Croce Verde Notizie

16
Trimestrale d'informazione della Croce Verde Torino e Sezioni Tassa riscossa Torino - Ferrovia Spedizione in A.P. art. 2 comma 20/c legge 662/96 filiale di Torino Autorizzazione Tribunale di Torino n. 3604 del 30/12/85 Direzione Redazione: Viao Dorè, 4 - 10121 Torino Tel. 011.5621606 - Fax 011.5621806 www.croceverde.org - [email protected] DISTRIBUZIONE GRATUITA Giornata del Volontariato "Vogliamo prendere parola" Abruzzo L'elenco di chi ha partecipato Anno XXIV - Numero 4/2009 Avviso per i signori portalettere: in caso di mancato recapito inviare al CMP Torino Nord per la restituzione al mittente presso pagamento resi A A n n g g e e l l i i c c o o n n g g l l i i s s c c i i L L a a n n o o s s t t r r a a S S q q u u a a d d r r a a d d i i M M o o n n t t a a g g n n a a s s i i r r a a c c c c o o n n t t a a

description

n°4 - 2009

Transcript of Croce Verde Notizie

Trimestraled'informazione

della Croce VerdeTorino e Sezioni

Tassa riscossaTorino - Ferrovia

Spedizione in A.P. art. 2 comma 20/clegge 662/96 filiale di Torino

Autorizzazione Tribunale di Torino n. 3604del 30/12/85

Direzione Redazione: Viao Dorè, 4 - 10121 TorinoTel. 011.5621606 - Fax 011.5621806

www.croceverde.org - [email protected]

DISTRIBUZIONE GRATUITA

Giornata del Volontariato"Vogliamo prendere parola"

AbruzzoL'elenco di chi ha partecipato

Anno XXIV - Numero 4/2009

Av

vis

o p

er

i sig

no

ri p

ort

ale

tte

re:

in c

aso

di

ma

nca

to r

eca

pit

o i

nv

iare

al

CM

P T

ori

no

No

rd p

er

la r

esti

tuzio

ne

al

mit

ten

te p

resso

pa

ga

me

nto

re

si

AAnnggeellii ccoonn ggllii ssccii

LLaa nnoossttrraa SSqquuaaddrraa ddii MMoonnttaaggnnaa ssii rraaccccoonnttaa

Speciale Squadra di MontagnaI nostri angeli con gli sci............... Pag. 4

Speciale Squadra di MontagnaDal telemark al "carving"............. Pag. 6

Speciale Squadra di MontagnaI "Cugini di Campagna" di Prali..... Pag. 8

News dall'Ente.......................... Pag. 10

I volontari d'Abruzzo................ Pag. 12

Vogliamo prendere parola........ Pag. 14

TazebaoUna pagina per voi.................... Pag. 15

Sommario

Trimestrale d'informazione della Croce Verde Torino

Direzione editoriale e redazioneVia Dorè 4 – 10121 TorinoTel. 011.562.16.06Fax 011.562.18.06www.croceverde.orgEmail: [email protected]

Direttore responsabile:Patrizio Abrate

Vice direttore:Roberto Tofful

Comitato di redazione:Giulio AiraghiVincenzo FavaleLuisella MomoMarino ProperziManuela Segre

Grafica e impaginazione:Rosanna D'Arpa

Hanno collaborato a questo numero:Gian Beppe GattiRoberto FassinaRoberto Zacco

Stampa:Tipografia LITHO ART NEWVia Guido Reni 1010136 TorinoTel. 011.329.90.47

Ipse dixit.."Promettersi amore eterno è come

credere nelle cose impossibili.

E' uno slancio nei confronti dell'altro che

merita il più grande rispetto"

Riccardo Scamarcio, attore

"Oso, non mi proteggo.

La mania del minimalismo dilagante è

solo un alibi per la stitichezza

delle passioni"

Margaret Mazzantini, attrice

"Non credo all'amore fatto solo di

esplosioni di passione e di emozioni forti,

ma ad un sentimento sussurrato, nel

quale ci si senta sicuri e protetti"

Jessica Biel,

2Associato all’USPIUnione Stampa Periodica Italiana

AVVISO AI LETTORIIl Suo indirizzo fa parte dell’archivio elettronico della nostra rivista. Nel rispetto della legge per la tutela dei dati personali (privacy) comunichiamo che tale archivio è gestito dalla Croce Verde Torino. I suoi dati non saranno oggetto di comunicazione o diffusione a terzi. Lei potrà richiedere in qualsiasi momento la cancellazione dei suoi dati scrivendo alla redazione del giornale

Sommario

Ipse dixit..

Dovremmo tutti essere contenti di questa situazione che mette in primo piano il nostro mondo.

Eppure, come al solito, coerenti con il detto “a pensare male non si sbaglia mai”, qualcuno afferma che tutto questo è strumentalizzato ad interessi parziali, personali e che sia una “moda” che poi come tutte, spenti i riflettori, si esaurisca rapidamente.

Invece credo che, coerenti con il detto “più se ne parla meglio è”, tutto questo debba continuare, evitando il rischio d’autocelebrarsi riunendo sempre le stesse persone, per due motivi :

- ricordare e valorizzare sempre di più il peso del volontariato per contrastare le iniziative, sulle cui ragioni non dobbiamo discutere in questa sede, che lo possono mettere in difficoltà (vedi riforme in parte annunciate del Servizio Civile e del 5/mille)

- continuare a sollecitare la curiosità dei cittadini sull’esistenza del volontariato ed il suo ruolo nella società, per cercare di modificare la tendenza che vede ridursi sempre di più l’arrivo di nuovi volontari.

Perciò, in questo numero ospitiamo alcuni articoli che parlano dei valori e dell’importanza del volontariato. Ernesto Olivero, attraverso l’invito ad una manifestazione, ne ricorda la sua visione attuale e Giulio Airaghi esprime il proprio pensiero sull’argomento attraverso la sensazione di una persona che passa in Via Dorè e trova una porta “sempre aperta”.Manuela Segre invece ci racconta, in veste di partecipante, quanto emerso dall’Assemblea Nazionale del Volontariato svoltasi a Roma il 3 e 4 dicembre.

Abbiamo, poi, pensato di chiedere ad una squadra di presentarsi ai lettori. La scelta, vista anche la stagione, è caduta sulla Squadra di Montagna. Attraverso una serie d’articoli, alcuni dei suoi componenti, raccontano la loro attività e la storia della squadra.

