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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

5 G - A. S. 2018/19

Approvato dal Consiglio di Classe il 7 maggio 2019

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1

DESCRIZIONE PAG.

Premessa: la sperimentazione 2

Descrizione dell’indirizzo Cinema 2

Composizione Consiglio di Classe e Quadro orario 3

Descrizione ed evoluzione della classe 5

Obiettivi del Consiglio di classe e strategie 6

Note sugli obiettivi raggiunti 6

Modalità di recupero dei debiti e delle carenze 6

Attività integrative curricolari ed extracurricolari 6

Attività afferenti a Cittadinanza e Costituzione 7

Percorsi per l’Orientamento e le Competenze Trasversali 8

Metodologia CLIL 9

Progetti e percorsi pluridisciplinari 9

Note sullo svolgimento delle simulazioni e griglie di valutazione 12

Modalità di lavoro del Consiglio di classe 12

Strumenti di verifica utilizzati dal Consiglio di Classe 12

Griglia di corrispondenza tra livelli, voti e giudizio 13

Aree disciplinari 15

Scelta dei Commissari interni 15

ALLEGATI

A Griglie di valutazione 16

B Programmazione didattica disciplinare 26

C REGISTRI ALTERNANZA E Simulazioni 64

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2 Premessa: la sperimentazione

L'ITSOS “Albe Steiner” è stato fin dalle origini un istituto tecnico di natura sperimentale. Di conseguenza

la didattica e il progetto formativo sono da sempre fondati su discipline e contenuti particolari, non

comuni ad altre scuole.

Gli indirizzi in uscita infatti sono improntati sulle competenze nell’ambito dei linguaggi del cinema, della

tv, del suono, della fotografia, della grafica e delle tecnologie dei nuovi media.

Anche dopo la recente riforma degli Ordinamenti della scuola secondaria superiore, il MIUR, con il parere

positivo del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, ha riconosciuto il carattere di eccezionalità del

nostro Istituto autorizzando un progetto di innovazione/sperimentazione sulla base dell'art.11 della del

DPR 275/99 (Regolamento dell’Autonomia Scolastica), che è oggi l’unica via per istituire esperienze di

sperimentazione e innovazione.

Il biennio dell'Itsos Steiner è simile, ma non identico, agli altri Istituti Tecnici, mentre il triennio si

differenzia in maniera più significativa.

L’impianto innovativo del progetto si basa su tre obiettivi generali che caratterizzano tutto il percorso

formativo: lo sviluppo delle tecnologie e i laboratori, la vocazione internazionale e il rapporto con le

aziende; inoltre, al quinto anno, in linea con la tradizione dell’istituto, gli studenti personalizzano il

proprio piano di studi tramite la scelta di una materia opzionale tra una lista che l’istituto propone di anno

in anno.

INDIRIZZO CINEMA E TELEVISIONE

L’indirizzo intende formare delle figure che sappiano coniugare aspetti tecnici e progettuali e che siano in

grado di orientarsi nella molteplicità dei generi (pubblicità, reportage, news, fiction, documentario), dei

mestieri (legati alla ripresa, al montaggio, all’elaborazione del suono, alla produzione, ecc.), dei media

(tv, internet, pubblicità, ecc.), delle tecniche (inerenti la riproduzione, i supporti, la realizzazione, ecc.)

presenti nel complesso mondo della comunicazione audiovisiva e multimediale.

Si presuppone che, al termine del percorso di studi, gli studenti siano in grado di affrontare la complessità

del linguaggio delle immagini in movimento e del suono (cinema e tv), sapendone decodificare i prodotti

e riuscendo a gestire gli aspetti pratici di alcune fasi della loro realizzazione.

Si tratta di linguaggi che vedono la convergenza e l’equilibrio di una serie di linguaggi specifici (letterario,

musicale, fotografico, … ), di tecniche (uso di applicazioni informatiche e non solo) e di tradizioni culturali

ed artistiche.

In questo ambito non servono infatti solo diplomati specializzati in singoli ruoli realizzativi, ma anche

figure di tecnici polivalenti e flessibili, in grado di adeguarsi con rapidità ai cambiamenti tecnologici e delle

forme della comunicazione.

Sia il cinema che la televisione vengono studiati anche nei loro contesti storici, culturali e sociali, in modo

che lo studente possa pensarsi come operatore culturale, e non solo come “tecnico”.

Lo studente, al termine del percorso quinquennale, deve raggiungere risultati di apprendimento che lo

mettono in grado di:

■ Utilizzare strategie efficaci e predisporre piani organizzativi per affrontare situazioni

problematiche, elaborando opportune soluzioni.

■ Sviluppare una consapevolezza approfondita rispetto alle potenzialità, i limiti e gli eventuali rischi

legati al potere delle immagini e della comunicazione visiva.

■ Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale

con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona,

dell’ambiente e del territorio.

■ Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.

■ Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei

servizi.

■ Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni

professionali.

■ Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati alle

dinamiche professionali di riferimento.

La formazione degli studenti dell'Istituto trova un significativo momento di sintesi nella produzione di un

filmato di fine percorso, che riassume le conoscenze acquisite, unendovi saperi teorici e critici di altro

ordine.

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3 Per questo motivo gli studenti hanno come compito dell’ultimo anno scolastico la costruzione di un

progetto audiovisivo completo (dalla fase ideativa alla ricerca fonti, fino al montaggio e alla

postproduzione audio) che metta in luce le competenze, specifiche e trasversali, e le conoscenze acquisite

grazie al percorso di ASL da loro affrontato negli anni di studio.

Il progetto audiovisivo a cui hanno lavorato le quinte di quest’anno ha assunto la forma di un

videosaggio, ovvero una forma di analisi e critica del cinema attraverso gli strumenti stessi del linguaggio

audiovisivo.

Composizione Consiglio di classe e Quadro orario

III IV V Docente V anno

Italiano 4 4 4 Prof.ssa Leonardi

Storia 2 2 2 Prof.ssa Leonardi

Inglese 3 (1) 3 (1) 3 (1) Prof.ssa Orsini

Prof.ssa Pedalina

Matematica 3 3 3 Prof.ssa Spinelli

Tecnologie della Comunicazione 3(2) 3(2) 3(2) Prof.ssa Dell’Acqua

Prof. Bordieri

Linguaggio Cinetelevisivo 6(4) 6(4) 6(4) Prof. Gianneri

Prof. Tazzi

Linguaggio della Fotografia 4 (3)

Linguaggio della Grafica 3 (2) 3 (2) Prof.ssa Cacace

Prof. D’Amico

Scienze della comunicazione 3 3 -

Linguaggio del Suono 2(2) 2(2) 2(1) prof. Sala

prof. Ferrari

Materia Opzionale (*) - - 3

Proff. Bordieri, Orsini, Perego,

Sala, Arcangeletti, Attianese,

Tognoli, Sarrica

Scienze Motorie 2 2 2 Prof.ssa Vullo

Religione 1 1 1 Prof. Capodivento

Coordinatore Prof. Orsini

(): ore di compresenza con ITP o Madrelingua

(*): Si tratta di una materia che approfondisce, senza esaurire, un campo "specialistico" che si è potuto

prendere in considerazione solo marginalmente negli anni precedenti e che serve a prepararsi meglio

ad affrontare un ambito specifico di lavoro o di studio. I corsi possono attenere all'area tecnica,

linguistica, riguardare specifiche declinazioni delle materie dell'area comune, oppure riguardare ambiti

di esperienza non direttamente contemplati dal tradizionale curriculum di studi, ma che vengono

riconosciuti comunque importanti rispetto al profilo in uscita.

Per l’attuale anno scolastico gli insegnamenti attivati e scelti dagli alunni sono stati:

- STORIA DELLA LINGUA INGLESE - ORSINI - GIRARDIN

- FOTOGRAFIA URBANA - ATTIANESE

- Manfrè

- Simoni

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4 - 3D e VFX - BORDIERI

- CAHUN GIANLUCA

- MUGGETTI ALESSIA

- PIOLINI ANDREA

- PODGORNIK STEFANO

- SALVADOR GIULIA MAE

- SOLDI GUIDO

- TODOROVA RENETA OLEG

- TUNESI TANCREDI

- FILOSOFIA DELL’IMMAGINE - PEREGO - Pappalardo Camilla - Petroccione Gabriele

- RACCONTI IN SERIE - Arcangeletti - Lambiase - Menno di Bucchianico - Pitonzo

- STILI DI MONTAGGIO - TOGNOLI

- Di Lucca - Tonello

PSICOLOGIA DEI PROCESSI CREATIVI- SARRICA

- ARNABOLDI - QUAGLINI

SOUND DESIGN

- VENTURINI

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5 Descrizione ed evoluzione della classe

Terzo anno

All’inizio del triennio la classe era formata da 26 studenti (di cui 18 maschi e 8 femmine). La classe ha

mostrato durante tutto l’anno un comportamento molto rumoroso, amplificato anche dallo spazio ristretto

dell’aula. E’ sempre stato sollecitato un cambio di atteggiamento e un comportamento più adulto,

responsabile e disciplinato. La classe presentava diffuse difficoltà di espressione. In particolare si

sottolinea l’atteggiamento di rifiuto totale della materia matematica che si è poi riverberato in un ritardo

nella programmazione degli anni successivi, nei quali il docente è cambiato.

2 studenti seguono un programma personalizzato. In un caso il Consiglio di Classe ha attivato nel triennio

un GLHO. Nella classe sono presenti 6 studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento, per cui viene

predisposto un PDP, revisionato durante lo scrutinio della frazione intermedia.

Nell’ambito dell’ASL viene attivato un project work in collaborazione con LIBERA - CANGIARI -

DOCUMENTAZIONE SUI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE. Capoprogetto: prof. Lagomaggiore.

Alla fine dell’anno:

1 studenti non ammessi alla classe successiva

15 studenti sono stati promossi a giugno

9 studenti giudizio sospeso (promossi / non promossi).

La distribuzione dei debiti è stata la seguente:

ITALIANO - 3

LINGUA INGLESE - 6

LINGUAGGIO FOTO/GRAFICO- 1

SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE- 3

MATEMATICA - 2

Quarto anno

La classe formata da 24 studenti (di cui 16 maschi e 8 femmine). 2 studenti seguono un programma

personalizzato.

Gli alunni appaiono essere migliorati sensibilmente nel comportamento, ma resta necessaria una vigilanza

costante per evitare possibili ricadute negli atteggiamenti immaturi dell’anno precedente. In particolare

alcuni allievi persistono in comportamenti decisamente sopra le righe e vengono passate in rassegna

tutte le possibili strategie di contenimento. La classe ha nuovi insegnanti di Italiano e Matematica. Mentre

italiano non sembra destare preoccupazione, la docente di Matematica lamenta gravissime carenze nella

preparazione, che unitamente a un atteggiamento infantile, non facilitano il recupero della

programmazione.

Vengono proposte alla classe diverse attività extrascolastiche, ma nessuna raggiunge mai il quorum del

75% delle presenze. Pertanto la classe non effettua uscite didattiche. Viene convocato un GLHO. Vengono

convocati 2 cdc straordinari per provvedimenti disciplinari. Uno studente si trasferisce presso altra

istituzione scolastica in corso d’anno. Sono presenti 5 studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento per

cui viene predisposto un PDP, revisionato durante lo scrutinio della frazione intermedia.

Nell’ambito dell’ASL vengono svolti i seguenti project work:

1. Teaching European History Through Cinema, organizzato da IULM MILANO. Capoprogetto: prof.

Gianneri

2. Parole in Cerchio per Bookcity Milano. Capoprogetto: prof. Gianneri

Durante il periodo estivo alcuni studenti partecipano a stage presso aziende, come da documentazione

depositata.

Alla fine dell’anno

2 studenti non ammessi alla classe successiva

13 studenti sono stati promossi a giugno

7 studenti giudizio sospeso (5 promossi / 2 non promossi).

La distribuzione dei debiti è stata la seguente:

LINGUAGGIO DEL SUONO - 1

MATEMATICA - 7

STORIA - 4

ITALIANO - 1

LINGUAGGIO DEL CINEMA - 1

LINGUAGGIO FOTO/GRAFICO - 2

LINGUA INGLESE - 1

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6

Quinto anno

L’attuale quinta è composta da 21 studenti (di cui 8 femmine e 13 maschi); 1 studente proviene da una

ex classe quinta, la frequenza si è mostrata generalmente più che discreta. La classe ha mantenuto una

buona disponibilità al dialogo educativo e al confronto, mentre è stata meno pronta nello studio

richiedendo frequenti sollecitazioni da parte dei docenti. Gli allievi, nel complesso, hanno maturato

sufficienti abilità nelle discipline dell’area di base e discrete in quelle di indirizzo.

La programmazione ha inoltre incluso un percorso interdisciplinare in LINGUA INGLESE SU

CITTADINANZA E COSTITUZIONE. 2 studenti hanno seguito un piano di studi personalizzato. E’ stato

convocato un GLHO. Sono presenti 3 studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento per cui viene

predisposto un PDP, revisionato durante lo scrutinio della frazione intermedia.

Obiettivi del Consiglio di Classe e strategie

Comportamentali

● Saper lavorare in gruppo

● Abituarsi ad assumere le proprie responsabilità

● Non fare assenze ingiustificate, saltuarie, strategiche

● Partecipare attivamente alle lezioni, intervenendo in modo appropriato

● Porsi correttamente in relazione con gli altri

● Rispettare le regole relative alle situazioni e agli ambiti in cui si opera

● Essere in grado di riflettere sul proprio percorso di apprendimento

Cognitivi

● Saper relazionare efficacemente sui diversi argomenti proposti

● Saper utilizzare i linguaggi specifici di ciascuna disciplina

● Saper utilizzare e applicare le conoscenze e le competenze

● Saper usare e produrre adeguata documentazione

● Riuscire ad effettuare collegamenti tra contenuti disciplinari e interdisciplinari

● Riuscire a rielaborare i contenuti in modo autonomo

● Comprendere testi orali e scritti, anche tecnici

● Saper ricavare informazioni da una pluralità di fonti: orali, scritte, iconiche

● Saper pianificare lo sviluppo di una attività o di un progetto seguendo le fasi e le procedure più adatte

Strategie per il loro conseguimento

● Insistere sull’impegno personale per conseguire una migliore qualità dello studio

● Sollecitare la partecipazione al lavoro in classe

● Richiamare al rispetto delle regole comportamentali scolastiche, quando necessario

● Favorire il lavoro di gruppo, la collaborazione e il confronto

● Proporre situazioni problematiche sempre più complesse stimolandone la ricerca di soluzioni in

maniera sempre più autonoma

● Accettare una soluzione proposta se adeguatamente impostata dal punto di vista logico e progettuale

Note sugli obiettivi raggiunti

Il Consiglio di classe ritiene che gli obiettivi comportamentali siano stati raggiunti dalla quasi totalità della

classe e che quelli cognitivi siano stati conseguiti a discreti livelli da un gruppo di studenti e a livelli

sufficienti dagli altri.

Modalità di recupero dei debiti e delle carenze

La verifica del recupero delle carenze riscontrate alla fine dell’anno (e per le quali era stata sospeso il

giudizio nei consigli di classe finali) è avvenuto nella prima settimana di settembre con delle prove

coerenti con quelle previste dal piano di studi.

Per quanto riguarda le strategie per il recupero delle carenze riscontrate alla fine del primo quadrimestre,

il collegio docenti ha deliberato una modalità di recupero in itinere da attuarsi entro la prima metà di

marzo; ogni docente ha provveduto alla verifica secondo i tempi e modi che ha ritenuto più opportuni ed

efficaci.

Per i crediti formativi sono state prese in considerazione le attività svolte in coerenza con le finalità

dell’indirizzo di studi.

Attività integrative curricolari ed extracurricolari

Nel corso del triennio il Consiglio di classe ha proposto alcune uscite didattiche e degli incontri in sede,

con l’obiettivo di stimolare l’interesse degli studenti nell’ambito della fotografia, della grafica, del cinema

e del mondo professionale legato alle nuove tecnologie.

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7 Terzo anno

● Uscita a Casa Chiaravalle per Conferenza stampa di Libera sui beni confiscati alle mafie

● Uscita al cinema Arcadia per la visione di 2001: Odissea nello Spazio, versione 70 mm

Quarto anno

● Uscita al cinema Arcadia per la visione di Dunkirk, versione 70 mm

● Conferenza con Gianni Galassi su doppiaggio e traduzione per il cinema e la televisione

● Uscita al FLAB, laboratorio di Linguaggio del Suono

Quinto anno

● Lezione di Alessandro Chessa su reti neurali.

● Uscita a teatro per la visione del Fu Mattia Pascal

● Premiazione Tehc - all’università IULM

● USCITA DIDATTICA DI UN GIORNO ORGANIZZATA DALLA PROF. VULLO DI SCIENZE MOTORIE -

Trekking sul Corno di Canzo.

Attività afferenti a Cittadinanza e Costituzione

Sono stati presentati e discussi i seguenti argomenti, cui si fa riferimento specifico anche nel programma

di inglese:

UNITED KINGDOM

1. English Parliament

2. The Role of the Queen

3. The Government

4. The Legal System

5. Education

6. National Health System

7. Political parties

USA

1. American Constitution

2. Federation vs Confederation.

The Civil War and the abolition of slavery

3. The President of the United States

4. The Congress

5. The Legal System (Supreme Court)

6. Local vs Federal Institution

7. Civil rights in the sixties (Martin Luther King)

8. The health in the US

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8 9. The use of weapons

10. Wikileaks and other Whistleblowers. Snowden & Friends

11. The War against Isis

Sono state inserite, nell’ultima parte del programma di Storia del quinto anno, alcune lezioni di taglio

storico finalizzate alla conoscenza del contesto in cui hanno preso forma la nostra Costituzione e la realtà

dell’Unione Europea e all’analisi di alcune loro caratteristiche, anche in vista di uno sguardo più

consapevole al nostro presente.

