variazioni altimetriche lievi, e

una forma particolare, stretta ed allungata in direzione nord-sud. L'abitato

(benché conservi nell'assetto urbanistico il suo storico impianto rurale) è in

forte espansione edilizia e ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante

Si trova nella zona centro-occidentale della provincia, a confine con quella di

Lodi, tra i comuni di Montodine, Ripalta Guerina, Madignano, Castelleone,

Gombito e Bertonico (LO). Il fiume Serio la delimita con la sua riva sinistra

mentre il confine meridionale è segnato dal corso del fiume Adda. Due

importanti tracciati viari corrono a breve distanza dall'abitato: la strada statale

n. 415 Paullese, a 2 km, e la n. 591 Cremasca, a 3 km

Il Comune è inserito in due diversi ambiti di tutela naturalistica: a nord il Parco

del Serio e a meridione quello dell'Adda Sud. Crema costituisce il polo di

gravitazione naturale per il commercio, i servizi e le necessità burocratico-

amministrative che non trovano soddisfazione sul posto.

Comune Provincia Regione

RIPALTA ARPINA CREMONA LOMBARDIA

Popolazione

(al 31-12-2013) Estensione territoriale [km

2] Densità abitativa [ab/km

2]

1.038 6,91 173

Altitudine (m slm) Distanza capoluogo provinciale [km] Zona climatica

72 34 E - 2.474 gradi giorno

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Figura Sopra – Ortofoto con segnalati i confini comunali

Figura Sotto – Inquadramento territoriale provinciale

1.3 Politica energetica territoriale

Il Comune di Ripalta Arpina, con l’adesione al Patto dei Sindaci, conferma la volontà

di intraprendere un percorso di valutazione e programmazione di progetti ed

iniziative finalizzati al perseguimento di politiche di sostenibilità energetica ed

ambientale. L’attenzione per il risparmio energetico ed alla sostenibilità ambientale

ha già coinvolto il Comune nella redazione del proprio Piano di Governo del

Territorio e del Rapporto Ambientale della Valutazione Ambientale Strategica del

Piano. In linea con la politica energetica adottata, l’adesione formale al Patto dei

Sindaci consente all’Amministrazione di confermare la propria sensibilità in merito

alle tematiche ambientali.

In applicazione della direttiva 2009/28/CE del Consiglio e del Parlamento Europeo,

l’Italia ha predisposto un Piano di Azione Nazionale (PAN) per la promozione

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dell’uso di energia da fonti rinnovabili. Tale documento fornisce indicazioni

dettagliate sulle azioni programmatiche da mettere in anno al fine di raggiungere,

nel 2020 l’obiettivo vincolante di coprire il 17 % dei consumi lordi nazionali

attraverso produzioni da energia rinnovabile.

La Regione Lombardia ha da sempre avuto un ruolo di primaria importanza nelle

politiche energetiche nazionali, a partire dall’adozione del sistema di Certificazione

Energetica degli Edifici e poi con l’approvazione di piani energetici territoriali. Con

la deliberazione della giunta regionale n 12467 del 21.03.2003 la Regione

Lombardia ha approvato un Piano d’Azione per l’Energia (PAE), quale strumento

operativo del Programma Energetico Regionale (PER). Tale Piano individua precise

linee di intervento strettamente legate ad ambizioni internazionali quali il

protocollo di Kyoto e le direttive europee (2001/77/CE e 2006/32/CE).

Il contributo lombardo rispetto agli obiettivi delineati all'interno dell'Azione Clima

europea ("politica 20-20-20"), in coerenza con l'approccio e gli orientamenti del

"Piano per una Lombardia Sostenibile", avviene con la predisposizione di appositi

“cruscotti” che monitorano la situazione regionale rispetto agli obiettivi nazionali al

2020 i quali prevedono, per la Regione Lombardia, il taglio del 13% delle emissioni

di CO2 non ETS rispetto a quelle del 2005, la copertura del 17% del fabbisogno

energetico con produzione da FER e la riduzione dei consumi del 20% rispetto allo

scenario tendenziale.

Nel Gennaio 2011 è stato approvato, inoltre, il PTR (Piano Territoriale Regionale) il

quale si propone di proteggere e valorizzare le risorse territoriali, riequilibrando il

territorio e rafforzando la competitività.

Accanto ad esso, il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) della

Provincia di Cremona, adottato nel 2009, occupandosi dell’assetto e tutela del

proprio territorio, individua come obiettivo generale la conservazione e il rispetto

delle qualità ambientali, attraverso la valorizzazione e la riqualificazione.

Il presente Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, indirizzato dalle strategie

energetiche operative comunitarie, è strettamente legato agli indirizzi di

programmazione generale e strategica della politica energetica nazionale e

regionale. Si richiamano a tale proposito gli scenari, gli obiettivi e gli strumenti

programmatori del P.E.A.R. e del S.E.N.

Il Programma Energetico Ambientale Regionale (P.E.A.R.) si inserisce all’interno

della Strategia Energetica Nazionale (S.E.N.), che, introdotta con il Decreto Legge n.

112 del 25 giugno 2008, rappresenta lo strumento di indirizzo e di

programmazione di carattere generale della politica energetica nazionale. La

Strategia Energetica Nazionale, approvata dal Ministero dello Sviluppo Economico

di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

con Decreto 8

marzo 2013, si incentra su quattro obiettivi principali:

- ridurre significativamente il gap di costo dell’energia per i consumatori e le

imprese, con un allineamento ai prezzi e costi dell’energia europei;

- raggiungere e superare gli obiettivi ambientali definiti dal Pacchetto

europeo Clima-Energia 2020 (la cosiddetta politica 20-20-20);

- continuare a migliorare la nostra sicurezza di approvvigionamento,

soprattutto nel settore del gas, e ridurre la dipendenza dall’estero;

- favorire la crescita economica e sostenibile attraverso lo sviluppo del

settore energetico.

Tre sono gli scenari di riferimento considerati dalla Sen:

- il 2020 per quanto riguarda il raggiungimento (ed il superamento) degli

obiettivi definiti dal Pacchetto Clima – Energia 2020,

- il 2030 per il medio termine

- il 2050 nella più lunga prospettiva delineata dalla “Roadmap europea

2050 definendo un percorso di decarbonizzazione verso il 2050.

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Nel breve periodo, con un orizzonte al 2020, cioè nel medesimo orizzonte temporale

per il quale si sviluppano gli obiettivi e le azioni del P.A.E.S., la SEN individua sette

priorità:

1. la promozione dell’Efficienza Energetica, per la quale si prevede il superamento

degli obiettivi europei;

2. la promozione di un mercato del gas competitivo, integrato con l’Europa e con

prezzi ad essa allineati, e con l’opportunità di diventare il principale Hub sud-

europeo ;

3. lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, per la quale si intende superare

gli obiettivi europei (20-20-20), contenendo al contempo l’onere in bolletta;

4. lo sviluppo del mercato elettrico pienamente integrato con quello europeo,

competitivo nei prezzi con l’Europa e caratterizzato da una graduale integrazione

della produzione rinnovabile;

5. la ristrutturazione della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti,

verso un assetto più sostenibile e con livelli europei di competitività e qualità del

servizio ;

6. lo sviluppo sostenibile della produzione nazionale di idrocarburi;

7. la modernizzazione del sistema di governance per rendere più efficaci ed

efficienti i processi decisionali .

