Dal Mediterraneo all Europa Le radici del futuro · 2017-09-20 · Storico-antropologica Area...

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Istituto Comprensivo “Capuana-Pardo” Castelvetrano Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014—2015 Dal Mediterraneo all’Europa “Le radici del futuro” Area linguistica Area Storico-antropologica Area Scientifico– tecnico– matematica Area Linguaggi non verbali

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Istituto Comprensivo

“Capuana-Pardo”

Castelvetrano

Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014—2015

Dal Mediterraneo

all’Europa

“Le radici del futuro”

Area

linguistica

Area

Storico-antropologica

Area

Scientifico– tecnico–

matematica

Area

Linguaggi non verbali

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Il nostro obiettivo:

elaborare una pedagogia che

insegni ad apprendere, per

tutta la vita dalla vita stessa Rudolf Steiner

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STRUTTURA DEL POF

3) dalla lettura del contesto

2) organizzazione risorse

4) progettazione didattica

5) monitoraggio, valutazione e documentazione

1) aspetti normativi

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POF

documento elaborato dalla Scuola, ne

esprime l’identità culturale e progettuale

Normativa di riferimento

⇒ autonomia scolastica;

⇒ Indicazioni Nazionali;

⇒ Circolari e direttive MIUR

per pianificar nelle diverse

scuole, percorsi e azioni formative specifiche

all’interno di un quadro comune di riferimento

Deliberato dal Collegio Docenti

Adottato dal Consiglio d’Istituto

Condiviso da famiglie territorio

traccia le linee e i criteri

definisce

◊ il curricolo con riferimento al profilo dello studente, al termine del primo ciclo d’istruzione,

ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per

ogni disciplina

◊ l’organizzazione dell’attività formativa in tutti gli aspetti e le dimensioni

◊ l’orario curricolare e le opportunità di ampliamento dell’offerta

◊ l’individuazione / ottimizzazione delle risorse

◊ l’organizzazione e le forme di coordinamento

◊ il potenziamento dell’offerta formativa ( progetti speciali, curriculari ed extracurricolari)

◊ i criteri, le linee-guida e le modalità di accertamento/valutazione e documentazione delle com-

petenze

◊ le intese con Enti Locali, Associazioni, Agenzie del territorio

CAP. 1

POF

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Scuola aperta al territorio

“apertura ricettiva e interattiva al territorio”

Il Pof esprime la pianificazione formativa, metodologica e didattica della

Scuola, su base annua e con prospettive triennale.

La sua struttura si articola in interventi tra loro coordinati e mirati ad

ampliare il confronto e la collaborazione tra scuola, famiglia, Enti Locali e

associazioni formative: un’ “apertura ricettiva e interattiva al territorio”.

… La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale.

La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa

poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessi-

tà di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con

funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo ...

Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni

costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle

comuni finalità educative… (Indicazioni Nazionali 2012).

Con il Pof si intende progettare una corretta integrazione fra Scuola –

Famiglie e Territorio individuandone i criteri di azione che fanno

riferimento:

∗ alla volontà di consolidare e rafforzare il rispetto e la tutela dell’ambiente

∗ alla visione del territorio come risorsa e “laboratorio” di ricerca-azione;

∗ alla maturazione del senso di cura e di legalità nei confronti

del patrimonio territoriale.

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L’ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

"CAPUANA—PARDO" Comprende :

la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di 1°

grado La presenza dei tre ordini

di scuola favorisce il raccordo e la continuità

educativa e garantisce l’unitarietà degli interventi Educativi.

CAP. 2

Organizzazione risorse

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SEDE CENTRALE PLESSO

“LUIGI CAPUANA”

Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria VIA MARIANO SANTANGELO:

La sede centrale comprende uffici di segreteria e presidenza, è dotata di ampio spazio esterno, palestra e laboratorio multimediale.

Tutte le aule di Scuola

primaria sono fornite di lavagna

interattiva.

Palestra

Laboratorio informatico Biblioteca

Aula Magna

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Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria Plesso ”Nino Atria”

Palestra Laboratorio multimediale

VIA TRAPANI

È dotato di spazio

esterno, palestra e

laboratorio multimediale.

Quasi tutte le aule di

scuola primaria sono

fornite di lavagna

interattiva.

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Scuola Primaria Pl. “S. G. BOSCO”

Scuola dell’infanzia Pl. “MARINELLA DI SELINUNTE”

Ubicata nella frazione di

Marinella/Selinunte:

via Caboto.

Ubicata nella

frazione di Marinella/

Selinunte;

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Scuola dell’infanzia

Plesso ”CATULLO” Via Catullo

È dotato di un vasto spazio esterno, di un grande androne e

aule ampie e luminose

Il salone delle feste

Aula Aula

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Ubicato nella zona sud

di Castelvetrano.

Ha un grande spazio

all’esterno e un ampio atrio

Scuola dell’infanzia Plesso ”VIA TORINO”

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Scuola dell’infanzia

Ubicata a Castelvetrano in

zona Palme.

L’edificio è circondato

da ampio giardino e da verande che consentono attività ricreative all’aperto.

Plesso “VIA BORSANI”

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Ubicata in zona Ospedale Civico di

Castelvetrano è ben collegata al cen-

tro e adiacente alla scuola primaria

Borgo Selinunte. Ha un ampio giardino,

atrio interno a più vani, cortile inter-

no, utilizzabili per spettacoli e mani-

festazioni.

Scuola dell’infanzia

Plesso “REDIPUGLIA”

via Diaz

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“BORGO SELINUNTE

Ubicato in zona Ospedale

Civico di Castelvetrano; è

ben collegato al centro e

adiacente alla scuola dell’infanzia Via

Redipuglia. L’edificio è circondato da

spazio asfaltato per giochi e manife-

stazioni all’aperto. La scuola è dotata

di un mini-laboratorio multimediale.

