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Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano- via Roma 122 - Fossano - Newsletter 5, ottobre 2013
I PRIMI 130 ANNI DELLA BANDA “ARRIGO BOITO”
Centotrent’anni. Dal 1883 ad oggi. La
banda Arrigo Boito festeggia i primi 130
anni di vita. Un traguardo eccezionale
per uno dei simboli della città. Una
storia che continua, tanti obiettivi
raggiunti e nuovi ancora da porsi.
“E’ un complenno davvero notevole
questo, perché sono davvero poche le
bande che possono vantare una storia
così lunga”- sottolinea il direttore
Gianpiero Brignone.
La nascita
“La società Filarmonica ebbe i suoi
natali nell’anno 1883 ad opera di un
gruppo di modesti operai amanti della
musica, a capo dei quali si trovava il Sig.
Della Valle Enrico, buon suonatore di
bombardino- si legge sul volume ‘Cento
anni di musica’- La società ebbe un
inizio abbastanza movimentato, perché
veniva in un certo modo a contrapporsi
alla Banda Cittadina e alla Società
orchestrale (altre realtà musicali già
esistenti, ndr). Nello stesso anno veniva
aperta una scuola popolare di musica
per alimentare la Banda: veniva fatto un
primo servizio musicale a
Benevagienna”. La storia dell’Arrigo
Boito è continuata negli anni, con
tradizioni, musica e musicisti diversi,
che hanno attraversato tradizioni, modi,
storie e guerre.
Le nuove divise
Nel 1925 la Banda avviò una pubblica
sottoscrizione per riuscire ad acquistare
le nuove divise e grazie alla generosità
di tanti fossanesi si raccolsero 10.512,15
lire. “L’inaugurazione ebbe luogo
giovedì 17 settembre nel corso di un
concerto alle 20.30 sul piazzale del
Duomo. Per l’occasione la Banda si
espresse con l’esecuzione di brani di
Verdi, Liguori, Donizetti, Marenco e di
due Marce Militari. La società aveva(segue a pag 2)
(continua da pag 1)
voluto divise severe ma anche signorili
per accrescere il decoro del Corpo
musicale sia nei concerti fossanesi che
fuori città. (…) All’Arrigo Boito non
mancava comunque un posto di
riguardo nella vita sociale e civica di
Fossano, come in occasione
dell’inaugurazione del Gonfalone della
città- presente il Principe di Piemonte-
cui attesero, per i servizi musicali, la
nostra banda insieme con la Fanfara del
34° Fanteria e la musica dei Reali
carabinieri di Torino”.
Il fermento musicale e i concerti a
Venezia e Zara
“E il giorno inaugurale del nuovo anno
(siamo nel 1931) la Banda presentò i
suoi auguri alla cittadinanza facendo il
giro della città al suono di briose marce;
magnifica e simpatica iniziativa per
rinsaldare un’amicizia nata da tempo e
destinata a durare nei decenni
successivi. Il prosieguo dell’anno 1931
vide la banda impegnatissima in altri
concerti cittadini in una serie
particolarmente intensa e continua nei
mesi estivi. (…) L’anno successivo per
la Società Arrigo Boito passò alla storia
per una turnèe a Venezia e Zara.
Accadde che la Banda fossanese fu
scelta tra tutte quelle della Provincia e
destinata ad accompagnare in servizio
d’onore la crociera dopolavoristica
Venezia-Zara.”
La guerra
Durante la guerra 1940-1945 la Banda
dell’Arrigo Boito svolse normale
attività, pur essendo diminuita di
numero per il richiamo o la chiamata
alle armi di molti dei suoi elementi. Il
12 settembre del 1945 un cronista
scrisse “Terminato il lungo periodo
della guerra, mentre società sportive,
circoli e sale da ballo si danno da fare
per riacquistare il tempo perduto viene
ad ognuno spontanea la domanda:
ritornerà la nostra Arrigo Boito ad
essere ancora la famosa e stimata Banda
entro e fuori provincia? Purtroppo la
guerra diede alla nostra banda musicale
colpi assai duri e le file dei suoi
componenti si sono molto assottigliate.
Tanti, purtroppo, sono morti, alcuni
non sono ancora tornati dai campi di
prigionia, altri si sono stancati e altri
ancora attendono un’organizzazione
almeno discreta. (…) Il 21 novembre
1948 la celebrazione di Santa Cecilia
consentì alla Banda di riaffermare in un
Concerto tenuto in via Roma
l’efficienza raggiunta”.
I primi 70 anni
Nel dicembre del 1953 l’Arrigo Boito
festeggio i primi 70 anni con la messa
nella chiesa di San Filippo a cui seguì
“la sfilata per le vie di Fossano, al suono
delle note squillanti e gioiose, fra fitte
ali di popolo, favorevolmente
impressionato per l’insolita vitalità della
‘arzilla vecchietta’”.
In concorso
Nel 1976 la banda partecipò alla fase
finale del concorso “Musica in piazza”
bandito dal quotidiano torinese
“Stampa sera”. “Il 24 ottobre in Piazza
S. Carlo a Torino gremita di folla,
nonostante il tempo incerto e un freddo
pungente, l’Arrigo Boito partecipò con
altre tredici bande, giunte da ogni parte
del Piemonte e della Liguria, alla fase
interregionale del concorso”. Lo
spettacolo durò ben quattro ore e
l’Arrigo Boito si classificò al secondo
posto, prima assoluta tra le bande
piemontesi.
L’arrigo Boito oggi
Negli anni la banda fossanese è riuscita
ad ottenere riconoscimenti importanti,
si è rinnovata e ha collezionato
numerosi concerti fuori porta e anche
all’estero.
Oggi ha una cinquantina di musicisti.
“Ci sono ragazzi di 14 anni ma anche
over 80- spiega il direttore Gianpiero
Brignone- Ci sono tre generazioni che
convivono e condividono questa
esperienza musicale. Un’età così
variegata dei musicisti è possibile anche
grazie al corso bandistico che è stato
attivato qualche anno fa dalla (segue a pag 3)
(continua da pag 2)
Fondazione Crf. La banda è fatta di
persone e in momenti come questi,
segnati dalla crisi anche dal punto di
vista culturale, può diventare difficile
andare avanti, perché può formarsi una
sorta di ‘cappa’ di negatività che
schiaccia l’entusiasmo. Noi dobbiamo
evitare che questo avvenga: i 130 anni
sono sì un traguardo, ma devono anche
essere un punto di partenza. Il nostro
obiettivo è mantenere l’ensemble vivo
e far provare a musici e pubblico
emozioni sempre diverse. Ecco perché,
ad esempio, abbiamo deciso di
affrontare repertori nuovi e anche
insoliti: da Pierino e il lupo ai Musicanti
di Brema, dallo spettacolo sul tango alle
musiche dei cartoons e alle colonne
sonore dei film”.
“Centotrent’anni è un bel numero
tondo, uno di quei numeri che uno si
compiace di festeggiare- aggiunge il
presidente Enrico Serafini-.
Centotrent’anni significa aver
attraversato tre secoli di storia,
caratterizzati da periodi anche molto
gravi e difficili, come quelli delle due
guerre. Quando si va a confrontare - e
penso sia normale farlo- come è il
mondo oggi e come era il mondo nel
1883, quando è nata ufficialmente
l'Arrigo Boito, si rimane colpiti da
quanto si siano trasformate abitudini,
modi di vivere, cultura, aspetti sociali.
La banda, però, ha saputo mantenere
vivo nel tempo lo spirito della
tradizione: la banda è gruppo, è
socialità, è voglia di stare insieme in
allegria. Mi piace immaginare che lo
spirito dei musici di oggi sia lo stesso
dei musici di allora. Tutto è cambiato
ma non è mutata l'essenza della banda:
l’entusiasmo che continua a rinnovarsi
tra musici e pubblico.
I concerti
Per festeggiare questo compleanno la
banda ha in programma due importanti
concerti: l’11 ottobre ai Salesiani
l’Arrigo Boito si esibirà con la Fanfara
della Brigata Alpina Taurinense. Sarà
un modo anche per ripercorrere il
passato, in cui i militari in città erano
moltissimi ed il legame con Fossano era
molto stretto. Banda e Fanfara
proporranno, insieme, un repertorio
che toccherà diversi generi musicali.
In occasione di Santa Cecilia, invece, si
sta allestendo uno spettacolo che
ripercorra i 130 anni dell’Arrigo Boito.
Ci saranno momenti di musica legati a
storie, racconti e aneddoti. (Foto: in alto l’Arrigo Boito nel 1951, sotto l’attuale
direttore Gianpiero Brignone, in basso la banda
fossanese oggi).
LA MACCHINA DEGLI AIUTI FOSSANESI
È una rete con le maglie sempre più
strette quella che si sta sviluppando a
Fossano: questa crisi che sembra non
voler mollare la morsa sta mettendo in
difficoltà anche tante famiglie fossanesi
e allora enti, fondazioni, cooperative,
consorzi e associazioni di volontariato
stanno lavorando per riuscire a dare
sostegno, coordinate dal lavoro
dell’amministrazione e dell’assessorato
di competenza. Ogni giorno da più
parti arrivano richieste d’aiuto e in tanti
fanno il possibile per riuscire a dare una
mano, trovare un lavoro, fornire cibo,
aiutare a pagare le bollette, evitare gli
sfratti. Comune, Caritas, Fondazione
Crf e Consorzio Monviso Solidale
hanno messo in campo forze importanti
per riuscire a diminuire, o almeno
tamponare, questa emergenza.
“Abbiamo fatto molto in questi mesi,
con le richieste aumentate in maniera
esponenziale- spiega l’assessore
Maurizio Bergia-. Ci sono famiglie che
rischiano lo sfratto, molte hanno
bambini, altri non hanno soldi per
comprare da mangiare, altri ancora
hanno perso il lavoro e stanno finendo
i risparmi”.
Per cercare risposte a tali bisogni il
primo ottobre, poi, è prevista la
costituzione della nuova Fondazione
per il Welfare locale di cui faranno
parte organizzazioni sociali della città,
Diocesi e Fondazione Crf. Tra le
tematiche principali: l’emergenza
lavoro, l’inclusione sociale, la casa.
Politiche per gli anziani ed i disabili
Per riuscire a garantire la domiciliarità
agli anziani ed ai disabili vengono
effettuati servizi giornalieri di trasporto,
possibili anche grazie alla presenza sul
territorio dei volontari dell’Auser che si
occupano principalmente di trasporto
delle persone anziane. Non manca, poi,
il servizio di consegna dei pasti a
domicilio che viene gestito dal
Consorzio Monviso Solidale e portato
avanti da alcuni volontari che si
occupano della distribuzione.
La Fondazione Crf ha invece stanziato
alcune borse lavoro per i portatori di
disabilità che hanno avuto modo di
confrontarsi con le realtà aziendali del
territorio.
Il comune di Fossano, che ogni anno
mette in campo un cospiscuo
investimento, è in provincia di Cuneo
quello che riesce a garantire la maggior
assistenza scolastica ai ragazzi
diversamente abili, che è stata estesa
anche alle estate ragazzi. “Garantiamo
13 ore la settimana di assistenza per
ogni bambino e questo, oltretutto, dà
lavoro a moltissimi giovani del
territorio”.
Casa
Non mancano le politiche per garantire
una casa per tutti: Emergenza casa è il
progetto che da due anni consente
l’erogazione di contributi a nuclei
famigliari in difficoltà.
La Caritas ha avviato il fondo di
garanzia per la locazione per
fronteggiare l’emergenza abitativa e
favorire l’incontro tra la domanda e
l’offerta nel mercato privato della
locazione. “In pochi mesi sono stati
inaugurati nuovi alloggi di edilizia
popolare- spiega l’assessore Bergia- in
via Cuneo e in frazione San
Sebastiano”. Asolo è invece l’agenzia
comunale per il sostegno alla locazione
che ha permesso la sigla di 1300
contratti concordati a canone inferiore
rispetto a quello del mercato e a Imu
ridotta.
Il Comune ha poi messo a disposizione
della Caritas un alloggio in via Bava che
è stato adibito a dormitorio maschile a
cui se ne aggiunge un altro per le
donne.
La Cooperativa La Tenda, invece,
gestisce 15 alloggi comunali per
famiglie a basso reddito. “Abbiamo
anche posto le basi per poter ipotizzare
di realizzare nuovi alloggi nella casa dei
Marescialli. Potrebbero esserne
realizzati 18. Ci vorrà ancora del tempo,
ma l’idea è interessante”.
Lavoro
Per ciò che riguarda il settore lavoro
grazie a specifici progetti sono stati
attivati circa ottanta tirocini in aziende
e scuole. “Per qualcuno si è rivelato il
modo per trovare un’occupazione
perchè circa la metà di loro adesso ha
l’opportunità di lavorare almeno per
qualche ora”. (segue a pag. 5)
(Continua da pag. 4)
Abiti usati
Due sono le realtà che si occupano della
raccolta e della distribuzione a basso
costo di abiti usati: la Caritas e la
cooperativa Il Ramo. Per loro si sta
cercando di trovare uno spazio comune
per poter unire entrambe le attività
Il banco Alimentare
“La Fondazione Crf mette a
disposizione la sede del Banco
Alimentare- continua l’assessore-. Ogni
giorno i volontari della Caritas si
occupano di raccogliere dai
supermercati derrate alimentari che
altrimenti verrebbero gettate e di
distribuirle a chi ne ha bisogno. In un
anno soltanto sono stati consegnati
circa 150 mila euro di alimenti che
sarebbero stati destinati ai cestini.
Nonni Vigili
Sono una parte importante dei
volontari che ruotano attorno alle
attività del Comune e della Polizia
Municipale. Una decina quelli che tutte
le mattine si occupano di collaborare
alla gestione del traffico nella zona delle
scuole, all’ingresso e all’uscita. A loro
da poco sono state donate le nuove
divise da parte della Cassa di Risparmio
di Fossano SpA.
Cascina Sacerdote
Dallo scorso anno Cascina Sacerdote è
gestita dalla cooperativa sociale Caracol
che da tempo collabora con il Comune
ed il Consorzio Monviso Solidale nel
progetto di politica giovanile. Per
Cascina Sacerdote Caracol ha previsto
la costituzione di un tavolo di lavoro
che elabora tutte le linee guida relative
la gestione del Centro e le modalità di
utilizzo della struttura sia per le
Associazioni che per i privati che ne
facciano richiesta. Il gruppo di lavoro è
costituito da alcune associazioni come
Diapsi, Crescendo, Arcipelago,
Guardiani del Warp, FossanOpen,
Borgo Nuovo e Cap. Il bar è invece
gestito dalla cooperativa Domaiséla.
Nelle prossime settimane verrà inoltre
attivato un nuovo progetto di
imprenditorialità giovanile condivisa
che prevede la creazione di un hub per
il sostegno a 15 giovani imprenditori.
GLI APPUNTAMENTI DI
OTTOBRE:
- 01/10: spettacolo “Il cappello di
carta” - premio teatrale “Folle d’oro”, h
21 Teatro “I Portici”, (compagnia Corte
dei folli)
- 05/10: rassegna Concerti d’organo, h
21 Chiesa SS Trinità
- 05/10: festa “Per una buona
convivenza”, h 9.30 Cascina Sacerdote,
(ass. Senegalesi di Fossano)
- 08/10: spettacolo “Q-club il musical
di strada” - premio teatrale “Folle
d’oro”, h 21 Teatro “I Portici”,
(compagnia Corte dei folli)
- 12/10: rassegna internazionale
“Musicaè”- Tè musicale , palazzo della
musica di Busca (ass. Amici della
musica di Busca)
- 12/10: rassegna Concerti d’organo, h
21 Chiesa SS Trinità, (parrocchia
Cattedrale)
- 6-13/10: Fossano in movimento-
sport for community, villaggio
sportivo, castello degli Acaja e Salesiani,
stadio comunale
- 12-13/10: Coloratissimo autunno,
area Foro Boario
- 13/10: 28° Strafossan (ass. Strafossan)
- 15/10: spettacolo “Uomini e topi” -
premio teatrale “Folle d’oro”, h 21
Teatro “I Portici”, (compagnia Corte
dei folli)
- 18/10: rassegna Concerti d’organo, h
21 parrocchia Cattedrale
- 20/10: 10° “castagna dell’Oasi”, Oasi
della Madonnina Sant’Albano Stura
(Advolam)
- 22/10: spettacolo “I promessi sposi”
- premio teatrale “Folle d’oro”, h 21
Teatro “I Portici”, (compagnia Corte
dei folli)
- 25/10: rassegna internazionale
“Musicaè”- L’arpa magica, palazzo della
musica di Busca (ass. Amici della musica
di Busca)
- 26/10: rassegna Concerti d’organo, h
21 parrocchia Cattedrale
- 22/10: Spettacolo “Tango” - premio
teatrale “Folle d’oro”, h 21 Teatro “I
Portici”, (compagnia Corte dei folli)
- 30/10: “Il diavolo ai giardini Cavour” -
presentazione libro Massimo Tallone, h
18 Castello degli Acaja
Chi ha appuntamenti da segnalare può
scrivere a [email protected]
Orti sociali
Gli orti sociali sono una delle iniziative
più longeve a Fossano e continuano a
riscuotere un grande successo e
numerose richieste, al punto che
sarebbe necessario individuare nuovi
terreni da mettere a disposizione. “Ci
sono molte persone anziane che usano
gli orti non solo per trascorrere il
tempo ma anche per riuscire a avere
verdura a basso costo- sottolinea
Bergia-. Sono sempre di più, però, le
persone che ne fanno richiesta perchè
faticano ad arrivare a fine mese”.
Centallo Viva compie 20 anni. Il
compleanno ricorre precisamente il 13
dicembre, ma le iniziative e i
festeggiamenti si protrarranno anche a
gennaio e febbraio del 2014. In fase di
ultimazione è la stesura di un libro sugli
ultimi 10 anni di attività che segue
quello già pubblicato nel 2004, “Cultura
a gratis”, edito Primalpe. Sono invece
appena scaduti i tempi per partecipare
al concorso fotografico “Centallo in un
click”: i concorrenti hanno dovuto
raccontare il paese con un’immagine,
immortalando panorami, monumenti,
scorci significativi, vedute d’insieme e
tutto ciò che possa costituire, in qualche
modo, un biglietto da visita o un
simbolo di Centallo. Lo scopo del
concorso fotografico è quello di
pubblicare un book fotografico di 16
cartoline del paese a partire dai migliori
elaborati in gara. Tutte le opere
ammesse al concorso, vincitrici e non,
saranno anche esposte in una mostra in
programma il 13 e il 14 ottobre. Per il
verdetto ufficiale, invece, bisognerà
aspettare fine ottobre.
Ma il nucleo portante dell’attività
dell’associazione ruota intorno
all’intento di valorizzare e recuperare la
storia, la tradizione e la cultura
centallese, restaurare, tutelare e
promuovere i beni artistici locali,
perlopiù conservati negli edifici sacri ed
attuare la promozione turistica del
territorio attraverso l'organizzazione di
manifestazioni e la creazione di percorsi
culturali. Intensa è stata l'attività
espositiva (almeno due mostre ogni
anno) e l'attività di ricerca che ha
consentito finora di produrre una serie
di “Quaderni centallesi”, un volume
sulla storia di Centallo, una ricerca
toponomastica e una ricerca sul mondo
della scuola a Centallo. Grazie
all’impegno dei numerosi soci molti
sono i beni artistici finora restaurati tra
i quali più di 20 tele, 2 affreschi e 3
dipinti murali, l'arredo ligneo della
chiesa parrocchiale di Roata Chiusani,
le facciate di due chiese, due cicli della
“Via Crucis”, e l'organo “Vittino”
conservato nella confraternita della
Bianca.
Sono i centallesi, in primo luogo, a
sostenere e ad avere sostenuto l’attività
di Centallo Viva, mentre un aiuto, in
passato, arrivava anche dalla Regione
Piemonte. Nella cordata degli storici
sostenitori figura anche la Fondazione
Cassa di Risparmio di Fossano (e la
Cassa di Risparmio di Fossano S.p.a)
che ha contribuito alla nuova iniziativa
del restauro dei quadri dei benefattori
centallesi, ospitati nell’Istituto San
Camillo all’interno del corridoio della
Cappella, a dimostrazione di quanto
creda nell'importanza del recupero del
nostro patrimonio storico. Un forte
sostegno per l'associazione che da circa
un anno è impegnata nel tentativo di
valorizzare ed aiutare la casa di riposo:
nel novembre 2012 il convegno “Far
bene e far del bene” è stato il punto di
partenza per uscire dall’inerzia e
(In foto i due quadri restaurati, in basso l’istituto San
Camillo di Centallo) ).
L’ASSOCIAZIONE
CENTALLO VIVA
COMPIE 20 ANNI
guardare al futuro confrontandosi con
il passato.
La giornata ha segnato il momento
conclusivo di una ricerca storica
portata avanti da Giovanni Cornaglia,
Oreste Giraudo, Michele Marengo,
Paolo Riberi, Ivano Giuliano e Gabriele
Giordana che hanno cercato di
ricostruire la genesi degli interventi
solidaristici del territorio puntando sul
tema della beneficenza di ieri, oggi e
domani. Nel contesto del convegno si
è dato il via alla sfida di recuperare le
lapidi e i quadri del San Camillo. Le
prime sono già state ripulite e
riverniciate, ora è il momento di
iniziare l'imponente lavoro di restauro
della quadreria che un tempo veniva
esposta sulla facciata del “San Camillo”
in occasione della processione del
Corpus Domini. Il San Camillo e il suo
difficile recente passato economico
diventa, per Centallo Viva, l'istituzione
simbolo dalla quale possa rinnovarsi
quel miracolo di solidarietà che le
vicende storiche hanno dimostrato
essere una delle più belle tradizioni del
territorio.