Al fine di concretizzare i cinque macro obiettivi strategici previsti dal Consiglio

Regionale:

- governo delle infrastrutture e dei sistemi per la grande produzione di

energia;

- governo del sistema di generazione diffusa di energia, con particolare

riferimento alla diffusione delle fonti energetiche rinnovabili;

- valorizzazione dei potenziali di risparmio energetico nei settori d’uso

finale;

- miglioramento dell’efficienza energetica di processi e prodotti;

- qualificazione e promozione della “supply chain” lombarda per la

sostenibilità energetica.

Regione Lombardia prevede un pacchetto di strumenti operativi che consentano di

dare risposta a tutti i punti più critici e sensibili, superando le barriere esistenti allo

sviluppo dell’efficientamento energetico e alla diffusione delle fonti rinnovabili. Gli

strumenti da mettere in atto sono:

1. Sviluppo Grandi Progettualità: Teleriscaldamento, smart grid e smart city,

illuminazionepubblica, banda larga;

2. La leva economica e i nuovi fondi, la nuova programmazione UE: FESR, POR,

Fondo di garanzia ESCO, Fondo Rotativo, Bond (Project e equity);

3. L’innovazione come motore di sviluppo: ricerca & sviluppo, cluster d’impresa,

nuove filiere/reti di impresa, brevettazione;

4. Le leve di regolamentazione: semplificazione e sburocratizzazione e normative

5. Il rafforzamento del rapporto con il territorio: azioni di supporto e orientamento

imprese e EE.LL.

Il tema cruciale della strumentazione urbanistica (regionale, locale) diventa

fortemente trasversale, integrando aspetti di normazione e semplificazione affianco

alla nuova fiscalità locale, all’incentivazione delle buone pratiche/penalizzazione

delle cattive. Il tema è importante anche perché racchiude in sé tutti gli altri in una

modalità che prevede il forte protagonismo della regione e degli EELL.

1.3.1 Le Emissioni di CO2 nel P.E.A.R.

Nell’elaborazione del bilancio ambientale del Piano Energetico Ambientale

Regionale della Regione Lombardia sono stati valutati gli impatti generati a scala

globale dagli utilizzi energetici, in termini di emissioni di gas serra espressi come

tonnellate di CO2 equivalente. Tale indicatore, identico a quello utilizzato nel

presente P.A.E.S., permette di quantificare il contributo al cambiamento climatico

dei consumi di energia in Lombardia fornendo la base per il confronto con gli

obiettivi nazionali prefissati per il raggiungimento della politica europea dell’Azione

Clima nonché a quanto verrà definito dai negoziati delle prossime Conferenze delle

Parti sui Cambiamenti Climatici.

Le emissioni di CO2 equivalente dovute ai consumi energetici per il 2010 sono pari a 74,3 milioni di tonnellate. Sono state considerate anche le cosiddette “emissioni

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ombra” legate ai consumi di energia elettrica, comprensive sia dell’energia prodotta in ambito territoriale lombardo sia di quella importata.

Grafico – Emissioni di CO2 equivalente, su territorio regionale, suddivise per settore

1.4 Analisi dei consumi energetici generali sul territorio

comunale

Il procedimento di analisi dei consumi comunali procede attraverso due fasi di

valutazione ed elaborazione di dati statistici da database regionali e dai dati forniti

dall’Amministrazione Comunale.

L’analisi dei consumi territoriali avviene in prima istanza attraverso l’utilizzo dei

dati del Sistema Informativo SI.R.EN.A. messo a disposizione dalla Regione

Lombardia, il quale fornisce informazioni in merito alla domanda ed alla

produzione di energia (suddivisa per vettore ed utilizzo) per gli anni dal 2005 al

2010.

La seguente immagine propone un estratto dell’elaborazione SI.R.EN.A. dei

consumi (in TEP4) per anno per il Comune di Ripalta Arpina.

Grafico – Consumi (in TEP) per la serie storica 2005-2010 Comune di Ripalta Arpina

Anno Valore

Abitanti TEP/abitante (TEP)

2005 4.229,3 1.012 4,18

2006 4.886,9 1.025 4,77

2007 4.754,4 1.037 4,58

2008 4.354,9 1.043 4,18

2009 2.800,6 1.063 2,63

2010 4.480,5 1.054 4,25

Tabella – Consumi in TEP per il Comune di Ripalta Arpina (serie storica 2005-2010)

4 T.E.P. : Tonnellata equivalente di petrolio: unità standard di misurazione dell’energia per la quale il

Ministero ha fissato le principali unità di conversione per i combustibili e i vettori energetici.

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

L’indicazione di consumi in TEP sopra riportata mostra un forte calo dei consumi

nell’anno 2009, seguito da una ripresa che porta il valore del 2010 ad essere di

circa 250 TEP superiore al dato 2005. Il quantitativo di consumo pro capite (TEP/ab)

risulta complessivamente decrescere nel tempo.

La tabella proposta ora, mostra, invece, un resoconto dei consumi energetici per

l’anno 2007 suddivisi per settore di utilizzo5.

Anno 2007

Settore Valore (TEP) %

INDUSTRIA NON ETS 3.681,96 77%

RESIDENZIALE 622,83 13%

TRASPORTI URBANI 197,28 4%

AGRICOLTURA 161,59 3%

TERZIARIO 90,77 2%

TOTALE 4.754,4

Tabella e grafico – Consumi in TEP per il Comune di Ripalta Arpina suddivisi per settore (anno

2007)

5 All’interno di questa valutazione preliminare dei consumi non risulta, tra i settori considerati nel

Sistema Informativo Regionale, quello relativo alla Pubblica Amministrazione Comunale. Le informazioni

sui consumi direttamente legati all’Amministrazione saranno esplicitate nei paragrafi seguenti e messe a

confronto con gli altri settori nel bilancio emissivo globale del territorio comunale.

Emerge come, diversamente da altri comuni della pianura, caratterizzati da forti

consumi legati al settore residenziale e al produttivo agricolo, in questo caso i 2/3

dei consumi sono principalmente dovuti al settore industriale, il quale dimostra

essere fortemente presente nel territorio. Al settore trasporti, agricolo e terziario

competono percentuali inferiori al 10%.

In mancanza di dati del Sistema Informativo Territoriale Regionale relativi all’anno

2013, è possibile stimare i consumi Comunali in TEP considerando il consumo pro

capite al 2010 e ripartendolo sull’attuale popolazione (al 31/12/2013). Si ottiene,

pertanto, che per l’anno 2013 sono stati consumati circa 4,412 kTep di energia,

valore in linea con il consumo complessivamente registrato nell’anno 2010.

L’analisi dei consumi in termini di kTep suddivisi per tipologia di vettore energetico

si sviluppa a partire dall’ultimo bilancio energetico della Regione Lombardia (anno

2010).

La seguente tabella mostra la completa suddivisione dei consumi per vettore

energetico e per classe di utilizzo6. I dati sono espressi in kTep e si riferiscono

all’intero territorio regionale.

