CronacadiRoma Sabato6Agosto2016 Il Comune perde le ... · magna in Goldman Sachs. COSA NON TORNA/2...

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www.ilmessaggero.it Sabato 6 Agosto 2016 Cronaca di Roma LA QUERELLE Vincerà il Campidoglio o il Collegio Romano? Il bottino della discordia istituzionale sta a metà strada, sul- la vetta del Colle, in attesa del cam- bio ufficiale della guardia. Le Scu- derie del Quirinale, in queste ore, sono al centro di una singolar ten- zone tra Comune e Ministero per i Beni culturali che ne sta per riscri- vere tutto il destino. Il bello è che l’esito della disputa avrebbe già le sue carte amministrative firmate e contro-firmate, ma la strategia del- la sindaca Virginia Raggi ora sem- bra quella di mantenere il punto e giocare al rilancio. In sostanza, co- me dicono gli addetti ai lavori, le Scuderie del Quirinale, boccone as- sai appetitoso sulla scena culturale romana, di proprietà della Presi- denza della Repubblica (il primo inquilino è a pochi metri di distan- za) passa sotto l’ala protettiva del Ministero, lasciando la lunga con- vivenza con il Palazzo delle Esposi- zioni di via Nazionale, dove ha por- tato fino ad oggi linfa vitale in ter- mini di mostre blockbuster. LO SPACCHETTAMENTO Un passaggio epocale, che lascerà orfana e non poco agonizzante l’azienda speciale Palaexpo (con tanto di Casa del Jazz), in consegna a Roma Capitale. Insomma, uno spacchettamento a tutti gli effetti. Il Quirinale ha sospeso la longeva convenzione con il Comune, per fir- marne una nuova con i vertici del Collegio Romano. Carte alla mano, dal contratto di servizio tra Palaex- po e Campidoglio risulta, infatti, che dal 30 settembre 2016 le Scude- rie del Quirinale non faranno più parte del polo. Perché? Molto sem- plice. Perché il 18 maggio scorso il Quirinale ha firmato la nuova con- venzione con il Mibact per affidare le Scuderie. Gli stessi dirigenti mi- nisteriali guidati dal segretario ge- nerale Antonio Pasqua Recchia hanno già illustrato le novità ge- stionali ai funzionari del Palaexpo durante un incontro avvenuto alla fine di luglio. E da quanto si ap- prende, proprio questo vertice è stato formalmente autorizzato dal Capo di gabinetto della sindaca Raggi. Ieri mattina, sollecitati a gran voce dai lavoratori perplessi e un pizzico preoccupati, la prima in- quilina del Campidoglio e l’assesso- re alla Cultura Luca Bergamo si so- no incontrati con i sindacati. L’esi- to è tutto nella nota della Fp Cgil e Uil PA che avverte: «In ragione del- la scadenza della convenzione del 30 settembre, la Sindaca si è impe- gnata a proseguire il confronto con la Presidenza della Repubblica per il rinnovo dell’affidamento delle Scuderie del Quirinale». Tradotto, la delegazione capitolina sembra aver ignorato tutto quello che è ac- caduto nei giorni scorsi. Le ragioni di questa svolta gestionale le spie- gano i bene informati: «Per le Scu- derie, il Quirinale vuole certezze