1. L’Italia del secondo dopoguerra: il referendum e la Costituzione

● Lezione di Andrea Simoncini, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università di

Firenze (youtube.com/watch?v=jKBKpjoe88g&t=1695s); ripresa delle principali tematiche

trattate

● Alcune osservazioni sui principi fondamentali della Costituzione

2. La “nuova” Europa

● La nascita della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA)

● La Comunità economica europea (CEE)

● Dalla CEE all’Unione Europea

● Cenni alla contemporaneità

Visita al carcere di Bollate (solo per gli avvalentesi IRC). La visita alla Casa di Reclusione di Milano –

Bollate è stata finalizzata alla conoscenza del progetto a custodia attenuata volto alla graduale inclusione

sociale dei detenuti, fondato sui seguenti principi: Responsabilizzazione dei detenuti, Sicurezza fondata su

una vigilanza dinamica ed integrata tra gli operatori, Forte integrazione con il territorio. La visita si colloca

all’interno di una serie di lezioni dedicate alla giustizia e al rispetto della dignità della persona umana. Gli

alunni hanno potuto toccare dal vivo l’esperienza di detenuti che pian piano recuperano il valore sociale

della persona, la propria dignità in una dialettica che supera un concetto semplicistico della giustizia

intesa spesso come punizione.

In classe sono stati affrontati anche i temi della “cittadinanza digitale” attraverso la trattazione della

comunicazione umana come atto etico. Dopo aver analizzato la funzione della comunicazione nella

costruzione della comunità (anche di quella digitale) politica, si è accennato al fenomeno delle Fake News

e del Hate Speech come lesive del valore costituzionale della dignità della persona umana e quindi della

formazione della comunità.

Percorsi per l’Orientamento e le Competenze Trasversali

CLASSE TERZA

1. Incontri di formazione su tematiche riguardanti la sicurezza negli ambienti di lavoro e

la legislazione del lavoro.

2. LEZIONI DI DIRITTO E ECONOMIA AZIENDALE E DI IMPRESA - prof. Valenti

Imprenditore,impresa,azienda,segni distintivi,classificazione:società persona,capitali,cooperative.

START UP innovative,CROWDFUNDING

- ASL1

Condivisione progetti Crowdfunding

ASL 2 imprenditore

ASL lezione n.3

Analisi progetti in Crowdfunding,scelta e sintesi sul quaderno

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9 ASL n.4 :analisi condivisa progetti.

Obblighi imprenditore

LEZ N.5

Www.businessplanvincente.com:ditta individuale,caratteristiche responsabilità ,contributi a fondo perduto.

Società di persona definizione.Azienda e segni distintivi:insegna marchio ditta

LEZ.6

START UP :definizione,caratteristiche,settori,istituzioni ,incentivi e finanziamenti

ASL LEZIONE N.7

Approfondimenti START UP ,Coworking

Lez ASL N.8

approfondimenti e ricerca in rete su START UP

ASL N.9

Capitale sociale,borsa,quote e azioni,speculazione,indici di borsa,broker

ASL N.10

Considerazioni iniziali Wall Street

Investimento produttivo/speculativo

Responsabilita’ soci di SPA organi società di capitali, CONSOB

LEZ 11:scelta tra i siti che si occupano delle professioni web

Lez N.12 approfondimento su professione WEB

ASL lez 13 approfondimento su professione web. Prosegue ricerca e sintesi contenuti

Lez.14 ASL Consegna e condivisione lavoro professioni web

ASL LEZ N.15 Microstock, analisi siti e caratteristiche, archivio

Hanno partecipato TUTTI gli allievi

Competenze acquisite:

Rispettare gli orari di lavoro e il sistema di regole che

disciplina l’azienda

Sapersi relazionare con le diverse figure di riferimento

Dimostrare consapevolezza e senso di responsabilità

Adattare le proprie conoscenze alla tipologia del lavoro

Eseguire correttamente le attività assegnategli

Eseguire in modo autonomo le diverse attività

Riconoscere e prevenire i rischi per la sicurezza della

propria e altrui persona

Dimostrare un atteggiamento consono all’ambiente di

lavoro

CLASSE QUARTA

L’impegno della classe, sia in termini di ore che di significatività delle esperienze, è stato condotto

secondo varie direttrici:

3. Teaching European History Through Cinema, organizzato da IULM MILANO. Capoprogetto:

prof. Gianneri

Hanno partecipato tutti gli allievi

Obiettivi: Teaching History Through the Cinema (TEHC) è stato un progetto co-finanziato dal

programma Creative Europe dell'Unione Europea che ha coinvolto scuole provenienti da Slovenia,

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10 Bulgaria, Romania e Italia (Milano e Roma) coinvolgendole in un progetto innovativo che ha

proposto una nuova dimensione del rapporto tra educazione filmica e didattica della storia

attraverso una metodologia di learning by doing.

ll progetto non è si basato solo sulla trasmissione di conoscenze, ma anche sullo sviluppo di

competenze pratiche che permettessero agli studenti di crescere come cittadini attivi e informati.

Competenze acquisite: Gli studenti hanno attivato competenze specifiche nella lettura e

interpretazione delle immagini e competenze trasversali nel rapporto tra Storia d’Europa e

cinema, attraverso prima l’analisi di alcuni film capaci di intercettare e riconsegnare momenti

fondanti della storia d’Europa e poi attraverso la realizzazione di videosaggi su alcuni dei temi

affrontati durante il percorso. I videosaggi realizzati dagli studenti hanno partecipato a un

concorso internazionale. Uno studente (Gianluca Cahun) è stato selezionato per la fase finale del

concorso, pur non vincendolo, con un videosaggio sulla dimensione comica e tragica ne I

compagni di Mario Monicelli.

4. Parole in Cerchio per Bookcity Milano. Capoprogetto: prof. Gianneri

Hanno partecipato tutti gli allievi

Obiettivi: L’obiettivo del progetto è stato di raccontare, attraverso diverse tipologie di prodotti

audiovisivi, le attività del gruppo di auto mutuo aiuto “Parole in cerchio”. Parole in cerchio gruppo

è un gruppo di auto mutuo aiuto, attivo da anni presso l’ITSOS di Milano, che segue una

metodologia umanistica (conosci te stesso come misura di saggezza e di autostima) con momenti

precisi: lettura ed introduzione del tema, riflessione e condivisione delle proprie esperienze in

riferimento al tema. I prodotti audiovisivi realizzati dagli studenti sono stati proiettati all’interno di

Bookcity Milano.

Competenze acquisite: Gli studenti si sono messi alla prova con la realizzazione di diverse

tipologie di prodotti audiovisivi (documentario, spot, esercizi di rimontaggio di contributi già

esistenti) allo scopo di raccontare in maniera trasversale tutte le attività di “Parole in cerchio”.

Oltre alle competenze più direttamente collegate alla realizzazione dei prodotti audiovisivi, gli

studenti hanno sviluppato delle competenze trasversali, frutto sia della conoscenza diretta con le

metodologie educative e di auto mutuo aiuto sviluppate da “Parole in cerchio”, sia della necessità

di collaborare collettivamente come gruppo classe allo scopo di realizzare i prodotti richiesti dal

committente.

CLASSE QUINTA

Avendo raggiunto il monte ore previsto per legge la classe non ha svolto attività collettive, ma gli studenti

sono stati indirizzati autonomamente alla partecipazione a seminari e open day universitari.

I percorsi per l’Orientamento e le Competenze Trasversali svolti dagli alunni nel corso dei precedenti anni

di studio hanno trovato nel quinto anno un significativo momento di sintesi nella produzione di un filmato

individuale di fine percorso, che riassume le conoscenze e competenze acquisite, unendovi saperi teorici e

critici di altro ordine. Ogni studente ha realizzato infatti un progetto audiovisivo completo (dalla fase

ideativa alla ricerca fonti, fino al montaggio e alla postproduzione audio e grafica) che mettesse in luce le

proprie conoscenze e competenze, specifiche e trasversali, acquisite sia nelle materie curriculari, sia nei

percorsi svolti di ASL e Orientamento e Competenze Trasversali (si veda, a questo proposito, il progetto

Teaching History Through the Cinema a cui hanno partecipato nel corso del quarto anno di studi).

Il progetto audiovisivo a cui hanno lavorato le quinte di quest’anno ha assunto la forma di un

videosaggio, ovvero di una forma di analisi e critica del cinema attraverso gli strumenti stessi del

linguaggio audiovisivo.

Metodologia CLIL

Nel corso del quinto anno non essendo alcun docente in possesso dei requisiti necessari ad attivare la

metodologia CLIL, si è optato per un percorso interdisciplinare di CITTADINANZA E COSTITUZIONE IN

LINGUA INGLESE.

Progetti e percorsi pluridisciplinari

LOCANDINA

LOGO ANIMATO

FORMAT TV

Nel corso del primo quadrimestre del quinto anno, gli studenti sono stati coinvolti in un’attività

laboratoriale di ideazione, scrittura e realizzazione di un Format TV. L’attività ha permesso agli studenti di

confrontarsi con la Regia TV, con la ripresa di un programma in diretta e, ancor prima, con la

progettazione di un prodotto audiovisivo pensato per il medium televisivo. Accanto al processo di

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11 realizzazione del Format TV, alcuni gruppi di studenti hanno lavorato su altri prodotti audiovisivi legati al

piccolo schermo (il promo TV e lo spot). L’attività ha coinvolto i docenti di altre materie e, in particolare, i

docenti di Grafica (per consigli e messa a punto dell’aspetto grafico), Suono (per la post-produzione

audio), Tecnologie della comunicazione e la materia opzionale di 3D VF.

AUDIO

VIDEOSAGGIO INDIVIDUALE

L’attività di realizzazione del videosaggio, che ha occupato gli studenti per buona parte dell’anno

scolastico, si è disposta naturalmente ad accogliere i contributi anche dei docenti delle materie non di

indirizzo, in forme e misure che sono dipese dall’argomento del videosaggio scelto da ogni studente.

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12

Note sullo svolgimento delle simulazioni e griglie di valutazione

Prima Prova Scritta (Italiano)

Gli studenti nel corso del triennio hanno svolto prove scritte di italiano che approssimavano gradualmente

il modello della prima prova d’esame riguardo alle tipologie, alla scelta di argomenti e di documentazione,

alle ore assegnate per lo svolgimento. Quest’anno sono state previste, per tutte le classi quinte, due

simulazioni, della durata di 6 ore, basate su tracce che prendono spunto dalle prove d’esame degli ultimi

anni.

(Griglie di valutazione nell’allegato A)

Seconda Prova Scritta (Linguaggio del CINEMA) Sono state programmate, durante il secondo

quadrimestre, due simulazioni della durata di 6 ore, con tracce coerenti con il piano di studi seguito dagli

studenti.

Durante lo svolgimento delle simulazioni è stato utilizzato il computer per la produzione degli elaborati sia

per l'editing della relazione finale che per la realizzazione del progetto. Una selezione di immagini è stata

precaricata su ogni computer utilizzato per la prova.

(Griglia di valutazione nell’allegato A)

Modalità di lavoro del Consiglio di Classe

MODALITA'

Italia

no

Stori

a

Ingle

se

Mate

mat

ica

TdC Ling.

DEL

SUO

NO

Ling.

Graf

ica

Ling.

Cine

Mate

rie

Opzi

onal

i

Ed

Fisi

ca

Religi

one

Discussione guidata X X X X X X X X X

Lavoro di gruppo X X X X X X

Lezione frontale X X X X X X X X X X X

Lezione partecipata X X X X X X X X X X

Metodo induttivo X

Ricerche in rete X X X X X X X X

Problem solving X X X X X

Questionari

Simulazioni X X X X X X

Analisi di CD/DVD X X X

Analisi di film/foto X X X X X X

Analisi di siti X X X

Metodologie ICT X X

Strumenti di verifica utilizzati dal Consiglio di Classe

MODALITA'

Itali

ano

Stori

a

Ingl

ese

Mate

ma

tica

Td

C

Ling

.

Fot

o

Ling

.

Gra

f.

Ling

.

Cin

e

Mate

rie

Op

zio

nali

Ed

Fisi

ca

Religi

one

Interrogazione lunga X X X X X

Interrogazione breve X X X X X X X X X

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13 Griglia di osservazione X X X

Prova di laboratorio X X X

Componimento X X X X

Saggio breve (risp. aperta) X X X X

Quesiti scelta multipla X

Quesiti vero/falso X

Quesiti completamento

Quesiti correlazione

Relazione X X X

Esercizi X X X X X X X

Applicaz. Scr./graf./prat. X X X X X X

Griglia di corrispondenza tra livelli, voti e giudizio

VOTO

15 esimi

VOTO

10 mi

GIUDIZIO PARAMETRI

0-4 ½ nullo

rifiuto del dialogo

consegna di compiti non svolti

impermeabilità all’azione educativa

5-8 ¾

gravemente

insufficiente

disimpegno generalizzato

assurdità logiche

accettazione del dialogo ma senza apporti significativi

applicazione episodica

risposte non congrue alla richiesta professionale e/o operativa.

9 5 insufficiente

limitate conoscenze

comprensione difficoltosa

errori logici di correlazione

gravi difficoltà espositive

orientamento limitato nella realtà professionale teorica e/o operativa

10 6 sufficiente

conoscenze accettabili

comprensione non completa

apprendimento non solo mnemonico

alcune difficoltà espositive

competenze professionali non sorrette sempre da adeguate abilità

operative

11/12 7 discreto

conoscenza dei contenuti fondamentali

comprensione soddisfacente

individuazione delle principali correlazioni causa-effetto

capacità di rielaborazione guidata

esposizione semplice e corretta

dominio delle salienti competenze professionali integrate con essenziali

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14 abilità operative

13/14 8/9

buono

distinto

conoscenze sicure dei contenuti

comprensione rapida e sicura

capacità di collegamento

capacità di rielaborazione autonoma degli argomenti affrontati

ampiamente in classe

esposizione scorrevole e fondamentalmente corretta

solida integrazione delle conoscenze professionali teoriche con gli aspetti

operativo-professionali

adeguata capacità di applicazione pratica alle conoscenze teoriche

15 10 ottimo

conoscenze scolastiche integrate da spunti e osservazioni personali

sviluppate capacità di collegamento

sicura capacità di rielaborazione autonoma e di applicazione pratica delle

conoscenze

esposizione sicura, corretta e ricca lessicalmente

visione ampia della realtà professionale

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15

Aree disciplinari

Il progetto ITSOS prevede due aree disciplinari (Area di Base e Area di Indirizzo); gli insegnamenti, pur

con denominazione, articolazione oraria e scansione annuale che presentano alcune differenze tra gli

indirizzi, danno una caratterizzazione unitaria al percorso didattico.

● Area di Base: Italiano, Storia, Matematica, Inglese, Scienze Motorie/Sportive, finalizzate alla

formazione culturale generale, ma caratterizzate anche da un approccio metodologico orientato alla

comunicazione e da programmi formulati in modo da consentire sinergie con gli insegnamenti

dell’Indirizzo.

● Area di Indirizzo: Linguaggio della Grafica, Linguaggio Cinetelevisivo, Linguaggio Fotografico,

Tecnologie della Comunicazione, Scienze della Comunicazione e la Materia opzionale convergono a

costituire le basi culturali e tecniche per la comunicazione multimediale. Tutti gli insegnamenti

dell’area (salvo Scienze della Comunicazione e la Materia opzionale) prevedono attività di laboratorio

con la compresenza di un insegnante tecnico-pratico per una quota dell’orario settimanale.

Scelta dei Commissari interni

Il Consiglio di Classe, vista la circolare ministeriale che assegna ai consigli di classe il compito di

designare i commissari interni, tenuto conto che le materie del quinto anno sono suddivise nelle due aree

disciplinari “di base” e “di indirizzo”, visto che la normativa sugli esami di maturità prevede che in

commissione deve essere presente il commissario della/e materia/e su cui verte la seconda prova scritta,

per avere una composizione della commissione d’esame che tenga conto delle specificità del piano di

studi seguito dagli studenti ha designato i seguenti docenti quali commissari interni:

✓ Prof. Gianneri (Linguaggio Cinetelevisivo)

✓ Prof.ssa Cacace (Linguaggio della Grafica)

✓ Prof. Dell’Acqua (Tecnologie della Comunicazione)

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16

ALLEGATO A (GRIGLIE DI VALUTAZIONE)

Griglia di valutazione per l’attribuzione dei punteggi – Prova italiano

INDICATORI Descrittori punti punti

Ideazione,

pianificazione e

organizzazione del

testo

(max. 10 punti)

- Imposta e sviluppa con rigore

logico, ordine ed equilibrio le

diverse parti del testo.

- Imposta e sviluppa in modo

semplice ma con ragionamento

conseguente le parti del testo.

- Imposta e sviluppa in modo

semplice con alcuni periodi

disorganizzati le parti del testo.

- Imposta e sviluppa in modo

illogico e/o contraddittorio le parti

del testo.

- Impostazione confusa e

disorganica

p. 10 - 8

p. 7-6

p. 5

p. 4

p. 3 – 0

Coesione e coerenza

testuale

(max. 10 punti)

- Le idee e informazioni sono

collegate organicamente tra loro; i

passaggi logici ben evidenziati, le

informazioni pertinenti e complete.

- Le idee e le informazioni

seguono per lo più un progetto

unitario, ma con argomentazioni

superficiali e limitate.

- Le idee e le informazioni

seguono per lo più un progetto

unitario, i passaggi logici non sono

ben evidenziati, le argomentazioni

limitate.

- Le idee non sono ben

collegate tra loro, il testo risulta

molto frammentario e di non facile

comprensione.

- Totalmente assente

p. 10 -8

p. 7 - 6

p. 5

p.4

p. 0 - 3

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17 Ricchezza e

padronanza lessicale

(max. 10 punti)

- Lessico preciso e pertinente

- Lessico generalmente corretto

anche se non sempre puntuale

- Lessico a volte impreciso e/o

ripetitivo

- Lessico generico e ripetitivo.

- Lessico del tutto improprio

p. 10 - 9

p. 8 - 7

p. 6 - 5

p. 4

p. 0 - 3

Correttezza

grammaticale

(ortografia,

morfologia, sintassi);

uso corretto ed

efficace della

punteggiatura *

(max. 10 punti)

* Per gli studenti con

DSA si valuta solo

l’uso corretto ed

efficace della

punteggiatura e non

la correttezza

grammaticale

- Totalmente corretto

- Qualche imprecisione o errore

non grave

- Qualche errore anche grave

compromette solo in alcuni casi

l’efficacia della comunicazione

- Errori molto gravi, ripetuti e

diversificati.

