Croazia pronta per la nuova Davis Italiani sempre più in alto · due Paesi che si erano già...

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Anno XIV - n.44 - 28 novembre 2018 GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: nei panni del signor Davis Pag.3 Focus Next Gen: Molleker insegue Zverev Pag.10 Numeri della settimana Pag.12 - Tennis in tv Pag.14 Serie A: la volata scudetto Pag.16 Circuito Fit-Tpra: un’agenda tutta rosa Pag.26 Borsone o zainetto? Lo spazio di un regalo Pag.28 Blind tennis: non vedenti in campo Si gioca con regole e palle speciali A Bologna scuola e campionati Pag.31 A Natale fai centro: regala l’estate La promozione per mandare i tuoi figli in vacanza con la racchetta Pag.20 Tutti i rischi del Transition Tour Penalizza gli juniores al top: il coach di Musetti ci spiega perché Pag.8 Croazia pronta per la nuova Davis Cilic e Coric hanno strappato la coppa ai francesi: sono già qualificati per difenderla nell’inedita finale a 18 squadre del 2019 pag. 4 Giochi bene? Università gratis Con FIT e PTR alla scoperta delle borse di studio nei college USA Pag.22

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Anno XIV - n.44 - 28 novembre 2018

GLI ALTRI CONTENUTIPrima pagina: nei panni del signor Davis Pag.3Focus Next Gen: Molleker insegue Zverev Pag.10Numeri della settimana Pag.12 - Tennis in tv Pag.14Serie A: la volata scudetto Pag.16Circuito Fit-Tpra: un’agenda tutta rosa Pag.26Borsone o zainetto? Lo spazio di un regalo Pag.28

Italiani sempre più in alto

Blind tennis:non vedenti in campoSi gioca con regole e palle specialiA Bologna scuola e campionati

Pag.31

A Natale fai centro:regala l’estateLa promozione per mandarei tuoi figli in vacanza con la racchetta

Pag.20

Tutti i rischidel Transition TourPenalizza gli juniores al top:il coach di Musetti ci spiega perché

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Croazia pronta per la nuova Davis

Cilic e Corichannostrappatola coppaai francesi:sono giàqualificatiper difenderla nell’ineditafinale a 18squadredel 2019 pag. 4

Giochi bene?Università gratisCon FIT e PTR alla scopertadelle borse di studio nei college USA

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prima pagina

Nei panni del signor Davis

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina

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DI ENZO ANDERLONI

Si è parlato tanto di questa finale di Coppa Davis. E non perché sia stata una gran finale. Anzi, se vo-gliamo proprio dirla tutta, è stata

una delle meno combattute di sempre. I francesi nei singolari non hanno vinto un set. Nemmeno mai strappato la bat-tuta a un avversario. Il buon doppio ha salvato la faccia ai bleus, non quella di un match senza storia che di per sé avrebbe racimolato poche righe sui giornali, nonostante i meriti dei croati che con Cilic e Coric sono una signora squadra.Di questo Francia-Croazia si è parlato tantissimo per altri motivi. In primo luogo per l’orgoglio nazionalistico di due Paesi che si erano già incrociati nel-la recente finale dei Mondiali di calcio. I croati hanno espugnato Lille e sono stati accolti a Zagabria, con la Coppa in braccio, da una folla che aveva ancora le sciarpe, gli striscioni e i bandieroni del 15 luglio, quando dai maxischermi aveva assistito alla sconfitta per 4-2 di Modric, Mandzukic, Perisic & co. Una bella rivincita per un Paese piccolo e giovane: la presidentessa Kolinda Gra-bar-Kitarovic, che in Russia era persino entrata negli spogliatoi dei ‘suoi’ calcia-tori, si è fatta trovare in prima fila a Lil-le per festeggiare. Si è parlato tanto di questa finale an-che perché era l’ultima Coppa Davis come l’avevamo sempre conosciuta. Qualcuno l’ha definita l’ultima vera Davis. Dal prossimo anno solo il pri-mo turno (1-2 febbraio) farà pesare il fattore campo. E si giocheranno partite due set su tre. Le finali saranno a Ma-drid (18-24 novembre) in sede unica. Come i Mondiali di Calcio.Sarà davvero la fine di un mito o sol-tanto una Coppa Davis diversa? E tutti quelli, giocatori e non, che si sono in-dignati per il cambiamento, sono così certi che il signor Dwight Davis se inve-ce di avere vent’anni nel 1899 (quando

lanciò l’idea di una sfida a squadre tra Usa e Isole Britanniche) fosse un ven-tenne oggi, lancerebbe la vecchia Davis anziché quella nuova voluta dall’ITF, supportata dai milioni della società Ko-smos di Gerard Piqué?Il dubbio esiste. E anche chi, come il sottoscritto, ha già forte nostalgia della bolgia da stadio di certe sfide intermi-nabili, forse è meglio che si metta co-modo e si goda la prima edizione della nuova Davis Cup sospendendo il giudi-zio fino al prossimo novembre.Che la Davis non fosse una priorità ogni anno per tutti i giocatori più forti è un dato di fatto. Come la constatazio-ne che la bellezza (o la bruttezza...) di una partita non dipende dal numero dei set ‘al meglio dei quali’ è prevista.Proprio l’ultimo Francia-Croazia ne è la dimostrazione più evidente. Meglio un ‘tre su cinque’ tra Cilic e Tsonga di Lilla o il ‘due su tre’ tra Djokovic e Federer di Bercy? O il ‘il tre su cinque ai 4 ga-me’ tra Tsitsipas e De Minaur delle Next Gen Atp Finals di Milano? Quando Dwight Davis, studente di Harward, mise in palio il suo bowl d’argento gli inglesi andarono a Bo-ston attraversando l’Atlantico col

piroscafo. Come facevi a proporre un due su tre col punto secco sul 40 pari dopo un viaggio così... Oggi la maggior parte degli spettatori (e dei tifosi) segue le partite in televisione (o in streaming...). E se si stufa, cam-bia canale. Quelli che ci tengono par-ticolarmente, comprano il biglietto, prendono il loro bandierone e fanno come i tifosi del calcio. Partono per la trasferta. Come hanno fatto alcu-ne migliaia di croati e di francesi la scorsa estate. E i croati sugli spalti lo scorso week-end creando un nuovo ‘fattore campo’.Dunque, bisogna provare per credere. Se in novembre a Madrid dovessimo vedere uno Spagna-Svizzera con Nadal e Federer in campo, i fratelli Murray in doppio contro il Canada di Raonic e Shapovalov, Fognini e Berrettini che sfidano l’Argentina di Del Potro, i cro-ati detentori alla prova della Russia di Khachanov, Medvedev e Rublev, il Giap-pone di Nishikori contro gli Usa di Tia-foe e Isner e via discorrendo, tutto con-centrato in una sola settimana... Beh, direbbe il vecchio Dwight immortalan-do l’attimo con lo smartphone, voglia-mo mettere con la tre giorni di Lille?

SPIRITO UNICO - C’è qualcosa che ancora negli stadi del calcio non si è visto: la squadra battuta che va nello spogliatoio dei vincitori a complimentarsi. E a posare in una foto comune, festosa. L’ultima lezione di fair play di Capitan Noah è commovente, da applausi

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Il miracolo croatoMarin Cilic e Borna Cilic diventano gli eredi di Ljubicic e Ancic: è la seconda Insalatiera per la Croazia dall’Indipendenza proclamata 27 anni fa.Adesso ci prepariamo al nuovo format: l’Italia parte a febbraio dall’India

DI ANDREA NIZZERO

FOTO GETTY IMAGES

Qual è il trucco? Dove sta? Perché, se un Paese che ha circa gli stessi abitanti del-la Puglia (poco più di quat-

tro milioni) e che formalmente esiste da appena 27 anni ha già vinto due volte la Coppa Davis, un trucco ci do-vrà pur essere.La presidente dei nostri vicini di casa, Kolinda Grabar-Kitarovic, ha la fortuna di essere conosciuta nel mondo più grazie alle gesta sportive dei suoi cittadini che alle beghe tipi-che del suo mestiere: un caso raro (e probabilmente parecchio invidiato) tra i capi di stato contemporanei. Do-menica a Lille, dopo il punto conclu-sivo suggellato da Marin Cilic ai dan-

ni di un inconsolabile Lucas Pouille, si è finalmente tolta la soddisfazione di vincere una finale mondiale. Come è stato ricordato mille e una volta, la finale di Coppa Davis è stata una

rivincita della finale dei Mondiali di calcio di quest’anno, e si è risolta in una dolce vendetta croata. La presi-dente, peraltro, attendeva di rifarsi anche dal novembre del 2016, quan-do a Zagabria fu testimone della cla-morosa rimonta di Juan Martin del Potro ai danni di Marin Cilic, con i croati già pronti a stappare lo spu-mante. In quell’occasione, il ragaz-zone croato, che aveva già regalato al suo Paese un titolo Slam (il terzo della loro giovane storia dopo quelli di Goran Ivanisevic e Iva Majoli) non capitalizzò due set di vantaggio a fa-vore del protagonista di un’altra fa-vola, il suo coetaneo di Tandil.

La 118a coppaDue anni più tardi, con i sei set a ze-

La festa della Croaziaal ritorno in Patria dopo la vittoriain Francia

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atp e wtacoppa davis

ro rifilati a Jo Wilfried Tsonga e Lu-cas Pouille, guastando la festa dei francesi in casa loro, Marin Cilic ha cancellato un ricordo sportivo da in-cubo per sostituirlo con un altro che è sempre stato il sogno di ogni ten-nista-bambino. Almeno fino a questa edizione, l’ultima in cui abbiamo vi-sto la Davis con il suo storico volto, antico 118 anni. La gloria di questa vittoria è da spartire anche con un giovane pilastro qual è già Borna Co-ric: dopo essersi caricato la squadra sulle spalle a Zara contro gli Stati Uniti, a lui è andato il grande merito di aver rotto il ghiaccio di questa fi-nale, con un colpo al mento dei fran-cesi. Venerdì il suo break in apertura, maturato dopo 11 minuti di lotta, ha immediatamente ingobbito Chardy e strozzato in gola l’urlo degli oltre 20.000 francesi dello Stade Pierre Mauroy. Non va dimenticato infine Ivan Dodig, un gregario in singolare ma capace, da doppista, di eccellere e farsi trovare pronto quando è stato necessario (vale a dire al primo turno contro il Canada e nei quarti contro il Kazakistan). Con Zeljko Krajan, capi-tano dal 2012, sono i degni successo-ri della squadra del 2005 guidata da Nikki Pilic e laureatasi campione gra-zie alle gesta di Ivan Ljubicic e Ma-rio Ancic. Proprio come loro, infatti, lasciano il mondo intero a chiedersi come sia possibile la concentrazio-ne di talento e coordinazione che ha luogo ai piedi dei Monti Balcani.

Delusione franceseSulla terra battuta di Lille si è inve-ce vista la Francia più spenta di tutta questa terza gestione a firma Yannick Noah. È impossibile contestare uno che da capitano ha vinto tre Davis e una Fed Cup e che, da fine 2015 a oggi, ha perso solo due incontri, tra l’altro entrambi dalla Croazia. Eppu-re, anche Noah è stato criticato per non aver avuto il coraggio di con-vocare Gilles Simon, preferendogli Jo-Wilfried Tsonga, deludente e al rientro dopo un lungo stop che l’ha visto precipitare al numero 259 del mondo. Ma Noah, forte di un carisma e di una lista di risultati innegabili e ineguagliabili, prima di lasciare la panchina ad Amelie Mauresmo ha vo-luto andare all’attacco a sua volta e a modo suo: “La Davis non sarà più la stessa. Sarà un’altra cosa”, ha det-to, con voce triste e rassegnata, nella sua ultima conferenza stampa. “Spe-

Borna Coric, 22 anni,è stato uno dei grandi protagonistidella cavalcata croata versola vittoriadella CoppaDavis

L’unico punto francese in finaleè arrivato dalla coppiaHerbert/Mahut

La presidentessa Kolinda Grabar-Kitarovic, capo di Stato croata, in ‘divisa’ tennisticaa Lille, ha assistito in prima persona alla seconda vittoria in Coppa Davis del suo Paese

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ro proprio che non sia chiamata Cop-pa Davis. Giocare due set non è la Coppa Davis. Stanno mentendo. L’ho detto in faccia al presidente, che so-no sconvolto e disgustato, perché è così che mi sento. La Coppa Davis si-gnificava così tanto per me”. La squa-dra francese è stata compatta, duran-te tutto il week-end della finale, nelle feroci critiche al nuovo formato della Coppa Davis. “L’anno scorso piange-vo di gioia, quest’anno di tristezza”, ha detto Lucas Pouille, decisivo lo scorso anno ma irriconoscibile do-menica. “Non cambierò idea a propo-sito del nuovo format. Per quanto mi riguarda, non giocherò più in Coppa Davis. Questa era l’ultima volta”.

