DAL COMUNE Differenziata DAL COMUNE Bilancio SOCIETÁ … · di raccolta di ANTONIO AMATUCCI...

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19 L’AFORISMA | «Quando guardo alla storia, sono pessimista...Ma quando guardo alla preistoria, sono ottimista.» | J.C. SMUTS QUINDICINALE DEL COMUNE DI BATTIPAGLIA A DISTRIBUZIONE GRATUITA N° 19 | 16 - 31 Gennaio 2013 DAL COMUNE pag.3 Differenziata É ora del vetro Raccolta “porta a porta” ampliata DAL COMUNE pag.4 Bilancio e imposte Intervista all’Assessore Fausto Senatore SOCIETÁ pag.5 “E. Ferrari” La formazione Intervista al professore Angelo Elia SOCIETÁ pag.7 Scuola Calcio Manfredini Fondata dal campione cresciuto a Battipaglia L’EDITORIALE Differenziata Da fanalino di coda al 70% di raccolta di ANTONIO AMATUCCI Delegato all’Ambiente A bbiamo chiuso l’anno con una svolta significativa: al 31/12/2012 la percentuale di raccolta differenziata è stata pari a circa il 70% circa. Siamo passati dal 34% di giugno, al 70 di dicembre, e possiamo essere - tutti noi battipagliesi - soddisfatti. A giugno lo slogan di questa campagna è stato “si parte” e visti i risultati, forse oggi avremmo potuto anche dire “ci si riposa”, ma un Sindaco ha l’obbligo di guardare avanti e, quindi, per sua espres- sa volontà: “SI RIPARTE”….. dal vetro. Tra pochi giorni gli abitanti del centro riceveranno una nuova visita, nuove istruzioni: a metà febbraio parte la raccol- ta porta a porta del vetro. Le campane stradali scompariranno – così i pochi scostumati non avranno scuse per lasciare buste ai loro piedi – e la città sarà più pulita. È un ulteriore servizio - fortemente voluto dal Sindaco - finalizzato ad imple- mentare il servizio di raccolta, eliminando dalle strade l’ultima traccia della vecchia raccolta: le campane. Con cadenza settimanale depositeremo i rifiuti di vetro dinanzi alle nostre case e gli uomini di Alba provvederanno al ritiro. Iniziamo con il centro in via sperimen- tale e una volta calibrato il servizio, esso sarà esteso all’intera città. Parlo di sperimentazione, solo perché siamo certamente la prima città della Regione - con popolazione superiore a 50 mila abitanti - che attiva questo servizio. A giorni vi sarà consegnato un nuovo bidoncino in plastica, da utilizzare per la raccolta del vetro: sappiate che esso è una parte dei cassonetti che abbiamo tolto dalle strade. Abbiamo concluso un accor- do con Jcoplastic: consegnando i vecchi cassonetti stradali - che altrimenti avrem- mo dovuto smaltire – l’azienda ha rilavo- rato la plastica e ci ha fornito i nuovi bidoncini: da cassonetti a bidoncini…la plastica rinasce…da cosa nasce cosa. Detto accordo ha avuto un duplice van- taggio: 1) minore inquinamento, perché riutilizziamo beni che altrimenti avrem- mo dovuto smaltire; 2) costo zero per il Comune, nessun esborso per l’acquisto di questi nuovi bidoncini prodotti con la nostra plastica riciclata! Anche per questa ottimizzazione – eco- nomico/ambientale - dobbiamo dire, con orgoglio, che noi battipagliesi siamo ai primi posti in Regione e, senza presunzio- ne, nell’intera penisola. Questo nuovo servizio è possibile anche grazie alla disponibilità degli uomini di Alba, che hanno accettato questo aggravio di lavoro perché il vetro da sollevare…non pesa poco. A tutti loro è doveroso un ringrazia- mento, per quello che fanno, per l’impe- gno profuso, che ci ha consentito di rag- giungere simili risultati. Passare in sei mesi da fanalino di coda, Continua a pagina 3

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L’AFORISMA | «Quando guardo alla storia, sono pessimista...Ma quando guardo alla preistoria, sono ottimista.» | J.C. SMUTS

QUINDICINALE DELCOMUNE DI BATTIPAGLIAA DISTRIBUZIONE GRATUITA

QUINDICINALE DELCOMUNE DI BATTIPAGLIAA DISTRIBUZIONE GRATUITA

N° 19 | 16 - 31 Gennaio 2013

DAL COMUNE

pag.3DifferenziataÉ ora del vetroRaccolta “porta aporta” ampliata

DAL COMUNE

pag.4Bilancioe imposteIntervista all’AssessoreFausto Senatore

SOCIETÁ

pag.5“E. Ferrari”La formazioneIntervista al professoreAngelo Elia

SOCIETÁ

pag.7Scuola CalcioManfrediniFondata dal campionecresciuto a Battipaglia

L’EDITORIALE

DifferenziataDa fanalinodi coda al 70%di raccoltadi ANTONIO AMATUCCI

Delegato all’Ambiente

Abbiamo chiuso l’anno con unasvolta significativa: al31/12/2012 la percentuale diraccolta differenziata è stata

pari a circa il 70% circa.Siamo passati dal 34% di giugno, al 70

di dicembre, e possiamo essere - tutti noibattipagliesi - soddisfatti.

A giugno lo slogan di questa campagnaè stato “si parte” e visti i risultati, forseoggi avremmo potuto anche dire “ci siriposa”, ma un Sindaco ha l’obbligo diguardare avanti e, quindi, per sua espres-sa volontà: “SI RIPARTE”….. dal vetro.

Tra pochi giorni gli abitanti del centroriceveranno una nuova visita, nuoveistruzioni: a metà febbraio parte la raccol-ta porta a porta del vetro.

Le campane stradali scompariranno –così i pochi scostumati non avranno scuseper lasciare buste ai loro piedi – e la cittàsarà più pulita.

È un ulteriore servizio - fortementevoluto dal Sindaco - finalizzato ad imple-

mentare il servizio di raccolta, eliminandodalle strade l’ultima traccia della vecchiaraccolta: le campane.

Con cadenza settimanale depositeremoi rifiuti di vetro dinanzi alle nostre case egli uomini di Alba provvederanno al ritiro.

Iniziamo con il centro in via sperimen-tale e una volta calibrato il servizio, essosarà esteso all’intera città.

Parlo di sperimentazione, solo perchésiamo certamente la prima città dellaRegione - con popolazione superiore a 50mila abitanti - che attiva questo servizio.

A giorni vi sarà consegnato un nuovobidoncino in plastica, da utilizzare per laraccolta del vetro: sappiate che esso è unaparte dei cassonetti che abbiamo toltodalle strade. Abbiamo concluso un accor-do con Jcoplastic: consegnando i vecchicassonetti stradali - che altrimenti avrem-mo dovuto smaltire – l’azienda ha rilavo-rato la plastica e ci ha fornito i nuovibidoncini: da cassonetti a bidoncini…laplastica rinasce…da cosa nasce cosa.

Detto accordo ha avuto un duplice van-taggio: 1) minore inquinamento, perchériutilizziamo beni che altrimenti avrem-mo dovuto smaltire; 2) costo zero per ilComune, nessun esborso per l’acquisto diquesti nuovi bidoncini prodotti con lanostra plastica riciclata!

Anche per questa ottimizzazione – eco-nomico/ambientale - dobbiamo dire, conorgoglio, che noi battipagliesi siamo aiprimi posti in Regione e, senza presunzio-ne, nell’intera penisola.

Questo nuovo servizio è possibile anchegrazie alla disponibilità degli uomini diAlba, che hanno accettato questo aggraviodi lavoro perché il vetro da sollevare…nonpesa poco.

A tutti loro è doveroso un ringrazia-mento, per quello che fanno, per l’impe-gno profuso, che ci ha consentito di rag-giungere simili risultati.

