Cronache Di Gusto - Cantine Aperte 2010 - TENUTA DI FESSINA

8
E di nuovo wine day. Ed in Sicilia venti cantine aprono le porte al popolo di appassionati e profani. A dispetto del numero la diciassetti- ma edizione si annuncia sotto i migliori auspici. Nuove cantine che si affacciano sul versante dell'ac- coglienza e altre, alcune molto note, che dopo alcuni anni, tornano ad essere protagoniste di questa gior- nata, l'ultima domenica di maggio, che ormai è un appuntamento fisso per i winelovers di tutta Italia.Fa bene il Movimento del Turismo del vino a non molla- re la presa su un evento che, malgrado qualche criti- ca, aiuta ad avvicinare molta gente al mondo di Bacco. La cultura del vino - è inutile nasconderlo - da noi difetta. In tutto il Paese ci sono ampi margini di crescita, in Sicilia siamo ancora all'anno zero. Provate a verificare quanti locali, trattorie o pizzerie, hanno calici adeguati per un buon bicchiere di vino. Per non parlare delle carte dei vini, pressoché inesi- stenti, o della mancanza di locali adeguati dove conservare le bottiglie. Ed allora bentornate Cantine aperte. Continua a pag.2 Supplemento al numero 167 del 27.5.2010 di www.cronachedigusto.it settimanale on line di enogastronomia Direttore Fabrizio Carrera Da sinistra a destra e dall’alto in basso: Wiebke Petersen (Donnafugata) - Carmelo Nicosia (Cantine Nicosia) - Rosario Puglia (Cantine Don Saro) - Federico Curtaz (enologo Tenuta di Fessina) Luisa Scilio (Scilio Vini) - Salvatore La Lumia (Tenuta Barone La Lumia) - Letizia Russo (Feudoarancio) - Francesca Planeta (Planeta) - Elio Savoca (Tenute Gigliotto ) - Patricia Mejia (Caruso e Minini) Alberto Buratto (Baglio di Pianetto) - Marco Calcaterra (Avide) - Antonio Cufari (Feudo Principi di Butera) - Rodolfo Cosentini (Azienda agricola Cosentini) - Ilia Asturi (Florio - Duca di Salaparuta) - Massimo de Gregorio (Cantine Marchesi de Gregorio) - Vincenzo Gandolfo (Cantina Barone Gandolfo di San Giuseppe) - Daniela Vecchio (Etna Wine) - Giuseppe Benanti (Benanti) I volti di Cantine aperte Che non sia un’abbuffata di Fabrizio Carrera Torna il wine day e 20 aziende siciliane aprono le porte a visitatori e appassionati Ecco la mappa provincia per provincia P AGINE 2-3

Transcript of Cronache Di Gusto - Cantine Aperte 2010 - TENUTA DI FESSINA

Page 1: Cronache Di Gusto - Cantine Aperte 2010 - TENUTA DI FESSINA

E’ di nuovo wine day. Ed in Sicilia venti cantineaprono le porte al popolo di appassionati eprofani. A dispetto del numero la diciassetti-

ma edizione si annuncia sotto i migliori auspici.Nuove cantine che si affacciano sul versante dell'ac-coglienza e altre,alcune molto note,che dopo alcunianni, tornano ad essere protagoniste di questa gior-nata, l'ultima domenica di maggio, che ormai è unappuntamento fisso per i winelovers di tutta Italia.Fabene il Movimento del Turismo del vino a non molla-re la presa su un evento che, malgrado qualche criti-ca, aiuta ad avvicinare molta gente al mondo diBacco.La cultura del vino - è inutile nasconderlo - danoi difetta. In tutto il Paese ci sono ampi margini dicrescita,in Sicilia siamo ancora all'anno zero.Provatea verificare quanti locali, trattorie o pizzerie, hannocalici adeguati per un buon bicchiere di vino.Per non parlare delle carte dei vini, pressoché inesi-stenti, o della mancanza di locali adeguati doveconservare le bottiglie.Ed allora bentornate Cantine aperte.

Continua a pag.2

Supplemento al numero 167 del 27.5.2010 di www.cronachedigusto.it settimanale on line di enogastronomia Direttore Fabrizio Carrera

Da sinistra a destra e dall’alto in basso: Wiebke Petersen (Donnafugata) - Carmelo Nicosia (Cantine Nicosia) - Rosario Puglia (Cantine Don Saro) - Federico Curtaz (enologo Tenuta di Fessina) Luisa Scilio (Scilio Vini) - Salvatore La Lumia (Tenuta Barone La Lumia) - Letizia Russo (Feudoarancio) - Francesca Planeta (Planeta) - Elio Savoca (Tenute Gigliotto ) - Patricia Mejia (Caruso e Minini) Alberto Buratto (Baglio di Pianetto) - Marco Calcaterra (Avide) - Antonio Cufari (Feudo Principi di Butera) - Rodolfo Cosentini (Azienda agricola Cosentini) - Ilia Asturi (Florio - Duca di Salaparuta) -Massimo de Gregorio (Cantine Marchesi de Gregorio) - Vincenzo Gandolfo (Cantina Barone Gandolfo di San Giuseppe) - Daniela Vecchio (Etna Wine) - Giuseppe Benanti (Benanti)

I volti di Cantine aperte

Che non sia un’abbuffata

di Fabrizio Carrera

Torna il wine day e 20 aziendesiciliane aprono le porte a visitatori e appassionati Ecco la mappa provincia per provincia

PAGINE 2-3

Page 2: Cronache Di Gusto - Cantine Aperte 2010 - TENUTA DI FESSINA

2 supplemento al numero 167 del 27.5.2010

Elizabeth Scilio, presidente siciliana del Movimento turismo del vino, detta le regole: “Dobbiamo mettere incontatto i produttori con i consumatori. Cantine apertenon serve a vendere il vino ma a farlo conoscere”

E lizabeth EllisScilio, è lei laguida del

Movimento turismodel vino in Sicilia, ladelegata siculo-mal-tese che con entusia-smo porta avantiogni manifestazione,ogni evento che lamanifestazione pro-muove dalle vendem-mie, alle feste estive,passando per le visitenatalizie.Perché Elizabeth Scilio almondo in cui ha scelto di vive-re, alla Sicilia dei vigneti, aLinguaglossa, alle pendicidell’Etna ci crede davvero. Perlei nulla va lasciato al caso,parla di accoglienza e anzi ècontrariata dall’atteggiamentodi chi fa visita alla sua aziendae non prende nella giusta con-siderazione il fatto che i vigne-ti e la produzione di vino fannoparte a pieno titolo della cultu-ra e dell’economia siciliana.