Verso il 2019Com’è noto, dal prossimo anno la competizione cambierà volto e nella gestione entrerà il gruppo di investi-menti privato Kosmos. Prima di que-sta acquisizione, avallata in agosto dall’assemblea generale ITF, il gruppo era noto soprattutto per avere Gerard Piquet come fondatore. Oggi, è agli onori della cronaca sportiva mon-diale per l’accordo venticinquennale con, a oggetto, la “nuova” Davis, per un valore complessivo di 3 miliardi di euro. Il palcoscenico designato per le fasi finali con il nuovo format sarà Madrid, dal 18 al 24 novembre 2019. Le quattro semifinaliste di que-sta edizione si sono già guadagnate la qualificazione: oltre a Croazia e Francia, sono già certi di essere a Ma-drid anche gli Stati Uniti e i padroni di casa spagnoli. Con loro ci saran-no sicuramente al via anche le due wild card, già assegnate a Argentina e Gran Bretagna. I restanti dodici po-sti saranno messi in palio nel turno di qualificazione in programma l’1 e il 2 di febbraio prossimi: assomiglie-rà alla “vecchia” Coppa Davis, con i dodici incontri sparsi per tutto il mondo. L’Italia, reduce dai quarti del World Group 2018 e compresa tra le dodici teste di serie, giocherà in In-dia. Partiremo favoriti dal pronostico e dai precedenti, avendo perso solo uno dei cinque incontri già disputati.

L’erba di CalcuttaQuell’unica sconfitta, però, arrivò a Calcutta sull’erba, esattamente la cit-tà e la superficie scelta dai padroni di casa per lo spareggio del 2019. Nonostante la scarsa simpatia del nostro numero 1 per il verde, peral-

tro mai nascosta, la pressione sarà sugli azzurri: nessuno dei giocatori che Fabio Fognini, Marco Cecchinato e Andreas Seppi (il più erbivoro del lotto) si troveranno ad affrontare è oggi tra i primi 100 del mondo. Yuki Bhambri, l’unico a esserci entrato, è un ex promessa junior ma ha un best ranking di n.83. Si giocherà su due

giornate invece che nel solito week-end “lungo” da venerdì a domenica. Si inizia sabato con i primi due sin-golari, si prosegue domenica con il doppio in apertura e, a seguire, i due singolari invertiti. Tutti gli incontri si giocheranno al meglio dei tre set. Il percorso dell’Italia nella nuova Davis partirà così.

Il percorso dell’ItalDavis nel 2019 partirà l’1 e 2 febbraioa Calcutta: Andreas Seppi e FabioFognini (guidati da capitan Barazzutti, insieme nella fotosopra) giocheranno sull’erbacontro l’India

La delusione deipadroni di casa

e di CapitanNoah

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atp e wtaterza pagina

“Il Transition Tourpenalizza gli junior top”È l’allarme lanciato da Davide Tartarini, coach di Lorenzo Musetti, l’azzurrino finalista agli Us Open Under 18. “Si rischia di dover fare una trafila che avrebbe potuto frenare anche uno come Zverev”, afferma. E ci spiega perché

DI ALESSANDRO MASTROLUCA

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“Il Transition Tour rischia di pe-nalizzare gli junior migliori”. A lanciare l’allarme in vista della rivoluzione destinata

a sconvolgere il calendario dall’anno prossimo è Davide Tartarini, coach di Lorenzo Musetti. Finalista allo Us Open junior, vincitore del playoff per il quinto posto all’ITF Junior Masters di Chengdu, il carrarese ha chiuso al numero 7 del ranking under 18. Nel 2019, ci spiega coach Tartarini, l’obiet-tivo è ridurre l’attività junior agli Slam e a un torneo di preparazione prima dei major.

Dal primo gennaio,due classifichePer un giovane come Musetti o come il taiwanese Chun Hsin Tseng, il nume-ro 1 under 18, primo junior a vincere Roland Garros e Wimbledon nello stes-so anno dai tempi di Gael Monfils nel 2004, sarà più difficile fare il salto nei tornei pro, ci spiega Tartarini: “Tseng o Musetti avrebbero il livello per giocare tornei di livello più alto. Ma nel nuovo sistema, almeno per i primi mesi non hanno la classifica per entrare”. Dall’anno prossimo esisteranno due classifiche: una ATP/WTA con i punti del circuito maggiore (dalle finali dei 25mila in su) e una ITF con i punti nei 15 mila e nei 25 mila. Gli junior di alto livello come Musetti, con un ranking ATP ovviamente molto basso, non hanno nemmeno una classifica ITF che gli permetta di entrare nei tabel-loni: “Avendo sostanzialmente tolto le qualificazioni nei Challenger (saranno micro tabelloni da 4 giocatori, ndr), nei primi sei mesi sarà più difficile perché il cut-off di quei tornei sarà più alto. È

vero che ci sono 5 posti riservati agli junior nei 15.000, ma lì giochi per i punti ITF, è un’altra cosa”. Già da quest’anno i giocatori possono conoscere la loro posizione nelle due classifiche che scatteranno dall’ini-zio del 2019. Esiste infatti un ranking ITF-ombra, che si ottiene togliendo dalle attuali classifiche ATP o WTA i punti nei tornei che faranno parte del Transition Tour e assegnando per quei piazzamenti i corrispettivi pun-ti ITF secondo il nuovo regolamento: “Tseng, che oggi è numero 420 ATP scenderà intorno alla posizione 1100-1200 – spiega Tartarini - ma non ha un ranking ITF alto: praticamente dovrà ricominciare da zero. Raul Brancaccio, invece, per fare un esempio significati-vo, sarà intorno al numero 800 ATP ma è numero 1 del ranking ITF, e dunque potrà sicuramente entrare nei Challen-ger, in quanto ci sono quattro posti in ogni torneo per i migliori 4 iscritti in base al ranking ITF. Ma per arrivare a

costruire una classifica da primi 30 o 40 ITF ci vuole un anno, ma un anno buono”.

Rischio ‘palude’per i miglioriE i giovani di maggior talento, che fi-no a quest’anno avrebbero potuto pensare di iscriversi a qualche torneo di livello più alto, rischiano invece di rimanere bloccati: “Molti non riesco-no a uscire da quel tappo, rimangono a giocare quei tornei da 15 o 25 mila e si adeguano a quel livello che è di-verso dal tennis del circuito maggiore a livello tattico. Anche un giocatore come Zverev, che per mesi all’inizio della carriera vinceva poco, se avesse dovuto fare tutta la trafila magari non sarebbe arrivato - spiega Tartarini. - Io sto cercando di insegnargli a cercare il punto, perché il tennis di vertice ti porta a fare delle scelte. Non vorrei ar-rivare a svilire il suo tennis in nome dei risultati nel Transition Tour. Chia-

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ramente stabilire la programmazione all’inizio sarà difficile, ci sarà anche molta confusione per i tennisti. Però io vorrei evitare la doppia classifica, vor-rei che Lorenzo giocasse più in alto”. Musetti, evidentemente, scalpita, con il numero 500 o 600 del mondo è con-sapevole di poter vincere. Ma dall’anno prossimo pensare di giocare anche un Challenger vuol dire trovarsi davanti il numero 200 almeno, un giocatore ve-ro. “Il mio obiettivo” dichiara Tartarini, “è saltare lo scalino e giocare i tornei del Transition solo per mettere partite nelle gambe, non per il ranking ITF”.

Posti riservatiper i Top 10 juniorRestano validi, comunque, per i pri-mi 20 del ranking ITF i junior exempt, ovvero un numero limitato di posti ri-servati che per i primi dieci della clas-sifica maschile under 18 si traducono nella possibilità di partecipare a tre tornei da 25 mila dollari. Per le ragaz-ze, alla numero 1 è riservato un posto in un $100,000 e due in un $80,000, alla numero 2 uno in un $80,000 e due in un $60,000, alle numero 3-4 due in un 60,000 e uno in un 25,000; per le numero 6-10 tre in un 25,000; per le numero 11-20 tre in un 15,000.

Si rischia di perdereuna stagione o dueAl Masters in Cina, racconta Tartarini, “tutti noi coach dei primi otto gioca-tori e delle prime otto giocatrici nel ranking junior ci siamo trovati con-cordi: questo nuovo circuito non aiuta chi è in questa fascia alta. È un investi-mento a lungo termine, ma si rischia di perdere una stagione o due per costru-ire un ranking che non è quello princi-pale”. In più, aggiunge, il ranking ATP comanda nelle gerarchie per determi-nare l’iscrizione ai tornei: “Se io sono numero 5 ITF e tu hai un punto ATP, tu hai la priorità”. Il cambiamento, sot-tolinea, penalizza anche un giocatore come Andrea Pellegrino, oggi numero 505 ATP “che probabilmente nei primi cinque, sei mesi farà fatica a entrare nei Challenger con i tabelloni a 48 e senza qualificazioni”.

Macro-aree continentaliper ridurre i costiIl piano di lungo periodo, spiega, pre-vede la creazione di macro-aree per far sì che ciascun giocatore si iscriva solo ai tornei da 15 mila dollari del-la sua zona, che dovrebbe coincidere

con il proprio continente, per ridurre i costi dell’attività e favorire lo svilup-po globale del gioco. Potrebbe essere un incentivo anche perché aumentino i tornei in determinate nazioni. La da-nese Clara Tauson, numero 4 ITF, ha spiegato che in Danimarca di tornei nel Transition Tour non ce ne sono. E in Bulgaria, dove sperano di aver trova-to il nuovo talento in Adrian Andreev, quarto miglior under 18 al mondo, se ne gioca solo uno. Quindi, commenta Tartarini, “giocatori come loro che non possono avere wild card praticamente devono sperare di rientrare nei primi cinque posti ITF per gli junior, quando magari valgono già oggi il numero 350 o 400 del mondo, per giocare i 15 o i 25 mila e costruire una classifica che a un tennista di quel livello non serve”.

Una regola per la massache frena i miglioriFra qualche anno, ammette Tartarini, “i migliori junior potrebbero finire per snobbare gli Slam junior per comin-ciare a costruire la classifica ITF nei tornei del Transition Tour”. Un rischio, quello di impoverire il circuito under 18, che potrebbe portare a modificare il nuovo circuito. “L’ITF è aperta a prendere in considera-zione possibili aggiustamenti” conclu-de, “alla fine dell’anno prossimo si farà un bilancio. Per me, comunque, la que-stione rimane. La regola va bene per la massa, ma i più precoci non vanno chiusi. Bisognerebbe garantire un’ec-cezione per i giovani migliori che vo-gliono poter saltare la trafila. Bisogne-rebbe premiare di più l’alto livello”.