di funzionamento e queste arrivano se ci sono garanzie di finanziamen- to. Negli ultimi anni, i contratti di servizio tra Palaexpo e Comune so- no sempre stati firmati in extre- mis». In tutto questo, il Mibact sta pensando già di affidare la gestione delle mostre ad Ales, la società in house del dicastero. Anche se anco- ra non c’è nulla di ufficiale. Laura Larcan © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PROGETTO E’ stata posta la prima pietra. Quella sulla carta, fondamenta- le per dare avvio alla costruzio- ne del museo della Shoah. Lo scorso primo agosto, Roma Ca- pitale ha firmato, di fronte al no- taio Guido Gilardoni, il contrat- to per l’affidamento dei lavori al- la società Sac - Alfredo Cecchini, vincitrice, ormai più di tre anni fa, con un ribasso del 26,17% sul- la base d’asta che superava i 18 milioni di euro, della gara per la realizzazione del museo della memoria. Il centro sorgerà all’interno di Villa Torlonia dal lato di via Alessandro Torlonia, oggi Largo Simon Wiesenthal. Si arriva così al termine di una lunga storia che prosegue fin dalla giunta Veltroni. Tra proclami, rinvii finanche ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, pro- mossi dalle società che arrivaro- no seconde in graduatoria - la Cmb società cooperativa mura- tori e braccianti di Carpi e la Di- cos Spa - giunge la prima confer- ma. Dal contratto, che prevede per Roma Capitale l’esborso di oltre 14 milioni di euro tramite un mutuo accordato dalla Cassa depositi e prestiti, si evincono già i tempi di realizzazione. I TEMPI La Sac - Alfredo Cecchini, già co- nosciuta per aver realizzato il teatro dell’opera di Firenze, avrà a disposizione 180 giorni per la redazione del progetto esecutivo mentre per realizzare l’opera non si dovranno sforare i 600 giorni. Ciò significa che, seppur con un calendario prov- visorio alla mano, il museo della Shoah non sarà ultimato prima dell’inizio del 2019. Il progetto del centro porta la firma degli architetti Giorgio Maria Tambu- rini e Luca Zevi. La struttura avrà la forma di un monolite in acciaio e cristallo che reca i no- mi di tutte le vittime dell’Olocau- sto. Si svilupperà su una superfi- cie di oltre 3mila metri quadri per otto piani, di cui quattro in- terrati, e sorgerà vicino alle uni- che catacombe ebraiche della città. Camilla Mozzetti © RIPRODUZIONE RISERVATA Museo della Shoah, al via i lavori inaugurazione per l’inizio del 2019 La “nuova” Galleria Borghese Il Comune perde le Scuderie il Quirinale le affida al Mibact Pubblico in fila per entrare alle Scuderie del Quirinale ` La Presidenza della Repubblica ha già firmato la convenzione con i Beni culturali ` Dal 30 settembre l’azienda resta “orfana” La sindaca: «Noi pronti a chiedere il rinnovo» I NUOVI DIRIGENTI HANNO GIÀ ILLUSTRATO LE NOVITÀ AI SINDACATI LA SOCIETÀ ALES DEL DICASTERO GESTIRÀ LE PROSSIME MOSTRE Di lato un rendering del progetto del Museo della Shoah a Villa Torlonia

