Dal Mediterraneo all Europa Le radici del futuro · 2017-09-20 · Storico-antropologica Area...
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Istituto Comprensivo
“Capuana-Pardo”
Castelvetrano
Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014—2015
Dal Mediterraneo
all’Europa
“Le radici del futuro”
Area
linguistica
Area
Storico-antropologica
Area
Scientifico– tecnico–
matematica
Area
Linguaggi non verbali
2
Il nostro obiettivo:
elaborare una pedagogia che
insegni ad apprendere, per
tutta la vita dalla vita stessa Rudolf Steiner
3
STRUTTURA DEL POF
3) dalla lettura del contesto
2) organizzazione risorse
4) progettazione didattica
5) monitoraggio, valutazione e documentazione
1) aspetti normativi
4
POF
documento elaborato dalla Scuola, ne
esprime l’identità culturale e progettuale
Normativa di riferimento
⇒ autonomia scolastica;
⇒ Indicazioni Nazionali;
⇒ Circolari e direttive MIUR
per pianificar nelle diverse
scuole, percorsi e azioni formative specifiche
all’interno di un quadro comune di riferimento
Deliberato dal Collegio Docenti
Adottato dal Consiglio d’Istituto
Condiviso da famiglie territorio
traccia le linee e i criteri
definisce
◊ il curricolo con riferimento al profilo dello studente, al termine del primo ciclo d’istruzione,
ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per
ogni disciplina
◊ l’organizzazione dell’attività formativa in tutti gli aspetti e le dimensioni
◊ l’orario curricolare e le opportunità di ampliamento dell’offerta
◊ l’individuazione / ottimizzazione delle risorse
◊ l’organizzazione e le forme di coordinamento
◊ il potenziamento dell’offerta formativa ( progetti speciali, curriculari ed extracurricolari)
◊ i criteri, le linee-guida e le modalità di accertamento/valutazione e documentazione delle com-
petenze
◊ le intese con Enti Locali, Associazioni, Agenzie del territorio
CAP. 1
POF
5
Scuola aperta al territorio
“apertura ricettiva e interattiva al territorio”
Il Pof esprime la pianificazione formativa, metodologica e didattica della
Scuola, su base annua e con prospettive triennale.
La sua struttura si articola in interventi tra loro coordinati e mirati ad
ampliare il confronto e la collaborazione tra scuola, famiglia, Enti Locali e
associazioni formative: un’ “apertura ricettiva e interattiva al territorio”.
… La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale.
La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa
poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessi-
tà di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con
funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo ...
Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni
costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle
comuni finalità educative… (Indicazioni Nazionali 2012).
Con il Pof si intende progettare una corretta integrazione fra Scuola –
Famiglie e Territorio individuandone i criteri di azione che fanno
riferimento:
∗ alla volontà di consolidare e rafforzare il rispetto e la tutela dell’ambiente
∗ alla visione del territorio come risorsa e “laboratorio” di ricerca-azione;
∗ alla maturazione del senso di cura e di legalità nei confronti
del patrimonio territoriale.
6
L’ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
"CAPUANA—PARDO" Comprende :
la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di 1°
grado La presenza dei tre ordini
di scuola favorisce il raccordo e la continuità
educativa e garantisce l’unitarietà degli interventi Educativi.
CAP. 2
Organizzazione risorse
7
SEDE CENTRALE PLESSO
“LUIGI CAPUANA”
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria VIA MARIANO SANTANGELO:
La sede centrale comprende uffici di segreteria e presidenza, è dotata di ampio spazio esterno, palestra e laboratorio multimediale.
Tutte le aule di Scuola
primaria sono fornite di lavagna
interattiva.
Palestra
Laboratorio informatico Biblioteca
Aula Magna
8
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria Plesso ”Nino Atria”
Palestra Laboratorio multimediale
VIA TRAPANI
È dotato di spazio
esterno, palestra e
laboratorio multimediale.
Quasi tutte le aule di
scuola primaria sono
fornite di lavagna
interattiva.
9
Scuola Primaria Pl. “S. G. BOSCO”
Scuola dell’infanzia Pl. “MARINELLA DI SELINUNTE”
Ubicata nella frazione di
Marinella/Selinunte:
via Caboto.
Ubicata nella
frazione di Marinella/
Selinunte;
10
Scuola dell’infanzia
Plesso ”CATULLO” Via Catullo
È dotato di un vasto spazio esterno, di un grande androne e
aule ampie e luminose
Il salone delle feste
Aula Aula
11
Ubicato nella zona sud
di Castelvetrano.
Ha un grande spazio
all’esterno e un ampio atrio
Scuola dell’infanzia Plesso ”VIA TORINO”
12
Scuola dell’infanzia
Ubicata a Castelvetrano in
zona Palme.
L’edificio è circondato
da ampio giardino e da verande che consentono attività ricreative all’aperto.
Plesso “VIA BORSANI”
13
Ubicata in zona Ospedale Civico di
Castelvetrano è ben collegata al cen-
tro e adiacente alla scuola primaria
Borgo Selinunte. Ha un ampio giardino,
atrio interno a più vani, cortile inter-
no, utilizzabili per spettacoli e mani-
festazioni.
Scuola dell’infanzia
Plesso “REDIPUGLIA”
via Diaz
14
“BORGO SELINUNTE
Ubicato in zona Ospedale
Civico di Castelvetrano; è
ben collegato al centro e
adiacente alla scuola dell’infanzia Via
Redipuglia. L’edificio è circondato da
spazio asfaltato per giochi e manife-
stazioni all’aperto. La scuola è dotata
di un mini-laboratorio multimediale.
