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Direzione Generale per le

Politiche per l’ orientamento

e la formazione

Progetto

I Sistemi di Premialità e la governance nei servizi

pubblici

Il servizio idrico

integrato in Sicilia

Ing. Mario Genco

25 luglio 2011



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Il servizio idrico integrato in Sicilia

Obiettivo di servizio IV(OdS IV): Tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente in relazione al servizio idrico integrato (SII).− Indicatore S.10: Percentuale di acqua erogata sul totale

dell’acqua immessa nelle reti di distribuzione comunale -Target regionale 2013 (2012): 75%.

− Indicatore S.11: Abitanti equivalenti effettivi serviti da impianti di depurazione delle acque reflue, con trattamento secondario o terziario, in rapporto agli abitanti equivalenti totali urbani per regione. - Target regionale 2013 (2012): 70%.



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Il sistema della premialità degli OdS basato sugli indicatori ha mostrato nel tempo passato dalla sua istituzione (Delibera Cipe 3 agosto 2007 n. 82) di costituire una sfida impegnativa per i sistemi di governo regionale del SII e, nel contempo, di avere la potenzialità di stimolare non solo un miglioramento della qualità del servizio, ma anche specificamente della governance di sistema.



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Le Regioni hanno mostrato sin dall’inizio di avere coscienza della necessità di rafforzare la governance:− Ad esempio, uno dei cardini della strategia stabilita nel Piano

d’azione della Sicilia è il “Rafforzamento della concertazione fra gli Attori e semplificazione procedurale: Deve essere rafforzata da parte dell’Agenzia l’azione di guida e coordinamento degli Attori del SII ed in particolare degli ATO edei Gestori, anche attraverso l’elaborazione concertata di linee guida finalizzate alla semplificazione e accelerazione delle procedure per la realizzazione degli investimenti; ciò assume una forte valenza ai fini del conseguimento dell’obiettivo di servizio

……”.− (Per completezza, gli altri “cardini” del Piano d’azione sono: Sviluppo e condivisione della

conoscenza; Aggiornamento dei Piani d’Ambito e rimodulazione dei POT).



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Principali sfide dell’OdS per la governance del sistema:– Superare le gravi criticità insite nel sistema del SII.

– Trasmettere ad ATO e gestori criteri certi ed applicabili per individuare, finanziare e realizzare le categorie degli investimenti materiali e immateriali piùefficaci per gli indicatori S.10 ed S.11.

– Concertare le modalità per accelerare il finanziamento e la realizzazione degli investimenti individuati.



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Necessità di rafforzamento della governance del sistema:– Concertazione efficace ad indirizzare la revisione della

programmazione del settore (PdA e POT) e la ri-allocazione delle risorse finanziarie disponibili per indirizzarle verso il conseguimento dei target degli indicatori.

– Completamento della programmazione di settore con l’elaborazione dei programmi di alto livello previsti dalle leggi nazionali e comunitarie (es.: revisione del Piano regolatore generale degli acquedotti e elaborazione del Piano di gestione del distretto idrografico).

– Acquisizione di una conoscenza estesa ed affidabile riguardo alla consistenza e al funzionamento delle infrastrutture del SII, considerata come l’unica base valida per la programmazione, progettazione e realizzazione delle azioni gestionali, amministrative e degli investimenti, anche di quelle per il conseguimento dei target regionali degli indicatori S.10 ed S.11.



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• La governance dell’obiettivo di servizio si sovrappone largamente con il governo del sistema del servizio idrico integrato e coinvolge gli stessi “attori”.

• Infatti, a causa della complessità del sistema del servizio idrico integrato, lo svolgimento e l’efficacia delle azioni finalizzate al conseguimento delle premialità sono condizionate dal buon funzionamento della gestione del servizio, affidato, come è noto, a gestori di ambito in base ad una convenzione di gestione stipulata con l’Autoritàd’ambito che è l’ente di indirizzo e controllo.



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Il servizio idrico integrato in SiciliaAtti principali del gruppo interdipartimentale inerenti la governance

dell’OdS IV:– Piano d’azione: presa d’atto della Giunta regionale con delibera n. 154 del 25 giugno

2008.

− Circolare n. 1/2009 del 29 maggio 2009 dell’Agenzia regionale per i rifiuti e per le acque (ARRA) che ha fornito direttiva agli ATO sugli adempimenti e le procedure da seguire per l’attuazione degli interventi dei POT, compresi quelli del Piano stralcio non ancora attuati, in considerazione che l’utilizzo delle risorse comunitarie e nazionali (FERS e FAS) è assoggettato anche ai contenuti del Piano d’azione già adottato.

− Rapporto annuale di servizio (RAOS) 2009.

− Aggiornamento del Piano d’azione e delle relative schede per il monitoraggiodell’avanzamento delle azioni degli OdS (supporto FormezPa) approvato con delibera della Giunta n. 307 del 4 agosto 2010.

