Curriculum Vitˆ di Riccardo Faccinibabar.roma1.infn.it/~faccini/cv_mar2010.pdf · La mia attivit...

Curriculum Vitæ di Riccardo Faccini

Giu. 2009 premio Chisesi-Tomassoni della Fondazione SapienzaMar. 2005 - oggi ricercatore di ruolo confermato

Universita di Roma ”La Sapienza”Mar. 2002 - Mar. 2005 ricercatore di ruolo non confermato

Universita di Roma ”La Sapienza”Mar. 2000 - Mar. 2002 Contratto di Ricerca I.N.F.N. Roma 1Apr. 1998 - Apr. 2001 Research Assistant

University of California San DiegoNov. 1994 - Giu. 1998 Dottorato di Ricerca in Fisica

Universita di Roma ”La Sapienza”Tesi:”Misura di sin2 θW nei decadimentiadronici del bosone Z con l’esperimentoL3 a LEP” (relatore prof. E. Longo)

21 Luglio 1994 Laurea in FisicaUniversita di Roma ”La Sapienza”Tesi: ”Ricerca del Bosone di Higgsa LEP200” (relatore prof. Bruno Borgia).

1991-1993 Conseguimento, per tre anni consecutivi, dellaborsa di studio “Enrico Persico” banditadalla Accademia Nazionale dei Lincei

1989-1994 Corso di Laurea in FisicaUniversita di Roma ”La Sapienza”

Lug. 1989 Maturita classica (60/60)Giu. 1988 ”Certificate of Proficiency in English”

Universita di Cambridge19 Giu. 1971 Nato a Roma

Pubblicazioni

La lista completa delle pubblicazioni, allegata in appendice, comprende 19pubblicazioni con un numero ridotto di autori, 411 pubblicazioni su rivista conl’esperimento BaBar e 123 con l’esperimento L3.

I miei parametri bibliometrici, estratti da ISI, sono:

h-index 4511,025 citazioni

19.76 citazioni/articolo

Sommario attivita di Ricerca e coordinamento

La mia attivita, nel ramo della fisica delle particelle elementari, e cominci-ata con misure di parametri del Modello Standard e con la ricerca del Bosonedi Higgs con l’esperimento L3 al CERN di Ginevra. Successivamente ho lavo-rato con l’esperimento BaBar allo Stanford Linear Accelerator Center, dove holavorato su misure degli elementi della matrice Cabibbo-Kobayashi-Maskawa,prima, e sulla comprensione della possibile nuova spettroscopia adronica, poi.Come prosieguo di questa attivita da un lato ho partecipato allo sviuppo delfuturo progetto di fisica del Flavour (SuperB) e dall’altro ho continuato alavorare come fenomenologo alla ricerca della nuova spettroscopia adronica.

Come linea di ricerca futura lavoro sull’esperimento Cuore ai LaboratoriNazionali del Gran Sasso, mentre ho cominciato a fare esperienza di costruzionedi apparati sperimentali per applicazioni all’interno dell’esperimento Plas-monX ai Laboratori Nazionali di Frascati.

La mia attivita, in termini di ricerca e di coordinamento, e qui schematiz-zata (dettagli nell’ultima sessione del curriculum vitae):

• Gennaio 2009-oggi: responsabile locale esperimento PlasmonX: Dis-egno e costruzione dello spettrometro per elettroni dell’esperimento dilaser-plasma acceleration ai Laboratori Nazionali di Frascati.

• Luglio 2007-oggi: indagine della nuova spettroscopia adronica che sie’ cominciata ad osservare alle B-Factory (analisi dati e fenomenologia).

• Ottobre 2008-oggi Responsabile locale INFN dell’esperimento SuperB.

• Settembre 2008- Luglio 2009 chairman del Workshop CKM, edizione2008, tenutosi a Roma nel settembre 2008. In questa veste sono statopromotore e editore capo del rapporto sulla fisica CKM dell’ultima gen-erazione di esperimenti di fisica del flavour [19], pubblicato su PhysicsReports.

• Ottobre 2006-2008 Responsabile locale INFN dell’esperimento BaBar.

• Ottobre 2006 -oggi : membro della collaborazione Cuore, con con-tributi al disegno e sviluppo del software di ricostruzione, responsabiledel database di analisi.

• Settembre 2004-Settembre 2006: Physics Analysis Coordinator(Deputy per il primo anno) della collaborazione BaBar.

• 2001-2004: misura di parametri della matrice di Cabibbo-Kobayashi-Maskawa.

In particolare ho studiato i decadimenti semileptonici del mesone B permisurare l’elemento di matrice CKM Vub, ed i decadimenti in adroni conquark charm per misurare l’angolo 2β+γ del Triangolo Unitario. La miaattivita’ in questo ramo mi ha portato ad essere nominato nel gennaio2003 Coordinatore del gruppo di lavoro per lo studio dei decadimentisemileptonici del mesone B.

• Sett. 2003 - oggi: ”Reviewer” per la rivista specializzata ”PhysicsReview Letters”.

• Sett. 2003 - 2004: membro del Physics Advisory Group di BaBar,gruppo di esperti con ruolo di consulenza per il Coordinamento di Fisicadell’esperimento.