Aula multimediale

Aula Aula

Androne

Scuola Primaria

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Scuola Secondaria di primo

Scuola Sec. 1° Grado “G. PARDO”

Ubicato nella via Catullo n.8, è dotato di un vasto

spazio esterno, di un ’aula magna spaziosa, di 4 laboratori informatici,

di uno scientifico e di uno musicale

Aula Magna Aula Multimediale

Aula Pardo Laboratorio scientifico

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risorse umane e

professionali

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Scuola dell’Infanzia:

Scuola primaria

Scuola Secondaria di 1°grado:

Alunni

Scuola dell’Infanzia

n° sezioni 22

Scuola primaria n° classi 22

Scuola sec. Di 1° grado

n° classi 21

docenti

50

39

65

tempo

40 ore su 5 giorni

29 ore su 6 giorni

36 ore con due prolungamenti pomeridiani

Docenti– alunni –tempo scuola

⇒ Aula Magna

⇒ Aule per conferenze

⇒ Biblioteche

⇒ Aule multimediali

⇒ Aule laboratoriali

⇒ Emeroteca;

⇒ Laboratorio linguistico

⇒ Laboratorio scientifico

⇒ Laboratorio musicale

⇒ Palestre coperte ampie e

Spazi- Attrezzature - Sussidi

Vincoli da rispettare

Per gli insegnanti

Per i docenti

Per gli alunni

Per gli alunni

25 ore di lezioni (settimanali)

18 ore di lezioni (settimanali)

200 giorni di lezioni

200 giorni di lezioni

Per i docenti 22ore di attività didattica + 2 h di programmazione

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ORGANIZZAZIONE Suola dell’Infanzia

Tempo scuola: 08:00 \16:00 (tempo normale), dal lunedì al venerdì;

Progettezione curricolaro verticale e interdipartimentale;

Divisione anno scolastico in due quadrimestri;

2 Incontri “Scuola Famiglia”.

Scuola Primaria

Tempo scuola :orario antimeridiano: 08:30\13:30, (dal lunedì al venerdì); 08:30\12:30, (sabato)

Progettazione curricolo verticale e interdipartimentale;

Divisione anno scolastico in due quadrimestri;

Consigli di classe ordinari: 3+1 per Quadrimestre;

Incontri “Scuola Famiglia” periodici.

Scuola Secondaria di 1°grado

Tempo scuola antimeridiano: 5 tempi di 55’, ricreazione di 15’( lun./sab. );

Tempo scuola pomeridiano: due prolungamenti settimanali di tre tempi di 55’, ricreazione 30’; Progettazione curricolo verticale e interdipartimentale

Divisione anno scolastico in due quadrimestri;

Pagellino bimestrale per i ragazzi che non raggiungono la sufficienza nelle discipline;

Laboratori extracurricolari di eccellenza;

Consigli di classe ordinari: 3+1 per Quadrimestre

Incontri “Scuola Famiglia” periodici.

PRESUPPOSTI: Superare la dimensione puramente informativa delle discipline. Utilizzare le discipline per portare ogni preadolescente a sviluppare capacità che possano metterlo Nelle condizioni di saper produrre cultura e di crescere in una scuola di qualità.

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DIRIGENTE

GIUNTA

ESECUTIVA

STAFF DEL DIRIGENTE

Collab. Vicario Caterina Li Causi

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Presidente COLLEGIO DEI DOCENTI

D.S.G.A. DOCENTI FUNZIONE STRUMENTALE

AREA 1 Teresa Maria Olivo Maria Compagno

AREA 2

Vincenza Barresi Guerrina Rosanna Capozzello

AREA 3

Anna Maria Orlando Anna Cristina

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Anna Bonanno

Leonarda Drago

Rosalba Giammarinaro

Sabina Infranca

COLLABORATORI SCOLASTICI

Ala Michele

Anatra Luigino

Cosentino Nunzio

Dattolo Nunzio

Di Stefano Chiavaro Vincenzo

Faraci Sergio

Gancitano Vito

Gennaro Rosa

Giambalvo Giovanna

Greco Maria G.

Grimaldi Maria

Lamia Gabriella

Lucchese Giuseppa

Manfrè Pietro

Marino Giuseppe

Milazzo Vito

Pulone Caterina

Ragona Vincenza

RESPONSABILI DI PLES-SO INFANZIA

Capuana: Erina Clemente

Marinella: Maria Russo

Borsani: Fabriele Antonina

Redipuglia: Angela Caracap-pa

Nino Atria: Gina Lombardo

Catullo: Francesca Binaggia

COMITATO DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI

Gina Lombardo

Rosaria Muratore

Giovanna Cirabisi

Anna Cristina

Membri supplenti:

COMMISSIONI:

QUALITA’-INVALSI-AUTOVALUTAZIONE

CONTINUITA’- FORMAZIONE CLASSI

ORARIO

ELETTORALE

G.L.I.

PRESIDENTI E SEGRETARIO INTERSEZIONE

Murania Marilena- Ingoglia Grazia

Russo Maria- Caracappa Angela

Palermo Mimma Rita- Nastasi Mariella

Russo Maria - Caracappa Angela

Cannatella Girolama- Ciulla Vincenza

RESPONSABILI DI PLES-SO PRIMARIA

Capuana: Rita Magro

Nino Atria: Guerrina Rosan-na Capozzello

Borgo Selinunte: Caterina Surdo

RESPONSABILI DI PLESSO SC. SEC. DI 1° GRADO

Gennaro Pardo:

PRESIDENTI e SEGRETARI CONSIGLIO INTERCLASSE

Classi

Prime: Barresi Vincen-za-Surdo Caterina

Seconde:Bonfante Miche-la Brancati Santa

Terze: Viviano incenza. Pisciotta Fancesca.sca

Quarte: Accardi M.arianna

Capozzello Guerrina

ORGANIGRAMMA ISTITUTO COMPRENSIVO “CAPUANA - PARDO”

A.S. 2014/2015

COORDINATORE/SEGRETARIO DI CLASSE

1° A

Gentile Francesca; 2°A Olivo Maria Teresa 3°A

La Grassa Francesca

1°B Ingoglia Angela 2°B Pellicane Vincenza 3°B

Santangelo Laura

1°C Cavallaro Maria Elena 2°C Saravallo Francesca 3°C Catalano Francesca 1°E Gancitano Giovanna 2°E Cudia Maria Grazia 3°E Galfano Loredana 1°F Calabrese Giovanni 2°F Catalanotto Vita 3°F Cataldo Pasqua Maria 1°G Cirabisi Giovanna 2°G Errante Maria Teresa 3°

G Cristina Anna

1°H Rizzo Maria Vita 2°H Ferranti Raffaella 3°H

Bellone Grazia

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Componente Genitore

◊ Accardo Vito G.

