Corso di Medicina del Lavoro - TIM e Telecom in un unico ... Rischi riproduttivi ambiente...

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Corso di Medicina del Lavoro Corso di Medicina del Lavoro Malattie da cancerogeni, mutageni e genotossici Rischi per la riproduzione in ambiente di lavoro 1 of 60

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Corso di Medicina del LavoroCorso di Medicina del LavoroCorso di Medicina del Lavoro

Malattie da cancerogeni, mutageni e genotossici

Rischi per la riproduzione in ambiente di lavoro

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Rischi per la riproduzione Rischi per la riproduzione da agenti fisici, chimici, da agenti fisici, chimici, biologici e biomeccanicibiologici e biomeccanici

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Rischi per la riproduzioneRischi per la riproduzione• FISICI (rumore, radiazioni, vibrazioni,

microclima)• CHIMICI (sostanze chimiche di sintesi, di

uso industriale o agricolo, metalli)• BIOLOGICI (malattie infettive)• BIOMECCANICI (posture incongrue,

movimentazione manuale di carichi)• RELAZIONALI (stress, lavoro notturno)

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Rischi per la riproduzioneRischi per la riproduzione• Possono agire sia nella donna che nel

maschio• Possono causare diversi effetti:

Alterazioni della fertilitàInterruzione della gravidanza (aborto)Anomalie congenite che si manifestano alla nascitaMalattie che si manifestano dopo la nascita (ritardo mentale, neoplasie)

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Alterazioni della fertilitàAlterazioni della fertilità

• Spermatogenesi• Alterazione del numero degli spermatozoi • Alterazione della funzionalità degli

spermatozoi• I tossici possono agire sia attraverso un

danno ai testicoli che attraverso un’alterazione dell’assetto ormonale

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Alterazioni della fertilitàAlterazioni della fertilità

• Ovogenesi • Influenzata dall’esposizione lavorativa a

tossici della donna in età fertile• Può risentire dell’esposizione in utero

durante la gestazione (esposizione lavorativa della madre)

• Alterazioni del ciclo mestruale6 of 60

Alterazioni dei gametiAlterazioni dei gameti

• Alterazioni del patrimonio genetico delle cellule germinali (genotossicità)

• Numero dei cromosomi: normalmente incompatibili con la sopravvivenza o causa di severe anomalie

• Struttura dei cromosomi: silenti oppure causa di ritardo mentale, malformazioni, neoplasie, riduzione della fertilità

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TeratogenesiTeratogenesi• Processo di induzione delle malformazioni

(τερασ = mostruosità, malformazione)

• Teratogeno è un agente capace di indurre alterazioni strutturali, disfunzioni metaboliche o fisiologiche, alterazioni psicologiche o comportamentali o deficit nel bambino alla nascita o nel periodo postnatale

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TeratogenesiTeratogenesi

• Ogni agente teratogeno può provocare diverse malformazioni, e una stessa malformazione può essere dovuta a diversi agenti teratogeni

• Ogni sostanza è potenzialmente teratogena: relazione dose-effetto (modelli animali)

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TeratogenesiTeratogenesi• Influenza di dose, durata, periodo e

frequenza dell’esposizione• Assioma di Karnofsky: “Una risposta

teratogena dipende dalla somministrazione di uno specifico trattamento a una certa dose a una specie geneticamente suscettibile nel momento in cui l’embrione è in uno stadio di sviluppo suscettibile”

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TeratogenesiTeratogenesi

• La suscettibilità all’agente teratogenodipende dal genotipo dell’embrione e dall’interazione di questo con l’agente nocivo (ciò comporta una variabilità tra una specie e l’altra e all’interno della stessa specie)

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TeratogenesiTeratogenesi

• La sensibilità alle sostanze tossiche o mutagene varia in base al periodo di gestazione in cui avviene l’esposizione

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Sviluppo Sviluppo embrioembrio--fetalefetale

KL Moore - Lo sviluppo dell’uomo

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GravidanzaGravidanza• Fase iniziale dalla fecondazione alla

formazione dei foglietti germinativi: bassa sensibilità agli agenti nocivi, ad alte dosi elevata embrioletalità