• Sett. 2002-Sett. 2003: membro dello ”Steering commettee” per ilgruppo di studio che per valutare l’opportunita di una B-Factory ad unaluminosita di 1036cm−2s−1.

• Nov.-Dic. 2002: membro della ”review commettee” per il modello dicalcolo futuro di BaBar, modello di calcolo che e’ stato infine approvatonel corso del 2003.

• Feb.-Sett.2002: membro della ”Task force” per la valutazione dellepotenzialita di fisica di una possibile seconda fase di BaBar ad una lu-minosita di 1035cm−2s−1.

• Mag. 2000- Set. 2002: misura del parametro di violazione dellasimmetria CP sin2β.

Il mio impegno nello studio della violazione di CP nei decadimenti delmesone B, misura principale dell’esperimento BaBar, mi ha portato a ri-coprire il ruolo di coordinatore di detta misura per due anni. Sotto la miacoordinazione e stata effettuata la prima osservazione di violazionedi CP in questi decadimenti.

• Set. 1999-Set. 2002: studio dei decadimenti del mesone B contenentestati legati di quark charm-anticharm.

Questi decadimenti sono i piu puliti in cui e possibile studiare la vio-lazione di CP. La mia attivita in questo ramo mi ha portato ad esserecoordinatore di questi studi per tre anni.

• 1999-2000 Sviluppo del codice di ricostruzione di vertici secondari nell’esperimentoBaBar.

Ho svolto per un anno il ruolo di coordinatore dello sviluppo di questoingrediente cruciale nella misura della violazione di CP.

• 1998-1999 Progettazione del formato di dati utilizzato per l’analisi difisica dell’esperimento BaBar (Micro Database).

• 1998-1999 Istallazione e messa in funzione della Camera a Deriva dell’esperimentoBaBar

• 1993-1998 Ricerca del Bosone di Higgs a LEP200 con l’esperimento L3al CERN.

La mia attivita di studio della fattibilita della ricerca nei canali pura-mente adronici e stata parte del LEPII-Workshop nel 1994.

• 1994-1998 Misura di sin2 θW tramite lo studio della asimmetria For-ward Backward nei decadimenti adronici del bosone Z con l’esperimentoL3. Ho partecipato al Working Group di LEP sulle correzioni QCD allemisure di asimmetria.

• 1995-1997 Ricerca di nuova fisica nello stato finale con 4 quark (“Anoma-lia” di Aleph) con l’esperimento L3. Come autore dell’analisi principalenella collaborazione, sono stato persona di contatto dell’esperimento nelWorking Group di LEP su questa anomalia.

• 1994-1997 Responsabile all’interno della collaborazione L3 del sistemadi monitoraggio del calorimetro a cristall di BGO e del codice online emonitoring Calorimetro in piombo e fibre scintillanti (EGAP)

• 1993-1996 sviluppo algoritmo di identificazione di quark b (“b-tagging”)con l’esperimento L3.

Attivita Didattica

La mia attivita didattica si e svolta interamente all’Universita “La Sa-pienza” di Roma.

a.a. 2007-oggi Affidamento del corso di Laboratorio di Calcolo per Fisici(7 crediti)

a.a. 2006-2007 Affidamento annuale del corso di Fisica per Scienze Biologiche(58 ore - incluse esercitazioni)Esercitazioni modulo “Termodinamica” per astrofisici(20 ore - titolare Prof. M. Severi)

a.a. 2004-2005 Esercitazioni modulo “Termodinamica”(30 ore - titolare Prof. B. Borgia)Esercitazioni modulo “Laboratorio di Misure”(30 ore - titolare Prof. G. Ciapetti)

a.a. 2003-2004 Esercitazioni modulo “Meccanica Classica”(30 ore - titolare Prof. B. Borgia)Esercitazioni modulo “Meccanica dei Sistemi”(30 ore - titolare Prof. B. Borgia)Due seminari su ”B physics at B-Factories” alla”Spring School” dei Laboratori Nazionali di Frascati.

a.a. 2002-2003 Esercitazioni modulo “Termodinamica”(30 ore - titolare Prof. B. Borgia)Esercitazioni modulo “Laboratorio di Elettronica”(30 ore - titolare Prof. G. D’agostini)

a.a. 2001-2002 Esercitazione corso semestrale“Fisica II” per il cl in Matematica(22 ore - titolare Prof.sa M. Restignoli)Seminario “ Identificazione di Particelle in BaBar”Per il corso di Dottorato in Fisica delle Particelle Elementari(2 ore - titolare Prof. P. Bagnaia)Seminario “Misura della violazione di CP nei decadimenti del B”corso di Fisica Sperimentale delle Particelle Elementari(6 ore - titolare Prof. P. Bagnaia)

1999-oggi lezioni su “Metodi statistici nella fisica delle particelle elementari”nell’ambito del “Laboratorio di Fisica Nucleare e SubNucleare”(15 ore - titolare Prof. F. Ferroni)

In aggiunta, sono stato relatore di 9 dissertazioni di laurea breve, 13 tesidi laurea e di 11 tesi di dottorato

Sono stato controrelatore di tesi di Dottorato presso l’univerisita di Genovae di Pisa, il LAPP (Annecy), l’universita di Bergen e di 3 tesi di Laurea e 5

Dissertazioni all’universita di Roma.

