Cuore, fibrillazione, ’EDITORE CHE SI IMPEGNAA PAGARE LA ... · tane. Il cuore destro è diviso...

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Periodico quadrimestrale - N. 57 - marzo 2004 - Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Milano IN CASO DI MANCATA CONSEGNA RESTITUIRE ALL’EDITORE CHE SI IMPEGNAA PAGARE LA RELATIVA TASSA PRESSO IL CMP DI ROSERIO - MILANO Cuore, fibrillazione, valvole e trombosi l cuore è un organo nobile, si muove, noi lo percepiamo, il suo battito segnala la vita. Il cuore è sede dei sentimenti, così ci piace credere, anche se la scienza dice che questo è improbabile. Quando il cuore si ammala ci sentiamo immediatamente fragili, quando il cuore subisce l’aggressione dei ferri chirurgici ci sentiamo disperati. Ho visto uomini grandi e grossi piangere disperatamente dopo un intervento al cuore, scossi nella propria certezza di essere forti, improvvisamente diventati fragili come bambini. La ricerca scientifica ha fatto progressi enormi negli ultimi anni, nella diagnosi e nella cura delle malattie del cuore: ha allungato mediamente la vita dei malati di cuore di circa sette anni. Investimenti molto più forti nella ricerca sul cancro hanno allungato la vita media di ogni paziente di soli tre mesi, la ricerca sull’AIDS non è riuscita nemmeno in questo. Le malattie del cuore, delle arterie e delle vene sono le più probabili negli uomini al di sopra dei cinquant’anni, e nelle donne sopra i sessanta, ma sono anche le più probabilmente evitabili e certamente le più guaribili. Le malattie del cuore possono essere riconosciute, curate e guarite, ma soprattutto evitate: per questo risultato dobbiamo dire grazie a tutti coloro che ci hanno creduto, e hanno investito risorse, tempo e conoscenza in questo campo della medicina. E anche ai soci di ALT, a voi, che con il vostro contributo continuate a sostenere la nostra battaglia Il Presidente Lidia Rota Vender I ALT - ASSOCIAZIONE PER LA LOTTAALLA TROMBOSI - ONLUS

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Cuore, fibrillazione,valvole e trombosi

l cuore è un organo nobile, si muove,noi lo percepiamo, il suo battito segnala la vita.

Il cuore è sede dei sentimenti, così ci piace credere,anche se la scienza dice che questo è improbabile.

Quando il cuore si ammala ci sentiamo immediatamente fragili,quando il cuore subisce l’aggressione dei ferri chirurgici ci sentiamo disperati.

Ho visto uomini grandi e grossi piangere disperatamente dopo un intervento al cuore,scossi nella propria certezza di essere forti,

improvvisamente diventati fragili come bambini.La ricerca scientifica ha fatto progressi enormi negli ultimi anni,

nella diagnosi e nella cura delle malattie del cuore:ha allungato mediamente la vita dei malati di cuore di circa sette anni.

Investimenti molto più forti nella ricerca sul cancrohanno allungato la vita media di ogni paziente di soli tre mesi,

la ricerca sull’AIDS non è riuscita nemmeno in questo.Le malattie del cuore, delle arterie e delle vene sono le più probabili

negli uomini al di sopra dei cinquant’anni, e nelle donne sopra i sessanta,ma sono anche le più probabilmente evitabili e certamente le più guaribili.

Le malattie del cuore possono essere riconosciute, curate e guarite,ma soprattutto evitate:

per questo risultato dobbiamo dire grazie a tutti coloro che ci hanno creduto,

e hanno investito risorse, tempo e conoscenza in questo campo della medicina.E anche ai soci di ALT,

a voi, che con il vostro contributo continuate a sostenere la nostra battaglia

Il PresidenteLidia Rota Vender

I

ALT - ASSOCIAZIONE PER LA LOTTA ALLA TROMBOSI - ONLUS

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ANNO XV - N. 57

Marzo 2004

Direttore responsabileClaudia Rota

Coordinamento editorialeAndrea Trisoglio

CollaboratoriGloria De Masi Gervais

EditoreALT - Associazioneper la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - OnlusVia Cesare Correnti, 1420123 Milanotel. 02-720 11 444fax 02-72 02 17 76e-mail: [email protected]

Comitato scientificoValentin FusterZaverio M. RuggeriJohn MartinIrwin H. RosenbergGiorgio AgrifoglioRosario BrancatoAngelo BranziMarco CattaneoSergio CoccheriGaetano CrepaldiGiovanni de GaetanoLeandro GennariGian Franco GensiniAdalberto GrossiDaniela MariRoberto SterziIl Presidente di SISET

Segreteria scientificaMarco MoiaFrancesco Saverio Dioguardi

Progetto graficoRealizzazione editorialeStampaLeva Arti Grafiche S.p.AViale Edison, 60520099 Sesto San Giovanni

Abbonamento annuo €13ALT Via Cesare Correnti, 1420123 MilanoC/c postale n. 50 29 42 06

In questo numero:

Cuore, fibrillazione,valvole e trombosi 2

La vetrina di ALT 13

Misura la tua salute 14

Una finestra sull’Europa 15

Lavori in corso 17

Convocazione Assemblea soci 19

Il nostro cuore funziona dalmomento in cui veniamo con-cepiti, e da quel primo batti-

to comincia a lavorare senza unattimo di tregua, per tutta la vita.Il battito cardiaco è il primo passodelle conoscenza fra la madre e ilfiglio, al momento della primaecografia, un momento emozio-nante, che non si dimentica.Come tutti gli organi del nostrocorpo, subisce l’usura del tempo,e i danni provocati da fattori tos-sici, come il fumo, i grassi, imicrobi, l’ipertensione, il diabe-te, progressivamente lo invec-chiano.Il cuore è un motore, una pompa,un muscolo, si muove automati-camente, comandato dal cervel-lo, non dalla volontà, in modocontinuo e armonioso: accelera ilritmo quando serve, rallenta quan-do è in riposo. Il cuore dell’atle-ta è allenato e batte con un ritmopiù lento. Le emozioni e la faticalo fanno battere più velocemente.Il cuore provvede a far circolareil sangue: attraverso il sistemadella vene il sangue carico di sco-rie e di sostanze tossiche vienerichiamato dal cuore dai distrettipiù lontani dell’organismo, da lìviene spinto nei polmoni perchévada a ripulirsi e a ossigenarsi, epoi rispedito in periferia attraver-so le arterie per portare nutrimentoe ossigeno a tutti gli organi e atutte le cellule, anche le più lon-tane. Il cuore destro è diviso dal

cuore sinistro da una membrana(setto) che impedisce al sanguesporco di mischiarsi con il sanguepulito. All’interno del cuore ci sonoalcune valvole che imprimono alsangue la direzione giusta: se que-ste valvole sono imperfette, oppu-re malate, il lavoro del cuore è piùdifficoltoso.Come tutti i motori, il cuore neltempo può diventare difettoso edammalarsi nella sua parte mecca-nica (difetto delle valvole, difettodel setto, ispessimento delle pare-ti, difetto della capacità di rila-sciarsi e contrarsi), nel suo siste-ma elettrico (disturbi del ritmo oaritmie, tachicardia, fibrillazione,flutter) o nel suo sistema idrauli-co (malattia delle coronarie, angi-na, ischemia, infarto)Il sistema elettrico è costituito dasottilissimi fili, prolungamentodelle cellule nervose che partonodal cervello, che trasmettono alcuore uno stimolo elettrico grazieal quale il cuore si rilascia e si con-trae. Se il ritmo non è perfetto, l’a-zione di pompa diventa meno effi-cace, e il cuore deve lavorare conpiù fatica per spingere il sanguenei distretti più lontani.Quando il nostro cuore aumenta ilritmo, noi diciamo che abbiamo il“cuore in gola” o il “batticuore”: imedici lo definiscono cardiopal-mo. Il cardiopalmo è un sintomoe non una malattia. Il cuore puòaccelerare il battito mantenendoun ritmo regolare (tachicardia),

