Cs Oggi N.51-2012

4
AREA URBANA EDITORIALE UN GOVERNO STANGA-FAMIGLIE NUOVA SERIE N. 51 - 24 MARZO 2012 È IN EDICOLA IL SABATO INSIEME A MEZZOEURO si legge su internet digitando www.cosenzaoggi.it CLASSIFICHE DE MAGISTRIS PRIMO a pagina 3 Continua l'irresistibile ascesa di Luigi De Magistris nelle classifiche di consenso che i sindaci raccolgo- GIRO IN CITTÀ TOPONOMASTICA AL FEMMINILE CORRUZIONE LE COZZE PELOSE Devono essere oltremodo pregiate se, in un cesto natalizio mandato in omaggio al sindaco di Bari, so- a pagina 2 a pagina 4 a pagina 2 www.cosenzaoggi.it Resteranno ignoti gli autori dell'agguato che nel 2004, a conclusione di una manifestazione politi- COMPLOTTI 2004 SPARARONO A ZAVETTIERI a pagina 2 PD LE PREOCCUPAZIONI DI MAIOLO a pagina 3 Ormai sono ridotti a fare le riunioni a porte chiu- se per non mettere in piazza le vicende di cui ver- Se nel PD ci sarà un bagno di sangue,figurativa- mente parlando, dopo le elezioni amministrati- Era inevitabile. Ai cittadini italiani delle lacrime versate dalla Foriero all'inizio del mandato ministeriale e del lo- den austero indossato da Monti, non gliene frega più nul- la. Alla prova dei fatti, spread o no, baratro o no, a paga- re sono chiamati pensionati e lavoratori. Per gli altri c'è tempo. Per i ladri in primo luogo, intendendosi per ladri anche coloro che sottraggono con l'evasione fiscale risor- se allo Stato e si godono i servizi (strade, scuole, ospedali, trasporti ecc. ecc.) garantiti da chi paga le tasse. E' stato autorevolmente spiegato che l'evasione fiscale si aggira sui 130 miliardi ma fino ad oggi tutto si è limitato alle incur- sioni nei locali di Cortina e nelle pizzerie di Napoli. Un tea- trino per pupi e pupari. Anche la corruzione ha avuto un'autorevole quantificazione in 60 miliardi ma non ri- sulta che la Severino e Monti siano al lavoro per portare a compimento la legge anticorruzione. Può aspettare, al- meno che Berlusconi incassi il salvacondotto per tutte le sue vicende giudiziarie. Alle banche sono stati dati miliar- di " a paccate", all'1 per cento come tasso d'interesse, per sostenere imprese e famiglie ma se ne fregano. E' diffici- le convincersi che 2 miliardi di debito pubblico, il salva- taggio dell'economia e la ripresa della crescita dipendono soltanto dal sistema pensionistico e dall'art. 18. Prendersela con i pensionati, con i lavoratori e le famiglie, senza bi- lanciare i loro sacrifici con interventi sui grandi patrimo- ni e i faraonici compensi ai manager di Stato, è una gran- de vigliaccata politica. Non sono stati toccati i privilegi dei politici che, se non fossero stati scoperti, si stavano liqui- dando degli aumenti. E non è tutto. Vengono fuori dati che gli italiani ignorano. Ci sono segretari comunali che, la- vorando per più comuni, finiscono per incassare fino a 300 mila euro all'anno. Notizia non smentita. Il presidente dell'INPS, Mastropasqua, fa parte di circa 20 consigli di amministrazione. Guadagna una cifra da vergognarsene. Se a un semplice cittadino sfugge una tassa, Equitalia gli è addosso, gli blocca l'auto e si prepara a pignorare la ca- sa. Per dire l'efficienza. Per contro non è possibile, pur avendo ogni cittadino un codice fiscale, stabilire quanti in- carichi cumulano certi dirigenti statali e quanto si porta- no a casa annualmente. Ha spiegato la Foriero che se si trattava di distribuire caramelle non c'era necessità di ri- correre al governo dei tecnici. Giusto. Per fare il lavoro sporco di colpire la casa, i pensionati e i lavoratori ci vo- leva qualcuno che non deve dare conto agli elettori. Appunto:Monti e il suo governo. A Berlusconi va bene co- munque perché è ottimista sul lavoro che Ghedini sta por- tando avanti per le sue pendenze giudiziarie. Sull'orizzonte politico di Bersani si è visto volare "l'uccello padulo" ma lui si consola con i sondaggi che danno il PD al 28 per cen- to. Gli nascondono pietosamente che il consenso verso i partiti, PD compreso, è sotto il 5 per cento. Si vede che nei palazzi romani, Quirinale in primis, la brutta aria che gi- ra nel Paese non viene percepita. Oppure viene sottovalu- tata. PD I MUGUGNI DEI FEUDATARI Michele Emiliano