Organizzazione di conferenze.

A seguito del mio coinvolgimento nella fisica del Mesone B sono il chairman(principale organizzatore) della edizione del workshop sul Triangolo Unitario(CKM’08) che si e’ tenuto a Roma nel Settembre 2008.

Sono inoltre stato chiamato a prepare i programmi scientifici di conferenzenazionali ed internazionali:

• Lug. 2008 - ICHEP’08: convener della sessione di Heavy QuarkSpectroscopy

• Dic. 2006 - CKM ’06: membro del Organizing Commettee dellaquarta edizione del CKM Workshop, in Nagoya, Giappone

• Mag. 2005 - Beauty ’05: membro del Local Commettee della edizione2005 della conferenza di fisica del B intitolata Beauty ’05 che si svolge aPerugia.

• Mag. 2005 Convener dell’ ITP-SLAC joint Workshop di ’Strong Inter-actions in B physics’ che si tiene in Seattle, Washington, U.S.A.

• Mar. 2005 - CKM workshop: membro del Organizing Commetteedella terza edizione del CKM Workshop, in San Diego, California, U.S.A.

• Dic. 2004 - BaBar Dalitz workshop: Workshop organizzato dall’esperimentoBaBar sull’analisi di Dalitz e la spettroscopia dei mesoni leggeri.

• Dic. 2003&2004 - BaBar Semileptonic workshop: Workshop or-ganizzato per tre anni consecutivi dall’esperimento BaBar con parteci-pazione dei fisici teorici esperti di decadimenti semileptonici del B.

• Ott. 2003 - BaBar CKM workshop: Workshop organizzato dall’esperimentoBaBar con partecipazione dei fisici teorici esperti della materia.

• Ott. 2003 - WIN ’03: Convener di 22 ore di sessioni di parallele allaConferenza di Weak Interactions and Neutrino Physics.

• Apr. 2003 - CKM workshop: convener della sessione sulla misuradegli angoli del Triangolo Unitario.

• Apr. 2003: III Edizione IFAE Lecce: convener della sessione par-allela di ”Fisica dei sapori Pesanti” all’ ”Incontro di Fisica dell AlteEnergie”.

Descrizione dettagliata con riferimento agli articoli aiquali ho contribuito in modo diretto

La mia attivita scientifica si e svolta nell’ambito della fisica sperimentaledelle particelle elementari focalizzandosi sullo studio dei parametri del ModelloStandard delle Interazioni Elettrodeboli e sulla ricerca dei Bosoni di Higgs.

Nei quattro anni successivi alla laurea (1994-1998) ho partecipato all’esperimentoL3 al LEP del CERN. In tale esperimento, costruito per lo studio delle inter-azioni e+e− ad alta energia, oltre ad occuparmi dell’analisi dei dati, ho ancheassunto responsabilita hardware e sofware relative al funzionamento del calo-rimetro elettromagnetico composto in parte di cristalli di BGO ed in parte diun rivelatore in fibre scintillanti e piombo.

A partire dal 1998 il mio interesse si e spostato sullo studio dei decadimentielettrodeboli dei mesoni B alla B-factory PepII dello Stanford Linear Accel-erator Center. Esso si e’ poi esteso, nell’ambito dello stesso esperimento, allaspettroscopia adronica.

A partire dalla fine del 2006 sono membro dell’esperimento Cuore chericerca il decadimento doppio beta senza neutrini per misurare la massa asso-luta del neutrino.

Vengono qui descritte in dettaglio le attivita svolte nell’ambito delle trecollaborazioni.

L3: ricerca del Bosone di HiggsL’impegno nel campo della ricerca di nuove particelle risale al mio lavoro

di tesi di laurea, centrato sullo studio delle potenzialita dell’apparato speri-mentale L3 nella ricerca del bosone di Higgs durante la seconda fase di LEP(LEP200). In particolare ho studiato il canale con quattro jet, il piu impor-tante dal punto di vista statistico, ma anche il piu complesso dal punto divista della rivelazione sperimentale. Visto l’elevato rapporto di decadimentodel bosone di Higgs in quark pesanti, le potenzialita di scoperta sono stret-tamente legate alla capacita del rivelatore di identificare quark b. Nel 1993l’esperimento L3 faceva uso esclusivamente di criteri basati sull’identificazionedi leptoni provenienti dal decadimento del mesone B o su caratteristiche topo-logiche, tecniche che permettono di selezionare rispettivamente in modo pocoefficiente la prima e poco puro la seconda. Nell’ambito della tesi ho dunquerealizzato un algoritmo di identificazione dei quark b che sfruttasse la presenzadi vertici secondari tramite la misura del parametro di impatto delle tracce.Quando e stato installato in L3 un microvertice al silicio, ho contribuito allostudio delle effettive prestazioni del microvertice e alla realizzazione del codiceper l’identificazione dei quark b, adottato dalla collaborazione.Questo ha per-messo la misura del rapporto di decadimento del bosone Z in quark b (Rbb).