◊ Catania Nicolò

◊ Lazio Maria

◊ Li Causi Caterina

◊ Li Vigni Antonino

◊ Mangiaracina Giuseppe

◊ Maniscalco Domenica

◊ Pizzo Francesca

Componente non Docente

◊ Grimaldi Maria

◊ Renda Angelo

Componente Docente

◊ Callea Antonina

◊ Caracappa Angela

◊ Cavallaro Maria Elena

◊ Di Giuseppe Anna Maria

◊ Lo Presti Rosa

◊ Muratore Rosaria

◊ Rizzo Antonino

◊ Scaglione Santo

Incarichi

Presidente: Li Vigni Antonino

Vicepresidente: Catania Nicolò

Segretario: Muratore Rosaria

Presidente: Anna Vania Stallone - D.S.

Segretario: Benedetta Stallone - D.S.G.A.

Docente - Rizzo Antonino

Genitori- Maniscalco Domenica

Accardo Vito Giuseppe

ATA: Grimaldi Maria

Presidente: D. S prof. Anna Vania Stallone

Genitore; Maniscalco Anna

Cinquemani Rosanna

Docente: Cirabisi Maria Giovanna

Consiglio d’Istituto

Giunta esecutiva Organo di garanzia

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L’analisi dei bisogni formativi rappresenta il

fattore chiave, l’elemento propedeutico alla progettazione e alla prassi educativa.

Una corretta individuazione dei bisogni formativi, attenta all’analisi dello specifico contesto in cui si opera,

risponde alla crescente esigenza di assicurare un’elevata qua-lità della formazione.

CAP. 3 Dalla lettura del contesto

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La La città di Castelve-trano Selinunte, pae-se di circa 30.000 abi-tanti, sorge su una bas-sa collina degradante sul mare, compresa fra la valle del Belice e la Val di Mazara. Ha origini

antichissime risalenti alle popolazioni sicane di Legum e possiede il più grande parco archeologico d’Europa. Ricca di storia e di cultura, è tra i territori più fertili ed ameni della Sicilia sud- occ., con coste dorate interessate, in quasi tutta la loro e-stensione, da formazioni sabbiose a duna ricche di flora e di fauna endemiche e peculiari; il clima, l’abbondanza d’acqua, la fertilità della terra le hanno permesso, per secoli, un notevole sviluppo di tutte le colture agricole. Oggi l’economia, prevalentemente agricolo-artigianale, presenta un progressivo deterioramento con con-sequenziale avanzamento della disoccupazione dei settori menzionati, dovuto a diversi fattori: scomparsa di agrumeti, seminativi e tutte quelle colture considerate minori o poco redditizie (fichidindia, mandorli ecc..);

scarsa cura del patrimonio ambientale che ha portato alla quasi totale scom-parsa della splendida macchia mediterranea e all’abusivismo edilizio. In anni recenti si è cercato di fare dell’artigianato, del commercio un volano per l’economia locale con pochi risultati, poiché questi tentativi di ripresa eco-nomica sono risultati slegati dal reale recupero delle nostre radici storico-antropologiche che potrebbero trovare una concreta applicazione nell’ecomia del territorio, rappresentandone la tessera mancante. Nel centro urbano sorgono il teatro Selinus, punto di aggre-gazione culturale, il museo civico e la bi-blioteca comunale che costituiscono un polo

di imprescindibile valore per la formazione dei giovani. Le nume-rose chiese dislocate nei vari punti della città assieme alla scuola e alle altre agenzie formative del territorio, rappresentano un riferimento per bambini, adolescenti e ragazzi, Un’altra risorsa di rilievo nel contesto del nostro Comune è costituita dalle palestre e dalle scuole di danza classi-ca e moderna che soddisfano i bisogni di svago e movimento di giovani e meno giovani. Inoltre sono presenti sul territorio parecchie associa-zioni di volontariato. L’I.C. “Capuana Pardo” nato l’01/09/2014 dal dimensionamento del Terzo Circolo Didattico e dell’ I.C.”G. Pardo”, insiste su tutto il territorio di Castelvetrano Selinunte. Il contesto ambientale risulta molto variegato: in esso, infatti, convivono diverse realtà e differenti organizzazioni economico-produttive. Ad un'utenza più emancipata e culturalmente motivata, se ne contrappone una deprivata e caratterizzata da notevoli carenze culturali ed affettive che condizionano pesantemente il percorso scolastico-formativo dei ragazzi, con una scarsa attitudine all’ascolto, all’autocontrollo e con una ridotta capacità di concentrazione e motivazione a forte rischio di dispersione scolastica. La scuola intende rispondere alle diverse esigenze del suo bacino d’utenza, operando affinché le potenzialità lavorative si attualizzino grazie ad un serio supporto conoscitivo e formativo, ripristinando così la tessera mancante per un reale e concreto sviluppo economico- sociale. Puntare sulla conoscenza e sulla salvaguardia delle tradizioni e del patrimonio storico e ambientale, può e deve rappresentare la chiave di volta per un effettivo sviluppo socio-economico-culturale del paese.

