dauniaa rinotizie 3.2012 Quest'anno piantiamo meno pomodoro filequesto numero di Daunia...

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2 daunia a rinotizie 3.2012 Quest'anno piantiamo meno pomodoro Un raccolto abbondante farebbe crollare i prezzi Ci sono tutte le condizioni perchè quest'anno il pomodoro rischi una Caporelto in Capita- nata. Il bacino più produttivo dell'Europa intera, fedele al suo clichè, potrebbe ancora una volta strafare e sconfinare nella supcr- produzione che farebbe crollare i prezzi a tutto vantaggio delle industrie e non degli agricoltori. L'allarme è già suonato e Confagricoltura finora ha fatto del suo meglio per mettere in guardia i produttori. Lo ribadia- mo ancora una volta, dedicando ampio risalto all'argomento in questo numero di Daunia Agri- notizie: produttori, fate attenzio- ne a non coltivare troppo pomo- doro! "Corriamo grossi rischi - avverte il presidente di Confagricoltura Foggia, Onofrio Giuliano - perchè quest'anno i nostri agricoltori, incoraggiati dai buoni risultati in termini di raccolto e di guadagno dello scorso anno, si faranno tentare la mano per coltivare più pomo- doro di quanto ne richieda il mercato. Ma lo abbiamo già spe- rimentato tante altre volte, quan- do la produzione aumenta i prez- zi crollano. Ci auguriamo che i nostri agricoltori la lezione l'abbiano lIDparata, però dobbia- mo restare vigili e cercare di orientarli come giusto stiamo facendo. Perchè se quest'anno ci sarà un surplus di prodl;lzione, come nel 2010, sara la [me del pomodoro in Capitanata. Le inl- prese sono già in sofferenza con i bilanci e devono sopportare costi sempre più elevati di pro- duzione. Proprio non ce lo pos- siamo pennettere un iùtrO salas- so sul pomodoro!". I segnali fanno presagire nuovi nuvoloni sul pomoduro da indu- stria in Capitanata. Il presidente naziunale della sezione econo- mica di Confagricoltura, Marco Nicastro, si è già espresso anche su questo giornale con toni pre- occupati riguardo alle novità che potrebbe riservare la prossima stagione del pomodoro nelle re- gioni meridionali e in Capitanata soprattutto. Nicastro è preoccu- pato per i segnali che provengo- no dalla mancanza di un con- fronto industriali-organizzazioni di prodotto. "Siamo già entrati nel vivo delle operaziuni di tra- pianto, ma nessun prezzo è sta- to concordato tra le parti e i nostri agricoltori rischiano an- cora una volta di fare scelte aziendali al buio. Siamo moltu amareggiati soprattutto per quanto sta accadendo al sud, duve nemmeno Cl SI prova a incontrarsi per stabilire un'intesa di massima sul prezzo. In questo modo non ci può es- sere programmazione, siamo in balìa del destini. Non ci resta che affidarci all'intelligenza dei nostri impenditori agricoli e an- che alloro senso di opportuni- smo perchè se si pianta di meno è un bene per tutti". Il presidente della sezione economica di Confagricoltura ricorda lo scenario desol,ulle in cui sono costrette a 0p-erare le aziende agricole fra' aumenti del prezzo del gasoliu ormai salito iùle stelle, l'introduzione dell'lmu sui terreni e i costi degli agrofarmaci sempre più onerosi". Nicastro si fa portavo- ce del malessere che si respira nelle campagne: "1produttori di pomodoro sono sempre più scoraggiati, il rischio è di ri- nunciare agli investimenti nel settore soprattutto per la diffi- cultà ad ottenere credito dalle banche rischiiUldo di interrom- pere la filiera del pomodoro da industria, fiore all'occhiello del made in Italy nel mondo". Dun- que a parere del presidente na- zionale bisognerebbe tener con- .tu del giusto equilibrio sul pomodoro da industria: coltivar- lo sì, ma attenzione a non stra- fare. Servirebbe un'authority per regolamentare l'offerta, un or- giuUsmo che progranmli gli in- teressi e t'accla LUlavolta tanto gli interessi del mondo al,rricolo che nella catena della distribu- zione alimentare resta l'<Ulello debole. Ma questa authOlity non c'è e bisognerà cercare di fare, ancora una volta, di necessità virtù. Nicastro detta le sue coor- dinate: "Tenendo conto dei costi di produzione, sono questi i prezzi per non produrre in per- dita: 100 euro a tonnellata per il 'tondo', 120 euro sempre a tonnellata per l"allungato'. Al- trimenti il rischio è di lavorare senza rientrare degli investimen- ti [atti come è già successo negli ultinli anni".