Come diretta conseguenza degli studi della tesi di laurea ho partecipatoattivamente al WORKSHOP per LEP200 tenutosi nel 1995con lo scopo diprogrammare la fase ad alta energia di LEP. La conoscenza delle potenzialitadei singoli esperimenti sono state utilizzate per ottimizzare la scelta delle lu-minosita integrate che fosse necessario raccogliere alle energie del centro dimassa ottenibili al LEP.

Ho perseguito la ricerca del Bosone di Higgs nei dati raccolti tra il 1996ed il 1998.Il risultato negativo della ricerca ha portato ad una esclusionedell’esistenza del bosone di Higgs predetto dal Modello Standard con massainferiore a 87.6 GeV al 95%C.L. [509].

Fino al 2000 gli esperimenti LEP hanno continuato a prendere dati adenergie del centro di massa sempre crescenti, raggiungendo

√s = 209 GeV.

Non c’e’ stata evidenza di segnale e si e dunque arrivati ad escludere l’esistenzadel bosone di Higgs con massa inferiore a 114.4 GeV al 95%C.L.

L3: ricerca di nuova fisica nello stato finale con 4 quarkA partire dalla presa dati di LEP a

√s = 130−140 GeV del Novembre 1995

sono stato responsabile della ricerca della produzione in coppia di particelleche decadono adronicamente a prescindere dal loro contenuto in sapore [518].Questa analisi e particolarmente sensibile alla produzione di bosoni di Higgscarichi e di particelle SuperSimmetriche qualora queste decadessero in duequark. Questa ricerca ha assunto un interesse particolare quando l’esperimentoAleph ha pubblicato una evidenza di segnale abbastanza significativa (9 eventiosservati con un fondo aspettato di 1 evento per la somma delle masse delle dueparticelle prodotte ΣM ∼ 106 GeV). L’eperimento L3, cosı come i rimanentidue rivelatori di LEP Delphi e Opal, non ha osservato la stessa anomalia innessuno delle quattro prese dati ad alta energia che si sono succeduti dal 1995ad oggi. Sono stato membro attivo e persona di contatto di L3 con il gruppo dilavoro del CERN incaricato di confrontare gli esperimenti LEP [?], confrontoche e poi divenuto oggetto di un gruppo di lavoro del CERN. Il gruppo di lavoroha mostrato che i quattro esperimenti avevano simili potenzialita di scopertae che i dati disponibili non escludevano la presenza di un segnale , fluttuatoin eccesso nei dati di Aleph [?]. Per chiarire questa questione, nell’ottobre1997 e’ stato effettuato un altro run a

√s = 130 − 136 GeV, il quale non ha

mostrato eccessi in nessun esperimento ed ha mostrato che l’apparente segnaleera esclusivamente frutto di una fluttuazione statistica.

L3: misura di sin2 θWCome tesi di dottorato ho scelto una misura di fisica elettrodebole che mi

consentisse di applicare le mie conoscenze del sistema tracciante dell’esperimentoe di sfruttare l’alta statistica raccolta a LEP1 per determinare un parametrodel Modello Standard, sin2 θW: la misura della asimmetria Forward Backward

nei decadimenti adronici del bosone Z. L’algoritmo sviluppato per determinarela carica dei quark e stato un mio risultato originale ed ha permesso di ridurrele incertezze sulla frammentazione dei jet.La possibilita di distinguere i quark bmi ha inoltre permesso di misurare AFB(bb)in modo inclusivo.La combinazionedelle misure di asimmetria con e senza arricchimento in quark b permette di es-trarre un valore dell’angolo di mixing elettrodebole sin2 θW con un livello di ac-curatezza confrontabile con le corrispondenti misure nei decadimenti leptonicidel bosone Z. Questa misura, mai eseguite in precedenza con l’esperimentoL3, sono state possibili grazie alla migliore comprensione del rivelatore con idati raccolti con microvertice ed alla riduzione degli errori sistematici dovutaalla nuova tecnica [481].Ho partecipato infine ai lavori del gruppo di lavoroLEP deputato a valutare le correzioni di QCD che e necessario applicare allamisura.

L3: calorimetri elettromagnetici, SPACAL e BGONel 1995-1996 ho preso parte alla costruzione ed alla installazione del calori-

metro elettromagnetico a fibre scintillanti e piombo (”a Spaghetti”, SPACAL [4])inserito in L3 nel giugno 1996 per migliorarne l’ermeticita. La funzione diquesto rivelatore e di identificare elettroni e fotoni a basso momento con unamigliore risoluzione in energia rispetto al calorimetro adronico che supplisceal calorimetro elettromagnetico omogeneo nella ”gap” tra la regione centrale equella in avanti. A tal fine e stato necessario nel 1996 un accurato studio dellefonti di rumore che ha portato ad una riduzione di un fattore 2 della soglia diveto sulle particelle elettromagnetiche agendo sia sulla elettronica di ”front-end” sia sul punto di lavoro dei fototriodi usati . Sono stato responsabile siadella calibrazione che del controllo di SPACAL.Dal marzo 1996 al marzo 1998 sono stato anche la responabile del programmadi controllo ”online” dell’intero calorimetro elettromagnetico.

