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BILANCIO SOCIALE 2009-10 Centro Servizi Bottega del Volontariato della provincia di Bergamo

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BILANCIO SOCIALE2009-10

CentroServiziBottega delVolontariatodella provinciadi Bergamo

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10www.csvbg.org

Sommario

0 PREMESSA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50.1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50.2 Nota Metodologica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

1 IDENTITÀ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111.1 Storia del CSV. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111.2 Mission . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141.3 Obiettivi e strategie del biennio 2009/2010 . . . . . . . . . . 161.4 Governo e struttura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181.5 Portatori di interesse (stakeholder) . . . . . . . . . . . . . . . . .37

1.5.1 Stakeholder di missione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .371.5.2 Finanziatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .371.5.3 Stakeholder che concorrono al governo di CSV . 381.5.4 Partner . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

2 IL PERSEGUIMENTO DELLA MISSIONE . . . . . . . . 432.1 I servizi offerti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 432.2 Gli utenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 482.3 Le risposte al bisogno di: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Come gestire l’associazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 512.4 Le risposte al bisogno di: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Dove trovare documentazioni utili e approfondimenti . 552.5 Le risposte al bisogno di: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Come promuovere le iniziative della mia associazione . . . e imparare a progettare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

2.6 Le risposte al bisogno di: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Come posso rafforzare le risorse umane . . . . . . . . . . . . . . della mia associazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

2.7 Le risposte al bisogno di: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Come posso comunicare le iniziative . . . . . . . . . . . . . . . . . della mia associazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70

2.8 Progetti speciali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .732.8.1 Aeper . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il volontariato all’interno di strutture complesse . . . . . . .732.8.2 AMA Auto Mutuo Aiuto Bergamo . . . . . . . . . . . . . . L’associazione come risorsa per la comunità . . . . . . . . . .742.8.3 ADB Associazione Disabili Bergamaschi . . . . . . . . Il ruolo del volontariato nell’innovazione dei servizi . . . 762.8.4 Progetti “Extrascuola” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .772.8.5 Sportello Scuola Volontariato . . . . . . . . . . . . . . . . .782.8.6 Le Reti Sociali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81

3 LE RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE . . 83

ALLEGATO A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .91

ALLEGATO B . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

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www.csvbg.org0 PREMESSA

0.1 INTRODUZIONE Siamo alla seconda edizione del Bilancio Sociale di CSV Bergamo relativo al biennio 2009/2010 approvato dall’Assemblea dei Soci del 04 Maggio 2011. Abbiamo deciso di mantenere la cadenza biennale che coincide con la scansione temporale del progetto presentato e successivamente approvato e finanziato dal CO.GE (il Comitato di Gestione del fondo per il Volontariato regionale).Il Bilancio Sociale rappresenta un valido strumento per descrivere e comunicare alle OdV, a tutti coloro che intrattengono rapporti con il Centro e all’intera comunità bergamasca come CSV si organizza e con quali obiettivi e strumenti persegue la propria missione.Rispetto alla prima edizione, il Bilancio Sociale 2009/2010 rispecchia la nostra volontà di ragionare intorno ai bisogni delle associazioni. Partendo da questa affermazione abbiamo analizzato nel dettaglio le modalità con le quali CSV risponde sia ai bisogni dichiarati, sia a quelli nascosti, attraverso gli strumenti della formazione, della con-sulenza, dell’orientamento, della promozione e della progettazione.Per descrivere l’attività e i servizi offerti da CSV e per aiutare la comprensione degli stessi, il Bilancio Sociale è articolato in tre parti: l’identità di CSV, il perseguimento della missione e le risorse eco-nomiche-finanziarie. Vengono inoltre presentati alcuni progetti signi-ficativi (progetti speciali) e approfonditi temi di particolare interesse sviluppati durante il biennio in esame (focus).Ci permettiamo alcune considerazioni che pensiamo utili anche per il dibattito ed il coinvolgimento delle OdV e dei nostri interlocutori, senza pretendere di fornire risposte esaustive, ma anzi sollecitando un intervento costruttivo per migliorare i nostri servizi e la nostra presenza sul territorio provinciale.

• Ad oggi CSV conta 100 soci. Nell’ultimo periodo le iscrizioni a CSV sono state sospese perché, dopo 13 anni di attività, abbiamo pro-grammato un adeguamento del nostro Statuto che pensiamo di sottoporre all’approvazione dei soci entro l’anno corrente, a se-guito del quale le iscrizioni saranno riaperte.

• L’intero processo di rendicontazione è fortemente segnato dalla crisi economica mondiale iniziata nel 2008 come conseguenza di forti e incontrollate speculazioni finanziarie che hanno messo in discussione il meccanismo di sviluppo dei paesi ricchi ed il be-nessere economico che pensavamo ormai consolidato. La crisi ha prodotto forti ripercussioni sulle economie locali evidenziando nuove povertà e nuove aree di fragilità rappresentate da famiglie e singoli che vivono in situazoni di precarietà e di incertezza per il proprio futuro. Il volontariato si è scoperto più povero, più fragile con la paura della solitudine e dell’esclusione sociale, ma ha sapu-to reagire mettendo in campo tutte le energie disponibili e talvolta sostituendosi ai compiti delle stesse Istituzioni.

• La conseguente riduzione dei fondi disponibili per il biennio in esame ha influito sulla struttura (c’è stata una ristrutturazione dell’organigramma), sulla modalità di gestione dei servizi, sulle scelte strategiche e sul rapporto con gli stakeholders attraverso implementazione di convenzioni e partenariati per favorire il con-tenimento di alcune spese tramite economie di scala. La rendi-contazione economica che riportiamo in sintesi nell’ultima parte, rispecchia la situazione economica e sociale appena descritta. Si è passati dai circa € 1.200.000,00 erogati nel 2008 ai circa

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€ 600.000,00 erogati nel 2009-2010, vale a dire un dimezzamen-to delle entrate.

• Riteniamo che la qualità dei servizi offerti alle OdV dopo oltre 10 anni di lavoro sia cresciuta grazie al continuo monitoraggio dell’at-tività svolta, che andrà comunque migliorata, ed alle competenze acquisite dagli operatori interni.

• Per migliorare ulteriormente l’efficienza della nostra struttura e fornire risposte adeguate al volontariato abbiamo pensato a una nuova configurazione di CSV divisa in area “servizi” e area “svi-luppo organizzativo e territoriale”. Nel Dicembre 2010 abbiamo inoltre nominato un nuovo responsabile del Centro. Lo sviluppo organizzativo è finalizzato a migliorare la capacità di gestione del-le organizzazioni a partire da una rilettura dell’esistente e l’indivi-duazione di possibilità di miglioramento dell’intera struttura.

• Particolare attenzione è stata riservata allo sviluppo delle iniziati-ve e delle collaborazioni a livello territoriale. Tale prospettiva evi-denzia sempre più come per CSV il centro della propria missione siano le organizzazioni e i territori in cui operano e come sempre meno il Centro si identifichi come un ente autoreferenziale nei confronti del mondo del volontariato. Questo fa sì che la perce-zione di CSV non sia più quella di un ente “erogatore” di presta-zioni, ma di un partner con il quale progettare e avviare attività da svolgere in sinergia con l’obiettivo della crescita e dello sviluppo delle proprie comunità di appartenenza.

• Appare evidente rispetto alla prima edizione del Bilancio Sociale quanto si sia sviluppato il lavoro di rete e di territorio. Oggi CSV, che non può e non vuole essere un ente di rappresentanza, vie-ne riconosciuto come soggetto qualificato per la promozione e lo sviluppo del volontariato da diversi enti e istituzioni.

Per il futuro intendiamo migliorare i nostri servizi introducendo ele-menti di valutazione per dare risposte efficaci e sempre più rispon-denti ai bisogni del volontariato. Da un lato continueremo a sostenere e promuovere le organizzazioni di volontariato e i singoli volontari, dall’altro appronteremo strumenti e iniziative per rafforzare la cultura della solidarietà nelle nostre co-munità. Si tratta di un lavoro impegnativo ma anche di grande soddi-sfazione per chi lo fa e non solo per chi lo riceve.

Un caro saluto a tutti i volontari.

Il PresidenteGiorgio Gotti

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0.2 NOTA METODOLOGICA

Finalità del Bilancio socialeCon il Bilancio Sociale, di cui questo documento costituisce la seconda edizione, il Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Bergamo (CSV), si propone primariamente di rendere conto dell’attività svolta e dei risultati ottenuti rispetto al perseguimento della propria missione. Ciò al fine sia di garantire trasparenza ai propri diversi interlocutori, sia di creare un’occasione di analisi critica del proprio operato attraverso una lettura che prenda in esame non solo le prestazioni e i servizi rea-lizzati, ma anche la loro corrispondenza con i bisogni del volontariato, favorendo in tal modo processi di miglioramento.Ricordiamo che l’associazione Bottega del Volontariato nasce da un percorso promosso a partire dal 1995 da alcune associazioni di vo-lontariato insieme al Comune di Bergamo, alla Provincia di Bergamo e all’U.S.S.L. 12 con lo scopo di costituire un servizio finalizzato a:

•promuovere la sensibilità nei confronti del volontariato;

•incentivare l’incontro fra le associazioni di volontariato e le inizia-tive sociali sul territorio;

•scambiare informazioni e utilizzare risorse comuni;

•sostenere la formazioni dei volontari;

•mettere a disposizione dei giovani servizi, iniziative, informazioni e consulenze.

L’associazione Bottega del Volontariato erogava i suoi servizi attraverso uno sportello informativo, un centro di documentazione, la produzione di strumenti informativi e percorsi di formazione. A partire dal 1998 l’as-sociazione Bottega del Volontariato, vincendo il bando di gara regiona-le, diventa ente gestore del Centro Servizi Volontariato.

Processo di elaborazioneIl processo di elaborazione è stato coordinato da un gruppo ope-rativo interno (costituito dal Coordinatore Antonio Porretta e dai Responsabili Alessandro Seminati e Ileana Sirtoli) e da un esperto esterno (Giovanni Stiz della società SENECA, consulente di CSVnet), con la responsabilità del Presidente del CSV Giorgio Gotti. La bozza elaborata dal gruppo operativo è stata presentata e discussa in una seduta dedicata del Comitato Direttivo e in seguito presentata e ap-provata nell’Assemblea dei Soci.

Perimetro, ambito e periodo di rendicontazione Il periodo preso in esame per la rendicontazione è il biennio 2009-2010. Le attività, le azioni e i risultati di cui si dà conto sono relativi all’o-perato del Centro Servizi della provincia di Bergamo, che non ha legami rilevanti con altri soggetti tali da richiedere un più ampio pe-rimetro di rendicontazione. Si ritiene di aver considerato nel documento tutte le attività svolte dall’organizzazione e tutte le questioni più rilevanti ai fini della rendi-contazione. Si segnala che gli aspetti relativi alla dimensione ambientale non sono stati esaminati; tali aspetti risultano comunque di non prima-ria rilevanza date le caratteristiche operative dell’organizzazione.

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Riferimenti metodologiciPer l’elaborazione del documento sono stati adottati come principali riferimenti il “Modello per il Bilancio Sociale dei CSV. Guida operativa per la redazione” (2006), proposto da CSVnet (Coordinamento Na-zionale dei Centri di Servizio per il volontariato) e le “Linee Guida per la redazione del Bilancio Sociale delle Organizzazioni Non Profit” re-datto dall’Agenzia per le Onlus. Come si può verificare dalla tabella in allegato, il bilancio contiene il 51.67% delle informazioni essenziali e il 23.73% delle informazioni volontarie richieste dal modello dell’A-genzia per le Onlus.

Fonte dei datiI dati e le informazioni riportati nel Bilancio Sociale provengono da sta-tuto, bilancio di esercizio, piano biennale, banca dati CSVSystem.Tale banca dati, utilizzata in modo sperimentale nel 2008, è entrata a regime nel biennio e costituisce la principale fonte di dati utilizzata.

Struttura e contenutiIl Bilancio Sociale è articolato in tre parti:

•identità, che fornisce una descrizione generale del Centro (sto-ria, missione, strategie, assetto istituzionale, struttura organiz-zativa, risorse umane, portatori di interessi); in particolare viene effettuata una presentazione sintetica del programma biennale 2009/2010 approvato dall’Assemblea dei Soci, dei relativi risultati conseguiti alla fine del 2010 e degli sviluppi previsti per il biennio 2011/2012;

•perseguimento della missione, che rende conto in dettaglio dell’o-perato svolto per perseguire la missione del Centro. Ciò avviene attraverso due diverse ‘chiavi di lettura’. In primo luogo mediante la presentazione dei servizi offerti e del loro utilizzo da parte de-gli utenti per tipologia di servizio (formazione, consulenza, ecc.); si tratta di una schematizzazione propria di tutti i CSV e richie-sta anche dal Comitato di Gestione che eroga i finanziamenti. In secondo luogo adottando un approccio ‘centrato sui bisogni del volontariato’, cioè sulle esigenze di sostegno e qualificazione delle OdV per come sono lette dal Centro. In tal caso si sono identificati alcuni fondamentali “ambiti di bisogno” delle OdV e per ciascuno di questi si sono descritte le modalità di intervento e forniti i prin-cipali dati relativi alle azioni realizzate dal Centro;

•risorse economico-finanziarie, che forniscono un quadro di insie-me degli aspetti economici della gestione.

Nel documento, su certi punti di particolare rilievo, il Comitato Di-rettivo ha ritenuto opportuno segnalare alcuni spunti di riflessione e alcuni progetti particolarmente significativi.

Diffusione del documento e contatti per informazioniIl documento è stato stampato in 1.500 copie e viene reso disponibile sul sito internet dell’organizzazione (www.csvbg.org) unitamente al bilancio di esercizio.

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Per contatti in relazione al Bilancio sociale:telefono 035.234723e-mail [email protected]

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ALCUNI DATI DI PARTICOLARE RILIEVO

Dati rilevanti 2009 2010

N. collaboratori retribuiti 13 11

N. volontari continuativi 3 oltre ai componenti di organi

2 oltre ai componenti di organi

Ricavi e proventi complessivi €657.869 €677.105

N. associazioni che hanno richiesto ed usufruito dei servizi del CSV

921 842

1 IDENTITÀ

Il Centro Servizi Volontariato della Provincia di Bergamo è un’asso-ciazione di secondo livello senza personalità giuridica che dal 1998 opera sul territorio della provincia di Bergamo. La sua base sociale è costituita da 83 organizzazioni di volontariato, 15 associazioni di pro-mozione sociale e 2 fondazioni. I servizi erogati sono rivolti a tutte le associazioni di volontariato della provincia di Bergamo e, grazie ad una convenzione con la Provincia di Bergamo, i servizi sono rivolti anche alle associazioni di promozione sociale. La sede principale di CSV è ubicata nel comune di Bergamo; per favorire l’avvicinamento al territorio si sono aperti 5 tra sportelli e punti informativi nell’intera bergamasca.

1.1 STORIA DEL CSVL’istanza di costituzione del Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Bergamo (CSV) è l’esito di un complesso processo di raccordo, composizione ed elaborazione comune realizzato da sog-getti con storie, identità e aree di riferimento diverse:

•la Bottega del Volontariato;

•il Forum del Terzo Settore della provincia di Bergamo;

•le Consulte del Volontariato dei seguenti territori: Ponte San Pie-tro, Val Cavallina, Treviglio, Basso Sebino;

•altre associazioni di volontariato non aderenti ad alcuna delle aree di riferimento precedenti.

Il processo di raccordo tra le suddette esperienze rispetto alla costituzione di un Centro di Servizi ha portato alla creazione di un tavolo unitario composto esclu-sivamente dalle associazioni di volontariato che hanno risposto al bando indetto da Regione Lombardia ex legge 266/1991 per la gestione della struttura “Centro Servizi del Volontariato” per la provincia di Bergamo.Dopo l’assegnazione formale del mandato, il CSV si è costituito con atto costitu-tivo e statuto (scaricabili dal sito www.csvbg.org) come associazione non ricono-sciuta il 2 luglio 1997 ed è diventato operativo a partire dal 1998 con l’apertura al pubblico della sede provinciale di Bergamo.

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Tappe fondamentali

•Nel 1997 viene costituito il Centro Servizi Bottega del Volonta-riato e si avvia la mappatura delle organizzazioni di volontariato (OdV) della provincia di Bergamo. Soci fondatori sono stati: Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue), Aido (Associazione Ita-liana per la Donazione di Organi), San Vincenzo, Cav (Centro Aiu-to alla Vita), Aval (Associazione Volontari Acli Lombardia), Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), Aon (Associazione Obiettori Nonviolenti), Casa Amica, Aice (Associazione Italiana Contro l’Epilessia).

•L’apertura della sede provinciale di Bergamo e l’avvio dei servi-zi istituzionali avvengono nel 1998, con la realizzazione dei primi corsi di formazione.

•Nel 1999 viene inaugurata la Biblioteca del Volontario; inizia la pubblicazione dell’house organ di CSV “Bottega del Volontariato Note & Notizie” e viene messa on line la prima versione del sito web del Centro Servizi: www.csvbg.org

•Il 2000 è l’anno di apertura degli sportelli territoriali dell’Isola Ber-gamasca, della Valle Imagna e della Val San Martino a Ponte San Pietro e della Val Seriana ad Albino; viene stipulata la convenzione con la Provincia di Bergamo per l’erogazione di servizi di consu-lenza, formazione e informazione alle associazioni di cui alla L.R. 28/96 e si avvia la prima sperimentazione di redazione del Bilan-cio Sociale da parte delle OdV.

•Nel 2001 viene inaugurato lo sportello territoriale della Bassa Ber-gamasca a Treviglio e vengono avviati i progetti di promozione del volontariato nelle scuole. Da segnalare la pubblicazione del primo opuscolo informativo edito dal Centro Servizi e dei primi avvisi di selezione di progetti di formazione. Il CSV aderisce al Coordinamento regionale dei Centri di Servizio della Lombardia.

•Nel 2002 la sede provinciale di Bergamo si trasferisce presso i locali di via Santa Lucia, 2 e viene aperto lo sportello territoria-le della Val Cavallina e del Basso Sebino a Trescore Balneario. Si avviano i lavori dell’Osservatorio informale sull’applicazione della Legge 328/00; con l’Università degli Studi di Bergamo si firma una “convenzione quadro” al fine di aumentare la collaborazione tra i due enti.

•Nel 2003 si stipula la convenzione con l’Università degli Studi di Bergamo per la realizzazione del Corso di Perfezionamento in “Gestione di organizzazioni nonprofit e Progettazione sociale”. Fatti salienti sono l’adesione a CSV.Net e la realizzazione della pri-ma edizione della Festa del Volontario.

•Nel 2004 viene aperto lo sportello territoriale della Valle Brem-bana a San Pellegrino Terme e si realizza un’ importante ricerca sui bisogni formativi delle OdV, pubblicata nell’opuscolo “Di che forma sei”.

•Nel 2005 si inaugura lo sportello territoriale del Monte Bronzone e Basso Se-bino a Villongo; si stipula il protocollo di intesa con Caritas Diocesana Berga-masca e USP di Bergamo per l’apertura dello Sportello Scuola e Volontariato.

•Il 2006 si segnala per la ridefinizione della struttura organizzativa

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di CSV, con l’introduzione di un organigramma che prevede 4 aree di intervento.

•Nel 2007 viene avviato il servizio di accompagnamento alla pro-gettazione sociale; si svolge inoltre la prima edizione di “Bergamo-Solidale” e viene stipulato un protocollo di intesa con il Comune di Bergamo per la promozione del volontariato giovanile. La sede provinciale si trasferisce in via Palma il Vecchio 1/3, integrando al suo interno la sala corsi e la Biblioteca del Volontario. L’inaugura-zione della nuova sede è stata festeggiata in concomitanza con la Giornata Mondiale del Volontariato. Viene infine avviato un lavoro nel territorio provinciale di collaborazione con le OdV per la rea-lizzazione di eventi e manifestazioni di promozione. In occasione del decennale di apertura, è stata pubblicata la Carta dei Servizi di CSV.

•Nel 2008 viene stipulata una convenzione con l’Agenzia dell’In-tegrazione. In collaborazione con gli altri CSV lombardi, il Co.Ge. Lombardia e Fondazione Cariplo viene pubblicato il primo bando di “coesione sociale”. Per la prima volta si realizzano un open day del CSV e la celebrazione della Giornata Mondiale del Volontaria-to; La testata del CSV diventa il mensile del volontariato berga-masco “Buone Notizie dal Volontariato” e viene pubblicato con la casa editrice FrancoAngeli il libro “Segni di Futuro”.

•Nel 2009 ha inizio l’erogazione dei servizi del Centro articolata su due livelli: un 1’ livello, pensato per dare risposte dirette a domande precise da parte delle associazioni tramite i servizi di consulenza, formazione e orientamento al volontariato; un 2’ livello, che preve-de risposte più articolate e integrate per raggiungere una crescita organizzativa e relazionale. Contemporaneamente prende avvio la sperimentazione di animazione territoriale (presenza territoria-le legata all’operatore territoriale e non più ad una sede fisica) e si riconferma per il secondo anno la realizzazione del bando di “coesione sociale”. In collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, CSV effettua una ricerca sulle banche dati esistenti nella bergamasca delle Organizzazioni di Volontariato e vengono avviati i progetti dell’Amministratore di sostegno e In.Volo.

•A causa della crisi economica, nel 2010 CSV effettua una riorga-nizzazione interna del personale, si introduce la figura del coordi-natore e si consolida l’erogazione dei servizi su due livelli avviata nel 2009. Prende il via il corso di perfezionamento in partnership con Uildm e Università degli studi di Bergamo e si sperimenta il nuovo sistema di contabilità SIC et SIMPLICITER.

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1.2 MISSIONIl Centro Servizi Bottega del Volontariato di Bergamo ha lo scopo di sostenere e qualificare le organizzazioni di volontariato e gli enti del terzo settore che vedono la presenza di volontari al proprio interno e di diffondere e promuovere la cultura della solidarietà e la realiz-zazione di iniziative di carattere sociale, civile e culturale presso le comunità della provincia di Bergamo.Per fare ciò il CSV progetta, realizza ed eroga servizi di informazione, comunicazione, documentazione, consulenza, progettazione, forma-zione e promozione. Tali servizi sono pensati e costruiti in stretta sinergia con le organizzazioni che ne sono al contempo promotrici e fruitrici.

I Centri di Servizio per il Volontariato sono organismi voluti dalla Leg-ge Quadro 266/1991 per sostenere e qualificare l’attività di tutte le OdV mediante interventi mirati, rispondendo così ai bisogni del vo-lontariato in un contesto di autonomia, sussidiarietà e solidarietà. I Centri, presenti in Lombardia a livello provinciale, erogano le pro-prie prestazioni, di norma gratuite, sotto forma di servizi a favore del-le organizzazioni iscritte e non nei registri regionali. In alcune provin-ce lombarde, Bergamo inclusa, grazie ad apposite convenzioni con le rispettive Amministrazioni Provinciali – tali servizi vengono erogati anche alle associazioni di promozione sociale così come previste dal-la Legge Regionale 1/2008. I compiti demandati ai Centri sono sostanzialmente compresi in quattro diversi ambiti, previsti dal DM 08 ottobre 1997:

•la realizzazione di strumenti e iniziative per la crescita della cultu-ra della solidarietà, la promozione di nuove iniziative di volontaria-to e il rafforzamento di quelle esistenti;

•l’offerta di consulenza e assistenza qualificata, nonché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifiche attività;

•la realizzazione di iniziative di formazione e qualificazione nei con-fronti degli aderenti a OdV;

•la pubblicazione di informazioni, notizie, documentazione e dati sulle attività di volontariato locale e nazionale.