Infine, con piacere, la rubrica TAZEBAO comincia ad assumere l’aspetto per il quale era nata: essere la voce dei militi. Ad ogni domanda è stata data o sarà data una risposta. L’unico rammarico è che le domande sono giunte firmate da pseudonimi o in ogni modo non riconducibili agli estensori. Speriamo che questo aspetto migliori con il tempo.

Buona lettura a tutti

La recente tragedia dell’Abruzzo ha riacceso i riflettori sul mondo del volontariato. Si assiste ad un florilegio di varie iniziative su questo tema: convegni nazionali e regionali di cui diamo e daremo riscontro, articoli su giornali nazionali e locali ecc.

IL VOLONTARIATO NON DIVENTI UNA “MODA”Editoriale di Roberto Tofful

3

La Squadra di Montagna è stata per molti anni unica del genere tra le Pubbliche Assistenze Italiane e vanto della Croce Verde Torino, una realtà che si è consolidata fortemente negli anni.

La presenza dei volontari nella squadra è sempre stata elevata, mantenendo, dal dopoguerra, una media di oltre 50 militi per stagione. Alla guida si sono alternati come Responsabili: Proi – Giaietto - Capitani – Cagliano – Peirasso – Guidolin – Gatti - Fassina.

Oggi i soccorritori effettivi sono 90, (tutti certificati 118 Regione Piemonte), e garantiscono il soccorso durante i week-end, le Festività e gli eventi sportivi presso le stazioni della Via Lattea, di Bardonecchia, Prali e Montoso.

La dotazione delle varie stazioni può contare su materassini a depressione (totali e parziali), collari cervicali, pocket mask personali con cannule, zaini con attrezzatura atta alla rianimazione, barelle a cucchiaio, spinali, Arva e sonde e, naturalmente, radio funzionanti con l’ausilio di ponti.

I dati affermano che dalla stagione 1954/1955 all’ultima 2008/2009 sono state effettuate oltre

55.000 giornate di servizio e circa 30.000 interventi.

Con la partecipazione alle Gare di Coppa del Mondo di sci, dei Test Events, delle Olimpiadi Invernali, dei Giochi Paralimpici e delle Universiadi, il soccorritore Croce Verde Torino ha raggiunto un importante riconoscimento nell’ambito del soccorso piste: “Patroller”. A dimostrazione dell’alta professionalità raggiunta dai nostri soccorritori, nei protocolli d’intervento nelle gare internazionali, il Patroller

Croce Verde Torino è stato individuato come la figura sanitaria di riferimento per la prima valutazione sull’atleta infortunato.

Contemporaneamente due nostri soccorritori sono stati nominati dalla Commissione Olimpica, in occasione dei Test Events, dei Giochi Olimpici e delle Paralimpiadi, Venue Medical Tecnical Officier.

Per trasmettere il patrimonio d’esperienza maturato dalla Squadra di Montagna, dalla fine del 2006 ha iniziato la sua attività la Scuola Soccorso Piste “Pino Peirasso”, gestita dalla Croce Verde, aperta a tutti i militi dell’ANPAS Piemonte.

Il successo, di questi anni di storia del Soccorso Piste della Croce Verde Torino, culmina con l’inserimento

Speciale Squadra di Montagna

I nostri angeli con gli sciPresentiamo uno dei fiori all'occhiello della nostra associazione

di Gian Beppe GATTI

4

Con le Olimpiadi si è acquisito un grande patrimonio di

esperienze

5

nella Legge Regionale in materia di Soccorso Piste, della figura del Soccorritore Volontario riconosciuto ufficialmente come persona qualificata a tale mansione. Nella Commissione Tecnica Consultiva della Legge Regionale è stato inserito, a rappresentanza delle Organizzazioni di Volontariato operanti nel Soccorso Piste, un esponente della Croce Verde Torino.

I militi della Squadra di Montagna della Croce Verde vantano un punto d’orgoglio nell’aver sempre operato in completa autonomia economica dalla cassa dell’Ente e da contributi pubblici: tutti i costi per la gestione (materiale sanitario, toboga, zaini, radio) sono, infatti, coperti dai volontari che rinunciano ad una parte dei rimborsi viaggio pagati dalle Stazioni sciistiche mentre le divise sono acquistate grazie alla generosità di aziende amiche, inizialemente mentre le divise sono acquistate grazie alla generosità

degli sponsor, inizialmente Martini & Rossi e, negli ultimi vent’anni la Lavazza. Sci, scarponi, ed accessori sono, da sempre, a carico dei singoli Militi.

11992266 All’origine di tutto c’è la passione per la montagna di alcuni Militi delle squadre di città; il loro entusiasmo farà da volano e sarà l'origine della nascita del Gruppo Escursionistico Alpinistico Croce Verde Torino. La sua istituzione è sancita da una delibera del Consiglio Direttivo del dicembre 1926. Il Prof. Mazzocchi e il Cav. E. Florio sono nominati responsabili del Gruppo.

11993322 Il Vice Presidente E.Caligaris, avvalendosi dell’esperienza dei maestri del C.A.I. Accademico di Torino, il Dr. Borelli e i Signori Ravelli e Gambino, organizza il 1° corso di soccorso alpino, che si tiene a Rocca Rubet in Valle di Lanzo. Nel 1932 si decide di creare ufficialmente la squadra di Soccorso Alpino, che nascerà in collaborazione con il C.A.I Accademico. Questa squadra, perfettamente attrezzata e affiatata, rimaneva di turno per una settimana, sempre pronta a partire ad ogni segnalazione dei C.A.I.

11993344 Sono gli anni dello sviluppo dello sci che si andrà sempre più affermando; si sente la necessità di disporre di un servizio di soccorso sulle piste. L'Ente risponde prontamente, iniziando ad operare nella stazione del Sestriere. E’ conservata nei nostri Archivi la richiesta ufficiale dello Sci Club Sestriere per l’assistenza alla “Coppa del RE” del 1936: l‘impegno richiesto era di due militi per 6 giorni consecutivi di gara. Prima della seconda Guerra Mondiale la squadra opera anche ad Ala di Stura e a Sauze D’Oulx; la guerra porterà ovviamente l’attività di soccorso ad una battuta d’arresto.

11994477 Ad Acqui, viene indetto un concorso tra le Pubbliche Assistenze e il Direttore dei Servizi dell’epoca decide di parteciparvi recuperando le vecchie attrezzature e le divise gelosamente conservate della vecchia Squadra di Montagna. L’iniziativa ripropone il progetto della Squadra di Montagna, che, sotto lo stimolo del C.S. Nicolini, finanziatore per molti anni della squadra stessa, riprende la sua attività presso le stazioni di Sauze d’ Oulx e Bardonecchia. Grazie alla genialità di Francesco Proi, aiutato da Vercelli, Rubatto e Salassa, viene allestita la prima slitta barella, vero gioiello di praticità, tanto da essere adottata in seguito anche dall’Esercito Italiano. L’attività della Squadra di Montagna prosegue ininterrotta, ampliando la propria presenza in molte stazioni sciistiche piemontesi (Clavière, Cesana, Sauze d’Oulx, Chiomonte Frais, Bardonecchia, Beaulard e molte

altre), alcune delle quali oggi non sono più attive. Per un lungo periodo opererà anche a Cervinia.