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www.ilmessaggero.it

Sabato6Agosto2016

Cronaca di Roma

LA QUERELLE

Vincerà il Campidoglio o il CollegioRomano? Il bottino della discordiaistituzionale sta a metà strada, sul-la vetta del Colle, in attesa del cam-bio ufficiale della guardia. Le Scu-derie del Quirinale, in queste ore,sono al centro di una singolar ten-zone tra Comune e Ministero per iBeni culturali che ne sta per riscri-vere tutto il destino. Il bello è chel’esito della disputa avrebbe già lesue carte amministrative firmate econtro-firmate,ma la strategia del-la sindaca Virginia Raggi ora sem-bra quella di mantenere il punto egiocare al rilancio. In sostanza, co-me dicono gli addetti ai lavori, leScuderie del Quirinale, boccone as-sai appetitoso sulla scena culturaleromana, di proprietà della Presi-denza della Repubblica (il primoinquilino è a pochi metri di distan-za) passa sotto l’ala protettiva delMinistero, lasciando la lunga con-vivenza con il Palazzo delle Esposi-zioni di via Nazionale, dove ha por-tato fino ad oggi linfa vitale in ter-minidimostreblockbuster.

LO SPACCHETTAMENTOUn passaggio epocale, che lasceràorfana e non poco agonizzantel’azienda speciale Palaexpo (contantodi Casadel Jazz), in consegnaa Roma Capitale. Insomma, unospacchettamento a tutti gli effetti.Il Quirinale ha sospeso la longevaconvenzione con il Comune, per fir-marne una nuova con i vertici delCollegio Romano. Carte alla mano,

dal contratto di servizio tra Palaex-po e Campidoglio risulta, infatti,che dal 30 settembre 2016 le Scude-rie del Quirinale non faranno piùparte del polo. Perché?Molto sem-plice. Perché il 18 maggio scorso ilQuirinale ha firmato la nuova con-venzione con il Mibact per affidarele Scuderie. Gli stessi dirigenti mi-nisteriali guidati dal segretario ge-nerale Antonio Pasqua Recchiahanno già illustrato le novità ge-stionali ai funzionari del Palaexpodurante un incontro avvenuto allafine di luglio. E da quanto si ap-prende, proprio questo vertice èstato formalmente autorizzato dalCapo di gabinetto della sindaca

Raggi. Ieri mattina, sollecitati agran voce dai lavoratori perplessi eun pizzico preoccupati, la prima in-quilina del Campidoglio e l’assesso-re alla Cultura Luca Bergamo si so-no incontrati con i sindacati. L’esi-to è tutto nella nota della Fp Cgil eUil PA che avverte: «In ragione del-la scadenza della convenzione del30 settembre, la Sindaca si è impe-gnataaproseguire il confronto conla Presidenza della Repubblica peril rinnovo dell’affidamento delleScuderie del Quirinale». Tradotto,la delegazione capitolina sembraaver ignorato tutto quello che è ac-caduto nei giorni scorsi. Le ragionidi questa svolta gestionale le spie-gano i bene informati: «Per le Scu-derie, il Quirinale vuole certezze difunzionamento e queste arrivanose ci sono garanzie di finanziamen-to. Negli ultimi anni, i contratti diservizio tra Palaexpo e Comune so-no sempre stati firmati in extre-mis». In tutto questo, il Mibact stapensandogiàdi affidare la gestionedelle mostre ad Ales, la società inhouse del dicastero. Anche se anco-ranon c’ènulladi ufficiale.

LauraLarcan

©RIPRODUZIONERISERVATA

L’ANNUNCIO

Metal detector e contapersone au-tomatici, nuove tariffe, ingressi la-stminute, ticket ridotti, orari esclu-sivi per le scuole. Dal 9 agosto cam-biano le regole alla Galleria Bor-ghese, istituzione top tra i primiventi musei big italiani promossinel 2015 dalla riforma del ministroDario Franceschini alla “rivoluzio-naria” gestione autonoma. Sotto laguida ormai collaudata di Anna Co-liva, il museo punta a rinnovare ilsistema di accoglienza e fruizionecon l’obiettivo «di aumentare il nu-mero di visitatori, senza diminuireil regime di sicurezza». Restano in-

variati i 5 turni di entrata di 2ore suprenotazione, ma per ogni turnosono previsti biglietti in più vendi-bili last minute in base a quantepersone escono. Il contapersone inquesto sarà strategico. Gli studihanno dimostrato che i turisti re-stano in media un’ora e un quarto.

Il lunedì sarà aperto solo alle scuo-le. Se il ticket aumenta di 2 euro (ar-rivando a 15), il mercoledì debuttail biglietto ridotto (ore 17), seguitodal ticket scontato per la “bassa sta-gione” (novembre e gennaio). Lenovità trovano consensi e qualcheosservazione dalle guide turisti-che: «Positiva l’idea del biglietto ri-dotto un giorno a settimana, per ve-nire incontro alle categorie menoabbienti - commenta Isabella Rug-giero presidente dell’AssociazioneGuide turistiche abilitate diRoma -Questo è il tipo di iniziativamiglio-re per favorire la visita dei musei.Quindi ottimo anche il ridotto a no-vembre e gennaio, anzi speriamoche possa poi essere esteso anche a

dicembre e febbraio, ad eccezionedel periodo delle festività. Ci dispia-ce che tra le novità non ci sia anchel’estensione dell’orario di aperturatra la primavera e l’autunno, con iturni serali. Ci rendiamo conto cheè necessario incrementare il perso-nale a disposizione, ma le apertureserali sarebbero di certo il modomiglioreper aumentare i visitatori,sia tra i Romani che tra i turisti». E

per la Galleria Borghese in arrivoanche il tesoretto di 3,5 milioni dieuro stanziati da Mibact e Mit conla legge di Stabilità. Dal ministerofanno sapere che serviranno per ilnuovo sistema di condizionamen-to, i servizi igienici e il restyling del“giardino segreto” che il Comunehaaffidato almuseo.