L’ ISTITUTO COMPRENSIVO

“CAPUANA—PARDO” ha i propri plessi scolastici

su tutto il territorio di Castelvetrano-Selinunte

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L’I. C. “L. Capuana”, dopo aver prestato attenzione ai bisogni della realtà locale in cui si trova ad operare e tenuto conto delle Indicazioni Nazionali, ha elaborato un Piano

dell’Offerta Formativa, atto a fornire opportunità che diano risposte adeguate alle

criticità riscontrate, attraverso:

Gli approcci multipli e pluriprospettici: che impongono alla scuola di modificare

non solo continuamente i contenuti dell’insegnamento / apprendimento e di met-

tere in discussione l’assetto disciplinare

(considerati anche gli esiti della ricerca epi-

stemologica che prefigura la possibilità di nuo-

ve aggregazioni delle discipline scolastiche),

ma di passare ad una scuola aperta, impegnata

nella ricerca interdisciplinare e transdiscipli-nare, che assicuri e garantisca agli utenti

continuità fattiva nelle tappe fondamentali

della loro crescita culturale e umana, e offra le condizioni per una collaborazione sinergica tra gli insegnanti mirata all’ acquisizione delle com-

petenze chiave europee. Gli apprendimenti significativi: una Programmazione dove conoscenze e abilità

diventano occasioni per lo sviluppo globale dell’allievo e accrescono in maniera

armonica le capacità intellettuali, estetico- espressive, motorie, operative, sociali, morali e religiose.

La personalizzazione dei percorsi: piani individualizzati, calibrati in funzione

delle differenti età ed esigenze, e organizzati nell’ambito del curricolo d’Istituto, che rappresenta la nervatura significativa per lo sviluppo delle com-petenze.

Una scuola, quindi, dove:

∗ partecipazione e coinvolgimento; ∗ conoscenza condivisa (scambio, confronto, collaborazione, costruzione); ∗ individualizzazione; diventano i cardini su cui si costruisce e si promuove la formazione del cittadino re-

sponsabile che sia in grado di interagire produttivamente con la realtà in cui si trova ad

operare.

Le risposte ai bisogni formativi

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Operare collegialmente e in maniera condivisa a vari livelli

(Istituto, dipartimenti, intersezioni, inter-classi, consigli di classe ) Superamento delle divisioni settoriali dei saperi: rilettura critica delle discipline nell’ottica

dell’area disciplinare con l’individuazione di aree di sovrapposizione.

Analisi delle competenze chiave europee , attraverso l’analisi epistemologica delle discipline per

l’individuazione dei nuclei fondanti che permettono di raggiungere i traguardi egli obiettivi di

Apprendimento che ritroviamo nelle Indicazione Ministeriali del 2012.

Declinazione degli obiettivi di Apprendimento: abilità e conoscenze ; e scelta dei contenuti

Individuazione, in base ai bisogni dell’utenza, della Tematica del POF

Macro-Progettazione delle Unità di Apprendimento (progetti interdipartimentali). la Matrice

affrontata dal punto di vista dei vari ambiti disciplinari.

Ripensamento delle metodologie didattiche in un processo articolato di sviluppo attestazione di compe-

tenze (didattica laboratoriale, tecnologie multimediali, didattica attiva).

Rilevazione della valutazione con attività diverse e con riferimento a opportuni indicatori,

osservazioni in situazione, verifiche tramite test, evidenze, compiti significativi e prove

autentiche, interrogazioni, …, processi e atteggiamenti che sono importanti per la rilevazione

delle risorse e il raggiungimento di conoscenze, abilità e competenze previste.

In ruolo fondamentale è svolto dai dipartimenti disciplinari da un lato, dall’intersezione,

dall’inter-classe e dai consigli di classe dall’altro, supportati dalla commissione area 1A

∗ I Dipartimenti contribuiscono all’analisi epistemologica delle discipline n e individuano i nu-

clei fondanti, su cui sviluppare le Unità di Apprendimento, e li agganciano alle compe-

tenze chiave europee.

∗ I Consigli di classe, sostengono l’integrazione delle discipline, scelgono il progetto

dipartimentale da seguire adattandolo al profilo formativo integrato, della classe in

generale e del singolo allievo in particolare, monitorandone l’evoluzione tra profilo atte-

so e profilo individuali emergente, attraverso i parametri trasversali che ispirano

la valutazione e la certificazione.

Le buone pratiche nella progettazione per competenze

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La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti

d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione ter-

ritoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva del-

la scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento p e r

tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.

L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli im-

pedimenti vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le condizioni

per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò non significa negare che ognuno di noi è diverso o nega-

re la presenza di disabilità che devono essere trattate in maniera adeguata, ma vuol dire spostare l’analisi e

l’intervento dalla persona al contesto, per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione. Pertanto

sulla base dell’analisi del tessuto sociale il nostro Istituto si propone un progetto mirato, atto a ricevere in

modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione.nDa

qui matura l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi specifici che, inseriti in un progetto scolastico,

possano anche diventare occasione di formazione per i docenti. Nella Circolare Ministeriale n°8 del 6 marzo

2013 si precisa che l'individuazione dei BES e la successiva attivazione dei percorsi personalizzati sarà deli-

berata da tutti i componenti del team docenti, dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico, dai do-

centi e condiviso dalla famiglia. I docenti potranno avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali

degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge

170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle Linee guida. Le recenti disposizioni ministeriali riconoscono

agli insegnanti la possibilità di individuare l’alunno con BES sulla base di «fondate considerazioni pedagogiche

e didattiche». L'area dei BES comprende tre grandi arie:

- "DISABILITÀ" (certificata ai sensi della legge 104/92, con il conseguente diritto alle

misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante di sostegno);

- ”DSA” (DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI);

- “SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO “.