Aula multimediale
Aula Aula
Androne
Scuola Primaria
15
Scuola Secondaria di primo
Scuola Sec. 1° Grado “G. PARDO”
Ubicato nella via Catullo n.8, è dotato di un vasto
spazio esterno, di un ’aula magna spaziosa, di 4 laboratori informatici,
di uno scientifico e di uno musicale
Aula Magna Aula Multimediale
Aula Pardo Laboratorio scientifico
16
risorse umane e
professionali
17
Scuola dell’Infanzia:
Scuola primaria
Scuola Secondaria di 1°grado:
Alunni
Scuola dell’Infanzia
n° sezioni 22
Scuola primaria n° classi 22
Scuola sec. Di 1° grado
n° classi 21
docenti
50
39
65
tempo
40 ore su 5 giorni
29 ore su 6 giorni
36 ore con due prolungamenti pomeridiani
Docenti– alunni –tempo scuola
⇒ Aula Magna
⇒ Aule per conferenze
⇒ Biblioteche
⇒ Aule multimediali
⇒ Aule laboratoriali
⇒ Emeroteca;
⇒ Laboratorio linguistico
⇒ Laboratorio scientifico
⇒ Laboratorio musicale
⇒ Palestre coperte ampie e
Spazi- Attrezzature - Sussidi
Vincoli da rispettare
Per gli insegnanti
Per i docenti
Per gli alunni
Per gli alunni
25 ore di lezioni (settimanali)
18 ore di lezioni (settimanali)
200 giorni di lezioni
200 giorni di lezioni
Per i docenti 22ore di attività didattica + 2 h di programmazione
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ORGANIZZAZIONE Suola dell’Infanzia
Tempo scuola: 08:00 \16:00 (tempo normale), dal lunedì al venerdì;
Progettezione curricolaro verticale e interdipartimentale;
Divisione anno scolastico in due quadrimestri;
2 Incontri “Scuola Famiglia”.
Scuola Primaria
Tempo scuola :orario antimeridiano: 08:30\13:30, (dal lunedì al venerdì); 08:30\12:30, (sabato)
Progettazione curricolo verticale e interdipartimentale;
Divisione anno scolastico in due quadrimestri;
Consigli di classe ordinari: 3+1 per Quadrimestre;
Incontri “Scuola Famiglia” periodici.
Scuola Secondaria di 1°grado
Tempo scuola antimeridiano: 5 tempi di 55’, ricreazione di 15’( lun./sab. );
Tempo scuola pomeridiano: due prolungamenti settimanali di tre tempi di 55’, ricreazione 30’; Progettazione curricolo verticale e interdipartimentale
Divisione anno scolastico in due quadrimestri;
Pagellino bimestrale per i ragazzi che non raggiungono la sufficienza nelle discipline;
Laboratori extracurricolari di eccellenza;
Consigli di classe ordinari: 3+1 per Quadrimestre
Incontri “Scuola Famiglia” periodici.
PRESUPPOSTI: Superare la dimensione puramente informativa delle discipline. Utilizzare le discipline per portare ogni preadolescente a sviluppare capacità che possano metterlo Nelle condizioni di saper produrre cultura e di crescere in una scuola di qualità.
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DIRIGENTE
GIUNTA
ESECUTIVA
STAFF DEL DIRIGENTE
Collab. Vicario Caterina Li Causi
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Presidente COLLEGIO DEI DOCENTI
D.S.G.A. DOCENTI FUNZIONE STRUMENTALE
AREA 1 Teresa Maria Olivo Maria Compagno
AREA 2
Vincenza Barresi Guerrina Rosanna Capozzello
AREA 3
Anna Maria Orlando Anna Cristina
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Anna Bonanno
Leonarda Drago
Rosalba Giammarinaro
Sabina Infranca
COLLABORATORI SCOLASTICI
Ala Michele
Anatra Luigino
Cosentino Nunzio
Dattolo Nunzio
Di Stefano Chiavaro Vincenzo
Faraci Sergio
Gancitano Vito
Gennaro Rosa
Giambalvo Giovanna
Greco Maria G.
Grimaldi Maria
Lamia Gabriella
Lucchese Giuseppa
Manfrè Pietro
Marino Giuseppe
Milazzo Vito
Pulone Caterina
Ragona Vincenza
RESPONSABILI DI PLES-SO INFANZIA
Capuana: Erina Clemente
Marinella: Maria Russo
Borsani: Fabriele Antonina
Redipuglia: Angela Caracap-pa
Nino Atria: Gina Lombardo
Catullo: Francesca Binaggia
COMITATO DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI
Gina Lombardo
Rosaria Muratore
Giovanna Cirabisi
Anna Cristina
Membri supplenti:
COMMISSIONI:
QUALITA’-INVALSI-AUTOVALUTAZIONE
CONTINUITA’- FORMAZIONE CLASSI
ORARIO
ELETTORALE
G.L.I.
PRESIDENTI E SEGRETARIO INTERSEZIONE
Murania Marilena- Ingoglia Grazia
Russo Maria- Caracappa Angela
Palermo Mimma Rita- Nastasi Mariella
Russo Maria - Caracappa Angela
Cannatella Girolama- Ciulla Vincenza
RESPONSABILI DI PLES-SO PRIMARIA
Capuana: Rita Magro
Nino Atria: Guerrina Rosan-na Capozzello
Borgo Selinunte: Caterina Surdo
RESPONSABILI DI PLESSO SC. SEC. DI 1° GRADO
Gennaro Pardo:
PRESIDENTI e SEGRETARI CONSIGLIO INTERCLASSE
Classi
Prime: Barresi Vincen-za-Surdo Caterina
Seconde:Bonfante Miche-la Brancati Santa
Terze: Viviano incenza. Pisciotta Fancesca.sca
Quarte: Accardi M.arianna
Capozzello Guerrina
ORGANIGRAMMA ISTITUTO COMPRENSIVO “CAPUANA - PARDO”
A.S. 2014/2015
COORDINATORE/SEGRETARIO DI CLASSE
1° A
Gentile Francesca; 2°A Olivo Maria Teresa 3°A
La Grassa Francesca
1°B Ingoglia Angela 2°B Pellicane Vincenza 3°B
Santangelo Laura
1°C Cavallaro Maria Elena 2°C Saravallo Francesca 3°C Catalano Francesca 1°E Gancitano Giovanna 2°E Cudia Maria Grazia 3°E Galfano Loredana 1°F Calabrese Giovanni 2°F Catalanotto Vita 3°F Cataldo Pasqua Maria 1°G Cirabisi Giovanna 2°G Errante Maria Teresa 3°
G Cristina Anna
1°H Rizzo Maria Vita 2°H Ferranti Raffaella 3°H
Bellone Grazia
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Componente Genitore
◊ Accardo Vito G.