description

Cs Oggi N.51-2012 - 24/03/2012

Transcript of Cs Oggi N.51-2012

Page 1: Cs Oggi N.51-2012

AREA URBANA

EDITORIALE

UN GOVERNOSTANGA-FAMIGLIE

NUOVA SERIE N. 51 - 24 MARZO 2012

È IN EDICOLAIL SABATOINSIEME

A MEZZOEURO

si legge su internetdigitando www.cosenzaoggi.it

CLASSIFICHE

DE MAGISTRISPRIMO

apagina33

Continua l'irresistibile ascesa di Luigi De Magistrisnelle classifiche di consenso che i sindaci raccolgo-

GIRO IN CITTÀTOPONOMASTICAAL FEMMINILE

CORRUZIONE

LE COZZE PELOSEDevono essere oltremodo pregiate se, in un cestonatalizio mandato in omaggio al sindaco di Bari, so-

apagina22

apagina44

apagina22

www.cosenzaoggi.it

Resteranno ignoti gli autori dell'agguato che nel2004, a conclusione di una manifestazione politi-

COMPLOTTI 2004

SPARARONOA ZAVETTIERI

apagina22

PD

LEPREOCCUPAZIONIDI MAIOLO

apagina33

Ormai sono ridotti a fare le riunioni a porte chiu-se per non mettere in piazza le vicende di cui ver-

Se nel PD ci sarà un bagno di sangue,figurativa-mente parlando, dopo le elezioni amministrati-

Era inevitabile. Ai cittadini italiani delle lacrime versatedalla Foriero all'inizio del mandato ministeriale e del lo-den austero indossato da Monti, non gliene frega più nul-la. Alla prova dei fatti, spread o no, baratro o no, a paga-re sono chiamati pensionati e lavoratori. Per gli altri c'ètempo. Per i ladri in primo luogo, intendendosi per ladrianche coloro che sottraggono con l'evasione fiscale risor-se allo Stato e si godono i servizi (strade, scuole, ospedali,trasporti ecc. ecc.) garantiti da chi paga le tasse. E' statoautorevolmente spiegato che l'evasione fiscale si aggira sui130 miliardi ma fino ad oggi tutto si è limitato alle incur-sioni nei locali di Cortina e nelle pizzerie di Napoli. Un tea-trino per pupi e pupari. Anche la corruzione ha avutoun'autorevole quantificazione in 60 miliardi ma non ri-sulta che la Severino e Monti siano al lavoro per portarea compimento la legge anticorruzione. Può aspettare, al-meno che Berlusconi incassi il salvacondotto per tutte lesue vicende giudiziarie. Alle banche sono stati dati miliar-di " a paccate", all'1 per cento come tasso d'interesse, persostenere imprese e famiglie ma se ne fregano. E' diffici-le convincersi che 2 miliardi di debito pubblico, il salva-taggio dell'economia e la ripresa della crescita dipendonosoltanto dal sistema pensionistico e dall'art. 18. Prenderselacon i pensionati, con i lavoratori e le famiglie, senza bi-lanciare i loro sacrifici con interventi sui grandi patrimo-ni e i faraonici compensi ai manager di Stato, è una gran-de vigliaccata politica. Non sono stati toccati i privilegi deipolitici che, se non fossero stati scoperti, si stavano liqui-dando degli aumenti. E non è tutto. Vengono fuori dati chegli italiani ignorano. Ci sono segretari comunali che, la-vorando per più comuni, finiscono per incassare fino a 300mila euro all'anno. Notizia non smentita. Il presidentedell'INPS, Mastropasqua, fa parte di circa 20 consigli diamministrazione. Guadagna una cifra da vergognarsene.Se a un semplice cittadino sfugge una tassa, Equitalia gliè addosso, gli blocca l'auto e si prepara a pignorare la ca-sa. Per dire l'efficienza. Per contro non è possibile, puravendo ogni cittadino un codice fiscale, stabilire quanti in-carichi cumulano certi dirigenti statali e quanto si porta-no a casa annualmente. Ha spiegato la Foriero che se sitrattava di distribuire caramelle non c'era necessità di ri-correre al governo dei tecnici. Giusto. Per fare il lavorosporco di colpire la casa, i pensionati e i lavoratori ci vo-leva qualcuno che non deve dare conto agli elettori.Appunto:Monti e il suo governo. A Berlusconi va bene co-munque perché è ottimista sul lavoro che Ghedini sta por-tando avanti per le sue pendenze giudiziarie. Sull'orizzontepolitico di Bersani si è visto volare "l'uccello padulo" malui si consola con i sondaggi che danno il PD al 28 per cen-to. Gli nascondono pietosamente che il consenso verso ipartiti, PD compreso, è sotto il 5 per cento. Si vede che neipalazzi romani, Quirinale in primis, la brutta aria che gi-ra nel Paese non viene percepita. Oppure viene sottovalu-tata.

