Dal 18 settembre pratiche edilizie consultabili on line · Un’operazione che quindi va al di là...

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11.09.2013 h 10:29 Di Redazione

Dal 18 settembre pratiche edilizie consultabili on line

Cittadini e professionisti potranno consultare l'avanzamento aggiornato in tempo reale

GREVE IN CHIANTI - Dal 18 settembre tutte le pratiche edilizie saranno consultabili on line sul sito internet

del Comune di Greve in Chianti.

"Si tratta di una importante implementazione informatica - dice l'assessore alle attività economiche, Suap,

infrastrutture e reti informatiche, Stefano Romiti - che ha comportato un grande lavoro da parte degli uffici e

consentirà a tutti i cittadini del comune ed i professionisti che operano sul nostro territorio di poter consultare

lo stato di avanzamento delle proprie pratiche edilizie presentate al Comune di Greve in Chianti".

"Dal sito istituzionale del Comune - prosegue - si potrà infatti accedere all'applicativo sul quale saranno

aggiornati in tempo pressochè reale i vari passaggi dell'iter tecnico-amministrativo delle domande di pratiche

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edilizie presentate al Comune".

"Non si tratta certamente di un punto di arrivo - sottolinea - ma di un ulteriore passaggio obbligatorio

all'interno di un percorso, avviato già tempo, attraverso il quale vogliamo tendere alla massima

semplificazione e trasparenza amministrativa".

"Vista anche la vastità del nostro territorio di competenza - conclude Romiti - ci stiamo muovendo sempre

più concretamente, nei limiti concessi da un bilancio spesso troppo scarno, per fornire a tutta la cittadinanza

servizi delocalizzati in modo che ciascuno possa, anche da casa propria, accedere a tutte le informazioni ed ai

servizi d'interesse".

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11.09.2013 h 16:59 Di Redazione

Il Gallo Nero sponsor dei Mondiali di ciclismo

Grande operazione per il Chianti Classico, scelto anche come vino ufficiale della competizione

SAMBUCA (TAVARNELLE) - Il Consorzio Vino Chianti Classico ha ufficializzato oggi la sua

partecipazione come sponsor ai prossimi campionati mondiali di ciclismo che si svolgeranno a Firenze.

Una vera e propria partenrship con il Comitato Organizzatore Mondiali Ciclismo Toscana 2013, che vedrà il

Gallo Nero come Vino ufficiale e esclusivo del Mondiale di Ciclismo Toscana 2013.

Un’operazione che quindi va al di là della semplice sponsorizzazione di un marchio a uno dei più importanti

eventi sportivi italiani degli ultimi anni. Il Gallo Nero fa gli onori di casa in un mondiale che avrà come teatro

la Toscana, regione del vino per eccellenza, meta ogni anno di quel turismo in cerca di luoghi per l’anima,

fatti di bellezza, storia e natura, cornici ideali proprio per gli sport da vivere “open air”, capaci di regalare, da

queste parti, momenti unici.

Per numeri, effetto mediatico, coinvolgimento di pubblico e istituzioni, il Mondiale di settembre rappresenta

l’evento sportivo più importante dell’anno in Italia. Impressionanti i numeri: oltre un miliardo di contatti

globali (tv + stampa + web), 1.500.000 spettatori sui percorsi di gara, oltre 7.000 persone accreditate, 1.400

giornalisti, 800 testate presenti, 250 emittenti, 180 paesi collegati, 1000 atleti partecipanti.

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"Oltre alla visibilità del marchio Gallo Nero in tutta la comunicazione e negli allestimenti del percorso -

spiegano dal quartier generale di via Sangallo alla Sambuca - il Consorzio fornirà una collezione di etichette

di aziende socie che hanno aderito all’iniziativa che saranno messe in degustazione in occasione dei numerosi

appuntamenti dedicati alla stampa e ai momenti vip.

Le bottiglie del Gallo Nero dedicate al mondiale si presenteranno con l’etichetta aziendale corredata da una

comunicazione speciale dedicata all’evento: un’etichetta aggiuntiva creata in tiratura limitata e direttamente

posizionata sulla bottiglia. Così il Chianti Classico sarà promosso come “il vino ufficiale dei Mondiali di

Ciclismo 2013”.

“Il Gallo Nero è uno dei simboli più rappresentativi e stimati della Toscana nel mondo. Non poteva che essere

il Chianti Classico quindi ad adottare sotto il profilo enologico questo importantissimo evento internazionale”

afferma Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico.

“Noi produttori - prosegue - sappiamo molto bene che quando esportiamo sui mercati internazionali le nostre

bottiglie non vendiamo solo un prodotto ma anche e soprattutto il contesto in cui questo nasce, un territorio

che ogni anno attira migliaia di cicloturisti con cui condividiamo la passione per lo spettacolo della natura e

per i ritmi che questa impone al nostro stile di vita".

"Diamo quindi il benvenuto ai professionisti - conclude - agli addetti ai lavori, al pubblico che sarà presente e

a quello che seguirà l’evento da casa che brinderà (magari proprio con una bottiglia di Chianti Classico) alla

vittoria del proprio campione”.

