Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico...

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Guida per la progettazione dei piani attuativi 1 Cheti Pira Dipartimento Ingegneria di Ingegneria civile, ambientale e architettura Università degli Studi di Cagliari Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014

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Guida per la progettazione dei piani attuativi

1

Cheti Pira

Dipartimento Ingegneria di Ingegneria

civile, ambientale e architettura

Università degli Studi di Cagliari

Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014

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Sommario

2

Oggetto dell’esercitazione

Materiale necessario

Procedimento

Elaborati da produrre

Scelta delle tipologie edilizie

FAQ

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Oggetto dell’esercitazione

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Oggetto dell’ esercitazione

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Il Comune oggetto di questa esercitazione sarà

CAGLIARI

INDICI da rispettare

VINCOLI da tenere in considerazione

REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO DI PIANO ATTUATIVO, COSTITUITO DA ELABORATI GRAFICI E SCRITTI, SU UN’AREA DI INTERVENTO COORDINATO (ZONA IC) O SU UN’AREA PER NUOVI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI, ARTIGIANALI E COMMERCIALI (ZONE D) DELLA QUALE SI HANNO:

CONTESTO ESISTENTE da esaminare

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Materiale necessario

5

Materiale necessario

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- Norme tecniche di attuazione, regolamento edilizio e relazioni generali.

- Cartografia dei Quadri Normativi (Zonizzazioni e delimitazione delle

unità cartografiche

- L 122/89 per il dimensionamento dei parcheggi privato

- D.A. 22 dicembre 1983 n. 2266/U (Decreto Floris)

- Carta Tecnica Regionale (CTR) (Planimetria di Cagliari)

Materiale necessario

- Contenuti del CD fornito dal docente:

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Piano urbanistico comunale di Cagliari_parti necessarie

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* norme generali (Titolo I);

* suddivisione del territorio comunale in zone omogenee (Titolo II);

* prescrizioni specifiche per gli ambiti territoriali di trasformazione - Quadri

Normativi (Titolo III);

* Regolamento Edilizio (RE).

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Zona omogenea di studio_ La zona di intervento coordinato

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INTERVENTO COORDINATO (ART. 7 NTA PUC)

L‘ intervento coordinato costituisce la procedura prevista per la pianificazione

attuativa di quegli ambiti nei quali il PUC riconosce la necessità di integrare diverse

funzioni, la cui trasformazione richiede la progettazione unitaria degli interventi e

la loro esecuzione coordinata e programmata.

In tali ambiti le funzioni urbanistiche tipiche delle zone residenziali, di

quelle per servizi generali e per attività ricreative sono integrate tra loro e

l'edificazione è subordinata alla redazione di apposito piano attuativo il quale, con

riferimento agli interventi previsti, ai soggetti proponenti ed alla natura dei

finanziamenti, riassume in sé integrandoli, finalità e contenuti tipici di

differenti piani urbanistici di cui all'art. 6.

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Zona omogenea di studio_ Le zone D

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10

Come iniziare????????????

Pro

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Procedimento dell’esercitazione

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Studio dei riferimenti normativi indicati a lezione (PUC,

Regolamento edilizio, Decreto Floris)

1 PASSO

Capire l’inquadramento normativo all’interno del PUC

della zona da analizzare

2 PASSO

Capire l’inquadramento territoriale della zona da

analizzare

3 PASSO

Primi calcoli dimensionali 4 PASSO

Costruzione del progetto 5 PASSO

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L’AREA DI STUDIO ha il riferimento cartografico a un determinato Quadro Normativo e a una determinata Unità cartografica a cui corrisponderà una certa scheda normativa

Procedimento dell’esercitazione

Nel CD che vi verrà fornito dovete:

1. andare nella cartella “Quadri normativi” e individuare tra i file della sottocartella “zonizzazione” il quadro normativo con zona IC di interesse.

2. andare nella sottocartella “Con delimitazione delle unità cartografiche” e vedere l’unità cartografica corrispondente.