11997722 La Squadra di Montagna partecipa fattivamente ai grandi eventi sportivi organizzati in Piemonte dal 1972 ad oggi: dai campionati italiani a tutte le gare di Coppa del Mondo di sci alpino e snow board, ai Campionati del Mondo di sci o del 1997, ai Test Events Olimpici del 2005.

22000066 Durante le Olimpiadi del 2006 di Torino la Squadra viene inserita, a pieno titolo, nell’ équipe di soccorso, in occasione delle gare e degli allenamenti degli atleti con una presenza di oltre 400 giornate di servizio.

22000077 Partecipazione alle Universiadi invernali di Torino.

La storia della Squadra di Montagna

6

Speciale Squadra di Montagna

Dal telemark ai "carving"Evoluzione del soccorso sulle piste da sci dal 1960 ad oggi

Per una migliore comprensione dell’evoluzione del soccorso sulle piste da sci pensiamo alla neve di cinquant’anni fa e a quella d’oggi, al passaggio della pratica dello sci come uno sport d’elite a quello di uno sport di massa, allo sviluppo della tecnologie (impianti di risalita, produzione della neve artificiale, mezzi battipista), dai materiali d’abbigliamento agli scarponi, dagli sci agli attacchi di sicurezza e per ultima la modifica della pratica dello sci: dal telemark al carving.

Negli anni ’60 la neve era abbondante, soffice e bianca. Le precipitazioni si distribuivano omogeneamente da fine ottobre per tutto l’arco dell’inverno, anche a quote basse. Erano nevicate di solito costanti, con depositi per caduta verticale e non distribuite in modo disordinato e fortemente concentrate dalla forza del vento. Le piste da sci erano scarsamente battute dai mezzi meccanici ma venivano “lisciate” dal passaggio degli sciatori ed in qualche caso preparate dal passaggio a “scaletta” delle Truppe Alpine, dai Maestri di Sci e dai dipendenti della stazione. Risultato, erano piste ricche di gobbe o quanto meno di accumuli morbidi che impedivano grandi velocità di discesa e, nel caso di caduta, un rapido arrestarsi.

Questi fattori uniti al basso affollamento della pista rendeva pressoché nullo il rischio di scontro tra sciatori. Gli sci erano lunghi (220-230 cm), senza gli attacchi di sicurezza e gli scarponi “morbidi e bassi”. Dal punto di vista traumatologico, si registravano per lo più fratture degli arti inferiori (tibia e perone, e caviglia), seguite da fratture del polso, lussazioni di spalla ed in rare occasioni, lesioni del ginocchio.

L’intervento di Soccorso Piste era lento, empirico e con materiali semplici e/o di fortuna (stecche di legno). Il trasporto a valle era eseguito con l’impiego di slittoni/toboga e tramite personale non preparato dal punto di vista sanitario (salvo l’eccezione dei gruppi volontari della Croce Verde Torino). Le comunicazioni radio e telefoniche in pista erano inesistenti e gli stessi trasporti in ambulanza erano precari.

Attorno agli anni ’70 avviene la prima gran rivoluzione nel mondo dello sci: gli attacchi diventano “di sicurezza”, gli sci e gli scarponi fanno uso di materiali sintetici che ne migliorano le prestazioni. Gli sci diventano più stabili e veloci e gli scarponi migliorano la protezione della caviglia e riducono le fratture alla tibia. Aumentano le lussazioni alla spalla ed i traumi al ginocchio. A causa dei “laccetti” di sicurezza, che tengono gli sci legati alle gambe dello sciatore aumentano le ferite alla testa e compaiono i

primi traumi cranici.

L’intervento di soccorso è migliorato. Compaiono le prime radio portatili e le comunicazioni diventano più rapide. Gli stessi materiali di stabilizzazione

subiscono migliorie e diventano codificate alcune tecniche di soccorso (esempio i traumatizzati agli arti inferiori sono trasportati “testa a valle” mentre quelli agli arti superiori “testa a monte”). Resta ancora precaria la preparazione sanitaria del personale di soccorso (sempre fatta eccezione per la Croce Verde), anche se s’inizia a sentire il bisogno di

formare i soccorritori.

Negli anni ’90 si assiste ad una trasformazione del manto nevoso a causa delle

instabilità atmosferiche, e dell’“l’effetto serra”, che si ripercuote sulla “quota neve”, sulle quantità e sulla frequenza delle precipitazioni. Le perturbazioni diventano veloci, con scarse precipitazioni a sud delle Alpi ed accompagnate da forti venti di phoen. Diverse piccole stazioni sciistiche a bassa quota non sono più in grado di avere un innevamento tale da permettere stagioni turistiche regolari. La soluzione è stata la produzione della neve artificiale che riusciva a garantire un buon innevamento di alcune aree sciistiche.

In passato era raro assitere a scontri fra sciatori

di Roberto FASSINA

7

La neve non è più bianca e non è più morbida, ed è limitata a dove serve. L’immagine di lingue di neve tra montagne grigie, di serpentoni bianchi tra boschi spogli ha caratterizzato diversi inizi di queste ultime stagioni invernali.

Contemporaneamente all’avvio della produzione della neve artificiale si è assistito al livellamento perfetto delle piste grazie alle migliori performance dei mezzi battipista. Anche sulle piste più ripide il manto nevoso diventa duro e molto veloce e scompaiono le

gobbe, che favorivano l’arrestarsi in spazi ristretti degli sciatori caduti.

Piste larghe, perfettamente lisce e di consistenza extra compatta, favoriscono l’aumento delle velocità di percorrenza. Compaiono nuovi ostacoli artificiali: ai bordi pista si trovano le aste d’acciaio dei “cannoni” per l’innevamento artificiale. Se a tutto ciò si aggiunge la modifica della tecnica con l’arrivo degli sci sciancrati con attacchi rialzati su piastre, si deduce il trasformarsi delle traumatologie.

Si riducono moltissimo le fratture di tibia e/o perone e le lussazioni di spalla, ma aumentano drasticamente le gravi lesioni alle ginocchia, i traumi cranici, le fratture di femore ed i traumi toracici ed alla schiena. Si assiste anche ad un aumento della gravità degli incidenti.