CUORE ETROMBOSI

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oppure può assumere un ritmo scomposto (extra-sistoli, aritmia).Il sistema idraulico è costituito dalle arterie (coro-

narie, aorta, carotidi, polmonari, renali, iliache etante altre che prendono il nome di solito dall’or-gano o dal distretto che irrorano), che attraversoramificazioni sempre più piccole, provvedono afar arrivare il sangue fino ai punti più lontani, edalle vene, vasi che riportano il sangue dagli orga-ni al cuore. Le arterie e le vene si somigliano, ma non sonoidentiche dal punto di vista strutturale. Le arteriesono più forti, più elastiche, più spesse: la lorostruttura sopporta la frizione del sangue che scor-re con forza e velocità spinto dal cuore.La trombosi delle coronarie provoca un ridottoapporto di ossigeno al muscolo cardiaco, quindiischemia e morte di alcune cellule: la “ferita” checosì si provoca si trasforma in una cicatrice piùo meno estesa, segno della sofferenza patita, e que-sta alterazione nella struttura del cuore può ridur-re la sua capacità di contrarsi, provocare una dila-tazione progressiva, stirare i lembi delle valvole einfine impedire al cuore di contrarsi con efficacia.Le vene sono leggermente diverse, meno spesse,meno elastiche, e sulla parete interna hanno pic-cole sporgenze (valvole) che servono ad aiutare ilsangue nella risalita verso il cuore. Quando le venesono colpite da processi infiammatori (flebite) otrombotici (trombosi venosa), il sangue ristagna,la pressione le sfianca, rovina le valvole, e il risul-tato è l’insufficienza venosa (tendenza del san-gue a rallentare e a ristagnare, con conseguentesenso di pesantezza, soprattutto agli arti inferio-ri).La forza con cui il cuore spinge il sangue nellearterie si misura come pressione arteriosa: lapressione sistolica (massima) è la forza con cuiil sangue viene spinto nelle arterie, la pressionediastolica (minima) è la pressione presente nellearterie nel momento in cui il cuore si rilascia.L’efficienza di questo sistema dipende dalla rego-larità con cui il cuore batte, dalla capacità dei vasi(arterie) di arrivare fino ai punti più lontani, dallaforza con cui il cuore si contrae e si rilascia, dallasua salute.Il cuore è diviso in due parti, destra e sinistra, dauna membrana (setto), che impedisce al sanguepulito di mescolarsi al sangue sporco, e ognuna

LEGENDA:AS atrio sinistroVS ventricolo sinistroAO aortaAP arteria polmonareAD atrio destroVD ventricolo destroO2 ossigeno

Figura A cuore intero diviso in due parti, destra e sini-stra. Le frecce indicano il flusso del sangue che entranell’atrio destro carico di anidride carbonica (sporco),passa nel ventricolo destro, va nell’arteria polmonare eai polmoni, dove cede l’anidride carbonica e si caricadi ossigeno. Rientra nel cuore attraverso l’atrio sinistro, passa nelventricolo sinistro che lo spinge nell’aorta, e da qui intutto il corpo.La figura B è più chiara perché separa le due parti delcuore(Disegni di Francesco Faletra, cardiologo)

A

B

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lazione si trasmette al ventricolo, può portare allamorte.

La fibrillazione si sente?Alcuni pazienti avvertono il ritmo del cuore comescomposto e irregolare, sentono il cuore in gola,avvertono capogiri o sensazione di difficoltà nelrespiro quando compiono sforzi anche piccoli,come salire le scale. Alcuni invece non la avver-tono affatto, ed è il medico che con la palpazionedel polso, l’auscultazione o con un elettrocar-diogramma (ECG) rileva la presenza di questaaritmia.

La fibrillazione può sparire da sola?Si, soprattutto nelle persone giovani: si chiamafibrillazione atriale parossistica (FAP).Oppure può essere cronica, quindi diventa il ritmoabituale del cuore. La fibrillazione cronica puòraramente scomparire da sola.

Perché il cuore fibrilla? La fibrillazione atriale è spesso la conseguenzadell’invecchiamento del cuore, di un suo inde-bolimento (insufficienza cardiaca, cardiopatia dila-tativa), di un disturbo della vascolarizzazione (pre-cedenti trombosi coronariche, infarti, ischemie,angina) o di una malattia delle valvole, in parti-colare della valvola mitrale (valvulopatia). Oppuredi un vero e proprio difetto del sistema elettricodel cuore (“un filo scoperto”).

Quali sintomi devono allertare?Palpitazioni (battito cardiaco accelerato e/o irre-golare), debolezza o spossatezza ingiustificata,sensazione di fiato corto, dolore o senso di costri-zione al petto (come di una morsa che stringe),capogiro o senso di stordimento, sensazione disvenimento, perdita temporanea della vista: sonosintomi che non debbono essere sottovalutati, mariferiti subito al medico che sarà in grado di iden-tificare o escludere la presenza di questa aritmia.

Quali sono le conseguenze della fibrillazione?Le pareti del cuore vibrano invece di contrarsiefficacemente, e solo una parte del sangue riesce

di queste due parti è a sua volta divisa in altre dueparti (atrio e ventricolo)Le malattie del cuore sono le più probabili manmano l’età avanza, ma colpiscono sempre più spes-so anche uomini e donne assai giovani. Difetti congeniti della struttura del cuore posso-no essere presenti già alla nascita, e rendere dif-ficile o impossibile la vita del neonato.La cura del cuore, medica o chirurgica, ha fattoprogressi enorme negli ultimi vent’anni: con l’i-stituzione delle unità coronariche oggi molte per-sone colpite da infarto possono essere salvate, congli interventi di cardiochirurgia molti cuori pos-sono essere sistemati (bypass, sostituzione dellevalvole, correzione di difetti o aneurismi del setto),con gli interventi di cardiologia interventisticao emodinamica le coronarie possono essere ria-perte (angioplastica, palloncino, stent), con l’e-lettrofisiologia le aritmie (fibrillazione e flutter)possono essere identificate e corrette.Ma soprattutto oggi sappiamo che il nostro cuorepuò essere mantenuto in salute, purché ci si pensi,e ci si occupi della sua “manutenzione” a partireda quando si è bambini.

LA FIBRILLAZIONE ATRIALE

Che cos’è la fibrillazione atriale?Non è una malattia, ma un disturbo del ritmo delcuore, nella sua parte alta (atri): invece di batte-re regolarmente il cuore “frulla”. Questo ritmoscomposto interferisce con la circolazione del san-gue verso gli organi, provocando senso di capo-giro e debolezza. Inoltre la parte di sangue cheristagna negli atri tende a coagulare, a formarepiccoli trombi, che poi possono partire con la cir-colazione diventando emboli e arrivando a chiu-dere le arterie periferiche più piccole. La stradapiù probabile che questi emboli percorreranno èquella verso il cervello, ed è così che la fibrilla-zione può provocare un attacco ischemico cere-brale transitorio (TIA) oppure un drammaticoictus.Se la fibrillazione coinvolge l’atrio, può esserericonosciuta e tenuta sotto controllo. Se la fibril-

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atriale riconosciuta presto, e adeguatamente trat-tata non limita, se non marginalmente, la qualitàdi vita del paziente.Purtroppo si tratta di una aritmia subdola, che spes-so viene riconosciuta tardi, quando il cuore è ormaiaffaticato e ha perso efficienza. In questo caso laqualità della vita ne risente in modo drammatico:il paziente si affatica per sforzi anche di modestaentità, ha spesso capogiri, mancanza di respiro,senso di stanchezza.Esistono comunque farmaci in grado di ridare alcuore almeno in parte l’efficienza perduta, e saràil medico a suggerirne l’uso.

Si può curare?Si può tentare di ridare al cuore il ritmo corretto(cardioversione) con due mezzi: con una cardio-versione farmacologica (infusione endovenosa osomministrazione per bocca di farmaci antiarit-mici), oppure con una cardioversione elettrica(scossa che arresta il cuore per una attimo e lo faripartire con un ritmo corretto).Se la cardioversione è efficace, il cuore ritorna abattere con regolarità e riprende un ritmo sinu-sale. A volte dopo una cardioversione efficace,dopo qualche tempo la fibrillazione ritorna. In alcuni casi, e soprattutto per i casi in cui la fibril-lazione è insorta recentemente e il paziente è rela-tivamente giovane, può essere indicato eseguireuno studio elettrofisiologico (SEF): si mappa ilsistema elettrico del cuore, si cerca il punto chemanda le scariche anomale e lo si neutralizza.

