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Il PRESIDIO OSPEDALIERO “A. LANDOLFI”

DI SOLOFRA

Custodit vitam qui custodit sanitatem

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INDICE 1 SEDE E STRUTTURA pag 1 1.1 TIPOLOGIA pag 1 1.2 MISSION pag 2 1.3 ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA

DEL PRESIDIO OSPEDALIERO pag 5 1.4 LE AREE FUNZIONALI OMOGENEE pag 8 1.5 IL NUOVO ASSETTO DIPARTIMENTALE pag 10 1.6 LA DIREZIONE pag 12 1.7 LA NUOVA AREA DI DAY CARE pag 16 1.8 U.O.C. DIREZIONE AMMINISTRATIVA pag 17 1.9 LE RISORSE UMANE pag 18 2 LE UNITA’ OPERATIVE DI DEGENZA pag 20 2.1 DIPARTIMENTO AREA CHIRURGICA pag 20 2.2 DIPARTIMENTO ORTOPEDIA E RIABILITAZIONE pag 21 2.3 DIPARTIMENTO AREA MEDICA pag 22 3 DIPARTIMENTO AREA DEI SERVIZI pag 24 4 IL CONTROLLO DI GESTIONE IN OSPEDALE pag 34 5 I SISTEMI INFORMATIVI pag 38 6 I PROCESSI pag 43 7 LA FORMAZIONE pag 56 8 I PROGRAMMI pag 60 9 I PROGETTI pag 61

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Il Presidio Ospedaliero eroga prestazioni di ricovero in regime di degenza ordinaria, Day Hospital e riabilitazione, ma anche prestazioni specialistiche ambulatoriali e di pronto soccorso.

1 SEDE E STRUTTURA

L’Ospedale “A. Landolfi” ha sede nel comune di Solofra (AV) in via Melito ed è ubicato nei pressi dello svincolo del raccordo autostradale Avellino-Salerno. Si articola planimetricamente in un edificio principale distribuito su 4 piani fuori terra ed un infernotto. In sintesi l’architettura ricalca lo schema di ospedale a blocco verticale a piastra-torre, con sviluppo del “core building” (zona degenze-nursing zone) in torre a sviluppo verticale e distribuzione dei servizi (servizi diagnosi e cura - clinical zone e support zone servizi di supporto) a livello di piastra.

1.1 TIPOLOGIA D.E.A. di I° LIVELLO

Il Presidio è strutturato secondo il modello organizzativo del Dipartimento di Emergenza ed Accettazione (D.E.A.) integrando più funzioni secondo criteri di interdisciplinarietà e contemporaneità di prestazioni in modo da dare una risposta adeguata alla urgenza-emergenza sanitaria secondo le indicazioni del DPR 27/3/92. Oltre alle funzioni del PSA assicura nell’arco delle 24h, gli interventi diagnostici e terapeutici delle funzioni specialistiche di cui è dotato. Le Unità Operative Specialistiche costitutive sono:

U.O. Medicina U.O. Chirurgia U.O. Ostetricia-Ginecologia U.O. Pediatria con Nido U.O. Orto-Traumatologia U.O. Anestesia-Rianimazione U.O. Nefrologia Dialisi U.O. Medicina Riabilitativa U.O. Laboratorio Analisi U.O. Radiologia U.O. Neurofisiopatologia U.O. Farmacia Ospedaliera

È assicurata la presenza di guardia attiva e/o reperibilità per le Unità Operative che lo caratterizzano secondo le indicazioni della DGRC 7301/01 in attuazione del DPR 17/1/97.

Nursing Zone

Degenze

Clinical Zone e Support Zone Servizi

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COMPONENTI ORGANIZZATIVE Le componenti organizzative del DEA di I livello sono:

1. Servizio Accettazione: è assicurato dalle Unità Operative di Medicina e Chirurgia; 2. Servizio di Pronto Soccorso Medico, Chirurgico e Specialistico, in base alle Unità

Operative di cui il DEA è dotato; 3. Servizio Diagnostica per Immagini (radiologia, ecografia, altre diagnostiche); 4. Servizio di Diagnostica di laboratorio; 5. Ambulanze per il pronto soccorso.

1.2 MISSION

Il Presidio è un’articolazione aziendale che contribuisce al programma generale di promozione, mantenimento, ma soprattutto ripristino delle condizioni di salute della popolazione residente. Esso si esprime attraverso le attività principali di P.S., ricovero ordinario e programmato, attività di Day Hospital e Day Surgery, attività ambulatoriali, coerentemente alle logiche e ai criteri che sottostanno alla cultura dell’appropriatezza clinica e organizzativa (P.R.U.O.). Nell’ambito del Presidio sono sviluppate e garantite le attività libero professionali intramurarie (A.L.P.I.), le cui competenze amministrative sono specificate in apposito regolamento. All’interno del Presidio Ospedaliero si sperimentano logiche di integrazione con le attività distrettuali e territoriali, finalizzate alla differenziazione e alla specializzazione dell’offerta dei servizi ospedalieri; la programmazione a medio termine è orientata progressivamente all’erogazione di prestazioni a carattere riabilitativo (U.O. Medicina Riabilitativa – Unità Spinale). Nel corso del triennio si è proceduto ad implementare i percorsi relativi a:

• la progressiva messa a regime del Day Surgery; • il superamento delle liste di attesa; • l’integrazione Ospedale-Territorio; • lo spostamento delle attività a bassa complessità verso i regimi a ciclo diurno e

verso l’attività ambulatoriale. La missione del P.O. “A. Landolfi” di Solofra è quella di concorrere alla tutela della salute dei cittadini, attraverso l’erogazione di servizi sia di ricovero che ambulatoriali, compatibili con il livello di dotazione tecnologica dei singoli settori, in un quadro di complessivo equilibrio economico.

Il P.O. intende perseguire la propria missione in modo da assicurare la più ampia integrazione dei processi assistenziali ed organizzativi armonizzandola con le aspettative delle altre parti interessate al funzionamento dell’Azienda. In tale prospettiva si pone l’avvio di forme collaborative con il territorio Home Care (dimissione protetta-ospedalizzazione domiciliare).

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Day Hospital

Day Surgery

Day Service

Ambulatori

DAY CARE

TERRITORIO Miglioramento interfaccia organizzativa

PIASTRA SERVIZI

OSPEDALE DI

DEGENZA

P.S.G. – E.S.T. - 118

HOME CARE

OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE

DIMISSIONE PROTETTA

CURE PALLATIVE

Linee Guida Percorsi assistenziali formalizzati

MEDICI DI MEDICINA GENERALE

Cure Primarie Cura della Cronicità

Medici C.A:

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La vision del P.O. consiste nel voler essere parte integrante di un sistema aziendale diffusamente orientato al miglioramento continuo della qualità dell’assistenza per soddisfare i bisogni e le aspettative dei cittadini, avvalendosi dell’evoluzione delle tecniche, delle conoscenze, dell’integrazione dei sistemi sanitari italiani.

I princìpi che ispirano il Presidio

Centralità della persona

Sviluppo di competenze professionali di tutti gli

operatori

Efficienza della

gestione

E.B.H.C. Evidence Based

Health Care

BUDGETING

Efficacia delle cure

EBM

EBN

Formazione

H.C.T.A. Health Care Technology Assessment

Sistema Informativo

Qualità Erogata

Qualità percepita

Qualità Attesa

Qualità Progettata

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1.3 ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA DEL PRESIDIO OSPEDALIERO La Direzione del Presidio Ospedaliero è affidata al Direttore Sanitario, responsabile delle funzioni igienico – organizzative, ed al Direttore Amministrativo per l’esercizio delle funzioni di coordinamento amministrativo. Entrambi concorrono, secondo le rispettive competenze, al conseguimento degli obiettivi fissati dal Direttore Generale. Con delibera n. 551 del 15/10/2003 è stato costituito il Comitato dei Direttori del Presidio Ospedaliero di Solofra. Esso è organo di comunicazione interna del Presidio e rappresenta un momento di confronto e di promozione delle attività ai fini della formulazione di proposte operative per il miglioramento dell’efficienza gestionale e di integrazione delle attività fra l’assistenza ospedaliera e territoriale, nonché il monitoraggio dei dati di attività e dei risultati conseguiti. Con delibera n. 472 del 07/07/2004 è stata disposta l’istituzione dei Dipartimenti Ospedalieri presso il Presidio secondo le regole di organizzazione e funzionamento dettate dall’art. 25 dell’Atto Aziendale approvato con delibera n. 2171 del 18/11/2002, costituiti da: A) Dipartimento di Area chirurgica, costituito da:

1. U.O.C. Chirurgia Generale – posti letto n. 25 2. U.O.C. Ostetricia e Ginecologia – posti letto n. 25

Totali posti letto n. 50, di cui D.S. e D.H. – posti letto n. 4 B) Dipartimento di Area Medica, costituito da:

1. U.O.C. Medicina Generale – posti letto n. 25 2. U.O.C. Pediatria – posti letto n. 15 3. U.O.C. Nefrologia/Dialisi – posti letto n. 16 4. U.O.C. Cardiologia Emergenza ed Osservazione Medica – posti letto n. 15

Totali posti letto n. 71 di cui D.H. n. 11 C) Dipartimento di Ortopedia-Riabilitazione, costituito da:

1. U.O.C. Ortopedia – posti letto n. 20 2. U.O.C. Riabilitazione – posti letto n. 30

Totale posti letto n. 50 di cui D.S./D.H. n.6 D) Dipartimento Area dei Servizi, costituito da:

1. U.O.C. Diagnostica di Laboratorio (Area dip.) 2. U.O.C. Diagnostica per Immagini (Area dip) 3. U.O.C. Anestesia e Rianimazione – posti letto n. 8 di cui D.H. n. 2 4. U.O.C. Farmacia Ospedaliera 5. U.O.C. Neurofisiopatologia

Con delibera n. 107 del 18/02/2003 e successive integrazioni sono stati conferiti i sottoelencati incarichi di Responsabile di Unità Operativa Semplice – Area Dirigenziale Medica per la durata di anni tre, nell’ambito del P.O. di Solofra:

• U.O. Cardiologia - Medicina • U.O. Day Hospital Pediatrico • U.O. Day Hospital Medico - Medicina • U.O. Pronto Soccorso Medico - Medicina • U.O. Pronto Soccorso Chirurgico - Chirurgia • U.O. Day Surgery - Chirurgia • U.O. Chirurgia Laparoscopica - Chirurgia • U.O. Chirurgia Colonproctologica - Chirurgia • U.O. Laparoscopia Diagnostica ed Operativa Ostetrica - Ostetricia

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• U.O. Pronto Soccorso Ostetrico - Ostetricia • U.O. Chirurgia Artroscopica - Ortopedia • U.O. Chirurgia della mano - Ortopedia • U.O. Radiologia Tradizionale e Tecnica Speciale - Radiologia • U.O. Ecografia - Radiologia • U.O. Coordinamento Attività Sale Operatorie - Anestesia • U.O. Terapia Antalgica - Anestesia • U.O. Microbiologia - Laboratorio Analisi • U.O. Biochimica Clinica - Laboratorio Analisi • U.O. Nefrologia del Territorio • U.O. Vicedirezione Sanitaria • U.O. Trattamento di Patologia Vertebrale - Ortopedia • U.O. Vicedirezione Amministrativa

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DIREZIONE SANITARIA

DIPARTIMENTO AREA MEDICINA

P.L. 71

DIPARTIMENTO AREA CHIRURGIA

P.L. 50

DIPARTIMENTO ORTO RIABILITAZIONE

P.L. 50

VICE DIREZIONE SANITARIA

SERVIZIO INFERMIERISTIO

SERVIZI SERVIZIO PSICHIATRICO DIAGNOSI E CURA

D.S.M.

DIREZIONE AMMINISTRATIVAA

U.O.C. MEDICINA

U.O.C. OSTETRICIAGINECOLOGIA

U.O.C. ORTOPEDIA

U.O. C. MEDICINA RIABILITATIVA

U.O.C. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

U.O.C. DIAGNOSTICA DI LABORATORIO

U.O.C. PEDIATRIA

U.O.C. NEFROLOGIA

DIALISI

U.O.S. RADIOLOGIA TRADIZIONALE

U.O.S. MICROBIOLOGIA

U.O.C. ANESTESIA RIANIMAZIONE

U.O.C. FARMACIA OSPEDALIERA

U.O.C. NEUROFISIOPATOLOGIA

U.O.S. DAY HOSPITAL MEDICO

U.O.S. CARDIOLOGIA

U.O.S. ECOGRAFIA

U.O.S. CHIRURGIA ARTROSCOPICA

U.O.S. CHIRURGIA DELLA MANO

U.O.S. COORD/TO ATTIVITA’ SALE

OPERATORIE

U.O.S. PRONTO SOCCORSO OSTETRICO

U.O.S. LAPAROSCOPIA DIAGNOSTICA-OPERATIVA

U.O.C. CHIRURGIA

U.O.S. P.S. CHIRURGICO

U.O.S. DAY SURGERY

U.O.S. TERAPIA ANTALGICA

U.O.S. COLON

PROCTOLOGIA

U.O.S. P.S. MEDICO

U.O.S. TRATTAMENTO PATOLOGIA

VERTEBRALE

U.O.S. NEFROLOGIA (TERRITORIO)

U.O.C. CARDIOLOGIA EMEGENZA

OSSERVAZIONE MEDICA

VICE DIREZIONE AMM.VA

RIANIMAZIONE

IERI 2002 IERI 2002

OGGI 2005

DOMANI 2006

PRONTO SOCCORSO

POLIAMBULATORIO

BLOCCO OPERATORIO

U.O.S. CHIRURGIA

LAPAROSCOPICA

U.O.S. DH PEDIATRIA

U.O.S. BIOCHIMICA

CLINICA

Custodit vitam qui custodit sanitatem

ASL AV2 PRESIDIO OSPEDALIERO “A. LANDOLFI”

ORGANIGRAMMA

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1.4 LE AREE FUNZIONALI OMOGENEE A modifica di quanto previsto dalla legge 12 febbraio 1968 n. 132 e in osservanza anche alla legge n. 412/91 e al D.Lgs 502/92 D.Lgs n. 229/99 (art. 4 1bis-1 octies, art. 7) le Regioni sono tenute ad attuare all’interno dell’ospedale il modello delle Aree Funzionali Omogenee - A.F.O. Viene a cadere, quindi, la rigidità di un tempo insita nell’autonomia delle Degenze Divisionali; in base a ciò anche il dimensionamento dei p.l. viene determinato in base ai compiti assegnati all’U.O. nell’ambito dell’A.F.O. di appartenenza e nel quadro degli obiettivi dell’ospedale e della programmazione aziendale e regionale.

