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Onelio Pignatti Il percorso di armonizzazione contabile negli EE.LL. I principi cardine e le indicazioni emergenti dalla sperimentazione in atto 1 Corso di formazione 1° incontro: L’armonizzazione contabile negli EE.LL.: il percorso di sperimentazione e la struttura del nuovo bilancio Brescia, 26 ottobre 2012 Dott. Onelio Pignatti: Direttore generale delle risorse finanziarie e patrimonio della Regione Emilia-Romagna. Presidente dell’Associazione Contare - Esperienze per una riforma della contabilità degli Enti Locali . Onelio Pignatti 2 La riforma del sistema di bilancio La classificazione delle entrate La classificazione delle spese I documenti del sistema di bilancio Le variazioni di bilancio 1 2 3 Sommario 4 LA STRUTTURA DEL NUOVO SISTEMA DI BILANCIO 5

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Onelio Pignatti

Il percorso di armonizzazione

contabile negli EE.LL. I principi cardine e le indicazioni emergenti dalla

sperimentazione in atto

1

Corso di formazione

1° incontro: L’armonizzazione contabile negli

EE.LL.: il percorso di sperimentazione e la struttura

del nuovo bilancio

Brescia, 26 ottobre 2012

Dott. Onelio Pignatti: Direttore generale delle risorse finanziarie e patrimonio della

Regione Emilia-Romagna. Presidente dell’Associazione Contare - Esperienze per una

riforma della contabilità degli Enti Locali.

Onelio Pignatti 2

La riforma del sistema di bilancio

La classificazione delle entrate

La classificazione delle spese

I documenti del sistema di bilancio

Le variazioni di bilancio

1

2

3

Sommario

4

LA STRUTTURA DEL NUOVO SISTEMA DI BILANCIO

5

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Onelio Pignatti 3

La riforma del sistema di bilancio

1

Onelio Pignatti 4

La riforma del sistema di bilancio

Il sistema di bilancio delle amministrazioni pubbliche costituisce lo

strumento essenziale per il processo di programmazione, previsione,

gestione e rendicontazione. Le sue finalità sono quelle di fornire

informazioni in merito ai programmi futuri, a quelli in corso di

realizzazione ed all'andamento dell'ente, a favore dei soggetti

interessati al processo di decisione politica, sociale ed economico-

finanziaria.

Il sistema di bilancio (art. 9 D.Lgs. 118/11)

Riprende l’art. 13 del D.Lgs. 170/06 e l’impostazione del sistema di bilancio fornita dall’Osservatorio Postulati e nei principi contabili degli enti locali

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Onelio Pignatti 5

La riforma del sistema di bilancio

Il D.Lgs. 118/11 rivoluziona l’architettura complessiva del sistema di

bilancio degli enti locali

Classificazioni

adottate

Documenti del

sistema di bilancio

Responsabilità su

approvazione e

variazione del

bilancio

Si tratta, pertanto, di innovazioni che incidono significativamente non solo

sulle modalità di lettura del bilancio, ma anche sui meccanismi di

governance che regolano il processo di formazione e di gestione dello

stesso.

Onelio Pignatti 6

La riforma del sistema di bilancio

L’armonizzazione della struttura dei bilanci rappresenta una delle finalità

primarie del processo di riforma del sistema contabile pubblico avviato con

la Lg. 196/09 e con la Lg. 42/09. Le disposizioni del D.Lgs. 118/11 e gli schemi

definiti negli allegati al D.P.C.M. 28/12/11“Sperimentazione” realizzano tale

intento disegnando una struttura di bilancio

1 2

Integrata con il sistema dei conti pubblici adottato a

livello europeo tramite il

raccordo con la

classificazione COFOG (Classification of the

Functions of Government)

Omogenea con quella

adottata dalle altre

amministrazioni del settore pubblico

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Onelio Pignatti 7

La riforma del sistema di bilancio

1. La COFOG è una classificazione delle voci della spesa pubblica

secondo tre livelli di analisi

Divisioni, o funzioni

di 1° livello

Gruppi, o funzioni

di 2° livello

Classi, o funzioni

di 3° livello

Fini primari perseguiti dalle Amministrazioni (Servizi

generali delle pubbliche amministrazioni; Difesa; Ordine

pubblico e sicurezza; Affari economici; Protezione

dell’ambiente; Abitazioni e assetto territoriale; Sanità; Attività

ricreative, culturali e di culto; Istruzione; Protezione sociale)

Specifiche aree di intervento delle politiche pubbliche

Singoli obiettivi in cui si articolano le aree di

intervento

Livello di

raccordo della

classificazione

per programmi

(art. 14, c. 1, lett.

d) D.Lgs.118/11)

Onelio Pignatti 8

La riforma del sistema di bilancio

2. Classificazioni omogenee tra i diversi comparti del settore

pubblico

Il D.Lgs. 118/11 (art. 12) ha adottato il medesimo criterio di omogeneità delle spese per finalità definito nella Lg. 196/09 per il bilancio dello Stato al fine di garantire il processo di armonizzazione e di coordinamento della finanza pubblica

Il perimetro per la delimitazione delle Missioni degli enti territoriali è rappresentato dal riparto delle competenze stabilito agli articoli 117 e 118

della Costituzione, assumendo comunque come riferimento le 34 missioni individuate per il bilancio dello Stato

L’omogeneità è assicurata, più in generale, in tutte le classificazioni delle entrate e delle spese, anche attraverso il ricorso al piano dei conti integrato

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Onelio Pignatti 9

La riforma del sistema di bilancio

Il bilancio di previsione finanziario, annuale e

pluriennale, e il conto del bilancio a consuntivo,

mantengono la propria centralità anche nel nuovo sistema

contabile, ai fini della programmazione, della gestione

e della rendicontazione

I prospetti economico – patrimoniali rimangono ancorati

ad una funzione di carattere conoscitivo che già avrebbero

dovuto svolgere nell’attuale ordinamento contabile

Occorre valutare la valenza dei prospetti con informazioni

extracontabili nella loro funzione di informazione agli utilizzatori

esterni del sistema di bilancio e di supporto alle decisioni degli

organi di governo e di gestione (Es. RPP, PEG, Relazione al

rendiconto)

Viene prevista l’introduzione di nuovi strumenti, quali il bilancio consolidato, il Piano Indicatori e

Risultati Attesi e il rendiconto semplificato per il cittadino che, pur non essendo allegati al bi-lancio o al rendiconto in senso

stretto, integrano gli strumenti del sistema di bilancio.

Onelio Pignatti 10

La riforma del sistema di bilancio

Bilancio di previsione

Il bilancio di

previsione, annuale e

pluriennale, mantiene

il carattere autorizzatorio

Nel bilancio annuale

sono introdotte le

previsioni di cassa, a

fianco di quelle di

competenza

Il bilancio pluriennale

assume

un’importanza maggiore, rispetto ad

oggi, in virtù del

nuovo principio di

competenza

finanziaria

«potenziato»

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Onelio Pignatti 11

La riforma del sistema di bilancio

Rendiconto

Non viene più previsto il prospetto di conciliazione,

poiché la legge si è orientata

verso l’adozione del sistema

contabile integrato

La relazione al rendiconto

assume la denominazione di

“relazione sulla gestione”. Viene previsto espressamente

che essa comprenda la nota

integrativa. Alla relazione,

inoltre, viene affidato il

compito di commentare le

risultanze del Piano degli

indicatori e dei risultati attesi

Onelio Pignatti 12

La classificazione delle entrate

2

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Onelio Pignatti 13

La classificazione delle entrate

Aspetti generali

La nuova classificazione delle entrate

Il confronto con la classificazione attuale

Le unità di voto del Consiglio

Casistiche specifiche

1

2

3

4

5

Onelio Pignatti 14

1. Aspetti generali

Cambiano

tuttavia

La logica con la quale viene definita la nuova classificazione delle

entrate nel bilancio annuale e pluriennale non presenta differenze

sostanziali rispetto a quella vigente

Gli aggregati utilizzati,

così come le voci

previste all’interno di

ciascun aggregato

Il livello dell’entrata che

costituisce unità di voto

da parte del Consiglio

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Onelio Pignatti 15

2. La nuova classificazione delle entrate

Titoli

Tipologie

Categorie

Sono definiti secondo la fonte di provenienza delle

entrate

Sono definite in base alla natura delle

entrate, nell'ambito di ciascuna fonte di

provenienza

Sono definite in base all'oggetto

dell'entrata nell'ambito della

tipologia di appartenenza Aggregato

oggetto di

approvazione

da parte del

Consiglio

Nell'ambito delle categorie è data separata evidenza delle eventuali quote

di entrata non ricorrente

I capitoli, eventualmente suddivisi in articoli secondo il rispettivo oggetto,

costituiscono le unità elementari ai fini della gestione e della

rendicontazione

Onelio Pignatti 16

2. La nuova classificazione delle entrate

Titolo Tipologia 1. Entrate correnti di

natura tributaria e

contributiva

Tributi Fondi perequativi

2. Trasferimenti correnti Trasferimenti correnti

3. Entrate extratributarie

Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni

Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti

Interessi attivi

Altre entrate da redditi da capitale Rimborsi e altre entrate correnti

4. Entrate in conto

capitale

Tributi in conto capitale Contributi agli investimenti Trasferimenti in conto capitale Entrate da alienazione di beni materiali e

