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Corsi Professionali per Categorie Tecniche

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Corsi Professionaliper Categorie Tecniche

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Certi!caton° 501008930

Presentazione Aziendale

Beta Formazione opera nel settore dell’aggiornamento professionale e della formazione continua con l’obiettivo di arricchire i curricula dei professionisti alle prese con un panorama lavorativo in rapido cambiamento. Serietà, professionalità e "essibilità sono i principi cardine con cui Beta Formazione vince il confronto con gli altri enti formativi, consentendo un apprendimento rapido, pensato per il professionista che nonostante gli impegni vuole aggiornarsi ed essere competitivo.Insegnanti sempre disponibili, corsi strutturati in modo diversi!cato su tutto il territorio nazionale e metodologia didattica all’avanguardia fanno dei nostri percorsi formativi un investimento sicuro che moltiplica le opportunità lavorative. I nostri corsi o#rono vantaggi non solo ai singoli professionisti, ma anche alle aziende che intendono incrementare la produttività investendo nella formazione dei propri dipendenti senza necessità di assenze per la frequenza.

COSA OFFRIAMO

Beta Formazione propone oltre 500 percorsi formativi utilizzando la duplice modalità della formazione: videoconferenza e aula, per adattarsi alle diverse esigenze dei professionisti. Per seguire i corsi è su$ciente una connessione internet e non è necessaria l’installazione di software sul proprio computer.L’accesso alle lezioni è agevole e immediato. Beta Formazione mette inoltre a disposizione l’assistenza tecnica per tutta la durata del corso, con la possibilità di e#ettuare prove audio e video prima dell’iscrizione.

I NOSTRI FEEDBACK

Con il metodo di insegnamento su misura e il passaparola sono più che raddoppiati gli iscritti ai corsi di Beta Formazione. Dai 3.403 liberi professionisti dell’anno 2009 gli utenti attivi sono passati a 5.857 nel 2010, raggiungendo la vetta dei 7.251 nel 2011.

Beta Formazione rappresenta un futuro investimento per la propria formazione professionale, per tutti i professionisti che desiderano abilitare le proprie competenze.

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Beta Formazione attualmente annovera tra i propri clienti:

Collegio dei GEOMETRI di ArezzoCollegio dei GEOMETRI di AstiCollegio dei GEOMETRI di AvellinoCollegio dei GEOMETRI di BariCollegio dei GEOMETRI di BAT (Trani, Andria, Barletta)Collegio dei GEOMETRI di BolognaCollegio dei GEOMETRI di BrindisiCollegio dei GEOMETRI di ComoCollegio dei GEOMETRI di CosenzaCollegio dei GEOMETRI di IserniaCollegio dei GEOMETRI di L’AquilaCollegio dei GEOMETRI di LecceCollegio dei GEOMETRI di LeccoCollegio dei GEOMETRI di LuceraCollegio dei GEOMETRI di Mondovì Collegio dei GEOMETRI di NovaraCollegio dei GEOMETRI di NuoroCollegio dei GEOMETRI di OristanoCollegio dei GEOMETRI di PalermoCollegio dei GEOMETRI di PistoiaCollegio dei GEOMETRI di RagusaCollegio dei GEOMETRI di SalernoCollegio dei GEOMETRI di SienaCollegio dei GEOMETRI di SiracusaCollegio dei GEOMETRI di TarantoCollegio dei GEOMETRI di TriesteCollegio dei GEOMETRI di UdineCollegio dei GEOMETRI di VerbaniaCollegio dei GEOMETRI di Viterbo

Ordine degli ARCHITETTI di AvellinoOrdine degli ARCHITETTI di BresciaOrdine degli ARCHITETTI di BrindisiOrdine degli ARCHITETTI di CasertaOrdine degli ARCHITETTI di Mantova

Presentazione Aziendale

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Ordine degli ARCHITETTI di RagusaOrdine degli ARCHITETTI di RiminiOrdine degli ARCHITETTI di SalernoOrdine degli ARCHITETTI di SiracusaOrdine degli ARCHITETTI di UdineOrdine degli ARCHITETTI di Verona

Collegio PERITI INDUSTRIALI di Ascoli Piceno e FermoCollegio PERITI INDUSTRIALI di BellunoCollegio PERITI INDUSTRIALI di BresciaCollegio PERITI INDUSTRIALI di BrindisiCollegio PERITI INDUSTRIALI di ComoCollegio PERITI INDUSTRIALI di FirenzeCollegio PERITI INDUSTRIALI di FoggiaCollegio PERITI INDUSTRIALI di LecceCollegio PERITI INDUSTRIALI di LivornoCollegio PERITI INDUSTRIALI di LuccaCollegio PERITI INDUSTRIALI di PerugiaCollegio PERITI INDUSTRIALI di PisaCollegio PERITI INDUSTRIALI di PordenoneCollegio PERITI INDUSTRIALI di RavennaCollegio PERITI INDUSTRIALI di SienaCollegio PERITI INDUSTRIALI di SondrioCollegio PERITI INDUSTRIALI di TarantoCollegio PERITI INDUSTRIALI di TrapaniCollegio PERITI INDUSTRIALI di TrentoCollegio PERITI INDUSTRIALI di TrevisoCollegio PERITI INDUSTRIALI di UdineCollegio PERITI INDUSTRIALI di VeneziaCollegio PERITI INDUSTRIALI di Vicenza

Ordine dei Dottori AGRONOMI e Dottori Forestali di CagliariOrdine dei Dottori AGRONOMI e Dottori Forestali di NapoliOrdine dei Dottori AGRONOMI e Dottori Forestali di Oristano

Ordine degli INGEGNERI di AvellinoOrdine degli INGEGNERI di Brindisi

Presentazione Aziendale

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Ordine degli INGEGNERI di CaltanissettaOrdine degli INGEGNERI di CampobassoOrdine degli INGEGNERI di ModenaOrdine degli INGEGNERI di PaviaOrdine degli INGEGNERI di Trapani

Collegio PERITI AGRARI di Bari Collegio PERITI AGRARI di CasertaCollegio PERITI AGRARI di Messina Collegio PERITI AGRARI di RavennaCollegio PERITI AGRARI di RomaCollegio PERITI AGRARI di Taranto

Consiglio Nazionale PERITI INDUSTRIALI Collegio Nazionale PERITI AGRARI

Presentazione Aziendale

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Indice dei corsi

Pag. 06 Certi!cazione Energetica degli Edi!ci Linee Guida Nazionali

Pag. 08 Certi!cazione Energetica degli Edi!ci accreditato Cened

Pag. 11 Certi!cazione Energetica degli Edi!ci accreditato Ermes Energia

Pag. 16 Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione

Pag. 19 Aggiornamento Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione

ed Esecuzione

Pag. 21 Esperto in Valutazioni Immobiliari

Pag. 24 Consulente Tecnico di U$cio

Pag. 28 Esperto in Amministrazione Condominiale e Immobiliare

Pag. 31 Contabilità dei Lavori Pubblici

Pag. 34 Acustica in Edilizia

Pag. 35 Monitoraggio strutturale

Pag. 36 Progettazione e Costruzioni in Zona Sismica

Pag. 38 Valutazione Impatto Ambientale

Pag. 40 Conoscere la Geotermia come Fonte Rinnovabile Possibile

Pag. 44 Esperto in Gestione dell’Energia

Pag. 47 Esperto in Progettazione di Impianti Fotovoltaici

Pag. 49 Ambiente e Territorio

Pag. 50 Costruzioni Rurali

Pag. 54 Gestire e costruire case in legno

Pag. 55 Il Radon negli Edi!ci

Pag. 56 Corretta Gestione dei Ri!uti

Pag. 58 Antincendio DPR 151/20122

Pag. 61 Antincendio DPR 151/20122 - Aggiornamento

Pag. 62 Project Management

Pag. 64 Mediatore Civile

Pag. 68 Archicad

Pag. 70 Autocad 2D

Pag. 72 Autocad 3D

Pag. 75 Revit Architecture Base

Pag. 76 Revit Architecture Avanzato

Pag. 77 Gra!ca Tridimensionale con 3D Studio Max Base

Pag. 78 Gra!ca Tridimensionale con 3D Studio Max Advanced

Pag. 79 Security Manager

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Certificazione Energetica degli Edifici Linee Guida Nazionali

DESTINATARIPeriti Industriali, Laureati in chimica, Periti Agrari, Geometri, Architetti e Ingegneri, Laureati in Scienze e Tecnologie Agrarie e Scienze e Tecnologie Forestali e Ambientali, Enti Pubblici.

