Dalla competizione alla cooperazione - TopLegal · contrastare gli strumenti di elusione fiscale...
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mricerche
46 • TopLegal Luglio/Settembre 2015
RICERCA TOPLEGAL TAX 2015 | LO SCENARIO
Dalla competizione alla cooperazione
Contrazione del gettito e ostacoli alla competitività hanno messo a nudo le fallimentari strategie fiscali
delle amministrazioni finanziarie. Ma è in corso una rivoluzione epocale che cambia il ruolo dei consulenti
di Felice Meoli
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47 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
I PROBLEMI NEI CONTI PUBBLICI DI TANTI Paesi, così come la crescita azzerata a livello
mondiale, hanno risvegliato negli ultimi due anni l’attenzione degli organismi internazionali, così come dei legislatori nazionali, sulla necessità di costruire un nuovo ecosistema fiscale. Questioni che riguardano da vicino anche l’Italia. «Non c’è mai stata una concentrazione così elevata di cam-biamenti», affermano Giuseppe Andrea Gian-nantonio e Massimo Antonini di Chiomenti. La grande produzione normativa sta cambiando le regole d’ingaggio, imponendo nuovi quadri di ri-ferimento. E infatti le amministrazioni finanzia-rie hanno finalmente deciso di svolgere un ruolo attivo, riscoprendo le proprie responsabilità, in un mondo degli affari che travalica i confini na-zionali, su tre fronti principali: primo, nell’armo-nizzare le normative internazionali, sposando un sistema cooperativo anziché la logica competitiva, che ha condotto a una gara tra Paesi al ribasso; secondo, nel garantire un adeguato gettito al pro-prio bilancio; e infine nell’offrire soluzioni agli attori economici che favoriscano la loro crescita (e di riflesso che permettano maggiori entrate). I fenomeni che, dunque, interessano il settore fiscale sono svariati e hanno un impatto decisi-vo sul lavoro dei professionisti. Non solo perché gli stessi si nutrono di modifiche normative, ma anche perché queste cambiano il modello stesso del consulente. Che si sta trasformando, in linea con le nuove esigenze dei clienti, da specialista di nicchia a esperto interdisciplinare. E che, dunque, deve padroneggiare (o almeno saper coinvolgere) tutto ciò che riguarda il regolamentare o il socie-tario, fino a sfociare in materie finora apparen-temente distanti come il penale. Costruendo, di conseguenza, degli «oceani blu» del business, aree innovative per il momento senza concorrenza.
L’amministrazione come «arbitro» È senza dubbio l’ambito in cui si sta recuperando più terreno, in cui rientrano i provvedimenti più chiacchierati degli ultimi anni e che si prevede
daranno più lavoro ai professionisti nei prossimi mesi: l’amministrazione quale arbitro del merca-to, e soggetto detentore della definizione del peri-metro di gioco. L’ispirazione della maggior parte delle normative in corso di introduzione provie-ne dagli organismi sovranazionali (come l’Ocse), in una cornice politica ed economica che mira a contrastare gli strumenti di elusione fiscale inter-nazionale. L’economia e la finanza, infatti, si sono armonizzate da tempo su scala globale, a differen-za degli impianti legislativi.
«Rispetto a qualche anno fa si è invertito il trend», spiegano Andrea Tempestini e Carlo Maria Paolella di McDermott Will & Emery. «Prima i Paesi si facevano concorrenza nell’in-coraggiare la localizzazione degli investimenti, adesso lo fanno nella ricerca del gettito». Tra le misure al centro dell’attenzione in questo mo-mento c’è il progetto Beps (Base Erosion and Profit Shifting), che, avviato dall’Ocse nel 2013, intende contrastare lo spostamento dell’impo-nibile da giurisdizioni ad alta fiscalità verso Pae-si con pressione fiscale bassa o nulla, tramite un Action Plan di 15 azioni in via di messa a punto definitiva. Su questo piano l’Italia non è così in-dietro. La lotta all’elusione e all’evasione è all’or-dine del giorno già da qualche anno; ma l’inter-pretazione ancora troppo ampia delle norme da parte dell’amministrazione finanziaria e della magistratura non fornisce certezza a chi deve prendere decisioni aziendali, magari arrivando a investire dall’estero. Per gli studi questo ambito rappresenta un’opportunità, nell’offrire servizi di riorganizzazioni e ristrutturazioni aziendali che vadano nella direzione di un impianto socie-tario Beps compatibile.
Un esempio, di poche settimane fa, riguarda Amazon. Il colosso dell’e-commerce, settore os-servato con particolare attenzione dalle ammini-strazioni finanziarie, dal 1° maggio ha infatti aperto in Europa (in Italia, in Inghilterra, In Germania, in Spagna; in previsione anche in Francia) delle sta-bili organizzazioni, intese come filiali della sede lussemburghese Amazon Eu Sarl, che gestiranno direttamente il business negli specifici mercati.
4Segue a pag. 49
«Prima i Paesi facevano concorrenza
nell’incoraggiare gli investimenti; adesso lo fanno
nella ricerca del gettito»
TAX & LEGAL
La nostra differenza
Con circa 400 professionisti, che svolgono la loro attività su 12 uffici dislocati nelle principali città italiane, la struttura di fiscalisti e avvocati del Network KPMG interviene in tutte le principali aree della fiscalità e del diritto con servizi integrati e innovativi avvalendosi di gruppi di lavoro specializzati per assistere persone fisiche e imprese:
• Consulenzafiscaleinmateriadiimpostedirette,IVAealtre imposte indirette
•Mergers&AcquisitionsandRestructuring• ConsulenzaSocietaria• ConsulenzaeAssistenzaDoganale• TransferPricing• InternationalExecutiveServices• Dirittodellavoro• Contenzioso
Unostilediserviziochefaladifferenza.Esivede.
kpmg.com/it
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Tale decisione, svincolata da norme già esistenti, va nella direzione del nuovo clima che investe le azien-de, «che hanno assunto un atteggiamento non più improntato all’ottimizzazione fiscale, ma piuttosto risk management based», sostiene Richard Murphy di Studio Associato (Kpmg). In questo senso altre due azioni di fondamentale rilevanza e intimamen-te collegate riguardano la lotta ai paradisi fiscali e la voluntary disclosure. Secondo Massimo Giaconia di Baker & McKenzie «si stima che ci siano tra i 150 e i 200 miliardi di euro non dichiarati solo in Svizzera da contribuenti italiani, con circa 100mila persone interessate. Una mole di lavoro enorme e per questo tutti gli studi si sono attrezzati».
Secondo alcuni professionisti l’impianto della normativa è ancora farraginoso e complesso, con criticità che vanno dal costo alle procedure di accer-tamento. Ma se fino a ora la materia ha moltiplicato più i convegni che i mandati, entro il 2016 provocherà senza dubbi effetti distorsivi nel mercato – investito da un’attività extra-ordinaria senza precedenti – sul-la base dell’assunto, esplicitato da Stefano Morri di Morri Cornelli – che «non c’è più spazio per attività estere non dichiarate. Vedo una presa di coscienza da parte di tutti che con lo Stato non si scherza più, che la compliance è diventata centrale nella gestione dei rischi. Vedo tanti professionisti che hanno acquisito consapevolezza di ciò che è in gioco e con le buone o le cattive lo fanno capire ai loro assistiti». In questo ambito non possiamo non menzionare l’attuazione della direttiva Aifmd (Alternative Investment Fund Managers Directive) lanciata dalla Ue e poche set-timane fa implementata nel nostro Paese. Riguar-da i gestori di fondi di investimento alternativi e ha fissato dei nuovi requisiti di informazione e di risk management per i manager che distribuiscono i loro prodotti all’interno dell’Unione Europea.
Un discorso a parte merita, invece, la plurian-nunciata riforma fiscale. Ferma ai box dal 2013, aspettando i decreti attuativi che procedono col contagocce, dopo essere incappata anche sulle scivolose strade della polemica partitica, è attesa da tutti i professionisti per fare chiarezza su due aspetti fondamentali come l’abuso del diritto e il raddoppio dei termini di accertamento nel caso di
problematiche penali. «Sono entrambe questioni che impattano pesantemente sulla fiscalità e dun-que sul modo di gestire la consulenza», afferma Stefano Petrecca di Macchi di Cellere Gangemi.
L’amministrazione come «giocatore» Questo nuovo atteggiamento ha reso più evidente un diverso ruolo dell’amministrazione finanziaria, non solo arbitro ma vero e proprio giocatore a favore del sostegno dei conti pubblici. Il bisogno di recupe-rare gettito (e di ridurre la distanza dalle avanzate tecniche di elusione ed evasione) ha messo a dispo-sizione dell’amministrazione – secondo Giulio Az-zaretto di Miccinesi – «strumenti di controllo e di accertamento superiori, avendo accresciuto anche la propria preparazione. Oggi il contraddittorio con l’amministrazione finanziaria è molto più interes-sante professionalmente e anche molto più delicato».
La ricercatezza nei metodi di contrasto è sfociata anche nel campo mediatico. Non sono pochi i professionisti che sottolineano questo aspetto, oscillando tuttavia tra posizioni più oltranziste ad altre più concilianti. Nel primo caso si mette l’accento sulla trasformazione del rapporto tra cittadino e amministrazione, oggi completamente squilibrato a favore di quest’ul-tima. Spiega Morri: «Il rapporto tra l’Erario e il contribuente ha visto nell’ultimo decennio rin-forzarsi fortemente i poteri dell’amministrazio-ne e la capacità di enforcement. Questo potere va esercitato con equilibrio e misura. Qui la ma-gistratura gioca un ruolo arbitrale fondamenta-le. Nell’ambito dei vincoli europei e sotto il peso del debito pubblico, non sempre questo potere è stato esercitato in modo rispettoso dei diritti civili. Questo è un problema fondamentale».