immateriali Altre entrate in conto capitale

8 Titoli suddivisi in Tipologie

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Onelio Pignatti 17

2. La nuova classificazione delle entrate

Titolo Tipologia

5. Entrate da riduzione di

attività finanziarie

Alienazione di attività finanziarie Riscossione crediti Altre entrate per riduzione di attività finanziarie

6. Accensione prestiti

Emissione di titoli obbligazionari Accensione prestiti a breve termine Accensione mutui e altri finanziamenti a medio

lungo termine Altre forme di indebitamento

7. Anticipazioni da istituto

tesoriere/cassiere

9. Entrate per conto terzi e

partite di giro

Entrate per partite di giro Entrate per conto terzi

8 Titoli suddivisi in Tipologie

*La «mancanza» del Titolo 8 è dovuta all’esigenza di armonizzare il bilancio degli EE.TT. con il

bilancio dello Stato (D.Lgs. 91/11)

Onelio Pignatti 18

3. Il confronto con la classificazione attuale

La classificazione delle entrate: TUEL e D.Lgs. 118/11

TUEL D.Lgs. 118/11 Livello Definizione Livello Definizione

Titolo In base alla fonte di provenienza,

ossia la natura dell’entrata Titolo In base alla fonte di provenienza

Categoria

In base alla tipologia delle

entrate all’interno della fonte di

provenienza Tipologia

In base alla natura delle entrate,

nell'ambito di ciascuna fonte di

provenienza

Risorsa

In base all’oggetto dell’entrata,

specificatamente individuato

all’interno della categoria di

appartenenza. Definita in modo

autonomo dall’ente

Categoria

In base all'oggetto dell'entrata

nell'ambito della tipologia di

appartenenza

Capitolo

Unità elementare ai fini della

gestione e rendicontazione,

definita suddividendo

ulteriormente le diverse voci

nell’ambito della stessa risorsa

Capitolo

Unità elementare ai fini della

gestione e rendicontazione,

definita in base all’oggetto

specifico di entrata nell’ambito

della categoria di

appartenenza

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Onelio Pignatti 19

3. Il confronto con la classificazione attuale

Rispetto alla classificazione attuale, si passa da 6 ad 8 titoli

Vengono distinte le entrate in c/capitale rispetto alle entrate

derivanti da riduzioni delle

attività finanziarie, attualmente

raggruppate in un unico titolo

(Titolo IV)

Le entrate da anticipazioni di cassa vengono separate dalle

entrate per accensioni di prestiti

e costituiscono un titolo

dell’entrata autonomo*

In

particolare

*Art. 3, c. 17, Lg. 350/03: tali anticipazioni non costituiscono debito dell’ente, in quanto destinate a

fronteggiare temporanee esigenze di liquidità e destinate ad essere chiuse entro l’esercizio)

Onelio Pignatti 20

3. Il confronto con la classificazione attuale

Bilancio ex D.Lgs. 118/11 Bilancio ex TUEL

Titolo 1

Entrate correnti di natura tributaria, contributiva

e perequativa

Titolo 1

Entrate tributarie

Titolo 2

Trasferimenti correnti

Titolo 2

Entrate derivanti da contributi e trasferimenti

correnti dello Stato, della regione e di altri enti

pubblici anche in rapporto all'esercizio di

funzioni delegate dalla regione

Titolo 3

Entrate extratributarie

Titolo 3

Entrate extratributarie

Titolo 4

Entrate in conto capitale

Titolo 4

Entrate derivanti da alienazioni, da

trasferimenti di capitale e da riscossioni di

crediti Titolo 5

Entrate da riduzione di attività finanziarie

Titolo 6

Accensione Prestiti

Titolo 5

Entrate derivanti da accensioni di prestiti

Titolo 7

Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

Titolo 9

Entrate per conto terzi e partite di giro

Titolo 6

Entrate da servizi per conto di terzi

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Onelio Pignatti 21

4. Le unità di voto del Consiglio

Le unità di voto dell’entrata nel TUEL

Onelio Pignatti 22

4. Le unità di voto del Consiglio

Le unità di voto dell’entrata nel D.Lgs. 118

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Onelio Pignatti 23

4. Le unità di voto del Consiglio

Implicazioni

La definizione delle tipologie delle entrate è particolarmente

rilevante, poiché è a questo livello che il Consiglio approverà il

bilancio di previsione. È evidente, quindi, un ulteriore “spostamento

verso l’alto” della funzione autorizzatoria del Consiglio.

Ciò, tuttavia, non significa che il livello di lettura del bilancio da

parte del Consiglio si fermi alla tipologia, ma è questo l’aggregato

elementare di entrata su cui sarà chiamato ad esprimere la propria

approvazione.

Mentre il bilancio annuale e pluriennale sono strutturati al fine di consentire

l’esercizio della funzione autorizzatoria, gli allegati al bilancio, contenendo

livelli di lettura di maggior dettaglio, assolvono alla funzione informativa

Onelio Pignatti 24

5. Casistiche specifiche

Entrate ricorrenti e non ricorrenti

Con quale criterio si procede alla classificazione delle entrate tra

ricorrenti e non ricorrenti prevista dall’articolo 15, comma 1, lettera

c) del decreto legislativo n. 118 del 2011, e dall’articolo 13, comma

1, lettera g) del DPCM 28 dicembre 2011?

FAQ Arconet – Domanda n. 34

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Onelio Pignatti 25

5. Casistiche specifiche

«L’art. 25, c. 1, lett. b) della Lg. 196/09, distingue le entrate ricorrenti da quelle non ricorrenti, a seconda che si

riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata ad uno o più esercizi.

Si ritiene che possa essere definita “a regime” un’entrata che si presenta con continuità in almeno 5 esercizi, per

importi costanti nel tempo».

FAQ Arconet – Domanda n. 34

Definizione di

«entrata

ricorrente»

Entrate da considerare in ogni caso non ricorrenti

• Contributi per la sanatoria di abusi edilizi e

sanzioni

• Condoni

• Entrate derivanti dall’attività straordinaria

diretta al recupero evasione tributaria

• Entrate per eventi calamitosi

• Plusvalenze da alienazione

• Accensioni di prestiti

«Tutti i trasferimenti in conto capitale sono non ricorrenti, a meno che non

siano espressamente definitivi “continuativi” dal provvedimento o

dalla norma che ne autorizza l’erogazione»

Le altre entrate sono da considerarsi ricorrenti

Onelio Pignatti 26

5. Casistiche specifiche

Si ritiene opportuno sperimentare la possibilità di includere tra le entrate “non ricorrenti” anche le entrate presenti “a regime” nei bilanci dell’ente, quando presentano importi

superiori alla media riscontrata nei cinque esercizi precedenti.

In questo caso le entrate devono essere considerate ricorrenti fino a quando superano tale importo e devono

essere invece considerate non ricorrenti quando tale importo viene superato

FAQ Arconet – Domanda n. 34

Definizione

sperimentale

Per quanto riguarda le previsioni è corretto individuare la natura non ricorrente delle entrate

sulla base dei trend degli ultimi cinque anni

Previsioni di

bilancio

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Onelio Pignatti 27

5. Casistiche specifiche

FAQ Arconet – Domanda n. 30

Il nostro Comune passerà, a partire dall’anno 2012, alla riscossione

diretta della Tarsu e quindi introiterà anche il Tributo per l’esercizio

delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente di

spettanza della provincia (e liquidato contestualmente alla Tarsu

dal Comune). Tale importo dovrà essere poi riversato alla Provincia.