Alunni con Bisogni Educativi Speciali

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COMPOSIZIONE G.L.I. A.S. 2014/2015

RUOLO NOME

Dirigente Scolastico

prof. ANNA VANIA STALLONE

Funzione Strumentale

Prof.Anna Orlando

Docenti Referenti

SC. INFANZIA: Antonina Callea SC. PRIMARIA: Maria Scalia SC. SEC. DI 1° GRADO: Triolo Giovanna

Coordinatori di interse-zione, inter-classe, del Consiglio di classe

SC. INFANZIA: Mimma Rita Palermo., Maria Campagna. SC. PRIMARIA: Rosaria Muratore, Maria Bonfante SC SEC. DI 1° GRADO: Giovanna Gancitano, Francesca Saravallo, Pasqua-Lena Cataldo.

Rappresentanti dei genitori

Anna Maria Di Giuseppe (genitore di via Torino) Patrizia Napolitano (genitore sc. di 1° gr.)

Operatore Sanitario

Dott. Paolo Pace (neuropsichiatria infantile di Castelvetrano)

Docente Curriculare

Maria Vita Rizzo

Docenti specializzati nel sostegno

Scalia, Giattini, Vitiello, B. Ciaravolo, Cusenza, D'Angelo, Saluto, Guarino Monachella, Montalto, Gancitano, Filardo, Rizzo, Cascio, Sacco, Migliaccio, Labruzzo, Rallo, A. Rizzo, Anna Orlando, Errante Parrino, Di Stefano, Trio-lo, Di Miceli, M. Romeo.

Composizione G.L.I. a.s. 2014/2015

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La didattica laboratoriale, che si avvale della strumentazio-

ne tecnologica più moderna, rappresenta, nella Scuola d'oggi,

l'approccio più idoneo alla costruzione di un sapere collabo-

rativo e condiviso.

Le nuove Tecnologie, già con l’introduzione delle Lim in clas-

se, sostengono quotidianamente il lavoro dei docenti in attivi-

tà interdisciplinari, strutturate attraverso percorsi formativi

flessibili.

In tal modo, nella nostra Istituzionescolastica, si mira ad

integrare e valorizzare l'intreccio tra didattica e tecnologia per rispondere alle diverse esigenze degli

alunni e alle oro modalità di apprendimento, non più basate solo sulla sequenzialità, ma strutturate secondo

percorsi reticolari che portano ad una conoscenza globale.

In tale contesto l’introduzione dei tablet all’interno delle classi ben esemplifica le tre principali caratte-

ristiche della trasformazione che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, comprese le tecnolo-

gie didattiche, stanno oggi vivendo in una società caratterizzata sempre più dalla presenza di

“nativi digitali”.

Sia la LIM che i tablet traducono alla perfezione questo concetto consentendo a docenti e alunni di

intervenire sulla sua superficie direttamente con le dita o con uno stilo: i concetti diventano visibili e mani-

polabili.

Da qui ne consegue anche la socialità di questo strumenti; sono dispositivi in grado di creare

“cooperazione tra discenti” e tramite gli spazi virtuali dei Social Network ci consentono di introdur-

re l’ultimo aspetto sensibile della trasformazione tecnologica in corso; essi sono strumenti attraverso i

quali è possibile allestire e coltivare reti sociali.

Nella LIM questo si traduce nella possibilità di immaginarla come uno spazio da condividere; nei tablet

ciò si traduce con la possibilità di condividere informazioni, lavori di gruppo, creare dei veri e propri og-

getti multimediali. In questa direzione si sta muovendo la nostra scuola in un contesto in cui l’alunno sia il

vero “protagonista del processo di apprendimento”.

Didattica laboratoriale con strumentazione tecnologica

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Uso del registro elettronico:

◊ Docenti dei tre ordini di scuola

Corso di formazione/ricerca- Azione sulle nuove Indicazioni per il Curricolo della scuola della Scuola dell’Infanzia Primaria

e secondaria di 1° grado:

◊ Docenti per ogni ordine di scuo-la

Didattica inclusiva BES – DSA:

◊ Docenti dei tre ordini di scuola

Seminario formazione didattica LIM:

◊ Docenti della scuola secondaria e docenti della scuola primaria

Seminario didattico sull’ utilizzo dei tablet

◊ Docenti della scuola secondaria e docenti della scuola primaria

AREA di FORMAZIONE

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Protocolli d’intesa con:

∗ Kiwanis club – Castelvetrano

∗ Associazione Culturale “ Musica e Arti”

∗ EIPASS

∗ UNESCO

∗ TRINITY

∗ Università Bocconi: “Giochi matematici”

RISORSE ESTERNE (Enti Partner e Associazioni)

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Le risorse e le opportunità del territorio e gli spazi a

disposizione delle scuole vengono di conseguenza predisposti per:

⇒ stare bene insieme e apprendere in modo operativo e cooperativo;

⇒ imparare in modi diversi, in ambienti appositamente strutturati

(palestra/saloni, biblioteca, ambienti – laboratorio, giardino…) o

anche all’interno dello spazio-aula.

Il Piano dell’offerta formativa individua nell’ attività laboratoriale il contesto idoneo

per coinvolgere più profondamente gli allievi nel processo di insegnamento

-apprendimento, offrendo loro la possibilità di:

riempire di significati “operativi ” i contenuti dell’insegnamento/apprendimento.

Nell’ambiente - laboratorio gli allievi dispongono di linguaggi e strumenti inconsueti per

la comprensione di sé e della realtà; sperimentano procedure e materiali; condividono per-

corsi e significati; acquisiscono competenze e abilità, in un contesto di confronto e di so-

cialità.

La didattica laboratoriale riguarda: La Scuola dell’ Infanzia- La Scuola Primaria

La Scuola Secondaria di 1°grado

Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione, rivestono

un ruolo importante nella formazione dei giovani e costituiscono un valido strumento nell’azione

didattico- educativa.

Sul piano educativo consentono un positivo sviluppo delle dinamiche socio-affettive del

gruppo classe e sollecitano la curiosità di conoscere.

Sul piano didattico favoriscono l’apprendimento delle conoscenze, l’attività di ricerca e la

conoscenza dell’ambiente.