◊ Catania Nicolò
◊ Lazio Maria
◊ Li Causi Caterina
◊ Li Vigni Antonino
◊ Mangiaracina Giuseppe
◊ Maniscalco Domenica
◊ Pizzo Francesca
Componente non Docente
◊ Grimaldi Maria
◊ Renda Angelo
Componente Docente
◊ Callea Antonina
◊ Caracappa Angela
◊ Cavallaro Maria Elena
◊ Di Giuseppe Anna Maria
◊ Lo Presti Rosa
◊ Muratore Rosaria
◊ Rizzo Antonino
◊ Scaglione Santo
Incarichi
Presidente: Li Vigni Antonino
Vicepresidente: Catania Nicolò
Segretario: Muratore Rosaria
Presidente: Anna Vania Stallone - D.S.
Segretario: Benedetta Stallone - D.S.G.A.
Docente - Rizzo Antonino
Genitori- Maniscalco Domenica
Accardo Vito Giuseppe
ATA: Grimaldi Maria
Presidente: D. S prof. Anna Vania Stallone
Genitore; Maniscalco Anna
Cinquemani Rosanna
Docente: Cirabisi Maria Giovanna
Consiglio d’Istituto
Giunta esecutiva Organo di garanzia
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L’analisi dei bisogni formativi rappresenta il
fattore chiave, l’elemento propedeutico alla progettazione e alla prassi educativa.
Una corretta individuazione dei bisogni formativi, attenta all’analisi dello specifico contesto in cui si opera,
risponde alla crescente esigenza di assicurare un’elevata qua-lità della formazione.
CAP. 3 Dalla lettura del contesto
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La La città di Castelve-trano Selinunte, pae-se di circa 30.000 abi-tanti, sorge su una bas-sa collina degradante sul mare, compresa fra la valle del Belice e la Val di Mazara. Ha origini
antichissime risalenti alle popolazioni sicane di Legum e possiede il più grande parco archeologico d’Europa. Ricca di storia e di cultura, è tra i territori più fertili ed ameni della Sicilia sud- occ., con coste dorate interessate, in quasi tutta la loro e-stensione, da formazioni sabbiose a duna ricche di flora e di fauna endemiche e peculiari; il clima, l’abbondanza d’acqua, la fertilità della terra le hanno permesso, per secoli, un notevole sviluppo di tutte le colture agricole. Oggi l’economia, prevalentemente agricolo-artigianale, presenta un progressivo deterioramento con con-sequenziale avanzamento della disoccupazione dei settori menzionati, dovuto a diversi fattori: scomparsa di agrumeti, seminativi e tutte quelle colture considerate minori o poco redditizie (fichidindia, mandorli ecc..);
scarsa cura del patrimonio ambientale che ha portato alla quasi totale scom-parsa della splendida macchia mediterranea e all’abusivismo edilizio. In anni recenti si è cercato di fare dell’artigianato, del commercio un volano per l’economia locale con pochi risultati, poiché questi tentativi di ripresa eco-nomica sono risultati slegati dal reale recupero delle nostre radici storico-antropologiche che potrebbero trovare una concreta applicazione nell’ecomia del territorio, rappresentandone la tessera mancante. Nel centro urbano sorgono il teatro Selinus, punto di aggre-gazione culturale, il museo civico e la bi-blioteca comunale che costituiscono un polo
di imprescindibile valore per la formazione dei giovani. Le nume-rose chiese dislocate nei vari punti della città assieme alla scuola e alle altre agenzie formative del territorio, rappresentano un riferimento per bambini, adolescenti e ragazzi, Un’altra risorsa di rilievo nel contesto del nostro Comune è costituita dalle palestre e dalle scuole di danza classi-ca e moderna che soddisfano i bisogni di svago e movimento di giovani e meno giovani. Inoltre sono presenti sul territorio parecchie associa-zioni di volontariato. L’I.C. “Capuana Pardo” nato l’01/09/2014 dal dimensionamento del Terzo Circolo Didattico e dell’ I.C.”G. Pardo”, insiste su tutto il territorio di Castelvetrano Selinunte. Il contesto ambientale risulta molto variegato: in esso, infatti, convivono diverse realtà e differenti organizzazioni economico-produttive. Ad un'utenza più emancipata e culturalmente motivata, se ne contrappone una deprivata e caratterizzata da notevoli carenze culturali ed affettive che condizionano pesantemente il percorso scolastico-formativo dei ragazzi, con una scarsa attitudine all’ascolto, all’autocontrollo e con una ridotta capacità di concentrazione e motivazione a forte rischio di dispersione scolastica. La scuola intende rispondere alle diverse esigenze del suo bacino d’utenza, operando affinché le potenzialità lavorative si attualizzino grazie ad un serio supporto conoscitivo e formativo, ripristinando così la tessera mancante per un reale e concreto sviluppo economico- sociale. Puntare sulla conoscenza e sulla salvaguardia delle tradizioni e del patrimonio storico e ambientale, può e deve rappresentare la chiave di volta per un effettivo sviluppo socio-economico-culturale del paese.
