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1 ITIS PASCAL Via dei Robilant 2 - 00194 ROMA - Distretto: 28 Circoscrizione: XX Informatica e Telecomunicazione - Chimica, Materiali e Biotecnologie - Elettronica ed elettrotecnica - Liceo Scientifico Tel. 06-12112-4225 Fax 06-3336667 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ANNO SCOLASTICO 2012/2013 CLASSE V sez. AC INDIRIZZO: CHIMICA

Transcript of De Leo documento di classe - itispascal.it finali quinte/V A Chimica... · 12.6 Domande di chimica...

1

ITIS PASCAL

Via dei Robilant 2 - 00194 ROMA - Distretto: 28 Circoscrizione: XX

Informatica e Telecomunicazione - Chimica, Materiali e Biotecnologie - Elettronica ed elettrotecnica - Liceo Scientifico

Tel. 06-12112-4225 Fax 06-3336667

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

ANNO SCOLASTICO 2012/2013

CLASSE V sez. AC

INDIRIZZO: CHIMICA

2

1. INDICE

Capitolo pag

Capitolo 1 PRESENTAZIONE DELL'ISTITUTO

1.1 Introduzione 5

1.2 Configurazione della scuola 5

1.3 Indirizzi di studio 5

Capitolo 2 CARATTERISTICHE SPECIFICHE DELL'INDIRIZZO

2.1 Quadro orario triennio di specializzazione 7

Capitolo 3 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

3.1 Consiglio di classe 8

3.2 Presentazione sintetica della classe 8

Capitolo 4 OBIETTIVI DEL CORSO DI STUDI

4.1 Obiettivi trasversali 10

4.2 obiettivi specifici 10

4.3 Competenze specifiche raggiunte 10

Capitolo 5 ORGANIZZAZIONE DELL'ATTIVITA' DIDATTICA

5.1 Tipologia dell’attività didattica 11

5.2 Attivita’ Extracurricolari 12

5.3 Libri di testo in adozione 12

Capitolo 6 CRITERI DI VALUTAZIONE

6.1 Valutazione del credito scolastico 13

6.2 Valutazione del credito formativo 13

Capitolo 7 STRUMENTI DI VERIFICA

7.1 Tipologia delle verifiche 14

7.2 Criteri di valutazione del profitto e loro corrispondenza con i

punteggi attribuiti

14

7.3 criteri di valutazione del comportamento 15

3

Capitolo 8 SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME

8.1 Simulazione I prova: Italiano 17

8.2 Simulazione II prova: Tec. chim. Ind. princ. di aut. e org. ind. 17

8.3 Simulazione III prova 17

Capitolo 9 GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA I E II PROVA D'ESAME

9.1 Griglia di valutazione per la prova di italiano 18

9.2 Griglia di valutazione per la prova di Tec. chim. ind. princ. di

autom. e org. ind.

18

Capitolo

10

III PROVA

10.1 frontespizio 21

10.2 Griglia di valutazione della III prova 23

10.3 Griglia di valutazione della III prova di inglese 24

10.4 Valutazione della III prova 26

Capitolo

11

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROPOSTA PER IL COLLOQUIO 27

Capitolo

12

DOMANDE DELLA SIMULAZIONE DELLA III PROVA

12.1 Domande di storia 28

12.2 Domande di diritto 28

12.3 Domande di educazione fisica 28

12.4 Domande di chimica fisica 28

12.5 Domande di analisi chimica elab. dati e lab. 28

12.6 Domande di chimica organica, bi organica delle fermentaz. 29

12.7 Domande di inglese 29

12.8 Domande di matematica 30

Capitolo

13

PROGRAMMI SVOLTI NELLE SINGOLE DISCIPLINE

13.1 Italiano 31

13.2 Storia 32

4

13.3 Diritto 34

13.4 Matematica 37

13.5 Inglese 38

13.6 Educazione Fisica 39

13.7 Chimica fisica 42

13.8 Chimica Organica, Biorganica, delle Fermentazioni 44

13.9 Tec chim. ind. Princ. Di autom. E org. Ind. 46

13.10 Analisi chimica elab. Dati e lab. 48

13.11 Religione 50

Capitolo

14

FIRME DEL CONSIGLIO DI CLASSE 51

5

1 PRESENTAZIONE DELL'ISTITUTO 1.1 Introduzione L'Istituto Pascal ha sede in un grande complesso scolastico costruito dalla Provincia tra

Labaro e Prima Porta,nella zona nord di Roma a ridosso del GRA, in corrispondenza della

via Flaminia, della Tiberina e, meno direttamente, della Cassia.

Nel febbraio 1983 si insediò nel complesso una prima classe , ancora come succursale

dell' ITIS Max Planck e nel giugno 1984 il Ministro firmò il decreto che istituiva il triennio di

specializzazione informatica, cui a breve seguì quella in telecomunicazioni.

L'autonomia arriverà nel luglio 1986, a seguito di una consistente crescita degli iscritti.

Era Preside il Prof. Luigi Lettieri che, con impegno costante e innegabili capacità umane e

professionali, contribuì in modo determinante allo sviluppo dell'Istituto.

Nell'anno scolastico 1993/1994 l'offerta formativa si ampliava con l'istituzione di una

sezione di Liceo Scientifico Tecnologico (Progetto Brocca).

Nell'anno scolastico 2010/2011, l'Ufficio Scolastico Regionale ha deciso l'accorpamento al

Pascal di uno dei più rappresentativi istituti tecnici della Capitale: l’ITIS “ Bernini”.

La sede in Via dei Robilant 2 (succursale), “Gian Lorenzo Bernini”, si trova nel quartiere

Ponte Milvio, nei pressi dello storico ponte da cui prende nome il quartiere, nelle adiacenze

dello Stadio Olimpico e degli impianti sportivi della “Farnesina”.

Questa sede inizia la sua attività nel 1948 come Istituto Tecnico per Periti in Edilizia, nel

1960 si arricchisce della specializzazione in Chimica e successivamente di quella in

Elettronica e telecomunicazioni e vanta una lunga e consolidata tradizione nella

formazione di Periti altamente qualificati, grazie all’esperienza maturata nei numerosi

laboratori, fra cui il cantiere, e al costante contatto col mondo del lavoro.

1.2 Configurazione della scuola

ITIS PASCAL

ROMA

DISTRETTO 28 Municipio XX

DISTRETTO 28 Municipio XX

SEDE CENTRALE

Via Brembio 8

SUCCURSALE “Bernini”

Via dei Robilanr 2

6

1.3 Indirizzi di studio

Viene offerta all'utenza una scuola moderna e innovativa con diversi indirizzi di studio:

- LICEO SCIENTIFICO opzione Scienze Applicate.

Attivo nelle due sedi, si articola in cinque anni e consente il conseguimento di un diploma

di maturità scientifica a tutti gli effetti.

Il Liceo Scientifico per le Scienze Applicate si differenzia dal Liceo Scientifico tradizionale

per la sostituzione del latino con l’informatica e per un consistente approfondimento delle

principali discipline scientifiche.

L’abbinamento di questo Liceo con gli Istituti Tecnici permette di accedere ad una migliore

dotazione laboratoriale.

Al termine del quinquennio di studi, il superamento dell’esame di Stato permette l’accesso

a tutte le facoltà universitarie.

- ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

Attivo nelle due sedi, si articola in cinque anni e consente il conseguimento del diploma di

Perito Tecnico Industriale in uno dei seguenti indirizzi:

-informatica e telecomunicazioni (sede via brembio)

-elettronica e elettrotecnica (sedi via brembio e via dei robilant)

-chimica, materiali e biotecnologie (sede via dei robilant)

Al termine del quinquennio di studi, superato l’esame di Stato, si consegue un diploma

abilitante all’esercizio della professione e che permette l’accesso a tutte le facoltà

universitarie.