Signora Scilio, qual è lo spiri-to di Cantine aperte?“Mettere in stretto contatto iproduttori con i consumatori.L’errore che più spesso si com-mette, invece, è quello di cre-dere che i nostri unici interlo-cutori siano i buyer, quelli cheacquistano il vino”.

E invece?“Invece il vino lo compra la

genteed è dallagente che dobbiamofarci conoscere. Ci trovia-mo davanti ad un pubbli-co sempre più consape-vole ed esigente, dobbia-mo essere in grado distare al passo”.

Insomma, lei lo considera unmomento educativo.“È una giornata di festa allaquale possono prendere parteanche i bambini.L’educazione al bere, a mioavviso, deve cominciare presto.E poi molti giovani non sannoneppure da dove viene il vino.Frequentando le nostre azien-de possono scoprire che il vinoviene da un acino d’uva”.

Che benefici hanno le azien-de che partecipano a Cantineaperte?“Tra i curiosi ci sono anche persone

moltoqualificate.Con gli anni sonovenuti a trovarci anche molticlienti diventati successiva-mente fissi. E poi è un volanoper il territorio circostante”.

Le novità di quest’anno?“L’aumento delle aziende: sonopiù dell’anno scorso, segno chea questo progetto non solo sicontinua a credere ma aumen-ta il consenso da parte deglialtri produttori”.

E poi?“Poi ci sono le conferme: l’ac-coglienza deve essere sempreperfetta, l’enoturista deve sen-

tirsia pro-prio agio.Deve essereaccolto inmodo garbato,seguito nel girodella cantina.Sono tutte caratteristiche cheil Movimento ci insegna. Maserve rispetto reciproco, ancheda parte degli ospiti”.

Perché piace Cantine aperte?“Perché con manifestazionicome questa danno l’occasio-

ne,a chi non lo fanormalmente, di

andare in luoghi particolari,dove non sempre si va sponta-neamente. E poi perchéaumenta la curiosità, soprat-tutto fra i giovani, di conoscerein modo approfondito quelloche si trova nei loro piatti e neiloro bicchieri”.

Marco Volpe

Marchesi De GregorioC.da SirignanoMONREALE (PA)

Cantine FlorioVia V. Florio,1MARSALA (TP)

Caruso & MininiVia Salemi, 3MARSALA (TP)

DonnafugataVia S. Lipari, 18MARSALA (TP)

Feudo ArancioC.da Portella MisilbesiSAMBUCA DI SICILIA (AG)

Azienda Agricola PlanetaC.da UlmoSAMBUCA DI SICILIA (AG)

Baglio di PianettoVia Francia snS. CRISTINA GELA (PA)

Cantine Duca diSalaparutaVia Nazionale s.s. 113, 27CASTELDACCIA (PA)

Gigliotto TenuteS.S.117 bis Km 60PIAZZA ARMERINA (CT)

Feudo Principi di ButeraC.da Deliella - BUTERA (CL)

Tenuta Barone La LumiaC.da Pozzillo - LICATA (AG)

Avide VinicolaC.da Mastrella, 346COMISO

Cantina Barone Gandolfodi San GiuseppeStrada San Domenico, 5SIRACUSA

Azienda Vinicola BenantiVia Garibaldi, 361VIAGRANDE (CT)

Tenuta Scilio di Valle Galfina C.da Arrigo - Zafferana Km 2LINGUAGLOSSA (CT)

Cantine Don SaroC.da Arrigo LINGUAGLOSSA (CT)

NicosiaVia Capuana snTRECASTAGNI (CT)

Azienda CosentiniVia Etna, 9S. VENERINA (CT)

Azienda AgrituristicaEtna WineS.S. 120 Km 191+900CASTIGLIONE DI SICILIA (CT)

Tenuta FessinaC.da Rovittello, Via Nazionale S.S. 120, 22CASTIGLIONE DI SICILIA (CT)

“Cantine aperte? In poche esemplici parole, richiama lanaturalità di una giornataall’aria aperta, la naturalez-za di un gesto come bereun buon bicchiere di vino, ilrispetto per la natura chetutti i soci Mtv fanno pro-prio da sempre e la genui-nità dei prodotti dellanostra terra. Senza dimenti-care l'invito al bere consa-pevole rivolto a tutti gli

appassionati, soprattutto alpubblico più giovane".Parola di Chiara Lungarotti,presidente del Movimentoturismo del vino che per-metterà l’apertura al pub-blico di novecento cantinein tutta Italia, pronte adaccogliere visitatori eappassionati.“Favorendo una sempremaggiore conoscenza delvino direttamente nei luo-

ghi di produzione - spiegaLungarotti - si permetteuna maggiore consapevo-lezza di ciò che si beve e dicome si deve bere pergustare a pieno il vino intutta sicurezza. Il Movi-mento turismo del vinopersegue questo obiettivoe continuerà a farlo concrescente convinzione peril futuro, anche in conside-razione del fatto che, come

dimostrano chiaramente idati dell’ultima edizione diCantine aperte dello scorsoanno (un milione di visita-tori in tutta Italia, ndr), i turi-sti del vino sono semprepiù i giovani e le donne”.E la Sicilia? "La Sicilia è unaregione talmente belladove l'aspetto enogastro-nomico può essere un'ulte-riore sfaccettatura positivadi una terra meravigliosa".