L’ ISTITUTO COMPRENSIVO
“CAPUANA—PARDO” ha i propri plessi scolastici
su tutto il territorio di Castelvetrano-Selinunte
23
L’I. C. “L. Capuana”, dopo aver prestato attenzione ai bisogni della realtà locale in cui si trova ad operare e tenuto conto delle Indicazioni Nazionali, ha elaborato un Piano
dell’Offerta Formativa, atto a fornire opportunità che diano risposte adeguate alle
criticità riscontrate, attraverso:
Gli approcci multipli e pluriprospettici: che impongono alla scuola di modificare
non solo continuamente i contenuti dell’insegnamento / apprendimento e di met-
tere in discussione l’assetto disciplinare
(considerati anche gli esiti della ricerca epi-
stemologica che prefigura la possibilità di nuo-
ve aggregazioni delle discipline scolastiche),
ma di passare ad una scuola aperta, impegnata
nella ricerca interdisciplinare e transdiscipli-nare, che assicuri e garantisca agli utenti
continuità fattiva nelle tappe fondamentali
della loro crescita culturale e umana, e offra le condizioni per una collaborazione sinergica tra gli insegnanti mirata all’ acquisizione delle com-
petenze chiave europee. Gli apprendimenti significativi: una Programmazione dove conoscenze e abilità
diventano occasioni per lo sviluppo globale dell’allievo e accrescono in maniera
armonica le capacità intellettuali, estetico- espressive, motorie, operative, sociali, morali e religiose.
La personalizzazione dei percorsi: piani individualizzati, calibrati in funzione
delle differenti età ed esigenze, e organizzati nell’ambito del curricolo d’Istituto, che rappresenta la nervatura significativa per lo sviluppo delle com-petenze.
Una scuola, quindi, dove:
∗ partecipazione e coinvolgimento; ∗ conoscenza condivisa (scambio, confronto, collaborazione, costruzione); ∗ individualizzazione; diventano i cardini su cui si costruisce e si promuove la formazione del cittadino re-
sponsabile che sia in grado di interagire produttivamente con la realtà in cui si trova ad
operare.
Le risposte ai bisogni formativi
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Operare collegialmente e in maniera condivisa a vari livelli
(Istituto, dipartimenti, intersezioni, inter-classi, consigli di classe ) Superamento delle divisioni settoriali dei saperi: rilettura critica delle discipline nell’ottica
dell’area disciplinare con l’individuazione di aree di sovrapposizione.
Analisi delle competenze chiave europee , attraverso l’analisi epistemologica delle discipline per
l’individuazione dei nuclei fondanti che permettono di raggiungere i traguardi egli obiettivi di
Apprendimento che ritroviamo nelle Indicazione Ministeriali del 2012.
Declinazione degli obiettivi di Apprendimento: abilità e conoscenze ; e scelta dei contenuti
Individuazione, in base ai bisogni dell’utenza, della Tematica del POF
Macro-Progettazione delle Unità di Apprendimento (progetti interdipartimentali). la Matrice
affrontata dal punto di vista dei vari ambiti disciplinari.
Ripensamento delle metodologie didattiche in un processo articolato di sviluppo attestazione di compe-
tenze (didattica laboratoriale, tecnologie multimediali, didattica attiva).
Rilevazione della valutazione con attività diverse e con riferimento a opportuni indicatori,
osservazioni in situazione, verifiche tramite test, evidenze, compiti significativi e prove
autentiche, interrogazioni, …, processi e atteggiamenti che sono importanti per la rilevazione
delle risorse e il raggiungimento di conoscenze, abilità e competenze previste.
In ruolo fondamentale è svolto dai dipartimenti disciplinari da un lato, dall’intersezione,
dall’inter-classe e dai consigli di classe dall’altro, supportati dalla commissione area 1A
∗ I Dipartimenti contribuiscono all’analisi epistemologica delle discipline n e individuano i nu-
clei fondanti, su cui sviluppare le Unità di Apprendimento, e li agganciano alle compe-
tenze chiave europee.
∗ I Consigli di classe, sostengono l’integrazione delle discipline, scelgono il progetto
dipartimentale da seguire adattandolo al profilo formativo integrato, della classe in
generale e del singolo allievo in particolare, monitorandone l’evoluzione tra profilo atte-
so e profilo individuali emergente, attraverso i parametri trasversali che ispirano
la valutazione e la certificazione.
Le buone pratiche nella progettazione per competenze
25
La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti
d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione ter-
ritoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva del-
la scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento p e r
tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.
L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli im-
pedimenti vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le condizioni
per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò non significa negare che ognuno di noi è diverso o nega-
re la presenza di disabilità che devono essere trattate in maniera adeguata, ma vuol dire spostare l’analisi e
l’intervento dalla persona al contesto, per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione. Pertanto
sulla base dell’analisi del tessuto sociale il nostro Istituto si propone un progetto mirato, atto a ricevere in
modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione.nDa
qui matura l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi specifici che, inseriti in un progetto scolastico,
possano anche diventare occasione di formazione per i docenti. Nella Circolare Ministeriale n°8 del 6 marzo
2013 si precisa che l'individuazione dei BES e la successiva attivazione dei percorsi personalizzati sarà deli-
berata da tutti i componenti del team docenti, dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico, dai do-
centi e condiviso dalla famiglia. I docenti potranno avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali
degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge
170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle Linee guida. Le recenti disposizioni ministeriali riconoscono
agli insegnanti la possibilità di individuare l’alunno con BES sulla base di «fondate considerazioni pedagogiche
e didattiche». L'area dei BES comprende tre grandi arie:
- "DISABILITÀ" (certificata ai sensi della legge 104/92, con il conseguente diritto alle
misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante di sostegno);
- ”DSA” (DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI);
- “SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO “.