BaBar: quadro d’insiemeLo scopo di questo esperimento e lo studio della violazione della simmetria

CP nei decadimenti deboli dei quark b. Essa si puo osservare sia nelle larghezzedi decadimento sia nelle oscillazioni B0 − B0. In entrambi i casi e necessarioselezionare decadimenti del mesone B in autostati di CP, o in stati di cui si sariscostruire anche il coniugato di carica, canali che hanno bassa sezione d’urtoLo studio delle oscillazioni richiede inoltre di poter misurare la lunghezza didecadimento dei mesoni B. PEP-II e una B-factory asimmetrica, in grado difornire un’elevata statistica di coppie di mesoni B in un sistema di riferimentoboostato(βγ = 0.56).

Per le misure di BaBar sono fondamentali l’identificazione dei leptoni, lamisura della massa invariante dei prodotti di decadimento dei mesoni B ri-costruiti e la determinazione del vertice di decadimento. Il mio lavoro in

Babar si e’ concentrato sugli ultimi due aspetti.BaBar: sistema di tracciamento e ricostruzione vertici di decadi-

mentoHo contribuito attivamente allo sviluppo del software e al “commissioning”

della camera a deriva (DCH). In primo luogo ho studiato la relazione tra iltempo di deriva degli elettroni di ionizzazione e la distanza di minimo approcciodella traccia al filo, studiando quale funzione ottimizzasse la risoluzione sudetta distanza. Ho dunque partecipato al “commissioning” della DCH duranteil run di cosmici dell’ Agosto 1998, studiando risoluzioni, efficienze e zonerumorose del rivelatore.Ho infine preso parte attiva all’impostazione del “FastMonitoring” online della camer stessa , attualmente in funzione.

Forte delle conoscenze acquisite sul sistema di tracciamento ho implemen-tato il codice di ricostruzione dei vertici dell’esperimento, facendo uso delleinformazioni della DCH e del rivelatore al silicio (SVT). Dopo aver impostatola struttura ex-novo, programmando in C++ e sfruttando i vantaggi delleProgrammazione Orientata ad Oggetti (OOP), ho potuto concentrarmi sullostudio delle prestazioni dei vertici e sulla ricerca di campioni di controllo deglialgoritmi.

BaBar: struttura del databaseLa quantita di dati che BaBar raccoglie (decine di milioni di eventi al mese)

nonche le difficolta incontrate nell’utilizzo di un database ad oggetti, hannoreso indispensabile fin dall’inizio un formato di dati “compatto”, sommariodelle informazioni di fisica nell’evento (micro-Db). Io sono stato responsabiledel progetto e dell’implementazione del micro-Db, nonche della verifica dellesue prestazioni, confrontate con la ricostruzione completa (gennaio-settembre1999).

La mia esperienza nello sviluppare il formato dei dati per l’analisi di fisicaha fatto sıche fossi chiamato nel 2000 a far parte del gruppo di lavoro che hasviluppato il modello di calcolo per gli anni 2000-2002 e nel 2002 a far partedel ”review commettee” incaricato di giudicare l’operato del gruppo di lavoroche sta sviluppando il modello di calcolo di BaBar tra il 2002 ed il 2005.

BaBar: CharmonioA partire da settembre 1999 , quando si inizo ad accumulare una quan-

tita sufficiente di dati, si e cominciato ad affrontare sistematicamente la ri-costruzione degli stati del Charmonio, nonche dei corrispondenti decadimentidel B. Essi costituiscono infatti il piu’ immediato campione di eventi per lamisura della violazione di CP. Sono stato nominato Coordinatore del “Char-monium Analysis Working Group” che si occupa di creare sottoinsiemi di datiarricchiti in Charmonio (per rendere “fattibile” un’analisi su una statisticaconsiderevole), di studiare la qualita del tracking ad alto impulso e l’impatto

sulla ricostruzione, di selezionare campioni di ηc, J/Ψ,Ψ(2S) e χc inclusivi,nonche di selezionare e studiare i corrispondenti canali esclusivi del B (in par-ticolare B0 → charmonioKs) [423].Nel 2003 poi e sorto nuovo interesse perla spettroscopia del charmonium dopo l’osservazione di stati che decadono inJψ, ma non sono necessariamente Charmonio. Una tesi di laurea da me as-segnata ha accidentalmente portato alla prima evidenza pubblicata da BaBardello stato X(3872) [333].

Tra Maggio 2000 e Settembre 2002 sono stato a capo della task force perla prima misura di Babar di sen2β (“sin2β Coordinator”). La prima pubbli-cazione e avvenuta nel febbraio 2001 [?] con un errore che era meta della mediamondiale al momento. L’effettiva osservazione della violazione della simmetriadi CP e’ avvenuta nel luglio 2001, [411]sempre sotto la mia coordinazione. Nel2003 sono stato invitato a scrivere una review sulla scoperta della violazionedi CP [11] su Annual Review of Nuclear and Particle Science .

Questa stessa tecnica e stata poi estesa a canali senza quark “charm” por-tando a determinazioni dell’angolo α [167] ed a possibili evidenze di deviazionidal Modello Standard [346].