L.Lar.

©RIPRODUZIONERISERVATA

IL PROGETTO

E’ stata posta la prima pietra.Quella sulla carta, fondamenta-le per dare avvio alla costruzio-ne del museo della Shoah. Loscorso primo agosto, Roma Ca-pitale ha firmato, di fronte al no-taio Guido Gilardoni, il contrat-to per l’affidamentodei lavori al-la società Sac -AlfredoCecchini,vincitrice, ormai più di tre annifa, con un ribasso del 26,17% sul-la base d’asta che superava i 18

milioni di euro, della gara per larealizzazione del museo dellamemoria. Il centro sorgeràall’interno di Villa Torlonia dallato di via Alessandro Torlonia,oggiLargoSimonWiesenthal.Si arriva così al termine di

una lunga storia che proseguefin dalla giunta Veltroni. Traproclami, rinvii finanche ricorsial Tar e al Consiglio di Stato, pro-mossi dalle società che arrivaro-no seconde in graduatoria - laCmb società cooperativa mura-tori e braccianti di Carpi e la Di-

cos Spa - giunge la prima confer-ma. Dal contratto, che prevedeper Roma Capitale l’esborso dioltre 14 milioni di euro tramiteunmutuo accordato dalla Cassadepositi e prestiti, si evinconogià i tempidi realizzazione.

I TEMPILaSac -Alfredo Cecchini, già co-nosciuta per aver realizzato ilteatro dell’opera di Firenze,avrà a disposizione 180 giorniper la redazione del progettoesecutivo mentre per realizzare

l’opera non si dovranno sforarei 600 giorni. Ciò significa che,seppur con un calendario prov-visorioallamano, ilmuseodellaShoah non sarà ultimato primadell’inizio del 2019. Il progettodel centro porta la firma degliarchitetti GiorgioMariaTambu-rini e Luca Zevi. La strutturaavrà la forma di un monolite in

acciaio e cristallo che reca i no-mi di tutte le vittimedell’Olocau-sto. Si svilupperà su una superfi-cie di oltre 3mila metri quadriper otto piani, di cui quattro in-terrati, e sorgerà vicino alle uni-che catacombe ebraiche dellacittà.

CamillaMozzetti

©RIPRODUZIONERISERVATA

Museo della Shoah, al via i lavoriinaugurazione per l’inizio del 2019

La “nuova” Galleria Borghesebiglietti low cost e tour extra

Sopra, la direttrice dellaGalleria Borghese AnnaColiva. A sinistra, una saladel Museo

IN AZIONE METALDETECTOR E CONTAPERSONE AUTOMATICIPER CONSENTIREL’INGRESSO LASTMINUTE AL PUBBLICO

DAL 9 AGOSTO SCATTAUN INNOVATIVO SISTEMADI FRUIZIONE DEL MUSEOMESSO A PUNTODALLA DIRETTRICEANNA COLIVA

Il Comune perde le Scuderieil Quirinale le affida al Mibact

Pubblico in fila per entrare alle Scuderie del Quirinale

`La Presidenza della Repubblica ha giàfirmato la convenzione con i Beni culturali

`Dal 30 settembre l’azienda resta “orfana”La sindaca: «Noi pronti a chiedere il rinnovo»