CIVILE INDUSTRIA TRASPORTI AGRICOLTURA

Gas Naturale 7.419 2.581 37 14.0

Combustibili liquidi 568 419 6.508 297

Colmbustibili fossili - 1297 - -

Energia elettrica 2.471 2.948 174 72

Fonti rinnovabili 521 200 227 2,3

Teleriscaldamento 345 17 - -

11.324 7.462 6.946 385,3

TOTALE 26.117,3

Figura – Consumi in TEP per la Regione Lombardia suddivisi per vettore (anni 2005-2010)

6 Fonte: Sistema Informativo Regionale Energia e Ambiente (S.I.R.EN.A.) Regione Lombardia – Bilancio

Energetico 2010

78%

13%

4% 3% 2%

INDUSTRIA NON ETS

RESIDENZIALE

TRASPORTI URBANI

AGRICOLTURA

TERZIARIO

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Per l’anno 2010 si rileva, in Lombardia, un consumo totale pari a 26.117,3 kTep, per

un consumo pro capite pari a circa 2,6 tep (30.500 kWh/ab).

In generale, i consumi complessivi suddivisi per tipologia di energia utilizzata, si

distribuiscono secondo le percentuali riportate nel seguente grafico.

Si nota che prevalgono gli utilizzi di gas naturale (metano), combustibili liquidi ed

energia elettrica.

Nello specifico si può affermare che l’utilizzo di gas naturale è principalmente

utilizzato per scopi civili di riscaldamento residenziale, affiancato da un consistente

utilizzo a fini produttivi/industriali. I combustibili liquidi, invece, sono quasi

esclusivamente utilizzati nel settore dei trasporti all’interno del quale restano

basse le componenti energetiche legate all’utilizzo di energia elettrica o gas

naturale.

Figura – Percentuali di utilizzo delle diverse tipologie di vettori energetici (Anno 2010) –

Regione Lombardia

Entrando maggiormente nel dettaglio, l’estrapolazione dei dati dal sistema

regionale SI.R.EN.A. permette di individuare i seguenti dati sulla suddivisione delle

fonti energetiche per vettore, in modo specifico per il Comune di Ripalta Arpina:

2007

Vettore

Valore (TEP) %

GAS NATURALE 3.804,26 80

ENERGIA ELETTRICA 477,87 10

GASOLIO 255,69 5

ALTRI <2% 216,61 5

BENZINA 0,00 0

TOTALE 4.754,4

Tabella – Consumi in TEP per il Comune di Ripalta Arpina suddivisi per vettore (anno 2007)

I dati prelevati dal database Regionale ed aggiornati all’anno 2010, mostrano per il

Comune in questione, in termini di vettori energetici maggiormente consumati, un

prevalente utilizzo di gas naturale, che si attesta a percentuali oltre il 80% in

aumento nel 2010 rispetto al 2005. Gli altri vettori energetici presentano utilizzi

notevolmente inferiori.

Grafico - Confronto dei consumi energetici in percentuale per vettore (Anni 2005, 2007 e

2010)

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

GAS NATURALE

ENERGIA ELETTRICA

GASOLIO Altri<2% BENZINA

2005

2007

2010

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Il confronto tra gli anni presi a riferimento mostra come a fronte di un aumento nel

consumo di gas naturale si registra un diminuzione dei consumi di energia

elettrica.

1.5 Impianti FER

Per quanto riguarda la presenza sul territorio comunale di impianti di produzione

energetica a fonte rinnovabile si è fatto riferimento alle informazioni elaborate

dall’applicativo ATLASOLE messo a disposizione dal GSE7. Emerge che nel Comune

di Ripalta Arpina sono ad oggi attivi complessivamente 14 impianti fotovoltaici con

una potenza complessiva di 89,69 KW.

Figura – Impianti fotovoltaici attivi, Fonte: AtlaSole - Aggiornamento a Gennaio 2014.

7 http://atlasole.gse.it/atlasole/ Si tratta di un sistema Informativo Territoriale, messo a

disposizione dal GSE, il quale permette di interrogare porzioni di territorio nazionale (con grado di dettaglio comunale) in merito alla presenza ed alla relativa potenzialità degli impianti fotovoltaici ad oggi installati.

L’Amministrazione Comunale ha però reso disponibile un elenco di impianti

fotovoltaici installati sul territorio maggiormente dettagliato ed aggiornato (al 23-

08-2014), conteggiando n. 18 impianti per un potenzialità totale installata pari a

101,88 kW. Di questi n. 1 impianto risulta essere di proprietà Comunale ed ha una

potenza installata di 46,80 kW.

Per quanto concerne ulteriori impianti FER risulta presente sul territorio un impianto Biogas da digestione anaerobica di:

potenza elettrica 248 kW;

producibilità elettrica 1.992 MWh/a;

ore annue equivalenti 8000;

potenza termica 675 kW;

potenza termica utile 230 kW;

producibilità termica 5.400 MWh/a.

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

1.6 Il settore agricolo

L’applicazione all’Italia della metodologia OCSE di classificazione delle aree in rurali

e urbane, elaborata su base comunale, nella prima fase, e provinciale, nella

seconda, porta alla distribuzione delle aree prevalentemente urbane,

prevalentemente rurali e ignificativamente rurali.

Secondo tale classificaziosne

l’intera Provincia di Cremona viene

collocata all’interno di aree

“Significativamente rurali”. La

classificazione del PSN (Piano

Strategico Nazionale per lo

Sviluppo Rurale) colloca in modo

più specifico, tutta l’area

meridionale della Lombardia,

all’interno di “Aree Rurali ad

Agricoltura Intensiva Specializzata”,

così come mostrato dalla figura a

lato.

Figura – Estratto del PSN –

Classificazione aree rurali della Regione

Lombardia

A livello comunale, come individuato nei precedenti grafici, il settore agricolo si

conferma essere un settore relativamente poco impattante, con consumi

nettamente inferiori al settore industriale e residenziale.

Nell’ultimo trentennio risulta che sono calate drasticamente le aziende agricole

collocate sul suolo Comunale (passando da 50 aziende nel 1982, a 25 nel 2000).

Tale diminuzione non è però proporzionale alla riduzione delle superfici ad uso

agricolo che nel periodo di riferimento hanno subito una perdita percentuale solo

del 4%. Anche nel Comune in oggetto, pertanto, è in atto la tendenza al progressivo

accorpamento di aziende agricole con contestuale dismissione di quelle

dimensionalmente inferiori.

Secondo i dati forniti dall’Amministrazione Comunale allo stato di fatto sono

presenti sul territorio 6 allevamenti:

N. 5 allevamenti bovini con un tot. di n. 791 capi

N. 1 allevamento suini con un tot. di n. 600 capi

Tale situazione è indice di una buona vocazione agricola del territorio e consente di

delineare alcune possibili linee d’azione.

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

1.7 Consumi della Pubblica Amministrazione

I dati a disposizione dell’Amministrazione Comunale hanno permesso di elaborare

il seguente quadro illustrativo dei consumi (sia termici che elettrici) legati alle

utenze pubbliche, relativamente agli anni 2007 (anno base) e 2013

Anno Consumi termici [mc di metano]

2007 28.104

2013 23.748

Tabella – Consumi termici degli edifici pubblici del Comune di Ripalta Arpina

Anno Consumi elettrici [kWh]

2007 21.909

2013 24.179

Tabella – Consumi elettrici degli edifici pubblici del Comune di Ripalta Arpina

Si precisa che i consumi elettrici sopra riportati non comprendono la quota relativa

ai consumi da Pubblica Illiminazione.

Anno Consumi elettrici da pubblica

illuminazione [kWh]

2007 89.641

2013 96.848

Tabella – Consumi elettrici della pubblica illuminazione del Comune di Ripalta Arpina

Relativamente al sistema di Illuminazione Pubblica, ad oggi si contano un totale di

210 corpi illuminanti (in prevalenza vapori di sodio ad alta pressione e vapori di

mercurio).