- Errori molto gravi, ripetuti e diversificati che compromettono la comprensione del testo

P. 10 – 9

P. 8 - 6

P. 5

P. 4 - 3

p. 2 - 0

Ampiezza e precisione

delle conoscenze e dei

riferimenti culturali

(max. 10 punti)

- Espone in modo preciso ed

approfondito l’argomento,

integrandolo con ampie e ricche

conoscenze personali.

- Espone in modo adeguato

l’argomento, integrandolo con

alcune conoscenze personali.

- Espone in modo adeguato

l’argomento ma con conoscenze

personali generiche e superficiali.

- Espone con imprecisione ed

incompletezza l’argomento.

- Riferimenti culturali scarsi o

assenti

p. 10 - 9

p. 8

p. 6

p. 5 - 4

p. 3 -0

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18 Espressione di giudizi

critici e valutazioni

personali (max. 10

punti)

- Dimostra capacità di

riflessione critica e esprime

valutazioni motivate su tutte le

richieste della traccia.

- Le riflessioni critiche sono

fondate su valutazioni personali

limitate.

- Le riflessioni critiche sono

superficiali e fondate su valutazioni

personali limitate.

- Scarsi elementi di riflessione

critica e di valutazioni personali.

- Assenza di riflessione critica

p. 10 -9

p. 8-7

p.6

p. 5 - 4

p. 3 - 0

PUNTEGGIO PARTE GENERALE

TIPOLOGIA A Descrittori punti punti

Rispetto dei vincoli

posti nella consegna

(ad esempio,

indicazioni di massima

circa la lunghezza del

testo – se presenti – o

indicazioni circa la

forma parafrasata o

sintetica della

rielaborazione)

(max. 10 punti)

- Risponde a tutti i quesiti e

sviluppa in modo completo le

richieste della traccia.

- Risponde parzialmente ai

quesiti e sviluppa in modo

completo le richieste della traccia.

- Risponde parzialmente ai

quesiti e sviluppa in modo

incompleto le richieste della

traccia.

- Risponde solo ad alcuni

quesiti e sviluppa in modo

impreciso e/o scorretto le

richieste della traccia.

- Assente

p. 10 - 9

p. 8 - 7

p. 6 - 5

p. 4

p. 3 - 0

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19 Capacità di

comprendere il testo

nel suo senso

complessivo e nei suoi

snodi tematici e

stilistici

(max. 10 punti)

- Dimostra piena comprensione

del significato del testo e

individua puntualmente i temi

trattati.

- Dimostra discreta

comprensione del significato del

testo e individua i temi trattati.

- Dimostra parziale

comprensione del significato del

testo e dei temi trattati.

- Dimostra scarsa

comprensione del significato del

testo e dei temi trattati.

p. 10 - 8

p. 7 - 6

p. 5 - 4

p. 4 – 0

Puntualità nell'analisi

lessicale, sintattica,

stilistica e retorica (se

richiesta)

(max. 10 punti)

- Individua con precisione tutti

gli elementi di analisi stilistica

richiesti.

- Individua quasi tutti gli

elementi di analisi stilistica

richiesti.

- Individua solo alcuni degli

elementi di analisi stilistica

richiesti.

- Non individua gli elementi di

analisi stilistica richiesti.

p. 10 - 8

p. 7 - 6

p. 5 - 4

p. 3 - 0

Interpretazione

corretta e articolata

del testo

(max. 10 punti)

- Propone un’interpretazione

ampia e corretta del testo.

- Propone un’interpretazione

corretta del testo.

- Propone un’interpretazione

semplice e parziale del testo.

- Propone un’interpretazione

scorretta del testo.

p. 10 - 8

p. 7 - 6

p. 5 - 4

p. 3 - 0

PUNTEGGIO PARTE SPECIFICA

PUNTEGGIO TOTALE IN CENTESIMI

PUNTEGGIO TOTALE IN VENTESIMI (voto in centesimi diviso 5 + arrotondamento)

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20

TIPOLOGIA B Descrittori punti punti

Individuazione

corretta di tesi e

argomentazioni

presenti nel testo

proposto

(max. 15 punti)

- Risponde a tutti i quesiti e

sviluppa in modo completo le

richieste della traccia, individuando

correttamente tesi e

argomentazioni.

- Sviluppa in modo completo le

richieste della traccia, individuando

la tesi e alcune argomentazioni.

- Risponde parzialmente ai

quesiti e sviluppa in modo

incompleto le richieste della

traccia, individua la tesi e non le

argomentazioni.

- Risponde solo ad alcuni

quesiti e sviluppa in modo

impreciso e/o scorretto le

richieste della traccia,

individua in modo scorretto

la tesi e le argomentazioni.

- Individuazione

totalmente scorretta

p. 15 - 13

p. 12 - 10

p. 9 - 7

p. 6 – 4

p. 3 - 0

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21 Capacità di sostenere

con coerenza un

percorso ragionativo

adoperando

connettivi pertinenti

(max. 15 punti)

- Il discorso è sorretto da

argomentazioni pertinenti,

coerenti e motivate, i nessi

logici sono ben evidenziati,

i connettivi utilizzati sono

corretti.

- Il discorso è sorretto da

argomentazioni pertinenti,

coerenti ma generiche, i

nessi logici non sono del

tutto evidenziati, i

connettivi utilizzati sono

corretti.

- Il discorso è sostenuto

da argomentazioni

pertinenti ma generiche, i

nessi logici non sono del

tutto evidenziati, qualche

errore nell’uso dei

connettivi.

- Il discorso è sostenuto

da argomentazioni non

pertinenti, i nessi logici non

sono evidenziati, errori

nell’uso dei connettivi.

- Scarsità o assenza di

argomentazioni e di nessi

logici

p. 15 - 13

p. 12 - 10

p. 9 - 7

p. 6 – 4

p. 3 - 0

Correttezza e

congruenza dei

riferimenti culturali

utilizzati per

sostenere

l'argomentazione

(max. 10 punti)

- I riferimenti culturali

sono corretti, pertinenti e

approfonditi.

- I riferimenti culturali

sono corretti, pertinenti ma

generici.

- I riferimenti culturali

non sono del tutto

pertinenti e generici.

- Non utilizza riferimenti

culturali per sostenere

l’argomentazione.

p. 10 - 8

p. 7 – 6

p. 5

p.4 - 0

PUNTEGGIO PARTE SPECIFICA

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22 PUNTEGGIO TOTALE IN CENTESIMI

PUNTEGGIO TOTALE IN VENTESIMI (voto in centesimi diviso 5 + arrotondamento)

TIPOLOGIA C Descrittori punti punti

Pertinenza del testo

rispetto alla traccia e

coerenza nella

formulazione del titolo

e dell'eventuale

paragrafazione

(max. 15 punti)

- Il testo sviluppa la traccia con

argomentazioni pertinenti in tutte

le sue parti.

- Il testo sviluppa la traccia in

modo completo ma alcune

argomentazioni non sono del tutto

pertinenti.

- Il testo sviluppa la traccia con

alcune argomentazioni non

pertinenti

- Il testo sviluppa la traccia con

argomentazioni non pertinenti

- Poca o nulla pertinenza

p. 15 - 13

p. 12 - 10

p. 9 - 8

p. 7- 5

p. 3 - 0

Sviluppo ordinato e

lineare

dell’esposizione

(max. 15 punti)

- L’esposizione segue uno sviluppo

logico, coeso e equilibrato tra le

parti.

- L’esposizione segue uno sviluppo

semplice ma coeso ed equilibrato.

- L’esposizione segue uno sviluppo

semplice e con alcuni periodi

disorganizzati.

- L’esposizione segue uno sviluppo

poco coeso e contraddittorio.

- Esposizione illogica e disordinata

p. 15 - 13

p. 12 - 11

p. 10 - 9

p. 8 – 5

p. 4 - 0

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23 Correttezza e

articolazione delle

conoscenze e dei

riferimenti culturali

(max. 10 punti)

- Le conoscenze e i

riferimenti culturali sono

corretti, pertinenti e

approfonditi.

- Le conoscenze e i

riferimenti culturali sono

corretti, pertinenti ma

generici.

- Le conoscenze e i

riferimenti culturali non

sono del tutto pertinenti e

generici.

- Dimostra di non

possedere le

conoscenze e i riferimenti

culturali richiesti.

- Assenza di conoscenze

e riferimenti culturali

p. 10 - 9

p. 8 - 7

p. 6 - 5

p. 4 – 3

p. 2 - 0

PUNTEGGIO PARTE SPECIFICA

PUNTEGGIO TOTALE IN CENTESIMI

PUNTEGGIO TOTALE IN VENTESIMI (voto in centesimi diviso 5 + arrotondamento)

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24 Griglia di valutazione Seconda Prova

Commissione …………………………

Candidato …………………………………………………………… Classe …………………

INDICATORI

DESCRITTORI

PUNTEGGI

Efficacia comunicativa dle progetto

Originalità della progettazione, interpretazione della traccia

max 5 pt

Coerenza target e obiettivo

Coerenza della progettazione, completezza dell’elaborato

max 5 pt

Padronanza nell’utilizzo del linguaggio cinetelevisivo

Utilizzo del linguaggio specifico, accuratezza della descrizione formale del prodotto

max 6 pt

Esattezza e completezza delle risposte ai quesiti

Esattezza e completezza delle risposte ai quesiti max 4 pt

Punteggio : ____________/ 20 DATA .....................................

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26

ALLEGATO B

PROGRAMMI DI MATERIA

ITALIANO P. 27

STORIA P. 32

INGLESE P. 35

MATEMATICA P. 38

LINGUAGGIO DEL CINEMA P. 40

TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE P. 42

LINGUAGGIO DELLA GRAFICA P. 46

LINGUAGGIO DEL SUONO P. 49

SCIENZE MOTORIE P. 44

CORSI OPZIONALI P. 50

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27

Lingua e letteratura italiana

DOCENTE: MIRIAM LEONARDI

Premessa

La docente si è trovata a lavorare con gli studenti della classe solo in questo ultimo anno del loro

percorso.

Il programma ha preso avvio dal punto in cui i ragazzi erano arrivati l’anno passato, e quindi da Leopardi,

ed è poi stato svolto secondo un criterio essenzialmente cronologico (con l’eccezione di Ungaretti, trattato

parallelamente alla spiegazione della prima guerra mondiale in Storia), utile a favorire collegamenti

ordinati con il contesto storico. Il percorso seguito si è dipanato attraverso un approccio sintetico al

panorama culturale in cui operavano i singoli autori e alle loro vite, sempre con l’obiettivo di una più

completa comprensione dei testi; poesie e brani letterari sono stati letti e analizzati insieme ai ragazzi,

sempre coinvolgendoli nel riconoscimento o nella scoperta degli aspetti formali e dei significati, talvolta

(anche se solo occasionalmente) lasciando loro il ruolo di guida.

Definizione degli Obiettivi Generali

1. Affrontare la lettura diretta e l’analisi del testo come fonti d’interpretazione del suo significato.

2. Cogliere il rapporto tra il testo e il contesto storico-culturale in cui esso è maturato (altre opere

dello stesso autore o di altri autori, il più generale contesto storico del tempo).

3. Rintracciare relazioni con altre discipline e con le multiformi espressioni della realtà e della propria

esperienza personale.

In riferimento alla preparazione all’Esame di Stato, lo studente sa:

1. Riordinare e sintetizzare le conoscenze acquisite per essere in grado di formulare un discorso in

forma organica e sostanzialmente corretta.

2. Produrre testi scritti rispondenti alle tipologie previste dall’Esame di Stato.

Definizione degli Obiettivi Minimi

1. Affrontare la lettura diretta del testo per coglierne gli elementi essenziali dal punto di vista della

forma e del contenuto.

2. Individuare i principali nessi del testo con il contesto in cui è nato.

3. Saper esprimere un punto di vista personale rispetto all’opera e al suo autore.

In riferimento alla preparazione all’Esame di Stato, lo studente sa:

1. Formulare un discorso in forma sostanzialmente corretta.

2. Produrre un testo scritto seguendo una traccia guidata (come previsto per l’analisi del testo).

Contenuti

Giacomo Leopardi

(cfr. libro e Power Point condivisi)

● Vita di Leopardi, accompagnata dalla visione di alcune parti del film “Il giovane favoloso” (2014,

di Mario Martone, con Elio Germano)

● Le tre fasi del pessimismo leopardiano: il pessimismo storico, il pessimismo cosmico, il

pessimismo eroico

● Dallo Zibaldone:

◦ “La teoria del piacere”

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28 ● I Piccoli Idilli e la poetica di Leopardi: il vago e la ricordanza

◦ L'infinito

◦ Alla luna

● Le Operette morali:

◦ Dialogo della Natura e di un Islandese (la Natura matrigna e la domanda sul senso di

tutto)

◦ Dialogo di un venditore di almanacchi e un passeggere (“quella vita ch’è una cosa bella,

non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce”)

● I Canti pisano-recanatesi:

◦ A Silvia (Silvia rappresenta la speranza, ormai spenta, del poeta, la sua giovinezza mai

vissuta fino in fondo)

◦ Il sabato del villaggio (la gioia è nell’attesa – la giovinezza –; la festa – maturità – delude)

◦ Canto notturno di un pastore errante dell’Asia (le grandi domande dell’uomo espresse dal

pastore davanti alla luna muta)

● Da Il ciclo di Aspasia:

◦ A se stesso (il poeta ordina al suo cuore di fermarsi; tutte le illusioni si sono spente)

● Ultimo Leopardi:

◦ La Ginestra (riassunto: l’uomo – come la ginestra – è nulla di fronte al cosmo e alla;

l’unica cosa ragionevole che può fare è resistere, non illudersi e stringersi agli altri uomini

in una “social catena”)

L'età del Positivismo. Naturalismo e Verismo

(cfr. libro vol. 3a e Power Point condiviso)

● La seconda metà dell’Ottocento in Europa: introduzione generale al periodo storico-letterario

● Naturalismo e Verismo: caratteri comuni e differenze

Giovanni Verga

(cfr. libro vol. 3a e video condivisi)

● Vita di Verga

● Da Vita dei campi (1880):

◦ Rosso Malpelo: la prima novella verista (sia per contenuto, come era già Nedda del 1874,

sia per forma – tecnica dell’impersonalità: narratore regredito, discorso indiretto libero,

espressioni dialettali)

◦ La Lupa: cfr. analisi fatta insieme a partire dalla scheda condivisa in Drive

● Dalle Novelle rusticane (1883):

◦ La roba: anticipazione di Mastro don-Gesualdo: una vita spesa per “la roba” – quid animo

satis? (che cosa basta all’anima?)

● Il ciclo dei vinti:

◦ I Malavoglia (1881): riassunto. Sintesi dei caratteri principali della poetica di Verga: il

narratore regredito; il discorso indiretto libero; il romanzo corale; l'uso di espressioni e

termini dialettali

◦ Mastro-don Gesualdo (1889): trama sintetica

L’età del Decandentismo

(cfr. libro vol. 3a e fotocopie di Elio Gioanola, La poesia decadente e pdf condivisi)

● Caratteri generali del Decadentismo:

◦ la coincidenza io-mondo

◦ cenni a Charles Baudelaire (“Corrispondenze”, “L’Albatro”, “Spleen”)

(cfr. alcuni brani dal testo di Elio Gioanola La poesia decadente)

Giovanni Pascoli

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29 (cfr. libro vol. 3a e video e pdf condivisi)

● Vita di Pascoli

● Dal saggio Il fanciullino (1908): brevi passi

● Da Myricae:

◦ Lavandare

◦ Temporale

◦ X Agosto

◦ Novembre

● Dai Canti di Castelvecchio:

◦ Nebbia

◦ La mia sera

● Caratteri essenziali della poetica di Pascoli: il “fanciullino-vate”; la coincidenza io-mondo (e in

particolare io-Natura); il fonosimbolismo; il nido; la regressione all’infanzia e l’annullamento del

dolore nella morte

Gabriele d’Annunzio

(cfr. libro vol. 3a, fotocopia e video condivisi)

● Vita di d'Annunzio

● Il piacere (1889):

◦ trama

◦ “Andrea Sperelli, eroe dell'estetismo”

◦ “Il verso è tutto” (citato da E. Gioanola)

● Da Alcyone:

◦ La pioggia nel pineto

● Ultimo d’Annunzio

◦ Qui giacciono i miei cani

· Caratteri essenziali della poetica di d'Annunzio: estetismo (cfr. Il ritratto di Dorian Gray di O. Wilde e

À rebours di Huysmans), superomismo, panismo

Il Novecento

Avanguardie del primo Novecento: il Futurismo

(cfr. libro vol. 3b, pdf condivisi)

● Il Manifesto del Futurismo (prima parte): l’esaltazione della modernità, della velocità, della

violenza

● Cenni al Manifesto tecnico della letteratura futurista: la distruzione della sintassi e le “parole in

libertà”

● Testi poetici:

◦ Il bombardamento di Adrianopoli di Filippo Tommaso Marinetti

◦ Lasciatemi divertire di Aldo Palazzeschi

Luigi Pirandello

(cfr. libro vol. 3b, pdf condivisi)

● Vita di Pirandello

● Dal saggio L’umorismo:

◦ “La vecchia imbellettata” (la differenza tra comicità e umorismo: avvertimento o

sentimento del contrario; l’umorismo come carattere essenziale della letteratura

moderna, nel suo evidenziare il contrasto tra “forma” e “vita”)

● Da Il fu Mattia Pascal (la crisi dell’io):

◦ trama; visione dello spettacolo teatrale “Il fu Mattia Pascal. L’uomo che visse due volte”

(Teatro Litta, I Demoni – Teatro de Gli Incamminati)

◦ “Adriano Meis e la sua ombra”

◦ “Pascal porta i fiori alla propria tomba”

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30 ● Dalle Novelle per un anno:

◦ Il treno ha fischiato… (la “follia” come affermazione della vita)

● Teatro:

◦ Sei personaggi in cerca d’autore: trama e lettura recitata del finale (finzione o realtà?)