Altri, forse più pragmatici, invece di soffer-marsi sui mezzi si concentrano sui fini. O me-glio sulle conseguenze di tale strategia messa in campo dall’amministrazione. Francesco Guelfi e Francesco Bonichi di Allen & Overy sottoli-neano le conseguenze di una eventuale manca-ta compliance fiscale: il rischio reputazionale, a
L’amministrazione finanziaria non è solo
arbitro ma vero e proprio giocatore a favore del
sostegno dei conti pubblici
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50 • TopLegal Luglio/Settembre 2015
cui gli stessi clienti stanno sempre più attenti. «Quindici anni fa chi inquinava prendeva una sanzione nel silenzio generale, oggi è fotografa-to in prima pagina su tutti i giornali. Lo stesso accade in ambito tax. Prima il rischio fiscale ve-niva considerato sostanzialmente solo in termi-ni di impatto in bilancio e quindi dal Cfo, oggi diventa una varia bile legale, reputazionale e di mercato. I clienti ci chiedono di verifi care non solo se la situazione è conforme alla nor mativa, ma anche se le modalità che si intendono imple-mentare possano comportare rischi di carattere reputazionale. Le misure adottate devono ispi-rarsi a principi di massima trasparenza e cor-rettezza, non solo dal punto di vista tecnico ma an che rispetto all’immagine della società nei
confronti della collettività». Il bisogno di mi-nimizzare gli effetti mediatici ha così portato a valutare strade che anticipino la fase patolo-gica, quella del contenzioso, tendenzialmente incline a finire sulle prime pagine dei giornali. Spingendo verso una direzione di interlocuzio-ne preventiva da parte dei vari contribuenti con l’amministrazione finanziaria. «Interveniamo sempre meno nella minimizzazione dell’one-re fiscale, e sempre di più nella protezione dal rischio di essere considerati inadempienti», af-ferma un fiscalista. I ruling, per esempio, co-stituiscono nel transfer pricing uno strumento di gestione e mitigazione del rischio sempre più sentito, e le stesse misure contenute nel patent box vanno incontro a una compliance più com-
l’amministrazione quale giudice del mercato che definisce il
perimetro di gioco
l’amministrazione quale soggetto attivo per la
propulsione di investimenti
l’amministrazione quale player del mercato, per la soddisfazione dei propri
interessi, pari alle società
l’amministrazione quale soggetto passivo, che
offre l’architettura legislativa per le imprese
Arbitro
Giocatore
Abilitatore
Ecosistema
Normative
Mercato
Orientamento ai dividendi
Orientamento al gettito
LE DIVERSE FACCE DELL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIAQuale ruolo gioca l’autorità rispetto alle diverse dinamiche
Catania Milano
Torino
GenovaFirenze
Napoli
Padova
Roma
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51 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
pleta. Allo stesso modo si è espansa l’attività di tax controversy in riferimento a precontenzio-so e misure alternative al litigation. Cercando, per esempio, di prevenire le problematiche at-traverso la predisposizione di una idonea co-municazione o tramite la richiesta di interpelli all’amministrazione finanziaria.
L’amministrazione come «abilitatore» Il patent box non rappresenta, però, solo una mi-sura diretta a una interlocuzione più profonda con le autorità. Adottato con il cosiddetto Investment Compact (d.l. 3/2015), intende allineare la legi-
slazione italiana agli standard internazionale, per contrastare la fuga - dal secondo Paese manifat-turiero d’Europa - di grandi imprese come Fiat e Gtech (ex Lottomatica), di marchi di riferimento italiani come le griffe della moda e di importanti centri di ricerca come quello di Gsk. La società farmaceutica, che nel 2010 aveva avviato un piano di delocalizzazione in Cina di sei centri di ricerca nel mondo, incluso quello di Verona, ha intrapre-so recentemente un percorso inverso, tornando a investire nel Vecchio Continente. Acquisendo i centri di ricerca toscani di Novartis e rilanciando i propri stabilimenti veneti. Il patent box ha avuto un suo ruolo in questa decisione: è infatti un siste-ma fiscale agevolato sui proventi derivanti dallo
Catania Milano
Torino
GenovaFirenze
Napoli
Padova
Roma
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sfruttamento di brevetti e di altri titoli di proprietà intellettuale come marchi e disegni. La coopera-zione tra Paesi ha attenuato l’aggressiva concorren-za fiscale che l’ha fatta da padrone fino a qualche tempo fa. E ha spinto i governi ad aiutare il rilancio delle strutture produttive dei propri Paesi, puntan-do alle norme più avanzate a livello internazionale.
Una concorrenza finalmente al rialzo, in cui il ruolo della nostra amministrazione finanziaria non si è dimostrato secondario. Facendo leva su una delle variabili, quella fiscale, che più penalizza-no la crescita delle nostre imprese. Liberare il po-tenziale, essere propulsori di investimenti. Un leit-
motiv che aveva già guidato anche l’introduzione del Decreto Crescita e Competitività (d.l. 91/2014), attraverso misure fiscali atte, per esempio, a favo-rire le emissioni obbligazionari o le spese per nuovi macchinari e impianti. Completano il quadro la riforma delle Siiq, la normativa sulle cartolarizza-zioni e i project bond. «Vediamo una ripresa degli investimenti esteri in Italia, in particolare nel real estate, nei crediti, ed è ripartito il filone dell’assi-stenza su operazioni straordinarie. Le ultime mo-difiche di legge fiscali hanno reso più semplice per gli investitori esteri comprare asset in Italia e con-cedere finanziamenti ad imprese italiane».
Normative
Mercato
Orientamento ai dividendi
Voluntary disclosure
Private clients
Riforma fiscale
Contenzioso
Decreto competitività Transfer pricing
Patent box Riforma SIIQ
BEPS E-commerce
Internazionalizzazione delle imprese
Tax controversy
Ruling
Normativa cartolarizzazioni
Revisione vs tax
Paradisi fiscali
Outsourcing tax PMI
Investment compact
Project bond AIFMD Orientamento
al gettito
I TEMI CALDI DEL SETTORE FISCALEI posizionamenti indicati dai fiscalisti secondo origine e obiettivi
Cleary Gottlieb rappresenta un unicum nel panorama italiano per la sua capacità di offrire servizi su vasta scala in grado di coniugare sofisticata consulenza tributaria italiana con altrettanto sofisticata competenza ed esperienza fiscale nelle altre principali piazze europee e negli Stati Uniti.
Leader nel settore della fiscalità finanziaria e dei gruppi multinazionali, lo studio si occupa di un’ampia gamma di questioni di diritto tributario italiano ed internazionale, prestando consulenza a clienti domestici e stranieri in operazioni di fusione e acquisizione, nell’elaborazione di strutture ibride d’investimento e finanziamento, in ristrutturazioni del debito e di gruppi nell’ottica di pianificazioni successorie e quotazioni
sui mercati regolamentati, con riferimento a piani di incentivazione offerti a manager e dipendenti di società quotate e non quotate nonché, in misura sempre più crescente, nel contesto di procedure di interpello e procedimenti contenziosi con l’amministrazione finanziaria rappresentando i proprio clienti sia nelle fasi amministrative che in quelle giudiziarie.
Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP
ROMA Piazza di Spagna 15, 00187 Roma T: 06 695 221
MILANO Via San Paolo 7, 20121 Milano T: 02 72 60 81
NEW YORK
WASHINGTON
PARIS
BRUSSELS
LONDON
MOSCOW
FRANKFURT
COLOGNE
HONG KONG
BEIJ ING
BUENOS AIRES
SÃO PAULO
ABU DHABI
SEOUL
clearygottlieb.com
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53 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
Cleary Gottlieb rappresenta un unicum nel panorama italiano per la sua capacità di offrire servizi su vasta scala in grado di coniugare sofisticata consulenza tributaria italiana con altrettanto sofisticata competenza ed esperienza fiscale nelle altre principali piazze europee e negli Stati Uniti.
Leader nel settore della fiscalità finanziaria e dei gruppi multinazionali, lo studio si occupa di un’ampia gamma di questioni di diritto tributario italiano ed internazionale, prestando consulenza a clienti domestici e stranieri in operazioni di fusione e acquisizione, nell’elaborazione di strutture ibride d’investimento e finanziamento, in ristrutturazioni del debito e di gruppi nell’ottica di pianificazioni successorie e quotazioni
sui mercati regolamentati, con riferimento a piani di incentivazione offerti a manager e dipendenti di società quotate e non quotate nonché, in misura sempre più crescente, nel contesto di procedure di interpello e procedimenti contenziosi con l’amministrazione finanziaria rappresentando i proprio clienti sia nelle fasi amministrative che in quelle giudiziarie.
Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP
ROMA Piazza di Spagna 15, 00187 Roma T: 06 695 221
MILANO Via San Paolo 7, 20121 Milano T: 02 72 60 81
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ABU DHABI
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clearygottlieb.com
L’amministrazione come «ecosistema»Il lavoro dei fiscalisti non si esaurisce in rispo-sta ai trend normativi e alla ricerca del gettito da parte del Pubblico. Il riferimento per i pro-fessionisti è sempre il cliente e così le dinamiche di mercato sono altrettanto importanti. Sono tre i filoni principali in cui il ruolo dell’ammini-strazione è considerato «neutro», in cui bisogna trovare le migliori soluzioni per le necessità del cliente, chiunque esso sia, facendo i conti con l’e-cosistema fiscale vigente. Il primo filone, il più evidente, riguarda l’internazionalizzazione del-le imprese che pone ai professionisti, così come agli studi, nuove sfide e terreni di evoluzione. In termini di ruolo, meno tecnico e più imprendi-
toriale, e in termini di competenze da assorbire per non cedere sul terreno della professionalità. «Il contesto è effervescente – dice Angelo Bonis-soni di Cba –, e cresce l’aspettativa del prodotto fiscale in quanto strumentale alla strategia delle imprese. Se il processo è quello irreversibile della globalizzazione, al fiscalista è richiesta la cono-scenza anche della norma internazionale, non si può più prescindere dal comparato».
