CORSO INTEGRATO DI IGIENE E MEDICINA DEL LAVORO … del Lavoro. Sannolo. Monitoraggio... · LIMITI...

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MONITORAGGIO AMBIENTALE ANNO ACCADEMICO 2013-2014 Medicina del Lavoro Nicola Sannolo Seconda Università degli Studi di Napoli CORSO INTEGRATO DI IGIENE E MEDICINA DEL LAVORO Lezioni di Medicina del Lavoro Scaricato da www.sunhope.it

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MONITORAGGIO AMBIENTALE

ANNO ACCADEMICO 2013-2014

Medicina del Lavoro

Nicola Sannolo

Seconda Università degli Studi di Napoli

CORSO INTEGRATO DI IGIENE E

MEDICINA DEL LAVORO

Lezioni di Medicina del Lavoro

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Medicina del Lavoro

Nicola Sannolo

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Rischio

Probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione. (D. Lgs. 81/2008 , Art. 2, l. S)

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Pericolo

Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni.

(D. Lgs 81/2008, Art.2, l. R)

Fattori di Pericolo/Fattori di Rischio

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RISCHIO

PROBABILITÀ PERICOLO

Esposizione Suscettibilità

o Attivazione metabolica

o Meccanismi di riparo

o Fattori ormonali

o Stato immunitario

o Tossicologia sperimentale

o Studi epidemiologici

o Prove di mutagenicità

o Analisi struttura/attività

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Valutare i rischi

La valutazione dei rischi

• è preliminare all’inizio di una nuova attività

• nel caso di presenza di più agenti, deve

tenere conto degli effetti di combinazione

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Approccio Metodologico

Individuare i pericoli / fattori di pericolo / fattori di rischio

Identificare gli esposti ai fattori di rischio

Valutare i rischi

Adottare le soluzioni per eliminare o ridurre i rischi:

- tecniche;

- organizzative;

- procedurali;

- comportamentali.

Adottare misure di protezione dei lavoratori

Informare e formare i lavoratori

Prevenire e accertare danni alla salute

Tutela della salute sul lavoro

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Valutazione dell’entità del rischio

Valutazione qualitativa/semiquantitativa Valutaz. Preliminare semplificata:

(D.Lgs.81/08, 106/09 e s.m.i)

• Liste di controllo

• Algoritmi

Valutazione quantitativa

Valutazione dell’esposizione:

• Misure di M. A.

• Misure di M. B. Scaricato da www.sunhope.it

Rischio

Gravità (pericolosità intrinseca

dell’agente di rischio)

Durata dell’esposizione

Livello di esposizione

Entità dell’esposizione

Regione Piemonte-Assessorato alla Sanità

Gruppo di Lavoro “Rischio Chimico”

Metodo valutativo standardizzato per: • Valutazione Semplificata (stima del rischio anche

in assenza di dati ambientali e/o biologici); • Valutazione Quantitativa (misure ambientali e/o

biologiche)

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MovaRisCh Il rischio R per le valutazioni del rischio derivanti

dall'esposizione ad agenti chimici pericolosi è il prodotto:

R = P x E

P Indice di pericolosità intrinseca di una sostanza o di una

miscela (identificato con le frasi o indicazioni di pericolo H)

E livello di esposizione dei soggetti nella specifica attività lavorativa

.

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MovaRisCh

È possibile calcolare un rischio R per esposizione:

• inalatoria • cutanea

Gli intervalli di variazione di R sono:

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• cumulativa

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VALUTAZIONE QUALITATIVA

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VALUTAZIONE QUANTITATIVA

ESPOSIZIONE AGLI AGENTI

DI RISCHIO

DOSE

ESTERNA DOSE

INTERNA

Valori limite

di soglia (TLV)

Indici biologici

di esposizione (IBE)

Monitoraggio Ambientale Monitoraggio Biologico

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MONITORAGGIO AMBIENTALE

Controllo continuo o periodico e sistematico

dell’ambiente di lavoro attraverso

l’identificazione e la quantificazione dei fattori

di rischio di natura chimica e fisica in esso

presenti al fine di rilevare sia una situazione

d’inquinamento dell’ambiente stesso che una

condizione di esposizione personale

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TLV - ACGIH

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VALORI LIMITE UNIONE EUROPEA

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LIMITI DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE ACGIH

Concentrazioni delle sostanze aerodisperse

alle quali si ritiene che la maggior parte dei

lavoratori possa rimanere esposta

ripetutamente, giorno dopo giorno, senza

effetti nocivi per la salute.