◦ Enrico IV: trama e lettura recitata del finale (la vita, la maschera, la pazzia)

Italo Svevo

(cfr. libro vol. 3b)

● Vita di Svevo

● Trame di Una vita e Senilità

● La coscienza di Zeno

◦ trama

◦ “Lo schiaffo del padre”

◦ “La vita è una malattia” (conclusione)

● Caratteri essenziali: la figura dell’inetto; il rapporto tra salute e malattia; dalla narrazione in terza

persona (Una vita e Senilità, con una focalizzazione interna sempre più accentuata) a quella in

prima persona (Zeno come narratore inattendibile ne La coscienza di Zeno)

La poesia italiana della prima metà del Novecento, dopo le Avanguardie

(cfr. libro vol. 3b p. 271)

In estrema sintesi:

● la linea “novecentista” (Ungaretti e i poeti ermetici)

● le due linee “antinovecentiste” (la poesia narrativa di Saba e la poesia allegorica o metafisica di

Montale)

Giuseppe Ungaretti

(cfr. libro vol. 3b e presentazioni create dagli studenti; la trattazione di Ungaretti è stata svolta

contestualmente a quella della prima guerra mondiale)

● Vita di Ungaretti

● L’allegria: storia del titolo e del suo significato (da "Il porto sepolto" a "Allegria di naufragi" - cfr.

le poesie corrispondenti - a "L’allegria": il disastro della guerra e la possibilità di uno slancio vitale

che resiste); caratteristiche generali delle poesie della raccolta

◦ Veglia

◦ Stasera

◦ Dannazione

◦ Destino

◦ Fratelli

◦ I fiumi

◦ San Martino del Carso

◦ Mattina

◦ Soldati

Umberto Saba

(cfr. libro vol. 3b)

● Vita di Saba

● Il Canzoniere: le tre edizioni; caratteristiche essenziali (un percorso psicologico-esistenziale); la

poesia come ricerca di una verità profonda da portare alla luce, che esige una chiarezza anche

formale

◦ Città vecchia

◦ Eroica

◦ Amai

◦ Ulisse

Eugenio Montale

(cfr. libro vol. 3b)

● Vita di Montale

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31 ● Da Ossi di seppia:

◦ I limoni

◦ Meriggiare pallido e assorto

◦ Non chiederci la parola

◦ Spesso il male di vivere ho incontrato

● Da Satura:

◦ Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

◦ Prima del viaggio

● Caratteri generali: il correlativo oggettivo: immagini oggettive come specchio di una realtà

esistenziale; il “vedere oltre” e la ricerca di senso tra pessimismo e speranza: l’imprevisto

Bibliografia/Sussidi

· P. Cataldi, E. Angioloni, S. Panichi, La letteratura al presente, voll. 2 (Dalla Controriforma al

Romaticismo); 3a (Il secondo Ottocento); 3b (Il Novecento e gli scenari del presente), G. B. Palumbo

Editore 2015

· Power Point e fotocopie distribuite dall’insegnante

· Visione di video/film sulle vite degli autori o ascolto di poesie recitate

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32 MATERIA STORIA

DOCENTE: PROF. MIRIAM LEONARDI

Premessa

La docente si è trovata a lavorare con gli studenti della classe solo in questo ultimo anno del loro

percorso.

Il programma ha preso avvio dal periodo dell’ultimo Ottocento, come premessa indispensabile alla

considerazione dei principali eventi del Novecento. Le lezioni sono state svolte in modalità

prevalentemente frontale, e spesso si sono utilizzati video o parti di documentari storici. Nell’ultima parte

dell’anno si sono realizzate alcune lezioni di Cittadinanza e Costituzione, di taglio storico.

Definizione degli Obiettivi Generali

1. Comprendere un fatto storico nella sua portata e per le implicazioni che ha avuto rispetto al

contesto in cui è accaduto.

2. Saper porre in relazione diversi fatti storici, legati da vicinanza geografica o temporale o da

aspetti comuni o differenti, con particolare attenzione ai rapporti di causa-effetto e ai corsi e

ricorsi che si verificano nella storia.

3. Esporre in modo chiaro e consequenziale gli eventi, le circostanze, i fattori che caratterizzano un

dato periodo o fenomeno storico.

Definizione degli Obiettivi Minimi

1. Comprendere un fatto storico nei suoi elementi essenziali e per le principali implicazioni che ha

avuto rispetto al contesto.

2. Saper porre in relazione diversi fatti storici, cogliendone i nessi fondamentali.

3. Esporre in modo chiaro gli eventi che caratterizzano un dato periodo o fenomeno storico.

Contenuti

Tra fine ’800 e primo ’900

(cfr. libro voll. 2 e 3, video e Power Point condivisi)

● Cenni alla Belle Époque (1870-1914): un periodo apparentemente felice che prepara la Grande

Guerra

● Cenni all’età giolittiana: riforme, crisi del meridione e politica espansionistica

La prima guerra mondiale

(cfr. libro vol. 3 e Power Point condiviso)

● Le cause del conflitto

● L’attentato di Sarajevo e lo scoppio del conflitto

● Il fallimento dell’ideale di una guerra-lampo e la guerra di posizione

● L’Italia dalla neutralità all’intervento

● L’anno di svolta della guerra: il 1917

● 1918: il crollo degli Imperi centrali

● 1919, Versailles: i trattati di pace

Dalla Rivoluzione russa al regime staliniano

(cfr. libro vol. 3 e Power Point condiviso)

● La Russia nell’800: un paese autarchico e arretrato

● La creazione di diversi partiti di opposizione

● 1905: la guerra contro il Giappone e la “domenica di sangue”

● 1914: l’entrata in guerra a fianco dell’Intesa. Cresce il malcontento

● La rivoluzione del febbraio 1917

● Il ritorno di Lenin e la rivoluzione d’ottobre (1917)

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33 ● L’uscita dalla guerra mondiale e l’inizio della guerra civile (1917-1922)

● Nasce l’URSS (1922)

● L’avvento del regime sovietico

● Il totalitarismo di Stalin

Il fascismo

(cfr. libro vol. 3, video e Power Point condivisi)

● Il difficile dopoguerra in Italia: la “vittoria mutilata” e il biennio rosso

● Benito Mussolini e l’avvento del fascismo: da movimento a partito, da partito a regime

(1919-1924)

● Mussolini instaura la dittatura. La conciliazione con la Chiesa; la politica economica ed estera

(anni Venti-Trenta)

● Il consenso del fascismo in Italia fino all’alleanza con Hitler

La crisi del ’29

(cfr. libro vol. 3 e video condivisi)

● Gli Stati Uniti dai “ruggenti anni Venti” alla grande crisi

● Roosevelt e il New Deal

Il nazismo

(cfr. libro vol. 3, video e Power Point condivisi)

● Il dopoguerra tedesco

● Il nazismo e la salita al potere di Hitler (1933)

● La dittatura nazista

● Breve approfondimento sulle Olimpiadi del 1936

● La politica economica ed estera del regime hitleriano

La seconda guerra mondiale

(cfr. libro vol. 3 e Power Point condiviso)

● La guerra civile spagnola, premessa alla seconda guerra mondiale

● Cenni al Giappone dal primo dopoguerra agli anni Trenta

● L’alleanza fra Germania nazista e Russia sovietica e la spartizione della Polonia (1939)

● La sconfitta della Francia e la repubblica di Vichy

● L’intervento italiano (1940). La difficile situazione dell’Italia e l’espansione della Germania

● La battaglia d’Inghilterra

● L’aggressione tedesca alla Russia e l’intervento degli Stati Uniti (1941)

● L’Europa dei lager e della Shoah

● La svolta della guerra: tre battaglie decisive (1942-1943)

● Lo sbarco in Sicilia e in Normandia (1943-1944)

● L’armistizio dell’Italia con gli Alleati (1943). L’Italia divisa: la Repubblica sociale italiana e il Regno

del Sud

● La guerra di liberazione e la Resistenza (1943-1945)

● La fine della guerra e il dramma di Hiroshima e Nagasaki (1945)

L’Italia del secondo dopoguerra: il referendum e la Costituzione

(cfr. materiali condivisi)

● Lezione di Andrea Simoncini, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università di

Firenze (youtube.com/watch?v=jKBKpjoe88g&t=1695s); ripresa delle principali tematiche

trattate

● Alcune osservazioni sui principi fondamentali della Costituzione

La “nuova” Europa

(cfr. materiali condivisi)

● La nascita della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA)

● La Comunità economica europea (CEE)

● Dalla CEE all’Unione Europea

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34 ● Cenni alla contemporaneità

La guerra fredda (cenni)

(cfr. libro vol. 3)

● Un bilancio della guerra

● Il consolidamento di due blocchi contrapposti: l’esportazione del modello americano nei paesi del

blocco occidentale; il blocco orientale e la sua espansione

● Il disgelo

Bibliografia/Sussidi

· G. De Vecchi, G. Giovannetti, Storia in corso, voll. 2 e 3, ed. scolastiche Bruno Mondadori – Pearson

· Power Point proiettati in classe

· Visione di immagini e video/film storici

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LINGUA E LETTERATURA INGLESE

Docente: Ilaria Marzia Orsini - RITA PEDALINA

OBIETTIVI MINIMI

Premessa

Nell’ambito della disciplina Lingua e Civiltà Inglese si è introdotto lo studio della letteratura inglese, con

particolare riferimento alla conoscenza del contesto e all’analisi e commento del testo.

Definizione degli Obiettivi Generali

Gli obiettivi di competenza comunicativa tendono al livello B2 del Quadro Comune di Riferimento per lo

studio delle Lingue. Competenze specifiche perseguite nella curvatura letteraria della materia sono:

● Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa in contesti di produzione cinematografica, ivi compresi la trasposizione e il film

pitching.

● Leggere, comprendere e interpretare testi scritti e orali di natura letteraria, referenziale,

descrittiva, dialogica.

● Dimostrare consapevolezza della storicità della letteratura e dei suoi rapporti con il cinema.

● Produrre testi scritti di vario tipo (relazione, rielaborazione, didascalia) in relazione a diversi scopi

comunicativi (argomentazione, descrizione etc.).

● Attualizzare tematiche letterarie anche in chiave di cittadinanza attiva (es. gender studies).

● Stabilire nessi fra letteratura e altre discipline (es. storia, cinema).

● Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali (es. imperialismo

britannico).

Contenuti

Parte 1 - Letteratura General Introduction to the 19th century. Historical and literary issues from Romanticism to Victorian Age. Appunti. Is it Romantic? p. 111 William Wordsworth. Life p. 115 Relationship with nature. The importance of the senses.

Recollection in tranquillity. The poet’s task. p. 116 The Daffodils. Traduzione e analisi p. 117

William Blake Life. p. 99

Blake, the artist. Blake, the poet. Blake the Prophet. p.99 Complementary opposites. Imagination and the poet. Interest in social problems. Style. p. 100 The Lamb. Traduzione e Analisi. Fotocopie su drive The Tyger. Traduzione e analisi. Fotocopie su drive.

Spark notes.

Samuel Taylor Coleridge. Life p.118.

Rime of the Ancient Mariner. Summary. Appunti. Lettura, traduzione e commento Part I. vv. 1-50 p. 120-123

Jane Austen. Life. The theme of Love p. 135 Visione del film Pride and Prejudice.

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36 Introduzione alla letteratura fantastica vittoriana. Caratteri generali.Appunti

Lewis Carrol.Il fantastico del linguaggio. Alice in Wonderland. The mouse Tale. Appunti. Alice in Wonderland (1951, Walt Disney)

Mary Shelley. Vita. Visione del film Frankenstein di Mary Shelley.

V.O. Regia di Kenneth Branagh GEORGE ORWELL, Vita

1984 Parte 2 - Conversation topics. Keywords on drive.

Ogni studente ha presentato un argomento a scelta. Fra questi ne sono stati scelti 10 da presentare alla maturità:

European cities · Milan · Madrid · Amsterdam · Gyrocaster

Entertainment · Streetwear · Cirque du Soleil

Art & Movies · Art · Film Genres

Current Affairs · Elon Musk · War in Syria

Ogni studente ha presentato un argomento di Cittadinanza e Costituzione in Lingua Inglese. Fra questi sono stati scelti 10 argomenti da presentare alla maturità.

1. English Parliament

· The Role of the Queen

· The Government

· The Legal System

· Political parties

1. American Constitution

3. The President of the United States

· The Congress

· Civil rights in the sixties (Martin Luther King)

· The use of weapons

· Wikileaks and other Whistleblowers. Snowden & Friends

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37 Parte 3 - Competenze Schema di analisi di una poesia. Analizzare l’aspetto formale di una poesia. Riassumere una poesia, per iscritto e oralmente. Parlare di argomenti quotidiani. Esprimere opinioni.

Formulare domande. Public speech: Power point presentation.

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38 MATERIA: MATEMATICA

DOCENTE: CECILIA SPINELLI

Premessa La Matematica nella classe V propone lo studio dettagliato di semplici funzioni reali a variabile reale in modo da tracciarne l’andamento grafico in maniera piuttosto precisa evidenziando le principali caratteristiche. Il programma preventivato è stato svolto completamente, anche se con qualche modifica in base alle esigenze emerse durante l’anno. Purtroppo non tutti gli studenti hanno collaborato in maniera efficiente, trascurando lo studio a casa e la partecipazione attiva in classe. Si evidenzia che, viste le pesanti e diffuse lacune, vista una generale difficoltà della classe a padroneggiare situazioni formali complesse, nella trattazione degli argomenti si è privilegiato un approccio quasi esclusivamente intuitivo, evitando teoremi e dimostrazioni. Tuttavia, si è cercato di non trascurare l’aspetto applicativo della matematica nella realtà, limitandosi ad esempi e problemi molto semplici.

Definizione degli Obiettivi Generali

● Sviluppare il ragionamento logico-deduttivo e la capacità di maneggiare linguaggi formali in forma semplice. ● Sviluppare le capacità d’analisi, generalizzazione e scelta. ● Sviluppare la capacità di astrazione. ● Sviluppare la capacità di lettura dei grafici. ● Sviluppare una buona conoscenza dei contenuti disciplinari e saperli utilizzare per la soluzione di semplici

problemi.

Contenuti

1. Le funzioni (RIPASSO QUARTO ANNO) ● Definizione e rappresentazione sul piano cartesiano di una funzione. ● Dominio e codominio di una funzione. ● Segno di una funzione. ● Funzioni crescenti e decrescenti.

2. Calcolo dei limiti e continuità

● Intervalli ed intorni. ● Definizione intuitiva di limite finito di una funzione in un punto. ● Limite destro e limite sinistro di una funzione in un punto. ● Limite infinito di una funzione in un punto. ● Limite finito di una funzione per x tendente a più o meno infinito. ● Limite infinito di una funzione per x tendente a più o meno infinito. ● Operazioni sui limiti. ● Funzioni continue (in un punto e in un intervallo). ● Punti di discontinuità ● Il calcolo dei limiti e le forme indeterminate

● Definizione di asintoto di una funzione (orizzontale e verticale)

3. La derivata di una funzione

● Il rapporto incrementale. ● Derivata della funzione in un punto. ● La funzione derivata. ● Significato geometrico della derivata. ● Punti stazionari. ● Punti di non derivabilità. ● Continuità e derivabilità (semplici considerazioni deducibili dai grafici) ● Le derivate fondamentali (costante, potenza, esponenziale e logaritmica).

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39 ● Operazioni con le derivate.

4. La derivata seconda

● La concavità e il segno della derivata seconda. ● Punti di flesso.

5. Lo studio delle funzioni

● Studio di una funzione polinomiale fino alla derivata seconda (massimo di terzo grado e scomponibile mediante raccoglimento totale)

● Studio di una funzione razionale fratta fino alla derivata prima (coinvolti polinomi solo di primo e secondo grado).

Definizione degli Obiettivi Didattici

1. Studiare proprietà delle funzioni: ● Riconoscere se un grafico rappresenta una funzione. ● Rappresentare le funzioni per punti. ● Riconoscere da un grafico di una funzione se è crescente o decrescente. ● Determinare il dominio, il segno e le intersezioni con gli assi di funzioni polinomiali (già scomposte in polinomi di

primo e secondo grado), razionali fratte (tra polinomi al più di secondo grado).

2. Calcolare il limite delle funzioni

● Riconoscere e rappresentare graficamente il significato di limite ● Definire la continuità di una funzione (in un punto o in un intervallo). ● Individuare e classificare i punti di discontinuità di una funzione. ● Calcolare il limite di una funzione razionale. ● Riconoscere le forme indeterminate delle funzioni razionali fratte e calcolarne il limite (in particolare: per

risolvere il caso sono stati presi in considerazione solo rapporti tra polinomi di secondo grado incompleti in modo da utilizzare la scomposizione mediante differenza di quadrati o raccoglimento totale)

● Determinare asintoti orizzontali e verticali nello studio delle funzioni (razionali)

3. Calcolare la derivata di una funzione

● Calcolare la derivata della somma, del prodotto, del quoziente tra funzioni elementari ( NO FUNZIONI COMPOSTE).

● Scrivere l’equazione della retta tangente in un punto di una funzione. ● Riconoscere dal grafico i punti di non derivabilità e classificarli (no calcolo) ● Associare al grafico di una funzione il possibile grafico della sua funzione derivata. ● Utilizzare la derivata prima per risolvere semplici problemi in contesti reali (max e min, velocità in fisica).

4. Calcolare la derivata seconda di una funzione

● Calcolare la derivata seconda di una funzione polinomiale. ● Determinare la concavità di una funzione polinomiale (max terzo grado) ed eventuali punti di flesso.

5. Studiare singole caratteristiche di una funzione:

● Dall’ espressione analitica di una funzione determinare tutte le proprietà della funzione e il suo andamento grafico.

● Determinare le proprietà di una funzione dall’analisi del suo grafico.

Bibliografia/Sussidi

● Libro di testo: Bergamini – Trifone – Barozzi “Matematica.verde” vol. 4 - Zanichelli

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MATERIA LINGUAGGIO DEL CINEMA

DOCENTE: MIMMO GIANNERI

Premessa

Il programma del quinto anno sul versante teorico ha affrontato la storia del cinema (dalle

avanguardie al neorealismo), incentrandosi in particolare con i legami con le altre materie e

focalizzandosi sulla Storia del cinema come storia delle forme (regia, messinscena, stile). Gli studenti

sono stati inoltre coinvolti in un percorso trasversale sulla narrazione al cinema, intrecciando la

nozione di stile con quella di racconto cinematografico. Si è visto in particolare come nella Storia del

cinema siano cambiati stile e narrazione, identificando, tramite l’analisi di diversi esempi filmici, tre

diverse occorrenze: la narrazione forte, la narrazione debole e l’antinarrazione.