3. Andare a vedere i riferimenti normativi per quel quadro normativo e quell’unità cartografica

Capire l’inquadramento normativo all’interno del PUC della zona da

analizzare

2 PASSO

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Procedimento dell’esercitazione

Esempio di individuazione della cartografia di una zona IC all’interno del Della zonizzazione del PUC

Capire l’inquadramento normativo all’interno del PUC della zona da

analizzare

2 PASSO

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Procedimento dell’esercitazione

Esempio di stralcio di normativa di zona IC

Capire l’inquadramento normativo all’interno del PUC della zona da

analizzare

2 PASSO

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Procedimento dell’esercitazione

Somma delle aree da destinare a verde attrezzato e delle aree di verde

privato inedificabile superficie complessiva di intervento

(art. 38 NTA del PUC)

Capire l’inquadramento normativo all’interno del PUC della zona da

analizzare

2 PASSO

E’

essenziale

una lettura

attenta della

normativa

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Procedimento dell’esercitazione

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Superficie fondiaria, viabilità e aree per standard (art. 7 NTA)

A seconda dell’area su cui si deve intervenire, sarà necessario progettare una

superficie a standard di dimensione ben più alta del valore minimo indicato dalla

normativa; questo per rendere il quartiere più vivibile e con maggiori servizi per

il cittadino.

Capire l’inquadramento normativo all’interno del PUC della zona da

analizzare

2 PASSO

E’

essenziale

una lettura

attenta della

normativa

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Prima di qualsiasi decisione progettuale è necessario definire i parametri dimensionali dell’intervento

utilizzando i vincoli prescritti dalla normativa.

Calcolo della Volumetria massima realizzabile

1. Determinare SC

2. Volumetria massima realizzabile = SCx Indice di edificabilità territoriale

. Nota bene: In questo esempio la volumetria massima realizzabile deve essere realizzata tutta nella

zona C ma in altri casi occorre ripartirla tra le zone omogenee a seconda dell’indicazione della

normativa.

Procedimento dell’esercitazione

Primi calcoli dimensionali 3 PASSO

Esempio

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Calcolo delle cessioni

Ripartizione delle superfici

N.B. Il valore mq/ab delle cessioni è un un valore minimo da realizzare!!

Procedimento dell’esercitazione

Primi calcoli dimensionali 3 PASSO

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Le Cessioni si definiscono come quantità di spazi, all’interno delle zone omogenee, da

destinare ad attrezzature di carattere collettivo o ricreativo pubblico.

Procedimento dell’esercitazione

Il Decreto Floris all’art. 6 definisce i rapporti massimi fra gli spazi destinati agli

insediamenti residenziali e gli spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde

pubblico o a parcheggio.

In particolare dovrà essere assicurata, per le zone C, per ogni abitante insediato o da

insediare una dotazione minima per spazi pubblici (S) riservati a aree per l'istruzione (S1:

asili nido, scuole materne e scuole d'obbligo); aree per attrezzature di interesse comune

(S2: religiose, culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative, per pubblici servizi );

aree per spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente

utilizzabili per tali impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade (S3); aree per

parcheggi pubblici (S4).

Primi calcoli dimensionali 3 PASSO

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In riferimento alle zone IC dell’esercitazione (salvo diversa indicazione nella normativa di

riferimento)

Procedimento dell’esercitazione

Cessioni Zona C = abitanti x 25 mq

N.b. Potranno essere ripartite seguendo la ripartizione data dal Floris.

Non sempre è obbligatoria la realizzazione di tutte le categorie di

servizi

N.b. Non si chiede di “progettare” sulle Cessioni, ma deve essere chiara

la proposta del lottizzante al Comune sia attraverso la planimetria che in

relazione!!!!!!

Per il calcolo del numero di abitati insediabili è necessario fare riferimento

al Floris (art. 4)

Primi calcoli dimensionali 3 PASSO

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Il numero degli abitanti presumibilmente insediabili è dedotto assumendo, salvo diversa

dimostrazione in sede di strumento urbanistico comunale, il parametro di 100 mc ad

abitante.

Abitanti = Volumetria massima realizzabile/100

Primi calcoli per il dimensionamento del piano

Primi calcoli dimensionali 3 PASSO

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I Rapporti tra gli spazi destinati agli insediamenti produttivi e gli spazi pubblici

destinati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi sono disciplinati dal

Floris all’articolo 8.