Il vino che incontra la natura>>> >>>

“La parola d’ordine è accoglienza”

Elizabeth Ellis Scilio e il marito Giovanni

In questo momento in cui gli indicatori economici nonfanno stare allegri i produttori del vino, ogni occasione èbuona per rimboccarsi le maniche. Aprire i cancelli, spalan-care le porte delle cantine,e soprattutto stappare le bottiglieda poter offrire ai visitatori. Speriamo solo che quella delWine Day non sia solo un'occasione per cercare un'abbuffa-ta di prodotti tipici fuori porta accompagnata da vino avolontà. Sarebbe un errore da matita blu che le aziendedevono evitare assolutamente. Anche il pubblico di questagiornata va selezionato, va motivato e va accompagnatonella visita in cantina.Non ci sfugge infine che quasi la metà delle cantine cheaprono i battenti si trovano sull'Etna. Un'ulteriore confermadella vivacità di questo pezzo di Sicilia che non smette distupirci. Chi vorrà, in questo caso, potrà godere di una bellavista sul vulcano sorseggiando un po' di vino, magari sottoil sole.Tutto possibile, in Sicilia. Fabrizio Carrera

Segue dalla prima

Page 3: Cronache Di Gusto - Cantine Aperte 2010 - TENUTA DI FESSINA

Si aprono i portoni di venti aziendesiciliane per la diciassettesima edi-zione di Cantine aperte. Molte le

novità e le sorprese organizzate per i visi-tatori, che sempre più numerosi affollanole case vinicole per conoscere a fondo ilvino siciliano. Dall’Etna a Marsala, le canti-ne aderenti al Movimento Turismo delVino, propongono attività di ogni tipoche abbinano il piacere di stare insiemealla conoscenza del vino. Le case vinicolesiciliane propongono degustazioni gui-date, visite in cantina e passeggiate lungoi filari, ma non solo, molte aziende hannoprevisto una serie di attività originali perallietare gli ospiti senza dimenticare ilgusto ed il divertimento e pranzi neiristoranti offrendo dei menu speciali perl'occasione.Una passeggiata lungo i viottoli dellatenuta sul dorso degli asinelli è quantopropone la casa vinicola Don Saro, che perl’occasione allieta i partecipanti con ungruppo di musica folk. L’abbinamentomusica, vino e formaggi, è invece oggettodi un laboratorio organizzato dall’aziendaDonnafugata, per il quale è prevista unadegustazione guidata. Sempre la stessaazienda dedicherà ampio spazio alla lettu-ra con un angolo del baglio riservato allaconsultazione di alcuni volumi messi adisposizione dalla libreria Giunti.All’insegna del contatto con la natura è

invece la giornata organizzata da Planeta,che prevede una passeggiata sul lagoArancio, all’interno della tenuta, attraversoil Sentiero Natura La Segreta di recenteapertura al pubblico.Molte aziende hanno in programma didare voce al risparmio energetico, conalcune presentazioni dei pannelli fotovol-taici di Enel Green Power, che per l’occa-sione ha stretto una collaborazione con ilMovimento Turismo del Vino. Le cantinespiegano come funziona il processo dicreazione e consumo di energia pulita.

Ci sono realtà poi, che dell’ac-coglienza hanno fatto il fioreall’occhiello tutto l’anno, e nonsolo durante Cantine Aperte. Èil caso di Nicosia, che ha recen-temente ottenuto il bollinobell’Accoglienza coi Fiocchi ed il relativoCertificato di conformità, rilasciato dalMovimento Turismo del Vino. La cantinapropone per l’occasione minicorsi didegustazione sul vino, guidati dai maestriassaggiatori Onav, ed inaugura inoltrequel giorno il Club degli amici, un circolo

dedicato agli enoappassionati,per mettere in comune attività edinformazioni sul nettare di Bacco.Duca di Salaparuta e Florio, hannoinvece puntato sulla valorizzazio-ne dei loro vini attraverso degu-stazioni di prodotti Slow Food.Così, mentre a Marsala, in casaFlorio si possono gustare torroni,pane, formaggi e miele della zonadel trapanese, in casa Duca diSalaparuta si assaggiano la provo-la ed il suino nero dei Nebrodi, laprovola delle Madonie, e moltealtre specialità locali.Spazio alle auto d’epoca perl’azienda Marchesi de Gregorio,che ha in programma la visita e lasosta in azienda di un gruppo dimagnifiche ed antiche automobi-li, del calibro di Bugatti, Fiat 508,Balilla, Jaguar e Austin.Ma non solo, grande spazio èstato dato anche ai più piccoli,poiché molte cantine hanno deci-

so di proporre attività rivolte ai bambini,affinchè il divertimento sia assicurato pertutta la famiglia. Etna wine, ad esempio,inaugura la giornata con il lancio di aquilo-ni e con un parco giochi. AncheDonnafugata e Tenute Gigliotto riservanoun’area giochi con attività di animazione.

Laura Di Trapani

3supplemento al numero 167 del 27.5.2010

Degustazioni e visite guidate, passeggiate lungo i filari: ecco alcune delle attività organizzate dalle aziende che partecipano alla manifestazione

Vigneto che si

affaccia sul

lago Arancio

Una domenica in cantina

Page 4: Cronache Di Gusto - Cantine Aperte 2010 - TENUTA DI FESSINA

4 supplemento al numero 167 del 27.5.2010

Non tutti quelli che varcano l’ingresso di una cantina conoscono il vino e il suo mondo.Ecco perché in questa pagina viproponiamo una sorta di glossario delle parole chiave percapire meglio cosa succede invigna e in cantina. Con unaguida d’eccezione, l’enologo siciliano Vincenzo Bambina.Parole e significati per orientare il visitatore.

cidità: Uno dei quattrogusti fondamentali. La si

riconosce per la sensazione di fre-schezza che dà alla bocca.Importante per i vini bianchi per-ché li caratterizza. Deve essere benintegrata con le altre sensazioni e inequilibrio. Se troppo bassa il vinorisulta piatto.Se eccessiva,dà la sen-sazione sgradevole del frutto acer-bo. I vini siciliani hanno acidità ten-denzialmente bassa quando colti-vati in ambienti troppo caldi. Ma visono microzone dove le uve dannoal vino una buona freschezza. Unabuona acidità disseta, dà bevibilità.