Fortunatamente anche gli interventi di soccorso sono diventati molto rapidi.

L’estensione dell’uso delle radio a tutti gli operatori, il miglioramento della formazione sanitaria, la presenza di Medici in pista, il miglioramento e l’incremento dei presidi sanitari, hanno contribuito a ridurre i tempi d’intervento e a migliorare la qualità della prestazione sanitaria. In parallelo all’attività di soccorso vero e proprio, va sottolineato il grande sforzo delle stazioni sciistiche per le opere preventive.

L’impiego dell’elisoccorso per i casi più gravi e la

presenza di ambulanze dedicate ai traumatizzati sulle piste da sci completano il gran salto di qualità del Soccorso Piste in questi anni.

Dopo il 2000 aumenta l’affluenza sulle piste da sci ed i nuovi impianti di risalita sono capaci di trasportare a monte migliaia di persone/ora. Venendo a mancare lo skilift è venuta a mancare anche la selezione naturale di chi percorreva le piste in discesa. Oggi, tutti sono

in grado di arrivare in cima alla montagna grazie alle comode seggiovie, ma non tutti sono in grado di scendere sulle piste servite.

A causa della velocità, dell’affollamento delle piste e della presenza di diverse tipologie di sci con differenti raggi di curva (carving, telemark, snow board ecc….) sono aumentati gli scontri tra sciatori con conseguente aumento di una certa traumatologia grave anche a rischio della vita.

L’aumento dell’uso del casco, dei gusci per la schiena e delle polsiere per gli snowboarder hanno ridotto drasticamente il numero dei traumi cranici gravi, mentre il ridimensionamento delle sciancrature degli sci e l’abbassamento delle piastre di rialzo ha comportato una netta diminuzione della traumatologia grave del ginocchio.

Quest’ultima rimane comunque la principale causa di chiamata di Soccorso Piste, seguita a parecchia distanza dal trauma cranico/facciale e dalla lussazione di spalla. Seguono i traumi toracici ed alla schiena. Le fratture di tibia e/o perone rimangono eventi rari per l’elevata qualità di sgancio degli attacchi di sicurezza e per la riduzione della lunghezza degli sci.

Il costante aggiornamento sanitario dei soccorritori, la collaborazione tra gli Enti, l’acquisizione delle tecniche di BLS, l’uso di presidi sanitari idonei, la sensibilizzazione alle Scuole ed agli Sci Club, il rispetto e l’evoluzione dei protocolli d’intervento con il Servizio Regionale per l’Emergenza 118, portano l’attuale assistenza all’infortunato sulle piste da sci in Piemonte ai massimi livelli d’eccellenza.

I traumi al ginocchio sono la principale causa di chiamata

di soccorso

88

Nella stagione 2008/2009 alle stazioni sciistiche normalmente presidiate dalla Croce Verde Torino si è aggiunta la stazione di Prali, con la richiesta di quattro militi per turno.

La telefonata di Roberto Fassina che a metà settembre 2008 mi chiama prospettandomi la nuova apertura, proponendomi sia di fare parte dell’organico che diventarne responsabile, m’impensierisce un po’

ma nello stesso tempo m’incuriosisce molto. Senza starci molto a pensare accetto, e sento lo sconcerto di Roberto al telefono che forse pensava di metterci di più a convincermi. Quasi di sfuggita mi comunica che gli altri componenti della squadra non saranno targati Croce Verde Torino, ma proverranno dalle associate Anpas che condividono con noi il soccorso in montagna.

I primi pensieri che mi vengono alla mente riguardano l’iniziare ad operare in una nuova stazione, portando

l’esperienza della Croce Verde in Val Germanasca, con piste conosciute dal pubblico come difficili, subentrando al Corpo Nazionale del Soccorso Alpino che per propri motivi aveva rinunciato a proseguire l’attività di soccorso sulle piste di Prali, e con militi provenienti da altre associazioni.

Su quest’ultimo punto ero un po’ prevenuto, devo ammetterlo. La Croce Verde Torino è quella che

storicamente fa il soccorso piste da più tempo, fa una moltitudine di servizi cittadini oltre a molte altre attività; cosa mai ne sapranno veramente di soccorso i “cugini di campagna”?

Il 15 novembre 2008 è iniziata la stagione sciistica a Prali, che finirà il 2 giugno 2009, e, insieme, inizia la nostra attività. In pochi giorni di servizio ho così modo di sperimentare che i famosi “cugini di campagna” poco hanno da imparare da noi soccorritori di città, anzi, forse un po’ di lezioncine le possono pure dare.

Probabilmente questa è stata la prima esperienza a mettere

insieme volontari provenienti da diverse associazioni per fare continuativamente servizio attivo, e tal esperimento, se così lo vogliamo chiamare, è stato significativo nel verificare che la preparazione e le

modalità d’approccio allo stesso sono pressoché uguali sia si parli di militi provenienti dalla Croce Verde Torino sia ci si riferisca ad altre realtà

Anpas. Rispetto alla Croce Verde Torino cambiano le turnazioni, il modo di organizzare le squadre, forse un

Speciale Squadra di Montagna

I "cugini di campagna" di PraliPrima esperienza di “soccorso sulle piste” congiunta...

I militi delle consorelle parlano la nostra stessa l ingua

di Roberto ZACCO

9

po’ il modo di operare con le ambulanze medicalizzate, ma quando si effettuano manovre del tipo mettere un collare, iniziare una manovra di BLS, caricare un paziente su tavola spinale ecc. non vi sono più differenze, tutti parlano la stessa lingua, a riprova che quanto insegnato nella scuola di soccorso piste ha validità non solo didattica, ma anche operativa.

Un indicatore del nostro buon risultato raggiunto è senza dubbio il fatto che la società degli impianti di Prali ci abbia nuovamente richiesto per la stagione 2009 2010 la fornitura del servizio di soccorso piste

con il medesimo personale; se non fossimo stati giudicati all’altezza del compito assegnatoci probabilmente altri avrebbero preso o ripreso il nostro posto, ed a rimetterci sarebbe stata senza dubbio l’immagine del nostro Ente, cosa che invece, grazie anche all’apporto dei famosi “cugini di campagna”, che ringrazio tutti per la dedizione e l’impegno profuso, non è avvenuta. Con loro abbiamo fatto conoscere ed apprezzare l’attività del soccorso piste della Croce Verde Torino anche in una vallata che storicamente non ci aveva mai visti presenti.