Alunni con Bisogni Educativi Speciali
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COMPOSIZIONE G.L.I. A.S. 2014/2015
RUOLO NOME
Dirigente Scolastico
prof. ANNA VANIA STALLONE
Funzione Strumentale
Prof.Anna Orlando
Docenti Referenti
SC. INFANZIA: Antonina Callea SC. PRIMARIA: Maria Scalia SC. SEC. DI 1° GRADO: Triolo Giovanna
Coordinatori di interse-zione, inter-classe, del Consiglio di classe
SC. INFANZIA: Mimma Rita Palermo., Maria Campagna. SC. PRIMARIA: Rosaria Muratore, Maria Bonfante SC SEC. DI 1° GRADO: Giovanna Gancitano, Francesca Saravallo, Pasqua-Lena Cataldo.
Rappresentanti dei genitori
Anna Maria Di Giuseppe (genitore di via Torino) Patrizia Napolitano (genitore sc. di 1° gr.)
Operatore Sanitario
Dott. Paolo Pace (neuropsichiatria infantile di Castelvetrano)
Docente Curriculare
Maria Vita Rizzo
Docenti specializzati nel sostegno
Scalia, Giattini, Vitiello, B. Ciaravolo, Cusenza, D'Angelo, Saluto, Guarino Monachella, Montalto, Gancitano, Filardo, Rizzo, Cascio, Sacco, Migliaccio, Labruzzo, Rallo, A. Rizzo, Anna Orlando, Errante Parrino, Di Stefano, Trio-lo, Di Miceli, M. Romeo.
Composizione G.L.I. a.s. 2014/2015
27
La didattica laboratoriale, che si avvale della strumentazio-
ne tecnologica più moderna, rappresenta, nella Scuola d'oggi,
l'approccio più idoneo alla costruzione di un sapere collabo-
rativo e condiviso.
Le nuove Tecnologie, già con l’introduzione delle Lim in clas-
se, sostengono quotidianamente il lavoro dei docenti in attivi-
tà interdisciplinari, strutturate attraverso percorsi formativi
flessibili.
In tal modo, nella nostra Istituzionescolastica, si mira ad
integrare e valorizzare l'intreccio tra didattica e tecnologia per rispondere alle diverse esigenze degli
alunni e alle oro modalità di apprendimento, non più basate solo sulla sequenzialità, ma strutturate secondo
percorsi reticolari che portano ad una conoscenza globale.
In tale contesto l’introduzione dei tablet all’interno delle classi ben esemplifica le tre principali caratte-
ristiche della trasformazione che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, comprese le tecnolo-
gie didattiche, stanno oggi vivendo in una società caratterizzata sempre più dalla presenza di
“nativi digitali”.
Sia la LIM che i tablet traducono alla perfezione questo concetto consentendo a docenti e alunni di
intervenire sulla sua superficie direttamente con le dita o con uno stilo: i concetti diventano visibili e mani-
polabili.
Da qui ne consegue anche la socialità di questo strumenti; sono dispositivi in grado di creare
“cooperazione tra discenti” e tramite gli spazi virtuali dei Social Network ci consentono di introdur-
re l’ultimo aspetto sensibile della trasformazione tecnologica in corso; essi sono strumenti attraverso i
quali è possibile allestire e coltivare reti sociali.
Nella LIM questo si traduce nella possibilità di immaginarla come uno spazio da condividere; nei tablet
ciò si traduce con la possibilità di condividere informazioni, lavori di gruppo, creare dei veri e propri og-
getti multimediali. In questa direzione si sta muovendo la nostra scuola in un contesto in cui l’alunno sia il
vero “protagonista del processo di apprendimento”.
Didattica laboratoriale con strumentazione tecnologica
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Uso del registro elettronico:
◊ Docenti dei tre ordini di scuola
Corso di formazione/ricerca- Azione sulle nuove Indicazioni per il Curricolo della scuola della Scuola dell’Infanzia Primaria
e secondaria di 1° grado:
◊ Docenti per ogni ordine di scuo-la
Didattica inclusiva BES – DSA:
◊ Docenti dei tre ordini di scuola
Seminario formazione didattica LIM:
◊ Docenti della scuola secondaria e docenti della scuola primaria
Seminario didattico sull’ utilizzo dei tablet
◊ Docenti della scuola secondaria e docenti della scuola primaria
AREA di FORMAZIONE
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Protocolli d’intesa con:
∗ Kiwanis club – Castelvetrano
∗ Associazione Culturale “ Musica e Arti”
∗ EIPASS
∗ UNESCO
∗ TRINITY
∗ Università Bocconi: “Giochi matematici”
RISORSE ESTERNE (Enti Partner e Associazioni)
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Le risorse e le opportunità del territorio e gli spazi a
disposizione delle scuole vengono di conseguenza predisposti per:
⇒ stare bene insieme e apprendere in modo operativo e cooperativo;
⇒ imparare in modi diversi, in ambienti appositamente strutturati
(palestra/saloni, biblioteca, ambienti – laboratorio, giardino…) o
anche all’interno dello spazio-aula.
Il Piano dell’offerta formativa individua nell’ attività laboratoriale il contesto idoneo
per coinvolgere più profondamente gli allievi nel processo di insegnamento
-apprendimento, offrendo loro la possibilità di:
riempire di significati “operativi ” i contenuti dell’insegnamento/apprendimento.
Nell’ambiente - laboratorio gli allievi dispongono di linguaggi e strumenti inconsueti per
la comprensione di sé e della realtà; sperimentano procedure e materiali; condividono per-
corsi e significati; acquisiscono competenze e abilità, in un contesto di confronto e di so-
cialità.
La didattica laboratoriale riguarda: La Scuola dell’ Infanzia- La Scuola Primaria
La Scuola Secondaria di 1°grado
Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione, rivestono
un ruolo importante nella formazione dei giovani e costituiscono un valido strumento nell’azione
didattico- educativa.
Sul piano educativo consentono un positivo sviluppo delle dinamiche socio-affettive del
gruppo classe e sollecitano la curiosità di conoscere.
Sul piano didattico favoriscono l’apprendimento delle conoscenze, l’attività di ricerca e la
conoscenza dell’ambiente.