I CSV vengono finanziati grazie a un fondo speciale previsto dalla Legge 266/1991, che viene costituito presso la Regione e alimentato da 1/15 degli utili delle Fondazioni di origine bancaria. L’organo pre-posto alla ripartizione annua di tale fondo e al controllo dell’attua-zione dei programmi dei centri è il Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato (Co.Ge.).In Lombardia i 12 Centri si Servizio sono organizzati in un Coordina-mento Regionale, che garantisce scambi, confronti e servizi per i 12 soci. Per ottimizzare il lavoro, sono state create delle commissioni in base alle aree del decreto.Esiste inoltre un coordinamento nazionale (CSVNet), che svolge fun-zioni di servizio per i suoi associati e al quale aderiscono 78 centri in tutta Italia.

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Il CSV di Bergamo si riconosce nei seguenti valori guida:

•la solidarietà, intesa come interpretazione del vivere sociale, pro-mozione della cultura del volontariato e dell’impegno sociale;

•la pari opportunità, intesa come modalità di gestione delle orga-nizzazioni stesse possibilità per ogni associazione di accedere ai servizi e alle risorse;

•la gratuità, intesa come vicinanza e prossimità all’altro e come ga-ranzia di indipendenza da interessi economici;

•le relazioni e le reti, intese come possibilità di dialogo fra soggetti diversi per esperienza, natura e provenienza, come vicinanza al territorio e valorizzazione dell’esistente;

•la progettualità, intesa come ascolto dei bisogni e capacità di ela-borare le risposte adeguate in collaborazione con le organizzazio-ni e le reti territoriali;

•l’educazione e la formazione, intese come strumento di crescita e indipendenza delle OdV;

•la comunicazione, intesa come trasparenza delle azioni e dialogo tra i soggetti.

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1.3 OBIETTIVI E STRATEGIE DEL BIENNIO 2009/2010La modalità di lavoro propria di CSV era ed è orientata alla parteci-pazione e alla collaborazione con la base sociale per tutto lo svolgi-mento dell’attività, promuovendo e incentivando la partecipazione diretta delle associazioni socie del Centro in fase di programmazio-ne, realizzazione e verifica delle attività svolte e continuando ad uti-lizzare come modalità di lavoro quella delle commissioni e gruppi di lavoro composti sia da membri del Consiglio Direttivo, sia dal per-sonale stesso e dagli esperti del settore, nell’ottica di uno sviluppo maggiormente condiviso dei piani di lavoro.

Per il biennio 2009/2010 tenendo conto delle esperienze compiute fino a quel momento, il Centro aveva deciso, su precisa indicazione della base sociale, di puntare su alcuni obiettivi, di seguito riportati in sintesi.A muovere il Centro nella sua azione sono due tendenze che solo all’apparenza possono sembrare contrastanti: il soddisfacimento dei bisogni di base espressi dalle associazioni di nuova costituzione e l’accompagnamento delle associazioni già da tempo strutturate ver-so nuovi e più qualificanti traguardi. Ciò significa che, a fianco dei servizi in qualche modo “storici” del CSV, si sono attivati nuovi ser-vizi, alcuni dei quali sono stati sperimentati con alcune associazioni territoriali nel corso del biennio.Si era puntato, inoltre, ad allargare le collaborazioni con le istituzioni territoriali, a partire da quella in essere con l’Università degli Studi di Bergamo con la quale si intendeva rispondere all’esigenza di una formazione di alta qualità per quei volontari chiamati a svolgere ruoli di una certa rilevanza all’interno delle organizzazioni.

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In tal modo le relazioni che il CSV aveva costruito e sollecitato tra associazioni, reti e altri soggetti istituzionali hanno potuto fare un salto qualitativo che tiene meno conto dei risultati numerici del bre-ve periodo, per dare maggiore rilievo alla relazione in quanto tale, in modo da favorire processi complessi che potessero vedere la loro completa realizzazione su lunghi periodi.Inevitabile, per far ciò, è stato un ripensamento dell’ organizzazione strutturale del Centro che prevedesse un doppio livello di erogazio-ne del “servizio” in funzione di una maggiore razionalizzazione delle risposte ai bisogni delle organizzazioni e delle risorse del Centro.

In particolare, proprio tenendo conto del doppio livello di servizi che il Centro è stato chiamato ad erogare, nel biennio i settori operativi del Centro sono stati sostanzialmente due: lo “sportello” e il “tuto-ring gestionale”. Tutte le aree e gli strumenti rodati finora sono stati riorganizzati nella logica a doppio livello di risposta e intervento, in modo da garantire una più appropriata e incisiva azione di supporto e qualificazione alle organizzazioni di volontariato.Nello specifico per quanto riguarda lo sportello esso si è occupato di rispondere ai quesiti e alla fornitura di strumenti base per la gestio-ne, utilizzando il supporto e le competenze delle aree consulenza e formazione. Il tutoring gestionale invece progetta, in forma partecipata con le organizzazioni e il territorio, le risposte più consone ed efficaci ai de-sideri e bisogni espressi e/o non razionalizzati, tramite gli strumenti delle aree progettazione, promozione e comunicazione.

Ricordiamo le indicazioni emerse dalla base associativa durante la giornata di programmazione del settembre 2008:

•La necessità per le OdV di apprendere e padroneggiare gli stru-menti per creare e gestire reti di collegamento con le altre OdV e gli altri enti del territorio;

•L’aumento del livello di partecipazione alle politiche progettuali del territorio;

•CSV come luogo attraverso il quale le OdV possano produrre un reale cambiamento nella gestione e programmazione dei servizi attivi sul territorio;

•Una maggiore azione pedagogica legata ai servizi erogati da CSV in una logica che porti dal “semplice servizio” ad una forma di ac-compagnamento più strutturata;

•Accoglienza da parte del CSV delle idee progettuali delle OdV sia per la costruzione dell’impianto progettuale da affidare alle OdV per la realizzazione sia per la collaborazione fattiva nella proget-tazione esecutiva;

•La costituzione di una banca dati che possa accogliere tutte le idee progettuali provenienti dal territorio indipendentemente dal fatto che esse siano o meno realizzate;

•Ripensare il CSV con l’obiettivo di far evolvere il centro da sempli-ce soggetto erogatore di servizi a centro promotore delle relazioni che le OdV e la comunità esprimono sul territorio provinciale;

•Rafforzare le collaborazioni e il sostegno nei confronti delle reti delle associazioni impegnate su temi specifici.

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1.4 GOVERNO E STRUTTURA

1.4.1 La compagine socialePossono aderire al CSV in qualità di soci le OdV iscritte o non iscritte al Registro Regionale; le associazioni, fondazioni ed altri enti che, ope-rando con finalità analoghe, sviluppano e promuovono attività di volon-tariato. In ogni caso, come previsto dalla normativa, la presenza delle OdV deve essere maggioritaria. Le organizzazioni che svolgono la loro attività attraverso sezioni, gruppi, sedi operative presenti sul territorio provinciale, possono aderire solo tramite l’organizzazione provinciale o regionale di appartenenza. Non è prevista alcuna quota associativa. La domanda deve essere presentata al Comitato Direttivo che la esamina, accettandola o respingendola con motivato rifiuto.

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Il 22% delle OdV iscritte al Registro è anche socia di CSV. Si segnala che il calcolo è stato fatto escludendo i livelli locali delle organizza-zioni strutturate su più livelli territoriali, in quanto CSV per statuto accoglie tra i propri soci i livelli provinciali e non locali per questa tipologia di ente.

COMPOSIZIONE DELLA BASE SOCIALE DEL CSV PER TIPOLOGIA DI ORGANIZZAZIONE

Tipologia di organizzazione 2010

OdV iscritte al registro regionale 75

OdV non iscritte al registro regionale 8

Associazioni di promozione sociale 15

Fondazioni 2

Totale 100

COMPOSIZIONE DELLA PARTE DI BASE SOCIALE DEL CSV ISCRITTA AL REGISTRO DEL VOLONTARIATO PER SETTORE DI INTERVENTO

Settori di intervento Socie CSV Iscritte al registro

% Socie su registro

Ambiente 2 22 9%

Assistenza Sociale 42 180 23%

Cooperazione E Solidarieta' Internazionale

5 16 31%

Cultura 2 13 15%

Filantropia E Promozione Del Volontariato

2 15 13%

Istruzione E Ricerca 0 1 0%

Protezione Civile 1 9 11%

Ricreazione 7 32 21%

Sanita' 12 37 32%

Sport 1 3 33%

Tutela Dei Diritti 1 3 33%

Altri Settori 0 2 0%

Totale complessivo 75 333 22%

Al 31/12/2010 le organizzazioni aderenti al CSV sono 100 (nel corso del biennio si sono registrate una nuova adesione e due dimissioni da parte di associazioni non più attive). Il 75% di esse risulta iscritta al Registro Provinciale del Volontariato di Bergamo; considerando anche le organizzazioni non iscritte, sono as-sociazioni di volontariato l’83% degli enti soci del CSV, a fronte di una percentuale minima indicata nel D.M. 8/10/97 del 75%.

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I settori della cooperazione internazionale, protezione civile e sanità sono presenti in modo significativo nella base sociale, mentre sono meno rappresentati i settori ambiente, assistenza sociale, cultura e ricreazione.

La tabella evidenzia che l’appartenenza territoriale delle organizza-zioni aderenti al CSV è fortemente polarizzata sul distretto cittadino (oltre la metà delle organizzazioni aderenti sono di Bergamo, 46 su 75 associazioni). Ciò è dovuto soprattutto al fatto che aderiscono al CSV gli enti di livello provinciale che hanno sede a Bergamo (come sopra ricordato). Quanto alle aderenti appartenenti agli altri distretti, esse sembrano distribuite sostanzialmente secondo il dato provin-ciale della densità di associazioni nei diversi ambiti. Ne emerge una immagine del CSV come una rete in grado di ricomporre nella sua compagine sociale la complessità e la varietà di provenienza delle associazioni del suo territorio (fanno eccezione i distretti dell’Alta Valle Seriana e della Valle Cavallina). Mediamente il 15% delle orga-nizzazioni di un singolo distretto sono aderenti di CSV (escludendo il distretto di Bergamo).

COMPOSIZIONE DELLA PARTE DI BASE SOCIALE DEL CSV ISCRITTA AL REGISTRO DEL VOLONTARIATO PER AREA TERRITORIALE

Distretti Socie CSV Iscritte al registro

% Socie su registro

Alta Valle Seriana e Valle di Scalve 0 15 0%

Alto Sebino 1 10 10%

Bergamo 46 82 56%

Dalmine 4 33 12%

Grumello del Monte 1 9 11%

Isola Bergamasca 4 37 10%

Monte Bronzone e Basso Sebino

1 9 11%

Romano di Lombardia 3 15 20%

Seriate 2 18 11%

Treviglio 4 13 30%

Val Cavallina 0 10 0%

Valle Brembana 1 12 8%

Valle Imagna e Villa d'Almè 2 13 15%

Valle Seriana 6 41 14%

Totale complessivo 75 333 22%

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Spunti di riflessioneLa fotografia del volontariato bergamasco, mappato nella banca dati del Centro, vede presenti in città e provincia 2.469 associazio-ni, di cui 1.159 di volontariato (667 iscritte al Registro Provinciale del Volontariato) e 606 facenti parti del mondo dell’associazioni-smo (153 iscritte al Registro Provinciale delle Associazioni di Pro-mozione Sociale).Obiettivo costante di CSV è avere una base associativa quanto più possibile rappresentativa della composizione del volontariato ber-gamasco, secondo il presupposto che solo in tal modo sia possibi-le progettare e realizzare servizi che possano realmente rispondere alle esigenze di tutto il volontariato: pertanto CSV intende integrare i propri aderenti, fatta salva la presenza almeno al 75% di organizza-zioni di volontariato, sia rispetto alla tipologia di settore di intervento sia al territorio di provenienza, in modo da avere sempre più presen-ze omogenee e proporzionali. Per il biennio 2011/2012 è intenzione di CSV non solo lavorare in una logica promozionale per l’incremento della rappresentanza di alcune aree dei propri soci, ma costruire de-gli strumenti in grado di raccogliere le capacità di indirizzo e proget-tazione a servizio dell’Assemblea dei Soci per garantire la massima pluralità e aderenza ai bisogni del territorio.

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•ACLI Provinciale

•AGENHA - Associazioni Genitori per l’Handicap

•AGeSC

•Aiuto donna uscire dalla violenza

•Aiuto per l’autonomia

•Alchemilla

•ANFFAS onlus

•ARCI Bergamo

•ASPOH - Associazione Sostenitrice Portatori di Handicap

•Associazione di Volontariato Sociale e Protezione Civile

•Associazione “Fabbrica dei Sogni” onlus

•Associazione “Piccoli Passi per...”

•Associazione Aiutiamo i Fratelli Poveri e Lebbrosi

•Associazione Aiutiamoli a vivere di Ponteranica

•Associazione Altrove

•Associazione Ambiente e Vita

•Associazione Amici del Trapianto di Fegato Onlus

•Associazione Amici dell’Oncologia

•Associazione Amici della Pediatria

•Associazione Amici della Scuola Apostolica Onlus

•Associazione Amici di Pusdosso

•Associazione Amici Traumatizzati Cranici O.n.l.u.s.

•Associazione Anziani e Pensionati Sarnico

•Associazione Anziani e Pensionati Zanica

•Associazione Auto Mutuo Aiuto Bergamo Onlus

•Associazione Bergamasca per la Sclerosi Multipla e per la para paresi spastica “Caty Zulian”

•Associazione Camminiamo Insieme

•Associazione Casa Amica Onlus

•Associazione Centro per la Famiglia

•Associazione Club Alcolisti in Trattamento

•Associazione Comunale Pensionati e Anziani S.Michele e Gruppo Volontari

•Associazione Cuore Batticuore - Onlus

•Associazione Cure Palliative

•Associazione Diabetici Bergamaschi

•Associazione Donatori Sangue FIDAS Bergamo

•Associazione Dutur Claun V.I.P. Bergamo Onlus

•Associazione Educativa per la Prevenzione e il Reinserimento

•Associazione Famigliaperta

•Associazione Filo Diretto onlus

•Associazione Genitori Autismo e Psicosi Effata

•Associazione Genitori Provinciale di Bergamo

Associazioni Aderenti al 31 dicembre 2010

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•Associazione Giuliano N’abana onlus

•Associazione IBIS Sclerosi Laterale Amiotrofica e Malattie Rare Onlus

•Associazione In cordata

•Associazione Infanzia e Città

•AIDO Provinciale

•Associazione Italiana Sclerosi Multipla

•Associazione La Porta

•Associazione Lotta alle Tossicodipendenze

•Associazione Nazionale Contro l’Alcolismo

•Associazione Nazionale Terza Età Attiva per la Solidarietà

•Associazione Oncologica Bergamasca Onlus

•Associazione Paolo Belli - Lotta alla Leucemia Onlus

•Associazione Pensionati di Spirano

•Associazione Pensionati Petosino- Onlus

•Associazione per il Bambino in Ospedale

•Associazione Primo Ascolto Alzheimer

•Associazione Pro Senectute

•Associazione Solidarietà Cristiana “San Giuseppe” - Terza età e pensionati

•Associazione Sulla Traccia Onlus

•Associazione Telefono Amico

•Associazione Volontari della Caritas Bergamasca onlus

•Associazione Volontari Ospedalieri

•Associazione Volontari Sempre Insieme

•Associazione Volontariato Acli Lombardia

•AUSER Provinciale

•AVIS Provinciale

•AVULSS Ponte San Pietro/Brembate di Sopra/Mozzo

•Centro Aiuto alla Famiglia

•Centro Aiuto alla Vita

•Centro Italiano Femminile Provinciale

•Club Alpino Italiano sez. Bergamo “Antonio Locatelli”

•Comunità Immigrati RUAH

•Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani - Sezione di Bergamo

•Cuore e Vita - Onlus

•Cuore Solidale onlus

•Emergency

•FISPS-AKJA Sez. Lombardia

•Associazione Volontari Soccorso e Sicurezza Piste Sci

•Fondazione Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare ARMR Onlus

•Fondazione Serughetti - La Porta

•G.E.O. - Pianura Gruppo Ecologico

•Gruppo Volontari Curno

•L’Orizzonte

•La Melarancia onlus

•La Rete Solidarietà per Castro

•Lega Italiana Lotta contro i Tumori sez Bergamo

•Legambiente Bergamo

•Mani Amiche - Volontari per il Sociale e la Terza età

•Movimento Apostolico Ciechi

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•Mutua Assistenza Sanitaria

•OIKOS

•P.A. Croce Bianca Città di Bergamo

•Piccola Comunità Onlus

•Polisportiva Handicappati Bergamasca

•Ruotamica - Associazione di volontariato a favore dei disabili

•Società San Vincenzo De Paoli - Consiglio Centrale di Bergamo

•Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare

•UNITALSI

•Volontari Pensionati Anziani Barianesi

•WWF Sezione di Bergamo

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1.4.2 Il sistema di governo

Assemblea dei SociL’Assemblea è organo sovrano del CSV ed è composta dai rappresen-tanti dei soci con piena parità di diritti e doveri. Da Statuto, l’Assemblea viene convocata dal Presidente almeno una volta all’anno e ogni qual-volta lo ritenga necessario il Comitato Direttivo o su richiesta di almeno un quinto dei soci. Approva il bilancio economico sia consuntivo, sia preventivo e, ogni tre anni, elegge il Consiglio Direttivo.

Il dato del funzionamento dell’Assemblea dei Soci indica come la compagine sociale del CSV abbia risposto con una scarsa parteci-pazione sia nel biennio attuale che in quello precedente (2007/2008 una media del 24%, 2009/2010 una media del 26%). Sarà proposito quindi del prossimo biennio quello di incentivare e stimolare i soci a partecipare con maggiore assiduità alle due assemblee annuali per contribuire maggiormente alle decisioni strategiche del Centro.

COMPOSIZIONE DELLA PARTE DI BASE SOCIALE DEL CSV ISCRITTA AL REGISTRO DEL VOLONTARIATO PER AREA TERRITORIALE

Data Oggetto % adesione % delega

21-05-2009 Approvazione bilancio di esercizio 2008 32% 4,40%

13-11-2009 Revisione e aggiornamento programma 2010 18% 4,20%

13-05-2010 Approvazione bilancio di esercizio 2009 24% 4,60%

10-11-2010 Approvazione progetto biennale 2011/2012 30% 3,70%

Collegio dei sindaci revisori

Assemblea dei Soci

Comitato Direttivo

Comitato di presidenza

Comitato dei Probiviri

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Comitato DirettivoIl Comitato Direttivo, direttamente eletto dall’Assemblea dei Soci, è costituito da volontari non retribuiti. Esso dura in carica tre anni ed i suoi componenti sono rinnovabili senza limiti di mandato. Il Comitato Direttivo si riunisce almeno sei volte l’anno e ogni qualvolta il Presi-dente o un terzo dei suoi membri lo ritenga necessario; ha il compito di attuare il Programma biennale deliberato dall’Assemblea dei Soci e approvato dal Comitato di Gestione.Il Comitato Direttivo nomina al suo interno il Presidente, il Vice Presi-dente, l’Amministratore e il Segretario.

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO (GIUGNO 2009-GIUGNO 2012)

Ruolo Consigliere N° mandati ProfessioneRuoli presso altre organizzazioni

Presidente; delega ai rapporti con terzi, referente per il Bilancio Sociale, membro commissione statuto e CT Università, componente CP

Giorgio Gotti

5(di cui 2 come Presidente)

Pensionato

Volontario ACLI Lombardia e Associazione Amici di Pusdosso, Cai, Presidente Cooperativa Acli Casa e Cesac, Consigliere in diverse società cooperative a mutualità prevalente.

Vicepresidente; membro commissione comunicazione, membro commissione welfare e componente CP

Anna Maria Daini

5 (di cui 3 come Segretario)

Pensionata

Presidente Centro Aiuto alla Vita, Consigliere Consiglio delle Donne del Comune di BG, Membro del direttivo CDAL, Membro della Consulta delle politiche famigliari, Rappresentante per CSV ai tavoli 328 di BG-Distretto 1

Amministratore; membro commissione statuto e componente CP

Oscar Bianchi 1 Direttore di

Banca

Presidente Avis Provinciale Bergamo

Segretario, membro commissione welfare e Componente CP

Giacomo Invernizzi 1

Direttore Associazione Nonprofit

Consigliere Conferenza San Vincenzo de’ Paoli

Consigliere e membro commissione eventi

Michele Cerullo 1 Dipendente

Azienda

Volontario AIDO provinciale BG, Assessore alla Cultura e all’Istruzione di Valbrembo

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Ruolo Consigliere N° mandati ProfessioneRuoli presso altre organizzazioni

Consigliere. membro commissione comunicazione, membro commissione welfare e CT Università

Albino Fascendini 3 Pensionato

Volontario Famigliaperta, membro del comitato etico degli OO.RR. di Bergamo

ConsigliereDaniela Guadalupi Gennaro

3 Direttore Azienda

Presidente Fondazione ARMR, Consigliere Fondazione della Comunità Bergamasca

Consigliere e membro commissione statuto

Carlo Biava 3 Pensionato

Consigliere ANTEAS provinciale BG, Presidente CSAIP, Membro del direttivo FNP

Consigliere e membro commissione eventi

Filippo Ubiali 1 Pensionato Consigliere CAI

Consigliere e membro commissione welfare e CT Università

Marco Zucchelli 1 Insegnante

Volontario Associazione Volontari della CARITAS Bergamasca ONLUS

Rappresentante Co.Ge. e membro commissione statuto

Leonida Pozzi

5 (di cui 3 come presidente)

Pensionato

Presidente di AIDO Regionale, Consigliere Fondazione Val d’Astino,membro del comitato etico degli OO.RR. di Bergamo, Consigliere Fondazione della Comunità Bergamasca

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L’Assemblea del 21 maggio 2009 ha eletto un Comitato Direttivo1 com-posto da una maggioranza di consiglieri al primo mandato (5 su 11). Tale rinnovamento ha però riguardato anche le organizzazioni da cui gli eletti provengono (4 organizzazioni nuove su 11). Il Comitato Direttivo, per garantire una maggiore collaborazione fra livello politico e staff operativo, si avvale dell’apporto di Commis-sioni, composte da consiglieri, operatori ed esperti (anche esterni a CSV), che ne supportino le attività, approfondendo argomenti che rappresentano un investimento strategico per CSV.Nel biennio 2009/2010 si sono attivate le seguenti Commissioni:

Si segnala che:

•la partecipazione al Comitato Direttivo è stata costantemente poco al di sopra della soglia del raggiungimento del numero lega-le e il numero di sedute è calato nel corso del biennio;

•la Commissione Statuto non è mai stata convocata nel 2009 e nell’unica seduta del 2010 non è riuscita a licenziare una bozza condivisa del nuovo Statuto: l’obiettivo di modifica viene pertanto posticipato al 2011;

•la Commissione Welfare ha lavorato per la stesura di una Conven-zione con l’Asl e il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, che però non è ancora stata sottoscritta.

Comitato di PresidenzaSi tratta di un organismo individuato dal Comitato Direttivo come strumento in grado di aumentare l’interazione fra livello politico e staff operativo; esso è composto dal Presidente, dal Vice-Presidente, dall’Amministratore e dal Segretario.

COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI

Commissioni ConsiglieriOperatori CSV

Componenti Esterni

Statuto

Gotti,Bianchi,Biava,Pozzi

Sirtoli Montanelli

EventiCerullo,Ubiali

Porretta, Volontieri

Schwamental, Gasparini, Corrioni

Welfare

Zucchelli,Invernizzi,Daini,Fascendini

PorrettaInvernici, Locatelli

Comitato Tecnico Scientifico UNIBG e alta formazione

Gotti,Fascendini, Zucchelli

SeminatiLizzola, Morzenti, Signori

Redazione e Comunicazione

Daini,Fascendini

Porretta, Epis

Saita, Cotti, Pesenti, Carminati

1 Il dato non considera il consigliere indicato dal Co.Ge.

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PresidenteIl Presidente è il legale rappresentante del CSV ed è titolare della firma sociale. Convoca le riunioni dell’Assemblea e del Comitato Di-rettivo. Può adottare provvedimenti d’urgenza sottoponendoli entro 15 giorni per la ratifica del Comitato Direttivo.Dal maggio 2009 il Presidente del CSV è Giorgio Gotti che negli al-tri tre precedenti mandati era vicepresidente e nei primi due anche amministratore. In caso di impedimento il presidente è sostituito dal Vicepresidente, che ne assume anche la firma sociale. Dal maggio 2009 il Vicepresidente del CSV è Anna Maria Daini.Il mandato del Presidente e del Vicepresidente coincidono temporal-mente con quello del Comitato Direttivo.

Organi di Controllo e GaranziaSono organi di controllo e garanzia il Collegio dei Probiviri e il Colle-gio dei Sindaci Revisori. Entrambi i Collegi vengono nominati dall’As-semblea dei Soci, durano in carica tre anni e prestano la loro opera gratuitamente. Le cariche di membro del Collegio dei Probiviri e del Collegio dei Sindaci Revisori sono incompatibili con qualsiasi altra carica all’interno del CSV.

Il Collegio dei Sindaci RevisoriIl Collegio dei Sindaci Revisori è organo di controllo amministrativo, è formato da tre componenti effettivi e da due supplenti. Il Collegio ha il compito di: esprimere parere di legittimità inerenti gli atti di natura contabile e patrimoniale; verificare il corretto andamento am-ministrativo dell’associazione, la regolare tenuta della contabilità, la corrispondenza dei bilanci alle scritture; partecipare alle riunioni del Comitato Direttivo e dell’Assemblea dei Soci. Ogni anno il Collegio presenta all’assemblea una relazione scritta allegata al bilancio con-suntivo. Il Collegio si riunisce ogni anno trimestralmente e una quinta volta in sede di approvazione del bilancio.

FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI DIRETTIVI

Organo2009 2010

Sedute Presenze Sedute Presenze

Comitato Direttivo 12 70% 9 71%

Commissione Statuto - - 1 80%

Commissione Comunicazione

11 85% 7 100%

Commissione Welfare

4 65% 1 55%

Comitato Scientifico Unibg

2 85% 1 85%

Commissione Eventi 2 100% 4 68%

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IL COLLEGIO DEI SINDACI REVISORI

Nome Ruolo N° Mandati

Titolo di studio

Professione

Clemente Preda

Presidente collegio sindacale

1Laurea Economia e commercio

Commercialista revisore contabile

Marco Carminati

Sindaco Revisore

2Laurea Economia e commercio

Commercialista revisore contabile

Lauro Montanelli

Sindaco Revisore (nominato dal Co.Ge.)

5Laurea Economia e commercio

Commercialista revisore contabile

COLLEGIO DEI GARANTI

Nome Ruolo

Nosari Peppino Probiviro

Romagnoli Rina Traini Probiviro

Signori Silvana Probiviro

Il Collegio dei GarantiIl Collegio dei Probiviri è formato da tre componenti effettivi e da due supplenti, è organo di garanzia statutaria, regolamentare e di giurisdizione interna. Interpreta le norme statutarie e regolamentari e fornisce pareri sulla loro corretta applicazione; dirime le controversie insorte tra i soci, tra questi e gli organi dirigenti e fra organi sociali. Nel biennio non c’è mai stata necessità di convocarlo.

Tutte le cariche sono gratuite.

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1.4.3 La struttura organizzativaIl Comitato Direttivo si avvale di uno staff di dipendenti e collabo-ratori, coordinati da un Coordinatore, nominato a novembre 2010, figura che diventerà pienamente operativa nel biennio 2011-2012.

La struttura organizzativa si è progressivamente modificata nel cor-so del biennio per rispondere all’aumento della richiesta di servizi e di interventi da parte delle associazioni di volontariato e alle esigenze di ridimensionamento dei fondi disponibili. Il seguente organigram-ma rappresenta la situazione a novembre 2010.

Comitato Di PresidenzaGotti, Bianchi, Daini, Invernizzi

Area tecnica

Progettazione SocialeConsulenzaProgetti giovani e promozioni del

volontariaro

Accompagnamento Organizzativo

Formazione Reti territoriali e tematiche

Progetti SperimentaliOrientamento Manifestazioni e Convegni

Comunicazione e Bdv

Comitato Direttivo

Presidente Giorgio Gotti

Coordinatore Antonio Porretta

II Livello: Sviluppo

organizzativoResponsabile

Alessandro Seminati

II Livello: Sviluppo

territorialeResponsabile

Antonio Porretta

I Livello:Servizi

Responsabile Ileana Sirtoli

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La struttura organizzativa che CSV ha adottato si articola in due li-velli: Servizi e Sviluppo organizzativo e territoriale. Questa suddivi-sione permette alle associazioni di avere un sostegno personalizzato e qualificato indipendentemente dal tipo di bisogno sottoposto al Centro. Il livello “Servizi” organizza, progetta e gestisce i servizi di consulenza, i corsi di formazione progettati ed erogati in autonomia da CSV e i percorsi di orientamento al volontariato. II livello “Svilup-po organizzativo e territoriale” recepisce le domande di supporto di lungo periodo e agisce sui contesti locali per qualificare la presenza e la capacità di lettura/intervento del volontariato, attivando servizi di accompagnamento mirati, a sostegno delle strutture organizzative e delle reti territoriali o tematiche.

A partire dalla divisione in livelli, si è deciso di individuare tre respon-sabili cui affidare alcune funzioni intermedie rispetto al Coordinatore. Per favorire la comunicazione, la collaborazione e il coinvolgimento del personale sono stati individuati i seguenti strumenti:

•incontri bisettimanali di coordinamento dello staff direttivo;

•incontri periodici di coordinamento del personale;

•4/5 incontri di aggiornamento continuo del personale all’anno;

•newsletter quindicinale interna a CSV con aggiornamento sulle attività;

•la funzione di responsabile della sicurezza è attribuita ad un sog-getto esterno.

1.4.4 Risorse umane

Personale retribuito A fine 2010 il personale del Centro è costituito da 10 persone con contratto a tempo indeterminato (di cui 7 part-time), 1 persona a tempo determinato e 1 collaboratore a progetto. Va specificato che, a fronte di un numero totale di 11 rapporti di la-voro dipendente in essere, le unità lavorative standard (40 ore setti-manali) sono 8,25 contro le 13,2 del dicembre 2008: tale diminuzione si deve alla concessione del part time a due operatrici rientrate dalla maternità e alla riduzione di alcune ore ad alcuni operatori in segui-to alla significativa diminuzione delle risorse economiche disponibili avvenuta nel 2010. Sempre a causa della crisi, il Comitato Direttivo ha deliberato nel 2010 di calmierare il costo del personale dipenden-te al 45% dei proventi istituzionali: in virtù di tale scelta non sono stati rinnovati i contratti a tempo determinato in scadenza nel corso dell’anno; sempre per questo motivo, sono state fortemente ridotte le collaborazioni a progetto.Inoltre nel corso del 2010, CSV ha usufruito della cassa integrazione in deroga per un totale di 831 ore.

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CONSISTENZA E DINAMICA DEL PERSONALE PER TIPOLOGIA CONTRATTUALEContratto 31-12-08 Entrate Uscite 31-12-10

Tempo indeterminato 10 1 1 10

di cui part-time 5 2 - 7

Tempo determinato 2 1 2 1

di cui part-time - - - -

Contratto interinale 1 - 1 -

Collaborazioni (co.pro. e co.co.) 5 - 4 1

Totale 18 12

Le tabelle che seguono presentano un’ analisi della situazione del personale retribuito alla data del 31/12/2010.

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RISORSE UMANE PER ETÀ E GENERE

Fascia di etàIndeterminati Determinati Collaborazioni

M F M F M F

Da 20 a 30 anni - 2 - - - 1

Da 31 a 40 anni 2 4 - 1 - -

Da 41 a 50 anni 1 1 - - - -

Totale 3 7 - 1 - 1

Il Centro seleziona i propri dipendenti sia attraverso avvisi pubblici (tramite sito web e canali comunicativi propri) sia attraverso la valu-tazione di curricula inviatici. La visione dei cv e la gestione dei collo-qui vengono realizzati dal Comitato di Presidenza e dai Responsabili delle aree interessate e infine i candidati selezionati sono sottoposti al vaglio del Comitato Direttivo, unico organo titolato a deliberare in merito alla opportunità di attivare nuove collaborazioni.

Per il personale dipendente viene applicato il CCNL del Commercio.

Fin dalla sua apertura il CSV ha investito sulla creazione e sulla for-mazione continua di un gruppo stabile di collaboratori retribuiti in grado di gestire in forma autonoma e qualificata le attività e i servizi del Centro. Tale politica di gestione delle risorse umane si è attuata attraverso forme contrattuali stabili, responsabilizzazione e valoriz-zazione del personale: ai dipendenti di CSV sono stati garantiti pas-saggi di livello e bonus economici come premio e incentivo sulla base dei risultati ottenuti sulle attività svolte.

CSV investe sulla formazione dei propri dipendenti e collaboratori su tre livelli:

•formazione individuale per i nuovi operatori;

•formazione individuale su competenze e funzioni specifiche del singolo settore;

•aggiornamento continuo per tutto il personale.

Tali azioni vengono condotte attraverso due modalità: interna ed esterna. Per interna si intende la formazione condotta e gestita all’in-terno dell’ufficio tramite altri dipendenti esperti e/o collaboratori esterni; per esterna quella erogata attraverso l’utilizzo di corsi di for-mazione di altri enti e soggetti titolati. Nel 2010 parte del personale ha partecipato a un percorso formati-vo, organizzato in collaborazione con il Coordinamento regionale dei CSV lombardi, dal titolo “la consulenza per lo sviluppo”. Due dipen-denti hanno partecipato ai corsi di aggiornamento 626. Un dipen-dente ha partecipato ad un corso sulla gestione e il coordinamento di enti e organizzazioni presso lo studio APS di Milano. Un dipendente ha frequentato un corso sull’utilizzo del nuovo sistema di contabilità. Tre dipendenti dell’Area Servizi hanno frequentato un corso specifi-co sulla gestione dei colloqui. Un dipendente ha partecipato ad un Corso di Perfezionamento or-ganizzato da CSV e Università di Bergamo sul tema: “Progettare e Valutare nel Sociale”. Nel 2009 un solo dipendente ha frequentato

2 Servizi di con-sulenza nelle aree fi-scali, giuslavoristiche, legali, privacy, D.Lgs. 196/2003.

3 Tutoring per il Cor-so di Perfezionamento in collaborazione con l’U-niversità degli Studi di Bergamo e per lo Spor-tello Scuola e Volon-tariato; consulenza sui Progetti Giovani; con-sulenza per la Biblioteca del Volontario.

4 Corsi di formazione e progetti di promozio-ne del volontariato; at-tività di comunicazione e progettazione; corso di perfezionamento con Università di Bergamo.

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ANZIANITA’ DI SERVIZIO

1999-2003 7

2004-2007 1

2008-2010 3

TITOLO DI STUDIO

DIPLOMA 4

LAUREA 7

ORE SETTIMANALI

20 4

24 1

30 1

36 1

40 4

un corso di formazione relativo alla gestione di piattaforme FAD. Nel biennio pertanto è stato erogato un monte ore complessivo di 754 ore. In specifico nel 2010 sono state erogate circa 63 ore pro-capite di formazione.

Nel biennio 2009/2010 hanno lavorato per CSV: Pamela Arioli, Silvia Boccia, Marzia Canini, Beatrice Catini, Clelia Epis, Agnese Graticola, Sara Leidi, Maurizio Merisio, Giusy Musci, Angela Petrignano, Claudia Ponti, Antonio Porretta, Simone Roncelli, Danilo Ruocco, Alessandro Seminati, Ileana Sirtoli, Sara Volontieri, Laura Zanoncelli.

VolontariOltre ai membri di tutti gli organi statutari, prestano la loro collabo-razione a titolo volontario e gratuito due persone nell’ambito delle attività formative d’aula e della Biblioteca del Volontario.

Collaborazioni esterneIn affiancamento al personale retribuito, CSV ha individuato singoli professionisti e alcune società come partner con la finalità di miglio-rare la propria capacità di intervento su alcuni servizi specifici.In particolare si possono evidenziare tre diverse tipologie di collabo-razioni esterne:

•collaborazioni specialistiche per l’Area Servizi con Società e Aziende specializzate tramite convenzioni ad hoc2;

•collaborazioni connesse ad alcune progettualità specifiche con singoli professionisti3 ;

•collaborazioni occasionali legate a brevi interventi tematici (for-mazione, progettazione, comunicazione e promozione) con sin-goli professionisti4.

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N° DI COLLABORAZIONI ESTERNE

Tipologia 2009 2010

Collaborazioni specialistiche 4 4

Collaborazioni per progetti 3 5

Collaborazioni libero professionali

121 82

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1.5 PORTATORI DI INTERESSE (STAKEHOLDER)Tutti coloro che sono titolari di diritti, interessi, aspettative legittime rispetto all’attività di un’organizzazione sono denominati “stakehol-der” dell’organizzazione. Essi sono condizionati dall’attività dell’or-ganizzazione e possono a loro volta condizionarla. Gli stakeholder principali del CSV sono di seguito presentati aggre-gati in categorie omogenee:

•stakeholder di missione (OdV di Bergamo; comunità sociale);

•finanziatori (fondazioni di origine bancaria; Provincia di Bergamo; banche locali);

•stakeholder che concorrono al governo di CSV (organizzazioni socie; Comitato di Gestione);

•partner (rete dei CSV; Università e scuole; enti locali; enti ecclesia-stici; altre organizzazioni del Terzo Settore; mass media);

•risorse umane (personale retribuito; collaboratori esterni, volontari).

1.5.1 Stakeholder di missione

OdV di BergamoLe associazioni di volontariato presenti sul territorio della provincia di Bergamo e registrate nella Banca Dati di CSV al 31/12/2010 sono 1.159, di cui 667 iscritte al Registro Provinciale del Volontariato. La fi-nalità primaria del CSV è di sostenere e qualificare tali organizzazioni attraverso la propria attività.

Comunità socialeCSV si pone lo scopo di promuovere il volontariato e la cultura solida-le in tutta la comunità sociale (singole persone e organizzazioni) della provincia di Bergamo. In forma indiretta, sono soggetti interessati all’at-tività di CSV tutti i destinatari finali dell’azione delle OdV della provincia.

1.5.2 Finanziatori

Fondazioni di origine bancariaLe fondazioni di origine bancaria finanziano l’attività dei CSV attra-verso una quota dei propri utili, come previsto dalla legge 266/91. In particolare, nella regione Lombardia le fondazioni di origine bancaria sono: Cariplo, Banca del Monte di Lombardia e Monte Paschi Siena. L’impegno di CSV è utilizzare le risorse ricevute in modo efficace ed efficiente, nonché di rendicontare in modo completo, trasparente e puntuale il loro utilizzo.

Altri enti finanziatoriIn occasione di alcune attività particolari, come eventi promozionali e attività formative, concorrono al sostegno delle attività anche altri enti finanziatori. In particolare si sottolinea l’intervento di istituti di credito locali quali Credito Bergamasco e Cassa Rurale di Treviglio.

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La Provincia di Bergamo La Provincia di Bergamo affida a CSV, tramite convenzione, la gestione e l’erogazione di servizi di informazione, formazione e consulenza alle Associazioni di Promozione Sociale, concorrendo a coprirne le spese.Provincia e CSV collaborano a diverse iniziative promosse a favore del mondo del volontariato: attività di promozione del volontariato (Festa del Volontario/Bergamo Solidale, tavoli di confronto e pro-gettazione, accompagnamento ai servizi extrascuola); avvisi di se-lezione per progetti delle associazioni (operatori di CSV e Provincia partecipano regolarmente alle rispettive commissioni valutatrici); attività di formazione; trattamento dei dati relativi alle associazioni iscritte al Registro del Volontariato.

1.5.3 Stakeholder che concorrono al governo di CSV

Organizzazioni socieLe organizzazioni socie di CSV al 31 dicembre 2010 sono 100. CSV si assume l’impegno di favorire la partecipazione dei soci e mantiene la massima disponibilità all’ampliamento della base sociale.

Comitato di Gestione (Co.Ge.)Il Co.Ge. ha il compito di individuare e rendere pubblici i criteri per l’istituzione dei CSV e per la ripartizione, tra i Centri della Lombardia, delle risorse finanziare scritturate nel Fondo regionale per il volon-tariato. Riceve periodicamente da CSV il programma delle iniziative e i rendiconti sull’attività svolta e ne verifica la rispondenza con le norme e i compiti assegnati ai CSV. Ha inoltre il potere di nominare un proprio componente nel consiglio direttivo e uno nel collegio dei revisori di CSV.

1.5.4 Partner

Rete dei CSVCSV è socio di CSVnet – il Coordinamento Nazionale dei CSV - e del Coordinamento Regionale dei CSV. Partecipa regolarmente alle atti-vità assembleari e di approfondimento e studio per il coordinamento e la crescita dei singoli CSV.CSV si impegna a continuare lo sviluppo di un lavoro di rete con i singoli CSV locali che consenta lo scambio di esperienze, confronto, valorizza-zione delle buone prassi operative e la crescita delle competenze.

UniversitàCSV ha in essere una “Convenzione quadro” con l’Università degli Studi di Bergamo per l’erogazione di formazione di alta qualità, per la realizzazione di studi e ricerche speciali, per l’avvio di tirocini, per l’utilizzo della Biblioteca del Volontario.

ScuoleCSV riconosce tali soggetti come fondamentali per l’azione di pro-mozione del volontariato e della cultura solidale presso la popolazio-ne giovanile e, in tale prospettiva, è impegnato in intensi rapporti di

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collaborazione concretizzatisi in numerosi progetti giovani negli isti-tuti scolastici di ogni ordine e grado della provincia di Bergamo. Dal 2005 è attiva una Convenzione con l’Ufficio Scolastico Provinciale e con la Caritas Diocesana Bergamasca per la gestione dello Sportello Scuola Volontariato. Inoltre sono attive collaborazioni con numerosi istituti primari e secondari della provincia: Istituto Quarenghi, Istituto Galli, Liceo Mamoli, Istituto Pesenti, Istituto Rubini, Istituto Einaudi, Liceo Maironi da Ponte, Istituto Betty Ambiveri, Liceo Lorenzo Lotto, Istituto Serafino Riva, Istituto D.M. Turoldo, Istituto Romero, Liceo Secco Suardo, Liceo Mascheroni, Istituto Suore Sacramentine, Liceo Artistico, Liceo Sarpi, Liceo Sant’Alessandro, Liceo Don Milani, Istitu-to Galilei, Liceo Weil, Istituto Oberdan, IC Gromo, IC Lovere, IC Moz-zanica, IC Villa d’Almè, IC Sant’Omobono, IC Cisano Bergamasco, IC Mapello, IC Ponteranica, IC Treviglio, IC Bolgare, IC Sovere, IC Adrara S. Martino, IC Pradalunga, IC Ranica, IC Papa Giovanni Bergamo, IC Rosmini Bergamo, IC Ambivere.

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Enti localiCSV mantiene con tali soggetti proficue relazioni volte soprattutto a favorire l’azione congiunta, nel rispetto della reciproca identità e autonomia, di istituzioni pubbliche e di OdV per affrontare i problemi del territorio. Nel biennio sono stati stipulati accordi e convenzioni per collaborazioni con i seguenti enti: Azienda Consortile Val Caval-lina, Comunità Montana Basso Sebino e Monte Bronzone, Comunità Montana Alto Sebino, Società Servizi Valle Seriana, Azienda Con-sortile Valle Imagna, Azienda Consortile Isola Bergamasca, Azienda Consortile Gera d’Adda, Comunità Montana Valle Brembana, 14 As-semblee dei Sindaci, Amministrazioni comunali di: Bergamo, Albino, Treviglio, San Pellegrino Terme, Grumello del Monte, Bolgare, Torre Boldone, Mozzanica, Gandino, Credaro, Calusco d’Adda, Urgnano, Ponte San Pietro, Albano Sant’Alessandro, Villa d’Almè, Pradalunga, Villa di Serio, Ponteranica, Cisano Bergamasco, Terno d’Isola, Filago.

Enti ecclesialiLe organizzazioni di natura ecclesiale (Caritas, Curia, oratori e par-rocchie) costituiscono una realtà molto attiva sul territorio bergama-sco. Per tale motivo CSV mantiene e sviluppa relazioni di collabora-zione e di partnership utili alla diffusione dei valori della gratuità e della solidarietà.

Altre organizzazioni di terzo settoreCSV vuole mantenere un confronto con gli organismi che collegano le OdV e gli altri enti del terzo settore, quali ad esempio le Consulte locali del volontariato; il Forum del Terzo Settore; la Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus; il Coordinamento Lombardo degli Enti di Servizio Civile (Co.Lomba.); l’Azienda Bergamasca Formazione; Consorzio Coesi e altre cooperative sociali (Il Cantiere, Aeper, Spazio Giovani, La Fenice, Linus, Arkè, Impronta, ecc…)Nel marzo 2007 il Centro Servizi ha aperto un fondo patrimoniale presso la Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus, rafforzan-do così un rapporto sinergico che negli anni ha portato alla formula-zione di bandi specifici a condizioni privilegiate per le piccole OdV: nel 2009, attraverso tale bando, 5 OdV della provincia hanno po-tuto realizzare i propri progetti a favore del territorio bergamasco, tale bando nel 2010 non è stato realizzato anche a seguito della crisi economica. Il fondo patrimoniale a fine 2010 è pari a € 30.000 e da quando è stato istituito ha maturato interessi pari a € 3.485.

Mass mediaCSV collabora con gli operatori locali dell’informazione per diffonde-re la cultura della solidarietà e per promuovere le attività delle orga-nizzazioni e le proprie iniziative.

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CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10

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I PORTATORI DI INTERESSE (STAKEHOLDER) COINVOLTI NEI DIVERSI AMBITI DI INTERVENTO DEL CSV

Risposta al bisogno delle organizzazioni su:

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CSV

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Come gestire un’associazione

Dove trovare documentazioni utili

Come promuovere le iniziative dell’associazione e imparare a progettare

Come posso rafforzare le risorse umane dell’associazione

Come posso comunicare le iniziative dell’associazione

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CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10

www.csvbg.org2 IL PERSEGUIMENTO

DELLA MISSIONE2.1 I SERVIZI OFFERTI

Tutti i servizi erogati sono gratuiti sia per le organizzazioni di volon-tariato, grazie al finanziamento ottenuto in base alla legge sul volon-tariato, sia per le associazioni di promozione sociale, sulla base della convenzione stipulata con la Provincia di Bergamo a copertura dei servizi di consulenza e formazione.L’elenco completo dei servizi e delle attività di CSV è descritto nella Carta Servizi pubblicata nel dicembre 2010 in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato e scaricabile dal sito www.csvbg.org.L’accesso ai servizi di CSV, può avvenire attraverso i seguenti canali:

•sede provinciale a Bergamo;

•sportelli territoriali: Valle Seriana (Albino), Bassa Bergamasca (Treviglio), Monte Bronzone e Basso Sebino (Villongo);

•sito internet: www.csvbg.org;

•telefono, skype e posta elettronica.

Nel corso del biennio non sono avvenuti al riguardo cambiamenti significativi. La tabella riporta il totale dei servizi erogati, suddivisi per tipologia di ser-vizio, così come vengono mappati dalla banca dati di CSV (CSV System).