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9.09.2013

La costruzione della nuova Piramide qualitativa

Per quanto non creda ai “Batman” del marketing, ai soloni che dispensano ricette salvifiche nel complesso

universo del vino, vero è che fermarsi, a volte, a riflettere sul dove e come stiamo andando, può rivelarsi un

esercizio tutt’altro che inutile.

Scomodando almeno in parte la teoria economica, in fondo il marketing è prima di tutto il controllo della

curva di offerta e di domanda, due funzioni che magicamente dovrebbero incrociarsi in un punto di incontro,

detto di equilibrio, dove prezzo e quantità soddisfano contemporaneamente il consumatore ed il produttore.

Più facile a dirsi che a farsi, ovviamente, perché le variabili in gioco sono moltissime e la maggior parte

delle quali non controllabili né da uno né dall’altro degli attori economici. Anzi, vero è che la cosiddetta

“globalizzazione” dei mercati ha contribuito a rendere ancora più ampie le variabili in gioco; quanto

influisce una variazione di un punto percentuale iva sul consumo nazionale?

E quali influenze ha il rapporto euro/dollaro sul consumo di vino negli USA? O ancora quanto è

determinante nel prezzo delle bottiglie di Chianti Classico la struttura competitiva delle prime dieci aziende

della denominazione? E quanto è costata in termini di consumo una mal legge sui punti patente? Sono solo

alcuni parziali esempi delle variabili attorno a cui ruotano le dinamiche che ogni giorno le imprese devono

gestire.

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Certamente non esiste la formula magica del successo, per lo meno io non la conosco, ma credo sia molto

lungimirante ciò che il presidente Zingarelli ed il consiglio di amministrazione del Consorzio abbiano

avviato, affidando ad uno degli istituti di ricerca più qualificati ed al prof Swinnen in particolare, docente a

Standford ed all’Università Cattolica di Lovanio, il compito di elaborare uno studio sulle possibili modalità

di gestione dell’offerta della denominazione.

Aspettando gli esisti finali della ricerca, che, qualunque esse siano, ci costringeranno ad affrontare un tema

spesso esorcizzato con atteggiamenti vuoi trionfalistici del mercato (ora sempre più rari) vuoi da depressioni

più nere, alcune rapide osservazioni sono tuttavia già emerse.

Lasciatemi provare a riassumerne qualche punto che volutamente rappresenti più uno stimolo al dibattito su

questa testata che, appunto, una soluzione da vendersi a peso nelle bancarella della pseudo scienza perfetta

dell’economia d’impresa.

Proviamo a declinarne alcuni aspetti e precisamente: la costruzione di una piramide di qualità, qual è ora la

nuova struttura impostata del disciplinare del Chianti Classico, distinto tra annata, Riserva e Gran

Selezione, sradica la pianta madre monolitica del monoprodotto e trasferisce sul piano della strategia di

differenziazione la possibilità di rivolgersi a target diversi di consumo, colmando quel area di vertice della

piramide che ad oggi era presente solo nelle etichette aziendali icone delle denominazione.

Come conseguenza di quanto sopra si apre un mercato a firma collettiva che permette ad ogni prodotto di

selezione viticola-enologica aziendale di ancorarsi al territorio e valorizzarne le prerogative. La chiarezza e

trasparenza informativa rappresentano una leva di forza del mercato, afflitto da troppi compromessi politico-

enologoci, che disorientano e spesso disamorano.

Rimarcare la differenza, spiegare le ragioni della scelta vendemmiale, raccontare la diversità territoriale che

è patrimonio del Chianti Classico, torna ad essere con maggior vigore la grande ed entusiasmante sfida del

marketing aziendale.

La missione è rivolgersi ad un pubblico il più ampio possibile, che raccolga sia gli iniziati ultra informati che

il consumatore meno preparato ma potenzialmente avido di informazioni e soprattutto di chiarezze. Ritorno

sul punto. Smitizziamo un certo approccio da esegeti dell’enologia e raccontiamo quanto la natura da sola è

in grado di fare con l’aiuto della competenza e del rigore dell’enologo.

Raccontiamo i territori, siano essi declinati nei Comuni, siano le migliori uve del patrimonio aziendale, siano

le singole vigne che hanno rappresentato le locomotive della conoscenza del gallo nero nel mondo.

Rappresentiamo l’entusiasmo di un territorio che fa sognare milioni di turisti alla ricerca di ogni dettaglio

che parli di eccellenza, la cui competenza ed avidità culturale, appunto, dobbiamo intercettare offendo spunti

di memoria che fidelizzano per sempre quel patto azienda – consumatore.

Mostriamo l’orgoglio di un simbolo, il Gallo Nero, che è un patrimonio di marca collettivo unico al mondo.

Identifica perfettamente, come nessun altro segno, storia, bellezza, cultura, arte e saper vivere nel territorio

del Chianti Classico.