Cupola Brunelleschi - iissbojano.gov.it · Dal progetto rivoluzionario del principio, risultò...

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Cupola Brunelleschi

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Cupola Brunelleschi

La celebre cupola di Brunelleschi costituisce la copertura della crociera del Duomo di Firenze; era la cupola più grande del mondo e rimane tuttora la più grande cupola in muratura mai costruita.

La Cupola ottagonale fu voltata dal 1418 al 1434 secondo il progetto di Fi l ippo Brunelleschi, presentato ad un concorso nel 1418 ed accettato dopo molti contrasti nel 1420.

La Cupola si erge su otto spicchi, “le vele”, organizzati su due calotte separate da uno spazio vuoto, forma studiata senz’altro per alleggerire la struttura che altrimenti sarebbe stata troppo pesante per i quattro pilastri sottostanti. Ci sono stati molti dubbi e studi nei secoli, sulla resistenza della cupola, ma la sensazione che si ha oggi, ammirando questo capolavoro dell’arte, è di sostanziale equilibrio e proporzione tra le sue parti. L’elevazione totale dell’intera struttura, compresa la palla dorata e la croce che la sormontano, è di circa 117 metri: la lanterna è alta 21 metri, il tamburo 13 e la Cupola circa 34 metri.

Arr ivat i a l l a sommità t rov iamo la Lanterna , completata dopo la morte del Brunelleschi, da più artisti che per realizzarla, utilizzarono le macchine che l’architetto stesso aveva progettato, indispensabili per so l l evare ve rso l ’a l to i mater ia l i d urante la costruzione della cupola. Anche la Lanterna ebbe una funzione molto importante per la statica globale dell’intera struttura, perché con il suo enorme peso, si incuneava nella struttura, contrastando le pericolose forze che dai costoloni agivano direttamente sulla Cupola.

Il tamburo, di forma ottagonale, su cui avrebbe dovuto poggiare la cupola, misurava circa 43 metri di ampiezza e si trovava a 55 metri di altezza. Queste dimensioni, che facevano superare quelle della cupola del Pantheon fino ad allora la più grande del mondo, erano notevolmente maggiori di quelle previste all’inizio, poiché c’era la reale necessità di rinforzarlo al massimo, per sostenere il peso della cupola.

L'innovazione mirabile del Brunelleschi fu quella di voltare la Cupola senza armature, grazie all'uso di una doppia volta con intercapedine, di cui l'interna (spessa oltre due metri) realizzata con conci a spina di pesce, aveva una funzione strutturale essendo autoportante e quella esterna solo di copertura.

Egli non sapeva quanto filo da torcere avrebbe dato agli esperti dell’avvenire che a tutt’oggi tentano di comprendere appieno i metodi che Brunelleschi utilizzò per tale progetto, unicum dell’ingegno umano. Il sistema costruttivo e tutte le fasi compositive resteranno, difatti, per sempre un segreto. Dal progetto rivoluzionario del principio, risultò dunque la cupola di Santa Maria del Fiore, o del Brunelleschi come ci piace chiamarla. Un’opera architettonica tanto ardita e complessa da fare impallidire qualsiasi altra costruzione del Rinascimento.