PD

I MUGUGNIDEI FEUDATARI

Michele Emiliano

Page 2: Cs Oggi N.51-2012

gognarsi.Da buon filosofo, il commissario del PD Dattorreè pervenuto alla conclusione che la malattia del PD calabre-se non si risolve con l'aspirina.Troppi gli interessi in gio-co,estremi i personalismi, assoluta in-differenza, al di là delle parole, per i pro-blemi che il centrodestra di Scopellitinon riesce ad affrontare,inciuci perma-nenti in consiglio regionale al punto cheScopelliti si prende il lusso di fare la pa-gella all' opposizione con indice di gra-dimento.Ce n'è quanto basta per torna-re da Bersani e riconsegnargli il manda-to per impraticabilità del campo.I feu-datari del partito sono in guerra fra lo-ro e al momento non si intravede qualepotrebbe essere il punto di sintesi dellevarie posizioni. Il congresso regionale,da svolgere al più presto, finirebbe peresasperare i contrasti interni. Pare chenella riunione a porte chiuse tenutasi aReggio di cui,in verità,si è saputo moltopoco,Dattorre abbia parlato a muso du-ro mettendo sul tavolo le rendite di posizione di cui ognifeudatario gode e che il partito non è più disposto a tolle-rare.Il discorso non escludeva nessuno, al di là del ruolo ri-coperto, e l' avvertimento è stato quello di mettere in di-scussione tutto,cariche di partito e cariche elettive,se i ri-sultati delle amministrative di maggio dovessero confermarsidisastrose per il PD per come si teme.A Catanzaro SalvatoreScalzo ha buone possibilità per andare al ballottaggio ma èfondato il timore di "fuoco amico".Una sorta di replay diquanto avvenuto a Cosenza con la candidatura di Enzo Paolini.Nel PD calabrese Salvatore Scalzo a Catanzaro,come Canalea Reggio, sono figure simboliche di un cambiamento che pre-me ma che tarda a venire per le resistenze del vecchio ap-parato e dei signori delle tessere e dei voti. Premono anchei sindaci quarantenni che si sono misurati, con successo diconsensi, con i problemi del territorio così come premonoi giovani che credono nel ruolo del PD ma ne avvertono l'in-capacità a interpretare i bisogni reali della gente.Non si ve-de qual è il progetto di società alternativo a quello del cen-trodestra di Scopelliti,non si conoscono le risposte che il PDdà ,in contrapposizione al centrodestra, alla domanda sem-pre più insistente di lavoro e di trasparenza nella spesa pub-blica che viene dal basso. Con il suo silenzio il PD è ogget-tivamente complice delle scelte di Scopelliti ed è di pura fac-ciata la polemica sugli ospedali che si vogliono chiuderementre si rimane indifferenti e non si fa nulla per quanto av-viene nelle ASP dove i signori della sanità,di ieri e di oggi,con-tinuano a gestire clientele e privilegi.Ma non è soltanto lasanità a dissipare risorse.Un partito d'opposizione dovreb-be dare conto all'opinione pubblica di ogni delibera di spe-sa da parte della maggioranza che governa e basterebbe far-lo sul sito internet del partito a dimostrazione che non cisono connivenze e complicità.Il gruppo del PD in consiglio regionale gode di considere-voli risorse finanziarie, assegnate ai gruppi, sul cui utilizzonulla è dato sapere ed è legittimo chiedersi perché mai, colpersonale di partito assunto col concorsone,non si garanti-sce un minimo di informazione e di trasparenza e,quindi,dipartecipazione politica. Non ci si può candidare sotto la ban-diera del PD,essere eletti e poi non dare conto di quello chesi fa e nell'interesse di chi. Il commissario Dattorre,girandoper la Calabria, non ha potuto non cogliere il vuoto in cui simuove il partito,di fatto controllato da chi occupa caricheelettive e che ,ovviamente, non è interessato a far sapere diche cosa dovrebbe occuparsi. I partiti funzionavano ed ave-vano un ruolo preminente quando,detentori della linea po-litica maturata nei congressi, chiedevano conto ai propri elet-ti dei loro comportamenti nelle istituzioni.Ma erano altritempi ed è difficile che tornino.