BaBar: eventi con B completamente ricostruite Una delle partico-larita di una B-factory e che vengono prodotte coppie di mesoni B senza altraparticella. Se dunque si riesce a ricostruire completamente una delle due, lacinematica dell’altra e completamente ricostruita. Inoltre si sa che tutte lealtre particelle nell’evento appartengono ad essa. Questo campione e parti-colarmente adatto a studi inclusivi o a studi di canali troppo complicati daricostruire altrimenti. La frazione di eventi in cui questa ricostruzione e pos-sibile e purtroppo bassa per cui questa tecnica e particolarmente importanteper il futuro, quando le luminosita cresceranno.

Nell’autunno 2001 ho sviluppato, insieme a studenti del gruppo di Roma,un algoritmo di ricostruzione semi-esclusiva dei mesoni B che ha permesso diportare la frazione di eventi completamente ricostruiti a circa lo 0.4%. Conquesta tecnica sono state eseguite svariate misure. In particolare sono statorelatore di due tesi di dottorato incentrate sullo studio dei decadimenti semilep-tonici del B e dei decadimenti b→ sγ.

BaBar: decadimenti semileptonici Il campione di B completamentericostruiti e particolarmente adeguato allo studio inclusivo dei decadimentisemileptonici. E’ infatti possibile ricostruire nei decadimenti B → Xlν siail sistema adronico X, sia il leptone carico, sia il quadrimpulso del neutrinodalla conoscenza del quadrimpulso del B. Avendo determinato completamentela cinematica si possono adottare diverse tecniche per isolare eventi in cui ilquark b e decaduto in stati senza charm (b → ulν) e dunque misurare Vub.Nell’estate del 2003 abbiamo pubblicato il risultato ottenuto utilizzando la

massa invariante del sistema X [?].BaBar: misure dell’angolo γ Mentre l’angolo β e ormai stato determi-

nato con grande accuratezza, non esistono misure dirette dell’angolo γ. Solorecentemente sono state individuate misure teoricamente accurate.

In particolare con il gruppo di Roma abbiamo portato a termine la misuradi sin(2β + γ) nei decadimenti B0 → D(∗)+π−. La misura delle oscillazioniin questo canale e invece estremamente delicata data la presenza del fondoirriducibile (e molto piu grande del segnale) B0 → D(∗)−π+. E’ possibiletenere in conto la presenza delle due componenti (ed anzi la violazione di CPpuo essere osservata solo grazie alla interferenza tra i due modi), ma occorreconoscere con elevata precisione il rapporto tra le ampiezze dei due processi.Si e dunque dovuto prima misurare il rapporto di decadimento del processoB0 → D(∗)+

s π− [?]. La prima misura di quantita sensibili all’angolo γ e statapubblicata dal nostro gruppo nel 2004 [?]. Stiamo inoltre studiando i rapportodi decadimento di canali generati da grafici di annichilazione quali B± →D(∗)±K0

S perche una delle ipotesi di queste misure e l’assenza di tali processi.Stiamo infine indagando le potenzialita di misura dell’angolo γ con nuove

tecniche, in particolare i decadimenti B± → D0K± con il D0 che decade inmolti corpi.

BaBar e nuova spettroscopiaLa novita’ piu’ eclatante del mio periodo da Coordinatore della Fisica

dell’esperimento BaBar e’ stata l’osservazione di una serie di stati che nonsono interpretabili come semplici stati legati di quark e antiquark. Questistati possono essere spiegati supponendo l’esistenza di stati legati a quattroquark oppure a due quark piu’ gluoni. Alla fine del mio mandato mi sonopercio concentrato a mettere ordine nel panorama di queste osservazioni, com-inciando a lavorare con il gruppo teorico di Maiani e Polosa per intrecciarele conoscenze teoriche e quelle sperimentali [14–16]. Questo studio ha inoltreportato ad iniziare un lavoro di ricerca di questi stati nei dati di BaBar. In par-ticolare sono stato promotore ed organizzatore dello scan dell’energia del centrodi massa della B-Factory di Stanford per cercare esplicitamente stati esoticicon due quark b. Esso e’ avvenuto a Marzo 2008 ed i suoi risultati, sfortu-natamente in accordo con predizioni di semplice QCD, sono stati prontamentepubblicati [55].

SuperB Come prosieguo della mia esperienza in fisica del Flavour mi oc-cupo delle potenzialita dell’esperimento nello studio della nuova spettroscopianel caso di stati esotici con quark pesanti. Come gruppo abbiamo inoltre laresponsabilita’ dell’elettronica dell’EMC ed abbiamo fatto studi di resistenzaalla radiazione dell’elettronica del rivelatore per muoni [?].

Cuore: analisi e veto di muoni

L’esperimento Cuore si ripropone di osservare il decadimento doppio betasenza neutrini A(Z,A) → A(Z + 2, A)e−e− tramite la misura bolometricadell’energia, monocromatica, dei due elettroni. Il bolometro e’ costituito dacristalli di TeO2 che allo stesso tempo decade con il decadimento ricercatoe si riscalda in conseguenza di esso. Questa variazione di temperatura vieneregistrata da un termistore di cui cambia la resistenza e poi riconvertito inenergia depositata nel cristallo.