7

2 Caratteristiche specifiche dell’indirizzo

Il corso per Periti Chimici Industriali si presenta con innovazioni significative rispetto al

progetto sperimentale Deuterio che è stato sperimentato per oltre un decennio negli ITI ad

indirizzo chimico.

Il Perito specializzato in chimica è in grado di:

- Svolgere attività di tecnico di laboratorio di analisi adibito a compiti di controllo nei

settori: chimico, merceologico, biochimico, chimico-clinico, bromatologico, ecologico e

dell’igiene ambientale.

-Svolgere attività di addetto alla conduzione e al controllo degli impianti di produzione di

industrie chimiche

-Operare nei laboratori scientifici e di ricerca.

Quadro orario triennio di specializzazione

MATERIE area comune

III IV V

Religione

1 1 1

Lingua Italiana

3 3 3

Storia

2 2 2

Lingua Straniera

3 3 2

Matematica

3 3 3

Diritto ed Economia

2 2

Educazione Fisica

2 2 2

MATERIE di indirizzo

Chimica Organica, Bio-organica, delle ferm. e lab.

5 6 3

Tec. Chim. Ind., principi di aut. e di Org. Ind.

2 4 5

Analisi Chimica, Elaborazione dati e Laboratorio

7 4 7

Chimica Fisica

4 2 2

TOTALE ORE SETTIMANALI

32 32 32

8

3 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

3.1 Consiglio di classe

DISCIPLINE

DOCENTE

RELIGIONE STILLO Corrado

ITALIANO/STORIA CACCIOTTI Rita

MATEMATICA ATANASI Laura

ED.FISICA COCOZZA Sergio

INGLESE LUCCHI Anna Maria

DIRITTO TRIPODI Anna Maria

CHIMICA FISICA DE LEO Giuseppe

ANALISI CHIMICA STRUMENTALE GRASSI Caterina

ITP ANALISI CHIMICA STRUMENTALE GIACOBBE Cristina

CHIMICA ORG. E FERMENTAZIONI DE LEO Giuseppe

ITP CHIMICA ORG. E FERMENTAZIONI GIACOBBE Cristina

TEC. CHIM. IND. PRINCIPI DI AUT. E

ORG. IND.

MIRABELLI Gaetana

TEC. CHIM. IND. PRINCIPI DI AUT. E

ORG. IND.

GIACOBBE Cristina

COORDINATORE DE LEO Giuseppe

3.2 Presentazione sintetica della classe

La classe è composta da 22 alunni provenienti, in larga misura, dalla classe terza originaria. Nel corso del triennio la composizione del consiglio di classe si è mantenuta abbastanza stabile: sono cambiati nell’ultimo anno i docenti di Tecnologie Chimiche e Diritto. Gli allievi, quasi tutti residenti nella zona nord del territorio urbano o nei comuni immediatamente limitrofi ad essa, sono ben amalgamati tra di loro ed hanno mantenuto per l’intero ciclo di studi un comportamento corretto ed un atteggiamento di rispetto e partecipazione; si sono sempre resi disponibili ad un dialogo educativo sereno e fattivo

9

che ha prodotto, tranne che in alcuni casi isolati, una reale crescita delle loro competenze e conoscenze. Alcuni studenti presentano ancora qualche fragilità nella preparazione di base, altri risultano più autonomi nella rielaborazione personale e critica, mentre un altro gruppo eccelle per la preparazione ed i risultati raggiunti. Talvolta questi elementi, dalla personalità spiccata e dal carattere coinvolgente hanno trainato i più deboli ed hanno amalgamato le diverse indoli per fonderle e costituire un gruppo classe coeso con obiettivi ed interessi comuni. La preparazione raggiunta dalla classe risulta quindi nel suo complesso buona. Per quanto riguarda la lingua straniera, il metodo di studio è stato tendenzialmente mnemonico. Salvo qualche eccezione, l’esposizione orale dei contenuti avviene preferibilmente su spunti forniti dall’insegnante. Questo orale di tipo “guidato” risente sia di fattori soggettivi (emotività e pregresse lacune più o meno marcate) che di un oggettivo esiguo numero di ore curricolari pari a due settimanali. Con le famiglie il dialogo è stato costante e la loro partecipazione alla vita delle scuola, quasi in tutti i casi, continuativa ed attenta.

10

4 Obiettivi del corso di studi

4.1 Obiettivi trasversali

1. Saper comunicare conoscenze ed esperienze 2. Saper relazionarsi con altri e lavorare in gruppo 3. Saper analizzare, sintetizzare, elaborare ed esporre le informazioni raccolte 4. Possedere capacità organizzative al fine di affrontare problemi note o per

fronteggiare mutamenti nelle condizioni di lavoro 5. Comprendere ed analizzare testi pluridisciplinari effettuando corretti collegamenti 6. Comprendere semplici testi tecnici e non, in lingua inglese.

4.2 Obiettivi specifici

Disciplinari comuni: Conoscenza dei contenuti disciplinari fondamentali. Acquisizione dei linguaggi specifici delle singole discipline. Acquisizione di strumenti e categorie per la comprensione di fatti, eventi e fenomeni. Capacità di stabilire relazioni interdisciplinari. Potenziamento dell’ autonomia, sostenuta dal rigore metodologico.

Di area 1 (linguistica-storica-giuridica ): Conoscenza di alcune tematiche storiche, giuridiche, sociologiche, culturali e di attualità Competenze linguistiche. Capacità di analisi e valutazione dei testi scritti e grafici. Capacità logico-espressive; Di area 2 (tecnica-professionale e matematica): Conoscenza e comprensione di norme e principi. Applicazione di regole e procedimenti. Utilizzo del linguaggio matematico per la risoluzione di problemi di vario tipo. Valutazione ed elaborazione corretta dei dati raccolti. 4.3 Competenze specifiche raggiunte Usare una strumentazione tecnica Applicare correttamente procedure di analisi Risolvere problemi di vario tipo con l’impiego del linguaggio matematico. Stilare una relazione tecnica Interpretare correttamente un testo scientifico, tecnico o di altro genere.

11

5 Organizzazione dell’attività didattica

Per quanto riguarda il metodo di lavoro utilizzato in classe, l’approccio di tipo tradizionale

della lezione frontale è sembrato a tutti essere quello più utile in una situazione culturale

che spesso e soprattutto per alcuni elementi, ha imposto una strategia di ricostruzione di

alcune conoscenze per poter affrontare altri segmenti del percorso formativo finalizzati

all’acquisizione di competenze e capacità. Per tutti gli alunni è risultato utile e a volte

indispensabile il metodo dello studio guidato: lettura del libro di testo in classe, analisi e

spiegazione della maggior parte dei passaggi e suggerimenti di scelta dei punti di maggior

rilievo e degli eventuali collegamenti

Per una più dettagliata informazione sui metodi e strumenti impiegati, si rimanda a

programmazioni, programmi e considerazioni finali dei docenti di ogni disciplina.

5.1 Tipologia dell’attività didattica

Lezione frontale

Lezione dialogata

Lavori di gruppo

Esercitaz. tecnico-pratiche

Attività di laboratori

o

Insegnam. individua-

lizzato

ITALIANO

* *

STORIA * *

INGLESE * * *

MATEM. * * *

DIRITTO * *

CHIMICA FISICA

* * *

ANALISI CHIMICA

* * * *

CH. ORG E FERM.

* * *

TEC. CHIM. IND.

* * *

ED. FISICA * * *

RELIG.

*

12

5.2 Attivita’ Extracurricolari

La classe ha partecipato a:

• Giochi della chimica

• Corsi e conferenze di orientamento post diploma organizzati dalla scuola.