• Ad esempio le radiazioni ionizzanti ad alte dosi causano la morte del prodotto del concepimento mentre basse dosi non causano effetti per la capacità di riparazione

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GravidanzaGravidanza• Fase embrionale: è la più sensibile agli

insulti teratogeni, è la fase dell’organogenesi

• Fase fetale: l’organismo cresce, continua la differenziazione e la maturazione dei tessuti e degli organi; si possono avere effetti sulla crescita del feto, complicanze nella gravidanza (parto prematuro ad esempio)

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TeratogenesiTeratogenesi• La capacità di un agente teratogeno di

raggiungere il prodotto del concepimento dipende dalla sua natura

• La barriera placentare protegge il bambino, tuttavia può essere attraversata da sostanze chimiche soprattutto se lipofile e a basso peso molecolare

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TeratogenesiTeratogenesi• Le conseguenze dell’esposizione ad un agente

teratogeno sono influenzate dall’entità della stessa

• Alcuni agenti agiscono sull’embrione a dosi molto più basse di quelle in cui si manifestano gli effetti sulla madre (dietilstilbestrolo), altri invece hanno effetto a dosi sovrapponibili a quelle in cui causano effetti sulla madre (metilmercurio, ciclofosfamide)

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Alterazioni dello sviluppo Alterazioni dello sviluppo embrioembrio--fetalefetale

• Morte intrauterina (aborto)• Malformazioni congenite• Ritardo di crescita (IUGR intrauterine growth retardation)

• Alterazioni funzionali (ritardo mentale, disturbi dell’abilità motoria e dell’apprendimento ad esempio) che possono manifestarsi dopo la nascita

• Neoplasie18 of 60

Alterazioni dello sviluppo Alterazioni dello sviluppo embrioembrio--fetalefetale

• Le alterazioni dello sviluppo embrio-fetale possono rientrare nell’ambito della cosiddetta TOSSICITÀ DELLO SVILUPPO (DEVELOPMENTAL TOXICITY), definizione più ampia che comprende anche manifestazioni non classicamente teratogenetiche

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Agenti Agenti teratogeniteratogeni per l’uomoper l’uomo

• Oggi solo una ventina di sostanze chimiche sono sicuramente teratogene per l’uomo (ma sono oltre 800 negli animali da esperimento)

• Lo studio degli effetti teratogeni è più agevole per i farmaci, più complesso per i fattori di origine professionale e soprattutto per gli inquinanti ambientali

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Agenti Agenti teratogeniteratogeni per l’uomoper l’uomo• Agenti chimici: antineoplastici (aminopterina,

ciclofosfamide, 5-FU, metotrexate), sedativo-ipnotici (etanolo, talidomide), ormoni (estrogeni), anticonvulsivanti (sali di litio, fenitoina, parametadione, trimetadione), sali di metilmercurio, derivati della vitamina A, dietilstilbestrolo

• Dubbia teratogenesi umana da: acido acetilsalicilico, LSD, virus influenza, chinino

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Agenti Agenti teratogeniteratogeni per l’uomoper l’uomo• Agenti fisici: raggi X (sterilità, aberrazioni

cromosomiche, teratogenesi, tumorigenesi)

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Agenti Agenti teratogeniteratogeni per l’uomoper l’uomo• Agenti biologici• Virus: rosolia (danni oculari, cardiaci, uditivi),

morbillo, CMV, parotite (embrio-fetopatie: epatite, trombocitopenia, epatosplenomegalia, encefalopatia e anemia), encefalite equina venezuelana (cataratta, disordini neurologici e ritardo mentale)

• Protozoi: Toxoplasma gondii (calcificazioni ossee, corioretinite, idrocefalo)

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Rischi fisici: rumoreRischi fisici: rumore• E’ l’inquinante più diffuso• Risultati epidemiologici non univoci• Esposizione > 85 dBA: riduzione crescita

(basso peso alla nascita)• abortività e mortalità fetale? (dati non

univoci)• Ipotesi: vasocostrizione che diminuisce il

flusso transplacentare?