Di questo esperimento, che sara composto da 1000 cristalli, esiste gia unaversione ridotta da 64 cristalli, Cuoricino. Il mio contributo e’ quello di ridis-egnare il software dell’esperimento per tenere in conto l’aumentata taglia delsistema, e della collaborazione. Ho in particolare contribuito alla riscritturadel codice di ricostruzione in un contesto simile a quello usato a BaBar ed allarealizzazione del database di supporto all’analisi.

Ho inoltre portato avanti, congiuntamente con il gruppo di SuperB Romadi cui sono il responsabile locale, uno studio sugli scintillatori estrusi finalizzatoalla costruzione del veto per muoni di Cuore, uno dei fondi forse dominantinella misura, nonche’ del rivelatore di muoni di SuperBaBar. Un test confotomoltiplicatori su Cuoricino ha pero’ mostrato che il fondo di muoni nonsara’ critico per Cuore e l’attivita’ e’ stata dunque interrotta.

PlasmonXIl futuro degli acceleratori di particelle e nella possibilita di utilizzare laser

ultra-intensi per ottenere, tramite l’interazione con plasmi, accelerazioni an-che superiori a 100GeV/m. Nel 2009 e’ cominciata l’istallazione ai LaboratoriNazionali di Frascati di un laser di ultima generazione di potenza ∼300TW.La possibilit’i. utilizzarlo in unione con SPARC, un Free Electron Laser cheha pacchetti ultracorti (∼100fs) permette di esplorare frontiere nuove nellacostruzione del primo acceleratore al plasma. In questo contesto ho costituitoun gruppo di cui sono Responsabile Locale che ha la responsabilita di costru-ire lo spettrometro per elettroni. Il nostro intervfento e cruciale in questoesperimento perche esso e stato finora condotto da esperti di struttura dellamateria ed ottica quantistica che pero non hanno esperienza di rivelazionedi particelle oltre qualche decina di MeV. Oltre all’aspetto multidisciplinare,questa esperienza e stimolante perche il rivelatore che stiamo costruendo (eche entrera in funzione prima dell’estate) richiede di rivelare l’impulso di unnumero elevatissimo di elettroni (∼ 108) su tre possibili ordini di grandezza(10MeV-10GeV).

[ ] Pubblicazioni a Stampa a poche firme

[1] M. Carena et al., “Higgs physics at LEP-2,” hep-ph/9602250.

[2] E.Accomando et al., Higgs Physics, in Physics at LEP2 p351, edts.G.Altarelli et al., CERN/96-01

[3] R. Faccini, ”Study of the Four-Jet events with the L3 experiment at√s = 130 − 140 GeV”, in ” ’96 Electroweak interactions and unified

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[4] G. Basti et al., “The L3 lead scintillating fiber calorimeter,” Nucl. In-strum. Meth. A374, 293 (1996).

[5] R. Faccini, “The LEP four-jets puzzle,” Nucl. Phys. Proc. Suppl. 65,292 (1998).

[6] D. Abbaneo et al. [LEP Heavy Flavor Working Group Collaboration],“QCD corrections to the forward - backward asymmetries of c and bquarks at the Z pole,” Eur. Phys. J. C4, 185 (1998).

[7] D. Abbaneo et al. [SLD Heavy Flavor Group Collaboration], “A Com-bination of preliminary electroweak measurements and constraints onthe standard model,” CERN-PPE-97-154.

[8] R. Faccini, ”Standard Model tests and New Physics at LEP” in ”Parti-cle Physics and Cosmology”, Second Latin American Symposium, AIPConference Proceeding 444

[9] R. Faccini, ”Startup of the Babar Experiment at PEPII” in ”LesRencontree de Physique de la Vallee d’Aoste - Results and perspectivesin Particle Physics 1999”, Frascati Physics Series XIV

[10] R. Faccini [BABAR Collaboration], “Measurements of CP violation,mixing and lifetimes in B meson decays with the BABAR experimentat PEP-II,” arXiv:hep-ex/0105051.

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[11] T. E. Browder and R. Faccini, “Establishment of cp violation in bdecays,” Ann. Rev. Nucl. Part. Sci. 53, 353 (2003).

[12] R. Faccini, F. Ferroni, ”Particelle Elementari (esperimenti)”, Enciclo-pedia della Scienza e della Tecnica Treccani

[13] R. Faccini,”Heavy Quarkonium Spectroscopy”, arXiv:0801.2679, Pro-ceedings of the 23rd International Symposium on Lepton-Photon Inter-actions at High Energy (LP07), Daegu, Korea, 13-18 Aug 2007.

[14] N. V. Drenska, R. Faccini and A. D. Polosa, “Higher Tetraquark Par-ticles,” arXiv:0807.0593 [hep-ph].

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[17] L. A. Gizzi et al., Nuovo Cim. 32C, 433 (2009).

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[ ] Pubblicazioni a Stampa con l’esperimentoBabar

[20] B. Aubert et al. [BaBar Collaboration], Phys. Rev. D 80 (2009) 092001[arXiv:0909.3981 [hep-ex]].

