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Modello geotecnico di pendio
Università degli Studi di Salerno – Dipartimento di Ingegneria Civile – A.A. 2014-2015
Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio
Corso di Frane
Prof. ing. Michele Calvello
Il monitoraggio dei fenomeni franosi
La misura delle pressioni neutre nei problemi di stabilità dei pendii. Cascini L., Gullà G., Sorbino G. (1997). In: Interventi di
stabilizzazione dei pendii, 155-184. CISM, ISBN 88-85137-10-5.
La misura degli spostamenti nello studio delle frane. Cascini L., Gullà G., Sorbino G. (1997). In: Interventi di stabilizzazione dei
pendii, 127-153. CISM, ISBN 88-85137-10-5.
Raccomandazioni per il controllo dei movimenti nell’ammasso roccioso mediante inclinometri e clinometri. Raccomandazioni
ISRM (1994). Rivista Italiana di Geotecnica, 2/94:141-157.
Accuracy of inclinometers. Web (http://www.slopeindicator.com/support/inclinometers/technote-inclin-accuracy.html).
Per approfondire
Geotechnical Instrumentation for Monitoring Field Performance. Dunnicliff (1993). John Wiley & Sons. ISBN-13: 978-
0471005469
Dispense
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Scala dell’analisi
Studio dei fenomeni franosi
Scala di pendio: frana singola (ingegnere e geologo)
Scala di bacino o regionale: franosità su area vasta (competenze più articolate)
Scala dell’analisi
< 1:100.000 Finalità informative.
1:100.000 Ambiti provinciali. I fenomeni si vedono.
1:25.000 “Autorità di Bacino” per pianificazione territoriale.
1:5.000 Da area vasta a frana singola.
≥ 1:2.000 Analisi e predisposizione di interventi per frana singola.
Utile riferimento bibliografico
Fell et al. (2008). Guidelines for landslide susceptibility, hazard and risk zoning for land-use planning. Engineering Geology, 102:99-111
http://dx.doi.org/10.1016/j.enggeo.2008.03.022
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Fattori predisponenti e cause innescanti
Fattori predisponenti
Scala temporale
Di tipo “geologico”
Di tipo “geomorfologico” e “idrogeologico”
Cause innescanti
Tipologia: forze in gioco
Resistenza mediamente disponibile (TR) e resistenza/forza mediamente mobilitata (T)
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Fattori predisponenti, cause innescanti
Terzaghi (1950): factors controlling the instability process
Internal factors
Geo-structural setup (lithology, morphology, tectonic structures)
Mechanical behaviour of the materials (strength and stiffness)
Hydraulic regime of the slope
External factors
Rainfalls
Earthquakes
Anthropic action
Natural evolution of the morphology
Terzaghi (1950). Mechanism of Landslides. The Geological Society of America, Engineering Geology (Berkley) Volume, 83-123.
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Evoluzione del fenomeno franoso
Fasi di attività e metodi di analisi
Fasi di attività (Leroueil et al. 1996)
Analisi tenso-deformative (fase di pre-rottura, fase di rottura): spostamenti(t)
Analisi di stabilità (fase di rottura, fase di riattivazione): coefficiente di sicurezza F(t)
Analisi della propagazione (fase di post-rottura): spostamenti(t) e velocità(t)
Leroueil et al. (1996). Geotechnical characterisation of slope movements. Proc. 7th Int. Symp. on Landslides, Trondheim, Norway, 1:53-74.
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Velocità e fasi del movimento franoso
Frane “lente”
Frane “veloci”
tempo
Pre-failure
Post-failure
Occasional reactivation
Active landslide
First failure Sp
osta
mento
tempo
Pre
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ilure
Post-failure
Sp
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fonte: Cascini (LARAM School)
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Tipologia di
movimento
Materiale
Terreno
Roccia
Terra (earth) Detrito (debris)
Crolli Earth fall Debris fall Rock fall
Ribaltamenti Earth topple Debris topple Rock topple
Scorrimenti Earth slide Debris slide Rock slide
Espansioni laterali Earth spread Debris spread Rock spread
Flussi Earth flow Debris flow Rock flow
Classifica di Cruden e Varnes (1996)
Frane “lente” Frane “veloci”
Velocità tipiche
Velocità e fasi del movimento franoso
Cruden and Varnes (1996).
Landslide types and processes. In Landslides. Investigation and Mitigation, Washington Transportation Research Board, Special Report 247:36-75.
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Velocità tipiche
Hungr et al . (2001)
Velocità e fasi del movimento franoso
Hungr et al. (2001). A review of the classification of landslides of the flow type. Environmental & Engineering Geoscience, VII(3):1-18.
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Velocità tipiche
Hungr, Corominas, Eberhardt (2005) classi di Cruden e Varnes (1996)
Velocità e fasi del movimento franoso
Hungr et al. (2005). A review of the classification of landslides of the flow type. Proc. Int. Conf. on Landslide Risk Management, Vancouver, Canada, 99-128.
