Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica...

34
I livelli di piano 1 Cheti Pira Dipartimento Ingegneria di Ingegneria civile, ambientale e architettura Università degli Studi di Cagliari Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014

Transcript of Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica...

Page 1: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

I livelli di piano

1

Cheti Pira

Dipartimento Ingegneria di Ingegneria

civile, ambientale e architettura

Università degli Studi di Cagliari

Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014

Page 2: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

2

La Legge dello Stato individua una gerarchia di strumenti di pianificazione, sulla base dell’organo che li pone in essere ma anche sulla base del contenuto. Sotto il profilo delle competenze degli enti preposti possiamo individuare tre livelli principali di pianificazione: - Livello regionale - Livello provinciale - Livello comunale

Premessa

Page 3: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

3

Strumenti e livelli della pianificazione regionale secondo la Legge

regionale n. 45 del 1989

Page 4: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

4

Strumenti e livelli della pianificazione regionale secondo la Legge

regionale n. 45 del 1989

Art. 4 - Ambiti di competenza degli strumenti

La Regione, le Province, i Comuni singoli o associati e le Comunità montane , esercitano, negli ambiti delle rispettive competenze definiti dalla presente Legge, le funzioni relative alla pianificazione urbanistica concernenti la disciplina dell'uso del territorio e di salvaguardia ambientale. .

Page 5: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

5

Strumenti e livelli della pianificazione regionale secondo la Legge

regionale n. 45 del 1989

Art. 4 - Ambiti di competenza degli strumenti

In particolare:

-la Regione con le direttive e i vincoli e con gli schemi di assetto territoriale disciplina l'uso del territorio e detta norme per la predisposizione dei piani urbanistici delle Province, delle Comunità montane e dei Comuni singoli o associati;

con il Piano paesaggistico regionale individua le zone di particolare pregio urbanistico e ambientale e ne detta le norme d'uso; .

Page 6: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

6

Strumenti e livelli della pianificazione regionale secondo la Legge

regionale n. 45 del 1989

Art. 4 - Ambiti di competenza degli strumenti

- la Provincia, con il piano urbanistico provinciale esteso all'intero territorio o diviso in più ambiti sempre compresi nella circoscrizione amministrativa, assicura, la coerenza degli interventi alle direttive e vincoli regionali e al Piano paesaggistico regionale;

- la Comunità montana, in coerenza con la pianificazione regionale e con il piano urbanistico provinciale, può redigere un piano urbanistico di cui all'articolo 7 della Legge 3 dicembre 1971, n. 1102; .

Page 7: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

7

Strumenti e livelli della pianificazione regionale secondo la Legge

regionale n. 45 del 1989

Art. 4 - Ambiti di competenza degli strumenti

-il Comune, con il piano urbanistico comunale o intercomunale, assicura la equilibrata espansione dei centri abitati in coerenza con le direttive e i vincoli regionali;

-in conformità alle previsioni del piano urbanistico provinciale regola l'uso del territorio agricolo e delle parti destinate allo sviluppo turistico e produttivo industriale - artigianale,

- detta norme per il recupero e l'uso del patrimonio edilizio esistente, per una adeguata dotazione di servizi sociali e di carattere infrastrutturale del territorio comunale. .

Page 8: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

Livello regionale

8

Page 9: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

9

La 1150/42 , all’art. 5, individua nel Piano territoriale di coordinamento (PTC) , lo come strumento per orientare e coordinare l’attività urbanistica ed edilizia per determinate porzioni di territorio.

Il livello regionale secondo la normativa nazionale

La Legge dava la facoltà al Ministero dei Lavori Pubblici per la predisposizione di tali piani per

determinate porzioni di territorio dello Stato. Con il D.P.R. n.8 del 1978 tale competenza è

passata alle Regioni.