Dalla Divisione alla Unità Operativa:

Modello organizzativo Ex L. 132/68

L. 595/85 L. 412/91

D.Lgs 502/92 Modello AFO Integrazione

dipartimentale

La Divisione perde il carattere di entità strutturale e conserva solo quello di entità funzionale

Si configura la Unità Operativa Clinico-Assistenziale Unità

Operativa Dotata di P.L.

Ordinari Day Hospital

DIVISIONE

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Le A.F.O.

DEGENZE

SERVIZI GENERALI

DIAGNOSIE

CURA

CLINICAL ZONE SUPPORT

ZONE

OUTSOURCING

NURSING ZONE

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1.5 IL NUOVO ASSETTO DIPARTIMENTALE Nel processo di definizione delle strutture dell’ASL, l’Atto Aziendale del 2002 aveva già segnato un passaggio significativo con l’individuazione dei dipartimenti. Il nuovo assetto dipartimentale ha consentito di superare l’impostazione organizzativa fortemente condizionata da logiche di divisione. La complessa architettura aziendale è stata ora ricondotta ad un ordine: in questa logica di riorganizzazione, sono state previste nuove modalità di aggregazione dipartimentale, sono state confermate le strutture necessarie e ne sono state individuate di nuove. A ciascuno sono assegnati obiettivi e risorse annuali: il budget permette di programmare e gestire l’attività sanitaria in maniera sinergica tra tutte le Unità Operative che afferiscono al Dipartimento. I criteri per l’individuazione dei dipartimenti si sono ispirati alla necessità di favorire il dialogo e la collaborazione tra le strutture: in piena coerenza con quanto previsto dal piano strategico, sono stati, quindi, accorpati servizi che avessero linguaggi e contenuti comuni, in cui si potessero creare percorsi condivisi ed ispirati ad una logica di presa in carico dei pazienti. Sul fronte della non autosufficienza e riabilitazione, la creazione di un Dipartimento dedicato alla lungo degenza permetterà all’Azienda di sviluppare una crescente specializzazione del Presidio nell’area della riabilitazione.

DIREZIONE SANITARIA DIREZIONE AMMINISTRATIVA

Dipartimento Area medica 71 posti letto

Medicina posti letto

25

Nefrologia Dialisi

posti letto 16

Pediatria posti letto

15

Cardiologia Emergenza Osservazione

Medica posti letto

15 ATTIVAZIONE

PROGRAMMATA PER IL 2006

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* Attivazione posti letto programmata per il 2006

Dipartimento Area chirurgica

50 posti letto

Chirurgia posti letto

25

Ostetricia e Ginecologia posti letto

25

Dipartimento Area dei Servizi

Diagnostica per Immagini

Diagnostica di

Laboratorio

Anestesia e Rianimazione*

Neuro Fisio

Patologia

Farmacia

Dipartimento Ortopedia e Riabilitazione

50 posti letto

Ortopedia posti letto

20

Medicina Riabilitativa posti letto

30 ATTIVAZIONE PROGRAMMATA PER IL 2006

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1.6 LA DIREZIONE

U.O.C. DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO Struttura organizzativa

La Mission La Direzione Medica di Presidio svolge il proprio servizio nel campo dell’Igiene e dell’Organizzazione dei Servizi Sanitari Ospedalieri. Per quanto concerne l’IGIENE, l’attenzione è rivolta al controllo e prevenzione delle Infezioni Ospedaliere, alla gestione dei “processi organizzativi trasversali” di livello interdipartimentale e di valenza igienico-sanitaria, al controllo e promozione dell’igiene ambientale (sanificazione, disinfestazione, pulizie, etc.) e alla verifica igienico sanitaria dei servizi ospedalieri. Per quanto concerne la ORGANIZZAZIONE dei servizi l’attenzione è posta alla gestione dei “processi organizzativi trasversali” di livello inter-dipartimentale. Le Attività Le attività di cui si occupa la Direzione Medica di Presidio vanno, dunque, dalla implementazione della organizzazione sanitaria, alla verifica della corretta gestione ed erogazione delle attività assistenziali, alla valutazione e programmazione del conseguente fabbisogno di risorse umane, di interventi edilizi strutturali, di investimenti in attrezzature tecniche, scientifiche e sanitarie. Un ambito di competenza specifico è dato poi dalla responsabilità dell’igiene ospedaliera e della qualità dei servizi ambientali e dagli interventi organizzativi e di vigilanza a ciò correlati. In particolare, ciò si traduce nella:

- definizione dei modelli organizzativi e gestionali delle attività assistenziali, erogate in via ordinaria ed in emergenza: blocco operatorio e pronto soccorso;

- direzione Servizi Infermieristici; - organizzazione dell’Igiene ospedaliera, con particolare riferimento alla

definizione, gestione e controllo delle procedure di disinfestazione disinfezione, sterilizzazione e controllo del microclima dell’ospedale; sviluppo e controllo della qualità dei servizi ambientali;

- parere su interventi di ristrutturazione edilizia e riorganizzazioni operative conseguenti;

- definizione dei piani di investimento per l’acquisizione di arredi ed attrezzature tecnico-scientifiche;

Direttore Sanitario

Accettazione ricoveri C.U.P.

Archivio cartelle Cliniche

Vice Direttore Sanitario

Portieri centralinisti

Trasporto infermi

Gestione Emoteca

Donazione sangue

Poliambulatorio

Direzione Servizio

Infermieristico

Tanatologia

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- definizione dei percorsi diagnostico-terapeutici degli utenti; - organizzazione collegata alla donazione di sangue; - organizzazione collegata alle attività libero-professionali; - responsabilità delle procedure collegate all’autorizzazione ed all’accreditamento; - collaborazione nella definizione del budget annuale; - gestione dei rapporti con l’autorità giudiziaria ed organi di polizia per

segnalazioni, denunce e trasmissione di documentazione; - responsabilità per la corretta gestione della documentazione clinica; - responsabilità dell’individuazione e dell’adozione delle misure di

radioprotezionistica e controllo dell’adozione delle misure di sicurezza negli ambienti di lavoro;

- cura delle relazioni con le associazioni di volontariato e attività di supporto all’ufficio relazioni con il pubblico per i rapporti con i cittadini;

- responsabilità dell’organizzazione della MORGUE. I PRODOTTI/SERVIZI AREA IGIENE OSPEDALIERA Infezioni PROTOCOLLI PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE Obiettivi Gli obiettivi delle attività di sorveglianza sono: ridurre l’incidenza di Infezioni stimolando i maggiori interessati al problema. Programma di sorveglianza delle Infezioni del Sito Operatorio: 1. definizione dei tassi medi di ISO per Unità Operativa 2. sensibilizzazione dell'equipe chirurgica verso il problema 3. riduzione delle infezioni del sito operatorio attraverso una verifica e revisione della qualità dell'assistenza Programma di sorveglianza delle Infezioni delle Vie urinarie: 1. definizione dei tassi medi di IVU per Unità Operativa 2. sensibilizzazione dei dirigenti medici verso il problema delle IVU 3. migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti portatori di catetere urinario con modalità di cura e con strumenti (cateteri, sacche etc.) in linea con le più moderne concezioni sull’argomento Programma di sorveglianza della circolazione dei microrganismi multiresistenti (Alert Organism): 1. sorvegliare l’andamento nel tempo degli isolamenti di microrganismi antibiotico resistenti in tutto l'ospedale e nelle singole Unità Operative 2. identificare precocemente un aumento improvviso degli isolamenti di un particolare patogeno; avviare, quindi, indagini epidemiologiche e applicazione dei protocolli di isolamento per i pazienti colpiti 3. riduzione della trasmissione person to person in ospedale 4. miglioramento continuo della qualità assistenziale Razionalizzazione dell'uso degli antibiotici nella profilassi preoperatoria: 1. definizione di protocolli omogenei di profilassi per le singole procedure chirurgiche 2. riduzione dell'uso inappropriato degli antibiotici 3. riduzione della spesa sanitaria

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Vantaggi attesi: • riduzione della durata media della degenza nei reparti medici e della degenza post-

operatoria nei reparti chirurgici • riduzione del costo medio della degenza attraverso la riduzione dei costi aggiuntivi dovuti

ad accertamenti diagnostici, trattamenti farmacologici e riabilitativi, ecc. • riduzione della spesa sanitaria per l'acquisto di farmaci antimicrobici • sensibilizzazione degli operatori sanitari e delle equipes chirurgiche verso il problema delle

infezioni ospedaliere e della profilassi antibiotica • attivazione di canali privilegiati di comunicazione tra Unità Operative di degenza e Servizi

(Laboratorio Analisi, Igiene Ospedaliera, Farmacia)

Sorveglianza orientata per

problemi

Sorveglianza basata

sul Laboratorio

Sorveglianza attraverso studi di

prevalenza ripetuti

Prevalenza puntuale Incidenza

Alert Organism

Programma di razionalizzazione

dell’uso degli antibiotici

Infection control team IVU

ISO

aumento improvviso isolamenti patogeni

Output dati

UU.OO.

Output dati

UU.OO.

Censimento protocolli in

uso

indicazioni

Riduzione trasmissione

person to person

FEEDBACK

UU.OO.

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Gestione outsourcing I servizi di pulizia, di lavanderia e di ristorazione, insieme ad altri servizi di tipo alberghiero sono uno degli aspetti sul quale l’Azienda viene valutata dal proprio Cliente. Oltre a ciò è necessario considerare che l’igiene ambientale di un presidio ospedaliero è un servizio ad alto impatto sulla qualità della cura, non solo per le implicazioni sul comfort alberghiero, ma anche per i risvolti sulla prestazione sanitaria. Questi servizi, da diverso tempo, non rappresentando più il “core-business” dell’Azienda, vengono esternalizzati, ovvero appaltati, a ditte esterne. Anche per il P.O. “A. Landolfi”, in linea con le tendenze attuali ha operato una scelta di esternalizzazione dei servizi di pulizia, lavanolo e ristorazione, appaltati in “global service” ad una A.T.I. (Associazione Temporanea di Impresa). Tali servizi devono essere erogati con standard di qualità definiti dall’Azienda nell’apposito appalto di gara. La Direzione Ospedaliera ha formalizzato l’U.G.A. (Unità di gestione Appalti) che ha come mandato proprio il controllo dei servizi di pulizia e di lavanolo appaltati.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’U.G.A.

Tabella 4

AREA INFERMIERISTICA

STAZIONE APPALTANTE P.O. LANDOLFI

U.G.A.

RESP. GEST. SERV. APPALT.

Referente Medico Igiene Ospedaliera

COORD. RESP. ATTIVITA’ DI CONTROLLO

Dirig. Inf. Direzione Sanitaria

COORD. RESP. SQUADRA UU.OO.

DITTA APPALTATRICE

RESP. COMMESSA

RESP. OPERATIVO

A.T.I.

PERSONALE ADDETTO

A.T.I.

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La Direzione del Servizio Infermieristico del P.O. è una struttura di coordinamento e di direzione per lo svolgimento di funzioni complesse con compiti di programmazione, organizzazione, gestione e di orientamento delle attività infermieristiche e tecniche. In collaborazione con il Direttore Sanitario e Amministrativo del P.O. svolge le seguenti funzioni:

1. collabora alla definizione e verifica degli obiettivi aziendali nell’ambito di competenza; 2. pianifica con i D.S. (collaboratore Sanitario Esperto Infermiere) delle Unità Operative

le attività assistenziali in funzione degli obiettivi assegnati; 3. coordina e gestisce le attività di competenza assegnate alla Direzione Sanitaria del

Presidio; 4. programma, pianifica e svolge attività formative di aggiornamento e di ricerca; 5. verifica la qualità delle prestazioni erogate.

1.7 LA NUOVA AREA DI DAY CARE

IL POLIAMBULATORIO L’ASL AV 2, in coerenza con la propria missione, prosegue nella realizzazione di interventi di armonizzazione delle attività esistenti al fine di ottenere un miglioramento quali-quantitativo dei servizi e delle prestazioni assistenziali, della razionalizzazione nell’uso delle risorse e del soddisfacimento della domanda complessiva e, in particolare, di quella del territorio di appartenenza. In questo disegno complessivo rientra la nuova area ambulatoriale ultimata nel 2005. La realizzazione della nuova area ambulatoriale del P.O. di Solofra rientra nel più ampio progetto di rimodulazione logistico-funzionale del Presidio, che sviluppandosi in maniera integrata e coordinata con gli altri interventi di ristrutturazione e riorganizzazione funzionale, tutt’ora in corso, ha quale fine il miglioramento dei livelli prestazionali, del comfort alberghiero e il raggiungimento dei massimi livelli di qualità assistenziale. L’attività ambulatoriale in ospedale costituisce, infatti, il “focus” di attività variegate complesse che nel tempo si sono sempre più diversificate e moltiplicate; un utile riferimento, anche se non esaustivo è rappresentato dalla classificazione del nomenclatore tariffario del SSN (D.M. Salute del 22.7.1996), nel quale si contano diverse migliaia di prestazioni ambulatoriali, alcune delle quali contrassegnate dalla lettera H, eseguibili solo in ambulatori protetti ospedalieri. Il poliambulatorio ha acquistato, quindi, una crescente importanza all’interno della struttura ospedaliera e tale ruolo si rafforzerà ulteriormente nel futuro, caratterizzando così questo servizio, da semplice struttura di supporto alle degenze, come area autonoma, così come è già avvenuta in Gran Bretagna dove già esistono da anni veri e propri nuclei di day care, cosiddetti “MI&T” (Medical Investigation and Treatment unit). È sulla scorta di tali argomentazioni che la Direzione Sanitaria del Presidio ha proposto una rivisitazione delle attività ambulatoriali che, ragionando in un’ottica di “area ambulatoriale” e di specializzazione degli spazi, ha consentito di concentrare tutte le attività ambulatoriali in un’unica area con triplo corpo di fabbrica (ambulatorio-corridoio-ambulatorio), contemplata quale migliore soluzione di tecnica ospedaliera per l’allocazione dell’area poliambulatoriale ospedaliera, recuperando l’ex area di degenza della Neuropsichiatria Infantile. Nel nuovo poliambulatorio sono state aggregate le funzioni specialistiche ospedaliere rivolte all’utenza esterna già svolte presso le rispettive Unità Operative da parte delle equipes mediche e chirurgiche ma decentrate e distribuite su diversi livelli, determinando commistioni di flusso ed inefficienze gestionali. Le branche specialistiche presenti sono: allergologia medica e pediatrica, pediatria, gastroenterologia, endoscopia digestiva diagnostica e operativa, pneumologia, broncoscopia, geriatria, urologia, chirurgia generale, senologia, fisiopatologia apparato digerente e urodinamica, terapia antalgica e anestesiologia, medicina generale,

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cardiologia, ecocardiografia, ostetricia e ginecologia, ecografia ostetrico-ginecologica, colposcopia, ecografia morfologia, densitometria ossea, ortopedia. L’ offerta ambulatoriale è stata, inoltre, riprogrammata e rimodellata oltre che sulle esigenze funzionali e operative del Presidio, per rispondere, in linea prioritaria, all’esigenza di filtro al ricovero (riduzione dei ricoveri impropri, pre-ospedalizzazione) e di supporto ai pazienti dimessi (follow up, dimissione protetta) al fine di abbreviare nel complesso i tempi di degenza anche in funzione del bisogno sanitario espresso dalla popolazione territorialmente servita, integrandosi quindi con l’attività dei poliambulatori distrettuali. Completano l’offerta di servizi specialistici ambulatoriali la nefrologia-dialisi e l’area della diagnostica per immagini e di laboratorio di analisi.