TOTALE DEI SERVIZI EROGATI

Tipologia servizi 2008 2009 2010 Variazione 2009-2010

Fornitura informazioni di base 801 743 636 -14,40%

Consulenza 1153 1306 1.224 -6,30%

Formazione (n. corsi) 64 86 53 -38,30%

Promozione (n. iniziative) 70 111 74 -33,30%

Orientamento (n. colloqui) 107 163 115 -29,50%

Appare evidente un generale calo degli interventi nel 2010, motivato dalla crisi economica che ha imposto una riduzione dei servizi e del personale del Centro; inoltre sui dati relativi agli interventi di promo-zione e ai corsi di formazione incide la decisione per l’anno 2010 di non pubblicare Avvisi di Selezione (intesi come raccolte pubbliche di idee e proposte progettuali suggerite a CSV dalle organizzazioni stesse, in una logica in cui CSV si fa carico direttamente della realiz-zazione operativa delle iniziative selezionate da commissioni di valu-tazione di esperti sul tema scelti ad hoc) come richiesto dal Co.Ge. D’altra parte va segnalato che, a fronte di un taglio di oltre il 40% dei fondi, la diminuzione degli interventi è stata più contenuta, in ragio-ne della razionalizzazione di alcune spese e della presa in carico da parte di operatori interni di alcune azioni (soprattutto di tipo consu-lenziale) prima affidate a professionisti esterni. Tali interventi vengono sviluppati attraverso l’utilizzo, anche integra-to, dei seguenti strumenti:

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•Informazione – CSV offre un costante servizio di aggiorna-mento sulle novità del volontariato e del nonprofit attraverso i suoi servizi (sito internet, newsletter, campagne informative specifiche, seminari e convegni). L’obiettivo è quello di forni-re in modo efficace e tempestivo qualsiasi notizia che possa semplificare e/o approfondire le necessità delle associazioni, in particolare aggiornamenti normativi, giuridici, fiscali, avvisi di selezione, corsi di formazione e seminari di particolare rile-vanza, ecc.

•Consulenza – CSV offre un supporto professionale con mecca-nismo di domanda-risposta su temi specifici (amministrativo, gestionale, assicurativo, fiscale/contabile, giuslavoristico, lega-le, notarile, privacy, sicurezza sul lavoro, progettuale, fund rai-sing): tale strumento ha come obiettivo principale la risoluzione immediata dei quesiti proposti dalle associazioni. Il servizio vie-ne gestito sia tramite prestazioni di professionisti esperti ester-ni al Centro sia tramite dipendenti e collaboratori qualificati. Ad oggi CSV è in grado di rispondere ed evadere le domande pervenute in circa 72 ore, utilizzando i canali della consulenza diretta, quella telefonica e via posta elettronica. Come già spie-gato in più occasioni parte della diminuzione è imputabile alla crisi finanziaria, in particolare le consulenze fiscali sono state dimezzate perché il consulente esterno rispetto ad una pre-senza fissa di una volta a settimana nel 2009 è passato ad una presenza quindicinale. Al contrario sono notevolmente aumen-tate le consulenze giuridico notarili e amministrative gestionali perché a fronte di un aumento delle richieste pervenute sono state aumentate le ore dei consulenti interni senza impattare sul budget in modo significativo. Ultima considerazione è re-lativa al dato “altro” che nel 2009 appare elevato (119) e passa nel 2010 a solo 4 elementi, questo per una maggiore capacità degli operatori del CSV di adottare la corretta classificazione. In riferimento alle consulenze relative al bando di Coesione Sociale (organizzato da: CSV, Fondazione Cariplo, Co.Ge.) c’è stato un picco nel 2009 relativo alla fase di presentazione di domande fissata nel febbraio dello stesso anno; la diminuzione nel 2010 è imputabile all’assenza dello strumento Bando per quell’anno, le consulenze realizzate sono quindi relative alla progettazione in itinere. Diminuisce il numero di consulenze erogate su progettazioni generiche (progetto senza bando) anche perché le stesse associazioni a causa della crisi si sono concentrate su opportunità di finanziamento più che su attività di programmazione. Rispetto al dato dei bandi regionali ex L.R. 22/93 e ex L.R. 28/96 è da specificare che i bandi essendo a cadenza biennale sono stati pubblicati nel 2010.

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TOTALE 2009

TOTALE 2010P

rom

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Altro

Inform

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ne

Form

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Pro

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Giuslavo

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Finanziam

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Gestio

nale

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ale No

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Fiscale

330

185

385

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3

35

60

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46 44

22

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50

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150

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TOTALE 2009

TOTALE 2010

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Graf. 1 N. CONSULENZE EROGATE SECONDO LE TIPOLOGIE NEL BIENNIO 2009-2010.

TOTALE 2009

TOTALE 2010

0

20

40

60

80

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Co

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sociale - C

SV

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i di setto

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l.r. 9/93

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28/96

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Altro

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71

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TOTALE 2009

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Graf. 2 N. CONSULENZE EROGATE PER I DIVERSI BANDI DI GARA NEL BIENNIO 2009/2010

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Graf. 3 N. INIZIATIVE FORMATIVE ORGANIZZATE NEL BIENNIO 2009/2010

NUMERIINIZIATIVE 2009

NUMERIINIZIATIVE 2010

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Proposta dall'istituzione/i

Propostadall'associazione/i

In co-progettazioneDirettamente dal Csv

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NUMERIINIZIATIVE 2009

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Proposta dall'istituzione/i

Propostadall'associazione/i

In co-progettazioneDirettamente dal Csv

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•Formazione – CSV progetta, sia in autonomia per l’offerta for-mativa a catalogo, sia in collaborazione con le organizzazioni del territorio, sia su sollecitazione di soggetti a costante contatto con il mondo del volontariato, sia all’interno di percorsi di accompa-gnamento strutturato al volontariato (singole OdV e reti territoriali e/o tematiche), percorsi formativi per volontari di circa 12 ore cia-scuno, suddivisi generalmente in 3/4 incontri su tematiche tecnico gestionali o relazionali. Tale strumento ha come obiettivo princi-pale la strutturazione di competenze di base per la risoluzione dei quesiti delle OdV in parziale autonomia. Il servizio viene gestito sia tramite prestazioni di professionisti esperti sia tramite dipendenti e collaboratori qualificati. Ad oggi CSV è in grado di rispondere ed evadere le domande pervenute in circa 1 mese dalla richiesta. Appare evidente che la mancata pubblicazione degli Avvisi di Selezione dedicati alla formazione ha notevolmente diminuito il numero dei corsi proposti a CSV dalle singole associazioni. Sono altresì diminuiti i percorsi formativi realizzati in stretta collabora-zione con le associazioni, anche se la scelta di CSV è stata quella di mantenere, nei limiti delle proprie possibilità economiche, que-sta modalità in quanto maggiormente incisiva nella crescita cultu-rale delle organizzazioni. Rimane costante la proposta formativa standard che viene organizzata direttamente dal Centro a favore di tutte le organizzazioni del territorio.

•Orientamento – CSV progetta, sia in autonomia, sia in collabo-razione con le OdV e con enti del territorio, colloqui individuali, tirocini e stage per offrire ai cittadini esperienze di volontariato come crescita personale e per proporre alle associazioni la possi-bilità di ri-pensarsi e ri-pensare i propri progetti all’interno di per-corsi di accoglienza di nuovi volontari. L’obiettivo di CSV è quello di far sperimentare alle OdV del territorio esperienze di gestione delle nuove risorse associative con progetti laboratoriali in grado di rielaborare strumenti comunicativi e di marketing sociale oltre che esperienze di people raising complesse. Tale servizio è gesti-to tramite il personale qualificato di CSV; il tempo di risposta è di circa 2 settimane per i singoli cittadini e di circa 1 mese per le OdV

•Accompagnamento – CSV, utilizzando la logica di presenza attiva sul territorio e di contatto con le organizzazioni che lo compon-gono, persegue l’obiettivo della crescita associativa, nella sua sin-golarità e nella sua dimensione di ente territoriale, attraverso per-corsi ibridi tra consulenza e formazione, incentrati sulle richieste complesse relative alla propria capacità di progettazione e pro-mozione all’interno del contesto comunitario locale. Tale strumen-to prevede interventi di medio e lungo periodo per accompagnare le associazioni verso la strutturazione di competenze specifiche complete e complesse garantendo autonomia e crescita. Per fare ciò CSV attinge alle risorse umane, strumentali e progettuali di tutte le aree, attraverso la capacità di lettura del contesto di inter-vento e agendo in modo sinergico con svariati attori del territorio nell’interesse principale della crescita della capacità di azione del mondo del volontariato all’interno della complessità sociale del territorio. Tale servizio è gestito tramite il personale qualificato di CSV e con l’ausilio eventuale di professionisti del settore, il tempo di risposta è di circa 2 mesi.

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2.2 GLI UTENTICirca il 45% delle Associazioni di Volontariato iscritte al Registro han-no una sede provinciale, e CSV tendenzialmente, tranne su specifici progetti speciali, lavora con le sedi provinciali.

TIPOLOGIA UTENTI SERVITI DA CSV

Tipologia Associazione 2009 2010

Associazione di Promozione Sociale (L.383/2000-L.R.28/96) 118 95

Associazione generica 126 150

Associazione senza scopo di lucro (L.R.28/96) 118 84

Gruppo informale 54 120

Organizzazione di Volontariato iscritta al Registro Provinciale. (L.266/91-L.R.22/93) 298 245

Organizzazione di Volontariato non iscritta al Registro Provinciale. (L.266/91) 144 96

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Appare evidente un trend costante su tutti i distretti fatta eccezione per i territori dell’Alto Sebino e del Monte Bronzone e Basso Sebino. Tale diminuzione è imputabile a due fattori: a causa della crisi, l’operatore dedicato allo sviluppo di questi territori ha terminato il suo rapporto con CSV, causando una significativa diminuzione della presenza del Centro su tali territori; in seconda battuta nel 2009 sono state realizzate atti-vità di carattere promozionale che hanno coinvolto numerose e nuove associazioni, eventi venuti a mancare nel 2010. Obiettivo del prossimo biennio è quello di mantenere lo standard raggiunto e progettare inizia-tive specifiche in grado di ricostruire il legame con i territori in calo per non vanificare il lavoro svolto, anche tramite azioni che prevedano la razionalizzazione tramite economie di scala.

PROVENIENZA UTENTI SERVITI IN RAPPORTO ALLA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE

Distretto 2009 2010

Alta Valle Seriana e Valle di Scalve 20 20

Alto Sebino 40 14

Bergamo 179 180

Dalmine 67 66

Grumello del Monte 24 31

Isola Bergamasca 77 72

Monte Bronzone e Basso Sebino 43 24

Romano di Lombardia 34 36

Seriate 74 86

Treviglio 78 31

Val Cavallina 37 37

Valle Brembana 90 83

Valle Imagna e Villa d'Almè 37 37

Valle Seriana 90 90

Dai dati risulta che CSV ha diminuito le prestazioni con tutte le tipolo-gie di utenti tranne che con i gruppi informali, che sono notevolmen-te aumentati, perché presumibilmente sono aumentati i bisogni sul territorio con una presa in carico consapevole delle nuove necessità dovute anche alla crisi finanziaria. E’ da notare che CSV si interfaccia più con le associazioni iscritte al Registro del volontariato che con le non iscritte (rispettivamente 298 vs 144 e 245 vs 96). Rispetto al tar-get istituzionale di OdV si segnala una lieve flessione dovuta alla ge-nerica diminuzione dei servizi come si evince in tabella. Obiettivo di CSV per il 2011 è quello di aumentare il numero di OdV servite e per il 2012 ricostruire alcuni rapporti con gli altri soggetti del Terzo Settore.

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APPARTENENZA UTENTI IN RAPPORTO AI SETTORI DI INTERVENTO

Settori di intervento 2009 2010

Ambiente 38 39

Assistenza Sociale 233 235

Cooperazione E Solidarieta' Internazionale 62 79

Cultura 134 143

Filantropia E Promozione Del Volontariato 65 72

Istruzione E Ricerca 8 12

Protezione Civile 9 15

Religione 6 11

Ricreazione 50 59

Sanita' 102 84

Sport 26 24

Sviluppo Economico E Coesione Sociale 10 7

Tutela Dei Diritti 14 8

Altri Settori 4 11

Il numero di soggetti che hanno incrociato i servizi di CSV si man-tengono stabili o in leggera crescita. Durante il biennio sono stati realizzati interventi su ambiti specifici (ambiente e assistenza socia-le) che hanno permesso di mantenere costante l’accesso ai servizi. Si nota che due ambiti in particolare hanno avuto un calo: sviluppo economico e coesione sociale e tutela dei diritti, questo in parte si può spiegare per l’assenza di progetti specifici dedicati a questi temi.

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NUMERO E TIPOLOGIA DI SERVIZI EROGATI

Tipologia di servizio 2009 2010

Contatti 579 577

Consulenze 1.208 1.097

Seminari e percorsi formativi 50 18

Accompagnamenti 0 9

Newsletter 31 22

2.3 LE RISPOSTE AL BISOGNO DI: COME GESTIRE L’ASSOCIAZIONE

Dal bisogno all’obiettivoL’idea del “fare” volontariato, in modo particolare nelle associazioni del nostro territorio, è fortemente sbilanciata sulla “prestazione” vo-lontaria, mentre la dimensione associativa viene perlopiù percepita come sovrastruttura alla spontaneità dell’agire volontario. Ciò com-porta una svalutazione dell’importanza delle strutture organizzative che necessitano invece di azioni di cura e manutenzione sia in re-lazione alle normative vigenti che alla cura del gruppo come luogo di espressione e realizzazione della mission associativa. Tale visione spinge le associazioni a portare a CSV un bisogno innanzitutto di tipo gestionale, con due valenze: una relativa alla effettiva mancanza di competenza e strumenti su questioni specifiche (normative, no-tarili, assicurative, partecipazione a bandi di finanziamento); un’altra relativa invece alla tendenza delle associazioni a delegare a CSV la ri-soluzione di tali problematiche. Per questo anche l’azione del Centro si sviluppa in due direzioni distinte: per colmare le lacune conoscitive e informative dei volontari; per sostenerne la capacità di assumere tali problematiche come appartenenti all’identità stessa dell’essere volontario.

Dall’obiettivo al servizioPer aumentare la capacità di gestione dei processi interni dell’asso-ciazione e dei meccanismi amministrativi e organizzativi e per adem-piere al meglio a tutti gli obblighi normativi, CSV sostiene i volontari per: la creazione dell’associazione e l’iscrizione nei registri di compe-tenza (Anagrafe Onlus, Registri provinciali e/o regionali, Agenzia En-trate, …); la tenuta della contabilità; gli adempimenti fiscali, assicura-tivi, della privacy, della sicurezza e degli eventuali rapporti lavorativi; la ricerca di finanziamenti per le attività associative.

Nella lettura della tabella, che esplicita il dato relativo alle diverse ti-pologie di servizi attivati da CSV in risposta al bisogno “Come gestire l’associazione”, emerge un generale trend di diminuzione fra il 2009 e il 2010. In particolare, si evidenzia che nel 2010, a causa del taglio dei fondi di CSV, è stato necessario ridurre la disponibilità oraria del consulente esterno, con la conseguente diminuzione del numero di consulen-ze e l’allungamento dei tempi di attesa. D’altra parte, la necessità di

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contenere i costi ha comportato la decisione di qualificare risorse interne impiegate in attività amministrative per rispondere a richieste su questioni inerenti la contabilità e l’amministrazione dell’organizza-zione. Inoltre la minore disponibilità finanziaria ha sollecitato il Comitato Direttivo a restringere l’utenza alle sole organizzazioni previste dalla norma e dalle convenzioni in essere, escludendo pertanto le realtà afferenti all’associazionismo familiare e sportivo generici, che prece-dentemente venivano comunque sostenute.Una notazione importante riguarda la scarsa richiesta di consulenze di tipo organizzativo (vale a dire la presa in carico da parte degli esperti del Centro dell’intero sistema organizzativo dell’associazio-ne, con il fine di svilupparne tutte le potenzialità): ciò sembra essere dovuto alla fatica delle associazioni nel percepire tale offerta come opportunità di crescita; solo quando il bisogno è già esplicito la ri-chiesta arriva al Centro, ma in questi casi viene di solito presa in ca-rico attraverso accompagnamenti complessi, di cui la consulenza è solo uno degli strumenti attivati. Infine, pur riscontrando una discreta richiesta da parte dei volontari, per la sopraggiunta crisi finanziaria non è stato attivato il servizio di consulenze informatiche che era invece stato previsto nel progetto biennale 2009/2010.

Graf. 4 N. DI CONSULENZE EROGATE DA CONSULENTI INTERNI ED ESTERNI NEL BIENNIO 2009/2010

CONSULENZEINTERNE

CONSULENZAESTERNE

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CONSULENZEINTERNE

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La forte riduzione dei seminari e dei percorsi formativi è dovuta prin-cipalmente alla riduzione dei fondi disponibili, ma sul dato incide in maniera significativa anche la scelta, imposta dal Comitato di Ge-stione del Fondo Speciale, di eliminare la formula dell’Avviso di Sele-zione per sostenere percorsi formativi progettati direttamente dalle associazioni.Infine si sottolinea come a partire dal 2010 si siano attivati dei per-corsi di accompagnamento alle associazioni con la finalità di dotare i volontari di strumenti più sofisticati per affrontare i propri bisogni in piena autonomia: il tema sviluppato, in forma sperimentale, anche in conseguenza di una proposta avanzata dal Coordinamento Regio-nale dei Centri, è stato quello degli Schemi di Bilancio, ovvero l’ap-plicazione di un modello contabile adeguato sia alle necessità rendi-contative delle organizzazioni sia alle richieste di maggiore controllo e trasparenza della Agenzia delle Onlus.

Diventa interessante, per riflettere rispetto all’efficacia dei corsi di formazione, mettere in relazione i corsi e le consulenze che affronta-no la stessa materia; in particolare ci soffermeremo su “amministra-zione contabile e fiscale e la capacità di fare raccolta fondi tramite bandi di gara”. Nella tabella abbiamo messo a confronto le associa-zioni che hanno usufruito di entrambi i servizi. E’ evidente come nel 2009 le consulenze erogate in tema di adempimenti corrispondano al numero di associazioni che hanno frequentato il corso. E’ altrettan-to degno di nota come nell’anno 2010, sommando il numero di asso-ciazioni, dei due corsi sugli adempimenti, sia 46 il numero degli iscrit-ti e il numero di consulenze sia 14. Questo ci fa comprendere come la scelta di diversificare i corsi fiscali da quelli amministrativi abbia dato la possibilità di trattare gli argomenti in modo più approfondito ed esaustivo, permettendo quindi alle associazioni di esaurire il bisogno rendendole maggiormente autonome e indipendenti (questo incro-ciando il dato anche con i commenti raccolti in fase di valutazione da parte dei corsisti). Riguardo ai corsi su “come fare raccolta fondi a concorso” si sottolinea il dato che, nel 2009, 6 su 15 associazioni e, nel 2010, 3 su 12 abbiano usufruito del doppio servizio, questo anche grazie ad una formazione evoluta verso una formula laboratoriale an-ziché frontale che ha permesso alle associazioni di acquisire in modo più stabile i corretti strumenti immediatamente applicabili.

CORRELAZIONI TRA CORSI E CONSULENZE

Anno Corsi Partecipanti N.Ass Consulenze erogate

2009

Adempimenti amministrativi e contabili 30 24 24

Finanziare le attivita' di un'associazione tramite bandi di gara

18 15 6

2010

Tutto in ordine con l'amministrazione dell'associazione

23 17 9

Adempimenti contabili e fiscali 34 29 5

Avvisi di selezione bandi di gara e formulari 13 12 3

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Obiettivi di miglioramentoIn seguito alla positiva valutazione della sperimentazione degli ac-compagnamenti all’utilizzo degli schemi di bilancio, per il 2011/2012 si intende implementare i servizi erogati da CSV in risposta al bi-sogno “come gestire l’associazione” attraverso l’erogazione alle as-sociazioni di percorsi consulenziali strutturati: l’obiettivo è quello di incidere in maniera più approfondita e duratura sulla capacità delle organizzazioni di trattare in modo autonomo e competente anche esigenze complesse.Inoltre si intende esplorare la possibilità di stipulare accordi con enti, agenzie e ordini professionali per offrire alle organizzazioni di volon-tariato servizi di assistenza a prezzi agevolati. Infine la scelta di valorizzare sempre di più i consulenti interni, che garantiscono maggiore continuità di presenza e hanno competenze più integrate e trasversali, permette di ridurre i tempi di risposta e di offrire un servizio meglio articolato e in grado di agire anche sui bisogni meno esplicitati: per questo nel prossimo biennio tale scelta sarà rafforzata anche attraverso percorsi di formazione destinati al personale.

1 FOCUS

IL MODELLO EAS

In seguito all’emanazione nel settembre 2009 di un provvedimento atto a verificare i comportamenti fiscali degli enti associativi (Modello EAS), CSV ha aderito all’accordo tra Coordinamento regionale dei CSV lom-bardi e ACLI, AGESCI, ARCI e AUSER al fine di promuovere anche nella nostra provincia servizi di supporto alla compilazione e di invio del Mo-dello EAS. In particolare, CSV Bergamo ha collaborato attivamente con il CAF ACLI Bergamo per implementare l’accessibilità all’informazione da parte di soggetti interessati all’invio e per l’evasione delle richieste contenute nel modello stesso, mettendo a disposizione del mondo as-sociativo bergamasco le proprie competenze e i propri strumenti alta-mente qualificati. Fra il 23 Novembre e l’11 Dicembre 2009, CSV ha accompagnato 56 as-sociazioni nella compilazione e nell’invio del modello, di cui 31 compila-zioni complete e 26 parziali; inoltre CSV è stato contattato telefonica-mente e via posta elettronica per informazioni sull’adempimento da 142 enti, dopo che lo stesso era stato pubblicizzato da un primo convegno, a cui hanno partecipato circa 80 associazioni, ed un secondo incontro che ha visto la presenza di oltre 150 volontari del territorio. Va evidenziato come nell’affrontare la straordinarietà di tale adempi-mento, CSV si sia dimostrato l’unico ente di consulenza al non profit in grado di gestire in modo tempestivo e competente tali richieste, al punto che si è ritenuto, alla luce dell’elevato numero di richieste, di aprire eccezionalmente il servizio anche agli enti non direttamente afferenti la Legge 266/91, pur garantendo la priorità alle organizzazioni di volonta-riato.

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2.4 LE RISPOSTE AL BISOGNO DI: DOVE TROVARE DOCUMENTAZIONI UTILI E APPROFONDIMENTI

Dal bisogno all’obiettivoL’idea di un volontariato fortemente legato alla dimensione del fare e all’iniziativa individuale del volontario spesso sembra limitare gli spazi di riflessione e di approfondimento, anche culturale, che inve-ce sono fondamentali tanto per garantire una più efficace capacità di intervento, quanto una migliore crescita personale del volonta-rio stesso. D’altra parte le informazioni specifiche sul volontariato e spunti culturali di alto livello non sono facilmente reperibili.A tale bisogno pertanto CSV ha risposto costruendo alcuni strumenti per semplificare l’accesso alla cultura del volontariato tanto ai volon-tari quanto ai cittadini che intendono avvicinarsi e riflettere intorno ai temi della solidarietà e della cittadinanza attiva. In particolare l’o-biettivo del biennio 2009/2010 è stato quello di ripensare l’accesso a tale sistema informativo nell’ottica della completezza e della migliore fruibilità, integrando maggiormente il sito web, il giornale cartaceo, la banca dati (CSV System), la newsletter e la biblioteca.