Come va classificato a bilancio l’introito?

Onelio Pignatti 28

5. Casistiche specifiche

FAQ Arconet – Domanda n. 30

Il Tributo, di spettanza della Provincia e riscosso dal Comune a seguito

del passaggio alla riscossione diretta della TARSU va contabilizzato tra i

servizi per conto terzi.

Tra le entrate dei servizi per conto terzi (E.9.02.05.02.000 “Riscossione

imposte indirette per conto di terzi”) è contabilizzato l’importo del Tributo

provinciale riscosso dal Comune.

Tra le spese dei servizi per conto terzi è contabilizzata sia la quota versata

del tributo riversata alla provincia che la quota del tributo trattenuto dal Comune a titolo di commissione ai sensi dell’art. 19, c. 5, del D. Lgs.

504/1992.

Con riferimento alla indicata commissione il Comune emette un

mandato di pagamento commutabile in quietanza di entrata nel bilancio

del Comune stesso (con imputazione al titolo terzo delle entrate).

Risposta

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Onelio Pignatti 29

5. Casistiche specifiche

FAQ Arconet – Domanda n. 36

Ai sensi della legge 549/1995, art. 3, c. 27 in materia di deposito in

discarica dei rifiuti solidi, è previsto che il tributo è dovuto alle

Regioni e una quota pari al 10 per cento alle Province. Nel Piano

dei conti la sezione dei trasferimenti sembra presentare un elenco

tassativo e non ci è parso individuare una voce generica che possa

ricomprenderlo. Pertanto si chiede di trattare la quota provinciale in

analogia alla TARSU, contabilizzandola nei servizi in c/terzi.

Le Regioni hanno la facoltà di ripartire la quota provinciale del tributo sulla

base di modalità definite dalle leggi regionali. Poiché le Regioni, non

hanno solo il ruolo di mero esecutore del pagamento del tributo, non si

ritiene possibile contabilizzare la quota provinciale di detto tributo nei

servizi per c/terzi.

Le Regioni contabilizzano, la quota del 10 per cento, in uscita come

trasferimento a Province mentre le Province contabilizzeranno l’entrata

come trasferimento da Regioni.

Risposta

Onelio Pignatti 30

5. Casistiche specifiche

FAQ Arconet – Domanda n. 12

I mandati e le reversali verranno inviati al tesoriere rispettando la

classificazione contabile attuale o quella prevista

dall'armonizzazione?

Nel 2012 i tesorieri fanno riferimento alla classificazione dei mandati e le

reversali vigente nel 2011. Nel 2013 i tesorieri fanno riferimento alla nuova

classificazione dei titoli di incasso e di pagamento. Nel corso della

gestione 2012, al fine di consentire l’elaborazione del consuntivo secondo il

nuovo schema, è necessario che tutte le operazioni di gestione siano

classificate anche secondo il nuovo sistema di classificazione.

Risposta

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Onelio Pignatti 31

La classificazione delle spese

3

Onelio Pignatti 32

La classificazione delle spese

Aspetti generali

La nuova classificazione delle spese

Il confronto con la classificazione attuale

Le unità di voto del Consiglio

Casistiche specifiche

1

2

3

4

5

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Onelio Pignatti 33

1. Aspetti generali

Elemento centrale della classificazione delle spese del nuovo

ordinamento è costituito dalla lettura del bilancio per missioni e

programmi, che è la medesima per regioni, province e comuni, in

modo da evidenziare la finalità delle spese. Nell’ambito di ciascun

programma la spesa viene ulteriormente suddivisa per titoli e

macroaggregati, che ne evidenziano la natura.

Missioni Programmi Titoli Macroaggre

gati

Finalità Natura

Onelio Pignatti 34

2. La nuova classificazione delle spese

Missioni

Programmi

Titoli

Funzioni principali e obiettivi strategici perseguiti dalle

amministrazioni utilizzando risorse finanziarie, umane e

strumentali ad esse destinate. Sono definite tenendo

conto delle missioni del bilancio dello Stato

Aggregati omogenei di attività volte a

perseguire gli obiettivi definiti nell’ambito

delle missioni

Raggruppamento dei

macroaggregati, all’interno del

medesimo programma, in base

alla natura economica della

spesa.

Aggregato

oggetto di

approvazione

da parte del

Consiglio

I capitoli, eventualmente suddivisi in articoli secondo il rispettivo oggetto,

costituiscono le unità elementari ai fini della gestione e della

rendicontazione

Macroaggre

gati

Articolazione del programma, secondo

la natura economica

della spesa.

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Onelio Pignatti 35

2. La nuova classificazione delle spese

Nella nuova struttura della spesa assume preminenza la lettura per

missioni e programmi rispetto a quella per titoli e macroaggregati.

Missioni e programmi evidenziano la finalità e la destinazione della

spesa. All’interno di ogni programma, poi, è prevista l’articolazione

della spesa per titoli e macroaggregati.

È possibile, quindi, ottenere una visione completa ed immediata del

totale delle previsioni di spesa stanziate per ogni programma e per

la missione del suo complesso, comprendendo sia le spese correnti,

sia quelle in c/capitale e, nei casi previsti, quelle degli altri titoli di

spesa.

Lettura per missioni e

programmi

Onelio Pignatti 36

2. La nuova classificazione delle spese

Missioni

* Il numero e la tipologia di missioni e programmi

possono essere oggetto di modifiche ed

adeguamenti nel corso della sperimentazione. CFR.

GLOSSARIO DELLE MISSIONI E DEI PROGRAMMI

(Portale ARCONET)

Funzioni principali e obiettivi

strategici perseguiti dalle

amministrazioni

Sono definite in modo uniforme

per tutti gli EE.TT. e sono

assimilabili, per logica alle

funzioni di bilancio EX TUEL

Cod. Missione

01 Servizi istituzionali e generali, di gestione e di

controllo

02 Giustizia

03 Ordine pubblico e sicurezza

04 Istruzione e diritto allo studio

05 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali

06 Politiche giovanili, sport e tempo libero

07 Turismo

08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa

09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e

dell'ambiente

10 Trasporti e diritto alla mobilità

11 Soccorso civile

12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

13 Tutela della salute

14 Sviluppo economico e competitività

15 Politiche per il lavoro e la formazione

professionale

16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

17 Energia e diversificazione delle fonti energetiche

18 Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali

19 Relazioni internazionali

20 Fondi e accantonamenti

50 Debito pubblico

60 Anticipazioni finanziarie

99 Servizi per conto terzi

23*

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Onelio Pignatti 37

2. La nuova classificazione delle spese

Il «Glossario delle missioni e dei programmi» specifica il

contenuto di ogni missione e di ogni programma

Onelio Pignatti 38

2. La nuova classificazione delle spese

* Il numero e la tipologia di missioni e programmi possono essere oggetto di modifiche ed adeguamenti nel corso della

sperimentazione. CFR. GLOSSARIO DELLE MISSIONI E DEI PROGRAMMI (Portale ARCONET)

I programmi sono definiti come aggregati omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi definiti nell’ambito delle missioni.

Il programma è l’unità di voto per l’approvazione del bilancio di previsione.

86* Programmi

L’art. 14, c. 1 lett. d del D.Lgs. 118/11, afferma che i programmi sono individuati «in autonomia» dalle singole amministrazioni. Occorre tuttavia rispettare alcuni vincoli:

- il rispetto dei criteri e delle metodologie per la definizione dei programmi, individuati a seguito della sperimentazione del nuovo sistema contabile ;

- la realizzazione di ciascun programma attribuita ad un unico centro di responsabilità amministrativa (art. 14, c. 2);

- il collegamento di ogni programma ad una funzione COFOG di secondo livello (Gruppi) e, nel caso in cui ciò non sia possibile, l’indicazione della ripartizione % della spesa del programma sulle funzioni COFOG cui è collegato.

Nei fatti, però, con il D.P.C.M. “Sperimentazione” e i relativi allegati contenenti gli schemi di bilancio è stato definito, in modo uniforme, l’elenco dei programmi di bilancio collegati ad ogni missione, rinunciando di fatto ad una loro definizione autonoma da parte dei singoli enti

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Onelio Pignatti 39

2. La nuova classificazione delle spese

5. La parte spesa è ordinata gradualmente in

titoli, funzioni, servizi ed interventi, in relazione,

rispettivamente, ai principali aggregati

economici, alle funzioni degli enti, ai singoli

uffici che gestiscono un complesso di attività ed

alla natura economica dei fattori produttivi

nell'àmbito di ciascun servizio.