1.8 U.O.C. DIREZIONE AMMINISTRATIVA La Direzione Amministrativa del Presidio assicura sotto l‘aspetto giuridico-finanziario ed organizzativo le funzioni di coordinamento:

a) delle attività afferenti direttamente alla Direzione Amministrativa, relative ai

sottoindicati uffici in cui si articolano le linee di attività della U.O.C. Direzione Amministrativa del P.O.

b) delle attività interrelate con la Direzione Sanitaria (cosiddetti servizi interdipendenti) nonché di supporto alle singole UU.OO. ospedaliere.

Unitamente alla Direzione Sanitaria del Presidio concorre, per quanto di competenza della Direzione Amministrativa, al conseguimento degli obiettivi fissati dal Direttore Generale, orientando i modelli organizzativi al raggiungimento di livelli di efficienza e di efficacia, nonché di accessibilità e di gradimento da parte dell’utente, in conformità agli standard stabiliti dalla Direzione Aziendale. Fornisce, inoltre, assistenza tecnica al consulente aziendale per la rilevazione dei costi di gestione del P.O. di Solofra, producendo reports mensili che consentono l’analisi degli scostamenti tra obiettivi di budget e risultati gestionali, con particolare riferimento ai costi direttamente gestiti dai responsabili delle UU.OO. del P.O. di Solofra (personale dipendente, consumi di farmaci e materiale sanitario) Gestisce gli adempimenti giuridico-amministrativi, contabili e fiscali previsti dalla normativa in favore di tutti i dirigenti sanitari dell’ASL esercenti attività libero professionale intra moenia, in qualsiasi tipologia svoltasi. Struttura organizzativa

Direttore Amministrativo

Ufficio Segreteria

Ufficio Attività Amministrative

Ufficio Economato

Vice Direttore Amministrativo

Ufficio Gestione

Risorse Umane

Ufficio A.L.P.I. Ufficio Ticket

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SUPPORT ZONE (Area di supporto)

Articolata su diversi servizi, l’attività dell’Area di supporto punta su alcuni obiettivi chiave: trasparenza, deburocratizzazione delle procedure, snellezza, velocità e legittimità. Per arrivare a questi traguardi, anche le strutture organizzative di questa area sono state protagoniste di un parallelo percorso di riorganizzazione, in modo da chiarire l’organigramma delle strutture e assegnare le relative responsabilità. Tra le azioni innovative c’è innanzitutto quella di implementare un monitoraggio delle attività esternalizzate attraverso un pool di operatori della Direzione Sanitaria.

I Servizi Esternalizzati

Tipologia servizi Pulizie Lavanolo GLOBAL SERVICE Servizio cucina per degenti - Servizio mensa –punto ristoro Parcheggio pubblico Manutenzione impianti fissi Smaltimento rifiuti speciali Guardiania Manutenzione verde Servizio Barberia

Asilo nido progetto con U.O. Pari Opportunità

1.9 LE RISORSE UMANE

SINOSSI

Dirigenti Medici 71 Altri Laureati 3 Personale Infermieristico 129 Tecnici 29 Altro Personale 52 Totale 284

Aggiornato a Dicembre 2005

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Il “core” dell’attività ospedaliera si può identificare nelle procedure di diagnosi e cura che sono sempre state privilegiate, nella gerarchia degli investimenti, nella enfatizzazione dei risultati ed hanno sempre rappresentato rigoroso elemento di valutazione delle capacità gestionali delle direzioni strategiche. La funzione sanitaria ospedaliera intesa come “produzione di salute” va, dunque, considerata il “core business” dell’Ospedale e non può essere valutata semplicemente in base al rapporto costo-guadagno.

Funzione amm.va

Funzione ricettivo-

alberghiera

Funzione sanitaria

NURSING ZONE Zona degenze

IL “CORE-BUSINESS” dell’OSPEDALE

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2 LE UNITA’ OPERATIVE DI DEGENZA

2.1 DIPARTIMENTO AREA CHIRURGICA

U.O.C. CHIRURGIA La Mission dell'U.O. è la diagnosi, ricovero e cura delle malattie chirurgiche, nell'ottica di un miglioramento continuo della qualità delle prestazioni e dei servizi forniti all'utenza. Nel corso degli ultimi quattro anni il lavoro dell’U.O.C. di Chirurgia è stato finalizzato, tra l’altro, alla messa a punto di Attività di Eccellenza che comprendono: la Chirurgia Laparoscopica e Mininvasiva; la Chirurgia Coloproctologica; e, nel corso dell’ultimo biennio, il Progetto sulla Riabilitazione del Pavimento Pelvico. Come si evince anche dall’esame della Rassegna Stampa Aziendale, tali attività, oltre che attrarre pazienti-clienti da altre regioni, sono state oggetto di presentazioni in eventi scientifici di rilevanza nazionale ed internazionale, in alcuni casi con dimostrazioni tecniche in Live Surgery, mediante collegamento della nostra sala operatoria con prestigiose sale congressuali. Ciò ha portato l’U.O.C., nonché l’ASL cui essa appartiene, alla ribalta della comunità chirurgica nazionale ed internazionale. Nel dettaglio, per quanto attiene alla Chirurgia Laparoscopica e Mininvasiva, con tale metodica oramai vengono trattate il 99,5% delle calcolosi della colecisti e della via biliare, utilizzando per quest’ultima il trattamento combinato sequenziale endoscopico (ERCP)-laparoscopico. Sono trattate, inoltre, con la stessa metodica, la malattia da reflusso gastroesofageo, l’ernia iatale, l’acalasia, i leiomiomi ed i diverticoli esofagei, oltre ai difetti postoperatori della parete addominale. La chirurgia laparoscopica avanzata viene anche da noi utilizzata per gli adenomi surrenalici e la patologia del colon e del retto. Si esegue infine l’approccio laparoscopico, in casi selezionati, di addome acuto, avendo operato con tecnica mininvasiva il 50% circa delle appendiciti acute, alcune perforazioni gastrointestinali ed alcune occlusioni ileali da aderenze. Riguardo poi alla chirurgia coloproctologica l’U.O. rappresenta un punto di riferimento nazionale per la patologia emorroidaria, il prolasso del retto ed il rettocele, che trattiamo con le tecniche chirurgiche più recenti, che vanno, a seconda delle indicazioni, dalla Radiofrequenza, alla Chirurgia Ecoguidata, fino alle Resezioni-Anastomosi Retto-Rettali con Stapler. Tale attività chirurgica è supportata sul piano diagnostico da un ambulatorio di coloproctologia che si avvale, oltre che dell’esame clinico ed endoscopico, della manometria anorettale e, grazie alla proficua collaborazione con la Radiologia del Presidio, della colpocistoenterodefecografia dinamica, dell’ecografia perineale e dello studio dei tempi di transito intestinale con marcatori. Dalla collaborazione con l’ U.O. di Neurofisiopatologia è stata messa a punto la valutazione della latenza motoria del nervo pudendo e dei muscoli striati, diventando, il nostro, attualmente l’unico centro del Sud Italia che offre una completa valutazione del pavimento pelvico. Nell’ambito della vocazione riabilitativa impressa dall’Azienda al nostro Presidio Ospedaliero ed in collegamento alla nostra attività Proctologica, nonché alle attività Urologica e Ginecologica, è sorto ed è in fase di avanzata attuazione un progetto di riabilitazione del pavimento pelvico, per il quale sono stati effettuati anche dei corsi di preparazione del personale da dedicare a tale branca interspecialistica.

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U.O.C. OSTETRICIA E GINECOLOGIA La Mission dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia è quella di offrire alla popolazione femminile del territorio l’accesso ordinario ed urgente alle prestazioni di diagnosi e cura inerenti le patologie ostetriche e ginecologiche. Le principali Linee guida adottate sono:

linee guida di assistenza al Parto I punti di forza dell’Unità Operativa sono:

l’avvio della Donazione del cordone ombelicale unità integrata per la diagnosi e la riabilitazione dell’incontinenza adozione della Tecnica dell’analgesia peridurale

L’analgesia peridurale è una tecnica d’anestesia locoregionale realizzata da un medico anestesista – rianimatore, destinata a eliminare o ridurre i dolori del parto e/o se necessario a facilitarne lo svolgimento. Questa è attualmente la tecnica più efficace che si basa sul princìpio di bloccare la trasmissione delle sensazioni dolorose a livello dei nervi provenienti dall’utero iniettando in loro prossimità un anestetico locale associato o meno ad un derivato morfinico. Questa tecnica assicura un buona stabilità delle funzioni vitali, benefica per la madre e il bambino. Questo blocco si attua in prossimità del midollo spinale nello spazio peridurale, attraverso un tubicino molto sottile (catetere) introdotto nella schiena grazie all’uso di un ago speciale. Il catetere resta in sede durante tutta la durata del travaglio e del parto per permettere la somministrazione dell’anestetico. Qualora fosse necessario praticare un taglio cesareo o qualsiasi altro intervento, l’anestesia potrà essere somministrata attraverso questo dispositivo.

2.2 DIPARTIMENTO ORTOPEDIA E RIABILITAZIONE

U.O.C. ORTOPEDIA La Mission dell'U.O. è il trattamento delle lesioni traumatiche degli arti sia in fase d'urgenza che differita, nonché la patologia artrosica delle grandi articolazioni. Le principali patologie trattate in regime di ricovero sono: lesioni traumatiche degli arti; malattie degenerative ed infiammatorie articolari; deformità congenite e acquisite del piede, anca, ginocchio e della caviglia; patologie reumatologiche, infiammatorie e traumatiche; patologie capsulo-legamentose del ginocchio. I punti di forza/ prestazioni ritenute qualificanti sono:

CHIRURGIA PROTESICA DI ANCA E GINOCHIO CHIRURGIA ARTROSCOPICA DI PLASTICA LEGAMENTOSA

L’attività della chirurgia protesica si attesta su circa 100 protesi anca e ginocchio / anno, costituendo un punto di eccellenza nel campo dell’assistenza pubblica e mostra di essere in linea con le gli obiettivi strategici regionali che prevedono la riduzione della migrazione per protesi di anca dalla Regione Campania.

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U.O.C. MEDICINA RIABILITATIVA Con delibera n. 529 del 08/09/2005 è stato approvato il progetto finalizzato all’attivazione dell’U.O. Medicina Riabilitativa presso il Presidio Ospedaliero, che ha quale fine la migliore tutela dei cittadini utenti che presentino necessità di una presa in carico riabilitativa. E’ stato stipulato con l’A.O.U. Careggi di Firenze un accordo per disciplinare le attività di interesse comune relativa alla progettazione, costituzione e funzionamento di un Centro riabilitativo di eccellenza per medullolesi. Mission L’U.O. Medicina Riabilitativa svolge la sua attività al fine di assistere persone disabili per effetto di menomazioni fisiche e cognitive, senza distinzione di età, a raggiungere il massimo livello di indipendenza, sul piano fisico, psicologico e sociale; la migliore capacità di interazione con l’ambiente e la migliore qualità di vita connessa alla malattia di base e dalle risorse disponibili. L’U.O. Medicina riabilitativa eroga interventi riabilitativi intensivi svolgendo funzione di 2° e 3° livello (queste ultime nei confronti di soggetti mielolesi) definite secondo quanto indicato dal PSN 1994/1996 (DPR 107/94), e dalle successive Linee Guida per l’organizzazione della riabilitazione sul territorio Nazionale e Regionale. L’U.O. Medicina Riabilitativa eroga le prestazioni in regime di ricovero ordinario ed in regime di ricovero in Day Hospital di riabilitazione intensiva in collaborazione con le Unità Operative ed i Dipartimenti Ospedalieri nonché in collaborazione con l’U.O. Medicina dello Sport e con il Centro Polivalente di Riabilitazione Australia. L’U.O. Medicina Riabilitativa svolge funzioni di governo clinico delle attività riabilitative intensive ed estensive aziendali. Gli interventi riabilitativi intensivi in regime di ricovero ordinario sono effettuati per pazienti affetti da disabilità di varie origini e gravità tale da rendere necessaria una tutela medica ed interventi di nursing specificatamente dedicato ed articolato nell’arco delle 24h, e un intervento riabilitativo intensivo interprofessionale multicomprensivo distribuito nell’arco dell’intera giornata, e/o un monitoraggio continuo durante o dopo definiti interventi riabilitativi (di trattamento o valutazione). L’Unità non è indirizzata a pazienti con danno cerebrale connatale, o a carattere ingravescente progressivo (ad esempio neoplasia in rapida evoluzione, malattie eredodegenerative, etc.) per i quali non sia prevedibile modificare in tempi ragionevoli il livello di disabilità mediante l’utilizzo di interventi riabilitativi. Vengono erogati interventi di 2° livello e, limitatamente ai soggetti affetti da mielolesioni, di 3° livello. Gli interventi in regime di Day Hospital vengono effettuati come 2° livello per pazienti affetti da disabilità di varia natura, e tali da richiedere intervento riabilitativo multicomprensivo, distribuito nell’arco della giornata, secondo necessità di tutela medica e/o nursing dedicato nell’arco delle 24h, e/o di monitoraggio nell’arco della giornata dopo definiti interventi riabilitativi (di trattamento o valutazione). Limitatamente alle mielolesioni vengono erogati interventi di 3° livello. Gli interventi in regime ambulatoriale sono previsti per attività finalizzata a follow up dei soggetti presi in carico, alla valutazione di soggetti che avanzino richiesta di presa in carico da parte della U.O. Medicina Riabilitativa e alla fornitura di secondi pareri relativi alla possibilità di recupero di soggetti neurolesi (Dipartimento Ospedale/Territorio).