OBIETTIVIFornire una panoramica della legislazione e normativa vigente sulla quali!cazione e certi!cazione energetica degli edi!ci. Il corso è !nalizzato all’analisi della quali!cazione e certi!cazione energetica degli edi!ci ed alle opportunità inerenti l’incentivazione economica degli interventi di risparmio energetico (certi!cazione energetica – conto energia). Saranno a#rontati gli aspetti sui fondamenti di energetica edilizia, sulle tecniche di indagine in campo e sulle metodologie per la valutazione dei consumi energetici degli edi!ci. Il “Bilancio energetico dell’edi!cio”: come si fa, come si legge e quali sono le soluzioni da proporre e adottare. Inoltre si valuteranno le basi delle procedure di analisi e le loro applicazioni pratiche.

PROGRAMMA DEL CORSOIntroduzione;Figura del certi!catore, con particolare riferimento ai relativi obblighi e responsabilità;Breve riferimento normativo;Fondamenti di trasmissione del calore attraverso le strutture opache e trasparenti.Trasmittanza e ponti termici in regime termico stazionario.Calcolo dell’energia scambiata per trasmissione attraverso l’involucro edilizio Calcolo dell’energia scambiata con l’esterno per ventilazione (naturale e forzata)Proprietà dell’involucro opaco in regime termico dinamico; Soluzioni progettuali e costruttive per migliorare l’e$cienza energetica dell’involucro opaco (materiali e tecniche);Soluzioni progettuali e costruttive per migliorare l’e$cienza energetica dell’involucro trasparente (materiali e tecniche); Sistemi passivi per la riduzione del carico di climatizzazione estiva ed invernale ;Soluzioni progettuali e costruttive bioclimatiche e sostenibili;criteri e metodi di valutazione economica degli investimenti;Tipologie di impianti asserviti all’edi!cio (riscaldamento, ra#rescamento e produzione di acqua calda , ventilazione e climatizzazione, illuminazione, etc.);Soluzioni impiantistiche ad alta e$cienza; Rendimento globale di impianto.

Durata del Corso

80 ore

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Certificazione Energetica degli Edifici Linee Guida Nazionali

Il rendimento globale degli impianti per il riscaldamento invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria;Interventi per il miglioramento dell’e$cienza energetica degli impianti (materiali e tecniche);E$cienza energetica degli impianti per la climatizzazione invernale e la produzione di ACS: tipologie e caratteristiche di impianti termici tradizionali e di ultima generazione;Comfort termoigrometrico: scambi energetici tra corpo umano e ambiente.Sistemi per l’uso di fonti rinnovabili (solare termico, fotovoltaico, minieolico, biomassa, ecc.);Incentivi !scali ;Valutazione economica di un investimento di riquali!cazione energetica;Il calcolo del fabbisogno di energia primaria di un edi!cio: riferimenti legislativi e normativi, veri!che e normative di legge; Esempio di calcolo del fabbisogno di energia primaria di un edi!cio di nuova costruzione;Esempio di calcolo del fabbisogno di energia primaria di un edi!cio esistente;Quadro normativo europeo e nazionale in materia di certi!cazione;La direttiva Europea 2002/91/CE – La legislazione nazionale (D. Lgs. 192/2005 e s.m.i, D.P.R.59 del 02/04/2009) UNI TS 11300; Introduzione e quadro di riferimento normativo, legislativo, tecnico ed incentivi economici;Normativa regionale in materia di certi!cazione energetica degli edi!ci;La descrizione e la compilazione del certi!cato;Certi!cazione di un edi!cio esistente; Certi!cazione di un edi!cio di nuova costruzione;Certi!cazione di una unità immobiliare; Invio dei certi!cati alla banca dati regionale;Cenni sulla Valutazione della sostenibilità ambientale;Esercitazione con il software su un edi!cio nuovo;Esercitazione con il software su un edi!cio esistente con simulazioni di interventi;

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Certificazione Energetica degli Edifici (Accreditato CENED - regione Lombardia)(Per l’iscrizione all’elenco dei Certificatori)

DESTINATARICerti!catori tecnici quali!cati, singoli o associati, iscritti all’Ordine o al Collegio professionale di competenza, in possesso del diploma di laurea specialistica o diploma di laurea in ingegneria, architettura, scienze ambientali, o in possesso di diploma di geometra o perito industriale. In ogni caso per l’accreditamento i richiedenti dovranno risultare in possesso di adeguate capacità organizzative, gestionali ed operative. La quali!cazione dei tecnici deve essere comprovata o sulla base dell’esperienza professionale o attraverso appositi corsi di formazione.

PROGRAMMA DEL CORSO

E!cienza energetica degli edi"ci: inquadramento legislativo.Normativa regolamentare: Direttiva Europea 2002/91/CE con cenni alla Direttiva 2006/32/CE; D.Lgs. 192/05 corretto ed integrato dal D.Lgs. 311/06 e relative Linee guida nazionali decreto 26 giugno 2009; Normativa tecnica: Europea-CEN armonizzata; nazionale-norme UNI TS 11300 riguardanti involucro ed impianti; Regione Lombardia-metodo di calcolo approvata con il Decreto n. 5796 dell’11 giugno 2009; la nuova Direttiva 2010/31/UE che sostituirà a partire dal 1.02.2012 la Direttiva 2002/91/CE.

La "gura del certi"catore: obblighi e responsabilità; La procedura di certi!cazione della Regione Lombardia per edi!ci nuovi ed esistenti.

Approfondimento sulle normative regionali in vigore:procedure e speci!che relative a regolamenti regionali.

Le prestazioni energetiche dei componenti dell’involucro:fondamenti di trasmissione del calore attraverso strutture opache e trasparenti;aspetti da considerare nel calcolo delle trasmittanze;esempi di soluzioni progettuali che garantiscano il rispetto delle trasmittanze minime previste dalla normativa vigente;valutazione della trasmittanza di strutture nuove ed Esistenti.

Soluzioni progettuali e costruttive per il miglioramento dell’e!cienza dell’involucro (valutazioni economiche degli investimenti):

materiali e tecnologie, prestazioni energetiche dei materiali;marcatura CE;valutazioni economiche degli investimenti.

Durata del Corso

80 ore

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Gli indicatori di prestazione energetica degli edi"ci (fabbisogni di energia primaria per la climatizzazione invernale, la produzione di acqua calda sanitaria, la climatizzazione estiva).

UNI TS 11300- 1 Prestazioni energetiche degli edi!ci Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edi!cio per la climatizzazione estiva e invernale;UNI TS 11300- 1 Prestazioni energetiche degli edi!ci Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqual calda sanitaria

Il metodo di calcolo della Regione Lombardia

E!cienza energetica degli impianti:fondamenti di impianti termici esistenti e di ultima generazione;aspetti da considerare nel calcolo dei rendimenti (prEN 15316-1 calcolo del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti parte generale)

Soluzioni progettuali e costruttive per il miglioramento dell’e!cienza energetica degli impianti, con particolare riguardo alle soluzioni innovative suggerite dalla legislazione vigente (caldaie a condensazione, pompe di calore, valvole termostatiche, ecc.):

materiali e tecnologie, prestazioni energetiche dei materiali;marcatura CE;valutazioni economiche degli investimenti prEN15459

Il contributo energetico speci"co al calcolo degli indicatori di prestazione energetica fornito dalle fonti rinnovabili: la procedura di calcolo della Regione Lombardia; La geotermia: normativa di riferimento.

Solare termico: le norme UNI TS per il solare termico e fotovoltaico; Solare fotovoltaico: le norme UNI TS per il solare termico e fotovoltaico

Le applicazioni delle risorse rinnovabili in edilizia, soluzioni progettuali bioclimatiche; Cenni sull’e$cienza negli usi elettrici e di domotica

La ventilazione meccanica controllata, il recupero di calore e il concetto di comfort abitativo.

Certificazione Energetica degli Edifici (Accreditato CENED - regione Lombardia)(Per l’iscrizione all’elenco dei Certificatori)

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I dati da reperire per la certi"cazione energetica della Regione Lombardia; Raccolta dati sull’esistente: rilievi sul posto (involucro ed impianto).

Raccolta dati sull’esistente: riferimenti tabellari da utilizzare (norme UNI, raccomandazioni CTI) casi particolari.