Dall’obiettivo al servizioI servizi predisposti da CSV per il raggiungimento di questo obiettivo sono di diversa natura, si integrano tra di loro e sono complementari agli altri servizi del Centro, di cui costituiscono approfondimenti e fo-calizzazioni specifiche. Di fatto attraverso alcuni di questi strumenti vengono diffuse informazioni che rispondono anche ad altri bisogni delle associazioni di volontariato, ma in questa sezione si vuole offri-re una panoramica di tali strumenti, specificando quando essi fanno riferimento in modo particolare al tema del reperimento di documen-tazioni e informazioni generali.

•Il sito web: per garantire un accesso semplice e intuitivo alle in-formazioni contenute, il sito web di CSV (www.csvbg.org) è sta-to rinnovato alla fine del 2010, in modo da offrire aggiornamenti costanti dal e al mondo del volontariato, sia rispetto alle novità legislative, sia agli eventi delle associazioni (per questo è tra l’al-tro stata attivata una collaborazione con Bergamo Avvenimenti, un portale specializzato nella promozione delle manifestazioni del territorio); inoltre trovano spazio nel sito approfondimenti culturali e notizie sul terzo settore. Si sottolinea, fra l’altro, che nel 2009

UTILIZZO SITO WWW.CSVBG.ORG

Servizi per anno

Visitatori diversi Visite Pagine Accessi

2009 53.165

95.602 (1,79 visite/visitatore)

580.831(6,07 pagine/visita)

2.624.302(27,45 accessi/visita)

2010 60.787

120.888 (1,98 visite/visitatore)

792.707 (6,55 pagine/visita)

3.653.806 (30,22 accessi/visite)

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il 43,9% dei visitatori ha aggiunto il sito di CSV fra i preferiti del proprio browser, mentre nel 2010 la percentuale è salita al 63,8%: il dato, in linea con il trend di crescita di tutti gli indicatori di acces-so al sito, segnala l’utilizzo sempre più frequente dello strumento.

•Il giornale: il periodico Buone Notizie dal Volontariato, la cui pub-blicazione è stata ridotta nel corso del biennio come effetto dei tagli provocati dalla crisi, rimane un importante strumento di dif-fusione della cultura del volontariato; dal 2010 esso viene pubbli-cato due volte all’anno, in occasione della Festa del Volontario e della Giornata Internazionale del Volontariato, e viene distribui-to in circa 5.000 copie. Il giornale ha come obiettivo principale quello di diffondere la cultura del volontariato, con l’ambizione di essere una porta sul mondo dell’associazionismo bergamasco e non solo. Dal gennaio 2010, nella fase di riduzione delle uscite pe-

riodiche del giornale dovuta al ridimensionamento delle risorse di CSV, solo alcune edizioni sono state sia stampate che pubblicate sul sito, mentre altre sono state solo pubblicate online: l’evidente calo delle tirature, già in atto nel corso del 2009, quando è stata interrotta la distribuzione tramite volantinaggio perché ritenuta troppo onerosa e poco mirata, è stato compensato con la modi-fica del sito (vedi sopra), con il presupposto che anche il mondo del volontariato debba imparare ad adottare le nuove tecnologie.

•La Banca Dati: attivato nel 2008 in accordo con Coordinamento lombardo dei Centri di Servizio, CSV System è un sistema di rac-colta dati per valorizzare e strutturare il patrimonio informativo gestito dai singoli CSV; in particolare nella banca dati di Bergamo sono presenti oltre 2.500 organizzazioni, di cui circa 1.200 asso-ciazioni di volontariato e 950 associazioni di promozione sociale.

•La newsletter: ogni cittadino può reperire informazioni puntuali e aggiornate sulle novità dal mondo del volontariato iscrivendo-si alla newsletter di CSV, alla quale è possibile iscriversi gratuita-mente e che a fine 2010 conta 1.250 indirizzi. La contrazione del numero di invii è riconducibile a due fattori: la diminuzione delle attività da promuovere (in particolare corsi e seminari di forma-zione); e la scelta di non inviare più di una newsletter ogni settima-

EDIZIONI “BUONE NOTIZIE”

Buone notizie Uscite solo web Uscite

cartacee Totale uscite Tiratura totale

2009 0 11 11 82.500

2010 4 3 77 715.500

INVII NEWSLETTER

Invii newsletter Specifici “documentazioni e approfondimenti” Totale invii

2009 13 63

2010 3 38

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na, accorpando diverse notizie, per evitare la perdita di incisività dei messaggi inviati e la dispersione di informazioni.

•La Biblioteca del Volontario: attraverso questo servizio, che dal gennaio 2008 è situato presso la sede provinciale del CSV, è pos-sibile reperire e consultare libri, riviste, materiale grigio e multime-diale sul tema del volontariato e del terzo settore, con particolare attenzione al contesto bergamasco (cfr. Focus).

In generale, l’efficacia di questi servizi è di difficile misurazione, in quanto i feedback riscontrabili non possono che essere di medio e lungo termine: d’altra parte si ritiene fondamentale investire sul-la crescita della cultura del volontariato nell’intera comunità, come scelta strategica e di mission del Centro.

Obiettivi di miglioramentoAnche grazie alla stabilizzazione dei fondi per il biennio 2011/2012, CSV intende tornare ad investire su questa area, una tra le più colpite dal taglio dei fondi del biennio precedente. Al fine di sostenere e di promuovere attivamente cultura del volonta-riato CSV vuole riprendere a sostenere la pubblicazione di materiale proprio di approfondimento e analisi, favorendo in questo modo an-che il protagonismo del volontariato bergamasco stesso (ad esempio tesi di laurea e materiale di ricerca dell’Università degli Studi di Ber-gamo, testi e pubblicazioni relative ad esperienze significative deri-vanti dall’attività di CSV, etc…). L’acquisto di libri, riviste e materiale grigio in genere andrà ad aumentare il patrimonio bibliotecario, che sarà pubblicizzato anche attraverso eventi ad hoc, quali la presenta-zioni di libri a tema, per incentivare ulteriormente la fruizione di tale materiale.In merito al sito internet, che è già stato rinnovato nel dicembre 2010, si sta lavorando ad una sua ottimizzazione per garantire la sua fun-zione di informazione continua e aggiornata già sopra citata.

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2 FOCUS

LA BIBLIOTECA DEL VOLONTARIO

Alla stregua degli altri servizi CSV, anche l’attività della Biblioteca del Volontario ha risentito della riduzione dei fondi erogati per il biennio 2009-2010: per l’anno 2009 non è infatti stato possibile incrementare il patrimonio librario della BdV tramite acquisti di nuovi libri, mentre nel 2010 l’incremento è ripreso sia pure in forma ridotta. L’attività dell’eme-roteca è stata notevolmente ridimensionata, sia per la drastica riduzione degli abbonamenti, tutti interrotti salvo 4 testate fondamentali (Anima-zione Sociale, Terzo Settore, Enti non profit e Ratio non profit), sia per la mancata adesione al catalogo Nazionale dei Periodici (ACNP). D’altra parte la disponibilità del patrimonio librario è aumentata nel 2006 attraverso l’adesione della Biblioteca del Volontario al Catalogo bibliotecario della Provincia di Bergamo: a partire dal mese di giugno 2009 è infatti iniziato l’inserimento del patrimonio librario della BdV all’interno del catalogo Provinciale b-evolution. La Biblioteca è abilita-ta all’iscrizione della cittadinanza al servizio di prestito e interprestito bibliotecario. In questo modo la Biblioteca si fa tramite tra mondo del volontariato e il mondo della documentazione, avvicinando attivamente, attraverso l’abilitazione ad un servizio, i volontari al mondo della lettura e della documentazione.Nel 2009 (da giugno-dicembre) la BdV ha iscritto al servizio biblioteca-rio provinciale 166 cittadini, nella maggior parte volontari o comunque persone a vario titolo impegnate (come professionisti,ricercatori, etc.) nel mondo del non profit; nel 2010 la BdV ha iscritto al prestito 104 cit-tadini, in parte volontari.

Numero prestiti 2009 2010

Volumi a domicilio 176 104

Prestito Interbibliotecario da altre biblioteche 138 214

Prestito Interbibliotecario verso altre biblioteche 106 345

Totale 420 663

I dati del 2009 rilevano i mesi giugno/dicembre e si riferiscono solo alla parte di volumi inseriti nell’Opac provinciale (l’inserimento dell’intero patrimonio al dicembre 2010 ammonta a 1.378 volumi inseriti su circa 3.000).L’anno 2010 ha visto, negli ultimi due mesi, un incremento del patrimo-nio librario dovuto a nuovi acquisti, possibili grazie alla disponibilità del budget aumentata rispetto al 2009. Come si evince dal confronto delle due tabelle (relative all’andamento dei prestiti negli anni 2009-2010) il flusso dell’interprestito bibliotecario supera quello del prestito in loco; grazie al servizio di interprestito bi-bliotecario infatti i libri della BdV possono essere prenotati e recapitati direttamente nel comune di residenza dell’utente o dal comune da lui prescelto per il ritiro: l’interprestito ha quindi ovviato alla scomodità di raggiungere la BdV per chi abita nella provincia bergamasca o non ha possibilità di muoversi agevolmente con i mezzi, incrementando di mol-to la fruibilità del patrimonio librario. Quest’ultimo rappresenta inoltre una ricchezza all’interno del catalogo essendo il patrimonio dedicato al

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Terzo Settore più specializzato dell’intera provincia. Di contro anche presso la BdV si possono far recapitare volumi utili al personale e ai volontari.Inoltre la Biblioteca del Volontario svolge una importante funzione di supporto alla documentazione bibliografica per la stesura di tesi di lau-rea e ricerche (nel biennio sono state realizzate 16 tesi) e per la consu-lenza per le associazioni che intendano avviare e/o implementare una propria biblioteca (nel biennio sono state avviate 4 biblioteche).Infine, la Biblioteca integra con il proprio supporto, l’attività di altre aree del Centro: in particolare vengono elaborate bibliografie ragio-nate per i corsi di formazione di CSV e vengono realizzate presenta-zioni di libri a tema.

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2.5 LE RISPOSTE AL BISOGNO DI: COME PROMUOVERE LE INIZIATIVE DELLA MIA ASSOCIAZIONE E IMPARARE A PROGETTARE

Dal bisogno all’obiettivoCome già detto nel capitolo relativo alla gestione associativa, il vo-lontariato tende a concentrarsi maggiormente sul fare e sull’agire de-dicando poco spazio alla riflessione intorno ai bisogni organizzativi e strutturali. Inoltre CSV nel corso degli anni, tramite la sua presenza sempre più capillare sui territori, si è più volte relazionato con alcune difficoltà comunicative, che in alcuni casi si trasformano in vere e proprie incapacità di lettura dell’esistente. L’obiettivo di CSV alla luce di queste considerazioni è quello di agire sulla capacità progettuale interna ed esterna delle associazioni, per facilitare il dialogo con gli enti territoriali e con le altre realtà organizzative presenti: in questo modo è possibile attivare processi di reale programmazione sociale che includano sia uno sviluppo delle capacità di pianificazione delle proprie attività, sia uno sviluppo delle opportunità di relazioni virtuo-se tese al confronto e all’accrescimento di sinergie.

Dall’obiettivo al servizio Per aumentare la capacità di promuovere le iniziative delle associa-zioni in una logica di sviluppo territoriale e di rete, CSV ha avviato processi di animazione e accompagnamento territoriale anche con la finalità di sostenere la crescita degli organismi di secondo livel-lo locale, tramite le seguenti azioni: accompagnamenti specifici alla rappresentanza e alla partecipazione alle politiche sociali zonali (L. 328/2000); accompagnamenti per l’avvio o il consolidamento di reti territoriali e tematiche tramite percorsi ad hoc che prevedono l’integrazione tra i diversi servizi del Centro; processi di analisi e ri-progettazione organizzativa per singoli e reti; sostegno alla costru-zione di partnership locali e territoriali; sostegno alla progettazione esecutiva. Infine CSV, in collaborazione con il coordinamento dei CSV lombardi, la Fondazione Cariplo e il Co.Ge., nell’arco del biennio 2009/2010 ha erogato e gestito un bando per il sostegno economico e progettuale per le piccole e medie associazioni e in particolare sul-la loro capacità di gestire azioni di coesione sociale a favore dell’in-tera comunità di riferimento.

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TIPOLOGIA E NUMERO DI SERVIZI

Servizi 2009 2010

Sviluppo territoriale 9 14

Accompagnamento L. 328/000 5 10

Sviluppo reti territoriali 3 1

Sviluppo reti tematiche 1 3

Sviluppo organizzativo 18 8

Analisi organizzativa singole OdV 11 4

Analisi organizzativa reti 1 2

Progettazione esecutiva 6 2

Bando Coesione Sociale 17 17

Newsletter 6 7

Graf. 5 N. DI ASSOCIAZIONI COINVOLTE NEI PROGETTI REALIZZATI NEL BIENNIO 2009-2010

2009

2010

40

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16

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Altre terzo settoreEnti localiApsOdv

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Altre terzo settoreEnti localiApsOdv

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Anche per quanto riguarda quest’area di intervento la diminuzione significativa di progetti seguiti è imputabile alle difficoltà economi-che del biennio e all’assenza dell’avviso di selezione “Dall’idea al pro-getto”. La scelta di CSV è stata quella di puntare sugli accompagna-menti di analisi organizzativa in prevalenza cercando di incentivare il lavoro di rete soprattutto finalizzato alla creazione di rapporti stabili con soggetti forti dei territori di appartenenza delle organizzazioni. Inoltre nel 2010 si è sentita la mancanza degli accompagnamenti di progettazione delle esperienze legate al bando di coesione sociale del 2008/2009; infatti nel 2009/2010 non è stato erogato alcuno strumento di progettazione sociale a livello regionale.Infine si tenga conto che il numero progetti nel grafico non si riferisce al numero di progetti avviati, ma al numero di organizzazioni com-plessivamente coinvolte.

Graf. 6 N. DI ASSOCIAZIONI COINVOLTE NEI PROGETTI REALIZZATI NEL BIENNIO 2009/2010 DIVISE PER TERRITORIO DI PROVENIENZA

2009

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Nel grafico relativo alla diffusione territoriale notiamo come anche questo servizio segua il trend di altre attività nelle quali il distretto di Bergamo vede lo sviluppo della maggior parte degli interventi: questo si verifica anche perché rispetto alla tipologia di servizi ero-gati dall’area, le associazioni più propense ad avviare meccanismi di analisi organizzativa e di supporto alla progettazione e alla program-mazione sono quelle medio-grandi che spesso hanno sede in città o attorno ai poli più abitati della provincia. Anche qui si tenga conto che il numero preso in esame non è relativo ai singoli interventi ma è relativo ai beneficiari dei servizi erogati sia singolarmente che sotto forma di partenariati.

Obiettivi di miglioramentoIl 2009/2010 ha visto il consolidarsi di una modalità di intervento e azione volta allo sviluppo organizzativo e territoriale, che nel biennio precedente era stata introdotta come sperimentazione di un nuovo strumento progettuale per l’interazione con alcuni bisogni associa-tivi e territoriali. Il numero di progetti realizzati è aumentato in riferi-mento all’intero biennio (16 nel biennio 2007/2008 e 60 nel biennio 2009/2010): questo è indicativo del fatto che l’introduzione di un nuovo livello di intervento da parte di CSV è stato efficace nell’in-staurare una virtuosa e funzionale interazione con alcuni bisogni complessi delle OdV. Altrettanto efficace è stata l’introduzione di vi-sioni e strumenti d’intervento di tipo sistemico che hanno permesso al volontariato di migliorare la propria capacità di interazione e inter-cettazione con i propri contesti e ambienti. Per il prossimo biennio si intende proseguire questa modalità di presa in carico delle richieste e questo stile di analisi/intervento cercando di individuare gli ambiti di intervento dove CSV non è ancora presente e di strutturarsi per sostenere un numero maggiore di percorsi singoli. Obiettivi interni saranno: implementare la sinergia tra servizi di aree differenti per sostanziare ulteriormente la capacità di intervento multidisciplinare e integrato a favore della logica proattiva di sollecitazione e presa in carico; promuovere tale servizio in modo più incisivo, per renderlo maggiormente fruibile ed efficace.

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PROGETTAZIONE SOCIALE

Dal giugno 2009 a dicembre 2010 CSV ha accompagnato le associazio-ni vincitrici, per la provincia di Bergamo, del bando volontariato 2008 emanato a livello regionale dal Coordinamento dei CSV Lombardi, da Fondazione Cariplo e dal Co.Ge.. Il ruolo di CSV è stato quello di affian-care alla stesura dei progetti, alla loro redazione e alla facilitazione nella costruzione di partenariati forti. In seguito CSV ha accompagnato le or-ganizzazioni nelle fasi di progettazione esecutiva e rendicontazione dei progetti. Il tema richiesto dal bando è stato lo sviluppo di esperienze di coesione sociale sul territorio.L’azione messa in campo da CSV su tale questione si inserisce nel mec-canismo avviato di revisione interna della finalità che sottende il servizio stesso: il sostegno alla capacità progettuale e di raccolta fondi delle OdV è diventato per il Centro uno strumento per razionalizzare e implemen-tare la capacità stessa delle associazioni di analizzare la propria struttura in un’ottica di sviluppo dell’impianto organizzativo. Il bando volontariato CSV ha dato risposta a tutte le domande pervenute, accompagnando le OdV alla partecipazione al bando attraverso consulenze personalizzate e analisi di contesto delle idee progettuali proposte. Il tasso di successo e di conseguente finanziamento è stato del 90%, il più alto in Lombardia.Il lavoro di mappatura dei bisogni in fase di stesura e progettazione del bando di coesione sociale è stata fatto in equipe dai tre soggetti pro-motori del bando (CSV, Fondazione CARIPLO, Comitato di gestione del fondo speciale per il volontariato). Tale lettura è il risultato di un lavoro di sintesi tra le rispettive azioni di analisi e mappatura effettuato dai tre enti nell’ambito delle proprie attività istituzionali. In particolare CSV Bergamo, per quanto riguarda il supporto alla progettazione, ha operato una duplice modalità di lettura dei bisogni: rilevazione formale e infor-male. Nel primo caso è stata fatta una richiesta diretta alle associazioni e a i volontari tramite una ricerca/azione sul volontariato. Nel secondo caso è stata fatta una lettura informale attraverso le equipe che vengo-no realizzate presso gli sportelli periferici di CSV e tramite gli incontri con Consulte e altri soggetti a valenza specifica locale. La modalità non è esplicitamente quella della lettura e della raccolta di un bisogno, ma una sorta di incontro laboratoriale con gli enti presenti su singoli territori per approfondire e analizzare le situazioni e i contesti in cui questi sono inseriti, in un lavoro di “problem making”. L’esperienza, la prima in Lombardia, di un bando volto al sostegno eco-nomico delle progettualità associative è stata di grande rilievo e di grande efficacia proprio perché CSV ha messo in campo forme di ac-compagnamento ibride incentrate non solo sull’erogazione ma anche, e soprattutto, sul sostegno e sull’incentivazione di costruzione di reti e sullo sviluppo delle idee pervenute. Si è cercato di utilizzare lo strumen-to bando come un volano in grado di far crescere le organizzazioni in una logica di valorizzazione del territorio, spostando l’asse del bisogno sulle comunità e sui cittadini prima ancora delle azioni volte allo sviluppo organizzativo.

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2.6 LE RISPOSTE AL BISOGNO DI: COME POSSO RAFFORZARE LE RISORSE UMANE DELLA MIA ASSOCIAZIONE

Dal bisogno all’obiettivoLe organizzazioni di volontariato manifestano in modo palese la gran-de necessità di reperire, motivare, stimolare e valorizzare le risorse umane dell’associazione, mosse dalla necessità di prendersi cura di chi quotidianamente si prende cura dell’altro e dalla preoccupazione di garantire la continuità delle attività della propria associazione. I bi-sogni espressi dalle associazioni sono quelli di: sostenere il ricambio generazionale, aumentare l’abilità di progettazioni in grado di inclu-dere nuovi volontari, aumentare la capacità di un agire volontario qualificato e offrire formazione ai volontari.

Dall’obiettivo al servizioDando risposta a tali bisogni, CSV da una parte ha fornito alle asso-ciazioni strumenti e opportunità per rafforzare le risorse umane già presenti in organizzazione e per incontrare nuove risorse volontarie che intendono conoscere il mondo del volontariato, dall’altra ha of-ferto ai cittadini (giovani e adulti) l’occasione di avvicinarsi al mondo del volontariato attraverso momenti di sensibilizzazione ed esperien-ze dirette con le associazioni.Tali interventi si sono realizzati attraverso:

•colloqui di orientamento al volontariato: si tratta di colloqui tra un operatore del Centro e un aspirante volontario che vuole av-vicinarsi al mondo del volontariato ed essere accompagnato in un’esperienza diretta presso un’associazione. Il leggero calo tra il 2009 e il 2010 è imputabile alla sospensione di 3 mesi del servizio in conseguenza alla maternità dell’operatrice dedicata;

•percorsi di orientamento al volontariato: il corso Scopriti Volon-tario, nelle sue edizioni Under 50 e Over 50, si propone di fornire elementi di comprensione, riflessione e spunti utili al fine di ac-

TIPOLOGIA E NUMERO DI SERVIZI

Servizi 2009 2010

Colloqui di orientamento 165 115

Aspiranti Volontari Corso Scopriti Under 50 24 22

Aspiranti Volontari Corso Scopriti Over 50 29 0

Ragazzi che hanno partecipato ad esperienze di volontariato estivo A/R 5 13

Formazione per le risorse umane di un’associazione (n. corsi) 29 19

Formazione per le risorse umane di un’associazione (n. corsisti) 574 297

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compagnare al meglio gli aspiranti volontari nell’avvicinarsi in ma-niera consapevole al volontariato e nel disporre di una prima serie di competenze, prevalentemente relazionali, per la realizzazione di un’esperienza concreta. Tale finalità è raggiunta con una prima parte di incontri di formazione e confronto e con una seconda parte consistente in un periodo di esperienza concreta all’inter-no di un’organizzazione di volontariato scelta tra un ventaglio di proposte a disposizione dei corsisti. Nel biennio 2009-2010 sono state realizzate 3 edizioni del corso (2 corsi Under 50 e 1 corso Over 50 ) che hanno visto coinvolti 75 iscritti. Per realizzare la parte esperienziale di tirocinio sono state inoltre coinvolte circa 30 associazioni;

•corsi di formazione sulla gestione delle risorse umane: da sottoli-neare che il corso di formazione sull’accoglienza di nuovi volonta-ri, proposto per la prima volta nel biennio precedente e non rea-lizzato per l’assenza di iscritti, ha avuto invece un buon riscontro nel 2009 con la presenza di 12 associazioni, segnale che il bisogno rilevato di cambio generazionale è sentito. Inoltre CSV, in materia di gestione delle risorse umane, ha organizzato e coprogettato corsi sui seguenti temi: la relazione d’aiuto, l’ascolto attivo, la ge-stione del gruppo, delle riunioni e dei conflitti, parlare in pubblico. Il calo del numero dei corsi è dovuto alla diminuzione dei fondi. In particolare il taglio ha colpito i corsi standard, cioè quelli proposti direttamente da CSV, per non penalizzare le organizzazioni nella realizzazione di percorsi più aderenti ai loro bisogni, seguendo la linea strategica scelta dal Centro. Nel 2009 i corsi sulle risorse umane sono stati il 34% del totale dei corsi di formazione realizza-ti, mentre nel 2010 sono stati il 28%; sostanzialmente tutti gli anni 1/3 dei percorsi formativi realizzati hanno sviluppato tematiche relazionali.