2.3 DIPARTIMENTO AREA MEDICA

U.O.C. PEDIATRIA L’U.O.C. di Pediatria e Neonatologia si caratterizza, oltre all’attività istituzionale di diagnosi e cura, per far parte del network del Progetto “Andrea”, per essere Centro di riferimento

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provinciale per le vaccinazioni nei “soggetti a rischio” e per la profilassi per il Virus respiratorio Sinciziale. L’U.O.C. di Pediatria è stata la prima Struttura in Campania a far parte del Progetto “Andrea”, ossia reparto amico del bambino con una serie di misure e di attività che si pongono obiettivi precisi: rendere la degenza del bambino il meno traumatica possibile riproducendo intorno al piccolo una condizione di normale quotidianità anche attraverso l’aspetto esteriore del reparto con ambienti colorati che raffigurano personaggi cari all’infanzia e un’attrezzata ludoteca. Un elemento pregnante di integrazione con il territorio, è l’essere Centro Provinciale di riferimento per quei genitori i cui figli, trovandosi in condizioni particolari che impediscono la somministrazione di vaccini nei normali Centri vaccinali, possono essere vaccinati in sicurezza nella nostra Struttura. Altro elemento caratterizzante la nostra Unità Operativa è la profilassi con un anticorpo monoclonale (Palivizumab) contro il VRS in lattanti nati da età gestionale estremamente bassa, affetti da broncodisplasia e da cardiopatie congenite che, proprio per queste patologie di cui sono portatori, sono considerati ad altissimo rischio di mortalità se contraggono l’infezione da Virus Respiratorio Sinciziale tristemente ricordato anche come “male oscuro” che tante vittime procurò alla fine degli anni ’70 proprio in Campania.

U.O.C. MEDICINA L’U.O. Medicina nel corso del 2005 ha attuato un processo di miglioramento della qualità assistenziale in concomitanza alla recente rimodulazione logistica con adeguamento degli standard alberghieri e maggiore attenzione al comfort dell’utente anche attraverso la disposizione di camere a due/tre letti. La Mission dell’Unità Operativa è curare la patologia medica di tipo acuto degli apparati cardiologico, gastrointestinale, neurologico, respiratorio, endocrino nonché la patologia oncologica. Le principali patologie trattate in regime di ricovero sono le malattie metaboliche (obesità – diabete), cardiovascolari, gastrointestinali, neoplastiche, reumatiche, neurologiche e polmonari. E’ in corso di elaborazione con la Direzione Sanitaria del Presidio un protocollo operativo relativo alle emergenze mediche, rispondente anche alle necessità di screenare le richieste dell’utenza al pronto Soccorso non necessitanti di risposte urgenti. E’ inoltre in corso una elaborazione di protocolli di Day Hospital relativi alle varie patologie afferenti all’Unità Operativa Medicina.

U.O.C. NEFROLOGIA E DIALISI L’U.O. di Nefrologia e Dialisi ha iniziato la sua attività istituzionale nel gennaio 2003 con l’attivazione del DH e dell’ambulatorio nefrologico. Da subito è iniziata una stretta collaborazione con il territorio con l’attivazione di ambulatori nefrologici presso i Distretti Sanitari di Cervinara, Lauro e Montemiletto e successivamente di Montoro (2004) e di Baiano (2005). Nel settembre 2003 si è iniziata l’attività di emodialisi per urgenze dotandosi di monitor di dialisi con deionizzatore portatile. Nell’ottobre dello stesso anno si è iniziata l’attività di ricovero ordinario in Nefrologia. Nel luglio 2004 si è inaugurato il Centro dialisi dotato di n° 10 posti rene. La costruzione del nuovo centro dialisi è avvenuta mediante una gara in Service che è iniziata nel giugno del 2003 e ha consentito alla ASL un investimento proporzionato all’attività dialitica in svolgimento: infatti il rimborso alla ditta vincitrice dell’appalto avviene in 5 anni mensilmente in proporzione al numero di dialisi effettuate. Attualmente i personale è costituito da 3 medici (di cui uno con responsabilità di direttore) 4 infermieri (di cui uno con responsabilità di coordinatore) e 1 OTA.

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L’attività nefrologica è in costante e continuo aumento come evidenziato nella figura, nonostante la presenza di un privato capillarmente diffuso sul territorio.

229

491

612

120

213 241

969 83 41

514

1097

0

200

400

600

800

1000

1200

num

ero

amb DH Ric HD

20032004nov-05

I punti di forza dell’U.O. di Nefrologia sono:

la buona penetrazione nel territorio (a testimonianza di tanto sforzo è la percorrenza di circa 6 mila Kilometri nel 2005 per trasferte verso i distretti) e l’attività di ricovero in ordinario e/o in DH della popolazione afferente al DSB di Lauro, Cervinara e Montemiletto per circa il 40 % dell’attività ospedaliera;

l’assenza di liste di attesa; la qualità del trattamento dialitico che unico in Campania si può avvalere di un sistema

di distribuzione con anello in acciaio e sterilizzazione a vapore oltre che chimica; l’uso quotidiano nella pratica clinica delle Linee Guida Nefrologiche; l’attività scientifica e di ricerca che hanno visto la pubblicazione di circa 30 lavori su

riviste indicizzate nel periodo 2003-2005, la partecipazione a numerosi corsi di aggiornamento, l’organizzazione di corsi ECM per infermieri, l’individuazione di Solofra come centro di riferimento nazionale per lo studio della dieta artificiale con AAEE e Chetoanaloghi nel rallentamento della progressione dell’IRC.

3 DIPARTIMENTO AREA DEI SERVIZI

U.O.C. ANESTESIA e RIANIMAZIONE L’U.O. di Anestesia e Rianimazione ha profondamente mutato l’assetto organizzativo, la qualità del lavoro e la sicurezza dei pazienti acquisendo nuove risorse umane, introducendo attrezzature e presidi di ultima generazione, aumentando la gamma di prestazioni. Nella fase preoperatoria sono state adottate metodiche molto più accurate di valutazione delle condizioni cliniche del paziente per misurare il grado del rischio anestesiologico. Viene data inoltre maggiore importanza al dialogo con il paziente che riceve così una corretta informazione sulle sue condizioni di salute, sulle complicanze a cui potrà andare incontro, sulle tecniche di anestesia a cui sarà sottoposto e sul trattamento antalgico post-operatorio. Nella fase operatoria è migliorata la sicurezza del lavoro e la sicurezza del paziente grazie all’impiego di nuove apparecchiature di monitoraggio delle funzioni vitali che consentono di misurare anche la profondità dell’anestesia e di adeguare il dosaggio dei farmaci.

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Grazie ad una mirata formazione, la gamma di prestazioni si è inoltre arricchita di nuove tecniche come l’anestesia combinata, l’anestesia “blended”, i blocchi periferici, la peridurale continua. Quest’ultima tecnica ha consentito l’implementazione della partoanalgesia. Nel post-operatorio, in linea con gli obiettivi regionali che mirano alla affermazione dell’ospedale senza dolore, sono state introdotte scale di rilevazione del dolore in maniera da somministrare dosaggi appropriati di farmaci e garantire nel contempo il massimo comfort del paziente. E’ stata inoltre attivata l’attività ambulatoriale per le visite anestesiologiche e le terapie antalgiche. Tra esse ha riscosso particolare successo l’ozonoterapia intradiscale per il trattamento dell’ernia del disco. E’ prevedibile inoltre l’implementazione di nuove tecniche antalgiche come la radiofrequenza e l’ipertermia per la cura di altre affezioni dolorose. L’U.O. di Anestesia e Rianimazione ha promosso l’acquisizione di macrosimulatori per la didattica della rianimazione cardiopolmonare e della defibrillazione e di microsimulatori dedicati ai trattamenti di emergenza.

IL PRONTO SOCCORSO

Il Pronto Soccorso è l'Unità Operativa dedicata all'attività diagnostica e terapeutica di urgenza ed emergenza sanitaria ospedaliera e territoriale funzionante 24 ore su 24, in collegamento funzionale con la Centrale regionale 118. Mission Scopo del Pronto Soccorso è garantire e promuovere la qualità dell'assistenza nell'ambito dell'urgenza-emergenza attraverso l'organizzazione ed integrazione delle risorse aziendali. Triage All'arrivo in Pronto Soccorso un Infermiere Professionale, sulla base delle informazioni richieste e dalla valutazione dei principali parametri vitali, assegna un codice di priorità, per stabilire le priorità di cura legate alla gravità del quadro clinico espresso con un colore. ROSSO: massima urgenza GIALLO: urgenza elevata VERDE: urgenza lieve BIANCO: non urgente La informatizzazione del Pronto Soccorso

I DATI

PROSPETTO ATTIVITA’ DI PRONTO SOCCORSO ANNO 2002 - 2003 - 2004 E TERZO TRIMESTRE 2005

ANNO

ACCESSI IN P.S.

ACCESSI SEGUITI DA RICOVERO

PRESTAZIONI IN PRONTO S.

2002 16.183 1.803 27.692 2003 17.262 1.970 32.673 2004 18.537 2.865 60.461 III TRIM. 2005 16.084 2.604 58.670

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ASL AV 2 - P.O. "A. Landolfi" - Pronto Soccorso: distribuzione percentuale dei pazienti per fascia oraria. .

mattina42%

notte11%

pomeriggio47%

ASL Av 2 - P.O. "A Landolfi" - Pronto Soccorso. Distribuzione percentuale delle prestazioni.

m edicazione47%

sutura cute18%

altro17%

m ed.com pressiva2%bendaggio

4%sutura con adesivo

7%

m ed.ustione2%

rim oz.corpo estr.1%

bend.elastico1%

applic.stecca1%

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IL BLOCCO OPERATORIO

Il complesso operatorio è costituito dall'insieme dei locali per gli interventi di chirurgia generale e delle specialità chirurgiche. Oltre ai locali per gli interventi chirurgici comprende un locale per preparazione, risveglio e rianimazione immediata post-operatoria; Il blocco operatorio è costituito da due sale operatorie per interventi chirurgici ed un'altra sala operatoria per interventi ostetrico-ginecologici, in collegamento funzionale con il complesso per il parto agevolmente collegato con le degenze di ostetricia e con la neonatologia. La Mission del Servizio è offrire all’utente un servizio integrato chirurgico teso a garantire il ripristino delle funzioni dell'organismo, in situazioni di intervento programmato o di urgenza emergenza. Le principali funzioni del Servizio sono: Attivare il funzionamento delle sale Operatorie di Chirurgia Generale, Ortopedia e Ostetricia e Ginecologia; Attivare una corretta programmazione dei processi lavorativi.

I DATI

ATTIVITA’ BLOCCO OPERATORIO

ANNO

INTERVENTI

2002 2.502 2003 2.476 2004 2.802

III TRIM. 2005 2.418

%; 0

%; 52,5

%; 10,6

%; 20,5

%; 0,8 %; 0

%; 11,7

%; 20

10

20

30

40

50

60

giuntocadavere

rinvio mmg rifiutaricovero

ricoverato trasferito decedutoin PS

dimesso si allontanadal PS

ASL AV 2 - P.O. "A. Landolfi" - Pronto Soccorso: ripartizione percentuale degli eventi per esito finale. Dati 1° semestre 2005.

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U.O.C. NEUROFISIOPATOLOGIA L’U.O. di Neurofisiopatologia, già ubicata presso il Centro Australia dell’ASL AV 2 fino al 30/11/2004, è operativa, invece, dal 01/12/2004 presso il P.O. “A. Landolfi” e costituisce un centro di alta specializzazione relativamente alla diagnostica clinico-strumentale nell’ambito delle malattie neurologiche. In tal senso, in seno all’U.O. stessa, sono strutturati un laboratorio per l’esecuzione di esami elettromiografici-elettroneurografici nell’ambito della diagnostica delle malattie neuromuscolari, un laboratorio di neurofisiologia sensoriale e cognitiva, nonché il laboratorio di elettroencefalografia computerizzata. Alla diagnostica strumentale si affianca quella clinica attraverso l’organizzazione di un centro per la diagnosi e la cura del Morbo di Parkinson e di tutte le malattie neurovegetative (individuato come centro di riferimento regionale), nonché un centro per le epilessie e un centro per le cefalee. L’U.O. di Neurofisiopatologia interagisce operativamente con le Unità Operative del Presidio Ospedaliero attraverso l’esecuzione di consulenze specialistiche cliniche e strumentali. L’elevato indice di specializzazione del personale medico-tecnico dell’U.O. stessa ne ha fatto un Centro di riferimento per le valutazioni clinico-strumentali da parte delle commissioni regionali preposte alla diagnostica delle invalidità civili. Nel periodo 2004/2005 l’Unità Operativa ha praticamente triplicato il proprio carico di lavoro, partecipando con l’U.O. di chirurgia all’istituzione di un centro diagnostico e relativa terapia riabilitativa delle patologie del distretto Pudendo-Perineale.