La cardioversione funziona sempre?Purtroppo non sempre, ma ha buone probabilitàdi successo: vale la pena di tentarla, soprattutto sel’insorgenza della fibrillazione è recente e se ilcuore è sano.

Può essere tentata più volte?Sì: naturalmente la probabilità di riuscita diventasempre più bassa con l’aumentare del numero deitentativi.

Conviene tentare la cardioversione?Sì: se la cardioversione è efficace, il paziente può

a passare nel ventricolo e ad andare in circolo; ilsangue che ristagna negli atri può coagulare e for-mare trombi che possono a loro volta, nella miglio-re delle ipotesi, sciogliersi spontaneamente, oppu-re frammentarsi e partire con la circolazione delsangue e provocare embolia, oppure il trombosi ingrandisce all’interno del cuore e ne occupauna parte, anche aderendo alle pareti interne.

Quali farmaci prende un paziente con fibrilla-zione?Due tipi di farmaci: quelli prescritti dal medicocurante o dal cardiologo, che servono per rista-bilire un ritmo del cuore armonioso e corretto, ei farmaci che fluidificano il sangue, per impedi-re che si formino i trombi (anticoagulanti o antiag-greganti).

Che fare quando si avverte la fibrillazione?Se è la prima volta e i sintomi sono molto appa-riscenti è bene rivolgersi a un pronto soccorso,avvertendo comunque il proprio medico.Se invece si tratta di un “ritorno” di una fibrilla-zione già nota, è bene contattare il proprio medi-co curante che potrà rivalutare la situazione edeventualmente suggerire un adeguamento dellacura farmacologica.

La fibrillazione è grave?La fibrillazione può essere ventricolare oppureatriale; la prima è per fortuna molto rara e richie-de un intervento in urgenza ed emergenza con undefibrillatore. La fibrillazione atriale è invece moltodiffusa, addirittura molti ne soffrono ma non nesono al corrente; la sua gravità sta nel difetto fun-zionale del cuore, nelle cause che l’hanno deter-minata e nella probabilità che possa provocare unaembolia cerebrale: tutti questi aspetti possono esse-re tenuti sotto controllo dal medico, purché vengafatta la diagnosi.

La fibrillazione atriale può cambiare la vita?No, se viene riconosciuta e curata adeguatamen-te in tutti i suoi aspetti. Sì, se viene sottovalutatao trascurata, o se il paziente non segue con disci-plina le indicazioni del medico. La fibrillazione

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fare a meno dei farmaci antiaritmici, e soprattut-to non è costretto ad assumere a tempo indeter-minato le terapie necessarie per fluidificare il san-gue (antiaggreganti o anticoagulanti).

I farmaci nella fibrillazione sono pericolosi?Come sempre in medicina, un farmaco viene pre-scritto per curare o prevenire una malattia e puòavere effetti collaterali spiacevoli, che dipendo-no molto dal dosaggio e dalla suscettibilità del sin-golo paziente. Anche gli antiarimici possono avereeffetti collaterali, soprattutto sul fegato o sulla fun-zione della tiroide; un paziente ben informato sapràriconoscere gli eventuali effetti tossici di questifarmaci e segnalarli con tempestività al medico,che potrà sospenderli o sostituirli con altri menotossici.Gli antiaggreganti possono avere effetti collate-rali importanti; gli anticoagulanti richiedono unagestione attenta sia da parte del paziente sia daparte del medico (per maggiori informazioni: Salto49 - Guida alla terapia antitrombosi).Vale come regola generale che il paziente non tra-scuri eventuali segni di intolleranza, che seguascrupolosamente le indicazioni del medico e chesi rivolga a lui ogniqualvolta percepisca sensa-zioni o sintomi inusuali. In nessun caso il paziente deve sospendere ocambiare le dosi dei farmaci prescritti, magarisu consiglio di un amico o per superficialità.La riuscita della cura dipende come sempre dallacollaborazione fra un medico attento e competentee un paziente consapevole e ben informato.

VALVOLE CARDIACHE

Le valvole cardiache sono quattro: valvola pol-monare, valvola aortica, valvola mitrale, valvolatricuspide. Con il loro sincronismo di apertura echiusura governano il flusso del sangue dall’e-sterno all’interno del cuore e dal cuore verso l’e-sterno, imponendone tempi e direzione.

Le valvole si possono ammalare?Come tutte le parti del nostro organismo, anchele valvole possono essere colpite da malattie infiam-

matorie (endocarditi) causate da virus, batteri,sostanze tossiche, malattie sistemiche. La causapiù frequente di malattia delle valvole del cuore(valvulopatia) è la malattia reumatica causata daun microbo (streptococco) che provoca spesso ton-silliti nel bambino: annidandosi nelle tonsille onelle adenoidi, lo streptococco può raggiungere ilcuore e impiantarsi sui lembi della valvola, pro-vocando appunto una endocardite (infiamma-zione dell’endocardio, membrana che ricopre lavalvola e l’interno del cuore). La migrazione diquesto microbo al cuore può avvenire durante l’in-tervento chirurgico di asportazione delle tonsilleo delle adenoidi (tonsillectomia o adenoidecto-mia). Un adeguato trattamento antibiotico per-mette oggi di prevenire questa grave complican-za nella grande maggioranza dei casi.Se riconosciute per tempo, le malattie delle val-vole possono essere curate; ma se la cura non èefficace, o è tardiva, la valvola può guarire male,e rimanere offesa (valvulopatia), diventando ste-notica (stretta) o insufficiente (non a tenuta sta-gna). In alcuni casi la valvola diventa contempo-raneamente stenotica e insufficiente (stenoinsuf-ficienza): questi difetti strutturali provocano undisturbo nel flusso del sangue all’interno del cuoree nell’uscita del sangue verso l’aorta.In alcuni casi la malattia della valvola aortica coin-volge anche la parte iniziale dell’arteria aorta, pro-vocando una dilatazione (ectasia) che ne assotti-glia la parete e porta al rischio di rottura, con com-plicanze gravissime e in alcuni casi morte.

Quali esami sono utili per diagnosticare una val-vulopatia?Spesso è sufficiente l’orecchio ben allenato di unmedico esperto che con un normale stetoscopioappoggiato sul petto in corrispondenza del cuorepercepisce il “soffio” della valvola malata. La con-ferma diagnostica si ottiene con un ecocardioco-lordoppler, esame non invasivo che permette divedere su un monitor il cuore mentre si muove.L’elettrocardiogramma (ECG) invece non segna-la la presenza di una valvola malata, ma può evi-denziare gli effetti della valvulopatia sulla tra-smissione dell’impulso elettrico nel muscolo car-

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la, potrebbero entrare nella circolazione del san-gue e provocare embolia. Quindi tutti i pazienti che vengono sottoposti aun intervento chirurgico di sostituzione valvo-lare debbono fare una cura anticoagulante, chemantenga il sangue più fluido del normale, queltanto che basta perché non formi coaguli sponta-nei, ma non troppo, perché non corrano il rischiodi avere una emorragia. Il grado di scoagulazionedel sangue si misura con un test chiamato “tempodi protrombina” o PT-INR: un valore che indicaquante volte più fluido, rispetto al normale, è ilsangue del paziente (valore normale 1, valore desi-derabile per un paziente ben scoagulato da 2 a 4:questo valore viene deciso dal medico in funzio-ne del tipo di valvola e dell’età del paziente).

Quale differenza c’è fra le valvole biologiche equelle meccaniche?Ambedue hanno vantaggi e svantaggi; le valvolebiologiche durano meno nel tempo (durano comun-que molti anni) e richiedono la terapia anticoa-gulante solo per pochi mesi; le valvole mecca-niche sono molto più durature, ma richiedono laterapia anticoagulante per tutta la vita.