Il secondo filone è legato al primo, ma riguarda le problematiche strutturali delle piccole e medie imprese. Per competere su scala globale sempre più aziende hanno oggi bisogno di un expertise fiscale che però – sviluppata internamente – po-trebbe essere difficilmente sostenibile per le casse
Internazionalizzazione, Pmi e gestione dei
patrimoni dovranno fare i conti con l’ecosistema
fiscale vigente
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54 • TopLegal Luglio/Settembre 2015
societarie. L’outsourcing completo del diparti-mento fiscale rappresenta un elemento di novità interessante per il mercato.
Il terzo filone, il più nascosto, riguarda inve-ce un’area che acquisterà sempre più rilevanza negli anni a seguire, cioè la gestione dei patri-moni. Più di altri, quello del fiscalista è un la-voro fiduciario. E ci sono poche situazioni in cui questa variabile assume più peso e rilevan-za rispetto alla consulenza per le proprie atti-vità finanziarie. Le possibilità di intraprendere questa direttrice sono diverse: si va dai passag-gi generazionali e alla continuità aziendale al
wealth management di imprenditori o in gene-rale di clienti facoltosi. Ma, dal momento che la gestione del patrimonio è una disciplina rela-tivamente recente, gli sviluppi nell’approcciar-si a questo campo possono essere molteplici, anche di carattere «didattico», come racconta Francesco Nobili di Biscozzi Nobili. «Si tratta di un’attività di formazione nei confronti dei soggetti che lavorano nei family office, dove c’è interesse per fornire consulenza globale al cliente. Parliamo anche di consulenza sulla fi-scalità finanziaria: le banche non la offrono e i clienti si appoggiano direttamente a noi». TL
Fiscalità nazionale e internazionalePianificazione fiscale e doganaleFiscalità commercio internazionaleContenzioso tributario e doganaleAssistenza precontenziosaTassazione gruppi multinazionaliDue diligence doganaleIva e imposte indirette
Studio Legale Tributario [email protected]
G e n o v aPiazza De Ferrari 4/2
Tel. 010 8595200
M i l a n oVia Torino 15/6
Tel. 02 78625150
1. Tax: Consulenza ordinaria STUDIFascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Baker & McKenzie
Cba
Cms Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni
Gianni Origoni Grippo Cappelli
Studio Associato (Kpmg)
Ludovici
Russo de Rosa
Sts Deloitte
McDermott Will & Emery
Facchini Rossi
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Armella
Biscozzi Nobili
Carnelutti
Chiomenti
Delfino Willkie Farr & Gallagher
Dla Piper
Ey Law
Freshfields Bruckhaus Deringer
King & Wood Mallesons
Macchi di Cellere Gangemi
Morri Cornelli
Pavia e Ansaldo
Pirola Pennuto Zei
R&p Legal
Roedl
Trivoli
PROFESSIONISTIFascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Giulio Andreani Dla Piper
Giuseppe Ascoli Cms Adonnino Ascoli
& Cavasola Scamoni
Carlo Bindella Sts Deloitte
Massimo Cremona Pirola Pennuto Zei
Leo De Rosa Russo de Rosa
Francesco Facchini Facchini Rossi
Massimo Giaconia Baker & McKenzie
Paolo Ludovici Ludovici
CHIAVE DI LETTURA
Fascia 1 \\ Leader del mercatocon riconoscimento diffuso e consolidato
In termini quantitativi, registra il maggior numero di se-gnalazioni da soggetti al vertice del mercato di riferimen-to. In termini qualitativi, le segnalazioni arrivano, oltre che da propri clienti, anche da concorrenti e controparti. Indice di un riconoscimento diffuso e consolidato.
Fascia 2 \\ Protagonista del mercatocon riconoscimento diffuso
In termini quantitativi, registra un numero di segnalazio-ni che si inquadra nel range superiore alla soglia critica. In termini qualitativi, le segnalazioni provengono in per-centuale variabile da clienti, concorrenti e controparti, e sono di natura prevalentemente spontanea. Indice di un riconoscimento diffuso, anche se non consolidato.
Fascia 3 \\ Protagonista del mercato con riconoscimento focalizzato
In termini quantitativi, registra un numero di segnalazio-ni che raggiunge la soglia critica della ricerca. In termini qualitativi, le segnalazioni provengono in percentuale variabile da clienti, concorrenti e controparti, e sono generalmente di natura sollecitata. Indice comunque di un riconoscimento, seppure non diffuso né consolidato.
I criteri di valutazione qualitativi sono gli stessi a cui fanno riferimento i clienti: 1° le capacità e le conoscenze tecnico-giuridiche e professionali del team; 2° la reattività (ovvero tempestività ed efficienza nella gestione dei processi durante il mandato);3° la conoscenza del business e la capacità di comunicare / interagire con il cliente, (capacità di comprendere gli obiettivi e le aspettative del cliente, nonché le complessità, l’articolazione e le peculiarità del suo business).
* La selezione degli studi e dei professionisti presen-ti nelle diverse tabelle del rapporto riflette i risultati emersi nella ricerca condotta dal Centro Studi TopLe-gal, basata su interviste con clienti e avvocati. L’in-serimento avviene in funzione delle segnalazioni del mercato e non dalle risposte ai questionari dei diretti interessati. La ricerca rimane una visione soggettiva e non implica alcuna valutazione nei confronto di altri studi o professionisti non citati i quali sono comun-que attivi nel settore. Gli studi e i professionisti sono ordinati alfabeticamente all’interno delle sezioni.
TaxStudi e Professionisti per specializzazione segnalati dal mercato*
ricerche
55 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
Tax: consulenza ordinaria
Luca Rossi Facchini Rossi
Alessandro Zalonis Gianni Origoni Grippo Cappelli
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Michele Aprile Ludovici
Sara Armella Armella
Lucilla Baiani Trivoli
Emidio Cacciapuoti King & Wood Mallesons
Daniela Caporicci Pedersoli
Giampiero Guarnerio Roedl
Alessandro Gulisano R&p Legal
Giorgio Iacobone Cba
Stefano Loconte Loconte
Tancredi Marino Pavia e Ansaldo
Stefano Morri Morri Cornelli
Marco Pane Bernoni Grant Thornton
Carlo Maria Paolella McDermott Will & Emery
Francesco Pisciotta Baker & McKenzie
Michele Rinaldi Studio Associato (Kpmg)
Alessandro Trivoli Trivoli
2. Tax: Contenzioso STUDIFascia 1 - Leader del mercato
Maisto
Salvini Escalar
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
BonelliErede
Chiomenti
Di Tanno
Dla Piper
Facchini Rossi
Macchi di Cellere Gangemi
Miccinesi
Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Armella
Baker & McKenzie
Deiure
Fantozzi
Freshfields Bruckhaus Deringer
Legance
Loconte
R&p Legal
Tls (Pwc)
Trivoli
PROFESSIONISTIDecani
Gaspare Falsitta Falsitta Dolfin Pansieri
Augusto Fantozzi Fantozzi
Victor Uckmar Uckmar
Fascia 1 - Leader del mercato
Marco Cerrato Maisto
Tommaso Di Tanno Di Tanno
Pietro Piccone Ferrarotti Maisto
Livia Salvini Salvini Escalar
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Giulio Andreani Dla Piper
Sara Armella Armella
Roberto Cordeiro Guerra Cordeiro Guerra
Marco Di Siena Chiomenti
Francesco Facchini Facchini Rossi
Stefano Loconte Loconte
Guglielmo Maisto Maisto
Andrea Manzitti BonelliErede
Marco Miccinesi Miccinesi
Stefano Petrecca Macchi di Cellere Gangemi
Dario Romagnoli Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Luca Rossi Facchini Rossi
Antonio Tomassini Dla Piper
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Valentina Adornato Adornato
Nicola Crispino Baker & McKenzie
Guglielmo Fransoni Russo Fransoni Padovani
Massimo Giaconia Baker & McKenzie
Marco Graziani Legance
Luca Nisco R&p Legal
Renato Paternollo Freshfields Bruckhaus Deringer
Carlo Romano Tls (Pwc)
Alessandro Trivoli Trivoli
ricerche
56 • TopLegal Luglio/Settembre 2015
3. Tax: Finanza STUDIFascia 1 - Leader del mercato
Allen & Overy
Chiomenti
Freshfields Bruckhaus Deringer
Maisto
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Cleary Gottlieb Steen & Hamilton
Clifford Chance
Legance
Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Di Tanno
Facchini Rossi
Gianni Origoni Grippo Cappelli
Hogan Lovells
Ludovici
Orrick Herrington & Sutcliffe
Pedersoli
Salvini Escalar
Simmons & Simmons
PROFESSIONISTIFascia 1 - Leader del mercato
Francesco Guelfi Allen & Overy
Paolo Ludovici Ludovici
Renato Paternollo Freshfields Bruckhaus Deringer
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Massimo Antonini Chiomenti
Giovanni Bandera Pedersoli
Francesco Bonichi Allen & Overy
Fabio Brunelli Di Tanno
Tommaso Di Tanno Di Tanno
Carlo Galli Clifford Chance
Paolo Giacometti Chiomenti
Giuseppe Andrea Giannantonio Chiomenti
Marco Graziani Legance
Claudia Gregori Legance
Alessandro Mainardi Orrick Herrington & Sutcliffe
Riccardo Michelutti Maisto
Francesco Nobili Biscozzi Nobili
Vania Petrella Cleary Gottlieb Steen & Hamilton
Vittorio Salvadori di Wiesenhoff K&L Gates
Enrico Vitali Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Luca dal Cerro Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Fulvia Astolfi Hogan Lovells
