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Modalità di sviluppo dei piani attuativi e dei relativi formulari: Linee guida Napoli, 18 gennaio 2008 www.europalavoro.pattiformativi.it www.europalavoro.pattiformativi.it

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Modalità di sviluppo dei piani attuativi e dei relativi formulari:Linee guida

Napoli, 18 gennaio 2008

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Contenuti del documento

Principi generali• il piano attuativo• Il timing dell’attività• rimodulazioni dell’attività• i tempi di sviluppo del PFL• finanziamento e fideiussioni del piano • possibilità di non presentare fideiussioni per l’attività

formativaL’assistenza tecnica• Il calendario degli incontri individuali

Il piano attuativo• step logici di sviluppo• la struttura

L’intervento formativo: • la struttura

Riferimenti dell’assistenza tecnica

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Principi generali: il piano attuativo

Il piano attuativo ha la funzione di stabilizzare in termini esecutivi la progettazione delle attività del PFLAl di là delle modifiche introdotte nel piano attuativo, comunque nel rispetto delle regole di seguito descritte, non saranno ammesse ulteriori modifiche alla progettualità del Patto se non negli ambiti dei meccanismi di revoca, parziale o totale, dei finanziamenti previsti dall’art. 9 dell’Avviso di sperimentazione dei PFLResta fermo il principio che eventuali modifiche in diminuzione agli indicatori quantitativi, che hanno determinato l’inserimento nella graduatoria possono produrre una modifica della posizione in graduatoria e la rimodulazione delle attività di project management e monitoraggio

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Principi generali: Il timing dell’attività

Il piano attuativo deve essere consegnato agli uffici regionali competenti entro 30 giorni dalla stipula dell’atto di concessione per la predisposizione dei piani attuativi dei PFL• Tale termine è perentorio per i Patti con copertura finanziaria ai

sensi della Delibera 2276 del 21/12/2007• Per gli altri Patti il termine può essere considerato ordinatorio

La stipula dell’atto deve obbligatoriamente avvenire entro 20 giorni dalla pubblicazione della suddetta deliberaI soggetti promotori che hanno già costituito il raggruppamento temporaneo possono, dopo l’emanazione del D.D. di adozione dei formulari e dell’atto di concessione per la redazione del piano attuativo, procedere alla stipula di questo ultimoCosì come previsto dall’art 5 dell’Avviso:• Entro 30 giorni dalla presentazione la Regione valuta il piano

attuativo (il termine è interrotto in caso di richiesta di integrazioni)• In caso di esito negativo è possibile reiterare la procedura

(presentazione ⇒ valutazione) per una sola volta

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Principi generali: rimodulazioni dell’attività

In fase di elaborazione del piano attuativo non è ammissibile• l’inserimento di imprese/enti o interventi che non siano stati previsti

nelle liste di priorità o di scorrimento delle proposte progettuali• la sostituzione di imprese/enti inserite nella lista di priorità con

quelle inserire nella lista di scorrimento salvo in caso di:o Rinuncia formale delle imprese/enti beneficiari dell’interventoo Modificazione in diminuzione degli importi dell’attività formativa a

seguito di rimodulazione degli interventi

Nei casi suddetti la modifica della lista di priorità degli interventi deve rispettare il criterio di omogeneità della tipologia formativa (FI ⇒ FI; FC ⇒ FC; IS ⇒ IS)In caso di rimodulazione in diminuzione del valore finanziario del Patto, fermo restando gli importi della IS, dovranno essere rimodulati sia gli importi del project management (15%), sia quelli del monitoraggio (4%)

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Principi generali: rimodulazioni dell’attività - segue

Nel caso in cui le imprese abbiano proceduto all’assunzione di soggetti con profili in ingresso coerenti con quelli previsti dagli interventi di FI proposti sul PFL, le stesse possono attivare percorsi di FC in luogo, anche parziale, di quelli di FI.Tale possibilità, da concordare con l’amministrazione regionale, èconsentita a condizione che• Le assunzioni siano avvenute successivamente all’emanazione del

D.D. n. 139 del 4 ottobre 2007 (B.U.R.C. n. 55 del 22 ottobre 2007);• La assunzioni siano avvenute coerentemente con le forme previste dal