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2 daunia a rinotizie 3.2012

Quest'anno piantiamo meno pomodoroUn raccolto abbondante farebbe crollare i prezzi

Ci sono tutte le condizioniperchè quest'anno il pomodororischi una Caporelto in Capita-nata. Il bacino più produttivodell'Europa intera, fedele al suoclichè, potrebbe ancora una voltastrafare e sconfinare nella supcr-produzione che farebbe crollarei prezzi a tutto vantaggio delleindustrie e non degli agricoltori.L'allarme è già suonato eConfagricoltura finora ha fattodel suo meglio per mettere inguardia i produttori. Lo ribadia-mo ancora una volta, dedicandoampio risalto all'argomento inquesto numero di Daunia Agri-notizie: produttori, fate attenzio-ne a non coltivare troppo pomo-doro! "Corriamo grossi rischi -avverte il presidente diConfagricoltura Foggia, OnofrioGiuliano - perchè quest'anno inostri agricoltori, incoraggiatidai buoni risultati in termini diraccolto e di guadagno delloscorso anno, si faranno tentarela mano per coltivare più pomo-doro di quanto ne richieda ilmercato. Ma lo abbiamo già spe-rimentato tante altre volte, quan-do la produzione aumenta i prez-zi crollano. Ci auguriamo che inostri agricoltori la lezionel'abbiano lIDparata, però dobbia-mo restare vigili e cercare diorientarli come giusto stiamofacendo. Perchè se quest'annoci sarà un surplus di prodl;lzione,come nel 2010, sara la [me delpomodoro in Capitanata. Le inl-prese sono già in sofferenza coni bilanci e devono sopportarecosti sempre più elevati di pro-duzione. Proprio non ce lo pos-siamo pennettere un iùtrO salas-so sul pomodoro!".

I segnali fanno presagire nuovinuvoloni sul pomoduro da indu-stria in Capitanata. Il presidentenaziunale della sezione econo-mica di Confagricoltura, MarcoNicastro, si è già espresso anchesu questo giornale con toni pre-occupati riguardo alle novità chepotrebbe riservare la prossimastagione del pomodoro nelle re-gioni meridionali e in Capitanatasoprattutto. Nicastro è preoccu-pato per i segnali che provengo-no dalla mancanza di un con-fronto industriali-organizzazioni

di prodotto. "Siamo già entratinel vivo delle operaziuni di tra-pianto, ma nessun prezzo è sta-to concordato tra le parti e inostri agricoltori rischiano an-cora una volta di fare scelteaziendali al buio. Siamo moltuamareggiati soprattutto perquanto sta accadendo al sud,duve nemmeno Cl SI prova aincontrarsi per stabilireun'intesa di massima sul prezzo.In questo modo non ci può es-sere programmazione, siamo inbalìa del destini. Non ci restache affidarci all'intelligenza deinostri impenditori agricoli e an-che alloro senso di opportuni-smo perchè se si pianta di menoè un bene per tutti".

Il presidente della sezioneeconomica di Confagricolturaricorda lo scenario desol,ulle incui sono costrette a 0p-erare leaziende agricole fra' aumentidel prezzo del gasoliu ormaisalito iùle stelle, l'introduzionedell'lmu sui terreni e i costi degliagrofarmaci sempre piùonerosi". Nicastro si fa portavo-ce del malessere che si respiranelle campagne: "1produttoridi pomodoro sono sempre più

scoraggiati, il rischio è di ri-nunciare agli investimenti nelsettore soprattutto per la diffi-cultà ad ottenere credito dallebanche rischiiUldo di interrom-pere la filiera del pomodoro daindustria, fiore all'occhiello delmade in Italy nel mondo". Dun-que a parere del presidente na-zionale bisognerebbe tener con-

.tu del giusto equilibrio sulpomodoro da industria: coltivar-lo sì, ma attenzione a non stra-fare. Servirebbe un'authority perregolamentare l'offerta, un or-giuUsmo che progranmli gli in-teressi e t'accla LUlavolta tantogli interessi del mondo al,rricoloche nella catena della distribu-zione alimentare resta l'<Ulellodebole. Ma questa authOlity nonc'è e bisognerà cercare di fare,ancora una volta, di necessitàvirtù. Nicastro detta le sue coor-dinate: "Tenendo conto dei costidi produzione, sono questi iprezzi per non produrre in per-dita: 100 euro a tonnellata peril 'tondo', 120 euro sempre atonnellata per l"allungato'. Al-trimenti il rischio è di lavoraresenza rientrare degli investimen-ti [atti come è già successo negliultinli anni".

