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D opo i saluti di rito del Governato- re dell’Organizzazione, il Dott. Prof. Catello Marra che ha ricordato come la precedente data del 14 di- cembre fosse stata annullata per motivi ben conosciuti dai Corrispon- denti Diplomatici, con conseguente cambio di sede a causa delle immi- nenti elezioni (il convegno avrebbe dovuto inizialmente svolgersi alla Camera dei Deputati), la parola è passata al moderatore del Conve- gno, il Dott. Ernesto Carpintieri , Presidente dell’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Cultu- rali: “Ho accettato volentieri l’invito del Governatore Marra a moderare questa conferenza, oltre che per l’amicizia che ci lega, anche perchè il tema della crisi economica euro- pea e delle opportunità di investi- mento mi è caro, dal momento che l’istituzione che mi onoro di presie- dere è fortemente impegnata proprio su questo tema, che vorrò affrontare più tardi nel corso del mio intervento”. Il Presidente dell’AEREC ha quindi annun- ciato l’intervento del Prof. Gerardo Iovane, Segretario Nazionale dell’Organiz- zazione dei Corrispondenti Diploma- tici, ricercatore universitario e Pro- fessore Associato in Analisi Mate- matica presso la Facoltà di Ingegne- ria dell’Università degli Studi di Sa- lerno. “Abbiamo voluto incentrare il Con- vegno odierno sul tema della crisi economica in un’ottica positiva, an- che perché i segnali nazionali e in- ternazionali che ci giungono penso siano già sufficienti ad abbattere la capacità di iniziativa imprenditoriale e di sviluppo. La nostra volontà è stata quindi quella di voler dare un segnale di speranza, in base al fatto che dalla crisi, come già osservava Albert Einstein, possano nascere grandi opportunità e spinte emotive ed emozionali necessarie all’accom- pagnamento di qualsiasi iniziativa.” “Negli ultimi 30 anni, noi italiani ab- biamo perso quella attitudine che era alla base del nostro successo. Ciò vale anche per tutto quello che defi- niamo il contesto occidentale, quello che dal punto di vista storico ha visto un grande sviluppo fin dai tempi dell’impero romano ma che poi ha portato a due La storica e prestigiosa Casa dell’Aviatore del Ministero della Difesa a Roma ha ospitato, il 25 gennaio 2013, la Conferenza promossa dall’Organizzazione Internazionale per le Relazioni Diplomatiche “Corrispondenti Diplomatici” dal titolo “Crisi economica europea? Da sempre una grande opportunità di sviluppo”. La Conferenza promossa a Roma dall’Organizzazione Internazionale per le Relazioni Diplomatiche Crisi eConomiCa europea? una grande opportunità di sviluppo Le Correspondant Diplomatique Italia Operosa n. 2 Marzo -Aprile 2013 - Autorizzazione Tribunale di Roma n. 16862 del 9/6/1977. Direzione, Redazione, Amministrazione: C&C Communications, Via Sebino, 11 Tel. 06.88.48.094 - 06.855.59.75 - Direttore Responsabile: Ernesto Carpintieri. Sped. Abb. Post. Gr. IV 70% - Grafica ed impianti e Stampa: LineArt (Roma). Redazione: I.O.D.R. 14-11, Vincenti Building - Valletta - Malta - Tel: + 356. 21228889 - Fax: 1782204260 - Web: www.iodr.org - E.mail: [email protected] I testi pubblicati sono stati forniti dall’International Organization for Diplomatic Relations - Correspondants Diplomatiques - Malta. Si declina ogni responsabilità per contenuti, inesattezze od omissioni. Riservato ogni diritto di riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione scritta dell'International Organization for Diplomatic Relations. COPIA OMAGGIO Pubblicazione Ufficiale di Informazione Storica, Diplomatica e Consolare

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Dopo i saluti di rito del Governato-re dell’Organizzazione, il Dott.

Prof. Catello Marra che ha ricordatocome la precedente data del 14 di-cembre fosse stata annullata permotivi ben conosciuti dai Corrispon-denti Diplomatici, con conseguentecambio di sede a causa delle immi-nenti elezioni (il convegno avrebbedovuto inizialmente svolgersi allaCamera dei Deputati), la parola èpassata al moderatore del Conve-gno, i l Dott. Ernesto Carpint ieri, P residente dell’Accademia Europeaper le Relazioni Economiche e Cultu-rali: “Ho accettato volentieri l’invitodel Governatore Marra a moderarequesta conferenza, oltre che per l’amicizia che ci lega, anche perchèil tema della crisi economica euro-pea e delle opportunità di investi-mento mi è caro, dal momento chel’istituzione che mi onoro di presie-dere è fortemente impegnata proprio su questo tema, che vorrò affrontare piùtardi nel corso del mio intervento”. Il Presidente dell’AEREC ha quindi annun-ciato l’intervento del Prof. Gerardo Iovane, Segretario Nazionale dell’Organiz-

zazione dei Corrispondenti Diploma-tici, ricercatore universitario e Pro-fessore Associato in Analisi Mate-matica presso la Facoltà di Ingegne-ria dell’Università degli Studi di Sa-lerno.“Abbiamo voluto incentrare il Con-vegno odierno sul tema della crisieconomica in un’ottica positiva, an-che perché i segnali nazionali e in-ternazionali che ci giungono pensosiano già sufficienti ad abbattere lacapacità di iniziativa imprenditorialee di sviluppo. La nostra volontà èstata quindi quella di voler dare unsegnale di speranza, in base al fattoche dalla crisi, come già osservavaAlbert Einstein, possano nasceregrandi opportunità e spinte emotiveed emozionali necessarie all’accom-pagnamento di qualsiasi iniziativa.”“Negli ultimi 30 anni, noi italiani ab-biamo perso quella attitudine che

era alla base del nostro successo. Ciò vale anche per tutto quello che defi-niamo il contesto occidentale, quello che dal punto di vista storico ha visto ungrande sviluppo fin dai tempi dell’impero romano ma che poi ha portato a due

La storica e prestigiosa Casa dell’Aviatore del Ministerodella Difesa a Roma ha ospitato, il 25 gennaio 2013, la

Conferenza promossa dall’Organizzazione Internazionale perle Relazioni Diplomatiche “Corrispondenti Diplomatici” daltitolo “Crisi economica europea? Da sempre una grande

opportunità di sviluppo”.

La Conferenza promossa a Roma dall’Organizzazione Internazionale per le Relazioni Diplomatiche

Crisi eConomiCa europea?una grande opportunità di sviluppo

Le Correspondant Diplomatique

Italia Operosa n. 2 Marzo -Aprile 2013 - Autorizzazione Tribunale di Roma n. 16862 del 9/6/1977. Direzione, Redazione, Amministrazione: C&C Communications, Via Sebino, 11Tel. 06.88.48.094 - 06.855.59.75 - Direttore Responsabile: Ernesto Carpintieri. Sped. Abb. Post. Gr. IV 70% - Grafica ed impianti e Stampa: LineArt (Roma).

Redazione: I.O.D.R. 14-11, Vincenti Building - Valletta - Malta - Tel: + 356. 21228889 - Fax: 1782204260 - Web: www.iodr.org - E.mail: [email protected] testi pubblicati sono stati forniti dall’International Organization for Diplomatic Relations - Correspondants Diplomatiques - Malta. Si declina ogni responsabilità per contenuti, inesattezze od omissioni.

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archi di tensione fondamentali :quello che dai Balcani chiude l’Esteuropeo dal punto di vista geografi-co e quello meridionale, che dalMahgreb oggi si spinge fino alla Si-ria e ai paesi arabi. In questo conte-sto noi abbiamo puntato soltantosullo sviluppo delle competenze emai più sullo sviluppo delle capa-cità. Io vi invito ad una riflessione:ciò che in passato è stato fatto dibuono, in Italia come in Europa, si èsviluppato non solo grazie alle altis-sime professionalità che vivono neidiversi contesti territoriali ma so-prattutto grazie a persone appenascolarizzate ma con un contenutovaloriale estremamente forte. Per-sone che magari non venivano solodalla scuola ma dai centri di aggre-gazione ecclesiastica, polit ica,sportiva e soprattutto dalla famiglia. Quest’ultima,in quanto cellula della società, è un valore com-pletamente perduto. Pensiamo al danaro che daqualcosa che ha valore si è trasformato in valore.I valori umani, però, sono qualcosa di completa-mente diverso!”.“Qual è l’elemento oggi carente nelle economieoccidentali? Quello per cui non siamo abituati afare business etico, considerando il denaro solocome strumento che come valore sociale. Ogginoi diamo importanza alle persone in base al loropotere d’acquisto: questo è un elemento di disva-lore per una società di sviluppo.”“Senza entrare nel merito della politica, io ho po-tuto apprezzare qualche tempo fa un interventodell’ex ministro Tremonti alla trasmissione “Portaa porta”, nella quale egli spiegava com’è cresciu-ta l’economia italiana negli ultimi dieci anni neiconfronti di quella europea. Ebbene, non c’eramolta differenza. In compenso, è cresciuta la vo-

latilità economica italiana rispetto a quella inter-nazionale. Ciò significa che noi italiani non sap-piamo vendere prodotti ad alto profitto economi-co, commercializzare tecnologie e strumentazioni.Gli unici a fare profitti sono i noti brand che usanocriteri internazionali per promuovere l’attivitàcommerciale italiana.”“Il nostro modo di vivere accelera sempre di piùma la vera domanda è: siamo più efficaci? La ri-sposta è no. Perché non siamo in grado neppuredi conservare quello che abbiamo ereditato. Ioricordo che l’obiettivo di un capofamiglia, 40 an-ni fa, era quello di desiderare per i figli un futuromigliore di quello che aveva avuto. Noi oggi pos-siamo desiderare per i nostri figli solo un futuroche sia all’altezza di quello che abbiamo vissutonoi. Ciò perché siamo certi che il momento in cuiviviamo non è congiunturale e che la nostra ca-pacità di crescita economica sarà sempre infe-riore a quella del Far East, della Cina, dell’India

e delle economie emergenti”. “Oggi siamo abituati al consumoe non conosciamo più la produ-zione di valore, ovvero abituare eformare i giovani ad una capacitàorientata ad un profitto come ri-sultato di costruzione di valore.Siamo quindi costretti ad abbas-sare il livello energetico produtti-vo perché non siamo in grado disostenere una società così co-stosa. Quando nel maggio scorsosiamo andati in Cina abbiamo vi-sto che cosa significa avere unasocietà multilivello. In Italia, quel-li che noi definiamo ricchi, nelloscenario internazionale non sonotali. Rispetto ad un imprenditorecinese con una capacità impor-tante di liquidità, noi possiamoannoverare al massimo una de-

cina di italiani che possano sedersi a cena allapari, perché la nostra società è schiacciata suun’unica classe sociale, intermedia, con ungrande potere differenziale, che va dalle personeche riescono ad avere un livello di qualità dellavita all’altezza del nostro paese o dell’occidentefino a coloro che possono consumare con piùagiatezza.”“Io non sono un esterofilo. Chi mi conosce sa conquanta determinazione e quanto spirito patriotticosono rientrato in Italia dopo anni di formazione al-l’estero. Però dobbiamo comprendere che abbia-mo dei modelli culturali sbagliati e abbiamo com-piuto delle scelte sbagliate. Come quella del Pre-sidente del Consiglio che ha tassato i patrimonicon l’IMU (il cittadino italiano risparmia e con ipropri risparmi compra la casa), penalizzando tuttii cittadini indipendentemente dalla classe sociale.Una tassa di questo tipo, in un momento comequesto, ha la conseguenza di raffreddare il siste-

Il Governatore Generale Catello Marra

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ma economico, cioè porta la gente automatica-mente a spendere meno. Che ci fosse la necessitàdi una forma di rigore che permettesse di articola-re la nostra capacità economica e finanziaria,questo è indubbio. Ma se poi quella raccolta è do-vuta servire allo Stato per contribuire a sostenereeconomie laterali - le banche, per essere precisi esenza neanche riuscire a salvarle - questa è unascelta evidentemente sbagliata. Il senso del miointervento può essere riassunto semplicemente:non si esce da una crisi se non si cresce sui siste-mi valoriali.”

L’intervento seguente (“Guardare ai paesi dell’estper uscire dal tunnel della crisi”) è stato quellodello stesso moderatore del Convegno, il Dott. Er-nesto Carpintieri, che si è voluto subito ricollega-re all’intervento precedente, riguardo la crisi deivalori.“Sentivo giorni fa in televisione alcune statisticheallarmanti secondo le quali sta diminuendo l’etàdei ragazzi che si drogano, fumano e bevono. Se ilfuturo è nelle mani di questi ragazzi, io franca-mente sono molto preoccupato. È chiaro chestanno venendo a mancare i valori essenziali e diquesto sono responsabili soprattutto le famiglieche, a fronte delle loro carenze, non possono ap-pellarsi sempre comunque allo Stato, alle istitu-zioni, alla scuola. La prima fonte dell’educazione èla famiglia. Se mancano gli esempi in famiglia, mipare che manchi tutto.”“La crisi che stiamo vivendo non arriva in manie-ra inaspettata: è stata già scritta nella storia. Cisono studi che prevedono dei periodi lunghi dicrisi - dal 1850 sono stati previsti periodi di crisie rinascita con cicli che possono durare dai 25 ai35 anni - dai quali si esce molto lentamente perarrivare ad un periodo di benessere globale dalquale ancora inevitabilmente si riscende di nuo-vo in crisi profonda. Era dunque previsto che,dall’inizio di questo decennio, si sarebbe vissutauna crisi dalla quale si comincerà ad uscire nel2014 per tornare ad un periodo veramente floridosolo nel 2025. Cosa fare nel frattempo? sonod’accordo che i problemi non si risolvono tas-sando la prima casa degli italiani. In un periododi crisi bisognerebbe avere il buon senso di ope-rare tagli che siano effettivamente drastici. Que-sto è un paese che non vuole crescere perchénon arrivano segnali forti di congruenza e di ma-turità intellettuale. Ma il punto è: mentre non riu-sciamo a risolvere i problemi di casa nostra dob-biamo andare fuori, all’estero? Sì, perché no? Al-l’estero, infatti, abbiamo delle opportunità vera-mente interessanti. Dalle ricerche operate dal-l’AEREC sono emersi paesi che esercitano delleforti attrazioni sugli imprenditori italiani che nondevono necessariamente delocalizzare le proprie

aziende ma internazionalizzarle parzialmente.”“Per esempio, noi stiamo monitorando la Moldo-va, un paese piccolo ma molto interessante con lecui autorità diplomatiche e le istituzioni siamo instretto contatto. La Moldova è l’unico paese del-l’est dove un operaio costa 1,1 euro l’ora (un sala-rio più basso della Romania e della Bulgaria), l’u-nico dove lo stipendio medio è di 300 euro al me-se, contributi compresi. Sono già 250 gli imprendi-tori italiani che operano in Moldova, tra i quali an-che alcuni nostri Accademici. Ovviamente io nonsono a favore delle delocalizzazioni che portanovia capitali dal nostro paese ma di strategie im-prenditoriali che consentano ad aziende italianedi vivere o sopravvivere senza chiudere. Oltre aquesti paesi, stiamo in contatto anche con Qatar,Oman, Angola, e ora anche con la Cina grazie allaPresidente Irene Pivetti che è nostra Accademicae che ha fondato un’associazione, Only Italia, perposizionarsi nel paese ed esportare i propri pro-dotti. Insomma, ci sono organizzazioni che posso-no consentire ai produttori e agli imprenditori ita-liani di non soffocare nella nebulosità del pressa-pochismo che affligge le aziende italiane.”“C’è poi un altro aspetto fondamentale che è co-stituito dai famosi fondi europei, ai quali l’Italianon riesce ad accedere solo in quanto non vi sapartecipare. Per l’ottenimento dei fondi europeinon ci si può improvvisare, per via della rigiditàdei criteri, perché sono in inglese, perché hannoun linguaggio specifico. Bisogna pensare, però,che il Portogallo e la Spagna hanno scelto 2-300giovani, hanno investito su di loro e li hanno inviatia Bruxelles a studiare come si fa una europroget-tazione. Dopodiché questi giovani sono rientrati inpatria e il risultato è che ora il Portogallo prendepiù soldi dell’Italia.”“Le istituzioni italiane sono talmente carenti da ta-gliare su sanità, istruzione, ricerca. Ed ecco quin-di che si verifica la cosiddetta fuga dei cervelli,per cui la parte migliore dell’Italia si mette al ser-vizio di altri paesi. Ci vuole quindi un profondo rin-novamento nella compagine politica, ci voglionoforze nuove, giovani. Intanto, però, cerchiamo ditenere duro, di aguzzare l’ingegno, di trovare ini-ziative giuste senza ricorrere a facili scappatoie.Per quello che mi riguarda, l’AEREC resta a dispo-sizione degli interessati, avendo un servizio di mo-nitoraggio sui bandi europei e anche di europro-gettazione, seguendo un progetto dall’idea inizialefino alla rendicontazione finale passando per la ricerca di partner europei, in diversi casi indi-spensabili.”

L’On. Alex Sceberras Trigona, già Ministro degliAffari Esteri e della Cultura di Malta, è stato prota-gonista di un intervento molto propositivo, riguar-do alla collaborazione tra il suo e il nostro paese .

“Prendendo spunto da quanto detto dal Presiden-te Carpintieri sull’utilizzo dei fondi europei, ho vi-sto che nel settennato che si sta per concluderel’Italia ha preso solo il 13% dei fondi a lei dedicatial paese e che la cancelliera tedesca Merkel èmolto determinata a non lasciare un ciclo di fondinon utilizzati da un settennato ad un altro. Ciò mispinge a pensare che la vicinanza che già esistefra l’Italia e Malta, possa essere meglio orche-strata con reciproco beneficio. 35 anni fa io eroqui presente al negoziato con la Farnesina chematurò il Trattato di neutralità del mio paese du-rante il quale l’Italia accantonò le pretese di irre-dentismo che c’erano nelle decadi precedenti. Inquella circostanza devo ammettere che l’Italia fumolto generosa perché firmò alcuni protocolli fi-nanziari che hanno consentito a Malta di realizza-re le proprie infrastrutture. Attualmente l’Italia stavendendo a Malta i propri prodotti e i propri servi-zi più di quanto accadesse prima e ciò grazie an-che alla nostra neutralità e al fatto che gli inglesinon hanno più il controllo totale del commercio. Innome, quindi, delle attuali e ottime relazioni ita-lo-maltesi e nella prospettiva di una nostra pre-senza più partecipe nell’Unione Europea, noimaltesi offriamo di gestire di comune accordo ifondi europei, mettendovi a disposizione sia lanostra storica dimestichezza con la lingua ingle-se che le nostre capacità amministrative. Secon-do: nella attuale discussione tra i paesi membridella UE sull’introdurre una tassa sulle transazio-ni finanziarie, tra Italia e Malta vi è la differenzache la prima vorrà sottoscrivere il relativo accor-do e il mio paese no. Dunque ci sarà una diffe-renza che possiamo sfruttare intelligentemente,perché Malta è pronta ad accogliere gli investi-tori italiani, offrendo importanti garanzie a parti-re da quella bancaria. ““Tra le possibilità di cooperazione ve n’è un’altrache sta emergendo e riguarda la direttiva n. 316che va in direzione della comune normativa fisca-le a livello europeo, per la quale noi maltesi utiliz-zeremo il nostro diritto di veto al Consiglio d’Euro-pa. Chi apre delle società a Malta, attualmentepaga una tassa pari al 5%; in realtà, nel nostropaese le tasse sulle società sono pari al 35% mapoi noi rifondiamo i 6/7, in base ad una struttura fi-scale un po’ complessa che ora non ho il tempo diillustrarvi. Ciò significa che prima o poi gli impren-ditori stranieri avranno convenienza a fondare lesocietà direttamente da noi e ciò darà un forte im-pulso alla crescita che tutti vogliamo. Ebbene, sesarà così, noi maltesi saremo in grado di dare unamano agli italiani, aiutando anche la crescita delvostro paese.”“Per concludere: Malta avrà la Presidenza dell’U-nione Europea nel primo semestre del 2017 e pen-so che molto potrebbe fare con l’Italia in tale oc-

Gerardo Iovane Ernesto Carpintieri

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casione, ma è necessario che insieme si inizi dasubito a disegnare una road map di mutuo benefi-cio che valga anche per il futuro immediato.”

Fuori dal programma ufficiale ma ben gradito, l’in-tervento del Console Onorario di Lettonia, il Dott.Canio Trione. “La Lettonia è un paese baltico poco conosciutoin Italia ma che rappresenta una buona opportu-nità per la internazionalizzazione delle imprese,tanto più in tempi di crisi. Si tratta di una econo-mia molto diversa dalla nostra e che dunque haparticolari interessi all’acquisto e al consumo deiprodotti mediterranei. Inoltre, dopo avere vissutoun lungo periodo di occupazione da parte del-l’URSS, è oggi innamorata del nostro modello divita. Si tratta di una popolazione prevalentementeliberale, pronta a ricevere i nostri investimenti, lanostra esperienza, la nostra cultura e a collabora-re con noi per diversi settori, sia per le produzioniin loco sia per l’acquisto e la vendita dei loro pro-dotti nell’area mediterranea.”“Ricollegandomi all’intervento dell’autorità mal-tese, convengo che non si può pensare ad un ul-teriore aggravamento della pressione fiscale avantaggio di un altro livello di governo, ovveroquello comunitario, dal momento che già paghia-mo comuni, province, regioni e stato. È dunqueovvio che si assista ad una sorta di diaspora del-l’economia italiana, con una tendenza degli im-prenditori a trasferirsi dove si può lavorare piùcomodamente.”“In Lettonia la fiscalità è bassissima, pari al 15%sul reddito distribuito; il reddito reinvestito, inve-ce, non viene tassato affatto. Il livello dei servizi èdi tipo occidentale, molto elevato. Due mesi fa ilMinistero degli Esteri della Lettonia mi ha chiesto,nella mia qualità di economista, di stilare un re-port sull’eventuale entrata della Lettonia nell’euro,dal momento che attualmente, pur facendo giàparte della Comunità Europea, essa mantiene an-cora la sua moneta. Io sono stato chiarissimo: èmeglio restare fuori dall’unità monetaria, perchése un paese ha una sua moneta può, in caso dinecessità, intervenire ed eventualmente modifica-re la quantità di denaro circolante, i tassi di inte-resse ecc., cosa che altrimenti verrebbe inibita. Èstato quindi evidenziato uno degli elementi che haportato alla attuale crisi economica, consistentenella mancanza di elasticità da parte dei paesi eu-ropei a rispondere ai problemi posti dalla crisi. Seè vero che la questione valoriale è una precondi-zione allo sviluppo, è altresì vero che l’insieme de-gli strumenti che un qualunque governo dovrebbeavere a disposizione per rispondere alle esigenzedel mercato, attualmente non c’è.”“Stando alla situazione italiana, pensare di ri-spondere alle inefficienze del mondo finanziario

addossando tutti i problemi all’economia realevuol dire uccidere quest’ultima. Penso anche io,ad esempio, all’Imu sulla prima casa: non è pen-sabile che i problemi di una, due o dieci banche odell’intero sistema bancario italiano possa essereaddossato al risparmiatore ma che i problemi va-dano risolti direttamente sul piano finanziario. ““Recentemente ho pubblicato un libro (“L’ultimachance - L’economia e la democrazia all’ultimaspiaggia, qualcosa può ancora salvarci”, n.d.r.)nel quale ho indicato in maniera analitica le miepossibili risposte sul piano tecnico all’attuale cri-si. Le linee di azione di fondo sono: primo, i pro-blemi finanziari vanno risolti nell’universo finan-ziario e il debito pubblico, che oggi è elevatissimo,deve essere allungato nelle scadenze con un co-sto ridotto dei tassi di interesse. Secondo, sul pia-no fiscale la riduzione delle tasse, che non puòessere realizzata in termini assoluti, lo deve esse-re con un arretramento dello Stato il quale deveconsentire alle aziende di lavorare meglio e senzatroppi vincoli burocratici. Tre, la liberazione dell’e-conomia e dei vincoli che attualmente subisce de-ve poi tradursi in un processo di ricostruzione, co-sì come già accaduto dopo la II Guerra Mondiale.Puntando su questi tre punti, seppure astratti, mache hanno delle conseguenze immediate e visibili,possiamo cominciare a tracciare una linea cherappresenti in sè una ragione per investire. Sel’imprenditore percepisce e si convince che ha unalleato nello Stato in un percorso di crescita eco-nomica, si creerà la fiducia e una vera, costruttivasinergia. Ricordiamoci sempre che lo Stato è statoinventato per i cittadini e non contro i cittadini. Ese noi non immaginiamo una fase nella quale, aduna migliore attività del privato, non si accompa-gni in maniera sinergica una collaborazione fortedelle istituzioni per creare sviluppo, noi dalla crisinon usciremo mai.”

“Le banche e la crisi” è stato il tema affrontatodal Prof. Francesco Petrino, Docente di DirittoBancario Internazionale e Presidente dello Snarp .Esordendo nella sua qualità di Consigliere dell’Ac-cademia Europea per le Relazioni Economiche eCulturali, egli ha ricordato come già diversi annifa, nel corso di un Convegno promosso dall’AE-REC, aveva profilato quella che sarebbe diventatala grande crisi del decennio corrente. “All’epoca il mio Presidente, Dott. Carpintieri, mirimproverava di fare la ‘Cassandra dell’economia’.Ma il mio obiettivo era quello di mettere sull’avvi-so il mondo imprenditoriale che ci aspettavanomomenti critici, dal momento che già nel biennio2006-7 le operazioni sui derivati avevano letteral-mente sbancato il sistema bancario. E chi ne hapagato le conseguenze? I cittadini, ovviamente! Ela storia si è ripetuta con il recentissimo caso del

Monte dei Paschi di Siena, un grande istituto euna banca storica, i cui vertici hanno portato aduna situazione di crisi oserei dire quasi irreversi-bile. Noi abbiamo due organi di vigilanza: la Bancad’Italia e la Consob. Non ho mai capito che cosaci stanno a fare. Come non pensare al fatto che laBanca d’Italia paga 2300 dipendenti e funzionariche hanno una retribuzione media (e sottolineomedia) di 180.000 euro l’anno?”“Tornando indietro nel tempo: già all’epoca di Gui-do Carli, nel 1964, il banchiere siciliano MicheleSindona ebbe l’autorizzazione a chiedere capitalisociali per aprire una banca privata, un’operazio-ne che finì con lo scandalo del Banco Ambrosianoe una perdita di 25.000 miliardi di lire. Poi c’è statolo scandalo della Federconsorzi (48.000 miliardi),quello Ferruzzi, (25.000 miliardi), l’Efim della BancaNazionale del Lavoro (20.000 miliardi), la BancaNazionale del Lavoro ad Atlanta (10.000 miliardi), ilBanco di Napoli (38.000 miliardi), la Cassa di Ri-sparmio di Calabria e Basilicata e potrei andareavanti. Ma la Banca d’Italia, che dovrebbe esserel’istituto di controllo del sistema, cosa ha fatto finoa ieri per evitare che casi come quello del Montedei Paschi si potessero verificare?”.“Il fatto è che noi abbiamo degli organi di control-lo inutili o quantomeno condizionati dai loro azio-nisti. Perché? Facciamo un passo indietro: nel1992, l’allora Ministro dell’Economia GiulianoAmato, in accordo con Mario Draghi, a sua voltaDirettore Generale del Tesoro, decisero di priva-tizzare le banche italiane. Noi all’epoca avevamoistituti bancari degni di questo nome con la formu-la dell’istituto di diritto pubblico, quindi controllatedallo Stato. Draghi ed Amato con quell’operazionedecisero, di punto in bianco, di poter risolvere lecrisi che periodicamente portavano la lira versosvalutazioni che però venivano recuperate rego-larmente all’inizio di ogni estate, dal momento checon la lira ribassata aumentavano i turisti. Essiavevano quindi deciso di trasformare alcune ban-che in banche private, dimenticandosi però di fareloro restituire le quote azionarie della Banca d’Ita-lia. Quindi le banche di diritto pubblico, dopo es-sere divenute private e speculative, sono rimasteproprietarie di quote della Banca d’Italia. La con-seguenza è stata la diversificazione del sistemabancario e il raggruppamento di alcune banche,che in virtù di queste variazioni ha generato duesoli istituti di credito, i quali sono insieme portatoridel 64% delle azioni della Banca d’Italia.”“Oggi lo Stato è costretto a farsi prestare dallebanche private il denaro che è di competenza del-l’Italia in ragione del 14% di tutte le emissioni del-la BCE. Per questo motivo siamo indebitati per2100 miliardi circa, una cifra che aumenta di circa30 miliardi al mese. Se non cambia la politica mo-netaria, noi andiamo verso la bancarotta.”

Alex Sceberras Trigona Canio Trione

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“I paesi europei come l’Estonia che non voglionoaderire alla moneta unica hanno perfettamenteragione. L’Inghilterra ce ne ha dato dimostrazionefin dall’inizio, entrando nel sistema dell’Europaunita ma mantenendo la sterlina. Io mi auguro cheanche noi, prima o poi, riusciremo a tornare indie-tro, perché all’epoca della lira avevamo dei pro-blemi ma certo non di queste dimensioni.”“Noi abbiamo un sistema bancario per cui nessu-na banca fa quello che dovrebbe fare, ovvero laraccolta e l’impiego dei risparmi degli italiani. Danoi si fa solo la raccolta e non l’impiego. Di conse-guenza, negli ultimi anni, non si fanno più mutui eaffidamenti alle imprese. Con il nostro ufficio lega-le, noi seguiamo varie aziende e attualmente stia-mo seguendo un’azienda con 300 dipendenti e 4stabilimenti alla quale di punto in bianco hannorevocato gli affidamenti, senza alcuna ragioneche non un sedicente ‘motivo di riorganizzazioneaziendale’. La banca ha richiesto 65 milioni di cre-diti da restituire entro 8 gg a pena di azioni legali.Di fronte a casi come questo, come si può pensa-re di fare impresa in Italia?”.“Noi conserviamo la fortuna di avere paesi, aun’ora o poco più di aereo, che offrono condizionieccezionali ai nostri imprenditori. È una fortunaperché noi, come paese produttivo, non siamocompetitivi, per cui possiamo solo vendere le no-stre idee e la nostra progettualità e non i nostriprodotti che invece dobbiamo andare a costruireall’estero. Resta il problema interno: delocalizzan-do dall’Italia verso altri paesi, in Italia aumenteràinevitabilmente la massa di disoccupati. Qualipossono essere le soluzioni? In Italia abbiamo del-le piccole imprese che per le loro dimensioni nonhanno la possibilità di espandersi, soprattutto al-l’estero. Sono quelle imprese che costituisconol’ossatura del nostro paese: le piccole attivitàcommerciali, l’artigianato, gli studi professionali.Queste attività vanno agevolate e non poste sottoil continuo terrorismo psicologico. Penso, adesempio, ad Equitalia, la quale non fa una veralotta all’evasione perché, se la facesse, nonavrebbe bisogno di prendersela con la poveragente. Invece i grandi evasori vengono lasciatitranquillamente ad evadere mentre i piccoli im-prenditori sono perseguitati.”“Rispondendo ad una osservazione del PresidenteCarpintieri: per quanto concerne Equitalia, allabase delle mie contestazioni c’è la disparità tratrattamento costituzionale e contribuenti. Teneteconto che l’Unicredito aveva un debito nei con-fronti di Equitalia di 1.250 milioni di euro che sonostati transati con 220 milioni di euro e che il Montedei Paschi aveva un debito di 980 milioni e che neha pagati solo 150 chiudendo il contenzioso. Maallora perché un povero cristo per una multa di500 euro è costretto a pagare fino a 8 volte tanto?

La vera imposta sarebbe quella di pagare media-mente il 25-30% della cartella. La cartella va con-testata perché le notifiche a mezzo posta sononulle. Perché c’è disparità di trattamento tra con-tribuenti, dal momento che al signor Rossi tolgonoil 70% e a me chiedono il 150% in più. Io li consi-dero degli estorsori. Mettiamo che io propongo lo-ro il 25% di mora: se non lo accettano, mi pignora-no la casa!”“Bisogna sapere che non sono i vertici - o almenonon solo - a dovere essere denunciati bensì i re-sponsabili della procedura. Questa è la novità im-portante: se noi cominciamo a denunciare i re-sponsabili della procedura, vedrete che quei re-sponsabili non firmeranno più delle richieste ab-normi ma rivedranno le loro posizioni!”

A seguire, il Prof. Pietro Michele Farina, Rettoredella Libera Facoltà di Scienze Turistiche di Ca-serta, docente di Storia dell’Arte e della Cultura, èintervenuto sul tema “La crisi economica e le op-portunità turistiche: il turismo religioso.” “Il turismo è una scienza fondamentale. È quellascienza che riesce a trasmettere le sensazioni, gliamori, gli umori, le conoscenze di un popolo versoun altro popolo, anche se sono lontanissimi. Io hoviaggiato tantissimo e mi sono accorto attraversoi miei viaggi di quanto sia importante riuscire apenetrare il modus di vita delle popolazioni. Dice-va il mio maestro, il Prof. Afragola: mi raccomandouna cosa sola, quando viaggiate non viaggiatemai come le valigie, fate in modo che siate voi di-rettamente a trasportare gli altri e non diventareoggetti di trasporto.”“Il fenomeno complesso e articolato del turismoreligioso si profila come un’esperienza umana col-legata al viaggiare turistico, nel quale si evidenziain modo evidente la caratterizzazione religiosa. Lacifra complessiva del turismo religioso, non datutti accettata nella sua espressività ma ormai en-trata nell’uso linguistico generale e nella lettera-tura specializzata, connota quindi la compresenzadinamica di due elementi: il turismo e la religione,combinati in modo da suscitare un esito unitario.Dal punto di vista di ricerca della genesi del turi-smo religioso è ragionevole rintracciarne le radicisia nella forma turistica che in quella del pellegri-naggio, con l’avvertenza di distinguere le due ra-dici dall’esito finale. La domanda esiste ed è unadomanda diffusa. Che cos’è il turismo religioso?La dizione si presenta infelice. Da una parte per-ché inficia la nobiltà e sacralità del pellegrinaggiocon l’interferenza di carattere commerciale. Dal-l’altra parte, il modello di turismo religioso spessonon evidenzia abbastanza lo specifico religioso,venendo assorbito dalle cadenze edonistiche edestetiche del viaggio vero e proprio.”“Il desiderio di assicurarsi un posto tranquillo nel-

l’aldilà ha costituito e costituisce un forte impe-gno dell’essere umano verso se stesso, innanzi-tutto, e poi verso la famiglia e verso la società incui vive. Di questo diffuso senso di necessità inte-riore si sono impossessati le grandi religioni mo-noteistiche e non soltanto loro, che lo hanno mo-nopolizzato con insuperabile maestria. L’accosta-mento dell’uomo alla fede è data necessariamen-te dalla possibilità di frequentare la fede stessaattraverso viaggi, visite, convegni, partecipazionitutte indirizzate alla personale presenza nel luogodel culto, come si prescrive anche nei dettami re-ligiosi. Viene da pensare al Corano, che prescrivepiù o meno tassativamente di fare almeno una vol-ta nella vita una visita alla Mecca e quindi allaPietra Nera.”“Il turismo religioso paradossalmente crea note-voli vantaggi alla crisi economica in quanto le im-posizioni di gravami fiscali costringono le massepopolari a praticare le vie della fede, implorandomiracoli di ogni tipo o guarigioni, fino alle vinciteal gioco. Vi sono quindi località dove esistonosantuari famosi e che non risentono della crisieconomica, si pensi alle basiliche di Roma, aigrandi santuari europei a partire da quello di San-tiago di Compostela, la via francigena realizzata epercorsa da Carlo Magno, i santuari di Lourdes edi Czestochowa e così via, che attirano milioni dituristi ogni anno, con tutto il vantaggio materialeper gli albergatori, i ristoratori, i venditori di sou-venir e così via. L’aumento dei fedeli verso questisantuari favorisce di sicuro, anche se relativa-mente, la ripresa economica, in quanto utilizzatrasporti pubblici e privati e ravviva il commercio,specie il terziario. Quest’ultimo è sempre ricco diopportunità e proprio in periodi di crisi come l’at-tuale, queste attività, che anche se non risolvonola crisi del paese in generale, permettono comun-que a tante famiglie di vivere.”

Il Dott. Giuseppe Paccione, esperto di diritto inter-nazionale e redattore delle testate giornalisticheLa Gazzetta Italo-Brasiliana e il Corriere di Pugliae Lucania ha parlato del fiscal compact e i vincolidell’Unione Europea nelle politiche di bilancio.“Il fiscal compact è sinonimo di rigore, di austeritye di severi vincoli di bilancio. Esso è un vero eproprio trattato, cioè un patto di bilancio volto amarcare sempre di più il pilastro economico del-l’unione economica e monetaria. I vincoli di bilan-cio sono un elemento costitutivo che figurano giànel famoso trattato di Maastricht del ‘92. L’ingres-so dell’euro è la subordinata rispetto a questi re-quisiti; sebbene la moneta unica lega gli stati par-tecipanti ad un comune destino, una gestione fi-nanziaria squilibrata da parte del singolo Stato siripercuote in modo negativo sugli altri. Prima cheentrasse in vigore l’euro, le regole di Maastricht

Francesco Petrino Pietro Michele Farina

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venivano determinate dal patto di stabilità e dicrescita, il famoso Trattato di Amsterdam del 1997,con lo scopo di stabilire una dura disciplina siaper il deficit di bilancio che per le procedure ap-plicative. Per rendere semplice la tutela sulle poli-tiche economiche degli Stati, tale patto vincolaciascun paese a sottoporre ogni anno un pro-gramma di stabilità. La risoluzione e i due regola-menti del Consiglio Europeo del 1997, raccoman-davano un’attuazione rigorosa della disciplina.Purtroppo ciò che era stato deciso non andò per ilverso giusto e i vincoli di bilancio furono disattesida ciascun paese. Con il vento della crisi, iniziataalcuni anni fa, si è assistito ad una dura divergen-za tra l’economia degli Stati della UE. C’è stato chiha colto l’occasione per agire in un momento incui i tassi di interesse erano bassi, al fine di au-mentare la produttività e la competitività delle im-prese, la riforma strutturale e via discorrendo. Al-tri, al contrario, sono rimasti quasi dormienti tro-vandosi poi da un lato la crisi del debito sovranodegli Stati maggiormente fragili come purtroppo ilnostro e dall’altro il pericolo di insolvenza da par-te di alcuni di essi e la creazione di fondi per l’as-sistenza finanziaria. Da qui, successivamente, sidecise di mettere mano alle regole di bilancio me-diante il cosiddetto Six Pack, in vigore dal 2011,comprendente 5 regolamenti e una direttiva. Sitratta di un pacchetto di misure volte a modificaree ad integrare l’originale patto di stabilità e cre-scita, il trattato di Amsterdam, come quello dirafforzare la sorveglianza preventiva attraversoattuazioni di sanzioni nel caso di squilibri macroe-conomici, dall’obiettivo di medio termine, di esten-dere, poi, la procedura per i disavanzi eccessivinon solo al deficit ma anche al debito. In sostanzaquesto pacchetto puntava a rendere più efficacela disciplina del patto di stabilità e crescita. Aquesto punto giunge il fiscal compact che inrealtà si chiama ‘Trattato sulla stabilità, coordina-mento e governance dell’unione economica mo-netaria’ che è considerato un accordo di diritto in-ternazionale. Esso prevede l’obbligo del pareggiodi bilancio e stabilisce multe severe per chi non lorispetta. Inoltre disegna un percorso a tappe for-zate per la diminuzione del debito pubblico chedovrà scendere di un ventesimo l’anno.”“Questo trattato ribadisce la regola di bilancio inattivo o in pareggio già determinata dal trattato diAmsterdam. L’unica novità è costituita dal vincolodegli stati contraenti di inserire la cosiddetta re-gola aurea del pareggio di bilancio nell’ambito delloro ordinamento interno e quindi a livello costitu-zionale (nel caso nostro il riferimento è all’art 81della nostra costituzione.). La regola di base delpareggio di bilancio può essere considerata ri-spettata da un paese se il saldo strutturale annua-le è conforme all’obiettivo di medio termine fissa-

to per quel paese. Per essere chiari: per ciascunoStato, viene fissato dalla Commissione Europea unprogramma di convergenza verso l’obiettivo dimedio termine con uno scadenziario temporaleche tiene in considerazione i rischi specifici delpaese sul piano della sostenibilità. L’obiettivo amedio termine è costituito da un disavanzo strut-turale dell’1% del Pil, stando al Six Pack e dello0,5% del Pil ai sensi del fiscal compact. Per disa-vanzo strutturale intendo il saldo annuo al netto dimisure temporanee ed una tantum. Deviazioni dimedio termine sono ammesse unicamente per viaeccezionale che vengono definite nel fiscal com-pact come eventi inconsueti, non soggetti al con-trollo della parte interessata e con rilevanti riper-cussioni sulla situazione finanziaria, ad esempio iperiodi di grave recessione economica”. “Oltre a ciò, quasi un anno fa i paesi della zonaeuro hanno adottato un’ulteriore misura dellastrategia europea intesa a gestire la crisi del de-bito pubblico nella zona euro. Si tratta del famosomeccanismo europeo di stabilità che contribuiscead accrescere la fiducia e a garantire la solida-rietà e la stabilità finanziaria nella zona euro. Ilnuovo fondo salva-stati, il Mes, è una istituzionefinanziaria internazionale che avrà sede in Lus-semburgo e che sostiene i paesi della zona euronel caso in cui ciò sia necessario per salvaguar-dare la stabilità finanziaria. Tale organismo inter-nazionale dispone di una serie di strumenti comequello di concedere prestiti ai suoi membri, dareassistenza finanziaria precauzionale, acquistareobbligazioni di stati membri beneficiari e infineaccordare prestiti per la ricapitalizzazione delleistituzioni finanziarie.”

A concludere il Convegno, il Dott. Sergio Passa-riello, Presidente di Imprese del Sud, con il tema“Il patto per la crisi, nuovi scenari per le piccole emedie imprese.”“Questa crisi è solo per certi versi finanziaria, iola ritengo soprattutto una crisi di valori, una crisiprogettuale, di mancanza di visione. E quando c’èla mancanza di visione progettuale si insedianoall’interno delle variabili che condizionano tutti iprocessi.”“Vorrei qui ricordare tutti gli imprenditori e i lavo-ratori italiani che hanno deciso di prendere un’al-tra strada, quelli che hanno deciso di suicidarsi,che non ce l’hanno fatta, che non sono stati aiuta-ti, forse bastava solo un piccolo aiuto psicologico.Quando un imprenditore decide di togliersi la vitavuol dire che la crisi non è solo finanziaria, si en-tra in aspetti molto più toccanti sui quali un’orga-nizzazione come la nostra deve assolutamente av-viare un percorso.”“Imprese del Sud ha aperto uno sportello psicolo-gico per gli imprenditori. E sull’argomento del so-

stegno agli imprenditori, a marzo scorso abbiamopromosso un convegno cui hanno partecipatoEquitalia, l’Agenzia delle Entrate, il Tribunale Falli-mentare di Napoli e l’Ordine dei Commercialisti.Alla fine, il concetto espresso dai vari enti era unosolo: noi agiamo in funzione delle norme, le normesono blindate e chi deve cambiarle è la politica.Ma noi sappiamo che la classe politica italiananon ha il coraggio di inimicarsi il sistema bancarioe le lobbies delle professioni, né di andare controgli interessi elettorali della macchina pubblica.Inoltre questo è un paese che è ammazzato di bu-rocrazia. Per avviare una attività, un imprenditoredeve passare sei mesi o un anno dietro le carte…questo genera dei costi enormi che poi vanno adincrementare i costi già eccessivi del nostro tes-suto produttivo.”“Io però, da persona ottimista quale sono, vor-rei dare anche un messaggio di positività. Laparola crisi, in effetti, andrebbe analizzata: ilsuo significato etimologico è ‘scelta’. In effetti,l’Italia si trova in questo momento nella condi-zione particolare di decidere se diventare unpaese effettivamente europeo, internazionale,assumendosi la responsabilità di essere trai-nanti in uno scenario mediterraneo, quello dicui possiamo essere leader in base ad una vo-cazione secolare. Perché finché ragioniamo so-lo di Europa, noi saremo sempre terzi o quarti,quinti. Dobbiamo invece guardare a sud ed es-sere un faro, anche attraverso la nostra storia ela nostra cultura.”“Imprese del Sud ha dato vita, insieme al Maroccoe a Malta, ad un centro di alta formazione nel set-tore della cultura, del turismo e del commercioche sono le tre macroaree fondamentali e storichedel Mediterraneo. Con sede a Malta, il centro è unorganismo non governativo che cercherà, con lacollaborazione di tutti, di ridurre quel gap che ab-biamo, specialmente in Italia, tra il mondo produt-tivo e la scuola, l’università. Oggi anche se conse-gui uno, due o tre master non diventi, per questo,professionalmente capace di entrare in azienda equesto è un altro nostro vulnus. Le proposte sonotante, e mi limito solo a citarne qualcuna: la detas-sazione degli utili che è stata bocciata dall’Europacome aiuto di Stato; incentivare la localizzazionedelle imprese sul macroterritorio; ricalibrare la bu-rocrazia e snellire le procedure non limitandosisolo a metterle su Internet. Qualcuno potrebbeobiettare: ma le risorse dove si prendono? Si pren-dono nel momento in cui si mette in moto un mec-canismo della crescita e l’Italia torna a diventareun paese attrattivo. Io credo che solo unendo lenostre forze, cedendo ognuno di noi un pezzo dellanostre certezze, possiamo effettivamente concre-tizzare una svolta per i nostri figli.”

Bernardo Rizzi

Giuseppe Paccione Sergio Passariello

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Una splendida Serata di Ga-la, nella prestigiosa corni-

ce della romana Villa Miani,ha concluso le iniziative del-l’Organizzazione Internaziona-le per le Relazioni Diplomati-che “Corrispondenti Diploma-tici” del 25 gennaio scorso,con la consegna dei tradizio-nali International Mediter-ranean Award, giunti alla loro19a edizione. A fare gli onori dicasa, come sempre, il Gover-natore Generale Prof. Dott.Catello Marra il quale ha bre-vemente ripercorso la lungagiornata che si stava avviandoalla conclusione, iniziata almattino alla Casa dell’Aviatoredel Ministero della Difesa conil Convegno sulla crisi econo-mica europea e proseguitacon la cerimonia di investitura dei nuovi Corrispon-denti Diplomatici. Il breve saluto del Governatore siè quindi concluso con un auspicio: “Penso che lasperanza di oggi per l’Italia sia solo una: la speran-za che la classe politica italiana, indipendentemen-te dal colore politico e dei partiti, trovi serenità earmonia per iniziare finalmente un percorso serio eresponsabile. Questo non solo per la credibilità del-l’Italia all’estero ma per tutti noi italiani.”La solennità dell’inno nazionale italiano ha quindiaperto ufficialmente la serata, presentata per il ter-zo anno consecutivo da Barbara Di Palma, secondaclassificata nell’edizione 2000 di Miss Italia e oggiapprezzata inviata del programma televisivo “La vi-ta in diretta”. A lei, il compito di introdurre il presti-gioso riconoscimento che in passato è stato confe-rito a tanti personaggi dello spettacolo come Mi-chele Placido, Barbara Bouchet, Enrico Montesa-no, Gigi D’Alessio, Tony Esposito, Andrea Bocelli,Stefano D’Orazio dei Pooh e tanti altri, oltre ad illu-stri personalità del mondo politico,economico ed imprenditoriale. Sem-pre lei ha letto la citazione che il Go-vernatore Marra ha scelto, come sem-pre, per l’occasione, stavolta trattadagli aforismi di Lord Chesterfield:“Tutto ciò che merita di essere fatto,merita di essere fatto bene” (sennò èmeglio lasciare perdere, ha aggiunto).Il Governatore Generale ha personal-mente presentato al pubblico gli ospiticivili, militari e diplomatici presenti al-la serata: l’Ambasciatore della Repub-blica del Congo presso il Quirinale S.E.Albert Tshiseleka Fehla; l’On. AlexSceberras Trigona, già Ministro degliAffari Esteri e della Cultura di Malta; ilProf. Pietro Michele Farina, Rettoredella Libera Università di Scienze Turi-stiche; S.E. Barbara Masupha, Amba-sciatore ad Interim e Console Genera-

le del Regno del Lesotho presso il Quirinale e SanMarino; il Prof. Canio Trione, Console Generale del-la Repubblica di Lettonia e ordinario di economiainternazionale; il commissario Sindaco di MiamiBeach On. Michael Gongora; il Presidente del Sici-lian Film Festival di Miami Dott. Emanuele Viscuso;il Prof. Salvatore Parisi, Direttore dell’Istituto Italia-no Studio e Ricerca Psicodiagnostica Rorschach; ilGeneral Manager di Telecom Italia Dott. Mario Pas-tore; la Dott.ssa Maria Assunta Lorusso, SegretariaGenerale del Comune di Toritto; il Presidente e Di-rettore delle Pubbliche Relazioni della Ediman In-dustry Media Dott. Nino Vermicelli; il Capitano Cosi-mo Aloia, comandante della Polizia Municipale delComune di Bari; il Colonnello Renato Marra, co-mandante della Polizia Municipale del Comune diRoma 4° gruppo; il Duca Riccardo Giordani diWillemburg, Maggiore, Commissario del SovranoOrdine di Malta; Sua Altezza Reale Stefan CerneticPrincipe Ereditario di Montenegro. Il Governatore

ha quindi evidenziato la presenzaalla serata, per la prima volta nellastoria dell’organizzazione, di unesponente della Repubblica Popo-lare Cinese, il Dott. Zhang Peng, ad-detto alla comunicazione esternadell’Ambasciata Cinese presso ilQuirinale. E ancora erano presentila giornalista Paola Zanoni, DonSantino Spartà, il Presidente del-l’Accademia Europea per le Re-lazioni Economiche e Culturali Dott.Ernesto Carpintieri e la PrincipessaS.E. Bouthaina Ghomrasni.

La fase delle premiazioni si è apertacon un momento commovente, laconsegna del Premio Vigoria al Ten.Gen. Ing. Antonino Iaria, personalitàassai cara all’Organizzazione Inter-nazionale per le Relazioni Diploma-tiche del quale è Presidente Onora-

rio, assente per motivi di salute. A ritirare il premioil figlio, il Colonnello Medico Dott. Alessandro Iaria.Non meno toccante l’annuncio che al Corrispon-dente Diplomatico Dott. Paolo Gattola, il Presidentedella Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, suproposta del Presidente del Consiglio dei Ministri eviste le singolari e non comuni doti intellettuali, mo-rali e professionali con proprio decreto ha conferitol’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana.Sono quindi seguite le consegne di due Medaglie alMerito Diplomatico, un riconoscimento che ha co-me obiettivo quello di elogiare, gratificare e fare ri-saltare gli eminenti meriti, le qualità e le eccelsedoti di persone che con la loro attività e il loro mo-dus agendi contribuiscono, concorrono, partecipa-no e propongono iniziative tese a far conoscere al-l’estero le tradizioni, l’arte, la musica, gli usi e i co-stumi realizzando attività, concerti, scambi culturalidi un determinato paese nel mondo, esaltandonel’immagine e il prestigio. Tali qualità sono, ad esem-

pio, egregiamente espletate negli StatiUniti da due persone presenti alla sera-ta, il Sindaco Commissario di MiamiBeach On. Michael Gongora e il Presi-dente del Sicilian Film Festival Dott.Emanuele Viscuso, al quale è stato an-che conferito l’International Mediterra-nean Award.Premio, quest’ultimo, che riconosce an-che i meriti di tante, illustri personalitàdel mondo dello spettacolo come, inquesto caso, una attrice italiana popola-re e di grandissimo talento, Paola Quat-trini, premiata per la sua lunga e straor-dinaria carriera.Il Premio Mediterranean InternationalAward “Carriera e Professione Medica”è stato conferito allo psichiatra e crimi-nologo Prof. Vincenzo Mastronardi, Tito-lare e Direttore dell’Osservatorio deiComportamenti e della Devianza e Diret-

La 19a edizione degli International Mediterranean Award a Villa Miani

sport, diplomazia e spettaColo uniti nella serata

dei Corrispondenti diplomatiCi

Il Governatore Generale Catello Marra

Sua Altezza Reale Stefan Cernetic, Principe Ereditario di Montenegro conferisce il titolo nobiliare di Principessa alla figlioletta di pochi mesi del Governatore Marra,

Jamila Alyssa, sotto la sguardo compiaciuto della mamma Ilenia.

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i riConosCimenti iodrPREMIO VIGORIA

ANTONINO IARIA

Personalità di spicco nell’ambito militare, il Tenente Generale Antonino Iaria è inforze al Corpo Ingegneri dell’Esercito ma è anche abilitato alla professione di in-gegnere, come tale iscritto all’Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma.Laureato in Matematica, Scienze Strategiche, Sociologia, Scienze Politiche,Scienze Turistiche e destinatario di una laurea honoris causa in Medicina Nu-cleare, da diversi anni il Tenente Generale Antonino Iaria mette le sue vaste co-noscenze a disposizione della formazione universitaria, in qualità di Docente diFisica del LASER al Master di Medicina Estetica presso la Facoltà di Medicinadell’Università “Tor Vergata”, di Docente di Tecnologie Elettroniche nella Lotta alTerrorismo all’Università di Perugia e dei Corsi “Addetti alla Sicurezza Laser”presso la Scuola Trasporti e Materiali dell’Esercito. Membro della Commissionedella Facoltà di Chimica dell’Università di Palermo e delle Facoltà di Ingegneriadelle Università di Salerno e della Sapienza di Roma, Antonino Iaria è tra l’altroCavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.

CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

PAOLO GATTOLA

Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, su proposta del Presi-dente del Consiglio dei Ministri, viste le singolari e non comuni doti intellettuali, mo-rali e professionali, con decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale ha conferito, l’O-norificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana al Corrispondente DiplomaticoDott. Paolo Gattola.Il prestigioso riconoscimento premia la sua ultraventennale attività di consulentenel settore immobiliare, giuridico e tecnico quale titolare di uno studio che annoveratra i suoi clienti numerose aziende italiane e svedesi. Ma il conferimento è anche daestendersi all’uomo, al suo garbo e alla sua innata capacità di conquistare i suoi in-terlocutori che gli derivano probabilmente dalle sue origini nobili, nonché ai tanti,importanti incarichi che gli sono stati assegnati nel tempo, non ultimo quello di Con-sigliere Economico e Commerciale della Provincia di Salerno dell’Ambasciata dellaRepubblica Democratica del Congo presso il Quirinale. Corrispondente Diplomaticoper le Relazioni Internazionali, Paolo Gattola è stato anche elevato al rango di Gran-de Ufficiale dell’Order of Saint John of Jerusalem – Knights of Malta.

Le Correspondant Diplomatique

tore del CrimC Lab, laboratorio di Criminologia e diAnalisi Comportamentale del Centro di RicercaCATTID dell’Università La Sapienza.Il primato del primo ristorante di solo pesce a Ro-ma, “La Rosetta” ha valso al suo titolare MassimoRiccioli il premio Gastronomico “Piatto d’Oro”consegnato al ristoratore dal Vice Governatorepro tempore Dott. Antonio Suma.Grande entusiasmo ha suscitato nei presenti il ri-conoscimento dell’International MediterraneanAward agli attori Francesco Montanari e AndreaSartoretti, acclamati protagonisti della serie tele-visiva “Romanzo Criminale”. A consegnare il Pre-mio International Mediterranean Award a PatrizioOliva, uno dei più grandi campioni della storia delpugilato italiano, è stato il Sindaco Commissariodi Miami Beach On. Michael Gongora prima chesi svolgesse uno dei tanti, piacevoli momenti mu-sicali della serata. Premiato con l’InternationalMediterranean Award per Meriti Diplomatici, nel-la sua qualità di ambasciatore della melodia ita-liana nel mondo, il cantante Sandro Giacobbe hainfatti regalato ai presenti una delle sue canzonipiù celebri, “Signora mia”, mirabilmente accom-pagnato al pianoforte dal Corrispondente Diplo-matico Catello Milo.Altri premi sono stati assegnati al Direttore Nazio-nale di Sanità della Guardia di Finanza, il Generaledi Brigata Angelo Giustini (Premio Internazionalealla Carriera Militare), all’arbitro Stefano Farina(Premio International Mediterranean Award per laCarriera sportiva) e all’ex difensore della squadradel Napoli Giovanni Francini, che ha ritirato il ri-

conoscimento dalle mani dell’ex calciatore e poigiornalista Gennaro Montuori, a sua volta premia-to per la carriera sportiva e giornalistica (produ-cendosi in un meritorio appello al tifo calcisticosano e corretto).L’European Mediterranean Award per la carrieracalcistica è stato conferito anche a Diego Arman-do Maradona che è stato trattenuto a Dubai da unimpegno di lavoro, chiedendo di rappresentarlo alfratello Hugo Hernán Maradona (peraltro moltosomigliante!).Direttamente proveniente dall’Auditorium di Romadove si era appena esibito, il cantautore Massimodi Cataldo ha ricevuto l’International Mediter-ranean Award per Meriti Diplomatici, conferitoper la valorizzazione della musica italiana nelmondo, senza sottrarsi anch’egli nel fare ascolta-re la sua splendida voce con uno dei suoi succes-si, “Come sei bella”.La Medaglia al Merito Diplomatico conferita al-l’Ambasciatore della Repubblica Democratica delCongo presso il Quirinale S.E. Albert TshiselekaFehla ha offerto il pretesto al Governatore Marraper ricordare l’impegno umanitario dell’organizza-zione da lui presieduta. Dopo aver mostrato unbreve filmato che documenta una iniziativa proprionel paese africano, il Governatore ha dichiarato:“Noi, come Corrispondenti Diplomatici, oltre a pro-cedere con lo sviluppo delle relazioni diplomatichecon tutti i paesi del mondo e con altri nostri con-nazionali in altri Stati, ci occupiamo da sempre an-che di assistenza e beneficienza. Per il terzo annoabbiamo sposato il progetto che è partito dalla

moglie dell’Ambasciatore per la scolarizzazionedei bambini della Repubblica Democratica delCongo e anche in questa circostanza noi vogliamoproseguire questa nostra attività di finanziamento,frutto delle nostre contribuzioni, ovvero delle of-ferte personali dei Corrispondenti Diplomatici, ri-cordando anche quella molto generosa giunta dal-la Principessa Bouthaina Ghomrasni.” Il Governa-tore ha voluto quindi la Principessa accanto a lui,testimoniando la consegna di un Diploma d’Onore(“Gran Croce della Solidarietà”) da parte della Re-pubblica Democratica del Congo, all’Organizzazio-ne Internazionale dei Corrispondenti Diplomatici.Lo speciale riconoscimento di Cavaliere di GranCroce è stato assegnato a Sua Altezza Reale Ste-fan Cernetic, Principe Ereditario di Montenegro ilquale ha conferito il titolo nobiliare di Principessacon lo stemma gentilizio di rosso al Leone Ram-pante d’Oro con capo normanno, alla figlioletta dipochi mesi del Governatore Marra, Jamila Alyssa,sotto la sguardo compiaciuto della mamma Ilenia.Premio “Posate d’Oro” è stato conferito a SergioSerafini del ristorante “Da Gher” mentre il PremioRegia ha riconosciuto il lavoro del regista MarcoMarcelli, prima che la serata si concludesse de-gnamente con il conferimento del “Disco d’Oro”alla showgirl Luisa Corna per la realizzazione delsuo nuovo CD “Acqua futura” e con la sua applau-dita versione del classico napoletano “Tu si ‘nacosa grande”, anch’essa, come già accaduto conSandro Giacobbe, accompagnata al pianofortedalla sapiente arte del M° Catello Milo.

Ursula Pruegger

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MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO

MICHAEL GONGORA

Laureato in Legge all’Università di Miami, Michael Gongora è statoper molti anni titolare di un proprio studio a Miami Beach, e si è inseguito associato al prestigioso studio Becker & Poliakoff curandonumerosi casi di diritto commerciale, municipale e del diritto di fa-miglia. Molto attivo anche in campo benefico, egli ha promosso esviluppato numerose iniziative che hanno favorito la crescita so-ciale ed economica di Miami Beach, la cui municipalità ha volutoriconoscere il suo fattivo impegno attraverso il conferimento delleChiavi della Città. Nominato Vice Sindaco di Miami Beach, egli pro-segue quindi ad operare incessantemente nella ricerca e nell’at-tuazione delle soluzioni più efficaci per mantenere la fama che lalocalità si è creata come una delle mete turistiche più ambite efrequentate a livello mondiale.

MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO

EMANUELE VISCUSO

Scultore, musicista, designer e promotore di eventi culturali, Ema-nuele Viscuso è nato a Palermo ma risiede e lavora da oltre diecianni a Miami Beach, la cui municipalità ha riconosciuto nel 2007 ilsuo importante contributo allo sviluppo culturale locale conferen-dogli le Chiavi della Città. I suoi lavori, esposti in aeroporti, musei,alberghi, banche e collezioni private, sono apprezzati a livello inter-nazionale così come le sue numerose iniziative sono sempre accol-te con grande favore di pubblico e attenzione da parte della stampadi tutto il mondo, a partire dal Sicilian Film Festival fino ai suoi im-pegni quale Delegato in Florida dell’Accademia Italiana della Cuci-na in virtù della sua riconosciuta esperienza in programmi di Risto-razione Aziendale e di Filosofia della Nutrizione dall’Italian CulinaryInstitute di New York.

INTERNATIONAL MEDITERRANEAN AWARD PER LA CARRIERA TEATRALE

PAOLA QUATTRINI

Un talento artistico emerso precocemente, quello di Paola Quattrini, che haesordito come attrice bambina sia al cinema che alla radio e in teatro. Affinate lesue capacità interpretative, l’attrice ha quindi acquisito una vasta popolarità ne-gli anni ‘70, soprattutto come interprete di commedie al cinema, ma la sua versa-tilità l’ha portata ad affrontare anche diversi ruoli drammatici. Per la televisione,ad esempio, è apparsa, sempre nel corso degli anni ‘70, in sceneggiati come “Idemoni” da Dostojevski e “Puccini”, ma successivamente si è imposta anchecome conduttrice; una trasmissione tra tutte: “Finalmente venerdì” accanto aJohnny Dorelli, che è stato suo partner anche in diverse commedie teatrali disuccesso, in prestigiosi palcoscenici come il Sistina. Negli anni, la carriera cine-matografica di Paola Quattrini si è arricchita di collaborazioni con maestri comeGiuseppe Ferrara, Vittorio Gassman e Pupi Avati; un film di quest’ultimo, “Fratellie sorelle” ha meritato all’attrice nel 1993 il Nastro d’Argento come Migliore Attri-ce Non Protagonista. Commendatore della Repubblica Italiana, Paola Quattriniha pubblicato nel 2009 un romanzo autobiografico intitolato “A.M.O.R.E.”.

INTERNATIONAL MEDITERRANEAN AWARD PER LA CARRIERA E LA PROFESSIONE MEDICA

VINCENZO MASTRONARDI

Laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato in Psichiatra e Criminologia Cli-nica, Vincenzo Mastronardi è titolare e Direttore dell’Osservatorio dei Compor-tamenti e della Devianza, oltre che referente responsabile della Convenzionecon la Polizia Stradale e per i Reparti Speciali. Responsabile di PsicopatologiaForense presso la Ia Facoltà di Medicina della Sapienza di Roma, Componentepresso la Presidenza del Consiglio dei Ministri del Comitato Nazionale per laBioetica per il Gruppo di lavoro sul Tabagismo e presso il Ministero delle Comu-nicazioni del Gruppo di Lavoro sulla Tutela dei Minori in TV, egli è Docente pres-so il Consiglio Superiore della Magistratura, nonché componente della Commis-sione di Bioetica presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche con compiti miratial Bioterrorismo. Il Professor Vincenzo Mastronardi, infine, è stato autore di di-verse importanti pareri e perizie, tra cui quelli riguardanti il processo a RudyGuede, condannato a 16 anni per l’assassinio di Meredith Kercher e a SalvatoreParolisi, condannato per l’omicidio della moglie Melania Rea.

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PREMIO PIATTO D’ORO

MASSIMO RICCIOLI

Abbandonata l’attività di operatore cinematografico, Massimo Riccioli ha deci-so di dedicarsi al ristorante fondato dal padre Carmelo nel 1966, “La Rosetta”,noto per essere il primo ristorante romano di solo pesce. La sua cultura gastro-nomica, improntata alla tradizione siciliana nella quale si è formato, si è evolutanegli anni grazie alle importanti esperienze conseguite in Italia e all’estero. Ne-gli ultimi anni, i suoi piatti sono stati apprezzati in Giappone per iniziativa dellaRegione Lazio, negli Stati Uniti durante la settimana dell’Oscar, al ParlamentoEuropeo di Bruxelles, in Tunisia, in Spagna, in Croazia, in Israele e a Malta nelcorso di varie manifestazioni gastronomiche e, ultimamente, a Londra dove hagestito per oltre un anno un ristorante Oyster Bar che ha annoverato tra i suoiclienti George Clooney, Johnny Depp, Cameron Diaz e molti altri.

INTERNATIONAL MEDITERRANEAN AWARD

FRANCESCO MONTANARI E ANDREA SARTORETTI

I due attori hanno acquisito una grande popolarità come interpretidella serie televisiva “Romanzo criminale”, ispirato ai fatti dellaBanda della Magliana, nei ruoli rispettivamente nel “Libanese” e del“Bufalo”. Francesco Montanari si è diplomato all’Accademia Nazio-nale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e ha recitato, tra gli altri film,in “Oggi sposi” di Luca Lucini e in “Sotto il vestito niente - L’ultimasfilata” di Carlo Vanzina, oltre a prendere parte a diversi spettacoliteatrali. Anche Andrea Sartoretti vanta un ricco curriculum tra cine-ma e televisione: è apparso tra gli altri nella serie televisiva “Boris”e nell’omonimo film e in “ACAB - All Cops Are Bastards” di StefanoSollima.

INTERNATIONAL MEDITERRANEAN AWARD PER LA CARRIERA SPORTIVA

PATRIZIO OLIVA

Nato a Napoli, Patrizio Oliva è un ex pugile che ha combattuto nelle categorieSuperleggeri e Welter ed è considerato uno dei maggiori campioni che la storiadel pugilato italiano possa vantare. Dopo una brillante carriera da dilettanteculminata con la conquista dell’Oro Olimpico a Mosca nell’80, è passato allaBoxe professionistica conquistando in sequenza: il titolo italiano, quello euro-peo ed il titolo di campione del mondo di categoria. Successivamente è riuscitoa conquistare il titolo di campione d’Europa anche nella categoria welter. Nel-l’incontro per il titolo mondiale disputato a Montecarlo, ha combattuto e vintocontro l’americano Brian Brunette, già vincitore di 24 incontri consecutivi su 25.Su 55 incontri complessivi affrontati nella sua carriera, Patrizio Oliva ne ha vintibel 53, dei quali 21 per K.O.

MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO

SANDRO GIACOBBE

A 16 anni ha formato il suo primo gruppo, iniziando ad esibirsi nei locali della natia Li-guria. Nel 1971, all’età di vent’anni, ha quindi debuttato con la canzone ”Per tre minutie poi...”, seguita da “Scusa se ti amo”. Il suo primo 45 giri di grande successo, tutta-via, è stato “Signora mia”, che ha partecipato al Festivalbar. Il 1976 è stato l’anno del‘boom’, arrivando terzo al Festival di Sanremo con “Gli occhi di tua madre” che havinto anche la Gondola d’Oro di Venezia. Poi, nuovo successo con “Sarà la nostalgia”e, sempre a Sanremo, con “Io vorrei”. Nel 2003 ha partecipato al Festival di Viña delMar, in Cile, ottenendo il secondo posto tra i Big. Nel 2008 “Il mio cielo, la mia anima”è stata scelta come canzone d’accompagnamento per le esibizioni di Antonio Alba-nese nel programma televisivo “Che tempo che fa”. Nel 2010 ha pubblicato un nuovoCD “Tutta la vita” seguito, nel 2011, da un nuovo singolo, “Sei musica”.

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PREMIO INTERNAZIONALE ALLA CARRIERA MILITARE

GENERALE ANGELO GIUSTINO

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi “La Sapienza”di Roma, è specialista in Cardiologia e Nefrologia e docente presso l’Universitàdegli Studi “Tor Vergata” di Roma, presso la Scuola di Specializzazione di Medi-cina Interna dell’Università di Chieti e per la Medicina dello Sport presso l’Uni-versità dell’Aquila. Moltissimi sono gli encomi, gli apprezzamenti e le attestazio-ni di stima ricevuti per l’espletamento della sua attività, per la professionalità eper le sue eccellenti e non comuni doti di altruismo e abnegazione con le qualiopera nel quotidiano. Ha ricoperto prestigiosi ed importanti incarichi, da assi-stente Medico del Reparto Medicina ed Emodialisi del Policlinico Militare “Ce-lio” di Roma, a Dirigente Medico nella Sanità della Presidenza del Consiglio deiMinistri fino ad arrivare, oggi, alla carica di Direttore di Sanità della Guardia diFinanza con il grado di Generale di Brigata, tutt’ora ricoperta.

INTERNATIONAL MEDITERRANEAN AWARD PER LA CARRIERA SPORTIVA E GIORNALISTICA

GENNARO MONTUORI

Calciatore professionista fino all’età di 22 anni, dopo aver lasciato i campi GennaroMontuori ha proseguito ad occuparsi di calcio come dirigente, come tifoso dell’ama-to Napoli e quindi come giornalista e conduttore televisivo. Fondatore e capo del“Commando Ultrà” del Napoli dal 1978, ben conosciuto da tutti i tifosi con il sopran-nome di “Palummella”, egli è da sempre sostenitore di un tifo sano e corretto, all’in-segna dello slogan “No alla droga, alla violenza e all’indifferenza” e per questo, tral’altro, ha il merito di aver portato la curva “B” ad essere eletta migliore d’Europa perfolclore e correttezza sugli spalti. Direttore dal 1991 del mensile “Azzurro Stadio”,Gennardo Montuori ha partecipato a centinaia di programmi televisivi nazionali oltrea condurre, fin dal 1987, una sua trasmissione sportiva andata in onda su varie emit-tenti locali. Collaboratore di varie testate giornalistiche tra le quali i quotidiani Il Tem-po, Il Giornale di Napoli, Il Roma e Cronache di Napoli, Gennaro Montuori ha orga-nizzato manifestazioni di beneficenza, convegni e tornei, ricevendo anche diversipremi. Negli ultimi anni, oltre all’attività giornalistica, ha ripreso quella di dirigentesportivo già abbracciata in gioventù, ottenendo anche qui notevoli soddisfazioni.

INTERNATIONAL MEDITERRANEAN AWARD PER LA CARRIERA SPORTIVA

STEFANO FARINA

Il suo prestigioso curriculum di arbitro comprende: 236 gare arbitrate in serie A,114 gare arbitrate in serie B, 62 gare internazionali oltre a 6 premi giornalistici e5 premi nazionali. Egli è l’unico arbitro ad avere arbitrato tutti e quattro i derbyd’Italia: Milan-Inter, Juventus-Torino, Genoa-Sampdoria e Roma-Lazio ma è sta-to in campo anche in due Finali della Super coppa Italiana: Lazio-Inter e Parma-Juventus..

INTERNATIONAL MEDITERRANEAN AWARDPER LA CARRIERA SPORTIVA

GIOVANNI FRANCINIDopo molte presenze in serie A, mentre stava militando nel Torino ha fatto il suoesordio nella Nazionale di Calcio italiana, succedendo come terzino sinistro adAntonio Cabrini. Nel 1987 è passato al Napoli dove è rimasto per sette stagioni,totalizzando 184 presenze e uno Scudetto, una Coppa UEFA e una Supercoppaitaliana. Alle numerose soddisfazioni raccolte vestendo la maglia azzurra, si ag-giunge la sua presenza tra i 20 convocati dal Direttore Tecnico della NazionaleAzeglio Vicini per i Campionati Europei del 1988.

INTERNATIONAL MEDITERRANEAN AWARD PER LACARRIERA CALCISTICA

DIEGO ARMANDO MARADONAEL PIBE DE OROCon un Dna da fuoriclasse, una singolare identità sportiva e un livello straordi-nario di prestazioni, egli ha coinvolto la popolazione italiana, argentina e mon-diale divenendo una leggenda universale del calcio. Ha ritirato il premio il fra-tello Hugo Hernàn Maradona.

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MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO

HUGO HERNÁN MARADONA

Uno dei due fratelli di Diego Armando Maradona, è un ex calciatore che dacentrocampista che ha giocato in diversi campionati, in Giappone, Italia, Spa-gna, Austria e Argentina. Dopo un buon Mondiale FIFA Under 16 disputato conla sua Argentina in Cina nel 1985, è stato acquistato dall’Ascoli, che allora mili-tava in Serie A per essere poi ceduto allo spagnolo Rayo Vallecano. In seguitoacquistato dal Rapid Vienna, è stato anche in Venezuela prima di giocare nelcampionato giapponese J-League dal 1992 al 1995. Conclusa l’esperienza dicalciatore, ha intrapreso quella di allenatore a partire dalla stagione 2004-2005durante la quale è stato il Direttore Tecnico del Puerto Rico Islanders.

MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO PER LA VALORIZZAZIONE DELLA MUSICA ITALIANA NEL MONDO

MASSIMO DI CATALDO

Fin da adolescente, ha dimostrato talento nel suonare diversi strumenti, ciò chegli ha consentito di entrare a fare parte del circuito musicale underground neglianni ‘80, intraprendendo contemporaneamente la carriera di attore. Superata laselezione per il Festival di Castrocaro, nel 1994 ha partecipato a “Sanremo Gio-vani”, vincendo nella categoria Cantautori. L’anno successivo ha vinto la sezioniGiovani del Festival con il brano “Che sarà di me” e ha pubblicato un album, alquale hanno contribuito, tra gli altri, Eros Ramazzotti e Renato Zero, che è statodistribuito in 35 paesi, oltre che in Spagna e Sud America nella versione spa-gnola. Dopo un lungo tour europeo, è tornato al Festival di Sanremo nella sezio-ne Big con la canzone “Se adesso te ne vai” che è diventato un successo inter-nazionale. Una ulteriore partecipazione al Festival del 1999 con la canzone “Co-me sei bella” ha segnato un nuovo primato di vendite e gradimento.

PREMIO POSATE D’ORO

A SERGIO SERAFINIRISTORANTE “IL GHER”Già destinatario di altri premi, è cresciuto con il culto del mare e dei suoi pro-dotti più genuini. Figlio di un pescatore, era ancora bambino, quando la madreebbe l’intuizione di aprire un piccolo casotto sul molo di Riccione, dove alla lucedelle candele i turisti potevano degustare il pesce appena pescato dal padre epreparato all’istante secondo un’antica tradizione locale. Con il passare deglianni, quindi, da quel piccolo casotto è nato uno dei ristoranti più conosciuti edamati della riviera romagnola, “Da Gher”, ove oggi come oltre cinquant’anni fa,il pesce viene cucinato utilizzando l’antica pratica tradizionale del ‘focone’ at-torno al quale vengono cotti i celebri spiedini di gamberi, calamari, seppioline, ecalamari, abbinati alla preparazione cruda di scampi, branzini, tonno, e frutti dimare. Lo scorso anno, con i suoi fratelli, ha inaugurato anche un altro localenella zona pedonale di Viale Ceccarini, il Grottino del Gher, anch’esso, evidente-mente, specializzato in pesce.

PREMIO REGIA PER LE OPERE TELEVISIVE E PER L’IMPEGNO SOCIALE RIVOLTO AI GIOVANI

MARCO MARCELLIMarco Marcelli ha frequentato la Scuola d’Arte e Musica di Roma e si è diplomatopresso il Conservatorio Santa Cecilia. Dopo aver frequentato anche i corsi di regia edi sceneggiatura della scuola di Cinema di Ettore Marrano, ha iniziato a collaborato-re a diverse produzioni di respiro internazionale a fianco di registi quali Federico Fel-lini, Giacomo Battiato, Luigi Perelli, Neri Parenti e come tecnico assistente di regia.Regista e produttore cinematografico, Marco Marcelli con le sue opere ha sempreriservato grande attenzione per le più scottanti tematiche sociali e per le problemati-che legate al mondo giovanile; un titolo per tutti, il lungometraggio “Amici per la vita”con il quale ha affrontato il tema dell’alcolismo giovanile e che lo ha visto seleziona-to al concorso “Fiction Fest2012” di Roma. Fondatore e presidente dell’Associazioneculturale “Programma Scuola e Cinema 2000”, produttore di numerosi spot pubblici-tari, Marco Marcelli collabora come autore alla trasmissione Rai “Uno Mattina” esvolge da diversi anni l’attività di insegnante di regia, di recitazione e di colonna so-nora per il cinema, promuovendo anche corsi all’interno delle scuole medie superio-ri. Con la sua associazione, inoltre, egli ha ideato e diretto il Festival del Mediome-traggio delle Scuole e Comuni che ha favorito la produzione e la diffusione di moltis-simi mediometraggi educativi realizzati esclusivamente da studenti.

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PREMIO DISCO D’ORO

LUISA CORNA

Ha iniziato la sua carriera come modella prima di studiare recitazione e intra-prendere l’attività di attrice, conduttrice televisiva e cantante. Da interprete, ilsuo maggiore successo è legato alla partecipazione al Festival di Sanremo del2002 in coppia con Fausto Leali con la canzone “Ora che ho bisogno di te”,classificatasi al 4° posto. Da attrice ha preso parte a “Nirvana” del premioOscar Gabriele Salvatores e “Al momento giusto” di Giorgio Panariello, pren-dendo parte anche a due serie televisive. Apparsa anche in teatro al fianco diGiorgio Albertazzi nel ruolo della maga Circe in un allestimento dell’”Odissea”,Luisa Corna vanta anche un’esperienza di doppiatrice ma la sua attività è ingran parte legata alla televisione, ove ha condotto diversi programmi arrivandoa ricevere nel 2003 il Premio Regia Televisiva per il “personaggio rivelazionedell’anno”. Tra le ultime apparizioni di Luisa Corna, quella nel talent di Rai1 “Ta-le e quale show” e al concerto tributo a Franco Califano che si è svolto a Piazzadel Popolo dopo la sua scomparsa.

INTERNATIONAL MEDITERRANEAN AWARDDONNA DI SUCCESSO

NATHALIE CALDONAZZO

Il primo set cinematografico di Nathalie Caldonazzo è stato quello di “Fratellid’Italia” di Neri Parenti. Da lì, l’attività di attrice non si è mai interrotta, segnatada impegni di sempre maggiore rilievo. Al cinema, ha interpretato soprattuttocommedie, ma è stata richiesta anche da registi del calibro di Ettore Scola - ilfilm era “Romanzo di un giovane povero” accanto ad Alberto Sordi - e AlfonsoArau, uno dei più grandi autori messicani contemporanei. Dopo una parentesinel varietà, come soubrette della compagnia del Bagaglino, Nathalie Caldonaz-zo ha acquisito una grande popolarità recitando in una soap di successo come“Centovetrine” prima di decidere di dedicarsi esclusivamente al teatro, prota-gonista di spettacoli molto apprezzati sia dal pubblico che dalla critica, come“La bisbetica domata” per la regia di Alessandro Capone e “La trappola” direttoda Giancarlo Zanetti. Nel 1999 Nathalie Caldonazzo ha ricevuto il “Premio Per-sonalità Europea” dalle mani del Sindaco Francesco Rutelli e dal Ministro Gio-vanna Melandri.

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Le Correspondant Diplomatique

1° PREMIO INTERNAZIONALE PIATTO DI PLATINO

ANNIBALE TODESCAItaliano di nascita, già vincitore di diversi premi internazionali, è uno dei nostri connazionali che, a costo di tanti sacrifici, è riuscito ad inserirsi ed imporsi in un mer-cato molto difficile e competitivo, quale quello statunitense. Pur essendo cittadino americano a tutti gli effetti, egli ha continuato a mantenere stretti legami affettivie culturali con il suo paese natio. Corrispondente Diplomatico negli Stati Uniti, è un imprenditore che opera nel settore della ristorazione con una florida attività nellacittà di Salem, nello Stato del New Hamphshire, quale titolare del celebre ristorante “The Colosseum”. Oltre agli apprezzamenti unanimi che gli hanno riservato eproseguono a riservargli le più prestigiose testate americane come il Time, il New York Times e diverse emittenti televisive, che lo hanno classificato tra i migliori ri-storanti americani, nel suo cuore restano i riconoscimenti di clienti eccellenti come l’ex Presidente degli Stati Uniti d’America, George Bush ed il Vice presidenteDan Quayle. Il premio gli è stato conferito anche con l’obiettivo di difendere e tutelare i prodotti alimentari italiani dalle contraffazioni e dagli usi impropri.

S.E. LA PRINCIPESSA BOUTHAINA GHOMRASNI

S.E. ALBERT FELHA, AMBASCIATORE DELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO PRESSO IL QUIRINALE

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Corrispondente Diplomatico per le Relazioni Internazionali

alBerto Bertolotti6

Arruolatosi nell’Esercito Italiano, Alberto Bertolotti(Cagliari - 1968) è stato costretto da motivi familiari

a rinunciare alla nomina di Allievo Ufficiale di Comple-mento e dunque a congedarsi da Caporal Maggioredopo aver fatto parte della Brigata Paracadutisti Fol-gore. Il debutto nel mondo del lavoro è avvenuto in se-no ad una società produttrice di un pregiatissimo olioextravergine d’oliva, per la quale si è occupato dell’or-ganizzazione e della partecipazione alle manifestazionifieristiche internazionali del settore agroalimentare.Qui Bertolotti ha scoperto una spiccata vocazione perle relazioni sociali e per l’organizzazione che lo ha por-tato da lì a breve ad occuparsi, nei primi anni ’90, delladirezione di un club musicale all’interno di uno stabili-mento balneare della sua città, Cagliari, con compitianche di programmazione artistica, comunicazione edorganizzazione generale. Con uno sguardo curioso edattento sulle novità del settore provenienti soprattuttodall’Inghilterra, Alberto Bertolotti ha avviato diversecollaborazioni con artisti, musicisti e disc-jockeys lon-dinesi che gli hanno consentito tra l’altro di lanciare,primo in Italia, la nuova corrente musicale di quel mo-mento, la cosiddetta acid jazz. Da allora il settore bal-neare, del tempo libero e dell’organizzazione di eventisono diventati il suo campo d’azione elettivo, ove in-traprendere e sviluppare varie attività: dopo aver ge-stito egli stesso uno stabilimento balneare, è suben-trato quale titolare della concessione demaniale conuna ditta individuale, avviando poi anche una secondaintrapresa nello stesso settore. Con due società a suonome, Alberto Bertolotti opera quindi oggi e da più didieci anni sul litorale di Chia, una località turistica nelComune di Domus De Maria (CA), con altrettanti stabi-limenti ove l’attività comprende il noleggio di attrezza-ture balneari, natanti, escursionismo nautico e scuolesportive, attività di ristorazione, di intrattenimento erelative al tempo libero, l’organizzazione di eventi. Imprenditore dai molteplici interessi - da quello politi-

co a quello culturale ed artistico - Alberto Bertolotti siè occupato per alcuni anni di un’attività di studio e diricerca socio-politica presso il Consiglio Regionaledella Sardegna ed è stato anche Presidente di un Con-siglio Circoscrizionale del Comune di Cagliari. Anchela sua categoria imprenditoriale ha trovato in lui unportavoce autorevole e preparato: del Sindacato Ita-liano Balneari Confcommercio – l’associazione di ca-

tegoria maggiormente rappresentativa nel territorioregionale e nazionale – egli è stato Consigliere e Pre-sidente del Direttivo provinciale di Cagliari e, tuttora,Presidente regionale per la Sardegna, Consigliere delDirettivo nazionale e componente della Giunta Nazio-nale. La fitta rete di contatti da lui maturata attraverso glianni e le sue attività, ha consentito ad Alberto Berto-lotti di occuparsi con successo anche dell’organizza-zione di eventi in campo culturale e sportivo. In parti-colare egli ha curato l’organizzazione di importantimanifestazioni cestistiche di carattere regionale. Ap-passionato di arte e teatro, annoverando anche tra-scorsi da attore e la frequenza di corsi e seminari direcitazione, Bertolotti ha prodotto alcune commedie emusical, anche per conto dell’Associazione SardaPrevenzione Aids. Ideatore e organizzatore per dueanni del Trofeo Internazionale di Danza Sportiva Cittàdi Cagliari presso il Palasport del capoluogo sardo,egli ha contribuito a lanciare una competizione agoni-stica che ha visto la partecipazione di artisti ed atletidi livello internazionale. E ancora: Alberto Bertolotti hacollaborato nel coordinamento locale della scuola ele-mentare di cinema ideata da Fandango e Scuola Hol-den, ospitata per la prima volta dalla Associazione ci-nefila Cagliari in Corto (di cui è socio fondatore ed èstato a lungo vicepresidente); è stato direttore artisti-co di Cinemare, il primo Festival Internazionale di Ca-gliari dedicato a cortometraggi delle isole del Mediter-raneo ed è stato coordinatore per la Sardegna del pro-getto nazionale Selfcinema-Adopt a Movie. Ma quellecitate sono solo alcune delle attività di progettazione,realizzazione e direzione di eventi culturali e sportivianche di livello internazionale che hanno visto AlbertoBertolotti nelle vesti di project manager, produttore oresponsabile artistico ed organizzativo per conto diassociazioni culturali, associazioni filantropiche ed as-sociazioni e società sportive. Bernardo Rizzi

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Corrispondente Diplomatico per le Relazioni Internazionali

giuliano Cimmino6

Nato a Villaricca, in provincia di Napoli, nel 1972e oggi residente a Giugliano in Campania, Giu-

liano Cimmino ha conseguito il Diploma di Ragionie-re e Perito Commerciale presso l’Istituto TecnicoCommerciale “Materdei” di Aversa (CE). Intrapren-dente e attento osservatore del mercato e della so-cietà così come dei suoi mutamenti e delle sueemergenti necessità, a 22 anni Giuliano Cimmino hafondato nella sua città la società Wash & Clean,operante nel settore dei servizi alle imprese ed entipubblici e più in particolare per servizi di pulizie,facchinaggio e manutenzione verde. Dopo aver ri-coperto per dodici anni la carica di AmministratoreUnico, dal 2001 Cimmino ne è Dirigente con procu-ra, ciò gli ha consentito di ampliare la sua operati-vità aprendosi ad altri settori. Sempre a partire dal2001, ad esempio, egli ha lavorato come ConsulenteCommerciale presso la Ditta Tommasini s.r.l. di Az-zano Decimo (Pordenone), anch’essa operante nelsettore dei servizi di pulizia, offrendo un contributonon indifferente alla crescita e allo sviluppo dell’a-zienda. Un contributo che si sarebbe ripetuto anchea seguito dell’incarico di Consulente Commercialesvolto, pressoché negli stessi anni, per la Coopera-tiva Dardo di Modena. La notevole competenza raggiunta nel settore daGiuliano Cimmino si è rafforzata con il consegui-mento di attestati di idoneità per i corsi “SviluppoSistema di Qualità Aziendale” e “Valutazione di Si-

stemi Qualità mediante verifiche ispettive” conse-guito presso la FOCOS srl di Padova e la partecipa-zione al corso di formazione per la “Prevenzione eprotezione dai rischi sul luogo di lavoro ex lgs626/92” con attestato rilasciato dalla Federservizi diNapoli.Più in là negli anni, sarebbe stato lui stesso docen-te di un corso, presso la società Wash & Clean srl,sul tema della “Sicurezza ed Igiene con alta Tecno-logia del 2000” per la Regione Campania. Desideroso di diversificare la sua attività, nel 2007Giuliano Cimmino ha creato a Giugliano in Campa-nia la società “Cimmino Immobiliare s.r.l.” per ope-rare anche nel settore delle costruzioni e ristruttu-razioni di immobili, attività che nel giro di pochi anniha conosciuto una importante crescita in termini dioperatività e di fatturato.Di tale società, Cimmino ricopre la carica di Ammi-nistratore Unico, così come della Società Cimes srlcon sede a Milano, operante nel settore dei servizicome pulizie, facchinaggio e manutenzione verde enel settore edile di costruzione e ristrutturazione.Dal 2011, egli è quindi anche Responsabile Acquistipresso il Consorzio Stabile Zenit.Da sempre sensibile alle cause sociali e dotato dispiccato spirito umanitario, Giuliano Cimmino èstato Accompagnatore di un grande invalido civilenel periodo del servizio militare, ha ricevuto l’in-vestitura a Cavaliere del Sovrano Ordine di Maltae la Benemerenza Onoraria presso l’Istituto Italia-no di Alti Studi sulla Crescita e l’Evoluzione Per-sonale e Professionale, un organismo il cui scopoè quello di fornire metodologie e tecnologie cheaiutino a sviluppare gli strumenti, gli ambienti e glistati d’animo da utilizzare per esprimersi al meglioin tutte le attività della vita, dall’ambito scolasticoa quello universitario, fino a quello professionaleo familiare. Ursula Pruegger

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diego Cotoloni6

Nato a Firenze nel 1979, Diego Cotoloni ha conseguito ilDiploma di Geometra presso l’istituto Giovanni XXIII

del capoluogo toscano. Desideroso di integrarsi da subitonel mondo del lavoro, egli ha superato con successo unaselezione presso una azienda di Bologna operante nelsettore dell’abbigliamento per l’uomo, la Fashion & Servi-ce. Uno stage superato brillantemente a Bologna ha se-gnato così una tappa importante per il proseguo della suaprofessione ma nello stesso tempo ha rappresentato la fi-ne di una pur brillante carriera di calciatore, cui Cotolonisi era dedicato con passione fin dall’adolescenza e che loaveva visto figurare, da professionista, nel campionatoC2. Diego Cotoloni si è occupato per tre anni dello sviluppocommerciale della Fashion & Service, maturando unaprofonda conoscenza del mercato e accrescendo le suecompetenze in campo amministrativo. Qualità che si sa-rebbero rivelate entrambe preziose quando lasciò l’azien-da per approdare alla Betty Blue S.p.A., una azienda diabbigliamento femminile che volle puntare sul giovanemanager per i suoi ambiziosi progetti di sviluppo.Fondata negli anni ‘90 a Bologna dalla designer ElisabettaFranchi, la Betty Blue aveva iniziato ad imporsi sul merca-to dopo che nel 1998 la stilista aveva creato un marchio,Celyn b, che in poco più di un decennio era diventato unbrand di successo, molto amato dal pubblico femminile.La forza del progetto di Betty Blue deriva tutt’ora da unanuova concezione dell’abbigliamento che sintetizza laqualità e il gusto del made in Italy con il tempismo, nellaproduzione e nel riassortimento, del fast fashion. Diego Cotoloni è entrato a far parte del gruppo di lavorodi Betty Blue S.p.A. nel 2003 e la sua guida manageriale siè rivelata decisiva per la crescita dell’azienda, soprattuttodal 2006 in poi, gli anni nei quali l’azienda ha maturato ladecisione di trasformare il marchio Celyn b in ElisabettaFranchi per avere una piena identificazione dello stile vo-luto e creato dalla designer con il suo stesso nome.Oggi General Manager e membro del Consiglio di Ammi-

nistrazione della Betty Blue S.p.A., Diego Cotoloni haquindi partecipato attivamente a quel piano di sviluppoche ha portato l’azienda in soli sei anni a passare da unfatturato di 60 milioni a 120 milioni di euro, sviluppandosie imponendosi su tutti i mercati internazionali con l’a-pertura di 75 punti vendita monomarca.

Il manager è quindi stato partecipe del passaggio dalmercato domestico a quello internazionale, occupando-si delle diverse strategie necessarie e di tutte le proble-matiche commerciali e finanziarie connesse a tale, radi-cale cambiamento della politica aziendale. Particolar-mente complessa si è rivelata la costruzione di una effi-ciente rete di distribuzione, un impresa che ha visto Die-go Cotoloni impegnato ad avviare contatti in tutto il mon-do, monitorando costantemente l’efficienza e la puntua-lità di tutti gli agenti della filiera distributiva.Proseguendo ad occuparsi dello sviluppo e del controllofinanziario della società, Diego Cotoloni è oggi impegna-to in due nuove, ambiziose sfide che consentiranno diconsolidare il prestigio internazionale del brand. Da unaparte le joint venture da avviare in Oriente, mercato nelquale la Betty Blue intende imporre il proprio brand inmodo incisivo, portando benefici anche all’immagine delnostro Paese nella quale l’azienda mantiene ben saldele sue radici. Dall’altra vi è un progetto industriale chepotrebbe portare Betty Blue ad essere quotata sullaborsa internazionale in un orizzonte temporale di 3/5 an-ni, possedendone i requisiti individuati da una ricercaper la Borsa Italiana che ne ha analizzato e verificato lecaratteristiche tecniche ed oggettive (la Betty Blue è trale sole 15 aziende italiane del settore che possono ra-gionevolmente ambire a tale traguardo).Dietro la crescita inarrestabile di un’azienda che tienealta la bandiera della qualità e dell’eleganza italiane, vi èdunque anche il lavoro di un manager competente epreparato quale Diego Cotoloni, con quelle caratteristi-che di lungimiranza e spirito di iniziativa indispensabiliper affrontare adeguatamente le insidie di un mercatoglobale altamente competitivo ma strategico per la cre-scita economica e sociale del nostro paese.

Bernardo Rizzi

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Corrispondente Diplomatico per le Relazioni Internazionali

steFano almos galeotti6

Stefano Almos Galeotti è nato aGarbagnate Milanese, in pro-

vincia di Milano, nel 1992. All’etàdi quattordici anni dall ’Ital ia si ètrasferito in Ungheria, nella capita-le Budapest dove ha proseguito isuoi studi presso il Liceo San Ladi-slao (Szent Làszlo Gimnàzium), no-to per l’insegnamento di varie lin-gue europee. Qui s i è d ip lomatocon il massimo dei voti e una quali-fica speciale negli studi di storiadell’arte, sua grande passione, pri-ma di perfezionare la conoscenzadella lingua ungherese e prosegui-re i suoi studi presso la Internatio-na l Bus iness Schoo l -Ox fo rdBrookes University di Budapest, icui corsi vengono svolti esclusiva-mente in lingua inglese. A tutt’oggiegli frequenta con successo l’Uni-vers i tà , ove ha scel to l ’ indir izzoArts Management per la sua predi-sposiz ione nei contat t i socia l i eper il suo interesse verso il mondoartistico.Mondo in cui peral t ro svolge datempo e nonostante la giovane etàattività parallele ai suoi studi uni-versitari che si premura di non tra-scurare. Organizzatore d i event imusicali presso noti locali naziona-

li dove invita a partecipare gruppimusicali internazionali, Stefano Al-mos Galeotti è manager di un grup-po musicale emergente in Unghe-ria, i “Fran Palermo”, per il qualesta organizzando e promuovendol’incisione del nuovo album ed untour nazionale e successivamentein te rnaz iona le . Un compi to nonsemplice nel quale il manager è as-sistito dalle sue capacità di crearee mantenere contatti in un settorealtamente competit ivo, ove è es-senziale conoscere i meccanismi dimercato e soprattutto intercettareprima degli altri i gusti e le tenden-ze più attuali, anche con la intensafrequentazione delle scene artisti-che europee e statunitensi. La suaformazione internazionale si sta ri-velando quindi strategica in vistadel raggiungimento degli ambiziosiobiettivi che si è proposto per lui eper gli artisti che segue con scru-polo e passione e che da parte lororipongono in lui la massima fiducia.Ad appena vent’anni di età, StefanoAlmos Galeotti sta dimostrando unnotevole spirito di intraprendenza e

una grande determinazione, non-ché delle indiscutibili capacità ma-nagerial i . Tal i doti hanno fatto sìche il suo impegno professionale siarricchisse, a partire da febbraio2012 , de l la car ica d i Pres identedell’azienda familiare G.L.T. Consul-ting s.r.l, specializzata nella presta-zione di servizi in campo commer-ciale, gestionale e di organizzazio-ne e riorganizzazione aziendale. Inpochi mesi, egli ha quindi dimostra-to anche in questo contesto di sa-persi relazionare ai più diversi li-velli, iniziando a contribuire in ma-niera fattiva all’espansione dell’a-zienda che è oggi protesa verso lep iù s t imo lant i s f ide imposte da lmercato globale.Nel dicembre 2011, Stefano AlmosGaleotti è stato nominato Cavalieredell’Ordine dei Cavalieri di Malta,cui ha fatto seguito nel marzo 2012la nomina a Commendatore, in virtùdi un impegno fattivo e continuati-vo nell ’opera di salvaguardia deivalori di solidarietà propri della an-tica e prestigiosa istituzione.

Ursula Pruegger

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Corrispondente Diplomatico per le Relazioni Internazionali

steFano manunza6

Nato a Cagliari nel 1970, Stefano Manunza ha con-seguito il diploma di Ragioneria per poi affrontare

gli studi universitari in Economia e Commercio nell’a-teneo della sua città natale. Nonostante la passioneper i temi legati all’economia e alla finanza, la pres-sione di un impegno professionale già all’epoca mol-to intenso gli ha impedito di condurre a termine glistudi ma non ha spento il suo interesse che proseguea coltivare tutt’oggi in proprio, attraverso la frequen-za di corsi e seminari e la lettura e lo studio dei testipiù accreditati.Il suddetto impegno era iniziato con la pratica profes-sionale presso uno studio e poi proseguito al fiancodei fratelli, professionisti già affermati nel settore, iquali hanno affidato al giovane Stefano la gestionedell’attività. Con il tempo, la preparazione e la com-petenza di Stefano Manunza sono cresciuti e di con-seguenza anche il supporto che egli poteva offrire al-lo studio di famiglia, ove si è occupato anche di con-tabilità, oltre che della gestione generale. Fu così chenel 1996, Manunza decise di trasformare il suo impe-gno a fianco dei fratelli, creando ad avviando un’atti-vità in proprio in qualità di titolare di un centro di ela-borazione dati, cui volle dare il nome “Stema”. Il cen-tro nacque per seguire al meglio la clientela dellostudio di famiglia ma presto il numero di consulenzedel professionista crebbe notevolmente, grazie so-prattutto alla sua intraprendenza e alla qualità e pun-tualità del servizio offerto. La Stema è stata operativacomplessivamente per cinque anni, anni nei qualiStefano Manunza ha maturato molteplici esperienze,raccolto tante soddisfazioni e gettato le basi per lafutura attività, sviluppando anche notevoli doti neirapporti interpersonali e approfondendo la cono-scenza del mercato.All’inizio del 2001, Stefano Manunza conseguì con

successo l’iscrizione all’Albo dei Consulenti del Lavo-ro di Cagliari, ciò gli schiuse evidentemente nuoveprospettive professionali. Pochi mesi prima, egli ave-va aperto un proprio studio di consulenza a Cagliaricui ne avrebbe, poco dopo, affiancato un altro consede ad Ales, in provincia di Oristano. Fin dai primi

tempi della nuova attività, egli aveva individuato nellasanità e nel turismo le sfere d’azione per lui più sti-molanti e quelle su cui indirizzare la specializzazionedella sua attività. Oggi, dopo tredici anni, lo StudioManunza è una realtà consolidata nel settore dellaconsulenza, avvalendosi di uno staff altamente quali-ficato che egli stesso ha formato, oltre a ricorrere aduna squadra di consulenti scelti con grande cura, trai migliori del settore. Sono attualmente ben 180 leaziende attive e in tutto il territorio nazionale che siavvalgono dei servizi dello Studio Manunza, rinno-vandogli anno dopo anno la fiducia, trovando rispo-ste sempre efficienti alle loro esigenze. Dal 2012, Stefano Manunza è anche socio della so-cietà “Manunza & Partners Consulenze” con sede aMilano. Tale attività è nata in collaborazione con ifratelli e accorpa diverse professionalità - avvocati,commercialisti, ingegneri, architetti - per poter offrireun servizio a 360 gradi ad imprese e privati. Attualmente, il professionista è intenzionato a dirige-re la sua attenzione sui mercati esteri e per questoha avviato già da tempo un’opera di studio ed aggior-namento sui finanziamenti europei, nella imminenteprospettiva di poter sostenere quelle aziende deside-rose di operare sui mercati internazionali. Egli è inol-tre chiamato da vari enti di formazione professionalea svolgere lezioni riguardanti il diritto del lavoro, atti-vità che svolge anch’essa con grande entusiasmo,mosso dalla volontà di mettere le sue conoscenze ela sua esperienza a disposizione della giovani gene-razioni.Sposato, padre di due bambine di 9 e 5 anni, StefanoManunza può contare nella sua attività anche sullaprofessionalità e competenza della moglie, che lo af-fianca ormai da diversi anni e prosegue a sostenerlonelle scelte, condividendo con lui gli ambiziosi tra-guardi che si è prefissato.

Bernardo Rizzi

Le Correspondant Diplomatique

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Corrispondente Diplomatico per le Relazioni Internazionali

niCola messina6

Nato a Neunkirchen, una città tedesca situata nelland del Saarland, Nicola Messina ha conseguito

la Laurea in Ingegneria Elettrica presso l’Università Al-ma Mater Studiorum di Bologna nel 1995. La sua atti-vità professionale è iniziata subito dopo il consegui-mento della laurea con incarichi di Responsabile dicommesse, Responsabile Tecnico, Responsabile diprotezione e prevenzione sicurezza sul lavoro nel set-tore edile e tecnologico, ricoprendo anche il ruolo diDirettore Generale per le società Astaldi, Pizzarotti,Gemmo e per il Dipartimento Enel di Bologna.L’esperienza ultradecennale soprattutto nel settoreedile hanno quindi portato Nicola Messina a ricopriredal 2008 l’incarico di Presidente del Consiglio d’Ammi-nistrazione e Consigliere del consorzio stabile EBG,operante nel settore degli appalti pubblici sia in Italiache all’estero, con oltre 200 imprese aderenti. Dal mar-zo 2009, Nicola Messina è inoltre Vicepresidente Na-zionale del Consiglio d’Amministrazione e Consiglieredell’Unione Consorzi Stabili Italiani, svolgendovi anchela mansione di Responsabile Coordinatore Regionale eoccupandosi della promozione, valorizzazione, rappre-sentanza e tutela degli interessi degli oltre 400 Consor-zi Stabili e non e di tutte le ditte che partecipano a Con-sorzi, nel rispetto delle specifiche individualità, carat-teristiche organizzative e criteri gestionali di ciascuno.Nel corso degli anni e in tale veste, Nicola Messina haavviato dialoghi con le Autorità più rappresentative delPaese (Ministero degli Esteri, Ministero delle Infra-strutture, Ministero dell’interno, AVCP, DDA, DIA, Mini-stero della Difesa) al fine di affrontare concrete proble-matiche per la tutela degli interessi e dell’istituto stes-so del consorzio stabile ed imprese.Componente del Consiglio di amministrazione dell’In-ternational Economics Center of Construction, Messinaè coordinatore nazionale per la collaborazione con laCamera di Commercio Italo/Orientale, con il Comitatoper il Qatar-Paesi Arabi, con il Comitato per la Libia, Al-

geria e Marocco, con il Comitato per il Kurdistan e Uz-bekistan e con il Comitato per la Costa d’Avorio e Mau-ritania, per creare opportunità di partnership con le im-prese italiane. Dal 2012 è quindi socio del ConsorzioVenitaly che ha come obbiettivo quello di creare siner-gia e unione tra società dislocate in tutto il territorionazionale, interessate a sviluppare soluzioni per laPubblica Amministrazione sia nel mercato nazionale

che internazionale, in grado di acquisire contratti sia inappalto, sia in subappalto, sia in concessione, sia inqualsiasi altra forma con enti pubblici o privati, concer-nenti la progettazione, costruzione, manutenzione diopere e lavori, ed ogni attività o servizio, anche gestio-nale, attinenti ad opere o impianti pubblici o privati, an-che mediante “global service” o “ project financing”.Membro Accademico dell’Accademia Europea per leRelazioni Economiche e Culturali, il cui scopo è quellodi promuovere l’operosità italiana nel mondo attraver-so scambi economici e culturali con enti ed istituzioniinternazionali, Nicola Messina dal 2010 è collaboratoredell’associazione COC – Consorzio Onlus Cooperativedi Laboratori Protetti, la quale si occupa di assistenzaed inserimento lavorativo per traumatizzati e invalidi in-cidentati stradali e sul lavoro.La spiccata vena sociale del manager si esprime inol-tre attraverso il suo fattivo sostegno all’attività di “IlVolo”, un’associazione di volontari, professionisti, im-prenditori e persone comuni che desiderano mettere adisposizione le proprie opere con la finalità di suppor-tare le persone che sono state vittime di incidenti stra-dali e sul lavoro nel loro percorso di inclusione lavora-tiva. “Il Volo” si occupa quindi dell’identificazione dellepersone che in seguito a traumi o incidenti hanno subi-to delle gravi disabilità motorie (ma non intellettive),persone imprigionate, ingabbiate nella loro condizionefisica, persone dotate di spiccate doti relazionali e co-gnitive, anche di elevata cultura spesso, persone cheprima di un incidente ricoprivano anche ruoli importan-ti. L’associazione si occupa di sensibilizzare l’opinionepubblica, gli organi di stampa, le istituzioni, le imprese,le associazioni di categoria e gli enti di formazione rac-cogliendo i suggerimenti e gli aiuti di tutti per raggiun-gere l’obiettivo di formare le persone e collocarle inmaniera adeguata.

Ursula Pruegger

Le Correspondant Diplomatique

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marCello noCe6

Da diplomato Perito Elettrotecnico eTelecomunicazioni, a soli 19 anni

Marcello Noce (Latina, 1964) avvertì su-bito l’esigenza di assecondare una spic-cata vena imprenditoriale. Tale esigen-za si è quindi concretizzata con la crea-zione di una azienda, la Emmeci AutoSoc. Coop destinata a diventare nel girodi pochi anni una delle più grandi e pre-stigiose officine meccaniche di elettro-tecnica e carrozzeria della città di Lati-na. Con i suoi 1000 mq di superficie co-perta e 2200 mq di parcheggio a dispo-sizione della clientela, l’officina a di-stanza di trent’anni continua ad essereun importante punto di riferimento nonsolo per i cittadini di Latina ma anchedella vasta area circostante. Offrire ser-vizi di qualità, un’assistenza puntuale equalificata, interventi efficaci e duraturisono stati le chiavi di un grande suc-cesso imprenditoriale che non ha impe-dito a Marcello Noce di allargare la suasfera di interessi, anzi lo hanno motivatonel desiderio di mettere le sue capacitàe la sua intraprendenza al servizio diuna utenza sempre più vasta. Così, nel1989, egli ampliava la sua attività alsettore delle assicurazioni aprendo lasua prima subagenzia, la Kamma s.a.s.,una iniziativa che sarebbe stata an-ch’essa salutata da un lusinghiero ri-scontro di mercato e che oggi, con unnotevole portafoglio clienti al suo atti-vo, viene gestita dalla figlia. PerchéMarcello Noce, nel frattempo, avevaulteriormente ampliato il suo impegnoin diversi campi.All’età di 23 anni diventa padre di unastupenda bambina, Luisiana, divenutaoggi una donna motivata ed imprendi-trice.Nel 1990, ad appena ventisei anni, vollemettere a disposizione le sue capacitàamministrative al servizio della sua co-munità attraverso un impegno politicovolto a risolvere i problemi della suacittà con proposte serie e concrete chehanno incontrato una vasta e positivaeco tra i suoi concittadini. Ma il contri-buto alla crescita economica e sociale,compresa la creazione di diversi posti dilavoro, è rimasto in gran parte legato al-la sua attività imprenditoriale, un contri-buto che gli è stato anche riconosciutonel 2005 con il conferimento del PremioMercurio d’Oro e del Diploma d’Onore“a testimonianza dei meriti imprendito-riali e per sottolineare il significativocontributo della piccola e grande impre-sa allo sviluppo economico e socialedella comunità nazionale”.I suoi meriti imprenditoriali, peraltro,non si esaurivano con i successi di Em-meci Auto e di Kamma. Nel 2006, infatti,egli costituiva la Latina Driver Assistan-ce Srl, una società di infortunistica checura la liquidazione dei danni materiali

e fisici in caso di sinistri. Forte dell’e-sperienza conseguita nel campo delleassicurazioni, Marcello Noce ha volutocosì dare vita ad una struttura in gradodi assistere i propri clienti a 360°, ancheper mezzo di uno staff di avvocati. E’inoltre un esperto conoscitore sia delCodice delle Assicurazioni Private chedel Codice Civile. Una solida prepara-

zione e competenza, la sua, che gli hatra l’altro permesso di estendere la suaattività anche fuori dal territorio nazio-nale, trattando liquidazioni di sinistri an-che all’estero.Studio ed aggiornamento, fin da quandoera ragazzo, sono sempre state tra lepriorità di Marcello Noce, consentendo-gli, ad esempio, di seguire con profitto

corsi di intermediazioni immobiliari, difotovoltaico e di conseguire l’iscrizioneall’Albo dei Mediatori Creditizi dellaBanca d’Italia. Così che nel 2007 ha po-tuto costituire una società per l’acqui-sto, vendita e locazioni di immobili, laLatina Gestioni Immobiliari, operandoanche in questo difficile settore con ot-timi risultati.L’ultima “impresa”, ma solo in ordine ditempo, di Marcello Noce è la costituzio-ne, nel 2008 della Laziorent Autonoleg-gio Srl che si occupa del noleggio di au-tovetture e nautica. Negli ultimi anni, quindi, egli sta guardan-do all’estero come ad una preziosa op-portunità di crescita e sviluppo della suaattività. E non solo della sua: da Direttoredella Camera di Commercio Italo-Malte-se, la cui sede ospita presso i suoi ufficidi Latina, egli è infatti attualmente impe-gnato a favorire gli scambi economici ecommerciali tra i due paesi e la sua pre-ziosa opera svolta in tal senso gli è statagià riconosciuta con il conferimento delprestigioso titolo di Cavaliere del SovranoOrdine di Malta. La recente nomina aCorrispondente Diplomatico, quindi, testi-monia ulteriormente la sua vocazione in-ternazionale e sociale, aderendo appienoai progetti che l’organizzazione sta por-tando avanti per sostenere lo sviluppoeconomico dei Paesi meno sviluppati conuna politica di rafforzamento dell’indu-stria, del commercio e dell’artigianato.

Bernardo Rizzi

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massimo palumBo6

Massimo Palumbo è nato a Mugna-no di Napoli nel 1972. Diplomato

Geometra, egli ha incrementato il suobagaglio di conoscenze con la frequen-za di corsi di formazione organizzati dal-la Conform Srl sui temi “La retorica”,“La gioia di vendere” e “La sfida dellaguida”, cui ha fatto seguito un ciclo di 3corsi con il Dottor Ollman sulle “Tecni-che per comunicare” e un corso di As-sertività e Creatività svoltosi secondo ilmetodo formativo di Autoanalisi Struc-togram, un metodo innovativo che chia-risce l’impatto delle singole predisposi-zioni genetiche sul modo di apprenderee di comportarsi, svelando percorsi ec-cellenti di crescita individuale che con-sentono lo sviluppo di autenticità, distrategie adatte alla propria personalità,di lettura e adattamento precisi al con-testo e alle relazioni interpersonali, siain ambito privato e professionale che inambito negoziale. Massimo Palumbo hainoltre seguito i corsi della Mastery Uni-versity di Anthony Robbins, consideratoil formatore numero uno al mondo e icorsi di Programmazione Neurolingui-stica di Roberto Re, prima allievo e poicollaboratore dello stesso Robbins eoggi uno dei più importanti formatori eu-ropei, “coach” personale di imprendito-ri, managers di aziende, personaggi del-lo spettacolo, atleti e squadre di calcio.Tali esperienze formative hanno dotatoMassimo Palumbo di una particolare at-titudine nella gestione delle risorseumane e nelle pubbliche relazioni, dotiche si sarebbero dimostrate di straordi-

naria utilità nella sua attività di consu-lente commerciale. L’attività professionale di Massimo Pa-lumbo ha avuto inizio nel 1997 con una

collaborazione richiesta dalla societàStar Service International srl; già tre an-ni dopo, tuttavia, egli ricopriva la caricadi Amministratore Unico della società

Esi Group, operativa nell’edilizia gene-rale ed impiantistica, carica che ricopretutt’oggi. E sempre oggi egli è titolaredello studio Dimore & Dintorni, fornitoredi servizi immobiliari e finanziari ed èManager Consultant del Consorzio Sta-bile Zenit, della Cimes Srl e dellaCo.Ri.S. srl, mettendo ogni giorni a fruttola sua esperienza consolidata nell’edili-zia e nella cantieristica, nonché nelcoordinamento nel settore immobiliaree finanziario. Negli ultimi anni MassimoPalumbo ha particolarmente sviluppatola sua attività di consulente commercia-le per l’acquisizione di commesse in Ita-lia e all’estero, attività che gli ha giàconsentito di conseguire importanti ri-sultati.Cavaliere del Sovrano Ordine di Malta,Massimo Palumbo è stato destinatariodella Benemerenza Onoraria dell’Istitu-to Italiano Alti Studi sulla Crescita e l’E-voluzione, un’organizzazione che forni-sce utili e pratici strumenti che permet-tono al singolo individuo ed ai gruppi diottenere i migliori risultati dalla valoriz-zazione ed utilizzazione ottimale dellesignificative risorse personali. Dal 2009egli è quindi Presidente del Circolo Cul-turale Eleuterio, in nome di un persona-le, spiccato interesse per l’arte e la let-teratura che ama coltivare nel suo tem-po libero.

Ursula Pruegger

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marCello spano6

Nato a San Gavino Monreale (un tempoprovincia di Cagliari e oggi provincia delMedio Campidano) nel 1966, MarcelloSpano ha conseguito la laurea in Mana-gement Engineering alla Kepler Univer-sity di Lugano per poi iscriversi alla fa-coltà di Lingue e Letterature Stranierepresso l’Università di Cagliari, ove èprossimo alla laurea. Il suo curriculumformativo include, inoltre, un corso di in-glese altamente qualificato presso l’Uni-versity College di Dublino, concluso conil conseguimento del certificato di meri-to di livello avanzato nel biennio 1990-1991.Intuite le potenzialità di sviluppo di In-ternet già nella metà degli anni ‘90, nel1994 Spano iniziava la sua attività pro-fessionale in qualità di Marketing Ma-nager per una società di Sassari, laLTBC Sas ove, in collaborazione conl’allora neonata Video on Line, egli hacreato il primo Tour Operator europeonella rete, l’Italy Travelnet. Il successodi quest’ultimo è stato suggellato dallapresentazione ufficiale al World TradeMarket a Londra nel 1996 e dalla crea-zione di una rete in franchising in diver-se regioni d’Italia tra le quali la Lombar-dia, il Lazio, l’Emilia Romagna, il Venetoe la Sicilia oltre, naturalmente, alla natiaSardegna.Da intraprendente e lungimirante pio-niere della Rete, e quindi in campo tele-matico, Marcello Spano è stato chiama-to nel 1998 da una compagnia londine-se, la Attika Group PLC che gli ha affida-to l’incarico di General Manager e ilcompito di aprire la strada ad una pre-senza nella società nel mercato italiano,sull’onda del processo di liberalizzazio-ne delle licenze di concessione telefoni-ca. A tale scopo, poco tempo dopo, ilgruppo londinese ha creato una so-cietà, la Openline Spa, affidando a Mar-cello Spano l’incarico di General Direc-tor, che egli ha egregiamente assoltoassicurando alla società una posizionesolida sul mercato testimoniata dall’ac-quisizione, nei soli due anni di presenzanell’organico manageriale, di oltre30.000 clienti.Lasciata la Openline nel 2002, l’annosuccessivo ha visto Marcello Spano as-sumere la carica di Amministratore De-legato della Attinet Spa di Milano, un’a-zienda fondata con l’obiettivo di realiz-zare un sistema di vendita multicanaleper piccole e medie aziende italiane eche ha collaborato attivamente, tra lealtre, con la Camera di Commercio di Fi-renze. Dal 2005 al 2007 Marcello Spanoè stato quindi Executive Manager dellasocietà tedesca Kinetic Power GMBH,curando l’organizzazione e il controllodel business plan della compagnia ope-rante nel settore della produzione dienergia pulita ed alternativa, occupan-

dosi anche delle relazioni con la com-pagnia americana detentrice dei bre-vetti.La brillante carriera professionale di

Marcello Spano è proseguita con l’inca-rico di Executive Manager della KnowGRP Business and Commercial Consul-tancy di Cagliari, una società di consu-

lenza nel campo del management com-posta da un team internazionale dellaquale fanno parte esperti nel settoreeconomico, oltre ad ingegneri e ad ope-ratori del settore ambientale e della co-municazione, i quali lavorano in strettasinergia con il supporto di specialisti divari settori, con l’obiettivo di sviluppareprogetti nel fotovoltaico, seguendo il la-voro a partire dal design per arrivare al-la installazione degli impianti. Nell’ambi-to di tale incarico, egli ha tra l’altro ge-stito i rapporti con le autorità ammini-strative della Regione Sardegna, assicu-rando pieno supporto nel corso dell’inte-ro sviluppo del progetto.Dal 2009, Marcello Spano è Capo delloSviluppo del Business per l’Europa Me-ridionale della Moser Baer Clena EnergyLtd, una società indiana per la quale ilprofessionista segue, attraverso l’interoprocesso, la realizzazione dei più grandiimpianti fotovoltaici del mondo.Nel corso della sua carriera, MarcelloSpano ha quindi maturato una notevoleesperienza internazionale nell’analisi fi-nanziaria e nel management control, ol-tre a competenze nei settori del marke-ting e quello commerciale, nei servizi divendita e di post-vendita. Competenzeche si uniscono ad una spiccata capa-cità di relazionarsi con interlocutori delle più diverse nazionalità e culture edi operare tanto sul mercato italiano (delquale è un profondo conoscitore) cheestero. Bernardo Rizzi

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Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana

paolo gattola6

Paolo Gattola è nato a Feltre, in provincia di Belluno, nel1962, gemello di Danilo Gattola, con il quale avrebbe

condiviso non solo la nascita ma anche buona parte delpercorso professionale. Un percorso che nasce all’indo-mani del conseguimento del diploma di geometra e l’ abi-litazione alla professione nel 1983 e si sviluppa attraversol’attività oggi ultraventennale di uno studio associato tec-nico-legale che a Salerno offre consulenze nel settoreimmobiliare, giuridico e tecnico e che opera con succes-so nella gestione e amministrazione di immobili avvalen-dosi di collaboratori nel campo giuridico e tecnico neicampi attinenti all’edilizia, terreni, grafica ecc. Ben cono-sciuto anche a Conegliano Veneto, in provincia di Treviso,grazie alla partnership con lo studio tecnico dell’Ingegne-re Remigio Rinaldi per l’Edilizia Civile e Industriale, Periziee Consulenze, Paolo Gattola svolge oggi la sua attivitànon solo per molte aziende italiane ma anche per aziendesvedesi, raccogliendo così i frutti di un lavoro con un’ altaprofessionalità e una ferrea preparazione, rafforzata dallafrequenza di un Master nell’ambito dell’attività industriale,economica e tecnica e di quattro corsi di formazione nel-l’ambito professionale - tecnico dal 2002 al 2006.Abilitato all’esercizio nazionale degli Amministratori di Im-mobili nel 1997, Paolo Gattola ha coltivato negli anni unaclientela numerosa e qualificata che gli rinnova anno do-po anno la fiducia, ben conoscendo le sue doti di profes-sionista onesto, coscienzioso, attento ad ogni particolare. L’uomo, infine. Il suo garbo e la sua innata capacità diconquistare i suoi interlocutori gli derivano probabilmentedalle sue origini nobili: la famiglia Gattola fu infatti deco-rata con il titolo di nobile, risalente al XII secolo e col tito-lo di Duca per successione della famiglia Aldito Carafa,come si può leggere nella Enciclopedia Storico NobiliareItaliana (M.se Vittorio Spreti, Tomo III – fol. 377). Sposatocon Silvia Rinaldi, Pubblico Ministero presso il Tribunaledi Salerno, Paolo Gattola riassume in sé doti di altruismoe generosità che si sono espresse, tra l’altro, nella suaveste di membro del Lions Club del Distretto Lions 108 YA,

dove ha ricoperto vari incarichi tra cui: la Carica di Presi-dente del Club Lions “Salerno Arechi” dal 2002 al 2004,

l’incarico di Delegato di Zona sempre del Distretto Lions108 YA negli anni 2007 – 2008, Segretario/Cerimoniere del-la VII Circoscrizione negli anni 2008 – 2009, l’incarico diDistrict Officer per gli anni 2009 – 2010, l’incarico di Offi-cer Distrettuale per la Campania per gli anni 2009 – 2010,ed ultimo incarico ricoprendo la carica di Presidente per irapporti con il Distretto Lions 108 YB e Coordinatore per laCampania per il service “ La coscienza sociale”: dai pic-coli atti quotidiani alle decisioni che coinvolgono interipopoli del Mondo per gli anni 2010 – 2011. Ha ricevuto anche il Riconoscimento dal Lions Internazio-nale del settimo Melvin Jones Yellow. E’ socio inoltre delCircolo Canottieri Irno “Salerno” ed ha ricoperto l’incari-co di segretario del Circolo Casino Sociale di Salerno.Paolo Gattola è inoltre sostenitore di varie attività umani-tarie in Africa ed Asia ed iscritto al WWF.Ha ricevuto il titolo di Corrispondente Diplomatico per leRelazioni Internazionali, che gli è stato conferito in unasolenne Cerimonia svoltasi nella suggestiva cornice delTeatro di Corte del Palazzo Reale. Paolo Gattola è statoanche elevato al rango di Grande Ufficiale dell’Order ofSaint John of Jerusalem – Knights of Malta, in virtù dellasua personale adesione ai valori e agli ideali che animanol’antico e glorioso consesso. Negli ultimi anni, egli è statoinoltre nominato Consigliere Economico e Commercialedella Provincia di Salerno dell’Ambasciata della Repub-blica Democratica del Congo presso il Quirinale, Cavalie-re Benemerito per poi accedere a pieno titolo di Cavalie-re dell’ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalem-me Luogotenenza per l’Italia Meridionale Tirrenica, ed èstato nominato Officer Province di Salerno del SovranoOrdine dei Cavalieri di Malta – OSJ. Ursula Pruegger

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Ambassade De La Republique Democratique Du Congo EN ITALIE

LO STAFF DELL’AMBASCIATA IMPEGNATO NEL PROGETTO “KINSHASA”

CENTRE DE PROMOTION SOCIO-EDUCATIF POUR LA RECUPERATION ET LA FORMATION DES

JEUNES ET DES FEMMES VICTIMES DES GUERRES ET DES CONFLITS ARMES.

Prof. Dott. Catello Marra

Conseilleur pour les Affaires Generales - Malte

Jurisdiction: Italie / Malta

Date nomination: 2009 Bureau:14/11 Strait Street

VLT 1432 Valletta - Malta

Tel./ Fax. + 356 21228889

Mob. + 356 79330277

Dott. Antonio Suma

Consultant pour les Affaires Generales - Milan

Jurisdiction: Regione Lombardia / Toscana Date nomination: 2009

Bureau: Milano

Mob. + 334 6561120

Dott.ssa Ilenia Gentili

Consultant pour les Affaires Generales - Rome

Jurisdiction: Italia

Date nomination: 2011

Bureau: Rome

Mob. + 39 335330277

Dott. Paolo Gattola

Consultant pour les Affaires Generales - Salerno

Jurisdiction: Provincia di Salerno

Date nomination: 2009 Bureau: Via Lucio Petrone, nr. 1/4

84127 Salerno

Tel./ Fax. + 39 089 798485 + 39 178 2248905

Dott. Danilo Gattola

Consultant pour les Affaires Generales - Salerno

Jurisdiction: Provincia di Salerno / Porto Commerciale

Date nomination: 2009

Bureau: Salerno

Mob. + 39 333 5691866

Dott. Amos Sordi

Consultant pour les Affaires Generales - Saleno

Jurisdiction: Argentina / Libye Date nomination: 2011

Bureau: Abu Nawass In front of Corean Embassy

Tel./ Fax. + 39 06

Mob. + 39 393330277

Bonjour à tous, je vous remercie pour toute contribution que vous ferez afin de terminer la construction de l'école de S.E l'Ambassadeur qui se trouve à Kinshasa en République Démocratique du Congo, que Madame Gina la défunte épouse de Monsieur l'Ambassadeur avait commencer et n'a pas pu malheureusement terminer de la construire. Le nom du projet est : Centre de promotion socio-éducatif pour la récupération et la formation des jeunes et des femmes victimes des guerres et des conflits armés. Le Centre se trouve à la commune de Ngaba dans la ville de Kinshasa - République Démocratique du Congo. En annexe vous trouverez les coordonnés bancaires de l'école de S.E l'Ambassadeur à Kinshasa - La République Démocratique du Congo. Je vous remercie d'avance, Madame la princesse pour votre soutien en faveur des enfants du Congo. Dans l'éspoir de vous rencontrer prochainement, veuillez agréer, Madame la princesse, l'expression de nos salutations distinguées. L'Ambassadeur.

Albert TSHISELEKA FELHA

Ambasciatore RDC