PFL• I percorsi formativi abbiano:

o Durata non superiore alle 200 ore;o Un parametro ora/allievo con un ribasso, in termini assoluti, almeno pari a

quello proposto per gli interventi di FI che vanno a sostituire;o Un cofinanziamento non inferiore a quanto disposto dall’art. 7 dell’Avviso

• Il numero complessivo di assunti non sia inferiore a quanto annunciato nella proposta di PFL

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Principi generali: rimodulazioni dell’attività - segue

In questi casi:• Ai fini degli obblighi di assunzione, l’intervento in FC è considerato

come parte dell’intervento di FI;• Ai fini del calcolo del Project Management e del Monitoraggio

l’eventuale variazione finanziaria è ininfluente

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Principi generali: i tempi di sviluppo del PFL

Nella pianificazione delle attività formative si deve considerare che:• L’avvio delle attività deve avvenire entro 30 giorni della stipula

dell’atto di concessione relativo alla stessa attività;

• Il termine per la conclusione dell’attività formativa è il 31/12/2008;

• Il termine per la conclusione della rendicontazione è il 29/02/2008.

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Principi generali: finanziamento e fideiussioni del piano

L’attività di predisposizione del piano attuativo è disciplinata come attività di servizi finanziata dal FSE di cui al punto 11.2 del Manuale di gestione dell’FSE (2006) della Regione CampaniaAlla richiesta delle erogazioni, il Soggetto Promotore, salvo i casi di esenzione previsti dalla normativa, è tenuto a presentare cauzione sotto forma di polizza fideiussoria per un valore pari al 10% dell’importo del servizio.

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Principi generali: possibilità di non presentare fideiussioni per l’attività formativa

Le imprese che, non richiedono anticipazioni, potranno non presentare polizza fideiussioria e provvederanno a rendicontare i diversi SAL agli STAP territorialmente competenti; questi ultimientro 90 gg dal completamento della documentazione di spesa provvederanno a disporre gli atti per la liquidazione delle spese riconosciute

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L’assistenza tecnica

L’assistenza tecnica offerta dal progetto Focus si articola nel modo seguente:• Incontro collettivo con i 25 Patti ammissibili a finanziamento e per i

quali è stato disposto il finanziamento dell’attività di elaborazione del piano attuativo

• Incontri individuali di avvio dell’attività con i 25 Patti• Incontri individuali con i singoli Patti, su appuntamento e previa

anticipazione delle questioni oggetto dell’incontro (2 volte a settimana);

• Sistematizzazione delle risposte ai quesiti discussi negli incontri individuali in FAQ

Si ribadisce che l’assistenza tecnica• supporta i soli soggetti promotori/soggetti incaricati

dell’elaborazione del piano attuativo (PM)• fornisce indicazioni di metodo e non di merito

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Il calendario degli incontri individuali

PFL Area Nolana 21/01/2008 12,00-14,00

PFL Soc. Informazione e conoscenza Prov.NA ICT 23/01/2008 12,00-14,00

PFL Ter.Ma.Res 24/01/2008 11,00-13,00

PFL Polo Orafo 24/01/2008 9,00-11,00

PFL Tras.Formazione 24/01/2008 14,00-16,00

PFL Distribuzione FormAZIONE 24/01/2008 16,00-18,00

PFL Terra di Lavoro 28/01/2008 14,00-16,00

PFL Tradizione Arte Bianca e Panificazione Campana 28/01/2008 9,00-11,00

PFL Filiera Turistica del Cilento 28/01/2008 11,00-13,00

PFL Filiera Agricola Agroalimentare 28/01/2008 16,00-18,00

PFL Sistema Moda CE 30/01/2008 9,00-11,00

PFL Ruralia 30/01/2008 11,00-13,00

PFL Turismo Provincia di Salerno 30/01/2008 14,00-16,00

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Il calendario degli incontri individuali - segue

PFL Logistica e Trasporti 31/01/2008 9,00-11,00

PFL O.A.S.I. 31/01/2008 11,00-13,00

PFL Arzano, Acerra, Pomigliano 31/01/2008 16,00-18,00

PFL Filiera Bufalina 31/01/2008 14,00-16,00

PFL C.u.o.r.e BN 05/02/2008 9,00-11,00

PFL Valle del Sarno 05/02/2008 11,00-13,00PFL Industriando 05/02/2008 16,00-18,00PFL W.HO.W 05/02/2008 14,00-16,00