I NUOVI DIRIGENTIHANNO GIÀ ILLUSTRATOLE NOVITÀ AI SINDACATILA SOCIETÀ ALES DELDICASTERO GESTIRÀLE PROSSIME MOSTRE

Di lato unrendering delprogetto delMuseo dellaShoah a VillaTorlonia

6 » ECONOMIA | IL FATTO QUOTIDIANO | Sabato 6 Agosto 2016

L’ACCROCCHIO Partorito dallo scontro Padoan-Renzi

» MARCO PALOMBI

Cosa si sa del piano persalvare Monte dei Pa-schi? La risposta pa-radossale è: poco e

niente. Quanto ricostruito dalFatto Quotidiano, ad esempio,è assai lontano dal “tutto a po-sto”comunicato dal governo eaccettato senza troppi proble-mi dagli organi di vigilanza.Prima di inoltrarci nei detta-gli, un breve riassunto. Mps,che continua a perdere in Bor-sa anche dopo l’arrivo dellacavalleria, non è messa bene:nonostante due aumenti di ca-pitale da 8 miliardi totali indue anni - più la conversionein azioni di 240 milioni di“Monti bond”- in Borsa “vale”800 milioni. Ora servono altri5 miliardi per un piano indu-striale assai ottimista: gli azio-nisti sono già tra le vittime.

GENESI Matteo Renzi volevadare la banca a Jp Morgan: unasoluzione prospettata dal CeoJamie Dimon in un pranzo aPalazzo Chigi il 6 luglio. Pro-blema: si trattava di svendereagli americani la terza banca i-taliana. Pier Carlo Padoan e I-gnazio Visco glielo hanno difatto impedito. Ne è venutofuori l’accrocchio che vedia-mo: un’operazione che, se vabene, sposta il redde rationemdi sei mesi, cioè a dopo il re-ferendum costituzionale.

LE PIE INTENZIONI Le soffe-renze di Mps (crediti inesigi-bili) sono 27,7 miliardi in tutto,svalutate a bilancio a 10 miliar-di. Per il mercato, però, valgo-no anche meno. E qui arriva ilpiano: ora quei crediti verran-no comprati - a un prezzo me-dio del 33% - da una società adhoc. Questo comporterà unasvalutazione per il Monte dicirca un miliardo che, unita alnuovo capitale chiesto dalla B-ce, porta l’aumento di cui labanca ha bisogno a 5 miliardi: licercherà sulmercato, unavolta ripulitad a i c r e d i t im a r c i . G a-rantisce unconsorzio di8 istituti mes-so in piedi daJp Morgan.

VENDITA Le sofferenze sonostate divise in tre tranche, chea loro volta andranno divise inpacchetti (cartolarizzate): il65% sono dette seniore - se dueagenzie gli daranno un alto ra -ting - avranno la garanzia sta-tale (Gacs). A pagamento. So-no le “migliori” perché hannoimmobili o altro in garanziadel prestito: sui guadagni atte-si dal realizzo delle garanzie,verranno emessi bond per gliinvestitori istituzionali. I soldiper partire arrivano da un“prestito ponte” di sei mesi diJp Morgan e soci. Il 18% dellesofferenze sono invece di qua-lità inferiore, le mez zan ine , etoccano ad Atlante: non hannogaranzia. L’ultimo 17% sono

Tutti i buchi del fantomaticopiano per Monte dei PaschiIl prezzo delle sofferenze, quello del prestito, i rischi per Atlante e uno strano derivato

ju ni or , pessima qualità: se ledevono comprare i soci Mps.

COSA NON TORNA/1 Quale sa-rà il prezzo reale delle soffe-renze? Fonti qualificate dico-no al Fatto che alla fine si staràattorno al 22%: dire, infatti,che il 65% delle sofferenze M-ps sono di qualità seniorè un’o-perazione fatta a tavolino peravere la copertura statalesull’intero prestito di Jp Mor-gan. A pagare, visto il mecca-

nismo delleGacs, saran-no mezzaninee j unior, chen o n h a n n ogaranzia: lep e r d i t e s a-ranno divisetra i soci di M-ps e di Atlan-te. Misterio-

samente, a spingere per questaoperazione è stato ClaudioCostamagna, che il premier hapiazzato a capo di Cassa depo-siti e prestiti, che è tra i soci diAtlante. Il presidente di Mps,Massimo Tononi - sia detto enpassant - lavorava per Costa-magna in Goldman Sachs.

COSA NON TORNA/2 La cosacuriosa è che Jp Morgan inquesta operazione non rischianiente. Il prestito ponte finan-zia solo l’acquisto di sofferen-ze con garanzia statale. Nonsolo: a quanto risulta a fonti delTesoro, la banca Usa ha “infi -la to ” sotto al prestito-ponteun’operazione di hedging, insostanza un derivato che assi-

cura potenziali perdite e rego-la i flussi di cassa verso Mps.