Esercitazione con il software su un edi!cio nuovo.Controllo ed esito attività di laboratorio con esposizione !nale dei corsisti

Esame Finale e rilascio dell’attestato riconosciuto per l’iscrizione all’elenco dei certi"catori CENED

Il corso è abilitante per l’iscrizione all’elenco dei Certi!catori Energetici:

Regione Lombardia: Delibera della Giunta regionale del 22 dicembre 2008n. 8/8745

Regione Emilia Romagna (ERMES ENERGIA): come previsto dalla sezione “Altri accreditamenti” delle Istruzioni Iscrizione all’albo riportiamo l’art 7.3 della Deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 156 del 4 marzo 2008. 7.3 Sono altresì accreditati con modalità sempli!cate come soggetti certi!catori coloro che sono riconosciuti tali da paesi appartenenti all’Unione Europea nonché da altre Regioni o Province Autonome o sulla base di programmi promossi dalla Regione Emilia Romagna. Per iscriversi ad ERMES ENERGIA è necessario, limitatamente al primo anno, iscriversi anche presso il CENED.

Regione Liguria: Secondo quanto disposto dalla delibera di Giunta regionale n.1601 del 2 dicembre 2008 come modi!cata dalla delibera n. 1254 del 21/09/2009 il corso Cened è riconosciuto anche dalla regione Liguria a condizione che venga integrato con altre 16 ore di esercitazioni pratiche relative all’utilizzo del software Celesta.

Regione Piemonte: secondo quanto disposto dalla Legge regionale 28 maggio 2007, n. 13, allegato1 il corso Cened è riconosciuto anche dalla regione Piemonte a condizione che venga integrato con altre 20 ore di esercitazioni pratiche.

Certificazione Energetica degli Edifici (Accreditato CENED - regione Lombardia)(Per l’iscrizione all’elenco dei Certificatori)

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Certificazione Energetica degli Edifici (Accreditato ERMES ENERGIA - regione Emilia Romagna)

DESTINATARICerti!catori tecnici quali!cati, singoli o associati, iscritti all’Ordine o al Collegio professionale di competenza, in possesso del diploma di laurea specialistica o diploma di laurea in ingegneria, architettura, scienze ambientali, o in possesso di diploma di geometra o perito industriale. In ogni caso per l’accreditamento i richiedenti dovranno risultare in possesso di adeguate capacità organizzative, gestionali ed operative. La quali!cazione dei tecnici deve essere comprovata o sulla base dell’esperienza professionale o attraverso appositi corsi di formazione.

PROGRAMMA DEL CORSOA partire dal 1° luglio 2009 tutti gli immobili dovranno essere dotati dell’attestato di certi!cazione energetica così come previsto all’art. 6 comma 1-bis, lettera c) del D.lgs 192/2005, fatta salva comunque la possibilità di alienare un immobile ancorché non dotato dell’AQE.La Regione Emilia Romagna, con DGR. 1754/08 del 28/10/08, ha emesso le proprie “Disposizioni per la formazione del Certi!catore Energetico in Edilizia”.Alla luce di tale normativa, i tecnici interessati a svolgere l’attività di certi!catore energetico in edilizia - ma privi di esperienza professionale documentabile - potranno ottenere, frequentando uno speci!co corso di formazione, la quali!cazione necessaria per l’accreditamento e la registrazione nell’apposito elenco della Regione Emilia Romagna.Al termine del percorso formativo, con il superamento dell’esame !nale, verrà rilasciato l’attestato di frequenza con veri!ca dell’apprendimento requisito per l’Iscrizione all’Elenco Regionale dei Certi!catori Energetici in Edilizia.I corsi sono conformi agli standard della Delibera regionale n. 1754 del 28/10/2008, che prevede 60 ore, con un obbligo di frequenza non inferiore all’80%, e 12 ore di project work obbligatorio su casi-studio assegnati.

MODULO 1Introduzione

organizzativi, gestionali ed operativi per la gestione del processo di certi!cazione: la certi!cazione Uni En Iso 9001 o le procedure documentate previste dal sistema di accreditamento regionale.)

Durata del Corso

72 ore

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Certificazione Energetica degli Edifici (Accreditato ERMES ENERGIA - regione Emilia Romagna)

MODULO 2E$cienza energetica degli edi!ci: inquadramento normativo.

corretto ed integrato dal D.Lgs. 311/06 e relative Linee guida nazionali; L. R. n. 31/02

regionale n. 156/2008)Normativa tecnica: le norme armonizzate CEN; le norme nazionali UNI TS 11300.Procedure tecnico-amministrative per la realizzazione degli interventi.

MODULO 3

negli ambienti con!nati)Terminologia e Grandezze termo !siche (forme di energia ed energia primaria).Il bilancio energetico del sistema edi!cio-impianti: scambi termici, apporti termici interni e gratuiti, rendimenti del/i sistemi impiantistici.Fonti e vettori energetici: il rapporto tra energia primaria e l’energia consegnata, le emissioni di gas climalteranti.Valori limite di fabbisogno energetico di un edi!cio e in"uenza delle variabili climatiche (GG) e geometriche (S/V) nella loro determinazione.Gli indicatori di prestazione energetica degli edi!ci: indice globale (EPtot) e indici parziali (fabbisogni di energia primaria per la climatizzazione invernale, la produzione di acqua calda sanitaria, la climatizzazione estiva, l’illuminazione).Metodologie e criteri di classi!cazione energetica di un edi!cio.

MODULO 4 Metodologie di determinazione del rendimento energetico di un edi!cio: riferimenti normativi, ambito e limiti di utilizzo, criteri di raccolta, analisi ed

consumi reali)Strumenti di calcolo informatizzato: caratteristiche di a$dabilità e limiti di utilizzo.Criteri per il calcolo e/o la veri!ca e/o il monitoraggio della prestazione energetica a partire dai consumi energetici: costruzione della baseline dei consumi e valutazione secondo la norma EN 15603.

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MODULO 5Criteri per il calcolo della prestazione energetica di progetto secondo le UNI TS

la climatizzazione invernale/estiva e la produzione di acqua calda sanitaria: aspetti da considerare per la scelta, per il calcolo dei dimensionamenti e per le

fonti rinnovabili nel calcolo degli indicatori di prestazione energetica: rendimenti degli impianti alimentati con fonti rinnovabili e assimilati (norme tecniche di riferimento, metodologie di calcolo e valutazioni di tipo speditivo)

MODULO 6 La valutazione delle caratteristiche energetiche degli edi!ci esistenti (diagnosi energetica) attraverso valutazioni speditive (comparazioni con abachi o soluzioni tecniche analoghe) e/o valutazioni strumentali (misure di conduttanza in opera e tecniche di termogra!a): ambiti e limiti di utilizzo, potenzialità e sinergie.Soluzioni progettuali e costruttive per il miglioramento delle prestazioni di

progettuali per il miglioramento della prestazione energetica di involucri edilizi esistenti.

MODULO 7 Le prestazioni energetiche dell’involucro edilizio e degli elementi tecnici che lo

termiche calcolo della trasmittanza termica di strutture di nuova realizzazioneesempi di soluzioni progettuali.

MODULO 8E$cienza energetica degli impianti per la climatizzazione invernale e la produzione di ACS: tipologie e caratteristiche di impianti termici tradizionali e di ultima generazioneSoluzioni progettuali e costruttive per l’ottimizzazione e il miglioramento

Certificazione Energetica degli Edifici (Accreditato ERMES ENERGIA - regione Emilia Romagna)

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dell’e$cienza energetica degli impianti, con particolare riguardo alle soluzioni innovative suggerite dalla legislazione vigente (caldaie a condensazione, pompe di calore, ecc.): materiali e tecnologie, prestazioni energetiche dei componenti e dei sistemi impiantistici controllo delle perdite e delle dispersioni: ventilazione meccanica controllata, il recupero di calore valutazioni economiche degli investimenti esempi di soluzioni tecniche per il miglioramento della prestazione energetica di impianti esistenti, anche attraverso interventi di e$cientamento e/o di integrazione.

MODULO 9Le prestazioni energetiche dell’involucro edilizio e degli elementi tecnici che

opache (inerzia termica, sfasamento e smorzamento dell’onda termica,

per la protezione dall’irraggiamento e la realizzazione di involucri edilizi ad elevata prestazione

caratteristiche di impianti di condizionamento e ra#rescamento tradizionali e di ultima generazione.Soluzioni progettuali e costruttive per la ottimizzazione dell’e$cienza energetica degli impianti, con particolare riguardo alle soluzioni innovative e alla interazione

esempi di soluzioni tecniche per il miglioramento della prestazione energetica di impianti esistenti, anche attraverso interventi di e$cientamento e/o di integrazione.