− Proposta di regole, target, premi e accesso ai premi per gli ATO nell’ambito degli OdS(sistema formale di premialità regionale) sulla base della Delibera CIPE 82/2007 (supporto FormezPa), del luglio 2010, trasmesso per l’istruttoria di verifica del Gruppo Tecnico centrale (GTC).

− Rapporto annuale di servizio (RAOS) 2010 trasmesso al MISE il 30.11.2010.

− Analisi di scenario dello stato del servizio in relazione agli degli indicatori S.10 ed S.11 (con FormezPa) 2010-2011.



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Altre azioni di contesto:– Soppressione dal 01.01.2010 dell’Agenzia Regionale dei Rifiuti e

delle Acque (ARRA) e trasferimento delle funzioni e compiti al Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti (DAR). dell’Assessorato regionale dell'energia e dei servizi di pubblica utilità(art. 9 L.r. 16.12.2008, n. 19). Atto che chiude il ciclo cominciato nel 2000 con l’emergenza idrica e fognaria depurativa.

– Il Piano di tutela delle acque era stato approvato con Ordinanza commissariale 24 dicembre 2008.

– Il Piano regolatore generale degli acquedotti risulta attualmente in corso di approvazione (fase finale) ed un primo stralcio è stato adottato con il Decreto dell’Assessore dei lavori Pubblici del 26.05.2006.

– Nel marzo 2010 la Regione ha approvato per gli atti successivi il Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sicilia.



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Il servizio idrico integrato in Sicilia• Risultati verifica

intermedia

• Risorse assegnate

− S.10: 7,16 M€

− S.11: 39,39 M€



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• ATO, gestori e comuni gestiti



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Stato ATO (soggetti territoriali responsabili del conseguimento dei target degli

indicatori della sistema formale della premialità regionale )

– Abrogazione AATO, senza che ancora sia seguita alcuna decisione regionale in merito.

– Comuni che si oppongono alla cessione delle reti al gestore d’ambito:

• Prima fase: energico intervento della Regione con invio di commissari ad acta.

• Recentemente: rallentamento e poi blocco dell’esercizio dei poteri sostitutivi da parte regionale.



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Stato gestioni (i gestori devono attuare gli investimenti e la maggior parte delle azioni per conseguire la premuialità):– Tre ATO, Messina, Ragusa e Trapani, sono tuttora privi del gestore

d’ambito.

– Al momento attuale, solo i gestori degli ATO di Enna e Caltanissettaprovvedono all’esercizio della totalità delle infrastrutture d’ambito e possono quindi essere considerati pienamente a regime.

– Gli altri gestori d’ambito sperimentano una operatività parziale, anche molto compromessa (Catania: il “gestore d’ambito” ha in carico solo 5 comuni su 58).

– Anche nei casi in cui le convenzioni di gestione fra il nuovo soggetto gestore e le Autorità d’ambito sono state stipulate in tempi antecedenti, anche di molto, il trasferimento al gestore affidatario di tutte o parti delle reti ed impianti comunali e l’avvio operativo delle gestioni non sono mai antecedenti alla fine del 2006 e si sono prolungate fino al febbraio 2008 per l’ATO di Siracusa.

– A quanto detto va aggiunto che in alcuni ATO dove il SII è stato già assegnato sono intervenute ulteriori criticità nei rapporti istituzionali e/o contrattuali fra AATO e gestore, criticità che hanno la potenzialità di rallentare o anche bloccare l’azione di quest’ultimo e conseguentemente compromettere il conseguimento dei target della premialità.



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Risultati verifica intermedia S.10



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Il servizio idrico integrato in SiciliaEstrapolazione dello”sforzo” S.10



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Risultati verifica intermedia S.11



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Il servizio idrico integrato in SiciliaEstrapolazione dello”sforzo” S.11



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Come ha funzionato la governance:

– Importanti azioni di governance sono state

realizzate, soprattutto nella prima fase della

premialità.

– Altre azioni sono in corso di realizzazione

(procedure di infrazione comunitaria).

– Significative esigenze di rafforzamento della

governance sono emerse nel corso del progetto



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Azione di stimolo e di pressione per la realizzazione delle azioni di sviluppo della conoscenza, della tecnologia e di misura dei parametri di processo. Risultati:– ATO Caltanissetta: realizzata una azione completa di

acquisizione della conoscenza del sistema idrico e fognario depurativo e sostituito l’intero parco dei contatori.

– ATO di Enna: realizzato il progetto conoscenza.

– ATO di Palermo, di Siracusa e di Agrigento: avviato l’acquisizione della conoscenza e la sostituzione dei contatori.



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Azione di indirizzo per la rimodulazione dei programmi di investimento in funzione delle regole del piano d’azione. Risultati:– gli ATO, con i gestori, hanno revisionato i POT per

indirizzare gli investimenti verso quelli efficaci per la riduzione delle perdite nelle reti e l’incremento della capacità di depurazione e l’adeguamento dei depuratori.

– Alcuni ATO hanno avviato la revisione del proprio Piano d’ambito.