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U.O.C. FARMACIA OSPEDALIERA Mission: programmazione, pianificazione e corretta gestione dell’assistenza farmaceutica ospedaliera

principali linee di attività

Redazione prontuario terapeutico ospedaliero in aderenza al P.T.O. Regionale Aggiornamenti: Commissione del 16/12/2003 Commissione del 03/06/2004

DISTRIBUZIONE DIRETTA DI FARMACI

Approvvigionamento di Farmaci Presidi medico chirurgici Dispositivi medici

Forniture alle U.O. di Farmaci , galenici Presidi m. c. Dispositivi medici

Monitoraggio ed analisi dei valori economici di consumo per centro di costo

Pianificazione delle procedure di acquisizione farmaci e materiali sanitari mediante l’elaborazione dei capitolati di gara di appalto per : fornitura farmaci – determina 542/2002 (validità triennale) fornitura emoderivati – deter 541/2003 ( biennale ) – deter. /2005 ( triennale) fornitura soluzioni infusionali – deter. 143/2003 (biennale ) – deter. 171/2005 (triennale) fornitura presidi per laparoscopia – det. 360/2004 (biennale) fornitura suture, suturatici - deter. 675/2002 (biennale) fornitura aghi e siringhe - deter. 232 /2002 (biennale) – indizione nuova gara novembre 2005 fornitura materiali per medicazioni – deter. 348/2003 - deter. 200 / 2005 (triennale) fornitura materiali monouso in tessuto non tessuto deter. 13/2005 (triennale) fornitura latti per prima infanzia (Pediatria) deter. 220/2005 fornitura gas terapeutici – deter. 552/2003 (biennale) indizione nuova gara novembre 2005 fornitura disinfettanti – determ. 199/2005 (biennale)

Erogazione di farmaci ai dimessi dal P.O. per il trattamento farmacologico relativo al primo ciclo di terapia . (D.G.R.C 4063/2001)

Erogazione diretta di farmaci di fascia H (esclusivo uso ospedaliero) ammessi per uso domiciliare ai sensi del D.P.R. 20/10/92 art. 6

Erogazione di farmaci antiblastici (uso im /endovescicale) ad impiego domiciliare (Decreto 14/1/1999 allegato 2)

Farmaci erogabili a carico del SSN, per pazienti senza valide alternative terapeutiche, ed inseriti nell’elenco istituito ai sensi della legge 648/96

Farmaco vigilanza

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Nella U.O. Farmacia Ospedaliera è istituita una FARMACIA TERRITORIALE con profili di attività rivolti alla completa integrazione Ospedale–Territorio, mediante i Punti di Distribuzione Farmaci Distrettuali. La Farmacia Territoriale dispone di un magazzino di stoccaggio differenziato da quello Ospedaliero per una attenta rilevazione ed attribuzione dei costi.

Farmacia Territoriale LINEE DI ATTIVITA’

programmazione acquisti approvvigionamenti, gestione magazzino, controlli quali-quantitativi

distribuzione attribuzione spesa per centri di costo

Forniture farmaci e p.m.c. a: Guardie Mediche Ambulatori specialistici distrettuali Laboratorio Analisi Radiologia Servizi di Emergenza ( 118 ) Ambulanze convenzionate Servizi Materno Infantili e Punti Vaccinali Servizi di Salute Mentale Servizi Veterinari RSA Ecc.(Tutti i servizi distrettuali che necessitano di farmaci e pmc)

Forniture ai Punti di distribuzione Farmaci Distrettuali di : Farmaci e pmc per pazienti in ADI Farmaci inseriti nella duplice via di distribuzione (all. 2 ) Farmaci in OPS 2 ad uso domiciliare Sacche per nutrizione parenterale

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U.O.C. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Le tecnologie presenti nella struttura ospedaliera sono idonee e sono garantite da contratti di manutenzione, di cui alcuni full risk, mentre l’acquisizione di nuove tecnologie è stata garantita da procedimenti di gara con la preparazione del capitolato tecnico a cura del responsabile dell’area dipartimentale, in collaborazione con i referenti delle strutture e con le figure tecniche specifiche presenti nell’azienda. Le gare per nuove acquisizioni tecnologiche hanno previsto la stipulazione di contratti di leasing. Questo tipo di contratto ha permesso di: • migliorare in modo notevole la qualità diagnostica • attrarre e fidelizzare dell’utenza • elevare il grado di assistenza erogata e percepita • diluire nel tempo il costo dell’attrezzatura • assicurarsi un contratto manutentivo full risk comprensivo nel prezzo • assicurarsi l’aggiornamento macchina comprensivo nel prezzo • acquisire tecnologie che altrimenti non sarebbero state acquisite • ammortizzare agevolmente il costo, durante il periodo di leasing, con il mancato trasferimento di risorse all’esterno dell’Azienda e, nello stesso tempo, acquisendo risorse economiche fresche (ticket).

Interventi di tipo strutturale e organizzativo sia in ambito ospedaliero che distrettuale

L’U.O. di Radiologia del Presidio Ospedaliero, nel corso del triennio 2002/2005:

• ha rimodulato significativamente la propria attività assistenziale sia qualitativamente che quantitativamente;

• sono stati migliorati i locali per una più confortevole accoglienza dell'utenza; • si effettua verifica qualitativa routinaria delle attrezzature diagnostiche. Sono state acquisite nuove tecnologie quali: 1. programmi di AngioTC e CoronarografiaTC; Endoscopia Virtuale TC; 2. telecomandato Digitale diretto; 3. mammografo Digitale Stereotassico e WORK-STATION dedicata con programma

avanzato di diagnosi assistita ( CAD ); 4. sistema di acquisizione indiretta di immagini digitali mediante Computer Radiografy (C

R); 5. eliminazione delle camere oscure con documentazione delle immagini mediante

stampanti laser; 6. Informatizzazione della radiologia mediante rete locale; 7. apparecchiatura radiologica digitale in sala operatoria di chirurgia; 8. apparecchiatura mobile per esami a letto; 9. manutenzione ed aggiornamento delle attrezzature in dotazione mediante contratti

pluriennali full risk. L’U.O. di radiologia ospedaliera, inoltre, è di supporto:

• alle attività di screening territoriali della mammella e del colon-retto; • alle valutazione dei lavoratori esposti all’amianto (a supporto della commissione ad hoc

istituita dalla nostra azienda); • alle commissioni di invalidità sia aziendali che ministeriali; • al medico competente dell’azienda con l’esecuzione di esami radiologici richiesti; • alle UOMS territoriali con l’esecuzione di esami radiologici richiesti;

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ATTIVITA’ NEL TRIENNIO 2002/2005

2002 ATTIVITA' INTERNI ESTERNI TOTALE

TAC 1838 2517 4355

ECO 2721 3199 5920

RX 9121 6799 15920 2003

ATTIVITA' INTERNI ESTERNI TOTALE

TAC 1957 3407 5364

ECO 2808 4272 7080

RX 11214 10923 22137 2004

ATTIVITA' INTERNI ESTERNI TOTALE

TAC 2691 5290 7981

ECO 3975 5095 9070

RX 12662 7566 20228 2005 FINO ALL'08/11/2005

ATTIVITA' INTERNI ESTERNI TOTALE

TAC 2624 5685 8309

ECO 2477 3618 7095

RX 11562 6501 18063

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L'U.O. di Diagnostica per Immagini P.O. è così articolata:

E C O G R A F I A

Epatica, Linfonodi

Ecografia Bmode Eco Color e Power ColorDoppler Eco con nuovo contrasto stabile

Tecniche speciali

Testicoli, Epatica vasi addominali Biopsia ecoguidata Reni, Trauma Eco intraoperatoria Addomino Pelvica

Muscolo-Tendinea Parti Molli

Mammella, Tiroide Anca Neonatali

Endocavitarie: transrettale e transvaginale

T A C MULTISTRATO

Cranio osseo, cerebrale, splacnocranio; Collo; Torace, Torace HRTC; Addomino Pelvica, Articolare, AngioTC dei grossi vasi, TC delle arterie coronariche , Endoscopia Virtuale, Biopsia TCguidata (prelievo citologico), Interventistica TCguidata (svuotamento ascessi, formazioni cistiche…..)

R A D I O L O G I A T R A D I Z I O N A L E

RX Tradizionale Torace, Segmenti scheletrici, Esami diretti, OPT, ……. Defecografia, Enterodefecocistocolpografia Esami dell’apparato digerente a doppio contrasto( Clisma del colon e del tenue, Esofago, Stomaco-duodeno…) Esami con contrasto iodato per venam ( Urografia, Cistografia, Cistouretrografia minzionale, Cistouretrografia retrograda, uretropielografia ascendente …….) Esame con contrasto iodato oleoso (Isterosalpingografia, Duttogalattografia) Mammografia (Mammografia Digitale stereotassica con prelievi citologici e istologici con l’ausilio del Mammotone, posizionamento reperi mammari …)

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U.O.C. LABORATORIO ANALISI La Mission del Servizio è eseguire le indagini di Chimica, Clinica e Microbiologia operando nel rispetto dei principi di qualità. I principali esami diagnostici effettuati sono: esecuzione prelievi raccolta campioni materiale organico esecuzione degli esami di chimica clinica e microbiologia elencate nel Tariffario Regionale Punti di forza dell’Unità Operativa sono:

adozione di linee guida e procedure l’avvio della Donazione del cordone ombelicale

Unità integrata per la diagnosi e la riabilitazione dell’incontinenza Le principali Linee guida adottate sono:

linee guida per al realizzazione e l’accettazione dei prelievi procedure di gestione delle attività di accettazione e refertazione DU005 procedure di gestione delle attività di urgenze ed emergenza guida ai servizi del Laboratorio del P.O.

I punti di forza del Servizio sono:

• ottimizzazione degli spazi e dei tempi di accoglienza; • ottimizzazione delle attività operative del laboratorio, tramite una organizzazione

interna efficiente ed efficace, in modo da favorire la refertazione degli esami in tempi contenuti.

4 IL CONTROLLO DI GESTIONE IN OSPEDALE

Attivazione del processo di programmazione e controllo di gestione nell’ambito del P.O. di Solofra e contestuale attivazione di un nucleo operativo costituito nell’ambito della direzione del presidio, deputato alla gestione autonoma di tale processo.

Aspetti gestionali critici

Budget operativo Budget delle innovazioni

Risorse invariate

OBIETTIVI

Nuove risorse

OBIETTIVI

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L’Azienda Sanitaria Avellino 2 è, come noto, impegnata nell’attivazione del processo di programmazione e controllo a livello generale aziendale ed ha a tal fine attivato un rapporto di collaborazione con un consulente esterno che da quasi 2 anni sta lavorando a supporto della realizzazione degli strumenti e delle procedure che del controllo di gestione costituiscono indispensabile premessa (definizione del piano dei centri di costo aziendale del piano dei conti, attivazione della contabilità analitica per centri di costo, progettazione e sviluppo del sistema di reporting). L’attivazione di un sistema di un controllo di gestione in una realtà articolata e complessa, qual’è l’Azienda Sanitaria, presenta particolari criticità, tra le quali è rilevante la dimensione di processo ed il coinvolgimento della Dirigenza ai vari livelli in cui essa si articola e nelle diverse strutture organizzative aziendali. In altri termini il CdG non deve essere una sovrastruttura esterna alla realtà organizzativa aziendale ma deve costituire “habitus” mentale che deve ispirare i comportamenti di tutta la dirigenza. Coerentemente con questa peculiarietà si è deciso di istituire all’interno della Direzione del Presidio Ospedaliero di Solofra un nucleo operativo deputato a presidiare il processo di programmazione e controllo nelle varie fasi in cui esso si sviluppa: a) identificazione degli obiettivi programmatici del Presidio Ospedaliero nel suo complesso; b) negoziazione degli obiettivi specifici con le diverse Unità Operative in cui si articola il Presidio (budget per Unità Operativa); c) monitoraggio sistematico dell’andamento gestionale ed analisi degli scostamenti rispetto al budget; d) discussione con i responsabili delle Unità Operative degli scostamenti più rilevanti ed identificazione degli interventi idonei a riallineare i risultati gestionali rispetto agli obiettivi programmati. Il concreto svolgimento delle fasi in cui si articola il controllo di gestione, come sopra indicato, presuppone la disponibilità di strumenti di rilevazione ed analisi dei dati che consentano di ricavare tutte le informazioni necessarie a supportare le diverse fasi del processo. A tal fine si è deciso, nell’ambito di tale Nucleo Operativo, di progettare e sviluppare un software applicativo specificamente dedicato al P.O. e autonomamente gestito da questo che consenta di raccordare e portare a sintesi tutti i dati che le diverse procedure, già in funzione presso il Presidio Ospedaliero, producono: - rilevazione presenze; - sistema S.D.O./D.R.G.; - contabilità di magazzino dei farmaci e materiali sanitari; - reportistica relativa ai servizi di Diagnostica per Immagini e di Laboratorio; - servizi appaltati (vitto, lavanderia, pulizia). L’attivazione di tale sistema informatico consentirà, tra l’altro, di evidenziare quali dati necessari per un corretto controllo di gestione non risultano oggi direttamente rilevabili dalle procedure esistenti e conseguentemente progettare ed attivare dei moduli informatici “ad hoc” che consentano la rilevazione sistematica ed informatizzata di tutti i dati necessari. È stato in primo luogo progettato e realizzato un sistema di report di sintesi, che per ogni U.O. in cui si articola il P.O., riporta una serie di dati articolati per aree omogenee e concernenti gli aspetti di cui all’allegata scheda (allegato A). L’impianto di questo sistema di reporting è stato costruito nell’ambito di un modulo di formazione-sperimentazione svolto presso il Presidio nel periodo ottobre/novembre 2003, con il coinvolgimento attivo di tutti i responsabili delle strutture complesse in cui si articola il Presidio ed ha consentito tra l’altro di porre in evidenza il rapporto tra valore e costo della produzione nelle diverse Unità Operative e nell’ospedale nel suo complesso. Quale sviluppo logico di questo impianto è stato successivamente progettato e sviluppato un sistema di reporting che consente un’analisi dinamica della variazione nel tempo dei dati elementari e degli indicatori ad essi correlati, nonché il confronto della variabilità di tali indicatori tra le diverse Unità Operative. in cui si articola il Presidio. Nella scelta degli indicatori è stata prestata particolare attenzione ad enucleare quegli indicatori che evidenziano

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i livelli di attività e di servizio raggiunti dai centri di responsabilità e facilitano un’analisi degli scostamenti tra obiettivi di budget e risultati gestionali. In tal modo gli obiettivi di attività possono essere espressi mediante l’utilizzo di:

1. parametri rappresentativi di un volume di prestazioni (vedi allegato B) – indicatori di risultato;

2. indici che rapportano volumi di prestazioni a parametri espressivi della capacità produttiva (vedi allegato B) – indicatori di efficienza;

3. indicatori di natura economica specifici di efficienza sia sul versante dei costi (ad es. spesa farmaceutica per giornata di degenza) ovvero, sul versante delle entrate – ricavi (ad es. rimborso medio per ricovero, per giornata di degenza, per u.o.) – allegato C;

4. infine mettendo in relazione il rimborso teorico complessivo per ospedale o per reparto con i costi da esso sostenuti, è disponibile un indicatore estremamente sintetico ed efficace dei risultati di gestione che è rappresentato dalla differenza fra i costi e i ricavi, che può essere positivo (utile economico) o negativo (perdita).