Alcol: Deve essere moderato per-ché appesantisce e al vino dà scar-sa bevibilità. Dal punto di vistaorganolettica dà sensazioni non digusto ma pseudo-sensazioni tattili,di calore e dolcezza. Se è spropor-zionato nei contenuti la sensazionedi alcol sfocia nell'amaro.Un tempoin Sicilia si facevano vini molto con-centrati di alcol. Oggi assume unruolo meno importante nel vino.

Anidride solforosa: E’ un conser-vante che ha diverse azioni sulvino. Va ad interrompere l’attività dialcuni lieviti e batteri indigeni delmosto/vino. E’ anche un antiossi-dante perché protegge il vino dal-l’azione dell’ossigeno.

Armonia: Il vino,come in una gran-de composizione musicale, deveessere armonico, non ci devonoessere note stonate.

Annata: Ogni annata è diversa dal-l'altra. A parità di vitigno di vino eazienda il vino dell'anno successivopuò essere diverso, per esempio acausa dell'andamento climatico.

arbatelle: Piccola piantinadi vite che si mette a dimoraquando si realizza l'impian-

to del vigneto.

Barrique: Termine francese chedistingue un contenitore di capaci-tà di 225 litri utilizzata per la fer-mentazione e l'invecchiamento del

vino. In Sicilia finalmente se necomincia a farne meno uso. Perchéi vini siciliani delle zone più caldedove l'uva matura in modo eccel-lente, non ha bisogno di barrique.Ci sono zone dove serve fare fer-mentare il vino in barrique, peralcuni è il caso del NerelloMascalese dell'Etna, per altri Nerod'Avola dell'entroterra, di zone piùfredde,come la zona di Regaleali,diCamporeale e Contessa Entellina.Nel vino i profumi che rilascia labarrique devono sentirsi in manieradiscreta.

Biologico e biodinamico: Sonometodiche di produzione che pre-vedono l'ottenimento del vinosenza ricorrere all'utilizzo di sostan-ze chimiche di sintesi nella coltiva-zione della vite e interventi limitatidell’uomo in cantina.

olore: Da considerarsi fon-damentale. Il vino si beveprima con gli occhi. Deve

essere brillante, vivace e con tonali-tà intense e con una giusta intensi-tà. Nei vini rossi se vi sono tonalitàaranciate queste indicano che ilvino è in evoluzione o comunquescadente perché deriva da ambien-ti caldi o da una tipologia di vinifica-zione inadeguate.

Cordone speronato: Sistema dipotatura della vite, corto, consentedi avere una produzione di uvaequilibrata, e omogeneità di matu-razione. Sistema più facilmentemeccanizzabile. In Sicilia, per modae per imitare altre regione vinicole,si diceva che fosse il miglior sistemadi potatura per fare qualità. Unsistema invece che sull'Isola non èideale,ma preferibile è il tradiziona-le sistema a Guyot, più adattabile aterreni con scarsa fertilità e a zonecollinari siccitose, ma anche piùadatto per alcune varietà. Il cordo-ne speronato in Sicilia non vienepraticato bene, poiché tradizional-mente i viticultori sono abituati apotare a Guyot e incontra la resi-stenza psicologica del “Non puoti-smo”,tipico della mentalità Siciliana:il “non si può fare”.

Corpo: Indica la struttura gustativadel vino. Insieme di alcol,glicerina esostanze estrattive. I vini che hannocorpo sono quelli muscolosi “pale-strati”,prodotti per andare alle com-petizioni. Purtroppo in Sicilia sonostati molto diffusi. I vini “patatosi”o“marmellatosi”, stancano. Mentre ivini devono essere equilibrati. Ilcorpo del vino va paragonato alcorpo delle donne, deve essere

armonioso.

leganza: Viene dall'uva cheè il risultato espressivo di un

territorio di una zona e dell'inter-pretazione che il produttore dà aquel territorio. Purtroppo in Siciliaper troppo tempo, si sono fatti vinida competizione, corposi. Invecebasta scegliere bene territorio euve perché i vini eleganti venganoda soli.

inezza: Indica la delicatezzanei vini. Un vino fine non è

mai rustico,mai scorbutico.La finez-za deve essere presente non deveessere sinonimo di debolezza distruttura del vino o indice di pococorpo. La sostanza non è la formama il contenuto.

Franchezza: Aspetto importantis-simo di un vino.È l'assenza di profu-mi e odori positivi o negativi estra-nei al vino.I francesi hanno comuni-cato in modo sbagliato l'idea che lepuzze nei vini potessero far partedell'aspetto genetico organoletticoe di tipologia di appartenenza delvino. Invece un vino deve esserepulito al naso. Netto, schietto.Spesso un vino non è franco per lapresenza di profumi eccessivi,negativi. Un odore diffuso che infi-cia la franchezza, è il tipico odore dicavallo sudato.

licerina: Sostanze estratti-va del vino. Si origina inseguito alla fermentazione

alcolica.La si riconosce dagli archet-ti che si formano nel bicchiere agi-tando il vino. Se sono più numerosie stretti allora il vino è ricco in glice-rina.

ntensità: E' cromatica,aromati-ca e gustativa. Sono tutti quei

profumi e gusti che devono avereuna certa presenza. E più si ricono-scono odori, profumi e sapori, più ilvino è intenso.I vini siciliani si distin-guono spesso per una buonaintensità.

impidezza: Parametro fon-damentale. Un vino torbido

indica un vino malato o da cattivafiltrazione.

alolattica:Fermentazione battericache trasforma l'acido

malico in lattico. Si ricorre a questotipo di fermentazione per i vinirossi. Poiché l'acido malico che silegherebbe ai tannini provoche-rebbe un esaltazione negativa deidue gusti. L'acido malico è molto

forte, aggressivo, è l'acidità dellamela verde. Mentre il lattico è mor-bido e dolce. Quindi questo tipo difermentazione ha lo scopo diabbassare naturalmente l'acidità.

