DAL FARE ALL’ESSERE UN BUON FORMATORE · 2017-09-12 · • Mimica facciale, gestualità, postura...
Transcript of DAL FARE ALL’ESSERE UN BUON FORMATORE · 2017-09-12 · • Mimica facciale, gestualità, postura...
DAL FARE ALL’ESSERE UN BUON FORMATORE
La gestione dell’aula
L’amore ha due facce 1
A i i li l i d’ lAspetti essenziali per la progettazione d’aula
CONOSCERE L’UDITORIO
• Chi sono (età titolo di studio esperienze• Chi sono (età, titolo di studio, esperienze precedenti)
• Come apprendono (questionario di Kolb)
• Quali sono gli obiettivi/aspettative condivisibili
A i i li l i d’ lAspetti essenziali per la progettazione d’aula
DEFINIRE LA SCALETTA
• titolo• obiettiviobiettivi• tempificazione
t d l i / t ti• metodologia/strumenti
A i i li l i d’ lAspetti essenziali per la progettazione d’aula
PREPARARE GLI ARGOMENTI
• Apertura ad effettoApertura ad effetto
• Corpo della presentazione – schematico, flessibile, memorizzabile
• Chiusura motivanteChiusura motivante
A tti i li l tt i d’ lAspetti essenziali per la progettazione d’aula
PREPARARE E SCEGLIERE I SUPPORTI
• L’uso di slides, lavagna a fogli mobili e altri
lsupporti tecnologici
• Quando fornire le dispense
• L’uso ragionato degli esercizi
Aspetti essenziali per la progettazione d’aulaAspetti essenziali per la progettazione d aula
TEMPIFICAZIONE
• La curva d’attenzione
• Come gestire i momenti di feed back e di interazione• Come gestire i momenti di feed‐back e di interazione
• Le pause
Aspetti essenziali per la progettazione d’aulaAspetti essenziali per la progettazione d aula
Aspetti essenziali per la progettazione d’aulaAspetti essenziali per la progettazione d aula
A i i li l i d’ lAspetti essenziali per la progettazione d’aula
VARIABILI DA CONTROLLARE:• Tempo• Voce: tono, ritmo, velocità• Respirop• Sguardo• Gestualità e mimicaGestualità e mimica• Gestione spazio e prossemica
Aspetti essenziali per la progettazione d’aulaAspetti essenziali per la progettazione d aula
• GLI SCHERMI E LE LAVAGNE SONO VISIBILI DA TUTTI?
• CI SONO PIANTE O MOBILI CHE COPRONO LO SCHERMO?
• DOVE SONO LE PRESE DI CORRENTE?
• IL PROIETTORE FUNZIONA?IL PROIETTORE FUNZIONA?
• E’ POSSIBILE OSCURARE LA SALA?
Aspetti essenziali per la progettazione d’aulaAspetti essenziali per la progettazione d aula
• IL MICROFONO FUNZIONA. COME SI ACCENDE IL MICROFONO?
• I CAVI ELETTRICI OSTACOLANO I MOVIMENTI?
• I PENNARELLI FUNZIONANO?
• C’È IL VIDEOREGISTRATORE? È FUNZIONANTE?C È IL VIDEOREGISTRATORE? È FUNZIONANTE?
Il coinvolgimento del gruppo
Energia: Il pubblico è la mia risorsa
Emozione: Sentirla, Dichiararla, Viverla
“Le emozioni senza parole colpiscono il cuore, le parole senza emozione colpiscono solo le orecchie di chi è ancora sveglio”colpiscono solo le orecchie di chi è ancora sveglio
Essenzialità: Individuare le parole chiave; Definire il messaggio fondamentale
Empatia: Ascoltare il pubblico, Parlare con il pubblico, Concentrasi sul pubblico
E i i à ) “S i “Espressività :,) “Sono vivo e vegeto “
Esserci !!!!!!
Ese ci ioEsercizio….
ESERCITAZIONE 1
• Simulazione docenza
• Specchio• Specchio• Visionamento
• Autodiagnosi
L’amore ha due facce 2
La comunicazione in aula
Per comunicare usiamo:
CINESICA PROSSEMICA
Il non verbale si divide in :
• La postura• I gesti
• L'uso dello spazio• I rapporti spaziali: leg
• I movimenti del tronco, degli arti e del capo
• Le espressioni del volto
I rapporti spaziali: le distanze
Le espressioni del volto• Lo sguardo
Cosa usiamo per comunicare?
la voce ha una grande importanza per "rappresentare" il nostro contenuto.
La voce
• Volume: parlate più forte del normale; fate che si senta ino u e pa ate p ù o te de o a e; ate c e s se tafondo alla stanza
• Articolazione: scandite bene le parole e attenzione ai "tic"verbali!verbali!
• Modulazione: variate continuamente il tono della voce. Lavoce mono-tòno concilia il sonno!