COSA NON TORNA/3 Le ban-che del consorzio, Jp Morganin testa, rischiano poco e in-cassano molto in commissio-ni: lo 0,3% dell’importo più lo0,1 per ogni operazione. Più leconsulenze e gli interessi sulprestito ponte. All’in gr os sodal mezzo miliardo a salire.

COSA NON TORNA/4 Fonspa,già Creditofondiario -venduto daMorgan Sta-nley nel 2013alla Tages diPanfilo Ta-rantelli (nelc d a c ’ è L o-r e n z o B i n iSmaghi, ban-chiere amico di Renzi) - forni-rà i servizi di master servicing:sul mercato c’è perplessitàperché Fonspa è giudicata pic-cola per gestire la più grandecartolarizzazione del settoreprivato italiano. Fu Fonspa,peraltro, ad acquistare - 5 gior-ni prima del decreto Etruria &C. - un pacchetto di sofferenzedella banca cara ai Boschi pa-gate il 14,7% del valore: da al-lora quello, per Bruxelles, è piùo meno il “prezzo di mercato”dei crediti marci in Italia.

COSA NON TORNA/5 A quantorisulta Standard & Poor’s, a-genzia specializzata , ha decli-nato l’invito a fornire un ratingai crediti Mps. Ficht dovrebbe

seguirla. Per avere le Gacs, pe-rò, serve il parere di due agen-zie di rating: restano Moody’se la piccola canadese Dbrs, chenon ha mai fatto cartolarizza-zioni di questo livello.

COSA NON TORNA/6 L’accor -do è che l’aumento di capitaleda 5 miliardi non si tenga pri-ma del 2017: le banche del con-sorzio vogliono prima vederecome va con le sofferenze. Nonsolo: non tutto l’importo e non

in tutti i casi ègarantito dalconsorzio JpMorgan, Me-diobanca etc.I dettagli tec-nici dell’ “a c-c r o c c h i o ” ,peraltro, nons o n o n e a n-che definiti.

Cosa ha approvato la Bce? Suche basi investono Cdp o leCasse previdenziali?

E DOPO? Se l’accrocchio reggesei mesi, il redde rationem ar -riverà sull’aumento di capita-le. A quel punto, se si vuole e-vitare il bail in, servirà l’inter -vento statale. E parliamo solodi Mps, non delle altre falle del“solido” (Padoan) sistema delcredito italiano. Per questosulla stampa ogni tanto vienefuori il Fondo Esm (Salva-Sta-ti) come possibile “s oluzi onedi sistema”: significa invitarela Troika in Italia. È questa lapartita che si gioca attorno alMonte dei Paschi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I presunti vigilantiNessuna autoritàdi controllo ha chiestochiarimenti finora: acosa ha detto sì la Bce?

L’i ncog n it aTutti i dubbidel piano dis a lvat ag g ioper il Montedei Paschi diSiena (nellafoto la sede aS ie n a ) La Pre ss e

Lo sberleffo

BONANNI SI PIAZZAA L L’U N I V E R S I TÀ» LUCIANO CERASA

, “CON IL DIGITALE p o ss o n oessere superati tutti i dossi,

dall’istruzione all’efficienza della pub-blica amministrazione”. Ne è convintol’ex segretario della Cisl Raffaele Bonanni, che sirivolge all’uditorio riunito per l’inaugurazione diuna nuova sede dell’Università telematica Pe-gaso. Fondata nel 2006 dall’imprenditore na-poletano Danilo Jervolino, l’ateneo on-line è

cresciuto a tassi d’iscrizione del 30%l’anno. E l’ultima acquisizione nel corpodocente della Pegaso riguarda proprio ilsindacalista abruzzese, da pochi mesi

professore straordinario di Diritto sindacale.Chissà che ne penseranno i docenti, ormai col-leghi, dell’Università di Salerno, che giusto dueanni fa firmarono in 160 per bloccare la delibe-razione del rettore che conferiva la laurea honoris