• Progetto Lauree Scientifiche

• Visita alla “Birra Peroni”

• Stage Acea (alcuni studenti)

• Viaggio di istruzione a Malta con frequenza ad un corso di lingua inglese

5.3 Libri di testo in adozione

MATERIA TITOLO AUTORE EDITORE

ITALIANO

GAOT Sambugar – Salà

Vol. III

La Nuova Italia

STORIA

Le voci della Storia Brancati – Pagliarani Vol III

La Nuova Italia

MATEMATICA Matematica verde Vol. 5

Bergamini-Trifone- Barozzi

Zanichelli

INGLESE

English through chemistry and biology

C. Virga – M.R.Lo RE Clitt

DIRITTO Diritto ed Economia Industriale

Crocetti -Fici Tramontana

CHIMICA FISICA Chimica fisica Pasquetto-Patrono Vol.II-III

Zanichelli

TEC. CHIM. IND.

Tec. Chim. ind. Calatozzolo Vol.III

CHIMICA ORGANICA Chimica org. Biochimica e lab.

Valitutti Zanichelli

ANALISI CHIMICA Analisi chimica strumentale

Cozzi – Protti - Ruaro Zanichelli

13

6 CRITERI DI VALUTAZIONE

6.1 Valutazione del credito scolastico

Nell’assegnazione si terrà conto, oltre che della media dei voti dell’anno in corso anche

dell’andamento dei due anni precedenti, della frequenza alle lezioni, dell’interesse e della

partecipazione al dialogo educativo.

6.2 Valutazione del credito formativo

Sarà attribuito in base alle attività extra-curriculari effettuate durante l’anno scolastico (si veda

il punto 5.2) ed altre eventualmente svolte dagli alunni di cui sarà presentata la

documentazione.

14

7 STRUMENTI DI VERIFICA

7.1 Tipologia delle verifiche

MATERIE COMUNI Esercitazione

di laboratorio

Prove

scrittografiche

Prove orali Prove scritte

aperte

Prove strutt. o

semistrutt.

IRC

Italiano X X X

Storia X X

Matematica X X X

Educazione fisica

Inglese X X

Chimica fisica

Chimica analitica X X

Chimica organica

Tec. Chim. ind X X X

diritto X X

7.2 Criteri di valutazione del profitto e loro corrispondenza con i punteggi attribuiti

INDICATORI VOTO

- Conoscenze scarse, lessico scorretto

- Non individua i concetti chiave

- Non coglie l’oggetto della discussione / compito scritto: non coglie l’oggetto

della verifica

1-3

- Conoscenze frammentarie, lessico stentato

- Non effettua collegamenti tra i vari aspetti trattati

- Non coglie l’oggetto della discussione /compito scritto: non coglie l’oggetto

della verifica

4

15

- Conoscenze scarne degli aspetti principali affrontati, lessico limitato

- Utilizza le conoscenze acquisite in ambiti specifici solo se guidato

- Coglie con molte difficoltà l’oggetto della discussione /compito scritto: coglie

con molte difficoltà l’oggetto della verifica

5

- Conoscenze di base, lessico semplice

- Utilizza le conoscenze acquisite in ambiti specifici

- Segue la discussione trattando gli argomenti in modo sommario /compito

scritto: tratta gli argomenti in modo sommario

6

- Conoscenze precise, lessico corretto

- Utilizza le conoscenze acquisite in ambiti specifici, spiegandone

l’applicazione

- Discute sotto la guida dell’interlocutore /compito scritto: tratta gli argomenti

proposti nella verifica

7

1) - Conoscenze puntuali, lessico chiaro

2) - Utilizza le conoscenze acquisite in ambiti specifici, spiega e motiva

l’applicazione realizzata

3) - Discute e approfondisce sotto la guida dell’interlocutore / /compito

scritto: tratta in modo approfondito gli argomenti proposti nella verifica

4)

8/9

- Conoscenze sicure, lessico ricco

- Utilizza con sicurezza le conoscenze acquisite, spiega le regole di

applicazione

- Discute e approfondisce le tematiche del colloquio/tratta con sicurezza gli

argomenti proposti dalla verifica

9/10

7.3 criteri di valutazione del comportamento

CRITERIO VOTO

Frequenza assidua, partecipazione collaborativi, supporto spontaneo verso

compagni in difficoltà

9 - 10

16

Frequenza assidua, partecipazione collaborativi.

8

Frequenza assidua, costanza di studio a casa, comportamenti corretti.

7

Frequenza adeguata, comportamenti non scorretti.

6

Frequenza poco assidua, comportamenti poco collaborativi e/o scorretti.

Presenza di note ed ammonizioni senza ravvedimento dell’alunno dopo

lintervento disciplinare. Scarsa o nulla applicazione nello studio a casa

5

Note disciplinari reiterate o sanzioni rilevanti. Violazione delle norme di

sicurezza

0-4

17

8 SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME

Sono state fissate secondo il seguente calendario:

n. 2 simulazioni prima prova: ITALIANO marzo2013 – maggio2013

n. 2 simulazioni seconda prova: Tecnologie Chimiche Ind.li e Org.ne Ind.le marzo2013 –

maggio2013

n. 3 simulazioni terza prova : febbraio/aprile/maggio 2013

8.1 Simulazione I prova: Italiano

Sono state proposte alla classe le prova d'esame dell'a.s. 2012 e dell’a.s. 2010

8.2 Simulazione II prova: Tec. chim. Ind. princ. di aut. e org. ind.

Sono state proposte alla classe la traccia del 2011 e del 2008

8.3 Simulazione III prova

Sono state proposte alla classe tre prove tipologia a risposta singola, con 4 discipline e 3

domande ciascuna, in un tempo di 120 minuti.

Per la lingua inglese le domande sono state relative alla comprensione di un testo settoriale e

le risposte non sono state vincolate al numero delle righe.

Per matematica le domande sono state relative alla risoluzione motivata di tre quesiti e le

risposte non sono state vincolate al numero delle righe.

18

9 GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA I E II PROVA D'ESAME

9.1 Griglia di valutazione per la prova di italiano

CANDIDATO:..............................................

INDICATORI

DESCRITTORI

Graveme

nte insuff

Inade

guato

Suff. Discreto

Buono Ottimo

0 - 6 7-8-9 10 11 -12 13-14 15

USO DELLA

LINGUA

correttezza (ortografia,

morfosintassi e

punteggiatura)

proprietà' lessicale e

pertinenza

del registro linguistico

CONOSCENZA

dell'argomento

proposto

(fatti, idee,

interpretazioni)

del contesto di

riferimento

(presenza di esempi

ed inferenze)

delle caratteristiche

formali del testo

(da produrre o

analizzare)

CAPACITA'

LOGICO-

CRITICHE

ED

ESPRESSIVE

capacità argomentative

capacità di analisi

(identificazione di nessi

causali e spazio-

temporali;

di nuclei formali,

tematici e concettuali)

capacità di sintesi,

organicità, coerenza e

correttezza del discorso

Originalità, pertinenza e

fondatezza del

19

personale giudizio

critico

9.2 Griglia di valutazione per la prova di Tec. chim. ind. princ. di autom. e org. ind.

Alunno:

Indicatori Livelli di valutazione Punteggio

livello

Punte

ggio

asseg

nato

Schema

impianto

(obbligato

ro)

Non è stato elaborato nessuno schema o la soluzione presentata non

ha nessuna attinenza con la traccia del tema.

1

Lo schema manca di molte parti importanti , è disegnato in maniera

poco corrispondente alle norme UNICHIM, è fortemente incompleto

nella parte relativa al controllo automatico.

2, 3, 4, 5

Lo schema manca di alcune parti importanti , è disegnato in maniera

poco corrispondente alle norme UNICHIM, è incompleto nella parte

relativa al controllo automatico.