In vista della simulazione di II prova, gli studenti hanno anche lavorato sulla progettazione e sulla

scrittura dello spot.

Nel corso del primo quadrimestre del quinto anno gli studenti sono stati coinvolti in un’attività

laboratoriale di ideazione, scrittura e realizzazione di un Format TV. L’attività ha permesso agli

studenti di confrontarsi con la Regia TV, con la ripresa di un programma in diretta e, ancor prima,

con la progettazione di un prodotto audiovisivo pensato per il medium televisivo. Accanto al processo

di realizzazione del Format TV, alcuni gruppi di studenti hanno lavorato su altri prodotti audiovisivi

legati al piccolo schermo (il promo TV e lo spot). L’attività ha coinvolto i docenti di altre materie e, in

particolare, i docenti di Grafica (per consigli e messa a punto dell’aspetto grafico), Suono (per la

postproduzione audio), Tecnologie della comunicazione e la materia opzionale di 3D VFX.

I percorsi per l’Orientamento e le Competenze Trasversali svolti dagli alunni nel corso dei precedenti

anni di studio hanno trovato nel quinto anno un significativo momento di sintesi nella produzione di

un filmato individuale di fine percorso, che riassume le conoscenze e competenze acquisite, unendovi

saperi teorici e critici di altro ordine. Ogni studente ha realizzato infatti un progetto audiovisivo

completo (dalla fase ideativa alla ricerca fonti, fino al montaggio e alla postproduzione audio e

grafica) che mettesse in luce le proprie conoscenze e competenze, specifiche e trasversali, acquisite

sia nelle materie curriculari, sia nei percorsi svolti di ASL e Orientamento e Competenze Trasversali

(si veda, a questo proposito, il progetto “Teaching European History Through the Cinema a cui hanno

partecipato nel corso del quarto anno di studi).

Il progetto audiovisivo a cui hanno lavorato le quinte di quest’anno ha assunto la forma di un

videosaggio, ovvero di una forma di analisi e critica del cinema attraverso gli strumenti stessi del

linguaggio audiovisivo.

Definizione degli Obiettivi Generali

CONOSCENZE

Conoscere le caratteristiche di prodotti audiovisivi appartenenti a diversi medium e generi (tv, web,

cinema).

Conoscere la storia del cinema dalle origini dello Studio System fino al Neorealismo, sapendo

riconoscere i caratteri formali e istituzionali di autori, filoni e tendenze dei diversi periodi storici

analizzati.

ABILITA’

Saper fare delle ricerche bibliografiche e filmografiche.

Saper realizzare, in parziale autonomia, delle forme videosaggistiche.

Saper analizzare un film dal punto formale, riconoscendo lo stile dell’autore, il filone e il genere di

appartenenza e le sue forme rappresentative.

Saper progettare un format tv, uno spot televisivo, un servizio videogiornalistico conoscendo le

diverse fasi della loro produzione.

Saper realizzare un format TV, dalla scrittura alla postproduzione.

Saper utilizzare una camera prosumer. Saper usare le funzioni di un programma di editing

professionale. Saper utilizzare le funzioni base della Color in Da Vinci Resolve

La tv. Linguaggio forme rappresentative, generi

· Il format tv: dalla scrittura alla realizzazione.

· La diretta differita: esercitazione laboratoriale

· Lo spot: modelli e forme di comunicazione

· Lo spot: dalla ideazione alla progettazione

· Il servizio giornalistico

· L’editing e la color in Da Vinci Resolve: un’introduzione.

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Narrazione forte, debole e antinarrazione

· Analisi dello stile di un autore. la narrazione debole: Rosemary’s baby

· Narrazione forte e divismo: Gioventù Bruciata.

· "Io la conoscevo bene" di Antonio Pietrangeli: narrazione debole e il concetto di stile

· L’anti-narrazione cinematografica.

· In gruppi di lavoro, gli studenti hanno analizzato nel corso del primo quadrimestre i seguenti

film: Il sorpasso di Dino Risi (1962) e I compari di Robert Altman (1971), Ladri di biciclette di

Vittorio De Sica (1948) e Jules et Jim di François Truffaut (1962), per la narrazione debole;

Solaris di Andrej Tarkovskij (1972), 8 e ½ di Federico Fellini (1963) e Fuori orario di Martin

Scorsese (1985), per l’antinarrazione.

Il cinema delle avanguardie

· cosa si intende per avanguardia al cinema

· futurismo italiano, dadaismo, surrealismo.

· L’espressionismo tedesco: caratteri, esponenti, eredità. Il gabinetto del dott. Caligari (Robert

Wiene, 1920)

· L’espressionismo tedesco. Visioni commentate di sequenze di Nosferatu il vampiro (Friedrich

Wilhelm Murnau, 1922) e Metropolis (Fritz Lang, 1927). Leni Riefenstahl e le Olimpiadi del

’36, accenni.

· L’avanguardia sovietica: cinema e rivoluzione.

Il cinema classico hollywoodiano

· La narrazione classica: analisi del primo atto de Il mago di Oz (V. Fleming, 1939)

· Il cinema classico hollywoodiano. Stili, forme, messinscena.

· Trasparenza delle forme e grandi narrazioni: elementi dello stile hollywoodiano classico.

· Il codice Hays: elementi linguistici, produttivi e sociali.

· Il racconto classico e lo star system: Casablanca (Michael Curtiz, 1942)

· Il sistema dei generi.

Il cinema neorealista

· Il cinema neorealista nel suo tempo

· Caratteri ed esponenti del cinema neorealista (accenni)

· L’estetica neorealista

Il videosaggio

● Ideazione del videosaggio e ricerca filmografica e bibliografica

● Scrittura del soggetto del videosaggio

● Scrittura del voice over / della sceneggiatura del videosaggio

● Reperimento di film, materiali multimediali e realizzazione di altri contributi per il videosaggio

● Montaggio del videosaggio

Bibliografia/Sussidi

· BERNARDI Sandro, L’avventura del cinematografo, Venezia, Marsilio, 2007.

· Documenti di testo, immagini, presentazioni ed esemplificazioni video mostrati in classe

· Film e prodotti multimediali

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42 MATERIA: TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE

DOCENTE: EMANUELA DELL’ACQUA

Premessa

La disciplina Tecnologie della Comunicazione si pone l’obiettivo di introdurre ed approfondire alcune

problematiche, procedure e tecnologie legate al mondo di Internet. In linea con l’orientamento

dell’istituto ha sempre posto l’accento sulla progettazione, produzione, gestione e distribuzione di

contenuti multimediali privilegiando gli aspetti creativi e organizzativi. La materia si occupa pertanto della

progettazione e della realizzazione di siti Web lato client. Il piano orario è limitato a 3 ore settimanali, di

cui 2 in copresenza con l’insegnante tecnico-pratico. Durante le ore teoriche sono stati affrontati l’aspetto

progettuale di siti e argomenti di base relativi ad Internet e al Web. Le ore di laboratorio sono state

dedicate all’aspetto realizzativo di siti web.

Definizione degli Obiettivi Generali

L'obiettivo è formare lo studente ad un livello professionale nella gestione di tutti i contenuti prodotti nelle

materie caratterizzanti il profilo. La figura professionale che s’intende formare sa analizzare tutti gli

aspetti riguardanti la comunicazione, dal punto di vista culturale, dell'utilizzo dei media e tecnico, ed è in

grado di realizzare un progetto che declini e veicoli i contenuti in modo adeguato ed efficace. La

formazione ha altresì l'obiettivo di rendere lo studente autonomo nell'autoaggiornamento sull'utilizzo di

tutte le nuove tecnologie. Aspetto quest'ultimo che deve essere accompagnato da una capacità di analisi

critica, in grado di collocare ogni evoluzione nel contesto culturale in cui si manifesta.

Contenuti

1. Progettazione di un sito web

- Analisi dei requisiti, determinazione del target, obiettivo del sito, specifiche di progetto

- Mappa di navigazione

- Progettazione dell’interfaccia grafica (layout)

- Progettazione della struttura di navigazione di un sito

- Utilizzo dei colori nell’aspetto grafico di un sito

2. Scenario d’uso

- Definizione di scenario d’uso

- Caratteristiche di uno scenario d’uso

- Ambiti di applicazione

- Esempi di scenari d’suo per la progettazione di un sito web

3. I Prototipi

- Definizione di prototipo

- Obiettivo e caratteristiche di un prototipo

- Classificazione di un prototipo: modalità d’uso

- Prototipi interattivi: alta o bassa fedeltà, usa e getta

- Rappresentazione statica di un prototipo: schizzi, prototipi di carta, wireframe, storyboard

4. Cenni sui motori di ricerca

- Funzionamento di un motore di ricerca: analisi, indicizzazione, risposta (SERP)

- Gli spiders

- Motori di ricerca e directory

- Page ranking

- I metadati

- Definizione di SEO

- Ottimizzazione di un sito

- Tipologie di SEO

- SEO off site: backlink, backlink tramite guest post o influencer

- Black Hat SEO e SEO negative

5. Homepage communication

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43 - L’importanza della homepage di un sito web

- Tipologie di home page: tutto o niente

- Psicologia della homepage: learnability, likeability, memorability, affordance, errori,

consistency

- Il principio della prossimità: fisica, empatica, sociologica

- Scorciatie con link diretti

- Pagine orfane e “back only”

- Pre-homepage e landing page: caratteristiche e differenze

6. Usabitilità e accessibilità di un sito web

- Definizione e caratteristiche

- Analisi delle linee guida del W3C

7. I CMS

- Definizione di CMS: back-end e front-end

- Caratteristiche di un CMS: gestione di interfacce, gestione di ruoli, database, gestione mailing

list

8. Siti statici e siti dinamici

- Definizione e caratteristiche

- Gestione dei contenuti

9. Responsive Web Design (RWD)

- Caratteristiche di un sito web responsive

- Vantaggi del RWD

- Come ottenere un sito web responsive: Adobe Muse o Wordpress

10. Personalizzazione del CMS Wordpress

- Manutenzione e aggiornamento dell’installazione di un sito Wordpress

- Modifica e personalizzazione tema per restyling sito portfolio personale

- Gestione e aggiornamento plugin

- Utilizzo del plugin Yoast per il SEO

11. Sviluppo web con il software Adobe Muse

- Pianificazione sito, definizione mappa del sito

- Creazione e gestione pagina mastro

- Problematiche sulla gestione dei font

- Widget presentazione per creazione gallerie di immagini

- Widget menù e modifica caratteristiche degli stati dei pulsanti

- Widget gestione video on line, tag html <video> per gestione video locale

- Realizzazione di un sito “mobile”.

12. Adobe Animate

- Realizzazione di contributi animati per il web

- Realizzazione di un banner pubblicitario per il sito “Itsos Unchained”

13. Presentazione del sito personale utilizzando le competenze acquisite

- Organizzazione e realizzazione di un progetto per un sito web in Adobe Muse e contributi

animati realizzati in Adobe Animate oppure in Wordpress

14. Realizzazione di un sito personale utilizzando le competenze acquisite

15. Realizzazione del sito di presentazione del percorso di “Alternanza scuola lavoro”

16. Realizzazione del sito di presentazione del “videosaggio”

Bibliografia/Sussidi

· Dispense e appunti fornite dal docente

· http://www.rpolillo.it

· Materiali on line

· Jacopo Pasquini – Simone Giomi “WEB USABILITY” ed. Hoepli MATERIA: SCIENZE MOTORIE DOCENTE: FEDERICA VULLO

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44

PREMESSA L’attività motoria costituisce uno strumento di socializzazione, favorisce gli aspetti emotivi, relazionali e comunicativi fondamentali per lo sviluppo globale della personalità, permettendo ad ogni studente di sviluppare e migliorare competenze motorie e di essere in grado di distinguere le proprie abilità e i propri limiti. Attraverso giochi codificati e non, si propongono attività strutturate in modo da favorire lo sviluppo graduale degli schemi motori di base attraverso i gesti fondamentali; lo scopo è di proporre, far accettare e rispettare le regole che come nell’attività motoria e nello sport si presentano nella vita di tutti i giorni.

DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI GENERALI

● Capacità di organizzazione nello spazio: utilizzo cosciente dello spazio in attività individuali e di squadra ● Capacità di adattamento al movimento del compagno nel rispetto del raggiungimento di un obiettivo prefissato e

comune . ● Essere in grado di organizzare un semplice programma di lavoro motorio nel rispetto delle proprie

caratteristiche psicofisiche. ● Conoscenza delle basi di fisiologia dello sport: riconoscimento degli effetti del movimento su i vari apparati

rispetto ai propri limiti fisiologici. ● Miglioramento della capacità condizionali e coordinative.

OBIETTIVI SPECIFICI

1. Potenziamento fisiologico inteso come miglioramento significativo delle capacità fisiche di base; 2. Rielaborazione degli schemi motori di base; 3. Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico, intesi sia come miglioramento

dei lati “deboli del carattere”, sia come il riuscire a rapportarsi correttamente in un gruppo; 4. Conoscenza teorica e pratica delle attività sportive proposte ( Pallacanestro – Pallamano – Pallavolo –

Calcetto,Badminton, e giochi collettivi non convenzionali e pre-sportivi); e).

CONOSCENZE

1. Conoscenza delle specialità sportive proposte 2. Conoscenza dei principali regolamenti delle stesse specialità sportive 3. Conoscenze ed informazioni dei meccanismi fisiologici che regolano le attività sportive 4. Informazioni relative alle capacità fisiche di base 5. Informazioni sulla teoria del movimento e sulle metodologie dell’allenamento relative alle attività proposte

Competenze

1. Saper riprodurre vari gesti fondamentali relativi alle specialità sportive sopra indicate 2. Saper gestire delle situazioni competitive nelle specialità di cui sopra 3. Saper prevenire infortuni ed incidenti in palestra (riscaldamento ed assistenza agli attrezzi) 4. Saper reagire correttamente a transitorie situazioni patologiche che possono verificarsi durante le attività

sportive 5. Saper utilizzare le capacità fisiche di base nelle varie situazioni motorie

Capacità

1. Interpretare il valore della corporeità, attraverso esperienze di attività motorie e sportive, di espressione e di relazione, in funzione della formazione di una personalità equilibrata e stabile.

2. La capacità di realizzare attività finalizzate e di valutarne i risultati e di individuare i nessi pluridisciplinari 3. La capacità di utilizzare le capacità fisiche e le funzioni neuro muscolari 4. L’acquisizione di capacità trasferibili all’esterno della scuola (lavoro, tempo libero, salute). 5. L’arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé e l’acquisizione della capacità critica

nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport. 6. Capacità di autovalutazione critica in merito alle attività fisiche e motorie ed in relazione alle attività sportive

effettuate 7. Capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport 8. Utilizzo delle conoscenze e competenze della fisiologia del corpo umano durante le attività motorie, anche in

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45 funzione della prevenzione di eventuali incidenti.

CONTENUTI DISCIPLINARI

Sport di squadra: Pallavolo, Badminton, Pallacanestro, calcio. Dei suddetti sport: regole di gioco; fondamentali individuali e di squadra; semplici schemi di gioco; logica del gioco; tattica individuale e di squadra; mobilizzazione specifica; qualità fisiche di base e esercizi di tecnica. Sport individuali: atletica: corsa ed esercizi specifici, getto del peso. Corpo libero: circuit training, elementi di ginnastica artistica, stretching. Parte teorica Informazioni sulla teoria del movimento e sulle metodologie dell’allenamento relative alle attività svolte. Esercitazioni di assistenza diretta ed indiretta relativa alle attività svolte. Informazioni su “doping” e l’etica sportiva.

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MATERIA: LINGUAGGIO DELLA GRAFICA DOCENTI: ANDREA CACACE (TEORIA), FABIO D’AMICO (ITP)

Premessa Il corso di Linguaggio della Grafica, suddiviso in una parte laboratoriale e in una teorica, si pone l’obiettivo di far comprendere ed applicare le regole di base della comunicazione visiva e della sua progettazione. In un’ottica transdisciplinare, guarda al complesso degli artefatti che costituiscono la nostra cultura visuale con lo scopo di fornire degli utili strumenti di decodifica degli stessi. Nel particolare si concentra sull’analisi e la gestione delle specificità di tali prodotti, interessandosi a quegli aspetti che riguardano la progettazione grafica. Il piano orario è di 3 ore settimanali, di cui 2 in copresenza con l’Insegnante Tecnico-Pratico. Nelle attività di laboratorio gli studenti sono guidati nella progettazione e creazione di prodotti grafici attraverso l’utilizzo di software specifici (Suite Adobe CC) per il trattamento di immagini, testi e la gestione dello spazio della pagina. Per la teoria, il programma prevede l’approfondimento dei concetti necessari a fornire un quadro generale all’interno del quale contestualizzare queste operazioni in maniera pertinente e consapevole. Rispetto alla materia, le competenze di base della classe si sono dimostrate nel complesso piuttosto scarse e disomogenee. Questa situazione è andata lievemente migliorando nel corso dell’anno scolastico. La maggior parte della classe ha avuto un atteggiamento discontinuamente propositivo, attento e partecipe. Nel corso dell’anno si è cercato di migliorare la metodologia di lavoro e le abilità tecniche nell’utilizzo dei software.

Definizione degli Obiettivi Generali

● Disporre di un panorama sufficientemente ampio del campo in cui si dovrà operare ● Conoscere i principali concetti e i mezzi inerenti alla comunicazione visiva ● Incrementare le attitudini immaginativo-simboliche e critico-operative ● Acquisire una metodologia di lavoro ● Saper sviluppare un progetto per intero ● Definire i media e gli ambiti di applicazione (stampa, motion graphics, web, affissione, immagine coordinata,

ecc.) ● Collaborare in un lavoro di gruppo

Definizione degli Obiettivi Minimi Generali

● Sufficiente conoscenza degli strumenti specifici utilizzati nella progettazione grafica ● Conoscenza essenziale degli argomenti trattati ● Iter progettuale corretto ● Partecipazione costruttiva e propositiva verso la didattica

Modalità di lavoro

Il corso ha avuto un approccio sia pratico che teorico. Le lezioni laboratoriali sono state strutturate con la presentazione degli strumenti e delle procedure di utilizzo dei software, all’interno di un iter progettuale definito. Tramite esercitazioni in classe e successivi compiti personali, revisionati dalla docente durante la loro fase di realizzazione e sviluppo, i progetti sono stati trattati come lavori professionali, con l’assegnazione di un brief, l’indicazione delle fasi di svolgimento e le scadenze. La parte teorica si è svolta in sinergia rispetto a quella pratica, fornendo una terminologia specifica, indicazioni procedurali utili allo svolgimento dei progetti in maniera corretta e gli strumenti utili per contestualizzare tale operazione all’interno dell’ambito di pertinenza. Si è cercato, nel complesso, di favorire pratiche attive come: flipped teaching, peer education, didattica laboratoriale e lezioni frontali con richiesta di feed back.