CORRIERE DELGIORNOpag, 21 - martedì 27 mar<o 2012

AGRICOLTURA Il presidmte della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuai, all'incontro con ideputati pugliesi

fJlmuiniqua e dannosa""Colpisce i fabbricati I1.uClii e i fuhbricati ad uso strumentale"

Cl BAI{l - "Non. pO$siamon:~stare inerti, aspt~t:ttJndoche vcng:.. applic:l'tn, perch~:ilntic.ip;.lt.n in vi~ sperinlen-t"le "I 2()12, rrmu, l'impo-sta Illunicipale introdottndol Decretu 'Salva Italià,che in manier~ :'lsso1uta-mente iniqua, lr;l chi di.1gricol tu l"il vive è chi pos-sietl,c lCI'l'cni a tcn1pO perso.ilnpone una l-assazione che.:.lndril ti colpire in In isu:n.lpesante le impre..')e agrit..:olepuglicsi"'. Lo afferma il pn:-sidentc dell" Coldiretti P~I-gli.a,Piel"o Salc~lIli, interve-nuto nH'incont.ro con j de-put::>ti pugliesi Pa"io Gine-fl'" (Pd), Antonio Pistasu(Pdl), Luigi Vit"li (Pdl),Giu,y Servodio (Pd) e il se-n:ltore Luigi D"AlnbrosioLettieri (T'dI), orgllnizzaloda Coldiretti, çC)l1fagl'icol-tU.r~\>Ch\ t3 Cop~lgrj rcgjon:J-li. L'lmu colpisce per I~ pri-ma vo.ll" a"che i fabbricatirurali" i fabbricati ad usostrumentai" (st"lIe, ma~az-zioi. ricQvel'j per attrezzi,fienili etc ..) ch~ in prt~ce-denza erano esclusi dallatassazione IcL sO.still~it<lcon la nUl)YO:l tassa. ''"[11 que-st'ottica - H)(giungc Salcuni- ~bbi",mo organìzzato: uni-lamento alle altre organi:;:-

z.nzioni agricole. un con~fronto scrr'llo Con i pal'la-lnental'Ì pugliesi. La rnano-vra avril un impatto pes'llll<:su te •.•.eni agricoli e fabbri-caI i ru l'ali. dalle st"U" ai fie-nili fino ai cupannolli ne-cessari I~r prol~gger-t:tr:t(-t.ori e attrezzi. nndando atassare quelli che sono <lifutto mezzi di produzk)neper le;: im!,,'csc ul:Crieole, L~terra coltivata da una inl-pre~":\ agrjcola deve avere untrattamento fisCo,le ben di-verso da quello riservato achi la compra per fini sp..,-cul.ahvi o hobbistìci".

«Abbi,unn dimostrato chej numeri contenuti ncll-ostudio del Minj~tero delleFinanze - precisa il diretto-

re della Coldirdti Puglia.Antonio De Conciliu - sul-"impauo dcll'hnu sul seUo-re :'Igricolo sono 3SS0h,.1t.a-menle fuorvianti, bnsMisull" stima ddl'e.,<U'agettitodi 224 milioni, di cui 13»luilioui per gli imnH.l\>ilistrumentali, che la pubblk-a:\mminist"razione calcolaper 1'lnHI agricola, 11 Mini-stero delle Fina.n,?e si basasu dati parziali rel"tivi alnumero di case e fabbricatiadibiti a funzioni produtti-ve connesse uU'attiviu\ «gl'i-cola. Non risultano inclusenelle entrate quelle deri-vanti da 965 mila ::>hil,.zionirurali e da più <li l milione