MODULO 10Tipologie e caratteristiche degli impianti di produzione ed utilizzo di energia da fonti energetiche rinnovabili (biomasse, geotermia, solare termico, solare fotovoltaico, eolico, cogenerazione ad alto rendimento, ecc.) Potenzialità e livelli ottimali di dimensionamento degli impianti, anche in riferimento alle opportunità di integrazione con reti/vettori esistenti.

Certificazione Energetica degli Edifici (Accreditato ERMES ENERGIA - regione Emilia Romagna)

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Risparmio energetico e “building automation”: soluzioni impiantistiche per il controllo e l’automazione di funzioni connesse all’utilizzo degli edi!ci.

MODULO 11Valutazioni economiche degli investimenti, anche in relazione ai sistemi

miglioramento dell’e$cienza energetica degli edi!ci)

MODULO 12

progettuali e costruttive bioclimatiche (serre solari, sistemi a guadagno

eco-compatibilità dei materiali, dei componenti e dei sistemi utilizzati per la

classi!cazione/certi!cazione della sostenibilità ambientale degli edi!ci

MODULO 13Determinazione del rendimento energetico e redazione del relativo attestato con applicazione del metodo di calcolo da progettoDeterminazione del rendimento energetico e redazione del relativo attestato con applicazione del metodo di calcolo da rilievo su edi!cio esistente, anche con utilizzo di procedure strumentali.

MODULO 14 Prova scritta a contenuto pratico ed un test di apprendimento.

Certificazione Energetica degli Edifici (Accreditato ERMES ENERGIA - regione Emilia Romagna)

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Coordinatore della Sicurezza infase di Progettazione ed Esecuzione

(D.lgs 81/08 - T.U. sulla sicurezza)

Il corso ha lo scopo di fornire ai destinatari requisiti formativi tecnici-professionalizzanti per svolgere il ruolo del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e/o di esecuzione lavori, !gura individuata dall’UE come indispensabile professionalità nella gestione della sicurezza nei cantieri temporanei e mobili, in maniera e$cace e nel rispetto delle normative vigenti.

OBIETTIVIIl corso intende formare la !gura del coordinatore per la sicurezza nei cantieri ai sensi del nuovo tu sulla sicurezza e salute sul lavoro approvato dal Consiglio dei Ministri l’1.04.2008 ed aggiornato in agosto 2009. Obiettivo generale è la preparazione dei partecipanti ad attuare e garantire la sicurezza nei cantieri attraverso la predisposizione di Piani coerenti con l’opera da realizzare e con l’attuazione della sorveglianza e di eventuali azioni correttive. I Coordinatori acquisiranno conoscenze sul sistema normativo e sui rischi speci!ci, competenza su tecniche costruttive, capacità di predisporre un Piano di Sicurezza e Coordinamento, un Fascicolo di prevenzione, e di veri!care un PO della Sicurezza e un Piano di Montaggio Ponteggi. I Coordinatori svilupperanno competenze analitiche (individuazione rischi) progettuali (tecniche costruttive, materiali impiegati, tecnologie) organizzative (piani!cazione lavori e modalità organizzative) di veri!ca(compatibilità del -PSC- con l’andamento dei lavori)

Veri"che di apprendimentoEsame !nale dinanzi a una commissione composta da almeno tre docenti articolato in una simulazione Tecnico/pratica e test di veri!ca.

ATTESTATO: riconosciuto secondo i requisiti dettati dal Dlgs81/08.

DESTINATARIIl corso è rivolto a coloro che, in possesso dei requisiti di cui all’ art. 98 comma 1 del Testo unico sulla sicurezza e salute sul lavoro, intendono assumere il ruolo di Coordinatore per la sicurezza in cantiere in fase di progettazione ed esecuzione. I destinatari dovranno essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio:laurea ingegneria / architettura / geologia / scienze forestali o agrarie; laurea triennale ingegneria/architettura, diploma geometra o perito industriale / agrario / agrotecnico.

Durata del Corso120 ore

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Coordinatore della Sicurezza infase di Progettazione ed Esecuzione

(D.lgs 81/08 - T.U. sulla sicurezza)

PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE TEORICAModulo giuridico

La legislazione di base in materia di sicurezza e di igiene sul lavoro; la normativa contrattuale inerente gli aspetti di sicurezza e salute sul lavoro; la normativa sull’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;Le normative europee e la loro valenza; le norme di buona tecnica; le direttive di prodotto;Il Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con particolare riferimento al Titolo I. I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale: i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali. Metodologie per l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi;La legislazione speci!ca in materia di salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e nei lavori in quota. Il titolo IV del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;Le !gure interessate alla realizzazione dell’opera: i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali;La legge quadro in materia di lavori pubblici ed i principali decreti attuativi;La disciplina sanzionatoria e le procedure ispettive.

Modulo tecnicoRischi di caduta dall’alto. Ponteggi e opere provvisionaliL‘organizzazione in sicurezza del Cantiere. Il cronoprogramma dei lavoriGli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezzaLe malattie professionali ed il primo soccorsoIl rischio elettrico e la protezione contro le scariche atmosfericheIl rischio negli scavi, nelle demolizioni, nelle opere in sotterraneo ed in galleriaI rischi connessi all’uso di macchine e attrezzature di lavoro con particolare riferimento agli apparecchi di sollevamento e trasportoI rischi chimici in cantiereI rischi !sici: rumore, vibrazioni, microclima, illuminazioneI rischi connessi alle boni!che da amiantoI rischi biologiciI rischi da movimentazione manuale dei carichi

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I rischi di incendio e di esplosioneI rischi nei lavori di montaggio e smontaggio di elementi prefabbricatiI dispositivi di protezione individuali e la segnaletica di sicurezza

Modulo metodologico/organizzativoI contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento, del piano sostitutivo di sicurezza e del piano operativo di sicurezza.I criteri metodologici per: a) l’elaborazione del piano di sicurezza e di coordinamento e l’integrazione con i piani operativi di sicurezza ed il fascicolo; b) l’elaborazione del piano operativo di sicurezza; c) l’elaborazione del fascicolo; d) l’elaborazione del P.I.M.U.S. (Piano di Montaggio, Uso, Smontaggio dei ponteggi; e) la stima dei costi della sicurezzaTeorie e tecniche di comunicazione, orientate alla risoluzione di problemi e alla cooperazione; teorie di gestione dei gruppi e leadership.I rapporti con la committenza, i progettisti, la direzione dei lavori, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

PARTE PRATICA IN AULAEsempi di Piano di Sicurezza e Coordinamento: presentazione dei progetti, discussione sull’analisi dei rischi legati all’area, all’organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze.Stesura di Piani di Sicurezza e Coordinamento, con particolare riferimento a rischi legati all’area, all’organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze. Lavori di gruppo.Esempi di Piani Operativi di Sicurezza e di Piani Sostitutivi di Sicurezza.Esempi e stesura di fascicolo basati sugli stessi casi dei Piano di Sicurezza e Coordinamento.Simulazione sul ruolo del Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione.

Coordinatore della Sicurezza infase di Progettazione ed Esecuzione

(D.lgs 81/08 - T.U. sulla sicurezza)

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Aggiornamento Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione

(D.lgs 81/08 - T.U. sulla sicurezza)

DESTINATARIIl corso è rivolto a coloro che, in possesso dei requisiti di cui all’ art. 98 comma 1 del Testo unico sulla sicurezza e salute sul lavoro, intendono assumere il ruolo di Coordinatore per la sicurezza in cantiere in fase di progettazione ed esecuzione. I destinatari dovranno essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio:laurea ingegneria / architettura / geologia / scienze forestali o agrarie; laurea triennale ingegneria / architettura, diploma geometra o perito industriale / agrario / agrotecnico.

OBIETTIVIFornire adeguata preparazione e aggiornamento in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro

PROGRAMMA DEL CORSO

PARTE TEORICAIl nuovo Decreto 81/08 in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale: i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali. Metodologie per l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi (dal Titolo I del nuovo DLgs 81/08: Cenni sull’elaborazione del DVR, DUVRI,Piano delle Emergenze e Registro antincendio) .La legislazione speci!ca in materia di salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e nei lavori in quota. (Il Titolo IV del nuovo DLgs 81/08 in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro)Obblighi documentali da parte dei committenti, coordinatori per la sicurezza e imprese.I Rapporti dei Coordinatori con la Committenza, i Progettisti, laDirezione lavori, i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.I contenuti del Piano di sicurezza e di coordinamento, del Piano sostitutivo di sicurezza e del Piano Operativo di sicurezza.L’Organizzazione della sicurezza in Cantiere.L’elaborazione del PSC.L’elaborazione del Piano Operativo di Sicurezza.L’elaborazione del Fascicolo.L’Elaborazione del PiMUS (Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio dei ponteggi).