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Rischi fisici: rumoreRischi fisici: rumore• Attività lavorative a rischio: industria

tessile, metalmeccanica leggera, agricoltura, confezionamentomeccanizzato, scuola, uffici open-space, settori commerciali rumorosi, lavori su strada (vigilesse, autiste di mezzi pubblici...)

• Misura precauzionale: allontanamento dal lavoro a livelli di esposizione ≥ 85 dBA

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Rischi fisici: radiazioni Rischi fisici: radiazioni ionizzantiionizzanti

• I risultati epidemiologici evidenziano chiaramente un rischio a livello di developmental toxicity più che di teratogenesi

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Rischi fisici: radiazioni Rischi fisici: radiazioni ionizzantiionizzanti

• Alterata fertilità: azoospermia, sterilità• Aumentata incidenza di aborti• Alterazioni nei gameti: neoplasie nei figli

(leucemie, tumori tiroidei)• Teratogenesi (malformazioni ossee e

viscerali in animali da esperimento; meno eclatante nell’uomo, casi di microcefalia post- Hiroshima e post-Chernobyl)

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• La loro azione dipende dalla dose e dall’epoca di gestazione; alte dosi possono causare morte dell’embrione, ritardo di crescita e deficit alla nascita

• L’epoca più sensibile per l’induzione del ritardo mentale è tra l’8° e la 15° settimana

• L’esposizione a raggi x in epoca prenatale è stata associata ad un aumento di rischio di leucemia infantile

Rischi fisici: radiazioni Rischi fisici: radiazioni ionizzantiionizzanti

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Rischi fisici: radiazioni Rischi fisici: radiazioni ionizzantiionizzanti

• Attività lavorative a rischio : sanità (personale medico e paramedico di radiodiagnostica, radioterapia, radiologia interventistica, interventi in ortopedia), conduzione aereomobili e assistenti di volo, impianti nucleari

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• Per ora non esistono evidenze epidemiologiche che indichino chiaramente un rischio

• Alcuni studi hanno fornito risultati controversi (pare possano aumentare l’incidenza degli aborti spontanei, forse anche di malformazioni)

Rischi fisici: radiazioni non Rischi fisici: radiazioni non ionizzantiionizzanti

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Rischi fisici: radiazioni non Rischi fisici: radiazioni non ionizzantiionizzanti

• Il meccanismo non è chiaro (riscaldamento tissutale? sinergismo con sostanze chimiche?)

• Effetti termici tra cui oligo o azospermia• Effetti non termici: si ipotizzano effetti sul

sistema neuroendocrino (asse ipofisi-surrene, ipofisi-tiroide)

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• Esposizione in continua crescita; campi elettrici ed elettromagnetici (bassa frequenza)

• Esposizione generale, legata a residenza (elettrodotti, antenne, forni microonde...)

• Attività lavorative a rischio: fisioterapia -Marconiterapia (RF), Radarterapia (MW), Magnetoterapia-, risonanza magnetica, VDT e telefoni cellulari, produzione grandi elettrici per archi voltaici

Rischi fisici: radiazioni non Rischi fisici: radiazioni non ionizzantiionizzanti

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Rischi fisici: vibrazioniRischi fisici: vibrazioni

• Irregolarità mestruali (calo della fertilità)• Aumento incidenza di aborti• Aumento complicanze in gravidanza• Parto prematuro• Aumento della natimortalità

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Rischi fisici: vibrazioniRischi fisici: vibrazioni

• Attività lavorative a rischio: industria meccanica (tessile), attività agricole, guida di mezzi di trasporto

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Rischi fisici: microclimaRischi fisici: microclima• Termoregolazione meno efficace in

gravidanza: vasodilatazione fisiologica e aumento fisiologico della frequenza cardiaca si sommano a effetti climatici sfavorevoli (caldo-umido)

• Aumento di aborti spontanei in donne gravide esposte a elevate temperature

• Attività lavorative a rischio: stiratura, industria alimentare e ristorazione

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Rischio chimico: solventiRischio chimico: solventi

• Molte associazioni sono state proposte (con aumento aborti, difetti SNC), ma nessuna pienamente convincente

• Solfuro di carbonio: influenza sulla fertilità (anomalie spermatozoi, irregolarità mestruali)

• Cloruro di vinile: effetti paterni?