L'ATTUALE ORGANIGRAMMA DELLA SQUADRA DI MONTAGNA

Totale 90 Militi

Consigliere delegato per la Squadra di Montagna: GATTI GIAN BEPPE

Responsabile Squadra: FASSINA ROBERTOVice Responsabile Squadra: GALETTO MARCO - CINTI PAOLO

Responsabile area Bardonecchia: TONDO GIULIANOVice Responsabile Area Bardonecchia: SCHIAVONE MARCO (Colomion-Melezet), AMERIO AURELIO (Jafferau)Responsabile Colomion-Melezet: TONDO GIULIANOResponsabile Jafferau: AMERIO AURELIO - ARATO FEDERICO - CANCELLI DANILO

Responsabile area Via Lattea: FASSINA ROBERTOVice Responsabile Area Via Lattea: GALETTO MARCOResponsabile Claviere: BERSANO GIOVANNIVice Responsabile Claviere: BERSANO ANGELOResponsabile Sansicario: GALANTINA MARIOResponsabile Sauze: PEIRASSO VALTERVice Responsabile Sauze: MELILLI MAURIZIOResponsabile Sestriere: ROGGERO PAOLOVice Responsabile Sestriere: BRUSOTTO LUIGI

Responsabile Prali: CAVALLERO MAURIZIO - ZACCO ROBERTO

Responsabile Montoso: PASQUINO RICCARDO

10

NEWS dall'Ente

8

5 per mille 2007

L’anima del volontario è sapere di poter essere dono per qualcuno; è commuoversi, mettersi nei panni dell’altro, il carcerato, l’immigrato, la ragazza madre, l’affamato …. E dargli la stessa risposta che vorresti fosse data a te. Il volontario attrae, quando è un testimone coerente, quando non ci guadagna, quando si paga le spese, quando cerca di vivere in modo trasparente la gratuità, rendendo conto di tutto quello che riceve e di come lo utilizza, quando resta capace di indignarsi e poi intervenire di fronte alla povertà e all’ingiustizia. Allora mettere gli altri al primo posto diventa un grande segnale di speranza.A volte la fatica ci prende, ma in ogni stagione della nostra vita possiamo ritrovare motivazioni fresche, senza mai smettere di stare al passo con i segni dei tempi. Le povertà e le difficoltà del nostro tempo ci offrono sempre nuove sfide. Per affrontarle bene occorre una formazione permanente. Bisogna capire, ascoltare, cambiare noi per primi l’ottica, superando noi primi paura e diffidenza, con ironia e curiosità. Così il volontario cresce, si trasforma e offre sempre nuove soluzioni, con il cuore di chi ama sul serio.Oggi è urgente passare questo spirito ai giovani, farli crescere dentro le nostre organizzazioni anche nelle responsabilità; non si tratta di un ricambio generazionale, ma di lasciare che i giovani ci facciano scoprire punti di vista che non avevamo considerato, di non sentirci arrivati. Il punto decisivo è testimoniare ai giovani la convinzione che il mondo, nonostante tutto, si può cambiare. Proprio per dircelo in tanti, il SERMIG organizza all’Aquila il

3° Appuntamento Mondiale Giovani della Pace, il 28 agosto 2010.Siete tutti Invitati!

Ernesto Olivero

I GIOVANI DELLA PACEL'invito di Ernesto Olivero

Sono stati comunicati i risultati della raccolta del 5xmille relativi alla dichiarazione dei redditi del 2007.

La Croce Verde ha usufruito di 671 donazioni per un importo di 28.775,70 euro che è già stato incassato nello scorso dicembre.

Grazie a chi ha contribuito.

Arriva il 112La Lombardia sarà la prima regione ad attivare il Numero Unico Emergenza 112 così come previsto dall’Unione Europea (112.eu EUROPEAN EMERGENCY NUMBER ASSOCIATION).

Il Ministero dell’Interno ha infatti stabilito la realizzazione, su piano nazionale, del “call center laico” in grado di concentrare tutte le chiamate di emergenza di qualsiasi tipo e di smistarle, in funzione del contenuto, ai vari enti interessati.

In tale ambito è stato stabilito che la Centrale Operativa 118 di Varese avvii la prima sperimentazione.

Sulla centrale convergeranno le chiamate verso i numeri 112-113-115-117-118 ed altri numeri brevi di utilità sociale, dell’area Varese-Como-Lecco-Sondrio, che

saranno gestite in modo unitario. Altre sperimentazioni seguiranno in Emilia Romagna (Ravenna-Forlì-Cesena-Rimini) ed in Sicilia (Palermo-Trapani).

Il numero 112 è già completamente operativo in 9 stati europei; in altri 10 è già funzionante, ma coesiste ancora con altri vecchi numeri attivi.

Per saperne di più: www.e112.it

BefanaContinua il tradizionale impegno nella giornata della Befana rivolta ai bambini che sono ricoverati negli ospedali.

Quest’anno gli ospedali interessati sono stati due: Martini e Regina Margherita.

Angela Abrigo e Michi D’Ercole (travestite da Befana), accompagnate da altri militi della squadra giovani, hanno consegnato doni nei reparti pediatrici.

I doni derivano da una parte della raccolta effettuata nella manifestazione “Un dono per tutti” (Organizzato dalla Centrale del Latte con la nostra collaborazione), da regali di privati e da acquisti della Croce Verde Torino.

11

NEWS dall'Ente

IN BREVE

Nella riunione del Consiglio di novembre, su iniziativa del consigliere Abrate, è stato approvato il nuovo LOGO delle nostra associazione. Rimane il corpo centrale delle due mani che si stringono ed è alleggerita la scritta circolare inserendo solo la dicitura “CROCE VERDE TORINO”. Il logo andrà progressivamente a sostituire quello del centenario.Il logo della Croce Verde ha subito vari cambiamenti nel corso della sua storia centenaria. Il primo del 1907 era una semplice croce verde. Nel 1932 la croce viene racchiusa da un cerchio sempre di colore verde. Nulla cambia sino al 1977 dove, in occasione del 70° anniversario, viene introdotto il logo con le mani che si stringono. Questo logo viene utilizzato sino al 2007, a parte alcune variazioni temporali in occasione dei vari anniversari decennali, quando viene inserito quello del centenario.