Per quanto concerne il parco veicolare Comunale i dati messi a disposizione

mostrano la seguente composizione

- Anno 2007: n. 2 autovetture, n. 1 scuolabus, n. 1 furgone disabili, n. 1

motocarro

- Anno 2013: n. 1 autovettura, n. 1 scuolabus, n. 1 furgone disabili, n. 1

motocarro

In considerazione dei costi media annuali dei combustibili (Dati dal Database del

Ministero dello Sviluppo Economico), partendo dai corrispettivi di spesa relativi alle

due annualità considerate si possono stimare i seguenti consumi:

Anno Consumo Gasolio [l]

2007 4.345

2013 3.450

Tabella – Consumi elettrici di combustibile da autotrazione (per veicoli della P.A.) del

Comune di Ripalta Arpina – Confronto anni 2007 e 2013

Relativamente ai dati sopra riportati emerge in prima istanza una cospicua

diminuzione del consumo di combustibile per autotrazione, ciò risulta legato

all’ottimizzazione di alcune attività ed alla sospensione dell’attività di Polizia Locale.

Tra gi impianti FER di pubblica proprietà si richiama esclusivamente l’impianto

fotovoltaico realizzato nel 2010 (Potenza 46,8 kW)

1.8 I rifiuti

Il servizio di recupero e trattamento dei rifiuti urbani sul territorio comunale è

gestito dalla società ex SCS Gestioni S.r.l. ora Linea Gestioni. la quale fornisce i

seguenti dati:

2007 2013

Totale rifiuti pro capite (kg/ab.)

427,76 369,53

Percentuale raccolta differenziata (%)

69,58 79,40

Tabella – Rifiuti – Confronto anni 2007 e 2013

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Il servizio di raccolta rifiuti avviene ad oggi in modalità porta porta.

Si conteggiano, in linea di massima, un totale di 384t di rifiuti urbani totali nel

2013, a fronte di 444 t di rifiuti dell’anno 2007.

A titolo comparativo per l’intera Provincia di Cremona, per l’anno 2012 si ha una

percentuale media di raccolta differenziata pari al 61,6%, la quale è circa 18 punti

percentuali più bassa di quella rilevata, l’anno successivo, nel territorio comunale

oggetto del presente Piano.

1.9 Analisi delle emissioni – Baseline Review

A questo punto, a partire dai dati relativi ai consumi energetici rendicontati è

possibile effettuare il calcolo delle emissioni che tali consumi hanno comportato

adottando opportuni fattori di emissione.

L’anno di riferimento scelto per la rendicontazione dell’inventario delle emissioni di

CO2 equivalente è il 2007, anno per il quale l’Amministrazioe Comunale ha fornito

(insieme al 2013) i dati relativi ai propri consumi.

Per gli anni dal 2005 al 2010 il sistema SI.R.EN.A. fornisce già un calcolo delle KT di

CO2e emesse in Regione Lombardia e anche, nello specifico, nel Comune di Ripalta

Arpina, così come le informazioni riportate in precedenza in merito ai consumi in

TEP.

Il Sistema Informativo presenta un bilancio ambientale regionale in termini di

emissioni di gas serra (CO2 equivalente) connesse agli usi e alla produzione di

energia.

Nel 2010 le emissioni "energetiche" di CO2e prodotte sul territorio lombardo sono

state pari a 66 milioni di tonnellate, mentre le emissioni "ombra" di CO2 (ovvero

derivate da tutti i consumi energetici compresa la quota parte di energia elettrica

importata) 72 milioni di tonnellate, circa 7 tonnellate per abitante.

Figura – Emissioni ombra delle province della Regione Lombardia (anno 2010)

Il grafico precendente mostra che la provincia di Cremona risulta essere, all’interno

del territorio regionale, una delle meno impattanti in termini di emissioni ombra.

Il seguente grafico mostra, per il Comune di Ripalta Arpina, il quantitativo di

emissioni nella serie storica 2005-2010 espresso in termini di KT CO2e.

Figura e Tabella – Emissioni per il Comune di Ripalta Arpina (espresse in kT di CO2e) - Serie

storica 2005-2010

0

2

4

6

8

10

12

14

2005 2006 2007 2008 2009 2010

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Anni Valore

(KT)

2005 11,27

2006 13,21

2007 12,12

2008 10,84

2009 7,19

2010 11,13

Dal grafico si nota che, nel complesso, l’impatto emissivo comunale annuo si aggira

intorno a 11-12 kT tonnellate di CO2e. Si registra, come accade per l’analisi dei

consumi sopra riportata, un decremento delle emissioni nell’annualità 2009, livello

che poi l’anno successivo si riporta a valori in linea con gli altri anni considerati.

Per l’anno base 2007, la cui emissione complessiva risulta essere pari a 12.117 t di

CO2 equivalente, si presenta la seguente suddivisione per vettore e per settore.

Tabella e Grafico– Emissioni suddivise per settore per l’anno 2007 (in KT di CO2)

Settore Valore (KT)

INDUSTRIA NON ETS 9,240379

RESIDENZIALE 1,496074

TRASPORTI URBANI 0,584842

AGRICOLTURA 0,510285

TERZIARIO 0,285903

Analogamente a quanto rilevato nei consumi riportati nei paragrafi precedenti,

anche la valutazione dell’impatto emissivo nell’anno base, mostra il ruolo marcato

che rappresenta, rispetto agli altri, il settore industriale.

Tabella – Emissioni suddivise per vettore per l’anno 2007 (in KT di CO2)

Settore

Valore (KT)

GAS NATURALE 8,844631

ENERGIA ELETTRICA 2,084638

GASOLIO 0,785652

Altri<2% 0,402563

76%

12%

5% 4%

3%

INDUSTRIA NON ETS

RESIDENZIALE

TRASPORTI URBANI

AGRICOLTURA

TERZIARIO

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

1.10 Conclusioni del BEI

Partendo dai dati aggregati riportati nei paragrafi precedenti, ed associando

ai consumi legati qalla Pubblica Amministrazione opportuni fattori di

emissione8, si può calcolare per l’anno base 2007 un’emissione complessiva

di CO2e pari a circa così suddivise per settore:

Settore

Valore CO2e

(KT) %

RESIDENZIALE 1,4851 12,3

TERZIARIO 0,1790 1,5

INDUSTRIA NON ETS

9,2404 76,3

TRASPORTI URBANI 0,5848 4,8

AGRICOLTURA 0,5103 4,2

P.A.

Edifici pubblici 0,0103

1,0

(elettrici)

Edifici pubblici 0,0546

(termici)

Pubblica Illuminazione

0,0420

Parco auto comunale

0,0110

TOTALE 12,1175 100

Figura – Emissioni del Comune di Ripalta Arpina suddivise per settore (anno 2007)

8 Per l’energia elettrica si sono i considerati i fattori ISPRA-SINANET corrispondenti a 464,84 g di CO2 / kWh (per il 2007). Per la produzione di energia termica in funzione dei consumi di metano si sono considerati i fattori IPCC 2006 corrispondenti a 1,944 t CO2 /10^3 Stm3 metano.

