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DIRITTI AL LAVORO Carta Diritti UE Prima i NO dei SI NO Lavoro forzato, minorile, sfruttato, insicuro o pericoloso ( rischio fisico mentale-morale-sociale) che «metta a rischio l’istruzione dei giovani» SI «libertà» di lavorare, condizioni equivalenti, parità fra i generi (di occupazione, lavoro, retribuzione anche ottenuti con «discrimanazioni positive» ) «diritto» di negoziare, scioperare, a condizioni «sane, sicure, dignitose», al riposo e alle ferie, alla protezione in maternità, malattia, infortunio sul lavoro, in condizioni di dipendenza, vecchiaia, in caso di perdita del posto di lavoro.

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Le proposte DDeis Pd per il lavoro

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DIRITTI AL LAVORO

Carta Diritti UE Prima i NO dei SI

NO Lavoro forzato, minorile, sfruttato, insicuro o pericoloso ( rischio fisico –mentale-morale-sociale) che «metta a rischio l’istruzione dei giovani»

SI «libertà»

di lavorare, condizioni equivalenti, parità fra i generi (di occupazione, lavoro, retribuzione anche ottenuti con «discrimanazioni positive»)

«diritto»

di negoziare, scioperare, a condizioni «sane, sicure, dignitose», al riposo e alle ferie, alla protezione in maternità, malattia, infortunio sul lavoro,

in condizioni di dipendenza, vecchiaia, in caso di perdita del posto di lavoro.

DIRITTI AL LAVORO

COSTITUZIONE ITALIANA IL LAVORO DIRITTO FONDATIVO DEL PATTO REPUBBLICANO

SI AL LAVORO PER TUTTI, ALLA «TUTELA», ALLA RETRIBUZIONE

«PROPORZIONATA E SUFFICIENTE» ad assicurare LIBERTA’ E DIGNITA’ per se e per la famiglia, alla PARITA’ DELLA DONNA e alla «compatibilità

e protezione» della sua «essenziale funzione di madre»; ad un’ETA’ MINIMA per il lavoro salariato e alla pari retribuzione per i lavoratori minori, al mantenimento e all’assistenza degli inabili, all’assicurazione

di «mezzi adeguati» in alle esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria ; alla

LIBERTA’ SINDACALE e di SCIOPERO; all’INIZIATIVA ECONOMICA, alla PRORIETA’ PRIVATA

NO A tutto ciò che «reca danno» alla sicurezza, alla libertà, alla

dignità umana.

Le proposte del PD Per i giovani e per le donne

• valorizzazione del contratto di apprendistato: – riformulazione dei vincoli di utilizzo – rimodulazione gli incentivi per favorire la sua trasformazione alla fine del

percorso in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato; • diffusione dei tirocini e degli stages:

– nella fase finale o al termine del percorso formativo – per necessità di reinserimento al lavoro – con adeguato compenso

• lavoro «sociale» attraverso il sostegno pubblico a progetti per la tutela del territorio e delle città, dei beni ambientali culturali, e per la crescita dei servizi alle persone realizzati dalle organizzazioni del Terzo settore per offrire ai giovani alla fine del percorso scolastico una prima occasione di lavoro e di sostegno al reddito;

• promozione dell’impreditorialità giovanile in forma cooperativa o individuale;

• approvazione di uno Statuto del lavoro autonomo e professionale per garantirne le tutele sociali e svilupparne le potenzialità;

• ampliamento dei servizi di cura per l’infanzia e sostegni alle famiglie, fiscalità di vantaggio per i redditi da lavoro delle donne con un adeguato piano di detrazioni, la trasformazione dell’indennità di maternità in diritto di cittadinanza, il rafforzamento dei congedi parentali per garantire la piena occupabilità delle donne

Le proposte del PD Per un lavoro stabile e di qualità

• riduzione del cuneo contributivo sui contratti di lavoro

attraverso una graduale convergenza degli oneri sociali complessivi ad un livello intermedio tra quanto oggi versato per i lavoratori a tempo indeterminato e per i lavoratori con contratti atipici, come primo passo di una riforma fiscale volta ad alleggerire il prelievo sul lavoro e sulle imprese.