Durata del Corso

40 ore

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Nuovi Decreti e Circolari attuativi al D.Lgs 81/08:Attrezzature da lavoro (Decreto del 11/04/2011)Spazi Con!nanti (DPR di Luglio 2011 in attesa di pubblicazione su G.U.)Amianto (Circolare del 25/01/2011)Appalti (Circolare n°5 del 11/02/2011)Antincendio (DPR 151/2011)Lavori posti in tensione (Decreto 04/02/2011)Direttiva Macchine (D.Lgs.17/2010)Tessere di Riconoscimento (Legge 136/2010)Carrelli Elevatori (Circolare del 10/02/2011)Autobetoniere (Circolare del 10/02/2011)

Aggiornamento Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione

(D.lgs 81/08 - T.U. sulla sicurezza)

Corso quali"cato da OdC che

opera ai sensi della UNI CEI

EN ISO/IEC 17024:2004

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Esperto in Valutazioni Immobiliari

Aggiornato secondo gli IVS, Codice Tecnoborsa e le linee guida dell’ABI (ottobre 2010)

OBIETTIVIIl corso si pre!gge di fornire le nozioni e gli strumenti necessari per a#rontare il problema della stima del valore di mercato degli immobili, attraverso gli standard internazionali di valutazione (IVS) e il codice delle valutazioni immobiliari di Tecnoborsa e le recenti linee guida edite dall’ABI (ottobre 2010) che prevedono per il perito il possesso di necessarie capacità ed esperienza di cui al punto R. 2.3.6 che potranno essere dimostrate attraverso la presentazione alla banca o all’intermediario !nanziario committente di un certi!cato di un ente accreditato ISO IEC 17024.Gli accordi di Basilea, l’applicazione degli IAS/IRFS (norme contabili internazionali), l’attività di consulenza presso gli organi di giustizia e per i privati richiedono la redazione di rapporti di valutazione - in applicazione agli standard estimativi internazionali sempre più professionali e di qualità. In Italia l’applicazione degli standard comporta la necessità di trasformare l’approccio verso le valutazioni immobiliari - in sintonia con le tradizionali tecniche estimative passando da una modalità soggettiva scarsamente veri!cabile ad una modalità oggettiva e veri!cabile.

VANTAGGI DEL CORSOIl settore delle valutazioni immobiliari è cambiato pertanto è necessario che gli operatori del settore si adeguino a dare risposte ad una richiesta di valutazione puntuale e precisa, certi!cando il loro processo di svolgimento del rapporto di valutazione ed il risultato ottenuto, in conformità agli standard internazionali.I vantaggi del corso sono:

la conoscenza degli standard internazionali per la redazione di rapporti di valutazioni immobiliari; comprendere l’importanza dell’applicazione degli standard internazionali nella valutazione degli immobili; l’acquisizione di nozioni teoriche per la redazione di rapporti di valutazioni conformi agli standard estimativi internazionali; l’acquisizione di nozioni pratiche per la redazione di rapporti di valutazioni conformi agli standard estimativi internazionali; l’applicazione delle conoscenze acquisite nell’attività professionale; conoscenza della possibilità di utilizzazione di fogli di calcolo e/o software applicativo; confronto in aula di casi di studio.

Durata del Corso

24 ore

Corso quali"cato da OdC che

opera ai sensi della UNI CEI

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PROGRAMMA DEL CORSO

PRESENTAZIONE STRUTTURA E CORSOModulo I “Introduzione” La valutazione immobiliare -aspetti giuridici-il mercato della valutazione - i requisiti del professionista - gli standard valutativi - il dato immobiliare - la scienza “Mercato Immobiliare” Gli immobili - i cicli di mercatoModulo II “International Valuation Standards” Gli obiettivi - gli standard - il rapporto di valutazione - le note esplicative - il codice di condotta “Le linee guida ABI” Applicazione a “Casi di studio” - nel sistema bancario - nell’ordinamento giudiziarioModulo III “Postulati estimativi” Il postulato del prezzo - il postulato della previsione - il postulato dello scopo - il postulato dell’ordinarietà - il postulato di comparazione “Criteri di stima” Il valore di mercato - il costo - il valore di trasformazione - il valore complementare- il valore di sostituzione - i valori diversi dal valore di mercato “Procedimenti di stima” I procedimenti di stima sintetici ed analitici analisi casi di studio esercitazioni valore atteso (HBU)Modulo IV “Segmentazione” Il processo di segmentazione - i parametri del segmento aspetti del mercato immobiliare - la scheda di rilevazione del segmento di mercato - la scheda di rilevazione del dato immobiliare studio schede di rilevazione dati “Scale di misura” I prezzi di mercato - le scale di misura - i nomenclatori di qualità “Misurazioni” Le modalità di rilevazione delle super!ci immobiliari - gli standard internazionali - le linee guida

Esperto in Valutazioni Immobiliari

Corso quali"cato da OdC che

opera ai sensi della UNI CEI

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Esperto in Valutazioni Immobiliari

Modulo V “MCA” I rapporti mercantili - i rapporti estimativi - la tabella dei dati- l’analisi prezzi marginali - la tabella di valutazione - la sintesi conclusivaModulo VI Esercitazioni su: “Misurazioni “ e “MCA” - veri!caModulo VII “Sistema di Stima” - “MCA e Sistema di Stima” - “Sistema di Ripartizione” - “Metodo del Costo” Il costo di costruzione a nuovo - valore del terreno edi!cato deprezzamento - il costo di ricostruzione deprezzatoModulo VIII “Analisi di regressione” Regressione lineare - regressione multipla - regressione non lineare - applicazione casi di studio “Metodi !nanziari” Capitalizzazione diretta - capitalizzazione !nanziaria - analisi del "usso di cassa scontato - ricerca del saggio di capitalizzazione- metodi additivi casi di studio

IN BREVEgli international valutation standards; le linee guida ABI i postulati estimativi ed i criteri di stima; il mercato immobiliare, il segmento di mercato e le scale di misura; le misurazioni; i procedimenti di stima orientati al confronto di mercato i procedimenti basati sul costo di costruzione i procedimenti !nanziari; analisi di casi di studio; ogni lezione prevede una discussione tra i partecipanti.

MATERIALECopie delle slide che verranno proiettate durante il corso dal docente.

A CHI È INDIRIZZATO Periti Edili, Geometri, Architetti, Ingegneri, Periti Agrari, Dottori in Agraria, Agrotecnici e Agenti Immobiliari

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Il codice di procedura civile dagli artt. 61 a 68 disciplina l’attività del consulente tecnico de!nendolo come ausiliario del Giudice, del quale si serve quando la sua attività si svolge in un campo nel quale si richiedono particolari cognizioni tecniche e non solo giuridiche.

OBIETTIVIIllustrare la funzione e la quali!cazione giuridica dell’attività del consulente tecnico attraverso le disposizioni previste dal codice di procedura civile e quello di procedura penale; analizzare nel dettaglio le attività che competono al consulente tecnico ad integrazione dell’attività del giudice; chiarire le responsabilità del consulente tecnico nell’ambito dello svolgimento dell’attività di consulenza, evidenziando le sanzioni previste per l’eventuale condotta in colpa grave nell’esecuzione degli atti che gli sono richiesti; analizzare i diritti (diritto alla liquidazione delle spese sostenute per l’esecuzione dell’incarico) e gli obblighi (obbligo di documentare gli esborsi sostenuti nell’esecuzione dell’incarico) in capo al consulente tecnico; esaminare un caso pratico di redazione di consulenza tecnica consistente nella ricostruzione del patrimonio e del movimento degli a#ari relativa a un’ipotesi di reato di bancarotta, previsto dalla Legge fallimentare con trattazione nel processo penale.