IL PROLASSODELLA VALVOLA MITRALE

Che cos’è la valvola mitrale?Il cuore è diviso in due metà, destra e sinistra, dauna membrana (setto): ogni metà è a sua voltadivisa in un atrio e un ventricolo. Il passaggio delsangue dall’atrio al ventricolo destro è governatodalla valvola tricuspide, mentre il passaggio dal-l’atrio sinistro al ventricolo sinistro è governatodalla valvola mitralica. Il passaggio del sanguedal ventricolo sinistro all’aorta è regolato dallavalvola aortica, il passaggio del sangue dal ven-tricolo destro all’arteria polmonare è governatodalla valvola polmonare.Le valvole si aprono e si chiudono grazie ai movi-menti di aspirazione e compressione effettuati dalcuore, e hanno la struttura di una porta a due o treante che si aprono e si chiudono per quasi tre

diaco (aritmie) o l’ingrandimento del cuore pro-vocato dalla presenza di una valvola malata.

Si può curare una valvola malata? L’endocardite acuta si cura con antibiotici spe-cifici. Se la guarigione è perfetta non sarà neces-saria alcuna terapia. Se la valvola guarisce maleo in modo incompleto, con l’andar del tempo puòrendersi necessaria la rimozione chirurgica dellavalvola malata e la sostituzione con una protesivalvolare.

Una valvola malata deve per forza essere sosti-tuita?Dipende dal grado di stenosi o di insufficienza:quando la valvola, pur non perfetta, non interfe-risce con la circolazione del sangue e non “sfor-za” eccessivamente il cuore, può essere tenutasotto controllo periodicamente con un ecocar-diocolordoppler. Se nel tempo il difetto valvola-re peggiora e rischia di compromettere la struttu-ra del muscolo cardiaco, allora si interviene conla rimozione della valvola malata e con la sosti-tuzione con una valvola artificiale.

Quali tipo di valvole esistono?Le valvole artificiali si chiamano protesi valvo-lari. Possono essere biologiche (di solito sono val-vole di cuore di maiale opportunamente trattate inlaboratori specializzati) oppure meccaniche (co-struite in laboratorio con materiali metallici bio-compatibili).La valvola artificiale sostituisce quella naturale epuò svolgere per moltissimi anni la sua funzionein modo straordinariamente efficace.

Quali cure si fanno dopo un intervento di sosti-tuzione valvolare?In alcuni casi possono essere necessari farmaciche aiutino l’efficienza del cuore e ne mantenga-no il ritmo; sono sempre indispensabili farmacianticoagulanti. La valvola, biologica o meccani-ca, è comunque diversa dall’organismo in cui vieneimpiantata: il sistema della coagulazione del san-gue tenderebbe a camuffarla ricoprendola di trom-bi, che, con il movimento fisiologico della valvo-

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miliardi di volte in una vita media!

Cos’è il prolasso della valvola mitrale?E’ un difetto strutturale dei lembi della valvo-la mitrale che si chiudono in modo imperfetto: sichiudono arcuandosi verso la “stanza superiore”(atrio).

Chi soffre di questa disfunzione? Nella popolazione generale ben sei/sette perso-ne su cento hanno un prolasso della valvola mitra-le, ma pochi ne sono consci. Nella maggior partedei casi il prolasso della mitrale è congenito, spes-so più membri della stessa famiglia portano lostesso difetto, più frequentemente le donne. In altricasi, più rari, il prolasso può essere una conse-guenza di altre malattie del cuore.

E’ pericoloso?Nella maggior parte dei casi no. Infatti la valvo-la, pur imperfetta, può svolgere perfettamente lapropria funzione senza interferenze con il normalefluire del sangue. Diventa pericoloso quando siassocia a insufficienza valvolare.

Come si trova?Il prolasso mitralico non dà sintomi, quindi vienespesso scoperto per caso. E’prudente che i fami-gliari consanguinei di un paziente con prolassodella mitrale si sottopongano a una visita medicaed eventualmente a un ecocardiocolordoppler perfare diagnosi precoce.Il prolasso può essere rilevato anche grazie alsapiente uso dello stetoscopio da parte di un medi-co esperto, nel corso di una normale auscultazio-ne del cuore. Il segno caratteristico che indica laprobabile presenza di questa anomalia valvolareè rappresentato da un caratteristico suono (“click”)che si aggiunge ai toni cardiaci normali.

Quando si complica la situazione?La situazione si complica quando i lembi dellavalvola si allontanano tra loro, o si calcificano acausa dell’invecchiamento: la valvola non si chiu-de più in modo ottimale, diventando insufficien-te, ossia incapace di chiudersi perfettamente.

Quali conseguenze ha questa chiusura imper-fetta?L’atrio sinistro lavora male a causa della imper-fetta chiusura della valvola, e con il tempo potreb-be ingrandirsi; lo stiramento provocato sulla suastruttura muscolare può irritare il sistema elettri-co del cuore e generare una fibrillazione atriale.

Come si cura?Se si tratta di un prolasso semplice non si cura, vasolo tenuto sotto controllo. Quando al prolassosi associano segni di insufficienza valvolare puòdiventare necessaria la terapia chirurgica.

PROFILASSI DELL’ENDOCARDITE BATTERICA

E’ una terapia antibiotica raccomandata a tutticoloro che hanno una cardiopatia, soprattutto val-volare, che può aumentare il rischio di una com-plicazione provocata dalla migrazione di batterinella circolazione del sangue.

Tutti i pazienti che hanno un difetto valvolarecardiaco debbono essere protetti quando si sot-topongono a manovre che possono permetterela migrazione attraverso la circolazione del san-gue di microbi che hanno una particolare “sim-patia” per il tessuto che riveste le valvole.In particolare gli interventi odontoiatrici, a par-tire dall’ablazione del tartaro per arrivare alleestrazioni, possono disseminare i batteri abi-tualmente ospiti della bocca e permettere lorodi impiantarsi su una valvola malata o su unaprotesi valvolare.Di seguito riportiamo le linee guida aggiorna-te e internazionalmente accettate per la profi-lassi dell’endocardite batterica, da segnala-re al dentista in occasione di ogni seduta.E’ inoltre importante ricordare che tutti, e amaggior ragione i pazienti con cardiopatia diqualunque tipo, dovrebbero mantenere una per-fetta igiene orale, spazzolando i denti dopo ognipasto, e sottoponendosi ogni sei mesi ad uncontrollo odontoiatrico e a una seduta di abla-zione del tartaro.

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QUALI ANTIBIOTICI USARE

Pazienti non allergici alla penicillina:- Cefalexina (Ceporex, Keforal)- Cefradina (Cefrabiotic, Ecosporina, Lisacef)- Amoxicillina (Alfamox,Amoflux,Amox,Amoxillin,Amoxina,Amoxipen, Bradimox, Dodemox,

Ibiamox, Isimoxin, Majorpen, Mopen, Moxiren, Neoampiplus, Neotetytranase,Oralmox, Pamocil, Simoxil, Simplamox, Sintopen, Velamox, Zimox, Ampilisa,Ampiplus simplex, Amplital Amplizer Ibimycin Lampocillina, Pentrexil,Platocillina).

In un’unica somministrazione: 2 grammi un’ora prima della procedura (dosaggio pediatrico 50mg/Kg senza superare la dose indicata per l’adulto).

Pazienti non allergici alla penicillina ma impossibilitati ad assumere terapia per bocca (neipazienti in terapia anticoagulante orale – Sintron, Coumadin – la somministrazione di terapie intra-muscolari è fortemente sconsigliata a causa del rischio di ematomi, può invece essere prescrittauna terapia endovenosa):- Cefazolina (Acef, Cefabiozim, Cefamezin, Cefazolina Dorom, Cromezin, Recef, Sicef,

Silzolin, Totacef, Zolin): unica somministrazione 1 grammo intramuscolo o endo-vena un’ora prima della procedura;

- Ampicillina in unica somministrazione 2 grammi intramuscolo o endovena 1 ora prima dellaprocedura.

Pazienti allergici alla penicillina:- Clindamicina (Dalacin): unica somministrazione 200 mg 1 ora prima della procedura.