n. 51 - 24 marzo 20122

ca, fu teso a Saverio Zavettieri nella sua casa di Bovalino.Spararono a pallettoni alla vetrata e alcune schegge di ve-tro colpirono Zavettieri e gli amici che si trovavano conlui all'interno. Le indagini non sono approdate a nullaper l'identificazione degli autori dell'agguato e se ne vo-leva sbrigativamente disporre l'archivizione, pur essen-do chiaro sin dal primo mo-mento il contesto politico-mafioso in cui andava collo-cato l'agguato. A quel tempoZavettieri aveva un ruolo diprimo piano nella giunta re-gionale guidata da GiuseppeChiaravalloti ed era convin-cimento diffuso che il suoparere era determinante perle decisioni della giunta.Perdi più si era prossimi allascadenza della legislatura ederano in gioco forti e deli-cati interessi elettorali.Con la decisione del Gip del Tribunale di Reggio di ar-chiviare il procedimento contro ignoti si chiude una fa-se processuale ma contestualmente si riconosce il mo-vente politico a monte dell'agguato.Per il difensore di Zavettieri, l'avvocato GianpaoloCatanzariti, nonostante il Gip abbia archiviato,"" viene fi-nalmente riconosciuto nella stessa ordinanza di archi-viazione,seppure con causale generica,come il tentatoomicidio perpetrato in danno di Zavettieri abbia potutoavere una matrice politico-mafiosa... ovvero sia stato det-tato dall'interesse in capo ad un determinato ambientepolitico-mafioso ad eliminare la ritenuta ingombrantepresenza politica dell'onorevole Zavettieri..."". Sono tra-scorsi 8 anni da quell'agguato, Zavettieri gode ottima sa-lute,rimane uno dei politici più lucidi e competenti in am-bito regionale, è impegnato a salvare il salvabile di quan-to rimane della diaspora socialista e certamente,se glipossono rimanere ignoti gli esecutori dell'agguato,unaqualche idea sui mandanti possibili se l'è fatta. Ma nontocca a lui dare loro un nome.

COMPLOTTI 2004

SPARARONOA ZAVETTIERI

PD

I MUGUGNI DEI FEUDATARI

no l'elemento di maggiore pubblicizzazione. Eppure c'eraanche lo champagne per irrorare una cena a base di pescedi indubbia raffinatezza gastronomica.Prima di chiedersia quanto può ammontare il valore economico, a prezzi dimercato, del cesto natalizio, c'è da dire che nel sud fare re-gali a Natale, per disobbligarsi una cortesia o una atten-zione ricevuta, è costume diffuso. Il panettone,di prove-nienza padana, non rientra nella tradizione del regalo, no-nostante faccia parte a pieno titolo della settimana natali-zia. C'è di più. Molto spesso il cesto natalizio supplisce al-l'impossibilità di poter compensare in denaro l'attenzionericevuta.La ricchezza e l'abbondanza del cesto natalizio dipendedalle possibilità e dallo status del donatore,rigorosamen-te in proporzione.Il regalo natalizio al sindaco Emiliano era all'altezza siadel donatore che del destinatario.Ma resta un regalo,dovi-zioso quanto si vuole,ma un regalo.La corruzione,dalle par-ti di Bari,è ben altra cosa e lo sanno anche quelli del PD.Sea carico del sindaco Emiliano non hanno trovato altro cheun cesto natalizio da parte di un gruppo imprenditorialeche era solito regalare appartamenti a prezzi scontatissi-mi,vuol dire che-se non viene fuori altro- il sindaco Emilianorimane una persona per bene,un sindaco che merita con-senso e stima e che farebbe un grosso errore se si lascias-se intimidire da "fuoco amico" per quella sua adesione alprogetto della lista civica nazionale per partecipare allepolitiche del 2013.Bisogna aspettare ora se da Napoli non giunge notizia cheil sindaco De Magistris ha ricevuto ed accettato un vassoiodi sfogliatelle. La politica,quando vuole,sa essere miserabile oltre ogniprevisione.In gioco c'è la lista civica nazionale che fa paura prima an-cora di nascere.Viene data al 20 per cento e ne fanno par-te SEL,Italia dei Valori,sindaci non compromessi con la po-litica di cui vergognarsi,movimenti,associazioni,segmentipoliticizzati di società civile. Per la partitocrazia corrottacazzi amari, altro che cozze pelose.

