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Scienze del Movimento e del BenessereIII CONVEGNO
“Educare alla salute attraverso il Movimento”Aula Magna Liceo A. Genovesi – Napoli 5 ottobre 2018
LO SPORT COME SISTEMA PLURIVALORIALE
CSSMB Centro Studi di
Franco Bruno Castaldo
ALESSANDRO LA PEGNA
Nel 1863 corso di ginnastica dal prof. Antonio Patini,
allievo di Obermann ,presso il Liceo Vitt. Em. II Napoli
Nel 1864-65, corso governativo di ginnastica,insieme
a Ferdinando Abbondati, ottenendo la patente gover-
nativa per l’insegnamento; votazione con lode.
Nel 1866 fondò la palestra centrale di ginnastica nel
cortile del Convento di San Domenico Maggiore
espropriato ai beni ecclesiastici dopo l’Unità d’Italia;
si dedicava all’insegnamento dell’Educazione Fisica
(e morale) dei giovani prima ancora che la stessa
divenisse materia scolastica obbligatoria (1878).
Nel 1879 presentò le dimissioni dagli incarichi di insegnamento nel Liceo
Conv. Naz. Vitt. Emanuele e il Liceo Umberto I motivandole con l’umiliazione che
era stata inflitta agli insegnanti di ginnastica dalla Circolare 27/12/1879 n. 596,
con la quale venivano determinati gli stipendi della categoria:
Dopo diciassette anni di onorata carriera, di studi, di sacrifizi e di fatiche
indefesse, io non mi aspettavo così ingrata riconoscenza. […] Classificarli
e rimunerarli non pure al di sotto dei maestri di belle arti, ai quali vennero
confermati gli antichi assegni, ma financo dei bidelli e di qualsiasi inser-
vienti di scuola, vuol dire umiliarli e toglier loro ogni prestigio e decoro e con loro spregiare una delle più nobili istituzioni del nostro paese.
500 lire , stipendio annuo percepito da un docente di ginnastica; un maestro di calligrafia riceveva, per un numero di ore inferiore, uno stipendio di lire 1344.
«Nello sguardo feroce e preciso degli studenti,
il professore di ginnastica conta come il due di briscola»Saverio Santori , L’Educazione fisica nelle scuole italiane.
In La Nuova Antologia, vol CXVII serie 4, fasc. 803, 1905, pp. 545,547.
Una ricerca durata tutta le vita nelle neuroscienze, nella neurofisiologia e della psicologia lo ha condotto a strutturare una scienza del movimento basata non su esercizi predeterminati ma su proposte operative e situazioni che potessero far evolvere le persone: movimento, relazione, energia, emozione, prestazione, gesto atletico. La persona è una globalità che non va scissa.
Jean Le Boulch (1924 - 2001) è il fondatore della psicocinetica e della
psicomotricità funzionale, una disciplina che utilizza il movimento per educare
nell'ottica dell'evoluzione e dell'autonomia della persona. Di origine bretone, è
diventato professore di educazione fisica, psicologo, allenatore di basket e di atletica, dottore in medicina e specialista in riabilitazione funzionale.
Il modello per l’analisi del movimento umano ideato dal medico ed educatore, Jean Le Boulch, ha cercato di realizzare una concordanza fra dati scientifici e pratica pedagogica, per far luce sull’oggetto specifico
delle Scienze Motorie, da anni nutrite da rivalità dottrinali.
Francesco Mario LimongelliDirettore dell’Istituto e docente della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport presso
la S.U.N.Altavilla Irp. (AV)02/07/1942; Napoli 04/12/2012
Sport: attività che coinvolge il maggior numero di persone al mondo atleti, tecnici, allenatori, preparatori atletici, medici, spettatori, commentatori giornalisti sportivi, organizzatori di eventi, tifosi, lavoratori della sport’industry.
La Fifa è composta da 209 federazioni nazionali. Le Nazioni Unite, contano 193 nazioni membri.
Olimpiadi Pechino:4,7 mld di spettatori (Rio 3mld)
La filosofia come pratica è più recente dello sport; si
sviluppa due secoli dopo la fondazione dei Giochi Olimpici. Pitagora, Senofane, Socrate, Platone e Aristotele hanno discusso di atletica e
ginnastica, esaltando le potenzialità educative dello sport e la sua straordinaria capacità di contribuire allo sviluppo della cittadinanza e della politica.
Mentre i metodi empirici usati dalle scienze dello sport rispondono a
domande sulla pratica sportiva, abbiamo bisogno dei filosofi per
inquadrare i problemi e per condurre un’indagine critica su ciò che lo
sport potrebbe o meglio dovrebbe essere in realtà.