6, 7, 8, 9

Schema completo per la parte delle apparecchiature, è disegnato in

maniera quasi del tutto corrispondente alle norme UNICHIM è quasi

completo nella parte relativa al controllo automatico.

10

Schema completo per la parte delle apparecchiature, è disegnato in

maniera corrispondente alle norme UNICHIM, è completo nella parte

relativa al controllo automatico.

11, 12, 13, 14

□ Schema completo per la parte delle apparecchiature, è disegnato in

maniera corrispondente alle norme UNICHIM, è completo nella parte

relativa al controllo automatico., la veste grafica è curata.

15

A scelta del candidato 2 dei 3 esercizi

Parte

numerica

La parte numerica non è stata svolta oppure la soluzione risulta

completamente sbagliata.

1

Soluzione solo parziale della parte numerica, le unità di misura sono o

mancati o inesatte

2, 3, 4, 5

Soluzione solo parziale della parte numerica, le unità di misura sono

espresse correttamente

6, 7, 8, 9

20

Lo svolgimento dei calcoli è completo ma le unità di misura sono o

mancati o inesatte

10

Lo svolgimento dei calcoli è completo ma privo di struttura logica, le

unità di misura sono espresse correttamente

11,12, 13, 14

Lo svolgimento dei calcoli è completo e ben strutturato, le unità di

misura sono espresse correttamente

15

Relazione

1

Gli argomenti trattati non hanno alcuna attinenza con il tema proposto. 1

Attinenza solo parziale alla traccia. L'argomento è trattato in maniera

poco strutturata e con terminologia inesatta

2, 3, 4, 5

Attinenza solo parziale alla traccia. L'argomento è trattato in maniera

strutturata e con terminologia non sempre appropriata

6, 7, 8, 9

L’esposizione dell'argomento risulta in linea con la traccia ma è poco

approfondita; la terminologia è usata in maniera adeguata

10

L’esposizione dell'argomento risulta approfondita e in linea con la

traccia; la terminologia è usata in maniera appropriata

11,12, 13, 14

L’esposizione dell'argomento risulta approfondita, in linea con la traccia

e arricchita da considerazioni personali; la terminologia è usata in

maniera appropriata

15

Relazione

2

Gli argomenti trattati non hanno alcuna attinenza con il tema proposto. 1

Attinenza solo parziale alla traccia. L'argomento è trattato in maniera

poco strutturata e con terminologia inesatta

2, 3, 4, 5

Attinenza solo parziale alla traccia. L'argomento è trattato in maniera

strutturata e con terminologia non sempre appropriata

6, 7, 8, 9

L’esposizione dell'argomento risulta in linea con la traccia ma è poco

approfondita; la terminologia è usata in maniera adeguata

10

L’esposizione dell'argomento risulta approfondita e in linea con la

traccia; la terminologia è usata in maniera appropriata

11,12, 13, 14

L’esposizione dell'argomento risulta approfondita, in linea con la traccia

e arricchita da considerazioni personali; la terminologia è usata in

maniera appropriata

15

(Punteggio schema di processo + Punteggio parte numerica + Punteggio

relazione) / 3

/15

21

10 III PROVA

10.1 frontespizio

ITIS B. PASCAL

Simulazione III prova tipologia a risposta singola

12 domande a risposta singola

Discipline

1) …...................................

2) …...................................

3) …...................................

4) …...................................

Alunno .............................................................. Classe V A Chimici

data …............

Valutazione

Valutazione quesiti a risposta singola (da esprimere in non più di otto righe):

Non è attribuito alcun punteggio alle risposte non fornite o non attinenti la domanda.

Ad ogni risposta fornita un punteggio da 1 a 5 come da griglia allegata.

Inglese: le domande saranno relative alla comprensione di un testo settoriale. Le risposte non sono vincolate al numero di

righe.

Punteggio

Il punteggio in quindicesimi è ricavato con la seguente formula:

Valutazione in quindicesimi = somma dei punteggi totalizzati nelle 4 discipline/4

22

E' ammesso l'uso della calcolatrice e per la lingua inglese esclusivamente l'impiego del dizionario monolingua.

Durata: 120 minuti

10.2 Pagina con le domande

MATERIA ……………………………………. Alunno .................................................

1) …………………………………………………………………….

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................

2) …………………………………………………………………….

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.

3) …………………………………………………………………….

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

23

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................

10.3 Griglia di valutazione della III prova

disciplina: ........................................................... Alunno.....................................................

domanda 1 a risposta singola

indicatori punti valutazione

a. correttezza morfosintattica e/o utilizzo del lessico specifico

Non corretto

parzialmente corretto

corretto

0

0,5

1

A.............

b. conoscenze e contenuti

Non viene data alcuna informazione o la risposta non è attinente alla domanda

conoscenza non del tutto adeguata

conoscenza soddisfacente

conoscenza completa e approfondita

0

1

2

3

B.............

c. capacità di sintesi

Inadeguata

Incerta

adeguata

0

0,5

1

C.............

domanda 2 a risposta singola

indicatori punti valutazione

a. correttezza morfosintattica e/o utilizzo del lessico specifico

Non corretto

parzialmente corretto

corretto

0

0,5

1

A.............

b. conoscenze e contenuti

Non viene data alcuna informazione o la risposta non è attinente alla domanda

conoscenza non del tutto adeguata

conoscenza soddisfacente

conoscenza completa e approfondita

0

1

2

3

B.............

c. capacità di sintesi

Inadeguata

Incerta

adeguata

0

0,5

1

C.............

domanda 3 a risposta singola

indicatori punti valutazione

a. correttezza morfosintattica e/o utilizzo del lessico specifico

Non corretto 0

24

parzialmente corretto

corretto

0,5

1

A.............

b. conoscenze e contenuti

Non viene data alcuna informazione o la risposta non è attinente alla domanda

conoscenza non del tutto adeguata

conoscenza soddisfacente

conoscenza completa e approfondita

0

1

2

3

B.............

c. capacità di sintesi

Inadeguata

Incerta

adeguata

0

0,5

1

C.............

Punteggio totale domande a risposta singola = ............................

10.4 Griglia di valutazione della III prova di inglese

EVALUATION TABLE STUDENT ….............................................

Question 1

GRAMMAR POINTS

No answer or completely copied 0

A Big mistakes 0,5

Small mistakes 1

No mistakes 1,5

CONTENT POINTS

No answer or completely wrong 0

B

Partial answer or extra useless information 1

Appropriate answer copied 2

Personal appropriate answer 2,5

RIELABORATION POINTS

No answer or completely copied 0

C Partly copied 0,5

25

personal 1

Question 2

GRAMMAR POINTS

No answer or completely copied 0

A

Big mistakes 0,5

Small mistakes 1

No mistakes 1,5

CONTENT POINTS

No answer or completely wrong 0

B Partial answer or extra useless information 1

Appropriate answer copied 2

Personal appropriate answer 2,5

RIELABORATION POINTS

No answer or completely copied 0

C Partly copied 0,5

personal 1

Question 3

GRAMMAR POINTS

No answer or completely copied 0

A

Big mistakes 0,5

Small mistakes 1

No mistakes 1,5

CONTENT POINTS

No answer or completely wrong 0

B Partial answer or extra useless information 1

Appropriate answer copied 2

Personal appropriate answer 2,5

RIELABORATION POINTS

No answer or completely copied 0 C

26

Partly copied 0,5

personal 1

TOTAL …................. points

27

10.5 Valutazione della III prova

Alunno .................................................................

Materie punteggio

1) ….............................

2) ….............................

3) ….............................

4) ….............................

....................

....................

....................

....................