Primi calcoli per il dimensionamento del piano

Nei nuovi insediamenti di carattere commerciale e direzionale, nelle zone

omogenee C, D e G, a 100 mq di superficie lorda di pavimento di edifici

previsti deve corrispondere la quantità minima di 80 mq di spazio pubblico

o ad uso pubblico, escluse le sedi viarie, di cui almeno la metà destinata a

parcheggi

Primi calcoli dimensionali 3 PASSO

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Secondo l’articolo 4 del Floris il parametro 100 mc ad abitante viene così ripartito:

- 70 mc per la residenza;

- 20 mc per servizi strettamente connessi con la residenza o per opere di

urbanizzazione secondaria di iniziativa privata, quali: negozi di prima necessità, studi

professionali, bar e tavole calde;

- 10 mc per servizi pubblici.

Ripartire la volumetria in zona C

Nota bene: Si devono realizzare le tipologie edilizie per entrambi i punti!!!

Primi calcoli per il dimensionamento del piano

Primi calcoli dimensionali 3 PASSO

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Superficie fondiaria minima = Volumetria massima realizzabile/Indice

fondiario dato dalla normativa

Determinare la Sstr attraverso la progettazione approssimativa di una

VIABILITÀ ipotetica iniziale e verificare che le quantità di superficie e volume

richieste siano rispettate; se la verifica torna si può procedere con la

progettazione, altrimenti conviene ipotizzare un’altra viabilità.

N.b. Non si può scendere al di sotto del valore della superficie fondiaria

minima.

Uso il parametro della superfice fondiaria minima come parametro di

riferimento per dimensionare la Sstr . Può servire anche per determinare

un valore massimo per le cessioni.

Indicazioni sulla costruzione delle Tavole e sui calcoli

Primi calcoli dimensionali 3 PASSO

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Verifica dei dati di progetto

La Superficie fondiaria (Sf) per definizione è pari alla Superficie territoriale (St) al netto della superficie

delle strade (Sstr) e delle cessioni.

Sf PA= St – Sstr – Cessioni N.B. Vanno inseriti nel calcolo

i valori progettuali !!!!!!

Procedimento dell’esercitazione

Volumetria max realizzabile>= Volumertria PA

Superficie fondiaria PA >= Superficie fondiaria minima

Costruzione del progetto 5 PASSO

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Elaborati da produrre

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TAVOLA 3: planimetria dello stato di fatto dell’area in scala 1:500 dove devono essere

specificati eventuali vincoli la cui area è sottoposta.

TAVOLA 4: planimetria di zonizzazione funzionale di progetto in scala 1:1000.

TAVOLA 5: Planimetria di lottizzazione in scala 1:1000

TAVOLA 6: Planimetria in scala 1:1000 delle reti (idrica, fognaria e di illuminazione pubblica).

TAVOLA 7: Abaco delle tipologie edilizie

TAVOLA 8 : Profilo/i longitudinale/i in scala 1:500 lungo le principali direttrici stradali.

Elaborati grafici da presentare

TAVOLA 1: Inquadramento carta aerofotogrammetrica è in scala 1:2000.

TAVOLA 2: Inquadramento PUC in scala1:2000.

RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA dove venga spiegato nei minimi dettagli il

progetto, sia motivandone le soluzioni prescelte sia riportando i calcoli effettuati.

TAVOLA 9: Sezione stradale in scala 1:20.

TAVOLA 10: Assonometria o prospettiva dell’area di studio.