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Rischio chimico: solventiRischio chimico: solventi

• Attività lavorative a rischio: industria plastica, gomma, fibre sintetiche (usati come materie prime), metalmeccanica(pulitura, decapaggio, sgrassatura, verniciatura), lavanderie a secco, industria calzaturiera (colle e mastici), industria del legno (vernici e lacche), industria tipografica (inchiostri e resine), industria farmaceutica 37 of 60

Rischio chimico: metalli Rischio chimico: metalli PbPb• Esistono evidenze epidemiologiche ben

documentate della tossicità riproduttiva del Piombo (accumulo: effetti tossici sulla madre e sul feto anche al cessare dell’esposizione)

• Può agire già prima del concepimento e durante la gravidanza, sia sulla madre (pare anche sul padre) che sul prodotto del concepimento, e anche dopo la nascita sul neonato, attraverso il latte materno38 of 60

Rischio chimico: metalli Rischio chimico: metalli PbPb

• Alterazioni della fertilità• Aumento abortività• Mortalità neonatale e perinatale• Parti prematuri• Figli gracili e spesso con deficit neurologici

e disturbi di crescita

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Rischio chimico: metalli Rischio chimico: metalli PbPb

• Livelli nel sangue maggiori di 40µg/dl sono stati associati ad una riduzione del numero, della morfologia e della motilità degli spermatozoi

• Il piombo agisce sia sulle gonadi che sul sistema ormonale

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Rischio chimico: metalli Rischio chimico: metalli PbPb

• L’ esposizione in utero a bassi livelli di Pbpuò causare difetti neurocomportamentalinei primi anni di vita

• Sono stati segnalati difetti cognitivi in bambini esposti a livelli ematici (cordone ombelicale) pari a 10-20µg/dl; normalmente queste alterazioni scompaiono con la crescita se il bambino non risulta esposto ad elevati valori di Pb41 of 60

Rischio chimico: metalli Rischio chimico: metalli PbPb• Attività lavorative a rischio (ancora molto

diffuso): industria ceramica, metalmeccanica, grafica, elettronica, plastica; lavorazione del vetro; produzione accumulatori; lavorazione del petrolio; distribuzione carburanti

• Presente in scarichi industriali (cloruri e soda), catalizzatori, fungicidi, sottoprodotti farmaceutici 42 of 60

Rischio chimico: metalli HgRischio chimico: metalli Hg• Malattia di Minamata (1952-59)• Disturbi neurologici e comportamentali (tossicità

diretta sul SNC, con degenerazione del tessuto cerebellare)

• Adulto: strabismo, atassia, corea, tremori, convulsioni, riflessi anomali, disturbi linguaggio

• Neonato: microcefalia, paralisi cerebrale, dentizione anormale, deficit neurologici (entro 6 mesi)

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Rischio chimico: metalli HgRischio chimico: metalli Hg

• L’esposizione della donna può indurre disordini del ciclo mestruale, aborti, nati morti e malformazioni congenite, basso peso alla nascita, paralisi cerebrali, convulsioni nei neonati

• Attività lavorative a rischio: utilizzato nei processi di produzione di apparecchiature elettriche e sanitarie

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Rischio chimico: altri metalli Rischio chimico: altri metalli

• CADMIO: ubiquitario (cibo, fumo): basso peso alla nascita?

• ARSENICO trivalente (insetticidi, prodotti per il legno, tinture capelli): blocco barriera placentare?

