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 L’ente in oggetto sta sviluppando un programma nazionale per informare la popolazione su come migliorare le apparecchiature e, contemporaneamente, come seguendo alcuni semplici accorgimenti, sia possibile risparmiare acqua in comunità, industria e centri commerciali.  Alcuni degli accorgimenti e consigli sono comuni a molti degli enti oggetto di questa ricerca, in breve vediamo quelli accorgimenti sono di facile applicazione:

Istruzioni generali per sensibilizzare il personale        Designare un coordinatore addetto al risparmio idrico       Programmare un piano di intervento       Educare e coinvolgere il personale negli sforzi di risparmio energetico       Informare il fornitore di detersivi o fornitore di servizi (lavanderia, servizio biancheria,lavastoviglie, ecc. ecc.) che il risparmio idrico è una priorità. Promuovere corsi di istruzione di esperti per istruire sul risparmio delle risorse idriche

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Sostituzione di attrezzatura       Installare WC efficienti o adeguare quelli più vecchi con apparecchiature salva-spreco     Installare aeratori e docce a basso flusso di acqua nei bagni     Usare apparecchiature per la produzione di ghiaccio con conservatori acqua     Sostituire le attrezzature consumate con modelli risparmio-acqua      Ispezionare frequentemente bagni, docce, rubinetti ecc, ecc.     Sostituire i ‘’beccucci’’ che hanno un grande flusso e alta pressione con modelli a basso flusso     Fornire kits di sostituzione efficienti e riduttori di consumo a basso costo Installare dei contattori universali

Istruzioni e manutenzione       Riparare i rubinetti e sostituirli      Ridurre al minimo l’acqua usata negli spazi di raffreddamento, rispettando tuttavia le raccomandazioni del fabbricante. Chiudere le apparecchiature di raffreddamento quando non sono necessarie.      Controllare il sistema degli idranti

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 Consigli specifici per le diverse realtà prese in considerazione PER LE ATTIVITA COMMERCIALI       Installare nelle grandi lavanderie il sistema riciclo di acqua di risciacquo       Disinserire le lavastoviglie quando non sono in uso e lavare a pieno carico      Strofinare/spazzolare i piatti prima del loro inserimento nella lavastoviglie invece di passarli in acqua      Usare acqua da vapore…… per lavare i piani/aree di appoggio della cucina      Non usare acqua corrente per ammorbidire il ghiaccio o scongelare il cibo      Gettare i materiali di rifiuto possibilmente in condizioni asciutte.

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PER LE COMUNITA’       Sviluppare un programma per ridurre le perdite di acqua e riparare i rubinetti      Considerare un sistema di distribuzione dell’acqua usata per usi non potabili      Offrire programmi di incentivi ai proprietari ( credito tasse/ ribassi) per incoraggiare la sostituzione di tubature e apparecchiature idriche con modelli efficienti.

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 PER L’ INDUSTRIA Identificare scarichi che possono essere usati più volte e implementare la pratica del ‘’ri-uso’’. Alcuni scarichi che potrebbero essere potenzialmente usati in fasi successive sono: 1. la risciacquatura finale delle cisterne, fusti di risciacquo2. acqua di ammollo e risciacquo di recipienti e bottiglie3. flussi di acqua fredda, filtri di risucchio4.acqua pastorizzata e sterilizzata5. risciacquo finale del ciclo di lavaggio6. uso adeguato di attrezzatura di raffreddamento e scongelamento7.uso adeguato di attrezzatura per pulizie8.pavimenti e canali di scolo

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ABITAZIONI E RESIDENZE Per quanto riguarda il risparmio idrico nelle abitazioni e residenze sono stati rilevati i seguenti suggerimenti/proposte suddivise per aree più specifiche come : bagno, cucina, lavanderia e esterno ( giardini / cortili ecc. ecc): Bagni- Non usare il WC come un cestino rifiuti- Non lasciare scorrere l’acqua quando ci si rade o si lavano i denti- Preferire la doccia al bagno- Chiudere il rubinetto durante lo shampoo o quando ci si insapona- Prima di gettare l’acqua nel lavandino prendere in considerazione la possibilità di usarla per innaffiare piante e fiori.- Chiudere il tappo della vasca prima di aprire il rubinetto e riempire la vasca solo per metà.- Fare il bagno ai bambini assieme- Acquistare una lavatrice che preveda un risparmio energetico sia elettrico che idrico ( 50%)- Tenere controllato il funzionamento dell’acqua del WC , per scoprire eventuali perdite aggiungere una pastiglia di colorante per alimenti nella vaschetta, se l’acqua del WC si colora significa che c’è una perdita

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Cucina  - Tenere in frigorifero l’acqua da bere anziché fare scorrere l’acqua dal rubinetto per raffreddarla- Lavare la frutta e le verdure in un contenitore- Usare una spazzola vegetale per pulire i prodotti- Non usare acqua per scongelare gli alimenti surgelati, prelevarli dal congelatore la sera precedente- Usare un ‘’panno’’ per lavare e risciacquare le stoviglie- Raccogliere i rifiuti organici vegetali e ammassarli per utilizzarli come fertilizzante invece di gettarli nella spazzatura- Avviare la lavastoviglie solo quando è completa

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 ESTERNO E VARIE COMUNI A TUTTE LE REALTA       Scopare i marciapiedi, i passaggi e scale invece di ripulirli con getti di acqua      Lavare l’auto con un secchio, o considerare la possibilità di affidarsi al lavaggio a pagamento che usano acqua riciclata      Usare l’apparecchiatura che riduce il flusso di acqua nei rubinetti      Evitare di acquistare giocattoli che richiedono continuo lavaggio      Abbassare il livello dell’acqua nella piscina per evitare fuoriuscite      Usare una copertura della piscina che riduca la vaporizzazione dell’acqua quando la piscina non è in uso.