PFL Amalfitano-Sorrentino 06/02/2008 11,00-13,00

PFL Filiera Aerospaziale 07/02/2008 9,30-11,30

PFL Produzione, Logistica, Trasporti e Distribuzione 08/02/2008 9,00-11,00

PFL Sviluppo del Territorio Prov. Bn 08/02/2008 11,00-13,00

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Il piano attuativo: step logici di sviluppo

1. Sviluppo progettazione esecutiva singoli interventi2. Verifica progettazione esecutiva singoli interventi da parte del

soggetto proponente3. Elaborazione piano attuativo

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Il piano attuativo: la struttura

Struttura del piano attuativo• Sezione I – Dati identificativi del Patto Formativo Locale

o A. Denominazione del patto formativo localeo B. Soggetto promotore capofilao C. Altri soggetti promotori

• Sezione II – Analisi del fabbisogno formativo degli interventi inseriti nella lista di priorità e nella lista di scorrimento e identificazione dei profili di competenza

o A. Profili professionali degli interventi per l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro delle imprese inserite nella lista di priorità

o B. Profili professionali da riqualificare/ rafforzare attraverso formazione continua delle imprese inserite nella lista di priorità

o C. Profili professionali da formare per raggiungere obiettivi generali di accrescimento del capitale umano e di riduzione delle cause di svantaggio sociale delle imprese/enti inseriti nella lista di priorità

o D. Riepilogo dei profili professionali inseriti nella lista di prioritào E. Profili professionali degli interventi per l’inserimento o il reinserimento nel

mercato del lavoro delle imprese inserite nella lista di scorrimentoo F. Profili professionali da riqualificare/ rafforzare attraverso formazione continua

delle imprese inserite nella lista di scorrimentoo G. Profili professionali da formare per raggiungere obiettivi generali di

accrescimento del capitale umano e di riduzione delle cause di svantaggio sociale delle imprese/enti inseriti nella lista di scorrimento

o H. Riepilogo dei profili professionali inseriti nella lista di scorrimento

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Il piano attuativo: la struttura - segue

•Numero di interventi:•Numero di edizioni:

Numero di interventi totali per l’inserimento previsti dal pfl

•Numero di interventi:•Numero di edizioni:

Numero di interventi previsti per il profilo

•...•...•...

Imprese della lista di priorità che richiedono il profilo

Ambiti di utilizzo del profilo

Livello di ingresso atteso dei discenti in termini di titolo di studi e indicazione delle competenze di base necessarie per l’accesso all’attività formativa

Competenze trasversali (Min 500-Max 1000)�Competenze tecnico professionali

Competenze professionali del profilo

Contesto organizzativo del profilo

Livello Professionale

Denominazione Profilo

Denominazione Famiglia Professionale

a. Profili professionali degli interventi per l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro delle imprese inserite nella lista di priorità

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Il piano attuativo: la struttura - segue

Denominazione Profilo Livello Professionale Numero imprese della lista di priorità che richiedono il profilo

Numero di interventi in lista di priorità previsti per il profilo

Numero di edizioni in lista di priorità previsti per il profilo

Numero di interventi totali in lista di priorità previsti dal pfl

Numero di discenti degli interventi n lista di priorità previsti per il profilo

Tipologia di intervento formativo (IS/ FI /FO)

% di copertura del profilo sul totale degli interventi in lista di priorità

% di copertura del profilo sul totale dei discenti in lista di priorità

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Il piano attuativo: la struttura - segue

• Sezione III – Identificazione degli eventuali profili di competenza coerenti con il sistema delle qualifiche professionali di cui all’art. 6 dell’avviso

• Sezione IV - Progettazione esecutiva degli interventi formativi (+ allegati per i singoli interventi formativi)

o A. Riepilogo finanziario del Pattoo B. Riepilogo dei dati delle imprese inserite nella lista di priorità ed in

quella di scorrimentoo C. Conferma dei dati che hanno contribuito a formare la graduatoria