[…]

8. A ciascun servizio è correlato un reparto

organizzativo, semplice o complesso, composto

da persone e mezzi, cui è preposto un

responsabile.

Nel sistema contabile delineato dal D.Lgs. 118/11, il programma è riferito ad un complesso omogeneo di attività «volte a perseguire gli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni» ed assegnate ad un unico responsabile: si tratta, pertanto, di un aggregato di spesa più assimilabile all’attuale servizio di bilancio, così come definito nel TUEL.

Programmi

TUEL – art.

165, cc. 5 e 8 Cod. Programma

01 Organi istituzionali

02 Segreteria generale

03 Gestione economica, finanziaria,

programmazione e provveditorato

04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali

05 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali

06 Ufficio tecnico

07 Elezioni e consultazioni popolari – anagrafe e

stato civile

08 Statistica e sistemi informativi

09 Assistenza tecnico amministrativa agli EE.LL:

10 Risorse umane

11 Altri servizi generali

12 Politica regionale unitaria per i servizi istituzionali,

generali e di gestione (solo per le Regioni)

Es. Missione 1

Onelio Pignatti 40

2. La nuova classificazione delle spese

Titolo Tipologia

1. Spese correnti

Redditi da lavoro dipendente Imposte e tasse a carico dell'ente Acquisto di beni e servizi Trasferimenti correnti Trasferimenti di tributi Fondi perequativi Interessi passivi Altre spese per redditi da capitale Altre spese correnti

2. Spese in c/capitale

Tributi in conto capitale a carico dell'ente

Investimenti fissi lordi Contributi agli investimenti Trasferimenti in conto capitale Altre spese in conto capitale

3. Spese per incremento

di attività finanziarie

Acquisizioni di attività finanziarie Concessione crediti Altre spese per incremento di attività finanziarie

La classificazione per titoli e macroaggregati

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Onelio Pignatti 41

2. La nuova classificazione delle spese

Titolo Tipologia

4. Rimborso prestiti

Rimborso di titoli obbligazionari Rimborso prestiti a breve termine Rimborso mutui e altri finanziamenti a medio

lungo termine Rimborso di altre forme di indebitamento

5. Chiusura anticipazioni

ricevute da istituto

tesoriere/cassiere

7. Uscite per conto terzi e

partite di giro

Uscite per partite di giro Uscite per conto terzi

La classificazione per titoli e macroaggregati

Onelio Pignatti 42

3. Il confronto con la classificazione attuale

La classificazione delle spese: TUEL e D.Lgs. 118/11

TUEL D.Lgs. 118/11 Livello Definizione Livello Definizione

Programma

Complesso coordinato di attività,

anche normative, relative alle

opere da realizzare e di

interventi diretti ed indiretti, non

necessariamente solo finanziari,

per il raggiungimento di un fine

prestabilito, nel più vasto piano

generale di sviluppo dell'ente.

È definito in autonomia dall’ente. Programma

È un aggregato omogeneo di

attività volte a perseguire gli

obiettivi definiti nell’ambito di

una missione.

La realizzazione di ciascun pro-

gramma è attribuita ad un unico

centro di responsabilità

amministrativa.

I programmi sono definiti in

autonomia dall’ente, nel rispetto

dei criteri e delle metodologie

individuate nella

sperimentazione.

Ogni programma è raccordato

ad una funzione COFOG di

secondo livello (Gruppi).

Progetto

Rappresenta un’ulteriore

articolazione del programma. È

definito in autonomia dall’ente e

la sua individuazione è

facoltativa.

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Onelio Pignatti 43

3. Il confronto con la classificazione attuale

La classificazione delle spese: TUEL e D.Lgs. 118/11

TUEL D.Lgs. 118/11 Livello Definizione Livello Definizione

Funzione

Legge la destinazione della

spesa in relazione alle

macroaree di intervento

dell’ente (funzioni).

Le funzioni individuano in modo

più articolato le spese in

relazione alla tipologia delle

attività espletate e cioè

all’oggettivo esercizio di

operazioni da parte delle

articolazioni organizzative

dell’ente a cui le stesse sono

affidate per l’ottenimento di

risultati.

Sono definite in modo uniforme

dal D.p.r. 194/96.

Missione

Rappresenta le funzioni principali

e gli obiettivi strategici perseguiti

dalle amministrazioni utilizzando

risorse finanziarie, umane e

strumentali ad esse destinate.

Le funzioni sono definite in rela-

zione al riparto di competenza di

cui agli artt. 117 e 118 della Co-

stituzione, tenendo conto di

quelle individuate per il bilancio

dello Stato.

Onelio Pignatti 44

3. Il confronto con la classificazione attuale

La classificazione delle spese: TUEL e D.Lgs. 118/11

TUEL D.Lgs. 118/11 Livello Definizione Livello Definizione

Servizio

A ciascun servizio è correlato un

reparto organizzativo, semplice o

complesso, composto da

persone e mezzi, cui è preposto

un responsabile. A ciascun

servizio è affidato, col bilancio di

previsione, un complesso di

mezzi finanziari, specificati negli

interventi assegnati, del quale

risponde il responsabile del

servizio.

Sono definiti in modo uniforme

dal D.p.r. 194/96, e di fatto

rappresentano un’articolazione

delle funzioni.

Centro di costo

Rappresenta un’articolazione

ulteriore dei servizi di bilancio.

I centri di costo sono definiti in

autonomia dall’ente e la loro

individuazione è facoltativa.

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Onelio Pignatti 45

3. Il confronto con la classificazione attuale

La classificazione delle spese: TUEL e D.Lgs. 118/11

TUEL D.Lgs. 118/11 Livello Definizione Livello Definizione

Titolo

Rappresenta la lettura della

spesa in base ai principali

aggregati economici. Titolo

Costituisce un raggruppamento

dei macroaggregati, all’interno

del medesimo programma, in

base alla natura economica

della spesa.

intervento

Rappresenta un ulteriore livello di

lettura della natura economica

della spesa, in relazione ai fattori

produttivi acquisiti nell’ambito di

ciascun servizio.

Macroaggregato

Costituisce un’articolazione del

programma, secondo la natura

economica della spesa.

Onelio Pignatti 46

3. Il confronto con la classificazione attuale

Rispetto alla classificazione attuale, si passa da 4 a 6 titoli

Le spese per incremento di attività finanziarie vengono

separate dalle spese in

c/capitale e costituiscono un

titolo dell’entrata autonomo

Le spese per la chiusura di anticipazioni di cassa vengono

separate dalle spese per rimborsi

di prestiti e costituiscono un titolo

dell’entrata autonomo

In

particolare

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Onelio Pignatti 47

3. Il confronto con la classificazione attuale

Bilancio ex D.Lgs. 118/11 Bilancio ex TUEL

Titolo 1

Spese correnti

Titolo 1

Spese correnti

Titolo 2

Spese in conto capitale

Titolo 2

Spese in conto capitale

Titolo 3

Spese per incremento attività finanziarie

Titolo 4

Rimborso prestiti

Titolo 3

Spese rimborso prestiti

Titolo 5

Chiusura anticipazioni ricevute da istituto

tesoriere/cassiere

Titolo 7

Uscite per conto terzi e partite di giro

Titolo 4

Spese per servizi per conto di terzi

Rispetto alla classificazione attuale, si passa da 4 a 6 titoli

Onelio Pignatti 48

3. Il confronto con la classificazione attuale

Macroaggregati ex D.Lgs. 118/11 Interventi ex TUEL

1 – Redditi da lavoro dipendente 1- Personale

2 - Imposte e tasse a carico dell'ente 7- Imposte e tasse

3 - Acquisto di beni e servizi 2 - Acquisto di beni di consumo

3 -Prestazioni di servizi

4 - Utilizzo di beni di terzi

4 - Trasferimenti correnti 5 – Trasferimenti correnti

5 – Trasferimenti di tributi

6 - Fondi perequativi

7 – Interessi passivi 6 - Interessi passivi e oneri finanziari diversi

8 - Altre spese per redditi da capitale

8 - Oneri straordinari della gestione

corrente

9 – Altre spese correnti 9 - Ammortamenti di esercizio

10 - Fondo svalutazione crediti

11 - Fondo di riserva

Rispetto alla classificazione attuale, si passa dagli interventi ai macroaggregati