TLV (Threshold Limit Value)

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TEMPO

TWA

TLV-TWA (Time Weighted Average)

Concentrazione media ponderata nel tempo su una

giornata lavorativa di 8 ore e su 40 ore lavorative

settimanali

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Concentrazione alla quale i lavoratori possono essere esposti per breve periodo di tempo, purché il TLV-TWA giornaliero non venga superato. Esposizioni al valore STEL non devono protrarsi per oltre 15 minuti e non devono ripetersi per più di 4 volte al giorno.

90’ 150’ 165’ 240’ 0 15’ 75’ 225’

CONC. TLV-STEL

TWA

TLV-STEL (Short Term Exposure Limit)

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Concentrazione che non deve essere superata nemmeno per un brevissimo periodo di tempo

TEMPO

CONC.

TWA

CEILING

TLV-C (Ceiling)

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TLV - ACGIH

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VALORI LIMITE UNIONE EUROPEA

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FASI DEL CONTROLLO

Confronto con i valori limite di riferimento

Prelevamento dei campioni di aria

Decisioni

Analisi del loro contenuto

Elaborazione e valutazione dei dati raccolti

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ESPOSIZIONE

PERSONALE

CAMPIONAMENTI DI ARIA

NELLA ZONA RESPIRATORIA

DEL LAVORATORE

INQUINAMENTO CONNESSO

ALLA LAVORAZIONE

CAMPIONATORI D'AREA

CAMPIONAMENTI NELLE ZONE CENTRALI

DEI LOCALI DI LAVORO

E IN VICINANZA DELLE

SORGENTI DI INQUINAMENTO

INDICAZIONI SULLA DISTRIBUZIONE

DEGLI INQUINANTI

MAPPA SPAZIALE ED

EVOLUZIONE TEMPORALE

DELL'INQUINAMENTO

SCOPO M.A.

VALUTARE L'ESPOSIZIONE

CAMPIONATORI PERSONALI

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CAMPIONAMENTO

PERSONALE

CAMPIONAMENTO

ATTIVO

Aspirazione di un volume

d’aria attraverso il sistema di

campionamento

Supporto adsorbente

(campionamento per

diffusione)

CAMPIONAMENTO

PASSIVO

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CAMPIONAMENTO

ATTIVO

AERODISPERSI

(GAS, VAPORI) POLVERI

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CAMPIONAMENTO ATTIVO DI AGENTI CHIMICI

AERODISPERSI

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MONITORAGGIO BIOLOGICO

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VALUTAZIONE QUANTITATIVA

ESPOSIZIONE AGLI AGENTI

DI RISCHIO

DOSE

INTERNA

DOSE

ESTERNA

Valori limite

di soglia (TLV)

Indici biologici

di esposizione (IBE)

Monitoraggio Ambientale Monitoraggio Biologico

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Fig. - Campi di applicazione del monitoraggio biologico

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MONITORAGGIO BIOLOGICO

Misura degli agenti tossici o dei loro

metaboliti nei tessuti, secreti, escreti, aria

espirata o in ogni combinazione di questi, allo

scopo di valutare l'esposizione ed il rischio per

la salute in rapporto ad appropriati

riferimenti (indicatori biologici)

Valutazione della dose interna e degli eventuali

effetti biologici precoci

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ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI

Deterministici

EFFETTI

Stocastici/Probabilistici

Tossici industriali

Es. Piombo, Toluene

Tossicologia occupazionale tradizionale Epidemiologia Molecolare

Mutageni,cancerogeni,

teratogeni

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Indicatori Biologici

(biological markers/ biomarkers)