Lo sport moderno si è sviluppato senza vedere quasi mai la
presenza di un intervento filosofico.
Il corpo di un atleta e l’anima di un saggio; ecco
ciò che serve per essere felice. Voltaire 1738
Le prime riflessioni sullo sport sono arrivate da appartenenti a
diversi settori del pensiero, pedagogico, sociologico, storico, e si
sono sviluppate nel contesto della tradizione anglosassone e
nell’ambito di riflessione ermeneutico-fenomenologica tedesca.
Lo storico olandese Johan Huizinga uno dei primi ad affrontare
questo argomento nell’opera Homo Ludens (1938; trad. it. 1946)
Il sociologo francese Roger Caillois, -Les Jeux et les hommes:
le masque et le vertige (1958; trad. it., 1981)- include lo sport nella
classificazione delle pratiche ludiche, e conferma l’esistenza di un
rapporto stretto tra gioco e sport.
Nel 1967 il filosofo Bernard Suits scrive What Is a Game?, nel
1988 da The Tricky Triad: Games, Play and Sport; nel 2005 Suit
pubblica The Grasshopper: Games, Life and Utopia dove
troviamo una sintesi che solo un filosofo poteva dare:
GIOCARE È UN MODO FATICOSO PER FARE COSE INUTILI
Nel 1967 Howard Slusher collega il fenomeno sportivo
all’Esistenzialismo nel testo Man, Sport and Existence
determinando un approccio fenomenologico ed esistenzialista
Tali studi saranno ridefiniti da Maurice Merleau-Ponty, Gabriel
Marcel, Emmanuel Levinas; si assiste alla riscoperta della
corporeità e alla rivalutazione della visione integra dell’uomo.
In questo clima nascono i presupposti per l’elaborazione della
filosofia dello sport, la cui nascita coincide nel 1969, con la
pubblicazione di Paul Weiss Sport: A philosophic Inquiry
Nel 1972 nasce l’ International Association for the Philosophy
of Sport(IAPS);
Nel 1974, nasce il Journal of the Philosophy of Sport;
Nel 1978, nasce la Japanese Society for Philosophy of Sport
and Physical Education;
Nel 2002 la British Philosophy of Sport Association .
In Italia nel 1996 nella sede di Atri dell'Università di
Teramo con il filosofo Giuseppe Sorgi, nasce un
laboratorio qualificato per studiare lo sport come
fenomeno sociale e come fatto di cultura.
IL MANIFESTO DI ATRI
UNA RIFLESSIONE DAL 1996
PER UNA COSTITUENTE DELLO SPORT NEL 2006
1)Lo sport è cultura.
Sport e cultura si possono far confluire in un unico concetto
semplicemente mettendo un accento su quella e congiunzione.
2) Lo sport non è un'azienda, ma un universo
sociale complesso
3)Lo sport non va diretto o gestito, ma governato.
Prima di Sorgi, la partenza del laboratorio a Teramo era stata determinata
dall’intuizione di Luciano Russi già Rettore dell’Ateneo.
ATTUALMENTE IL MAGGIOR ESPONENTE ITALIANO PER LA
FILOSOFIA DELLO SPORT E’ EMANUELE ISIDORI DELLO IULM.
Per Isidori, occorre dividere le tematiche della
filosofia dello sport in tre gruppi:
TRE VASTISSIMI CONTENITORI.
Metafisica (intesa in senso ampio come contenitore
dei problemi dell’ontologia, dell’estetica e
dell’epistemologia),
Politica (interpretata in modo da sottolineare la
dimensione educativa, sociale e gli aspetti
internazionali dello sport)
Etica (tradizionalmente intesa) ;
Metafisica: stabilire quali sono il senso e il ruolo dello sport
nell’esistenza umana, soprattutto in quanto attività ludica e
agonistica. Alla riflessione metafisica appartengono anche la
questione relativa alle regole, che avranno un risvolto
importantissimo in ambito morale e sociale; la complessa
questione mente-corpo; il rapporto tra sport e arte.
Politico-Sportivo si colloca l’analisi di problemi sociali e
educativi come la discriminazione, la pace, il dialogo
interculturale, il rapporto tra uomo e ambiente. Questo
settore di studio è strettamente collegato all’Olimpismo,
poiché i Giochi Olimpici, in ambito sportivo, costituiscono il
momento di confronto per eccellenza tra le varie Nazioni e
culture, chiamate a vivere concretamente i principi della
solidarietà, della reciproca comprensione e del fair play.