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DA: EUROPEAN AGENCY ENVIRONMENT - EEA

relazione del 2000 

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12) QUANTITA’ ACQUA CONSUMATA Consumo -quanta acqua noi consumiamo in generale? Acqua usata per settori -quanto contribuiscono al consumo i vari settori? Irrigazione -quanto l’agricoltura contribuisce nel consumo? 

Fornitura ad uso pubblico -quanto l’uso pubblico contribuisce al consumo? Il consumo di acqua ad uso domestico e industriale in molti paese membri dell’ EEA è diminuita. Tuttavia l’acqua usata per l’irrigazione è aumentata, in particolare nel sud Europa.

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La qualità e quantità di acqua disponibile ha una profonda influenza sia nelle attività umane che nell’economia. La gestione adeguata di acqua assicura la fornitura affidabile di acqua essenziale per sostenere ogni attività umana e l’eco sistema dipendente dall’acqua. I problemi della disponibilità dell’acqua si presentano quando la richiesta di questa supera la quantità disponibile in un certo periodo. Avviene frequentemente nelle zone di scarsa piovosità e densità di popolazione (città turistiche sulle coste del Mediterraneo),agricoltura intensiva ,e attività industriali.Oltre a causare disagi agli utenti, il super sfruttamento dell’acqua ha portato al prosciugamento di aree naturali nell’Europa dell’ovest e intrusione di acqua salata nelle falde acquifere intorno alle coste del Mediterraneo:Negli ultimi 10 anni l’ammontare di acqua pubblica usata è diminuita del 10% (v: fig: 12.1). L’ammontare di acqua usata per l’agricoltura è aumentata del 20% durante gli ultimi 15 anni, dal 1994, tuttavia sembra si stia leggermente livellando.

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10% meno acqua ad uso pubblico dal 1985 aumento acqua per uso agricolo nel sud

Europa negli ultimi 15 anni

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RISORSE IDRICHE IN EUROPALe risorse idriche sono correlate alla piovosità, che ha una distribuzione differenziata nei paesi europei, variando da una media annuale di 3000 mm nella zona ovest della Norvegia, ai 100-400 mm nella maggior parte dei paesi dell’Europa centrale, a meno 25 mm nel centro e sud della Spagna. Alcuni paesi si affidano molto all’acqua che affluisce attraverso le frontiere. Per soddisfare i loro bisogni le regioni del nord, centro e sud estraggono mediamente dal sottosuolo, dal 1 al 25-26% rispettivamente di acqua ogni anno. Tuttavia, nel Europa centrale l’uso dell’acqua estratta è destinata in parte per il raffreddamento nella produzione di energia. Molta di questa acqua ritorna di fatto, non modificata, e può essere usata ancora. Nel sud Europa l’uso di acqua estratta è destinata all’agricoltura, 80% di essa è consumata, e quindi non disponibile per altri usi. Il rateo fra acqua totale estratta e acqua totale piovana in una regione, conosciuto come indice di sfruttamento, fornisce un buon indicatore del problema acqua.

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L’indice dello sfruttamento di risorse idriche è diminuito nei paesi del Nord e centro EuropaE’ rimasto stabile nel Sud Europa

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Il continuo deterioramento della qualità e quantità dell’acqua, in particolare dell’acqua freatica, induce il Consiglio Europeo a preparare un programma attivo dettagliato dell’ EU al fine di proteggere e amministrare le acque estratte quale parte di un politica comunitaria di protezione idrica.La relazione del Grandwater Action e Water Management Programme (European Commission,1996) richiedeva un programma di azioni allo scopo di provvedere all’amministrazione e protezione e delle risorse idriche a cominciare dal 2000 a livello comunitario

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USO IDRICO PER SETTORI L’uso maggiore dell’acqua estratta nell’ UE è acqua da raffreddamento per i generatori e per irrigazione.

2/3 circa dell’acqua nell’area UE è usata per il raffreddamento e l’agricoltura. Totale acqua estratta varia da circa 200mc/abitante/anno in Danimarca, Lussemburgo e Inghilterra a 800 mc/abitante/anno in Italia, Olanda e Spagna

Questa variazione è dovuta all’uso dell’acqua per l’industria nei paesi nordici; grandi quantitativi di acqua di raffreddamento sono usati in Belgio,Francia, Germania e Olanda ( normalmente estratta da fiumi e scaricata nuovamente dopo l’uso); grande uso di acqua per agricoltura nel sud Europa.

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USO DELL’ACQUA IN AGRICOLTURA Dati sull’ammontare dell’acqua usata per irrigazione in Europa non sono disponibili. In sostituzione consideriamo i terreni soggetti ad irrigazione. Questo mostra un aumento del 7% circa delle aree del sud Europea fra il 1990 e 1996.

Aree irrigate sono aumentate durante gli ultimi 15-20 anni, particolarmente nel sud Europa.

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Il 94% circa dell’acqua di irrigazione in Europa è impiegata nel sud. Il quantitativo è 10 volte più alto in Italia e Spagna che di tutte gli altri paesi del centro Europa insieme. Francia, Grecia Portogallo usano ognuno circa lo stesso quantitativo dei paesi del centro Europa .Il ruolo dell’irrigazione nel sud Europa è completamente differente dal quello del centro e nord Europa. L’irrigazione è essenziale per migliorare la produzione nelle sud durante le estate aride. Tuttavia le riforme del Common Agricoltural Po dovrebbero introdurre la coltivazione di prodotti che richiedono poca acqua. Oltre a sistemi di irrigazioni più efficienti.Le spese idriche non sono generalmente connesse ai costi reali (incluso l’impatto ambientale) e non sono le stesse per gli stessi utilizzatori.Ciò è particolarmente vero per gli utenti agricoli, che pagano costi molto bassi non corrispondenti ai quantitativi usati e all’impatto ambientale.Il meccanismo dei prezzi è ampiamente considerato quale strumento valido per uno sfruttamento idrico sostenibile. Uso di strumenti economici per l’irrigazione richiede ulteriore attenzione.Il costo dell’acqua è stata una delle ragioni della riduzione per uso domestico e industriale.