Parametro che indica un evento di natura biochimica,

funzionale o strutturale

sostanza chimica

suo metabolita

alterazione reversibile (o irreversibile)

provocata dalla sostanza chimica

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Matrici biologiche

urina

sangue

aria espirata

altri campioni biologici (capelli, unghia)

USO PRATICO DEGLI NDICATORI BIOLOGICI

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Indicatori Biologici

Indicatori di Effetto consentono di valutare effetti precoci e reversibili

che si manifestano a livello dell’organo critico

INDICATORI DI DOSE Rappresentati dalla sostanza tal quale o dai suoi metaboliti;

consentono di valutare l'entità dell'esposizione alla sostanza

presente nell’ambiente di lavoro

INDICATORI DI ESPOSIZIONE

Concentrazione dell'indicatore correlabile alla quantità

di sostanza presente nel posto di lavoro

INDICATORI DI ACCUMULO

Misurano la concentrazione di un tossico accumulata

nell’organismo

INDICATORI DI DOSE VERA

Permettono di misurare, della sostanza assorbita,

la frazione biologicamente attiva

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Indicatore:

• E’ espressione del rischio

• Consente una prevenzione diretta degli effetti sulla salute

E’ nota la relazione tra esposizione e dose interna

Indicatore:

• Esprime correttamente l’esposizione dell’individuo

• Non offre informazioni sul rischio per la salute

E’ nota la relazione tra dose interna ed effetti

(relazioni dose-effetto e dose-risposta

RUOLO DEGLI INDICATORI BIOLOGICI NELLA

VALUTAZIONE DEL RISCHIO

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L’ACGIH indica per ciascuna sostanza

l’indicatore biologico da ricercare

il campione da prelevare

il periodo di prelievo ed i valori di riferimento

INDICATORI BIOLOGICI DI ESPOSIZIONE

(IBE) - ACGIH

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ESCREZIONE

tempo di emivita biologica inferiore a 5 ore

RAPIDA

CAMPIONAMENTO A FINE TURNO LAVORATIVO

LENTA

tempo di emivita biologica superiore a 5 ore

CAMPIONAMENTO A FINE SETTIMANA LAVORATIVA

INDICATORI BIOLOGICI DI ESPOSIZIONE

(IBE) - ACGIH

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Le notazioni riportano informazioni addizionali per gli

IBE

Notazione B

indicatore biologico da background

Notazione NS

indicatore biologico non specifico

Notazione SQ

interpretazione semiquantitativa della misura dell’indicatore

INDICI BIOLOGICI DI ESPOSIZIONE

(IBE) ACGIH

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ACGIH 2010

Indicatori biologici di esposizione adottati (n°47 )

Sostanza CAS Indicatori Biologici Periodo

Prelievo

IBE Notazioni

Benzene (71-43-2) Acido S-Fenil mercapturico nelle urine

Ac. T,t-muconico nelle urine

Fine turno

Fine turno

25 g/g creat

500 g/g creat

B

B

Clorobenzene (108-90-7) 4-clorocatecolo totale nelle urine

P-clorofenolo totale nelle urine

f.t.f.s.l.

f.t.f.s.l.

100 mg/g creat

20 mg/g creat

NS

NS

n-Esano (110-54-3) 2,5 esandione nelle urine

f.t.f.s.l. 0,4 mg/l --

Metil isobutil chetone (108-10-1) Metil isobutil chetone nelle urine

Fine turno

1 mg/l --

Nitrobenzene (98-95-3) P-nitrofenolo totale nelle urine

Metemoglobina nel sangue

f t.f.s.l.

Fine turno

5 mg/g creat

1,5% di Hb

NS

B,NS,SQ

Percloroetilene (127-18-4) Percloroetilene nell’aria di fine esp.

Percloroetilene nel sangue

p.t.

p.t.

3 ppm

0,5 mg/l

--

--

Stirene (100-42-5) Ac. Mandelico + Ac. Fenilglioss. nelle urine

Stirene nel sangue venoso

Fine turno

Fine turno

400 mg/g creat

0,2 mg/l

NS

SQ

Toluene (108-88-3) Toluene nel sangue

Toluene nelle urine

O-cresolo nelle urine

p.u.t.s.l.