Page 10: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

10

Il PTC secondo la 1150 Individua :

Il livello regionale secondo la normativa nazionale

Le zone da riservare a speciali destinazioni ed a quelle soggette a

speciali vincoli o limitazioni di Legge;

La rete delle principali linee di comunicazione stradali, ferroviarie,

elettriche, navigabili esistenti e in programma.

Le località da scegliere come sedi di nuovi nuclei edilizi od

impianti di particolare natura ed importanza;

La norma attribuisce a questi piani, prevalentemente

contenuti di politica socio economica che indirizza le linee di

sviluppo dei territori interessati e solo indirettamente

assumono connotazioni localizzative

Generalmente le elaborazioni grafiche non superano le scale di

1:25.000

Page 11: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

11

Art. 5 - Direttive e vincoli regionali, schemi di assetto territoriale.

Il livello regionale secondo la normativa regionale

Allo scopo di orientare e coordinare l'attività urbanistica, la Regione emana direttive per la formazione, l'adeguamento, la gestione degli strumenti urbanistici. Le direttive stabiliscono criteri e modalità per il dimensionamento dei piani di cui all'articolo 4. Le direttive inoltre prevedono: i limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza tra i fabbricati nonché i rapporti massimi tra spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico e a parcheggi da osservarsi all'atto della formazione degli strumenti di pianificazione urbanistica. La Regione stabilisce, in riferimento a determinate zone del territorio, particolari e specifici vincoli urbanistici necessari al conseguimento di obiettivi in materia di difesa del suolo, conservazione, tutela ed utilizzazione delle risorse naturali, ambientali e culturali, di localizzazione di infrastrutture, attrezzature e servizi di interesse generale.

Page 12: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

12

Art. 5 - Direttive e vincoli regionali, schemi di assetto territoriale.

Il livello regionale secondo la normativa regionale

E’ facoltà della Regione di dotarsi di uno o più schemi di assetto territoriale come espressione coordinata delle direttive e dei vincoli, per settori di intervento e per determinate zone del territorio regionale. Gli schemi di assetto territoriale potranno prevedere, tra l'altro: la determinazione del fabbisogno obiettivo; la rete delle principali linee di comunicazione di interesse regionale; i criteri per la scelta delle aree da destinare ad insediamenti residenziali produttivi, artigianali, commerciali e turistici o da tutelare sotto il profilo paesaggistico e ambientale.

Le direttive, i vincoli regionali e gli schemi di assetto territoriale sono approvati dal Consiglio regionale previa deliberazione della Giunta regionale e sono resi esecutivi con decreto del Presidente della Giunta regionale. .

Page 13: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

Livello Provinciale

13

Page 14: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

14

Il livello della pianificazione provinciale è stato introdotto con la Legge 142/90.

Il livello provinciale_Secondo la normativa regionale

La Legge urbanistica regionale n.45/89 definisce all’articolo 16:

Il Piano urbanistico provinciale, redatto anche per settori di intervento, nel rispetto della pianificazione regionale, individua specifiche normative di coordinamento con riferimento ad ambiti territoriali omogenei:

- per l'uso del territorio agricolo e costiero;

- per la salvaguardia attiva dei beni ambientali e culturali;

- per l'individuazione e regolamentazione dell'uso delle zone destinate ad attività produttive industriali, artigianali e commerciali di interesse sovracomunale;

- per le attività ed i servizi che per norma regionale necessitano di coordinamento sovracomunale;

- per la viabilità di interesse provinciale;

- per le procedure relative alla determinazione della compatibilità ambientale dei progetti che prevedono trasformazioni del territorio.

La pianificazione provinciale è subordinata agli atti della pianificazione regionale e non corso in assenza di essi.

Page 15: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

15

L'articolo 20 del 267/2000, Testo Unico Enti locali, prevede per la Provincia l'obbligo della predisposizione ed adozione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Tale Piano deve determinare gli indirizzi generali dell'assetto del territorio provinciale ed indicare in particolare:

Il livello provinciale_ Secondo la normativa nazionale

a) le diverse destinazioni del territorio in relazione alla prevalente vocazione delle sue parti;

b) la localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione;

c) le linee di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulico-forestale ed in genere per il consolidamento del suolo e la regimazione delle acque;

d) le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali.