Passare in sei mesi da fanalino di coda,

Continua a pagina 3

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N° 19 16 - 31 Gennaio 2013 Opinioni e Commenti

www.comune.battipaglia.sa.it

QUINDICINALE DEL

A DISTRIBUZIONE GRATUITA

N° 19 | 15/31 Gennaio 2013 COMUNE DI BATTIPAGLIA

CONDIREZIONE - Alfonso Amato - Pietro Rocco

STAMPA - Tipolitografia D’Andria - Battipaglia

DISTRIBUZIONE - FP Press - BattipagliaLa testata giornalistica “Il Battipagliese” è statadonata al Comune di Battipaglia da FARINV srl

Ricordo che quando ero ragazzo, neglianni che vanno dal 1929 al 1934-35, sifacevano giochi non credo più praticati dairagazzi d’oggi che hanno tanti altri modi epossibilità per impiegare il loro tempo libe-ro. “Mazz e piviz”, così chiamavamo ilgioco della lippa. Occorreva un bastone (lamazza) dello spessore di 3 o 4 centimetri elungo dai 45 ai 55 centimetri, e un pezzo dilegno (il piviz) lungo una ventina di centi-metri e appuntito alle estremità. Una voltastabilito chi dei due giocatori dovesse ini-ziare il gioco, si praticava in terra una pic-cola buca e con la mazza si colpiva il“piviz” cercando di farlo andare il più lon-tano possibile. L’altro giocatore si mettevaad una certa distanza dal battitore per cer-care di prendere al volo il “piviz” altrimen-ti dal punto di caduta avrebbe dovuto lan-ciarla contro la mazza che era stata ada-giata sulla buca. Se riusciva a colpire lamazza s’invertivano i ruoli tra i giocatori,se invece non ci riusciva, il battitore colpi-va tre volte un’estremità del “piviz” facen-dolo saltare in alto e colpendolo al volo cer-cando di farlo andare il più lontano possi-bile. A seconda della distanza intercorren-te tra la buca e il “piviz”, il battitore affer-mava che detta distanza comprendeva uncerto numero di volte la lunghezza dellamazza e diceva: me ne dai 25, 30 ecct. e sel’altro riteneva giusta la richiesta accetta-va, altrimenti imponeva la misurazione.TESTIMONIANZA DI A. BALDI

IMPAGINAZIONE E GRAFICA - Luigi Viscido

www.facebook.it/ilbattipagliese www.ilbattipagliese.it [email protected]

HANNO COLLABORATO:Alfonso Pace, Michele Nigro, Antonio Amatucci,Giuseppe Provenza, Silvana Rocco, Francesco Piccolo,Vincenzo Picariello, Giuseppe Ferlisi, Claudia Perruso,Nathalie Franchet, Andrea Laganà.

LA CURIOSITÁ

IIEERRII OGGI DOMANIBATTIPAGLIESI

Mazz’ e pivizI giochi di allora

ApriVirgolette

FERDINANDO GUARINONasce il 30 gennaio 1921. La sua avven-tura di pubblicista/giornalista inizia nel1947, quando uno dei giornali nazionalipiù importanti dell’epoca, “IL TEMPO”di Roma, lo nomina corrispondente perBattipaglia.Dalla fine degli anni ’70 mantiene il suoincarico di corrispondente dell’importan-te quotidiano e collabora con altre testa-te giornalistiche dedicandosi soprattuttoallo sport. La sua firma balza sullaprima pagina nazionale de’ “IL TEMPO”in seguito alla scomparsa del SindacoLorenzo Rago e per i tragici eventi del-l’aprile 1969.Tra le tante benemerenze e onorificenze,ricordiamo la Croce al Merito di Guerraper la partecipazione al secondo conflittomondiale. É nominato “Cavaliere”dell’Ordine al Merito della RepubblicaItaliana dal Presidente Oscar LuigiScalfaro e “Ufficiale” dell’Ordine alMerito della Repubblica Italiana dalPresidente Carlo Azeglio Ciampi.

L’INCONTRO A colloquio con le religioni

Terminato l’excursus nelmondo cattolico battipa-gliese affrontiamo tuttele altri “religioni” chevivono nella nostra città.Dopo la comunità islami-ca, è la volta della comu-nità religiosa cristianaortodossa.

Battipaglia, da annicittà di immigrazione: il41,3% degli immigrati ècostituito da cittadinirumeni (dati del 1° gen-naio 2011). La Romania è attualmente ilpaese dell'Unione Europea che forniscela quota principale di umanità stranieraalla nostra città. Non stupisce, dunque, lapresenza di una comunità religiosa orto-dossa anche a Battipaglia. Abbiamoincontrato Padre Nicolae Budui (nellafoto) del Patriarcato Romeno, Diocesid'Italia, decano di Campania e Molise, eparroco di Salerno e provincia, per cono-scere meglio questa realtà culturale ereligiosa parallela.

«Sono un missionario venuto in Italiaper assistere spiritualmente i miei con-nazionali. In pochi sanno tra gli stessiimmigrati rumeni che a Battipaglia c'in-contriamo presso la parrocchia di S.Gregorio VII, gentilmente ospitati dalparroco don Michele Olivieri, e celebria-mo i nostri riti una volta al mese, la quar-ta domenica, a partire dalle ore 16» spie-ga padre Nicolae. «Io personalmentesono arrivato a Salerno nel 2011 ma laprima comunità ortodossa della provin-cia di Salerno è stata creata ad Aulettanel 2009 da un confratello; solo in unsecondo momento abbiamo raggiuntoanche le città di Salerno e Cava deiTirreni. A Battipaglia, dove dal 2012 cele-bro regolarmente, c'è una grande comu-nità ortodossa rumena, addirittura piùgrande di quella esistente a Salerno».

Ma non mancano i problemi: «ABattipaglia c'è un cittadino rumeno chepur essendo stato ordinato sacerdote,non è riconosciuto ufficialmente dalPatriarcato Romeno che ha sede aBucarest e dalla Diocesi OrtodossaRomena d'Italia con sede a Roma, in ViaArdeatina 1741. Il problema è che questopadre che opera sul territorio battipaglie-se - all'inizio celebrava il culto presso laparrocchia di S. Maria della Speranza

ospitato dal parroco donEzio Miceli - compie undisservizio nei confrontidei fedeli ortodossi resi-denti a Battipaglia: adessere minate sono lacanonicità e la veridicitàdei sacramenti che egliamministra. Tutti i battesi-mi e i matrimoni da luicelebrati sono stati consi-derati non validi dallanostra diocesi: in alcunicasi io stesso ho dovuto

celebrare di nuovo matrimoni e battesimiper renderli ufficiali».

La comunità ortodossa battipaglieseavrebbe bisogno di preservare la propriaidentità grazie ad un apposito luogo diculto, meno periferico dell'attuale parroc-chia di S. Gregorio VII e quindi facilmenteintercettabile dai numerosi fedeli ortodos-si di origine rumena che lavorano e vivo-no a Battipaglia, e che spesso si riunisco-no in centro durante le ore di riposo:«Non avendo più ricevuto la disponibilitàda parte di don Ezio Miceli per celebrareil culto presso la centralissima Chiesa diS. Maria della Speranza, anche a causadella triste vicenda di questo sacerdotenon riconosciuto dal Patriarcato Romenoche ha indebolito la credibilità della nostrachiesa, ho contattato don Michele Olivieria S. Gregorio VII per ricevere ospitalità».

Tiepida, fino a oggi, è stata la disponi-bilità da parte dell'amministrazionecomunale di Battipaglia: «Sono statoascoltato dal Sindaco GiovanniSantomauro, ma non abbiamo ancoraricevuto un aiuto concreto: avremmobisogno di un nostro luogo sacro, qui aBattipaglia, di uno spazio autogestito eutilizzabile dai credenti ortodossi».

Ma la chiesa ortodossa battipagliesenon è solo culto: «Se avessimo unnostro locale potremmo attivare anchetutta una serie di servizi sociali per lacomunità rumena residente aBattipaglia: ad esempio un banco ali-mentare per sostenere i più indigenti».Per contattare Padre Nicolae BuduiTel: 389.953.9266E-mail: [email protected] Per informazioni sul culto ortodosso:www.parohia-salerno.ro oppure il sitoufficiale della Diocesi Ortodossa Romenad'Italia: www.episcopia-italiei.it

OORRTTOODDOOSSSSII:: «COMUNITÁ PICCOLA MACHE NECESSITA DI UN LUOGO DI CULTO»

CONOSCIBATTIPAGLIA?

Saluti da BattipagliaSul sito www.delcampe.it è possibile ammirare e comprare un buon numero di cartoline

anche molto rare di Battipaglia. Inserire nel motore di ricerca la chiave “Battipaglia”.

Qual è stato il Sindaco più “breve” della storia di Battipaglia?