CHI RISCHIA DI PIÙ

Rischio alto• Pazienti con protesi valvolari cardiache• Pazienti con storia di pregressa endocardite, anche in assenza di difetti cardiaci residui• Cardiopatie congenite cianotiche• Pazienti portatori di shut chirurgici a livello polmonare

Rischio moderato• Cardiopatie: dotto arterioso pervio, coartazione aortica, difetto del setto ventricolare, difetto

del setto atriale, valvola aortica bicuspide• Cardiomiopatia ipertrofica• Disfunzione valvolare acquisita (su base reumatica o collagenopatica)• Prolasso della valvola mitralica se con insufficienza• Mixomatosi della valvola mitralica con insufficienza• Prolasso mitralico anche senza insufficienza ma in uomini con età superiore ai 45 anni

Rischio basso• Soffio innocente (se confermata da ecocardiogramma l’assenza di cardiopatia)

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La profilassi dell’endocardite batterica, per esse-re efficace, deve essere somministrata in dosi chegarantiscano una adeguata concentrazione di anti-biotico nel sangue durante e dopo la procedura.La profilassi deve essere somministrata solo imme-diatamente prima dell’intervento, iniziando in dosiadeguate.Casi di endocardite possono manifestarsi nono-stante una profilassi antibiotica appropriata: siraccomanda di mantenere un atteggiamento di

allerta nel caso in cui un paziente recentementesottoposto a cure dentali o comunque a rischio,manifesti febbre inspiegabile, sudorazione not-turna, debolezza, dolori muscolari, sonnolenzaprofonda o malessere.Lo streptococco viridans (alfa emolitico) è ilgerme più frequentemente responsabile di endo-cardite nel caso di procedure dentali, interventi dichirurgia orale interventi sull’apparato respirato-rio, broncoscopia con broncoscopio rigido, inter-venti chirurgici sulla mucosa respiratoria e/o eso-fagea.

FORAME OVALE PERVIO

Che cos’è?Prima della nascita i polmoni del feto non fun-zionano, perché la madre provvede a rifornirlo disangue già ossigenato. Quindi il sangue dentro alcuore destro si mescola liberamente con il sanguedel cuore sinistro, grazie al passaggio garantitodal forame ovale, piccola apertura presente sulsetto che divide le due parti del cuore.Al momento della nascita con il primo vagito ipolmoni si espandono e cominciano a funziona-re: da quel momento la divisione del cuore in destroe sinistro diventa molto importante, e il forameovale progressivamente si chiude. E’ un po’ quel-lo che accade alla “fontanella “ sul cranio dei neo-nati: una zona morbida in cui manca l’osso, cheprogressivamente entro il primo anno di vita sichiude.In molti di noi il forame ovale si chiude in modoimperfetto (trenta persone su cento!): può acca-dere che, in occasione di uno sforzo di solito piut-tosto importante, ma in alcuni casi anche mode-sto (uno starnuto, sollevamento di un peso) il fora-me si apra parzialmente, e permetta il passag-gio di sangue dal cuore destro al sinistro: questodisordine provoca la formazione di bolle e distur-ba il sistema della coagulazione del sangue che siattiva e forma piccoli trombi. Se questi non sisciolgono, possono, attraverso la circolazione delsangue, arrivare al cervello e provocare un attac-co ischemico transitorio (TIA) oppure un vero e

CASI PARTICOLARI

• paziente già in terapia antibiotica conamoxicillina: non aumentare la dose del-l’antibiotico in corso, ma sostituirlo conaltra molecola di una classe diversa fraquelle indicate

• paziente in profilassi cronica per malat-tia reumatica: il tipo e le dosi di antibio-tico comunemente in uso per la prevenzio-ne della malattia reumatica sono inadeguateper la prevenzione dell’endocardite batte-rica, anzi, il paziente in terapia cronicacon penicillina potrebbe essere portatore diuno streptococco resistente: in questi casisono indicate clindamicina, azitromicina oclaritromicina (evitare le cefalosporine acausa della possibilità di reazione crociatacon le penicilline). Se possibile, megliorimandare la procedura finché il paziente siarimasto privo di terapia antibiotica per alme-no 14 giorni (il periodo di incubazione del-l’endocardite è di circa due settimane)

• Endocardite da streptococco viridans:fonte prevalente apparato oro buccale, trat-to respiratorio superiore, esofago

• Endocardite da enterococco: interventigastrointestinali, interventi urologici

(Per le endocarditi correlate a interventi di chi-rurgia ortopedica, si vedano le linee guida spe-cifiche emanate dall’ American DentalAssociation in collaborazione con l’AmericanAcademy of Orthopaedic Surgery)

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proprio Ictus cerebrale. Questo evento è più pro-babile se accanto al forame ovale è presente unpiccolo aneurisma, dentro al quale il sangue tendea formare micro trombi.

Come si fa la diagnosi?Con un ecocardiocolordoppler: la sonda posizio-nata sul torace, o meglio ancora introdotta nell’e-sofago, attraverso l’emissione di ultrasuoni puòmettere in evidenza la presenza del forame e l’e-ventuale associazione con un aneurisma del setto;la manovra di Valsalva (spinta dei muscoli addo-minali, come quando si solleva un peso) permet-te di evidenziarne la pervietà.

Si può curare?Il forame può provocare embolia cerebrale soloquando è pervio abbastanza da provocare la for-mazione di bolle o di emboli. L’ecocolordopplertranscranico permette di visualizzare la presen-za di bolle a livello del circolo delle arterie cere-brali.Quando indicato, il forame ovale può esser chiu-so, oggi attraverso tecniche poco invasive: attra-verso un catetere che viene introdotto nell’arteriafemorale (zona inguinale) si raggiunge il cuore esi posiziona un “ombrellino” che chiuderà defi-nitivamente il passaggio, prevenendo complica-zioni future.

E’ sempre necessario chiuderlo?No, solo se la probabilità di embolia è alta.

LE PLACCHEDELL’ARCO AORTICO

Che cosa sono le placche dell’arco aortico?Sono placche aterosclerotiche che si formano conil passar degli anni soprattutto in pazienti con pres-sione alta e mal controllata, o con elevati livelli dicolesterolo o trigliceridi, o diabetici, o con più diuna delle precedenti situazioni.Sono come calcificazioni calcaree presenti sul-l’interno dell’arco dell’aorta: data l’importante

pressione del sangue su questo punto, qualcheframmento di placca si può staccare e dare embo-lia a livello cerebrale oppure periferico negli orga-ni interni o negli arti inferiori.

Come si curano?Non esiste cura in grado di scioglierle: l’obietti-vo realistico è di fare in modo che non si ingran-discano e che non embolizzino. Per raggiunge-re questo obiettivo occorre correggere i fattori chele hanno provocate e impostare una terapia antiag-gregante o anticoagulante che impedisca al san-gue di peggiorare la situazione depositando fram-menti di trombo sulle placche stesse. E’ fondamentale intervenire a modificare i fatto-ri di rischio vascolare, che sono certamente iresponsabili della formazione delle placche, mache possono e debbono essere modificati: fumodi sigaretta, pressione arteriosa mal controllata,diabete mal controllato, eccesso di grassi nel san-gue.Vale, come sempre nel campo vascolare, la rego-la che i fattori di rischio vascolare non si som-mano fra loro ma si moltiplicano.La prevenzione delle malattie vascolari da trom-bosi e da embolia passa attraverso l’impostazio-ne di uno stile di vita corretto, che prevede:- quaranta minuti al giorno di attività fisica- consumo di almeno cinque porzioni al giorno

di frutta e verdura- astensione dal fumo di sigaretta attivo e passi-

vo- astensione dal consumo di sostanze che pro-

vocano vasocostrizione e aumento della pres-sione arteriosa (caffeina, stupefacenti)

- aumento del consumo di cibi integrali- valutazione periodica del rischio vascolare glo-

bale (vedi tabelle su SALTO 55)- controllo della pressione arteriosa- controllo del diabete- controllo dell’omocisteinemia.

ALT E’ ANCHEONLINE:

www.trombosi.org

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La vetrina di ALTLE SCHEDE DI AHALe Schede di American Heart Association tradotte per voi a cura di ALT, rispondono, in modo esauriente, alle domandepiù frequenti in materia di prevenzione e cura delle malattie cardiovascolari. Con un contributo minimo di 3 euro per lespese di stampa e di spedizione avrà diritto a ricevere 5 schede tra le seguenti:

❑ 1 Che cos’è un infarto?❑ 2 Quali sono i segnali d’allarme dell’infarto?❑ 3 Quali sono i sintomi dell’ictus o del TIA?❑ 4 Come potrò riprendermi dopo un ictus?❑ 5 Che cos’è la pressione alta?❑ 6 Quali sono le cure per chi soffre di pressione alta?❑ 7 Che cos’è un pace-maker?❑ 8 Che cos’è un defibrillatore impiantabile?❑ 9 Come smettere di fumare?❑ 10 Come evitare un aumento di peso quando si smette di fumare?❑ 11 Come superare lo stress di non fumare?❑ 12 Come fare per modificare le ricette di cucina?❑ 13 Perché mangiare meno sale?❑ 14 Come posso assistere un mio familiare che ha sofferto di malattie cardiovascolari?❑ 15 Come posso migliorare il mio stile di vita?