Ambiente-Laboratorio: visite guidate e viaggi d’istruzione

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CAP. 4

Progettazione

SCUOLA DELL’INFANZIA

CAMPI DI ESPERIENZA

I discorsi e le parole La conoscen-

za del mondo Il sé e l’altro Il corpo in movimento Immagini, suoni,

colori SCUOLA PRIMA-

RIA

AREE, AMBITI

DISCIPLINARI Area linguistica

Area scientifico

- logico- matemati-

ca

Area socio-antropologica Area

Linguaggi Non verbali

SCUOLA SEC. DI

I GRA-DO

DISCIPLINE I t A L I A N O

I N G L E S E

F R A N C E S E

M A T E M A T I C A

S C I E N Z E

TECNOLOGIA

ST O R I A

GE O G R A F I A

C I T T. C O S T.

R E L I G I O N E

EDUCA-ZIONE FISICA

A R t E

m U S I C A

aree

1 2 3 4

Dai campi di esperienza alle Competenze chiave

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DALLE INDICAZIONI NAZIONALI AL CURRICOLO

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Curricolo verticale interdipartimentale

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

Comunicazione nella madrelin-gua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenze sociali e civiche Consapevolezza ed espressione culturale Competenza digitale Imparare a imparare Spirito di iniziativa e impren-ditorialità

Per ciascuna delle competenze

chiave europee sono state in-

dividuate le competenze tra-

sversali specifiche i traguar-

di per lo sviluppo delle com-

petenze al termine della

scuola dell’infanzia, primaria e

sec. di 1° grado, gli obiettivi di

apprendimento relativi alla

Scienze antropologica

Scienze, matematica,

tecnologia

Trasversali a tutte

e discipline

Linguaggi verbali

(la comunicazione chiave

n°1 e la n.°2 sono state

accorpate)

PROGRAMMAZIONE INTERDIPATIMENTALE (per aree)

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Dipartimenti: Area Linguistica; Area Scientifica—area—tecnico—

matematico; Area storico—antropologica; Area dei Linguaggi non verbali

⇒ I dipartimenti hanno avviato la struttura del Curricolo ver-

ticale attraverso l’individuazione:

- delle Competenze Europee in riferimento alle competenze disciplinari;

- dei traguardi delle Indicazioni Nazionali (2012) ;

- degli obiettivi di apprendimento, declinandoli per conoscenze ed abilità

⇒ hanno tenuto conto della diversa scansione dei vari periodi

didattici:

- della tappa intermedia dopo i primi due anni della scuola primaria, dove si intende acquisita la strumentalità

- della definizione di obiettivi di apprendimento, definiti in relazione al termine della scuola dell’infanzia

- del quinto anno della scuola primaria e al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado

- dei traguardi di competenza posti al termine dei più significativi snodi del percorso scolastico che va dai tre ai

quattordici anni (previsti dalle Indicazioni)

- degli aspetti trasversali e delle connessioni tra le discipline che costituiscono le diverse aree

- delle attività integrative o complementari (fra queste sono state inserite le proposte di viaggi d’istruzione e di uscite

sul territorio)

- delle azioni progettuali (Macro – progetto d’istituto “Dal Mediterraneo all’Europa”)

- dell’ apertura al territorio (collaborazioni con enti e associazioni locali).

⇒ Il tutto per :

-la valutazione.

Un ulteriore spunto per la strutturazione del curricolo è stato fornito dall’analisi

dei risultati delle Prove Invalsi relative al precedente anno scolastico. I dati emersi, sono

stati messi a confronto e letti in un’ottica di verticalità.

Scansione programmatica

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AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

Scuola dell’Infanzia

Titolo Plesso – destinatari Finalità Tempi di realizzazione

“Motricità e

Musicoterapia”

Alunni disabili (sez. A- B via Torino)

(sez. A Redipuglia)

Autonomia e integra-zione

Da gennaio a maggio

“Insieme per cresce-re”

Alunni che non si avval-gono dell’insegnamento della religione Cattoli-ca.

(Via Torino- Redipuglia- Capuana- Borsani)

Valorizzazione delle differenze superamen-to omologazione cultu-rale.

L’intero anno scolasti-co

(1h e 30 m. a settima-na)

Sperimentazione clas-si aperte

Via Torino

tutte le sezioni

Relazioni interpersona-li e apprendimenti fra alunni della stessa fa-scia d’età

Due volte a settimana

1° quadrimestre

Scuola Primaria

“Motricità e

Musicoterapia”

Alunni disabili

(1^A -2^ A-3^ A Ca-puana)

( 3^A Borgo Selinunte)

(Pluriclasse1^/2^ S.G. Bosco)

“Motricità e

Musicoterapia”

Da gennaio a maggio

PEDIBUS

Alunni dei plessi: Ca-puana, N. Atria, S. G. Bosco

Ed. ambiente salute - ed. stradale.

Dal mese di marzo al mese di maggio

(promosso dall’Ente Locale)

“Viaggio intorno al mondo alla scoperta dei diritti dei bambi-ni”

Alunni che non si avval-gono dell’insegnamento della religione Cattoli-ca.

(tutti i plessi)

Valorizzazione delle differenze

superamento omologa-zione culturale.

L’intero anno scolasti-co

“Il mare e la scuola”

S. G. Bosco Conoscenza del proprio territorio- del patri-monio culturale sul ma-re (Selinunte)

Genn.- febbr.

Mar. – apr. Magg.

“Identikit”

Classe 4^A (N. Atria) Igiene dentale Genn.- febbr.- marz.

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Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1°grado

Baby Consglio Alunni classi quinte

(Primaria)

Sc. Sec. 1° gr.

Ed. alla Cittadinanza Intero a. s.

“Gli scacchi: un gioco per crescere”

Alunni di 3^, 4^, 5^

e

Sec. di 1° gr.