dallaprima

CORRUZIONE

LE COZZE PELOSE

direttore responsabileAntonlivio Perfetti

Direzione-AmministrazioneVia De Rada, 68 - Cosenza

Telefono 0984.23253

Fax 0984.062646Registro Stampa Tribunale

di Cosenza n.547Fotocomposizione

De Rose, Montalto (Cs)

e-mail: [email protected]

è disponibile gratuitamentesu internet digitando

(http://)www.cosenzaoggi.it

dallaprima

Saverio Zavettieri

dallaprima

Page 3: Cs Oggi N.51-2012

ve,con i congressi,qualcuno cerca di anticipare i tempi in-tuendo che ,da qui a un anno,bisognerà fare i conti con unquadro politico nazionale del tutto nuovo ed esposto a nonpochi rischi.E' il caso del consigliere regionale Mario Maiolo che nellapassata giunta Loiero ha avuto il compito delicatissimo di ge-stire i fondi europei sul cui andamento farebbe bene a con-tinuare ad occuparsene,dal momento che non ci si candidasoltanto per diventare assessori.Il controllo sulla gestio-ne,anzi, è politicamente più rilevante.Come che sia,Maiolo non è preoccupato di come vanno le co-se in Calabria e preferisce parlare di futuro mettendo insie-me giovani ed area urbana in un dibattito affidato alla se-zione giovanile del suo movimento "360" che,verosimilmen-te,vuol significare spaziare in un orizzonte politico di 360gradi.Maiolo deve aver capito che l'aria che tira,con i partiticon un indice di consenso sotto il 5 per cento,non promettenulla di buono e si lancia in avanti per non restare indietro.Il consigliere regionale,amico di Enrico Letta e con una sto-ria cattolico-democristiana alle spalle, parte dal presuppo-sto che i partiti abbiano perso il contatto con la realtà e,quin-di,non percepiscono la domanda politica che viene dal bas-so e dal corpo della società civile che guarda alla politica dal-l'esterno.Il rischio è-mette in guardia Maiolo-che il PD sco-pra con ritardo le variazioni nell'orientamento politico de-gli elettori.La risposta a questo rischio dovrebbe essere l'a-pertura ai giovani non nella vecchia logica della cooptazio-ne dall'alto ma con una concessione reale di spazi decisio-nali sia pure nell'ambito di una dialettica interna al parti-to.Misurarsi,cioè,su problemi reali riconoscendo ai giovanipoteri decisionali.Maiolo è troppo svagato per cadere nella goffaggine del gio-

vanilismo politico ma avverte il pericolo di una rottura ge-nerazionale che farebbe strage dei vecchi apparati e della os-sidata nomenclatura che tiene sotto scacco il partito.Spazio ai giovani,dunque,ma per nonuscire definitivamente dal gioco e percapire come viene prefigurata la clas-se dirigente di domani. Una rispostasecca,da parte dei giovani,potrebbeessere quella che la classe dirigentedi domani dovrebbe essere politica-mente figlia dei bisogni e non dei pri-vilegi e delle clientele ma la realtà hainsegnato e insegna quanto sia faci-le dirlo e quanto sia difficile realiz-zarlo.Al ruolo e al futuro politico deigiovani Maiolo ha voluto innestareanche il problema dell'area urbanae della sua stentata evoluzione.Maiolo porta avanti,da tempo, il pro-getto della "città unica",limitatamen-te a Cosenza e a Rende, ma deve re-gistrare in proposito ritardi e cadu-te d'interesse.Nel mirino,sembra dicapire,c'è il sindaco Occhiuto che nonfa mistero di prediligere uno svilup-po a sud ,estendendo in questa di-rezione, pre-Sila compresa, l'areaurbana con una recuperata e poten-ziata centralità di Cosenza con le suefunzioni di capoluogo di provincia.Un'area urbana che,se an-dasse in porto il servizio navetta ferroviario h24,avrebbe unasua proiezione fino a Paola, destinata a diventare,una volta

realizzato il porto turistico, la Cosenza beach a 15-20 minu-ti di percorrenza ferroviaria.Maiolo lamenta che con la circolare veloce Rende non è sta-

ta tenuta in considerazione,sonomancati i contatti col sindaco, si èpreferito lavorare sui percorsidell'Amaco trascurando il tracciatodella metropolitana che poteva es-sere indicativo.Può darsi ma pertroppo tempo,scomparso Mancini,Rende ha egemonizzato lo sviluppodell'area urbana piegando ogni pro-getto alle sue convenienze,dimenti-cando i bus dell'Amaco fatti seque-strare quando Mancini mise in attola provocazione di portare diretta-mente i bus dell'Amaco all'univer-sità.Non esiste,ancora oggi,un col-legamento stabile h24 fra Rende eCosenza e la circolare veloce volevaovviare anche a questa anomalia chei maligni spiegano come espedienteper impedire che le attrattive diCosenza prevalgano su quelle diRende.Si difendono le rendite di posizioneguadagnate con un fermo edilizio dioltre 25 anni che ha penalizzatoCosenza.Per fortuna le logiche del

vissuto quotidiano non sono quelle della politica dei muni-cipi e dei campanili per cui l'area urbana esiste già e fi-nirà,prima o poi,per travolgere le ultime resistenze.