Contenuti Disciplinari

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Introduzione al graphic design e alla comunicazione visiva

● Il mestiere del grafico: i vari prodotti grafici ● Disegno analogico e digitale ● Grafica raster e vettoriale ● Panoramica dei programmi della Suite Adobe CC: specificità e strumenti trasversali ● La locandina: differenze e affinità rispetto al manifesto e al poster ● Esercitazione: progettazione guidata di una locandina cinematografica seguendo una metodologia progettuale

definita

Composizione grafica

● Concetti fondamentali: il punto, la linea, la superficie, il campo ottico ● Suggerire la tridimensionalità: prospettiva lineare e prospettiva tonale ● Rapporto figura/sfondo e immagini ambigue ● Le tensioni della pagina e l’equilibrio visivo ● Leggi della Gestalt (“configurazione”) e gerarchia visiva: dimensione, peso, colore, orientamento, contrasto,

posizione ● Interazioni oggetto-campo (posizione rispetto ai margini della pagina) ● Esercitazione: esercizio sulle interazioni oggetto-campo

Il messaggio visivo

● Esprimere e comunicare ● La comunicazione visiva ● Il messaggio visivo: codice, emittente, ricevente, rumore e filtri, risposta ● Il “tono di voce” ● La metafora visiva: messaggio visivo ed espressione del significato

Metodologia della progettazione

● La progettazione grafica ● Progettazione come tecnica ● Terminologia specifica e analisi del brief ● Importanza della tecnica di realizzazione e vincoli di comunicazione ● La Moodboard o “tavola di sensazioni” ● Metodologia e fasi operative: fase analitica, ideativa, creativa ed esecutiva ● Il riso verde di Munari ● Tecniche creative: il brainstorming

La grafica commerciale: il marchio

● Il marchio: caratteristiche costitutive e tipologie ● Il marchio: caratteristiche di progettazione ● Concetti di struttura, sintesi e semplificazione delle forme ● Strumenti di base di Adobe Illustrator CC (strumento penna, pannello elaborazione tracciati, galleria effetti, ecc.) ● Esercitazione: progettazione di un marchio personale (Adobe Illustrator CC)

Motion Graphics

● Strumenti di base di Adobe After Effects CC

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48 ● Esercitazione: animazione del marchio personale con Adobe After Effects CC

Microtipografia

● Nascita della stampa ● I caratteri tipografici e il lettering ● Nomenclatura e anatomia del carattere tipografico ● Glifi, font, famiglie ● Valori percettivi del carattere: grandezza, inclinazione, tono, colore tipografico, verso, disegno ● Classificazione dei caratteri ● Criteri di leggibilità: Interlinea, spaziatura, avvicinamento, crenatura, legature ● La gerarchia visiva applicata al testo: come creare contrasto ● Espressività dei caratteri: il testo come immagine ● Esercitazione: Abbinamento immagine / font (Adobe Illustrator CC) ● Esercitazione fotografica: “Alfabeto trovato” ● Esercitazione fotografica: “Fotografare font per la città”

Macrotipografia

● Impaginazione: ordine, struttura, leggibilità ● Importanza dello spazio bianco, gabbia, griglia ● Allineamenti del testo ● Strategie di impaginazione e gerarchia visiva: raggruppare, allineare, ripetere, contrastare ● Strumenti di base di Adobe InDesing CC ● Esportazione del “pacchetto” in Adobe InDesign CC ● Esercitazione: progettazione di una cartolina tipografica a tema musicale (Adobe CC: Illustrator, InDesign,

Photoshop) ● Esercitazione: impaginare un documento di presentazione (4 pagine) degli ultimi tre lavori svolti utilizzando

Adobe InDesign CC

Comunicazione pubblicitaria

● Mass media e new media ● Pubblicità commerciale e non commerciale (analisi esempi visivi) ● Comunicazione above the line, below the line, through the line ● L’agenzia pubblicitaria

Bibliografia/Materiali • Libro di testo consigliato “Gli strumenti del grafico. Laboratorio di grafica” di Giovanni federle e Carla Stefani, edizioni Clitt; • Dispense fornite su Google Classroom; • Link e video di supporto e approfondimento.

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Materia: Linguaggio del Suono

DOCENTE: ALESSANDRO SALA - MARCO FERRARI

Premessa

Il corso intende sviluppare nello studente sensibilità critica e capacità tecniche che consentano la

progettazione e la realizzazione della colonna sonora di un prodotto multimediale, sviluppando tecniche di

acquisizione, elaborazione e riproduzione di fonti sonore.

Definizione degli Obiettivi Generali

● Saper analizzare i rapporti esistenti tra il linguaggio multimediale e le funzioni del sonoro.

● Conoscere criteri, strumenti e tecniche di acquisizione, elaborazione e riproduzione audio

mediante l'utilizzo del computer.

Contenuti

Rappresentazione digitale del suono

● parametri dei file audio: frequenza di campionamento, profondità in bit, canali, bit rate;

● archiviazione dei dati audio: formati non compressi, compressi (lossy e lossless) e spazio

occupato sui diversi supporti digitali.

Acquisizione digitale del suono

● tipologie di microfoni e loro utilizzo, figure polari, accessori;

● principi generali della registrazione microfonica: scelta dei microfoni; posizionamento in

relazione al tipo di sorgente sonora; effetto di prossimità; riduzione delle plosive e delle

sibilanti;

● tecniche di registrazione microfonica mediante HD Recording (Pro Tools);

● tecniche di registrazione microfonica nella ripresa video.

Editing audio, tecniche di missaggio e ottimizzazione

● utilizzo del software Pro Tools: sessione, finestre di editing e mix, gestione delle tracce e

delle clip audio, gestione della dinamica e della panoramica stereo; gruppi, sub-mix; la traccia

master; tecniche di mixaggio; automazione di parametri; bounce to disk: procedure di

esportazione di contributi audio.

● gain staging (missaggio statico).

● utilizzo di plug-in audio per l’ottimizzazione della dinamica: compressore dinamico;

de-esser; limiter.

● utilizzo di plug-in audio per la modifica e l’ottimizzazione dello spettro sonoro: equalizzatore

parametrico.

● utilizzo di plug-in audio per l’attenuazione di rumori di fondo indesiderati: denoiser.

● post-produzione audio: realizzazione di uno spot pubblicitario radiofonico mediante la

registrazione e sincronizzazione di voci e rumori, l’utilizzo di library pre-registrate e

l’esecuzione di tutte le tecniche precedentemente approfondite.

Funzioni della colonna sonora negli audiovisivi

● la colonna sonora: suono diegetico ed extradiegetico;

● il sonoro rispetto allo spazio rappresentato e l’inquadratura: suono in, off e over;

● il leit-motiv; ● le funzioni della musica nei film: informazione, descrizione, connotazione, rinforzo,

opposizione, anticipazione, collegamento, funzione simbolica.

Sound Department

● organizzazione del flusso di lavoro nella produzione della colonna sonora e figure

professionali di riferimento.

Bibliografia/Sussidi

● Dispense, libro di testo (Cappellani, D’Agostino, De Siena, Mudanò, Paolozzi - Laboratorio di

Tecnologie Musicali, Vol. 1. Ed. Contemponet)

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PROGRAMMI CORSI OPZIONALI

Nome Disciplina

Materia: Filosofia dell’Immagine

DOCENTE MARTA PEREGO FENOMENOLOGIA DELL’INFRASOTTILE*. AL DI LA’ DELL’IMMAGINE Il ruolo dei processi simbolici nelle dinamiche comunicative dell’arte visuale. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI GENERALI: Questo progetto vorrebbe provare ad offrire agli studenti una consapevolezza più piena dei processi simbolici complessi su cui si radica il potere comunicativo dell’immagine, nella convinzione in base alla quale solo ad un’adeguata conoscenza possa conseguire un loro impiego creativo adeguato. Per provare a conseguire tale obiettivo, è possibile chiedere aiuto agli strumenti concettuali, teorici ed argomentativi messi a disposizione dalla riflessione filosofica: la filosofia, si sa, fa appello per sua natura alla complessità delle cose ed a questo forse poco invitante aspetto ne corrisponde almeno uno più interessante: essa restituisce ad ogni questione concernente la nostra attività di messa in forma dell’esperienza e dei suoi significati, la sua specifica profondità. Di qui, credo, l’esigenza per la nostra cultura visuale, anche nelle sue pieghe più tecniche, di una filosofia dell’immagine che inviti ad addentrarsi nei suoi “al di là” per una sempre più consapevole padronanza creativa. CONTENUTI

INDICE dei punti trattati: 1) L’immagine: una definizione possibile. Contestualizzazione dell’estetica in una prospettiva gnoseologica. Lo sguardo come punto focale per il senso del reale. 2) Specchio, lettera, sogno: Ulisse nell’Erebo. Il sogno come precategoriale dell’immagine ed il concetto di “Figuratività autonoma”.

3) L’arte visuale come forma simbolica

- Approfondimento: La storia del concetto di bellezza: la dimensione estetica della Grazia.

4) La temporalità nella narrazione: “narrare un’immagine”. La rappresentazione come "gioco linguistico” (come se). Le leggi della temporalità

5) La spazialità nella narrazione

5a) Percezione visiva e contemplazione. Icone, prospettiva e trompe l’oeil: una prima forma di dinamica comunicativa. Approfondimento: Icone della contemporaneità. 5b) Percezione aptica e coinvolgimento. L’arte visuale: una seconda forma di dinamica comunicativa

- Approfondimento: Arte e tecnica

6) Prima criticità comunicativa. La deformazione del simbolico (per eccesso): la mappa- mito e lo schema-programma. Dall’immagine all’idolo. Il mito di Narciso e l’ipersimbolizzazione (principio di piacere). 7) Seconda criticità comunicativa. La deformazione del simbolico (per difetto) e la democratizzazione dell’immagine. Il Mito della Caverna e l’iposimbolizzazione (principio di realtà).

8) Come rafforzare le capacità d’azione all’interno del processo comunicativo dell’immagine. La valorizzazione del simbolico attraverso la tecnica e lo “stile” visuale.

9) Esercitazione laboratoriale: Antigone, Sofocle. Creare un’immagine simbolica.

DESCRIZIONE PIU’ DETTAGLIATA DEI CONTENUTI:

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1) L’immagine: una definizione possibile

Lo scopo di questo progetto è provare a chiarire in quale modo le immagini agiscono nel processo comunicativo. “Immagine” è un termine apparentemente generico e con esso intenderemo in questo percorso non semplicemente un veicolo “ripresentativo” ma indicheremo quelle rappresentazioni collegate, per loro percepibili qualità, a complessi orizzonti spirituali, espressivi e dialogici:

2 immagini dunque che in modi diversi si presentano come nucleo di valori, la cui essenza comune, pur nella loro varietà d’apparizione, è quella di “mettere in gioco” l’intera complessità della nostra esperienza, suscitando storia, memoria, valori che la rendono realtà stabile nel nostro sapere e non suo contingente simulacro. In questa categoria possono sensatamente rientrare sia l’immagine fotografica che quella cinematografica: queste immagini non esauriscono il loro senso al primo sguardo - il primo apparente “afferramento” sensibile-, ma indicano piuttosto un “al di là” che non tollera fruizione rapida e disattenta richiedendo, per essere comprese nella loro realtà stratificata, un legame con il pensiero, il giudizio, un’intensa connessione estetica ed empatia con l’osservatore, dialogo e reciproca interrogazione in grado di costruire, sulla base di quel che l’immagine stessa è, un’esperienza che non sia solipsistica ma intersoggettiva, espressiva: la dinamica a cui le immagini danno vita si pone dunque come un fenomeno inserito pienamente entro un processo di natura comunicativa. Per provare a fare luce su di esso, la mia proposta è quella di chiarificare la dinamica simbolica su cui cresce il senso dell’immagine invitando a considerare l’arte visuale (fotografia, cinema) un vero e proprio “gesto filosofico”. “Chiarificare” non significa esaurire un problema definendone limiti e funzioni, ma soltanto cercare di comprenderne alcuni suoi spazi di pensabilità attraverso l’esplicitazione di griglie che determinino generalità supportate da accettabili esemplificazioni.

2) Un premessa filosofica: lo sguardo come punto focale per il senso del reale L’arte visuale pare condividere con la filosofia un’analoga prospettiva d’indagine intorno alla realtà nella convinzione secondo cui è lo sguardo sul mondo -il nostro- a conferire senso all’esperienza secondo punti di vista.

“La fotografia rappresenta sempre meno un processo di tipo cognitivo che offre delle risposte, ma rimane un linguaggio per porre domande sul mondo. E io, con la mia storia, ho percorso esattamente questo itinerario, relazionandomi continuamente con il mondo esterno, con la convinzione di non trovare mai una soluzione alle domande, ma con l’intenzione di continuare a porne. Perché questa mi sembra già una forma di risposta”, Luigi Ghirri - Dimenticare se stessi, 1989

3 “In un certo senso sono diventato narratore contro la mia volontà, e credo che dai miei primi film emerga con chiarezza questa mia sfiducia nelle storie. Mi pareva che introducessero immediatamente un elemento di bugia, come un’assenza di verità, mentre invece ogni singola immagine possiede in sé tutta la verità necessaria, che va subito presa appena quella stessa immagine viene inserita in un contesto” ,Wim Wenders

Immagine, cose e sguardo non sono variabili impazzite, bensì, nel loro coordinarsi percettivo, un essenziale filo rosso per comprendere la fenomenicità del reale, il suo essere sempre “per noi”. Originano un sapere in cui le immagini non sono la ripetizione delle cose, ma il luogo e il tempo in cui se ne manifesta il senso espressivo, liberandolo da tutte le determinazioni semplicemente fortuite, accidentali per afferrarne così il “punto focale”.

Breve approfondimento su:

• - La percezione del fenomeno, la sua conoscenza ed il suo significato si dà sempre nello spazio e nel tempo.

• - La natura concettuale dello spazio e del tempo. Accenno a Kant, Critica della Ragion Pura: la natura dello spazio e del tempo come intuizioni di natura concettuale anziché come oggetti del mondo.

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3) L’arte visuale come forma simbolica

L’arte visuale ci dà esempio concreto della lezione kantiana esibendo la natura concettuale dello spazio e del tempo nelle elaborazioni creative che propone: se, come abbiamo spiegato, lo spazio ed il tempo non sono enti reali ed oggettivi ma condizioni teoriche di comprensione del mondo, significa che è del tutto legittima ogni loro trasposizione creativa che inviti a giocare con i sensi possibili dell’esperienza emergenti dall’intreccio di queste due variabili. L’immagine, nello specifico, isola visivamente uno scorcio di reale e ci chiede di conferirgli senso nel gioco di rimandi spazio temporali a cui essa invita. L’immagine, allora, non è

4 semplice descrizione del reale nei suoi istanti di tempo e nella sua parcellizzazione spaziale ma ne è una sua “restituzione simbolica”, parziale e tuttavia significante, in sé conchiusa. E’ proprio il concetto fondamentale di “simbolico” la nozione sotto la quale dobbiamo ricondurre l’approccio creativo dell’arte visuale per comprenderne meglio il senso perspicuo. Secondo il filosofo neokantiano E. Cassirer, tutto il tentativo dell’uomo di comprendere il mondo si raccoglie in forme simboliche. Conoscere il mondo, coglierne le dinamiche di senso, per meglio dire, significa sempre ricondurre il significato dell’esperienza ad una determinata immagine conoscitiva secondo criteri ben determinati. Cosa significa parlare di rappresentazione simbolica? Accenno esempi : lo spazio ed il tempo nella scienza - fisica newtoniana, relativistica, quantistica-; lo spazio ed il tempo nel mito; lo spazio ed il tempo nell’arte - immagini significative dell’esperienza che tuttavia, pur restituendone un senso culturalmente pregnante, non ne esauriscono il significato.

In questo intento preciso, ovvero nel tentativo di dare all’esperienza una forma pregna di significato (che non intende esaurirne ogni senso possibile ma narrarne uno squarcio secondo un determinato punto di vista), l’arte visuale può essere sensatamente definita una forma simbolica. Le immagini si possono così definire "superfici significanti" nella misura in cui mettendo in forma uno scorcio di mondo nello spazio tempo, ne evidenziano un significato possibile. Definire l’arte visuale come forma simbolica, significa riconoscere discipline come la fotografia ed il cinema “oggetti di cultura” in grado di parlarci di noi e del modo in cui abitiamo.

(Alcune affermazioni sulla funzione simbolica della fotografia. Analoghe se ne possono trovare per il cinema eventualmente): Barthes (Camera chiara) “Fotografia è intreccio simbolico tra il fotografo, il simulacro e l’occhio dello spettatore”

Dubois “La fotografia è un insieme di significati più o meno codificati” Schaeffer “La fotografia ha effetti di indice e di icona” Damisch “La fotografia è il nostro modo di abitare il mondo” Sontag” La fotografia amplifica l’assiologia della nostra capacità di vedere”)

4a) Percezione visiva e contemplazione nell’immagine. Icone, prospettiva e trompe l’oeil: una prima forma di dinamica 5

comunicativa L’arte visuale, attraverso l’immagine fotografica e cinematografica, si pone come esempio del valore simbolico dell’immagine nella modernità e diviene il punto estremo della figuratività occidentale un tempo affidato alla pittura, occasione e mezzo per discutere lo statuto conoscitivo dell’immagine e le dinamiche comunicative che innesca.

Per capire meglio cosa si intende per dinamica comunicativa dell’immagine, prendiamo prima in esame alcune dinamiche comunicative caratteristiche di immagini appartenenti all’arte contemplativa, ovvero quel tipo d’arte che faceva della vista il proprio senso prediletto ed organizzava il rapporto del fruitore con l’immagine all’insegna della separatezza, appunto della contemplazione:

- icona bizzantina: dinamica simbolica della prospettiva rovesciata. La dinamica comunicativa indirizzata al fruitore sottolinea la separatezza spaziotemporale, la frattura ontologica tra il mondo reale e quello iconico (Florenskij) - esempio icone bizzantine-

- prospettiva: dinamica simbolica della partecipazione. La dinamica comunicativa indirizzata al fruitore invita al coinvolgimento del fruitore pur nella separatezza ontologica tra due mondi (Panofsky) - esempio rappresentazione (Tintoretto, Perugino...)