Mineralità: E' una sensazione olfat-tiva, la cui evoluzione migliore egradevole, quella che dà sentore dipetrolato, di cherosene. Ricordaanche la lava, la pietra focaia, la sal-sedine. Sensazione che si puòriscontrare in bianchi non di prontabeva ma un po' più longevi.È diffu-so il preconcetto che non si possa-no creare vini bianchi minerali eche il vino bianco da bersi è quellodi gennaio. Una mentalità che pur-troppo risulta castrante per la vitadi un vino bianco.

Morbidezza: Deve esserci ma noneccessiva altrimenti diventa stuc-chevole. Generalmente non aven-do spigolature, equilibrio, nonavendo eccessi di tannino o diamaro,di dolce,è un vino con tanni-ni ben evoluti, ben affinati.

Mosto: succo d'uva ottenuto dallaspremitura dell'uva

ssidazione: Il nemicoprincipale del vino è l'ossi-

geno, insieme a sbalzi termici erumori. L'ossigeno brucia e neutra-lizza gli aromi,demolisce le moleco-le odorose e coloranti.Per esempio,un vino rosso violetto se si ossidadiventa aranciato, marrone. Ma nelMarsala, unico caso, l’ossidazione èun bene ed è fondamentale perdare longevità al vino.

Organolettico: Insieme dell'aspet-to visivo, olfattivo, gustativo delvino.

aglierino: Termine cromati-co che indica il colore gialloriconducibile alla paglia.

Tenue non molto intenso. Colorecon riflessi verdognoli.

Persistenza: Aspetto gustativo delvino, aspetto di masticabilità delvino. Per sentirla bisogna masticarecome se si avesse qualcosa inbocca. Più è lunga la sensazionedi masticabilità più il vino è persi-stente.

ualità: L'insieme dellecaratteristiche organoletti-che che sono frutto di un

territorio, terreno, clima, tecnicheculturali e interpretazione che si dadi questo insieme di fattori.Non esi-ste una qualità assoluta,ma relativa.Ogni microzona può dare una qua-

lità diversa. Si deve parlare di zona.Le zone hanno fatto grandi il vino,sipensi alla Francia.

etrogusto: Insieme di sen-sazioni che rimangonodopo aver deglutito il vino.È

olfattivo e gustativo. Sensazioniretro olfattive, sono quegli aromiche dalla gola salgono e stimolanola mucosa olfattiva.

apidità. Caratteristica chenei vini bianchi conferisce labevibilità. La sapidità porta

a bere un secondo bicchiere, per-ché fa salivare la bocca . Il calcio edil potassio permettono di averequesta sapidità che poi evolvendodanno la mineralità.

annini: Insieme di sostanzeche compongono la struttu-ra fenolica del vino rosso.

Organoletticamente parlando,ricordano in bocca le “zorbe” pocomature. Dal punto di vista chimicola molecola del tannino, carica elet-trica negativa, legandosi alla ptiali-na, enzima della saliva, di caricapositiva, neutralizza il potere di sali-vazione. Quando un vino è moltotannico può essere che derivi dauva poco matura o proveniente datecniche estrattive esasperate. I vinimorbidi hanno tannini nobili. I tan-nini nobili sono quelli che hannosubito un processo naturale di poli-merizzazione. In Sicilia infatti matu-rano e vengono morbidi da sé.L’ ossigeno forma un ponte tra lamolecola del tannino e l'antociano,rendendo questa struttura morbi-da.

Tappo: Assolutamente di sughero.Semmai sostituirlo solo ed esclusi-vamente con il tappo a vite. Perchéper vini semplici non impegnativi,che si bevono mediamente nei due-tre anni successivi, il tappo a vite lipreserva meglio. Il tappo di siliconee di vetro sono da bandire. La mag-gior parte dei tappi di silicone è tra-spirante, molto più ossidante deltappo di sughero.

va: Splendido frutto varie-gato, eccentrico e che,senza le giuste scelte eno-

logiche, biologicamente prende lavia dell'aceto.

ino: Bevanda che unisce insé aspetti culturali tradizio-nali e personali, motivo di

amore. In Sicilia meriterebbe piùattenzione, più rispetto culturale.

Testo raccolto da Manuela Laiacona

L’abc del vino

A

B

C

E

F

G

I

L

M

O

P

Q

R

S

T

U

V

GLOSSARIO. Ecco le parole per conoscere il mondo di Bacco con una guida d’eccezione L’enologo

Vincenzo

Bambina

Page 5: Cronache Di Gusto - Cantine Aperte 2010 - TENUTA DI FESSINA

5supplemento al numero 167 del 27.5.2010

nogastronomia uguale storia.Enogastronomia uguale tradi-zioni, economia, territorio. Mala lista potrebbe essere più

lunga. Patrizio Roversi, conduttoretelevisivo, propone una serie diequazioni che per lui sono vangelo.Non è un esperto di cibo e vino, maai piaceri della tavola non rinuncia,soprattutto quando viaggia. Eccoperché sull’enogastronomia spendevolentieri alcune parole. Perché perlui sono molto più che lo specchiodi un territorio, sono la storia el’identità del territorio stesso.“Su questo argomento c’è poco dascherzare - dice, facendosi serio -.L’enogastrononia è una disciplinaimportante, non un fenomenosuperficiale. Cibo e vino sono un cri-terio di analisi della storia, della poli-tica, dell’economia di un Paese”.Lo ha dedotto durante i suoi viag-gi?“Sì, ma non solo. Ricordo una voltadi aver sentito parlare il fondatore diSlow Food Carlo Petrini, il qualetenne un discorso complesso sulcibo attribuendogli un valore moltopiù globale di quanto si pensi.Partendo dall’enogastronomia,infatti, ha affrontato temi di storia