Fabio Chiarenza Gianni Origoni Grippo Cappelli
Michele Citarella Simmons & Simmons
Gabriele Escalar Salvini Escalar
Stefano Grilli Gianni Origoni Grippo Cappelli
Marco Piazza Biscozzi Nobili
4. Tax: Internazionale e transfer pricing STUDIFascia 1 - Leader del mercato
Baker & McKenzie
BonelliErede
Studio Associato (Kpmg)
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Chiomenti
Clifford Chance
Di Tanno
Ey Law
Macchi di Cellere Gangemi
Maisto
Nctm
Sts Deloitte
Tls (Pwc)
Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Carnelutti
Dla Piper
King & Wood Mallesons
Ludovici
McDermott Will & Emery
Santacroce Procida Fruscione
Trivoli
ricerche
57 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
Tax: internazionale e transfer pricing
PROFESSIONISTIDecani
Bruno Gangemi Macchi di Cellere Gangemi
Fascia 1 - Leader del mercato
Massimo Giaconia Baker & McKenzie
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Massimo Antonini Chiomenti
Davide Bergami Ey Law
Carlo Bindella Sts Deloitte
Fabio Brunelli Di Tanno
Emidio Cacciapuoti King & Wood Mallesons
Piermauro Carabellese Nctm
Gilberto Comi Carnelutti
Gianni De Robertis Studio Associato (Kpmg)
Carlo Galli Clifford Chance
Guglielmo Maisto Maisto
Maricla Pennesi Baker & McKenzie
Lorenzo Piccardi Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Stefano Simontacchi BonelliErede
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Massimo Cremona Pirola Pennuto Zei
Mario d’Avossa Baker & McKenzie
Giuseppe Andrea Giannantonio Chiomenti
Claudio Giordano Macchi di Cellere Gangemi
Giuseppe Marino Marino
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58 • TopLegal Luglio/Settembre 2015
fiscalità d’impresa
fiscalità finanziaria e del private equity
fiscalità internazionale
contenzioso tributario
piani d’incentivazione al management
fiscalità delle persone fisiche
ESPERIENZA E SPECIALIZZAZIONE AL SERVIZIO
DELLE IMPRESE E DELLE PERSONE, PER UNA NUOVA CULTURA DELLA FISCALITÀ
SEDE DI MILANO
Foro Buonaparte 70
20121 Milano
tel. +39 02 890.132.28
fax +39 02 890.131.09
SEDE DI ROMA
Via Bocca di Leone 78
00187 Roma
tel. +39 06 454.380.53
fax +39 06 454.380.31
www.frstax.it
Aurelio Massimiano Marino
Carlo Maria Paolella McDermott Will & Emery
Andrea Rittatore Vonwiller Carnelutti
Stefano Tellarini Ludovici
Federico Trutalli Nctm
5. Tax: Operazioni straordinarieSTUDIFascia 1 - Leader del mercato
BonelliErede
Chiomenti
Di Tanno
Maisto
Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Cba
Dla Piper
Freshfields Bruckhaus Deringer
Gianni Origoni Grippo Cappelli
Nctm
Russo de Rosa
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Allen & Overy
Baker & McKenzie
Carnelutti
Cleary Gottlieb Steen & Hamilton
Facchini Rossi
Hogan Lovells
Legance
McDermott Will & Emery
Pedersoli
Watson Farley & Williams
PROFESSIONISTIFascia 1 - Leader del mercato
Tommaso Di Tanno Di Tanno
Paolo Giacometti Chiomenti
Guglielmo Maisto Maisto
Andrea Silvestri BonelliErede
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Luciano Acciari Gianni Origoni Grippo Cappelli
Giulio Andreani Dla Piper
Massimo Antonini Chiomenti
Fulvia Astolfi Hogan Lovells
Angelo Bonissoni Cba
Fabio Brunelli Di Tanno
Fabio Chiarenza Gianni Origoni Grippo Cappelli
Leo De Rosa Russo de Rosa
Laura Gualtieri Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Francesco Guelfi Allen & Overy
Paolo Ludovici Ludovici
Andrea Manzitti BonelliErede
Maricla Pennesi Baker & McKenzie
Vania Petrella Cleary Gottlieb Steen & Hamilton
Lorenzo Piccardi Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Luca Rossi Facchini Rossi
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Giovanni Bandera Pedersoli
Stefano Chirichigno Cms Adonnino Ascoli
& Cavasola Scamoni
Gilberto Comi Carnelutti
Massimo Cremona Pirola Pennuto Zei
Mario d’Avossa Baker & Mckenzie
Marco Di Siena Chiomenti
Massimo Giaconia Baker & McKenzie
Quirino Imbimbo Ey Law
Riccardo Michelutti Maisto
Francesco Nobili Biscozzi Nobili
Carlo Maria Paolella McDermott Will & Emery
Andrea Rittatore Vonwiller Carnelutti
Fabiola Rossi BonelliErede
Vittorio Salvadori di Wiesenhoff K&L Gates
Andrea Tempestini McDermott Will & Emery
Federico Trutalli Nctm
Raffaele Villa Ey Law
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59 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
6. Tax: Wealth STUDIFascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
BonelliErede
Ludovici
Uckmar
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Chiomenti
Dla Piper
PROFESSIONISTIFascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Giuseppe Corasaniti Uckmar
Paolo Ludovici Ludovici
Renato Paternollo Freshfields Bruckhaus Deringer
Andrea Silvestri BonelliErede
Stefano Simontacchi BonelliErede
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Raul-Angelo Papotti Chiomenti
Antonio Tomassini Dla Piper
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60 • TopLegal Luglio/Settembre 2015
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61 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
RICERCA TOPLEGAL TAX 2015 | STRUTTURE E SERVIZI
C’era una volta la torre di avorio
I fiscalisti si aprono alle nuove opportunità del settore a partire dai mutamenti delle proprie specificità. Ma il minimo comune
denominatore è la contaminazione di competenze ed esperienzedi Felice Meoli
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62 • TopLegal Luglio/Settembre 2015
IL TOURBILLON DI CAMBIAMENTI CHE sta interessando il settore fiscale mette sotto
pressione studi e professionisti. Che da una par-te si avvantaggiano della “ripresina” in corso negli ultimi mesi, oltre che delle numerose novità nor-mative che traghettano mandati. Ma dall’altra de-vono sapersi dimostrare all’altezza delle esigenze della clientela, che si fanno sempre più sofisticate, e del salto di qualità dell’amministrazione finan-ziaria nei suoi vari ruoli e sfaccettature. Il modello di studio condiziona, naturalmente, le direttrici di sviluppo di ogni realtà. Ma nel mercato si ricono-scono trasversalmente alcune innovazioni neces-sarie per far fronte alla massa critica, e senz’altro si possono identificare alcune best practice che cer-cano di anticipare i tempi. Ponendosi in maniera proattiva per vincere la concorrenza.
Gli investimenti strategiciRiguardano in particolare i professionisti e non le sedi, tranne che per Deloitte Sts. «Vogliamo essere presenti in maniera capillare anche nel-le zone che riteniamo debbano svilupparsi ed abbiano bisogno quindi anche di competenze specialistiche per poterlo fare: da qui l’apertura di Napoli e in questi giorni anche di Catania», dice Carlo Bindella. L’incertezza che ancora ca-ratterizza l’evoluzione del mercato non incenti-va l’espansione, dal punto di vista territoriale, del raggio di azione degli studi. Ma il respiro internazionale è una qualità riconosciuta oggi come necessaria in questo settore. E così, an-che in virtù di risorse economiche limitate, si preferisce ricorrere da questo punto di vista ad alleanze o rapporti di best friendship con altre realtà d’oltrefrontiera.
Sono invece le competenze a ricevere maggio-re attenzione e a essere identificate come fattore strategico. Per la maggior parte gli studi preferi-scono investire sui risorse junior non ancora pie-namente formate. Questo non vuol dire che siano mancati i lateral hires negli ultimi anni, tutt’altro. Ma, lasciando da parte per un attimo le boutique,
rileviamo che gli studi legali italiani e interna-zionali hanno già da qualche tempo definito la spina dorsale del proprio dipartimento fiscale. E che nel tempo ha acquisito sempre maggior peso all’interno della realtà complessiva dello studio, in alcuni casi addirittura portando un partner del di-partimento alla guida della law firm. Rilevanti gli esempi di Stefano Simontacchi in Bonelli Erede Pappalardo e, quando era basato su due managing partner, di Piermauro Carabellese in Nctm.
Si investe, invece, in competenze professio-nali che mancano allo studio, in particolare alle boutique, e che sono considerate strategiche. «Abbiamo recentemente inserito un penalista in studio, perché i temi della compliance fisca-le e societaria non possono essere più affrontati senza un dipartimento ad hoc», afferma Stefano Morri di Morri Cornelli. Risulta particolarmen-te interessante anche la recente alleanza stretta tra gli studi Miccinesi e Clarich. La spiega Giulio Azzaretto: «Clarich è un riferimento nell’ammi-nistrativo e nel regulatory, loro si posizionano su un livello elevatissimo di mercato dove pensiamo di posizionarci anche noi. Quindi da un punto di vista soggettivo è un matrimonio interessante. Per il cliente questa integrazione tra regulatory e tributario è strategica, le interferenze tra i due settori sono sempre di più e sul mercato queste due attività vanno di pari passo».