Le Tavole 9 e 10 non sono obbligatorie

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2 - riportare tutto sulla tavola in una scala

appropriata scalando il disegno con

autocad (es 1:500)

1 - delimitare il perimetro dell’area

sulla CTR che i viene assegnata

3 - riportare tutto sulla tavola delle foto

da diversi punti di vista, che attestino lo

fatto di fatto dell’area

4 – controllare nella normativa se,

nell’area insistono dei vincoli

Esempio tavole

Elaborati da produrre

TAV.3 Planimertiz dello stato di fatto dell’area

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TAV.3 Esempio organizzazione Planimetria dello stato di

fatto dell’area

Disegno in dwg con

perimetrazione dell’area

oggetto di intervento

INTESTAZION

E

LEGENDA

TABELLA CON

VINCOLI

PRINCIPALI

SCHEDA

NORMA

Elaborati da produrre

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TAV.4 Planimetria di zonizzazione funzionale di progetto

In questa tavola si decidono a grandi linee dove collocare le varie “funzioni” nel lotto di progetto: il residenziale

( e eventuali altre destinazioni d’uso se richieste), i servizi pubblici...etc…

In questa tavola deve essere presente una tabella dove si evidenzia di aver verificato i dati

dimensionali

In particolare in questa tabella devono essere indicati:

- Indice territoriale massimo consentito dal P.U.C.

- Volumetria massima consentita dal P.U.C.

- Volumetria prevista dal P.A.

- Indice territoriale e indice fondiario previsto dal P.A..

- Rispondenza dei parametri urbanistici del P.A. a quelli della normativa dell’unità cartografica in

esame.

- Rapporto di copertura previsto dal P.A..

- Destinazione d’uso delle diverse zone previste dal P.A.

- Aree cedute e loro destinazione d’uso.

- Aree delle strade pubbliche.

Elaborati da produrre

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DOPO AVER PERCORSO I PRIMI 4 PASSI è possibile pensare a una prima bozza di

zonizzazione, suddividendo l’area di studio nelle diverse funzioni individuate.

In definitiva si tratta di localizzare sul territorio, in relazione alle superfici minime o massime

individuate, le seguenti funzioni:

• Superficie pubblica destinata ad altri servizi

• Viabilità pubblica

• Superficie fondiaria destinata alle “funzioni ammesse” indicate nella norma (residenziale,

servizi connessi)

• Superficie pubblica destinata ai parcheggi pubblici

• Superficie pubblica destinata al verde

Elaborati da produrre

TAV.4 Planimetria di zonizzazione funzionale di progetto

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Nella sua forma definitiva la tavola 4 conterrà anche

una legenda, una tabella dimensionale del progetto

con le indicazioni riportare nella slide 33

Elaborati da produrre

TAV.4 Planimetria di zonizzazione funzionale di progetto

Il disegno dovrà essere indicativo e dovrà

rappresentare le destinazioni d’uso dei vari lotti

in cui si è deciso di suddividere l’area di progetto.

Tale operazione si può effettuare attribuendo un

colore (o un tipo di grafica particolare) per ogni

destinazione d’uso, in modo che sia chiaro il

riferimento e corredare tutto con una legenda.

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Nel progettare la viabilità bisogna garantire le condizioni di accessibilità e di sicurezza (consentire

quindi sempre l’accesso alla viabilità principale e creare una viabilità secondaria).

Nella progettazione dei lotti residenziali cercare sempre di utilizzare dimensioni ben precise e

forme il più possibile regolari (evitare quindi forme strane con angoli acuti o lotti stretti e lunghi).

Nella localizzazione dei parcheggi pubblici tenere presente tutti i criteri di accessibilità (calcolare

sempre che ci siano le distanze adatte ad entrare e uscire da uno stallo) e tenere sempre in considerazione la

vicinanza con i servizi.

Le funzioni ammesse indicate nella a norma devono essere tutte realizzate

NOTA BENE

Le aree destinate a verde NON devono essere di risulta, ossia occupare parti che per la loro

dimensione risultano altrimenti non utilizzabili

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I principali elementi di una strada (piattaforma stradale, margine esterno, fascia di percorrenza,

di rispetto sono definiti dal D.M. 5 novembre 2001, n. 6792, “Norme funzionali e geometriche per la

costruzione di strade “. Tale Decreto definisce le regole compositive per l’organizzazione della sezione

stradale, dando delle indicazioni progettuali minime, che il progettista è tenuto a rispettare adattandole alle

situazioni contingenti.

Il Decreto 1444/68, all’articolo 9 definisce le distanze minime dei fabbricati dal ciglio stradale

all’interno dei centri urbani:

- strade di larghezza inferiore a 7 m.l.: 5 m.l. per lato;

NOTA BENE

- strade di larghezza compresa tra 7 e 15 m.l.: 7,50 m.l. per lato;

- strade di larghezza superiore a 15 m.l.: 10 m.l. per lato.