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Modello geotecnico di pendio
Stratigrafia
Comportamento meccanico del terreno
Pressioni interstiziali
Spostamenti
Condizioni di stabilità
Indagini in-situ e prove di laboratorio
Modellazione Monitoraggio
modificato da Cascini (LARAM School)
Evoluzione del fenomeno
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Modello geotecnico di pendio
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Comportamento meccanico del terreno
Pressioni interstiziali
Spostamenti
Condizioni di stabilità
Indagini in-situ e prove di laboratorio
Modellazione Monitoraggio
Evoluzione del fenomeno
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Indagini geotecniche
Assetti statigrafici
Caratterizzazione fisico-meccanica
Dipense on-line: Frane_Dispense_Corso Fondamenti di geotecnica (Calvello A.A. 2007-08).pdf
Materiale Didattico dei corsi di…
“Geotecnica” o “Fondamenti di Geotecnica”
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Modello geotecnico di pendio
Stratigrafia
Comportamento meccanico del terreno
Pressioni interstiziali
Spostamenti
Condizioni di stabilità
Indagini in-situ e prove di laboratorio
Modellazione Monitoraggio
Evoluzione del fenomeno
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Monitoraggio: caratterizzazione del regime idrico sotterraneo
Dispense: “La misura delle pressioni neutre nei problemi di stabilità dei pendii” (Cascini et al. 1997)
Pressioni neutre positive
• Piezometri idraulici: a tubo aperto, Casagrande, Geonor, ad infissione con filtro protetto,
autoperforanti, a circuito chiuso
• Celle piezometriche
• Varianti
Pressioni neutre negative (tensiometri)
Cascini et al. (1997).
La misura delle pressioni neutre nei problemi di stabilità dei pendii. In: Interventi di stabilizzazione dei pendii, 155-184. CISM, ISBN 88-85137-10-5.
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Per una adeguata conoscenza del regime delle acque sotterranee, è necessario individuare entità e
distribuzione, sia spaziale che temporale, delle pressioni interstiziali (sia nelle zone sature che in quelle
parzialmente sature)
Misure di pressione interstiziale = misura puntuale e dettagliata delle acque sotterranee alla scala del
problema che si sta esaminando
Piezometri = Strumenti di misura delle pressione interstiziali positive
Per la misura delle pressioni neutre negative (condizioni di parziale saturazione) si utilizzano tensiometri,
sensori termici, psicrometri.
L’impiego dei piezometri è basato su due assunzioni:
- il piezometro è un elemento poroso, pieno di acqua, la cui pressione è uguale a quella dell’ambiente
circostante
- la presenza del piezometro non altera il regime della pressione dell’acqua
Condizioni di falda e misura delle pressioni interstiziali
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Piezometri
I piezometri si distinguono in:
Piezometri idraulici
(basati sull’equalizzazione delle quote piezometriche tra l’acqua contenuta nello strumento e quella
presente nel terreno in corrispondenza della sezione di misura)
- a tubo aperto
- Casagrande
- Geonor
- ad infissione con filtro protetto
- autoperforanti
- a circuito chiuso
Celle piezometriche
(misura senza trasferimento di volumi di acqua tra terreno e strumento di misura)
- a filo vibrante
- “strain gauges”
- celle pneumatiche
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Piezometri a tubo aperto
Tubo di plastica rigida, finestrata nel tratto di
misura, all’interno di un foro di sondaggio
D = 5 cm
Impiego:
- terreni non stratificati con K ≥ 10-5 m/s
Vantaggi:
- economici
Inconvenienti:
- tempi di risposta lunghi
- occlusione delle fessure.
FIGURE dei vari tipi di piezometri da:
Cascini, Gullà, Sorbino (1996). La misura delle pressioni neutre nei problemi di stabilità dei pendii.
Interventi di stabilizzazione dei pendii. CISM Courses and Lectures, Udine.
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Piezometri Casagrande
Cella in materiale ceramico poroso ad elevata permeabilità,
collegata a 1 o 2 tubi (circa 1.5 cm di diametro)
Impiego:
- terreni con K ≥ 10-8 m/s
Vantaggi:
- tempi di risposta più brevi dei piezometri a tubo aperto
- installazioni multiple lungo una verticale
- possibilità di utilizzo per prove di permeabilità.
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Piezometri Geonor e ad infissione con filtro protetto
Varianti del piezometro Casagrande (filtro poroso in bronzo,
punta metallica che ne consente la posa in opera con
infissione diretta)
Inconvenienti:
- addensamento del terreno in prossimità dello strumento.
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Piezometri autoperforanti
Dotati di dispositivo disgregatore che consente la rimozione
del terreno nella fase di avanzamento
Vantaggi:
- eliminano gli inconvenienti dei piezometri Geonor
Svantaggi:
- costi
- delicatezza delle operazioni di installazione.
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Piezometri a circuito chiuso
Consentono la saturazione del circuito, con l’eliminazione di
aria eventualmente presente
Vantaggi:
- maggiore precisione delle misure effettuate
- misure di livelli piezometrici artesiani
Svantaggi:
- costi.