 

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ACQUA USATA PER USO DOMESTICO E INDUSTRIALE La fornitura di acqua nei paesi Europei selezionati è diminuita nella decennio dal 1985- 1995, fra i motivi: la consapevolezza dell’uso dell’acqua, misurazione, aumento dei costi e delle tasse, restrizioni nell’uso dell’acqua per il giardinaggio, riduzione delle perdite, diffusione di riduttori più efficienti per il risparmio. L’acqua estratta corrisponde ad oltre il 75% dell’acqua pubblica usata in Austria, Danimarca, Islanda e Portogallo. L’acqua estratta è preferita per uso pubblico in quanto è generalmente di migliore qualità di quella di superficie e richiede un minor trattamento.Questo ha portato ad un super estrazione, con queste conseguenze: il prosciugamento di sorgenti , come in Danimarca; distruzione di molte ‘’terre umide’’ per esempio nei paesi ‘’ secchi’’ come la Spagna e ‘’umidi’’ come l’Olanda; acqua salata che filtra nelle falde acquifere sulle coste del Mediterraneo.

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L’acqua ad uso pubblico è diminuita del 8-10% in un certo numero di paesi

Europei fra il 1985 – 1995.

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DA: WATER SERVICES ASSOCIATION AUSTRALIA – WSAA

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Nel sito della WSAA si trovano ricerche approfondite e studi circa la possibilità di risparmio idrico nei diversi settori : alberghiero – ristorazione – uffici – ambienti commerciali e industriali, nuovi edifici, nonché l’ambiente domestico. Focalizziamoci su quest’ultimo. I ricercatori australiani hanno studiato alcuni criteri di risparmio ai quali le ditte produttrici di attrezzature o prodotti di consumo idrico devono attenersi se desiderano ottenere le certificazioni (non è obbligatoria), trattasi del ‘’AS/NZS 6400 water efficient products – Rating and labeling’’.I prodotti possono essere certificati come indicato nelle etichette: A = risparmio modestoAA = risparmio discretoAAA = risparmio buono AAAA = risparmio molto buonoAAAAA = risparmio eccellente

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Attualmente i prodotti per i quali si può richiedere la certificazione sono le attrezzature per docce, regolatori di getti acqua in WC, cisterne, lavatrici lavastoviglie.Premesso quanto sopra passiamo ad elencare i suggerimenti pratici che ci permettono un risparmio idrico, alcuni sono già stati menzionati in precedenza.

esterno e giardino       ripulire i marciapiedi e pavimentazioni con scope o simili invece di getti d’acqua       lavare auto e barche nell’erba(se questo è possibile) con un secchio invece di acqua corrente a getto o spruzzo       avvalersi del lavaggio a pagamento che riciclano l’acqua       installare coperture sulle piscine che riducono l’evaporazione, da usare assolutamente nelle giornate di vento poiché l’evaporazione é notevole nei giorni ventosi       direzionare gli apparecchi condizionatori o simili verso i giardini       circondare il perimetro della piscina con marciapiede, ciò permette un risparmio di acqua rispetto alla sistemazione con erba

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       raccogliere l’acqua piovana in barili/ cisterne da usare per giardino e per il lavaggio dell’auto       controllare il sistema d’irrigazione per evitare inutili perdite o sprechi       raccogliere l’acqua riscaldata non usata all’interno per riciclarla per il lavaggio auto o usi esterni

Alcuni commenti di carattere generale Da ricerche effettuate risulta che l’uso domestico equivale a 52.000 litri/anno, mediamente l’acqua per uso domestico corrisponde al quantitativo di acqua usata per più di 3 piscine.  Stime effettuate ci dicono che il 30% di acqua per uso domestico è impiegata nella doccia, a questo si aggiunge il consumo di elettricità per riscaldarla che corrisponde al 20% di tutta l’elettricità consumata nell’abitazione. Fondamentale comunque sarà il controllo del contattore prima e dopo le ore notturne e il controllo dei rubinetti.

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Prendiamo in esame il risparmio idrico nel settori alberghiero, commerciale e industriale:

ALCUNI SUGGERIMENTI 

Intensificare la reputazione della vostra organizzazione mostrandovi un datore di lavoro sensibile alle problematiche ambientaliMigliorare l ‘orgoglio e le motivazioni dei vostri dipendenti dimostrando di sostenere queste problematicheAttrarre visitatori che siano consapevoli della scarsità di acqua sia in Australia che in altri paesiRisparmiare le fatture di energia elettrica riducendo l’uso dell’acqua caldaPer educare e coinvolgere i dipendenti è necessario seguire questi tre punti:      educare e coinvolgere i dipendenti attraverso incontri , seminari     localizzare tutte le sorgenti idriche ( bagni, lavandini, lavastoviglie, ecc) del vostro edificio e valutare il consumo     identificare e migliorare la conservazione dell’acqua istituendo una squadra specifica e sensibile all’argomento.