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- trompe l’oeil: dinamica simbolica dell’invasione spaziotemporale. La dinamica comunicativa indirizzata al fruitore insiste sull’effetto illusorio dato dalla tridimensionalità della rappresentazione che sembra rompere lo spazio pittorico per agganciarsi a quello reale (il simbolico invade il reale) - esempi trompe l'oeil

4b) Percezione aptica e coinvolgimento nell’immagine. L’arte visuale: una seconda forma di dinamica comunicativa Abbiamo analizzato alcune delle dinamiche comunicative più ricorrenti nelle rappresentazioni pittoriche ed abbiamo visto come

6 esse emergano da una consapevole manipolazione della dimensione spaziale e temporale dell’immagine. Abbiamo anche visto come esse, attraverso il senso contemplativo della vista, si dispongano all’insegna della separatezza tra immagine e fruitore. Proveremo adesso a prendere in considerazione quello che invece accade nell’arte visuale contemporanea in cui la rappresentazione fotografica e cinematografica ricopre un ruolo di primo piano. Proveremo cioè a mostrare come la dinamica comunicativa strutturata all’insegna della separatezza nei primi esempi proposti, si possa trasformare nell’arte visuale contemporanea in una dinamica di coinvolgimento e di riflessione attraverso una consapevole manipolazione dei processi simbolici interni all’immagine. Ascher Lev, il protagonista di un romanzo di Chaim Potok, scopre, appena decenne, e quasi con stupore, che non esiste un solo modo di “vedere” e che lo sguardo, come quello di Cézanne, invece di posarsi su forme e colori, può andare alla scoperta di un’essenza del sentire in cui gli occhi sono insieme tatto e visione. “Sentivo con gli occhi - osserva il giovane Asher Lev guardando il padre- sentivo i miei occhi muoversi lungo le pieghe dei suoi occhi e dentro e sopra le profonde rughe della sua fronte”. Lo sguardo può dunque sentire le linee, i punti, i piani, la grana o il colore: può scoprire connessioni formali e qualitative ai più sconosciute, può modificare il nostro stesso modo di vedere proprio come, dopo Cézanne, non è più possibile non guardare con “altri occhi”, più attenti e più indagatori di quelli della quotidianità, la montagna Sainte-Victoire che si innalza improvvisa sulla piana provenzale. Ma questi altri occhi sono pur sempre i nostri, quelli con cui l’uomo occidentale guarda il suo mondo. Il brano letterario citato ci invita a formulare una considerazione: ciò che in primo luogo consente il cambiamento della direzione comunicativa dell’immagine è il tipo di senso ricettivo che l’immagine chiama in causa. L’immagine, come nell’arte contemporanea così nella fotografia e nel cinema, non è solo oggetto della percezione contemplativa che abbiamo visto essere sollecitata dall’interrogazione visiva ma diviene oggetto di un senso ibrido in cui la dimensione visiva che si colloca nell’istante immediato è coniugata con un elemento di natura concettuale e si dipana nel tempo, promuovendo in tal modo percorsi riflessivi. Questo senso ibrido è definito “aptico”, una vista tattile, un occhio

7 che tocca e che attraverso questo nuovo modo di fruizione tenta di sostituire alla separatezza tipica della contemplazione, il coinvolgimento comportato dalla fruizione tattile. Il procedere aptico è un procedere lento in quanto processuale: indugiando sull’immagine, scompone la stratificazione simbolica aiutandone la lettura. L’immagine, sapendo di poter contare su una modalità di ricezione più lenta, si complica. Le immagini di questa natura non sono complessi simbolici denotativi (i numeri ad esempio) ma insistono sempre più su una dimensione di senso di natura connotativo (plurivoco), lasciando così spazio alle interpretazioni. Cogliendo un elemento dopo l’altro, lo sguardo produce relazioni. Esso può tornare indietro ad un altro elemento dell’immagine riconoscendogli il ruolo di portatore di significato, creando ogni volta complessi semantici nei quali un elemento conferisce significato all’altro e da questo ottiene a sua volta il proprio senso: lo spazio ricostruito attraverso il procedere aptico è lo spazio di un significato reciproco e polifunzionale. Vilém Flusser chiama questo spaziotempo proprio dell’immagine il “mondo della magia”: un mondo in cui tutto partecipa ad un contesto significativo. Un tale mondo si distingue strutturalmente dal mondo della linearità storica, nel quale nulla si ripete e tutto ha cause ed avrà conseguenze. Per esempio: nel mondo storico, l’alba è causa del canto del gallo, in quello magico, l’alba significa il canto e il canto significa l’alba. La percezione aptica protagonista dell’arte visuale insegna che non non vi può essere allora dicotomia tra l’immagine e lo sguardo: guardare non è passiva ricettività bensì capacità di ordinare il visibile e organizzare l’esperienza. (esempi immagini)

5) Prima criticità comunicativa. La deformazione del simbolico (per eccesso): la mappa- mito e lo schema-programma. Dall’immagine all’idolo. Vi è senz’altro qualcosa che potremmo aggiungere. Le immagini non rendono solo conto di una nostra rappresentazione del mondo. Sono anche in grado di influenzarla. Come è noto, nella meccanica quantistica è centrale il presupposto dell’interdipendenza tra il soggetto (osservatore) ed oggetto. Ne consegue che qualsiasi atto di misurazione, di campionamento, di registrazione, produce cambiamento nella realtà osservata. E’ possibile applicare il medesimo principio

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54 all’arte visuale. L’autore (fotografo, regista), ritraendo l’oggetto della sua ricerca, orienta con la sua rappresentazione il significato di uno scorcio d’esperienza davanti

8 agli occhi di chi fruirà l’immagine. Si parla di perdita di oggettività? Ma esiste un’oggettività al di fuori del nostro sguardo? Lo aveva spiegato bene Cassirer con Kant: non si dà comprensione del reale al di fuori della dinamica simbolica. In tal senso, l’arte visuale non solo ci parla dell’esperienza ma, proponendone rappresentazioni possibile, può influenzarne l’interpretazione. Da tutto ciò emerge un aspetto caratteristico della dinamica comunicativa propria dell’immagine che dipende fortemente dalla sua natura simbolica. Vediamo. La filosofia ci ha spiegato che l’uomo ha accesso al mondo esclusivamente attraverso la sua conoscenza, vale a dire attraverso immagini conoscitive. Le immagini dunque, come ogni altra forma di conoscenza, sono mediazioni tra il mondo e l’uomo. In quanto mediazioni, dovrebbero rappresentare mappe in grado di facilitare l’orientamento dell’uomo tra stati di cose; tuttavia la natura non semplicemente ripresentativa delle rappresentazioni (specialmente di quelle che si prestano ad una percezione di natura aptica come quelle afferenti all’arte visuale) le trasforma facilmente in schemi, dotati di autonomia: se una mappa ci aiuta ad orientarci nel mondo, uno schema smette di decifrare la rappresentazione e si proietta, invece, senza più un aggancio al suo modello, sul mondo. Il mondo stesso diviene così l’immagine, un contesto di scene, di stati di cose da ordinare secondo le istruzioni dello schema. L’immagine ha così il potere di ristrutturare il senso della realtà. Si tratta di un aspetto evidentemente delicato. La forma di comunicazione secondo il modello schema non mira a trasformare il mondo là fuori o a comprenderlo - come invece facevano i miti o i disegni preistorici, (ma vale anche per gli esempi pittorici che abbiamo richiamato: icone, prospettiva rinascimentale, etc. La rappresentazione avvicinava l’ordine mondano all’ordine divino creatore ed originario, risignificandone così il valore intrinseco) - ma intende modificare i nostri concetti a partire dalla messa fuoco di alcuni nessi relazionali. Potremmo costruire un confronto ed affermare: mentre le immagini-mappa, come i miti, sono modelli comunicativi il cui oggetto (un ordine divino da riprodurre, di cui raccontare il senso profondo) si pone al di là del processo di comunicazione e costituisce l’oggetto da spiegare, le immagini- programma, come gli schemi, sono modelli comunicativi i cui oggetti stanno all’interno del processo comunicativo e la cui rappresentazione può essere indirizzata secondo scopi

9 arbitrariamente individuati. Non esiste infatti un senso ultimo ed oggettivo del mondo poiché esso prende forma in relazione alle sollecitazioni immaginative ed alle funzioni a cui le immagini intendono rispondere (documentaria, identitaria, narrativa, apologetica, estetica, etc) acquistando una certa autonomia interpretativa rispetto al modello. In questa funzione si rivela al suo apice la potenza creatrice del processo simbolico dell’immagine che mostra di correre un rischio: quello assorbire in sé tutta la sua storia. Annullando il libero gioco di pensiero connaturato originariamente alla sua struttura simbolica congelata ora in uno schema programmatico, l’immagine costruisce una memoria sociale specifica che la trasforma in un manifesto anziché in un’ esperienza di pensiero. Rischio: dall’immagine all’idolo. (esempi foto)

6) Seconda criticità comunicativa. La deformazione del simbolico (per difetto) e la democratizzazione dell’immagine. Accanto al rischio di degenerazione comunicativa conseguente all’ipersimbolizzazione, si pone una seconda criticità. Il flusso continuo di immagini caratteristico della nostra epoca tende a livellare la profondità appartenente alla dimensione simbolica delle rappresentazioni semplificandone così il messaggio comunicativo e sgravando in tal modo il pensiero concettuale: la dinamica comunicativa dell’immagine tende a schiacciarsi su una funzione di natura superficialmente contemplativa. La relazione simbolica si appiattisce su una semantica veloce ed immediata, allontanando la coscienza storica, sociale e critica che invece tende ad emergere dalla messa in forma di stati di cose significativamente pregnanti. La ridondanza di immagini, la sollecitazione della visione a scapito del procedere aptico-concettuale, riduce gradualmente l’alfabetizzazione simbolica del pubblico fruitore (non essendo chiamata in causa, non viene educata a questa forma di dialogo) che condurrà lo scambio comunicativo con l’immagine in modo rituale senza riuscire ad interrogare adeguatamente la rappresentazione. Esempio: il manifesto fotografico di uno spazzolino da denti evoca il “potere misterioso” della carie che, di fatto, ci tende un agguato. Compriamo lo spazzolino per strofinare in modo rituale i denti e sfuggire così all’attacco della carie. E’ vero, possiamo consultare un dizionario ma il dizionario è diventato solo un pretesto per il manifesto fotografico: non spiegherà il manifesto, ma lo corroborerà. Compreremo lo spazzolino da denti poiché

10 questo è il programma dell’immagine. Il testo del dizionario è solo la legenda della foto: persino quando ricorriamo a informazione storiche, agiamo in modo magico. La seconda criticità evidenziata si innesta evidentemente sulla prima, ovvero il rischio dell’ipersimbolizzazione, della trasformazione delle immagini cioè in modelli comunicativi schema-programma (ciò evidentemente va nella direzione di una semplificazione profonda della dinamica comunicativa che emerge invece dalla struttura simbolica dell’immagine quando se ne riesca a valorizzare la ricchezza).

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55

7) Come rafforzare le capacità d’azione all’interno del processo comunicativo dell’immagine. La valorizzazione del simbolico attraverso lo “stile” visuale. Perché è allora importante riconoscere i processi simbolici (di significato) che un’immagine innesca? E’ importante poiché significa saperli tecnicamente gestire e potere intervenire nella dinamica comunicativa (complessa) a cui essa dà vita. La sovraesposizione alle immagini, depotenzia la loro dinamica comunicativa poiché abitandone l’universo, ci sono diventate consuete ed è proprio qui che si pone la sfida: contrapporre alla ridondanza, uno scarto che comporti amplificazione e rispetto per quel processo simbolico che si tesse come dialogo tra mondo ed immagine, restituendo così legittimità alla percezione aptica ed alla fruizione “lenta”, che indugia sul particolare e ne ricerca il concetto adeguato. Le possibilità tecniche e “linguistiche” che l’arte visuale offre in questo senso, possono essere usate per restituire al punto di vista da cui si svolge il nostro sguardo, un caratteristico, significante e consapevole indirizzo interpretativo, offrendo così alla rappresentazione visiva di “quella" parte del mondo posta nello spazio e nel tempo, uno “stile" specifico e, per questa via, una forma comunicativa chiara e distinta, che sappia autenticamente interrogare chi la osserva, ponendosi al centro di un guardare anziché fuggirlo per lasciar posto ad un’impressione. Pensiamo ad esempio ai colori: se confrontiamo i nostri colori con quelli utilizzati nel medioevo o con quelli appartenenti alle culture extraoccidentali, c’imbattiamo in una differenza. I colori del Medioevo e quelli delle culture esotiche sono simboli significanti, mentre per la nostra cultura si pongono sempre di più come elementi di programmi - nell’accezione offerta prima-. Anche per noi il “rosso” significa simbolicamente pericolo (pensiamo al semaforo), tuttavia è programmato in modo tale da metterci automaticamente in allerta,

11 inducendoci a schiacciare ritualmente il freno senza mettere in gioco una forma di pensiero (Esempio: LaChapelle). E’ dunque l’uso della tecnica nella definizione di uno “stile" a poter far la differenza nei processi comunicativi innescati dalle immagini, ristrutturandone la percezione secondo una logica aptica anziché puramente visiva, nella misura in cui le variazioni creative a cui essa può mettere capo sono ciò di più prossimo a quella considerazione d’apertura che avevamo messo a fuoco con l’aiuto della riflessione filosofica: non è possibile individuare un senso assoluto per le cose poiché non esistono Cose ma esistono soltanto sguardi su di esse, i nostri, dalle cui differenti sfumature, dai cui svariati toni, è possibile rendere conto di ciò che oggettivamente caratterizza la nostra esperienza: la complessità, la varietà dei punti di vista. Le immagini per essere allora oggetti culturali, non possono condurre su orizzonti assoluti -nè quelli dipendenti dell’ipersimbolizzazione, né quelli legati alla pura contemplazione-, poiché l’enfasi della comunicazione mira alla saturazione della superficie e l’accumulo dell’immagine batte in velocità l’insorgenza del pensiero: devono bensì sapere mettere al centro dell’attenzione i processi stessi che le generano, devono riuscire a parlare della prospettività, della loro natura narrativa, del punto di vista di tale narrazione, lasciando al fruitore la libertà di interrogarle: ciò permette di salvaguardare il senso estetico, sensibile, simbolico dell’immagine e, con esso, il percorso formale e formativo che rende l’immagine un contenuto di senso, la traccia visibile di un’attività spirituale, energetica, passionale, di una temporalità che non perde il proprio senso storico e produttivo traducendosi in porzioni finite di spazio.

Di fronte ai pericoli di “nullificazione” della forza comunicativa dell’immagine, l’invito potrebbe essere allora quello di recuperare il suo senso simbolico attraverso la valorizzazione del suo “stile”. Ciò significa prendere consapevolezza del fatto che un’immagine non può mai limitarsi ad essere “ripetizione” delle cose visibili o loro simulacro, ma deve avere lo scopo di “rendere visibile”, di cercare cioè gli archetipi di senso che sono sottilmente espressi dalle cose, dai fenomeni, nei processi di genesi inventiva e organica che fanno dello sguardo la prima funzione poetica dell’uomo, mai limitata ad una visione fisico-ottica o costretta all’interno di una mimetica visibilità ripresentativa: in una parola, l’”infrasottile”. Lo sguardo, in questo suo rapporto con il senso archetipico dell’immagine, non è,

12 non è mai stato e non dovrebbe mai essere riproduttivo, bensì occhio che toccando, ovvero “partecipando alle cose e delle cose”, interpreta, che vede al di là e che, di fronte alla varietà delle forme, tende ad una totalità mai assoluta ma in cui sempre vi sia invece lo spazio ed il tempo di un invisibile che opera nella confusione degli sfondi, nei molteplici livelli mitici, qualitativi e figurali connettendoli insieme. L’immagine è capace di penetrare il senso del mondo, di sviluppare le potenzialità del comune sentire, della sensibilità estetica: e ciò accade quando, come scrive Paul Klee, “si dilata al di là del proprio fenomeno”, in modo che “noi conosciamo il suo interno e sappiamo che la cosa è più di ciò che la sua apparenza dà a vedere”.

Prof.ssa Marta Perego

Milano, 6 maggio 2019

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56 Materia: 3D e VFX per la comunicazione multimediale

DOCENTE: ETTORE BORDIERI

Premessa

Il corso è rivolto a studenti iscritti al quinto anno, provenienti da diverse classi dell’istituto, essendo il

corso una proposta didattica esclusiva dell’Itsos Albe Steiner, che offre agli studenti di quinto anno la

possibilità di scegliere un corso opzionale di tre ore settimanali, per poter approfondire nello specifico

alcuni dei contenuti affrontati durante il triennio.

Nonostante le diverse provenienze degli studenti, le competenze di base si sono rivelate abbastanza

uniformi e, nel complesso, gli studenti hanno avuto un atteggiamento propositivo, attento a partecipe.

Il corso affronta le tecniche di creazione e animazione di contributi 3D e di effetti visivi (VFX) da integrare

in prodotti di comunicazione multimediale, come riprese in live action (video e foto) o realizzazioni in

motion graphics (sigle animate, titoli in movimento, infografiche, ecc…).

Definizione degli Obiettivi Generali

· Fornire competenze specifiche in merito alle tecniche di modellazione, elaborazione e animazione di

oggetti grafici

· Formare capacità di progettazione di contributi animati ed effetti visivi da integrare in riprese dal

vivo (foto e video) o in progetti grafici (fissi o in movimento)

Modalità di lavoro

Il corso ha avuto, per sua stessa caratteristica, un approccio prevalentemente pratico. Le lezioni sono

state strutturate con la presentazione degli strumenti e delle procedure di utilizzo dei software affrontati,

guidando gli studenti al loro impiego tramite esercitazioni in classe e successivi compiti personali,

revisionati durante la loro realizzazione, dal docente.