[21] B. Aubert et al. [BABAR Collaboration], Phys. Rev. D 80 (2009)092005 [arXiv:0909.3562 [hep-ex]].

[22] B. Aubert et al. [BABAR Collaboration], Phys. Rev. Lett. 103 (2009)231801 [arXiv:0908.3589 [hep-ex]].







[29] B. Aubert et al. [The BABAR Collaboration], Phys. Rev. D 80 (2009)112002 [arXiv:0907.1743 [hep-ex]].




















[49] B. Aubert et al. [BaBar Collaboration], Phys. Rev. Lett. 102 (2009)141802 [arXiv:0901.3522 [hep-ex]].
















[80] B. Aubert et al. [BABAR Collaboration], Phys. Rev. Lett. 101 (2008)071801 [Erratum-ibid. 102 (2009) 029901] [arXiv:0807.1086 [hep-ex]].














[124] B. Aubert et al. [BABAR Collaboration], Phys. Rev. D 76 (2007)092005 [Erratum-ibid. D 77 (2008) 119902] [arXiv:0708.2461 [hep-ex]].







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[135] B. Aubert et al. [The BABAR Collaboration], Phys. Rev. Lett. 99(2007) 241803 [arXiv:0707.4561 [hep-ex]].











[146] B. Aubert et al. [The BaBar Collaboration], Phys. Rev. D 76 (2007)071103 [arXiv:0706.1059 [hep-ex]].


[148] B. Aubert et al. [Babar Collaboration], Phys. Rev. D 76 (2007) 052007[arXiv:0705.2157 [hep-ex]].











[159] B. Aubert et al. [BABAR Collaboration], Phys. Rev. D 75 (2007)111102 [arXiv:hep-ex/0703038].

[160] B. Aubert et al. [BaBar Collaboration], Phys. Rev. Lett. 99 (2007)251801 [arXiv:hep-ex/0703037].

[161] B. Aubert et al. [BABAR Collaboration], Phys. Rev. Lett. 99 (2007)062001 [arXiv:hep-ex/0703030].









[170] B. Aubert et al. [BaBar Collaboration], Phys. Rev. D 76 (2007) 011103[arXiv:hep-ex/0702043].
















Paper 201 to 400 of 411 — Previous 200 — Last —






[266] B. Aubert et al. [BABAR Collaboration], Phys. Rev. Lett. 98 (2007)211804 [Erratum-ibid. 100 (2008 ERRAT,100,199905.2008) 189903][arXiv:hep-ex/0507031].






[272] B. Aubert et al. [BABAR Collaboration], Phys. Rev. D 72 (2005)072003 [Erratum-ibid. D 74 (2006) 099903] [arXiv:hep-ex/0507004].








[280] B. Aubert et al. [BABAR Collaboration], Phys. Rev. Lett. 95 (2005)111801 [Erratum-ibid. 97 (2006) 019903] [arXiv:hep-ex/0506036].





[285] B. Aubert et al. [the BABAR Collaborations], Phys. Rev. D 72 (2005)072001 [arXiv:hep-ex/0505004].























[398] B. Aubert et al. [BABAR Collaboration], In the Proceedings of 2ndWorkshop on the CKM Unitarity Triangle, Durham, England, 5-9 Apr2003, pp WG117 [arXiv:hep-ex/0301001].











[409] B. Aubert et al. [BABAR Collaboration], Phys. Rev. Lett. 89 (2002)011802 [Erratum-ibid. 89 (2002) 169903] [arXiv:hep-ex/0202005].




[413] B. Aubert et al. [BABAR collaboration], Phys. Rev. Lett. 88 (2002)221803 [arXiv:hep-ex/0112045].

[414] B. Aubert et al. [BABAR collaboration], Phys. Rev. Lett. 88 (2002)221802 [arXiv:hep-ex/0112044].














[428] B. Aubert et al. [BABAR Collaboration], Nucl. Instrum. Meth. A 479(2002) 1 [arXiv:hep-ex/0105044].



[ ] Pubblicazioni a Stampa con l’esperimentoL3

[431] M. Acciarri et al. [L3 Collaboration], Phys. Lett. B 487, 229 (2000)[arXiv:hep-ex/0007005].









[440] M. Acciarri et al. [L3 Collaboration], Eur. Phys. J. C 16, 1 (2000)[arXiv:hep-ex/0002046].


















[458] M. Acciarri et al. [L3 Collaboration], Eur. Phys. J. C 13, 47 (2000)[arXiv:hep-ex/9909045].









[467] M. Acciarri et al. [L3 Collaboration], Phys. Lett. B 459, 354 (1999).































[498] M. Acciarri et al. [L3 Collaboration], Eur. Phys. J. C 5, 195 (1998).




[502] M. Acciarri et al. [L3 Collaboration], Eur. Phys. J. C 4, 207 (1998).


















[520] M. Acciarri et al. [L3 Collaboration], Phys. Lett. B 407, 389 (1997)[Erratum-ibid. B 427, 409 (1998)].
















[536] M. Acciarri et al. [L3 Collaboration], Z. Phys. C 71, 379 (1996).













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