•Progetto Estivo A/R, idee per vacanze diverse: il progetto è nato nel 2009 da una collaborazione con il Comune di Bergamo, al fine di raccogliere e presentare ai ragazzi dai 18 ai 25 anni opportunità di vacanze estive (in Italia e all’estero) che sensibilizzino al tema del fare gratuitamente qualcosa per gli altri, avvicinando i giovani al tema del volontariato e della cittadinanza attiva;

•Progetti Giovani: queste iniziative, costruite in stretta collabora-zione con le scuole e con le altre agenzie educative, rappresen-tano una delle attività principali del Centro e si concretizzano in quattro diverse tipologie di intervento: iniziative conoscitive e esplorative (ricerche e focalizzazioni su singoli temi o realtà), at-torno alle tematiche del bisogno sociale e delle forme di rispo-sta presenti sul territorio; messa in atto di testimonianze di tipo valoriale, simboliche o concrete, finalizzate a lasciare un segno (mostre, raccolte fondi, cene solidali, incontri); progettazione e realizzazione di “microprogetti” di esperienza diretta di impegno per assumere una parte del bisogno territoriale; percorsi di sen-sibilizzazione, orientamento, formazione all’impegno, finalizzati a far crescere la consapevolezza degli ragazzi e la loro capacità di scelta. Nel corso del biennio 2009/2010 si sono attivate iniziative di vario genere, con tutti gli ordini e i gradi delle scuole bergama-sche e con altre agenzie educative del territorio (in particolare, oratori e progetti giovani comunali, solitamente gestiti da coope-rative sociali.).

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TIPOLOGIA E NUMERO DESTINATARI PROGETTI GIOVANI

Destinatari 2009 2010

Studenti 4420 1483

Insegnanti 268 121

Scuole 33 19

Associazioni 188 124

Enti locali 14 12

Agenzie educative 17 8

Graf. 7 N. DI PROGETTI GIOVANI REALIZZATI NEI DIVERSI TERRITORI NEL BIENNIO 2009-2010

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Il dato assoluto del 2010 risulta nettamente inferiore (29 iniziative rispetto alle 48 dell’anno precedente), in quanto nel 2009 molti Pro-getti Giovani sono stati realizzati in collaborazione con le associa-zioni tramite l’Avviso di Selezione pubblicato l’anno precedente (ol-tre alla scelta di ridurre alcune progettazioni per contenere i costi): di conseguenza appaiono in forte diminuzione anche i dati parziali, come si evince dalla tabella.

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Obiettivi di miglioramentoIl 2012 sarà l’anno europeo per un invecchiamento attivo: intenzione del Centro sarà quella di riproporre il corso di Scopriti Volontario Over 50 che nel 2010 non ha riscosso il successo dell’anno preceden-te, per facilitare la conoscenza e l’accesso di pensionati, casalinghe e Over 50 al mondo del volontariato.Visto il reale bisogno di formare e qualificare le risorse umane vo-lontarie, si proseguirà nella realizzazione di corsi di formazione, cer-cando di analizzare sempre più con le associazioni il momento di vita associativa che stanno vivendo e centrare al meglio le reali esigenze associative.

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PROGETTI GIOVANI

Le azioni promozionali rivolte ai giovani che il Centro Servizi gestisce si collocano su due piani distinti e interconnessi, ognuno con finalità e obiettivi propri:

•un piano pedagogico, connesso al valore che questi percorsi rivestono per il futuro dei giovani, con obiettivi promozionali (promozione del volontariato come stile di vita e come confronto con l’altro da sè), conoscitivi (analisi del rapporto fra giovani, organizzazioni di volontariato, contesto sociale), culturali (confronto fra ambiti aggregativi, generazioni, territori, organizzazioni) e relazionali (educazione all’incontro e al confronto);

•un piano sociale, connesso alle ricadute sugli attori istituzionali coinvolti dai progetti, con obiettivi organizzativi (utilizzo del lavoro di rete come educazione allo scambio, alla co-progettazione e al confronto fra realtà diverse), di responsabilizzazione (assunzione da parte del territorio delle problematiche legate alla promozione dell’impegno), documentativi (storicizzazione di metodologie, strumenti, azioni svolte).

I progetti giovani promossi dal CSV in questi anni non hanno mai avuto la pretesa e l’obiettivo di “reclutare” nuove giovani forze volontarie: il senso di questi percorsi risiede nella possibilità di far nascere e svilup-pare nelle nuove generazioni curiosità e domande sul mondo del vo-lontariato e della solidarietà, che aprano la strada a percorsi di crescita più ricchi e radicati nei loro contesti. Va dunque sottolineato come l’in-teresse espresso dai ragazzi nei confronti di un mondo conosciuto ma poco frequentato come quello del volontariato è una risorsa che non va dispersa ma piuttosto coltivata: in questo senso allora si compren-de meglio l’attenzione del Centro Servizi nel cercare la collaborazione prima e l’assunzione di responsabilità poi anche dei soggetti territoriali e di quelle figure adulte (insegnanti, educatori, animatori) il cui ruolo è fondamentale non solo nelle esperienze di sensibilizzazione dei gio-vani all’impegno sociale, ma soprattutto nel loro cammino formativo. Anche le organizzazioni di volontariato hanno saputo cogliere, dai pro-getti giovani attuati, la possibilità di confrontarsi sul tema dell’impegno giovanile, imparando così a rapportarsi in modo diverso con le nuove generazioni, da considerare non più come un problema con il quale con-frontarsi ma come una risorsa da valorizzare; e soprattutto scoprendo un nuovo modo di essere a servizio del loro territorio, in una logica di rigenerazione del tessuto sociale delle loro comunità.

Uno dei punti di forza dei progetti risiede nella continua ricerca di in-novazione e di sperimentazione degli interventi che, pur richiedendo un notevole sforzo ideativo e di riprogettazione, consente di acquisire sempre maggiori competenze metodologiche e di tenere vivo l’interesse degli interlocutori progettuali.In particolare, nel corso dell’anno scolastico 2009/2010 sono state re-alizzate alcune gite d’istruzione, valorizzate e di riprogettate come op-portunità per gli studenti di confrontarsi con “gli altri” (i volontari, le as-sociazioni, i portatori di disagio) e con “sé stessi” (nella cura di sé e nella gestione dei propri spazi e tempi): incontrare e conoscere il volontariato in un contesto extrascolastico genera infatti nuove attenzioni e curiosità tra i ragazzi e nel contempo sollecita i docenti a una rivisitazione dei propri saperi pedagogici e delle proprie metodologie.

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2.7 LE RISPOSTE AL BISOGNO DI: COME POSSO COMUNICARE LE INIZIATIVE DELLA MIA ASSOCIAZIONE

Dal bisogno all’obiettivoLe organizzazioni di volontariato esprimono un forte bisogno di co-municare le proprie attività, mosse almeno da tre ordini di interessi: farsi conoscere per promuovere la propria mission associativa, rac-contando le proprie attività e finalità e cercando il giusto consen-so e supporto nella cittadinanza, anche in un’ottica di fund e peo-ple raising; sensibilizzare la cittadinanza per incoraggiare l’incontro con l’impegno sociale e la solidarietà, con l’obiettivo di diffondere la cultura e lo stile del volontariato, soprattutto guardando alle nuove generazioni; incontrarsi, per favorire la conoscenza reciproca tra vo-lontari e tra organizzazioni, nel tentativo di costruire reti in grado di sostenere progettualità condivise e di rafforzare il capitale sociale dei contesti locali.

Dall’obiettivo al servizioRaccogliendo tali richieste, CSV, principalmente attraverso le attività dell’Area Sviluppo Territoriale, fornisce alle associazioni strumenti e opportunità per costruire spazi di informazione, comunicazione, pro-mozione e incontro con la cittadinanza, sia a livello provinciale che locale, che rappresentino una vetrina delle associazioni stesse; una possibilità di incontro e scambio tra i cittadini, i volontari delle diver-se realtà associative e, dove possibile, con gli altri soggetti del Terzo Settore e le Istituzioni territoriali; una modalità di valorizzazione pub-blica dell’azione volontaria. Tali interventi si sostanziano in:

•sito www.csvbg.org: (vedi focus)

•ufficio stampa: il servizio consente alle associazioni di usufruire dell’Ufficio Stampa di CSV per la diffusione di notizie inerenti le proprie attività e la promozione dei propri eventi; inoltre è possibi-le entrare in contatto con i media locali e organizzare conferenze stampa. Il servizio è entrato a regime nel 2010, con la realizzazione di 35 consulenze e l’invio di 9 comunicati stampa per conto delle associazioni di volontariato;

•percorsi formativi sulla comunicazione: nel biennio sono stati re-alizzati 19 percorsi formativi su questo tema (rispettivamente 10 nel 2009 e 9 nel 2010); le tematiche si differenziano tra loro pas-sando da corsi molto tecnici, ad esempio la realizzazione di video digitali per promuovere l’associazione, alla creazione e gestione di siti internet, alla capacità personale di ogni singolo volontario di parlare in pubblico, ecc…;

•feste: a partire dall’esperienza di Bergamo Solidale - Festa del Volontario giunta nel 2010 alla sua 8a edizione con la partecipazio-ne di circa 60 fra le più importanti organizzazioni di volontariato della provincia bergamasca, CSV promuove e accompagna reti di associazioni a livello comunale e di ambito per l’organizzazione di eventi locali, nei quali le associazioni del territorio possano incon-trarsi fra di loro e incontrare la cittadinanza, presentando le pro-prie iniziative e attività. In particolare, va sottolineato che il lavoro

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di ideazione e organizzazione delle diverse “feste del volontaria-to” diventa sempre più spesso l’occasione per attivare processi di progettazione partecipata e corresponsabile fra CSV e associa-zioni, con l’obiettivo non solo di realizzare l’evento in sé, ma anche d’innalzare il livello di consapevolezza dei volontari rispetto al loro essere risorsa qualificata e significativa per le loro comunità. In tal senso questi interventi si costruiscono in una logica promozionale e si caratterizzano come vere e proprie azioni di territorio. Rispet-to al dato sulle feste, va sottolineato che nel 2009 si sono realizza-ti 11 eventi tramite un Avviso di Selezione sperimentale pubblicato nel solo anno 2008: in tal senso si può sostenere che le feste ter-ritoriali coprogettate da CSV siano in realtà aumentate nel corso del biennio.

Obiettivi di miglioramentoL’aumento delle azioni di supporto alle associazioni nella realizzazio-ne di eventi territoriali, accanto alla positiva valutazione delle rica-dute sulle comunità locali di tali interventi, suggeriscono in futuro di sostenere principalmente eventi di “ambito” o comunque sovra loca-li, per razionalizzare al meglio le risorse del Centro e favorire mag-giormente il dialogo e l’incontro delle associazioni nel loro territorio, soprattutto in relazione alle dinamiche zonali.Nel 2011 inoltre è stata avviata una collaborazione con Video Berga-mo, emittente televisiva locale, per la realizzazione di un format set-timanale sul volontariato: in questa prospettiva, nel prossimo biennio si andrà a lavorare con i media locali affinché riconoscano in modo meno occasionale e più strutturale il valore delle “comunicazioni so-ciali”, come oggetto di interesse per l’intera comunità.

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Graf. 8 N. EVENTI DI SENSIBILIZZAZIONE REALIZZATI NEL BIENNIO 2009-2010 CSV

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Nel corso degli ultimi mesi del 2010 è stato realizzato il nuovo sito di CSV. Si è ritenuto necessario realizzare un prodotto che fosse più effi-ciente e facilmente fruibile da tutte le organizzazioni di volontariato e i volontari che attraverso questo strumento si mettono quotidianamente in contatto con CSV. Il sito è suddiviso in 7 sezioni, una di presentazione del Centro e una per ogni area in cui si struttura CSV: promozione, formazione, consulenza, comunicazione, progettazione, orientamento. Ogni sezione è suddivisa a sua volta in più sottosezioni, ciascuna dedicata ad una specifica area di intervento.La homepage è destinata invece alle notizie più rilevanti pubblicate nelle varie sezioni, o alle notizie che non appartengono a nessuna sezione specifica. Un riquadro distinto è quello “In evidenza”, dove viene inse-rita la notizia che in un determinato periodo di tempo risulta essere la più interessante e urgente per le organizzazioni di volontariato. Sempre in homepage è presente un’agenda dedicata a tutti gli appuntamenti promossi dal mondo del volontariato bergamasco; è realizzata in colla-borazione con Bergamo Avvenimenti, qui le associazioni registrate pos-sono inserire i propri avvenimenti sul sito www.bergamoavvenimenti.it e attivando la voce “volontariato” l’evento verrà pubblicato anche sul sito di CSV. Le associazioni di volontariato stanno progressivamente aderen-do all’iniziativa e numerosi sono gli eventi che ogni giorno appaiono in agenda.In prospettiva si intende implementare il sito con l’aggiunta di un form on line per l’iscrizione ai corsi di formazione del Centro, che, dialogando direttamente con la Banca Dati, consenta una gestione e un monitorag-gio dei corsisti più efficace e funzionale.

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2.8 PROGETTI SPECIALIPer comprendere meglio come CSV si sia strutturato in questi anni e come alcuni servizi si siano evoluti nella logica di reazione proattiva agli stimoli del territorio e ai bisogni manifesti e non delle organizza-zioni di volontariato, di seguito illustreremo alcuni progetti, ritenuti particolarmente significativi fra quelli realizzati nel corso del biennio e su cui CSV ha investito parte del suo tempo sperimentando modelli e strumenti di intervento innovativi ed integrando tra loro alcune modalità di intervento consolidate dal Centro nei suoi dodici anni di vita.

2.8.1 Aeper – Il volontariato all’interno di strutture complesseL’associazione AEPER (Animazione Educazione Prevenzione e Rein-serimento) nasce negli anni ’70 e si costituisce formalmente nel 1980. Il suo tradizionale impegno è rivolto al versante educativo e preven-tivo, in particolare ai minori e alle famiglie. Nel 2007 l’associazione Aeper e CSV si sono trovati a condivide-re alcune riflessioni relative al ruolo che l’associazione ha assunto all’interno del più vasto panorama del gruppo Aeper e in merito ai cambiamenti che trent’anni di attività hanno attraversato il fenome-no del volontariato. E’ a partire da queste riflessioni che si è scelto di intraprendere un percorso per comprendere le caratteristiche e de-lineare la direzione verso cui l’associazione dovrà rivolgersi per stare al passo con i cambiamenti del contesto ed essere un interlocutore di riferimento per i volontari.Al fine di poter realizzare il percorso sopra descritto, nel corso degli anni CSV ha proposto differenti strumenti di sostegno al progetto:

•nel 2007 l’associazione ha partecipato all’avviso di selezione “Dall’idea al progetto” di CSV. In questa prima fase, realizzata operativamente dal gennaio 2008 a giugno 2009, si è indagata la situazione del volontariato in Aeper trent’anni dopo la nascita dell’associazione;

•nel 2009 l’associazione ha partecipato all’avviso di selezione “Dall’idea al progetto” di CSV. Questa fase del processo di inda-gine si è concentrata sul valore aggiunto che il volontariato porta all’interno del sistema Aeper e si è svolta tra settembre 2009 e dicembre 2010;

•nel 2011 CSV e Aeper hanno intenzione di realizzare la terza fase del processo con un approfondimento relativo all’impianto orga-nizzativo dell’associazione, alla rilettura del ruolo che questa assu-me nei confronti degli altri soggetti del gruppo e alle sue funzioni. La modalità individuata per il sostegno a questa fase sarà quella dei “Percorsi di accompagnamento organizzativo”.

La prima fase ha visto protagonisti i volontari dell’associazione, coin-volti in una ricerca quantitativa, che ha tracciato un identikit del “vo-lontario Aeper”. I dati emersi dalla ricerca sono stati presentati alla popolazione attraverso un convegno e la pubblicazione “Il volonta-riato: tra soddisfazione personale, impegno sociale e civile”.Per la seconda fase si è realizzata una ricerca qualitativa che ha coin-volto alcuni testimoni privilegiati del gruppo Aeper, coordinatori di servizi, educatori, responsabili delle diverse organizzazioni, volontari

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da poco parte dell’associazione, volontari con molti anni di esperien-za, ex-volontari e familiari. La ricerca si è articolata in due momenti: una serie di incontri preliminari del gruppo di ricerca, composto da referenti dell’associazione, di CSV e un ricercatore, finalizzati a deli-neare il disegno di ricerca e la ricerca vera e propria, che ha previsto 4 focus group e 8 interviste.La terza fase consiste in un ricerca-azione che coinvolge principal-mente due gruppi di soggetti, i dirigenti delle organizzazioni che compongono il Gruppo Aeper e il Consiglio Direttivo dell’associazio-ne. Questa fase prevede la realizzazione di laboratori di confronto e riflessione attraverso i quali analizzare l’esperienza della gestione dei volontari all’interno dei diversi organismi del Gruppo e costruire ipo-tesi di cambiamento nel proprio assetto organizzativo, con particola-re attenzione rispetto alla funzione che l’associazione può assumere nella relazione con i volontari.All’interno di questo processo, CSV ha accompagnato l’associazio-ne nella progettazione e gestione della ricerca. CSV è stato ed è un partner stabile del tavolo di coordinamento, attuando anche un per-corso ulteriore di comprensione del ruolo dell’associazione all’inter-no del più ampio gruppo Aeper, e in particolare di osservazione e comprensione dei processi organizzativi.

2.8.2 AMA Auto Mutuo Aiuto Bergamo – L’associa-zione come risorsa per la comunitàL’associazione AMA nasce nel 1997 da un bisogno avvertito sul terri-torio, promossa da operatori della sanità e da persone frequentanti gruppi di auto-mutuo-aiuto. Sin dalla sua origine ha fatto riferimento alle esperienze dell’associazione AMA Trento e la sua mission è la promozione della cultura dell’auto-mutuo-aiuto.Quando nel 2006 l’associazione AMA si è trovata di fronte ad alcuni cambiamenti interni, con la nascita di nuovi gruppi e la nomina di un nuovo consiglio direttivo, ha chiesto la collaborazione di CSV al fine di individuare le realtà di auto mutuo aiuto presenti sul territorio, per comprendere che cosa AMA avrebbe potuto fare per essere di sup-porto a queste realtà.Il percorso attivato per rispondere a questa domanda ha portato l’associazione a riflettere sulla scarsa conoscenza delle peculiarità e delle reti sviluppate dagli stessi gruppi che afferiscono all’associazio-ne e ha fatto emergere la necessità di promuovere il valore dell’auto mutuo aiuto per la comunità e di costruire partenariati con i soggetti del territorio. Così, l’associazione AMA e CSV hanno sviluppato la loro collaborazione attraverso due modalità differenti:

•nel 2008 l’associazione ha aderito ai “Percorsi di accompagna-mento organizzativo” promossi da CSV al fine di delineare una ipotesi progettuale che andasse a rispondere ai bisogni individua-ti e a realizzare la mappatura dei gruppi di auto mutuo aiuto attivi nella provincia. Questa fase si è sviluppata nel 2008;

•nel 2009 l’associazione ha partecipato all’avviso di selezione “Dall’idea al progetto” di CSV. Questa fase del processo proget-tuale ha approfondito la sensibilizzazione al territorio e gli aspetti formativi e organizzativi interni all’associazione.

Durante la prima fase della collaborazione è stata realizzata una rac-colta delle informazioni relative ai gruppi di auto mutuo aiuto pre-senti nella provincia di Bergamo, suddivisi per le diverse tipologie di

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problematica che affrontano. Queste informazioni sono state raccol-te all’interno di una pubblicazione stampata in 3.000 copie e messa a disposizione della comunità con finalità promozionali e informative.La seconda fase si è strutturata in due linee di azione. La prima ha visto la realizzazione di seminari di sensibilizzazione e in partico-lare sono stati organizzati: tre seminari di approfondimento della funzione dell’auto mutuo aiuto nell’affrontare tematiche specifiche (supporto ai caregiver, elaborazione del lutto e malattia oncologi-ca) rivolti a tutta la popolazione e realizzati in collaborazione con i servizi del territorio e un seminario provinciale sulla metodologia dell’auto mutuo aiuto principalmente rivolto agli operatori, attuali e futuri, tenutosi in collaborazione con la Facoltà di Scienze della For-mazione dell’Università di Bergamo. Nella seconda linea di attività è stata realizzata una ricerca finalizzata ad individuare i bisogni degli aderenti all’associazione, dei partecipanti ai gruppi e dei facilitatori. Attraverso la realizzazione di 11 questionari ai facilitatori e 11 intervi-ste aperte ai gruppi è stato possibile tracciare il quadro dei bisogni formativi e delle necessità più specificatamente collegate al ruolo dell’associazione nel supporto ai gruppi. Questa fase ha dato il via ad una nuovo momento di confronto che porterà all’individuazione dei cambiamenti e delle azioni che l’associazione può intraprendere al fine di migliorare i propri servizi.L’intervento di CSV si è centrato sulla analisi identitaria dell’associa-zione al fine di ridefinirne ruolo territoriale e capacità di intervento al servizio delle realtà di auto-mutuo-aiuto del territorio. Per fare ciò CSV ha agito differenti ruoli nella gestione delle fasi precedentemen-te citate: progettazione e coordinamento delle ricerche; promozione di reti territoriali; analisi dei bisogni dell’associazione; supporto nella programmazione annuale.

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2.8.3 ADB Associazione Disabili Bergamaschi – Il ruolo del volontariato nell’innovazione dei serviziL’Associazione Disabili Bergamaschi – ADB - nasce nel 1988 con l’o-biettivo di svolgere un’azione mirata a migliorare la qualità della vita delle persone mielolese, cercando di favorirne il reinserimento nella vita sociale, lavorativa e civile. Con tale obiettivo l’Associazione si è proposta quale referente per le Istituzioni e gli Enti Locali, sollecitan-do la realizzazione della struttura multidisciplinare finalizzata a sod-disfare i bisogni medico-clinici, terapeutico-riabilitativi e psicologi-co-sociali della persona mielolesa, sia al momento dell’evento lesivo, sia successivamente.Dopo aver maturato al proprio interno la necessità di conoscere la capacità di “accoglienza“ del territorio rispetto ai bisogni abitativi, assistenziali, scolastici, lavorativi delle persone mielolese, l’associa-zione ADB ha avviato la realizzazione di una indagine, in collabora-zione con l’Unità di Riabilitazione e Rieducazione Funzionale degli OORR di Bergamo e con l’Università di Bergamo, per la quale ha chiesto la partecipazione di CSV, inizialmente con la richiesta di un supporto nell’individuazione di finanziamenti e dello sviluppo della propria capacità di raccolta fondi. Scopo della ricerca, sia quantita-tiva che qualitativa, è stata quella di realizzare una panoramica della disabilità neuro-motoria in ambito ospedaliero, territoriale e familiare al fine di elaborare una mappa dei bisogni assistenziali e sociali di queste persone e individuare processi organizzativi che potenzias-sero i servizi dell’associazione e migliorarne gli interventi sanitario-riabilitativi.La complessità della ricerca e l’elevato numero dei soggetti e dei ri-cercatori coinvolti, tra cui 12 tirocinanti della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bergamo, ha richiesto l’utilizzo di di-versi strumenti:

•per la realizzazione della prima fase, finalizzata alla raccolta dei dati quantitativi, e della seconda fase, volta ad approfondire i bi-sogni delle persone mielolese dal punto di vista qualitativo, l’asso-ciazione è stata supportata da CSV attraverso l’adesione ai “Per-corsi di accompagnamento organizzativo”;

•per la realizzazione della terza fase, nel 2009 l’associazione ha partecipato all’avviso di selezione “Dall’idea al progetto” di CSV. Questa fase della ricerca si è centrata sull’elaborazione dei dati raccolti al fine di individuare le questioni problematiche e i servizi associativi che richiedevano miglioramenti.