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Sarà basilare assicurarsi che il contatore funzioni correttamente, ispezionare i WC, docce e rubinetti, considerare la possibilità di installare dei sub-contatori in alcuni edifici che usano un grande volume di acqua. Assicurasi che il contatore funzioni correttamente, ispezionare i WC, docce e rubinetti, considerare la possibilità di installare dei sub-contatori in alcuni edifici che usano un grande volume di acqua.Da studi effettuati risulta che la metà dell’acqua utilizzata nei ristoranti è usata nelle cucine, vi suggeriamo:- scongelare i prodotti preventivamente, non usare acqua- servire acqua minerale anziché acqua corrente, quando ciò è possibile- immergere preventivamente utensili ed altri articoli in acqua saponata invece di usare acqua corrente- inviare la biancheria a una lavanderia- usare spazzole o pannetti inumiditi per pulire le superfici prima di usare l’acqua- ridurre la frequenza delle pulizie del pavimento della cucina con uso di acqua corrente usando metodi di pulizia asciutti- scopare o aspirare i marciapiedi, le pavimentazioni, i davanzali delle finestre ecc ,invece di usare l’acqua- pulire i tappeti con lavaggio a secco

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ALCUNE CURIOSITA’Da una ricerca effettuata nel 1993 all’ ’’Australian Institute of Hotel Engineers’’ (AIHE) è stato stimato che un albergo di 300 stanze usa 225.000 litri al giorno oppure 750 litri per camera., Ciò si può paragonare al quantitativo di acqua necessario per riempire 483 piscine olimpiche all’anno.Un lavandino di una cucina di ristorante usa 40 litri per riempirsi, mentre una lavastoviglie efficiente può usare 15 litri (da Best Practice Ecotourism, guida ‘’Energy and Waste Minimisation 1995)

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COME PREVEDRE UN RISPAMIO IDRICO NEI NUOVI EDIFICI O EDIFICI DA RISTRUTTURARE Cucine, bagni, docce, lavanderia e rubinetteria  Le idee che vi presentiamo permettono un risparmio/anno del 35% circa Rubinetti areatiI comuni rubinetti lasciano passare 15-20 litri di acqua al minuto, usando rubinetti areati si riduce della metà,(ideali per la cucina)

Contenitore riempito per metaVi farà risparmiare acqua se userete un contenitore riempito solo metà per risciacquo piatti o lavaggio ortaggi

Lavandino singoloSe avete la lavastoviglie è sufficiente un lavandino singolo

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LavastoviglieScegliere una lavastoviglie che garantisca il risparmio idrico ossia la certificazione Standard Australia ‘’AAAA’’

Rubinetti Usare i rubinetti che girano a stadi, un terzo vi garantisce un flusso completo e si chiude in un terzo di giro, questo tipo di rubinetto garantisce un maggiore controllo rispetto ai rubinetti convenzionaliRubinetti miscelati, areati, riduttori di flussoRubinetti carico a molla e controllo elettronico previene consumo di acqua grazie alla chiusura automatica

Lavabi piccoliLavabi profondi e stretti richiedono meno acqua di quelli larghiLavabi attrezzati con chiusura ‘’ pop-up ‘’ ,che chiudono automaticamente lo scarico fino a quando il bottone è premuto, questo scoraggia l’uso non necessario di acqua poiché il lavabo si riempie

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Vasche da bagno profonde e stretteUsare un isolante per trattenere la temperatura (lana di vetro)

DocceRubinetto miscelatore, a basso flusso, areato, ben calibrato con la pressione dell’ acqua calda, provvisto di valvole del controllo volume che permettono al flusso di ridursi o chiudersi e contemporaneamente mantenere una miscelazione acqua fredda/calda bilanciata quando è richiesto un quantitativo di acqua variabile ( chiusura o basso flusso durante l’insaponatura aumento durante il risciacquo)I vecchi rubinetti hanno un flusso di acqua pari a 25 litri al minuto, installando il tipo moderno come sopra menzionato si avrà un risparmio di 1/3 circa rispetto ai rubinetti convenzionali

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EdificioProteggere le tubature dell’acqua calda con isolantiNella pianificazione della casa prevedere la locazione del sistema idrico in modo tale che bagni lavanderia e cucine siano possibilmente vicini. Installare chiusure di controllo in tutti i lavandini, bagni ecc.

WCInstallare l’attrezzatura che preveda doppio flusso 6/3 litri nel WC, se sostituite la cisterna soltanto installate l’attrezzatura che preveda doppio flusso 9/4.5 litri.  LavanderiaQuasi ¼ dell’acqua impiegata ad uso domestico è usata nelle lavatrici, molte di esse infatti necessitano di oltre 40 litri/kg biancheria, mentre le lavatrici che sono certificate ‘’AAA’’ usano meno di 22 lt/kg

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DA: WATER COMMISSIONERS’ OFFICE (WCO) – ISRAELE

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Le ricerche e studi effettuati dall’ente sopramenzionato ripetono sostanzialmente i risultati già acquisiti da altri enti come l’EPA. Si concentra il risparmio idrico sensibilizzando la popolazione nell’uso appropriato dell’acqua per uso domestico applicando ‘’ i risparmiatori d’acqua’’ e l’acquisto di prodotti ‘’Blue Label ‘’( certificati per il risparmio) come già elencato nelle ricerche di USA e Australia. Come esempio di risparmio cito una ricerca fatta dagli Israeliani, i quali hanno riscontrato che una famiglia tipica di cinque persone che non applica alcun accorgimento di risparmio usa circa 42 mc per mese. Usando l’acqua con tutti gli accorgimenti adeguati lo stesso quantitativo di un mese copre il consumo di 5 mesi. Molto rilievo è dato dal consumo di acqua per l’agricoltura e dai metodi per approvvigionarsi tramite:dissalazione, istallazione di attrezzature per risparmio nelle irrigazioni, migliorare i metodi di recupero dell’acqua piovana ecc. ecc.

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DA: MINISTRY OF CONSTRUCTION- CHINA- RELAZ. DEL 1-10-2002

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La scarsità di acqua e il timore per il futuro di non riuscire a fornire sufficiente quantitativo di acqua nelle grandi città,causa l’aumento notevole della popolazione, ha sollecitato i responsabili governativi ad affrontare il problema su diversi aspetti. La Cina ha emesso per la prima volta delle nuove normative a livello nazionale riguardante criteri di risparmio idrico sui dispositivi domestici:

RUBINETTIWCVALVOLE REGOLATORI DI FLUSSODOCCELAVATRICI In accordo con queste normative i rubinetti dovrebbero chiudersi 2 secondi dopo che l’utilizzatore lo lascia e il maggior flusso di acqua nella doccia non dovrebbe superare 0.5 litri al secondo.