• Ritmo: utilizzate un ritmo più veloce per spronare einteressare, più lento per evidenziare e sorprendere.
Sorriso:
Sottolineate sempre con un sorrisosincero!
Per comunicare usiamo:
Il ritmo è fondamentale per movimentare il fraseggio e gli accenti
logici delle proprie presentazionilogici delle proprie presentazioni.
Per comunicare usiamo:
L t l ità t tt l tLentezza o velocità protratte nel tempo provocano monotonia
Si può variare:
• Il ritmo dell'esposizione generaleIl ritmo dell esposizione generale
• Il ritmo degli argomenti
• Il ritmo interno della frase
Per comunicare usiamo:
Molto si comunica anche attraverso lo spazio o meglio attraverso l'uso che se ne fa.
Per comunicare usiamo:Per comunicare usiamo:
PROSSEMICAPROSSEMICA::
A)A) INDIVIDUALEINDIVIDUALEA)A) INDIVIDUALEINDIVIDUALE
la distanza intima (40/50cm)
la distanza sociale (fino a 3m)
la distanza pubblica (oltre i 3 metri)
B)B) AMBIENTALEAMBIENTALE
Padronanza di oggetti ed arredamento
Controllo dello spazio
Per comunicare usiamo:
L t lità t l' ffi i d i i ifi ti b liLa gestualità aumenta l'efficacia dei significati verbali:
RINFORZA IL MESSAGGIO
La gestualità
Parlare in piedi crea maggiorParlare in piedi crea maggior coinvolgimento
(Usare una gestualità aperta)
La gestualitàLa gestualità
i l i l i i i• gesti calmi e solenni esprimono sicurezza e potenza
• gesti affrettati inquietudine e ambizione
• gesti piccoli e lenti timidezza e prudenza
• gesti orientati verso il corpo sono segno di rifiuto o difesagesti orientati verso il corpo sono segno di rifiuto o difesa
(ad esempio le braccia conserte)
• gesti orientati verso l’esterno sono segno di disponibilità• gesti orientati verso l esterno sono segno di disponibilità
La postura
• Mantenete una posizione eretta
• Schiena dritta, spalle aperte, gambeleggermente divaricate
• Posizionatevi sempre al centro dellascena... siete i protagonisti!
• Evitate dondolamenti o grandicamminate stile "leone in gabbia”
• Le mani in tasca possono essere• Le mani in tasca possono esserepercepite come atteggiamentomenefreghista o dominante
L i i t t tt• Le mani giunte possono trasmettereansia o insicurezza
• Create una sintonia tra le vostreCreate una sintonia tra le vostreparole e i vostri gesti
Lo sguardo
È un importante strumento distrumento di osservazione
Valutare le reazioni del Prestare attenzione allepubblico dalle loroespressioni del viso edalla lettura del loro
reazioni del gruppo edei singoli ascoltandocon "tutti i sensi"
non ‐ verbale
Lo sguardo
È un importante strumento distrumento di comunicazione
Parlare al pubblico come se siUtilizzare uno sguardo
"globale"
Parlare al pubblico come se si stesse parlando ad ognuno di
loro
TECNICA DEL FAROTECNICA DEL FARO
La gestione dei contenuti
La struttura di un intervento formativo
DECOLLODECOLLO
Sciogliere il ghiaccio iniziale Illustrare il tema per punti e p p
l'agenda della giornata
VOLO
Spiegare con esempi comuni e metafore raccontaree metafore, raccontare
aneddoti, linguaggio chiaro e semplice, adattarsi al target, proporre attività o esercizi
ATTERRAGGIORiassumere, verificare che proporre attività o esercizi i concetti siano passati al pubblico lasciando spazio
per domande di f di tapprofondimento
Esporre l'intervento: FATTORI SALIENTI
Struttura dell'intervento Espedienti per Struttura dell intervento
Decollo : Dire ciò che si
sped e pel'attenzione
Sciogliere il ghiaccio iniziale Decollo : Dire ciò che si dirà
Illustrare il tema per punti e l'agenda della giornata
Volo:Dire ciò che si dice
Spiegare con esempi, raccontare aneddoti, spiegare con metafore,
esempi comuni e linguaggio chiaro e li d tt i l t tDire ciò che si dice
Att i Di iò h
semplice, adattarsi al target, proporre attività o esercizi
f hAtterraggio : Dire ciò che si è detto
Riassumere, verificare che i concetti siano passati al
pubblico lasciando spazio per d d di f di tdomande di approfondimento
Accorgimenti per l'esposizione
1. Per iniziare:
• breve pausa
• riferimento ad un evento noto• riferimento ad un evento noto
• interrogativo a cui rispondere
• una citazioneuna citazione
• una provocazione
Accorgimenti per l'esposizione
2. Controllo del tempo
• prevedere la durata delle