di fabbric"ti, sia ad usoij.trulnentale sia abit.ativn,Chf~ SOIiO isct'i.lti al C:ltastoterreni,.. senza attribuzionedi autonoma re "dita e per iqu,ùi il d"crc1:o 'Salva IlnJlilha previsto l'obbligo di ae-catustamento entl'o il :lOnovembre", Per quanto ri-guarda i terreni il calcolofornito dal Mini,t.crn, pre-cisano Coldiretti, Cia, Con-fagricoltura e Copagri, "èstato fatto sulla stessa baseimponibil" della lei terreniche conleneva rl"anchi~icche non ~onl)st';lle ancorariportate neU~ nU()V;J nu,l'-nHI.I numeri corretti - con-tinl,l.ano Coldiretti, Cia,COllf'lgricollura e Copagri -sono sia Ii porLaLi al tavolosull'1mu agricol" p •.•:.••iedu-lO dal sottosegretarioaTl'Economin e ci auguri:,-tI)O",hc il Governo e le com-mis!)ioni Bìlanclo c Finanzedei due rami del Parbmen-to che stannQ esaminando ilDI rLScaLe ne t.ens-,nu ",onLO,Se lo Stato conta di in='-san' 224 miHoni di curo eo-lne extra gclt.ito dalle azien.-de '1gricol••faccia in modo·concludono Coldiret.ti, Cia,Confngrìeoltllt'a e Copagri -che questa cifra. gin un verosalasso per il settore, non"enga superatn rivedendo"deguat::,"wlltc la norma",

lA GAZZElfA. DMartcdi 27 manu 2012

MEZZOGIORNO

VINITAlY OGGI DEGUSTAZIONE IN PIAllA FEDERICO Il DI VINllOCAU. LA SEN. MONGlEllO IN DIFESA DElrOUO

Consorzio del Nero 'diTroiala Regione pensa a W1«Ìour»

.'.::"

• il Nero di Troia chiude la 'mappa dei grandi «do<;»pugliesi,con Primitivo e Negramaro sta·bilmente affermati sui mercatimondiali Ma ora ha bisogno diessere conosciuto, La Regionepensa perciò di organizzare un«tour» di promozione -al titolo si èpensato "i giòrni deI Nero'" - ar-ticolato in cinque tappe, lilla dellequali prevista all'estero e un'altraquasi certamente a Torino città aforte incidenza di pugliesi tra·piantati da generazioni.

Lo ha detto ieri l'assessore re-gionale all' Agricoltura, Dario Ste-fàno, intervenuto al Vinitaly du-rante il convegno inaugurale chela più importante vetrina SlÙ vinonazionale dedica anche all'olioextravergine'di qualità di qualità,Nell'occasione la senatrice Co· 'lomba Mongiello, esponente della

commissione Agricoltura del Se-nato, ha invitato le organizzazioniagricole ad «ingaggiare una bat-taglià a tutela della tipicitàdell'olio, frutt,Odel grande lavorodei nostri agricoltori,' per con-trastare nuove forme di colonia-lismo fondate sulla produzione dicibo a basso costo e bassa qua-lità».

Mongiello è la prima firma-taria, rnsieme al presidente dellaCommissione Paolo Scarpa Bo-

'n= Buora, di una proposta dilegge condivisa con le organiz-zazioni agricole che ha l'obiettivodi «ostacolare la commistione diattività fraudolente e pratichecommerciali scorrette nell'ambitodella .fùiera degli oli di oliva ver-gini, medianle ]'introduzione - hadetto - di norme che preservinol'autenticità del prodotto e la tra-

sparenza delle informazioni for-nite sia in etichetta che nell'am-bito delle pratiche commerciali atutela dei consumatori e dellaleale concorrenza tra le impre-se».

'!'ornando al villO è dedicata aigrandi vini locali anche la de-b'Ustazione(a titolo grattùto) che ilconson:io Start Capitanata Per lavaJorizzazione dei prodotti tipiciha organizzato questa sera e do-mani sera (inizio ore 21) in piazzaFederico il a Foggia.

«Mentre a Verona le imprese diCapitanata mettono in vetrina iloro prodotti di qualità - è lamotivazione dell'iniziativa· a Fog-gia l'operazione di promozione èvolta a far apprezzare i viJ,i dellanostra produzione di qualità so-prattutto agli stessi foggiani che,

. n\llla g~ Part~ .dei casi, non