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Esistono regolamentazioni specifiche anche per il controllo quantità- acqua nelle valvole di flusso per WC e lavatrici. L’acqua usata nelle area urbane quotidianamente ammonta ad oltre il 45% del totale dell’acqua usata, quindi adottando dei dispositivi risparmio acqua sarà un modo concreto per risparmiare acqua nelle città. L’ Outline of the National Water-saving Plan’’ rivela che la prima priorità nelle misure da adottare per il risparmio idrico sarà diffondere l’uso dei dispositivi sopramenzionati ed eliminare ogni possibile perdita nella catena distributiva.Il piano si riferisce alla costruzione di nuovi edifici civili nell’area urbana che dovranno istallare i nuovi dispositivi,mentre gli edifici esistenti dovranno adeguarsi entro il 2005.Nel 2010, il rinnovo dei vecchi dispositivi sarà completato.

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DA: ALLIANCE TO SAVE ENERGY/USAID – USA ( WATERGY )

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L’organizzazione suddetta ha analizzato il risparmio sia idrico che elettrico ‘’ Watergy’’ nel consumo delle Amm.ni Comunali o comunque di competenza del Comune ( ospedali, scuole, trasporti, ecc. ecc.).Dal 2 al 3% del consumo di energia elettrica mondiale è impiegato per utilizzare l’acqua destinata al consumo urbano e industriale. Il consumo dell’energia elettrica potrebbe essere ridotto del 25% minimo migliorando e riducendo i costi per lo sfruttamento dell’acqua nelle ‘’ Municipalità’’. Purtroppo poca attenzione è stata riservata a questo scopo per ridurre il consumo sia di elettricità che di acqua.

PER AIUTARE A FRONTEGGIARE LE RICHIESTE DI RISORSE IDRICHE ED ENERGETICHE LE MUNICIPALITA’ POSSONO RIDURRE GLI SPRECHI

Il consumo dell’acqua delle Municipalità da solo può risparmiare più energia in ‘’costo-efficienza’’ (nell’ordine del 2.5 quads) che corrisponde al consumo totale di una nazione come la Tailandia in un anno, adottando semplici ed efficienti misure. Eliminando problemi inspiegabili (perdite, furti ecc) in molte città di paesi in via di sviluppo si potrebbe raddoppiare il quantitativo di acqua disponibile e drasticamente ridurre l’uso di energia.

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Progetto acquasave: Risparmio idrico nelle abitazioni

 

Luogo: Città di Bologna, Emilia Romagna, Italia

Destinazione d’uso: Edilizia Residenziale Sperimentale

Inizio/Fine Cantiere: 1997-2000.

Sperimentazione a cura di: ENEA (Ente nazionale per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente), Arpa (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell’Emilia Romagna,Azienda U.S.L. della Città di Bologna/Dipartimento di Prevenzione, (SeaBo Società energia ambiente Bologna), Comune di Bologna (Settore Ambiente e Territorio)

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Caratteristiche generali:Il progetto si è posto l’obiettivo di studiare e di valutare le potenzialità del risparmio dell’acqua potabile nelle abitazioni per mezzo di un modello sperimentale di gestione delle risorse dell’acqua installato nella città di Bologna. La commissione Europea, nell’ambito del programma Life Ambiente, ha finanziato il 50% totale dei costi. L’edificio interessato alla realizzazione del Progetto Aquasave (PA) è costituito da otto alloggi distribuiti su tre piani; il sistema di gestione dell’acqua massimizza il riuso dell’acqua grigia e minimizza la produzione degli scarichi.

Obiettivi fondamentali:Risparmio acqua potabile, riuso dell’acqua grigia, uso dell’acqua piovana, uso di componenti a basso consumo, riduzione degli sprechi.

Sistema di riuso delle acque grigie:L’acqua grigia proveniente dai lavabi dei bagni, dalle vasche da bagno e dalle docce è raccolta per mezzo di una rete appositamente dedicata, prefiltrata ed inviata nel serbatoio di raccolta nel locale impianti; nuovamente filtrata e disinfettata viene inviata al serbatoio di accumulo per poi essere distribuita da un’apposita rete agli alloggi e quindi agli sciacquoni dei bagni.

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Sistema di utilizzo dell’acqua piovana:L’acqua piovana, raccolta da una rete apposita, fluisce nel locale impianti dove scartata la prima acqua di pioggia, che potrebbe essere altamente inquinata, attraversa un prefiltro per poi essere nuovamente filtrata e disinfettata ed inviata al serbatoio di stoccaggio. Attraverso una rete di distribuzione apposita l’acqua trattata arriva agli alloggi e quindi alle lavatrici e alle lavastoviglie che la utilizzano all’inizio del ciclo di lavaggio mentre il risciacquo finale avviene con acqua potabile. Un sistema di accumulo, raccogliendo acqua nei periodi di alta piovosità, consente la fornitura dell’acqua anche nei periodi di scarsa piovosità.

Sistema di riduzione dei consumi:Sono applicate semplici soluzioni tecnologiche che consentono la riduzione nei consumi dell’acqua, nei confronti di sistemi tradizionali. I principali sistemi installati sono: sistema di flussaggio con vasi che richiedono solo 3.5 litri di acqua contro i 9 litri per risciacquamento dei sistemi tradizionale e con cassette dotate di doppio tasto, rubinetti dotati di sistema di iniezione di aria nell’acqua con manopole a due corse, elettrodomestici che richiedono minori quantità di litri di acqua per i cicli di lavaggio. Sensibilizzazione degli utenti per la riduzione degli sprechi.