ed economia. Questo dimostraquanto sia importante questa disci-plina, che peraltro ha ripercussionianche sulla salute e sulla qualitàdella vita”.Oggi esistono davvero i viaggia-tori gourmet, oppure si tratta solodi semplici mangioni? “Esistono, anche se come tutti ifenomeni ha una sua avanguardia, euna sua retroguardia fatta di indivi-dui che si limita a seguire una modae non davvero una passione”.Durante i suoi viaggi, quantointeresse mostra per il cibo e ilvino locali?“Molto. Spesso vengo redarguitoperché dicono che sono un granmangione. Ma ritengo che assag-giando si impari, così come si cono-sce un territorio andando nei mer-cati, studiando le ricette. Attraversol’enogastronomia si impara a cono-sce un territorio e i suoi stili di vita”.C’è un Paese che più degli altril’ha colpita per i suoi prodottienogastronomici?“Il Vietnam. È stata una grande sor-presa. Pensavo fosse un territoriosatellite della Cina. Invece è unarealtà completamente diversa, conuna cucina meravigliosa. Anche la

gastronomia giapponese mi haaffascinato molto. Mi è rimasta nelcuore e anche più giù, nello stoma-co. Sì, perché riesce a coniugare artee cibo. E poi c’è l’Italia, ma fin troppofacile parlare di un Paese che eccel-le per la sua biodiversità. Ogni 10chilometri c’è una cucina nuova,ogni 150 cambiano i prodotti e leinfluenze storiche.Viaggiare in Italia attraverso la cuci-na vuol dire scoprire tanti mondidiversi. Ognuno con le sue caratteri-stiche che consentono di rintraccia-re le radici del luogo. Penso allaSicilia e alle sue dominazioni chehanno influenzato anche la suagastronomia”.A proposito, di Sicilia, il 30 mag-gio sarà a Palermo per un eventoche ha a che fare con cibo e vino.Di che si tratta?“Con Martino Ragusa, che cura icontenuti del Giornale del cibo,inaugureremo Compagnia del cibosincero a Palermo. Si tratta di un'as-sociazione che punta alla promozio-ne della ricerca della qualità, dellafiliera corta, ma anche della tutela diambiente, natura, biodiversità eagricoltura sostenibile”.

Gaetano La Mantia

Il conduttore televisivo Patrizio Roversi: “Attraverso l’enogastronomia si scoprono identità e tradizioni di un territorio. Dove ho mangiato meglio? In Vietnam e Giappone”

E

Il conduttore televisivo Patrizio Roversi

“Vino e cibo, è qui la storia”

Page 6: Cronache Di Gusto - Cantine Aperte 2010 - TENUTA DI FESSINA

Sull'Etna è nato un nuovo impian-to. Il papà di questo piccolo ango-lo sul versante est del vulcano è

l'enologo vignaiolo Salvo Foti. Unvigneto di sole uve Carricanteche si inerpica dagli 800 ai 900metri di altezza nel territoriodel comune di Sant'Alfio. Ilbattesimo avverrà giorno 30 e31 maggio in occasione di unamanifestazione organizzata invigna dal Consorzio de iVigneri rivolta esclusivamen-te ai ristoratori ed operatoridel settore. Solo il primo degliincontri inseriti nel calendariodi iniziative che di volta involta faranno tappa presso lecantine associate: Il Cantante, IVigneri, Daino e Fernandez. Si è volutopartire proprio dalla cantina palmentoIl Cantante di Mick Hucknall, voce deiSimply Red perché lì si trova il nuovovigneto.“La tenuta di Mick è veramentesuggestiva, dal punto di vista storico,culturale e paesaggistico. Luogo adattoper presentare il Consorzio ai ristorato-ri, perché qui si trova l'ultimo vignetonato, e qui vogliamo portare i nostriospiti – spiega Foti -. Non apriremoinfatti questa volta la cantina. Vogliamofare vedere prima di tutto l'uva. Per noi

la materia prima fondamentale per fareun buon vino”. Gli uomini della vignafaranno quindi da ciceroni in una pas-seggiata a piedi ed in salita per le ter-

razze del vigneto, checon orgoglio l'enolo-go definisce unico. “Sitratta di un vignetomolto particolare -dice -. Non solo perl'altitudine a cui sitrova e l'esposizione,ma anche perché sisviluppa in terrazzeche salgono in formapiramidale, dalla baseverso la parte più alta.Una posizione mozza-fiato”. Durante la

manifestazione in degustazione verran-no proposte le etichette della cantineassociate, anche quelle di una newentry nel Consorzio: le Tenute diCastellano di Lipari. Tra gli assaggi pre-vista anche una verticale di Etna Rossode Il Cantante dall'annata 2001 al 2006.I vini dell'Etna quindi protagonisti fuoriprogramma nella giornata in cui intutta la Sicilia si celebra l'eventoCantine Aperte, per Foti quelli che peradesso esprimono al meglio la Sicilia.“Di vini in Sicilia certo ce ne sono tanti

buoni, ma pochi sono vini siciliani.Sull'Etna invece le vigne sono quelleche ci sono sempre state, quelle origi-nali, è quindi un punto di riferimentoper chi cerca la sicilianità nel vino. Lenostre uve hanno personalità, identità”,afferma con orgoglio Foti che si dichia-ra uno dei pochi ad avere sempre cre-duto nell'uva dell'Etna anche in tempi

non sospetti. “Bianchi o rossi, qua i vinivengono tutti bene, perché frutto diuna triade che funziona: vitigno, territo-rio, uomo. Ciascuna zona del vulcano liesprime al meglio. Per esempioSant'Alfio abbiamo visto che è partico-larmente vocata proprio per ilCarricante”.