n. 51 - 24 marzo 2012 3

dallaprima

PD

LE PREOCCUPAZIONI DI MAIOLO

no per il loro operato. Parlare di De Magistris in Calabria è urticante sia a destrache a sinistra.Evocare il suo nome vuol dire richiamare due famose inchieste,"Poseidone" e "Why not", sul malaffare dilagante e sulla gestione criminosa dellaspesa pubblica.I relativi processi non si sono ancora conclusi ma il tanfo di fognaristagna nei palazzi regionali della spesa pubblica e si spera che qualcuno paghi,inmaniera esemplare.Oggi De Magistris non fa più parte della magistratura.Ha dovuto lasciare, con grande sofferenza, rompendotraumaticamente una continuità familiare in magistra-tura che parte dal suo bisnonno. Passando a impegnarsiin politica ha raccolto, nelle file dell'IDV, più consensidi quanti gli venivano accreditati,per essere eletto alparlamento europeo.Ma a Strasburgo è rimasto pocoperché a Napoli si doveva eleggere il sindaco e DeMagistris voleva essere della partita.E' andata come èandata e ancora oggi ci si chiede come abbia fatto aconquistare,contro le resistenze della partitocrazia ege-mone, il consenso e la fiducia dei napoletani,afflitti damille problemi e rassegnati a un ceto politico corrottoe incapace,con una immagine esterna devastata dalla gestione dei rifiuti e dallostrapotere della camorra.La conferma di questo consenso viene oggi dalla classi-fica fatta dalla Datamonitor e relativa al secondo semestre 2011.De Magistris è primo col 69,8 dei consensi ed ha dietro di sé il sindaco di Verona,Tosi66,1%,e quello di Torino,Fassino 64,8 %.De Magistris,che ha rinunciato ai rilevanti appannaggi economici di parlamentareeuropeo per fare il sindaco con una modestissima indennità al confronto,lavoraad un progetto ambiziosissimo che è quello di restituire a Napoli il ruolo di capi-tale del Mezzogiorno e di grande metropoli del Mediterraneo.Ecco perché il suolavoro di sindaco deve interessare tutti i meridionali interessati ad un recuperoculturale di grande prestigio cui innestare un ruolo politico da svolgere a livelloeuropeo.

CLASSIFICHE

DE MAGISTRIS PRIMO

Mario Maiolo

dallaprima

C'è un crescente interesse nei confronti della pre-Sila e questo spiega il susseguirsi di incontriper razionalizzare e migliorare i collegamenti col capoluogo.Il sindaco Occhiuto e il presiden-te dell'Amaco Cribari hanno partecipato all'incontro che si è tenuto a Rovito dove il circolo delPD ha promosso un confronto sul ruolo del trasporto locale nei collegamenti della pre-Sila conl'area urbana.La discussione l'ha introdotta il sindaco di Rovito,Felice D'Alessandro, mettendoin evidenza le interdipendenze che legano la pre-Sila all'area urbana e la necessità di ripensa-

re il trasporto pubblico superando le rigidità diun muncipalismo asfittico e desueto,chiuso neisuoi confini,che non tiene conto dell'evoluzioneculturale delle popolazioni.Da parte suaOcchiuto,riconoscendo la necessità di migliorarei collegamenti,ha collocato questa necessità in unalogica di sviluppo a sud che è una ulteriore con-ferma di un ostentato disinteresse per l'area delCampagnano.E' pur vero che la circolare velocenon ha trovato nel "principato" di Rende felice ac-coglienza ma alla base di tutto c'è,da parte diOcchiuto, la convinzione che bisogna lavorare peruno sviluppo a sud dell'area urbana,rivalutando