PROGRAMMA DEL CORSO

PRESENTAZIONE DEL CORSOPresentazione strutturaPresentazione del docente argomenti trattati e loro durata

LA CONSULENZA TECNICAIl mercato della consulenza in Italia e la !gura del consulenteLe qualità di un buon consulenteNozione di consulenza tecnica con particolare riferimento alle controversie giudiziarieLa redazione della consulenza tecnica d’u$cioDi#erenza tra consulenza tecnica e progettazione

LA CONSULENZA TECNICA D’UFFICIOCos’èIl compito ed i requisiti del consulente tecnico d’u$cioNomina astensione, ricusazione e sostituzione del consulente tecnico d’u$cio

Consulente Tecnico di U!cio(C.T.U.)

Durata del Corso

24 ore

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Certi!caton° 501008930

L’udienza di comparizione del consulente tecnico d’u$cioIscrizione all’albo dei consulenti tecniciPrivacy per i C.T.U. e peritiConsigli di pratica utilità

LE OPERAZIONI DI CONSULENZAL’inizio delle operazioni e la tutela del principio di contradditorioLo svolgimento delle operazioni di sopralluogo e delle indagini presso i pubblici u$ciRilievi delle parti nel corso delle operazioni ed eventuale rinvio innanzi al giudice istruttoreRedazione del processo verbale di sopralluogoEsempiRapporti tra il CTU e il GIRapporti tra il consulente tecnico d’u$cio ed i consulenti tecnici delle parti

I COMPENSI SPETTANTI AL CONSULENTE TECNICO D’UFFICIODisposizioni generaliDisposizioni particolariChiarimenti del Ministero di Grazia e Giustizia sulla nuova tari#a giudiziariaRedazione della parcella onorario e spese

LE CAUSE DI NULLITA’ DELLA RELAZIONE DEL CONSULENTE TECNICO D’UFFICIOI casi di nullitàRisoluzione delle questioni e intervento del giudiceValutazione della CTU da parte del giudiceResponsabilità del CTU e relative sanzioniIpotesi di responsabilità

ALTRE FORME DI CONSULENZE TECNICHE D’UFFICIOL’accertamento tecnico preventivoEsempio di accertamento tecnico preventivo

LA CONSULENZA TECNICA DI PARTEIntroduzioneIl consulente tecnico di parteEsempio di relazione tecnica di parte

Consulente Tecnico di U!cio(C.T.U.)

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LA PERIZIA STRAGIUDIZIALEIntroduzioneL’attività del peritoIl verbale di giuramento

IL CONSULENTE TECNICO NEL PROCESSO FALLIMENTARE E NELL’ASTA GIUDIZIARIA

GeneralitàCompensiL’Asta giudiziaria

L’ARBITRATO, LA MEDIAZIONE e LA CONCILIAZIONELA PERIZIA E LA CONSULENZA TECNICA NEL PROCESSO PENALE

GeneralitàCompensi

RICHIAMI DI ESTIMO UTILI PER SVOLGERE LE CTUI giudizi di valore

Linee generali dell’estimoLe valutazioniI criteri di stima

Il metodo e i procedimenti di stimaIl metodo di stimaLa scelta del procedimento in campo microestimativoLa scelta del procedimento in campo macroestimativo

Estimo urbanoIntroduzioneLa stima del più probabile valore di mercato di un fabbricato urbanoLa stima delle aree edi!cabiliLa stima delle aree verdiLa valutazione degli immobili iscritti al Catasto

La valutazione dei danni alle coseGeneralitàCriteri di stimaLa determinazione dell’indennizzo

Consulente Tecnico di U!cio(C.T.U.)

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Estimo condominialeLa determinazione dei millesimi negli edi!ci in condominioLa stima dell’indennità di sopraelevazione

La stima dei diritti realiPremessaLa stima

La stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturaliGeneralitàCriteri di stima

La valutazione delle aziende industrialiCriteri e stima delle aziende industrialiLa stima delle aziende in avviamentoLa stima delle aziende in fase di avvio o di decadenza

La stima delle divisioni ereditarieGeneralitàLe singole operazioni divisionali

La distanza dalle costruzioni e dalle relative veduteI concetti di costruzione e di distanzaLa distanza dalle costruzioni e dai con!niL’apertura di vedute e luciLa riservatezza dei diritti soggettivi nei confronti dei provvedimenti amministrativi rilasciati a terzi

L’espropriazione per pubblico interesse e le servitù coattive

Consulente Tecnico di U!cio(C.T.U.)

DESTINATARIIl corso si pone l’obiettivo di formare dei professionisti nella gestione immobiliare e nella consulenza condominiale. Una professione questa in continua evoluzione che ancora oggi non prevede l’obbligo di iscrizioni ad albi professionali o registri particolari. Il corso avrà un taglio pratico e a#ronterà tutti gli aspetti amministrativi, legali e !scali necessari all’esercizio della professione di Amministratore di Condominio. Il corso è rivolto sia ad amministratori professionali, sia a chi desidera amministrare il proprio condominio con consapevolezza delle responsabilità assunte.

REQUISITIGli argomenti verranno gestiti nel pieno rispetto della preparazione tecnica dei partecipanti, sarà compito del formatore utilizzare uno standard comprensibile a tutti e quindi accessibile sia ai neo!ti che alle persone eventualmente preparate in materia. Il corso è accessibile a chiunque.

PROGRAMMA DEL CORSO

La comunione e il condominio la proprietà caratteri della comunione norme di legge che regolano il condominio il supercondominio la multiproprietà il codice civile e le disposizione di attuazione del Codice Civile il ricorso alla conciliazione/ADR per la risoluzione di controversie condominiali la contrattualistica assicurativa sugli immobili

L’amministratore di condominio la quali!cazione dell’ amministratore il pro!lo dell’amministratorenomina e revoca dell’amministratore funzioni, attributi e doveri dell’amministratore le responsabilità dell’amministratore la contabilità e il bilancio elementi di tecnica bancaria la privacy in condominio sicurezza nel condominio

Esperto in Amministrazione Condominiale e Immobiliare

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Durata del Corso

32 ore

Corso quali"cato da OdC che

opera ai sensi della UNI CEI

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Esperto in Amministrazione Condominiale e Immobiliare

L’assemblea di condominio attribuzioni dell’assemblea convocazione costituzione e validità dell’assemblea validità delle delibere il verbale delle assemblee l’impugnazione delle delibere assembleari

Il regolamento di condominio il regolamento condominiale contrattuale ed assembleare contenuti del regolamento impugnazione revisione e modi!ca del regolamento

Impianti l’impianto di riscaldamento l’impianto di condizionamento l’ascensore l’impianto idricol’impianto elettrico l’impianto fognario L. 10/91 D.Lgs. 192/2005 e s.m.i. DM 37/2008

Manutenzione ed innovazioni del fabbricato cause di degrado sistemi di consolidamento di#erenza tra modifca ed innovazionele innovazione vietate L. 13/89, D.M. 236/89 e s.m.i. le innovazioni voluttuarie e gravose agibilità dell’edi!cio e certi!cazioni necessarie

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Corso quali"cato da OdC che

opera ai sensi della UNI CEI

EN ISO/IEC 17024:2004

Parti comuni dell’edi"cio e le tabelle millesimali l’individuazione delle parti comuni e disciplina dele ripartizioni delle spese relative redazione calcolo delle tabelle millesimali

Il fascicolo immobiliareil fascicolo immobiliare conservato dall’amministratore così come de!nito dall’appendice A della norma UNI 10801:1998

Esperto in Amministrazione Condominiale e Immobiliare

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Corso quali"cato da OdC che

opera ai sensi della UNI CEI

EN ISO/IEC 17024:2004

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Contabilità dei Lavori Pubblici

DESTINATARIPer coloro che intendono entrare nel settore dei lavori pubblici, sia partecipando a concorsi pubblici, sia come titolari o dipendenti di impresa, sia come liberi professionisti, il corso di formazione rappresenta uno strumento veramente indispensabile, !no ad ora praticamente inesistente, per supplire alle di$coltà che la preparazione in forma di autodidatta indubbiamente presenta.Avere una guida costante che supporta il tecnico nel suo percorso di comprensione di un settore complesso e spesso poco conosciuto nei suoi dettagli più reconditi rappresenta un vantaggio fondamentale non solo e non tanto per il tempo risparmiato, quanto per la completezza della preparazione e la possibilità di avere accesso, !n da subito, al contributo di esperienza di colleghi con decine di anni di esperienza sul campo.

