Debito Tecnico Questo Sconosciuto
-
Upload
inspearit-italy -
Category
Business
-
view
62 -
download
4
description
Transcript of Debito Tecnico Questo Sconosciuto
BITMAT CBR LINEA EDP CD&V TOP TRADE SYSTEM NEWS WINDOWS NET 2.1kLikeLike
Cerca... Cerca
SIGN IN / REGISTRATI
NEWSLETTER
SearchLineaEDP » Mercato
CIO MERCATO TECNOLOGIA VERTICAL ATTUALITÀ RUBRICHE
LineaEDP » Mercato
Agile, debito tecnico, inspearit, programmazione, SQALE
Debito tecnico, questo sconosciuto Leggi più tardi
di Massimiliano Cassinelli
Non sempre è necessario completare un progetto, ma occorre ottimizzare il lavoro “non fatto”
18/11/2013
Inutile nasconderlo: il software perfetto non esiste. Qualunque sistema, dal più semplice al più
complesso, ha immancabilmente un aspetto non ottimizzato. Una situazione dovuta a molteplici cause:
dalla mancanza di tempo alla ridotta disponibilità di risorse economiche e tecniche, passando attraverso
aspettative troppo elevate ed effettivi limiti dei sistemi operativi.
Qualunque carenza, però, ha immancabilmente un costo, in termini di efficienza, efficacia e successiva
manutenzione necessaria…
Come un qualunque debito, inoltre, il suo costo (anche economico) aumenta nel tempo, a causa dei
rallentamenti e delle inefficienze introdotte sin dalla fase di installazione. É questo il cosiddetto “debito
tecnico”, una sorta di metafora per far capire, sia agli sviluppatori che ai non addetti ai lavori, che un
intervento non ottimale sul software ha sempre un costo economico. Inoltre, come ogni debito, deve
essere ripagato con gli interessi.
Oltre agli errori e alle carenze, inoltre, il mancato raggiungimento dell’obiettivo è dovuto anche ad
autentici errori nella definizione dell’obiettivo stesso, con il tentativo di inserire funzionalità non
necessarie, ma che distolgono l’attenzione dall’autentico scopo di una soluzione, aggravando
ulteriormente la situazione.
La misura del debito
In questo ambito, come spiega Pascal Jansen, Managing Director & Partner
di inspearit, il primo parametro da valutare è rappresentato dalla qualità del
software. Un concetto difficile da definire, che può essere calcolato sulla
scorta di una metrica SQALE - Software Quality Assessment based on
lifecycle Expectations. Si tratta, in pratica, di un metodo di valutazione di
un’applicazione software sviluppato per valutare oggettivamente il codice
sorgente di un’applicazione.
Una simile valutazione si basa, tipicamente, sull’analisi di tre specifici aspetti:
◾ Qual è la qualità del codice sorgente che gli sviluppatori hanno consegnato?
◾ Il codice sorgente può essere facilmente sottoposto a evoluzione e manutenzione, convertito per altri
Altro in Mercato, Portale News, Posizione
Home-Page
> zEnterprise, nuove funzionalità per la business analytics e
il cloud computing
> Proteggere le aziende dagli attacchi DDoS: un'opportunità
unica per ISP e MSSP
> Riconoscimento per Barracuda Backup
> Eito: crescono solo gli smartphone
> Nuove strategie per la protezione dei dati con EMC
I più letti
> Il Cobit aiuta la governance
> Passworld 2013 - la cloud experience proposta da
Passepartout
> Nuvola e vendite quale futuro
> PEC gratuita, scadenza prorogata
> PEC gratuita, scadenza prorogata
> Passpartout presenta la nuova tecnologia Undercloud e
idesk HTML5
La nostra newsletter
Iscriviti alla nostra newsletter
Iscriviti
Pagina 1 di 3Debito tecnico, questo sconosciuto | LineaEDP
09/02/2014http://www.lineaedp.it/news/6128/debito-tecnico-questo-sconosciuto/
◾ Cosa è migliorato, o peggiorato, tra due versioni dello stesso codice?
Come si percepisce da questi quesiti, SQALE gode il vantaggio di essere un metodo generico,
indipendente dai linguaggi di programmazione e dagli strumenti di analisi del codice. Essendo pubblicato
con licenza “Open Source”, inoltre, può essere utilizzato e implementato negli strumenti di analisi
automatica del codice. Inoltre il metodo, sviluppato da inspearit, viene correntemente utilizzato da
diverse aziende ed è implementato da vari strumenti di analisi statica del codice.
La perfezione non esiste
Dato per assunto il fatto che non esiste il “perfect code”, inspearit è riuscita
definire il “right code”. “Proprio identificando la cosiddetta area di ‘codice
corretto’ – sottolinea il Business Director Roberto Davico - si possono
riconoscere le caratteristiche che rendono una soluzione comunque
accettabile e adeguata alle effettive esigenze del committente”. Al contrario,
quando gli attributi non vengono rispettati e lo stato dello sviluppo ricade
nell’area cosiddetta “not right” la conseguenza è una riduzione della
produttività, che corrisponde a un “interesse” da pagare.