Con il D.Lgs. 267/2000 è stata così affermata la vocazione ambientalistica del piano territoriale di coordinamento, attraverso il conferimento al piano provinciale, di spiccate caratteristiche di piano delle compatibilità ambientali.

Page 16: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

16

Il livello provinciale

L’art. 17 della Legge urbanistica regionale n. 45/89 per la procedura di approvazione

del piano urbanistico provinciale prevede :

Il piano urbanistico provinciale è adottato dal Consiglio provinciale

Il piano è depositato presso la segreteria della provincia ed in quella dei Comuni

interessati per un periodo di 30 giorni. Dell'avvenuto deposito è data notizia mediante

avviso pubblico all'Albo della Provincia ed in quello di ogni suo Comune, nonché

mediante avviso sui maggiori quotidiani dell'Isola.

Durante il periodo di deposito chiunque può prendere visione del piano. Nei 30 giorni

successivi i Comuni, le Comunità montane, le organizzazioni sociali e sindacali, i cittadini

possono presentare osservazioni alla Provincia.

Il Consiglio provinciale, accolte o respinte le osservazioni presentate, con motivato

parere, delibera l'approvazione del piano.

La deliberazione di approvazione è sottoposta al controllo di legittimità di cui al

successivo articolo 30.

Il piano urbanistico provinciale entra in vigore il giorno della pubblicazione della delibera

di approvazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna.

Page 17: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

17

Il livello provinciale

L’art. 18 della Legge urbanistica regionale n. 45/89 per - Piano Urbanistico della

Comunità Montana.

Le Comunità montane, in armonia e nel rispetto del Piano paesaggistico regionale, delle

direttive e dei vincoli di cui all'articolo 5 e della pianificazione provinciale, possono dotarsi

dei piani di cui alla Legge 3 dicembre 1971, n. 1102.

I piani di cui al comma precedente seguono le modalità di formazione, pubblicazione

ed approvazione dettate per i piani urbanistici provinciali; a tal fine le funzioni del

consiglio provinciale sono esercitate dal consiglio della Comunità montana.

Il controllo sulla legittimità delle deliberazioni della Comunità montana in materia

urbanistica è esercitato ai sensi dell'articolo 30.

Le Comunità Montane sono Enti territoriali che trovano i loro fondamenti legislativi

nel Decreto del Presidente della Repubblica n. 987 del 10/06/1955. Il D.Lgs. 267/2000

“Testo Unico degli Enti locali” definisce le

Comunità Montane come Unioni dei Comuni, enti locali (come tali aventi

personalità giuridica) costituiti tra comuni montani e parzialmente

montani, anche appartenenti a province diverse, per la valorizzazione

delle zone montane per l’esercizio di funzioni proprie, di funzioni

conferite e per l’esercizio associato delle funzioni comunali.

Page 18: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

La Provincia può essere un ambito appropriato per la pianificazione di area vasta??????

18

I limiti della pianificazione provinciale

A 23 anni dall’istituzione del livello di

pianificazione provinciale possiamo

parlare di un insuccesso

generalizzato della pianificazione

provinciale, caratterizzata oggi da

una certa precarietà istituzionale.

La Provincia, secondo la L. 142/90, il D.lgs. 267/2000, i principi di sussidiarietà e adeguatezza

dell’azione amministrativa, è l’istituzione più prossima a quella comunale, atta a cogliere l’ampia

gamma e gli effetti dei fenomeni territoriali.

La Provincia trova spazio nel sistema di pianificazione come “ente intermedio” cui è assegnato il delicato

compito di connessione e “cerniera” tra il livello regionale (a cui è attribuita, dalla Legge, la competenza

di governo del territorio) e il livello locale (caratterizzato da un’ormai consolidata tradizione

pianificatoria).