OBIETTIVII corsi si pre!ggono lo scopo di supplire ad un vuoto pressochè totale: ad eccezione di rarissime iniziative, in Italia non esistono percorsi didattici, pubblici o privati, che consentano al tecnico che intende occuparsi di opere pubbliche di acquisire una preparazione adeguata nel settore di cui trattasi, per cui tale preparazione deve essere acquisita in forma di autodidatta con tutte le di$coltà che tale metodo comporta. Sono o#erti sul mercato formativo corsi che riguardano le gare, il contratto, la sicurezza, la qualità, ma una guida speci!catamente dedicata alla fase esecutiva, che pure rappresenta non meno del 95% del valore economico dell’appalto, e alla relativa procedura di contabilizzazione delle opere eseguite, praticamente non sono presenti in tale pur vasta o#erta.Parimenti non esistono su tali argomenti pubblicazioni di tipo didattico: sono presenti testi che riportano le leggi e i regolamenti, testi che trattano in forma altamente specialistica un determinato argomento, manuali che riportano tutta la procedura riguardante l’intero universo comunque interessante l’opera pubblica, ma è praticamente impossibile trovare un testo che guidi il tecnico nel suo autonomo percorso formativo su contabilità, fasi e procedure riguardanti la fase esecutiva dell’appalto, con coerenza nel ragionamento e con chiarezza nella esposizione, a partire dalla conoscenza e dalla comprensione dei principi che sono alla base delle varie leggi, a seguire con l’aiuto nella esatta interpretazione delle medesime (visto che spesso i vari articoli sono poco chiari se non con evidenti incongruenze fra di essi), per !nire con la disponibilità di esempi pratici tratti dall’esperienza diretta, di modelli, di schemi di lavoro, di giurisprudenza consolidata, su ciascuno dei vari argomenti.

Durata del Corso

50 ore

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Contabilità dei Lavori Pubblici

PROGRAMMA DEL CORSO

INTRODUZIONELeggi vecchie e leggi attualiSoggetti obbligatiConsiderazioni generaliLe originiLa forma e la sostanzaLo scopo della contabilità

PRIMA E DOPO LA GARA

LE FIGURE PROFESSIONALI, TECNICHE ED ESECUTIVEIl Pubblico U$ciale e l’Incaricato di pubblico servizio L’atto pubblico Il Codice penale IL Committente - Il Responsabile dei lavoriIl Responsabile Unico del Procedimento Il Coordinatore per la progettazione Il Progettista L’U$cio di direzione dei lavori - Il DDL Il Direttore operativoL’Ispettore di cantiere Il Coordinatore per l’esecuzione Il Collaudore e il collaudo amministrativo Il Collaudore e il collaudo statico La Stazione appaltante L’Impresa appaltatrice

SCHEMA INDICATIVO DEI DOCUMENTI DELL’OPERA PUBBLICA

L’ERRORE DI PROGETTODe!nizione I tipi di errore

L’IMPRESA APPALTATRICE E IL DDL

I DOCUMENTI AMMINISTRATIVI E CONTABILIPrincipi generali, bolli e !rme

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Contabilità dei Lavori Pubblici

Il giornale dei lavori I libretti di misura delle lavorazioni e delle provviste Le liste settimanali Il registro di contabilità Il sommario del registro di contabilità Lo stato d’avanzamento dei lavori (SAL) Il certi!cato di pagamento delle rate d’acconto Lo “stato !nale”Il conto !nale

ALTRI DOCUMENTI E PROCEDUREIl verbale di immediata esecuzione dei lavori La consegna dei lavori Il processo verbale di consegna dei lavori L’ordine di servizio del RUP al DDL L’ordine di servizio del DDL all’impresa appaltatrice Il brogliaccio delle misureIl verbale di sospensione dei lavori Il verbale di ripresa dei lavori Il verbale di concordamento dei nuovi prezzi Le varianti La contestazione riguardante i fatti Il termine dei lavori Le operazioni di collaudoIl certi!cato di collaudo

LA RISERVAI diritti dell’impresa Principi e caratteristiche generali Come si scrive la riserva in un atto Come si scrive la riserva nel registro di contabilità

SCHEMA DI BASE DELLA NORMATIVA ANTIMAFIA ESEMPI REALI DI CERTIFICATI, VERBALI E DOCUMENTI VARI MODELLI PER LA REDAZIONE DI CERTIFICATI, VERBALI E DOCUMENTI VARI ANALISI DI CASI CONCRETI DISCUSSIONE FRA I PARTECIPANTI

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Acustica in Edilizia

OBIETTIVIFormare una !gura professionale che possa svolgere la funzione di Tecnico Acustico Edile.

PROGRAMMA DEL CORSO

Parte 1:Fondamenti di acusticaE#etti del rumore sul corpo umano e psicoacusticaGrandezze ed unità di misura, calcoli e ponderazioniPropagazione del suono in campo liberoSorgenti sonore e ricettoriE#etti dell’esposizione al rumoreAcustica negli ambienti con!nati, tempo di riverberazione T60La trasmissione del rumore attraverso strutture solideFonoisolamento, assorbimento acustico ed isolamento da vibrazioni

Parte 2:Legislazione (L. 447/1995, DPCM 05/12/1997 e norme di calcolo per la valutazione dei requisiti acustici passivi degli edi!ci)Norme e metodi di calcoloIndici di valutazione dei requisiti acusticiIsolamento verticale ed orizzontale ai rumori aereiIsolamento di facciata ai rumori esterniIsolamento dai rumori da calpestio dei solaiIsolamento dei rumori da impianti tecnologiciRequisiti acustici degli impianti e norme per il loro collaudo acustico (EN 12354-5)Valutazione di clima ed impatto acusticoZonizzazione acustica dei ComuniLa !gura del tecnico competente e legislazione di riferimento

Parte 3:Strumentazione e tecniche di misuraComfort acustico per gli edi!ciIsolamento ed acustica internaTecniche di progettazione ed isolamento, materiali e componenti per la difesa dai rumori negli edi!ci esistenti e di nuova costruzioneCorrezione acustica dei localiPrestazioni acustiche dei materiali e loro correlazione con le principali caratteristiche !sico-meccaniche

Parte 4:Esercitazione e analisi di casi pratici

Durata del Corso

56 ore

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PROGRAMMA

Generalità dei dissesti nelle strutture: il monitoraggio strutturale dei quadri fessurativi ai !ni della tutela dell’incolumità pubblica e della salvaguardia delle opere civili; cause perturbatrici;tipologia dei dissesti;cause del dissesto;di#erenza dei dissesti tra fabbricati in muratura ed in conglomerato cementizio armato;dissesti negli edi!ci in muratura;dissesti nei fabbricati in conglomerato cementizio armato;dissesti su strutture orizzontali;dissesti per azioni sismiche

Tecniche di monitoraggio strutturale: introduzione alle tecniche operative di monitoraggio strutturale;ricostruzione storica;esame preliminare della struttura:

esame visivo;analisi della sua geometria;analisi geologiche e saggi in fondazione;analisi dei materiali (tecniche di indagine di tipo distruttivo e non distruttivo);

analisi delle fessure esistenti nella struttura;rappresentazione gra!ca (simbologia) del degrado e del dissesto; scelta dei punti di misura deformometrici e caratteristiche degli strumenti da utilizzare;tipi di punti di misura deformometrici; esecuzione del monitoraggio mediante deformometri removibili;errori nelle misurazioni dirette: classi!cazione degli errori, applicazione dei metodi statistici agli errori accidentali, scarto quadratico medio; attività di laboratorio;analisi, gestione, elaborazione ed interpretazione dei dati e stesura del rapporto tecnico del monitoraggio.esempio pratico di monitoraggio strutturale di quadri fessurativi su complesso esistente in contesto storico-monumentale.attività di laboratorio – esercitazione pratica con strumentazione e prototipi.

Compiti, doveri e responsabilità del personale certi"cato sulle prove non distruttive e semidistruttive ai livelli 1,2 e 3. Sistema di certi"cazione del personale certi"cato secondo il regolamento RINA

Monitoraggio Strutturale

Durata del Corso

20 ore

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Progettazione e Costruzione in Zona Sismica

Conseguenze sulla progettazione architettonica e sul cantiere

OBIETTIVIIl corso sulla progettazione antisismica degli edi!ci nasce dall’esigenza di formare e aggiornare i professionisti sulle tecniche di calcolo strutturale previste dalla recente normativa (Norme Tecniche per le costruzioni DM 14-01-2008). Attraverso un’esposizione graduale e lineare e un approccio non accademico, si introdurranno i corsisti alla conoscenza delle problematiche connesse al processo di progettazione strutturale antisismica e alla loro soluzione pratica.