Manuela Laiacona

6 supplemento al numero 167 del 27.5.2010

Nuovo impianto di Carricante nella tenuta del leader dei Simply Red. Il 30 e 31 maggio l’inaugurazione

Battesimo in casa Hucknall

Pochi metri quadrati dove prodottigenuini, di nicchia e della nostra tradi-zione sono di casa e cordialità e cortesianon sono un optional, dove chi ama lecuriosità e le comodità è il benvenuto.Siamo in pieno centro di Palermo, a duepassi dal Politeama, dove sorge il nuovosuper market dei coniugi GiuseppePrezzemolo e Loredana Vitale. Entrambifigli d’arte hanno continuato a seguirele orme dei genitori, innovando e arric-chendo sempre di più i loro negozi, mamantenendo sempre tutto a misurad’uomo.La loro avventura inizia nell’86 quandoscelgono di far conoscere i prodotti del-l’eccellenza siciliana esportandoli intutto lo Stivale. “Abbiamo cominciato a

spedire i prodotti che scopriva-mo durante i nostri viaggi, allefiere, in giro per l’Italia. Non eramolto il guadagno, ma ci spin-geva la voglia di far conoscere isapori della nostra terra”, rac-contano.Circa dieci anni fa il cam-bio di rotta, con l’apertu-ra dei nuovi punti venditaa cui hanno affiancato lagrande distribuzione ai prodotti locali edi qualità. Così negli scaffali si può tro-vare l’Olio di Ficuzza, il pesto di Pistacchidi Bronte, il pane fatto in casa, o per chiha più fretta ma non vuole rinunciarealla tradizione, c’è lo sfincione cucinatosecondo la sua ricetta originale.

Un mix di odori e colori che ritraggonola sicilianità e che accompagnano l’in-novazione e la quotidianità dei prodottidella grande distribuzione. Una cliente-la che segue il nome dei Prezzemolo eVitale da anni, estrema cura per i detta-gli e della tradizione sono il loro puntoforte per poter riempire il carrello digusto e qualità.

Aurora Pullara

A Palermo la strategia trendy dei Prezzemolo & Vitale: luoghi dove comprarecibi e vini di qualità ma senza trascurare i prodotti industriali

Un angolo di eccellenze a misura d’uomo

>>>

Il cantante Mick Hucknall

L'enologo e produttore Foti:“Un vignetomolto particolareche si sviluppa aterrazze tra gliottocento e inovecento metri”

EEddiittoorriiaallee DDee GGuussttiibbuuss IIttaalliiaa

supplemento al numero 167www.cronachedigusto.itsettimanale on line di enogastronomia del 27.5.2010Direzione, redazione ed amministrazione: via Isidoro La Lumia, 98 - 90139 PalermoTel. 334 3469902e-mail: [email protected] responsabile: Fabrizio CarreraCoordinamento editoriale: Gaetano La Mantia e Marco VolpeTesti a cura di: Laura Di Trapani, Manuela Laiacona, Sandra Pizzurro, Aurora PullaraFoto: Igor Petyx, Tullio Puglia,archivio di Cronache di gustoImpaginazione: ConsoleDesign - PalermoTipografia: Atiesse S.n.c. di Ignazio Attardi & C.Via Francesco Baracca 46/A , tel. 091 614395490136 PalermoAutorizzazione del tribunale di Palermo numero 9 del 26-04-07Concessionaria per la pubblicità: Publisette, 90141 Palermo, via Catania 14, tel. +39 091 7302750 [email protected]

Questo numero è stato chiuso in redazione il 25-05-2010

Giuseppe eGiusyPrezzemolo

L’azienda Tenuta del Nanfro apre ai turisti. Da questa estate visite guidate, ricevi-menti e bed & breakfast animeranno infatti l’azienda che sorge a circa quattro chi-lometri da Caltagirone. ‘Cambio d’abito’ dunque per la struttura che ha deciso dipuntare tutto sull’accoglienza. I lavori sono ancora in corso,“stiamo ristrutturandogli esterni della tenuta - spiega il titolare, Concetto Lo Certo - in modo da trasfor-marla in un’azienda agrituristica che possa ospitare eventi di vario genere e chepotrà accogliere ospiti provenienti da tutto il mondo”. Enologia e turismo dunqueè il binomio proposto dall’azienda, già nota per la qualità della sua produzioneenologica.“Dieci i posti letto che saranno a disposizione”, fa sapere Lo Certo. Allapossibilità così di visitare la cantina e “vivere” l’atmosfera della produzione dei viniin prima persona, i turisti verranno infatti guidati in giro per la tenuta dovepotranno osservare le dimore di preparazione e di affinamento dei vini, si uniscela scoperta di paesaggi meravigliosi. Paesaggi fatti anche di quei filari di vite checaratterizzano il territorio. Frappato, Nero D’Avola, Insolia, Chardonnay. Tutti i vinidell’azienda sono certificati biologici. Un riconoscimento ottenuto già dal 1998.

Sandra Pizzurro

Tenuta del Nanfro, che accoglienza

Page 7: Cronache Di Gusto - Cantine Aperte 2010 - TENUTA DI FESSINA

Apoche settimane daldebutto come Dop, lapagnotta del Dittaino

conquista già gli Stati Uniti.Partiranno infatti, appena ilpane sarà in produzione, quat-tro container a settimana, con60.000 pezzi. La richiesta, arri-vata da oltre oceano lo scorsogiovedì, è stata comunicata nelcorso del convegno ”La filieracerealicola siciliana: tradizionee prospettive”, tenutosi adEnna nell’Auditorium dell’Asi il22 maggio. Ad accogliere lanotizia un lungo applausolevatosi dalla platea compostadagli attori del comparto, nonsolo come miglior auspicio ilcammino che intraprenderà ilsettore più antico dell’agroali-mentare siciliano verso le tavo-le di tutto il mondo, ma anchecome traguardo di un percorsoiniziato ben trent’anni fa, cele-brato proprio in occasione del-l’incontro. Era infatti il 22 mag-gio del 1976 quando un grup-po di cerealicoltori, costituitisiin cooperativa, ponevano lebasi per un nuvo capitolo diproduzione verticalizzata cheavrebbe portato il grano dalcampo direttamente alla tavola