L’assenza di dimora rappresenta una delle forme più estreme di povertà (fenomeno in crescita) delle moderne economie sviluppate….. ma la mancanza di dati affidabili su questa popolazione pone dei limiti alla conoscenza del fenomeno.Dalle ore 23.00 dei giorni 18 e 19 gennaio, 40 militi della Croce Verde hanno preso parte, con altri volontari torinesi, ad una indagine conoscitiva sui cittadini senza dimora lanciata dal Comune Di Torino in collaborazione con l’Università di Milano dove questa iniziativa è già stata effettuata nel gennaio 2008. Il totale delle persone impegnate è stato di oltre 200 volontari per notte.Il risultato ricercato è un conteggio di queste persone (effettuando un censimento il giorno 18/1) ed una rilevazione dei loro bisogni ed esigenze (attraverso una intervista individuale effettuata il giorno 19/1).Questi dati serviranno a condividere le conoscenze del fenomeno tra gli operatori del settore per migliorare la programmazione dei servizi e degli interventi, analizzare con metodi scientifici il fenomeno ed i suoi cambiamenti al fine di adattare gli interventi in risposta ad eventuali nuove tipologie di utenza e nuovi bisogni.

Nuovo LOGO per la Croce Verde Torino

Quanti clochards a Torino?

NUOVI ARRIVI PARCO AUTOMEZZISono arrivati tre nuovi automezzi:- ambulanza n° 225 (acquistata) per la Sezione di Borgaro- ambulanza n° 226 (donata dalla Fondazione CRT nell’ambito del progetto Missione Soccorso) per la Sezione di Alpignano- Panda n° 31 (donata dalla Fondazione CRT nell’ambito del progetto Safety) per la Squadra di Protezione CivileCon questi nuovi arrivi il parco automezzi risulta composto di 74 unità compresi 2 mezzi storici.

II TROFEO FLAVIO PERUCCA

Prima vittoria del "gruppo giovani Flavio Perucca” con Marco D’Alessandro, nella corsa podistica di 8 Km disputatasi alla Cascina Giaione. Alla gara hanno partecipato circa 900 concorrenti. Il Trofeo intitolato a F. Perucca, alla sua seconda edizione, è stato consegnato alla società prima classificata nella categoria giovanile.

GIORNATA DEL DIABETE 2009

La Sezione di Ciriè, in collaborazione con la dott.ssa V. Trinelli dell’ ASL TO4, ha organizzato una giornata di check-up preventivo sulla diagnosi del diabete.In una tenda, posta in piazza San Giovanni, i medici intervenuti hanno sottoposto ad esame circa 250 persone.L’alto numero degli intervenuti durante tutta la giornata conferma il successo della manifestazione.Gli organizzatori ringraziano i ragazzi del Nucleo di Protezione Civile per l’ottima sistemazione logistica.

1212

NEWS dall'Ente

C’è una porta a Torino che resta sempre aperta (o quasi)

PORTE APERTE

Promesse di aiuto, partecipazione rispettosa alle attese umane

Il suo significato esprime la ricchezza e la complessità delle relazioni e dei sentimenti di reciprocità tra le persone, la volontaria disponibilità degli uni verso gli altri in un rapporto di gratuità senza soste.La Croce Verde è tra le porte “sempre aperte”, generosamente al fianco dell’emergenza verso chi si trova in attesa di un primo soccorso, nelle urgenze umane senza tempo che richiedono rapidità di intervento. Domanda e disponibilità: una azione umana spontanea e consapevole in vista di un fine possibile da raggiungere, un superamento delle parole e un non fermarsi tra i meandri della teoria, ma un operare concreto in spirito di solidarietà tra le complesse questioni di assistenza del nostro tempo che chiedono di fare presto, di portare speranza a chi soffre.Gli imperativi della giustizia e della fraternità – parole degne di tutte le porte aperte al bisogno umano – ci inducono a esprimere riconoscimento positivo agli operatori di aiuto immediato: sono un valore per l’umanità e fanno scaturire il principio del bene comune come esigenza profonda della vita di relazione attraverso l’azione, i gesti e i servizi assistenziali offerti generosamente al prossimo. Solidarietà e fraternità non solo dei diritti e dei doveri, ma ancor più nei rapporti di gratuità che, pur nella diversità di carattere, di interessi, di convinzioni di ogni singolo, creano dimensioni nuove nel servizio alla sofferenza lasciando tracce indelebili nel faticoso sentiero della storia umana.

IN BREVE

I nostri luttiIl 26 settembre, è mancato il fratello di Beppe Arduino, milite della 2° squadra di Torino.Il 1 gennaio, è mancato il papà di Andrea Felletti, milite della 2° squadra della Sezione di San Mauro. Il 2 gennaio, è mancata la sorella di Alberto Gallo, milite della 6° squadra della Sezione di San Mauro.Il 2 febbraio è mancato il nostro socio milite onorario Pino Peirasso, milite della Squadra di Montagna.

Alle famiglie il nostro più sincero cordoglio.

MIOPATIE RARELe miopatie rare sono malattie d’origine neurologica che vanno ad interessare tutti i muscoli del nostro organismo e provocano un deficit di forza muscolare, afficatibilità e algie diffuse a livello muscolare.

L’associazione AIM (Associazione Italiana Miopatie Rare), con sede in Toscana, si occupa di fornire alle famiglie colpite da queste malattie informazioni sulle stesse e sostegno morale e psicologico.

Organizza varie iniziative a livello nazionale ed a S.Gillio, si è svolta la manifestazione “Prima Festa Country” in cui la Croce Verde era partner.

Per maggiori informazioni: www.aimrare.org

LA SQUADRA DI MONTAGNA A “ALPI365”Si è svolta al Lingotto la seconda edizione di ALPI365, il nuovo Salone della Montagna.

La presenza di Croce Verde a quest’evento ha permesso di far conoscere l’attività della Squadra di Montagna e promuovere il valore del volontariato cittadino. E' stata l’occasione per incontrare anche i rappresentanti della Regione, membri del Soccorso Alpino e del 118. Si sono tenuti, inoltre, alcuni importanti convegni quali “Le parole chiave della sicurezza in montagna” e “Comportamento in caso di incidente in montagna”, due argomenti che stanno ovviamente molto a cuore all'Istituzione.

LA BEFANA A SAN MAUROAnche quest'anno, come ormai consuetudine da molti anni, il 6 gennaio è arrivata la Befana presso la sede della Sezione di San Mauro della Croce Verde Torino. La Befana ha festeggiato con i 25 bambini presenti (figli e nipoti dei volontari della Sezione) distribuendo dolci, caramelle e giochi. Tutto è stato offerto dal generoso contributo di molti cittadini di San Mauro Torinese.

L'angolo di Giulio AiraghiCuriosità e altro

I MILITI D'ABRUZZO PREMIATIIl 24 gennaio sono stati premiati, presso il centro convegni della Regione Piemonte, tutti i Militi appartenenti alle Pubbliche Assistenze piemontesi che hanno partecipato alla gestione dei campi profughi in Abruzzo. Alla premiazione era presente la Presidente Mercedes Bresso. L'iniziativa è stata promossa da ANPAS Piemonte.