Per ogni scheda aggiuntiva, il contributo minimo richiesto è di 0.60 euro

SALTOCon un contributo minimo di 8 euro per le spese di stampa e di spedizione avrà diritto a ricevere 3 numeri di SALTO, ascelta tra:❑ 41 - Alimentazione sana (linee guida) ❑ 50 - Le statistiche Europee delle malattie cardiovascolari❑ 42 - Fumo e malattie da trombosi ❑ 51 - Sano come un... pesce?❑ 43 - Menopausa e malattie da trombosi ❑ 52 - Obesità, diabete, arteriosclerosi e trombosi❑ 44 - Attività fisica e malattie cardiovascolari ❑ 53 - Amore e problemi di cuore:❑ 45 - Trombosi cardiovascolare l’attività sessuale dopo l’infarto❑ 46 - Ictus cerebrale ❑ 54 - Trombosi venosa profonda, embolia e trombosi rare ❑ 47 - Ipertensione e trombosi ❑ 55 - Infarto? No, grazie❑ 48 - Nutrizione, trombosi e malattie cardiovascolari ❑ 56 - Salute in... fumo❑ 49 - Guida alla terapia antitrombosiPer ogni copia aggiuntiva, il contributo minimo richiesto è di 2 euro

IL LIBRO DEGLI 8 UFFA E 1/2Guida al vivere benissimo: per i bambini e gli educatori delle Scuole Elementari

Con un contributo minimo di 10 euro è possibile ricevere “Il libro degli 8 Uffa e 1/2 - Guida al vivere benissi-mo”, testo dedicato agli insegnanti e ai ragazzi della scuola elementare.

Desidero ricevere:❑ 5 Schede di American Heart Association: 3 euro❑ 3 numeri di SALTO arretrati: 8 euro❑ Il libro degli 8 Uffa e 1/2: ogni copia 10 euro

Faccio pervenire il mio contributo attraverso:

❑ Assegno bancario non trasferibile intestato a: ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi - Onlus.

❑ Copia della ricevuta del versamento su c/c postale 50294206 intestato ad ALT, specificando la causale del versamento.

❑ Addebito su carta di credito: ❑ Carta Sì ❑ MasterCard ❑ VISA

N° carta

Mese/anno di scadenza /

Data di nascita Firma

Compilare con i propri dati anagrafici sul retro, ritagliare ed inviare in busta chiusa ad:ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi, via Cesare Correnti 14, 20123 Milano

Su licenza di:

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Ma il vostro stile di vita com’è? Che cosa bisognerebbe cambiare? E la vostra storia familiare incide o no? Se desiderate avereuna risposta a queste domande compilate in tutte le sue parti il presente questionario, speditelo via fax o via posta: il Comitato Scientificodi ALT vi darà una risposta personalizzata e un punteggio nell’arco di trenta giorni, direttamente a casa vostra e in busta chiusa. Inconformità alla Legge sulla riservatezza (675/96), i vostri dati personali saranno rilevati esclusivamente per comunicare con voi.

CHI E’?

COGNOME E NOME ETA’INDIRIZZO TEL.LOCALITA’ CAP PROV.PROFESSIONE PESO ALTEZZA

COSA FA DURANTE IL SUO TEMPO LIBERO?

SVOLGE ATTIVITÀ SPORTIVE E ALL’ARIA APERTA? SI ■■ NO ■■E’ SODDISFATTO DELLA SUA FORMA FISICA ATTUALE? SI ■■ NO ■■

... E DURANTE LE ORE LAVORATIVE?

Ritiene di essere un soggetto stressato ? SI ■■ NO ■■ A VOLTE ■■Fuma sigarette? SI ■■ NO ■■se no, le ha mai fumate ? SI ■■ NO ■■Se si, quanto fuma al giorno? -di 5 ■■ da 5 a 10 ■■ da 10 a 20 ■■ da 20 a 30 ■■ oltre 30 ■■

E COME MANGIA?

QUANTE VOLTE CONSUMA ALLA SETTIMANA?FRITTI 1 ■■ 2/ 3 ■■ 4 ■■ più di 4 ■■FORMAGGI 1 ■■ 2/ 3 ■■ 4 ■■ più di 4 ■■PESCE 1 ■■ 2/ 3 ■■ 4 ■■ più di 4 ■■CARNI MOLTO CONDITE 1 ■■ 2/ 3 ■■ 4 ■■ più di 4 ■■

...E LA SALUTE ?

Qualcuno nella sua famiglia (padre/madre/fratelli/sorelle/nonni) ha avuto una o più delle seguenti malattie?■■ Infarto cardiaco ■■ Ictus cerebrale ■■ Trombosi della retina■■ Angina ■■ Ischemia miocardica ■■ Embolia■■ Trombosi venose/arteriose ■■ Aterosclerosi ■■ Diabete■■ Pressione alta ■■ TIA (attacchi ischemici transitori)

Lei stesso ha o ha avuto qualcuno di questi disturbi?■■ Vene varicose ■■ Diabete ■■ Pressione alta■■ Elevato livello del colesterolo ■■ TIA ■■ Aterosclerosi■■ Angina ■■ Ischemia miocardica ■■ Infarto cardiaco■■ Ictus cerebrale ■■ Trombosi alla retina ■■ Embolia■■ Trombosi venose/arteriose ■■ Aneurismi

LIVELLO DI COLESTEROLO ––––––––––––––

LIVELLO DI FIBRINOGENO ––––––––––––––

LIVELLO DI PRESSIONE ARTERIOSA ––––––––––––––

È stato in terapia con farmaci anticoagulanti o antiaggreganti? SI ■■ NO ■■

Se donna, prende la pillola antifecondativa? SI ■■ NO ■■

È in menopausa? SI ■■ NO ■■

Assume la terapia ormonale sostitutiva? SI ■■ NO ■■

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QUANTA SALUTE HAI IN TASCA? MISURALA QUI!

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SI CONCLUDE IL PROGETTO EHHI

Il progetto EHHI - European Heart Health Initiative(Azione Europea per la Salute del Cuore), parti-to nel 1998 e co-finanziato dall’Unione Europea,si è concluso a fine 2003. Il principale obiettivodi EHHI era lo sviluppo di una rete europea dialleanze che, attraverso azioni coordinate e mul-tidisciplinari, contribuisse alla prevenzione dellemalattie cardiovascolari. In Italia. ALT ha creatoil Forum per la Salute Cardiovascolare.EHHI ha prodotto inoltre documenti scientifici sugiovani e attività fisica, fumo, stress, nutrizione,mortalità e morbilità delle malattie cardiovasco-lari in Europa. Il progetto ha anche promosso azio-ni politiche, di educazione, di informazione e diricerca nei Paesi in cui è stato implementato.

GIOVANI E OBESITA’

Nel gennaio 2004 la Commissione Europea haapprovato il nuovo progetto promosso da EHN(European Heart Network), dal titolo “Childrenand obesity and associated avoidable chronic disea-ses” (Bambini, obesità e malattie croniche corre-late evitabili). Il progetto incoraggia azioni poli-tiche, di educazione, di prevenzione e di monito-raggio per contrastare il preoccupante fenomenodell’obesità nei bambini. Osservato speciale saràl’impatto del marketing alimentare su bambinie adolescenti e le contromisure (interventi legi-slativi e di autoregolamentazine delle aziende) perarginarne l’influenza negativa sulle scelte ali-mentari dei più giovani e delle loro famiglie. Anche per questo progetto ALT sarà il referenteper l’Italia: Gloria De Masi Gervais ha sostituito

Una finestra sull’EuropaUna finestra sull’Europa

Riccardo Pirani nel ruolo di CoordinatoreNazionale per i progetti di EHN.