Per l’anno 2007 si ha un’emissione pro-capite di CO2 equivalente pari a 11,69 t la

quale, al 2010, risulta ridotta 10,56 t pro-capite

Grafico – Emissioni del Comune di Ripalta Arpina suddivise per settore (anno 2007)

comprensive dei consumi della P.A. (Pubblica Amministrazione)

La suddivisione dell’emissione per tipologia di settore rispecchia i forti consumi del

settore industriale che caratterizzano il territorio. Seguono il settore residenziale, i

trasporti e l’agricoltura.

Il graduale complessivo abbassamento delle emissioni nella serie storica 2005-

2010, come emerge dai dati del Sistema Informativo Regionale è dovuto all’insieme

di diversi fattori, che si sono rafforzati e sommati progressivamente nel tempo; in

particolare si registra una diffusa riduzione dei consumi generata dall’effetto della

crisi economica che si è manifestata sia nei settori produttivi sia nei consumi civili,

12% 2%

76%

5% 4% 1%

RESIDENZIALE TERZIARIO

INDUSTRIA NON ETS TRASPORTI URBANI

AGRICOLTURA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

il costante aumento di quote di energia prodotta da fonti rinnovabili e in

particolare da fotovoltaico anche grazie al significativo contributo offerto dai vari

Conto Energia che hanno sostenuto il diffondersi di impianti pubblici e privati, la

maggiore efficienza energetica prodotta soprattutto dal migliore rendimento delle

caldaie e dei cicli di generazione elettrica. A questi dati generali si sommano anche

i benefici prodotti dall’incremento limitato ma costante della quota di autoveicoli

alimentati a metano, GPL o elettrici in sostituzione di quelli tradizionali a benzina e

diesel.

Minore è stato l’effetto prodotto della riconversione o della costruzione di nuovi

edifici ad alta efficienza energetica in quanto la crisi del settore ha fortemente

colpito il potenziale immobiliare esistente, vale la pena citare questo aspetto in

quanto sicuramente le azioni di promozione e di regolazione del settore edilizio

dovranno indirizzare fortemente verso questo obiettivo di maggiore

efficientamento energetico del patrimonio immobiliare sia pubblico che privato per

gli indubbi benefici nel tempo che questo produce, in termini di riduzione della

bolletta energetica e in termini di maggiore valorizzazione del bene immobile oltre

che di minor consumo energetico e di conseguenza di minori emissioni.

Tale decremento “naturale”, rispecchia con buona approssimazione l’andamento

medio nazionale e, a livello Comunale, se ne stima una continuazione in modo

pressoché lineare anche negli anni successivi al 2010. A tal fine si può stimare al

2013 un quantitativo annuale di CO2 equivalente per il Comune di Ripalta Arpina

pari a 10.405 t il quale corrisponde a 10,02 t/ab.

La quota emissiva direttamente legata alla Pubblica Amministrazione comunale

rappresenta l’1 % dell’emissione complessiva pari a quasi 118 tonnellate di CO2

equivalente. Il diagramma seguente riporta la ripartizione delle sole emissioni

direttamente imputabili alla Pubblica Amministrazione, relativi all’anno 2007.

Grafico – Emissioni della P.A. (Pubblica Amministrazione) del Comune di Ripalta Arpina

(anno 2007)

Adottando la medesima metodologia (con fattore di emissione per l’energia

elettrica aggiornato all’anno 20129) si può calcolare la quota emissiva odierna

dell’Amministrazione Pubblica, la quale corrisponde a circa 101 tonnellate di CO2

equivalente. In ciascun settore Pubblico si registra una lieve diminuzione delle

9 Per l’energia elettrica si sono i considerati i fattori ISPRA-SINANET corrispondenti a 386.07 g di CO2 /

kWh (per il 2012).

9%

46%

36%

9%

Edifici pubblici (elettrici) Edifici pubblici (termici)

Pubblica Illuminazione Parco auto comunale

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22

P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

emissioni, con un complessimo mantenimento delle medesime proporzioni

percentuali tra di loro.

1.11 Compilazione del SEAP Template-BEI

Al fine di poter compilare correttamente il Template di Report SEAP sulla pagina

web ufficiale del sito del Patto dei Sindaci, il quale si configura come una sorta di

resoconto standardizzato dati analizzati e sviluppati all’interno del presente Piano

ed espressi in termini di consumi (MWh) e di emissioni (t di CO2) è indispensabile

effettuare alcune ipotesi di calcolo:

- I consumi in TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) si convertono in MWh

secondo il seguente fattore di conversione: 1 TEP = 11,628 MWh;

- Il consumo di 1 mc di metano produce, in media, 10,5 kWh di energia

(fonte ENI);

- 1 t di gasolio corrisponde a 11,05 MWh;

- 1 t di benzina corrisponde a 12,22 MWh.

Template Anno BEI (2007)

Fossil

Diesel

BUILDINGS, EQUIPMENT/FACILITIES AND INDUSTRIES:

Municipal buildings, equipment/facilities 21,9 295,1 317,0

Tertiary (non municipal) buildings, equipment/facilities 84,2 654,3 738,5

Residential buildings 727,9 6514,3 7.242,3

Municipal public lighting 89,6 89,6

Industries (excluding industries involved in the EU Emission trading scheme - ETS) 4492,1 40200,6 44.692,7

Subtotal buildings, equipments/facilities and industries

TRANSPORT:

Municipal fleet 38,41 38,41

Public transport

Private and commercial transport 2255,6 2255,611

Subtotal transport

Total 5415,723 49.958,35 55.374,1

Fossil

Diesel

BUILDINGS, EQUIPMENT/FACILITIES AND INDUSTRIES:

Municipal buildings, equipment/facilities 10,27182 54,634176 64,9

Tertiary (non municipal) buildings, equipement/facilities 179,0

Residential buildings 1.485,1

Municipal public lighting 42,0

Industries (excluding industries involved in the EU Emission trading scheme - ETS)9.750,7

Subtotal buildings, equipments/facilities and industries

TRANSPORT:Municipal fleet 10,95

Public transport

Private and commercial transport 584,8423

Total 12117,48

Category

CO2 emissions [t]/ CO2 equivalent

emissions [t]Electricit

yHeat/cold Total

Category

FINAL ENERGY CONSUMPTION [MWh]

Electricit

yHeat/cold Total

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

FASE 2: Piano di Azione

2 PREMESSA

Per promuovere un metodo omogeneo e confrontabile per la realizzazione e

rendicontazione delle azioni previste nei Piani di Azione per l’Energia e per

agevolare i firmatari del Patto dei Sindaci, si sono adottate, come riferimento base,

alcune schede metodologiche standardizzate utilizzate sia per la costruzione e

implementazione dei PAES, tramite l’identificazione delle possibili misure, delle

azioni del piano e delle rispettive quote di riduzione, sia per il successivo

monitoraggio, che si propone con scadenza almeno biennale, dell’attuazione e dei

risultati delle azioni intraprese.

La fase del monitoraggio sarà resa più agevole grazie all’uso delle medesime

schede, facilitando il confronto e la verifica progressiva dell’esito delle azione

intraprese, calcolando e verificando percentualmente il grado di implementazione

dei risultati nel tempo.

