Cosa resta della campagna 4

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“Cosa resta della campagna” Breve Storia della nascita di un quartiere Il “ Graspo d’Uva”

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Materiali percorso didattico Scuola Primaria "Mantegna" Spinea (VE) classe 4

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“Cosa resta della campagna”

Breve Storia della nascita di un quartiere

Il “ Graspo d’Uva”

Questo è lo stemma di Spinea.

Le spine dello stemma del Comune di Spinea ricordano che tanto tempo fa c’erano tante spine ,

infatti in alcuni luoghi ci sono ancora.

I quartieri di Spinea sono Nord-Ovest, Fornase, Crea, Fossa, Dante Fermi, Rosselli e Graspo d’uva.

Circa mille anni fa, tutta al fascia di terraferma che si estende alle spalle di Venezia era una pianura

abbandonata e inospitale, disseminata di stagni e vaste paludi attorno ai quali c’erano intrichi di

sterpaglia e macchie di piante spinose. Secondo lo storico Olivieri fu proprio questa distesa di rovi,

questo mare di spini in mezzo ai quali Spinea nacque, a darle il nome.

Questa è la carta del territorio del Comune di Spinea. Troviamo i quartieri?

Verbalizzazione effettuata aprile 2012 sullo stemma di Spinea

Dove avete visto questo stemma?

Marco : io l’ho visto al comune.

Lorenzo: sulla carta d’identità

Leonardo:sulla divisa dei carabinieri o vigili urbani

Martina: nei documenti

Jacopo: sulle lettere che manda il Comune e per terra davanti al

Comune

Ins. osserviamo lo stemma del Comune che cosa viene

rappresentato?

Riccardo : sopra lo scudo c’è una corona fatta di alloro

Edoardo: Infatti l’alloro nell’Antica Roma era un segno di potere e

vittoria

Matteo: sullo stemma ci sono tre cerchi di spine e fiori

Martina: la corona che c’è sopra sembra anche un castello, può

significare qualcosa della guerra

Jacopo: le spine che ci sono possono significare il nome di Spinea

Matteo: potrebbero essere le spine al plurale

Leo: Spinea significa quindi che è piena di spine

Riccardo: mia nonna mi raccontava che Spinea prima era piena di

spine

Chissà in quale parte di Spinea si trova?

? ?

Scuola Mantegna

Pizzeria all’Antico

graspo d’Uva

Campo da

basketCampo di

calcio

Via Roma

Campi coltivati

dietro la scuola

Quartiere Graspo

d’ Uva

Caccia al tesoroCaccia al tesoroCaccia al tesoroCaccia al tesoro !!! !!! !!! !!!

Se il tesoro volete trovare indovinelli e prove dovrete superare ….

Se siete pronti … ora è il momento di cominciare

Apri le orecchie, inizia a pensare come un segugio dovrai ogni indizio

fiutare.

Le cinque prove dei “graspi” blu e rossi

PRIMA PROVA

La prima prova è proprio drammatica

Ma non è una prova di matematica!!!

Dovete trovare 10 parole che cominciano per la lettera ERRE

Ma RINOCERONTE non vale, e neanche RINCORRE

SECONDA PROVA

Questa è la prova più divertente del mondo,

andate fuori , e fate un grande girotondo

e dopo che avete finito, adesso ve lo dico

Fatene ancora un altro, accanto a un’amica o a un amico

TERZA PROVA

La prova è questa: dovete inventare

Una filastrocca che dovrete recitare.

La filastrocca comincia in questo modo

(ma fate in fretta, lavorate sodo):

C’era una volta un gatto blu

Avanti, che aspettate, non avete niente da fare?

Ora la filastrocca dovete continuare.

QUARTA PROVA

La quarta prova richiede un talento particolare:

due barzellette dovrete raccontare

e se non le conoscete, le dovrete inventare!

Il più spiritoso la racconti a tutti

E senza fare le boccacce oppure i rutti

Deve far ridere tutti, ma proprio tutti

Solo a quel punto il prossimo biglietto si potrà consegnare

QUINTA PROVA

Questa secondo me è la prova più dura

Perché è la prova :.. della paura!