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Sistema di monitoraggio: Dedicato ai consumi totali e singoli consente il monitoraggio dei consumi annuali ed il relativo confronto con quelli tradizionali e l’ottimizzazione dei valori delle portate coinvolte per il riuso dell’acqua grigia e per l’utilizzo dell’acqua piovana.

Conclusioni: La percentuale del potenziale risparmio dell’acqua del sistema proposto dal PA confrontato con quello tradizionale è di circa il 50% di acqua potabile. Di questa circa il 30% per mezzo dei componenti a basso consumo di acqua; circa il 15% per mezzo del riuso dell’acqua grigia; circa il 5% per mezzo dell’uso dell’acqua piovana.L’acqua grigia proviene dal lavaggio del corpo(33% del consumo degli sciacquoni dei bagni); l’acqua piovana consente l’8% di risparmio sul consumo totale negli alloggi e rappresenta il 66% del consumo complessivo delle lavatrici e delle lavastoviglie. Le innovazioni proposte dal PA sono state analizzate con la metodologia di Valutazione di Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment, LCA) e confrontate con il sistema di produzione di acqua potabile e trattamento dei reflui nella città di Bologna. I risultati hanno evidenziato che non ci sono significative controindicazioni ambientali all’adozione delle tecnologie proposte.

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GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE IDRICHE

 DISPOSITIVI TECNOLOGICI L’impiantistica idraulica che è presente negli edifici, progettata e installata in periodi in cui la tutela delle risorse non era percepita come punto focale, non è normalmente stata pensata per un utilizzo razionale della risorsa idrica. Risparmiare è comunque possibile, sia a livello di comportamenti (usarla meno è meglio), sia operando delle semplici modifiche agli impianti. Di seguito si elencano i diversi componenti che possono essere installati ed i risparmi ottenibili. 

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 Frangigetto e riduttori di flusso Il frangigetto è costituito da un dispositivo a spirale che imprime all’acqua un movimento circolare aumentandone la velocità ed un sistema di retine e fori che sfruttando la forza dell’acqua stessa per miscelarla con l’aria aumentando il volume del getto. Altri dispositivi anziché creare un getto areato, creano un getto laminare simile a quello di una doccia che a parità di confort consente un notevole risparmio di acqua.Alcuni di questi dispositivi sono poi dotati di valvola di riduzione della portata, che consiste in un restringimento della tubazione del rubinetto, che consente di mantenere costante la portata indipendentemente dalla pressione nella rete di distribuzione, grazie ad un dispositivo interno a deformazione variabile.Questi dispositivi si applicano alla parte finale del normale rubinetto e possono consentire un risparmio d’acqua fino al 50%.

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Rubinetteria lavabi Esistono rubinetti con leva che consentono di suddividere lo spazio d’apertura della leva stessa in due zone ben distinte. Una zona di economia dove una lieve azione frenante ricorda che si è raggiunta un’erogazione di circa 5 l/min. Rubinetteria docciaLa testa della doccia può essere sostituita con dispositivi tali da creare un getto laminare che produce le stesse sensazioni di confort, ma un minore consumo d’acqua.  Sciacquone WC Nei modelli più comuni vengono consumati, per ogni scarico, dai 9 ai 16 litri di acqua pulita. Esistono invece cassette con tasto di stop o con doppio tasto (3/6 litri, o 4/9 litri, ecc).  Tazza WC Anche la forma della tazza è fondamentale per consentire una corretta pulizia della stessa con il quantitativo minore possibile di acqua. Esistono alcuni esempi di vasi che con soli 3,5 litri riescono a rimuovere il contenuto e ad assicurare il corretto ricambio di acqua nella tazza stessa

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Elettrodomestici Da alcuni anni è stato introdotto a livello europeo l’obbligo dell’etichettatura energetica degli apparecchi, dove viene indicato il consumo in base a sette fasce, dalla A (basso consumo) alla F (alto consumo). Le lavatrici e le lavastoviglie dovrebbero essere scelte di classe “A” e tali da consumare 60 litri contro i 100 litri delle tradizionali lavatrici e lavastoviglie che consumano 14 litri di acqua contro i 30-40 litri.Occorre poi rimarcare che il risparmio dell’acqua significa anche risparmiare acqua calda e quindi energia per produrla, ottenendo così un doppio beneficio.

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IL RECUPERO DELL’ACQUA Solo una minima parte del consumo giornaliero di acqua potabile di un italiano è destinato ad attività come bere, cucinare, lavare cibi e lavarsi, mentre la maggior parte dell’acqua viene utilizzata per la pulizia della casa, la lavatrice, la lavastoviglie e per gli apparecchi sanitari. Usi quindi che non richiedono necessariamente l’utilizzo di acqua potabile. 

Per gli impieghi di acqua meno nobili, che non riguardano direttamente il consumo umano, si può infatti ricorrere all’utilizzo “di acqua meno pregiata”.

Bagni e DocciaSciacquoniLavatriciLavastoviglieLavaggioCucinaConsumo umanoAltri usi

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Il recupero ed il riciclaggio delle acque meteoriche consente di risolvere molti problemi legati alla scarsità di acqua ed ai sempre più crescenti costi dell’approvvigionamento idrico. In particolare nelle residenze gli impieghi che si prestano al riutilizzo di queste ultime sono in particolar modo: il risciacquo dei wc, i consumi per le pulizie e il bucato, l’innaffiamento del giardino ed il lavaggio dell’automobile. La gamma dei reimpieghi possibili dell’acqua piovana dipende dalla sua qualità ovvero dalla misura di eventuali carichi inquinanti che alterano le sue caratteristiche fisiche, chimiche o i parametri microbiologici dovuti ad esempio alle sostanze presenti in atmosfera o le sostanze di decadimento rilasciate dai materiali che compongono i sistemi di raccolta o ancora a parassiti, batteri e virus derivati dallo sterco di uccelli ed animali che hanno accesso alla copertura e alle superfici di raccolta. Un impianto per il recupero dell’acqua piovana è composto sostanzialmente da due sottosistemi: quello di accumulo e quello di riutilizzo vero e proprio