Davide Tartarini (a sinistra) con

Lorenzo Musetti;sotto, lo specchietto

esplicativo di comefunzionerà il circuito

a partire dal 2019

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Molleker, il biondoche insegue ZverevIl 18enne Rudolf ha chiuso la stagione tra i Top 200 conquistando il primo Atp Challenger. E le prime vittorie nel circuito maggiore, su Struff e Ferrer. Ha scalato oltre 400 posizioni nel ranking. Secondo Stich sarà fortissimo

DI ALESSANDRO NIZEGORODCEW

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Sulle orme di Alexander Zverev, un giovanissimo tennista tede-sco è pronto a scalare il ranking Atp. Il suo nome è Rudolf Mol-

leker. Considerato un predestinato sin dall’età di 12 anni, il classe 2000 di ori-gine ucraina ha chiuso l’anno tra i top-200 conquistando il suo primo titolo challenger. Molleker fa parte, insieme a Louis Wessels e Daniel Altmaier, del-la nouvelle vague del tennis teutonico e gli addetti ai lavori sono concordi nel prevedere un futuro radioso.

È di origini ucraineMolleker nasce a Sewerodonezk, in Ucraina, il 26 ottobre 2000 da papà Roman, che lo ha iniziato al tennis, e mamma Tathiana, dentista. Il piccolo Rudolf comincia a giocare all’età di 3 anni. “Mio fratello maggiore praticava il tennis e io non vedevo l’ora di pro-vare. Quando finalmente ho preso in mano la mia prima racchetta ho subito capito che sarebbe stata la mia vita”. La carriera giovanile è straordinaria. Molleker conquista titoli su titoli a livello Tennis Europe. E nel 2014 ri-porta in Germania, insieme a Nicola Kuhn (che da 3 anni è divenuto citta-dino spagnolo), anche la Winter Cup. Ai tedeschi mancava da 30 anni. A li-vello individuale i risultati sono ottimi e costanti e, nel circuito Itf under 18, riesce a raggiungere la Top 10.

La ‘prima’ ad HeilbronnL’impatto con il tennis professionisti-co è positivo e nel 2017 Molleker di-sputa la sua prima finale Futures, ma è quest’anno a Heilbronn che il ram-pollo tedesco è divenuto un nome da segnare sul taccuino. Al terzo main draw a livello Challenger in carriera, di

È stato n.10 Under 18Nome: Rudolf Molleker

Nato a: Sewerodonezk, Ucrainail: 26 ottobre 2000 (18 anni)Altezza: 185 cm; peso: 75 kg

Coach: Jan Velthuis; Ranking: 194 AtpBest Ranking: 192 (29 ottobre 2018)Best Ranking U18: 10 (26/06/2017)

Titoli Challenger: 1 (Heilbronn 2018)

Vittorie vs Top 100: 3 (Vesely, Struff, Ferrer)

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fronte a un festante pubblico casalin-go, Rudolf ha conquistato il suo primo titolo di categoria superando giocatori del calibro di Hanfmann, Londero e, in finale, Jiri Vesely. Sull’erba di Stoc-carda, pochi giorni dopo, è giunta la prima vittoria in un tabellone Atp con-tro il connazionale Jan-Lennard Struff e nel ‘500’ di Amburgo Molleker si è ripetuto sconfiggendo l’ex top-5 David Ferrer. “La vittoria contro un campio-ne straordinario come lo spagnolo - ha spiegato Rudolf - è stata emozionante. Il pubblico era tutta dalla mia parte, faceva la ‘ola’ e io non riuscivo a cre-dere a quanto appena accaduto”. Mi-chael Stich, indimenticabile campione tedesco ed ex direttore dell’Atp di Am-burgo aveva speso parole importanti per Molleker. “È un ragazzo dal grande avvenire - ha spiegato il campione di

Wimbledon ’91 - e i risultati in età co-sì giovane parlano per lui. Ma adesso dovrà dimostrare di sapersi confer-mare lavorando con grande costan-za sui suoi punti deboli”. Molleker si allena con il coach olandese Jan Vel-thuis che rappresenta “una sorta di secondo padre - come dice lui stes-so -. Da quando sono piccolo la mia famiglia mi segue raramente in giro per tornei e il rapporto instaurato con Jan è davvero molto importante”. Nel 2018 Rudolf ha scalato oltre 400 po-sizioni nel ranking Atp, passando dal numero 597 all’attuale 194. “Penso di poter raggiungere risultati su tutte le superfici - ha raccontato il tedesco - ma forse quella che preferisco è l’er-ba. Sono un tennista che basa il pro-prio gioco sui colpi da fondo, ma so bene che per crescere dovrò cercare maggiormente la rete”.

Le passionidel giovane RudolfMolleker non è un appassionato di cal-cio, ma di basket sì. Appena può cerca di seguire l’NBA e, in Florida, ha anche avuto la possibilità di assistere a un match dei Miami Heat (“un’esperienza stupenda”). “La mia musica preferita? Sicuramente il rap e se devo fare un

La Next Gen va in vacanzaTsitsi a Cipro, Shapo alle BahamasÈ tempo di off-season anche per i Next Gen del circuito Atp. Denis Shapovalov e Frances Tiafoe hanno scelto il mare delle Bahamas. Il canadese, come scrive nel post, ha chiaramente ‘bisogno di abbronzarsi’. Anche Tsitsipas sta passando alcuni giorni di relax al mare, a Cipro. Il norvegese Casper Ruud invece si è diviso tra Parigi e Londra, in buona compagnia. (al.ni.)

nome dico Eminem. Con chi andrei a cena tra i giocatori Atp? Rafael Nadal e Roger Federer senza dubbio. Insieme a loro però metterei anche Nick Kyrgios per ravvivare la serata”. Sui Social Net-work la sua ‘fan base’ deve ancora de-collare e su Instagram raggiunge appe-na i 7.000 followers, ma l’impressione è che sia solo l’inizio. Anche da questo punto di vista...

Visto dal campo“Molleker è molto forte già ora e credo diventerà davvero un bel giocatore”. Parole di Roberto Marcora, attuale nu-mero 284 Atp, che è stato sconfitto dal tedesco quest’anno nei quarti di finale del Challenger di Szczecin, in Polonia. “È forte fisicamente, la sua palla è pe-sante e, soprattutto di dritto, gioca molto molto carico. Difficile fare pre-visioni, ma non mi sorprenderebbe se seguisse le orme di Shapovalov, Tsit-sipas e compagnia. Sicuramente dovrà migliorare l’atteggiamento in campo, non proprio encomiabile per usare un eufemismo...”. Anche per Pietro Ron-doni, anche lui avversario di Molleker nel circuito, il tedesco è “molto forte, anche se ovviamente ancora deve met-tere su massa muscolare. Mi ricorda un po’ Kyle Edmund”.

Inarrestabile Ugo:Humbert campione ad AndriaDa metà luglio a oggi Ugo Humbert è stato il dominatore assoluto del circuito challenger. Tre titoli, tre finali e prima vittoria in un main draw di uno Slam. L’ultima settimana dell’anno ha coinciso con l’enne-simo successo a livello Atp Challenger. Ha vinto ad Andria, in Puglia, dove in finale ha battuto per 6-4 7-6 un ottimo Filippo Baldi. “L’Italia mi porta bene e dedico questa vittoria a mia madre e mia sorella – ha raccontato il nativo di Metz, classe 1998 - che mi hanno accompagnato qui ad Andria”. Grazie a questo ultimo grande risultato stagionale Ugo Humbert ha raggiunto il best ranking di numero 84 Atp facendo un salto di ben 290 posizioni dall’inizio anno. (al.ni.)

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i numeri della settimana

I primi 20 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Novak Djokovic (SRB) 90452 Rafael Nadal (ESP) 74803 Roger Federer (SUI) 64204 Alexander Zverev (GER) 63855 Juan Martin del Potro (ARG) 53006 Kevin Anderson (RSA) 47107 Marin Cilic (CRO) 42508 Dominic Thiem (AUT) 40959 Kei Nishikori (JPN) 3590

10 John Isner (USA) 315511 Karen Khachanov (RUS) 283512 Borna Coric (CRO) 248013 Fabio Fognini (ITA) 231514 Kyle Edmund (GBR) 215015 Stefanos Tsitsipas (GRE) 209516 Daniil Medvedev (RUS) 197717 Diego Schwartzman (ARG) 188018 Milos Raonic (CAN) 185519 Grigor Dimitrov (BUL) 183520 Marco Cecchinato (ITA) 1819

I primi 20 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 13 Fabio Fognini 23152 20 Marco Cecchinato 18193 37 Andreas Seppi 11064 54 Matteo Berrettini 9325 102 Thomas Fabbiano 5736 108 Lorenzo Sonego 5307 110 Paolo Lorenzi 5238 134 Stefano Travaglia 4269 146 Simone Bolelli 382

10 147 Gianluigi Quinzi 38011 162 Luca Vanni 33712 163 Salvatore Caruso 33213 166 Alessandro Giannessi 33014 172 Filippo Baldi 31915 183 Andrea Arnaboldi 294

16 193 Lorenzo Giustino 27417 209 Stefano Napolitano 25418 217 Matteo Donati 246 19 218 Gian Marco Moroni 24620 229 Federico Gaio 234

Le prime 20 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Simona Halep (ROU) 69212 Angelique Kerber (GER) 58753 Caroline Wozniacki (DEN) 55864 Elina Svitolina (UKR) 53505 Naomi Osaka (JPN) 51156 Sloane Stephens (USA) 50237 Petra Kvitova (CZE) 46308 Karolina Pliskova (CZE) 44659 Kiki Bertens (NED) 4335

10 Daria Kasatkina (RUS) 341511 Anastasija Sevastova (LAT) 324012 Elise Mertens (BEL) 316513 Aryna Sabalenka (BLR) 314514 Julia Goerges (GER) 305515 Ashleigh Barty (AUS) 298516 Serena Williams (USA) 2976 17 Madison Keys (USA) 2976 18 Garbine Muguruza (ESP) 291019 Caroline Garcia (FRA) 266020 Qiang Wang (CHN) 2485

Le prime 20 italiane del ranking WtaPos. Rank. Nome Punti

1 26 Camila Giorgi 18002 108 Sara Errani 5783 188 Martina Trevisan 3154 192 Martina Di Giuseppe 3105 195 Jasmine Paolini 3056 216 Giulia Gatto-Monticone 2737 229 Anastasia Grymalska 2628 261 Deborah Chiesa 2079 303 Stefania Rubini 157

10 311 Jessica Pieri 15111 387 Gaia Sanesi 10212 388 Georgia Brescia 10113 400 Camilla Rosatello 9414 401 Federica Di Sarra 9415 408 Lucrezia Stefanini 93

16 413 Angelica Moratelli 9017 427 Martina Caregaro 8618 437 Bianca Turati 8319 471 Dalila Spiteri 7220 474 Martina Colmegna 71

Avanti 2-0, 31 anni dopo

DI GIORGIO SPALLUTO - FOTO GETTY IMAGES

0 i break subiti dai singolaristi croatinei 3 incontri vinti in 3 set da Marin Cilice Borna Coric durante la finale di Coppa Davis. In particolare, Cilic, prima dei 2 match vinti su Tsonga e Pouille, aveva chiuso un incontro senza mai perdere il servizio solo una volta negli ultimi 15 match disputati in stagione, subendo ben 38 break.

31 gli anni trascorsi dall’ultima voltain cui un team chiuse la prima giornatadella finale di Coppa Davis senza concedere neanche un set. Prima delle 2 vittorie in 3 set di Coric e Cilic ai danni di Chardy e Tsonga, era accaduto alla Svezia di Wilander e Jarrid, che lasciarono complessivamente appena 15 game in 2 match agli indiani Krishnan e Amritraj.

6 le finali perse consecutivamente dalla Francia quando ha scelto come superficiela terra battuta. Prima del k.o. contro la Croazia, la squadra transalpina era uscita con le ossa rotte nelle finali del 1933 (Gran Bretagna), 1982 (Usa), 1999 (Australia),2002 (Russia) e 2014 (Svizzera). Ha vintole ultime due finali che ha ospitato sul veloce: 1991 (Usa) e 2017 (Belgio).

8 le sfide giocate sul rosso vinte consecutive dalla Croazia che nel 2018 ha disputato (e vinto) tutti e 4 i suoi “tie” sulla terra. L’ultima squadra a vincere la Davis giocando esclusivamente sul rosso era stata la Spagna nel 2009. L’ultima sconfitta sul rossoper la squadra croata risale allo spareggio perso nel 2013 con la Gran Bretagna.

