Cyber dadaism rev1

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Ovvero come un movimento nato per caso a Zurigo nei primi del novecento ha influenzato il web Giovanni Scrofani www.gilda35.com

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Slide utilizzate per il talk della "Indigeni Digitali Christmas Dinner" del 22/12/2011.

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Ovvero come un movimento nato per caso a Zurigo nei primi del novecento ha influenzato il web

Giovanni Scrofaniwww.gilda35.com

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Gli informatici degli anni ‘70 e ’80 erano Nerd impenitenti. La letteratura fantascientifica rappresentava una fonte di ispirazione

costante. I filoni fantascientifici maggiormente influenti furono la “speculative

fiction” di Philip K. Dick e il Cyberpunk di Bruce Sterling e William Gibson.

Molte idee su “reti neurali” e ambienti formati da “informazione vivente” provengono da suggestioni letterarie.

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To describe externals, you become a scientist. To describe experience, you become an artist. The old distinction between artists and scientists must vanish. Every time we teach a child correct usage of an external symbol, we must spend as much time teaching him how to fission and reassemble external grammar to communicate the internal. The training of artists and creative performers can be a straightforward, almost mechanical process. When you teach someone how to perform creatively (ie, associate dead symbols in new combinations), you expand his potential for experiencing more widely and richly. (Timothy Leary)

“Personal computers will make our future adult population simultaneously more mathematically able and more visually literate. Ten years from now, teenagers are likely to enjoy a much richer panorama of options because the pursuit of intellectual achievement will not be tilted so much in favor of the bookworm, but instead cater to a wider range of cognitive styles, learning patterns, and expressive behaviors.” (Nicholas Negroponte)

"If we start to believe that the Internet itself is an entity that has something to say, we're devaluing those people [creating the content] and making ourselves into idiots.“ (Jaron Lanier)

LuddistMechanistSharper

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Nei primi anni ’90 (esaurito il filone cyberpunk), nella fase iniziale dello sviluppo di internet, alcune neonate Comunità Online rimasero disorientate di fronte alle prospettive aperte da questa nuova tecnologia.

Come spesso accade cercarono nel passato una chiave interpretativa per comprendere alcuni fenomeni apparentemente inediti: l’anonimato, il fake, il meme, il trolling, il mash-up, ecc…

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Nacque così quello che allora veniva definito il “cyber dadaism”, ovvero un approccio giocoso e irriverente al mondo della cultura digitale.

Si trovano tracce del “cyber dadaism” anche i numerosi fenomeni contemporanei del web 2.0.

Più in generale si può dire che le Comunità Creative di informatici, hacktivisti, hacker, appassionati, nerd e smanettoni figlie di quell’approccio hanno poi impresso alla Rete una importante spinta verso la “gamification”.

L’influenza è ancora viva tant’è che spesso su Canv.as (sito che raccoglie parecchi di meme) vengono tuttora postate immagini che richiamano al dadaismo riconoscendolo come proprio movimento ispiratore (es. il celebre L.H.O.O.Q. di Marcel Duchamp).

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I dadaisti amavano utilizzare gli pseudonimi ed ideare veri e propri fake (false personalità complesse e autonome), con cui si divertivano a sperimentare le più varie forme artistiche.

Nella foto si può assistere a Marcel Duchamp nei panni di Rrose Sélavy, che divenne oggetto di numerose opere fotografiche, letterarie e cinematografiche.

Ancor oggi esistono Comunità Online per cui il ricorso all’anonimato (es. Anonymous) e l’impiego del fake (es. @palazzochigi) costituiscono importanti esperienze di comunicazione.

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I dadaisti ricorrevano spesso all’utilizzo della tecnica del ready-made per trasmettere messaggi dissacratori.

Il celebre L.H.O.O.Q. di Marcel Duchamp ritrae una copia fotografica della Monnalisa “abbellita” col pizzetto e un acronimo traducibile con “Lei ha caldo al culo/è eccitata”.

Il meme digitale ha in comune col ready-made la possibilità per chiunque di appropriarsi di un contenuto culturale “arricchendolo” con elementi ibridi atti a mutarne il significato.

Peraltro esistono parecchie Comunità Online dedite a forme di “trolling intelligente”, il cui scopo non è di arrecare molestia agli altri utenti, ma di sensibilizzarli in modo non convenzionale (es. l’apparizione del meme del Nyan Cat).

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I dadaisti amavano cimentarsi nell’arte del collage assemblando tra loro frammenti di testo e fotografici per elaborare attraverso un processo di anarchia creativa significati nuovi ed inediti.

La tecnica del c.d. mash-up, consentita dalle tecnologie digitali, è un’evoluzione diretta del collage, che attraverso la scomposizione e ricomposizione di testi e contenuti multimediali sta dando vita a interessanti esperienze culturali (es. visions of students today).

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Forse uno degli approcci più interessanti al tema è rappresentato dal rapporto tra 4Chan e Anonymous.

4chan.org è una sorta di sito canaglia bandito da parecchi Stati, dove (in mezzo a una quantità inverosimile di materiale spesso anche di pessimo gusto) vengono generati la quasi totalità dei meme in circolazione.