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Nei parcheggi esterni un elemento importante è rappresentato dall’arredo verde. E’ fondamentale la

scelta delle essenze arboree sia per assicurare la schermatura delle automobili, il filtraggio delle emissioni

inquinanti e il riparo delle radiazioni nei mesi estivi , sia per dare ai luoghi un aspetto gradevole , elemento

non meno importante del primo.

NOTA BENE

La tavola sarà predisposta nella sua forma definitiva solo dopo aver verificato tutti i dati e le

localizzazioni anche avvalendosi della tavola successiva (si consiglia di predisporre la versione finale

delle tavole solo dopo aver svolto in forma di bozza tutti gli elaborati richiesti).

I parcheggi pertinenziali (PRIVATI) possono essere realizzati anche all’interno dei lotti

residenziali e perfino nella forma di garage privati anche seminterrati (Verificare le indicazioni del

Regolamento edilizio). Per le nuove costruzioni a destinazione residenziale, generalmente vengono garantiti min.2

spazi di sosta delle dimensioni di ml. 2,50x5,00 per ogni unità immobiliare individuata, fatta eccezione per gli appartamenti

<45 mq, per i quali è sufficiente l’individuazione di 1 posto auto.”

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In questa tavola si decidono a grandi linee dove collocare le varie “funzioni” nel lotto di progetto: il residenziale ( e eventuali altre destinazioni d’uso se richieste), i servizi pubblici...etc…

Lotto per lotto si definisce la sistemazione planimetrica e si assegna un numero; si riporta una tabella in cui, lotto per lotto, si indica: area, tipologia edilizia, rapporto di copertura, indice fondiario, e distacco dai confini.

Indicazioni sulla costruzione delle Tavole e sui calcoli

TAV.5 Planimetria di lottizzazione

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Elaborati da produrre

Esempio lottizzazione

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Elaborati da produrre

Esempio lottizzazione

Esempio lottizzazione

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L’impianto di fognatura (acque bianche e nere) deve prevedere un sistema di

smaltimento in grado di canalizzare separatamente le acque bianche da quelle nere.

Esempio tavole

TAV.6 Planimetrie delle reti

L’impianto acque bianche serve a canalizzare , raccogliere e smaltire il complesso delle acque

reflue meteoriche provenienti da tutte le aree aperte (strade, coperture cortili etc) oppore

provenienti da falde idriche sotterranee.

La rete urbana acque bianche deve prevedere

- I collettori di scarico, che raccordano alla base le pluviali (che raccolgono le acque

provenienti dalle grondaie) convergendo verso il punto di smaltimento della rete urbana acque

bianche .

- I pozzetti, fondamentali per le operazioni di ispezione e di mantenimento dell’impianto di

fognatura (generalmente sono disposti a una distanza di 30-50 metri a ogni cambio di

direzione).

Esempio tavola della rete acque bianche

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Un impianto di scarico delle acque nere si articola in:

L’impianto di fognatura acque nere serve a canalizzare, raccogliere e smaltire il

complesso delle acque di rifiuto, cioè quelle usate per le varie attività dell’uomo

provenienti da insediamenti civili e produttivi.

Esempio tavole

TAV.6 Planimetrie delle reti

- Collettori di scarico, che convogliano l’acque proveniente dalla colonne di scarico ai

pozzetti.

- I Pozzetti ( a seconda della funzione: di ispezione, di salto, di incrocio, di sollevamento,

caditoie)

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Esempio tavole

Esempio tavola della rete acque bianche

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Esempio tavole

Esempio tavola della rete acque nere

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PIANTE DEI DIVERSI LIVELLI

2 PROSPETTI SIGNIFICATIVI

2 SEZIONI SIGNIFICATIVE

Sono obbligatorie almeno 2 tipologie edilizie diverse di cui almeno una sia residenziale. Se si sviluppa

all’interno del progetto più tipologie edilizie differenti non è necessario svilupparle tutte.