Se la caccia al tesoro volete proseguire

Adesso vi dico cosa dovete fare

State tutti in fila ordinata

E mettetevi buoni e fermi come dovreste essere a scuola.

Ognuno resti lì buono al suo posto

Il prossimo biglietto lo avrete se starete tutti zitti

Per almeno uno, anzi no, DUE minuti.

Gli otto indovinelli dei “Graspi Blu e Rossi”

1. Tutti pronti fuori dalla classe

in ordine e silenzio ora vi porrete

e cercate lì dove Leonardo

ogni lunedì or se ne va per prender

quel che serve per entrare � chissà dove?

2. Ecco forza adesso fuori dalla scuola

In fila da bravi scolari

nel parco ora si va,

l’altro indizio lo trovate

vicino a ciò che l’ora indica

con l’aiuto del sole.

3. Lungo la via davanti a voi proseguite

Osservate qua e là �

il prossimo indizio chissà dove vi guiderà

cerca bene e pensa che se la cucina voglio cambiare,

in quale negozio vai a cercare.

4. Dopo la corsa per la via Botticelli

il mio stomaco comincia a brontolare

e pensa un po’ dove in fretta dobbiamo andare?

Eh, mi raccomando prima di entrare

Cerca nello attrezzo che il terreno faceva rigirare.

E lì un mistero andremo a svelare �..

5. Eccovi qui spero silenziosi,

ma pur sempre curiosi

di comprendere quale segreto vi sarà svelato

e non solo di pranzare in compagnia

ma di ascoltare con attenzione

tutto quello che verrà raccontato.

Allora siam pronti?

E l’avventura continua �����

Giovedì 17 maggio alle ore 11:15 circa noi di classe IV elementare della scuola A.

Mantegna siamo andati a mangiare la pizza all’antico Graspo d’uva per un progetto

che stiamo facendo di storia locale con la maestra Ketty.Ci siamo messi in fila e la

maestra ci ha detto che iniziavamo con una caccia al tesoro per il quartiere. Il primo

indizio,leggendolo,ci ha spiegato che dovevamo andare in cucina,dovevamo cercare

vicino le chiavi della palestra e trovavamo il secondo indizio,poi leggendolo il

secondo indizio dovevamo recarci all’osservatorio stellare posto fuori dalla scuola,il

terzo indizio lo trovavamo in un angolino fuori del mobilificio “Casabella”e per finire

il quarto indizio lo trovavamo sul “giardinetto”del ristorante pizzeria all’antico

Graspo d’uva .

Un certo signor Claudio ci ha spiegato e ci ha fatto vedere degli attrezzi e delle

macchine usate nei vecchi tempi per la produzione di vino e la vendita dell’uva.

Sempre questo signor Claudio ci ha spiegato che un tempo nel nostro quartiere dove

adesso ci sono dei palazzi un tempo c’era una grande villa recintata da mura e il che

ci abitava era un veneziano,aveva due statue che attualmente si trovano in un museo a

Prato della valle in provincia di Padova . Ci ha anche detto che una signora di nome

Angela detta “Zanze”vendeva del vino e dell’uva e faceva assaggiare alla gente i suoi

prodotti .Dentro in pizzeria ci ha fatto vedere alcuni utensili molto belli che

abbellivano la pizzeria e che si usavano. Poi i padroni ci hanno preparato un grande

tavolo con degli stuzzichini e un aperitivo molto buono. Abbiamo mangiato una pizza

gustosissima e per finire abbiamo giocato al telefono senza fili. Come tocco finale ci

hanno offerto un prelibatissimo gelato alla panna poi siamo tornati a scuola per il

pomeriggio. Mi sono divertito molto.

Grazie ketty!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ecco Ecco la nostra classe IV alla scoperta delle tracce del passato

Primi

del 1900

Oggi

2012

sonorizzazione Sonorizzazione

Cosa potevano

vedere dal Graspo

d’Uva

Qualche anno fa è stato scritto un

libretto dove si racconta che nell’

antica osteria .....