La struttura è quella di una vecchissima image board del web 1.0 in cui anonimato e assenza di regole regnano sovrane.

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Proprio su 4Chan è nata e cresciuta la Comunità Online di hacker e hacktivisti di Anonymous nota per il suo coinvolgimento nella vicenda Wikileaks.

Ovviamente nel proprio agire Anonymous ha mantenuto le medesime modalità anarchiche, creative e dissacratorie con cui normalmente si esprime nel proprio sito di riferimento, che genera oltre 10 milioni di visitatori unici per mese.

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Sebbene non sia noto al grosso pubblico il fenomeno di Occupy Wall Street non è una mera riproposizione statunitense del fenomeno degli Indignados spagnoli.

Occupy Wall Street è un’iniziativa sviluppata da Anonymous e (soprattutto) la Comunità Creativa di AD Busters.

Come indicato nel sito di AD Busters: “I Culture jammers sono un network dissociato e globale di artisti, scrittori, ambientalisti, economisti ecologici, insegnanti dell’alfabetizzazione dei media, sinistroidi rinati, ecofemministi, antiprogressisti, disturbatori di merda dei college, catalizzatori della confusione nelle università, incorreggibili, insoddisfatti e acerbi imprenditori. Siamo idealisti, anarchici, tattici della guerriglia, burloni, poeti, filosofi e punk.”

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Proprio dalla natura apertamente giocosa e creativa di AD Busters discende l’approccio “carnevalesco” di Occupy Wall Street: il ricorso alla messa in scena, al camuffamento, al teatro situazionista, all’occupazione simbolica dei veri luoghi del potere.

Anche in tal caso il “gioco” si fa politica rompendo schemi consolidati e sovvertendo le liturgie delle manifestazioni di piazza.

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Ovviamente esiste anche la traduzione commerciale di questo giocoso approccio creativo: ogni giorno di più gli sviluppatori dei Social Network cercano di applicare ai propri prodotti la celebre regola hacker del K.I.S.S. (keep it simple & stupid), enfatizzando gli aspetti ludici dell’esperienza.

Peraltro sono iniziate anche a sorgere articolate comunità online di fan di popstar, che utilizzano in modo impressionante e sapiente le potenzialità offerte dai nuovi media.

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Un esempio su tutti è quello dei Belieber, una comunità online di oltre 11 milioni di fan di Justin Bieber (popstar nata su Youtube), che praticamente monopolizza a livello globale Twitter.

I Beliebers sanno sfruttare a proprio vantaggio i socialbots presenti su Twitter ed hanno creato con i software e le infrastrutture dedicate al proprio idolo una sorta di ecosistema creativo, che gli consente di essere perennemente sulla cresta dell’onda (toptweet, temi di tendenza, ecc…).

I Social Media Expert di Justin Bieber non devono che fornire ai Belibers infrastrutture, software e materiale creativo di base… il tutto immergendoli una dimensione ludica… poi la totalità del lavoro di creazione e diffusione del materiale promozionale viene sviluppata dagli stessi fan garantendo una visibilità eccezionale.

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Gilda35 è una Online Community di performers dadaisti, composta da esegeti del web 1.0, nativi digitali, hacker, comuni utenti, influencers, power users, così articolata:

qualche migliaio di “Estimatori”; circa 300 “Ricercatori”, attivi in studi di reverse engineering su tutte le principali funzionalità dei

Social Network: misuratori di popolarità digitale (es. Klout) "tradizioni digitali" (es. il followfriday o il defollow) figure entografiche (es. le Twitstar) meme (es. 241543903) misteriose Star 2.0 (es. Justin Bieber) i temi di tendenza

circa 75 “Sabotatori”, che svolgono ilari performance dadaiste tipo: sabotare lecitamente e coccolosamente i toptweet rendere popolare ogni genere di buffonata (v. lo Strategismo Sentimentale e scemenziari

vari), generare temi di tendenza assurdi (v. #TwitolidiFilm, #dilloaobama, #eroafumare, #xpizza,

ecc…), giocare con la linguistica computazionale (#vascomerda).

5 narratori/story teller: Giovanni Scrofani, Riccardo Mares, Benny Evangelista, Emiliano Serrelli, Orlando Merone.

Lo scopo di Gilda35 è fare guerra al marketing col marketing, di divertire, ma anche di far riflettere.

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Un esempio classico è il “rickrolling”: nel 2007 su 4chan si assiste a un revival di Rick Astley una vecchia popstar anni ’80 ormai in declino. Il video “Never Gonna Give You Up” diventa un vero e proprio meme, che gradualmente inizia a diffondersi in ogni canale possibile,totalizzando la bellezza di 30 milioni di visite… Nel 2008 la Sony per sfruttare il successo pubblica un Greatest Hit "The Ultimate Collection: Rick Astley“ che scala le classifiche internazionali….

… sempre nel 2008 Rick Astley vince il premio “Best Act Ever” degli MTV Europe Music Awards, grazie all’intervento massivo delle Comunità Online creatrici del meme e di fan vecchi e nuovi!

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