Dal settimanale “Il Tusciano”, 1950

Pasquale Roatti, Sindaco facente funzione dal 25 gennaio al 31 gennaio 1968

PPIICCCCOOLLAA PPUUBBBBLLIICCIITTÁÁ

AAMMMMIINNIISSTTRRAAZZIIOONNEEE MALA GESTIO

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Hanno approvato un piano di rie-quilibrio finanziario plurienna-le, probabilmente l’atto piùimportante di tutta la consilia-

tura, col quale sostanzialmente scaricanosui battipagliesi i loro errori, le loro inca-pacità e tutte le spese assurde e pazze. La gente deve sapere da chi è ammini-strata.Il Sindaco, il Pd, l’Idv, l’Udc, i“Responsabili” ed altri consiglieri delgruppo misto hanno approvato "la delibe-razione delle aliquote e delle tariffe nellamisura massima consentita (Imu, addi-zionale Irpef, Icp, Cosap...) per i prossimi-udite udite- dieci anni !!!Ciò per nascondere il loro fallimento poli-tico amministrativo, la mala gestio cheha portato il comune di Battipaglia aldissesto. perchè questa è la verità. Il dis-sesto avrebbe comportato anche l'accer-tamento dei responsabili del fallimento,con relative conseguenze tra le qualianche l'incandidabilità. Invece di dimet-tersi, di fronte ad una città paralizzata,in coma, per salvarsi la poltrona, perpotarsi ricandidare, hanno adottato que-sto piano di riequilibrio finanziario, cheipoteca ed impegna il futuro nostro edelle prossime amm.ni per i prossimidieci anni, scaricando tutto sui cittadini.Io ed il mio partito, il Pdl, ci siamo sem-pre opposti a questo stato di cose, a que-sta maggioranza arrogante ed incapace,denunciando sia in c.c. che sugli organi distampa che i bilanci presentati dal-l’amm.ne Santomauro erano “truccati”, eche è assurdo ed inaccettabile scaricaresui cittadini, ma la democrazia è fatta dinumeri. Purtroppo oggi Santomauro coni propri consiglieri rappresenta la mag-gioranza in consiglio comunale... speria-mo ancora per poco.

GIUSEPPE PROVENZA

Capogruppo PDL Consiglio Comunale

di MICHELE NIGRO

IL COMUNE DI BATTIPAGLIAPRIMO AD IMPLEMENTAREIL CONTRATTO TELEMATICO

Nell'ambito dei nuovi adempimenti telemati-

ci per i pubblici ufficiali dal 1 gennaio di que-

st'anno è andato in vigore il nuovo testo del-

l'art.11, comma 13 del Decreto Legislativo

n.163/2006 che obbliga le amministrazioni

pubbliche a stipulare contratti in modalità

elettronica ovvero in forma pubblica ammini-

strativa informatica con sottoscrizione obbli-

gatoria a firma digitale, pena la nullità.

Il Comune di Battipaglia è stato il primo in

provincia di Salerno a sottoscrivere un con-

tratto stipulato in modalità elettronica ovve-

ro in forma notarile pubblica con sottoscrizio-

ne obbligatoria a firma digitale.

L'ufficiale rogante è stato il segretario comu-

nale dott.ssa MariaTripodi, assistito dal

responsabile ufficio contratti Antonio

Francese e dal responsabile ufficio erogazio-

ne servizi e rete dott. Antony Fabrizio.

Il primo contratto è stato trasmesso alle ore

18 e 50 del 30 gennaio 2013 in via telemati-

ca all'Agenzia delle Entrate di Eboli.

Responsabile trasmissione atti Gerarda

Colucci ed acquisizione al n.706. serie 1°

Telematico.

L’INTERVENTO

da “BATTIPAGLIA - Documenti, testimonianze, personaggi dal 1929 al 1969”Dicembre 1991 - A cura di F.I.D.A.P.A.*

Un traguardo impensabile,almeno un anno fa. La rac-colta differenziata al 70%:un risultato storico per la

città. Un traguardo reso possibiledalla raccolta porta a porta, intrapre-sa a giugno dello scorso anno dopo unaccordo elaborato tra il Comune ed ilConai due anni fa, grazie al lavoro delsindaco Santomauro insieme all’as-sessore all’ambiente MassimilianoCasillo e messo a punto in manieracertosina dall’attuale delegato citta-dino all’ambiente, Antonio Amatucci.

Settimane di polemiche per via dinovità sempre, inizialmente, pocoaccettate. Le strane sensazioni deisacchetti per strada, ma guai a scan-dalizzarsi se accade altrove. I primigiorni di smarrimento per la novità:“…oggi che devo buttare? Ma questaè plastica, è organico? La carta vainsieme al cartone? E i pannolini?”

Dopo aver avviato il nuovo servi-zio porta a porta, le percentuali diraccolta differenziata sono aumenta-te progressivamente con l’estensionedel piano all’intero territorio comuna-le: ricordiamo che solo lo scorsoautunno si è avuta l’intera città sottocontrollo. E poi, sacchetto dopo sac-chetto, sacrificio dopo sacrificio, finoa raggiungere il 70% nell'ultimomese del 2012.

Si era partiti da una percentualedel 34,6% a maggio, per avere il43,51% a giugno, dopo appena ventigiorni dall'avvio del nuovo servizio. Aluglio la percentuale era salita al50,26% e ad agosto al 57,42%. Lievecalo a settembre con il 55,37% e dinuovo aumento ad ottobre con il

56,34%. Anovembre si erapassati al60,55%, mentrea dicembre lapercentuale haraggiunto circail 70%. «Si trattadi un risultatomai raggiuntodalla nostracittà, – ha com-mentato ilSindaco – perquesto vogliamodire grazie a tutti i cittadini chehanno contribuito, con grande sensocivico, ad ottenere risultati straordi-nari. Per il nuovo anno, pensiamo diincrementare ancora i brillanti risul-tati, anche grazie all'imminente rac-colta domiciliare del vetro, il cuiprimo step avverrà nella zona centro,a metà febbraio».

Per tale novità, l’AmministrazioneComunale organizzerà dei puntiinformativi in collaborazione col per-sonale di Alba Ecologia, Polizia muni-cipale e Protezione civile. La novitàriguardante la raccolta del vetrodovrebbe portare inizialmente ancheal “disorientamento” degli scostumatidi turno.

Il sindaco Santomauro ha prean-nunciato, infatti, anche «la definitivascomparsa nel termine di qualchemese delle campane di vetro in fasesperimentale nel centro, onde evitarel’indiscriminato accumulo di rifiuti».

Unica nota stonata, il caroTarsu. Tutto questo non è statoindolore: i cittadini di Battipagliahanno collaborato soprattutto alivello finanziario, sopportando unaumento del 30%, che ora potrebbediminuire, per consentire anche lacopertura del contratto tra Alba e ilComune. Chissà, se grazie al vetro,riusciremo ad avere una città anco-ra più pulita, con una bolletta piùleggera.

DAL COMUNE N° 19 16 - 31 Gennaio 2013Attività di Governo dell’Ente

www.comune.battipaglia.sa.it

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I NUMERI DI UN SUCCESSO STORICO PER BATTIPAGLIA, GRAZIEAI CITTADINI E ALL’AZIONE EFFICACE DI ENTE E ALBAECOLOGIA

Differenziata Risultato al top

BONIFICA AMIANTO,LA PRECISAZIONE

Il delegato alle tematiche ambientali,Antonio Amatucci, in relazione alla pub-blicazione di un articolo di stampa che,riprendendo un esposto del localeCircolo di Legambiente, evidenziaval’inerzia dell’Amministrazione nellagestione di questa problematica affer-ma: “Quanto rappresentato nell’articolonon risponde alla realtà dei fatti e sareb-be bastato che il giornalista avesse con-tattato gli uffici per averne evidenza. Inprimis non risponde al vero che nessunanotizia è stata fornita a Legambiente inquanto le informazioni richieste sonostate fornite con nota del 30.10.2012prot. 80654. Successivamente - in data27.11.2012 prot. 88800 - le stesse infor-mazioni sono state comunicate anchealla Prefettura di Salerno alla quale sem-pre Legambiente si era rivolta.I dati raccolti con il censimento attesta-no la presenza sul territorio di circa 120mila mq di manufatti contenenti amian-to, di cui solo circa 3 mila da bonificarenell’immediato, 30 mila da bonificare neisuccessivi tre anni, mentre la restanteparte – oltre 80 mila mq. - non deveessere rimossa, ma solo controllataperiodicamente, come stabilito dallaLegge. Ciò posto, allo stato, gli interven-ti di rimozione di manufatti contenentiamianto già ultimati risultano essere 10;due sono in corso di ultimazione e sonostate poi emesse altre 10 ordinanze dirimozione immediata. Sempre gli ufficihanno poi emesso ulteriori 52 ordinanzesanzionatorie a carico di soggetti chenon hanno rispettato le prescrizioni det-tate dall’amministrazione. A ciò siaggiunga che sono in corso di predispo-sizione missive da inviare a tutti coloroche devono effettuare attività di gestio-ne nei prossimi mesi al fine di sollecita-re gli adempimenti.

a circa il 70% di raccolta differenziatanon è cosa da poco, è una svolta epocale,riconosciuta anche da Legambiente cheha voluto assegnarci ben due premi nel-l’ambito della manifestazione regionaledei “Comuni Ricicloni”.

Quindi si riparte ed il 2013, così comeil 2012, sarà un anno importante per latutela dell’ambiente a Battipaglia: ilSindaco ha già in mente nuove iniziati-ve per migliorare ed anche consolidaregli ottimi risultati ottenuti.