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Mentre il primo possiede le caratteristiche di un comune impianto di scarico per tipologia dei materiali e sistema di posa in opera, il secondo è a tutti gli effetti un impianto di tipo idraulico che serve a prelevare l’acqua stoccata nei serbatoi e a distribuirla agli apparecchi che la riutilizzano. Questi ultimi devono quindi essere allacciati ad un “doppio impianto” (impianto idrico normale e impianto di riciclaggio) che permetta il prelievo differenziato in relazione ai consumi e alla disponibilità della riserve. Per evitare pericoli di contaminazione, tubazioni e terminali dell’impianto di riciclaggio devono essere marchiati in modo chiaro per poterli distinguere chiaramente in caso di successive modifiche tecniche; nello stesso modo, su eventuali punti di prelievo (rubinetti, ecc.), deve essere esposta in modo ben visibile la scritta “acqua non potabile”. Le funzioni svolte dal sistema di accumulo sono quelle di selezione-filtrazione delle acque con caratteristiche adeguate alla raccolta e loro stoccaggio in adatti contenitori. 

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La composizione di un sistema di accumulo per l’acqua piovana è formata dall’assemblaggio dei seguenti elementi principali:

      deviatore acque di prima pioggia       filtro       serbatoio Il sistema di accumulo è poi collegato al sistema di smaltimento delle acque di pioggia che può avvenire in vari modi (pozzo perdente, sub irrigazione, ecc.).

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Deviatore Il deviatore serve a separare le acque di prima pioggia (generalmente più cariche di sostanze inquinanti) da quelle destinate all’accumulo per il successivo riutilizzo. Ne esistono di diverse tipologie, ad esempio il “roof washer” consiste in un tubo pluviale cieco ad una estremità che si affianca a quello che collega i canali di gronda con il serbatoio di accumulo. La configurazione dei due tubi è tale che l’acqua proveniente dal tetto potrà affluire al serbatoio solamente nell’istante in cui il “roof washer” è completamente pieno. Esistono poi “deviatori di flusso” con funzionamento manuale o automatico che vengono installati sul tratto terminale dei pluviali ostruendone la sezione provocando così la deviazione dell’acqua meteorica verso lo scarico o verso il serbatoio. Occorre comunque tenere presente che, per eliminare la maggiore quantità di sostanze inquinanti depositate, i tempi di lavaggio delle superfici destinate alla raccolta dipendono, oltre che dalla superficie, anche dalla frequenza e dall’intensità delle manifestazioni piovose; in genere le ditte forniscono tabelle di riferimento.  

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Filtro Il filtro serve ad evitare l’immissione nel serbatoio di detriti e corpi estranei raccolti dell’acqua piovana sul suo percorso. Dovrà essere installato a monte dell’accumulo, e ne esistono di diverse tipologie quali filtri integrati con il pluviale, filtri centrifughi, filtri a camera, filtri autopulenti, ecc.Per i piccoli impianti nei quali la raccolta delle acque piovane avviene solo da uno o da pochi pluviali si inserisce il filtro sulla tubazione del pluviale mediante taglio e asportazione di un breve tratto dello stesso. Esso è costituito da una griglia metallica sagomata a tronco di cono, rastremata verso il basso e capace di trattenere il materiale presente nell’acqua piovana.La porzione d’acqua che penetra attraverso il filtro viene deviata esternamente al pluviale e inviata all’accumulo, mentre i residui intercettati e dilavati dalla rimanente acqua vengono convogliati verso il sistema di smaltimento. 

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Esistono poi “filtri centrifughi” in cui si sfrutta la velocità in ingresso dell’acqua (immessa tangenzialmente nella camera filtrante) intercettando e separando eventuali corpi sospesi attraverso una griglia periferica sulla quale viene proiettato il liquido in entrata; il liquido filtrato si raccoglie nell’intercapedine perimetrale e quindi convogliato verso il serbatoio. Si hanno anche “filtri a camere” nei quali l’acqua viene fatta passare all’interno di un pozzetto in cui è presente del materiale inerte di diversa granulometria che funziona da trappola per i corpi grossolani.

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Serbatoio Il serbatoio rappresenta una delle parti più importanti dell’intero sistema per il recupero dell’acqua piovana. La scelta del modello dipende essenzialmente da dove verrà collocato e dalla capienza che esso dovrà avere.Esso potrà essere collocato all’interno o all’esterno dell’edificio e potrà quindi essere fuori terra o interrato. In funzione della sua collocazione si potranno quindi avere materiali e forme diverse per il serbatoio stesso. Usualmente sono realizzati in polietilene ad alta densità o comunque con dei materiali compatibili con lo stoccaggio dell’acqua e possono avere capienza variabile tra i 1000 e i 10.000 litri. Il serbatoio dovrà essere dotato di un “passo d’uomo” ossia di un sistema di accesso al serbatoio dotato di un chiusino stagno per eseguire operazioni di manutenzione e controllo. 

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L’immissione delle acque, dopo essere state filtrate avviene con una tubazione verticale terminante con un tratto di tubazione piegato verso l’alto in modo da non creare turbolenze sul fondo del serbatoio stesso che potrebbero mettere in sospensione il materiale eventualmente depositato sul fondo. Il serbatoio dovrà poi essere dotato di un “troppo pieno” che consente di immettere l’acqua nel sistema di scarico raggiunto il livello massimo desiderato. Questo avrà la forma a sifone in modo da evitare il ritorno di odori e una valvola di non ritorno per evitare la contaminazione delle acque invasate.