Es. Titolo 1 – Spese correnti

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Onelio Pignatti 49

3. Il confronto con la classificazione attuale

Rispetto alla classificazione attuale

• Sparisce un aggregato di spesa assimilabile, per finalità e significato, all’attuale pro-gramma del TUEL. Il «programma» ex D.Lgs. 118/11 è più simile all’attuale Servizio di bilancio». Non è possibile, perciò, ottenere una lettura “personalizzata” del bilancio di ogni ente;

• La lettura per destinazione/finalità della spesa (missioni e programmi) assume la prevalenza rispetto a quella per natura (titoli e macroaggregati). Titoli e macroaggregati rappresentano un’ulteriore articolazione della spesa all’interno di ogni programma;

• Così come visto per l’entrata, la funzione autorizzatoria del Consiglio viene spostata ad un livello di sintesi più ampio rispetto a quello attuale, rappresentato dal pro-gramma di bilancio;

• Non è previsto il centro di costo, quale modalità ulteriore di disaggregazione della spesa. Anche nell’ordinamento attuale il centro di costo è facoltativo ed è un aggregato di spesa non presente nel bilancio, valido solo ai fini gestionali;

• La definizione dei capitoli (e l’eventuale ripartizione in articoli) rimane nella piena discrezionalità ed autonomia dell’ente. Tuttavia capitoli ed articoli devono trovare

un chiaro raccordo con le voci del piano dei conti integrato.

Onelio Pignatti 50

4. Le unità di voto del Consiglio

Le unità di voto della spesa nel TUEL

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Onelio Pignatti 51

4. Le unità di voto del Consiglio

Le unità di voto della spesa nel D.Lgs. 118

Onelio Pignatti 52

4. Le unità di voto del Consiglio

Implicazioni

Nello schema di bilancio attuale il Consiglio vede ed approva gli

stanziamenti relativi a ciascun intervento di ogni servizio. Nello

schema di bilancio ex D.Lgs. 118/11 il Consiglio continua a “vedere”

gli stanziamenti sui singoli macroaggregati all’interno di ogni

programma, ma approva lo stanziamento relativo al programma nel

suo complesso.

Ciò ha evidenti conseguenze sul processo di gestione delle variazioni di

bilancio

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Onelio Pignatti 53

5. Casistiche specifiche

La classificazione delle spese trasversali

Devono essere attribuiti all’interno di ogni missione e di ogni programma, salvi i casi in cui non siano

interamente attribuibili ad una specifica finalità. In tale ipotesi vanno classificati nella Missione 50

“Debito pubblico” - Programma 1 “Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari”.

FAQ

n. 25 Interessi

passivi

Vanno attribuite all’interno di ogni missione e di ogni programma. Il Programma “Risorse Umane”,

collocato nella Missione 1 “Servizi istituzionali, generali e di gestione”, accoglie solo le spese

inerenti alle politiche generali per il personale e tutte quelle spese di personale che non sono

direttamente imputabili agli specifici programmi di spesa delle diverse missioni.

FAQ

n. 26 Personale

Vanno ricondotte analiticamente ad ogni programma di spesa cui sono riferite

FAQ

n. 27 Fitti passivi

e canoni

Onelio Pignatti 54

I documenti del sistema di bilancio

4

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Onelio Pignatti 55

I documenti del sistema di bilancio

Aspetti generali

Il bilancio di previsione

Il rendiconto di gestione

1

2

3

Onelio Pignatti 56

1. Aspetti generali

Le PA […], adottano comuni schemi di bilancio finanziari, economici e patrimoniali e comuni schemi di bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate e altri organismi controllati.

Art. 11, c. 1 D.Lgs.118/11

Bilancio di previsione

Rendiconto di gestione

Allegati

Allegati

Bilancio consolidato*

Piano indicatori e risultati di bilancio

Rendiconto semplificato al

cittadino

* Esclusi i comuni < 5.000 ab.

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Onelio Pignatti 57

2. Il bilancio di previsione

1. Il bilancio di previsione finanziario annuale ed il bilancio di previsione finanziario pluriennale hanno carattere autorizzatorio.

2. Il bilancio di previsione pluriennale è almeno triennale ed è aggiornato annualmente in sede di approvazione del bilancio di previsione.

Art. 10, cc. 1 e 2 D.Lgs.118/11

Preventivo annuale

Competenza Cassa

Preventivo pluriennale

Competenza

+ + Allegati

Gli schemi sono definiti nell’Allegato 7 al

D.p.c.m. 28/12/11

Onelio Pignatti 58

2. Il bilancio di previsione

Documento Contenuto Rif. normativi Bilancio di previsione

Bilancio di previsione

finanziario annuale

È composto dal preventivo annuale di

competenza e di cassa. Comprende:

- l’elenco delle entrate e il riepilogo per titoli;

- l’elenco delle spese, il riepilogo per titoli e il

riepilogo per missioni;

- l’elenco delle spese per funzioni delegate e il

prospetto sull’utilizzo di contributi e

trasferimenti UE

- D.Lgs. 118/11: art. 10

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 1, lett. a)

o Allegati 7

Bilancio di previsione

finanziario pluriennale

È composto dal preventivo pluriennale di

competenza . Presenta i medesimi prospetti del

preventivo annuale

- D.Lgs. 118/11: art. 10

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 1, lett. a)

o Allegati 7

Quadro generale

riassuntivo e prospetto degli

equilibri di bilancio

Coprono l’orizzonte temporale del preventivo

pluriennale. Il quadro generale riassuntivo

presenta anche le previsioni di cassa per il

primo anno.

- D.Lgs. 118/11: art. 10

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 1, lett. a)

o Allegati 7

Allegati al bilancio di previsione

Relazione previsionale e

programmatica

Si conforma alla nuova struttura del bilancio - D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 2, lett. a)

Prospetto delle entrate di

bilancio per titoli, tipologie

e categorie

Viene redatto per ciascuno degli anni

considerati nel bilancio pluriennale. Presenta le

entrate dettagliate per categorie ed evidenzia

le quote di entrate non ricorrenti

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 2, lett. b)

o Allegato 7-a

Prospetto delle spese di

bilancio per missioni,

programmi e

macroaggregati

Viene redatto per ciascuno degli anni

considerati nel bilancio pluriennale. Presenta le

spese dettagliate per missioni e

macroaggregati nell’ambito di ogni titolo

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 2, lett. c)

o Allegato 7-b

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

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Onelio Pignatti 59

2. Il bilancio di previsione

Documento Contenuto Rif. normativi Allegati al bilancio di previsione

Prospetto esplicativo del

presunto risultato di

amministrazione

Evidenzia le modalità di formazione del risultato di

amministrazione presunto, che deve essere iscritto

nel preventivo annuale ai sensi dell’art. 12, c. 4

D.p.c.m. 28/11/12.

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 2, lett. d)

o Allegato 7-c

Elenco dei programmi per

spese di investimento

finanziati col ricorso al

debito e con le risorse

disponibili

L’elenco non è supportato da un apposito

schema

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 2, lett. e)

Composizione del fondo

pluriennale vincolato

Evidenzia la composizione per missioni e

programmi del fondo pluriennale vincolato

dell'esercizio n di riferimento del bilancio

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Allegato 7-e

Elenco delle previsioni

annuali di competenza e di

cassa secondo la struttura

del piano dei conti

Presenta il dettaglio delle previsioni di entrata e di

spesa dell’esercizio n, per competenza e per

cassa, raccordate con il piano dei conti integrato

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 2, lett. g)

o Allegato 7-d

Relazione del collegio dei

revisori dei conti

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 2, lett. f)

Elenco degli enti e degli

organismi strumentali

Occorre precisare che i relativi bilanci sono

consultabili nel proprio sito internet fermo restando

l’obbligo di allegare le risultanze dei rendiconti del

penultimo esercizio precedente, ai sensi dell’art.