Tale impostazione rende evidenti eventuali inefficienze tecniche dei servizi resi (margini negativi risultanti da uno squilibrio fra costi di produzione e ricavi). Su queste basi logico-concettuali è stata predisposta la reportistica allegata che costituisce un primo organico strumento di valutazione e di riflessione, finalizzato a dare concreto spessore a quel processo di responsabilizzazione diffusa che rappresenta contenuto e sostanza del processo di programmazione e controllo. Contestualmente al processo di negoziazione del budget complessivo del Presidio che è stato approvato nell’incontro con tutti i responsabili delle strutture complesse in cui si articola il Presidio in data 10/02/2005, è stata avviata la predisposizione di una scheda di budget a supporto della formalizzazione degli obiettivi delle diverse Unità Operative che sarà utilizzata nella negoziazione del budget relativa all’anno 2006, negoziazione che proprio in relazione al lavoro precedentemente svolto sarà possibile anticipare e rendere coerente e sincrona con il processo complessivo di programmazione a livello aziendale. Nell’ambito di tale scheda è stata dedicata una sezione specifica alla formalizzazione delle richieste di nuove risorse strumentali, richieste che troppo spesso non sono supportate da una approfondita ed adeguata analisi dell’effettiva necessità e congruità dell’investimento in relazione ai volumi di attività nonché al grado di obsolescenza delle risorse strumentali disponibili. Al fine di facilitare tale analisi è stato predisposto un elenco delle risorse strumentali a disposizione di ciascun CdR sulla scorta delle informazioni contenute nell’inventario aziendale. L’analisi della dotazione di beni strumentali disponibili è, infatti, il necessario presupposto per la definizione:

dei cespiti da sostituire (a causa di senescenza/obsolescenza); delle nuove immobilizzazioni da acquisire per lo sviluppo dei servizi erogati

dall’azienda. dei volumi di prestazioni erogati da ciascuna strumentazione (costo/beneficio)

Tra i moduli informatici specifici ai quali si è fatto precedentemente riferimento, particolare rilievo riveste la progettazione e lo sviluppo di un modulo già installato ed operativo presso la direzione del P.O. che consente di gestire autonomamente il personale dipendente che presta servizio presso il Presidio Ospedaliero con riferimento ai seguenti aspetti: - movimentazione del personale che presta servizio presso il Presidio Ospedaliero di Solofra, con possibilità di produrre report che evidenziano il personale operante presso le diverse UU.OO. ad una qualsivoglia data, o con riferimento ad un qualsiasi intervallo di tempo (storicizzazione dinamica del dato); - gestione delle ore di lavoro straordinario e calcolo dei relativi costi con possibilità di produrre report che evidenziano le ore di straordinario e relativi costi per singole Unità

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Operative, per profili giuridici, per aree contrattuali o per qualsiasi combinazione di tali variabili; - gestione delle pronte disponibilità con modalità analoghe a quelle previste per il lavoro straordinario; - calcolo dei costi per centri di costo del personale dipendente non basato su un mero riversamento delle competenze mensilmente corrisposte, ma adottando la metodologia dei costi standard per macro voci stipendiali. Le macro voci stipendiali prese in considerazione sono: a) competenze fisse (intendendo ricomprese in questa voce tutte le indennità ricorrenti e non legate alla presenza in servizio) quali ad esempio lo stipendio base, l’indennità di posizione fissa e variabile, l’indennità integrativa speciale, l’indennità di specificità medica. b) lavoro straordinario nelle diverse accezioni contrattualmente previste (diurno, notturno, festivo, notturno festivo); c) indennità di pronta disponibilità; d) prestazioni aggiuntive (ore di presenza aggiuntive rispetto all’orario contrattuale assicurate in particolare dal personale medico a fronte di un compenso orario preventivamente concordato sotto forma di LPI come previsto dal CCNL 1998/2001 che al riguardo prevede la possibilità di contrattare con l’azienda il pagamento sotto forma di LPI di prestazioni richieste direttamente dall’azienda stessa, in via eccezionale e temporanea, allo scopo di ridurre le liste di attesa o di acquisire prestazioni aggiuntive, in presenza di carenza di organico ed impossibilità anche momentanea a coprire i relativi posti, art. 55, comma 2). Non sono ricomprese nel calcolo dei costi le competenze accessorie, quale la retribuzione di risultato (che deve essere gestita a parte tenendo conto delle peculiarità che questa componente di costo presenta nella sua determinazione ex ante e nella sua liquidazione ex post) né altri costi quali indennità di trasferta, missione, rimborso spese costi che per la loro intrinseca natura non costituiscono componenti del costo del lavoro. E’, infine, opportuno sottolineare che il valore aggiunto più significativo dell’esperienza fin qui svolta non è tanto nella capacità di incidere sull’andamento della gestione (che ovviamente rimane l’obiettivo finale del processo avviato) quanto nella crescita delle conoscenze della sensibilità, della capacità di analisi della dirigenza del P.O. , in particolare proprio attraverso l’attivazione del N.O. costituito nell’ambito del P.O., e nella implementazione di strumenti che consentiranno a questo nucleo l’autonoma ed agevole gestione del processo di programmazione e controllo

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5 I SISTEMI INFORMATIVI Il sistema informativo del P.O. “A. Landolfi” rileva e gestisce i dati analitici di tutti i ricoveri ospedalieri (ordinari e in day hospital). Questo sistema raccoglie l'eredità della rilevazione dei Rapporti di Accettazione Dimissione, oggi sostituiti dalla Scheda di Dimissione Ospedaliera – SDO. Molteplici inoltre sono i flussi dati (ISTAT e Ministeriali) tra cui i Sistemi di Sorveglianza dell’Abortività Spontanea (mod. ISTAT D11) e dei Certificati di Assistenza al Parto, che integrano le informazioni sui dimessi.

La scheda di dimissione ospedaliera (SDO) La scheda di dimissione ospedaliera (SDO) viene istituita a livello nazionale con il Decreto Ministeriale del 28/12/1991 (GU 17/1/92) e i successivi decreti del ’93 e del ’94 la individuano come il supporto informativo su cui si basa il finanziamento dell’attività di ricovero. Il Dec. Min. del 21/11/05 ha disposto l’adozione sull’intero territorio nazionale, dal I° gennaio 2006, della versione italiana 2002 della IX classificazione internazionale delle malattie (ICD9CM) quale strumento ufficiale di codifica delle diagnosi, degli interventi e delle procedure congiuntamente all’utilizzo della versione 19 del sistema di classificazione delle prestazioni ospedaliere Diagnosis Related Groups (DRG). Presso la Direzione Sanitaria del Presidio vengono prodotti periodicamente rapporti sull’attività di ricovero che costituiscono una fonte di dati per ricerche e studi epidemiologici e di valutazione e programmazione dei servizi ospedalieri. L’attribuzione del DRG e il calcolo della valorizzazione del ricovero applicando la corrispondente tariffa regionale costituiscono la base per eventuali valutazioni economiche.

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LA GESTIONE INFORMATICA DEL FLUSSO DATI

I DATA BASE DISPONIBILI

• SPECIALISTICA

• FARMACI

• SPECIALISTICA

• RIABILITAZIONE

FLUSSO DATI

ATTIVITA’ AMBULATORIALI

ATTIVITA’ DI DEGENZA

FLUSSO DATI SDO/DRGs

OSPEDALE

SPECIALISTICA

FARMACI

RIABILITAZIONE

FILE A

FILE C

FILE D

FILE C

FILE H

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Direzione Sanitaria

UU.OO. U.O. ________________ Codice u.o.___________ n.prestazioni_________ tipologia ____________ consulenze___________ valore _______________ codice prestazione

FLUSSO ATTIVITA’ AMBULATORIALE

Informatizzazione File excel

S.I.A. I.C.C.

Invio trimestrale dati

S.I.O.

C.di G.

STS 21

MINISTERO SALUTE

DIREZIONE SANITARIA

REPORT

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Rilevazione annuale del personale di ruolo e non di ruolo, di quello temporaneamente assunto, interno e supplente che abbia un rapporto di impiego con l’Ente

HSP 24

HSP 22 bis

Codice disciplina n. P.L.

ISTAT D 9 bis

ISTAT D 11

ISTAT D 14

FLUSSO DATI - MINISTERO e ISTAT

STS 21

HSP 12

HPS 14

HSP 11

Rilevazione mensile del numero dei dimessi dall’Istituto di Cura distinti per ordinari, entrati e usciti stesso giorno e D.H.

Modello di rilevazione mensile dati per le donne dimesse per aborto spontaneo

Modello di trasmissione mensile delle schede di aborto spontaneo

Rilevazione annuale del numero di prestazioni e valore economico relativa all’attività specialistica ambulatoriale e di laboratorio

Rilevazione annuale apparecchiature tecnico biomediche presenti nella struttura

Rilevazione annuale dei posti letto, nel caso ci fosse una variazione relativa alla chiusura oppure apertura di un reparto, il modello viene compilato anche durante l’anno

Rilevazione annuale dei dati anagrafici relativi alla struttura

Rilevazione mensile relativa ai dati di Day Hospital, Nido, Pronto Soccorso, Sale Operatorie, Ospedalizzazione Domiciliare e Nati

Rilevazione mensile dei posti letto medi delle strutture di ricovero

STS 11

HSP 16

Rilevazione annuale dati anagrafici delle strutture sanitarie per l’attività di ambulatorio e laboratorio

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COMPENSAZIONE SANITARIA

PAZIENTE FUORI REGIONE

ESENZIONE per invalidità SI

Poliambulatorio

NO

UFFCIO TICKET

RICHIESTA DI LIBRETTO SANITARIO E/O DOCUMENTO DI

RICONOSCIMENTO RICETTE RICETTE

DIREZIONE SANITARIA

INFORMATIZZAZIONE COMPREG

UFFICIO COMPENSAZIONE

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6 I PROCESSI

Implementazione di metodiche di miglioramento continuo della qualità (MCQ)

AREA ACCESSO E PERCORSI

Modalità di accesso ai servizi e alle prestazioni ospedaliere

Al fine di pervenire ad una omogenea regolamentazione dei ricoveri, della fase di pre-post-ricovero e ambulatoriale ed a garanzia di equità di accesso e della massima trasparenza, la Direzione del Presidio ha proposto in una regolamentazione di seguito riportata. L’assistenza ospedaliera è erogata in forma di ricovero anche a ciclo diurno o in forma ambulatoriale. In specie sono previsti: 1. RICOVERO DI URGENZA E DI EMERGENZA Il ricovero per le urgenze cliniche viene attivato presso il P.S.G. per accesso diretto o su richiesta di intervento da parte del medico di guardia medica territoriale o dell’autorità costituita. 2. RICOVERO IN REGIME ORDINARIO Il ricovero ordinario o programmato, per patologie non urgenti, può essere proposto dal:

Medico di medicina generale Medico specialista del SSN

Il medico dell’U.O. che accetta l’utente, valutata la reale necessità e la disponibilità del posto letto, dispone il ricovero in reparto. Qualora il ricovero non fosse possibile nell’immediato, per indisponibilità del posto letto, si dovrà procedere alla prenotazione in apposito registro, con tempi di attesa subordinati alla tipologia delle patologie. Il ricovero in elezione può essere programmato anche dai dirigenti medici delle UU.OO. di degenza e dei servizi del Presidio, che una volta visitato il paziente in ambulatorio, provvedono al suo inserimento nel registro di prenotazione. 3. RICOVERO A CICLO DIURNO ( Day Hospital – Day Surgery) A tale forma di ricovero si può accedere con impegnativa del medico di base o su indicazione del medico specialista del SSN o dei dirigenti medici delle UU.OO. e servizi dell’ospedale che dispongono il ricovero a ciclo diurno del paziente già visitato in ambulatorio o precedentemente ricoverato in regime ordinario. Tutte le operazioni inerenti alla formale accettazione del ricovero, sia esso a ciclo continuo o a ciclo diurno, dovranno essere svolte presso l’Ufficio “Accettazione”. 4. PRESTAZIONI POST OPERATORIE Le prestazioni postoperatorie (per esempio la 1a visita di controllo o atti medico – chirurgici, necessari dopo un intervento chirurgico, come la rimozione di punti di sutura), legati allo stesso intervento ospedaliero e comprese nell’ambito della stessa tariffa del DRG non deve essere gravata da TICKET se effettuata entro il mese successivo alla dimissione. 5. PRESTAZIONI AMBULATORIALI L’assistenza specialistica ambulatoriale comprende le visite, le prestazioni specialistiche e di diagnostica strumentale e di laboratorio, nonché le altre prestazioni previste dal vigente nomenclatore tariffario regionale. Tali attività ambulatoriali, che il Presidio assicura a consulenza/supporto del MMG, è funzionalmente integrata con l’attività specialistica erogata da convenzionati interni o da strutture esterne convenzionate temporaneamente accreditate. Fanno eccezione, invece, quelle attività ambulatoriali pre e post ricovero, strettamente connesse alla degenza, che rientrano nelle competenze proprie del Presidio.

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Le prestazioni sono erogate presso il poliambulatorio o presso i servizi ospedalieri. L’accesso è subordinato alla prescrizione-proposta (richiesta) redatta su ricettario del SSN da parte del medico di MG e PLS, o da uno specialista pubblico o convenzionato. 6. PROCEDURA DI PRENOTAZIONE DEL RICOVERO ORDINARIO In merito alle modalità di prenotazione del Ricovero ordinario si propone la seguente procedura:

1. fermo restando la priorità dei ricoveri di urgenza e dei trasferimenti interni di ammalati ricoverati in altre UU.OO., le prenotazioni di ricoveri di elezione devono essere effettuate sul registro già in dotazione a tutte le UU.OO. di degenza, nei giorni feriali (dalle ore 8,00 alle ore 14,00) con numerazione progressiva da rispettare rigorosamente per la successiva chiamata di ricovero;

2. all’atto della prenotazione è auspicabile, anche se con approssimazione, fornire all’utente il prevedibile periodo di ricovero;

3. accertata la disponibilità del posto letto, la “ chiamata “ di ricovero dovrà essere effettuata seguendo rigorosamente l’ordine di prenotazione e avverrà con congruo anticipo rispetto alla data prevista;

4. in caso di mancata ricezione telefonica, da annotare sul registro, si procederà a telefonare al paziente di seguito prenotato, reiterando comunque la chiamata telefonica al precedente paziente per almeno tre giorni, annotando le motivazioni del mancato ricovero;

5. il ricovero del paziente prenotato avverrà secondo le procedure in atto; 6. i tempi di attesa non dovranno superare, di norma, circa tre mesi dalla

prenotazione. Nell’eventualità del superamento di tale periodo si ritiene dover sospendere le prenotazioni per circa un mese.