ETICHETTE E INDICAZIONI ALIMENTARI

ALT partecipa a un’importante azione politica pro-mossa da EHN: influenzare le decisioni dei legi-slatori europei in materia di etichette e indicazio-ni nutrizionali riportate sulle confezioni di cibi. I vari coordinatori nazionali hanno raccolto con-fezioni di alimenti venduti nei supermercati. Ilrisultato è stato a dir poco imbarazzante: alimen-ti che riportano l’indicazione “solo 1% di grassi”hanno un eccessivo contenuto di sale o di zuc-chero, prodotti presentati come salutari conten-gono quantità eccessiva di grassi (ecco alcuni slo-gan fuorvianti: barrette di cioccolato presentatecome “ricche di calcio, di vitamine…”, oppurecereali “ricchi di fibre, poveri di grassi…”, che,però, contengono troppo sale o zucchero, ecc.).L’obiettivo di EHN è di promuovere l’adozione ditabelle nutrizionali uniformi in tutta Europa, ren-dere comprensibili le etichette per il consumato-re, eliminare slogan fuorvianti.

CONSUMATORI EUROPEI PER UNACCORDO SULLA NUTRIZIONE

I membri dell’Organizzazione Europea deiConsumatori si sono riuniti in Ungheria a lugliodel 2003 nel “Third Consensus Workshop onNutrition” (Terzo seminario per un accordo sullanutrizione), cui ha partecipato anche una delega-zione di EHN. Dopo un’analisi della documentazione disponibi-

le a livello internazionale si sonoraggiunte conclusioni comuni,così riassunte:• Un’alimentazione sana è labase per la salute.• È necessario sostenere pro-grammi che abbiano come temala nutrizione ed ottenere finan-ziamenti adeguati e a lungo ter-mine.• Le campagne pubblicitarie nonFonte: The Economist, 13/12/2003.

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pongono enfasi sufficiente sul tema del mangiaresano.• I consumatori hanno il diritto di ricevere mes-saggi coordinati da tutti gli attori coinvolti nel temadell’alimentazione per non essere confusi o fuor-viati da messaggi contraddittori.• E’ necessario che ogni singolo Paese recepiscai suggerimenti emanati da un Ente indipendenteed affidabile.• Le politiche agricole comunitarie e i program-mi economici correlati possono contribuire a incen-tivare una nutrizione bilanciata. • E’ necessario offrire al consumatore differentitipi di confezioni, con dosi differenziate.• L’alimentazione è una scelta che ha un grandeimpatto sulla qualità della vita, ma deve essereassociata ad altri fattori importanti, come l’atti-vità fisica e l’astensione dal fumo.Raccomandazioni:• La salute pubblica richiede che si instaurinoforme di cooperazione e collaborazione fra azien-de alimentari, legislatori, associazioni ed enti dedi-cati alla salute, consumatori e scienziati.• Per migliorare la conoscenza e orientare le scel-te del consumatore, sono necessarie campagne cheincentivino una sana alimentazione e il cui impat-ti sia monitorato di continuo.• E’ utile realizzare analisi di campagne passate,ispirandosi a quelle di successo e imparando daglierrori di quelli inefficaci.• Occorre introdurre cambiamenti per l’industriaalimentare (riduzione progressiva del contenutodi sale e grassi nei cibi conservati) che mirino arendere i prodotti più sani. Bisogna incoraggiarel’attribuzione alla EFSA (Agenzia per la sicurez-za alimentare) del ruolo di organo indipendente esuper partes.

CAMPAGNA PER UN’EUROPA SENZA FUMO

Nell’ambito di una campagna di EHN contro ilfumo di sigaretta, il coordinatore nazionale perEHN ha inviato a 87 Europarlamentari italiani ildocumento “La coltivazione del tabacco inEuropa”, prodotto congiuntamente da EHN e altreorganizzazioni europee del settore sanitario

(European Cancer Leagues, European RespiratorySociety, European Network for SmokingPrevention, Health 21 Hungarian Foundation).Lo scorso novembre 2003, nell’ambito dellaPolitica Agricola Comune, la CommissioneEuropea ha adottato una proposta di riforma cheprevede alcune ipotesi di riduzione graduale deisussidi agricoli per i coltivatori di tabacco. L’attualepolitica di sussidi agricoli al tabacco contrasta deltutto con la politica europea di lotta contro il taba-gismo. Ora spetterà al Parlamento Europeo pro-nunciarsi su questo argomento.

I RISULTATIDI CARDIOLAB 2003

Cardiolab 2003 ha consentito ad ALT di raccogliere 1349

questionari “Quanta salute hai in tasca?” compilati nelle

varie piazze in cui si è svolta l’iniziativa. Ecco alcuni risul-

tati molto significativi… la nostra lotta contro le malattie

vascolari da Trombosi deve continuare, col vostro aiuto.

56 persone su 100 hanno un peso superiore alla norma

24 uomini e il 18 donne su cento fumano

12 persone su cento fumano addirittura più di 10 sigarette al giorno

67 persone su cento percepiscono lo stress

come un problema personale71 persone su cento mangiano più di due porzioni

di formaggio la settimana30 persone su cento ne consumano addirittura

più di quattro

81 persone su 100 dichiarano di aver avuto in famiglia un evento vascolare

42 persone su 100 hanno un rischio elevato o molto ele-

vato di sviluppare malattie vascolari.

su 1329 persone intervistate:

273 hanno colesterolo elevato

289 pressione alta

164 vene varicose

70 problemi ischemici o anginosi

54 diabete

Le 1349 persone intervistate sono abitanti di Rimini, LaSpezia, Viterbo, Agrigento, Desenzano sul Garda eMarsala. Su 100 persone intervistate 60 erano uomini e40 donne. Per quanto riguarda l’età, su 100 persone 27avevano meno di 50 anni, 24 tra i 50 e i 59, 29 tra i 60 e i69, 20 più di 70 anni.Chi è interessato ad avere i dati completi può contattareAndrea Trisoglio in Associazione (tel. 02 720.11.444).

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Lavori incorso

Gennaio 2004

ALT CONTRO LE TROMBOSI INFANTILIALT finanzierà un progetto di ricerca sulleTrombosi Infantili che verrà realizzato in colla-borazione con SISET (Società Italiana StudioEmostasi e Trombosi). Per corrispondere a que-sto impegno ha ideato assieme ad Agos ItafincoSpA, la Carta ALT Attiva.

CARTA ALT ATTIVAÈ uno strumento innovativo di raccolta fondiper ALT, per chi la possiede è uno strumen-to comodo per fare acquisti e facilitare ledonazioni. Chi la utilizzerà finanzierà auto-maticamente la ricerca sulle Trombosi Infantilianche senza spendere un euro: Agos Itafincoinfatti rinuncerà al canone annuale (15 euroall’anno) e al 2% degli interessi maturati conl’uso della Carta e verserà ad ALT gli impor-ti equivalente a titolo di donazione a nomedel sottoscrittore della Carta. Tutte questedonazioni potranno essere detratte dalla pro-pria dichiarazione dei redditi. Per mantenervi aggiornati sul progetto con-sultate il sito internet www.trombosi.org.Per ulteriori informazioni sul funzionamen-to della carta chiamate il numero verde 800-191080

CON CARDIOLAB, GIRO D’ITALIA IN 30 PIAZZE“Controllare il rischio prima che diventi allarme”,questo è lo slogan di Cardiolab, un’iniziativa diprevenzione del rischio cerebro e cardiovascola-re sul territorio. Per il 2004 saranno oltre 30 lecittà italiane che aderiranno all’iniziativa. ALTcollabora attivamente alla realizzazione del pro-getto (I risultati di Cardiolab 2003 a pagina 16).

AL VIA IL XVI TROFEO ALT DI GOLFIl Comitato Manifestazioni Speciali di ALT haorganizzato la sedicesima edizione del Trofeo ALTdi Golf, in 37 tra i più importanti Circoli di Golfitaliani. Il golf è un modo sano e divertente perricordare l’importanza dell’attività fisica nella pre-venzione delle malattie vascolari da Trombosi. Iproventi dell’iniziativa serviranno per finanziarela borsa di studio “Adotta un medico contro laTrombosi”.