Un’altra area che vede sempre più impegno da parte dei professionisti del tax riguarda le ristrut-turazioni aziendali. Le testimonianze, in questo caso, sono due. Di realtà molto diverse ma che si incontrano sulla medesima corrente di pensiero: l’inevitabilità della multidisciplinarietà. «Ho ap-portato allo studio la mia esperienza e il mio know how, specialmente nei settori della fiscalità della crisi d’impresa e degli high net worth individuals, i quali richiedono competenze specialistiche da uti-lizzare in un contesto multidisciplinare e, per que-sto motivo, favoriscono l’integrazione dei servizi forniti dai vari dipartimenti», dichiara Giulio An-dreani di Dla Piper. Gli fa eco Francesco Nobili di Biscozzi Nobili: «L’assistenza alle aziende in crisi o in procedura è un’area sulla quale stiamo cercando
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63 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
di investire, e che non faceva parte del nostro core business. Questo modello di servizi, per alcuni tipi di clienti, non è un’attività solo tax ma che richiede collaborazione stretta tra parte fiscale, parte legale e societaria. C’è bisogno di gente che capisca di bi-lanci e valutazioni per fornire al cliente un pacchet-to abbastanza completo. Generalmente cerchiamo di farlo internamente, abbiamo anche persone che sono specializzate in aree valutative, di bilancio». E infatti sono sempre più lontani i tempi in cui il fiscalista viveva in una torre di avorio. Per rendere un servizio adeguato, oggi, deve fornirsi della col-laborazione di esperti in campi finora disgiunti. È quanto racconta Gianni de Robertis di Studio As-sociato (Kpmg): «Abbiamo economisti e ci stiamo
aprendo a professionalità contigue che abbiano un background finanziario, statistico, matematico». E lo stesso vale per Chiomenti, che si è aperto a part-nership con società specializzate quali Nera Con-sulting e Quantera global.
Le struttureLa complessità delle dinamiche che il fiscalista si trova a trattare, insieme all’intersezione appena analizzata con settori prima lontani, rende sempre più necessaria la costituzione di specifiche task force all’interno degli studi. Secondo l’origine del fenomeno che vanno ad affrontare, possono esse-
Per rendere un servizio adeguato, il fiscalista
deve fornirsi della collaborazione di esperti in campi finora disgiunti
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64 • TopLegal Luglio/Settembre 2015
re di due tipologie: quelle che fanno riferimento a nuove normative, e dunque prevedono analisi e studio (e, in alcuni casi, anche collaborazione con l’amministrazione finanziaria nella definizione della nuova legislazione); e quelle che invece cer-cano di intercettare specifici trend di mercato.
Per conformazione e caratteristiche le boutique sono più propense a muoversi sulla prima tipologia. È il caso, per esempio, di Maisto, che con Marco Cerrato e Pietro Piccone Ferrarotti, dice: «Premes-so che la fiscalità internazionale è seguita un po’ da tutti i professionisti dello studio, il monitoraggio sull’evoluzione dei lavori dell’Ocse sui Beps è con-centrato su quattro/cinque persone. Sulla voluntary disclosure c’è un impegno seppur non a tempo pieno di una quindicina di professionisti mentre circa sei tra soci e associates sono specializzati sul transfer pricing». Gli studi integrati, già con professionalità diverse all’interno, pur non disdegnando i cambi di legge tendono per economicità (cioè efficacia ed ef-ficienza) a cavalcare il secondo trend di mercato. È in queste strutture che vediamo con più frequenza sinergie tra settori e organizzazioni per industry. Gli esempi sono svariati. Per settori abbiamo Dla Piper e Gianni Origoni Grippo Cappelli. Il socio di Gianni Origoni Luciano Acciari dichiara: «Le sinergie tra le differenti practice e la multidisciplinarietà dei nostri professionisti sono caratteristiche distintive del no-stro studio. Il nostro dipartimento collabora conti-nuativamente con diverse practice areas dello studio, quali il Corporate e l’M&A, il Banking, il Labour, il Project Financing ma ha anche una capacità auto-noma di generazione di clientela». Mentre Giulio Andreani sottolinea che il dipartimento Tax opera in sinergia con tutti i dipartimenti dello studio e, in particolare, con i team del Contenzioso, Corporate, Finance, Real Estate e Penale. Per industry riportia-mo invece le esperienze di Bonelli Erede Pappalardo e Nctm. Entrambi sono organizzati per focus team, e per ogni gruppo orizzontale di lavoro trova spazio almeno un professionista del tax. «Nel pharma, per esempio, c’è l’esperto di M&A, Ip, Regulatory. Oltre al fiscale, naturalmente», dice Stefano Simontacchi.
Tuttavia la necessità di avere una sponda oltre confine, anche in virtù dei cambiamenti nor-mativi promossi dalle istituzioni sovranaziona-li, porta una realtà come Cba ad avere un team dedito all’internazionale che occupa orizzontal-mente varie branche del diritto. Ne parla Angelo Bonissoni: «Lo studio è organizzato per settore e per industry, ma c’è un international team che è trasversale e che copre il Lavoro, il Real Esta-te, il Private Equity, l’Ip e altre specializzazioni. Per questo gruppo è previsto un percorso di for-mazione specifico con due soci e due associati». Chi ha invece a disposizione un network vero e proprio non si ferma qui, ma aggiunge a practice e settore industriale una terza direttrice, dando vita a una vera e propria matrice tridimensionale. Tendenzialmente è il caso delle Big Four, e Stu-dio Associato (Kpmg) ha già dichiarato di andare in questa direzione. Infine ci sono realtà che de-cidono di sviluppare verticalmente delle oppor-tunità di mercato. Dla Piper, per esempio, si sta focalizzando sulla gestione dei patrimoni perso-nali, con l’obiettivo di presentare la nuova linea di servizio ai private bankers. Deloitte Sts guarda con interesse all’industria dello shipping. Mentre Clifford Chance, con una pronunciata expertise nel Finance, sfrutta questo vantaggio competitivo sia per allargare il parco clienti che per sviluppa-re innovazioni di prodotto. Lo spiega Carlo Galli: «Abbiamo contribuito alla redazione della nuova normativa in materia di fiscalità finanziaria (mi-nibond, ibridi bancari, ritenute) e si è cercato di concerto con i Ministeri competenti di migliorare l’ambiente legale e fiscale per la raccolta finanzia-ria internazionale. Inoltre abbiamo sviluppato ed applicato una tecnologia che permette agli inve-stitori Usa di accedere alle esenzioni previste dal-la legge italiana, nonostante i sistemi di clearing and settlement americani non siano disegnati per essere compatibili con la normativa del nostro Pa-ese. Questa struttura consente oggi agli emittenti italiani di rivolgersi a un’ampia popolazione di in-vestitori che prima non era accessibile».
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65 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
Piazza F. Meda, 520121 Milanot +39 02.776931f +39 [email protected]
Piazza D’Aracoeli, 100186 Romat +39 06.45441410f +39 [email protected]
2, Throgmorton AvenueLondon EC2N 2DGt +44 (0)20.73740299f +44 (0)[email protected]
www.maisto.it
Fiscalità internazionaleFiscalità dei gruppi e delle operazioni straordinarie Transfer PricingFiscalità dei mercati finanziariAssistenza nelle verifiche fiscali e tutela del contribuente Contenzioso tributarioIvaFiscalità delle imprese in crisiFiscalità del settore immobiliareFiscalità delle persone fisiche, dei passaggi generazionali e dei trustFiscalità enti non-profitTassazione dei beni culturali e delle opere d’arteRemunerazione del personale
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66 • TopLegal Luglio/Settembre 2015
Sevizi e clientiL’attivismo di molti studi nel ricercare nuove strade si sposa con la trasformazione del cliente che, negli ultimi anni, ha recuperato peso spe-cifico nel rapporto con il consulente. Al quale sempre più chiede un’attenzione permanente e costante da parte del professionista (e la rapidi-tà di risposta risulta un elemento fondamentale tra i tax manager), un filo diretto con il socio dello studio anziché con i collaboratori, un adattamento delle tariffe, verso il basso o alli-neando il compenso ai risultati ottenuti.
In questo quadro gli studi cercano di migliora-re i servizi collaterali già offerti. Restano sempre attuali i secondment, così come l’organizzazione di seminari di aggiornamento e convegni. Anche in questo campo si può innovare, e si segnala l’e-sperienza di McDermott Will & Emery, che si distingue dalle altre, secondo quanto spiegato da Andrea Tempestini e Carlo Maria Paolella, nell’offerta di workshop interattivi in cui ven-gono discussi «casi di studio, molto diversi dai seminari. Si tratta di tavole rotonde in cui noi siamo i facilitatori (cioè guidiamo la discussio-ne tecnica), e i clienti non sono passivi. Il caso è sempre concreto, preso dall’esperienza che ab-biamo avuto in studio». Ma l’innovazione passa necessariamente anche da altre strade. Gli inve-stimenti strategici che gli studi stanno compien-do sulle skills dei loro professionisti rispondono a esigenze diverse dal passato per le aziende, che non sono solo incrementali. Questi rappresenta-no veri e propri nuovi filoni di business, come per esempio i private client e il supporto all’interna-zionalizzazione delle imprese. Il primo interes-sa in particolare boutique e studi di dimensioni non particolarmente eccessive. Tra gli altri, lo spiega Francesco Facchini di Facchini Rossi: «È una parte dell’attività professionale a cui abbia-mo da sempre dedicato particolare attenzione e oggi molte famiglie la richiedono. E non è colle-gata all’aspetto voluntary. Al private si dedicano
alcune risorse interne, specificamente formate». Il secondo invece è un fenomeno che riguarda gli studi più strutturati, con un network esteso e in grado di sostenere anche mandati dalle piccole e medie imprese. Le quali, per Francesco Nobili, «non disdegnano un’assistenza completa, chiavi in mano». Per queste realtà, spesso, andare all’e-stero non rappresenta solo un’opportunità ma una necessità per la sostenibilità. E questo apre prospettive del tutto nuove per gli studi. «La stra-grande maggioranza della nostra clientela italia-na, in termini quantitativi, appartiene al mid-market, e noi desideriamo aiutarla a diventare globale, afferma Carlo Bindella. Abbiamo cinque nostre persone italiane stabili a New York, tre a Hong Kong, e abbiamo sviluppato processi di sostegno per aziende meno strutturate, di medio livello, che intendano andare all’estero anche per esempio solo a vendere i propri prodotti e servizi. Non basta infatti avere i prodotti e conoscere i di-stributori esteri ma bisogna accreditarsi con loro, e noi li aiutiamo a potersi qualificare». Un’attivi-tà, di fatto, puramente commerciale.