La pianificazione di area vasta è, in molti paesi europei, la scala delle scelte strategiche e lo stesso

piano strutturale, di origine anglosassone, che ha dato avvio a riforme urbanistiche di molte Regioni

italiane, è un piano di area vasta, relativo ai territori delle contee o di più distretti. Inoltre, le politiche

dell’Unione Europea focalizzano l’attenzione sull’urgenza di mettere i territori (e non già le singole

municipalità) in condizione di affrontare adeguatamente le sfide a livello mondiale.

Page 19: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

19

I limiti della pianificazione provinciale

In alcune Regioni italiane, la legislazione vigente assegna alle Province il

compito di predisporre un quadro conoscitivo del proprio territorio, che

diventa riferimento utile e necessario per l’elaborazione dei piani

strutturali (dove previsti) comunali, i quali potranno integrarlo e

approfondirlo solo nel caso in cui risulti indispensabile per la definizione

di specifiche previsioni del piano.

Nelle varie esperienze di pianificazione territoriale, le Province, in linea generale, non

hanno avuto alcun sostegno dalla Regioni, che nella pratica e anche nei più recenti

provvedimenti amministrativi hanno confermato il loro centralismo.

Page 20: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

Livello Comunale

20

Page 21: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

21

Livello Comunale

Gli strumenti urbanistici comunali di carattere generale sono il piano

regolatore generale e il programma di fabbricazione.

.

Anche se sottordinati ai piani regionali, essi costituiscono gli strumenti per

eccellenza della pianificazione urbanistica, ormai ricchi di storia e

caratterizzati da esperienze di gestione e di attuazione delle politiche

locali.

La presenza di uno strumento esclude l’altro, nel senso che il programma

di fabbricazione e il piano regolatore generale sono strumenti

alternativi, più limitato il primo più completo e generale il secondo.

Page 22: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

22

Livello Comunale

.

I Comuni hanno facoltà di dotarsi di un piano regolatore generale.

Per i Comuni di particolare importanza tale facoltà diventa obbligo in quanto il Ministero

dei Lavori pubblici ha nel tempo formato elenchi con i Comuni tenuti alla redazione del

piano regolatore, valutando che le comunità di maggiore importanza e rilievo sotto il

profilo urbanistico dovessero dotarsi senza dubbio del piano regolatore anziché del solo

programma di fabbricazione.

Page 23: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

23

Livello Comunale_Il piano regolatore generale

Il piano regolatore comunale ha il compito di disciplinare l’intero territorio comunale,

attraverso la tecnica della pianificazione ed in conformità alle norme della Legge

statale o regionale, in materia di urbanistica.

.

La redazione avviene o attraverso gli uffici comunali o più frequentemente, da tecnici

abilitati (ingegneri, architetti e urbanisti).

Preliminarmente alla predisposizione del progetto si deve provvedere a fare tutta una

serie di studi, ricerche, indagini (urbanistiche, economiche e sociali) dalle quali trarre

indicazioni progettuali secondo le direttive politiche sociali ed economiche dettate

dall’amministrazione comunale.

Il piano regolatore generale deve rispettare tutte le leggi in materia, i piani di livello

sovraordinati e le diverse direttive in materia.

Esso si compone di tavole grafiche, di una normativa di attuazione, di una relazione

esplicativa e di una relazione tecnico finanziaria (necessariamente di larga massima)

inerente i costi di attuazione per le previsioni di piano.

Page 24: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

24

Livello Comunale_Il piano regolatore generale

Le tavole di piano vanno redatte nella scala grafica più opportuna in relazione

all’estensione del territorio comunale ed il grado di dettaglio normativo che si vuole

raggiungere.

.

Abitualmente si usano le scale 1:10.000, 1:5.000, 1:2000, ma spesso particolari zone del

territorio, in cui occorre fare previsioni più dettagliate vengono disegnate su scale

1:1.000 e 1:500.