172, c. 1 lett. b) del TUEL

- D.Lgs. 118/11: art. 10

Piano degli indicatori e dei

risultati attesi di bilancio

Principali obiettivi da realizzare con riferimento ai

programmi del bilancio per il triennio della

programmazione finanziaria ed gli indicatori

individuati per quantificare tali obiettivi

- D.P.C.M. 28/12/11: artt. 17

e 18

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Onelio Pignatti 60

2. Il bilancio di previsione

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Preventivo annuale – Elenco delle entrate

previsioni di competenza 0,00

previsioni di competenza 0,00

previsioni di competenza 0,00

previsioni di competenza 0,00

previsioni di cassa 0,00

BILANCIO DI PREVISIONE ANNUALE

ENTRATE

Fondo pluriennale vincolato per spese correnti

PREVISIONI DELL'ANNO A

CUI SI RIFERISCE IL

BILANCIO

Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale

Utilizzo avanzo di Amministrazione

- di cui avanzo vincolato utilizzato anticipatamente

Fondo di Cassa all'1/1/esercizio di riferimento

All’inizio del

prospetto sono

riportati i saldi

finanziari

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Onelio Pignatti 61

2. Il bilancio di previsione

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Preventivo annuale – Elenco delle entrate

in aumento in diminuzione

10101 Tipologia 101: Tributi diretti 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00

10102 Tipologia 102: Tributi indiretti 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00

10103

Tipologia 103: Tributi

destinati al finanziamento

della sanità

(solo per le Regioni) 0,00

previsione di competenza

0,00

0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00

Entrate correnti di natura

tributaria, contributiva e

perequativa 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00

VARIAZIONI rispetto all'anno precedente

TITOLO 1: Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

10000 Totale

TITOLO 1

TITOLO

TIPOLOGIADENOMINAZIONE

RESIDUI PRESUNTI AL

TERMINE DELL'ESERCIZIO

PRECEDENTE QUELLO CUI

SI RIFERISCE IL BILANCIO

PREVISIONI DEFINITIVE

DELL'ANNO PRECEDENTE

QUELLO CUI SI RIFERISCE

IL BILANCIO

PREVISIONI

dell'anno cui si riferisce il Bilancio

PREVISIONI

ANNO…

Onelio Pignatti 62

2. Il bilancio di previsione

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Preventivo annuale – Elenco delle spese

in aumento in diminuzione

DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE 0,00 0,00 0,00

01 Servizi istituzionali, generali e di gestione e di controllo

0101 Programma 01 Organi istituzionali

Titolo 1 Spese correnti 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00

di cui già impegnato* (0,00)

di cui fondo pluriennale vincolato (0,00) (0,00) (0,00) (0,00)

previsione di cassa 0,00

Titolo 2

Spese in conto

capitale 0,00 previsione di competenza0,00 0,00 0,00 0,00

di cui già impegnato* (0,00)

di cui fondo pluriennale vincolato (0,00) (0,00) (0,00) (0,00)

previsione di cassa 0,00

Totale

Programma 01 Organi istituzionali 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00

di cui già impegnato* 0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00

Servizi istituzionali,

generali e di gestione

e di controllo 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00

di cui già impegnato* 0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

previsione di cassa 0,00

TOTALE MISSIONE 01

PREVISIONI

ANNO …

VARIAZIONI rispetto all'anno precedente

MISSIONE

MISSIONE, PROGRAMMA,

TITOLODENOMINAZIONE

RESIDUI PRESUNTI AL

TERMINE DELL'ESERCIZIO

PRECEDENTE QUELLO CUI

SI RIFERISCE IL BILANCIO

PREVISIONI DEFINITIVE

DELL'ANNO

PRECEDENTE QUELLO

CUI SI RIFERISCE IL

BILANCIO

PREVISIONI

dell'anno cui si riferisce il Bilancio

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Onelio Pignatti 63

2. Il bilancio di previsione

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Prospetto degli equilibri di bilancio – Equilibrio corrente

COMPETENZA ANNO

DI RIFERIMENTO DEL

BILANCIO

N

COMPETENZA

ANNO

N+1

COMPETENZA

ANNO

N+2

Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 0,00

A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (+) 0,00 0,00 0,00

B) Entrate Titoli 1.00 - 2.00 - 3.00 (+) 0,00 0,00 0,00

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti

direttamente destinati al rimborso dei prestiti da

amministrazioni pubbliche (+) 0,00 0,00 0,00

D)Spese Titolo 1.00 - Spese correnti (-) 0,00 0,00 0,00

di cui:

- fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00

- fondo svalutazione crediti 0,00 0,00 0,00

E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (-) 0,00 0,00 0,00

F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to dei mutui e

prestiti obbligazionari (-) 0,00 0,00 0,00

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

G) Somma finale (G=A+B+C-D-E-F) 0,00 0,00 0,00

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

Onelio Pignatti 64

2. Il bilancio di previsione

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Prospetto degli equilibri di bilancio – Equilibrio corrente

COMPETENZA ANNO

DI RIFERIMENTO DEL

BILANCIO

N

COMPETENZA

ANNO

N+1

COMPETENZA

ANNO

N+2

H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti (+) 0,00 - -

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00

I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in

base a specifiche disposizioni di legge (+) 0,00 0,00 0,00

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di

investimento in base a specifiche disposizioni di legge (-) 0,00 0,00 0,00

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione

anticipata dei prestiti (+) 0,00 0,00 0,00

O=G+H+I-L+M 0,00 0,00 0,00

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE, CHE HANNO EFFETTO SULL’EQUILIBRIO EX ARTICOLO

162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (**)

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Onelio Pignatti 65

2. Il bilancio di previsione

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Prospetto degli equilibri di bilancio – Equilibrio c/capitale

COMPETENZA ANNO

DI RIFERIMENTO DEL

BILANCIO

N

COMPETENZA

ANNO

N+1

COMPETENZA

ANNO

N+2

P) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di

investimento (+) 0,00 - -

Q) Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale (+) 0,00 0,00 0,00

R) Entrate Titoli 4.00-5.00-6.00 (+) 0,00 0,00 0,00

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti

direttamente destinati al rimborso dei prestiti da

amministrazioni pubbliche (-) 0,00 0,00 0,00

I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in

base a specifiche disposizioni di legge (-) 0,00 0,00 0,00

S) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni di crediti (-) 0,00 0,00 0,00

T) Entrate Titolo 5.03 relative a Altre entrate per riduzioni

di attività finanziaria (-) 0,00 0,00 0,00

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di

investimento in base a specifiche disposizioni di legge (+) 0,00 0,00 0,00

U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale (-) 0,00 0,00 0,00

di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00

V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00

E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (+) 0,00 0,00 0,00

Z = P+Q+R-C-I-S-T+L-U-V+E 0,00 0,00 0,00EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

Onelio Pignatti 66

2. Il bilancio di previsione

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Prospetto degli equilibri di bilancio – Equilibrio finale

COMPETENZA ANNO

DI RIFERIMENTO DEL

BILANCIO

N

COMPETENZA

ANNO

N+1

COMPETENZA

ANNO

N+2

Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 0,00

O=G+H+I-L+M 0,00 0,00 0,00

Z = P+Q+R-C-I-S-T+L-U-V+E 0,00 0,00 0,00

S) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni di crediti (+) 0,00 0,00 0,00

T) Entrate Titolo 5.03 relative a Altre entrate per riduzioni

di attività finanziaria (+) 0,00 0,00 0,00

X) Spese Titolo 3.02 per Concessioni di crediti (-) 0,00 0,00 0,00

Y) Spese Titolo 3.03 per Altre spese per acquisizioni di

attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00

W = O+Z+S+T-X-Y 0,00 0,00 0,00

EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE

EQUILIBRIO FINALE

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (**)

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Onelio Pignatti 67

3. Il rendiconto di gestione

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Il rendiconto della gestione è costituito dal conto del bilancio, dal conto economico e dallo stato patrimoniale.

Art. 9, cc. 1 lett. b), 3 e 6 D.p.c.m. 28/12/11

+ + Allegati

Gli schemi sono definiti nell’Allegato 8 al

D.p.c.m. 28/12/11

Il rendiconto della gestione comprende anche la gestione dei propri organismi strumentali […]. A tal fine gli enti provvedono ad aggiungere alle proprie risultanze, nelle apposite voci di entrata e di spesa, quelle dei propri organismi strumentali e ad eliminare le risultanze relative ai trasferimenti interni. Al medesimo fine gli enti disciplinano tempi e modalità di approvazione e acquisizione dei rendiconti dei propri organismi strumentali (art. 9, c. 6).

Conto del bilancio + Conto

economico Stato

patrimoniale

Onelio Pignatti 68

3. Il rendiconto di gestione

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Documento Contenuto Rif. normativi Rendiconto di gestione

Conto del bilancio Fornisce la rendicontazione della gestione sia per

competenza, sia per cassa. Presenta:

- elenco dettagliato delle entrate e delle spese, e

prospetti riepilogativi;

- Separata rendicontazione delle spese per funzioni

delegate e dei contributi UE;

- Riepilogo delle spese per missioni

- Quadro generale riassuntivo e prospetto degli equilibri

- D.Lgs. 118/11: art.