Punteggio totale III prova in sessantesimi = ..................../60

Tabella di corrispondenza tra valutazione in sessantesimi e valutazione in quindicesimi

valutazione in

sessantesimi

valutazione in quindicesimi

0 0

4 1

8 2

12 3

16 4

20 5

24 6

28 7

32 8

36 9

40 10

44 11

48 12

28

52 13

56 14

60 15

Punteggio III prova in quindicesimi = ....../15

11 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROPOSTA PER IL COLLOQUIO

CANDIDATA/O DATA

Argomenti Asso

luta

ment

e

insuf

ficie

nte

Insu

ffici

ente

Lacu

noso\

inade

guato

Suffic

iente

Discr

eto

Buon

o

Otti

mo

Ecc

elle

nte

1-7 8-15 16-

21

22 23-24 25-

26

27-

28

29-

30

Competenza

linguistica

Morfosintassi e

lessico

Organizzazione

dell’argomentazione

Conoscenza

degli

argomenti

Presentati

Richiesti

Capacità

elaborative

Collegamenti

Totale:

29

30

12 DOMANDE DELLA SIMULAZIONE DELLA III PROVA

12.1 Domande di storia

1) Quali furono le cause che determinarono il primo conflitto mondiale?

2) Quali stati sorsero dallo smembramento dell’Impero Austro-Ungarico?

3) Quali furono le ragioni fondamentali dell’ascesa del fascismo?

12.2 Domande di diritto

1) Il candidato definisca la natura giuridica di imprenditore ex Art. 2082 Cod. Civ.

2) Il candidato definisca l’impresa familiare.

3) Il candidato descriva i segni distintivi dell’Azienda.

12.3 Domande di educazione fisica

1) Descrivi il funzionamento della grande circolazione del nostro corpo.

2) Il funzionamento della meccanica muscolare tra i muscoli agonisti ed antagonisti. Cenni

3) L’allenamento per correre una maratona (42195 m). Fai un programma per correre la

prossima maratona di Roma del 17 marzo avendo cominciato la preparazione specifica ai primi

di gennaio 2013.

12.4 Domande di chimica fisica

1)Cosa si intende per entalpia molare standard di formazione di un composto?

2) Come si può trasferire calore da un corpo più freddo ad uno più caldo?

3) In quale particolare situazione il rendimento termodinamico di una macchina termica

potrebbe essere uguale a uno? Quale conseguenza se ne dovrebbe dedurre?

12.5 Domande di analisi chimica elab. dati e lab.

1) Illustra brevemente qual è la funzione del monocromatore nello spettrofotometro UV-VIS e

nello spettrofotometro di AA.

2) Descrivi i metodi impiegati per effettuare analisi quantitative con misure di assorbanza

nell’UV-VIS ed in AA .

2) Descrivi i fenomeni chimico-fisici coinvolti nella separazione cromatografica.

31

12.6 Domande di chimica organica, biorganica, delle fermentazioni

1) Distinzione fra organismi autotrofi ed eterotrofi.

2) Bilancio di materia ed energia nel ciclo di Krebs.

3) Flusso di energia nella cellula.

12.7 Domande di inglese

Monolingual dictionary is allowed and no required length for answers.

COCOCOCO2222 and the Greenhouse Effectand the Greenhouse Effectand the Greenhouse Effectand the Greenhouse Effect

Coal and petroleum provide the fuels that we use to generate electricity and power our industrial machinery. These fuels are composed primarly of hydrocarbons and other carbon-containing substances. The combustion of a gallon (3.78 L) of gasoline produces about 8 Kg (18lb)of CO2. Combustion of such fuels releases about 20 billion tons of CO2 into the atmosphere annually. Much CO2 is absorbed into oceans or used by plants in photosynthesis. Nevertheless, we are now generating CO2 much faster than it is being absorbed. Chemists have been monitoring atmospheric CO2 concentrations since 1958. Analysis of air trapped in ice cores taken from Antarctica and Greenland permits us to determine the atmospheric levels of CO2 during the past 160,000 years. These measurements reveal that the level of CO2 remained fairly constant from the last ice age (some 10,000 years ago) until roughly the beginning of the Industrial Revolution (about 300 years ago). Since that time the concentration of CO2 has increased by about 25 percent. Although CO2 is a minor component of the atmosphere, it plays a significant role by absorbing radiant heat, acting much like the glass of a greenhouse. We call the warming caused by CO2 and other gases the “greenhouse effect”. 1)What’s the result of fuel combustion per year? 2) When did chemists first check CO2 levels ? 3) Why did the Industrial Revolution represent a turning point in global warming?

32

12.8 Domande di matematica

1) Calcolare l’integrale indefinito ∫ (x2 – 2) lnx dx

Risoluzione motivata:

2) Calcolare la primitiva di f(x) = cos3x che vale 1 in x = π/6

Risoluzione motivata:

3) Calcolare l’area della regione piana compresa tra il grafico della funzione y = x2 + 4x e

l’asse x

Risoluzione motivata:

33

13 PROGRAMMI SVOLTI NELLE SINGOLE DISCIPLINE

13.1 PROGRAMMA DI ITALIANO

Anno Scolastico 2012/2013

Classe V sez. A chim. Libro di testo adottato: Sambugar, Salà “GAOT” – vol III – ed. La Nuova Italia

La cultura positivistica: contesto e idee Il romanzo sperimentale La Scapigliatura

Il Naturalismo Il Verismo Giovanni Verga La vita, le opere, il pensiero e la poetica Le opere:

• Vita dei campi: Rosso Malpelo;

• I Malavoglia : trama e prefazione

• Mastro don Gesualdo: trama

La poetica del Decadentismo e del Simbolismo

Giovanni Pascoli La vita, le opere, il pensiero e la poetica Pascoli: linguaggio, stile e tematiche Le opere :

• Il fanciullino

• Myricae: Lavandare; Novembre; X Agosto

• Canti di Castelvecchio: il gelsomino notturno

Gabriele D’Annunzio

La vita, le opere, il pensiero e la poetica Le opere:

• Il piacere: il verso è tutto • La pioggia nel pineto

34

Freud “l’io, l’es, e il super-io Il romanzo novecentesco

Luigi Pirandello La vita, le opere, il pensiero e la poetica Le opere :

• L’Umorismo

• Il sentimento del contrario

• Novelle per un anno: il treno ha fischiato

• Il fu Mattia Pascal

• Sei personaggi in cerca d’autore:

Italo Svevo: vita, opere, pensiero e poetica

• La Coscienza di Zeno: trama, struttura dell’opera, stile • “ il fumo” • “la morte del padre”

Caratteristiche e componenti fondamentali della lirica italiana fra ottocento e novecento:

• Futorismo

• Ermetismo G. Ungaretti :

• Veglia

• San Martino del Carso

• Mattina

• Soldati

• Fratelli S. Quasimodo:

• Ed è subito sera

• Alle fronde dei salici

Primo Levi La vita, le opere, il pensiero, la poetica Le opere :

• Se questo è un uomo

Dante, La Divina Commedia: struttura, organizzazione del Paradiso e lettura dei passi scelti:

• Canto I, argomento e versi da 1 a 36

• Canto III argomento e versi da 34 a 130 • Canto XI argomento e versi da 43 a 108 • Canto XXXIII argomento e versi da 1 a 39

Lettura dei seguenti testi:

35

Il fu Mattia Pascal Se questo è un uomo

Gli alunni Il Docente (prof.ssa Rita Cacciotti)

13.2 PROGRAMMA DI STORIA

Anno Scolastico 2012/2013

Classe V sez. A chimici

Gli argomenti sono stati tratti dal libro di testo: Brancati , Pagliarani – Le voci della Storia – ed. La Nuova Italia

• L’Italia giolittiana

• La prima guerra mondiale

• La rivoluzione russa

• Lo stalinismo

• L’avvento del fascismo

• Il dopo guerra in Italia

• L’ascesa del fascismo

• La crisi del ‘29

• Hitler e la nascita del nazionalsocialismo

• Il regime fascista: Benito Mussolini

• La seconda guerra mondiale

• Il patto di Varsavia, il patto Atlantico

• Il bipolarismo USA- URSS: la guerra fredda

• La divisione della Germania e la caduta del muro di Berlino

Gli alunni IL Docente (prof.ssa Rita Cacciotti)

36

13.3 Materia: Elementi di Diritto/Economia Industriale

Anno Scolastico 2012/13

Classe V Sez A Chimica

Docente : Anna Maria Tripodi

PROGRAMMA SVOLTO

DIRITTO

Modulo 1: Diritto Commerciale

1)Nozione d’imprenditore, analisi dell’art. 2082 c.c.;

2)l’impresa (inizio e fine dell’impresa);

3)classificazione delle imprese:privata e pubblica, impresa familiare;

4)il piccolo imprenditore, l’artigiano, l’imprenditore agricolo;

5)l’imprenditore commerciale : l’attività e lo statuto, tenuta scritture contabili e le procedure

concorsuali.