Il Direttore di Struttura Complessa è direttamente responsabile della tenuta del registro e della corretta gestione dei ricoveri ordinari. Può delegare uno o più collaboratori (comunicando i nominativi alla Direzione Sanitaria) che, unitamente al direttore di struttura complessa, sono responsabili della corretta gestione di tale istituto e di eventuali disservizi. Il direttore di struttura complessa, nell’ambito della sua autonomia professionale, è responsabile della gestione delle “ eccezioni” (es. pz. prenotato le cui condizioni cliniche sono peggiorate, lista operatoria etc.) potendo sovvertire, con motivazione scritta e ben circostanziata, l’ordine di prenotazione. 7. PREOSPEDALIZZAZIONE CHIRURGICA (gestione dei drop-out) Comprende gli accertamenti clinici e diagnostici (laboratoristici e strumentali) effettuati in regime ambulatoriale prima del ricovero ai fini di ridurre il periodo di degenza e purché segua all’indagine l’immediato ricovero. La procedura da seguire in tal caso, tenuto conto degli indirizzi regionali in merito, (DGRC N° 835 del 23/02/01, disciplinare tecnico dell’Ass.to alla Sanità Giunta Regione Campania all. alla DGRC N° 835 del 23/01/02, art.1 comma 18, legge 23/12/1996, N° 662), è la seguente: 1. all’atto della presentazione del paziente per eseguire gli esami preparatori richiesti e

prenotati dall’U.O. verrà compilata la cartella clinica, omettendo la data ed il numero progressivo nosologico;

2. sulla cartella clinica verrà posta la dicitura “PREOSPEDALIZZAZIONE” ai sensi dell’art.1,comma 18, della legge 23/12/96, n.662);

3. la dicitura “ PREOSPEDALIZZAZIONE” verrà posta anche nel diario clinico ove verrà annotata la data di presentazione del paziente, con timbro e firma del medico proponente dell’U.O.;

4. sulla richiesta di esami inviata ai servizi in indirizzo verrà riportata oltre ai dati anagrafici del pz. la suddetta dicitura di preospedalizzazione;

5. all’atto dell’ospedalizzazione, verrà annotato sulla SDO e sulla cartella clinica la data e il numero di ricovero del paziente (numero progressivo nosologico). Inoltre, l’ufficio accettazione provvederà a segnare alla voce “tipo di ricovero” il punto 4 “ricovero programmato con preospedalizzazione”;

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6. la formalizzazione del ricovero verrà effettuata: a) per l’intervento chirurgico, alla data del ricovero per l’intervento; b) in caso di decisione di inoperabilità , alla data della decisione stessa, utilizzando il codice “V641”; c) in caso di successivo rifiuto dell’intervento da parte del pz., alla data del rifiuto, utilizzando il codice “rifiuta intervento V642”; d) in caso di mancata di presentazione del paziente al ricovero per l’intervento, in quella stessa data, utilizzando il codice “rifiuta intervento V642”.

Nei casi di cui alle lett. b), c) e d) l’U.O. provvederà, comunque, alla registrazione della cartella clinica presso l’ufficio accettazione. In questo modo gli esami effettuati in preospedalizzazione (cioè in data antecedente il ricovero) verranno comunque inseriti, come per legge, nella SDO della ospedalizzazione del paziente. Le prestazioni in preospedalizzazione non sono soggette alla partecipazione alla spesa da parte del cittadino (art.1,comma 18 legge fin. 96 G.U.n.304 del 30/12/96) e la relativa prescrizione deve essere fatta in ambulatorio e non tramite medici di medicina generale. 8. ASSISTENZA AI CITTADINI STRANIERI Per i cittadini stranieri in temporaneo soggiorno in Italia l’assistenza ospedaliera in regime di ricovero è gratuita nei seguenti casi:

a) cittadini CEE, che presentano i modelli E 111; b) cittadini di altri Stati con i quali esistono accordi bilaterali, che presentano un

apposito modello rilasciato dal proprio ente di appartenenza; c) i cittadini extracomunitari, non in regola con il SSN, in possesso di tessera sanitaria

(STP), hanno diritto esclusivamente a prestazioni urgenti, per infortuni, maternità, continuità diagnostica terapeutica.

9. OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE L’O.D. è una procedura attraverso la quale il paziente in prosecuzione del ricovero ospedaliero per patologia acuta viene seguito, per il tempo necessario dal personale medico e infermieristico presso il proprio domicilio.

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RICOVERO

NO

ORDINARIO SI

RICOVERO Unità Operativa

SI

ACCESSO DIRETTO

PRONTO SOCORSO

REGISTRO PRENOTAZIONI

CHIAMATA DI RICOVERO

UFF.ACCET.CUP

SDO

Unità Operativa

NO

NOSI

URGENTE

PL LIBERO

DH-DS

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L’attività “Accesso e Percorsi”

L’attività in questa area è riconducibile all’obiettivo di migliorare la situazione esistente presso l’Ospedale, in particolar modo relativamente all’accesso e ai percorsi dell’utente verso e all’interno della Struttura Sanitaria, ma tenendo anche in debita considerazione i percorsi che gli operatori devono compiere quotidianamente nel loro ambito lavorativo. Nello specifico, l’attività si è sviluppata seguendo tre direttive principali: 1. l’analisi dei problemi esistenti; 2. l’identificazione di possibili strategie di miglioramento; 3. l’individuazione di obiettivi di miglioramento e di modalità di conservazione degli stessi. Tra le opere realizzate, citiamo:

l’installazione di una nuova segnaletica interna, che prevede il recupero di quella già esistente per consentire all’utente una migliore e più immediata individuazione della destinazione da raggiungere;

la collocazione di cartelli indicanti le uscite di sicurezza e le norme di comportamento da seguire in caso di emergenza, scritti in quattro lingue (italiano, inglese, francese e arabo) ed ubicati in tutte le Unità Operative e i Servizi. Il lavoro di identificazione delle possibili strategie di miglioramento si è concretizzato anche attraverso l’individuazione di fattori e di indicatori di qualità, misurabili con una scala di valori. Questo lavoro ha consentito di svolgere un’analisi della situazione dell’Ospedale, in relazione agli aspetti legati all’accesso e ai percorsi, e di individuare ulteriori priorità nel miglioramento continuo di quanto offerto. Infine, l’individuazione di obiettivi di qualità ha obbligato a ragionare sulle modalità di conservazione degli stessi ed ha portato sia alla stesura di procedure di verifica costante di quanto realizzato, sia all’individuazione di responsabili (singoli operatori o gruppi di miglioramento) del mantenimento dei risultati raggiunti. Questa attività porta comunque all’individuazione di ulteriori mancanze e limiti del Servizio, riproponendo, quindi, l’inizio di un percorso ciclico di analisi delle problematiche e di proposta di soluzioni per il costante miglioramento di quanto offerto.

Analisi delle problematiche relative ai percorsi esterni ed interni degli utenti e del personale

Identificazione di possibili strategie di miglioramento e ricerca di risorse per la loro realizzazione

Individuazione dei fattori di qualità Definizione di indicatori misurabili Ponderazione degli indicatori

Messa a punto di strategie di miglioramento continuo di qualità, finalizzate ad una verifica costante delle problematiche relative all’accesso e ai percorsi e delle soluzioni di volta in volta proposte

Analisi della situazione dell’Ospedale

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AREA Accoglienza e Mediazione

La Transcultura al Servizio di Tutti Nell’area Accoglienza e Mediazione il P.O. in collaborazione con l’U.O. Pari Opportunità ha elaborato un progetto che aiuta a realizzare percorsi non condizionati dalle differenze culturali e linguistiche, per tutti gli extracomunitari che hanno bisogno di cura, assistenza ospedaliera e nello specifico è stato fatto un programma per la dimissione protetta dell’utente extracomunitario. Il programma è sinteticamente basato su percorsi di miglioramento condivisi e partecipati, attuati mediante alleanze strategiche tra operatori, cittadini e forze sociali. È un nodo di rete che si caratterizza come strumento di informazione e divulgazione, mezzo di promozione e di facilitazione di percorsi innovativi. È una risorsa a disposizione degli operatori, dell’ospedale, delle associazioni legate al mondo dell’immigrazione e di quelle socio sanitarie. Obiettivi •Sostenere il lavoro degli operatori che sono quotidianamente a contatto con l’utenza straniera e individuare le rispettive criticità attraverso costanti rilevazioni. •Facilitare i cittadini stranieri nell’accesso, nella fruibilità dei servizi e nella permanenza in ospedale. •Attivare una rete di "facilitatori" (medici, infermieri, tecnici, amministrativi) promuovendo lo scambio di esperienze, la diffusione di buone prassi e i progetti relativi al tema dell’accoglienza e della transcultura. •Fornire consulenza nella progettazione, formazione e ricerca di interventi che promuovano l’accoglienza della multiculturalità. •Contribuire nel migliorare la qualità percepita dall’utente nel processo di accoglienza in termini di personalizzazione, umanizzazione e informazione. •Favorire lo sviluppo della rete dei servizi ospedalieri, territoriali pubblici e di volontariato. Le attività intraprese Interventi che permettono di ottimizzare i rapporti tra operatori e pazienti: •Mediazione culturale •Mediazione linguistica •Mediazione nella gestione di pratiche amministrative Consulenza nel costruire e migliorare strumenti di comunicazione che favoriscano l’accoglienza: •Traduzione multilingue •Produzione di modulistica, circolari, opuscoli informativi, cartellonistica multilingue Sono stati elaborati modelli di consenso informato in cinese. Formazione per settori specifici e/o trasversali relativi ai temi della transculturalità, immigrazione ed accoglienza •Eventi informativi Consulenza nella progettazione per collaborazioni con il terzo settore (servizio civile volontario, volontariato ...)

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AREA PRIVACY

TRATTAMENTI ATTUALMENTE IN ESSERE PRESSO IL PRESIDIO OSPEDALIERO SINOSSI

Assistenza ospedaliera in regime di ricovero e domiciliare RICOVERO PROGRAMMATO

ACCETTAZIONE - CUP - COMPREG

NASCITA – ABORTO SPONTANEO

REGISTRO NAZIONALE DIALISI – REGISTRO TUMORI REGIONALE - RENCAM – CEDAP - Indagini sul grado di soddisfazione dei servizi da parte degli utenti

Assistenza specialistica ambulatoriale e riabilitazione

Esiti della gravidanza

Trattamenti per scopi scientifici; registri e studi epidemiologici

Profilassi generale delle malattie infettive

Programmi di diagnosi precoce

RICOVERO IN URGENZA DOMICILIARE

NOTIFICA MALATTIE INFETTIVE E ALTRI ADEMPIMENTI CORRELATI

SCREENING CA COLON RETTO E CA MAMMARIO

Assistenza farmaceutica ospedaliera Erogazione 1° ciclo di terapia – farmaci duplice via di distribuzione

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AREA PRIVACY

Gli interventi

Rafforzamento privacy e diritto

all’immagine (fotografie etc.)

Rispetto privacy nel

ritiro della documentazione

ambulatoriale

Gestione code (linee di cortesia)

Gestione attese

(sostituzione chiamata nominativa con

chiamata numerica)

Riservatezza delle

comunicazioni interne concernenti lo stato di

salute degli assistiti (ricette, referti, etc.)

Comunicazione al paziente dei dati

concernenti la sua salute (cartella clinica, referti ambulatoriali)

Consenso del paziente alla comunicazione a terzi di informazioni sul proprio stato di

salute

Consenso del paziente alla comunicazione a terzi dei propri dati

anagrafici e dell’unità di ricovero

UTENTE

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Processi di Analisi e Reporting

SPERIMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI INDICATORI La Direzione Sanitaria del Presidio ha introdotto il monitoraggio continuo di indicatori, elaborando un set di indicatori di sintesi, al fine di verificare costantemente l’esito dei processi sia clinici sia organizzativi. Gli indicatori scelti esplorano l’area gestionale-economica (indicatori economici) e quella clinico-organizzativa. Nella scelta degli indicatori chiave ha collaborato con la direzione sanitaria l’U.O. Controllo di Gestione e l’U.O. Indirect Cost Control ed è stata coinvolta anche la dirigenza ospedaliera al fine di favorire la condivisione di intenti.

Analisi statistica dati di attività: Elaborazione e calcolo degli Indicatori di sintesi Confronto con UU.OO. Implementazione sistema di reporting

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ASL AV 2 - P.O. A. Landolfi. Andamento indicatori anni 2003/2005

59 67 74

0,86 0,82 0,73

147 151 135

0,1

1

10

100

1000

2003 2004 2005

T.O. V/C Pers

r icavi

costi

R/C

ricavicosti

R/C

ricavi

costi

R/C0

5 0 0 0

1 0 0 0 0

1 5 0 0 0

2 0 0 0 0

2 5 0 0 0

budget 1° tr im 2005 proiez.2005

ASL AV 2 - P .O. A. Landolf i: Consuntivo 1° trimestre 2005. analisi degli scostamenti rispetto

al budget.

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SPERIMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI INDICATORI INDICATORI ATTIVITA' OSPEDALIERA UU.OO. DI DEGENZA

2004

1° semestre

2005 proiezione

2005 INDICATORI DI INPUT ( RISORSE)

numero posti letto ordinari 126,5 115 115 numero posti letto in day hospital 16 11 11 numero posti letto in day surgery 6 6 6 numero medici per posto letto 1,73 1,58 1,58 numero infermieri per posto letto 1,03 1,13 1,13 totale personale per posto letto 2,20 2,42 1,37 numero dimessi per medico 75,68 39,53 79 numero dimessi per infermiere 42,50 22,20 44

INDICATORI DI OUTPUT (ATTIVITA') RICOVERI IN REGIME ORDINARIO numero ricoveri ordinari 5.525 2.886 5.772 numero giornate di degenza 31836 16.630 28.752 durata media della degenza media 5,76 5,76 4,98 indice di occupazione 68,95 68 68 indice di rotazione 43,68 25,10 50 indice di turnover < 1 2,10 1,4

peso medio DRG ricoveri ordinari 0,912 0,924 0,93

RICOVERI IN REGIME DIURNO

numero casi in day hospital 3421 1388 2776

numero accessi in day hospital 11356 6058 12116

indice di occupazione 283,90 302,9 302,9

presenza media annua 3,32 4,36 4,36

numero casi in day surgery 690 341 682

INDICATORI DI OUTCOME (RISULTATO) incidenza percentuale parti cesari 62,66 56,28 56,28 incidenza percentuale di ricoveri in DH 42,66 41 30 incidenza percentuale di ricoveri in DS 7,16 27,79 27,79

INDICATORI DI APPROPRIATEZZA percentuali dimessi reparti chirurgici con DRG medico in regime di ricovero ordinario 40,65 40,31 40,31

percentuali dimessi reparti chirurgici con DRG medico in regime di ricovero diurno 70,86 69,80 69,80

indice di copertura 42,99 42,11 42,11 indicatore di HCUP-AHRQ - utilizzazione e offerta 97,83 100,00 100

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0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

ric. Ord. DH

Distribuzione dei ricoveri per regime. Quadriennio 2002/2005.