la centralità di Cosenza.Anche Giacomo Mancini sindaco era maturata la convinzione che il solo sviluppo in dire-zione nord squilibrava la centralità del capoluogo e ne impoveriva sempre più la partestorica ma per Mancini Cosenza finiva all'Unical ed anche il "principato",in una logica diarea urbana,era portatore di valore aggiunto.Per tornare al trasporto pubblico nell'areaurbana,pre-Sila compresa, il diritto alla mobilità del cittadino ,che tutti riconoscono, siscontra con i dati di fatto che i bus dell'Amaco non raggiungono l'università,che la cir-colare veloce non ha il gradimento del "principato" e che la domenica il diritto alla mobi-lità è sospeso perché i bus di linea del trasporto pubblico pagato dalla Regione restanofermi.Il perché nessuno lo ha spiegato.I soliti maligni sostengono che è un regalo dellapolitica ai concessionari. La domenica il diritto alla mobilità resta a casa.

TRASPORTI

SI GUARDA ALLA PRE-SILA

Luigi De Magistris

Page 4: Cs Oggi N.51-2012

Abbiamo devoluto parte dei nostri emolumenti da consiglieri comunali percostruire un piccolo montacarichi che permetta a Natalia, una bimba disabi-le costretta su carrozzella, di poter liberamente entrare e uscire da casa pro-pria. Lo scrive in una nota "La migliore Cosenza di sempre", il gruppo che fa rife-rimento ad Enzo Paolini.Natalia ha 8 anni e fino a oggi faceva una gran fatica a uscire di casa percolpa di alcuni gradini posti all'ingresso dello stabile popolare dove vive consua madre in via Popilia. Del caso se ne era occupato per primo GiovanniCipparrone segnalando la cosa all'assessore De Rosa: "mi ha scritto una let-tera molto garbata - dice Cipparrone - nella quale però ammetteva tutta lasua impotenza sia nel riuscire a garantire l'accompagnamento scolastico, sianello smuovere l'Aterp sui lavori da fare allo stabile dove vive la piccola".Un tipo di risposta che la mamma di Natalia conosce fin troppo bene. Intantoil tempo passava e nella donna cresceva sempre più la paura di vedere suafiglia non poter crescere come tutti gli altri bambini."Non potevamo rimanere con le mani in mano - dice Cipparone - per questoho coinvolto Paolini il quale, dopo aver incontrato la piccola, ha convocato ilgruppo e ha detto che se non riuscivamo a risolvere la situazione, tanto vale-va lasciare ad altri il nostro posto in consiglio comunale".Da qui l'idea di Paolini di devolvere parte dei compensi che ciascun consi-gliere riceve per la propria attività in consiglio. "Quando ho visto la situa-zione coi miei occhi - dice Paolini - e cioè che bastava un piccolo montacari-chi per permettere alla piccola di uscire di casa, mi sono detto che tutto quel-lo che facciamo, tutte le parole che spendiamo non valgono un fico secco senon riuscivamo a risolvere il problema. E che i soldi che la comunità ci dà perla nostra attività di consiglieri, non sono soldi che meritiamo".Per il progetto è stata contattata una ditta specializzata in questo tipo dilavori. Poche ore di lavoro sono stati sufficienti per abbattere un'odiosa bar-riera architettonica. "Inutile sottolineare - continuano i consiglieri - cheabbiamo fatto un lavoro di supplenza rispetto a quello che di norma tocca achi amministra la città. Non dovrebbe esistere burocrazia che tenga quando sinega un diritto quale quello all'infanzia. Si potrebbe aprire un lungo dibat-tito, ma oggi non è il momento. Adesso è un momento di gioia pensando allapiccola Natalia e al fatto che d'ora in avanti potrà vivere una vita migliore,senza più essere prigioniera in casa propria.L'unico auspicio è che l'amministrazione adesso si occupi del servizio diaccompagnamento. Basterebbe un mezzo dotato di pedana per far scendere esalire la carrozzina. Ma Natalia e sua madre possono stare tranquilli: sel'amministrazione non si adopererà vorrà dire che anche stavolta saremo noia ingegnarci per trovare una soluzione".

La Migliore Cosenza di sempre

4

PALAZZO DEI BRUZI

BISOGNA PENSAREANCHE A LORO

n. 51 - 24 marzo 2012

Non se ne era accorto nessuno ma purtroppo è vero. A Cosenza non c'è una sola stra-da che sia intitolata ad una donna, a meno che non si voglia considerare l'ex vialedella Regina, oggi via Frugiuele, dedicato alla regina in quanto donna. E' pur veroche l'assenza di strade che portino nomi femminili di persé non è sufficiente per sostenere che le amministrazionisuccedutesi alla guida del Comune soffrissero di maschi-lismo. Tutta la cultura meridionale è maschilista ed èanche per questo che diventa più propriamente sub-cul-tura. In tale contesto si inserisce ora l'iniziativa di MariaLucente, consigliere comunale del PSE, che pone il pro-blema di rimediare al vuoto femminile nella toponoma-stica, proponendo di dedicare tre strade ad una donnacalabrese, ad una donna che abbia avuto rilievo naziona-le e ad una donna che abbia avuto rilievo internazionale.La giunta presieduta da Mario Occhiuto esprime signifi-cative presenze femminili, per cui non dovrebbe trovare ostacoli la richiesta di MariaLucente.