Nuove idee sono in cantiere e nuoveidee potranno venire da tutti noi battipa-gliesi, perché l’altra grande novità è l’ado-zione del “Piano di ComunicazioneAmbientale”: ai cittadini sarà garantital’informazione, la consultazione e la facol-tà di essere propositivi per tutto quantoattiene l’ambiente e la sua tutela.

Anche per questo - scusate se mi ripe-to - NOI battipagliesi possiamo e dob-biamo essere orgogliosi, siamo i primi inRegione ed a livello nazionale siamo trai pochissimi Comuni che lo hanno giàadottato.

In conclusione “si riparte”, per consoli-dare, migliorare ed aumentare la vivibili-tà e le performances ambientali dellanostra città.

DDIIFFFFEERREENNZZIIAATTAA DA FANA-LINO DI CODA AL 70%

DALLA PRIMA PAGINA

di FRANCESCO PICCOLO

Continua a tenere banco laquestione dei conti comu-nali: rassicurazioni da unlato, allarmi di dissesto

dall'altro. Dov'è la verità?«Allo stato attuale la gestione

Santomauro ha recuperato una cospi-cua parte del disavanzo trovato all'attodel suo insediamento. Quindi è unapolitica che gradualmente sta dando isuoi frutti, nonostante la congiunturasfavorevole che sta investendo l'econo-mia pubblica e privata. Che sia questa,la verità, non è un'opinione ma un'evi-denza: stiamo parlando di numeri chepassano periodicamente sotto la lented'ingrandimento della Corte dei Conti,senza che sia mai stata pronunciataalcuna eccezione di trasparenza o rego-larità».

E allora perché il ricorso a unfinanziamento "straordinario"?

«Per centrare la portata del problemaoccorre parlare di entrate e spese pub-bliche, oltre che in termini di grandez-za, anche con riguardo alla forbice tem-porale tra entrate e uscite. In qualunquerealtà esistono servizi coperti da incassicerti ma differiti nel tempo. E la situa-zione diventa ancora più com-plessa se le entrate, oltre allagestione corrente, devonocoprire il disavanzo accumula-to negli anni passati. Unapproccio diverso - o peggio,tendenzioso - a tutta la mate-ria può creare confusioni fuor-vianti.

Quindi? In che ottica sipone, rispetto a queste pre-messe, il ricorso al fondo dirotazione?

«Esattamente nell'otticaappena descritta: il riequili-brio dei flussi monetari, nelsenso più chiaro del termine. Ilfondo di rotazione non è unindebitamento a vita, non è uncappio al collo, non profilaipotesi di sudditanza a vita aivoleri di un'entità centrale. Éuna mera anticipazione diliquidità, diretta principalmente a fron-teggiare una temporale situazione didisallineamento tra spese e incassi. Nelnostro caso, è ormai risaputo che l'uni-ca - e opinabile, andrebbe aggiunto - cri-ticità di bilancio è rappresentata dataluni residui attivi di crediti tributariritenuti di "non pronta" esigibilità. Ilparere della Corte dei Conti non ponedubbi circa la certezza di riscuotibilitàdegli stessi, ma solo sugli effettivi tempidi recupero. La nostra manovra, sostan-ziatasi nel momentaneo stralcio deglistessi, va quindi vista come un'azioneprudenziale per usufruire di un'oppor-tunità: quella di creare il famoso "tempozero" affinché, nell'immediato, le speseabbiano la necessaria copertura dicassa».

L'accesso a tale anticipazione,però, comporta ulteriori sacrifici acarico della cittadinanza…

«Purtroppo, nessuno concede prestitisenza avere le necessarie garanzie direcupero. E men che mai lo Stato, chegestisce soldi nostri, della collettività.In questo caso la norma prevede chel'Ente "partecipi" alla provvista diliquidità attraverso alcune manovrecorrettive, come l'ottimizzazione mirata

della spesa per l'organico o la dismis-sione dell'eventuale patrimonio immo-biliare ritenuto non indispensabile.Chiaro che la vera nota dolente, in ter-mini di popolarità della scelta, resta laquota parte di impegno gravante diret-tamente sui contribuenti, ovvero il vin-colo di un temporaneo aumento di impo-ste locali come l'IMU o l'addizionaleIrpef».

Imposte locali, per inciso, chegià al momento non risul-tano tra le "più basse"d'Italia.

«Infatti l'obiettivo priori-tario è esattamente quello dialleggerire la pressione tribu-taria generale nel minortempo possibile. Può sembra-re un paradosso che lo si fac-cia con un ulteriore aumento,ma va ribadito che si trattadi un provvedimento straor-dinario e con una portatatemporale assolutamentelimitata».

E i contribuenti devo-no crederci?

«Se non vogliono farlo, liinvito a leggere il piano diriequilibrio pluriennaleapprontato da questa ammi-nistrazione: è sincero, veritie-ro, fattibile. Una manovra

sana e trasparente, intenzionata a resti-tuire tale sacrificio ai cittadini nelminor tempo possibile».

Insomma: un prestito pubblico…pagato da un "prestito" da parte deicittadini?

«In un certo senso sì. Va ribadito che,decidendo per l'epurazione dei residuiattivi in bilancio, l'accesso al fondo dirotazione non è una scelta, ma una pre-cisa imposizione normativa.Ottemperando al parere della Corte deiConti circa lo stralcio dei vari milioni dicrediti tributari esposti nell'attivo nonpossiamo che spostarci in quella dire-zione. É però abbastanza evidente che ilComune non rinuncerà all'incasso ditali crediti, che oltre a non essere inesi-gibili sono, per una buona parte, giànella fase pratica di riscossione. Il che,nel tempo, si tradurrà in avanzi dibilancio pronti per essere restituiti aicittadini sotto forma di progressivadiminuzione delle imposte. E nel frat-tempo avremo goduto di un finanzia-mento pubblico pari a circa 300 euro perogni cittadino: fatte le dovute moltipli-cazioni, un'azione determinante peraffrancare i conti comunali dalle pesan-ti eredità ricevute dal passato».

N° 19 16 - 31 Gennaio 2013

www.comune.battipaglia.sa.it

Attività di Governo dell’Ente DAL COMUNE

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Uno dei punti focali del pro-gramma dell’amministrazioneper il prossimo anno è la reda-zione del PUC, acronimo di

piano urbanistico comunale. Esso è unostrumento di gestione del territoriocomunale composto da elaborati carto-grafici e tecnici oltre che da normativeche regolano la gestione delle attività ditrasformazione urbana e territoriale delComune di pertinenza, con la funzioneaggiornare ed integrare il vecchio pianoregolatore generale.

Per redigere un Piano urbanisticoche sia condiviso, l’Amministrazione hadato vita a vari incontri con i quartieridella città per ascoltare, valutare ediscutere delle proposte della cittadi-nanza.

Questa serie di incontri ha coperto unperiodo di 3 mesi, coprendo i quartieri diSerroni, Taverna, Schiavo e Turco anovembre e dicembre, mentre nel mesedi gennaio i focus hanno riguardato iquartieri Stella, Belvedere, Sant’Anna eCentro.

Nell’incontro con il quartiereSerroni è stata segnalata positivamen-te la qualità residenziale, la mancanzadi problemi di microcriminalità e la pre-senza di buone strutture ricreative esportive, mentre di contro i problemihanno riguardato la presenza di micro-discariche, manutenzione stradale eilluminazione da migliorare; la cittadi-nanza ha avanzato proposte in merito almiglioramento della mobilità pedonale eciclabile e al potenziamento dei collega-menti con il centro-città.

Del quartiere Taverna i cittadinihanno evidenziato la necessità dimigliorare i collegamenti con il centro,attualmente scarsi e di potenziare larete stradale, poco adatta alla circola-zione agevole dei veicoli. Identiche esi-genze di una migliore viabilità e mobili-tà le hanno evidenziate i quartieriTurco e Schiavo, i cui cittadini hannorichiesto e lamentato la mancanza dispazi verdi e centri di aggregazione.

Nell’incontro con il QuartiereAversana hanno posto all’attenzionedell’Amministrazione problemi riguardol’inquinamento del mare e l’acqua nonpotabile, la pericolosità delle strade el’assenza di trasporto pubblico. A tal

proposito, obiettivi per il quartieresaranno quelli della valorizzazione dellerisorse artistiche, turistiche e culturalicome le fattorie Valsecchi ed una possi-bile riqualificazione anche partecipandoad un concorso internazionale. A taleincontro ha partecipato anche ilConsorzio turistico “Costa del Sele” cheha riconosciuto gli sforzi dell’ammini-strazione ed ha proposto, per un miglio-re sviluppo del settore turistico, ilpotenziamento della rete stradale, ladelocalizzazione del traffico camionabilee la riqualificazione delle piattaformecostiere.