Nuovi sbocchi di vendita, dunque, che valo-rizzino competenze finora implicite negli stu-di, e che più di una realtà sta considerando e sviluppando. E non solo per le pmi, ma anche per le multinazionali. Per questa tipologia di clientela è interessante l’attività che sta portan-do avanti Baker & McKenzie, come raccontato da Massimo Giaconia: «Per il controllo del ri-schio fiscale stiamo elaborando degli strumen-ti, per definire le procedure all’inter no dell’a-zienda o dei gruppi in linea a quanto richiesto dall’amministrazione finanziaria. Stiamo lavo-rando con Protiviti, esperta di processi IT, di f lussi informativi, per sviluppare una strate gia di partnership tecnica. Loro sono esperti di processi e noi di regole tributarie. La partner-ship tecnica poi diventa commerciale, quando ci presentiamo a clienti comuni». TL
La ricerca di nuovi filoni si sposa con la trasformazione del cliente che ha recuperato peso nei confronti del consulente
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67 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
RICERCA TOPLEGAL TAX 2015 | IL QUADRO COMPETITIVO
Cambiamento di paradigma
Le boutique di più lunga tradizione sono messe in discussione da insegne giovani e strutturate e law firm sinergiche e globali.
Anche le Big Four, giunte a un bivio, si dimostrano proattivedi Felice Meoli
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68 • TopLegal Luglio/Settembre 2015
MAISTO, DI TANNO, TREMONTI. FINO a poco tempo fa l’Olimpo dei fiscalisti ita-
liani era occupato in maniera stabile ed esclusiva da questi tre protagonisti, unanimemente rico-nosciuti da pari e clienti come leader di primario riferimento in ambito tributario. Oggi gli equi-libri sono cambiati, e non ancora stabilizzati. E se i tre continuano a essere considerati perso-nalmente delle eminenze fiscali, non c’è dubbio che le loro realtà professionali si trovano a fare i conti con traiettorie evolutive delicate, che nel giro di qualche anno potrebbero rendere critica la loro resistenza nel mercato.
Terremoto boutiqueI motivi sono principalmente due. Da un lato, per Di Tanno e Tremonti, c’è da fare i conti con uno scenario istituzionale e politico mutato il quale ha posto più di un interrogativo sul loro modello di business. La capacità di intercettare mandati
di spicco aveva contribuito negli anni novanta e duemila a tirarne la volata della crescita e dei fatturati. Ma la vicinanza a una certa imprendi-toria, che ora rischia di essere screditata, non ha aiutato a consolidarne lo standing.
Dall’altro lato, per Maisto e Di Tanno, ci sono da risolvere le criticità portate dai fisiolo-gici sviluppi degli studi stessi, giunti allo spar-tiacque dell’istituzionalizzazione, per la matu-rità del loro ciclo di vita. Tommaso Di Tanno (classe 1949) e Guglielmo Maisto (1952) sono sbarcati nel mercato con il proprio studio ri-spettivamente nel 1986 e 1991. Entrambe le re-altà professionali sono cresciute enormemente nel tempo sotto il profilo delle risorse e della credibilità, beneficiando anche di trend favore-voli del mercato. Ma in termini di cultura e go-vernance sono sostanzialmente rimaste uguali a sé stesse, mentre il mondo cambiava. L’im-mobilità è stata tra i motivi principali che han-no portato entrambi gli studi a perdere gruppi importanti di professionisti. Da Di Tanno sono
Luciano Acciari
Stefano Petrecca
Eugenio Romita
Claudio Grisanti
Andrea Fiorelli
Vania Petrella
Federico Trutalli
Diaspora e associati /1: Di Tanno
Raffaele Villa
Il prossimo anno compirà 30 anni. La boutique di Tommaso Di Tanno ha formato negli anni tanti professionisti oggi protagonisti del mercato sotto altre insegne. Gli ultimi casi hanno riguardato gli storici collaboratori Stefano Petrecca ed Eugenio Romita, confluiti in Macchi Di Cellere Gangemi. Ma rilevanti sono anche i casi di Luciano Acciari e Vania Petrella, oggi alla guida dei dipartimenti Tax dei loro rispettivi studi.
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69 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
Le boutique più eminenti in termini di cultura e
governance sono rimaste invariate, mentre
il mondo cambiava
Stefano Simontacchi
Andrea Silvestri
Carlo Galli
Paolo Ludovici
Giovanni Mercanti
Diaspora e associati /2: Maisto Fondata nel 1991, la boutique di Guglielmo Maisto si è imposta nel tempo sia a livello nazionale che internazionale come un vero e proprio benchmark. Ma questo non ne ha impedito l’uscita di pesi massimi della materia, divenuti poi diretti competitor. L’esempio principe è Bonelli Erede Pappalardo, tra gli studi legali in cui questa practice ha assunto più rilevanza. E ora Ludovici & partners promette un nuovo cambio di equilibri nel settore
infatti fuoriusciti i soci equity Stefano Petrec-ca ed Eugenio Romita, che assieme a Francesco Capitta e Marco Sandoli sono andati a raffor-zare la practice fiscale di Macchi di Cellere Gangemi. «Il mio studio sta attraversando un’età più matura, che rif lette questioni inter-ne nostre e di mercato. Ci sono due persone (Petrecca e Romita, ndr), soci di un certo peso, la cui uscita non è stata indifferente» ha detto Di Tanno. In Maisto, invece, si è consumato a fine 2014 lo strappo di Paolo Ludovici, dopo 25 anni di collaborazione con lo studio. Anche qui l’uomo forte al comando, simbolo dell’in-segna, ha cristallizzato una situazione che non tutti all’interno condividevano. Attraverso lo-giche di evoluzione della realtà professionale che hanno provocato più di un interrogativo sulla sostenibilità dello studio nel lungo pe-riodo. «Dopo tanti anni, insieme ai miei soci, avevo necessità di cambiare, di avere maggiore autonomia. Abbiamo preso atto che rimanere fermi in una realtà che cambiava avrebbe si-
gnificato subire il cambiamento e accettare logiche non più condivisibili». Ludovici, dopo una lunga fase di rif lessione in cui ha valutato differenti opzioni, ha deciso di uscire portan-do con sé sette collaboratori e dando vita alla propria insegna. «Lo studio [Ludovici] avrà una struttura sufficientemente grossa, compo-sta da diverse anime di elevata e riconosciuta professionalità. Attualmente siamo in 13 (sei partner, sei associati e un of counsel), ma ab-biamo a disposizione ancora un intero piano libero, e stiamo appena strutturando l’ufficio di Roma. Lo studio deve avere una prospettiva, anche e soprattutto per le persone che condivi-dono l’iniziativa». Altra separazione di rilievo, più o meno traumatica, ha avuto luogo in Mic-cinesi, uno dei simboli del fiscale fiorentino. Lo scorso gennaio, tre soci equity e circa 15 professionisti fuoriusciti dalla sede romana dello studio toscano hanno dato vita a Puri Bracco Lenzi. Insegna che prevede già, entro il 2015, l’apertura di una sede a Milano.
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70 • TopLegal Luglio/Settembre 2015
LE NUOVE INSEGNE TAX 2014-2015
Studio Provenienza Avvio
Camagni e associati Deloitte Sts marzo 2014
Ludovici Maisto novembre 2014
Puri Bracco Lenzi Miccinesi gennaio 2015
Vecchia guardia e nuova generazioneLe separazioni segnalate, le più importanti all’interno del mercato, attengono a boutique. Ciò, però, non vuol dire che sia inevitabilmente in crisi un modello organizzativo e di business. La boutique pone sfide da fronteggiare senz’al-tro impegnative in una logica evolutiva, all’età della maturazione nella vita dello studio. A tale proposito sono illuminanti, e accompagnate da una certa dose di autocritica, le considerazioni di sistema di Di Tanno, che si rif lettono sulle difficoltà a cui la sua realtà sta andando incon-tro. «È in atto in tutto il mondo un processo di consolidamento delle attività economiche di qualsiasi genere. Nei fatti si allontanano i cen-tri decisionali. Questo vale non solo per le im-prese ma per certi versi anche per le istituzioni. Negli ultimi anni una serie di prescrizioni Ue hanno ridotto la capacità di dialogo e di assi-stenza degli studi italiani e hanno rafforzato gli studi internazionali, meglio quelli attrezzati presso specifici centri di potere (economico o istituzionale) come Londra, Bruxelles e Stra-sburgo. Gli studi che prima avevano accesso ad un loro interlocutore domestico, oggi sono costretti ad avere un interlocutore più lontano, che tanto per cominciare raramente parla ita-liano. È il trend più importante ed è irreversi-bile». Per poter far fronte alle corazzate inter-nazionali Di Tanno non esclude aggregazioni o apparentamenti con altre realtà: tra queste c’è Gianni Origoni Grippo Cappelli, dal cui quartier generale Luciano Acciari conferma: «Noi vogliamo crescere. La qualità nel Tax non
si può trovare a buon mercato, bisogna investi-re e concentrare competenze e risorse. Ogni eventuale integrazione con altre realtà sareb-be funzionale a questo obiettivo ma comporta anche questioni di carattere organizzativo che debbono essere valutate molto attentamente. Se dovessero concretizzarsi sarebbero funzio-nali all’obiettivo, ma se così non fosse non si-gnifica che abbiamo rinunciato a crescere»
Ma le difficoltà per le boutique, adottando il giusto approccio, non sono insormontabili. Alcu-ne delle realtà di più lunga data hanno provato a rispondere in questo senso, proponendo alcu-ne novità. A fine 2013 Tremonti, per esempio, ha siglato un’alleanza con Shearman & Sterling, una «collaborazione strategica rivolta al mercato globalizzato» si leggeva in una nota. Più recen-temente, invece, Giulio Andreani ha sposato con il suo team i progetti di sviluppo di Dla Piper. Falsitta ha aperto l’insegna a due professioniste interne, Nicoletta Dolfin e Silvia Pansieri (dando vita a Falsitta Dolfin Pansieri), offrendo una prospettiva istituzionale alla sua boutique.