5 le squadre ad aver vinto la finaledi Davis fuori casa nelle ultime 6 stagioni. L’unica eccezione, dal 2013 a oggi, è stata rappresentata dalla Francia, vittoriosatra le mura amiche nel 2017. Da quandoè stato abolito il Challenge Round (1972),26 finali sono state appannaggio della squadra ospitante, 20 di quella in trasferta.

I PRIMI 16 DELLA RACE TO MILANPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Alexander Zverev (GER) 49502 Stefanos Tsitsipas (GRE) 21753 Denis Shapovalov (CAN) 14504 Alex de Minaur (AUS) 13085 Frances Tiafoe (USA) 10556 Taylor Fritz (USA) 9747 Andrey Rublev (RUS) 7608 Jaume Munar (ESP) 661

Pos. Nome (nazionalità) Punti9 Hubert Hurkacz (POL) 636

10 Ugo Humbert (FRA) 58211 Michael Mmoh (USA) 54812 Felix Auger-Aliassime (CAN) 52513 Lloyd Harris (RSA) 52014 Casper Ruud (NOR) 51815 Reilly Opelka (USA) 43016 Marc Polmans (AUS) 394

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L’ora dei Supereroi

Dicembre è alle porte, la sta-gione ufficiale Atp e Wta è finita. Manca ancora una settimana alle finali del

campionato di Serie A1 maschile e femminile (dal 7 al 10 dicembre). Ma SuperTennis a secco di partite non vi lascia neanche adesso. E allora ecco che arrivano i grandi match dell’anno da rivivere, come fossero live: è l’o-ra dei supereroi e delle loro battaglie più significative. Da Federer a Nadal, da Del Potro a Anderson, e poi i Next Gen Shapova-lov e Tsitsipas: li rivedremo tutti in azione anche durante la off-season. Azzurri compresi: domenica 2 di-cembre, per esempio, tocca a Fognini (nel match di Pechino contro Rublev). Ma il canale tematico della Federten-nis darà come di consueto anche ampio spazio al padel, con i tornei

il tennis in tv

Giovedì 2900:45 - Bandeja 01:00 - ATP 500 Acapulco, Del Potro - Zverev03:00 - WTA Doha, Muguruza - Garcia05:00 - WTA Charleston, Errani - Bouchard07:00 - WPT Lugo SF 2 Femminile 08:45 - Regionando09:00 - ATP 250 Bastad, Sonego - Verdasco11:00 - WTA Montrel, Halep - Garcia13:00 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 13:15 - ATP Acapulco, Del Potro - Anderson15:00 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 15:15 - ATP Rio de Janeiro, Verdasco - Thiem 17:00 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 17:15 - ATP Pechino, Edmund Berrettini 19:15 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 19:30 - ATP Barcellona, Nadal - Klizan 21:30 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 21:45 - ATP Stoccarda, Federer - Raonic 23:45 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi

Venerdì 3000:00 - WTA Indian Wells, S. Williams - Bertens 02:00 - WTA Lussemburgo, Goerges - Bouchard04:00 - Reloaded Laver Cup05:00 - ATP 250 Los Cabos, Fognini - Norrie 07:00 - WPT Lugo SF 2 Maschile 08:45 - Tennis Parade09:00 - ATP Basilea, Federer - Copil11:00 - WTA Shenzhen 2018, Sharapova - Riske 13:00 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 13:15 - ATP Tokyo, Shapovalov - Wawrinka15:00 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 15:15 - ATP Rotterdam, Federer - Kohlschreiber 17:00 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 17:15 - ATP Stoccarda, Tsitsipas - Gulbis19:15 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 19:30 - ATP Acapulco 21:30 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 21:45 - ATP Barcellona, Tsitsipas - Thiem 23:45 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi

Sabato 100:00 - ATP San Pietroburgo, Berrettini - Garcia Lopez 02:00 - WTA Cincinnati, Halep - Sabalenka04:00 - WTA Gstaad, Minella - Vondrusova06:45 - Bandeja 07:00 - WPT Lugo Finale Femminile 08:45 - ATP 500 Rotterdam, Seppi - A. Zverev10:45 - Regionando11:00 - ATP 250 Los Cabos, Fognini - Del Potro 13:00 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 13:15 - ATP Stoccarda - Kyrgios - Federer15:00 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 15:15 - ATP New York, Anderson - Querrey 17:00 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 17:15 - ATP Stoccarda, Raonic - Berdych19:15 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 19:30 - ATP Houston Karlovic - Kyrgios 21:30 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 21:45 - ATP Stoccolma, Isner - Klahn 23:45 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi

Domenica 200:00 - ATP 500 Vienna, Fognini - Dzumhur 02:00 - WTA New Haven, Kvitova - Radwanska04:45 - Bandeja05:00 - ATP 500 Basilea, Seppi - Daniel 07:00 - WPT Lugo Finale Maschile 08:45 - WTA Indian Wells, Halep vs Osaka10:45 - Tennis Parade11:00 - Laver Cup, Federer - Isner13:00 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 13:15 - ATP Pechino, Fognini - Rublev15:00 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 15:15 - ATP Halle, Federer - Paire 17:00 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 17:15 - ATP Washington, A.Zverev - M- Zverev19:15 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 19:30 - ATP Rotterdam, Federer - Dimitrov 21:30 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi 21:45 - ATP Dubai, Jaziri - Dimitrov 23:45 - Supertennis Today - La guerra dei Supereroi

Lunedì 300:00 - WTA Eastbourne, Radwanska vs Sabalenka 02:00 - WTA Gstaad, Minella vs Vondrusova04:00 - Coppa Davis, Finale Francia vs Croazia 07:00 - Beach Tennis 09:00 - WTA Miami, Halep vs Radwanska11:00 - Laver Cup, Federer/djokovic vs Anderson/Sock13:00 - WTA Sydney, Kerber vs Safarova15:00 - ATP 500 Acapulco, Thiem vs Shapovalov 17:00 - News 17:05 - WTA Lugano, Giorgi vs Van Uyvanck19:00 - ATP Kitzbuhel, Berrettini vs Jarry 21:00 - News 21:05 - Bandeja21:15 - ATP Rio de Janeiro, Fognini vs Bellucci

Martedì 4 00:00 - WTA Sydney, Giorgi vs Stephens 02:00 - ATP 500 Acapulco, Del Potro vs Zverev04:00 - WTA Stoccarda, Mladenovic vs Kontaveit 06:00 - Reloaded Laver Cup07:00 - WPT Portogallo SF1 Femminile 09:00 - WTA Stoccarda, Errani vs Wozniacki11:00 - ATP 500 Dubai, Fabbiano vs Krajnovic13:00 - WTA Cincinnati, Bertens vs Halep15:00 - ATP 500 Rotterdam, Federer vs Seppi16:45 - Bandeja17:00 - News 17:05 - ATP Monaco di baviera, Fognini vs Cecchinato19:00 - WTA Miami, S. Williams vs Osaka 21:00 - News 21:05 - Regionando21:15 - ATP 250 Gstaad, Berrettini vs Zopp 23:00 - WTA Shenzhen, Sharapova vs Sinakova

Mercoledì 501:00 - ATP 250 Istanbul, Fabbiano vs Dzumhur 03:00 - WTA San Jose, V. Williams vs Sakkari05:00 - ATP 500 Halle, Federer vs Bedene07:00 - WPT Portogallo SF1 Maschile 08:45 - Bandeja 09:00 - WTA Praga, Giorgi vs Stosur 11:00 - ATP 250 Sofia, Seppi vs Muller13:00 - WTA Mosca, Danilovic vs Potapova 15:00 - ATP Auckland, Del Potro vs Khachanov 16:45 - Regionando17:00 - News 17:05 - ATP Halle, Federer vs Paire18:30 - WTA Sydney, Giorgi vs Kvitova 20:30 - Circolando TC Pisticci21:00 - News 21:05 - ATP Budapest, Cecchinato vs Millman 23:00 - WTA Doha, Kvitova vs Muguruza

Lunedì alle 21.05 una nuova puntata di Bandeja

NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

(tutte le mattine) e con Bandeja, il format d’approfondimento dedicato a uno degli sport che più cresce in Italia. Immancabili anche gli appun-

tamenti con gli studi, le news e con Regionando, la prima serata (martedì alle 21.05) dedicata al tennis azzurro da Nord a Sud.

Roger Federer, e gli altri “supereroi” del 2018, tornanosu SuperTennis anchea dicembre con i match più belli della stagione tutti da rivivere(foto Getty Images)

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serie a1

Volata scudetto:verso la finalissimaGiocato il primo atto delle sfide maschili e femminili che portano al PalaTagliate di Lucca (7-10 dicembre). Canottieri Aniene e Parioli vincono entrambi 4-2, battuti Park Genova e Angiulli Bari. Domenica prossima il ritorno

DI ALESSANDRO SAINI

La volata scudetto è partita. Anzi è in pieno svolgimento. Si sono concluse le sfide di andata dei play-off scudetto e dei play-out

salvezza del campionato di Serie A1 maschile a squadre, domenica 2 dicem-bre le gare di ritorno che stabiliranno i verdetti definitivi. In questo atto primo della corsa al PalaTagliate di Lucca, do-ve nel week-end dell’Immacolata (7-9 dicembre) si svolgeranno le finalissime (sia maschili che femminili) sono stati i doppi a decidere la sfida vinta dalla Canottieri Aniene per 4-2 sul Park Ten-nis Club Genova mentre l’Angiulli Bari è stato sconfitto in casa per 4-2 dal Ten-nis Club Parioli.Partiamo dai campioni in carica dell’Aniene, impegnati in casa ma co-stretti al “trasloco” forzato dal mal-tempo sui campi della Rome Tennis Academy. La superficie sintetica, ma lenta, non ha impedito al club roma-no di superare i liguri nonostante il punteggio di 2-2 maturato dopo i 4 singolari. Simone Bolelli ha vinto in due set contro il mancino lombardo Andrea Arnaboldi, saldamente tra i Top 200 Atp e molto ostico sul du-ro. Il più piccolo dei Berrettini, Jaco-po, ha portato a casa un punto fon-damentale contro il ligure Gianluca Mager, superato per 7-6 7-5. Genova ha però raddrizzato il timone grazie all’esperienza di Pablo Andujar, n.82 Atp (già n.32 nel 2015), decisiva con-tro Matteo Berrettini. Il giovanissimo Lorenzo Musetti, 16enne toscano di Carrara, ha superato il Next Gen ro-mano Liam Caruana, rimandando tut-to ai doppi. Dove a fare la differenza ci hanno pensato i “Berrettini Bros”, capaci di rifilare un secco 6-1 6-2 a Musetti/Mager, e la coppia Caruana/Bolelli, bravi a battere al match-tie

Bene le romane nel maschileDonne contro il fattore campoSEMIFINALI MASCHILICanottieri Aniene Roma - Park Tennis Club Genova 4-2Simone Bolelli (A) b. Andrea Arnaboldi (G) 6-2 6-4, Jacopo Berrettini (A) b. Gianluca Mager (G) 7-6 7-5, Pablo Alba Andujar (G) b. Matteo Berrettini (A) 6-3 7-6, Lorenzo Musetti (G) b. Liam Caruana (A) 6-2 3-6 6-0, Matteo Berrettini/Jacopo Berrettini (A) b. Lorenzo Musetti/Gianluca Mager (G) 6-1 6-2, Simone Bolelli/Liam Caruana (A) b. Andrea Arnaboldi/Pablo Alba Andujar (G) 6-7 6-1 10/5.S.G. Angiulli Bari - Tennis Club Parioli Roma 2-4Miljan Zekic (P) b. Andrea Pellegrino (A) 1-6 6-3 6-3, Pietro Rondoni (P) b. Duilio Beretta (A) 6-3 7-5, Luca Narcisi (A) b. Flavio Cobolli (P) 6-1 2-6 7-6, Thomas Fabbiano (P) b. Danilo Pe-trovic (A) 3-6 6-2 6-4, Thomas Fabbiano/Miljan Zekic (P) b. Andrea Pellegrino/Danilo Petrovic (A) 3-6 6-4 10/7, Luca Narcisi/Duilio Beretta (A) b. Pietro Rondoni/Francesco Bessire (P) 4-6 6-4 10/8.