• Sperimentare l’Introduzione di un salario o compenso minimo, in riferimento ad accordi tra le parti sociali, nel caso di rapporti di lavoro non coperti dalla contrattazione collettiva

• Convergenza su un’aliquota intermedia anche per la contribuzione previdenziale sulle partite Iva iscritte alla gestione separata dell’Inps

Le proposte del PD Per un mercato del lavoro più dinamico e più sicuro

• estensione del sistema degli ammortizzatori sociali a tutte le forme di lavoro, comprese, sia pure con modalità proprie, quelle autonome e professionali.

• potenziamento delle politiche attive del lavoro e della formazione permanente

• rafforzamento dei servizi pubblici per l’impiego, in sinergia con quelli privati, per una presa in carico effettiva delle singole persone da accompagnare nel percorso di primo ingresso al lavoro e/o di riqualificazione e

• politiche per l’invecchiamento attivo, flessibilizzazione dell’età di pensionamento, prevedano accordi intergenerazionali con misure incentivate di pensionamento part-time che permettano l’assunzione di giovani.

• Completa soluzione, anche in questa prospettiva, del problema dei lavoratori ”esodati”

Le proposte del PD

Riaffermare i diritti di rappresentanza e la democrazia nel lavoro

• cancellazione delle norme sulle deroghe alle leggi sul lavoro e ai contratti nazionali (art 8 della legge 148/2011) e la loro sostituzione con le regole dell’accordo interconfederale del 28 giugno 2011, che permettono un decentramento controllato della contrattazione collettiva a livello aziendale e territoriale.

• ripristino della versione originaria dell’art 19 dello Statuto dei lavoratori per consentire la presenza nei luoghi di lavoro di tutte le organizzazioni sindacali riconosciute rappresentative, anche se non firmatarie dei contratti

• legge quadro per la democrazia sindacale che regoli rappresentatività, rappresentanza e procedure per la validazione dei contratti recependo gli accordi interconfederali.

Le proposte del PD

Promuovere relazioni industriali più moderne ed efficienti

• Promuovere le norme a sostegno della “democrazia economica” volte a favorire la partecipazione dei lavoratori nella vita delle imprese

• Rafforzare il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza nelle imprese come componente indispensabile di una rinnovata strategia di prevenzione degli incidenti sul lavoro e per la tutela della salute nei luoghi di lavoro.

Le proposte del PD NON C’E’ LAVORO SE NON C’E’

Politica industriale: • integralmente ecologica, che punti sull’uso

efficiente delle risorse e sul riuso della materia, introduzione di nuove tecnologie ambientali, energie rinnovabili e efficienza energetica,

• mobilità sostenibile, • scienze della vita, • nuove tecnologie applicate alla tutela del

patrimonio culturale, • Made in Italy .

Le proposte del PD NON C’E’ LAVORO SE NON C’E’

Giustizia fiscale attraverso la riallocazione del prelievo sulla base del principio un euro di reddito da lavoro o da impresa non può essere tassato più di un euro tratto dalla rendita

«Fisco 20 20 20» :l’aliquota di riferimento per la tassazione di tutti i

redditi è il 20%. Il prelievo fiscale si sposta: • Da chi paga a chi non paga • Dai redditi da lavoro alla rendita • Da chi ha di più a chi ha di meno • Da attività inquinanti ad attività verdi • Dalla dimensione nazionale al territorio

Le proposte del PD NON C’E’ LAVORO SE NON C’E’

un ambiente favorevole alle PPMI • Attuazione del SMALL BUSINESS ACT

pensare sempre a misura di piccolo. Procedimenti unici semplificati.

• Riforma legge sugli appalti: eliminazione del massimo ribasso e riserva del 30% alle PMI

• Semplificazione rapporto con PPAA (silenzio assenso, processo civile telematico, Agenzia delle imprese)

Le proposte del PD

NON C’E’ LAVORO SE NON sono garantite le condizioni di esistenza delle

imprese • Applicazione dello Statuto delle imprese

con priorità a: – Tempi di pagamento: 10 miliardi di BPT

dedicati per 5 anni – Sostegno al passaggio generazionale di

impresa, – Sostegno al credito, – rimodulazione degli incentivi verso reti di

impresa e innovazione, credito d’imposta, sostegno a nuove imprese.