Ambiente-Laboratorio: visite guidate e viaggi d’istruzione
CAP. 4
Progettazione
SCUOLA DELL’INFANZIA
CAMPI DI ESPERIENZA
I discorsi e le parole La conoscen-
za del mondo Il sé e l’altro Il corpo in movimento Immagini, suoni,
colori SCUOLA PRIMA-
RIA
AREE, AMBITI
DISCIPLINARI Area linguistica
Area scientifico
- logico- matemati-
ca
Area socio-antropologica Area
Linguaggi Non verbali
SCUOLA SEC. DI
I GRA-DO
DISCIPLINE I t A L I A N O
I N G L E S E
F R A N C E S E
M A T E M A T I C A
S C I E N Z E
TECNOLOGIA
ST O R I A
GE O G R A F I A
C I T T. C O S T.
R E L I G I O N E
EDUCA-ZIONE FISICA
A R t E
m U S I C A
aree
1 2 3 4
Dai campi di esperienza alle Competenze chiave
32
DALLE INDICAZIONI NAZIONALI AL CURRICOLO
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34
Curricolo verticale interdipartimentale
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
Comunicazione nella madrelin-gua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenze sociali e civiche Consapevolezza ed espressione culturale Competenza digitale Imparare a imparare Spirito di iniziativa e impren-ditorialità
Per ciascuna delle competenze
chiave europee sono state in-
dividuate le competenze tra-
sversali specifiche i traguar-
di per lo sviluppo delle com-
petenze al termine della
scuola dell’infanzia, primaria e
sec. di 1° grado, gli obiettivi di
apprendimento relativi alla
Scienze antropologica
Scienze, matematica,
tecnologia
Trasversali a tutte
e discipline
Linguaggi verbali
(la comunicazione chiave
n°1 e la n.°2 sono state
accorpate)
PROGRAMMAZIONE INTERDIPATIMENTALE (per aree)
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Dipartimenti: Area Linguistica; Area Scientifica—area—tecnico—
matematico; Area storico—antropologica; Area dei Linguaggi non verbali
⇒ I dipartimenti hanno avviato la struttura del Curricolo ver-
ticale attraverso l’individuazione:
- delle Competenze Europee in riferimento alle competenze disciplinari;
- dei traguardi delle Indicazioni Nazionali (2012) ;
- degli obiettivi di apprendimento, declinandoli per conoscenze ed abilità
⇒ hanno tenuto conto della diversa scansione dei vari periodi
didattici:
- della tappa intermedia dopo i primi due anni della scuola primaria, dove si intende acquisita la strumentalità
- della definizione di obiettivi di apprendimento, definiti in relazione al termine della scuola dell’infanzia
- del quinto anno della scuola primaria e al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado
- dei traguardi di competenza posti al termine dei più significativi snodi del percorso scolastico che va dai tre ai
quattordici anni (previsti dalle Indicazioni)
- degli aspetti trasversali e delle connessioni tra le discipline che costituiscono le diverse aree
- delle attività integrative o complementari (fra queste sono state inserite le proposte di viaggi d’istruzione e di uscite
sul territorio)
- delle azioni progettuali (Macro – progetto d’istituto “Dal Mediterraneo all’Europa”)
- dell’ apertura al territorio (collaborazioni con enti e associazioni locali).
⇒ Il tutto per :
-la valutazione.
Un ulteriore spunto per la strutturazione del curricolo è stato fornito dall’analisi
dei risultati delle Prove Invalsi relative al precedente anno scolastico. I dati emersi, sono
stati messi a confronto e letti in un’ottica di verticalità.
Scansione programmatica
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AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA
Scuola dell’Infanzia
Titolo Plesso – destinatari Finalità Tempi di realizzazione
“Motricità e
Musicoterapia”
Alunni disabili (sez. A- B via Torino)
(sez. A Redipuglia)
Autonomia e integra-zione
Da gennaio a maggio
“Insieme per cresce-re”
Alunni che non si avval-gono dell’insegnamento della religione Cattoli-ca.
(Via Torino- Redipuglia- Capuana- Borsani)
Valorizzazione delle differenze superamen-to omologazione cultu-rale.
L’intero anno scolasti-co
(1h e 30 m. a settima-na)
Sperimentazione clas-si aperte
Via Torino
tutte le sezioni
Relazioni interpersona-li e apprendimenti fra alunni della stessa fa-scia d’età
Due volte a settimana
1° quadrimestre
Scuola Primaria
“Motricità e
Musicoterapia”
Alunni disabili
(1^A -2^ A-3^ A Ca-puana)
( 3^A Borgo Selinunte)
(Pluriclasse1^/2^ S.G. Bosco)
“Motricità e
Musicoterapia”
Da gennaio a maggio
PEDIBUS
Alunni dei plessi: Ca-puana, N. Atria, S. G. Bosco
Ed. ambiente salute - ed. stradale.
Dal mese di marzo al mese di maggio
(promosso dall’Ente Locale)
“Viaggio intorno al mondo alla scoperta dei diritti dei bambi-ni”
Alunni che non si avval-gono dell’insegnamento della religione Cattoli-ca.
(tutti i plessi)
Valorizzazione delle differenze
superamento omologa-zione culturale.
L’intero anno scolasti-co
“Il mare e la scuola”
S. G. Bosco Conoscenza del proprio territorio- del patri-monio culturale sul ma-re (Selinunte)
Genn.- febbr.
Mar. – apr. Magg.
“Identikit”
Classe 4^A (N. Atria) Igiene dentale Genn.- febbr.- marz.
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Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1°grado
Baby Consglio Alunni classi quinte
(Primaria)
Sc. Sec. 1° gr.
Ed. alla Cittadinanza Intero a. s.
“Gli scacchi: un gioco per crescere”
Alunni di 3^, 4^, 5^
e
Sec. di 1° gr.
Sperimentazione atti-vità didattiche formative/ educative per affinare le abilità degli alunni
Nov. – marz. (3h settimanali)
EXTRACURRICOLARI
Progetto UNESCO
Alunni:
delle terze e quinte classi – Capuana e
scuola Sec. di 1° gr.