sotto forma di pane e non solo.Ma, a causa di barriere finan-ziarie, amministrative, tecnolo-giche e ambientali, solo diecianni dopo la prima pagnottavenne sfornata. Alla terzagenerazione, la tenacia di que-sta mentalità lungimirantefinalmente avrà il suo compi-mento il 1 luglio, data di uscitadella pagnotta in tutta la gran-de distribuzione sotto il mar-chio della denominazione.Più che un pane, anni di lotte ebattaglie spese per salvare unpatrimonio culturale destinatoall’estinzione e che oggi conta40 soci, 2.500 ettari coltivati agrano ed una produzione di100 quintali di pane al giorno.Da terre di latifondo la valle delDittaino sarebbe così diventatauna realtà imprenditoriale chefa sistema in grado di confron-tarsi commercialmente con ilmercato, grazie ad un progettodi filiera che segue il grano intutto il suo cammino verso lefasi di macinatura, impasto cot-tura e confezionamento.Novecento saranno infatti ipunti vendita in Sicilia doveapproda la pagnotta e trecentoall’estero. Una distribuzione

garantita da una capacità pro-duttiva che può arrivare a benquattrocento quintali in 24 ore.“Il count down verso gli scaffa-li è scattato – dichiara BiagioPecorino presidente della coo-perativa Valle del Dittaino -. Perora siamo alla fase di controllie monitoraggi su tutta la filie-ra. Tra un mese il debutto nelmercato. Per noi la Dop è ilriconoscimento della qualità diun territorio vocato, dellematerie prime e di un modo difare il pane. Oggi non esistonoregolamentazioni sulla produ-zione del pane considerandotutta la filiera”. Un pane impe-gnativo per la storia che portaaddosso ma semplice e buonoa detta di Pecorino. “Invitiamotutti a venire ad assaggiarlo alnostro stabilimento, a breveannunceremo una degustazio-ne in anteprima. E’ un panebuono e sano, intanto perchéfatto solo con farina e acqua elievito naturale: il crescente. Halunga conservabilità e maggio-re digeribilità”. Indispensabileper la dieta quotidiana ancheperché conserverebbe intatti ilsapore e tutte le caratteristichedel pane tradizionale, come

ribadisce Pecorino: “Anche se èuna produzione meccanicizza-ta non intacca la qualità delprodotto. Si vuole solo garanti-re e monitorare il rispetto dei

parametri chimici e qualitativi,ma rigorosamente invecerispettiamo i tempi naturalidella produzione artigianale”.

Manuela Laiacona

Il pane del Dittaino, appena diventato Dop, conquista anche gli StatiUniti. Pronti a partire per l’America quattro container a settimana

Tornare a casa dopouna cena al ristorantesenza avere la preoc-

cupazione di un controllodel tasso alcolico non è unsogno. Per gli amanti delbuon vino c’è un modo peraggirare l’ostacolo etilome-tro. La soluzione è un pro-dotto, che è stato presenta-to recentemente, al Vinitalydi Verona. Non certo vinosenza alcol, ma un integra-tore alimentare dellaCitosalus, azienda veneta.Equì, il suo nome, segue unatecnologia a conversioneenzimatiche che accelera lametabolizzazione del vinoed agisce a livello gastricobruciando l’alcol, smaltendole tossine e producendoenergia per le cellule.Composto da amido, il pro-

dotto contiene enzimi capa-ci di elaborare ed eliminare icataboliti, come l’alcol, manon solo, Equì favorisceanche la digestione, accele-rando il processo metaboli-co, ecco perchè è consiglia-bile per le cene indigeste.Ma come si presenta questoprodotto dalle apparentivirtù magiche? E’ un liquidotrasparente e denso che vaconsumato in bicchierini dacaffè. La consistenza è allap-pante ed ha un sapore disciroppo.Gastronomicamente parlan-do non è il massimo dun-que, ma, come raccontaAlbina Pisani, responsabiledegli esami sul prodotto“Bastano venti minuti, avolte anche meno, per sen-tirsi più leggeri e sobri”. Il

prodotto, in vendita attual-mente solo nei canali hore-ca, ha il prezzo consigliatodi 15-16 euro. Il kit com-prende anche un etilometroper verificare il tasso alcoli-co prima di mettersi allaguida. “Sarebbe meraviglio-so se tutti i ristoranti avesse-ro un etilometro a disposi-zione dei clienti in sala - rac-conta Gianroberto AnelliMonti, uno dei titolari diEquì - In questo modo sipotrebbe ridurre il rischio diritiro della patente, maanche di incidenti”.E quì è, ad ogni modo, unprodotto per chi conduceuno stile di vita sano e dun-que non per chi esagera consuperalcolici. Non è un anti-sbornia insomma.

L.D.T.

7supplemento al numero 167 del 27.5.2010

Presentato nelle scorse settimane un prodotto che accelera la metabolizzazione del vino e permette di bruciare rapidamente l’alcol. Il responsabile degli esami sull’integratorealimentare: “Bastano 20 minuti per sentirsi più leggeri e sobri”

In barba all’etilometro

Vino nel bicchiere, ecco come non temere l’etilometro

Una realtà tutta da scopri-re, una frontiera quasi ine-splorata dove i grandivolumi, e certe volte lanon eccellente qualità,rischiano di farla dapadrone. Ecco la Cinasecondo ValentinaNicodemo, amministrato-re di Judeka, la cantinache fra Caltagirone e Riesiimmette ormai sul merca-to sessantamila bottigliel’anno.“Una piccola realtà– dice Nicodemo -, cherischia di perdersi in unimmenso mercato comequello cinese, noi peròdelle buone rispostesiamo riusciti ad ottenerle.Come? Mantenendo iprezzi giusti, senza sven-dere i nostri, spiegandocome alla base di un affarenon ci sia sempre un pres-so modico ma più spessoqualità”. D’altra parte la

filosofia di Judeka è emersa in Cina ma anche in Italia, inve-stita in pieno dalla crisi: "Nei momenti di difficoltà si trova-no gli stimoli migliore e le grandi possibilità, noi ci confron-tiamo ogni giorno con la Serie A del vino e devo dire cheabbiamo avuto anche delle belle soddisfazioni".

Pagnotta a stelle e strisce

>>>

Obiettivo Cina

La cantina siciliana guarda a Oriente “Ottimi risultaticon la qualità”

Valentina Nicodemo

Page 8: Cronache Di Gusto - Cantine Aperte 2010 - TENUTA DI FESSINA