– Non si è però ottenuta una accelerazione estesa e generalizzata delle realizzazioni (eccezione: ATO Enna).



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La sfida delle procedure di infrazione

comunitaria.



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La sfida delle procedure di infrazione comunitaria.– Sviluppo del programma di interventi in corso per evitare l’onere delle

gravose sanzioni.

– Anche se un risultato possibile, ma non scontato, è che la realizzazione degli interventi del suddetto programma di adeguamento del sistema fognario-depurativo concorra a determinare il conseguimento del target dell’indicatore S.11, le ampie necessità di finanziamento (900 M€) provocano una concentrazione di notevolissimi sforzi finanziari non compatibili con i livelli tariffari previsti nei Piani d’ambito attuali.

– Ne scaturisce la necessità di raccordare una equilibrata strategia di conseguimento degli OdS della premialità e del superamento delle procedure d’infrazione nel contesto di un quadro organico di programmazione e attuazione del SII verificato e concordato con le AATO (o chi li sostituirà) e i gestori: procedere rapidamente alla revisione di tutti i Piani d’ambito, accelerandone l’iter laddove sono in corso, anche per verificare l’impatto tariffario delle situazioni reali che si sono verificatenella pratica operativa dei gestori.



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Esigenze di rafforzamento della governanceemerse nel corso del progetto:– Monitoraggio: miglioramento e approfondimento

della conoscenza dello stato del servizio.

– Coordinamento con le gestioni per indirizzare i gestori alla pratica della verifica periodica degli avanzamenti ottenuti per gli indicatori dell’OdS.

– Ricognizione dei contenziosi e degli altri problemiche ostacolano in ciascun ATO la realizzazione degli investimenti rivolti al conseguimento della premialitàe attuazione delle soluzioni.



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Monitoraggio:– I responsabili regionali del coordinamento del piano

d’azione hanno potuto constatare che veniva trasmesso un livello di conoscenza non sufficiente ad un corretto indirizzo delle azioni delle premialità e, sopratutto, all’ottimizzazione della loro efficacia.

– E’ risultata evidente la necessità della conoscenza approfondita non solo dei puri dati di avanzamento degli indicatori (ISTAT), ma di una più ampia consapevolezza quali-quantitativa dello stato del servizio sotto diversi profili, sia istituzionali e amministrativi, sia tecnici e di servizio, sia economici e tariffari.



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Monitoraggio: revisione delle schede di monitoraggio.– Stato di avanzamento degli investimenti degli ATO, sia di quelli

compresi nel Piano Stralcio, sia di quelli programmati nei POT, con particolare riferimento agli interventi riguardanti le reti comunali ed i sistemi di raccolta e depurazione dei reflui.

– E’ evidente che non è sufficiente conoscere soltanto la spesa effettuata, ma deve essere accertato dettagliatamente in ogni ATO l’avanzamento fisico delle azioni e dello opere progettate e realizzate o in corso di realizzazione.

– In particolare occorre conoscere lo stato e i contenuti progettati e realizzati degli interventi di acquisizione della conoscenza fisico-funzionale delle infrastrutture e degli impianti, nonché di quelli relativi ai sistemi di misura dei parametri di processo dei sistemi idrici e fognario-depurativi.



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Coordinamento e indirizzo delle gestioni.– Supporto degli ATO e gestori per accelerare gli investimenti e le

azioni e risolvere le difficoltà.

– Indirizzare i gestori alla pratica della verifica periodica (annuale o semestrale) degli avanzamenti ottenuti per gli indicatori.

– Questo obiettivo presenta ovviamente maggiori difficoltà per l’indicatore S.10, la cui misura attendibile dipende strettamente dai tempi di completamento degli investimenti riguardanti la consistenza ed efficienza dei contatori dei consumi idrici e dei misuratori dei volumi (o portate) in ingresso delle reti urbane. Si tratta comunque di una difficoltà superabile, sia accelerando detti investimenti, sia, ad esempio, mediante l’adozione di metodi di valutazione campionaria dei consumi.

– Incoraggiare l’adozione di buone pratiche di esercizio e delle tecnologie in uso da parte dei migliori gestori italiani e internazionali (manutenzione periodica programmata, gestione integrata delle perdite idriche, sorveglianza della qualità dell’acqua e degli scarichi, etc).



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Attivazione della partnership per la risoluzione dei problemi.– Ricognizione / individuazione dei contenziosi e di altri problemi

che ostacolano le azioni e gli investimenti

– Si tratta di problematiche di diversa natura, istituzionale, contrattuale, economica, gestionale, tecnica e riguardano sia temi di carattere regionale e nazionale, sia specificità derivanti dal rapporto fra AATO e gestore e/o dalle specifiche condizioni del SII.

– La ricognizione deve essere finalizzata alla definizione dei contorni specifici di ciascuna tematica critica e alla concertazione di un programma di azioni e metodi per la loro soluzione con l’individuazione dei corretti livelli e dei soggetti istituzionali che se ne devono fare carico in tempi certi.



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Roma 25 luglio 2011

Grazie

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