ETICA: è la sfera di studi che si concentra su doping, inganno,
violenza, abuso di nuove tecnologie, rischio incidenti/infortuni, …
In questo campo di ricerca devono essere discussi i confini tra
legalità e moralità nello sport; gli effetti e le conseguenze di
pratiche illecite/immorali sia sulle persone sia sullo sport stesso;
la validità dei fini e degli obiettivi; la delimitazione delle
responsabilità delle varie figure coinvolte; la valutazione del
rischio di traumi e infortuni.
L’etica dello sport si occupa anche, di analizzare le implicazioni
economiche dell’attività sportiva coinvolta nel processo di
mercificazione (maializzazione) che interessa i vari ambiti della
società attuale. In tale contesto, l’essenza dello sport è stata
snaturata -spasmodica ricerca di prestazioni e record disumani,
inquadrati nell’ottica del profitto ottenibile con ogni mezzo.
Infine, un tema a metà tra dimensione socio-politica e dimensione etico-
morale è quello relativo all’educazione, dato il potenziale pedagogico
riconosciuto allo sport, difficile da gestire e preservare dalle
contaminazioni del professionismo e della ricerca esasperata del risultato.
L'etica dello sport è una disciplina molto
giovane (fine anni '60 del 900), già diffusa in
ambiente anglosassone e scandinavo.
Le pubblicazioni riflettono la presenza in
questo campo di filosofi appartenenti a
praticamente tutte le correnti maggiori
dell'etica contemporanea che riassumiamo in tre:
La ricerca in etica dello sport ha molti contatti
con la ricerca nel campo della BIOETICA.
UTILITARISMO (consequenzialismo)
DEONTOLOGIA ETICA DELLE VIRTU’
Il centro dello sport ed il suo “focus” è
sempre la persona umana. QUESTO CONCETTO
UNITARIO NON PUÒ AMMETTERE DUALISMI , SOLO DUALITA’
distinzione fittizia tra scienze naturali e scienze umane dello sport.
le scienze naturali dello sport, -anatomia,biologia,biomeccanica
fisiologia,ecc., studiano il corpo come “organismo,oggetto” analiti-
camente definibile e osservabile, passivo ricettore di azioni altrui.
le scienze umane dello sport, -pedagogia,sociologia, filosofia,
psicologia, storia dello sport, studiano il corpo in quanto “simbolo”
e “cultura” .
La separazione tra scienze della natura e scienze umane nello
studio delle attività motorie e sportive sembra oggi insanabile,
perché vi è un punto di partenza errato; l’attribuzione di una
natura dicotomica del corpo umano e gli indirizzi culturali.
•NO PAIN / NO GAIN ; niente dolore, niente guadagno. Concetto-
Slogan per lavorare oltre il punto di sperimentare dolori muscolari; se non
ti alleni fino alla sofferenza, non avrai risultati. Il concetto è venuto alla
ribalta dopo il 1982, quando Jane Fonda ha prodotto una serie video di
allenamento aerobica.(Fonda J,1981,Jane Fonda’s workout Book, N.Y. S&S)
A QUALE TIPO DI CULTURA APPARTENGONO
LE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE?
ENTRAMBI SONO DI MATRICE UTILITARISTICA
•NO GET FAT / NO GET OLD ideologia salutistico/medicale, in cui lo slogan in
voga è non ingrassare, non invecchiare, come già definito da C. Lasch riguardo lacultura narcisistica Si vive per sé, non per i predecessori o per i posteri: questo è ilconvincimento e l'imperativo etico del narcisismo di massa. [Lasch, 1979; cfr.Featherstone et all. 1995; Porro, 2008].
O meglio, quali sono i moderni paradigmi culturali che lo regolano?
La filosofia è una ginnastica per la mente;la ginnastica è una filosofia per il corpo .
CONCETTO DI PERSONA. UNITARIETA’ E POLARITA’ DELLA PERSONA.
LA PERSONA COME “SISTEMA COMPLESSO”
LA TEORIA DELLA COMPLESSITA’’
“Lo studio dei sistemi complessi riguarda l'emergere di proprietà
collettive in sistemi con un gran numero di componenti in interazione tra
loro. La scienza della complessità cerca di scoprire i presupposti e il
comportamento emergente dei sistemi complessi, elementi spesso
invisibili agli approcci tradizionali, focalizzandosi sulla struttura delle
interconnessioni e dell’architettura generale dei sistemi, piuttosto che sui
loro singoli componenti. (L. Pietronero, 2007, pag. 53)
Sistemi semplici, sistemi complicati e sistemi complessi
Per sistema semplice s’intende un insieme composto di pochi elementi,
indipendenti tra loro, meccanicamente assemblati. La molletta da bucato è
un oggetto semplice composto di tre parti indipendenti assemblate tra loro
Per sistema complicato s’intende un insieme composto di molti elementi,
indipendenti tra loro, ma sempre meccanicamente assemblati. Un’automobile
è un oggetto complicato composto di molte parti indipendenti assemblate.