Le piante e le sezioni devono essere debitamente quotate.

TAV.7 Tipologie edilizie

Indicazioni sulla costruzione delle Tavole e sui calcoli

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A seguire un link che può risultare utili per la costruzione delle tipologie edilizie

TAV.7 Tipologie edilizie

Indicazioni sulla costruzione delle Tavole e sui calcoli

http://www.alfredoneri.com/legislazione_scale.htm

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Esempio

Assonometria o

prospettiva dell’area di

studio

TAVOLA 10

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Esempio tavole

TAVOLA 10

Esempio

Assonometria o

prospettiva dell’area di

studio

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Deve essere descritto a parole ciò che con i disegni è stato rappresentato, motivando le scelte

progettuali effettuate e indicando tutte le norme tecniche di cui si è tenuto conto e spiegando tutti

i vari calcoli che si sono dovuti effettuare verificando il rispetto con le norme e gli standard di

partenza.

- Presupposti del progetto

- Soluzioni prescelte

- Indicazione delle principali disposizioni (norme tecniche) da seguire nella realizzazione

dell’intervento

- Spiegazione sintetica del procedimento seguito per il calcolo dei volumi e delle superfici

- Scelte progettuali di disposizione degli edifici all’interno del lotto

- Verifica degli standard

- Eventuali accorgimenti adoperati per ovviare ai vincoli imposti

dalla scheda norma.

In particolare deve essere presente:

Esempio tavole

Relazione tecnico illustrativa

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Scelta delle tipologie edilizie

55

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Scelta delle tipologie edilizie

Con i dati calcolati con il dimensionamento (Volumi superfici e altezze massime) è possibile determinare:

La TIPOLOGIA EDILIZIA decidendo se sfruttare l’altezza massima

Le tipologie consigliate sono case in linea, case a schiera, blocco, villetta unifamiliare perché gli indici di fabbricabilità fondiaria indicati dalla norma, sono generalmente bassi e fanno quindi riferimento a tali tipologie.

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Ai fini del rispetto degli indici edilizi, non dovrà essere presa in

considerazione la volumetria dei locali posti sotto il livello del terreno e sopra la

quota di gronda.

Ai fini del rispetto degli indici edilizi, non dovranno essere presi in

considerazione eventuali balconi, loggiati o rientranze del perimetro dell’edificio,

se essi saranno inferiori a 1.50 ml

Lo scopo del progettista è quello di riuscire a sfruttare al meglio tutta la volumetria

possibile da realizzare. Purtroppo questo non sempre è fattibile, l’importante è non avere

uno scarto troppo grande. A questo punto è bene ricontrollare le tipologie edilizie

utilizzate.

Per il calcolo del volume prendere le indicazioni del Regolamento Edilizio. (

Per il dimensionamento dei vani scala sia condominiali che privati consultare le

indicazioni del Regolamento Edilizio e i link consigliati per la realizzazione delle

Tipologie edilizie.

Scelta delle tipologie edilizie

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Per edilizia non economica e popolare si deve considerare che:

- per nuclei familiari di 1-2 persone è necessario un appartamento da 50 mq a 70

mq;

- per nuclei familiari di 3-4 persone è necessario un appartamento da 70 mq a

120 mq.

La distanza dei fabbricati deve rispettare le seguenti misure (salvo disposizioni

più specifiche interne alla propria norma):

- dai confini del lotto d ≥ 5 ml

- dagli altri edifici d≥10 ml (inderogabile)

Scelta delle tipologie edilizie

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Anche per questa tavola è necessario tenere in considerazioni le prescrizioni del Regolamento Edilizio vigente

del comune ( vedi Capi I e XI del Regolamento edilizio di Cagliari) e le eventuali leggi nazionali.

- camere da letto singole > 9 mq

- camere da letto doppie o matrimoniali > 14 mq

- soggiorno > 14 mq

- bagno > 4 mq

- finestre di superficie > a 1/8 della superficie utile della stanza

SUPERFICI MINIME

- camere, soggiorni, cucine > 2,70 m

- servizi igienici, corridoio, disimpegni > 2,40 m

ALTEZZE

NORME IGIENICHE - i servizi igienici debbono aprirsi su disimpegni o corridoi e soprattutto non

possono aprirsi su soggiorni o cucine

- il secondo bagno può essere annesso alla camera da letto

- almeno un servizio igienico deve essere dotato di finestra, di vasca da bagno o

doccia e di bidet

Indicazioni sulla progettazione delle tipologie edilizie

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F.A.Q.