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Tale edificio è costituito da otto appartamenti abitati da 22 persone e distribuiti su tre piani.Il piano dei garage s e del locale impianti, dove è installato l’impianto di trattamento,si trova a tre metri sotto il livello del terreno.La superficie del tetto copre un area di ~200m².  L’acqua grigia proveniente dai lavabi dei bagni, dalle vasche da bagno e dalle docce è raccolta per mezzo di una rete appositamente dedicata, prefiltrata (una griglia ferma i solidi di dimensione superiore a 0,5 mm) ed inviata nel serbatoio di raccolta posizionato nel locale impianti;dopo l’acqua grigia è filtrata (con filtri a sabbia con porosità di ~50 µm), disinfettata ed inviata al serbatoio di accumulo .Successivamente , attraverso una rete di distribuzione appositamente dedicata , un’autoclave invia l’acqua grigia così trattata agli alloggi e quindi alle cassette di risciacquamento dei vasi .L’impianto di trattamento funziona in modo automatico.

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L’acqua di pioggia raccolta per via di una rete appositamente dedicata, fluisce nel locale impianti. Qui la prima acqua di pioggia (circa 3 mm di acqua), che potrebbe essere altamente inquinata e ricca di particolato, è separata ed inviata al sistema fognario. Scattata la prima pioggia, la successiva acqua attraversa un prefiltro che separa (per mezzo di una griglia con maglie di 0.5 mm) foglie, pezzetti di carta, piume, feci di uccelli ed altri solidi; l’acqua di pioggia così pretrattata fluisce nel serbatoio di raccolta. Successivamente, l’acqua filtrata (per mezzo di un filtro a sabbia con porosità di ~50 µm, disinfettata ed inviata al serbatoio di stoccaggio. Infine, per via di una rete di distribuzione appositamente dedicata, un’autoclave invia l’acqua di pioggia trattata agli alloggi e quindi alle lavatrici e alle lavastoviglie. Gli elettrodomestici utilizzano acqua di pioggia all’inizio del ciclo di lavaggio ed acqua potabile alla fine del ciclo al momento del risciacquo finale. L’impianto di trattamento funziona in modo automatico. La bassissima concentrazione di calcio e in generale di sali disciolti nell’acqua di pioggia potrebbe (a) consentire la riduzione del consumo del detergente, (b) ridurre la frequenza di rigenerazione del sale utilizzato nello scambiatore di ioni delle lavastoviglie. 

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La precipitazione dell’acqua nel corso di un anno è di circa 670 mm. La superficie del tetto è di circa 200 m²; il materiale del tetto è in lamiera zincata verniciata con resina epossidica, quest’ultima evita il rilascio di materiale non desiderato (quali lo zinco) all’acqua al momento della pioggia. La disponibilità è quindi di circa 100 m³ per anno di acqua di pioggia utile per i consumi degli elettrodomestici. Un sistema di accumulo di 35 m³, raccogliendo acqua nei periodi di alta piovosità , consente la fornitura dell’acqua anche nei periodi di scarsa piovosità. All’interno degli alloggi sono state applicate semplici soluzioni tecnologiche che hanno consentito la riduzione dei consumi dell’acqua, a parità di confort e prestazione, rispetto ai sistemi tradizionali. I principali sistemi istallati sono stati:  sistema di flussaggio con vasi che richiedono solo 3,5 litri di acqua contro i 9 litri per risciacquamento dei sistemi tradizionali e con cassette dotate di doppio tasto con possibilità di interrompere lo scarico quando non è richiesto un elevato volume;

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rubinetti dotati di sistema di iniezione (per applicazione dei diffusori di Venturi) di aria nell’acqua (il volume dell’ari contenuta nel flusso rappresenta il risparmio dell’acqua), con manopole a due corse e relativi crescenti valori di portata (fino e 5 litri al minuto per la prima corsa e fino a 10 litri al minuto per la seconda corsa);-         Lavatrici che richiedono solo 60 litri contro i 100 litri per ciclo utilizzati per il tradizionale lavaggio degli indumenti;-         Lavastoviglie che richiedono 14 litri contro i 20 litri per ciclo utilizati per il tradizionale lavaggio dei piatti.

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Al fine di stimolare ulteriormente i comportamenti a favore della riduzione degli sprechi sono stati dati agli utenti anche dei suggerimenti comportamentali idonei. Tutte le unità abitative sperimentali sono poi state dotate di strumenti tecnologici in grado di informare l’utente dei propri consumi e i relativi costi in tempo reale. I principali risultati ottenuti, dal Novembre del 2000 al Novembre dei 2001, sono riportati di seguito. La tabella successiva mostra la percentuale dei consumi negli alloggi; i consumi comprendono sia quelli dell’acqua potabile sia quelli delle acque relative al riuso.

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Bere e Preparazione cibi 4%

Lavatrice e Lavastoviglie 12%

Risciacquamento 23%

Lavaggio corpo 33%

Altri usi 28%

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 Complessivamente il consumo procapite è stato di 106 I/(ab giorno).Considerando però che la frazione di acqua riutilizzata è stata di circa il 31% (pari al 23% per il risciacquamento e del 8% per lavatrici e lavastoviglie) il consumo effettivo di acqua potabile è stato di 74 I/(ab giorno). Pertanto la percentuale del potenziale risparmio dell’acqua del sistema proposto dal Progetto Aquasave confrontato con quello tradizionale è pertanto di circa il 50% di acqua potabile. Di questa ~30% per mezzo dei componenti a basso consumo di acqua;~15% per mezzo del riuso dell’acqua grigia;~ 5% per mezzo dell’uso dell’acqua di pioggia; In particolare l’acqua grigia proviene dal lavaggio del corpo (33% del consumo totale negli alloggi) è sufficiente per alimentare il 23% del consumo delle cassette di risciacquamento negl’ alloggi. L’acqua di pioggia consente l’~8% di risparmio sul consumo totale negli alloggi.