In Gennaio invece i redattori del Puchanno incontrato il quartiereBelvedere, i cui cittadini hanno palesa-to i soliti problemi di viabilità e la neces-sità di una mobilità che li colleghimeglio al centro città con la creazione diuna circolazione ciclopedonale e la crea-zione di aree di parcheggio per i residen-ti. Altresì i cittadini hanno chiesto mag-giore attenzione per gli spazi verdi nel-l’ambito dei nuovi progetti di costruzio-ne dei prossimi anni. Le esigenze delquartiere S.Anna non si discostano daquelli degli altri quartieri, anche qui sirichiede spazio pubblico, spazi verdi, unmiglioramento della viabilità su ruote eil potenziamento della mobilità pubblicaper collegare il quartiere al centro città.

L’ultimo incontro si è sostenuto pres-so la Casa Comunale ed ha riguardato ilCentro della città, con la discussionefocalizzata intorno ad una zona pedona-le permanente su via Mazzini richiestadalla maggior parte dei cittadini presen-ti, la necessità di una viabilità alterna-tiva per le periferie così da snellire iltraffico quotidiano, la riqualificazionedelle piazze del centro con la creazionedi un piccolo centro storico intorno allazona più antica di Battipaglia, ossiaquella delle “conserve” nonché la man-canza di posti auto e verde pubblico.

L’Amministrazione ha annunciatoche l’ascolto della cittadinanza nellaredazione del Puc non si arresterà qui eha annunciato che nei prossimi mesiverranno realizzati nuovi strumentipartecipativi, mentre il Sindaco ha ras-sicurato ancora una volta tutti promet-tendo l’approvazione dello stesso primadella fine del mandato.

SUI CREDITI

TRIBUTARI LA

CORTE DEI CONTI

NON HA DUBBI

SULLA CERTEZZA

DI RISCUOTIBILITÀ

MA SOLO SUGLI

EFFETTIVI TEMPI

DI RECUPERO

L’Amministrazione promette ulteriori stumenti d’ascolto fino all’approvazione del Piano

PUC, ascolto continuoTerminati gli incontri nei Quartieri per laredazione del nuovo Piano Urbanistico

«Che la gestione Santomauro abbia ridotto i debiti non è un’opinione ma un’evidenza dei numeri»

«Un prestito pubblico»Conti comunali e imposte locali, parlal’Assessore al Bilancio Fausto Senatore

di GIUSEPPE FERLISI

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SOCIETÁ Sguardo sul territorio

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N° 19 16 - 31 Gennaio 2013

Nell’ambito del tour tra le realtà scola-stiche del territorio, abbiamo ascoltatoil professore ing. Angelo Elia, su delegadella professoressa Daniela Palma, diri-gente scolastico dell'istituto "EnzoFerrari" di Battipaglia.

Pprofessore Elia, qual è l’offer-ta formativa dell’Istituto diIstruzione SecondariaSuperiore “Enzo Ferrari”?

«Il Polo scolastico “Enzo Ferrari” rac-coglie due diversi istituti: l’IstitutoTecnico Agrario, Agroalimentare,Agroindustria e l’Istituto Professionale.

Quest’ultimo, a suavolta, consente di sce-gliere 3 percorsi diver-si: Industria eArtigianato, ServiziCommerciali e Serviziper l'Enogastronomiae l'OspitalitàAlberghiera».

Ci dia qualchedettaglio in più suipercorsi professio-nali la cui offertaci sembra piùvariegata.

«Il “ProfessionaleIndustria eArtigianato” consentedi scegliere tre specia-lizzazioni: manuten-zione e assistenza tec-nica, in cui lo studen-te si occupa di mecca-nica, elettronica edelettrotecnica relati-vamente ad impiantied apparati tecnici,produzioni industrialied artigianali, dove lostudente viene forma-to per i processi dilavorazione, fabbrica-zione, assemblaggio ecommercializzazionedei prodotti indu-

striali ed artigianali, produzioni tessilisartoriali. Quest’ultimo è, relativamentealle materie e ai programmi, praticamen-te uguale all’ex abbigliamento e moda.Con questa specializzazione le ragazzeimparano sia a disegnare abiti, utilizzan-

do supporti cartacei e digitali, sia a rea-lizzarli grazie alle macchine da cucirepresenti nei laboratori sartoriali di cui lascuola dispone. Il naturale sbocco succes-sivo per le allieve è l’accademia dellamoda. L’iscrizione all’università ovvia-mente non è preclusa neanche agli altristudenti del professionale i quali, però,spesso tendono ad affacciarsi direttamen-te al mondo del lavoro. Questa inclinazio-ne viene favorita anche dalle esperienzedi stage svolte negli ultimi due anni distudi. Infatti, nelle classi quarte e quinte,2 ore a settimana, per un totale di 66 oreannue, vengono dedicate all’alternanzascuola-lavoro: gli allievi, attraverso con-venzioni esterne, si recano presso aziendeed industrie locali per assaporare ilmondo del lavoro. Per quanto riguardal’IPSEO, il percorso professionale per i“Servizi legati all'Enogastronomia el'Ospitalità Alberghiera”, abbiamo unbiennio comune a tutti gli studenti men-tre gli ultimi tre anni di studi è possibilescegliere tra quattro diverse specializza-zioni: enogastronomia, prodotti dolciariartigianali e industriali, accoglienza turi-stica, servizi di sala e vendita. É facileintuire che le attività svolte dagli allievisono molteplici e spesso complementari,ad esempio mentre una classe di enoga-stronomia è in cucina a preparare le pie-tanze, gli alunni di sala presentano le

loro elaborazioni culinarie». Ad inizio anno scolastico sono

stati segnalati problemi di trasportopubblico, com’è la situazione?

«Il problema è tuttora presente ma invia di risoluzione. A breve ci sarà unulteriore incontro tra la dirigenza dellascuola, gli enti locali e le società deimezzi di trasporto, siamo in attesa deldefinitivo ok per l’applicazione della set-timana corta. Se la questione non verràrisolta e alcuni nostri alunni continue-ranno ad avere difficoltà per il rientro acasa, il consiglio d’istituto prenderà idovuti accorgimenti».

É tempo di iscrizioni, vuoleaggiungere qualcosa per i ragazziche intendono rivolgersi alla vostrascuola?

«Ci tengo a precisare che non c’è alcunproblema di sovraffollamento delle clas-si, le lezioni si seguono tranquillamentee la percentuale di promozione è nellamedia nazionale. Volevo segnalare chedall’anno prossimo, grazie alla RegioneCampania, per i ragazzi che si iscrivononel settore professionale sarà quasi sicu-ramente (a giorni dovrebbero esserci leconferme definitive) ripristinata la qua-lifica professionale del terzo anno. Cisarà quindi una doppia strada, trienna-le e quinquennale, e l’una non preclude-rà l’altra».

di VINCENZO PICARIELLO

LICEO CLASSICOOFFESE GRATUITE ELIBERTÁ D’OPINIONERiceviamo e volentieri pubblichiamo

Si ritiene doveroso intervenire suquanto dichiarato dal Presidentedel Consiglio Provinciale,Fernando Zara, e riportato nel-

l’articolo pubblicato sul quotidiano “LaCittà”, in data 29/01/2013, in merito allaproposta di istituire una sezione delLiceo Classico presso il Liceo Scientifico“E. Medi” di Battipaglia.

Al di là di ogni intento polemico peraver bollato come “imbecilli” coloro iquali, solo ed esclusivamente nell’inte-resse delle famiglie battipagliesi, hannointeso avanzare tale proposta, peraltro

adeguatamente motivata nella deliberaadottata unanimemente dal Collegio deiDocenti e dal Consiglio d’Istituto, non sicomprendono gli argomenti seri e fon-dati in base ai quali alla città diBattipaglia non spetterebbe il diritto diavere, ma neppure di proporre, l’istitu-zione del Liceo Classico, pena l’essereapostrofati come “imbecilli”.

Certamente la libertà di opinione puòtrovare più alte e forbite forme espressi-ve, che non ledano la sensibilità di quan-ti, quotidianamente, operano con pas-sione e professionalità per la formazionedei futuri cittadini di Battipaglia.

Non si ritiene fondata la pretesa che lapresenza di un numero esiguo di alunnivotati alla cultura classica non debbaessere adeguatamente valorizzata sulterritorio, in un momento storico in cui larazionalizzazione della rete scolasticaimpone un ripensamento dei punti di

erogazione del servizio, svincolato dalogiche ingegneristiche e improntato,piuttosto, alla riqualificazione dell’offertaformativa, che si basa anche sulla diver-sificazione dei percorsi di studio.