Le tavole di piano servono ad individuare porzioni di territorio di diversa destinazione

d’uso secondo la tecnica dell’azzonamento e cioè tramite la suddivisione in zone

omogenee secondo le prescrizioni della norma nazionale . Vengono poi individuati gli

standards secondo specifiche utilizzazioni ed inoltre la rete infrastrutturale della viabilità

e delle comunicazioni che costituisce una delle ossature portanti del piano.

Page 25: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

25

Livello Comunale_Il piano regolatore generale /Il piano urbanistico

comunale

Riferendoci nello specifico alla normativa regionale, la Legge 45/89, all’art. 19 individua i

contenuti del piano urbanistico comunale (rispetto alla Legge nazionale 1150/42 il

piano regolatore generale viene in questa sede chiamato piano urbanistico comunale,

vengono ampliati i contenuti del piano e i gli studi oggetto dell’analisi conoscitiva ):

.

- un'analisi della popolazione con l'indicazione delle possibili soluzioni assunte a base

della pianificazione;

- le attività produttive insediate nel territorio comunale con la relativa dotazione di

servizi;

- la prospettiva del fabbisogno abitativo;

- la rete delle infrastrutture e delle principali opere di urbanizzazione primaria e

secondaria;

- la normativa di uso del territorio per le diverse destinazioni di zona;

- l'individuazione delle unità territoriali minime da assoggettare unitariamente alla

pianificazione attuativa;

- l'individuazione delle porzioni di territorio comunale da sottoporre a speciali norme di

tutela e di salvaguardia;

Page 26: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

26

Livello Comunale_Il piano regolatore generale /Il piano urbanistico

comunale

- l'individuazione degli ambiti territoriali ove si renda opportuno il recupero del patrimonio

edilizio ed urbanistico esistente, nonché dei manufatti e complessi di importanza storico-

artistica ed ambientale, anche non vincolati dalla Legge 1 giugno 1939, n. 1089, e della

Legge 29 giugno 1939, n. 1497;

.

- le norme e le procedure per misurare la compatibilità ambientale dei progetti di

trasformazione urbanistica e territoriale, ricadenti nel territorio comunale;

- Il Regolamento edilizio

Il piano deve considerare l'intero territorio comunale e può prevedere vincoli

su aree e beni determinati per la razionale e coordinata sistemazione di

spazi destinati ad uso pubblico e per la realizzazione di opere, impianti ed

attrezzature di interesse pubblico.

Page 27: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

27

Livello Comunale_Il piano regolatore generale /Il piano urbanistico

comunale

Una relazione di piano ben fatta deve contenere la descrizione degli obiettivi, delle

ricerche effettuate, delle metodologie adottate e delle scelte di pianificazione operate

per raggiungere e soddisfare gli obiettivi di piano.

.

Essa, pertanto, deve partire dalla descrizione dello stato di fatto e dall’analisi

dell’esistente per sviluppare poi il tema della ricerca e delle scelte.

Nel caso ci fossero difformità o incongruenze tra la norma grafica riportata nelle tavole

di piano e la norma scritta della normativa di attuazione, prevale (per costante

orientamento giurisprudenziale) la norma scritta su quella grafica.

La normativa tecnica del piano detta istruzioni per le opere realizzabili nelle singole zone

omogenee, definendo gli indici massimi di edificabilità, l’altezza dei fabbricati, la distanza

delle strade e dai confini, i criteri di valutazione e di calcolo delle superfici e dei volumi.

Page 28: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

28

Livello Comunale_Il piano regolatore generale /Il piano urbanistico

comunale

1. Il piano urbanistico comunale è adottato dal Consiglio comunale

.

2. Entro 15 giorni il piano urbanistico comunale è depositato a disposizione del pubblico per 30

giorni presso la segreteria del Comune; dell'avvenuto deposito è data notizia mediante avviso

pubblicato all'albo del Comune e mediante l'affissione di manifesti e avviso in almeno uno dei

quotidiani dell'Isola.