Mentre Fantozzi insiste convintamente sulla strada intrapresa già da diversi anni, quella del network di studi indipendenti. Quest’anno si è celebrato il decennale di Taxand, realtà pre-sente in circa 45 Paesi, di cui fanno parte anche colossi come Garrigues (Spagna) e studi quotati come Arsene (Francia). Ne parla Alfredo Fossati: «Abbiamo deciso di promuovere un’alleanza di studi fiscali internazionali, con oltre 400 partner e 2000 professionisti. Gli studi restano indipen-denti, ma c’è un’organizzazione centrale che cura
Fonte: TopLegal Review
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71 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
lo sviluppo del brand». Il network è importante per due motivi. «Oggi porta circa il 20% del fat-turato, e tende a crescere. E poi è stato decisivo per essere attrattivi per professionisti di livello».
Non si trovano ancora davanti a questo bi-vio le boutique più giovani, che invece cresco-no organicamente e si consolidano allargando anche il numero dei partner. In questo senso si distinguono, trovando riscontri positivi sia tra i professionisti sia nel mercato, Facchini Ros-si, Russo De Rosa e Morri Cornelli. Queste boutique di nuova generazione, che si stanno affermando come player importanti, credono in ossature da studio vere e proprie, distac-
candosi dal modello che vede il singolo gran-de professionista al comando. E dunque sono convinte che possa esserci un futuro anche per questa tipologia di attività. Spiega Francesco Facchini: «Noi crediamo che nel mercato di oggi una boutique abbia ragione di esistere, e ci piace coltivare l’idea di ingrandirci sempre di più. Ci rendiamo conto che sul mercato ci sono dei player legali che hanno fatto degli ottimi dipartimenti fiscali interni, ma riteniamo che realtà come le nostre abbiano un grande poten-ziale da esprimere». Facchini difende le proprie prerogative, ma una panoramica completa del mercato segnala qualcosa in più.
Le boutique di nuova generazione allargano il numero dei partner,
credono in ossature da studio vere e proprie
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72 • TopLegal Luglio/Settembre 2015
TAX: I PASSAGGI LATERALI 2014-2015Studio / Azienda / Ente Nome Nuova carica Provenienza Vecchia carica
Armella Debora Mirarchi Socio Fantozzi n.d.
Armella Rosamaria Sulpizii Socio Leo n.d.
Baker & McKenzie Maricla Pennesi Socio Dla Piper Socio
Belluzzo Colin Jamieson Socio Pirola Pennuto Zei Socio equity
Belluzzo Luca Cordelli Socio Oufi Taylor Colombotti Socio
Bernoni Grant Thornton Christian Siccardi Socio equity Roedl Socio equity
Bernoni Grant Thornton Simonetta La Grutta Socio Ey Law Socio
Bird & Bird Susanna Scapigliati Counsel Sala n.d.
Cms Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni Valerio Ficari Of counsel Ficari Name partner
Deloitte Sts Gianmario Fulco Socio Studio Associato (Kpmg) Socio
Dla Piper Giulio Andreani Senior advisor Andreani Name partner
Equitalia Ernesto Maria Ruffini Amministratore Delegato Fantozzi n.d.
Ey Law Quirino Imbimbo Socio R&p Legal Socio
Ey Law Raffaele Villa Senior Manager Watson Farley & Williams n.d.
Fantozzi Carlo Sallustio Of counsel Agenzia EntrateDirezione centrale normativa
K&L Gates Vittorio Salvadori di Wiesenhoff Counsel Freshfields
Bruckhaus Deringer Socio
Legalitax Alessandro Gulisano Socio equity R&p Legal Socio
Ludovici Paolo Ludovici Socio fondatore Maisto Socio
Ludovici Michele Aprile Socio equity Maisto Senior associate
Ludovici Loredana Conidi Socio equity Maisto Senior associate
Ludovici Luca Formica Socio equity Maisto Senior associate
Ludovici Andrea Prampolini Socio equity Maisto Senior associate
Ludovici Stefano Tellarini Socio equity Maisto Senior associate
Macchi di Cellere Gangemi Stefano Petrecca Socio equity Di Tanno Socio equity
Macchi di Cellere Gangemi Eugenio Romita Socio equity Di Tanno Socio equity
Macchi di Cellere Gangemi Francesco Capitta Socio Di Tanno Socio
Macchi di Cellere Gangemi Marco Sandoli Socio Di Tanno Senior associate
Mazars Matteo Michele Musi Socio Tls (Pwc) Socio
Mercanti Dorio Fabio Araldi Of counsel Unicredit Group Head of global tax governance
Mercanti Dorio Giovanni Mercanti Socio equity Maisto Senior associate
Nctm Luigi Merola Of counsel Dattilo Socio equity
Nctm Domenico Rinaldi Socio Panetta Socio
Puri Bracco Lenzi Paolo Puri Socio fondatore Miccinesi Socio equity
Puri Bracco Lenzi Pietro Bracco Socio fondatore Miccinesi Socio equity
Puri Bracco Lenzi Guido Lenzi Socio fondatore Miccinesi Socio equity
R&p Legal Luigi M. Macioce Socio equity Withers Socio
Tonucci Fabio Ciani Of counsel De Rosa Spadafora Of counsel
Tonucci Sabino Gagliardi Of counsel De Rosa Spadafora Of counsel
Ubi Banca Paola Flora Responsabile consulenza e compliance fiscale Ashurst Socio
Withers Giulia Cipollini Counsel Cordeiro Guerra Socio
Fonte: TopLegal Review
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73 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
Le sinergie delle law firmLa crescita del peso specifico nel mercato dei dipartimenti fiscali è ormai una realtà, guida-ta dalle possibilità di sviluppare sinergie tra le diverse anime dello studio. Tra questi c’è sicu-ramente il dipartimento fiscale di Bonelli Ere-de Pappalardo, affermatosi qualitativamente a livello delle boutique secondo la grande mag-gioranza dei professionisti, anche se, secondo i clienti, si è intensificata la concorrenza sul piano delle tariffe e del valore aggiunto del ser-vizio. Le grandi law firm tricolori appaiono più solide rispetto alle boutique, in quanto – da un punto di vista dello studio istituzione – hanno delle carte in più da giocarsi. Favorite anche dall’esperienza portata avanti negli anni. Si registrano, per esempio, i progressi di Chio-menti e Nctm, che con Piermauro Carabellese risponde idealmente a Di Tanno, indicando una via italiana per la sostenibilità: «Se un cliente trasferisce il suo centro decisionale a Londra o a New York noi possiamo naturalmente conti-nuare a seguirlo, anche considerando che il no-stro fatturato è già composto per circa il 60% da clientela estera, avendo sedi a Londra, Bru-xelles e Shanghai e guardando con attenzione al mercato americano. Da un certo punto di vista, i cambiamenti imposti dal mercato producono e hanno prodotto un costante rinnovamento del settore: se non si è in grado di interloquire – per mentalità e abitudine – con clienti esteri, il mercato non per questo muore, semplicemente trova altre vie e studi in grado di farlo».
Sul lato studi internazionali, invece, si distin-guono: Baker & McKenzie, McDermott Will & Emery e, a seguire, secondo le proprie speci-ficità, anche Allen & Overy, Clifford Chance, Dla Piper e Freshfields Bruckhaus Deringer. Tali realtà appaiono sempre più consolidate, in grado di generare fatturato autonomamente. Ma anche di interagire con gli altri dipartimenti, e
in presenza di uno studio internazionale, riceve-re lavoro dalle sedi di altri Paesi. «Noi abbiamo più o meno un 40% di fiscale puro originato da noi stessi. C’è poi un 30% che proviene dal legale italiano, e un altro 30% dall’internazionale», di-chiara Carlo Galli di Clifford Chance.
Big Four al varcoAvere ramificazioni nel mondo rappresenta un indubbio vantaggio competitivo. In particola-re per le tematiche di fiscalità internazionale e transfer pricing. Su questo campo le cosiddette Big Four, oltre alla competenza specifica, hanno la possibilità di produrre analisi di comparabi-lità con banche dati che boutique e studi legali non possono vantare. E se la compliance diventa sempre più importante questo punto assume an-cora più rilevanza, in quanto tali studi sono indi-spensabili per dimostrare il rispetto del prezzo di libera concorrenza utilizzando come benchmark transazioni similari poste in essere da parti indi-pendenti. Nelle altre aree del Tax questo modello di studio, tuttavia, potrebbe dover affrontare la sfida di un nuovo posizionamento. «Per un que-sito banale non mi serve una Big Four, per un quesito complicato nessuna delle Big Four è in grado di rispondermi» ha dichiarato un tax di-rector che ha deciso di chiudere la collaborazio-ne con una delle quattro. In più questi network si trovano a fronteggiare una problematica strut-turale, di origine Ue. Il Parlamento europeo ha approvato un pacchetto di riforme che prevede due sostanziali modifiche nel rapporto tra i re-visori e i clienti: obbligo di rotazione dell’auditor ogni 10 anni e tetto alle attività di consulenza (non-audit services) svolti dal revisore esterno, che non dovranno eccedere il 70% dei ricavi de-rivanti dall’attività di revisione.