10

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, cc. 1,

lett. b), e 6

o Allegati 8 Conto economico Presenta un raccordo esplicito con la struttura del conto

economico ex art. 2425 cod. civ.

Stato patrimoniale Presenta un raccordo esplicito con la struttura dello stato

patrimoniale ex art. 2424 cod. civ.

Allegati al rendiconto

Prospetto delle entrate

accertate per titoli,

tipologie e categorie

Presenta le entrate accertate nell’esercizio, dettagliate per

categorie, ed evidenzia le quote di entrate non ricorrenti

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 3,

lett. a)

o Allegato 8-a

Prospetto delle spese

impegnate per missioni,

programmi e

macroaggregati

Presenta le spese impegnate nell’esercizio, dettagliate per

missioni e macroaggregati nell’ambito di ogni titolo

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 3,

lett. b)

o Allegato 8-b

Prospetto dimostrativo del

risultato di amministrazione

Presenta le modalità di determinazione del risultato di

amministrazione, evidenziando il contributo della gestione

in competenza e il contributo della gestione residui alla

formazione del risultato finale

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 3,

lett. c)

o Allegato 8-c

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

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Onelio Pignatti 69

3. Il rendiconto di gestione

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Documento Contenuto Rif. normativi Allegati al rendiconto

Tabella dimostrativa degli

accertamenti e degli

impegni assunti

nell’esercizio in corso e

negli esercizi precedenti

imputati agli esercizi

successivi

Presenta gli effetti della gestione delle entrate e delle

spese sul bilancio pluriennale e sulle annualità successive. Il

prospetto è articolato per titoli e tipologie (entrata) e per

titoli e macroaggregati (spesa)

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 3,

lett. d)

o Allegati 8-d

Prospetto rappresentativo

dei costi sostenuti per

funzioni, nonché dei relativi

costi e fabbisogni standard

Il prospetto, alimentato dal sistema di contabilità

economico-patrimoniale, evidenzia i costi sostenuti

dall’ente per ciascuna delle missioni in cui è articolato il

proprio bilancio. Sono evidenziate le principali tipologie di

costi desumibili dal conto economico

- D.Lgs. 118/11: art.

14, c. 3

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 3,

lett. e)

o Allegato 8-e

Elenco delle previsioni e

dei risultati di competenza

e di cassa secondo la

struttura del piano dei conti

Presenta il confronto tra previsioni e risultati di entrata e di

spesa dell’esercizio n, per competenza e per cassa,

raccordate con il piano dei conti integrato

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 3,

lett. f)

o Allegato 8-f

Relazione sulla gestione Comprende la nota integrativa. La nota integrativa è

corredata del prospetto che espone i risultati della

gestione con le relative previsioni, secondo la struttura del

piano dei conti, di cui al punto precedente

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 3,

lett. f)

o Allegato 8-f

Composizione del fondo

pluriennale vincolato

Evidenzia la composizione a consuntivo, per missioni e

programmi, del fondo pluriennale vincolato dell'esercizio n

di riferimento del bilancio

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Allegato 8-g

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Onelio Pignatti 70

3. Il rendiconto di gestione

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Documento Contenuto Rif. normativi Allegati al rendiconto

Composizione del fondo

svalutazione crediti

Evidenzia, a consuntivo, la composizione del fondo

svalutazione crediti. La composizione del fondo viene

dettagliata per Titoli e tipologie di entrata. Per ogni

tipologia sono riportati:

- l’importo dei residui attivi maturati (con separata

indicazione di quelli degli esercizi precedenti);

- la % di accantonamento al fondo;

- l’importo minimo da accantonare e l’importo

effettivamente accantonato

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Allegato 8-h

Rendiconto del tesoriere Fornisce il prospetto del rendiconto del tesoriiere che gli

enti sperimentatori dovranno utilizzare a partire dal 2013.

Presenta l’elenco delle spese, l’elenco delle entrate e il

quadro riassuntivo della gestione di cassa

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Allegato 8-l

Relazione del collegio dei

revisori dei conti

- D.P.C.M. 28/12/11:

o Art. 9, c. 3,

lett. g)

Elenco degli enti e degli

organismi strumentali

Occorre precisare che i relativi bilanci sono consultabili nel

proprio sito internet fermo restando l’obbligo di allegare le

risultanze dei rendiconti del penultimo esercizio

precedente, ai sensi dell’art. 172, c. 1 lett. b) del TUEL

- D.Lgs. 118/11: art.

10

Piano degli indicatori e dei

risultati attesi di bilancio

Risultanze osservate in termini di raggiungimento dei

risultati attesi e motivazioni degli eventuali scostamenti

- D.P.C.M. 28/12/11:

artt. 17 e 18

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

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Onelio Pignatti 71

3. Il rendiconto di gestione

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Conto del bilancio – Gestione delle entrate

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI CP 0,00

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO

CAPITALECP

0,00

UTILIZZO AVANZO DI AMMINISTRAZIONE CP 0,00

Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

10101 Tipologia 101: Tributi diretti RS 0,00 RR 0,00 A 0,00 EP 0,00

CP 0,00 RC 0,00 CP 0,00 R 0,00 EC 0,00

CS 0,00 TR 0,00 CS 0,00 TR 0,00

10102 Tipologia 102: Tributi indiretti RS 0,00 RR 0,00 A 0,00 EP 0,00

CP 0,00 RC 0,00 CP 0,00 R 0,00 EC 0,00

CS 0,00 TR 0,00 CS 0,00 TR 0,00

10103 Tipologia 103: Tributi destinati al finanziamento della sanità

(solo per le Regioni) RS 0,00 RR 0,00 A 0,00 EP 0,00

CP 0,00 RC 0,00 CP 0,00 R 0,00 EC 0,00

CS 0,00 TR 0,00 CS 0,00 TR 0,00

10000Totale TITOLO

1

Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e

perequativa RS 0,00 RR 0,00 A 0,00 EP 0,00

CP 0,00 RC 0,00 CP 0,00 R 0,00 EC 0,00

CS 0,00 TR 0,00 CS 0,00 TR 0,00

TITOLO 1:

RISCOSSIONI IN

C/COMPETENZA (RC)

MAGGIORI O MINORI

ENTRATE DI

COMPETENZA (CP)

RESIDUI ATTIVI DA ESERCIZIO

DI COMPETENZA (EC)

PREVISIONI DEFINITIVE DI

CASSA (CS)

TOTALE RISCOSSIONI

(TR)

MAGGIORI O MINORI

ENTRATE DI

CASSA (CS)

TOTALE RESIDUI ATTIVI DA

RIPORTARE (TR)

TITOLO, TIPOLOGIA DENOMINAZIONE

RESIDUI ATTIVI AL

1/1/2012 (RS)

RISCOSSIONI IN

C/RESIDUI (RR)ACCERTAMENTI (A)

RIACCERTAMENTI

RESIDUI (R)

RESIDUI ATTIVI DA ESERCIZI

PRECEDENTI (EP)

PREVISIONI DEFINITIVE DI

COMPETENZA (CP)

Onelio Pignatti 72

3. Il rendiconto di gestione

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Conto del bilancio – Gestione delle spese

01 Servizi istituzionali, generali e di gestione e di controllo

0101 Programma 01 Organi istituzionali

Titolo 1 Spese correnti RS 0,00 PR 0,00 I 0,00 R 0,00 EP 0,00

CP 0,00 PC 0,00 ECP 0,00 P 0,00 EC 0,00

CS 0,00 TP 0,00 FPV 0,00 TV 0,00 TR 0,00

Titolo 2 Spese in conto capitale RS 0,00 PR 0,00 I 0,00 R 0,00 EP 0,00

CP 0,00 PC 0,00 ECP 0,00 P 0,00 EC 0,00

CS 0,00 TP 0,00 FPV 0,00 TV 0,00 TR 0,00

Totale Programma 01 Organi istituzionali RS 0,00 PR 0,00 I 0,00 R 0,00 EP 0,00

CP 0,00 PC 0,00 ECP 0,00 P 0,00 EC 0,00

CS 0,00 TP 0,00 FPV 0,00 TV 0,00 TR 0,00

Servizi istituzionali, generali e di gestione e di controlloRS 0,00 PR 0,00 I 0,00 R 0,00 EP 0,00