Ed alimentare- ed. am-bientale – sviluppo so-stenibile
Ott. – nov.
Telethon
Classi quinte
Sc. Primaria
Sc. Sec. 1° gr.
Promuovere la solida-rietà
Ott. –nov.- dic.
“Eliminate” –
Classe quinte Primaria-
Sc. Secondaria 1° gr
Promuovere la solida-rietà
Ott., nov., dic.. (promosso dal Kiwanis
“Batti 5… amico”
Progetto AIAS- Con-corso
Classi 4^A- 5^A e 5^B Capuana.
Pluriclasse: 3^, 4^, 5^, S. G. Bosco.
Sc. Sec. 1° gr. Classi1^C, 1^E, 2^F, 2^A.
Sensibilizzazione alla cultura della diversità.
Intero a. s.
Educazione all’ambiente e alla salute
Classi: terze, quarte e quinte, sc. Pr.
Classi seconde
Sec. 1° gr.
Ed. alimentare Genn.- febbr.- marz.- apr
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Scuola Secondaria di 1°grado
Progetto Insieme
Alunni disabili di tutte le classi della Sc. Sec 1° Gr
Integrazione Intero a. s.
Progetto Autonomia
Alunni disabili di tutte le classi del Plesso
Conoscenza del terri-torio
Intero a. s.
“Viaggio intorno al mondo alla scoperta dei diritti dei bambi-ni”
Alunni che non si avval-gono dell’insegnamento della religione Cattoli-ca.
Interiorizzazione di-ritti doveri.
Prevenzione fenomeno bullismo
Intero a. s.
Progetto Napoli 1999
Giochi matematici Bocconi 2014/2015.
Secondaria di I grado
Per allenarsi ad af-frontare gare di logica.
Intero a. s.
“Ricordiamo la Shoah”
Incontro - dibattito
classi terze Conoscenza del feno-meno.
Gennaio
Spazio pubblico e democrazia
Classe 2^A Conoscere il territorio 2^ Quadrimestre
PROGETTI CHE RIGUARDANO
I TRE ORDINI DI SCUOLA
- Pon programmazione 2014/2020
- Progetti Area a Rischio
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Titolo Destinatari
Plesso –
Finalità Tempi di realizzazione
“NINNAREDDA:
"Natale E Tradi-zioni”
Secondaria di I grado S.P. L.CAPUANA, NINO A-TRIA
SAN. G. BOSCO, S.I. L.CAPUANA, NINO A-TRIA, VIA CATULLO, VIA BORSANI, MARINELLA
Tutti gli alunni di scuola dell’ infanzia e delle classi V dei vari plessi.
Comprendere il valore della tra-dizione
Favorire lo svi-luppo unitario e armonico della persona e la con-tinuità dei pro-cessi formativi.
Nov. – dic.
In orario scolastico ed extrascolastico.
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Open Day Alunni e genitori delle classi quinte, della scuo-la Primaria di Castelve-trano in visita alla Sc. Sec. Pardo
Favorire il passaggio degli alunni da un or-dine di scuola all’altro.
Ottobre
Lavoriamo insieme Plesso Pardo: alunni del-le classi quinte, della scuola Primaria di Ca-stelvetrano.
Programmazione e realizzazione attività, di concerto tra gli alunni delle classi “ponte”.
Nov., e dic.
“A special english breaKfast”
Plesso Pardo: alunni del-le classi quinte del ples-so Capuana
Creare relazione di continuità tra i due ordini di scuola
Nov.
Musicando
Classi quarte e quinte, della scuola Primaria di Castelvetrano.
Favorire il passaggio degli alunni da un or-dine di scuola all’altro.
L’intero anno scolasti-co
“Libriamoci”
Alunni classi terze Sec. di 1° grado
Amore per la lettura
Ott.
FESTA DELL’ALBERO
Scuola .Primaria:
BORGO SELINUNTE
Scuola infanzia:
REDIPUGLIA
VIA TORINO
Favorire lo sviluppo unitario e armonico della persona e la con-tinuità dei processi formativi.
Ottobre-Novembre
In orario scolastico ed extrascolastico.
FESTA DI PRIMAVERA Scuola.Primaria
SAN. G. BOSCO
Scuola infanzia:
MARINELLA di Selinun-te
L. CAPUANA
Creare i presupposti affinché il passaggio da una scuola a quella successiva si realizzi all’ insegna della conti-nuità.
Aprile-Maggio
In orario scolastico ed extrascolastico.
ORIENTAMENTO Alunni classi terze
Sc. sec. di 1° grado
Favorire lo sviluppo unitario e armonico della persona e la con-tinuità dei processi formativi.
Garantire sostegno in tutti i momenti di scelta e transizione per promuovere inclu-sione e crescita negli alunni.
L’intero anno scolasti-co
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L’art. 21 della legge 15 marzo 1997, che istituisce l’autonomia delle istituzioni scolasti-
che, al comma 9 prevede “l’obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione
della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi”.
Con la Direttiva n. 85 del 12/10/2012 ogni istituzione viene sollecitata ad effettuare
l'analisi e la verifica del proprio servizio sulla base di:
♦ dati resi disponibili dal sistema informativo del Miur
♦ rilevazioni sugli apprendimenti ed elaborazioni sul valore aggiunto dell'Invalsi
♦ ulteriori elementi significativi integrati dalla scuola per essere in grado di:
- elaborare un rapporto di autovalutazione
- formulare un piano di miglioramento.
A tal fine, il nostro Istituto promuove una serie di consultazioni iniziali, in itinere e finali che
vedono coinvolti alunni, genitori e tutto il personale che opera nella scuola.
Dall'analisi dei dati raccolti verranno individuate alcune priorità di sviluppo e miglioramento in
modo da costruire un percorso calibrato per rispondere ai bisogni formativi e socio-culturali del
territorio e alle esigenze di studenti e del personale che opera nella scuola.