La crescita del fiscale nei grandi studi full-
service è guidata dallo sviluppo di sinergie tra le
sue diverse anime
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74 • TopLegal Luglio/Settembre 2015
TAX: LE PROMOZIONI INTERNE 2014-2015
Studio Nome Nuova carica Vecchia carica
Baker & McKenzie Mario d'Avossa Socio Counsel
Clifford Chance Marco Palanca Counsel Senior associate
Deloitte Sts Francesco Saltarelli Socio equity Socio
Deloitte Sts Ranieri Villa Socio Director
Deloitte Sts Daniele Terenzi Socio Director
Deloitte Sts Raffaele Calabrese Socio Director
Di Tanno Paolo Serva Socio Senior associate
Dla Piper Christian Montinari Socio equity Senior associate
Dla Piper Roberta Moscaroli Senior counsel Of counsel
Facchini Rossi Giovanni Barbagelata Socio equity Associate
Freshfields Bruckhaus Deringer Roberto Egori Counsel Senior associate
Gianni Origoni Grippo Cappelli Stefano Grilli Socio Associate
McDermott Will & Emery Andrea Tempestini Socio equity Socio
Miccinesi Roberto Pellizzari Socio Associate
Miccinesi Simone Ginanneschi Socio Associate
Miccinesi Andrea Cardon Socio Associate
Morri Cornelli William Donati Socio Senior associate
Morri Cornelli Daniela Pasquarelli Socio Senior associate
Nctm Guido Martinelli Socio equity Socio
Norton Rose Fulbright Claudio Grisanti Socio n.d.
Russo de Rosa Fabrizio Cavallaro Socio equity Associate
Russo de Rosa Andrea Lo Presti Socio equity Associate
Russo de Rosa Manfredi Luongo Socio equity Associate
Studio Associato (Kpmg) Stefania Quaglia Socio equity Socio
Studio Associato (Kpmg) Erika Rodriguez Socio Senior manager
Studio Associato (Kpmg) Federico Quaiotti Socio Senior manager
Tls (Pwc) Alessandro Catona Socio n.d.
Tls (Pwc) Nicla Cimmino Socio n.d.
Tls (Pwc) Giovanni Stefanin Socio n.d.
Fonte: TopLegal Review
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75 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
TAX: LE PRINCIPALI OPERAZIONI STRAORDINARIE (ULTIMI 18 MESI)
Valore (€ mln) Acquirente Fiscalisti
Coinvolti Target Fiscalisti coinvolti Venditore Fiscalisti
coinvolti
2.300 MedaGianni Origoni Grippo Cappelli (Fabio Chiarenza)
100% Rottapharm Madaus
Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Famiglia Rovati
Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
1.800 Hitachi Gianni Origoni Grippo Cappelli (Fabio Chiarenza)
100% AnsaldoBreda e 40% Ansaldo STS
Grimaldi Finmeccanica Chiomenti
210 Blackstone Group
Gianni Origoni Grippo Cappelli (Fabio Chiarenza)
20% Gianni Versace Chiomenti GIVI Holding Chiomenti
150 APG Asset Management Clifford Chance 5% De Longhi
Spa
Biscozzi Nobili (Luigi Garavaglia)
De Longhi Industrial
Biscozzi Nobili (Luigi Garavaglia)
120 Campari
McDermott Will & Emery (Andrea Tempestini)
100% Forty Creek Distillery
Studio Associato (Kpmg)
Forty Creek Distillery
Studio Associato (Kpmg)
n.d. Qatar Holding
Shearman & Sterling, Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
100% fondi immobiliari Hines Porta Nuova
Maisto (Marco Cerrato, Marco Valdonio)
Quotisti dei fondi immobiliari Hines Porta Nuova
Maisto (Marco Cerrato, Marco Valdonio)
n.d.Kuwait Petroleum International
Hogan Lovells (Fulvia Astolfi)
Società del gruppo Shell (rete di circa 830 stazioni di servizio)
Clifford Chance (Carlo Galli)
Shell ItaliaClifford Chance (Carlo Galli)
n.d. Ardian FranceCba (Diego De Francesco)
Italmatch Chemicals n.d.
Mandarin Capital Partners e Famiglia Malacalza
Deloitte Sts (Francesco Saltarelli)
Ma se è vero che da elementi di crisi posso-no nascere delle opportunità, si capisce anco-ra meglio perché tali realtà stanno investendo non solo sulla consulenza all ’internaziona-lizzazione delle imprese, ma anche in servizi complementari che sfociano nell’area legale. Studio Associato (Kpmg) ha siglato un ac-
cordo di partnership con Ichino Brugnatelli, boutique di diritto civile, con l’obiettivo di ope-rare congiuntamente in ambito giuslavoristico. Mentre Deloitte, all ’interno del ramo Sla-Le-gal, guidato come Sts-Tax da Carlo Bindella, ha nominato due nuovi partner in ambito diritto del lavoro e compliance.
Fonte: TopLegal Review
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76 • TopLegal Luglio/Settembre 2015
TAX: I PRINCIPALI MANDATI FINANCE E CAPITAL MARKETS (ULTIMI 18 MESI)Valore (€ mln) Operazione Cliente Fiscalisti coinvolti
12.000 Emissioni obbligazionarie EMTN SNAM Orrick Herrington & Sutcliffe (Alessandro Mainardi)
10.000Costituzione e aggiornamento del GMTN Programme, e relative emissioni di notes (2011-2015)
CNH Industrial Cleary Gottlieb Steen & Hamilton (Vania Petrella)
5.000 Aumento di capitale Banca Monte dei Paschi di Siena UBS Cleary Gottlieb Steen
& Hamilton (Vania Petrella)
1.875
Costituzione di un Trust volto alla vendita delle azioni Mediolanum eccedenti la quota del 9.90 % posseduta da Fininvest
Fininvest Chiomenti (Massimo Antonini)
1.500
Emissione bond ibrido Tier1 di UniCredit sul mercato US. Si tratta del primo bond ibrido nella nuova forma di Basilea III emesso da una banca italiana
Citi, HSBC, Société Générale Cib, Ubs, UniCredit
Clifford Chance (Carlo Galli)
1.000+ Rifinanziamento debito senior Wind
Deutsche Bank, Banca IMI, BNP Paribas, Crédit Agricole CIB e HSBC
Allen & Overy (Francesco Guelfi)
516Finanziamento per la costruzione e la gestione della Linea 4 della metropolitana di Milano
CDP e Mandated Lead Arrangers (Banca IMI, BNP Paribas, Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, MPS Capital Services Banca per le Imprese, Natixis e UniCredit)
Claudia Gregori (Legance)
Fonte: TopLegal Review
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77 TopLegal Luglio/Settembre 2015 •
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TAX: I PRINCIPALI CONTENZIOSI TRIBUTARI (ULTIMI 18 MESI)
Valore (€ mln) Caso Descrizione Cliente Fiscalisti coinvolti
2.000 Evasione fiscale
Contenzioso fiscale con le autorità relativo a un gran numero di immo-bili (oltre 1.200 asset a Roma), che si è concluso con il pagamento di 39 milioni di Euro
Angiola Armellini Dla Piper (Antonio Tomassini)
650 Verifica fiscale
Accertamento emesso dall'Agenzia delle Entrate e verifica fiscale con-dotta dalla Guardia di Finanza di Arezzo
Italpreziosi Dla Piper (Giulio Andreani)
250 EsterovestizioneContestazione di esterovestizione societaria formulata dalla Guardia di Finanza
Telecom Italia Bonelli Erede Pappalardo (Andrea Manzitti)
46 Verifica fiscale
Avvisi di accertamento per due an-nualità ai fini Ires e Irap in materia di transfer pricing verso i quali è stata attivata la procedura amichevole ai sensi della convenzione arbitrale di 90/436/CEE ancora pendente
General Motors Italia Macchi di Cellere Gangemi (Claudio Giordano)
15 Elusione doganaleInclusione nel valore in dogana delle merci importate delle royalties paga-te da Puma Italia alla casa madre
Puma Italia Armella (Sara Armella)
n.d. Elusione fiscale
Fusione e distribuzione di dividen-di esenti (secondo la direttiva CEE 90/435, c.d. “madre-figlia”), asseri-tamente correlate tra loro al fine di conseguire un presunto indebito ri-sparmio d’imposta
Liter Srl (Valentino Garavani)
Carnelutti (Gilberto Comi)
Quali prospettiveAlla luce del quadro così esposto, le sfide mag-giori riguardano le boutique di lunga data e le Big Four. Le prime, per competere nel mercato del terzo millennio, devono necessariamen-te cambiare passo, per darsi un orizzonte che vada al di là del breve periodo. I cambiamen-ti adattivi non bastano più, e il tempo stringe. Urge trovare soluzioni radicalmente nuove, e alcuni ci stanno provando. Anche gli studi col-legati alle società di revisione, per troppo tem-po adagiati su vantaggi competitivi derivanti dalla struttura e non dalle competenze specifi-che, devono fare i conti con i progressi dei com-petitor sul loro terreno di gioco, ma i cambia-
menti normativi danno un’ulteriore spinta alla trasformazione della loro pelle. Chi riuscirà a fare un salto di qualità nei punti più critici e a preservare i propri atout organici, sviluppan-done nuove linee di business, continuerà senza dubbio a essere protagonista del mercato. Per le boutique di nascita recente e per i dipartimenti fiscali degli studi legali la strada, al momen-to, appare meno ripida. Una cultura interna e un’organizzazione gestionale adeguate all’eco-sistema attuale del business permettono a que-ste realtà, oggi, di collocarsi in posizione privi-legiata rispetto ai concorrenti, e di guardare al futuro con una certa fiducia. TL
Fonte: TopLegal Review