2.1 Obiettivo minimo del PAES

Una volta stabilito lo stato del Comune di Ripalta Arpina all’anno base 2007, gli

sviluppi ottenuti negli anni successivi fino al 2010 e lo stato di fatto (anno 2013)

con gli interventi programmati e già realizzati ad oggi, restano da definire il gap da

coprire da qui al 2020 e l’obiettivo che, dunque, può ragionevolmente porsi

l’Amministrazione Comunale. Diversamente da quanto riportato negli obiettivi

inizialmente richiamati, valutata la Baseline emissiva e determinate le possibili

linee di intervento, il Piano d’Azione sotto proposto prevede una diminuzione

minima del 20% delle emissioni, calcolate su base assoluta, configurandosi come

un obiettivo ben più virtuoso rispetto alla riduzione quantificata su quota pro-

capite (tenendo presente l’incremento demografico 2005-2020).

L’attuazione di un trend di contenimento delle emissioni, così come la messa in

opera di interventi programmatici e di indirizzo orientati all’efficientamento

energetico, dipenderanno dalle politiche nazionali in termini di incentivi e di

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

detrazioni fiscali ma a questi indispensabili strumenti è necessario affiancare una

programmazione di strumenti urbanistici e regolamentari che spingano

decisamente in questa direzione oltre alle buone pratiche e all’esempio che la

Pubblica Amministrazione deve attivare anche come volano esemplare nei

confronti del privato.

Detto ciò, a partire dal suddetto valore emissivo al 2007 verranno valutate nella

presente Fase 2 le azioni già messe in atto negli anni successivi fino ad oggi, e

quelle da intraprendere da qui al 2020 al fine di raggiungere l’obiettivo finale di

riduzione pari almeno al 20% di emissioni climalteranti di CO2 rispetto l’anno di

riferimento considerato.

2.2 La definizione delle Azioni

La valutazione della scelta e delle possibili azioni future atte al contenimento delle

emissioni di gas climalteranti, inizia dall’analisi dello stato di fatto e dalla

contestuale stima del potenziale energetico specifico del territorio studiato.

Consci delle potenzialità territoriali e dell’effettiva fattibilità di talune azioni, si

sono esplicitate alcuni ipotesi di interventi, sia pubblici che privati, da portare

avanti (o completare) entro il 2020.

Si rimanda all’analisi puntuale e dettagliata di ciascuna scheda allegata per un

approfondimento completo delle azioni intraprese e di quelle proposte. All’interno

di tali schede è riportato in modo chiaro se le azioni messe in campo (o previste),

così come i relativi risultati conseguiti (o attesi), riguardano un periodo temporale

antecedente al 2007 (e quindi già ricomprese nella rendicontazione di

abbattimento di CO2 presentata anche nel BEI), gli anni 2010-2014, oppure siano in

previsione futura, entro il 2020.

Le azioni individuate, riportate nella tabella successiva, permettono

complessivamente di raggiungere l’impegno di riduzione delle emissioni di CO2

superando l’obiettivo minimo del 20%. La riduzione stimata di circa 1.700 t porta

ad una riduzione del 21,1% di CO2 rispetto al 2007.

Fermo restando il dettaglio delle azioni previste nelle schede allegate, le principali

azioni richiamate nello scenario proposto sono:

AZIONI REALIZZATE:

1) Fotovoltaico: Tra il 2010 e il 2013 si sono installati complessivamente 87

kW di potenza di impianti fotovoltaici per i quali si riscontra un

abbattimento di circa 35 t.

2) Impianti a Biogas: La vocazione agricola del territorio non può non

riflettersi in un corretto e intelligente utilizzo degli scarti zootecnici.

L’impianto di biogas esistente (248 kW di potenza) consente la riduzione di

circa 720 t di CO2 ogni anno, una quota considerevole nel bilancio annuale.

3) Gestione rifiuti: Tra riduzione dei rifiuti prodotti e percentuale di raccolta

differenziata oltre i limiti di legge, considerando la sommatoria delle azioni

intraprese nel loro globale abbattono circa 65 t di CO2.

POSSIBILI AZIONI FUTURE:

1) Fotovoltaico: Nel prossimo quinquennio si stima l’installazione di circa 80

kW complessivi di impianti fotovoltaici (servendo un numero pari ad 80

famiglie). Complessivamente tale azione corrisponde ad una riduzione

annuale pari a circa 32 t di CO2.

2) Impianti solari termici per produzione di ACS: sti stima l’installazione di n.

80 impianti solari termici finalizzati alla produzione domestica di Acqua

Calda Sanitaria (superficie complessiva, circa 400 mq). Complessivamente

tale azione corrisponde ad una riduzione annuale pari a circa 116 t di CO2.

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25

P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

3) Riqualificazione impianti termici esistenti: si stima la potenziale

sostituzione di vetuste caldaie standard con moderne caldaie a

combustione e/o a biomassa per un totale di n. 80 famiglie.

Complessivamente tale azione corrisponde ad una riduzione annuale di

circa 83,5 t di CO2.

Accanto a queste si propone l’ulteriore installazione di n.30 pompe di

calore per la produzione di acqua calda ad uso di n. 30 abitazioni.

4) Efficientamento energetico degli edifici: l’ammodernamento del

patrimonio edilizio, pubblico e privato, coadiuvato dagli incentivi, sia in

termini strutturali, che di involucro ed impiantistici, sarà in grado di evitare,

su scala comunale, circa 175 t di CO2. Tale stima è effettuata in base

all’ipotesi di interventi su un esiguo numero di edifici esistenti (totale

superficie 3.000+3000m2 corrispondenti a n. 30 famiglie e n. 7 aziende

medio/piccole) con spostamento da classe energetica G ad una classe C. In

questa azione rientrano tutti i potenziali interventi atti al miglioramento

degli impianti termici e di raffrescamento, nonché operazioni sugli involucri

edilizi (realizzazione cappotto, coibentazione sottotetto, sostituzione infissi,

ecc.)

5) Sistema di illuminazione: si prevede la realizzazione di interventi di

manutenzione dell’intero patrimonio di illuminazione pubblica (n. 200 corpi

illuminanti), con la sostituzione degli attuali apparati con lampade ad alto

risparmio energetico. Contestualmente si ipotizzano interventi di

efficientamento energetico sul 50% dei corpi illuminanti da interno

installati presso abitazioni private ed aziende del territorio.

Complessivamente questi interventi comportano una riduzione annuale di

circa 50 t di CO2.

6) Mobilità: SI ipotizza l’acquisto di un veicolo elettrico-ibrido ad uso della

Pubblica Amministrazione in modo da coprire almeno il 25% degli attuali

consumi di carburante complessivi.

All’interno del sistema Mobilità si inserisce anche l’intervento di possibili

realizzazione di 1 km di percorso ciclabile il quale comporta la riduzione di

115 t di CO2.

7) Acquisto energia verde: si prevede infine la possibilità di incentivare i

privati all’acquisto di energia verde certificata. L’ipotesi effettuata prende

in considerazione n. 100 famiglie che si impegnano ad acquistare

annualmente energia elettrica certificata con provenienza esclusiva da

impianti di produzione con energia a fonte rinnovabile. La stima è

effettuata a partire dai consumi elettrici medi annuali per una famiglia di 3

componenti. Complessivamente ciò permette il contenimento di circa 150 t

di CO2.

La somma delle azioni già realizzate ad oggi, con quelle previste e condivise dalla

Pubblica Amministrazione e quelle da attribuire alla componente privata potranno

consentire il raggiungimento dell’obbiettivo di riduzione del 21,1 % delle emissioni

al 2020, superiore al minimo richiesto all’interno del Patto dei Sindaci (20%).