LE ACCUSE

M5S: poltronain casa Enitalla fedelissimadi Franceschini» ROBERTO ROTUNNO

C lientelismo, spre-chi, scarsa traspa-renza e conflitti

d’interesse. Il Movimen-to Cinque Stel-le all’a tt ac-co dell’E-nit, l’Enten a z io n a-le del Tu-rismo, chea m e t à l u-glio ha presen-tato il programma trien-nale. In queste ore, i pen-tastellati stanno per de-positare un’i nterr oga-zione al ministro dei Beniculturali Dario France-schini, puntando il ditocontro la nomina di Ro-berta Milano al ruolo didirigente Innovazione,deliberata dal consigliodi amministrazione il 13luglio, il giorno primadella presentazione delpiano. Si tratta di un’e-sperta di web marketingscelta già due anni fa pro-prio da Franceschini peril Laboratorio per il turi-smo digitale. Una fedelis-sima secondo i 5Stelle,che parlano di favoriti-smi: “Sarebbe paradossa-le – scrivono i deputati -scoprire una nuova no-mina clientelare effet-tuata alla vigilia di unaconferenza stampa in cuil’Enit presenta il pianotriennale. È questo ilnuovo corso dell’e nt e? ”.N e l l ’ i n te r r og a z i on e ,chiedono che il ministrochiarisca “quale sarà ilcompenso della nuovadirigente e chi erano glialtri candidati al ruolo”.Non si fermano qui i rilie-vi dei pentastellati, chepaventano anche due i-potesi di conflitto d’inte-ressi: “Il consigliere diamministrazione Anto-nio Preiti risulta socio dimaggioranza di Socio-metrica, società che ope-ra nello stesso settoredell ’Enit. Così come ilsuo collega Fabio Lazze-rini, country managerdella società Emirates.Chi ha valutato le incom-patibilità?”. L’atto di ac-cusa, insomma, è control’intera gestione dell’en-te che da circa un anno èstato trasformato in“pubblico economico”.Compresa la mossa di ri-durre i componenti del c-da da nove a quattro.“Questa riorganizzazio-ne – scrivono – fa aumen-tare il numero di dirigen-ti a carico dello Stato, per-ché gli originari nove so-no stati trasferiti ad altrienti e rimarranno un co-sto a carico del Mibact”.

INUMERI

5miliardi: l’entità dell’aumento dicapitale per Monte dei Paschi.Recentemente ne ha già fattiuno da 5 miliardi e uno da 3

2 7,7miliardi: i crediti in sofferenza inpancia a Mps. La banca li hasvalutati a bilancio a 10 miliardi

0, 3%le commissioni cheincasseranno le banche delconsorzio (Jp Morgan inprimis), lo 0,3% dell’impor tomovimentato più lo 0,1 per ogniulteriore operazione

Jp Morgan non rischiaIl prestito ponte va soloa operazioni garantitedallo Stato. Se nonbasta, c’è uno swap...

Sabato 6 Agosto 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | ECONOMIA » 7

F ra nc e s c h i n isoffia le Scuderiea Virginia RaggiIl museo del Quirinale passa al ministero,il Campidoglio perde mostre da 6 milioni l’anno

» ANDREA MANAGÒ

Il ministero dei Beni Cultura-li “soffia” al Campidoglio leScuderie del Quirinale. Uncolpo destinato a far discu-

tere, perché il polo espositivo, apartire dal 1999, di fatto ospita lemigliori mostre di pittura che sisvolgono nella Capitale. Con an-nessi proventi.

La concessione delle Scude-rie terminava lo scorso aprile,durante la gestione del commis-sario capitolino Francesco Pao-

lo Tronca e con la stagione espo-sitiva ancora da chiudere. Così,la scadenza è stata spostata al 30settembre. Sembra però che nonci sarà alcun rinnovo, a quantoapprende il Fatto, sarebbe giàstato stipulato una nuovo con-tratto tra il Quirinale e la AlesSpa, società in house del Mibactche lavora nel campo della valo-rizzazione dei beni culturali.