Proprio muovendosi all’interno di un simile schema, il metodo SQUALE fornisce un indicatore sintetico e
facilmente integrabile con il dashboard del management. In questo modo i decisori aziendali possono
valutare il costo necessario per colmare la presenza di un debito tecnico, portandosi nell’area di
accettabilità, senza necessariamente raggiungere le condizioni ideali. Scrivere il “perfect code”, infatti,
richiederebbe un costo di sviluppo eccessivamente elevato.
All’atto pratico, come spiega Jansen, SQALE “permette di valutare i costi necessari per rimuovere il
debito e i potenziali danni in caso di mancata rimozione”.
Questo significa che, attraverso due modelli di stima, è possibile trasformare le violazioni in costi. Un
primo modello, basato sulla natura tecnica della violazione, definisce infatti il debito tecnico, mentre un
secondo modello, in grado di valutare la severità della violazione stessa, rende conto dell’impatto sul
business.
Un simile metodo assume un’importanza fondamentale soprattutto nei progetti più complessi. In un
emblematico esempio citato da Davico, l’analisi effettuata da SQALE ha identificato che, a fronte di oltre
58mila linee di codice di un programma in fase di sviluppo, solo l’11% costituiva un effettivo debito
tecnico legato a violazioni bloccanti. Questo significa che, spendendo circa 157 giorni/uomo
correttamente indirizzati, sarebbe stato possibile eliminare tutte le situazioni critiche, riducendo in
maniera significativa l’esposizione al rischio. Ciò ha messo a disposizione degli utilizzatori una soluzione
già adeguata alle loro esigenze, anche se ottimizzabile sotto alcuni aspetti comunque secondari. In
questo modo, inoltre, qualunque intervento risulta perfettamente mirato e specifico, o correggendo
tempestivamente i principali problemi e consentendo il rispetto dei tempi di sviluppo.
Il tutto anche in considerazione del fatto che una soluzione software è soddisfacente quando ha
conseguito l’80% degli obiettivi. Un valore che viene raggiunto in tempi molto più rapidi se si opera
attraverso il cosiddetto sviluppo incrementare (feature driven), che permette di misurare l’avanzamento
in prodotto software funzionante. In tal modo è possibile interrompere l’attività prima della fine del
progetto, quando l’80% del valore è stato creato, massimizzando così il lavoro “non fatto”.
Una programmazione Agile
Ottimizzare i processi di sviluppo significa sfruttare i benefici dell’agilità nell’ambito dell’Ict. Agile, infatti, è
un paradigma che sposta l’attenzione dai processi di realizzazione del software alla produzione di valore
per il cliente. Questo cambio di prospettiva è supportato nei team agili da tecniche di software
engineering scelte in base al contesto organizzativo e agli obiettivi di business. L’adozione delle tecniche
agili implica la creazione di un ambiente collaborativo e l’esercizio di un processo di project management
in grado di adattare lo scope del progetto in sintonia con le esigenze del cliente. Un ambito nel quale
inspearit ha sviluppato, negli anni, la competenza necessaria per curare la costruzione e la diffusione,
all’interno delle organizzazioni, del mindset Agile attraverso piani di transizione che bilanciano agilità e
disciplina, in accordo alla complessità dell’organizzazione e al contesto nel quale essa opera. L’adozione
dei metodi agili, inoltre, avviene in modo incrementale, coerentemente con i diversi livelli di maturità dei
processi organizzativi, garantendo significativi ritorni dell’investimento a breve termine.
© Riproduzione Riservata
10
<< Torna alla home
Ti potrebbero interessare anche:
◾ > Linea EDP > Cio > Il cloud questo sconosciuto.
◾ > Linea EDP > Mercato > Dematerializzazione delle informazioni: questo il futuro.
◾ > Linea EDP > Attualità > Ecco come si diventa consulente tecnico per il tribunale.
◾ > Linea EDP > Cio > Scalabile e flessibile.
Mercato > Autodesk acquista VSR.
Pagina 2 di 3Debito tecnico, questo sconosciuto | LineaEDP
09/02/2014http://www.lineaedp.it/news/6128/debito-tecnico-questo-sconosciuto/
Sezioni
CIO
MERCATO
TECNOLOGIA
VERTICAL
ATTUALITÀ
Rubriche
COVER STORY
CASE HISTORY
REPORT
LineaEDP Channel
REPORT
INTERVISTE
TECNOLOGIE
TALKING CIO
FORMAZIONE
Link utili
VIDEO DIZIONARIO
DOSSIER ON DEMAND
JOBS FOR IT
MAPPA DEL SITO
Seguici
NEWSLETTER
RSS
CONTATTACI
2012 © MAT EDIZIONI P.IVA 06538170967 TUTTI I DIRITTI RISERVATI
REDAZIONE / PUBBLICITÀ / MAPPA DEL SITO
POWERED BY NET UNO
«La nuova era delle app “cognitive” con Watson
La rivoluzione digitale del Retail: ecco il Negozio 2.0»
Lascia un Commento
Occorre aver fatto il login per inviare un commento
Pagina 3 di 3Debito tecnico, questo sconosciuto | LineaEDP
09/02/2014http://www.lineaedp.it/news/6128/debito-tecnico-questo-sconosciuto/