Il grafico sottostante mostra la distribuzione percentuale delle azioni

intraprese/previste le quali garantiscono il raggiungimento dell’obiettivo di Piano al

2020. Risulta lampante coma la quota di riduzione maggiore sia ricoperta dalla

realizzazione di impianti a biogas di piccola taglia, intervento che ben si sposa con i

potenziali del territorio.

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Grafico– Suddivisione percentuale delle quote di riduzione di CO2 per ciascuna azione

intrapresa o da predisporre

4% 4%

46%

7%

3%

15%

11% 10%

Realizzazione Impianti Fotovoltaici

Riduzione produzione pro-capite Rifiuti Urbani e aumento RD.

Produzione biogas

Realizzazione Piste Ciclabili

Sistemi di illuminazione Pubblica/privata

Sostituzione/riqualificazione impianti termici

Efficientamento energetico edifici

Altre

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Emissioni CO2

Anno base:

2007

N. Scheda

AzioneAzione tCO2

1 Realizzazione Impianti Fotovoltaici 34,99

23 Riduzione produzione pro-capite Rifiuti Urbani (RU) 19,62

5 Produzione biogas 718,09

24 Aumento raccolta differenziata (RD) 44,51

1 Realizzazione Impianti Fotovoltaici 32,20

8 Installazione di panneli solari termici (produzione di ACS) 115,94

9 Riqualificazione impianti termici esistenti 83,55

10

Riqualificazione energetica edifici o spostamento in classe energetica

superiore 175,55

13 Sostituzione lampade illuminazione interni 20,05

15 Riqualificazione del Sistema di Pubblica Illuminazione 29,09

18 Acquisto di energia elettrica certificata verde (rinnovabile) 146,71

19 Installazione di pompe di calore in sostituzione di caldaie domestiche 30,88

30 Realizzazione Piste Ciclabili 115,00

27 Efficientamento parco mezzi della P.A. 2,20

t CO2 totali t CO2 totali 11.125 9.557

t CO2 evitate 992 1.568

% riduzione rispetto

al 20078,2 21,1

t CO2 evitate

Emissioni CO2 Anni 2010-2020: Azioni attuate e/o previste

AZIONI ATTUATE (2010-2013)

AZIONI PREVISTE (2014-2020)

t CO2 totali

12.117

Emissioni CO2 all'Anno 2010:

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Tra le ulteriori valide azioni non contemplate all’interno del presente Piano

d’Azione, ma ipotizzabili in previsione futura al fine di contenere ulteriormente le

proprie emissioni si richiamano:

- Car sharing – Car Pooling: Incentivazione all’uso dell’auto condivisa

- Mantenimento, riqualificazione ed incremento del sistema forestale

comunale

- Riqualificazione dei tratti ciclabili esistenti

- Sostituzione degli incroci a impianto semaforico con rotatorie

- Creazione di gruppi d’acquisto per installazione di impianti FER

- Incentivazione all’uso/acquisto di clean vehicle

- Realizzazione di aree ZTL e “Zone Ambientali”

- Introduzione della Climate Tax e/o Congestion Tax

Infine è importante comunque accompagnare queste azioni con una serie di

interventi cosiddetti minori ma molto diffusi in quanto la somma di tanti piccoli

interventi costituisce un valore al fine del raggiungimento del risultato complessivo

di certo non trascurabile. Tale valore è a dimostrazione della diffusione della

sensibilità della collettività a contribuire ad un risultato complessivo che è

raggiungibile solo grazie al contributo di tutta la comunità del territorio e

rappresenta il migliore esempio di pratiche locali che contribuiscono al

raggiungimento di obiettivi globali. A titolo esemplificativo, se ne richiamano

alcuni:

- Campagne di comunicazione e sensibilizzazione su un corretto utilizzo

delle risorse energetiche al fine di aumentare l’efficienza energetica

domestica ed aziendale (es. creazione di Sportello-Energia)

- Campagne di comunicazione e sensibilizzazione sul contenimento ed il

corretto trattamento dei rifiuti domestici (es. creazione di Eco-sportelli)

- Eco-guide

- Incentivazione all’utilizzo quotidiano di trasporti pubblici e mezzi di

trasporto ecosostenibili per le brevi distanze, incremento

dell’intermodalità tra bicicletta, auto e treno.

- Incentivazione del green procurement ed incoraggiamento all’acquisto di

prodotti “certificati” verdi (certificati green label, carbon footprint, ecc).

- Incentivi alla riqualificazione delle aree verdi, contestualmente alla

piantumazione di nuove essenze arboree

- Creazione di nuove aree boscate/boschi urbani

Al fine di poter valutare puntualmente il livello di efficacia e l’idoneità di

alcune azioni ed interventi tra quelli già ipotizzati e rendicontati, e quelli sopra

richiamati si riportano le rispettive quote di riduzione rapportate all’unità base

di intervento:

Intervento/Azione Descrizione CO2 ridotta

t/anno

Realizzazione Impianto Fotovoltaico Potenza installata 10 kW (produzione media annua 11.000 kWh)

4

Realizzazione Impianto biogas Mini impianto biogas: potenza minima 20 kW (100 capi bovini) 57

Impianti di recupero biogas da discarica Potenza di 100 kW 64

Impianto Solare Termico Superficie installata 10 mq 2,5 - 3

Sostituzione caldaia domestica Sostituzione di una vetusta caldaia standard con una nuova caldaia a metano o a biomassa

0,5 - 2

Sostituzione lampada semaforica Sostituzione delle lampade di un impianto semaforico 4x3 (rosso/giallo/verde)

0,25

Acquisto energia verde Acquisto di 1 MWh 0,4

Sostituzione lampade votive Sostituzione di n. 100 lampade votive ad incandescenza con lampade LED

0,4

Green procurement (acquisto carta certificata FSC)

Acquisto di n. 100 risme di carta FSC in sostituzione di carta standard

0,4

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29

P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Green procurement (acquisto carta riciclata

Acquisto di n. 100 risme di carta riciclata sostituzione di carta standard

0,2

Riduzione spostamenti con autoveicoli Riduzione di 1000 km/anno sugli spostamenti di un autoveicolo 0,2

Riqualificazione percorso ciclabile esistente

Riqualificazione di 1 km 80

Realizzazione percorso ciclabile Realizzazione di 1 km 115

Sistemi di trasporto pubblico

Trasporto pubblico di un utente, percorso giornaliero casa-lavoro (2 volte al giorno) x 15 km x 220 gg/anno

1,3

Piantumazione n. 10 esemplari arborei

Piantumazione di. 10 essenze arboree (pianta alto fusto), la riduzione è stimata a partire dal potenziale ventennale di riduzione di una pianta. La superficie media occupata per esemplare è pari a 25 mq (ciascun esemplare assorbe circa 2 t CO2 ogni 20 anni)

1

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30

P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

2010-2014

34,99

Note:

67,19

87 kW di potenza di impianti fotovoltaici (di cui circa la metà di proprietà

pubblica) installati tra l'anno 2009 e il 2013. Inoltre considerato il trend di

crescita registrato negli ultimi anni, nonchè le politiche di incentivazione alla

realizzazione di impianti FER, si stima nel breve futuro l'attivazione di impianti per

una potenza totale pari a 80 kW (circa 1 KW installato ad uso di una singola unità

abitativa)

Tempi di Attuazione:

[t CO2 evitate]

fino al 2010 2014-2020

6,03 32,20

P.A.E.S. Comune di Ripalta Arpina - Fase 2: Le azioni

AZIONE:N. Scheda

Azione

Realizzazione Impianti Fotovoltaici 1Descrizione:

Risultati attesi:

Riduzione delle emissioni di CO2

[t]

2010-2014

718,09

Note:

Impianto esistenze (Potenza elettrica installata 0,248 MW)

Tempi di Attuazione:

[t CO2 evitate]

fino al 2010 2014-2020

0,00 0,00

718,09

P.A.E.S. Comune di Ripalta Arpina - Fase 2: Le azioni

AZIONE:N. Scheda

Azione

5Descrizione:

Risultati attesi:

Realizzazione Impianti Biogas

Riduzione delle emissioni di CO2

[t]

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31

P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

2007-2014

0,00

Note:

115,94

P.A.E.S. Comune di Ripalta Arpina - Fase 2: Le azioni

AZIONE:N. Scheda

Azione

8Descrizione:

Risultati attesi:

Impianti solati Termici

Riduzione delle emissioni di CO2

[t]

Ipotesi di futura installazione di 400 mq di impianti solari termici ad utilizzo di

circa 80 unità abitative residenziali per la produzione di Acqua Calda Sanitaria.

Tempi di Attuazione:

[t CO2 evitate]

fino al 2007 2014-2020

0,00 115,94

2010-2014

0

Note:

fino al 2010 2014-2020

0,00 83,55

Stima effettuata sulla sostituzione degli impianti termici (caldaie obsolete) per:

- n. 50 famiglie con caldaia a metano ultima generazione

- n. 30 famiglie con caldaia a biomassa

Risultati attesi:

Riduzione delle emissioni di CO2

[t]

83,55

Tempi di Attuazione:

[t CO2 evitate]

P.A.E.S. Comune di Ripalta Arpina - Fase 2: Le azioni

AZIONE:N. Scheda

Azione

Riqualificazione impianti termici 9Descrizione:

Installazione di moderne caldaie a combustione

(metano) e a biomassa

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32

P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

2010-2014

0

Note:

P.A.E.S. Comune di Ripalta Arpina - Fase 2: Le azioni

AZIONE:N. Scheda

Azione

10Descrizione:

Riqualificazione energetica di edifici o spostamento di attività in

classe energetica superiore

Valore stimato in funzione del patrimonio edilizio comunale privato. La stima

prevede la riqualificazione di edifici esistenti, con spostamento da Classe G a

Classe C. Superficie totale considerata 3000+3000 mq (n. 30 famiglie + n.7

aziende medio/piccole)

Tempi di Attuazione:

[t CO2 evitate]

fino al 2010 2014-2020

0,00 175,55

Risultati attesi:

Riduzione delle emissioni di CO2

[t]

175,55

2010-2014

0,00

Note:

fino al 2010 2014-2020

0,00 20,05

Interventi di efficientamento energetico sul 50% dei corpi illuminanti da interno

installati nelle abitazioni private ed aziende presenti sul territorio.

Risultati attesi:

Riduzione delle emissioni di CO2

[t]

20,05

Tempi di Attuazione:

[t CO2 evitate]

P.A.E.S. Comune di Ripalta Arpina - Fase 2: Le azioni

AZIONE:N. Scheda

Azione

Sostituzione di lampade tradizionali con lampade a basso consumo

(Illuminazione interni) 13Descrizione:

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33

P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

2010-2014

0,00

Note:

29,09

P.A.E.S. Comune di Ripalta Arpina - Fase 2: Le azioni

AZIONE:N. Scheda

Azione

Riqualificazione del Sistema di Pubblica Illuminazione 15Descrizione:

Risultati attesi:

Riduzione delle emissioni di CO2

[t]

Interventi di riqualificazione/efficientamento energetico sull'intero sistema di IP

(220 corpi illuminanti)

Tempi di Attuazione:

[t CO2 evitate]

fino al 2010 2014-2020

0,00 29,09

2010-2014

0,00

Note:

fino al 2010 2014-2020

0,00 146,71

L'azione prende in considerazione l'ipotesi che n. 100 famiglie si impegnino ad

acquistare l'energia elettrica certificata verde (con provenienza esclusivamente

da fonti rinnovabili). Stima effettuata a partire dai consumi elettrici medi annuali

di una famiglia (n. 3 persone) corrispondenti a circa 3,8 MWh annui consumati.

Risultati attesi:

Riduzione delle emissioni di CO2

[t]

146,71

Tempi di Attuazione:

[t CO2 evitate]

P.A.E.S. Comune di Ripalta Arpina - Fase 2: Le azioni

AZIONE:N. Scheda

Azione

Acquisto di energia certificata da fonti rinnovabili (verde) 18Descrizione:

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

2010-2014

0,00

Note:

fino al 2010 2014-2020

0,00 30,88

Stima effettuata sulla riqualificazione dell'impianto domestico di produzione

energia termica con l'installazione di pompe di calore in luogo delle esistenti

caldaie. (n. 30 abitazioni)

Risultati attesi:

Riduzione delle emissioni di CO2

[t]

30,88

Tempi di Attuazione:

[t CO2 evitate]

P.A.E.S. Comune di Ripalta Arpina - Fase 2: Le azioni

AZIONE:N. Scheda

Azione

Installazione di Pompe di Calore per la produzione di acqua calda

in luogo di caldaie 19Descrizione:

2010-2014

19,62

Note:

19,62

P.A.E.S. Comune di Ripalta Arpina - Fase 2: Le azioni

AZIONE:N. Scheda

Azione

Riduzione produzione pro-capite Rifiuti Urbani (RU) 23Descrizione:

Risultati attesi:

Riduzione delle emissioni di CO2

[t]

Calcolato sui dati forniti dalla società che gestisce il servizio territoriale.

Confronto anno base (2005) e 2013

Tempi di Attuazione:

[t CO2 evitate]

fino al 2010 2014-2020

0,00

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P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

2010-2014

44,51

Note:

44,51

P.A.E.S. Comune di Ripalta Arpina - Fase 2: Le azioni

AZIONE:N. Scheda

Azione

Aumento raccolta differenziata (RD) 24Descrizione:

Risultati attesi:

Riduzione delle emissioni di CO2

[t]

Rispetto al valore obiettivo 2012 pari al 65%. (Art. 205 D.Lgs 152/2006)

Tempi di Attuazione:

[t CO2 evitate]

fino al 2010 2014-2020

0,00

2010-2014

0,00

Note:

Descrizione:

Risultati attesi:

Riduzione delle emissioni di CO2

[t]

P.A.E.S. Comune di Ripalta Arpina - Fase 2: Le azioni

AZIONE:N. Scheda

Azione

Efficientamento parco mezzi della P.A. 27

2,20

Acquisto di un auto elettrica/ibrida ad uso della Pubblica Amministrazione in

modo da coprire almeno il 25 % degli attuali consumi.

Tempi di Attuazione:

[t CO2 evitate]

fino al 2010 2014-2020

2,20

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36

P.A.E.S. – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

2010-2014

0,00

Note:

Descrizione:

Risultati attesi:

Riduzione delle emissioni di CO2

[t]

P.A.E.S. Comune di Ripalta Arpina - Fase 2: Le azioni

AZIONE:N. Scheda

Azione

Realizzazione piste ciclabili 30

115,00

Realizzazione di 1 km di percorso ciclabile

Tempi di Attuazione:

[t CO2 evitate]

fino al 2010 2014-2020

115,00