NEGLI ULTIMI quindici anni leScuderie si sono affermate comepunto di riferimento romano e

nazionale per mettere in vetrina"grandi classici" della pittura de-stinati al sicuro successo di pub-blico. Una location divenutaquasi un format. Nell'elegantepalazzina, con vista sulla resi-denza del Capo dello Stato, si so-no alternate mostre di valore as-soluto: da Frida Khalo ad unadelle rassegne più complete suifuturisti, passando per la Pop art,Vermeer, Caravaggio e Botticel-li. Solo per citare alcuni titoliproposti nel corso degli anni.

Da quando l’immobile è stato

restaurato il Colle lo ha affidatoininterrottamente al Campido-glio, che ha inserito le Scuderienell’Azienda Speciale Palaexpo.Un contenitore, di proprietà delComune, che gestisce anche il vi-cino Palazzo delle Esposizioni,dedicato a mostre più contem-poranee e ad esposizioni foto-grafiche, e la Casa del Jazz. La so-cietà però ha una struttura a-ziendale ormai datata, si reggecon un contributo di 11 milioniannui del municipio, e il polomoderno non riesce a tenere il

passo di quello classico. Comecertificano gli introiti: 5.816.454euro ricavati dai biglietti alleScuderie nel 2015, contro i4.244.427 euro incassati al Pa-lazzo delle Esposizioni. Solo conla mostra di Matisse sono arriva-ti 2,7 milioni di euro, mentre 1,7milioni li ha guadagnati la per-sonale su Balthus. Per non par-lare del numero di visitatori, quiil divario si fa più ampio, col mu-seo sul Quirinale che viaggia suuna media di 400 mila personeall’anno (il doppio dei Musei Ca-pitolini) contro i 180 mila del Pa-laexpo. Così il Colle, temendoche anche il suo atelier potesseessere trascinato nei problemidell’azienda capitolina, avrebbescelto di cambiare gestione alleScuderie.

CHI HA PARLATO del dossier conla sindaca Virginia Raggi la de-scrive come “in furi ata ” per lamossa del Mibact del ministroDario Franceschini di portarevia al Campidoglio il suo polo e-spositivo più redditizio. Sceltache potrebbe mettere in forseanche la stabilità occupazionaledi circa 60 lavoratori. La polemi-ca è quasi scontata. A confermache, le prime settimane della sin-daca sono ancora tutte in salita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Una mostra alle Scuderie del Quirinale Ansa

I numeri

5, 8milionidi euro: ilricavato deibiglietti delleScuderie delQuirinale loscorso anno

400mila visitatoriannuidell’a te l i e r,gestito per 15anni dalCampidoglio

600milap re s e n ze ,il record, conC a rava g g i o,la mostra piùvista in Italianegli ultimi10 anni

ca u s a all’ex sindacalista. “Chiediamo che la de-libera di conferimento sia annullata per non sva-lutare l’istituto della laurea honoris causa e sal-vaguardare la reputazione della nostra univer-sità”, argomentarono nella petizione i docentifirmatari. Ma non ci fu niente da fare. Fu la mi-nistra dell’Istruzione Stefania Giannini in perso-na a tenere la laudatio e a consegnare l’ambitapergamena al neolaureato, che dedicò il raggiun-

gimento del prestigioso traguardo “a tutti i la-voratori edili che ho incontrato nella mia lungaattività”.E sì perché Bonanni si è sempre vantato di averconquistato tutto a fianco dei lavoratori da quan-do, diploma dell’istituto commerciale in tasca(non si è mai laureato), aveva iniziato a lavorarealla fine degli anni Sessanta in un cantiere ediledella Val di Sangro (in Abruzzo).

“Una vita dedicata alla lotta contro lo sfrutta-m e n to”, puntualizza, che lo ha portato ai verticidel secondo sindacato italiano, la Cisl appunto.Ma anche al top dello stipendio e del trattamentopensionistico, come non si era visto primanell’organizzazione cattolica fondata da GiulioPastore e che permettono oggi all’ex sindacalistadi dedicarsi serenamente all’insegnamento delDiritto e alla carriera accademica.