LUCIANO DEMATTEIS VICE PRESIDENTE CONSULTA DI PROTEZIONE CIVILEIl nostro consigliere Luciano Dematteis, già vice presidente nazionale di ANPAS, è stato nominato anche vice presidente del Comitato per il volontariato presso il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.

13

Terremoto in Abruzzo

I volontari d'AbruzzoSono tanti gli attestati di stima ricevuti dai nostri militi

Guido ALBERTIN,

Livio ALBORI,

Luca ALEMANNO,

Gian Carlo ARDUINO,

Tatiana ARTIQUE,

Maria Teresa AUDISIO,

Luciano AVANTAGGIATO,

Antonietta AVIGLIANO,

Sabina BARBERA,

Claudia BARTOLI,

Riccardo BELLINI,

Tiziana BERNARDI,

Diego BERTINO,

Serena BEVILACQUA,

Roberto BIGINI,

Angelica BOCCHESE,

Ivo BONINO,

Marco BRAVO,

Walter BRINGHENTI,

Giorgio BURATTO,

Sergio CAPELLO,

Enrico CAPONE,

Mina CARGNINO,

Laura CASTELLI,

Paola CATINO,

Ercole CRAVERO,

Mauro CRESTO,

Maria Rosaria CUZZUMBO,

Emanuele DE BIANCHI,

Daniele DI BARI,

Gerardo DI MUZIO,

Vittorina DIDIER,

Michela DIPIERRO,

Giuseppe FINESSI,

Massimo FORNERO,

Gioacchino GAROFALO,

Lucio GERACI,

Paolo IUDICI,

Beatrice LALARIO,

Maria LEGGIO,

Giovanni LOVERA,

Claudio MACARIO,

Mauro MANTOVANI,

Massimiliano MANZINI,

Silvia MARINO,

Eraldo MARITANO,

Angela MARMELLO,

Silvia MAROLA,

William MARTINO,

Armando MASSA TRUCAT,

Arnaldo MASSAVELLI,

Davide MISSAN,

Federico NAVARIN,

Alfredo NUCCI,

Andrea PALAZZO,

Antonio PALAZZO,

Chiara PASQUALE,

Claudio PELLEGRINO,

Rosangela PELLIZZARI,

Davide PERARO,

Pietro PERDUCA,

Maddalena PETROZZINO,

Fabrizio QUAGLIA,

Walter RECCHIA,

Federica RIVOIRA,

Paolo RIZZI,

Chiara ROLLE,

Claudio ROMANO,

Flavio ROSATO,

Claudio SALVA',

Carlo SANTAMARIA,

Gilda SANTOMAURO,

Enrica SCURSATONE,

Manuela SEGRE,

Jenni SEMERARO,

Leonardo SICURANZA,

Pierfranco STABIO,

Marco STEFANI,

Simeone STELLATO,

Luca TIMORATI,

Federica TINETTI,

Claudio TOMATIS,

Gianluca TOSCO,

Anna VALLE,

Marina VIGNA,

Antonio VITTOZZI,

Biagio ZARCONE

L’impegno dei militi della Croce Verde nell’operazione di soccorso per il terremoto in Abruzzo è iniziata il 7 aprile 2009 con l’invio dei primi 6. Nell’arco di 34 settimane si sono alternati 87 volontari nei campi gestiti da Anpas e Regione Piemonte ma anche presso la Sala Operativa Nazionale di ANPAS a Firenze.

Questa pagina è dedicata a loro.

I VOLONTARI CHE HANNO PARTECIPATO ALLA MISSIONE ABRUZZO

14

Il 4 e 5 Dicembre si è svolta a Roma l’Assemblea Nazionale del Volontariato in concomitanza con la Giornata Internazionale del Volontariato organizzata da: Forum del terzo Settore, Consulta Nazionale del Volontariato, ConVOL e CSVnet.

L’Assemblea è iniziata con l’udienza del Presidente della Repubblica, che ricevendo una delegazione di 150 rappresentanti delle Associazioni e dei Centri di Servizio, ha riconosciuto che la realtà del Volontariato rappresenta per il nostro Paese una risorsa fondamentale sotto il profilo economico e svolge un indispensabile compito di integrazione e talvolta di supplenza dell’azione pubblica. Ma esso rappresenta pure una fondamentale risorsa sotto il profilo dell’etica civile e proprio per la capacità di superare i confini di una solidarietà spontanea, familiare e amicale, esso produce pure beni immateriali, comportamenti virtuosi, esempi e modelli degni di essere imitati.

Dopo avere invitato i giovani, anche se dominati dall’incertezza del futuro, a guardare con fiducia al volontariato, ha invitato lo stesso a guardare con fiducia ad essi. Ha concluso il suo intervento ricordando che il volontariato non è un ambito accessorio della nostra convivenza ma ne è linfa vitale e costituisce un elemento distintivo della qualità della nostra democrazia e del nostro vivere sociale.

Nella mattinata Emma Cavallaro, Presidente della ConVol, ha sottolineato come in questo momento di crisi non solo economica ma soprattutto culturale, ci sia un grandissimo bisogno di riaffermare i valori di gratuità, libertà, solidarietà, di centralità della persona, di sussidiarietà, di impegno per la costruzione di una cultura dell’accoglienza e di una democrazia partecipata per tutti, valori questi che sono fondanti del volontariato e di quanti hanno scelto e scelgono questo servizio.

Il tema proposto per la sessione pomeridiana era

“Identità, ruolo e sfide del Volontariato oggi”.

Il prof. Mauro Magatti, Sociologo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha proposto una riflessione sul volontariato come una delle attitudini fondamentali umane alla grazia.

Il prof. Marco Revelli della Università del Piemonte Orientale ha sottolineato il moltiplicarsi delle solitudini, come il volontariato nasca dove lo Stato e il Mercato hanno fallito e sia il riconoscimento e il tentativo di colmare il vuoto oltre che una grande opportunità di rilancio valoriale, ha la caratteristiche di anticipatore oltre che di sperimentazione, è uno spazio in cui ci

si può incontrare senza la logica dell’autorità e dell’utilità e le risorse che maneggia non sono monetarie e possono colmare il vuoto della crisi e delle ridotte risorse economiche.

Fausto Casini, presidente di ANPAS, ha ricordato che il volontariato ha bisogno non solo che non vengano tagliate risorse (come è accaduto per il Servizio Civile), ma è necessario che siano alleggeriti gli adempimenti burocratici soprattutto nei confronti delle piccole associazioni.