3. Chiunque può formulare, entro 30 giorni a decorrere dall'ultimo giorno di pubblicazione,

osservazioni al piano adottato.

L’art. 20 della Legge 45/89 stabilisce la procedura di formazione, adozione ed

approvazione e del Piano urbanistico comunale

4. Il consiglio comunale accoglie o respinge le osservazioni presentate, con parere motivato e,

tenuto conto di esse, delibera l'adozione definitiva del piano urbanistico comunale.

5. La delibera di approvazione è sottoposta al controllo di legittimità da parte del CTRU (Comitato

Tecnico Regionale)

6. Le varianti al piano sono approvate con lo stesso procedimento.

7. Dalla data di adozione del piano di cui al primo comma si applicano le norme di salvaguardia

di cui alla Legge 3 novembre 1952, n. 1902 e successive modificazioni.

8. Il piano urbanistico comunale entra in vigore il giorno della pubblicazione

del provvedimento di approvazione definitiva nel Bollettino Ufficiale della

Regione Autonoma della Sardegna.

Page 29: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

29

Livello Comunale_il programma di fabbricazione

.

Il programma di fabbricazione

Alcune Regioni (come la Sardegna) tramite le loro leggi urbanistiche hanno optato

unicamente per i piani regolatori inibendo la possibilità ai Comuni di formazione dei

programmi di fabbricazione.

Tuttavia, il programma di fabbricazione trova ancora ampia diffusione nelle realtà

urbanistiche minori, come strumento di regolazione di crescite urbane non

particolarmente complesse.

Il programma di fabbricazione è strumento obbligatorio per tutti i Comuni non dotati

di piano regolatore e deve figurare come allegato al regolamento edilizio, unitamente

al quale viene approvato.

Esso è regolato dal disposto degli articoli 34 e 35 della Legge urbanistica fondamentale.

In base all’impostazione originaria si è a lungo ritenuto che il programma di

fabbricazione potesse solo definire graficamente le zone del territorio comunale dove si

applicavano le regole del regolamento edilizio. Inizialmente si negava al programma di

fabbricazione la facoltà di imporre sia destinazioni d’uso (azzonamento) che vincoli di

inedificabilità .

Page 30: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

30

Livello Comunale_il programma di fabbricazione

.

Il programma di fabbricazione

Radicali innovazioni al contenuto del programma di fabbricazione sono state introdotte

da una serie di leggi della fine degli anni sessanta ed in particolare dalla Legge ponte n.

765/67 che ha imposto nei programmi di fabbricazione il rispetto delle norme

relative agli standards urbanistici, riconoscendo così implicitamente nei programmi

dignità di strumento urbanistico e la conseguente capacità di imporre vincoli di

inedificabilità e di destinazioni di zona.

Rispetto all’originaria formulazione dei contenuti oggi il programma è assimilabile al

piano regolatore generale, quindi si ritiene uno strumento di pianificazione e non un

mero allegato al regolamento edilizio (quest’ultimo non è inteso come strumento

urbanistico in quanto manca di un elaborato grafico di individuazione territoriale

degli ambiti di applicazione delle normative). La procedura di approvazione è la

stessa prevista per il regolamento edilizio.

Una sostanziale differenza tra il programma di fabbricazione e il piano regolatore

generale è che il programma di fabbricazione non disciplina l’intero territorio

comunale, ma solo il centro edificato e le aree di sviluppo del nucleo urbanizzato.

La sua attuazione non avviene obbligatoriamente per piani particolareggiati di

attuazione e pertanto può realizzarsi in conformità alle sue previsioni.

Page 31: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

31

Livello Comunale_Il piano regolatore generale /Il piano urbanistico

comunale

L’azione di salvaguardia prevista dalla Legge consiste nell’inibire la realizzazione di tutte

quelle opere che siano in contrasto con il piano adottato, su tali opere non si può esprimere

un parere negativo in quanto in contrasto con uno strumento operativo non ancora vigente

ma sospendere il giudizio in attesa che il piano adottato sia definitivamente approvato e

quindi diventi vigente a tutti gli effetti sostituendo le precedenti previsioni urbanistiche.