ADOTTA UN MEDICO CONTRO LA TROMBOSI

Le malattie da Trombosi possono essere pre-venute e curate solo se medici motivati e atten-ti perfezioneranno la propria formazione inquesto campo della medicina. Per questo ALTfinanzia Borse di Studio per formare giova-ni medici nel campo delle malattie vascolarida trombosi. L’impegno per ogni borsa di studio è di 13.000euro all’anno per un minimo di cinque anni.E’un impegno importante che potremo soste-nere solo grazie al contributo che ognuno deisoci di ALT vorrà dare in funzione delle pro-prie possibilità. Chi aderisce all’iniziativa“adotterà” un nuovo medico contro la trom-bosi: riceverà notizie aggiornate sugli studi esulle ricerche condotte e potrà seguirlo passopasso nella sua formazione specialistica. Molti nuovi medici attendono di essere for-mati. E migliaia di persone negli anni a venire saran-no salvate proprio grazie alla competenza eall’impegno di questi medici.Chi, azienda o privato, desideri finanziarequesta borsa di studio può avvalersi dei bene-fici fiscali previsti dalla legge. Per maggioriinformazioni telefonare in Associazione (02720 11 444).

LINEE GUIDA ITALIANE SULLA PREVENZIONE DELL’ICTUSE’ stata pubblicata l’edizione 2003 di SPREAD.Il testo completo e la sua sintesi si possono scari-care dal sito www.spread.it

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Febbraio 2004

ALT RISPONDE A CLUB 3Per tutto febbraio i lettori di Club 3, mensile editoda San Paolo Editore, hanno potuto contattare gliesperti di ALT per avere informazioni sulle malat-tie da Trombosi. ALT ringrazia i giornalisti CinziaTesta e Bruna Costi, e i dottori Lidia Rota Vendere Corrado Lodigiani.

UNA FONDAZIONE PERCONTINUARE IL PROGETTO VITA

ALT è diventato socio fondatore della Fon-dazione “Progetto Ematologia – Fondazioneper la ricerca e per l’assistenza nel settore ema-tologico”, attraverso la quale il progetto VITA(vedere riquadro sottostante) potrà continua-re. L’obiettivo è che figli nati in famiglie conrischio tromboembolico elevato possano esse-re salvati dal rischio legato all’assetto gene-tico ereditato dal padre o dalla madre.

IL PROGETTO VITA(Vicenza Trombosi e Aterosclerosi)Il progetto VITA è iniziato nel maggio 1993 e incinque anni ha studiato 15.055 persone. Sono state prodotte 17 pubblicazioni scientifichesu riviste internazionali e oltre un centinaio diabstracts in Congressi Nazionali e Internazionali.Dal gennaio 2000 al dicembre 2002 sono stati stu-diati in particolare 2580 soggetti con rischio ate-rosclerotico particolarmente elevato, fra i 40 e i65 anni: su questi pazienti sono stati eseguiti eco-colordoppler di tronchi sovraortici per l’identifi-cazione di eventuali danni vascolari presenti.Di tutti gli altri è stato studiato l’assetto trombofi-lico: è stata ricercata una eventuale tendenza delsangue a coagulare in maniera eccessiva o disor-dinata, con lo scopo di modificare i fattori di rischiomodificabili (fumo, sovrappeso, eccesso di grassinel sangue, ipertensione, inattività fisica), per ridur-re la probabilità per queste persone di andare incon-tro a infarto o ictus o trombosi venosa e/o arterio-sa o embolia.Del tutto casualmente, durante l’esame dei paren-ti, sono stati diagnosticati casi di leucemie e linfo-

mi: la diagnosi preco-ce ha permesso la curadi alcuni di questipazienti.Nei prossimi anni, gra-zie a questo progetto,verranno ulteriormen-te approfonditi i mec-canismi che provoca-no malattie da Trom-bosi, e verrà ulterior-mente definito il pro-filo di chi è più a ri-schio: grazie al pro-getto VITA probabil-mente molte personevivranno non solopiù a lungo, ma soprattutto senza malattievascolari.ALT ha sostenuto finanziariamente il progettoVITA a partire dalla nascita, versando in questianni 155.000 euro: se la generosità dei nostri soste-nitori lo permetterà, saremo in grado di dare unulteriore contributo anche negli anni futuri.ALT esprime al gruppo di lavoro del progetto VITAla propria soddisfazione e si fa interprete di chi hapermesso il finanziamento.

IL MESE DELLA SALUTE IN SENATOIn occasione della Festa di San Valentino, i Membridel Senato della Repubblica hanno compilato ilquestionario “Quanta salute hai in tasca” e hannoricevuto diversi numeri di Salto, materiale illu-strativo sull’impegno di ALT contro le malattie daTrombosi. L’iniziativa ci permetterà di valutare lasalute cardiovascolare dei nostri Senatori.

SUMMIT DELLA SOLIDARIETÀ:PRONTI PER UN NUOVO TRIENNIOIlaria Borletti è stata riconfermata Presidente diSummit della Solidarietà, di cui ALT è Membrofondatore. Il presidente di ALT farà parte delConsiglio Direttivo. In questi ultimi tre anniSummit ha promosso iniziative significative pertutto il non profit, come la campagna “+Dai-Versi”,ha realizzato indagini approfondite sul Terzo

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Settore, ha elaborato strumenti di conoscenza delnon profit, ha reso più trasparente il rapporto coni donatori e gli interlocutori (Carta della Donazionee Codice della Trasparenza) e ha dato vita a unaattiva collaborazione con altri organi di rappre-sentanza del Terzo Settore e delle autorità com-petenti, come il Ministero del Welfare.

LA TROMBOSI È UN NEMICO CHE POSSIAMO COMBATTERE INSIEME

Per questo ho deciso di sottoscrivere un abbonamento annuale a SALTO e disostenere l’Associazione per la Lotta alla Trombosi.Ho scelto di abbonarmi in qualità di:

■■ Socio Simpatizzante € 13 ■■ Socio Benemerito € 300

■■ Socio Ordinario € 30 ■■ Nuovo ■■ Rinnovo

■■ Socio Sostenitore € 60

Faccio pervenire il mio contributo attraverso:

■■ Versamento su conto corrente postale n. 50294206

■■ assegno bancario non trasferibile intestato all’Associazione per la Lotta alla Trombosi - Onlus

■■ bonifico bancario sul c/c n° 000000013538 ABI 05048 CAB 01604 presso Banca Popolare Commercio e Industria Ag 4 - Milano

SALTO 57

Aprile 2004

INAUGURATO IL SENTIERO DELLA SALUTE A ROZZANOIl 23 aprile a Rozzano (MI) si inaugureranno due“Sentieri della Salute”, un progetto europeo cheALT diffonde in esclusiva in Italia. Dopo Firenzee Calderara di Reno (BO), il Comune di Rozzanodiventa il primo comune lombardo ad aderire all’i-niziativa. Seguirà il Comune di Lecco. Per mag-giori dettagli sul progetto, contattare Gloria DeMasi 02 720 11 444.

AVVISO DI CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA

E’convocata per il giorno 19 aprile 2004, alleore 9,30 in prima convocazione e alle ore10,00 in seconda convocazione, presso lo stu-dio notarile Roveda in via Mario Pagano 65a Milano, l’Assemblea Ordinaria dei Soci conil seguente ordine del giorno:1) Approvazione del rendiconto al 31 dicem-bre 20032) Relazione del Consiglio Direttivo eRelazione del Collegio dei Revisori dei Conti3) Aggiornamento delle cariche del ConsiglioDirettivo e del Collegio dei Revisori dei Conti4) Aggiornamento delle cariche del ComitatoScientifico3) Varie ed eventuali.

Il presidente - Lidia Rota Vender

QUALORA NON POTESSE PARTECIPARE, PUÒ DELEGARE UN ALTROSOCIO A RAPPRESENTARLA, INOLTRANDO VIA FAX (02.72021776) O VIAPOSTA (ALT - VIA C. CORRENTI 14 - 20123 MILANO) QUESTO TAGLIANDO:

Io sottoscritto

delego a rappresentarmi all’Assemblea dei soci di ALT del 19aprile 2004

il signor/la signora

e a votare in mia vece

Firma

Data

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N. VERDE

800-191080