Durante la prima fase della ricerca, di tipo quantitativo, attraverso la somministrazione di un questionario sono stati raccolti i dati di acces-so ai servizi dell’Unità Spinale dell’Azienda Ospedaliera degli Ospedali Riuniti di Bergamo relativi ai pazienti fra il 1997 il 2008 (frequenza e tipologia di complicanze legate alla mielolesione, numerosità dei suc-cessivi accessi per effettuare la riabilitazione e i controlli periodici, de-genza media). Questa fase, realizzata tra gennaio e settembre 2008, ha consentito di comprendere la dimensione di disabilità midollare e le caratteristiche specifiche delle persone che si trovano ad affrontarla.La seconda fase della ricerca, realizzata tra settembre 2008 e luglio 2009, ha indagato gli aspetti di tipo qualitativo; attraverso focus group e una serie di interviste a testimoni privilegiati è stato possibile raccogliere dati assolutamente originali e tematiche considerate di particolare interesse (lavoro, sessualità, famiglia, rielaborazione del lutto, stili di vita).

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La terza fase ha visto la costruzione di una mappa dei bisogni dei soggetti mielolesi, l’elaborazione e la restituzione pubblica dei dati raccolti attraverso la realizzazione di una pubblicazione e di un con-vegno. Questa fase ha consentito di dare visibilità all’associazione e alla funzione che questa assume all’interno dei servizi socio-sanitari rivolti alle persone mielolese. Inoltre, questa ricerca ha aperto la pos-sibilità di nuovi spazi di riflessione e di nuovi dispositivi e attenzioni sia dell’Unità operativa di Mozzo che dell’Associazione ADB, che la-sciano pensare ad una quarta fase di collaborazione.Il CSV ha partecipato al tavolo tecnico-scientifico di progettazione della ricerca, ha supportato l’ADB nello svolgimento della ricerca, nella raccolta fondi, nella richiesta di finanziamenti e nell’organizza-zione di attività complesse attraverso la messa a disposizione dei propri consulenti. La prospettiva della sopracitata quarta fase è rela-tiva ad un approfondimento sulla dimensione dello sviluppo interno.

2.8.4 Progetti “Extrascuola”Il coinvolgimento di CSV nell’ambito dell’avvio e della gestione di azioni formative in favore dei volontari attivi all’interno dei progetti “Extrascuola” coordinati dalla Provincia di Bergamo avviene nell’ot-tobre 2008, a partire dalla esplicitazione di alcune direzioni di inter-vento, tra cui: lo sviluppo di attenzioni educative comuni; la stabi-lizzazione delle risorse; la cura della territorialità; la collaborazione tra volontari e altri operatori. La proposta di CSV è stata elaborata tenendo presente alcune attenzioni, assunte come indicazioni strate-giche e di senso, con la finalità di costruire processi significativi tanto per i contesti destinatari tanto per la crescita della capacità di CSV di gestire progettualità complesse e sperimentali: la necessità di avvia-re azioni diversificate; la valorizzazione del ruolo delle associazioni; la sperimentazione di interventi innovativi; l’approccio territoriale.La necessità poi di trovare un equilibrio fra risorse disponibili e nu-mero di richieste, soprattutto a fronte della grande quantità e diver-sità (per territorialità, per gestione, per utenza, per conduzione, …) dei progetti attivi, ha immediatamente reso evidente l’impossibilità di formare tutti i volontari impegnati, suggerendo invece la realiz-zazione di affondi diversificati e la cura di momenti di confronto e approfondimento.Durante la realizzazione del progetto inoltre è progressivamente cre-sciuta, anche se con alcuni contraccolpi legati alla crisi economica, la capacità di CSV di essere risorsa per il territorio, con la funzione di promuovere e presidiare interventi di sviluppo di comunità, nella logica di rafforzare la presenza del volontariato dentro il proprio con-testo come risorsa attiva, riconnessa, consapevole e riconosciuta: ciò ha evidentemente prodotto delle ricadute anche negli approcci for-mativi agli spazi extrascuola, che si sono svolti nel corso di questi due anni almeno con tre modalità differenti:

a. l’erogazione di interventi di formazione attraverso la formula dell’Av-viso di Selezione CSV e l’affidamento della responsabilità della pro-gettazione e della gestione dei percorsi ad una organizzazione di volontariato capofila, a sua volta sostenuta da una consulente/for-matrice esterna a CSV (gennaio 2009 – giugno 2010);

b. la progettazione e l’erogazione di interventi formativi attraverso l’affidamento di un incarico diretto ad una consulente esterna al CSV (settembre 2009 – giugno 2010);

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PROGETTI EXTRASCUOLA

Azioni N°

Totale interventi erogati 18

Totale volontari coinvolti circa 400 persone

Totale ore formazione erogate circa 200

Totale ore progettazione circa 100

c. la presa in carico delle azioni formative direttamente dal CSV per la fase di progettazione dei percorsi, con l’ingaggio di consulenti esterni per la fase di formazione.

Questa terza modalità, tuttora in atto, ha consentito una maggiore integrazione fra le azioni a sostegno degli spazi extrascuola e gli altri interventi territoriali di CSV, garantendo il rinnovo della copertura economica delle azioni stesse e un maggiore livello di influenzamen-to reciproco fra CSV e i contesti incontrati.

In questi anni sono stati realizzati i seguenti interventi:

Alcune indicazioni e suggestioni emerse durante i percorsi sembrano particolarmente significative, in quanto riguardano non solo le dina-miche presenti dentro questi contesti, ma più in generale le forme di attivazione di volontariato individuale dentro servizi di tipo istitu-zionale: i volontari attivi agiscono perlopiù a titolo personale, sgan-ciati da forme di volontariato organizzato (si tratta generalmente di pensionati, genitori, ex insegnanti, studenti delle scuole superiori o universitari); le motivazioni che muovono i volontari sembrano ricon-ducibili al bisogno di sentirsi parte della propria comunità, mettersi in relazione con altri, sperimentare possibilità di crescita personale; il lavoro e la formazione mista, volontari e operatori insieme, offrono spunti e occasioni di scambio più ricche e interessanti; la partecipa-zione a proposte di tipo formativo viene accolta come opportunità utile e interessante solo da una parte (minoritaria) dei volontari attivi.Infine, va sottolineato come l’intervento di CSV a sostegno di tali progetti, molto differenti quanto a presenza e ruolo del volontariato si spiega in un’ottica di valorizzazione delle risorse volontarie indivi-duali attive nei contesti locali, anche in una logica di riconoscimento di nuove forme di disponibilità solidaristica e di rinnovamento delle forme tradizionali di volontariato organizzato.

2.8.5 Sportello Scuola VolontariatoLo Sportello Scuola e Volontariato della provincia di Bergamo è stato avviato nel 2004 tramite una Convenzione stretta tra Ufficio Scola-stico Provinciale e Caritas Diocesana Bergamasca, allargata nel 2005 al Centro Servizi Volontariato. Il progetto si prefigge le seguenti fi-nalità:

•promuovere negli studenti la cultura della solidarietà e del senso civico e la sua traduzione in buone pratiche sociali;

•favorire lo scambio di buone pratiche di collaborazione tra asso-ciazioni di volontariato e istituti scolastici;

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ATTIVITÀ SPORTELLO SCUOLA VOLONTARIATO

Azioni 2009 2010

Docenti coinvolti 20 40

Studenti coinvolti 100 120

Punti Scuola Volontariato Attivati 13 17

Istituti coinvolti 16 20

Interventi formativi 2 2

Interventi promozionali 10 13

•favorire lo scambio di buone pratiche delle scuole nel settore della solidarietà tra studenti,docenti, genitori;

•dare visibilità alle iniziative degli istituti scolastici che promuovo-no il volontariato;

•fornire agli studenti, attraverso la partecipazione ad azioni di vo-lontariato, un’occasione di crescita personale, cioè la possibilità di esprimere la propria creatività, di acquisire maggiore senso di responsabilità, di sviluppare capacità organizzative, di potenziare le proprie capacità relazionali, di riconoscere – nell’incontro con-fronto con l’altro – il valore delle differenze, di passare da una visione individualistica e soggettiva dell’esistenza ad una visione ispirata all’essere con gli altri e per gli altri.

Lo Sportello Scuola Volontariato ha la sede presso l’ISIS Maria Gra-zia Mamoli di Bergamo ed è aperto al pubblico il mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 16.00. Inoltre sono attivi sul territorio alcuni Pun-ti Scuola e Volontariato, ovvero commissioni composte da docenti e studenti degli istituti superiori che lavorano, all’interno delle loro scuole, per promuovere e realizzare iniziative di volontariato e soli-darietà.Lo Sportello nel corso del biennio ha operato sostanzialmente in due direzioni:

•nei confronti dei docenti referenti per il volontariato, appartenenti a scuole di ogni ordine e grado, attraverso l’erogazione di percorsi di formazione finalizzati a rafforzarne le competenze metodologi-che, organizzative e pedagogiche;

•nei confronti degli studenti attivi nei Punti Scuola Volontariato, per sostenerne il ruolo all’interno del proprio istituto e per presi-diare le ricadute formative di tali esperienze.

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Il ruolo di CSV all’interno dello Sportello si concretizza attraverso: la presenza nei tavoli di governo politico e tecnico del progetto; il coordinamento dello Sportello affidato ad un proprio collaboratore; il finanziamento di alcune delle attività dello Sportello; il supporto alle attività dei Punti Scuola Volontariato attraverso gli interventi dei Progetti Giovani.Per l’anno scolastico 2010/2011, vista la necessità per CSV di ridimen-sionare alcuni progetti, lo Sportello Scuola Volontariato verrà finan-ziato attraverso un bando Legge 22/93, presentato dall’ Associazio-ne Volontari Caritas: in prospettiva, oltre al consolidamento della rete dei Punti Scuola Volontariato e al proseguo degli interventi formativi, si intendono attivare alcune azioni di coinvolgimento diretto delle or-ganizzazioni di volontariato che si interfacciano con le scuola, in una logica di ottimizzazione delle prassi.

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2.8.6 Le Reti SocialiPer “Reti Sociali” si intendono gruppi di lavoro che si attivano con continuità e stabilità all’interno dei quartieri della città di Bergamo e condividono letture, informazioni, riflessioni, progetti attorno ai temi educativi. Partecipano a questi gruppi, che interagiscono con i ser-vizi comunali: oratori, istituti comprensivi, associazioni, polisportive, genitori e gruppi associazioni di genitori.Nel corso del 2010 CSV, su sollecitazione del Tavolo Interassessorile del Comune di Bergamo, ha avviato alcune azioni a sostegno e visibi-lizzazione di queste reti informali, a partire dalla considerazione che all’interno di questi dispositivi si concretizzano forme di volontariato e sussidiarietà che costituiscono un patrimonio prezioso per il tessu-to sociale della città.Gli interventi sviluppati sono stati:

•una azione di monitoraggio delle 18 reti sociali attive, con collo-qui-interviste svolte da un operatore dell’Area Sviluppo Territoria-le ai referenti delle reti e la produzione di un report di sintesi per il Tavolo Interassessorile;

•un intervento formativo di quattro incontri, realizzato da un colla-boratore di CSV, sulla rete sociale di Borgo Santa Caterina, finaliz-zato ad aprire uno spazio di riflessione sul tema del coinvolgimen-to degli adulti e a favorire la progettazione di azioni condivise tra i referenti delle agenzie;

•un intervento laboratoriale di cinque incontri, realizzato da un col-laboratore di CSV, sulla rete sociale di Campagnola con lo scopo di aprire una riflessione con altri soggetti, anche esterni all’equipe territoriale, sulla relazione tra adolescenti e agenzie educative;

•un intervento formativo di quattro incontri, condotto da due ope-ratori dell’Area Sviluppo Territoriale, sulla rete Senzacca, che si occupa in modo trasversale alle reti territoriali di disabilità, con la finalità di integrare maggiormente le diverse componenti della rete e di valorizzare la complementarietà delle diverse risorse at-tive (volontari, genitori, operatori professionisti).

Come nel progetto di sostegno ai servizi “Extrascuola”, con l’espe-rienza maturata attraverso questi interventi, assolutamente innovati-vi sia nelle metodologie applicate sia nei destinatari (volontariato in-formale, singoli cittadini, gruppi misti, personale di enti locali e della cooperazione), CSV ha sperimentato una funzione nuova, di aiuto al territorio e al volontariato si è posto in posizione di ascolto e di rela-zione con i processi che in tale territorio nascono e ha voluto tutelare la possibilità di realizzare azioni di ricerca e di valorizzazione delle risorse volontarie all’interno di una prospettiva di welfare caratteriz-zato dalla complementarietà e dalla reciprocità fra logiche e soggetti differenti.

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www.csvbg.org3 LE RISORSE ECONOMICHE

E FINANZIARIEI documenti redatti per i bilanci consuntivi degli anni 2009 e 2010 del Centro Servizi del Volontariato di Bergamo sono costituiti da:

•Lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico;

•La nota integrativa;

•Il Rendiconto della gestione;

•La relazione dell’organo preposto al controllo contabile.

Ognuno dei documenti fornisce indicazioni specifiche che concorro-no ovviamente tutte insieme a fornire il quadro generale della situa-zione economica - finanziaria e patrimoniale del CSV, con analitica indicazione delle varie attività svolte, delle risorse disponibili e degli oneri sostenuti. Il CSV Bergamo provvede ad attuare i progetti preventivamente au-torizzati e finanziati dal Co.Ge. I bilanci di esercizio, chiusi rispettiva-mente al 31 dicembre 2009 e al 31 dicembre 2010, sono conformi ai principi ed ai criteri previsti dal codice civile in tema di bilanci. La re-dazione dei bilanci tiene altresì conto della particolare natura dell’en-te e delle indicazioni fornite dal Co.Ge. sulla struttura del rendiconto (documentazione in materia di programmazione delle attività e di rendicontazione delle somme impiegate). La valutazione delle voci di bilancio è fatta ispirandosi ai criteri generali di prudenza e compe-tenza, nella prospettiva della continuazione dell’attività associativa.

Lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico.Lo Stato Patrimoniale rappresenta la situazione finanziaria-patrimo-niale del CSV alla data del 31 dicembre 2010. Le attività sono rap-presentate dalle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie acquistate nel corso dei vari anni. L’acquisto di tali immobilizzazioni è stato finanziato con i contributi erogati dal Co.Ge. a fronte dei vari programmi presentati. Le Immobilizzazioni sono costituite dagli ac-quisti di beni strumentali effettuati dal CSV nel corso dei vari anni; sono suddivise in bilancio secondo la natura dei beni.

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Il rendiconto economico della gestione.Il principio dei centri di costo utilizzato nella redazione del rendiconto nell’esercizio concluso permette di correlare meglio la rappresenta-zione contabile con il perseguimento e il raggiungimento degli obiet-tivi di progetto. Infatti, la caratteristica non profit di CSV Bergamo ed il carattere di produttore di servizi chiamato a trasformare un fondo economico in attività a sostegno e qualificazione del volontariato, porta ad individuare forme di articolazione degli strumenti contabili che possano verificare quante risorse e come siano state utilizzate per il raggiungimento degli obiettivi. Il prospetto riporta i dati del biennio 2009/2010. Gli oneri di supporto generale, per godimento beni di terzi e per il personale rappresentano i costi della struttura, mentre gli oneri di progetto rappresentano i costi delle attività di CSV. Tutti i progetti sono preventivamente approvati dal Co.Ge. e tutti gli oneri ad essi inerenti hanno la loro copertura economico-finanziaria.Il rendiconto della gestione è pertanto un rendiconto di carattere economico e non finanziario, in aderenza ai documenti e ai principi sopra esposti.

a. Tabella rendiconto economico

RENDICONTO ECONOMICO

Tipo di attivita

Consuntivo Consuntivo Previsione

2009 2010 2011

Valore assol. % Valore assol. % Valore assol. %

Consulenza e assistenza € 205.221,00 18 € 82.535,00 12 € 73.582,00 9

Formazione € 159.342,00 14 € 193.073,00 28 € 100.976,00 13

Comunicazione € 92.786,00 8 € 28.200,00 4 € 45.192,00 6

Ricerca e documenta-zione

€ 36.972,00 3 € 14.682,00 2 € 42.411,00 5

Animazione territoriale 1 0 0 € 112.634,00 14

Promozione € 210.963,00 19 € 84.937,00 12 € 180.306,00 22

Altre attività tipiche diverse dalla gestione CSV

0 0 0

Oneri di supporto generale

€ 415.999,00 37 € 278.723,00 41 € 243.506,00 30

Totale € 1.121.283,00 100 € 682.150,00 100 € 806.140,00 100

1 La voce Animazione territoriale e progetta-zione sociale è presente nei budget dei CSV dal 2011 a seguito degli ac-cordi nazionali e regio-nali tra Coordinamenti dei CSV, Co.Ge. e ACRI.

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Graf. 9 RENDICONTO ECONOMICO

2009

2010

2011

0

200000

400000

600000

800000

1000000

1200000

Totale

Oneri d

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orto

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alla gestio

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nsulenzae assistenza

205.221,0

0

159.342,0

0

92.786,0

0

36.972,0

0

210.9

63,00

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99,0

0

1.121.283,00

193.073,0

0

28.200

,00

14.6

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0

278.723,00

682.150

,00

82.535,00

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0

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0

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0

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2009

2010

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0

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Altre attività

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alla gestio

ne CSV

Pro

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Anim

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territoriale

Ricerca e

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Co

municazio

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Form

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Co

nsulenzae assistenza

205.221,0

0

159.342,0

0

92.786,0

0

36.972,0

0

210.9

63,00

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99,0

0

1.121.283,00

193.073,0

0

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,00

14.6

82,00

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0

278.723,00

682.150

,00

82.535,00

73.582,00

100

.976,0

0

45.192,0

0

42.4

11,00

112.634,0

0

180.30

6,0

0

243.50

6,0

0

806

.140

,00

00 0 00

Osservando le tabelle a e b è possibile notare l’evidente riduzione del peso percentuale dei servizi sul budget totale disponibile. Incrocian-do questo dato con l’andamento di parziale riduzione del numero dei servizi erogati nel biennio si comprende come la strategia attuata da CSV Bergamo per far fronte alla riduzione dei fondi a seguito della crisi economica, sia stata sostanzialmente efficace: a fronte di una considerevole riduzione dei fondi la diminuzione dell’erogazione dei servizi non è stata negativamente proporzionale (si rimanda ai dati presentati nel capitolo 2).

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LA TENDENZA DI SPESA PER TIPI DI ATTIVITA SU PROGRAMMI BIENNALI

Tipo di attivita

Indici spesa (2009=100) Consuntivo Previsione

2009 2010 2011

Consulenza e assistenza 100 -59,2% -65,3%

Formazione 100 -65,5% -43,0%

Comunicazione 100 -72,1% -56,2%

Ricerca e documentazione 100 -82,4% -45,3%

Promozione 100 -46,5% -9,9%

Altre attività tipiche diverse dalla gestione CSV

100

Oneri di supporto generale 100 -2,7% -5,0%

Indice generale 100 -38,2% -28,1%

b. La tendenza di spesa per tipi di attività su programmi biennali (= numeri indici di serie storica):

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c. Dati relativi alle entrate:

Inoltre, se confrontiamo il budget 2009 (circa € 1.121.000) e il relativo consuntivo si può notare come le spese per realizzare i servizi siano sostanzialmente in linea con la previsione iniziale: la perdita di eserci-zio (circa € 450.000) ha inciso soprattutto sui costi di struttura e sul personale ed è stata sostenuta con i fondi patrimoniali accantonati negli anni passati.Per l’anno 2010, grazie all’accordo tra CSV Bergamo e Co.Ge. è stato invece possibile coprire la perdita di circa € 28.000 utilizzando una quota del fondo CSV accantonato negli anni precedenti; tale possibi-lità sarà integrata come elemento progettuale anche nella program-mazione 2011, con una disponibilità ulteriore di € 50.000 provenienti dagli accantonamenti Co.Ge.

Il contenimento dei costi, progressivamente aumentato nel biennio 2009/2010, è stato ottenuto anche attraverso la scelta di ridurre il fondo disponibile per gli Avvisi di Selezione nel 2009 e poi di non pubblicarne più a partire dal 2010 (per Avvisi di Selezione si intendo-no le raccolte pubbliche di idee e proposte progettuali suggerite a CSV dalle organizzazioni stesse, in una logica in cui CSV si fa carico direttamente della realizzazione operativa delle iniziative seleziona-te da commissioni di valutazione di esperti sul tema scelti ad hoc), come peraltro concordato con il Co.Ge. D’altra parte va segnalato che, a fronte di un taglio di oltre il 40% dei fondi, la diminuzione degli interventi è stata più contenuta, in ragione della razionalizzazione di alcune spese e della presa in carico da parte di operatori interni di alcune azioni (soprattutto di tipo consulenziale) prima affidate a professionisti esterni.

DATI RELATIVI ALLE ENTRATE

Voci di entrataPrevisione

2009 2010 2011

Fondo Speciale Volontariato € 618.836 € 615.346 € 708.1402

Altri proventi da attività tipiche diverse da FSV

€ 26.852 € 22.450 € 95.000

Proventi da raccolta fondi

Proventi e ricavi da attività accessorie

Proventi finanziari e patrimoniali € 3.721 € 1.836 € 3.000

Proventi straordinari € 13.190 € 516

Altri ricavi € 13.415

Totale € 662.599 € 653.563 € 806.140

2 Comprensivo di ri-serva CSV € 50.000 e riserva Università de-gli Studi di Bergamo € 30.000 per progetti speciali legati all’2011 anno europeo del volon-tariato.

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LA TENDENZA DI SPESA PER TIPI DI ATTIVITA SU PROGRAMMI BIENNALI

Uscite Prev.093 Prev.09

(30/09/09)4 Cons.09 Scostam. Prev.10 Cons.10 Scostam.

Organi statutari € 5.000 € 3.000 € 4.759 -€ 1.759 € 2.000 € 4.022 -€ 2.022

Organi statutari € 5.000 € 3.000 € 4.759 -€ 1.759 € 2.000 € 4.022 -€ 2.022

Struttura base € 245.000 € 270.000 € 270.430 -€ 430 € 239.625 € 231.039 € 8.586

Costo del lavoro e collaborazioni € 130.000 € 140.000 € 145.354 -€ 5.354 € 91.610 € 96.280 -€ 4.670

Spese per servizi - funzionamento € 32.500 € 50.000 € 54.622 -€ 4.622 € 74.515 € 81.310 -€ 6.795

Spese per godimento beni terzi € 55.000 € 50.000 € 50.796 -€ 796 € 50.000 € 38.241 € 11.759

Ammortamenti e svalutazioni € 27.500 € 30.000 € 11.400 € 18.600 € 6.000 € 15.208 -€ 9.208

Altri accantonamenti € - € - € - € - € - € -

Oneri diversi gestione struttura € 8.257 -€ 8.257 € 17.500 € - € 17.500

Promozione e sviluppo del volontariato € 390.000 € 260.750 € 210.964 € 49.786 € 100.040 € 84.938 € 15.102

Promozione e volontariato giovanile € 207.500 € 137.250 € 88.278 € 48.972 € 80.040 € 74.421 € 5.619

Manifestazioni e convegni di promozione

€ 140.000 € 87.500 € 91.809 -€ 4.309 € 20.000 € 10.516 € 9.484

Progetti sperimentali, ricerche e studi € 42.500 € 36.000 € 30.876 € 5.124 € - € - € -

Consulenza e assistenza € 190.000 € 167.000 € 190.675 -€ 23.675 € 77.950 € 82.531 -€ 4.581

Consulenze ed assistenze € 60.000 € 65.000 € 72.477 -€ 7.477 € 50.340 € 53.530 -€ 3.190

Consulenze alla progettazione € 130.000 € 102.000 € 118.198 -€ 16.198 € 27.610 € 29.001 -€ 1.391

Formazione € 160.000 € 110.000 € 159.342 -€ 49.342 € 191.050 € 193.074 -€ 2.024

Corsi di formazione € 60.000 € 60.000 € 67.087 -€ 7.087 € 46.300 € 53.167 -€ 6.867

Altra attivita' di formazione € 100.000 € 50.000 € 92.255 -€ 42.255 € 144.750 € 139.906 € 4.844

89

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10

www.csvbg.org

3 Budget previsionale approvato dall’Assem-blea nell’autunno 2008.

4 Budget previsiona-le ridimensionato ap-provato dall’Assemblea nell’autunno 2009.

Uscite Prev.093 Prev.09

(30/09/09)4 Cons.09 Scostam. Prev.10 Cons.10 Scostam.