La costituzione di un Polo Liceale aBattipaglia, che comprenda l’indirizzoclassico, rappresenta, in tal senso, unarisposta forte e concreta alle esigenzadell’utenza, in una città che può trarredalla cultura dei giovani linfa vitale.

Il mondo della scuola deve essere pre-servato dalle diatribe politiche, evitandodi mortificare le legittime aspirazioni diuna Istituzione Scolastica di pregio, qualè il Liceo “E. Medi”, che intende parteci-pare, per gli aspetti di competenza, allacrescita della propria comunità.

SILVANA ROCCODirigente Scolastico

del Liceo “E. Medi” di Battipaglia

Polo “E.Ferrari”, ampia offertaCONTINUA LA PANORAMICA SULLE SCUOLE IN CITTÁ: L’OFFERTAFORMATIVA DEL NUOVO POLO SCOLASTICO “ENZO FERRARI”

IL PROBLEMA

DEI TRASPORTI

É TUTTORA

PRESENTE MA IN

VIA DI RISOLUZIO-

NE. A BREVE UN

INCONTRO CON

LE PARTI

IN CAUSA

Stupisce che la proposta di istituireuna sezione del liceo classico nellanostra città abbia provocato unareazione stizzita e davvero improv-

vida da parte dell’ex sindaco Zara, attualepresidente del Consiglio Provinciale, il qualel’ha subito “bocciata“, ritenendola priva difondamento, tanto da definirla, con sorpren-dente disinvoltura, parto di “ imbecilli”.

La brusca reazione, come è facilmenteimmaginabile, ha suscitato il disappuntosoprattutto della comunità scolastica cheha formulato la proposta e, più in gene-rale, di quanti hanno sempre auspicatouna crescita culturale della città.Dispiace constatarlo, ma sembra che nonsi riesca ad uscire dalle vecchie logiche dicontrapposizione, favorendo la tesi di chiritiene immutabile il degrado ed inutiletentare di porvi rimedio.

Ancora una volta, al di là degli ostenta-ti proclami di amore per il bene della città,emerge una sostanziale incapacità di farsirealmente interprete delle esigenze delterritorio: nel caso in questione, la propo-sta, avanzata dal collegio dei docenti dellocale liceo scientifico e successivamenteaccolta dall’Amministrazione comunale, èmotivata dall’aspirazione a realizzare aBattipaglia un “ polo liceale” comprensivodi tutti gli indirizzi, così come è sollecitatodalle stesse indicazioni ministeriali.

Essa mira anche a ridurre il fenomenodel pendolarismo scolastico, con indiscu-tibili ripercussioni positive sul pianofinanziario per le famiglie; peraltro irecenti provvedimenti di razionalizzazio-ne della rete scolastica, improntati allalogica di creare poli scolastici con percor-si formativi differenziati, hanno determi-nato l’istituzione di scuole con un cospi-cuo numero di alunni, per cui, al di là diormai inutili campanilismi, è comunquescongiurato il rischio che l’istituzione diuna sezione di liceo classico a Battipagliapossa creare particolari difficoltà.

D’altronde, anche in riferimento all’an-nunciata costituzione del polo universita-rio a Battipaglia, non sfugge che solo unrafforzamento dell’offerta formativa daparte degli istituti scolastici superiori pre-senti in città può favorire l’accesso dei gio-vani battipagliesi alle varie facoltà uni-versitarie; al riguardo, giova ricordare chegià da tempo è stata sottoscritta, da partedell’attuale amministrazione comunale,una apposita convenzione con l’Universitàdi Salerno al fine di promuovere specificheattività di formazione.

Il progetto, finalizzato all’istituzione diquella che è stata denominata “Accademiaformativa Civitas”, mira a stabilire un rap-porto di stretta collaborazione tra il mondoimprenditoriale e il mondo accademico, alloscopo di promuovere, anche attraverso sta-ges formativi, le condizioni atte a favorireoccasioni di inserimento nel mondo dellavoro per i giovani della nostra città.

In questo contesto dunque pare opportu-no evitare i toni sprezzanti, ulteriore tributoall’ormai diffusa tendenza ad un progressivodegrado del dibattito culturale e politico;d’altronde gli esempi vengono dall’alto, né èpossibile dimenticare i ripetuti atteggia-menti di scarsa considerazione e talvolta diirrisione mostrati negli ultimi anni da certipolitici verso il mondo della scuola e dellacultura in genere. Una riflessione più sere-na e certamente più rispettosa degli interlo-cutori, che eviti inutili litigiosità e impropriecontrapposizioni politiche, può essere utile.

PPIIÚÚ RRIISSPPEETTTTOO PERIL MONDO DELLA SCUOLA

L’INTERVENTO

di ALFONSO PACE

PH: SOLOBATTIPAGLIA.COM

Chiudiamo con Radio Castelluccio iltour delle radio locali che, tra gli anni‘70 e ‘80, spuntarono a Battipaglia,prima che la regolamentazione dellefrequenze ne segnasse la fine.

Ne è passata di acqua sotto i pontida quando in quel lontano 14maggio 1976 MarioRossomando alzò i cursori per

dare il via alle trasmissioni. Nasceva RadioCastelluccio. Non unasemplice radio libera ma“la radio” per eccellenza.La radio di Battipaglia, laradio che dà voce ai cittadi-ni battipagliesi, la radio checontinua a blaterare nono-stante tutto. Di politici, poli-ticanti, pseudo politicantine sono passati a migliaia;di ascoltatori nemmeno acontarli, eppure quellaradio con lo stemma rossoè rimasta sempre là.Fedele. Da trentasetteanni. Sono cambiate le tec-nologie, i microfoni, lepostazioni ma il modo difare radio è sempre lo stes-so di allora. Semplice, diret-to, efficace. Nel 1976 comenel 2013. Difficile da collo-care, impossibile da sotto-mettere a qualche schema-tura qualunquista, RadioCastelluccio era, è e conti-nuerà ad essere, la radio della città diBattipaglia. Dall’informazione fatta rigorosa-mente “a modo nostro”, allo sport, alla politi-ca, alle tematiche sociali, civili, alla solidarie-tà verso i più deboli, Radio Castellucciomarca il territorio, vive la gente, fa parlare lagente, ascolta la gente senza apporre alcuntipo di censura perché è la radio della gente.La gente normale, la gente che lamenta unpiccolo/grande disservizio. La radio è là, datrentasette anni, a prestare la voce a chiun-que voglia dire qualcosa. Allontanata da ognigerarchia politica, lei rimane vigile sul dafarsi, pronta a bacchettare la classe politicache sbaglia maanche pron-t a

ad elo-giare chi fa

qualcosa dibuono per Battipaglia

perché la priorità è sem-pre stata e sempre continuerà

ad essere “il bene di Battipaglia”.Onore a chi porta avanti con enormi dif-

ficoltà questa realtà. Il nome di Lucio

Rossomando, figlio di Mario, attuale diretto-re responsabile, merita una citazione su tutti.Ma alle spalle c’è un team che silenziosa-mente continua a spingere quei bottoni e adalzare quei cursori. Dire, parlare, raccontaresemplicemente quello che accade: dallamattonella fuori posto, al materasso lasciatolì e mai raccolto fino ad arrivare ai problemi“reali” della gente comune dalla cui parteRadio Castelluccio si è sempre schierataapertamente. Tramite il servizio streaming

sul sito www.radiocastel-luccio.it anche i battipaglie-si “emigranti” (su questalocuzione Massimo Troisiavrebbe qualcosa da ridire)possono restare vicini allapropria terra collegandosida qualunque parte delpianeta per rimanereaggiornati su quel cheaccade nella bella e danna-ta Battipaglia. Ma nonsolo: c’è l’applicazioneiphone, ipad, ci sono isocial network come face-book dove il contatto“Radio CastelluccioBattipaglia” è un punto diriferimento per la comuni-tà battipagliese in genere. Insomma, RadioCastelluccio è in “ognidove”, in ogni luogo possi-bile e immaginabile. Fareradio, portare avanti unaradio locale nel 2013 non

rende miliardari, anzi. La realtà è che i soldifiniscono in un fondo perduto da cui non tro-vano via d’uscita. Altro che “paradisi fiscali”alle Cayman. Tutto il motore viene trainato dauna sola parola: passione. La stessa identicapassione che collega in un filo rosso imma-ginario gli speaker della radio di allora e quel-li di oggi: barbuti e ingobbiti in dei maglioni aquadri prima, con la cresta e l’occhiale intel-lettuale oggi. Poco cambia. Dove c’è profes-sionalità e passione smisurata lì c’è RadioCastelluccio che continua a far sentire la pro-pria voce, urlando e rimanendo quasi mai insilenzio, anzi.Onore, quindi, a personaggi come AldoApostolico, Renato Di Lascio, FilomenaMargiotta, Paolo Rossomando, Giuseppe“Peppe” Giannotti, Rino Busillo, RobertoSalzano, Fausto Cianciulli, RobertoMalandrino, Gino Veneziano, GrazianoSessa, Antonio Pascale, Dino Busillo,Pomponio Salvo, Massimo Terminelli, LisaRuggiero, Rosamaria Ciancio, EnricoBuzzanca, Osvaldo Guarnaccio, MarcelloCelano, Caterina Picciariello, Katia Ranieri,Giovanni Coscia, Sabatino D’Angelo, FrancoCeravolo fino ad arrivare a quelli dei giorninostri, di minore spessore rispetto a deigrandi come le persone appena nominatema anche loro importanti per il processo dicontinuità dell’emittente battipagliese,Andrea Laganà, Fabiano Sole, KekkoMarano, Alfonso Paoletta, Hermes, Deg. Eallora Radio Castelluccio prosegue nel suopercorso di denuncia senza guardare in fac-cia a nessuno. Perché? In radio rispondereb-bero: “…perché Mario avrebbe fatto così”.