SEMIFINALI FEMMINILITennis Club Prato A.S.D. - Tennis Club Genova 1893 1-3 (giocata sabato 24 novembre)Martina Trevisan (P) b. Liudmila Samsonova (G) 6-3 6-3, Alberta Brianti (G) b. Kristina Kucova (P) 6-2 4-6 7-6, Lucia Bronzetti (G) b. Gaia Sanesi (P) 6-4 6-3, Alberta Brianti/Liudmila Samso-nova (G) b. Martina Trevisan/Lucrezia Stefanini (P) 6-4 7-6.Circolo Tennis Lucca - USD Tennis Beinasco 1-3 Federica Di Sarra (B) b. Jessica Pieri (L) 6-2 6-2, Giulia Gatto-Monticone (B) b. Jasmine Paolini (L) 6-3 6-1, Federica Rossi (B) b. Tatiana Pieri (L) 6-2 6-7 6-0, Jasmine Paolini/Alice Matteucci (L) b. Federica Di Sarra/Federica Rossi (B) 6-7 6-2 10/7.

Il bolognese Simone Bolelli, fondamentale nel successo del Circolo Canottieri Aniene sul Park Genova nella semifinale d’andata

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serie a1

Play-out: Messina vince il derby, Prato avanti su Trento, Genova su SassuoloMASCHILI

Tennis Club Prato - A.T.A. C. Battisti Trentino ASD 4-2Riccardo Bellotti (T) b. Matteo Trevisan (P) 7-5 6-3, Jacopo Stefanini (P) b. Mattia Bernardi (T) 6-2 6-3, Federico Iannaccone (P) b. Davide Ferrarolli (T) 6-1 6-1, Lorenzo Sonego (P) b. Laurynas Grigelis (T) 2-6 7-6 6-3, Jacopo Stefanini/Federico Iannaccone (P) b. Mattia Bernardi/Stefano D’Agostino (T) 6-0 6-4, Laurynas Grigelis/Riccardo Bellotti (T) b. Lorenzo Sonego/Mat-teo Trevisan (P) 7-6 7-5.

Tc Palermo Due Lucrativa ARL - Circolo Tennis Dil. Massa Lombarda 2-4 Federico Gaio (M) b. Cristian Carli (P) 6-1 7-6, Antonio Campo (P) b. Julian Ocleppo (M) 6-4 6-3, Samuele Ramazzotti (M) b. Massimo Ienzi (P) 2-6 6-3 6-2, Carlos Taberner Segarra (P) b. Stefano Travaglia (M) 7-6 6-7 6-3, Stefano Travaglia/Samuele Ramazzotti (M) b. Carlos Taberner Segarra/Antonio Campo (P) 6-2 7-5, Federico Gaio/Julian Ocleppo (M) b. Massimo Ienzi/Cristian Carli (P) 6-3 6-3.

Circolo del Tennis Palermo - Circolo Tennis e Vela Messina 1-5 Gianluca Naso (M) b. Claudio Fortuna (P) 6-1 6-1, Fausto Tabacco (M) b. Luca Margaroli (P) 4-6 7-6 6-2, Enrique Lopez Perez (M) b. Omar Giacalone (P) 3-6 7-6 6-2, Lorenzo Fucile (M) b. Giovanni Battista Morello (P) 6-2 6-1, Omar Giacalone/Luca Margaroli (P) b. Gianluca Naso/Lorenzo Fucile (M) 7-5 6-2, Enrique Lopez Perez/Giorgio Tabacco (M) b. Giorgio Passalacqua/Claudio Fortuna (P) 7-6 6-1.

Tennis Club Genova 1893 - Sporting Club Sassuolo 4-2Filippo Leonardi (S) b. Edoardo Eremin (G) 1-0 rit., Francesco Picco (G) b. Michele Vianello (S) 6-4 6-1, Paolo Dagnino (G) b. Giulio Mazzoli (S) 6-2 2-6 6-1, Stefano Napolitano (S) b. Adrian Menendez Maceiras (G) 4-6 7-5 6-2, Adrian Menendez Maceiras/Francesco Picco (G) b. Stefano Napolitano/Enrico Dalla Valle (S) 6-4 2-6 10/8, Alessandro Motti/Paolo Dagnino (G) b. Giulio Mazzoli/Michele Vianello (S) 6-4 4-6 10/5.

FEMMINILI

Circolo della Stampa Sporting Torino - Club Atletico Faenza 1-3Despina Papamichail (S) b. Camilla Scala (F) 6-1 7-6, Andrea Gamiz Perez (F) b. Camilla Ro-satello (S) 7-5 2-6 6-3, Alice Balducci (F) b. Federica Joe Gardella (S) 6-2 7-5, Camilla Scala/Andrea Gamiz Perez (F) b. Camilla Rosatello/Federica Joe Gardella (S) 7-6 6-3.

Società Canottieri Casale - Tennis Club Parioli 0-4Tena Lukas (P) b. Stefania Rubini (C) 3-6 6-2 6-3, Martina Di Giuseppe (P) b. Deborah Chiesa (C) 6-4 6-4, Nastassja Burnett (P) b. Enola Chiesa (C) 6-4 6-2, Martina Di Giuseppe/Nastassja Burnett (P) b. Andreea Cristina Mitu/Enola Chiesa 6-4 6-0.

break Arnaboldi/Andujar. L’Aniene parte dunque in pole position, ma Genova non ha ancora tirato i remi in barca e domenica ci prova.

Parioli, scatto in trasfertaL’altra vittoria romana delle semifinali d’andata ha preso forma lontano dal Cupolone. A Bari, la Società Ginnasti-ca Angiulli ha dovuto cercare di rin-tuzzare lo svantaggio maturato dopo i singolari (1-3) senza però riuscire a centrare il pari dopo due doppi con-clusi entrambi al match tie-break e con non più di tre punti di distacco. Il Tc Parioli è andato a condurre grazie ai successi del 30enne serbo Miljan Zekic (su Andrea Pellegrino), del pie-montese Pietro Rondoni (su Duilio Beretta) e di Thomas Fabbiano, pu-gliese in forza al club capitolino (su Danilo Petrovic). L’unico punto per i baresi è arrivato da Luca Narcisi, bra-vo a superare al tie-break del terzo set (chiuso per 7 punti a 4) il giovane romano Flavio Cobolli, che quest’an-no s’è fatto notare nei circuiti under internazionali. Fabbiano/Zekic, poi, hanno superato Pellegrino/Petrovic e ancora Luca Narcisi, in coppia con Be-retta, hanno impedito che il parziale assumesse connotati irreversibili in vista del ritorno vincendo per 10-8 il match-tie break su Rondoni e France-sco Bessire. Anche in questo caso, se non altro per la vittoria in trasferta e per il ritorno da giocare tra le mura amiche, il Parioli parte decisamente favorito in ottica finalissima.

Play-out, Messinava verso la salvezzaPrimo giro di sfide anche per quanto ri-guarda gli spareggi salvezza: nella gara d’andata il Tennis Club Prato ha battuto in casa per 4-2 l’ATA Battisti Trentino mentre il C.T. Massa Lombarda si è im-posto in trasferta per 4-2 sul Tc Paler-mo Due. Restando in terra siciliana il Circolo Tennis e Vela Messina è andato a vincere per 5-1 sui campi dei “cugini” del Circolo del Tennis Palermo, metten-do in cassaforte la salvezza (al ritorno basteranno solo due punti, cioè due match vinti, per mantenere la catego-ria). Infine, il Tennis Club Genova 1893 - ancora in corsa per lo scudetto fem-minile - ha battuto in casa per 4-2 lo Sporting Club Sassuolo. Eccezion fatta per Messina, il cui pronostico ora resta più chiuso, le altre sfide possono dirsi ancora in equilibrio in vista delle gare di ritorno del week-end prossimo.

Thomas Fabbiano, pugliese in forza al Tc Parioli, ha vinto singolare e doppio in trasferta a Bari contro l’Angiulli

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serie a1

I primi verdetti dalla A2PLAY-OFF MASCHILI1° turnoTc Sinalunga - Tennis Comunali Vicenza 4-2, Due Ponti Roma - Ct Reggio 2-4, Match Ball Sira-cusa - Tc Ambrosiano 4-2, Sporting Borgaro - Canottieri Casale 4-2.

Le squadre vincitrici passano al turno decisivo, le altre abbandonano i sogni promozione.

Così il 2° turno: sfide di andata e ritorno il 2 e il 9 dicembre Tc Sinalunga - Tc VomeroCt Reggio - Ct BolognaMatch Ball Siracusa - Tc PistoiaSporting Borgaro - New Tennis Torre del Greco

PLAY-OUT MASCHILI1° turnoSt Bassano - Tc Schio 4-0, Tc Treviglio - Coopesaro 3-4, Tc Lecco - Ct L’Aquila 4-0, Amp Pavia - Tc Siracusa 4-0.Le squadre vincitrici sono salve, le sconfitte giocano uno spareggio decisivo ai fini della salvezza e per restare in Serie A2.

Turno decisivo: sfide di andata e ritorno il 2 e il 9 dicembre Ct Lanciano - Tc SchioTc Cagliari - Tc TreviglioCt Trento - Ct L’AquilaCt Rocco Polimeni - Tc Siracusa

PLAY-OFF FEMMINILI1° turno - Ct Siena - Ct Ceriano 3-1, Tc Cagliari - Bal Lumezzane 0-3.

Le squadre vincitrici passano al turno decisivo, le altre abbandonano i sogni promozione.

Turno decisivo: sfide di andata e ritorno il 2 e il 9 dicembre Ct Siena - Tennis BeinascoBal Lumezzane - Sporting Club Sassuolo

PLAY-OUT FEMMINILI1° turno - Ct Palermo - Stampa Sporting Torino 3-0, Country Cuneo - Ct Bologna 3-1.Le squadre vincitrici sono salve, le sconfitte giocano uno spareggio decisivo ai fini della salvezza e per restare in Serie A2.

Così al 2° turno: sfide di andata e ritorno il 2 e il 9 dicembre Tc 2002 Benevento - Stampa Sporting TorinoCt Rocco Polimeni - Ct Bologna

Donne: Beinascoe Genova verso la finaleIn campo femminile, il Tennis Club Ge-nova 1893 e l’USD Tennis Beinasco so-no a un passo dalla finale del campio-nato di Serie A1 2018. Sabato scorso, nell’anticipo della gara d’andata delle semifinali scudetto, la formazione del capoluogo ligure si è infatti imposta per 3-1 sui campi del Tennis Club Prato, campione in carica. Domenica succes-so in trasferta anche per Beinasco che è andato a vincere sempre per 3-1 sui campi del Circolo Tennis Lucca, archi-viando il risultato già dopo i singolari. Ad entrambe quindi basterà anche so-lo un pareggio (in altre parole, vincere due incontri) per qualificarsi alla sfida scudetto. Partendo dal team genovese, due punti sono arrivati dall’esperienza di Alberta Brianti, capace di portare a casa una vera battaglia (chiusa al tie-break del terzo set) in singolare contro la slovacca Kristina Kucova, 28enne n.282 Wta, e due set piuttosto tirati in doppio con la Samsonova contro la coppia Stefanini/Trevisan (6-4 7-6). A firmare il terzo punto è stata Lucia Bronzetti, ai danni di Gaia Sanesi. Vitto-ria della bandiera, che tiene vive le spe-ranze delle toscane in vista della gara di ritorno, per Martina Trevisan (battu-ta con un duplice 6-3 la russa cresciuta in Italia Liudmila Samsonova).Le piemontesi di Beinasco invece si so-no imposte, pure loro in trasferta, al Circolo Tennis Lucca. Le toscane, con una motivazione in più in ottica finale (si giocherà proprio al PalaTagliate di Lucca), non sono riuscite ad arginare le singolariste avversarie: sono andate a segno Federica Di Sarra, Giulia Gatto Monticone e Federica Rossi. Niente da fare per Jasmine Paolini e per le sorel-le Pieri. Proprio Jasmine, insieme all’a-bruzzese Alice Matteucci, è riuscita, vincendo il doppio per 10-7 al match-tie break ai danni della coppia Di Sarra/Rossi, a tenere acceso il lumino della speranza lucchese.Fattore campo, nel campionato fem-minile, annullato anche nelle sfide di play-out. Per quanto riguarda i due spa-reggi salvezza: il Circolo della Stampa Sporting Torino ha ceduto in casa per 3-1 al Club Atletico Faenza, finalista nella scorsa edizione, mentre la Società Canottieri Casale è stata battuta per 4-0 dal Tennis Club Parioli. Al circolo roma-no, nell’anticipo della gara di ritorno (sabato 1 dicembre) basterà vincere un match per restare in A1. I verdetti, or-mai, sono dietro l’angolo.