Questa è la casa dove vive Edoardo osserviamo i cambiamenti che ci

sono stati nel corso degli anni e facciamogli un po’ di domande .

1. Quando è stata costruita questa casa?

2. C’erano altri edifici vicino?

3. Cosa c’era prima di questa costruzione?

4. Questo terreno è stato sempre vostro o lo avete

acquistato?

5. Chi ci viveva? Era per una sola famiglia?

6. Quali cambiamenti sono stati effettuati alla struttura

della casa?

7. Nei campi che cosa si coltivava e si coltiva oggi?

8. Tutti i componenti della famiglia lavoravano nei

campi?

9. Quali attività commerciali c’erano nel quartiere?

10. Alcune di esse sono ancora presenti?

11. Dove venivano festeggiate le ricorrenze importanti?

1)Questa casa è stata costruita nel 1918.

2)Vicino alla casa c’ erano pochissimi edifici la maggior parte erano campi. In una piccola

abitazione c’ era uno scopificio.

3)La nonna rosa ci ha raccontato che quando lei è arrivata al Graspo d’ Uva una parte della casa

c’era già.

4)Il terreno e la casa sono stati acquistati negli anni 40dalla famiglia Spolaor che prima viveva a

Spinea centro vicino alla villa del Maino.

5)Nella casa viveva tutta la famiglia e c’ erano otto stanze.

6)Nel corso degli anni è stata aggiunta la parte destra e il magazzino degli attrezzi è stato ampliato

alzandolo di un piano .

7)Nei campi si coltivava tanto granturco e poco fieno.

8)La maggior parte della famiglia lavorava nei campi .

9)Nel quartiere c’erano pochissime attività commerciali un signore che faceva scope e dei sarti.

10) Alcune di esse non ci sono più.

11)Le ricorrenze importanti si svolgevano all’ Antico Graspo d’ Uva.

Ecco

Ecco nonna Rosa

Una volta si mangiava quasi solo polenta, però non si poteva mangiare sempre,

perché aveva poche proteine. Siccome la polenta si mangiava quasi sempre e ne

producevano molta si sono inventati una canzone probabilmente per rallegrare i vari

momenti che portavano alla produzione del mais e poi della polenta. Nel nostro

quartiere i campi spesso erano dedicati alla coltivazione del mais.

Anche oggi nel campo dietro la nostra scuola viene coltivato il mais.

Un giorno siamo andati alla L.I.M. e abbiamo ascoltato questa canzone, poi il giorno

successivo la maestra Ketty ci ha dato la scheda con il testo e ci ha insegnato i gesti

e ci ha ripresi , mentre noi la cantavamo.

Infatti quella canzone faceva :

La bela polenta se pianta così,se pianta così, se pianta così. La bela polenta così.Cia

cia pum .Cia cia pum .Cia cia pum.Cia cia pum.

La bela polenta la cresce così, se pianta così, la cresce così. La bela polenta così. Cia

cia pum .Cia cia pum.Cia cia pum. Cia cia pum.

La bela polenta fiorisce così,la cresce così,se pianta così. La bela polenta così. Cia

cia pum.Cia cia pum .Cia cia pum .Cia cia pum.

La bela polenta sea taia così, fiorisce così, la cresce così, se pianta così. La bela

polenta così. Cia cia pum.cia cia pum. Cia cia pum. Cia cia pum.

Dalla mia scuola vedo ...

Le pannocchie stanno crescendo,

così ogni anno come accadeva un

tempo.

Nella nostre

passeggiate abbiamo

osservato le abitazioni

del nostro quartiere che

sembrano tutte molto

simili e dopo una breve

ricerca abbiamo trovato

dei documenti che ci

mostrano i progetti di

queste abitazioni che

caratterizzano il nostro

territorio. Molte sono

state ristrutturate

mantenendo la loro

forma originale.

Il quartiere negli ultimi anni

ha subito una nuova

urbanizzazione

infatti sono

state costruite nuove case

che non assomigliano per

niente a quelle del

passato. Ci sono molti

appartamenti e bifamiliari,

dove i giardini e soprattutto

l’orto non è più così

importante.

.

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