Sperimentazione atti-vità didattiche formative/ educative per affinare le abilità degli alunni

Nov. – marz. (3h settimanali)

EXTRACURRICOLARI

Progetto UNESCO

Alunni:

delle terze e quinte classi – Capuana e

scuola Sec. di 1° gr.

Ed alimentare- ed. am-bientale – sviluppo so-stenibile

Ott. – nov.

Telethon

Classi quinte

Sc. Primaria

Sc. Sec. 1° gr.

Promuovere la solida-rietà

Ott. –nov.- dic.

“Eliminate” –

Classe quinte Primaria-

Sc. Secondaria 1° gr

Promuovere la solida-rietà

Ott., nov., dic.. (promosso dal Kiwanis

“Batti 5… amico”

Progetto AIAS- Con-corso

Classi 4^A- 5^A e 5^B Capuana.

Pluriclasse: 3^, 4^, 5^, S. G. Bosco.

Sc. Sec. 1° gr. Classi1^C, 1^E, 2^F, 2^A.

Sensibilizzazione alla cultura della diversità.

Intero a. s.

Educazione all’ambiente e alla salute

Classi: terze, quarte e quinte, sc. Pr.

Classi seconde

Sec. 1° gr.

Ed. alimentare Genn.- febbr.- marz.- apr

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Scuola Secondaria di 1°grado

Progetto Insieme

Alunni disabili di tutte le classi della Sc. Sec 1° Gr

Integrazione Intero a. s.

Progetto Autonomia

Alunni disabili di tutte le classi del Plesso

Conoscenza del terri-torio

Intero a. s.

“Viaggio intorno al mondo alla scoperta dei diritti dei bambi-ni”

Alunni che non si avval-gono dell’insegnamento della religione Cattoli-ca.

Interiorizzazione di-ritti doveri.

Prevenzione fenomeno bullismo

Intero a. s.

Progetto Napoli 1999

Giochi matematici Bocconi 2014/2015.

Secondaria di I grado

Per allenarsi ad af-frontare gare di logica.

Intero a. s.

“Ricordiamo la Shoah”

Incontro - dibattito

classi terze Conoscenza del feno-meno.

Gennaio

Spazio pubblico e democrazia

Classe 2^A Conoscere il territorio 2^ Quadrimestre

PROGETTI CHE RIGUARDANO

I TRE ORDINI DI SCUOLA

- Pon programmazione 2014/2020

- Progetti Area a Rischio

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Titolo Destinatari

Plesso –

Finalità Tempi di realizzazione

“NINNAREDDA:

"Natale E Tradi-zioni”

Secondaria di I grado S.P. L.CAPUANA, NINO A-TRIA

SAN. G. BOSCO, S.I. L.CAPUANA, NINO A-TRIA, VIA CATULLO, VIA BORSANI, MARINELLA

Tutti gli alunni di scuola dell’ infanzia e delle classi V dei vari plessi.

Comprendere il valore della tra-dizione

Favorire lo svi-luppo unitario e armonico della persona e la con-tinuità dei pro-cessi formativi.

Nov. – dic.

In orario scolastico ed extrascolastico.

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Open Day Alunni e genitori delle classi quinte, della scuo-la Primaria di Castelve-trano in visita alla Sc. Sec. Pardo

Favorire il passaggio degli alunni da un or-dine di scuola all’altro.

Ottobre

Lavoriamo insieme Plesso Pardo: alunni del-le classi quinte, della scuola Primaria di Ca-stelvetrano.

Programmazione e realizzazione attività, di concerto tra gli alunni delle classi “ponte”.

Nov., e dic.

“A special english breaKfast”

Plesso Pardo: alunni del-le classi quinte del ples-so Capuana

Creare relazione di continuità tra i due ordini di scuola

Nov.

Musicando

Classi quarte e quinte, della scuola Primaria di Castelvetrano.

Favorire il passaggio degli alunni da un or-dine di scuola all’altro.

L’intero anno scolasti-co

“Libriamoci”

Alunni classi terze Sec. di 1° grado

Amore per la lettura

Ott.

FESTA DELL’ALBERO

Scuola .Primaria:

BORGO SELINUNTE

Scuola infanzia:

REDIPUGLIA

VIA TORINO

Favorire lo sviluppo unitario e armonico della persona e la con-tinuità dei processi formativi.

Ottobre-Novembre

In orario scolastico ed extrascolastico.

FESTA DI PRIMAVERA Scuola.Primaria

SAN. G. BOSCO

Scuola infanzia:

MARINELLA di Selinun-te

L. CAPUANA

Creare i presupposti affinché il passaggio da una scuola a quella successiva si realizzi all’ insegna della conti-nuità.

Aprile-Maggio

In orario scolastico ed extrascolastico.

ORIENTAMENTO Alunni classi terze

Sc. sec. di 1° grado

Favorire lo sviluppo unitario e armonico della persona e la con-tinuità dei processi formativi.

Garantire sostegno in tutti i momenti di scelta e transizione per promuovere inclu-sione e crescita negli alunni.

L’intero anno scolasti-co

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L’art. 21 della legge 15 marzo 1997, che istituisce l’autonomia delle istituzioni scolasti-

che, al comma 9 prevede “l’obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione

della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi”.

Con la Direttiva n. 85 del 12/10/2012 ogni istituzione viene sollecitata ad effettuare

l'analisi e la verifica del proprio servizio sulla base di:

♦ dati resi disponibili dal sistema informativo del Miur

♦ rilevazioni sugli apprendimenti ed elaborazioni sul valore aggiunto dell'Invalsi

♦ ulteriori elementi significativi integrati dalla scuola per essere in grado di:

- elaborare un rapporto di autovalutazione

- formulare un piano di miglioramento.

A tal fine, il nostro Istituto promuove una serie di consultazioni iniziali, in itinere e finali che

vedono coinvolti alunni, genitori e tutto il personale che opera nella scuola.