Contenuti

Software di animazione e postproduzione per il video: Adobe After Effects

· Organizzazione interfaccia, importazione file, proprietà di trasformazione, concetto di fotogramma

chiave e timeline

· Trasformazioni proprietà posizione, rotazione, scala, opacità

· Oggetto NULL e gerarchia

· Livello Tinta Unita e livello Testo

· Realizzazione video spot grafico

· Importazione file Illustrator: gestione livelli

· Creazione di pre-composizioni e assemblaggio su composizione finale

· Realizzazione di video-sigla grafica (Bumper) con elementi grafici animati

· Effetti predefiniti per gli oggetti text

· Strumento Tracciatore con modifica angoli in prospettiva, tracciamento movimento e tracciamento

videocamera

· Applicazioni di camera tracking con inserimento di elementi grafici, immagini e video su riprese in

movimento

· Maschere. Applicazioni con interpolazione tra fotogrammi chiave per la creazione di transizioni tra

clip video e composizione di clip differenti

· Effetti trasparenza, keylight, correzione colore

· Gestione spazio tridimensionale, livelli 3D, proprietà di trasformazione nello spazio 3D, gestione

punti di vista (viste ortogonali e personalizzate), strumento videocamera unificato per gestione vista

personalizzata. Videocamera a uno e due nodi, gestione punto d'interesse. Gestione profondità di

campo e apertura messa a fuoco. Livelli luce: tipi di luce, gestione ombre, proprietà materiali per luci

e ombre.

· Applicazione spazio 3D: Paesaggio realizzato con contributi grafici disposti su piani a diversa

profondità

Software di modellazione e animazione 3D: Blender

· Installazione, caratteristiche e ambiti di utilizzo

· Interfaccia, gestione finestre, finestra 3D View, uso e funzioni del mouse, inserimento oggetti, vista

camera, visualizzazione render

· Modellazione di base, selezione e modifica per vertici, angoli, facce

· Applicazione: creazione di un tavolo con quattro gambi usando lo strumento LoopCut ed Extrude

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57 · Strumenti di trasformazione (traslate, rotate, scale, duplicate, duplicate linked, join)

· Edit Mode: strumenti Extrude, Loop Cut, Subdivide, Merge Vertex, Extrude along normals,

proportional editing

· Inserimento immagine di background per creazione oggetto con metodo di ricalco.

· Creazione profilo per vertici o con curve di Bezier, creazione solidi di rotazione con strumento Spline.

Applicazione: creazione vaso, bottiglia, bicchiere, ecc.

· Modificatori: Lattice, Boolean, Simple Deform (Twist, Blend, Tape, Stretch), Mirror

· I materiali: Shader Diffuse e Glossy, Mix shader, Fresnel, Principled BSDF.

Gestione con Node Editor

· Image Texture, applicazione e gestione texture con finestra UV Editor, unwrapping delle mesh di un

oggetto. Gestione di materiali diversi sulla stessa Mesh

· Applicazione: modellazione e applicazioni materiali su oggetto “costruzione in stile western”.

Gestione camera per inquadratura e rendering immagine

· Motore di rendering Eevee

· Introduzione all'animazione. Timeline e fotogrammi chiave su proprietà location, rotation e scaling.

Uso dell'animazione per movimento di camera

· Modellazione per estrusione poligoni con tecnica Mirror, realizzazione aereo / nave spaziale

· Introduzione al compositing. Camera tracker per compositing modelli 3D con video dal vivo

Bibliografia/Sussidi

· Documentazione online dei software trattati:

https://helpx.adobe.com/it/after-effects/user-guide.html/

https://www.blender.org/

https://www.blender.it/

Appunti, schemi e dispense elaborate dal docente -

Insegnante ETTORE BORDIERI

MATERIA: RACCONTI IN SERIE

Docente: Maria Elena Arcangeletti

PREMESSA

Durante il primo quadrimestre, attraverso l’analisi di diverse serie tv, soap opera e web series, si è

cercato di individuare i particolari meccanismi della narrazione cinetelevisiva.

Durante il secondo quadrimestre è stato avviato un laboratorio che, a partire dalle competenze

sviluppate nel primo quadrimestre, è arrivato alla definizione dei personaggi, delle storie, della

modulazione di 5 web serie a episodi.

DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI GENERALI

Permettere agli studenti di raggiungere un buon metodo nell’organizzazione delle idee e dei materiali

narrativi. Saper scegliere tra le strutture di riferimento più congeniali al proprio stile. Conoscere il

mercato

tv on line. Saper creare su tema dato. Saper scrivere la struttura di una stagione di web series e

l’episodio

pilota.

CONTENUTI

- I players del mercato televisivo. Tv generalista e a pagamento. Le nuove realtà on line.

- Il MOTORE di una serie. Tematica e story concept.

- Trovare il motore giusto: committenza e adeguamento narrativo.

- Il TREATMENT: la Bibbia della serie

- Esercizio sulla LOGLINE

- La serie da girare a scuola. L’IDEA. Non ne basta una. Visualizzare la locandina.

- La costruzione del PERSONAGGIO. Funzione, importanza, caratteristiche, evoluzione. L’eroe e

l’antieroe

- Gli EVENTI: storia e plot. -

- L’AMBIENTAZIONE

- Il PUNTO DI VISTA.

- Le 3 FUNZIONI di una scena

- Il BEAT DRAMMATICO

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58 - I DIALOGHI

- SCRIVERE UNA BUONA SCENA: ritmo, intenzioni, azioni

- L’ARENA di una storia

- Le WEB SERIE

- Differenze tra TV e web

- Visione di alcune web serie italiane e straniere

Scrittura Bibbia web serie di gruppo

Sceneggiatura episodio pilota. Scaletta stagione. Trattamento

Costruzione logo e grafica web serie di gruppo

Bibliografia/Sussidi

● materiali del docente tramite piattaforma Weschool; sito cinescuola.it, serie tv on-line e in

dvd, siti specializzati

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59 MATERIA: STORIA DELLA LINGUA INGLESE

DOCENTE: ILARIA MARZIA ORSINI

OBIETTIVI

● Riconoscere l’opposizione fonologica della più comuni coppie minime dell’inglese,

soprattutto relativamente al sistema vocalico.

● Produzione delle medesime coppie minime utilizzando l’IPA.

● Riconoscere le caratteristiche dell’inglese standard

● Riconoscere le principali varietà dell’inglese.

● Familiarizzare con i concetti di Lingua Straniera, Lingua Seconda, Lingua Franca.

CONTENUTI

1. Il sistema vocalico inglese:

IPA Descrizione Esempio Significato

iː Vocale anteriore chiusa non arrotondata bead /biːd/[?·info] perlina

i Forma breve della iː happy/'hæpi/[?·info] felice

ɪ Vocale quasi anteriore quasi chiusa non arrotondata

big /bɪɡ/[?·info] grande

ɛ Vocale anteriore semiaperta non arrotondata bed /bɛd/[?·info] letto

æ Vocale anteriore quasi aperta non arrotondata hat /hæt/[?·info] cappello

ɒ Vocale posteriore aperta arrotondata not /nɒt/ (UK)[?·info] non

ɔː Vocale posteriore semiaperta arrotondata talk /tʰɔːk/[?·info] parlare

ɑː Vocale posteriore aperta non arrotondata can't /ˈkʰɑːnt/ (UK)[?·info] non potere

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60 ʊ Vocale quasi posteriore quasi chiusa arrotondata book /bʊk/[?·info] libro

uː Vocale posteriore chiusa arrotondata moon /muːn/[?·info] luna

u Forma breve di uː february /ˈfɛbɹuəɹi/ febbraio

ʌ Vocale posteriore semiaperta non arrotondata cup /kʰʌp/[?·info] tazza

ɜː Vocale centrale semiaperta non arrotondata work /wɜːk/ (UK)[?·info] lavorare

ə Schwa water /ˈwɔːtə(ɹ)/ (UK)[?·info] acqua

eɪ Vocale anteriore semichiusa non arrotondata +

Vocale quasi anteriore quasi chiusa non arrotondata

way /weɪ/[?·info] strada

əʊ̯ Schwa +

Vocale quasi posteriore quasi chiusa arrotondata

no /nəʊ̯/ [?·info] no

aɪ Vocale anteriore aperta non arrotondata +

Vocale quasi anteriore quasi chiusa non arrotondata

hi /haɪ/[?·info] ciao

aʊ Vocale anteriore aperta non arrotondata +

Vocale quasi posteriore quasi chiusa arrotondata

mouth /maʊθ/[?·info] bocca

ɔɪ Vocale posteriore semiaperta arrotondata +

Vocale quasi anteriore quasi chiusa non arrotondata

boy /bɔɪ/[?·info] ragazzo

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61 ʊə(ɹ) Vocale quasi posteriore quasi chiusa arrotondata +

Schwa

cure /kʰjʊə(ɹ)/ (US)[?·info] cura

ɛə(ɹ) Vocale anteriore semiaperta non arrotondata +

Schwa

air /ɛə(ɹ)/ (UK)[?·info] aria

1. World Englishes

· il contatto e la variazione linguistici (language contact and variation),

· nonché i concetti di standard linguistico – o standards linguistici – vs. varietà/variante

nell’ambito della diffusione e dell’utilizzo dell’inglese a livello globale

· la funzione di native, second, foreign language, o come lingua franca, tenendo conto dei

contesti socio-culturali in cui la lingua viene utilizzata.

· le principali caratteristiche (e differenze) linguistiche delle più diffuse varietà standard –

o standardizzate – in uso

1. Visione film i V.O.

1. Spanglish

2. District 9

3. Broadchurch

4. Split

5. Unbreakable

6. The Duchess

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62

ALLEGATO C

REGISTRO DI CLASSE DELLE ATTIVITA’ DI ALTERNANZA

Registro classe 3G

Data

Orario

Attività svolta

Presso

(scuola/casa/

azienda)

N.°ore Dal

le Alle

21/11/

2016

12.

00

13.

00

Imprenditore,impresa,azienda,segni

distintivi,classificazione:società

persona,capitali,cooperative.

START UP innovative,CROWDFUNDING

- ASL1 Scuola 1

Tinteggiatura classe Scuola 10

22/117

2017

11.

00

12.

00

Condivisione progetti Crowfunding

ASL2 imprenditore Scuola 1

24/11/

2016

13.

00

14.

00

ASL lezione n.3

Analisi progetti in Crowfunding,scelta e sintesi sul

quaderno Scuola 1

28/11/

2016

12.

00

13.

00

ASL n4 :analisi condivisa progetti.

Obblighi imprenditore Scuola 1

12/12/

2016

12.

00

13.

00

LEZ N.5

Www.businessplanvincente.com:ditta

individuale,caratteristiche responsabilità ,contributi a

fondo perduto.

Societa di persona definizione.Azienda e segni

distintivi:insegna marchio ditta Scuola 1

06/03/

2017

12.

00

13.

00

LEZ.6

START UP :definizione,caratteristiche,settori,istituzioni

,incentivi e finanziamenti Scuola 1

07/03/

2017

11.

00

12.

00

ASL LEZIONE N.7

Approfondimenti START UP ,Coworking Scuola 1

09/03/

2017

13.

00

14.

00

Lez ASL N.8

approfondimenti e ricerca in rete su START UP Scuola 1

16/03/

2017

13.

00

14.

00

ASL N.9

Capitale sociale,borsa,quote e

azioni,speculazione,indici di borsa,broker Scuola 1

20/03/

2017

12.

00

13.

00

ASL N.10

Considerazioni iniziali Wall Street

Investimento produttivo/speculativo

Responsabilita’ soci di SPA organi società di capitali

,CONSOB Scuola 1

08/05/

2017

12.

00

13.

00

LEZ 11:scelta tra i siti che si occupano delle

professioni web

Per LUN 15 LAVORO WEB TERMINATO Scuola 1

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63 11/05/

2017

13.

00

14.

00 Lez N.12 approfondimento su professione WEB Scuola 1

15/05/

2017

12.

00

13.

00

ASL lez 13 approfondimento su professione

web.prosegue ricerca e sintesi contenuti Scuola 1

22/05/

2017

12.

00

13.

00

Lez.14 ASLConsegna e condivisione lavoro professioni

web Scuola 1

29/05/

2017

12.

00

13.

00

ASL LEZ N.15 Microstock,analisi siti e caratteristiche,

archivio Scuola 1

23/2/2

017

8.1

0

9.1

0 Spiegazione Registri Scuola 1

10/2/2

017

8.1

0

12.

10 Corso sicurezza sul lavoro Scuola 4

08/03/

2017

14.

05

16.

05 Corso pronto soccorso Scuola 2

29/03/

2017

9.1

0

14.

05 Casa Chiaravalle - Formazione Project Work

Casa

Chiaravalle 5

16/05/

2017

8.0

0

16.

00 Project work Scuola 8

17/05/

2017

8.0

0

16.

00 Project work Scuola 8

18/05/

2017

8.0

0

16.

00 Project work Scuola 8

19/05/

2017

8.0

0

16.

00 Project work Scuola 8

22/05/

2017

8.0

0

16.

00 Project work Scuola 8

23/05/

2017

8.0

0

16.

00 Project work Scuola 8

24/05/

2017

8.0

0

16.

00 Project work Scuola 8

25/05/

2017

8.0

0

16.

00 Project work Scuola 8

26/05/

2017

8.0

0

16.

00 Project work Scuola 8

27/05/

2017

8.0

0

16.

00 Project work Scuola 8

29/05/

2017

8.0

0

16.

00 Project work Scuola 8

Registro Attività Alternanza - classe 4G - a.s. 2017-18

Data

Orario

Attività svolta

Presso

(scuola/casa/

azienda) N.°ore

Dal

le Alle

Page 65: D OCUMENTO DEL C ONSIGLIO DI C LASSE - A. S. 2018/19 · filmato di fine percorso, che riassume le conoscenze acquisite, unendovi saperi teorici e critici di altro ... Composizione

64

24/01/

2018

10.

05

11.

05

attività teorica sulla gestione del disagio psicosociale

dei distrubu di personalità Goffman e Illich. La

stigmatizzazione del distrubo psichico Scuola 1

19/02/

18

8.4

5

13.

00

Visione film "Darkest hour" Cinema Anteo 5

20/02/

2018

8.1

5

10.

05 montaggio e registrazione scuola 2

21/02/

2018

8.1

5

10.

05

analisi del film "l'ora più buia", spunti per videosaggio.

Il potere della voce del cinema: Slavoj Zizek scuola 2

26/02/

2018

8.4

5

13.

00

Visione film " La banda Baader Meinhof" Cinema Anteo 5

12/02/

2018

10.

00

12.

00

Conferenza con Gianni Galassi Scuola 2

14/02/

2018

8:1

5

10.

05 cinema diretto scuola 2

14/02/

2018 10 11 punteggiatura comunicazione scuola 1

15/03/

2018 scuola 2

12/03/

2018

8.1

5

10.

05 visione con il committente del progetto scuola 2

19/03/

2018

8:4

5

13.

00 Visione film "Una giornata particolare" Cinema Anteo 5

26/03/

2018

8.1

5

10.

05 Visione film "I Compagni" Cinema Anteo 5

30/03/

2018

17.

30

20.

00 partecipazione alternanza "Ma come ti vesti" scuola 2,5

04/04/

2018 Project Work scuola 2

11/04/

2018 Project Work scuola 2

05/04/

2018

14.

05

16.

05 Lavoro parole in cerchio scuola 2

09/04/

2018

8.1

5

10.

05 Visione esempi video saggi scuola 1

12/04/

2018

14.

05

16.

05 Scrittura soggetti scuola 2

16/04/

2018

8.1

5

10.

05 Scalettatura dei film scuola 2

19/04/

2018

14.

05

16.

05 Scalettatura dei film scuola 2

03/05/

2018

14.

05

16.

05 Montaggio video saggi scuola 2

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65 07/05/

2018

8.1

5

10.

05 Voice-over scuola 2

14/05/

2018

8.1

5

10.

05 Scrittura voice-over scuola 2

17/05/

2018

14:

05

16:

05

Montaggio dei videosaggi. Registrazione del voice

over. scuola 2

21/05/

2018

08:

15

10:

05 Montaggio dei videosaggi per concorso TEHC. scuola 2

23/05/

2018

08:

15

10:

05 Montaggio dei videosaggi scuola 2

24/05/

2018

14.

05

16.

05 Finalizzazione montaggio videosaggi scuola 2

28/05/

2018

8.1

5

10.

05 Finalizzazione montaggio videosaggi scuola 2

30/05/

2018

14:

05

16:

05 Rifinitura e consegna dei videosaggi scuola 2

09/05/

2018 Project Work scuola 2

17/05/

2018 Project Work scuola 2

18 al 17/

Lavoro a casa relativo al Project Work Raccontare la

storia attraverso il cinema casa 20

Registro Attività Alternanza - classe 5G - a.s. 2018-19

Data

Orario

Attività svolta

Presso

(scuola/casa/

azienda) N.°ore

Dal

le Alle

novem

bre

2018

8.1

0

14.

05 Project Work - Format TV scuola 8

novem

bre

2018

8.1

0

14.

05 Project Work - Format TV scuola 8

CLASSE 3-4-5-G

TRIENNIO 2016-2018

RIEPILOGO STAGE

studente azienda ore periodo

GIRARDIN Moviechrome

Corso di inglese

140 luglio 2016

Muggetti Torrevado 80 giugno 2018

Petroccione Open Eyes Film

Educazione fra Pari

180

48

giugno 2017

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66 Piolini Bricocenter Corso

inglese

39

100

giugno 2018

Pitonzo KoanMoltimedia 80 giugno 2018

Podgornik E-Photo 80 Luglio 2018

Salvador Corso Inglese 100

Simoni Corso Inglese Luglio-settembre 2017

Todorova Reklama.tv Teatro dal

Verme

100

8

aprile 2018 in corso

Tonello Publimarket 80 giugno 2016

Tunesi TeatroPrimoStudio

Greenwhich

Brighton 2017

Brighton 2018

80

80

40

40

estate 2017

estate 2017

Venturini Brighton 2017

Teatro dal Verme

Educatore fra Pari

40

8

48

Page 68: D OCUMENTO DEL C ONSIGLIO DI C LASSE - A. S. 2018/19 · filmato di fine percorso, che riassume le conoscenze acquisite, unendovi saperi teorici e critici di altro ... Composizione

67