FIERA DI SAN GIUSEPPE - C’È CHI CHIEDE IL BISA quanto pare non si registrano voci discordi sul risultato positivo della Fiera di SanGiuseppe nella nuova dislocazione lungo Viale Mancini. Rimane la polemica,tuttaculturale, sui valori e significati tradizionali che la Fiera ha sempre avuto. La Fierarisale nei secoli e nasce come tipica occasione di commercio e di scambi in una eco-nomia marcatamente agricola. Il suo habitat è la Cosenza di allora,quindi il CentroStorico mentre il mercato degli animali si svolgeva lungo le rive del Crati e delBusento.Con queste caratteristiche è arrivata ai giorni nostri.Battista Sangineto,raffi-nato cultore delle tradizioni popolari, intervenendo sul Quotidiano, ha opportuna-mente messo in evidenza le caratteristiche popolari e folcloristiche della Fiera, attri-buendo valore sostanziale anche agli umori ed agli afrori che connotano la Fiera.Anche la confusione e il pigia pigia, in questa let-tura, diventano fortemente connotative. Persino ilfurto dei portafogli appartengono alla tradizionedella Fiera.Nella versione del sindaco Occhiuto la Fiera, lungoViale Mancini,diventa un mega mercatino rionaleche si sviluppa lungo un asse che va da PiazzaMancini fino alla "sottoelevata" se non oltre.Volendo, la si può allungare fino a Viale Principeoltre il Campagnano, se il "principato" la prende amale. Ma è un'altra cosa. Dopo di che i numerisono a favore della scelta fatta. Oltre 100 mila visitatori, triplicati gli incassi delComune come gli incassi degli espositori. Al punto che al sindaco sarebbe stata fattarichiesta di un San Giuseppe bis, a prescindere dal calendario.All'inizio dell'estatela data indicata. Tutto può essere e sia Occhiuto, sia Orsomarso possono compiacersie rilasciare pagelle.Se vogliono, però, dedicarsi a cose più serie e a grandi eventi commerciali,mettes-sero mano al quartiere fieristico il cui progetto, partito 20 anni fa, non si sa in qualicassetti sia finito. L'urbanista Occhiuto e il giovane statista Orsomarso si misurinocon progetti di ben altro rilievo come il quartire fieristico. Spostare bancarelle,mostaccioli, piatti, vimini e fiori da una parte all'altra della città non è una opera-zione di svolta nella vita economica della città. E' soltanto un adeguamento ai tempiche ognuno è libero di valutare secondo le proprie sensibilità.

Vetrine iilluminateSE OCCHIUTO SI RIFÀ A MANCINIA margine della Fiera di S.Giuseppe il sindaco Mario Occhiuto si è lamentato dellanon partecipazione dei negozi di Corso Mazzini e di Via Montesanto all'evento fie-ristico.Vetrine spente e saracinesche abbassate.La cosanon dovrebbe stupire più di tanto dal momento che ilcommercio cittadino è ben consapevole del contraccolpoche subisce nei giorni della Fiera.Ma Occhiuto non si ras-segna e medita come stimolare ed ottenere,al di là dellaFiera,un maggiore impegno dei commercianti di CorsoMazzini e Via Montesanto a rendere più attraente e acco-gliente la città.Una prima misura sarebbe la decisione diriconoscere ai locali a piano strada soltanto la destina-zione ad esclusivo uso commerciale.E poi Occhiuto vor-rebbe le vetrine illuminate.Giacomo Mancini aveva lostesso problema,ai tempi in cui a Cosenza vigeva il "copri-fuoco",la criminalità occupava la scena e alle 8 di sera la città si spegneva.Mancinichiese ai commercianti di lasciare illuminate le vetrine per tutta la notte,offrendo incambio il pagamento delle bollette Enel,sotto forma di contributo. Bastò l'offerta,icommercianti capirono,il sindaco era autorevole e le vetrine restarono accese anchedopo le 8 di sera.

GIRO IN CITTÀ

Maria Lucente

Mario Occhiuto

dallaprima