Modulo 2 : L’Azienda

1)nozione di azienda;

2)i segni distintivi(ditta, insegna, marchio);

3)le creazioni dell’ingegno,il diritto d’autore;

37

4)l’avviamento e la concorrenza.

Modulo 3: Le Società

1)caratteristiche generali delle società di persone e di capitali.

ECONOMIA INDUSTRIALE

Modulo 1: L’azienda e l’attività economica

1)bisogni umani, fasi e soggetti dell’attività economica. La produzione economica;

2)scambio e mercato: forme di mercato:

Modulo 2 : Sistema aziendale

1)elementi essenziali dell’azienda;

2)classificazioni delle aziende;

3)soggetto giuridico ed economico;

Modulo 3 : Struttura organizzativa aziendale

1)divisione del lavoro;

2)microstruttura – macrostruttura: rapporti.

3)i principali modelli di struttura organizzativa ;

4) struttura plurifunzionale, multidivisionale, a matrice.

38

Modulo 4 :Variabili organizzative

1)Meccanismi operativi;

2)Sistema informativo aziendale;

3)gestione del personale e stile di direzione:

Modulo 5: La gestione Aziendale

1)le fonti di finanziamento;

2)il patrimonio aziendale: gli impieghi finanziari;

3)attività-passività, patrimonio netto-struttura del patrimonio;

Modulo 6: Rilevazioni aziendali e bilancio di esercizio

1)Cenni sul bilancio

Roma, 10/05/13

L’insegnante Anna Maria Tripodi

39

13.4 PROGRAMMA DI MATEMATICA

ITIS Pascal Classe V A

a.s. 20012/2013 Docente: Laura Atanasi

CONTENUTI DEL PROGRAMMA

1.RICHIAMI DI ANALISI E CALCOLO DIFFERENZIALE.

Funzioni reali di variabile reale. Definizione e significato geometrico di derivata. Retta tangente al grafico

di una funzione in un punto. Funzione derivata. Ripasso delle regole di calcolo delle derivate. Ricerca e

natura dei punti critici. Derivate di ordine superiore ad uno.

2. INTEGRALE INDEFINITO.

Le primitive di una funzione. Differenziale di una funzione. Integrale indefinito. Integrali

immediati. Proprietà di linearità dell’ integrale indefinito.

3. REGOLE DI INTEGRAZIONE.

Integrali indefiniti “quasi immediati” (funzioni composte). Integrazione per sostituzione.

Integrazione per parti. Divisione tra polinomi e integrazioni di funzioni razionali fratte con denominatore

di grado uno.

4. INTEGRALE DEFINITO.

Somme integrali inferiori, somme integrali superiori, somme integrali generali. Definizione di integrale

definito. Legame tra integrale indefinito e integrale definito. Teorema fondamentale del calcolo integrale

(senza dimostrazione). Valor medio di una funzione continua in un intervallo limitato. Calcolo di aree di

superfici piane. Calcolo di volumi di solidi di rotazione

5. EQUAZIONI DIFFERENZIALI.

Equazioni differenziali: ordine, soluzione particolare, integrale generale. Equazioni differenziali del primo

ordine. Equazioni differenziali del tipo y’ = f(x). Equazioni differenziali a variabili separabili. Equazioni

differenziali lineari del primo ordine (cenni). Equazioni differenziali di ordine superiore ad uno

riconducibili ad equazioni differenziali del primo ordine.

40

Roma,

Firma alunni Firma docente

13.5 PROGRAMMA DI INGLESE

CLASSE V A CHIMICA ANNO SCOLASTICO 2012/13 CONTENTS ENVIRONMENTAL CHEMISTRY and ENVIRONMENTAL ORGANIZATIONS( WWF,Greenpeace ) POLLUTION : definition, severity factors, degradable and non- degradable pollutants AIR POLLUTION Ozone The Greenhouse Effect Acid Rain and its effects on monuments Indoor air pollution WATER POLLUTION: definition general considerations about water water supplies (rain, surface, underground) water pollution: causes controlling water pollution(primary,secondary and advanced treatments), disinfection vs sterilization SOIL POLLUTION: definition disposal methods ( landfills, incineration, composting, recycling) hazardous wastes: definition and classification (low level and high level),

“waste trade” PETROLEUM : history, composition, drilling and refining( fractional distillation,

41

ALUNNI INSEGNANTE

13.6 EDUCAZIONE FISICA

Anno Scolastico 2012/2013

Blocco

tematico

obiettivi contenuti metodologia Tipologia

prove

Valutazione ( obiettivi

minimi)

Potenziamento

fisiologico e

muscolare

Miglioramento

Delle grandi

funzioni

organiche.

Esercitazioni di

corsa prolungata

a ritmi

progressivamente

crescenti,corsa di

resistenza,corsa

veloce, es . a

corpo libero, es.

di mobilizzazione

generale.es. per

gli arti

superiori,inferiori

, fascia

addominale e

dorsale

Lezioni frontali

Lavori di gruppo

Variazioni delle

proposte

Competizioni

Tornei

Manifestazioni

sportive a

carattere

competitivo e

dimostrativo

Osservazione

diretta di

prove

pratiche

Test motori e

teorici

Conoscere e saper applicare le

metodiche inerenti al

mantenimento della salute,

attraverso il movimento

Rielaborazione

schemi motori

Miglioramento

delle capacità

coordinative

globale e

coordinazione

spazio temporale

Es. per la

coordinazione

dinamica

generale,per la

coordinazione

oculo-manuale,es.

di destrezza

anche con l’uso

di piccoli attrezzi.

Osservazione

dell’alunno,

in relazione

alla

situazione di

partenza

Eseguire movimenti complessi

adeguati alle diverse situazioni

spazio-temporali.

Svolgere compiti motori che

richiedano il mantenimento e/o il

recupero dell’equilibrio

Conoscenza e

pratica

delle attività

sportive

Acquisizione e

perfezionamento

della tecnica di

base delle varie

attività sportive.

Conoscenza e

pratica di attività

motorie in forma

Atletica,

pallavolo, basket

badminton, tennis

tavolo,

calcio/calcetto

Hockey:

fondamentali e

regolamenti

Conoscenza e pratica di almeno

due discipline tra quelle

elencate.Saper individuare i

fondamenti dell’allenamento che

regolano lo sport praticato.

42

integrata

Consolidament

o del

Carattere,

sviluppo

della socialità

Partecipazione

costruttiva

nello sport e

nel lavoro di

gruppo.