Il processo organizzativo si articolerà come segue:
Tutti i dati saranno resi pubblici tramite la piattaforma operativa del portale
” Scuola in chiaro”.
FASE AZIONI SCADENZA TEMPORALE
1 MONITORAGGIO
INIZIALE Entro il 15 Novembre 2014
IN ITINERE Entro il 28 Febbraio 2015
FINALE Entro il 31 Maggio 2015
2 RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Entro il 15 Luglio 2015
3 PIANO DI MIGLIORAMENTO Entro il 31 Luglio 2015
CAP. 5
Monitoraggio, valutazione e
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La valutazione degli apprendimenti scolastici e del comportamento degli allievi, assume una preminente
funzione formativa di accompagnamento dei percorsi educativo - didattici,
L'osservazione costante del processo di apprendimento consente ai docenti di avere un quadro chiaro e
realistico del raggiungimento o meno delle competenze di base, anche in un'ottica trasversale, e mira alla
definizione quantitativa e qualitativa di che cosa ciascun allievo ha acquisito in ordine:
ai percorsi disciplinari e interdisciplinari attuati;
al comportamento agito;
alle competenze personali maturate e testimoniate in precise situazioni di compito.
I docenti, nel corso dell’attività didattica, perseguendo oggettività, tempestività, trasparenza,
verificano e valutano:
♦ la situazione di partenza degli alunni generalmente con prove d’ingresso;
♦ l’evoluzione dell’apprendimento con prove periodiche;
♦ i risultati conseguiti, per lo più, con prove finali.
Il nostro Istituto, dopo aver deliberato in sede di collegio una valutazione con scadenza quadrimestrale,
definisce i seguenti descrittori relativi ai singoli voti:
10 OTTIM0
9 DISTINTO
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI VOTO DESCRITTORI
10 ⇒ Rivela conoscenze approfondite, preparazione e bagaglio culturale elevato. ⇒ Usufruisce, in forma consapevole, linguaggi e terminologia specifica. ⇒ Effettua collegamenti in autonomia sul generale e sullo specifico. ⇒ Fornisce ottime prestazioni in relazione agli standard di contenuto, lavorando
autonomamente, in modo corretto e creativo. ⇒ Utilizza in modo completo le competenze e si avvale del pensiero convergente e
divergente. ⇒ È in grado di reperire e organizzare conoscenze nuove e di mettere a punto
9 ⇒ Presenta conoscenze approfondite. ⇒ Impiega in modo appropriato i linguaggi specifici. ⇒ Ha capacità di orientamento e di collegamento, autonomia di valutazione. ⇒ Fornisce prestazioni più che buone in relazione agli standard di contenuto,
lavorando autonomamente, in modo corretto.
8 ⇒ Possiede conoscenze ordinate e le espone con chiarezza. ⇒ Utilizza un corretto linguaggio sia lessicale sia terminologico. ⇒ Effettua analisi relative a tematiche o testi specifici. ⇒ Esegue collegamenti con coerenza e buone capacità sintetiche. ⇒ Fornisce buone prestazioni in relazione agli standard di contenuto, lavorando in
modo corretto. ⇒ Possiede un buon livello di competenze che utilizza per risolvere problemi legati
all'esperienza con istruzioni date e in contesti noti.
7 ⇒ Possiede conoscenze e le espone in modo semplice, ma chiaro. ⇒ Utilizza un adeguato linguaggio sia lessicale sia terminologico. ⇒ Esegue collegamenti con coerenza, ma senza evidenti o spiccate capacità sintetiche. ⇒ Fornisce soddisfacenti prestazioni in relazione agli standard di contenuto. ⇒ Possiede un livello di competenze discreto.
6 ⇒ Mostra una preparazione aderente ai testi utilizzati con la presenza di elementi ripetitivi e mnemonici d’apprendimento
⇒ Usa semplici conoscenze che restano generalmente ordinate e sicure. ⇒ Ha capacità di orientamento e di collegamento, ma necessita di guida nello svolgi-
mento del colloquio. ⇒ Evidenzia imprecisioni espositive. ⇒ Fornisce sufficienti prestazioni in relazione agli standard di contenuto, lavorando in
situazioni semplici. ⇒ Sufficiente livello complessivo di acquisizione delle competenze.
45
VOTO DESCRITTORI
5 ⇒ Rivela una preparazione superficiale in elementi conoscitivi importanti; ⇒ Presenta difficoltà nello sviluppo dei collegamenti e degli approfondimenti. ⇒ Utilizza un linguaggio specifico ed espositivo non corretto senza capacità di autocorrezione. ⇒ Fornisce parzialmente prestazioni in relazione agli standard di contenuto,
lavorando in situazioni semplici, aiutato con supporto do domande stimolo e indicazioni dell'adulto o dei compagni.
⇒ Mostra un inadeguato livello di acquisizione
4 ⇒ Anche se guidato, non padroneggia conoscenze e abilità, neppure in modo elementare.
⇒ No riesce ad eseguire i compiti richiesti, anche con il supporto di domande sti-molo e indicazioni dell’adulto o dei compagni.
A conclusione della classe quinta della scuola primaria e della classe terza della scuola
secondaria di 1° grado, l’istituzione scolastica rilascia una certificazione delle competenze ac-
quisite, valutate su tre livelli:
Livello BASE: Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed
abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.
Livello INTERMEDIO: Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note e compie
scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
Livello AVANZATO: Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni anche non note,
mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità acquisite. Sa proporre e sostenere le
proprie opinioni ed assumere autonomamente decisioni consapevoli.
La certificazione si basa sull’osservazione delle prestazioni dell’alunno durante il percorso di studi
relativamente al “profilo educativo culturale e professionale dello studente alla fine del primo
ciclo di istruzione” e agli “obiettivi formativi” definiti nel POF