Alberta Brianti, già campionessa d’Italia con Genova, ha vinto singolare e doppio per il Tc 1893 nella semifinale d’andata

centri estivi

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Natale della FIT:regalati un’estateFino al 6 gennaio si può prenotare la vacanza a un prezzo promozionale,con la possibilità di modificare fino al 28 febbraio destinazione e settimana. Senza costi aggiuntivi. Un’opportunità da mettere subito sotto l’albero

Le montagne che circondano il Centro Estivo FIT di Castel di Sangro sono innevate, ep-pure al Centro già si parla di

estate, di programmi e tornei, di ragazzi e divertimento. E lo stesso a Brallo, a Bardonecchia, a Pader-no del Grappa, a Serramazzoni e a Trabia. Con largo anticipo rispetto al passato, parte l’anno dei Centri Estivi FIT, la stagione 2019 non si fa attendere. Una partenza lanciata, con una offerta irripetibile. Fino al 6 gennaio sarà possibile prenotare una settimana ai Centri a un prez-zo promozionale, con la possibili-tà di modificare fino al 28 febbraio la destinazione e la settimana in calendario. Senza costi aggiuntivi, senza doversi preoccupare di even-tuali differenze di prezzo. Il vantag-gio della libertà di scegliere. Così i Centri Estivi FIT diventano un re-galo alternativo da far trovare sot-to l’albero. Anziché console o gio-cattoli, una esperienza di crescita; programmare con anticipo diventa un’opportunità per risparmiare.Basta rivedere le immagini del-la scorsa estate per ritrovarsi sui campi e sentire l’entusiasmo dei ragazzi, il rumore della pallina, l’e-sultanza per aver vinto un gioco a squadre. Basta un attimo per riassa-porare i Centri Estivi FIT e rivivere ogni esperienza. Il Brallo con la sua natura, il villaggio turistico di Tra-bia, la tradizione di Serramazzoni, il gioiellino tra le montagne a Bar-donecchia, gli impianti mozzafiato di Paderno. Emozioni e divertimen-to a ogni latitudine. Il tennis che diventa strumento di condivisione, una passione che si trasforma in un veicolo di crescita. Un obiettivo primario da oltre 40 anni. Lo scorso anno sono stati oltre 4 mila gli allie-

vi che hanno reso speciale l’estate firmata FIT.

Qualità e quantitàIl 2019 offrirà tante esperienze in più. In calendario ci saranno più tornei FIT, più manifestazioni, più tennis internazionale. Tutto questo per offrire una esperienza tennisti-ca completa, che vada a integrarsi con la programmazione invernale di ogni allievo. La qualità dell’insegna-mento è garantita dalla presenza sul campo degli insegnanti certificati FIT e dalla programmazione redat-ta dall’Istituto Superiore di Forma-zione Roberto Lombardi. Nulla è trascurato. I Centri Estivi FIT rap-presentano una esperienza di ten-nis altamente formativa, e questo a prescindere dal livello di partenza di ogni singolo giocatore. La suddi-visione sul campo per età e livello

di gioco stimola l’apprendimento, esaltando il talento di ognuno.

Dimensione internazionaleUna esperienza che con il passare degli anni ha accresciuto la sua di-mensione internazionale. Anche nel 2019 sui campi dei Centri Estivi FIT si radunerà la nazionale giovanile irlandese, che per il terzo anno di fila ha scelto l’Italia. Una occasione di confronto e crescita per tutti, e in aumento sono anche le presenze di giovani tennisti dall’estero.Le giornate dei ragazzi non saranno di solo tennis, ma anche di giochi e attività collaterali, di escursioni. Una vacanza senza genitori e con tanti amici, da vivere in totale sicurezza grazie alla presenza e al controllo costante, di giorno e di notte, dei membri dello staff. È l’estate della FIT, anche a Natale.

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l’iniziativa

College Tennis:la scoperta dell’AmericaUn nuovo progetto targato FIT e PTR punta a far conoscere a ragazzi e famiglie le possibilità offerte dalle università USA, dove grazie alla racchetta si può studiare gratis con le borse di studio complete. Ecco come

Adesso si apre la terza via. E la prospettiva del nuovo mondo, inteso proprio co-me Stati Uniti. Il tennis e il

college, lo sport e la formazione ac-cademica. I ragazzi delle scuole ten-nis, e di riflesso le loro famiglie, fino a oggi sapevano che la racchetta sa-rebbe potuta essere, alternativamen-te, un sogno da campioni nel mondo del professionismo o una passione da portare avanti negli anni, una disci-plina tanto salutare da allungare la vi-ta (ci sono studi scientifici ormai che lo dimostrano) e tanto divertente da non stancarsene mai. Ma adesso il progetto TS-College Tennis, che trova forma e sostanza in un’apposita integrazione del proto-collo d’intesa già siglato tra Federa-zione Italiana Tennis e Professional Tennis Registry, promette di allarga-re questo orizzonte. Addio alla dico-tomia tra giovani talenti che orbita-no nel mondo delle Nazionali under e ragazzi un pelo più indietro, forti sì ma non abbastanza da progetta-re di scalare i ranking. “L’obiettivo primario - spiega David Botti, che di TS-College Tennis è la figura opera-tiva centrale - è quello di far sapere a quanti più ragazzi e famiglie pos-sibili che il tennis ha anche un’altra, grandissima opportunità da offrire”. Quella di studiare per 4 anni, gratis o quasi, in un’università statuniten-se, vivendo il campus, investendo sul proprio curriculum accademico e professionale. E, come minimo, costruendosi una padronanza della lingua impeccabile. L’idea è quella di aiutare ragazzi, ragazze e famiglie interessate nel percorso che porta dall’Italia ai college, appoggiandoli passo dopo passo. “Ma questa non è altro che la concretizzazione di una mission più ampia, quella informati-

va e divulgativa del far sapere a chi gioca a tennis che c’è anche questa possibilità, sistemica e strutturata”.

Divulgazione e informazioneUn processo di divulgazione che apre scenari certamente nuovi o per lo me-

no non così chiari fin qui nelle scuole SAT e nelle agonistiche. “Perché già a partire dai 12, 13 anni si può pensare di immaginare il proprio percorso nel tennis con uno sbocco in più”, spiega Botti. Sa di quel che parla, non solo perché ora si è specializzato in questo

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l’iniziativa

Dalla scelta dell’università alla firma:i passi per avere la borsa di studioBurocrazia, esami, certificazioni. Sono molti gli step da affrontare per cominciare un’avventura nella NCAA, studiare in un’univer-sità americana e giocare a tennis nella squadra dell’ateneo. Il progetto College Tennis, nato sotto l’egida di FIT e PTR, garantisce assistenza completa per ottenere una borsa di studio. Un servizio a 360 gradi per quei ragazzi che hanno intenzione di proseguire gli studi ma che allo stesso tempo desiderano anche portare avanti la propria attività tennistica. - Primo contatto via Skype con un esperto TS-Tennis College per la conoscenza e la pianificazione delle pratiche preliminari.- Spiegazione di tutti gli step da affrontare.- Supporto continuativo via e-mail.- Iscrizione al corso SAT, una specie di prova Invalsi per determinare il livello accademico.- Iscrizione al corso TOEFL, per sostenere l’omonimo esame di certificazione linguistica.- Creazione di account nel database NCAA, uno dei passaggi più complessi al fine dell’assegnazione della borsa di studio.- Preparazione della College Letter.- Preparazione del College Video.- Traduzione certificata delle pagelle scolastiche.- Contatto con i coach dei vari college NCAA.- Ricerca e selezione dell’università più adatta alle esigenze di ognuno.- Supporto durante l’università (chi non si trovasse bene in un college, può chiedere di verificarela disponibilità per trovare un’altra soluzione senza interrompere l’attività accademica né quella sportiva).

settore, ma perché lui ha vissuto l’e-sperienza sulla sua pelle. “Giocare be-ne a tennis mi ha permesso di formar-mi negli Stati Uniti fin da piccolo. Ho fatto la quarta e la quinta liceo a Hil-ton Head Island (Carolina del Sud, ndr) e poi ho proseguito gli studi alla Old Dominion University, in Virginia”. Un percorso di studi affiancato a quello sportivo: “Sono partito dall’Italia che avevo una classifica di 3.3, poi piano piano sono arrivato a un livello da 2.6-2.7”. Ecco il primo parametro da tene-re presente: per puntare a una buona borsa di studio, il livello non deve es-sere per forza altissimo. Già per i 3.1 si trovano buone possibilità che vanno via via crescendo. Ma le prassi buro-cratiche per entrare nei college sono enormi e spesso il rischio è quello di sbatterci il muso contro. “Di solito - spiega Botti - i migliori 20 d’Italia in età da college, prese le classifiche Itf o Atp, vengono contattati direttamente dai coach americani, ma è una percen-tuale bassissima: c’è tutto un mondo di ragazzi e ragazze da 2.4 a 3.1 che semplicemente non ha accesso alle in-formazioni. Certo - aggiunge - sono già diversi i ragazzi italiani che hanno se-guito questo percorso, ma molti altri potrebbero farlo e non lo sanno. E di sicuro sono ancora molti meno rispet-to agli altri europei. Nella mia espe-rienza, i russi, i tedeschi, gli spagnoli, i francesi sono molto più presenti di noi nei college NCAA”.

Una rete di ambassador“Ecco perché TS-Tennis College, con FIT e PTR in prima linea - aggiunge Botti - si occuperà di sviluppare forte il mes-saggio in tutta Italia”. Lo farà con una

rete di ambassador ufficiali su base regionali e con partnership con diverse realtà sul territorio, tra circoli e accade-mie. Con a regime la fase divulgativa, si passa a quella di concretizzazione: “Che è già attiva - precisa Botti -, stiamo già lavorando con diversi ragazzi che hanno iniziato un percorso di avvici-namento alle università USA”. A pro-posito, ma quand’è il momento ideale per attivarsi, se interessati? “Ci si può ragionare fin da piccoli, dai 12, 13 e 14 anni. Se c’è questa prospettiva, il mo-mento ideale per cominciare concre-tamente arriva nell’estate tra la quarta e la quinta liceo”. Fino a oggi, senza che sia chiara la prospettiva, molti si muovono con un po’ di ritardo, dopo

la Maturità. Si è certamente ancora in tempo, ma va considerato che si rischia di perdere un anno, oppure di non po-ter puntare a squadre e borse di studio di università di Division 1, la più alta, dovendo ripiegare su quelle di Division 2. Attenzione, non che ci sia una gros-sa differenza di livello: “Anzi, il livello sportivo è lo stesso, solo che le uni-versità più grandi, prestigiose e ricche sono solitamente nella prima fascia”. Preferibilmente prima dell’anno della Maturità, dunque, comincia il percor-so: “Qui entriamo in ballo noi di Tennis College, che offriamo un affiancamen-to passo dopo passo lungo il cammino che conduce alla firma con un’universi-tà, all’ottenimento della borsa di studio e all’ingresso in squadra”. Quanto può durare? Anche un anno.