60

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F.A.Q. (1)

DOMANDA: Come si calcola l’ Hmax di un edificio (Salvo diverse indicazioni del Regolamento edilizio):

• Nel caso di coperture a falda tra la quota del

marciapiede (h max 15 cm. rispetto al piano di

campagna) e la quota corrispondente

all’intersezione tra l’intradosso del piano di

copertura con il muro esterno del fronte.

• Nel caso di coperture piane calpestabili

(terrazze) tra la quota del marciapiede e la quota

corrispondente all’estradosso del solaio di

copertura dell’ultimo piano

Possono superare l’altezza max solo i volumi tecnici

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F.A.Q. (2)

La CTR non è perfettamente uguale alla cartografia colorata in jpg allegata alla scheda norma. Questo perché la ctr è di alcuni

anni fa e non è aggiornata con tutte le nuove edificazioni degli ultimi anni.

La ctr in autocad serve solo come punto di partenza, come disegno di base sul quale lavorare: dovrà essere “ripulita”

di tutti i simboli e scritte non necessari e dovrà essere aggiornata da voi disegnandovi l’eventuale nuova viabilità e/o

edificazione a contorno del vostro lotto. Come profilo del lotto va tenuto in considerazione quello della ctr in autocad.

IMPORTANTE: anche se il vostro lotto è “libero” è comunque

fortemente vincolato da tutto ciò che c’è intorno:

• la viabilità esistente che porta al lotto o che lo circonda deve essere mantenuta e

collegata con la viabilità che farete voi di progetto.

• gli edifici esistenti al di fuori del lotto devono essere considerati nella vostra

progettazione: ad esempio non progettare una strada che va a finire dentro una casa!

• i servizi pubblici già esistenti nelle vicinanze non devono essere ripetuti: ad esempio se

intorno al vostro lotto c’è già un parco grande è inutile fare un altro grande parco verde

nel vostro progetto ma dovrete pensare a qualche servizio pubblico alternativo.

DOMANDA: Come devono essere utilizzate e interpretate le cartografie che vengono fornite per il progetto?

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F.A.Q. (3)

Per calcolare la quantità di parcheggi pubblici:

si calcolano 2,5 mq/ab: una volta calcolati i mq minimi necessari di parcheggio e progettata l’area a

parcheggio si vede indicativamente quanti posti auto ne risultano.

Per calcolare i parcheggi pertinenziali (privati delle residenze e delle altre attività):

per le residenze si realizza minimo 1 mq di parcheggio per ogni 10 mc di volume costruito. Inoltre si

verifichi che comunque vi siano 2 posti auto per ogni alloggio residenziale realizzato (secondo il

regolamento edilizio del comune di Vecchiano)

per gli edifici con destinazione diversa dal residenziale (es. commerciale) si prevede un’area a parcheggio

pari a 0.8mq di parcheggio ogni metro quadro di superficie calpestabile.

Un posto auto ha una dimensione pari a 2,5m x 5m = 12,5mq ma si considera la dimensione di un posto

auto pari a 25mq perché è compreso anche lo spazio ulteriore per effettuare la manovra. Tale spazio è pari

alla dimensione di un altro stallo.

Quando si parla di superficie da destinare a parcheggio si comprende

l’area di manovra e di accesso al parcheggio stesso e non la sola somma

dei singoli stalli (a meno che esso non sia lungo la strada) 6m

Per uno stallo verticale rispetto alla strada si deve considerare uno spazio

di manovra pari almeno a 6 m.

DOMANDA: Come si calcolano i parcheggi pubblici e i parcheggi pertinenziali?

Pero’ ogni altra indicazione sulle dimensioni di strade, parcheggi e

marciapiedi, consultare il DM del 5 novembre 2001: “norme funzionali

e geometriche per la costruzione delle strade”