Dall'analisi dei dati raccolti verranno individuate alcune priorità di sviluppo e miglioramento in

modo da costruire un percorso calibrato per rispondere ai bisogni formativi e socio-culturali del

territorio e alle esigenze di studenti e del personale che opera nella scuola.

Il processo organizzativo si articolerà come segue:

Tutti i dati saranno resi pubblici tramite la piattaforma operativa del portale

” Scuola in chiaro”.

FASE AZIONI SCADENZA TEMPORALE

1 MONITORAGGIO

INIZIALE Entro il 15 Novembre 2014

IN ITINERE Entro il 28 Febbraio 2015

FINALE Entro il 31 Maggio 2015

2 RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Entro il 15 Luglio 2015

3 PIANO DI MIGLIORAMENTO Entro il 31 Luglio 2015

CAP. 5

Monitoraggio, valutazione e

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La valutazione degli apprendimenti scolastici e del comportamento degli allievi, assume una preminente

funzione formativa di accompagnamento dei percorsi educativo - didattici,

L'osservazione costante del processo di apprendimento consente ai docenti di avere un quadro chiaro e

realistico del raggiungimento o meno delle competenze di base, anche in un'ottica trasversale, e mira alla

definizione quantitativa e qualitativa di che cosa ciascun allievo ha acquisito in ordine:

ai percorsi disciplinari e interdisciplinari attuati;

al comportamento agito;

alle competenze personali maturate e testimoniate in precise situazioni di compito.

I docenti, nel corso dell’attività didattica, perseguendo oggettività, tempestività, trasparenza,

verificano e valutano:

♦ la situazione di partenza degli alunni generalmente con prove d’ingresso;

♦ l’evoluzione dell’apprendimento con prove periodiche;

♦ i risultati conseguiti, per lo più, con prove finali.

Il nostro Istituto, dopo aver deliberato in sede di collegio una valutazione con scadenza quadrimestrale,

definisce i seguenti descrittori relativi ai singoli voti:

10 OTTIM0

9 DISTINTO

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI VOTO DESCRITTORI

10 ⇒ Rivela conoscenze approfondite, preparazione e bagaglio culturale elevato. ⇒ Usufruisce, in forma consapevole, linguaggi e terminologia specifica. ⇒ Effettua collegamenti in autonomia sul generale e sullo specifico. ⇒ Fornisce ottime prestazioni in relazione agli standard di contenuto, lavorando

autonomamente, in modo corretto e creativo. ⇒ Utilizza in modo completo le competenze e si avvale del pensiero convergente e

divergente. ⇒ È in grado di reperire e organizzare conoscenze nuove e di mettere a punto

9 ⇒ Presenta conoscenze approfondite. ⇒ Impiega in modo appropriato i linguaggi specifici. ⇒ Ha capacità di orientamento e di collegamento, autonomia di valutazione. ⇒ Fornisce prestazioni più che buone in relazione agli standard di contenuto,

lavorando autonomamente, in modo corretto.

8 ⇒ Possiede conoscenze ordinate e le espone con chiarezza. ⇒ Utilizza un corretto linguaggio sia lessicale sia terminologico. ⇒ Effettua analisi relative a tematiche o testi specifici. ⇒ Esegue collegamenti con coerenza e buone capacità sintetiche. ⇒ Fornisce buone prestazioni in relazione agli standard di contenuto, lavorando in

modo corretto. ⇒ Possiede un buon livello di competenze che utilizza per risolvere problemi legati

all'esperienza con istruzioni date e in contesti noti.

7 ⇒ Possiede conoscenze e le espone in modo semplice, ma chiaro. ⇒ Utilizza un adeguato linguaggio sia lessicale sia terminologico. ⇒ Esegue collegamenti con coerenza, ma senza evidenti o spiccate capacità sintetiche. ⇒ Fornisce soddisfacenti prestazioni in relazione agli standard di contenuto. ⇒ Possiede un livello di competenze discreto.

6 ⇒ Mostra una preparazione aderente ai testi utilizzati con la presenza di elementi ripetitivi e mnemonici d’apprendimento

⇒ Usa semplici conoscenze che restano generalmente ordinate e sicure. ⇒ Ha capacità di orientamento e di collegamento, ma necessita di guida nello svolgi-

mento del colloquio. ⇒ Evidenzia imprecisioni espositive. ⇒ Fornisce sufficienti prestazioni in relazione agli standard di contenuto, lavorando in

situazioni semplici. ⇒ Sufficiente livello complessivo di acquisizione delle competenze.

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VOTO DESCRITTORI

5 ⇒ Rivela una preparazione superficiale in elementi conoscitivi importanti; ⇒ Presenta difficoltà nello sviluppo dei collegamenti e degli approfondimenti. ⇒ Utilizza un linguaggio specifico ed espositivo non corretto senza capacità di autocorrezione. ⇒ Fornisce parzialmente prestazioni in relazione agli standard di contenuto,

lavorando in situazioni semplici, aiutato con supporto do domande stimolo e indicazioni dell'adulto o dei compagni.

⇒ Mostra un inadeguato livello di acquisizione

4 ⇒ Anche se guidato, non padroneggia conoscenze e abilità, neppure in modo elementare.

⇒ No riesce ad eseguire i compiti richiesti, anche con il supporto di domande sti-molo e indicazioni dell’adulto o dei compagni.

A conclusione della classe quinta della scuola primaria e della classe terza della scuola

secondaria di 1° grado, l’istituzione scolastica rilascia una certificazione delle competenze ac-

quisite, valutate su tre livelli:

Livello BASE: Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed

abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.

Livello INTERMEDIO: Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note e compie

scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

Livello AVANZATO: Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni anche non note,

mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità acquisite. Sa proporre e sostenere le

proprie opinioni ed assumere autonomamente decisioni consapevoli.

La certificazione si basa sull’osservazione delle prestazioni dell’alunno durante il percorso di studi

relativamente al “profilo educativo culturale e professionale dello studente alla fine del primo

ciclo di istruzione” e agli “obiettivi formativi” definiti nel POF