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Celle piezometriche
Insieme di strumenti per i quali la misura avviene senza
trasferimento di volumi di acqua tra terreno e strumento di misura.
Vantaggi:
- tempi di risposta estremamente brevi
Svantaggi:
- apparecchiature tecnologicamente più complesse
- costo (generalmente) superiore rispetto ai piezometri idraulici
Sulla base della modalità di funzionamento...
Celle a filo vibrante e a “strain gauges”
- cavità piezometrica in contatto con un diaframma che si deforma
- inflessione rilevata con un estensimetro collegato ad un ricevitore
- differenze nel segnale elettrico registrato dall’estensimetro
(variazioni di frequenza o resistenza)
Celle pneumatiche
- misura dal valore della pressione dell’aria necessaria a ad
impedire deformazioni di un diaframma contenuto nella cella.
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Piezometri: tempi di risposta
da Lancellotta (2004). Geotecnica, terza edizione. Zanichelli. FIG 7.16
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Monitoraggio: cinematismo del fenomeno franoso
Dispense: “La misura degli spostamenti nello studio delle frane” (Cascini et al. 1997)
Spostamenti superficiali
• Misure topografiche o geodetiche
• Misure fotogrammetriche
• Misure estensimetriche e clinometriche
Spostamenti profondi
• Misure con sonde inclinometriche
• Misure con pendoli rovesci
• Misure con estensimetri in foro
• Misure con sonde estensoinclinometriche
+ tecniche di “remote sensing”
(e.g. SAR, LIDAR)
Cascini et al. (1997).
La misura degli spostamenti nello studio delle frane. In: Interventi di stabilizzazione dei pendii, 127-153. CISM, ISBN 88-85137-10-5.
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Misure con sonde inclinometriche
Dispense
Raccomandazioni ISRM (1994). Raccomandazioni per il controllo dei movimenti nell’ammasso
roccioso mediante inclinometri e clinometri (1977). Rivista Italiana di Geotecnica, 2:141-157.
Misure di spostamenti orizzontali in profondità (misure inclinometriche)
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Misure di spostamenti orizzontali in profondità (misure inclinometriche)
Sonda inclinometrica
Tubo guida
Profilo
inclinometrico
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Monitoraggio inclinometrico: un esempio
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Lettura di zero
11/2/2005
Spostamento orizzontale (cm)
Pro
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am
pagna (
m)
Frana di Costa della Gaveta, Potenza
(scorrimento-colata a cinematismo lento in terreni argillosi sovraconsolidati)
Infrastruttura
ferroviaria
Infrastruttura
viaria
Fiume
Mappa dei sondaggi
Vert. 6
Vert. 5
Vert. 4
Vert. 3
Vert. 2
Vert. 1
500 m
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Modello geotecnico di pendio
Stratigrafia
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Condizioni di stabilità
Indagini in-situ e prove di laboratorio
Modellazione Monitoraggio
Evoluzione del fenomeno
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Zona 1 basamento argilloso marnoso
Zona 3 coltre detritica limo-argillosa
Zona 2 basamento argilloso marnoso (fascia degradata)
Caratteristiche dei terreni
(kN/m3)
wN
(%)
wL
(%)'R '
c
(kPa)
kx'
(m/s)
ky'
(m/s)
kx'
(m/s)
ky'
(m/s)
3Coltre detritica
(limo-argillosa)fino a 15 21-22 16-21 39-45 21 27 25
2Basamento
(parte alterata)2-5 19.9-21.5 18-25 41-51 17-22
1Basamento
(argilloso-marnoso)21.5-22.5 15-18 41-51 3.0E-06 1E-4/1E-5 1E-5/1E-7
Proprietà indicespessore
(m)TerrenoZona
Permeabilità
(da prove di lab.)Parametri di resistenza
5.0E-07 5.0E-07
5.0E-07
Stima permeabilità
in-situ
Caratterizzazione e monitoraggio di una frana: Fosso S. Martino (Bertini et al. 1984)
Bertini et al. (1984). Climatic conditions and slow movements of colluvial covers in central Italy. Proc. IV Int. Symp. on Landslides, Toronto, 1: 367–376.
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Misure pluviometriche Misure inclinometriche
Zona 1 basamento argilloso marnoso
Zona 3 coltre detritica limo-argillosa
Zona 2 basamento argilloso marnoso (fascia degradata)
Misure piezometriche
0m
5m
Caratterizzazione e monitoraggio di una frana: Fosso S. Martino (Bertini et al. 1984)
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Modello geotecnico di pendio
Stratigrafia
Comportamento meccanico del terreno
Pressioni interstiziali
Spostamenti
Condizioni di stabilità
Indagini in-situ e prove di laboratorio
Modellazione Monitoraggio
Evoluzione del fenomeno
“Innesco”
“Propagazione”
In funzione della
tipologia e della
intensità del
fenomeno franoso,
oltre che della scala
e degli obiettivi
dell’analisi…
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