Superamento

delle difficoltà

competizioni ……… ……….. Essere in grado di organizzare

progetti autonomi e

finalizzati,utilizzabili anche dopo

il corso di studi.Dimostare

capacità relazionali guidate dalle

scelte autonome e personali

Ed. Stradale

Formazione dei

futuri utenti

della strada

Analisi dei

comportamenti

Informazione su

consumo /abuso

di sostanze

Proposte di

esperienze

teoriche/pratiche

: con lezioni

teoriche e prove

pratiche di guida

sicura

organizzate con

la collaborazione

dell’ASGS

Test pratici e

teorici

Conoscenza del codice della strada

e delle condotte di guida sicura

Sez teorica

Comprendere e

applicare le

attività motorie

Efficienza fisica

e allenamento

sportivo.

Le Qualità

motorie .

Movimenti

fondamentali e

loro applicazione

negli sport.

Giochi sportivi.

Caratteristiche

del gioco, tecnica

e regolamenti.

Corpo umano

macchina del

movimento.

strutture base del

corpo umano.

apparato

locomotore.

Radici storiche

dell’esercizio

fisico e dello

sport..

Le lezioni

teoriche sono

parte integrante

del lavoro in

palestra.

Test di

verifica

strutturati,

questionari a

scelta

multipla

Acquisizione dei concetti

fondamentali

43

L’attività fisica

dal mondo antico

al settecento.

Ed. fisica e lo

sport:

dall’ottocento a

oggi.

Ed. alla salute

In sinergia con

le attività

proposte dalla

referente alla

salute prof.ssa

Monfalchetto

Informazione e

prevenzione

sulle dipendenze

e

Comportamenti

a rischio.

Sensibilizzazion

e alla Donazione

sangue

Ed alimentare:

alimentazione e

sport. Disturbi

alimentari.

Prevenzione –

Fumo alcol e

droghe: rischi e

pericoli. Doping e

sostanze dopanti.

Hiv e malattie

infettive.

Nozioni di primo

soccorso

Lezioni di

informazione,in

collaborazione

con i medici

della ASL RME

Ospedale S.F.

Neri.

Cooperative e

Centri

accreditati

Acquisizione dei concetti

fondamentali

44

13.7 PROGRAMMA DI CHIMICA FISICA

Anno Scolastico 2012/2013

Classe V sez. A e B chimici

Gli argomenti sono tratti dai libri di testo: Sergio Pasquetto – Luigi Patrone “Chimica Fisica” ed. Zanichelli vol. II e III

• I Sistemi termodinamici – I Principio Calore e lavoro Sistema, contorno, ambiente Funzioni di stato Convenzione dei segni Energia interna Processi reversibili e irreversibili. Calcolo infinitesimale Calcolo del lavoro in una trasformazione aperta Calcolo del lavoro scambiato in una trasformazione isoterma reversibile ed irreversibile Lavoro massimo compiuto dal sistema Calore specifico Primo principio e trasformazioni fondamentali dei gas perfetti

• Termochimica Il primo principio applicato ai sistemi chimici La legge di Hess Stato standard Entalpia standard di reazione Calcolo di ∆H e ∆U Diagrammi entalpici Variazione dell’entalpia di reazione con la temperatura

• Secondo principio della termodinamica Il secondo principio della termodinamica e la macchine termiche Equivalenza degli enunciati di Clausius e Kelvin Rendimento di un ciclo motore Ciclo di Carnot Uguaglianza di Clausius ed entropia Calcolo della variazione di entropia nei sistemi materiali Entropia e processi irreversibili Disuguaglianza di Clausius Significato fisico dell’entropia

45

• Terzo principio della termodinamica Variazione di entropia Spontaneità di una reazione: fattore entalpico e fattore entropico

• Termodinamica chimica

Energia libera e lavoro utile Condizioni termodinamiche dell’equilibrio chimico Relazione fra ∆G, ∆H e ∆S in una reazione Calcolo del ∆G di una reazione Energia libera molare standard di formazione Energia libera ed energia libera standard dei sistemi materiali

• Energia libera e gli equilibri chimici Variazione dell’ energia libera in una reazione: equazione di Van’t Hoff La costante di equilibrio e i sistemi reali Isobara di Van’t Hoff Diagrammi di Francis

• Energia libera e gli equilibri di fase

Equazione di Clapeyron Equazione di Clausius-Clapeyron Equilibri fra fasi condensate

• Bioenergetica Il sistema ATP-ADP Produzione di ATP Catabolismo del glucosio e bilancio energetico

Gli alunni Il Docente (prof. Giuseppe De Leo)

46

13.8 PROGRAMMA DI CHIMICA ORGANICA, BIORGANICA, DELLE FERMENTAZIONI

Anno Scolastico 2012/2013

Classe V sez. B chimici Gli argomenti sono tratti dai libri di testo:

G. Valitutti, G. Fornari, M. Gando – Chimica organica, biochimica – ed. Zanichelli V. Petrone – Biotecnologia - ed. Siderea

• Carboidrati I carboidrati quali fonte di energia per gli organismi viventi Classificazione dei carboidrati Struttura ciclica e proiezioni di Haworth Mutarotazione Reazioni caratteristiche dell’ OH anomerico Ossidazione e riduzione dei monosaccaridi Principali monosaccaridi, disaccaridi, polisaccaridi

• Amminoacidi, peptidi, proteine α-amminoacidi delle proteine naturali Carattere anfotero degli α-amminoacidi Reazioni del gruppo carbossilico ed amminico Peptidi Tecniche per sequenziale un peptide I legami che strutturano le proteine Struttura 1°, 2°, 3°, 4° delle proteine Tecniche per sequenziale le proteine

• Enzimi Nomenclatura. Meccanismo di azione. Velocità delle reazioni enzimatiche Inibizione. Denaturazione

• Processi metabolici Classificazione organismi viventi Concetti base sull’organizzazione cellulare

47

Produzione di energia negli organismi aerobi e anaerobi Flusso di materia nei processi metabolici Glicolisi e ciclo di Krebs Il piruvato come intermedio delle fermentazioni

• Acidi nucleici e sintesi delle proteine

Monosaccaridi e basi azotate del DNA e RNA Struttura primaria del DNA e sua sequensazione Organizzazione successiva del DNA RNA e ruolo nella sintesi delle proteine Il flusso dell’informazione genetica.

• Produzione microbiologica industriale Ambiente e materie prime Tecnologie microbiologiche Contaminazione e sterilizzazione Produzione di etanolo: generalità; materie prime; meccanismi e microrganismi della fermentazione alcoolica; tecnologie; considerazioni economiche. Produzione di amminoacidi: L-lisina produzione industriale

Gli alunni Il Docente (prof. Giuseppe De Leo)

48

13.9 Tec chim. ind. princ. di autom. e org. Ind.

Teorico: Prof.ssa Mirabelli Gaetana

MODULO 0: RICHIAMI

UD Contenuti

UD1 BILANCIO DI

MATERIA ED

ENERGIA

-Il bilancio di materia

-Il bilancio di energia

UD2 SCHEMA DI

PRCESSO

-Norme per la realizazione di uno schema di processo

MODULO 1: DISTILLAZIONE

UD1 Contenuti

UD1 EQUILIBRIO

LIQUIDO - VAPORE

-L'equilibrio liquido-vapore per un componente puro

-Le miscele ideali

-L'equilibrio per le miscele ideali

-Le deviazioni dal comportamento ideale

UD2 RETTIFICA

CONTINUA

-Principio di funzionamento di una colonna a piatti, concetto di

riflusso e rapporto di riflusso

-Determinazione del numero teorico dei piatti con il metodo di

McCabe eThiele: ipotesi del flusso molare costante, rette di lavoro

superiore e inferiore, parametro "q" e retta "q", costruzione della

spezzata che da il numero teorico dei piatti; efficienza della

colonna, numero effettivo dei piatti; determinazione del riflusso

49

minimo, riflusso massimo, fattori che determinano il riflusso

economicamente più conveniente

-Bilancio di materia e di calore della colonna, superficie di

scambio del ribollitore di coda e del condensatore di testa

-Piatti a campanelle, a valvole e forati

-Generalità sulle colonne a riempimento.