Le proposte del PD

NON C’E’ LAVORO SE NON C’E’ Pari dignità e pari opportunità fra tutti i lavori

• Revisione della riforma delle professioni

• Applicazione legge sulle professioni non regolamentate

Le proposte PD DEIS FORMAZIONE

• Riportare l’obbligo scolastico a 16 anni e sostenere la funzione formativa dell’apprendimento, indebolita dal Governo Berlusconi

• Ri-costruire il raccordo tra Sistema istruzione e mercato del lavoro

• Sostenere il Diritto alla formazione permanente (non solo come strumento di protezione, ma come fondamento di dignità e possibilità di cambiamento)

• Distinguere tra – Tirocinio – gratuito - come occasione di

approfondimento nell’ambito di un percorso di studi – Stage- remunerato- come strumento di inserimento nel

mondo del lavoro • Sostenere il mantenimento al lavoro dei 50/65enni difficoltà

attraverso percorsi formativi (tutoraggio) • Prevedere sgravi fiscali per le aziende per formazione • Sostenere il lifelong learning

Le proposte PD DEIS

INNOVAZIONE DI SISTEMA…OCCUPAZIONE • Sostenere un monitoraggio puntuale della situazione

disoccupati/inoccupati

• Reddito minimo garantito finalizzato alla formazione di chi è fuori dal mondo del lavoro v/Scetticismo sul reddito di cittadinanza per rischio assistenzialismo

• Affrontare il problema dei bassi salari

• Riqualificare i lavoratori pubblici colpiti: sostenere la produttività, l’investimento sulla formazione, soprattutto per nell’età avanzata (50/60)

Le proposte PD DEIS INNOVAZIONE DI SISTEMA … PROFESSIONI

• Sostenere l’innovazione nelle Professioni (particolare attenzione al co-working e ai servizi dedicati alle professioniste) e il lavoro autonomo

• Moderare la liberalizzazione V/favorire la libera concorrenza

• Sviluppare la sussidiarietà tra professionisti e PA V/la «contrazione» della PA produce aggravi per le professioni

Le proposte PD DEIS INNOVAZIONE DI SISTEMA…INDUSTRIALE

• Realizzare una politica industriale, assente da 30 anni, in settori d’elezione – Acqua – Ambiente – Turismo/valorizzazione patrimonio artistico – Trasporti – Alimentare – Sanità – Energia – Riciclo

• Scegliere la Green economy come diversa visione diversa del mondo • Promuovere la formazione di nuove di nuove figure professionali e

nuove forme contrattuali destinate alle reti di imprese e alla gestione di appalti all’estero

• Affiancare il nuovo Governo con un think tank dedicato a diritti, lavoro, sviluppo

Le proposte PD DEIS DIRITTI DI GENERE

• Rafforzare gli strumenti per la conciliazione dei tempi per consentire l’accesso al lavoro delle donne: rifinanziare la L. 53 per costruire sistemi integrati di welfare

• Sostenere il Part-time modello Danimarca v/sostenere flessibilità organizzativa aziende (non solo part-time)

• Affrontare il problema dei differenziali reddituali uomini/donne

• Contrastare più efficacemente le discriminazioni (aumento delle vessazioni e delle molestie sessuali)

• Rivedere congedi parentali anche in relazione alle peculiarità di artigiani e piccole imprese (probl. sostituzioni maternità)

Le proposte PD DEIS

FASCE DEBOLI : IL «VANTAGGIO» DEI DIRITTI

• Rivedere la destinazione dei Fondi per l’accompagnamento V/mantenere l’assegno di accompagnamento in funzione risarcitoria

• Investire nel recupero detenuti attuando il dettato costituzionale e riducendo le recidive: vantaggio sociale ed economico

• Investire nell’inserimento lavorativo degli svantaggiati