Per sistema complesso s’intende un insieme integrato composto
di numerosi elementi, fortemente interconnessi tra loro. Le singole
parti che lo compongono sono in rapporto di interazione tra loro,
comunicano e operano le une in funzione delle altre, influenzandosi
vicendevolmente. Un organismo vivente è un sistema integrato, dove
ogni singola parte opera in funzione di tutte le altre . E LO SPORT?
Libro bianco sullo sport, COM(2007) 391 def. euIl Libro bianco è stato uno dei più importanti contributi della
Commissione europea sulla tematica inerente allo sport e sul
ruolo che lo stesso assume nella vita quotidiana dei cittadini.
2 ottobre 1997: lo sport viene citato per la prima volta in
un trattato dell’UE. Una dichiarazione allegata al trattato
di Amsterdam sancisce quanto segue: «La conferenza
sottolinea la rilevanza sociale dello sport, in particolare
il ruolo che esso assume nel forgiare l’identità e nel
ravvicinare le persone». http://europa.eu.int/abc/obj/amst/it
CONI , Sport - Italia 2020 Il Libro Bianco dello
Sport Italiano Roma, 10 Luglio 2012[ …] il nuovo Traguardo è di grande ambizione e prospettiva:
Aumentare la Cultura Sportiva nel Paese, attraverso Analisi
Oggettive e Indicazioni concrete sui Percorsi da seguire.
Trattato di Amsterdam, Dichiarazione n. 29 Allegata, in GUCE C 340 10 novembre 1997;
Evolution et perspectives de l’actioncommunautaire dans le sport
sono individuate cinque funzioni essenziali dello sport:
•educativa,•salutare,•sociale,•culturale•ludica.
Relazione della Commissione del 29 settembre 1998.
LO SPORT HA CINQUE FUNZIONI SPECIFICHE:
-una funzione educativa: l'attività sportiva è un ottimo strumento per
equilibrare la formazione e lo sviluppo umano a qualsiasi età;
-una funzione di sanità pubblica: l'attività fisica dà l'opportunità di
migliorare lo stato di salute e di lottare efficacemente contro alcune
malattie come i disturbi cardiaci o il cancro o le malattie del benessere;
contribuisce a migliorare la qualità della vita fino ad un'età avanzata;
-una funzione sociale: lo sport è uno strumento per promuovere una
società più armoniosa, per lottare contro l'intolleranza, la violenza, il
razzismo, l'abuso di alcol o l'uso di stupefacenti;
-una funzione culturale: fare sport permette al cittadino di radicarsi in
un luogo, di conoscerlo meglio, di integrarvisi e, proteggere l'ambiente;
-una funzione ludica: l'attività sportiva rappresenta una componente
importante del tempo libero e dei divertimenti a livello sia individuale
che collettivo.
Abbiamo aggiunto un altro valore dall’analisi dei vari
documenti del COE sullo SPORT cioè quello ECONOMICO
Il sistema plurivaloriale dello Sport
Fonte: CASTALDO FB, 2010, Sport Management, un indirizzo etico-filosofico. Ed. Albano Napoli
"E' necessario riunificare cultura scientifica e cultura umanistica"
"I saperi disgiunti servono solo a un utilizzo tecnico.
Il pensiero deve connettere fenomeni e conoscenze.
Ma chi educherà gli educatori?"
Edgar Morin
Quando si chiede a qualcuno, inclusi molti insegnanti di
Educazione Fisica, che cos’è l’Educazione Fisica, la
risposta consiste spesso in un elenco di attività, piuttosto
che in una definizione della materia.
Tuttavia, per giustificare il suo ruolo in un curricolo, una
disciplina deve essere molto più di una lista di attività a
cui gli allievi partecipano. [Capel S., Piotrowski S. (2000) Issues in
Physical Education. Routledge London]
Ricordo il corpo insegnante della mia scuola
pubblica. Sapete, avevamo un detto:
chi non sa far niente insegna e chi non sa
insegnare insegna ginnastica.
Quelli che neanche la ginnastica, credo li
destinassero alla nostra scuola.
Alwy Singer in "Io e Annie" (1977) di Woody Allen.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE