Cottolengo sotto la Torre - Novembre 2014

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  • 8/10/2019 Cottolengo sotto la Torre - Novembre 2014

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    NNO 3 N 11 - Novembre 2014

    PERIODICO DELLA PICCOLA CASA DELLA DIVINA

    Nessuno ci avrebbe scommesso un quattrino sulla zona diValdocco, prima che ci arrivasse il canonico amico dei poveri.

    Ma quando arriva lui, il deserto diventa un paese. La Provvidenza lo spinge ad agire:dopo la prima casa, ne viene una seconda, che egli chiama Casa della fede. Poi, visto che gli infermi

    crescono pi di numero, una terza, a cui d il nome di Casa di Dio, dove stanno, in piani diversi, gli epilettici, altrimalati e poi le giovani Orsoline. Ci sono da ricoverare anche i sordomuti: ecco la Casa Mazzetti. Poi, nel 1835,quando scoppia il colera, il Cottolengo provvede ad accogliere gli ammalati nella Casa della speranza. Nel 1839 le

    persone che vivono nel Cottolengo sono 900, e nessuno sa come si possa sostenere una spesa cos colossale, ma ilnostro Santo dice: Dio che cos opera. Dio che cos operaio. E considera se stesso come un manovale, conumilt. Egli vuole moltissima gente, che deve nascere dalla carit. Passati i regni umani, le case della carit restanoinvece bene in piedi.

    (DaGiuseppe Cottolengo di Piera Paltro)

    27 Settembre 2014: LA NOSTRA FESTA NEL SOLE E NEL VERDE

    Il 27 settembre, in felice coincidenza con laricorrenza di San Vincenzo de Paoli, siamo

    stati invitati dal nostro Direttore, cheringraziamo, a rinnovare lappuntamentodellanno scorso per vivere con tutta lacomunit della piccola Casa di Pisa la Festa difine estate e di inizio delle attivit. E questauna di quelle occasioni in cui ci sentiamoveramente inseriti in una grande famigliacottolenghina, nella quale circola quello spiritodi solidariet che anima tutti i collaboratori.Infatti questa festa gioiosa ha richiesto, per

    la sua realizzazione, limpegno di tutti coloroche lavorano per noi, che prodigano le loroenergie per curarci e assisterci, per farfronte alle nostre necessit. Anzitutto leoperatrici, che spendono le loro risorseprofessionali e umane per noi. Questa festa ha

    impegnato anche gli operai e il personale della Polivalente, che lavorano con efficacia, attaccamento al Cottolengo eaffetto nei nostri confronti e meritano la nostra gratitudine (cos come la brava Anna della lavanderia). A tuttivogliamo dire Deo Gratias! Cos ci siamo riuniti con gioia nel verde del giardino, allietat i da un bel sole e dallamusica del maestro Meozzi, insieme a parenti, amici, volontari (splendidi i nostri volontari) intorno ai tavoli. Tantioggetti decoravano le mense e ondeggiavano al venticello: funghi, zucche, bandierine, grappoli duva. Li avevamo

    preparati noi, sotto la guida della nostra animatrice, Fabiana che coadiuvata dai validi ragazzi del Servizio civile,instancabilmente si adopera per riattivare quel fuoco che ancora brilla sotto la nostra cenere. Grazie! E grazieanche alle suore e ai religiosi che pregano per noi e con noi. Un caloroso applauso al cuoco e al suo staff!

    (Maria Luisa, portavoce degli ospiti)

    CON ALCUNI CONTRIBUTI DELLA CASA COTTOLENGO DI FIRENZE

    CAPITOLO XII Case e case

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    INAUGURATO A FIRENZE NUOVO NUCLEO DI ANZIANI

    INTITOLATO AL BEATO FRANCESCO PALEARI

    Signore insegnami a essere furbo queste parole,riconducibili al Beato Francesco Paleari potrebberoessere adoperate anche oggi per aggirare l'immensaburocrazia che ha fatto sudare la Piccola Casa diFirenze per aprire il reparto del nuovo padiglioneintitolato proprio al caro Beato. L'inaugurazione delnuovo padiglione, avvenuta il 18 Settembre stata unmomento molto importante, un momento per cui tuttele forze cottolenghine si sono strette verso un unicoobiettivo che ha raggiunto il suo culmine proprio quelgiorno. Le suore giunte dalle Case di Pisa, Empoli e

    Fornacette hanno contribuito a rendere importante e spirituale questo giorno. I preparativi frenetici cheerano in corso da vari giorni hanno permesso di presentare alle suore, ai dipendenti, volontari e famigliari, unreparto moderno, efficiente e accogliente in modo che gli ospiti possano percepire lo stesso calore affettivoche avevano nelle famiglie d'origine. Da sottolineare anche la presenza di Suor Liviana Trambajoli,responsabile delle. Case di Assistenza cottolenghine che avr apprezzato, tra le altre cose, il verde che

    circonda il nuovo padiglione. Quest'anno festeggiamo i centocinquanta anni della nascita del Beato Paleari e lifesteggiamo con lo stesso sorriso bonario, pacato, che ritroviamo spesso nelle foto in cui viene rappresentato.La sua quotidianit ricca, sempre rivolta al Signore, ma nello stesso tempo capace di trasmettere sicurezza etranquillit ai malati e agli afflitti con poche, sagge, parole L'emozione che traspariva dai dipendenti e dagliospiti ha fatto da sfondo all'inaugurazione delnuovo padiglione; i comfort moderni concentratinello stesso luogo invogliano tutti a farne uso comeun giocattolo nelle mani di un bambino. La messacelebrata da Don Giovanni Morero ha coronatol'inaugurazione e proprio le parole usate dal

    direttore, Questa S. Messa non solo la primafunzione effettuata in questo nuovo reparto ma inassoluto anche la prima attivit, la prima azionefatta all'interno di questo nuovo padiglione. Siamocerti che un'inaugurazione cos spirituale avrebbesenza dubbio fatto piacere proprio al nostro caroBeato. Alla fine della messa c' stata la benedizione delle camere e di tutti gli spazi del nuovo reparto, ospitie dipendenti hanno formato un lungo cordone che ha salutato nel modo migliore la nuova struttura.

    Francesco Langianni Educatore

    NOZZE D'OROAnche quest'anno, come accade da trenta anni, la Bandamusicale Julia degli Alpini venuta a farci visita. Ognianno, in autunno, dal 1984, non mancano di farci ascoltarecanzoni che ci mettono allegria. Quest'anno li abbiamoaccolti nel piazzale antistante il nuovo padiglione BeatoPaleari, una nuova coreografia che tenevamo a mostrareloro. Tra i vari strumenti c'erano anche due trombonibianchi grandi come finestre, un tamburo, due piatti colororo e alcuni clarinetti. Nel ringraziarli della visita abbiamo

    regalato loro un quadro con una cornice fatta di piccolisassi incollati sul cartone e con rappresentato un fiorerealizzato con tecnica Stencil, infine abbiamo detto loro

    che ci vengano a trovare per almeno altri venti anni in modo da festeggiare le nozze d'oro!Luisa Guidotti, Silvana Campinoti 2

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    Il pomeriggio del 6 ottobre siamo partiti condue pulmini, guidati da Carlo e Samantha,accompagnati anche da Fabiana, Enrico eClaudio, per andare a Tirrenia. Siamo salitisulla terrazza dellImperiale (bellissimo,elegante, col tappeto rosso) e abbiamo godutodel sole, del mare, del panorama. Appena

    arrivati, abbiamo gustato un buon gelato. Ilsole era splendido! Abbiamo passato un bel

    pomeriggio davvero, e ringraziamo tutti.(Licia e Benita)

    Allinterno di questa piccola casa, a novembre c la festa per me pi importante: la festa di Madre Nasi, secondaper importanza solo alla festa del Santo Cottolengo. E un reparto dove sono cresciuto tantissimo; dove le OSS checi lavorano, ti insegnano lamore per il prossimo, ti insegnano anche ad occuparti degli ospiti, dove in ognuno di loro sirivede la figura del Ges sofferente. Chi mi conosce sa quanto sono grato alle OSS, ad ognuna di loro per avermiinsegnato sopra ogni limite di pazienza ad amare il prossimo. Vorrei spendere due parole sul personale di Madre

    Nasi e vorrei fare loro i complimenti perch si capisce che per loro non solo un lavoro ma amore per gli altri. Euna grande famiglia, sono delle persone semplici con un cuore mai visto. Complimenti! Continuate cos, ogni giorno davoi imparo qualcosa, imparo a crescere.

    (Lorenzo Tosi)

    RICETTA DI IDADautunno ci sono tante olive, sicch qualche volta quando la domenica si cuoceva un coniglio dei nostri, lo si facevarigorosamente alla cacciatora, col contorno di olive. Con le castagne e le noci, noi ragazze si preparava un torroneche non costava niente (perch io avendo novantanni, ho vissuto i tempi della guerra e di soldi ce nerano pochi).

    Si facevano cuocere castagne e noci in una pentola di acciaio inossidabile con acqua e un goccio dolio. Ci si scioglievadello zucchero, mescolando sempre perch diventasse caramellato, ma non troppo scuro e bruciato e cos il torronefatto in casa era pronto. Noi di Vecchiano sappiamo cucinare e tra le nostre specialit c anche la torta cobischerialla Vecchianese, un po diversa da quella di Pontasserchio.

    Quando arriva lautunno mi tornano in mente i lavori che facevo in questimesi quando ero giovane. DOttobre cera la vendemmia. Era una festa pertutti. Alla fine si divideva quello che spettava a noi da quello che era delpadrone. Cera la raccolta delle olive, colte a mano, che durava anche nelmese di novembre, perch gli olivi erano tanti. Parecchie cadevano a terra,sicch si dovevano raccogliere stando chinoni, finch si impar a stenderedei teli sotto le piante. I lavori dei campi erano faticosi, ma eravamogiovani. Bei mi tempi!

    (Lidania)

    Sabato 11 Ottobre siamo andati a partecipare a questo evento, che riguarda una volontaria a noi cara, BenedettaStrambi. Eravamo a tre ospiti, il Direttore don Giovanni e cinque suore, e siamo andati a Lapo, nei pressi di Fiesoledove situato il monastero di S. Maria del Fiore. L abbiamo trovato il Vescovo di Fiesole e molti sacerdoti e suore,oltre ai parenti e agli amici di Benedetta. La funzione era laccettazione della suora da parte della Comunit diBenedettine, dedite alla vita contemplativa e la sua promessa di obbedire e di vivere secondo quello che le venivarichiesto. Ci siamo commossi per lentusiasmo con cui lei rispondeva, per il suo vestito, per la coroncina che leavevano messo sul capo. Anche se durata due ore, la funzione non ci sembrata lunga. Inte, signore Ges, hotrovato lamore della mia vita. Con queste parole Suor Maria Teresa ci ha dato il senso della sua vocazione.

    (Benita)

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    GITA A MONTENERO

    Salve, vi ricordate di me? SonoGiovanna lOSS che lavora nelreparto di S. Teresina. Marted 14ottobre ho accompagnato ventiospiti al Santuario di Montenero,insieme ai volontari, ai ragazzi del

    servizio civile, Suor Angela e unvolontario dellUnitalsi che hafatto anche lautistadi un pulmino.Gi durante il viaggio abbiamoscherzato, raccontato barzellettee mangiato caramelle, poi arrivatia destinazione ci siamo riuniti inuna cappella dove abbiamorecitato insieme il S. Rosario. Alle15 ci siamo trasferiti in chiesa dove stata celebrata la S. Messa e dopo la spiegazione del Vangelo, il parroco ci hanarrato la storia del Santuario, di come un pastorello nel 1345 trovando il quadro della Madonna abbandonato, lo

    abbia portato a degli Eremiti che vivevano in quelle grotte e che tuttoggi sono v isitabili dietro al Santuario. Ilpastorello, vistosi guarito da tutti i suoi mali, grid al miracolo. Da questa prima grazia nato tutto. Pian piano laChiesa ha preso forma e ora custodisce centinaia, migliaia di quadretti raffiguranti grazie ricevute . E stato moltobello perch anchio pur essendo stata al Santuario in varie occasioni non ne conoscevo le origini. Siamo poi andatead accendere delle candele votive e Fabiana ha preso dei santini per tutti. Nel viaggio di ritorno siamo passati dallacitt di Livorno. Alle ore 18 abbiamo fatto ritorno a casa, molto felici di questa esperienza! Grazie a chi ci haaccompagnato e a chi ha organizzato tutto.

    Giovanna

    RACCOLTA DI CASTAGNE

    Sabato mattina, 25 ottobre era una bellissima giornata autunnale, e noi (io Fabiana, Claudio Don Giovanni e i ragazzidel servizio civile: Sara Samantha Carlo e Enrico), siamo stati invitati dal Direttore a fare una passeggiata sui montipisani e a raccogliere le castagne. Abbiamo ammirato un bellissimo panorama, respirato aria buona e raccolto ben 17kg di castagne !! Le castagne raccolte serviranno per fare le caldarroste mercoled pomeriggio. Abbiamo camminatoper circa due ore e mezzo tra andata e ritorno, con una piccola sosta ristoratrice. E stata una bella mattinata disole a contatto con la natura e trascorsa in piacevole compagnia. Solo il giorno dopo alcuni di noi hanno accusato maldi gambe Non essendo abituati a camminare cos tanto e in montagna! Ma grazie a tutti di questa bella esperienza!

    Fabiana

    Il punto di contatto tra lesistenza

    umana e Dio lamore.

    (L. Tolstoj)

    06 Novembre: Mostra Modigliani

    12 Novembre: Uscita al mercato

    19 Novembre: Mostra Modigliani

    27 Novembre: Festa dei compleanni

    03 Dicembre: Uscita al mercato

    04 Dicembre: Uscita Ipercoop

    Navacchio

    12 Dicembre: Giro alle bancarelle

    18 Dicembre: Festa dei compleanni

    20 Dicembre: Auguri di Natale!4