3. Cura dell'immagine
• Look personaleprevedere la durata delletre fasi (Introduzione,Esposizione, Chiusura)
• prevedere lo spazio per
• Look personale• Supporti visivi• Materiale distribuito
• prevedere lo spazio perinterruzioni
• controllo dell'orologio conl t i i t d lla parte sinistra delcervello
Accorgimenti per l'esposizione
4. Paraverbale
• Volume della voce
5. Non verbale
dVolume della voce• Tono, ritmo e pause• Scelta del linguaggio• Utilizzo dei diversi canali
• Sguardo: contatto con tutti• Mimica facciale, gestualità,
postura a sostegno del• Utilizzo dei diversi canali contenuto
• Controllo dei tic nervosi(penne a scatto, gambe(p , girrequiete, interiezioni)
Accorgimenti per l'esposizione
6. Esposizione verbale
• Corretto uso degli appunti
• Chiarezza del percorso logicop g
• Aderenza alla realtà dell'uditorio
• Parentesi brevi (ricordarsi di chiuderle)Parentesi brevi (ricordarsi di chiuderle)
• Completezza
• Non dare nulla per scontato• Non dare nulla per scontato
• Convenzionare punti di riferimento e "codici comuni“ (aspettosemantico)
• Accorgersi del feed-back dell'uditorio
• Non ripetere ma utilizzare un linguaggio diverso per rinforzare ip g gg pconcetti
DISPOSITIVI E AUDIOVISIVI
P h i h i di iti li li it i 6 Poche righe per ogni diapositiva, meglio limitarsi a 6
SCRITTE sufficientemente grandi e visibili SC su c e te e te g a d e s b
Qualche luce accesa
Coerenti con il vostro discorso
Utili al vostro obiettivo Utili al vostro obiettivo
In caso di guasti meccanici, avete un programma alternativo?p g
SLIDE
REGOLE D’ORO:
Brevità delle frasi Brevità delle frasi
Uso razionale di abbellimenti grafici
Titolo sintetico
Grandezza carattere almeno pari a 22
Uso grassetto: per titoli e parole chiave
La gestione delle i i d ll bi i iemozioni e delle obiezioni
La gestione delle emozioni e delle obiezioni
Cogliere e “utilizzare”le emozioni èguna qualità per chi lavora con i gruppi.
Il docente decide se:
• Esplorare
N d / f di• Nascondere/approfondire
• Lasciar correre
La gestione delle emozioni e delle obiezioni
Il docente non conoscerà a fondo i partecipanti e le loro emozioniloro emozioni
…ma…
può cogliere i segnali, i feed‐backpuò cogliere i segnali, i feed back
(anche non solo verbali)
Il coinvolgimento del gruppo
Domande stimoloper focalizzare
l’attenzione degli ascoltatori
Domande chiavefper verificare
la comprensione
La gestione delle domande
• Far capire che riteniamo la
I POSSIBILI ERRORI
• Far capire che riteniamo la domanda stupida
E t i t dditt i• Entrare in contraddittorio prolungato con un partecipante
• Rimandare sistematicamente le risposte ad un momento successivo
ÈÈLA DOMANDA È UN ALLEATO DEL DOCENTE!!LA DOMANDA È UN ALLEATO DEL DOCENTE!!
I riepiloghi
DI COSA? E QUANDO?
• della lezione a fine lezione
• della giornata a inizio giornatasuccessiva
• di fine corso prima dei saluti
I feedback
relativi al fatto e non alla persona relativi al fatto e non alla persona
Immediati (per evitare che siano ll ti di t ti d ll i i iscollegati e distanti dalle azioni a cui
si riferiscono)
sinceri (per evitare di minare la credibilità del docente)
Comportamenti
L d
POSITIVI
C i i i i
NEGATIVI
• Lodare
• Mostrare interesse
• Criticare, accusare, ironizzare
• Minacciare
• Incoraggiare • Atteggiamento cinico
• Mostrare noia e fastidio
La gestione delle domande
Se è pertinente rispondere subito COSA FARE?
Se è anticipatoria dare una breve risposta
Se è fuori tema dare una breve risposta e Se è fuori tema dare una breve risposta e segnalare il fuori tema
S è l i d i t di Se è polemica dare una risposta di contenuto e non entrare in dinamica
Disturbi in aula
In un corso tipico, il formatore si può imbattere in partecipantiproblematici…
Chi sono questi tipi?
Quali strategie usare per affrontarli?
Disturbi in aula LINEE GUIDA
Non mettere mai in imbarazzo il disturbatore di
f t lfronte al gruppo
Affrontare sempre il problema tempestivamente
Avere sempre tatto e diplomazia
Non mostrarsi mai seccati e non perdere Non mostrarsi mai seccati e non perdere
l'autocontrollo
ESERCITAZIONE 2
• Simulazione docenza
• Specchio• Specchio• Visionamento
• Autodiagnosi
L’amore ha due facce 3