Comunicazione, documentazione e banca dati

€ 172.000 € 120.500 € 131.760 -€ 11.260 € 42.935 € 42.883 € 52

Comunicazione e informazione € 127.000 € 84.500 € 92.787 -€ 8.287 € 29.000 € 28.200 € 800

Documentazione e biblioteca € 40.000 € 32.500 € 35.052 -€ 2.552 € 11.625 € 14.683 -€ 3.058

Banca dati € 5.000 € 3.500 € 3.921 -€ 421 € 2.310 € - € 2.310

Attivita' sperimentali/innovative € - € - € 6.784 -€ 6.784 € - € - € -

Accompagnamento € 695 -€ 695 € -

Progettazione sociale € 4.547 -€ 4.547 € -

Bilancio sociale € 1.542 -€ 1.542 € -

Attivita' derivanti da collaborazioni € 67.000 € 31.000 € 121.875 -€ 90.875 € 28.900 € 22.193 € 6.707

Coordinamento regionale € 35.000 € 20.000 € 23.640 -€ 3.640 € 20.000 € 18.261 € 1.739

Coordinamento nazionale € 20.000 € 11.000 € 12.370 -€ 1.370 € 8.900 € 3.933 € 4.967

Sviluppo l.328/00 € 12.000 € 85.865 -€ 85.865 € - € - € -

Oneri finanziari € 3.000 € 2.250 € 1.312 € 938 € 2.500 € - € 2.500

Oneri finanziari € 3.000 € 2.250 € 1.312 € 938 € 2.500 € - € 2.500

Oneri straordinari € 1.000 € 250 € 2.743 -€ 2.493 € 5.500 € 5.282 € 218

Oneri straordinari € 1.000 € 250 € 2.743 -€ 2.493 € 5.500 € 5.282 € 218

Imposte e tasse € 16.000 € 2.000 € 20.642 -€ 4.642 € - € 16.188 -€ 16.188

Imposte e tasse € 16.000 € 12.000 € 20.642 -€ 8.642 € - € 16.188 -€ 16.188

Totale uscite € 1.249.000 € 976.750 € 1.121.284 € 127.716 € 690.500 € 682.150 € 8.350

90

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10www.csvbg.org

La tabella riporta in sintesi il confronto fra budget previsionale e bi-lancio consuntivo degli anni 2009 e 2010. Si noti come, in seguito alla richiesta del Co.Ge. di rivedere il piano dei costi dell’anno 2009, arrivata ad esercizio in corso come conseguenza delle proiezioni al ribasso sulle redditività delle Fondazioni Bancarie, nell’autunno 2009 sia stato necessario riformulare il previsionale introducendo drastici tagli (circa il 25%); tale riduzione è stata particolarmente complessa anche per il fatto che ha riguardato interamente le attività del se-condo semestre. Anche per tale motivo si è convenuto di licenziare il bilancio 2009 con una perdita di oltre € 450.000, in quanto la possibilità di ripianare la perdita con disponibilità della riserva patri-moniale di CSV ha permesso di salvaguardare alcune progettualità in essere che altrimenti si sarebbero dovute interrompere a discapito del mondo del volontariato bergamasco.Il bilancio 2010 invece, presenta un sostanziale pareggio, in quanto la programmazione dei tagli (circa il 40% in meno sul budget approva-to nell’autunno 2008) è stata parte integrante della riprogettazione delle attività annuali.

Infine, rispetto alle disponibilità finanziarie future, un passo impor-tante è stata la sottoscrizione, nel giugno 2010, di un Accordo na-zionale fra CSVnet, Consulta Nazionale dei Co.Ge., ACRI, Convol e Forum del Terzo Settore: in base a tale patto vengono garantite per il quinquennio 2011/2015 stabilmente alcune azioni trasversali, tra cui il finanziamento su quota fissa delle attività dei centri e le attività di progettazione sociale.Ad ogni modo, il Comitato Direttivo di CSV sta studiando modelli per incrementare la quota di fondi extra 266, per rafforzare la ca-pacità del Centro di realizzare alcuni progetti autonomamente dagli andamenti dei proventi delle Fondazioni di origine bancaria, garan-tendo alle associazioni una maggiore stabilità nell’accesso ai servizi; gli strumenti indicati come possibili elementi di processo sono la par-tecipazione a bandi europei o di altri soggetti erogatori, l’eventuale apertura di partita iva e una diversificazione dei servizi per altri sog-getti diversi dalle associazioni di volontariato.

91

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10

www.csvbg.orgALLEGATO A

Bilancio di esercizio al 31.12.2010 redatto ai sensi dell’art. 2435 bis C.C.Il presente bilancio è conforme al risultato delle scritture contabili e sociali.

STATO PATRIMONIALE ATTIVO 31-dic-2010 31-dic-2009

A CREDITI VS.SOCI PER VS.ANCORA DOVUTI € - € -

B IMMOBILIZZAZIONI

I Immobilizzazioni immateriali

Valore immob.immateriali € 36.302 € 28.194

Ammortamenti accantonati € (36.302) € (28.194)

TOTALE IMMOB. IMMATERIALI € - € -

II Immobilizzazioni materiali

Valore immob.materiali € 194.738 € 187.638

Ammortamenti accantonati € (194.738) € (187.638)

TOTALE IMMOB. MATERIALI € - € -

III Immobilizzazioni finanziarie € 58.040 € 58.071

Altri Crediti € - € -

TOTALE IMMOB. FINANZIARIE € 58.040 € 58.071

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI € 58.040 € 58.071

C ATTIVO CIRCOLANTE

I Rimanenze € - € -

TOTALE RIMANENZE € - € -

II Crediti

Altri Crediti entro 12 mesi € 6.013 € 30.808

TOTALE CREDITI € 6.013 € 30.808

III Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni € - € -

IV Disponibilità liquide € 481.249 € 565.788

TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE € 487.262 € 596.596

D RATEI E RISCONTI € - € -

TOTALE PATRIMONIALE ATTIVO € 545.302 € 654.667

92

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10www.csvbg.org

STATO PATRIMONIALE PASSIVO 31-dic-2010 31-dic-2009

A PATRIMONIO NETTO

I Capitale € - € -

II Riserva soprapr. Azioni € - € -

III Riserva di rivalutazione € - € -

IV Riserva legale € - € -

V Riserve statutarie € - € -

VI Riserva per azioni proprie in portafoglio € - € -

VII Altre riserve € 280.311 € 738.996

VIII Avanzo/disavanzo es. precedenti € - € -

IX Avanzo/disavanzo d'esercizio € (28.587) € (458.684)

TOTALE PATRIMONIO NETTO € 251.724 € 280.312

B FONDI PER RISCHI ED ONERI € 30.000 € 30.000

C TRATT. FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO € 62.152 € 62.040

D DEBITI

Scadenti entro 12 mesi € 150.344 € 282.315

Scadenti oltre 12 mesi € - € -

Altri Debiti oltre 1 anno € - € -

TOTALE DEBITI € 150.344 € 282.315

E RATEI E RISCONTI € 51.082 € -

TOTALE PATRIMONIALE PASSIVO € 545.302 € 654.667

CONTI D’ORDINE 31-dic-2010 31-dic-2009

Beni in comodato € 11.681 € 11.681

F.do c/o Comunità Bergamasca € 33.485 € 33.485

Lavori in conto a scalare € 4.689 € 8.129

TOTALE CONTI D'ORDINE € 49.855 € 53.295

93

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10

www.csvbg.org

CONTO ECONOMICO 31-dic-2010 31-dic-2009

A VALORE DELLA PRODUZIONE

5 ALTRI RICAVI / PROVENTI € 644.614 € 657.869

Altri ricavi / proventi € 29.268 € 12.181

Contributi in conto esercizio € 615.346 € 645.688

TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE € 644.614 € 657.869

B COSTI DELLA PRODUZIONE

6 MATERIE PRIME / SUSSIDIARIE DI CONSUMO E DI MERCE € 9.438 € 27.098

7 SERVIZI € 237.998 € 537.954

8 GODIMENTO DI BENI TERZI € 38.889 € 56.491

9 PERSONALE € 325.132 € 393.827

a Salari e stipendi € 238.934 € 277.255

b Oneri sociali € 65.741 € 80.696

c Trattamento di fine rapporto € 20.457 € 35.876

10 AMMORTAMENTI / SVALUTAZIONI € 15.208 € 11.400

a Ammortam.Immob.Immateriali € 7.100 € 8.802

b Ammortam.Immob.Materiali € 8.108 € 2.598

12 ACCANTONAMENTI RISCHI € - € 30.000

14 ONERI DIVERSI DI GESTIONE € 35.842 € 41.801

TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE € 662.507 € 1.098.571

DIFFERENZA TRA (A) e (B) € (17.893) € (440.702)

C PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

16 ALTRI PROVENTI FINANZIARI € 1.836 € 3.721

c da titoli dell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni € 1.836 € 3.721

17 INT.E ALTRI ONERI FINANZ. € 735 € 4

v Altri per interessi passivi € 735 € 4

TOTALE PROVENTI / ONERI FINANZ. € 1.101 € 3.717

D RETTIFICHE DI VALORE ALLE ATT. FINANZIARIE € - € -

E PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI

94

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10www.csvbg.org

20 PROVENTI STRAORDINARI € 7.113 € 1.009

Sopravv. attive e insussistenze passive € 7.113 € 1.009

21 ONERI STRAORDINARI € 2.720 € 2.066

Sopravv. passive e insussistenze attive € 2.720 € 2.066

Totale proventi/oneri straordinari € 4.393 € (1.057)

Risultato ante imposte € (12.399) € (438.042)

Imposte sul reddito € 16.188 € 20.642

26 AVANZO / DISAVANZO ESERCIZIO € (28.587) € (458.684)

95

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10

www.csvbg.orgALLEGATO B

PROSPETTO DI SINTESI SULLA CONFORMITÀ DEL BILANCIO SOCIALE ALLE PREVISIONI DELLE LINEE GUIDA

Informazioni essenziali Informazioni volontarie

N. % N. %

Sì 31 51.67 14 23.73

In parte 7 11.66 7 11.86

No 22 36.67 38 64.41

Totale 60 100 59 100

Tavola per la verifica della completezza e della conformità del bilancio sociale rispetto al modello dell’Agenzia delle Onlus.Come previsto dalle “Linee guida per la redazione del Bilancio So-ciale delle Organizzazioni non Profit” elaborato dall’Agenzia per le Onlus, si fornisce di seguito una tavola di sintesi che consente sia di verificare la presenza nel Bilancio Sociale delle informazioni essen-ziali (E) e volontarie (V) previste dalle Linee guida sia di individuarle facilmente all’interno del documento.Sono riportate tutte le schede comuni e le schede specifiche signifi-cative in ragione delle caratteristiche istituzionali ed organizzative di CSV nonché degli ambiti di intervento e tipologia di attività svolte (al riguardo si precisa che non esistono schede dedicate alle specifiche attività svolte dall’organizzazione).Nelle schede considerate:

•le informazioni essenziali sono 60, di cui 6 non applicabili a CSV;

•le informazioni volontarie sono 59, di cui 1 non applicabile a CSV.

INTRODUZIONE E NOTA METODOLOGICA

N. scheda Cod. Informazione Tipo info.

Presenza nel BG Pag.

1

1.1 Dichiarazione del vertice E Si 26

1.2 Arco temporale E Si 26

1.3 Numero di edizioni del Bilancio Sociale E Si 5

1.4Processo seguito

nell'elaborazione del Bilancio Sociale

V Si 7

1.5 Perimetro del bilancio E Si 7

1.6Dichiarazione e

motivazione di non inclusione

E Si 7

96

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10www.csvbg.org

1

1.7

Cambiamenti significativi di

perimetro o metodi di misurazione

E Si 7

1.8 Eventuali attestazioni esterne V No -

1.9 Contatti e indirizzi utili E Si 9

IDENTITÀ DELL'ORGANIZZAZIONE NON PROFIT

N. scheda Cod. Informazione Tipo info.

Presenza nel BG Pag.

2

2.1 Nome organizzazione E Si 12

2.2 Indirizzo sede legale E Si 12

2.3 Luogo della principale sede E Si 43

2.4 Altri sedi secondarie V Si 43

2.5 Forma giuridica E Si 11

2.6 Configurazione fiscale E Si 11

2.7 Breve storia V Si 11

2.8 Dimensione dell'organizzazione E Si 14

2.9 Paesi in cui opera l'ONP V Sì 14

2.10 Riconoscimenti/premi ricevuti V No -

2.11 Missione, finalità E Si 14

2.12 Indicazione oggetto sociale E Si 14

2.13 Settore dei beni o servizi prodotti E Si 14

2.14 Tipologia di mercati/utenza servita E Si 14

2.15

Codici di condotta, principi e carte

sviluppati da enti/associazioni esterne

V No -

2.16Indicazione obiettivi e strategie di medio-

lungo termineV No -

97

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10

www.csvbg.org

IDENTITÀ DELL'ORGANIZZAZIONE NON PROFIT

N. scheda Cod. Informazione Tipo info.

Presenza nel BG Pag.

3

3.1 Elenco stakeholder E Si 37

3.2Aspettative e

interessi legittimi degli stakeholder

V No -

3.3

Impegni e responsabilità nei

confronti degli stakeholder

V Si 37

3.4Attività di

coinvolgimento stakeholder

E Si 41

3.5Modifiche e

cambiamenti sopraggiunti

V Si 37

IDENTITÀ DELL'ORGANIZZAZIONE NON PROFIT

N. scheda Cod. Informazione Tipo info.

Presenza nel BG Pag.

4

4.1 Numero di assemblee e partecipazione E Si 25

4.2 Composizione organo/i di governo E Si 26

4.3 Modalità di nomina organo/i di governo E Si 26

4.4 Numero di incontri tenuti nel periodo E Si 29

4.5 Soggetto rappresentanza legale E Si 29

4.6 Deleghe dell'organo di governo V Si 26

4.7Entità dei compensi ai membri degli organi di

governoE Si 30

4.8Percentuale persone degli organi che donano all'ente

e il valore donazioniV No -

4.9 Composizione altri organi V Si 28-30

98

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10www.csvbg.org

4

4.10 Poteri V Si 26

4.11 Regime di pubblicità esterna V No -

4.12 Regime di pubblicità del bilancio d'esercizio E Si 25

4.13Disposizione e procedure interne contro i conflitti di

interessiV No -

4.14Composizione effettiva dell'organo di controllo attualmente in funzione

E Si 30

4.15 Numeri incontro collegio nell'anno E Si 29

4.16 Principali questioni affrontate V Si 29

4.17 Compensi E Si 30

RETI

N. scheda Cod. Informazione Tipo info.

Presenza nel BG Pag.

5 5.1Partecipazioni a reti e

collaborazioni con altre organizzazioni

V Si 40

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

N. scheda Cod. Informazione Tipo info.

Presenza nel BG Pag.

8

8.1 Organigramma funzionale E Si 31

8.2 Struttura dirigenziale V Si 31

COMPOSIZIONE BASE SOCIALE

N. scheda Cod. Informazione Tipo info.

Presenza nel BG Pag.

9

9.1 Numero dei soci/associati E Si 19

9.2 Composizione della base sociale V Si 19

9.3 Anzianità associativa V No -

99

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10

www.csvbg.org

PERSONALE RETRIBUITO

N. scheda Cod. Informazione Tipo info.

Presenza nel BG Pag.

10

10.1 Numero lavoratori E Si 32

10.2 Lavoratori per sesso, età, tipologia contratto E Si 34

10.3 Lavoratori per funzione nell'organizzazione V No -

10.4 Tasso di turnover E Si 33

10.5 Tipologia di contratti collettivi applicati V Si 34

10.6

Compensi corrisposti per prestazioni di lavoro non regolate da contratto di

lavoro dipendente

V No -

10.7 Benefit previsti V No -

10.8 Costo aziendale massimo e minimo V No -

10.9 Numero e tasso di infortuni sul lavoro V No -

10.10 Accordi formali con i sindacati V No -

10.11 Eventuali sanzioni e contenziosi E No -

10.12 Giornate medie di malattia nel periodo V No -

10.13

Lavoratori e % sul totale che ha partecipato ad attività formative/di

aggiornamento

V No -

10.14 Ore medie di formazione V Si 34

10.15 Indagini di soddisfazione del personale V No -

10.16 Iniziative per favorire la motivazione V No -

10.17Politiche aziendali per favorire le pari

opportunitàV No -

10.18 Numero di donne V Si 34

10.19Percentuale di donne/uomini per categorie

contrattualiV No -

10.20 Numero di contenziosi e loro esiti E No -

100

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10www.csvbg.org

VOLONTARI

N. scheda Cod. Informazione Tipo info.

Presenza nel BG Pag.

12

12.1Numero volontari attivi in modo continuativo

nell'ultimo annoE Si 35

12.2 Suddivisione dei volontari continuativi per età V No -

12.3Suddivisione volontari

continuativi in base al tipo di impiego presso l'ONP

V No -

12.4Numero totale di ore

di volontariato offerte all'ONP

V No -

12.5

Numero totale dei volontari continuativi

che sono entrati e usciti nel periodo e tasso di

turnover

V No -

12.6

Descrivere le modalità di gestione dei rimborsi

spese riconosciuti ai volontari, specificando

i criteri, l'importo complessivo e il numero

dei volontari che ne hanno usufruito

E No -

12.7

Attività di aggiornamento e formazione realizzate

per i volontari, indicando durata e partecipazione

V No -

12.8

Indagini per rilevare la motivazione e la soddisfazione dei

volontari e relativi risultati

V No -

12.9

Numero e tasso di infortuni sul lavoro

specificando il tipo di infortuni

V No -

12.10 Forme di copertura assicurativa attivate V No -

12.11Eventuali sanzioni e

contenziosi in materia di salute e sicurezza

E No -

101

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10

www.csvbg.org

RICORSO A CONTRATTI DI OUTSOURCING

N. scheda Cod. Informazione Tipo info.

Presenza nel BG Pag.

13

13.1

Indicazione degli eventuali soggetti esterni

ai quali sono attribuite funzioni e incarichi di particolare rilievo per il perseguimento della

missione e la qualità del servizio, precisando gli

ambiti di responsabilità e le modalità di controllo

E Si 35

13.2

Indicazione del costo totale per prestazioni in outsourcing e incidenza

sui costi dell'ONP

V No -

13.3

Indicare il tournover dei soggetti che gestiscono i servizi in outsourcing di

particolare rilievo

V No -

13.4

Indicare gli eventuali contenziosi in essere con i soggetti che gestiscono i

servizi in outsourcing

V No -

BILANCIO

N. scheda Cod. Informazione Tipo info.

Presenza nel BG Pag.

38

38.1

Riportare il prospetto di Stato Patrimoniale e Rendiconto degli

incassi, dei pagamenti e patrimoniale, salvo che nel medesimo fascicolo

del Bilancio Sociale sia contenuto anche il Bilancio di Esercizio

E Si 91

38.2

Qualora il bilancio di esercizio non sia coerente

con il modello previsto nelle "Linee guida e

schemi per la redazione del bilancio di esercizio"

dell'Agenzia per le Onlus fornire la relativa

motivazione

E No -

38.3

Per le Organizzazioni Non Profit che svolgono

rilevante attività produttiva riportare lo schema del Valore

Aggiunto

V Non appl. -

102

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10www.csvbg.org

38

38.4

Descrivere la provenienza e il peso specifico delle

fonti dei ricavi e dei proventi dell'esercizio distinguendo almeno

le erogazioni liberali, le convenzioni e i contratti

E Si 88

38.5

Indicare almeno 5 soggetti (a livello aggregato) che contribuiscono

maggiormente alla determinazione del totale dei proventi e

ricavi, indicando il valore aggregato per ciascuno

E Non appl. -

38.6 Breve descrizione degli oneri delle gestioni E Si 88

38.7 Breve descrizione dei contratti E No -

38.8

Indicazione dei contenziosi in essere tra Organizzazione

Non Profit e Pubblica Amministrazione

E No -

38.9

Totale degli oneri della raccolta fondi (inclusi i costi di struttura riferiti alla raccolta) al 31/12 e

all'anno precedente

E Non appl. -

38.10

"Totale dei proventi correlati per competenza alle attività di raccolta" (e quindi correlati ai relativi

oneri)

E Non appl. -

38.11

Rapporto tra "Totale degli oneri generati dalle attività di raccolta fondi" (inclusi i costi di struttura riferiti alla raccolta fondi)

e "Totale degli oneri gestionali dell'anno"

E Non appl. -

38.12

Riportare una breve scheda della destinazione

dei fondi raccolti indicando le eventuali

incoerenze con gli impegni e le dichiarazioni assunte in sede di raccolta

E Non appl. -

38.13

Nel caso in cui non sia stato possibile riportare

tali impegni darne adeguata giustificazione

indicando l'utilizzo effettuato

E Non appl. -

103

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10

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DIMENSIONE AMBIENTALE

N. scheda Cod. Informazione Tipo info.

Presenza nel BG Pag.

39

39.1

Strategie, politiche e obiettivi in relazione

all'impatto ambientale dell'Organizzazione Non

Profit

E No -

39.2

Adesione dell'Organizzazione Non Profit a policy-iniziative di sostenibilità (ad es., Global Compact) e/o a standard ambientali (ad

es., ISO 14001)

V No -

39.3 Figure operanti in materia di tutela ambientale V No -

39.4

Spese e investimenti rilevanti nell'esercizio in relazione alla gestione

del proprio impatto ambientale

E No -

39.5Quantità delle materie/

materiali utilizzati e costo totale

V No -

39.6

Incidenza dei costi dei materiali utilizzati che

deriva da materiale riciclato sul totale dei

costi dei materiali

E No -

39.7 Prelievo (consumo) totale di acqua V No -

39.8 Iniziative volte a ridurre i consumi di acqua E No -

39.9Consumo diretto di

energia suddiviso per fonte energetica

V No -

39.10

Iniziative volte a ridurre i consumi di energia e/o a

introdurre fonti di energia rinnovabile

E No -

39.11 Iniziative volte a ridurre l'impatto dei trasporti E No -

39.12 Iniziative volte a ridurre l'impatto dei rifiuti E No -

39.13 Iniziative volte allo smaltimento dei rifiuti E No -

104

CSV BERGAMOBilancio Sociale 2009/10www.csvbg.org

39 39.14

Descrivere le iniziative intraprese dall'organizzazione

nell'anno che tengano in considerazione gli impatti

ambientali dei beni prodotti e/o dei servizi

offerti

V No -

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO E QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE

N. scheda Cod. Informazione Tipo info.

Presenza nel BG Pag.

40

40.1

Fornire un quadro di insieme degli obiettivi

di miglioramento dell'attività

dell'organizzazione

V Si

61-68-57-71-54-

40.2

Questionario allegato per raccogliere i giudizi

sul Bilancio Sociale ed eventualmente anche sull'operato dell'organizzazione

V No -

40.3

Indicazione dei risultati emersi dal questionario

o da altri strumenti utilizzati per la

valutazione dell'edizione precedente del Bilancio

Sociale

V No -

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