Step by stepA patto di fare tutte le scelte giuste e non incappare in qualche passo fal-so. Le cose da fare non sono poche. “TS-Tennis College parte dalla com-prensione delle necessità e delle pre-ferenze del ragazzo e della famiglia e poi si occupa di gestire tutti gli step”. Ci sono le certificazioni linguistiche (con l’esame TOEFL da superare, dal

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l’iniziativa

Borse di studio: dal 100% in giùQuella completa comprende tuttoNegli Stati Uniti lo sport universitario ha una grande importanza e ogni anno le scuole mettono a dispo-sizione numerose borse di studio per atleti di varie discipline. Per quanto riguarda il tennis, in Divisione 1 (la fascia più alta) ogni squadra di tennis dispone di 4, 5 borse di studio complete in campo maschile e di 8 borse di studio in campo femminile. Anche le squadre maschili di Divisione 2 dispongono dello stesso numero di borse di studio complete per i ragazzi e di 6 borse di studio per la squadra femminile.

Borsa di studio completa, che cosa copre? - Praticamente tutto: tasse universitarie, vitto e alloggio nel campus, abbigliamento sportivo, pasti, fisioterapia, palestra, libri, trasferte con la squadra. Le borse di studio possono essere complete al 100% andando a coprire tutti i costi sopra elencati, oppure possono essere di percentuale inferiore coprendo parte delle varie spese. Sono i coach in base ai meriti sportivi e accademici a decidere l’assegnazione delle borse di studio: tutti ne hanno a disposizione un certo numero complete e altre di percentuale inferiore.

Il visto - Per gli studenti universitari è previsto un F1 Student Visa che permette l’ingresso e l’uscita dagli Stati Uniti nei 4 anni di studi in ogni momento e ha una flessibilità di un ulteriore anno portando il totale della validità a 5 anni.

Come è suddiviso l’anno - Le borse di studio coprono due semestri: da agosto a gennaio e da gennaio a giugno. Da agosto a dicembre, la cosiddetta Fall Season, il focus è sugli allenamenti e sulla preparazione. Da gennaio a maggio, invece, la cosiddetta Spring Season, ci sono gli incontri agonistici: in media 1, 2 partite a settimana (ognuno da 3 singolari e 6 doppi). A fine stagione, tra maggio e giugno, si giocano i ‘Conference tournament’ per accedere alle NCAA Finals.

Quando si torna a casa - Le attività accademiche e sportive sono sospese in giugno e luglio, periodo nel quale le borse di studio non coprono alcun costo per gli studenti-atleti dei college.

Quali sono i costi non compresi - Non sono compresi e coperti dalla borsa di studio i viaggi di andata e ritorno e assicurazione sanitaria (circa 1.500 euro all’anno).Per info: [email protected] o www.ts-collegetennis.com.

punteggio dipenderà poi la possibi-lità di scelta tra i vari atenei), quelle accademiche (SAT, una sorta di prova Invalsi per determinare il livello di un allievo sui banchi di scuola). E poi ci sono anche le pagelle da tradurre e da convertire: dai voti numerici no-strani a quelli alfabetici propri degli Stati Uniti (dove la A è il massimo). “In tutti questi passaggi - assicura Botti - noi forniamo assistenza diretta e continuativa, come nella creazione dell’Account nel database digitale del-la NCAA, nella stesura della College Letter, una lettera di presentazione, e del College Video, una clip da far arrivare direttamente al coach della squadra universitaria”. Eh sì, come detto sono tante le cose da fare, sen-za dimenticare che preliminarmente bisogna selezionare con cognizione di causa l’università più idonea alle proprie esigenze. “Noi, grazie ai con-tatti della rete PTR, radicatissima ne-gli Stati Uniti, abbiamo un database di oltre 800 coach universitari fra cui scegliere”.

Tutte le strade aperteAprirsi al nuovo mondo quindi signi-fica non dover scegliere in anticipo tra la carriera accademica e quella sportiva. “Il livello è altissimo, e se un ragazzo dovesse continuare a cre-scere dal punto di vista tennistico, nulla gli precluderebbe di proseguire nella strada verso il professionismo. Si gioca e ci si allena bene, ogni uni-versità garantisce un head-coach: in Division 1, uno per la squadra ma-schile e uno per quella femminile, ma anche il preparatore atletico, il fisio-terapista e un tutor per l’attività acca-demica”. Sì, perché per mantenere la borsa di studio, rinnovata anno per anno, c’è anche da tenere una buo-na media. Ogni squadra è tenuta a rispettare degli standard e delle me-die-voti, sia a livello individuale che di gruppo. Non è che perché giochi bene a tennis allora sei avvantaggia-to. Di qui ne consegue che la prepa-razione alla fine dei quattro anni sarà di primo livello. Insomma, il nuovo mondo è aperto a tutti. A quelli che vogliono sfruttare le abilità tennisti-che per avere un’istruzione di valore assoluto, spendendo pochissimo, e a quelli che sognano di fare i ‘pro’ con racchetta. Perché il tennis, come la vita, apre tutti i giorni nuove possibi-lità. Basta conoscerle. E poi c’è da far-si trovare pronti e coglierle al volo.

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circuito fit-tpra

DI CLAUDIA PAGANI

Il Gazzetta Tpra Challenge è un’op-portunità unica per diffondere il cir-cuito amatoriale della FIT. Lo sanno bene i promoter alle prese con la

programmazione. Lo sa Massimo Ro-ca, di Avellino, 42 anni, giornalista. Si è qualificato al master finale AWT 2018 a Capri nella categoria Limit 65, ma ac-canto all’attività di tennista autodidat-ta, come si definisce lui stesso, si occu-pa di promuovere il circuito amatoriale Fit-Tpra tra Avellino e Benevento. “Il binomio con La Gazzetta dello Sport credo possa allargare ulteriormente la base degli appassionati - spiega -. Le nuove opportunità arrivano a valle di una stagione entusiasmante. Ad Avel-lino e Benevento siamo andati oltre le previsioni: 110 tornei organizzati in 15 circoli con oltre 1.400 presenze. È stato un successo che è andato oltre quel-lo che era lecito attendersi. Mi aspet-to - prosegue - che anche La Gazzetta possa dare risalto ai punti di forza del nostro circuito: divertimento, flessibili-tà, visibilità e interattività. Il calenda-rio di dicembre è già tutto “rosa”. Ma la Campania s’è distinta in positivo anche per quanto riguarda la provincia di Sa-lerno. Qui il punto di riferimento è Mi-chele Romano, 54 anni, promoter a pie-no ritmo, fisioterapista e istruttore da circa 10 anni. In provincia, da gennaio, s’è sfiorata quota 1.500 presenze nel

Un’agenda tutta rosaIl Gazzetta Tpra Challenge è la grande novità del momento: vediamo come tre dei promoter più attivi d’Italia si stanno preparando per la nuova serie di tornei: “Riempiremo il calendario di tornei da qui a marzo”

circuito. Michele vive il tennis a 360° per lavoro, in più i suoi figli, gemel-li di 15 anni, sono entrambi tesserati agonisti. “Essere promoter mi riempie di orgoglio - spiega - e mi ripaga degli sforzi. Ho amici in tutti i circoli. Siamo riusciti ad avvicinare tanti appassiona-ti e a organizzare numerosi tornei. Il Gazzetta Tpra Challenge sarà un even-to eccezionale, una volta terminate le Pre-quali IBI ci prepariamo a ‘ingolfare’ le date con la programmazione da qui a marzo!”.

Tanto entusiasmoMarco Coronnello, 42 anni di Marsala, nell’ultimo anno ha intensificato il suo impegno sia come giocatore che come promoter Fit-Tpra. “Il successo del cir-cuito nella provincia di Trapani nasce da un lavoro capillare - racconta - che è stato fatto coinvolgendo tutti i circo-li, con l’appoggio del delegato provin-ciale Fit. Il frutto di questo impegno è

stato il risultato finale che ha portato il Sunshine Tennis Club di Marsala e il CT Rocco Ricevuto di Trapani a occupare rispettivamente i primi due posti della classifica nazionale dei circoli”. Anche Marco è pronto a concentrarsi sulla nuova iniziativa Gazzetta Tpra Challenge. “Ho pianificato il mio la-voro coinvolgendo tutti i circoli della mia provincia e sono convinto che al-la fine i tornei saranno organizzati in tutti i club per assecondare il notevole entusiasmo riscontrato tra i fighters. Iniziamo con un primo torneo che sta prendendo il via sui campi del Sunshi-ne di Marsala: hanno aderito più di cento tennisti”.Proprio così... il fatto che risultati e classifiche saranno pubblicati sulla Gazzetta dello Sport al termine della prima fase ha dato ancor più slancio ai giocatori, desiderosi di qualificarsi per leggere i propri nomi sulla Rosea, come fossero giocatori dell’Atp.

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i racchette e dintorni

Borsone o zainetto?Lo spazio di un regaloLe occasioni del Black Friday sono passate: è già tempo di pensare a qualche idea natalizia per i vostri amici e parenti tennisti, quelli che l’attrezzaturaper giocare devono sempre portarsela dietro. Proviamo ad… aiutarli

DI MAURO SIMONCINI

Sembra presto ma è meglio muo-versi in anticipo: un bel regalo tennistico sotto l’albero di Natale farà sicuramente felici e contenti

i vostri amici e parenti tennisti.In diverse puntate proveremo a sugge-rirvi qualche idea per andare sul sicu-ro, cominciando da borse portaracchet-te e zaini, per viaggi e spostamenti più o meno lunghi, con e senza racchette.

BAG PORTARACCHETTE - Non si può non partire dai borsoni porta-racchette che vediamo esibire su tutti i campi da tennis del globo. Da quelli dei circuiti professionistici Atp e Wta sino ai campi di Club di Quarta Catego-ria. Le capienze sono svariate, dipende ovviamente dal numero di racchette da contenere e quindi (ma non sempre) dal livello di gioco. Le bag possono es-sere da 3, 6, 9 o 12 racchette; quelle per tre telai hanno un solo comparto men-tre quelle da sei due. Per i giocatori ‘a

grande intensità agonistica’ o per chi comunque ha bisogno di spazi extra-large quelle da nove o dodici racchette hanno addirittura tre scomparti, con quello centrale dedicato ad asciuga-mani, portascarpe e tutti i vari ricambi e scorte necessari per match e allena-menti duri e intensi.Di varianti possibili, anche all’interno dello stesso brand, ce ne sono quindi moltissime; ma la scelta più lineare prevede ovviamente l’abbinamento di racchetta e borsone, perché oramai ogni telaio ha la sua bag abbinata, nelle

diverse versioni di dimensioni.Qualche esempio più recente: la nuo-vissima Babolat Pure Aero di Rafa Nadal ha il suo portaracchette da 9 (nella foto sopra a sinistra) con due scomparti laterali molto capienti (uno termico per custodire al meglio telai e incordature), una tasca abbon-dante laterale per oggetti di valore, chiavi e quant’altro e il portascarpe centrale e isolato. Oppure la bag Wil-son tutta in rosso griffata e autogra-fata da Sua Maestà Roger Federer (nella foto qui sopra in versione

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racchette e dintorni

da 12), in rosso con tre scomparti e tasche laterali e da un lato la firma del fuoriclasse svizzero. Bianco e ne-ro, come logico, per la linea di Head dedicata alle Speed di Novak Djoko-vic e Alexander Zverev.Colori particolari? Wilson ha recen-temente creato le bag a tema con tutta linea Camouflage di racchette (Ultra e Blade) uscite dopo l’estate. Ecco in foto il portaracchette mi-metico in grigio e nero (sopra) con tre grandi scomparti e le tasche con zip laterali.E nessun problema se il destinata-rio è donna, ci sono anche soluzioni femminili, come la bag Yonex Pro da 9 racchette (nella foto sotto), dotata dei soliti tre scomparti, due laterali per le racchette (uno termico) e quello centrale per il resto dell’oc-corrente, oltre al consueto portascar-pe con zip e tasca isolate.