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Rischio chimico: pesticidiRischio chimico: pesticidi• Alterazioni della fertilità: oligospermia• Aumento incidenza di aborti spontanei• Parto prematuro• Teratogenesi???• Aumento mortalità neonatale• Tumori infantili (insetticidi spray)• Sospetti teratogeni ambientali: PCBs,

TCDD, DDT (“distruttori endocrini”): composti femminilizzanti 46 of 60

Rischio chimico: pesticidiRischio chimico: pesticidi

• Attività lavorative a rischio: industria di produzione degli antiparassitari (insetticidi, erbicidi, fungicidi), agricoltura

• Esposizione ambientale e alimentare

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Rischio chimico: farmaciRischio chimico: farmaci

• Talidomide (primi anni ‘60): 10.000 bambini focomelici

• Dietilstilbestrolo (anni ’70): lesioni uterine, tumori uterini

• Composti antitiroidei: ipotiroidismo, ritardo mentale

• Streptomicina e derivati: ototossicità• Ormoni androgenici:

pseudoermafroditismo femminile48 of 60

Rischio chimico: farmaciRischio chimico: farmaci

• Anticoagulanti cumarinici: anomalie scheletriche (primi 3 mesi), danni al SNC (più tardi)

• Etanolo: Foetal alcohol sindrome (anomalie facciali, ritardo mentale e deficit apprendimento)

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Rischio chimico: farmaciRischio chimico: farmaci• Antineoplastici: aborti spontanei, teratogenesi,

menopausa precoce• Questo gruppo comprende alcuni tra i più

potenti teratogeni conosciuti, se assunti nei primi mesi di gravidanza dalla madre (rischio compreso fra 3/4 e 1/14)

• Malformazione ossea, difetti vascolari, ritardo di crescita (ciclofosfamide)

• Malformazioni ossee (cranio), ritardo mentale (aminopterina, metotrexato)

• Difetti ossei e viscerali (5-fluorouracile)50 of 60

Rischio chimico: farmaciRischio chimico: farmaci

• Attività lavorative a rischio: industria farmaceutica, settore sanitario (preparazione e somministrazione antineoplastici)

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Rischio chimico: anesteticiRischio chimico: anestetici

• Protossido di azoto• Anestetici alogenati (alotano, isofluorano,

enfluorano, sevofluorano)• Esposizione a miscele di anestetici• Aumento di aborti spontanei, aumento di

anomalie congenite (dentisti, personale di sala operatoria)

• Esposizione materna o paterna52 of 60

Rischio chimico: anesteticiRischio chimico: anestetici

• Attività lavorative a rischio: settore sanitario (personale di sala operatoria)

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Rischio biologicoRischio biologico

• Agenti biologici teratogeni: virus della rosolia, Toxoplasma, Cytomegalovirus

• Agenti biologici che possono trasmettersi al feto: epatite B, C, Virus HIV

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Rischio biologicoRischio biologico

• Attività lavorative a rischio: attività assistenziale del personale sanitario, attività di laboratorio

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Rischi biomeccaniciRischi biomeccanici

• La movimentazione manuale dei carichi sembra responsabile di una maggior prevalenza di aborti, di parti prematuri e di basso peso alla nascita

• L’assunzione di posture obbligate per lunghi periodi può provocare un aggravamento di patologie già presenti

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Rischi biomeccaniciRischi biomeccanici

• Attività lavorative a rischio• Movimentazione di carichi: infermiere,

addette all’assistenza, educatrici degli asili nido, addette a magazzini e mense, agricoltura

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Rischi biomeccaniciRischi biomeccanici• Attività lavorative a rischio• Posture obbligate e prolungate: addette

alle catene di montaggio, al confezionamento a catena, alle macchine da cucire, parrucchiere, lavoratrici del tessile, del settore orafo, delle ceramiche artistiche, videoterminaliste

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Rischi relazionali e legati Rischi relazionali e legati all’organizzazione del lavoroall’organizzazione del lavoro

• LAVORO NOTTURNO• Influsso sulle alterazioni fisiologiche,

ormonali e psicologiche già presenti in gravidanza

• Attività lavorative a rischio: addette a pulizia, al comparto sanitario, a lavorazioni a ciclo continuo

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Rischi relazionali e legati Rischi relazionali e legati all’organizzazione del lavoroall’organizzazione del lavoro

• Lo stress professionale può influire in maniera particolare sulle gestanti e sulle puerpere a causa delle alterazioni fisiologiche, ormonali e psicologiche già presenti in gravidanza

• Condizioni ambientali oggettive• Condizioni legate all’organizzazione del

lavoro• Condizioni legate alle relazioni umane

(soggettive)60 of 60