2002

2003

2004

2005

0

2000000

4000000

6000000

8000000

10000000

12000000

ric. Ord. DH prest.amb.

Distribuzione de i ricavi per regime. Quadriennio 2002/2005.

2002200320042005

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0

10

20

30

40

50

60

70

80

Pop. Res. Pop. Non res.

Attrazione utenza ricoveri ordinari.Trend nel quadriennio 2002/2005.

2002200320042005

Flussi dei ricoveri distribuiti per fasce di età. Quadriennio 2002/2005

55_648%

45_549%

15_4437%

1_1413%

<19%>75

14%65_7410%

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7 LA FORMAZIONE

Le diverse tipologie di Formazione

FORMAZIONE E

AGGIORNAMENTO

OBBLIGATORIO FACOLTATIVO

INTERNO ESTERNO

Iniziative formative COLLETTIVE organizzate all’interno dell’Azienda e con percorso di accreditamento ECM

Iniziative formative INDIVIDUALI trasmissione a cascata, nell’ambito dell’U.O. di appartenenza, delle conoscenze acquisite

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Nel quadriennio 2002/2005 sono stati accreditati oltre 40 eventi formativi PER UN TOTALE DI N. 815 CREDITI, con una media credito che si attesa a circa 20,37 crediti ad evento. TOT OP =1260 1.54 CRED X OP Si tratta di eventi prevalentemente aziendali ed a carattere collettivo che affrontano tematiche di interesse generalmente trasversale. Gli ambiti formativi ai quali si è fatto riferimento per la programmazione delle attività di formazione del Presidio sono quelli elencati e previsti nelle azioni strategiche aziendali e dagli indirizzi regionali e nazionali:

sviluppo delle competenze legate a nuovi modelli di assistenza ospedaliera metodologie di lavoro e di organizzazione dei servizi ospedalieri per l’impiego

ottimale delle risorse umane e materiali qualità relazionale interna ed esterna etica e deontologia degli interventi assistenziali ospedalieri procedure di assicurazione della qualità medicina e prevenzione basata sulle prove di efficacia, linee guida e percorsi

diagnostico-terapeutici procedure di controllo di gestione tematiche inerenti la prevenzione

Elaborazione del Piano Annuale Formazione. A partire dal 2003 la direzione Sanitaria ospedaliera ha elaborato ed approvato un piano annuale delle iniziative di aggiornamento e formazione da presentare all’U.O. QA/FAP. A tal uopo la Direzione Sanitaria, nell’ambito delle proprie competenze e secondo le linee programmatiche aziendali, ha ritenuto adottare, ai fini del rilevamento del fabbisogno formativo nelle diverse articolazioni organizzative ospedaliere una “scheda per la rilevazione delle proposte di iniziative formative” elaborando i seguenti parametri ritenuti rilevanti ai fini della valutazione dell’evento proposto dalla singola Unità Operativa:

1. coerenza rispetto agli obiettivi strategici aziendali; 2. presumibile impatto in termini di incremento delle conoscenze tecnico-

professionali, 3. presumibile impatto in termini di organizzazione del lavoro (operatori interessati,

impatto sui processi di erogazione); 4. presumibile impatto in termini di qualità delle prestazioni erogate; 5. prestigio e affidabilità dell’Istituzione proposta o del soggetto preposto per

l’effettuazione dell’intervento; 6. valutazione economica dell’intervento (costo complessivo dell’intervento e costo

unitario per operatore); 7. possibilità di usufruire dei crediti formativi ECM.

Una volta raccolte tutte le richieste d’intervento formativo dai Direttori di Struttura la Direzione ha elaborato una proposta di “Programma Annuale di Formazione” (PAF) in cui vengono descritte le attività formative che saranno realizzate nell’anno solare di riferimento da sottoporre alla Direzione Aziendale per la valutazione di fattibilità. Infine si vuole evidenziare che tali attività sono state programmate e realizzate prioritariamente con il coinvolgimento responsabile ed attivo delle risorse professionali interne al Presidio Ospedaliero. Il coinvolgimento di multiprofessionalità interne al Presidio permetterà, inoltre, di consolidare progressivamente nel tempo un repertorio di “competenze formative” diffuse tra gli operatori dell’ospedale, la cui collaborazione su progetti specifici deve essere finalizzata a saper costruire il consenso al progetto e anche a saper sensibilizzare i possibili utenti.

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I DATI DELLA FORMAZIONE

INDICATORI

Numero eventi formativi nel quadriennio

40

Numero operatori coinvolti nel quadriennio

1.260

Numero totale crediti formativi ottenuti nel quadriennio

815

Numero medio di crediti/operatore nel quadriennio

1,54

Numero dirigenti medici formati nel quadriennio

494

Numero personale comparto formato nel quadriennio

985

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ASL AV 2 P.O. A. Landolfi

Distribuzione percentuale delle tipologie di eventi formativi effettuati nel quadriennio 2002/2005

corsi78%

seminari10%

convegni12%

ASL AV 2 - P.O. A. Landolfi.

Distribuzione percentuale del personale formato nel quadriennio 2002/2005

comparto59%

dirigenza41%

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8 I PROGRAMMI I CAMBIAMENTI IN ATTO E STRUMENTI ADOTTATI O IN VIA DI ADOZIONE PER L‘OTTIMIZZAZIONE DEL RICOVERO Il processo di rinnovamento delle attività e dei servizi procede in parallelo con il “work in progress” che dal 2002 caratterizza l’aspetto logistico e funzionale della sede ospedaliera. Gli interventi logistico in corso di realizzazione. LA LOGISTICA Numerosi sono stati gli interventi edilizi realizzati nel quadriennio, oltre agli interventi di manutenzione routinaria e straordinaria. Gli interventi edilizi di maggior rilievo sono stati nel quadriennio in sintesi.

Ampliamento farmacia Ristrutturazione U.O. Medicina Realizzazione del poliambulatorio Ristrutturazione locali Neurofisiopatologia Ristrutturazione U.O. Dialisi Ristrutturazione Ufficio CUP Realizzazione area Day hospital di medicina Ristrutturazione ex area medicina per la realizzazione degli ambienti della medicina

riabilitativa Avvio gara ristrutturazione U.O. Rianimazione

Sull’area di sedime del parcheggio è stata altresì avviata la cantierazione della Nuova Struttura Hospice. Sono, infine, già in fase avanzata di progettazione una serie di lavori che con fondi ex art. 20 consentiranno tra l’altro di ristrutturare l’ingresso del presidio e completare il corpo R. LE UNITA’ OPERATIVE DA ATTIVARE

U.O.C. di Cardiologia Emergenza Osservazione Medica con dotazione di posti letto Rianimazione e Terapia Intensiva Unità Spinale e Riabilitazione Funzionale

LE TECNOLOGIE È imminente l’entrata in funzione del sistema PACS per la gestione digitalizzata delle indagini radiografiche che consentirà una ottimizzazione del servizio di radiologia anche intermini di razionalizzazione dei tempi (diminuzione liste di attesa interne e per esterni) e delle risorse umane (minor impiego di personale).

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9 I PROGETTI

HEALTH PROMOTING HOSPITALS Anche l'Ospedale “A. Landolfi” è entrato a far parte della rete degli Ospedali HPH: Health Promoting Hospitals Network Alcuni tra i più recenti documenti dell'organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), quali la "Dichiarazione di Budapest sugli Ospedali che promuovono la salute" (1991) e "Le raccomandazioni di Vienna" (1997), sottoscritti dal nostro Paese, sottolineano il ruolo dell'Ospedale quale soggetto promotore di salute. Il progetto degli Ospedali per la promozione alla salute, infatti, promosso dall'ufficio regionale per l'Europa dell'OMS, ha l'obiettivo di migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria, le relazioni tra l'ospedale e la comunità, le condizioni e la soddisfazione del personale, dei pazienti e dei loro familiari. Con delibera del Direttore Generale n. 218 del 22/03/2004 è stata ratificata la partecipazione del P.O. “A. Landolfi” al network Health Promoting Hospitals ed è stato formalizzato un Comitato Tecnico Centrale per l’avvio di un primo progetto di promozione alla salute. Progetti avviati: Ospedale senza fumo L’obiettivo del progetto è la promozione di un nuovo concetto di "educatore della salute" che parte del proprio quotidiano. Individuare percorsi di disassuefazione a misura dell’esigenza dei dipendenti fumatori. Ridurre il numero dei dipendenti fumatori del 50%

LO SCREENING DEI TUMORI COLORETTALI

LO SCREENING DEL CARCINOMA DEL COLON-RETTO NELL’ASL AV 2 OBIETTIVO PRIMARIO Finalità dello screening del carcinoma colon-retto nell’ASL AV 2 (di seguito indicato come “screening”) è diagnosticare precocemente i casi di neoplasia e bonificare tempestivamente le eventuali lesioni precancerose, in modo da ridurre la mortalità e la proporzione di soggetti che arrivano alla diagnosi in stadio avanzato. Aumento del percento di sopravvivenza per età. OBIETTIVI SECONDARI 1. Riduzione delle differenze di mortalità esistenti nel territorio. 2. Offrire un trattamento tempestivo ed adeguato ai soggetti con diagnosi di neoplasia o di

lesione precancerosa. La gestione del protocollo organizzativo dello screening del CA colonrettale è decentralizzata presso la sede ospedaliera.

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LA DONAZIONE DEL CORDONE OMBELICALE Presso l’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del P.O. A. Landolfi di Solofra è possibile dal I° dicembre 2004 effettuare la donazione del cordone ombelicale per tutte le pazienti che ne fanno richiesta e che saranno risultate idonee. Donare il sangue del cordone ombelicale è semplice ed avviene su espresso desiderio della futura mamma, che firma un consenso informato, approvato dal Comitato Etico dell’ASL AV 2. L’utente destinata alla donazione si sottopone nel corso del VIII mese di gestazione, ad uno screening infettivologico che ripeterà al momento del parto e sei mesi dopo. Il prelievo del sangue cordonale viene eseguito dopo la nascita del bambino e non comporta rischi né per il feto né per la mamma e neppure per il neonato: Nel cordone reciso prima della espulsione della placenta, con una tecnica di facile attuazione, viene infilato un ago per aspirare il sangue dalla vena ombelicale. La quantità di sangue raccolta, che varia da 50 a 150 ml, contiene una quantità di cellule staminali sufficiente per il trapianto in bambini e ragazzi fino a 40 Kg di peso. Il sangue raccolto, conservato in un’apposita sacca sterile, viene trasportato presso il più vicino centro di raccolta e successivamente presso la Banca del Cordone Ombelicale dell’Ospedale Pausillipon di Napoli. Qui nei giorni successivi il sangue cordonale viene sottoposto ad una serie di esami per stabilire se è esente da malattie infettive, per identificare l’identità genetica di compatibilità (HLA) e per verificare che la quantità di cellule staminali sia soddisfacente. Una volta testato, il sangue viene congelato in azoto liquido a - 190 C°, in previsione di un futuro utilizzo. Le generalità delle pazienti che hanno adempiuto alla donazione vengono riportate su un registro, depositato presso la U.O. di Ostetricia e Ginecologia.

L’UNITÀ di RACCOLTA SANGUE OSPEDALIERA L'Unità Ospedaliera di Raccolta Sangue è gestita dal Servizio di Immunoematologia e Trasfusione (SIMT) dell’A.O. “Moscati” di Avellino ed è finalizzata alla raccolta di sangue e di plasma mediante aferesi, previo accertamento dell’idoneità del donatore. Il sangue raccolto è poi conservato presso il suddetto centro trasfusionale a servizio del territorio. Questa Unità di raccolta fissa rappresenta il raggiungimento di un obiettivo strategico teso al soddisfacimento delle esigenze di salute del territorio nonché un contributo all'autosufficienza di sangue, così come previsto dal Piano Ospedaliero - L.R. 26/3/98, n. 2. Le attività di raccolta vengono effettuate tutti i venerdì da un medico e da un infermiere del SIMT presso il Poliambulatorio dell’Ospedale di Solofra. Tutti gli utenti interessati possono ricevere informazioni sulle modalità di donazione rivolgendosi alla Direzione Sanitaria del presidio di Solofra.

IL P.R.U.O.

PRUO (PROTOCOLLO per la REVISIONE d’USO dell'OSPEDALE) La sperimentazione PRUO è stata promossa per indagare l’appropriatezza dei ricoveri. La direzione sanitaria del presidio si è avvalsa della collaborazione del personale dell'U.O. QA dell'Azienda e della consulenza della SUN che da diversi anni collabora con enti pubblici per l'effettuazione di rilevazioni sull'appropriatezza d'uso degli ospedali.

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Le diverse fasi della sperimentazione sono state: definizione dello strumento di indagine. Lo strumento utilizzato nella rilevazione è stato il manuale P.R.U.O. adulti versione giugno 1999 messo a punto dal gruppo di lavoro sul P.R.U.O. della regione Veneto, riadattato alla realtà locale da un gruppo di lavoro composto da medico del Presidio.

definizione dello studio da effettuare. Tra le varie tipologie di studi effettuabili con il PRUO (trasversale o longitudinale, concorrente o retrospettivo) si è scelto, in questa fase, di effettuare uno studio trasversale concorrente. Questa scelta è stata dettata dalla necessità di coinvolgere tutte le Unità Operative.

formazione dei rilevatori. La formazione del personale ha visto una prima fase di addestramento per 4 medici, scelti sulla base dei curricula formativo-professionali tra il personale proposto dalla Direzione Sanitaria del Presidio.

rilevazione. La rilevazione sarà effettuata dai 4 operatori formati.

QUALITÀ DELLA DOCUMENTAZIONE SANITARIA E’ in itinere un primo studio di valutazione della qualità dei dati registrati nella cartella clinica.

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Alla stesura di questa parte del documento hanno contribuito: dott.ssa Immacolata Carillo - Direttore Sanitario del P.O; i Dirigenti del P.O. e tutti i loro collaboratori.