.

Misure di salvaguardia

L’azione di salvaguardia prevista dalla Legge consiste nell’inibire la realizzazione di tutte

quelle opere che siano in contrasto con il piano adottato, su tali opere non si può esprimere

un parere negativo in quanto in contrasto con uno strumento operativo non ancora vigente

ma sospendere il giudizio in attesa che il piano adottato sia definitivamente approvato e

quindi diventi vigente a tutti gli effetti sostituendo le precedenti previsioni urbanistiche.

Solo dopo l’approvazione del piano potrà essere sciolta la riserva (sospensiva) sulle

richieste di costruzione che erano in contrasto con il piano adottato, tali richieste

otterranno un definitivo diniego ovvero l’approvazione, a seconda che risultino ancora o

meno in contrasto con il piano approvato e con le modifiche introdotte in sede di

definitiva approvazione.

Page 32: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

32

Livello Comunale_Il piano regolatore generale /Il piano urbanistico

comunale

.

Approvazione del piano

Una volta approvato il nuovo piano entra in vigore a tutti gli effetti assumendo piena

forza ed efficacia regolamentare e sostituisce integralmente la disciplina urbanistica

precedente che deve dunque, implicitamente intendersi abrogata, anche quando non sia

espressamente deliberato all’atto dell’approvazione.

La Legge non prevede limiti temporali di validità del piano, salvo che le prescrizioni

inerenti vincoli all’inedificabilità preordinati all’esproprio (questi comportano l’esproprio

delle aree entro un termine massimo di 5 anni dalla data di esecutività dello

strumento, che ha imposto il vincolo, pena la decadenza del vincolo medesimo e la

conseguente impossibilità per il Comune di attuare l’esproprio).

Page 33: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

33

Livello Comunale_Il piano regolatore generale /Il piano urbanistico

comunale

.

Strumenti di attuazione del piano

Secondo l’art. 21 della L.r. 45/89 gli strumenti di attuazione del piano urbanistico

comunale sono:

a. il piano particolareggiato;

b. il piano di lottizzazione convenzionata;

c. il piano per gli insediamenti produttivi;

d. il piano per l'edilizia economica e popolare;

e. le concessioni ed autorizzazioni edilizie.

Gli strumenti di cui ai punti a), b), c) e d), sono approvati, secondo le procedure di approvazione

del piano urbanistico comunale, con deliberazione del consiglio comunale, in conformità ad esso

e nel rispetto delle direttive emanate dalla Regione, ai sensi dell'articolo 5 e secondo i contenuti

previsti dalle leggi 17 agosto 1942, n. 1150, 18 aprile 1962, n. 167, e 22 ottobre 1971, n.

865 e successive modifiche ed integrazioni.

Page 34: Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 · 2016-01-22 · Corso di Tecnica Urbanistica, anno accademico 2013-2014 . 2 ... La rete delle principali linee di comunicazione

34

Riferimenti bibliografici consigliati

.

Riferimenti normativi principali

Legge 17 agosto 1942, n. 1150, Legge urbanistica e s.m.i.

Testi di riferimento

Legge regionale 22 dicembre 1989, n. 45, Norme per l’uso e la tutela del territorio

regionale e s.m.i.

Legge 8 giugno 1990, n. 14, Ordinamento delle autonomie locali.

Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli

enti locali“.

Colombo G., Pagano F., Rossetti M. (2003), Manuale di Urbanistica. Strumenti urbanistici,

tecnica, legislazione, procedure e giurisprudenza, Il Sole 24 ore (Biblioteca di Urbanistica).

Salvia F., Teresi F. (2002), Diritto urbanistico, Padova, Cedam. (Biblioteca di Urbanistica).