Fine turno

Fine turno

0,02 mg/l

0,03 mg/l

0,3 mg/g

--

--

B

Xileni (13307) (grado tecnico) Acido metilippurico nelle urine

Fine turno 1,5 g/g creat --

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Scelta dell’Indicatore in funzione di

Tossicocinetica e Tossicodinamica dell’agente

Conoscenza relazioni dose-effetto e dose- risposta

Disponibilità di tecniche analitiche affidabili

Non invasività del campionamento

USO PRATICO DEGLI INDICATORI BIOLOGICI

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Stato fisiologico e di salute del

lavoratore

Sorgenti di esposizione

Condizioni ambientali

Abitudini di vita

Periodo di prelievo

VARIABILI CHE INFLUENZANO

IL MONITORAGGIO BIOLOGICO

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Indicatori di

alterazioni

morfologiche e/o

funzionali dovute

all’interazione

cellula-genotossico

Mutazioni

Amplificazione

genica

Traslocazioni

Delezioni

Addotti DNA

Addotti proteici

Dosimetria

molecolare

Indicatori di

Dose

Interna

M.B.

SUSCETTIBILITA’ INDIVIDUALE

SUSCETTIBILITA‘

INDIVIDUALE

Esposizione

Indicatori di

eventi molecolari

dovuti

all’interazione

cellula-citotossico

Mutazioni SCE

Micronuclei Oncogeni ras

HPRT, HLA

Effetti

Biologici

Precoci

Assorbimento e

trasformazione

metabolica

Interazione

con molecole

bersaglio

Alterato rapporto

struttura/funzione

M

A

L

A

T

T

I

A

Indicatori di

Dose

Esterna

M.A.

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SUSCETTIBILITA’ INDIVIDUALE

Soggetti (o gruppi di soggetti) che lavorano in identiche condizioni di esposizione possono manifestare una variabilità anche marcata nella intensità (o nella frequenza) degli effetti corrispondenti ad un particolare livello di esposizione. Ci sono individui che presentano effetti avversi già a bassi livelli di esposizione, quando la maggior parte della popolazione indagata non presenta tali effetti. Questi soggetti possono essere definiti come ipersuscettibili.

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SUSCETTIBILITA’ INDIVIDUALE

I dati riportati negli studi di

monitoraggio biologico confermano

l’ampia variabilità interindividuale

negli indicatori biologici misurati a

parità di esposizione.

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FATTORI CHE CONTRIBUISCONO

ALLA VARIABILITA’

NELLA RISPOSTA ALL’ESPOSIZIONE

FATTORI DI

SUSCETTIBILITA’

GENETICA

FATTORI DI

SUSCETTIBILITA’

ACQUISITA

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FATTORI DI SUSCETTIBILITA’ GENETICA

Sesso

Razza

Modificazioni in geni che controllano

l’attivazione metabolica o la

detossificazione di una sostanza, in geni

che controllano la riparazione del DNA o

dei danni cellulari, in geni coinvolti nella

predisposizione ad una specifica malattia.

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FATTORI DI SUSCETTIBILITA’ GENETICA

Mutazioni

rare

Polimorfismi

genetici

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Dieta

Stato di salute

Stato socio-economico

Età

FATTORI DI SUSCETTIBILITA’ ACQUISITA

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Nell’ambito del monitoraggio biologico i

fattori di suscettibilità genetica e/o

acquisita possono essere utilizzati quali

indicatori biologici di suscettibilità per

descrivere, spiegare e/o misurare la

variabilità osservata negli indicatori

biologici.

INDICATORI BIOLOGICI DI

SUSCETTIBILITA’

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APPLICAZIONI DEGLI INDICATORI BIOLOGICI

DI SUSCETTIBILITA’

•una corretta interpretazione della variabilità degli

indicatori biologici di esposizione o di effetto

•una comprensione dei meccanismi biochimici e

molecolari alla base di modificazioni biologiche che

possono o precedere una manifestazione clinica

•una stima del rischio mirata al singolo individuo o su

sottogruppi di soggetti ipersuscettibili

Gli indicatori biologici di suscettibilità possono fornire

un importante contributo per:

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