ZAINO PIÙ PRATICO - Ci so-no quelli che necessitano un borsone quasi da viaggio, perché hanno an-che esigenze “da torneo”, con asciu-gamano e materiali da doccia, ma-gliette di ricambio varie, scarpe etc.etc. Poi però c’è la grande platea de-gli appassionati tennisti che trovano il tempo di giocare in pausa pranzo o a fine lavoro, e hanno pure bisogno di qualcosa di pratico, non ingom-brante e funzionale. Già da qualche stagione tutte le aziende hanno una linea di zaini abbinata alla famiglia di racchette anche esteticamente.

Per esempio Head (foto qui a si-nistra) ha rinnovato prima gli zai-ni Speed dopo l’estate e da poco quelli Extreme: un grande scom-parto centrale con tasche laterali ai lati e il portascarpe nella zona inferiore, adatto anche per conte-nere gli indumenti usati e sudati da tenere separati.Il bianconero Speed più snello e compatto come design, quello Tour Team Extreme in giallo è anch’esso con scomparto adatto a contenere fino a due telai.

NON SOLO BORSE E ZAINICi sono poi anche una serie di altre soluzioni per andare in campo ma non solo. La borsa Women’s Way Club di Head (foto qui a sinistra) è una borsa per signora a tutti gli effetti ma con una tasca latera-le con zip adibita a una sola rac-chetta; un’elegante soluzione tutta femminile.Poi si può decidere di non abban-donare il tennis neanche sul lavoro con una tracolla Tecnifibre (foto qui sotto a sinistra) marchiata Atp, ideale per un notebook, quin-di perfetta anche per coach e ma-estri che hanno da fare anche alla scrivania.Viaggiatori veri e propri con il tennis nel sangue? Babolat Team Xplore Cabin è un vero e proprio trolley con rotelle ma dotato anche di un comparto separato per le rac-chette. Se invece serve il bagaglio a mano, più contenuto e compat-to, magari Head 4 Major Club Bag French Open è l’ideale, nè grande nè piccola, con materiale di qualità e sempre portascarpe separato.

NON SOLO... TENNIS - Ora-mai in pochi ne ignorano l’esisten-za e in tanti già si sono cimentati. Siamo nella fase in cui molti ten-nisti, dei più disparati livelli, sono alle prime armi con il... padel.Al di là delle racchette (cui dedi-cheremo e abbiamo dedicato spa-zio apposito su queste pagine), ci sono anche delle borse portarac-chette, ovviamente di dimensioni ridotte, ma ugualmente colorate e decisamente meno ingombranti. Un esempio? Dunlop Élite Juani Mieres (nella foto qui a fianco) è proprio la borsa usata dal Top 10 del World Padel Tour da cui prende il nome.

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La domanda - A tennis possono giocare anche i non vedenti o gli ipovedenti?

l’esperto risponde

Inviate le vostre domandeper l’esperto via e-mailI nostri esperti sono pronti a rispondere alle vostre domande sui più vari argomenti riguardanti i vari aspetti del tennis. Come? Semplicissimo: scriveteci una email al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected] con i vostri quesiti, le vostre curiosità, non più solo e soltanto di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti, settore per settore, e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica settimana dopo settimana.

La rispostaCertamente sì. Tanto è vero che si so-no appena disputati i primi campio-nati. Il tennis potrebbe sembrare uno sport impossibile da praticare per chi ha una grave disabilità visiva, ma non è così. Il blind tennis, cioè il tennis per ciechi (non vedenti e ipovedenti), è un’attività che esiste da metà degli Anni ‘80 e che sarà sport dimostrati-vo alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Le regole di questo sport sono state uffi-cializzate nel 2014 in occasione della fondazione dell’International Blind Tennis Association (IBTA, Associazio-ne internazionale tennis ciechi).I giocatori (e le giocatrici) sono divisi, in base al diverso grado di disabilità vi-siva, in tre categorie: B1, B2 e B3 (tale disabilità deve essere comprovata da certificazione medica e viene valutata da specialisti dell’ITBA durante i tornei internazionali); B1: sono non vedenti e devono indossare una mascherina (pro-tettiva per occhi e naso) che può essere tolta al massimo una volta durante un gioco o tra due giochi. B2: sono ipove-denti gravi. B3: sono ipovedenti meno gravi. I campi da gioco sono di due tipi: quelli per la categoria B1 sono lun-ghi 12,80 m., larghi 6,10 m. e la rete è alta 83 cm; i campi per le categorie B2 e B3 sono lunghi 18.28 m., larghi 8,23 m. e la rete è alta 85 cm; tutte le linee sono rialzate ad eccezione di quelle del servizio; B2 e B3 possono gareggiare contro B1 indossando la mascherina. La differenziazione di categoria riguar-da anche le racchette, che sono quelle usate dai bambini: per B1 massimo 23 pollici (58,42 cm), per B2 e B3 massimo 25 pollici (63,50 cm). Il blind tennis si gioca con delle palli-ne ‘speciali’, costruite proprio per esse-re colpite senza vederle. Quest’inven-zione risale al 1984: un ragazzo giap-ponese nato cieco, Miyoshi Takei e il suo professore di Educazione Fisica, forarono una pallina ruvida di gomma piuma, leggermente più grande rispet-to a quelle del tennis, vi inserirono una sfera di plastica contenente dei palli-ni da caccia e la richiusero in maniera perfetta. Questo permetteva al tennista cieco (o ipovedente) di giocare ‘perce-pendo’ velocità, altezza e distanza del-

L’inventore del blind tennis, Miyoshi Takei: dopo aver realizzato un’apposita palla fu, negli Anni ‘80, il principale promotore della disciplina;sopra, una fase di gioco

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l’esperto risponde

la pallina. Il blind tennis fu in pratica inventato da Takei che, oltre a esser-ne un esponente di primo piano (vin-se diversi titoli nazionali), ne divenne grande promotore prima in Asia e poi in tutto il mondo sino alla prematura morte, avvenuta nel 2011 a 42 anni, in un incidente ferroviario.L’importanza dell’elemento sonoro si ritrova anche nella fase servizio-ri-sposta che precede il gioco. Prima di battere, chi serve deve dire “Pronto?” e attendere che chi ribatte risponda “Sì”. Chi serve ha quindi cinque secondi per battere, durante i quali non può cam-biare la sua posizione sul campo. Dopo aver servito, il battitore deve immedia-tamente gridare: “Gioco”.Per il calcolo dei punti e del punteggio valgono le regole del tennis con alcune modifiche. Sul fronte punti per le ca-tegorie B1 e B2 sono permessi al mas-simo tre rimbalzi, due per la categoria B3 (i B2 possono gareggiare contro i B3 adeguandosi alla diversa regola del rimbalzo, ma non viceversa), solo il primo rimbalzo deve finire obbligato-riamente nel campo di gioco o nell’area di battuta per il servizio; il giocatore, inoltre, non perde il punto se viene col-pito dalla palla quando si trova fuori dal campo. Per quanto riguarda il pun-teggio, gli incontri possono prevedere un solo set (al 6 con tie-break sul 6-6) o due set (al 4 con tie-break sul 4-4 e super tie-break nel terzo parziale), mentre tutti i giochi si concludono con il punto secco sul 40-40 comprensivo della scelta di posizionamento da parte del ribattitore.

I primi campionatiAnche se il debutto del blind tennis si colloca in Giappone nella seconda metà degli anni ‘80, i viaggi di Takei ne han-no favorito la diffusione in diverse na-zioni (oggi sono oltre 30 in 5 continen-ti). Il primo torneo internazionale uffi-ciale si è tenuto nel 2017 in Spagna (ad Alicante), bissato quest’anno in Irlanda (a Dublino) con 60 partecipanti prove-nienti da 14 nazioni, compresa l’Italia. Nella nostra Penisola il blind tennis era giunto qualche anno prima, nel 2013 per merito di Eduardo Silva, un ma-estro di tennis argentino trapiantato in Friuli Venezia Giulia (a Sacile, provincia di Pordenone) che lo aveva importato direttamente dal Sudamerica e aveva iniziato a diffonderlo in diverse regio-ni attraverso corsi, lezioni, incontri e simposi.Tra i circoli che hanno fatto propria la

I risultati dei primi campionatiB1 maschile - Finale 1°-2°: Scarso b. Abate 5-3 5-4(1). Finale 3°-4°: Berganti b. Daga 5-4(6). Classifica: 1° Maurizio Scarso, 2° Luigi Abate, 3° Giancarlo Berganti, 4° Tonino Daga, 5° Renzo Del Cont, 6° Enzo Petreni, 7° Alberto Veronese, 8° Matteo Briglia.B1 femminile - Finale 1ª-2ª: Pierri b. Parente 5-4(8) 5-3. Finale 3ª-4ª: Casaro b. Tolaro 4-2. Clas-sifica: 1ª Daniela Pierri, 2ª Silvia Parenti, 3ª Angela Casaro, 4ª Filippa Tolaro, 5ª Giulia Oblach. B2/B3 maschile - Finale 1°-2°: Candido b. Gregori 4-1 4-1. Finale 3°-4°: Piombo b. Leonardo 4-1. Classifica: 1° Alessandro Candido, 2° Andrea Gregori, 3° Massimiliano Piombo, 4° Piergiuseppe Leonardo, 5° Alberto Ordanini.

missione di Silva c’è stata la Virtus Ten-nis Bologna del presidente Pier Luca Fantoni, con il direttore Paolo Chi-nellato deus ex machina del progetto. Tecnico nazionale FIT, psicologo-psi-coterapeuta e maestro di blind tennis, Chinellato e il suo team (l’istruttrice di blind tennis Carolina Pezzati ed i preparatori atletici Simone Sperti e Alessandro Vitti) hanno lavorato ol-tre due anni per organizzare, con la collaborazione dell’intero staff e dei giovani agonisti della Virtus Tennis, la prima edizione dei campionati di blind tennis. Per realizzare il torneo il diretti-vo Virtus ha fondato anche un’ASD (As-sociazione sportiva dilettantistica), de-nominata Federazione Italiana Tennis ciechi, per il tesseramento degli atleti e le coperture assicurativo-finanziarie. Questi campionati, che si sono artico-lati in tre giornate (23-25 novembre), sono stati il primo torneo di blind ten-nis organizzato in maniera ufficiale in

Italia, dove oggi ci sono circa 50 atleti, che spesso provengono da altri sport come il baseball e lo sci (ad esempio Silvia Parente, medaglia d’oro olim-pica a Torino 2006). Il torneo ha visto in campo circa 20 atleti, con accom-pagnatori e tifoserie al seguito, prove-nienti da Emilia Romagna, Friuli Vene-zia Giulia, Lombardia e Valle d’Aosta. Sono stati assegnati tre titoli: il mila-nese Maurizio Scarso e la padrona di casa Daniela Pierri, argento e bron-zo nei due tornei internazionali di Ali-cante e Dublino, si sono imposti nelle categorie non vedenti (B1 maschile e B1 femminile), l’altro virtussino Mas-similiano Piombi ha prevalso nella categoria ipovedenti (B2/B3 maschi-le). I tre tabelloni si sono snodati in un girone iniziale che ha definito le posizioni per le semifinali e le finali decisive. A corollario del torneo, nel-la serata di sabato, Gabriele Giordani (direttore sportivo Virtus) ha allestito una grande festa presso il circolo bo-lognese in onore di tutti i partecipan-ti, momento di aggregazione molto gradito dagli atleti.“È stato un campionato straordinario – ha detto Chinellato - in cui tutti gli atle-ti hanno trasmesso sensazioni di forte agonismo e partecipazione al di là dei singoli risultati; questo significa, a mio avviso, che, indipendentemente dalla disciplina sportiva praticata, quando il livello tecnico dei giocatori e il loro im-pegno sono così alti, lo spettacolo di-venta meraviglioso”. (Fabio Bagatella)

Alcuni protagonisti ai Campionatiitaliani di Blind Tennis 2018