• Sezione V – Cronoprogramma complessivo degli interventi formativi inseriti in lista di priorità

• Sezione VI - Declinazione operativa dell’analisi swot• Sezione VII – Riepilogo idee progetto per investimenti produttivi e di

R&S delle imprese del PFL• Sezione VIII – Vision del patto formativo locale

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L’intervento formativo: la struttura

Sezione 1 – Dati identificativi dell’intervento formativo Sezione 2 - Dichiarazione sostitutiva di notorieta’ del soggetto proponenteSezione 3 – Dichiarazione sostitutiva del soggetto attuatoreSezione 4: Presentazione del soggetto proponente• Tabella 1 - Anagrafica del soggetto proponente• Tabella 2 – Profilo storico, aree di attività, obiettivi strategici,

posizionamento e organizzazione del soggetto proponente• Tabella 3 - Dati economico-finanziari del soggetto proponente • Tabella 4 - Attività formativa già implementata dal soggetto

proponenteSezione 4 bis - Presentazione dell’ATI/ATS soggetto proponenteSezione 5 - Presentazione del soggetto attuatore• Tabella 1 - Anagrafica del soggetto attuatore• Tabella 2 - Referenze tecnico – professionali del soggetto attuatore

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L’intervento formativo: la struttura - segue

Sezione 6 - Caratteristiche dell’intervento formativo• Tabella 1 - Obiettivi generali dell’intervento e impatto atteso occupazionale, strategico,

operativo ed economico• Tabella 2 - Connessioni con lo sviluppo di politiche per le pari opportunità e modalità

operative di attuazione nell’intervento• Tabella 3 - Connessioni con lo sviluppo della società dell’informazione• Tabella 4 - Eventuali integrazioni con le politiche per lo sviluppo locale• Tabella 5 – Obbligo occupazionale• Tabella 6 - Caratteristiche dei destinatari• Tabella 7 - Descrizione della figura professionale • Tabella 8 - Modalità di selezione dei discenti• Tabella 9 - Strumenti e materiale didattico da utilizzare• Tabella 10 - Articolazione dell’intervento formativo • Tabella 11 - sede dell’intervento formativo• Tabella 12 - Programma dettagliato dell’intervento formativo• Tabella 13 - Articolazione della work esperience• Tabella 14 - Descrizione dei contenuti della w.e.• Tabella 15 - Programma aziendale della w.e. per mensilità• Tabella 16 - Elenco docenti• Tabella 17 - Preventivo di spesa• Tabella 18 - Modalità di copertura• Tabella 19 - Piano finanziario dell’intervento• Tabella 20 - Sistemi di monitoraggio e verifica dei risultati• Tabella 21 - Cronogramma complessivo dell’intervento formativo• Tabella 22 - Cronogramma della singola edizione corsuale

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L’intervento formativo: la struttura - segue

Sezione 7 – Regime agevolativo: opzione presceltaSezione 8 – Scheda investimenti produttivi

• Tabella 1 – Anagrafica del soggetto richiedente• Tabella 2 - Obiettivi dell’intervento• Tabella 3 - Impatto atteso dall’intervento in termini strategici e produttivi• Tabella 4 - Tipologia di iniziativa• Tabella 5 - Tempi di realizzazione• Tabella 6 - Disponibilità dell’immobile in cui sarà realizzato l’investimento• Tabella 7 - Sintesi investimenti per voce di spesa• Tabella 8 - Piano di copertura dell’ investimento

Sezione 9 – Scheda investimenti in R&S• Tabella 1 - Titolo del programma• Tabella 2 - Oggetto dell’iniziativa• Tabella 3 - Stato dell’arte e della tecnologia• Tabella 4 - Obiettivi (in termini qualitativi e quantitativi)• Tabella 5 - Problematiche da esaminare e da risolvere e/o migliorare• Tabella 6 - Attività da sviluppare e difficoltà tecniche di realizzazione• Tabella 7 - Articolazione del programma• Tabella 8 - Riepilogo finanziario

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Riferimenti dell’assistenza tecnica

Contatti• Ivo Allegro• Imma Belmare• Giuseppe Ciardi• Irene Kosagowsky

Tel 081.7966464 – 081.7966450

E-mail : [email protected]