VIAGGIO NELLE RADIO LIBERE BATTIPAGLIESI - RADIO CASTELLUCCIO

CON LA STESSA PASSIONE DAL 1976

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SOCIETÁN° 19 16 - 31 Gennaio 2013 Sguardo sul territorio

MONDO QUARTIERE

AlI'incontro tenutosi presso L'Aula MagnaIstituto IPSIA "E. Ferrari" in via Rosa Jemmasono stati invitati a partecipare gli abitantidel rione Turco, Taverna e Schiavo, si è parla-to della localizzazione e dei caratteri morfo-logici dei quartieri interessati e delle varieproblematiche esistenti.I rioni Taverna, Turco e Schiavo si sonosviluppati a sud del centro storico diBattipaglia, aldilà della barriera della lineaferroviaria, allineati lungo l'asse rettilineodi via Rosa Jemma e della sua prosecu-zione sulla S.S.18.I rioni Taverna, Turco e Schiavo, nascononegli anni 60 come quartieri residenzialiauto costruiti nel dopo lavoro dagli operaiallora impiegati nelle fabbriche del posto.Si tratta di nuclei molto densi, con stradestrette non adeguate alla presente circola-zione automobilistica e alla densità abitati-va così cresciute nel tempo. Le principaliproblematiche dei quartieri vengono ricon-dotte al traffico, all'assenza di parcheggi eall'inadeguatezza della rete fognaria.Inoltre la fitta trama delle strade innestatasulla SS 18 si interrompe con strade chiu-se, in cui mancano sia i marciapiedi chealtrettanto strutture di sicurezza.Taverna ha tre principali luoghi di aggrega-zione e socialità: La Villa comunale, la par-rocchia e la scuola, l'eccessiva densità delquartiere è però fonte di malessere.Mentre i quartieri Turco e Schiavo sonoprivi di un vero e proprio centro.Il quartiere Turco, quello più vicino al cen-tro e adiacente la linea ferroviaria, è carat-terizzato dalla presenza degli edifici ormaidismessi dello zuccherificio.Immediatamente a sud segue il rioneSchiavo in cui sorgono altrettanti edifici indisuso e ancora a sud a partire dell'immis-sione di via Rosa Jemma nella ss.18, si svi-luppa il rione Taverna adiacente all'area ASI.Nella fase iniziale del laboratorio è statochiesto agli abitanti di ricostruire un qua-dro degli elementi caratterizzanti in positi-vo e in negativo il quartiere.Sono emersi due temi di interesse per l'in-tera città: il tema del rischio e della sicu-rezza idrogeologico a causa di un territoriodi natura paludosa e vicina al mare; lanecessità che venga deciso e chiaritoquanto prima nel PUC in quale direzione lacittà si dovrà espandere.L’insieme delle segnalazioni e delle critici-tà dei partecipanti sono state riordinate eraggruppate in temi rispetto ai quali sonostate sviluppate poi in modo organicoobiettivi ed azioni.Per tutti e tre i quartieri interessati, i temisono stati suddivisi in Mobilità eInfrastrutture; Spazi attrezzati e servizi.Uno degli obiettivi primari sarà quello di libe-rare le strade interne dei rioni e quindi facili-tare la circolazione e garantirne la sicuerzza;ridurre i flussi di traffico veicolare da e versoil centro; migliorare la circolazione interna aiquartieri; adeguare la rete fogniaria e dismaltimento delle acque reflue, migliorarel’offerta di servizi, di spazi pubblici e diaggregazione, con la realizzazione di nuovispazi e riqualificando quelli già esistenti inmodo da rendere vivibili e dignitosi tutti iquartieri e dunque l’intera città.

INCONTRO CON I QUARTIERI

PUC SEGNALAZIONI ECRITICITÁ DEI PARTECIPANTI

A cura di CLAUDIA PERRUSO

Per sviluppare conoscenza e coscienza

ShoahIl doveredella Memoria

“La memoria è determi-nante. È determinanteperché io sono ricco dimemorie e l’uomo che

non ha memoria è un pover’uomo,perché essa dovrebbe arricchire lavita, dar diritto, far fare dei confron-ti, dar la possibilità di pensare aderrori o cose giuste fatte. Non si trat-ta di un esame di coscienza, ma diqualche cosa che va al di là, perchécon la memoria si possono fare deibilanci, delle considerazioni, dellescelte, perché credo che uno scritto-re, un poeta, uno scienziato, un letto-re, un agricoltore, un uomo, uno chenon ha memoria è un pover’uomo.Non si tratta di ricordare la scaden-za di una data, ma qualche cosa dipiù, che dà molto valore alla vita."Testimonianza di Mario Rigoni Stern, scrittore e

deportato I.M.I. 1943.

Con quest'articolo la CommissionePari Opportunità ricorda l'Olocaustoe la Shoah. Un pezzo della storia del-l'umanità terrificante e di particolareferocia. Un genocidio sistematico diEbrei, gruppi etnici Rom e Sinti (icosiddetti zingari), comunisti, omo-sessuali, malati di mente,Pentecostali (classificati come malatidi mente), Testimoni di Geova,Sovietici, Polacchi e altre popolazionislave. Il 27 gennaio 1945, venivanoaperti i cancelli di Auschwitz. Leimmagini che apparvero agli occhidei soldati sovietici che liberarono ilcampo, sono impresse nella nostramemoria collettiva.Una ricorrenza della società civileper sviluppare conoscenze e coscienzanecessarie alla costruzione di unmondo a misura d'uomo più che aformato di poteri.Confidiamo sempre nella pace intesacome benessere ma soprattutto comericonoscimento del diritto all’esisten-za e delle Pari Opportunità.

[email protected]

SPETTACOLO TEATRALE

“Pulcinellata”della Compagnia Teatraledegli Artisti di “Dionisio”

ore 18.00FEBBRAIO12Martedi

San Valentinoin...Comune"A cura dell’Assessorato Sport ed Eventie del CRAL Comune di Battipaglia

ore 18.00FEBBRAIO14Giovedi “Mestiere e Arte

Orafa”A cura dell’Istituto A. Volta - scuola orafa

ore 18.00FEBBRAIO18Lunedi

di NATHALIE FRANCHET

SOCIETÁ

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N° 19 16 - 31 Gennaio 2013Sguardo sul territorio

Trovare la scuola calcio giustaper tuo figlio è importante.Sembra una sciocchezza ma èfondamentale che un bambino,

soprattutto in un’età delicatissima comequella racchiusa tra i sei e i dodici anni,sia accerchiato da persone competenti,che lo seguano passo passo e gli dianoun’istruzione allo stesso tempo ludicama ferrea al fine di farlo crescere con isani principi dello sport. Da cinque annisul territorio battipagliese si è radicatauna scuola calcio, la “ChristianManfredini”, che ha fatto di questi prin-cipi e di questi valori i suoi cardini por-tanti. Le origini, la partenza, però, nonè stata facile: così come ci racconta unodei soci, l’avvocato Samuele Fortunato.«La scuola calcio è nata da un’idea diChristian Manfredini nel 2008. Luiaveva voglia di costruire qualcosa quisul territorio di Battipaglia dove è cre-sciuto fin dai primissimi anni dell’in-fanzia per cui non si poteva non pensarea una scuola calcio. Nei primi anni lascuola calcio ha pagato lo scotto inizialedel fatto di non avere una struttura pro-pria ma adesso dopo cinque anni siamoriusciti a costruirla e cominciamo a rac-cogliere buoni frutti sia dal punto divista delle iscrizioni sia dal punto divista della didattica che proponiamo.Adesso abbiamo quasi 190 iscritti etenendo presente che copriamo la fasciadel centro di avviamento allo sport daisei ai dodici anni è un numero abba-stanza importante. La struttura ci per-

mette di potersviluppare deidiscorsi anchein prospettivaper la crescitadei ragazzi e deibambini stessi.É una strutturadi nostra pro-prietà su cuiChristian credem o l t i s s i m oinsieme aglialtri soci chesono, oltre me,Alberto Lecce,R o b e r t oGrattacaso, e ilproprietario delterreno che èG a e t a n oMaiorano. Fondamentali sono anche lefigure degli istruttori che sono una partefondamentale all’interno del progettoscuola calcio: Liano Caporano che rico-pre la figura su tre gruppi, AntonelloGuarino, Sergio Di Concilio, GiovanniPetraglia, Ciro, Francesco e PasqualeCerrato». Aldilà dell’aspetto prettamen-te calcistico e didattico la scuola calcioChristian Manfredini si differenziaanche per alcuni servizi che offre: «Épossibile – continua Fortunato – utiliz-zare la navetta, la fascia di età che vadai cinque agli otto anni è seguita dapersonale femminile che li aiuta all’in-terno dello spogliatoio: questo da una

maggiore tranquillità alle famiglie checi affidano i loro bambini».