Sono poi seguiti interventi di varie associazioni che hanno ribadito la volontà di essere sempre di più soggetti attivi nella costruzione e nel miglioramento della nostra società e che vengano coinvolti nella progettazione e programmazione delle politiche sociali nazionali ed europee.

Al termine dei lavori è stato prodotto un documento di lavoro in cui, partendo dall’esame del contesto sociale e politico attuale, si propone di rilanciare una cultura civile e democratica, valorizzando tutti i soggetti capaci e disponibili ad impegnarsi per il bene comune, promuovendo un modello economico sostenibile e riaffermando il diritto al Volontariato garantito dalla Repubblica, come recita l’art. 2 della Costituzione.

La Giornata del Volontariato

Vogliamo prendere parolaLa Consulta Nazionale ricevuta dal Presidente Napolitano

a cura di Manuela Segre

15

AUGURI "CAPO"da un gruppo di Militi della terza

50 anni e non dimostrarli. Attenzione ! Non stiamo parlando del giogo anagrafico. Quello, bene o male, lo attraversiamo tutti e proseguiamo con più esperienza verso nuovi traguardi. Stiamo parlando di 50 anni di Croce Verde! Un traguardo impensabile per quasi tutti noi. Riccardo Carosso, classe 1933, ci è arrivato. E non da pensionato…., ma sempre in servizio attivo. Fino a pochi anni fa Riccardo è stato il capo, storico e amatissimo, della Terza. Prima, nella sua lunga storia di volontariato, è stato capo della Seconda e Direttore dei Servizi. Ora, con l’umiltà e l’amore per il prossimo che lo contraddistinguono, fa il Milite attivo in Terza, va in postazione, salta pochissime guardie ed è sempre tra i primi ad essere pronto in sede per dare i cambi. E’ sempre stato, e continua a rappresentare per tutti noi l’esempio migliore di ciò che un Milite deve essere. Buono, disponibile, leale, attento agli altri, capace di parlare con le persone e di smussare gli inevitabili spigoli che la fatica dell’impegno a volte crea.

Perfino bello.

Posso testimoniare di più di una ”paziente” ammaliata dal suo timbro baritonale, dai suoi occhi azzurri e dalla fluente barba da trapper alaskano.

Maestro di logistica e di composizione di equipaggi, per

tanti, tanti anni ha saputo far girare la Terza come un cucù svizzero, motivando gli svogliati, redarguendo bonariamente ma con efficacia i ritardatari ( tranne Tortello, con lui non è riuscito neppure Riccardo…. ), facendo sentire a ognuno di noi l’orgoglio di appartenere ad una grande associazione come la Verde.

E’ veramente difficile trovargli qualche difetto. Forse a volte russa un po’ ( ma è in ottima compagnia ), ha un debole per la Nutella e i dolci in genere. Ma solo quando Teresa non lo pesa a casa prima della guardia….

E’ pure un po’ sbruffoncello. Pensate che poco tempo fa, in una notte di guardia di mezza estate in 43, il prode Riccardo, per far colpo sulla sua bella, si è messo a fare a botte con un energumeno alticcio proprio sotto le finestre di casa sua. Teresa, svegliata dalla sirena, si affaccia per vedere che sta succedendo, e vede Riccardo che carica a forza in ambulanza l’invasato e parte per il Pronto. Preoccupata, telefona in sede per chiedere notizie. Lui non risponde al cellulare, quello là era grosso e agitato….Gnùn prùblema! - fa lui quando rientra – era solo un paziente un po’ nervoso. Pure Teresa ma ora è tranquilla. C’è ancora un po’di Nutella?

Riccardino, Ricky, Carouge, tanti sono gli appellativi usati per parlare di lui. Uno solo riassume il sentimento di tutti: il Capo.

Grazie di cuore da tutti gli ex-Militi che hai allevato, da quelli di oggi, da tutta la Croce Verde.

TAZEBAOLa rubrica per dare voce alle tante anime della Croce Verde

Se volete scrivere a Tazebao inviate una mail a: [email protected] oppure via posta a: Croce Verde Notizie/Tazebao - via T. Dorè 4 - 10121 Torino

IL NOSTRO CIPPOdal socio onorario Arch. Vincenzo ROMEO

Gent.ma Redazione,

sul n° 3 di Croce Verde Notizie ho rivisto, con piacere, il Cippo lapideo da me progettato e collocato in opera a memoria delle persone defunte ed appartenenti alla Croce Verde. Voglio ricordare che l'opera è stata realizzata con lastre in granito bianco di Baveno e di granito verde Mergozzo, eqiudistanziate, affinchè la

Croce Verde che si forma attraverso il gioco delle lastre, abbia il fenomeno di parallasse da me voluto.

Ricordo, inoltre, che per la sua manutenzione è solo sufficiente pulire le lastre bocciardate e, per quelle lucidate a piombo, cerarle con normale cera da esterni. Sono comunque a disposizione per eventuali ragguagli e suggerimenti in merito.

Con l'incontro, cordiali saluti ed auguri di buone feste.

NUOVE RISORSEda Ulisse

Caro Tazebao,

voglio sensibilizzarti sul fatto che, mentre tutti si preoccupano dei quotidiani problemi connessi al “sistema Croce Verde”, in pochi si sono accorti che negli ultimi 3 anni il

numero dei servizi è aumentato del 50% e i militi scarseggiano.

Spero che qualcuno raccolga questa voce nel deserto e rammenti che questo Ente eroga un servizio importante e faticoso e che, quindi, nuove risorse vadano investite per seminare e raccogliere nuove leve.

011da Rosa Quota

Sono le 19,45. Entro in sala militi. Il caposquadra mi guarda con occhi un po’ troppo sorridenti… Ed ecco che scopro di essere la prescelta per una notte in 011… Fossi arrivata con qualche minuto di ritardo, l’avrei scampata ancora una volta! E invece no, purtroppo, a

turno, siamo tutti “sottoposti” a questa postazione abbandonata all’incuria.

Mancano dei veri letti, le pareti ed i soffitti sono pieni di infiltrazioni e macchie gialle, poca è la pulizia.

Chissà se quest’estate gli scarafaggi avran voglia di tornare…

S.O.S.

Risponde la Direzione dei Servizi

Niente di più vero. La situazione dei locali è nettamente più critica rispetto a tutte le altre postazioni. La Direzione dei Servizi ha più volte segnalato alla Direzione Sanitaria dell’Ospedale lo stato

di degrado dei locali. Nulla è cambiato, ma continueremo a farlo.

Cerchiamo comunque di non peggiorare la situazione mantenendo un comportamento che sia in linea con le normali regole di civiltà..