-Schemi di processo e di regolazione, secondo Ie norme

UNICHIM.

UD3 ALTRI

METODI DI

DISTILLAZIONE

-Distillazione d'equilibrio: generalità, bilancio di materia di sistemi

bicomponenti

-Distillazione discontinua: generalità

-Sistemi immiscibili: distillazione in corrente di vapore

-Strippaggio: finalità dell'operazione, schema di processo.

-Distillazione estrattiva e azeotropica: principi ed esempi

d'applicazione.

-Schemi di processo per le varie tipologie di distillazione, secondo

le norme UNICHIM.

MODULO 2: Il PETROLIO

UD1 PETROLIO -Origine, ricerca ed estrazione del petrolio

-Caratterizzazione del petrolio grezzo

-Caratteristiche ed impieghi dei prodotti petroliferi

-I trattamenti preliminari

-Il topping

-Il vacuum

-Il cracking catalitico

-Il reforming catalitico

-Alchilazione

-Isomerizzazione

-Produzione di MTBE

-Il trattamento dei reflui liquidi

MODULO 3: BIOTECNOLOGIE E PROCESSI BIOTECNOLOGICI

UD1 LA -Generalità sulle biotecnologie e sui campi d’applicazione

50

FERMENTAZIONE -Classificazione dei microbi

-Materie prime

-Contaminazione e sterilizzazione

-Recupero ed eterogenizzazione dei catalizzatori biologici

-Tipi di fermentatori

-Parametti misurati e controllati

UD2 PROCESSI

BIOTECNOLOGICI

-Etanolo

-Produzione della birra

-Amminoacidi: produzione di L-lisina e acido glutammico

-Trattamenti biologici dei reflui

13.10 PROGRAMMA di ANALISI CHIMICA elab. dati e lab.

Classe V A chim a.s. 2012-13 prof. Caterina Grassi, prof. Cristina Giacobbe

7(6) ore settimanali

Introduzione ai metodi ottici Le radiazioni elettromagnetiche. Interazioni fra radiazioni e materia.Interpretazione del fenomeno dell'assorbimento.Lo spettro elettromagnetico.

SPETTROFOTOMETRIA U.V.-VIS Legge dell'assorbimento di Lambert-Beer.Coefficiente di assorbimento molare.Scostamenti dalla legge di Lambert-Beer. Analisi quantitativa: -criteri per la scelta della lunghezza d'onda -metodo della retta di taratura -metodo delle aggiunte multiple Spettrofotometri per UV e VIS:sorgenti luminose,monocromatori (prismi e reticoli),rivelatori( fototubi e fotomoltiplicatori).Strumenti monoraggio e doppio raggio Lab. Costruzione di una retta di taratura con il metodo dei minimi quadrati. Determinazione del Mn in una soluzione di KMnO4. Analisi spettrofotometrica di un olio di oliva. Classificazione di uno zafferano in base al potere colorante,amaricante e odoroso ricavati dallo spettro UV-VIS. SPETTROFOTOMETRIA DI ASSORBIMENTO ATOMICO Assorbimento atomico dell'energia radiante. Relazione fra assorbimento e conc. Spettrofotometria monoraggio e doppio raggio. Strumentazíone: sorgenti (lampada a catodo cavo) ,atomizzatore a fiamma e a fornetto di grafite. Interferenze: fisiche, chimiche, da ionizzazione. Analisi quantitativa: metodo della retta di taratura Introduzione ai metodi cromatografici Meccanismi della separazione: ripartizione,

51

adsorbimento e scambio ionico.

CROMATOGRAFIA SU STRATO SOTTILE Fasi stazionarie solide e liquide. Fase mobile. Scelta orientativa di adsorbenti ed eluenti. Rf. Indagine qualitativa e quantitativa. Lab: separazione cromatografia dei pigmenti dello zafferano. Separazione dei pigmenti vegetali tramite cromatografia su colonna classica. GASCROMATOGRAFIA Principi e applicazioni. Strumentazione: colonne impaccate e capillari. Fase mobile. Rivelatori: a conducibilità termica, a ionizzazione di fiamma e a cattura di elettroni. Uso dello spettrometro di massa associato al GC. Tempo di ritenzione. Piatti teorici (altezza equivalente al piatto teorici). Equazione di Van Deemter. Influenza della temperatura sulla risoluzione dei picchi. Temperatura programmata. Analisi quantitativa: metodo della normalizzazione interna e dello standard interno. CROMATOGRAFIA IN FASE LIQUIDA AD ELEVATE PRESTAZIONI Principi ed applicazioni. Strumentazione:pompe, colonne, rivelatori (spettrofotometro UV-VIS, conduttimetro) Ottimizzazione delle condizioni operative.

CROMATOGRAFIA DI SCAMBIO IONICO Cenni ai meccanismi di scambio. Libro di testo: Cozzi, Protti, Ruaro ELEMENTI DI ANALISI CHIMICA STRUMENTALE, ed. ZANICHELLI

Roma li 30-5-2013 INSEGNANTI ALUNNI

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13.11 Programma di Religione Anno Scolastico 2012/2013 Relazione Finale Classe V A Sez. Chimica

Prof. Corrado Stillo La classe risulta essere disomogenea per interesse e partecipazione al dialogo educativo. Tuttavia di fronte alle tematiche proposte le domande di approfondimento e di chiarimento sono state costanti e rispettose. La dialettica interna è stata sempre mantenuta con correttezza di comportamento e disponibilità all’ascolto. I temi trattati durante il corso di Religione sono stati:

1) Religione e pensiero moderno:dall’ateismo all’indifferentismo;

2) Fenomeni religiosi e pseudo religiosi. Integralismi ed estremismi;

3) Il dialogo interreligioso: costruire la Città degli uomini con Dio.

4) Pace e Giustizia nel mondo di oggi.

5) La vita, la morte, la speranza, la sofferenza, il limite di oggi.

6) Religioni e Scienza. Fede e Scienza. Contrapposizioni ed Incontri.

7) Etica, bioetica, modelli etici.

8) Dignità umana , libertà dell’uomo e rispetto della vita.

9) L’uomo contemporaneo tra avere ed essere .Modelli di vita cristiana.

10) Gli aspetti esistenziali e spirituali dell’amore umano;

11) La responsabilità e l’impegno sociale dei cristiani.

12) Tematiche giovanili e domande dei giovani di oggi.

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Durante le lezioni si sono usati articoli di giornali, documenti e tecniche di brain-storning. Roma, 13 maggio 2013

14 Consiglio di Classe

DISCIPLINE

DOCENTE

RELIGIONE STILLO Corrado

ITALIANO/STORIA CACCIOTTI Rita

MATEMATICA ATANASI Laura

ED.FISICA COCOZZA Sergio

INGLESE LUCCHI Anna Maria

DIRITTO TRIPODI Anna Maria

CHIMICA FISICA DE LEO Giuseppe

ANALISI CHIMICA STRUMENTALE GRASSI Caterina

ITP ANALISI CHIMICA STRUMENTALE GIACOBBE Cristina

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CHIMICA ORG. E FERMENTAZIONI DE LEO Giuseppe

ITP CHIMICA ORG. E FERMENTAZIONI GIACOBBE Cristina

TEC. CHIM. IND. PRINCIPI DI AUT. E

ORG. IND.

MIRABELLI Gaetana

TEC. CHIM. IND. PRINCIPI DI AUT. E

ORG. IND.

GIACOBBE Cristina

COORDINATORE DE LEO Giuseppe

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