Uno sguardo anche al futuro: «Il pro-getto futuro prossimo è l’ampliamentodel centro sportivo con la costruzione diun campo più grande che permetteràl’allenamento delle categorie allievi egiovanissimi; il potenziamento della retedegli istruttori ai quali chiediamocostantemente l’aggiornamento delleconoscenze attraverso la frequenza dicorsi organizzati dalla JuventusUniversity che comunque resta il nostropunto di riferimento avendo la scuolacalcio goduto dell’affiliazione allaJuventus Soccer School per tre anni».

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di ANDREA LAGANÁ

«La scuola calcio “Christian Manfredini” è nata da un’idea di Christian, che aveva voglia di costruire qualcosa Battipaglia dove è cresciuto fin dall’infanzia»

Scuola calcio L’importanzadi scegliere bene per i bimbi

Nel mese di novembre del1963 Ermes Naso con ungruppo di amici lancia l'ideadella costituzione di una

Polisportiva nella nostra cittadina chevolga l'attenzione verso discipline sporti-ve "nuove", oltre che l'organizzazionedella "Settimana Sportiva Battipagliese".In quel tempo la cittadina, risorta dallemacerie della seconda guerra mondiale,seguiva con passione ed attenzione levicende della squadra di calcio, ma vi eraanche una notevole tradizione ciclisticacon una serie di gruppi sportivi che dopoil glorioso Baratta si erano succeduti:Spinelli e Sorvillo, cui seguirà, poi,Montella. Gli atleti di queste compaginimietevano successi in campo dilettanti-stico in ogni parte d'Italia, ma, contem-poraneamente, si organizzavano appas-sionate competizioni.

La diffidenza degli ambienti cittadininon mancò, ma la tenacia del gruppodirigente fu particolarmente coriacea edalla fine l'orizzonte dello sport battipa-gliese comincia ad allargarsi notevol-mente. Non bisogna dimenticare che inpassato vi erano state anche gare di ippi-

ca e di boxe, ma unanovità assoluta diven-tano la pallacanestro,la pallavolo e l'atleticaleggera. Resta, inve-ce, un miraggio l'or-ganizzazione della"Settimana sportivabattipagliese", che avrebbe dovuto rin-verdire i fasti delle lunghe ed avvincenti"Estate" degli anni '50.

La carenza di strutture sportive fuaffrontata alla meglio ed i primiapprocci a queste nuove disciplinefurono effettuati nel cortile del Palazzodi Città in Via Italia ovvero al camposportivo "Sant'Anna".

Nelle iniziative editoriali tra gli studentipendolari di Battipaglia nel dicembre1964 vi è il numero unico " L'Imbroglio",che riporta il "pezzo" sulla Polisportiva.Pasquale Rocco, allora giovane corri-spondente locale de "IL MATTINO" ricor-da la visita di Ermes Naso nella sede delCircolo della Stampa in Piazza delPopolo con la notizia dell'iniziativa.

Nello scritto si sottolineano le diffi-coltà iniziali, come i primi successi

conseguiti e si ricorda il gruppo di col-laboratori che affiancava Ermes Nasocon il preparatore atletico AntonioGasparro, Elio Cannalonga, PinoFerrero, Ugo Faenza, Angelo Piola e lacestista Paola De Rosa.

In particolare nella prima manifestazio-ne di atletica, che si svolse allo stadio"Donato Vestuti" di Salerno, la Polisportivaconquista il primo posto assoluto persocietà sportive, riuscendo a conquista-re ben nove medaglie d'oro ed otto d'ar-gento. Sono state allestite squadre perogni categoria (ragazzi, giovani e dilettan-ti) ed in tutte le varie specialità dell'atleti-ca leggera. Inizia l'attività di pallavolo e dipattinaggio, oltre che di pallacanestro siamaschile che femminile, che continuaancora oggi ad onorare il nome dellanostra Battipaglia nell'agone sportiva.

POLISPORTIVABATTIPAGLIAI FASTI PASSATI

Non solo calcio e ciclismo: quando lo sport a Battipaglia ampliava gli orizzonti

Nell’ambito del progetto “Educazione allalegalità, sicurezza e giustizia sociale…unpercorso di crescita civile”, organizzato con ilpatrocinio del Comune di Battipaglia, il pros-simo 15 febbraio, alle ore 9.30, c/o l’aulaconsiliare, verrà esaminata la musica,come strumento per “veicolare la cultu-ra della legalità tra le giovani genera-zioni”. Vari interventi di esperti del settore,tra cui la vocalist training Stefania Cavaliere,un intervento interattivo e la diffusione di unvideo, supporteranno il leit motiv della gior-nata: “le note della legalità”. Tale progetto, rivolto agli studenti della clas-si III delle scuole medie inferiori del comunedi Battipaglia, prevede otto interventi (giàeffettuati incontri sugli effetti devastanti deifuochi d’artificio, sulla tossicodipendenza,sui pericoli di internet, sulle disfunzionisociali e sula dipendenza dal gioco d’azzar-do), durante i quali i relatori hanno incontra-to ed incontreranno gli allievi per affrontarele problematiche connesse all’illegalità.Scopo di tale progetto è quello di avviare unpercorso di sensibilizzazione nei confronti ditale tematiche e di favorire lo sviluppo di altriprogetti che possono, nel tempo, contribuirea radicare nei giovani il bisogno ed il rispettodella legalità.Dopo l’incontro del prossimo 15 febbraio, latossicodipendenza sarà l’argomento degliultimi due incontri (26 febbraio e 4 marzo),il primo sulla prevenzione ed i modelli diintervento a contrasto, il secondo sulle fun-zioni preventive e repressive, in collaborazio-ne con la Guardia di Finanza.

EDUCAZIONEALLA SICUREZZACONTINUANO GLI INCONTRI

di VITTORIO PARO

LO SPORT DELLA GUERRA SIMULATA

SSOOFFTT AAIIRR,, SI “SPARA”A BATTIPAGLIA

Forse non tutti sanno che aBattipaglia c’è una realtà sporti-va che si sta distinguendo sindalla fondazione nel 2005, con un

ricco medagliere. Parliamodell’Associazione Sportiva DilettantisticaM.A.S.T. (Multi Action Softair Team)capitanata dal Presidente LorenzoGrimaldi, nata per creare un solido grup-po di persone che condividono la stessapassione: il Softair, uno sport che simulain modo molto reale delle situazioni dellaguerra moderna, ma senza morti e feriti,avendo un obiettivo di conquista dacogliere attraverso strategie ed armi "gio-cattolo" che sparano pallini di plastica.Uno sport che stimola la lealtà e il giocodi squadra, per niente violento o pococostruttivo, che anzi si dimostra attivitàstrettamente relazionale e amichevole,alla pari del più comune spirito di squa-dra di altri sport nazionali, e consente divivere a stretto contatto della natura, sce-nario privilegiato delle simulazioni.«Il softair, si basa sulla serietà e lealtàdei partecipanti, caratteristiche fonda-mentali nel gioco come nella vita - sostie-ne il Presidente Grimaldi - e non ha vin-coli di età e di sesso. É un modo sano edivertente di stare insieme. L’invito è acontattarci e scoprire di persona comequesto sport possa appassionare».L’associazione M.A.S.T. è presente in reteproprio per ampliare la conoscenza e ladiffusione di questo sport. É possibilereperire tutte le informazioni al sito:www.mastbattipaglia.it

LA SQUADRA CAMPIONE PROVINCIALE NEL CAMPIONATO ALLIEVI 1969