CP 0,00 PC 0,00 ECP 0,00 P 0,00 EC 0,00

CS 0,00 TP 0,00 FPV 0,00 TV 0,00 TR 0,00

TOTALE MISSIONE 01

MISSIONE

DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE CP 0,00

PAGAMENTI IN

C/COMPETENZA (PC)

ECONOMIE DI

COMPETENZA (ECP)

ELIMINAZIONE PER

PERENZIONE (P)

RESIDUI PASSIVI DA ESERCIZIO DI

COMPETENZA (EC)

PREVISIONI DEFINITIVE DI

CASSA (CS)TOTALE PAGAMENTI (TP)

FONDO PLURIENNALE

VINCOLATO (FPV)

TOTALE VARIAZIONI

RESIDUI (TV)

TOTALE RESIDUI PASSIVI DA

RIPORTARE (TR)

MISSIONE, PROGRAMMA,

TITOLODENOMINAZIONE

RESIDUI PASSIVI AL

1/1/2012 (RS)

PAGAMENTI IN

C/RESIDUI (PR)IMPEGNI (I)

RIACCERTAMENTO

RESIDUI (R)

RESIDUI PASSIVI DA ESERCIZI

PRECEDENTI (EP)

PREVISIONI DEFINITIVE DI

COMPETENZA (CP)

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Onelio Pignatti 73

3. Il rendiconto di gestione

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

[1] Si veda, in merito il par. 17.6.-

Prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione

RESIDUI COMPETENZA TOTALE

Fondo cassa al 1° gennaio 0,00

RISCOSSIONI (+) 0,00 0,00 0,00

PAGAMENTI (-) 0,00 0,00 0,00

SALDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE (=) 0,00

PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre (-) 0,00

FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE (=) 0,00

RESIDUI ATTIVI (+) 0,00 0,00 0,00

RESIDUI PASSIVI (-) 0,00 0,00 0,00

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI (-) 0,00

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO CAPITALE (-) 0,00

Avanzo o Disavanzo di amministrazione (=) 0,00

Risultato di amministrazione

- Fondi vincolati 0,00

- per svalutazione crediti 0,00

- accantonati per passività potenziali 0,00

- altre eventuali poste previste da disposizioni di legge 0,00

- ammortamento 0,00

- Fondi non vincolati 0,00

GESTIONE

Onelio Pignatti 74

Le variazioni di bilancio

5

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Onelio Pignatti 75

Variazioni di bilancio

La disciplina delle variazioni di bilancio è fornita dall’art. 16 del D.Lgs. 118/11

ed è ulteriormente specificata dall’art. 10 del D.P.C.M. 28/12/11. Il suo

obiettivo primario è quello di rendere la gestione del bilancio più flessibile

rispetto a quanto avviene nell’ordinamento attuale. Per tale motivo

vengono ridisegnate le competenze e le responsabilità ai diversi livelli

Dirigenti/

responsabile

finanziario

Giunta Consiglio

Le variazioni di bilancio nel nuovo sistema contabile

* Art. 10, c. 4 D.p.c.m. 28/12/11:

«[…] provvedimento

amministrativo dei dirigenti o, in

assenza di norme, del responsabile

finanziario dell’ente»

Onelio Pignatti 76

Variazioni di bilancio

Dirigenti/

responsabile

finanziario

Giunta Consiglio

Entrate

Variazioni tra titoli e tipologie

Variazioni compensative tra categorie,

nell’ambito della medesima tipologia

d’entrata

Variazioni compensative tra capitoli, nell’ambito

della medesima categoria d’entrata

Variazioni relative agli

stanziamenti di cassa

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Onelio Pignatti 77

Variazioni di bilancio

Dirigenti/

responsabile

finanziario

Giunta Consiglio

Spese

Variazioni tra missioni e programmi

Variazioni compensative tra macroaggregati, nell’ambito del medesimo programma

Variazioni compensative tra capitoli, nell’ambito

del medesimo macroaggregato di

spesa

Variazioni relative agli

stanziamenti di cassa

Variazioni al fondo di riserva per spese impreviste

Variazioni compensative tra le

dotazioni delle missioni e dei

programmi, per le sole spese per

il personale, conseguenti a

provvedimenti di trasferimento

del personale all'interno dell‘ente

(art.16,c. 1, lett. a) D.Lgs. 118/11)

Onelio Pignatti 78

Casistiche specifiche

Flessibilità degli stanziamenti di bilancio (art. 16, c. 1, lett.

b D.Lgs. 118/11)

In sede di gestione o di predisposizione del progetto di bilancio di previsione

le amministrazioni pubbliche, possono effettuare*

Giunta Consiglio

Rimodulazioni compensative tra programmi di diverse missioni

Variazioni tra le dotazioni finanziarie rimodulabili interne a

ciascun programma

* Art. 10, c. 2 D.p.c.m. 28/12/11: «Le variazioni agli stanziamenti del bilancio di previsione annuale

e pluriennale previste dall’art. 16, c. 1, lett. b) del D.Lgs. 118/11, sono effettuate nel rispetto di

quanto previsto dalla legge»

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Onelio Pignatti 79

Casistiche specifiche

Spese non rimodulabili e spese rimodulabili

La distinzione tra spese non rimodulabili e spese rimodulabili è fornita dall’art.

21, cc. 5, 6, 7, ed 8 della Lg. 196/09, ed è richiamata dall’art. 16, c. 2 del

D.Lgs. 118/11 che ne dispone l’applicazione, per quanto compatibile, al

sistema contabile degli EE.LL.*

* Art. 36, c. 5 D.Lgs. 118/11: le modalità di attuazione della definizione di spese rimodulabili e non rimodulabili di

cui all'articolo 16 saranno specificate nei decreti legislativi di cui all’art. 2, c. 7, Lg. 42/09, sulla base degli esiti

della sperimentazione.

Spese quali l'amministrazione non ha la

possibilità di esercitare un effettivo controllo, in

via amministrativa, sulle variabili che

concorrono alla loro formazione, allocazione e

quantificazione.

Corrispondono alle spese definite «oneri

inderogabili», in quanto vincolate a particolari

meccanismi o parametri che regolano la loro

evoluzione, determinati sia da leggi sia da altri

atti normativi.

Spese rimodulabili Spese non rimodulabili

Si dividono in:

a. fattori legislativi, ossia le spese autorizzate

da espressa disposizione legislativa che ne

determina l'importo, considerato quale limite

massimo di spesa, e il periodo di iscrizione in

bilancio;

b. spese di adeguamento al fabbisogno, ossia

spese non predeterminate legislativamente

che sono quantificate tenendo conto delle

esigenze delle amministrazioni.

Onelio Pignatti 80

Casistiche specifiche

Fondo pluriennale vincolato

Alla Giunta competono le variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato dell’esercizio in corso e

dell’esercizio precedente necessarie alla

re-imputazione delle entrate e delle spese riaccertate in occasione dell’avvio

della sperimentazione.

Art. 7, c. 3, D.p.c.m. 28/12/11

Nel rispetto di quanto previsto dai regolamenti di contabilità dell’ente, i dirigenti responsabili della spesa possono

autorizzare variazioni fra gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato e gli stanziamenti correlati, escluse quelle previste dall’art. 7, c. 3,, DPCM 28/12/11, di competenza della Giunta

Dirigenti/ responsabile

finanziario Giunta

Integrando il Punto 5.4 del Principio contabile applicato sperimentale di

contabilità finanziaria, ha spostato la competenza «a regime» sulle

variazioni al Fondo pluriennale vincolato dalla Giunta ai Dirigenti.

FAQ

n. 47

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Onelio Pignatti 81

Le variazioni durante il periodo di sperimentazione

Negli anni di sperimentazione…

Nel 2012 il bilancio ex TUEL mantiene

carattere autorizzatorio. Pertanto le

variazioni di bilancio sono

disciplinate dalle medesime norme

applicate nel 2011.

Nel 2013, il nuovo schema di

bilancio «armonizzato» assume

carattere autorizzatorio. Pertanto le

variazioni di bilancio saranno

effettuate nel rispetto della nuova

disciplina dell’art. 10 del DPCM

28/12/11.

2013 2012

Le variazioni di bilancio devono essere effettuate sia al bilancio

ex TUEL che al bilancio «armonizzato». Al Consiglio si presenta

congiuntamente la variazione al bilancio ex TUEL, e la

variazione del bilancio «armonizzato».

FAQ

n. 8