PROGRAMMA

Concetti di base di Analisi delle StruttureLe strutture isostatiche; Le strutture iperstaticheSforzi e deformazioniIl concetto di resistenza; Il comportamento dei materialiApplicazioni e sistemi costruttivi.

Principi di progettazione: il DM 2008Aspetti introduttivi e principi fondamentali DM 2008 e Circolare applicativa. N. 617 del 02/02/2009Valutazione della sicurezza: veri!che di sicurezza e funzionalità (Generalità SLU e SLE).Vita nominale e classi d’uso.Ambiti di mantenimento della validità delle veri!che alle T.A. Le azioni sulle costruzioni: classi!cazioni e combinazioni (sovraccarichi, vento, sisma, neve, azioni eccezionali: de!nizioni, valori, variazioni rispetto alle vecchie normative)

Progettazione per azioni sismiche delle strutture in cemento armatoLe strutture in cemento armato. I metodi di analisi e di veri!ca. Valutazione delle capacità ultime degli elementi strutturali e veri!ca agli SLU delle strutture in c.a. ("essione, presso"essione, taglio).Veri!che SLE: stato limite di deformazione e di fessurazione, controllo delle tensioni di esercizio. Le strutture in acciaio (principali novità). Criteri generali di progettazione e modellazione: regolarità in pianta ed in elevazione, tipologie strutturali (telaio, pareti, miste) e fattori di struttura Strutture a telaio (il ruolo della gerarchia delle resistenze, i particolari costruttivi e

Durata del Corso

44 ore

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Certi!caton° 501008930

i limiti dimensionali di travi, pilastri, nodi travi pilastro)Strutture a pareti (il ruolo della gerarchia delle resistenze, i particolari costruttivi e i limiti dimensionali delle pareti). Ruolo degli elementi non strutturali (ad es. tamponamenti) nella risposta degli edi!ci in c.a.

Progettazione per azioni sismiche delle strutture in acciaioTipologia dei sistemi intelaiati in acciaio (controventati e non controventati; a nodi !ssi e a nodi mobili; pendolari, a nodi rigidi e semicontinui)Classi!cazione delle sezioni (1, 2, 3 e 4). Collegamenti. Requisiti per la progettazione e l’esecuzione.

Progettazione per azioni sismiche delle strutture in muraturaRequisiti per la progettazione e l’esecuzioneReportage fotogra!co con analisi critica di eventi sismici sui manufatti edilizi in Italia e nel mondo.

Progettazione e Costruzione in Zona Sismica

Conseguenze sulla progettazione architettonica e sul cantiere

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Valutazione Impatto Ambientale

PROGRAMMA DEL CORSO

L’ambiente: de!nizioni scienti!che e normative. Fonti normative del diritto dell’ambiente. I principi generali ed i riferimenti per i quadri di sostenibilità. Conferenza di Stoccolma; Rapporto Brundtland; Piano d’azione di Lisbona; Trattato di Amsterdam; Conferenza di Goteborg; Conferenza di Johannesburg; Protocollo di Kyoto. Principi del Diritto Ambientale Europeo. La normativa comunitaria, internazionale, nazionale, regionale; recepimento delle direttive. Normativa europea VIA Dir. CEE 85/337; Dir. 96/61/CE; Dir. CE 97/11. Normativa italiana VIA - Legge 349 /86; D.P.C.M. 377 del 10/08/88; DCPM 27 dicembre 1988 - DPR 27 aprile 1992 Legge n° 146/94; DPR 12 aprile 1996; Legge 59/97; D.Lgs 112/98; DPR 348/99; d.lgs. N.372/1999; DPCM 1 settembre 2000; d.lgs. 16/01/008.Il procedimento generale di VAS. Dir. 2001/42/CEE; Campo di applicazione. Competenze. Indirizzi di livello statale e regionale. Fasi della piani!cazione alle quali si attiva la procedura. Internalizzazione al processo di piano. Processo di formazione. Coordinamento tra diverse valutazioni. Scoping. Tempi del processo. Consultazioni e partecipazione. Monitoraggio. Rapporto Ambientale. Analisi delle componenti dei fattori ambientali e delle loro relazioni per la valutazione del sistema ambiente. I criteri di qualità per il processo di VAS.Il procedimento generale di VIA. Livello di progettazione al quale si attiva la procedura. Fasi iniziali di orientamento (scoping). Tempi e modi del processo. Assoggettabilità a VIA delle modi!che progettuali. La valutazione ambientale tra progetto preliminare e progetto de!nitivo. Studi di prefattibilità ambientale. Studio di impatto ambientale (SIA). L’impatto: de!nizioni e metodi di analisi. Valutazione degli impatti; Metodologie per l’individuazione degli impattiMetodologie per l’individuazione degli impatti: uso delle risorse naturali; inquinamento e disturbi ambientali; interferenze sulle componenti biotiche, abiotiche ed ecologiche; Area vasta e rete di relazione; Check lists; matrici, networks, GIS. Sorgente di impatto. Partecipazione. Informazione al pubblico. Monitoraggio. Alternative di progetto. Mitigazione degli impatti. Opzione zero. Controlli. Sanzioni. Deposito cauzionale.La Valutazione di Incidenza (VIncA). Direttiva 79/409/CEE “Uccelli”- Direttiva 92/43/CEE “Habitat” - DM 184/2007 - DPR 357/1997 - DPR 120/2003. La Valutazione di Incidenza Ambientale: principi e procedure.Analisi della qualità ambientale con riferimento alle componenti dell’ambiente potenzialmente soggette ad un impatto importante del progetto proposto, con particolare riferimento alla popolazione, alla fauna, alla "ora, al suolo, alle acque

Durata del Corso

40 ore

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super!ciali e sotterranee, all’aria, ai fattori climatici, al paesaggio, all’ambiente urbano e rurale, al patrimonio storico, artistico e culturale, e alle loro reciproche interazioni.Incidenza negativa e motivi imperativi di rilevante interesse pubblico.La valutazione di impatto sanitario (VIS) - I principi chiave della VIS la valutazione del rischio. Le relazioni tra i diversi strumenti tecnico-amministrativi per la valutazione ambientale (VAS,VIA, IPPC, VIncA) con il D.lgs 4/2008 Disciplina VIA e IPPC, norme di coordinamento. L’autorizzazione integrata ambientale (AIA) IPPC - “Integrated Pollution Prevention and Control”. BAT “Best Available Techniques”.Casi di studio. Coordinamento delle basi informative e degli indicatori.

Valutazione Impatto Ambientale

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Conoscere la Geotermia come FonteRinnovabile Possibile

La geotermia è la scienza che studia l’origine del calore terrestre, il suo modo di propagarsi e le caratteristiche termiche delle rocce. Più recentemente per geotermia si intende anche la ricerca e lo sfruttamento dell’energia geotermica.La continua crescita dei consumi energetici, il progressivo e veloce depauperamento delle riserve di idrocarburi liquidi e gassosi, oltre alle frequenti crisi politiche, hanno generato una crisi energetica di rilevanza mondiale, con conseguenti aumenti del prezzo del petrolio e del gas: pertanto la nuova politica energetica dovrà a#rontare s!de sempre più mirate a soddisfare esigenze di sviluppo sostenibile oltre che di salvaguardia ambientale.Fanno parte di questo disegno strategico un più accelerato ricorso alle fonti rinnovabili, la ricerca di una maggiore e$cienza energetica, lo sviluppo di nuove fonti di energia, l’utilizzo di tecnologie più avanzate perla generazione elettrica da fonti fossili, nonché l’adozione di misure di razionalizzazione e di risparmio di energia.Ancora oggi un miliardo e seicento milioni di persone, pari ad un quarto della popolazione mondiale, non ha accesso all’elettricità. La necessità di riequilibrare questa situazione richiederà non solo ingenti investimenti, ma anche politiche energetiche fortemente improntate alla sostenibilità, se si vorrà evitare che l’auspicato sviluppo delle popolazioni oggi escluse dai bene!ci dell’energia elettrica si traduca in un degrado insanabile delle condizioni ambientali su scala mondiale. Il corso si rivolge a professionisti (Architetti, Ingegneri, Geologi, Geometri, Periti Industriali, Periti Agrari, Agrotecnici, ecc.) in campo ambientale fornisce, altamente tecnico, utili ed approfondite informazioni a tutti coloro che intendono approcciarsi alla geotermia ed alle sue applicazioni.

PROGRAMMA DEL CORSO

PRESENTAZIONE DEL CORSOPresentazione strutturaPresentazione dei docentiArgomenti trattati e loro durata;

LE FONTI DI ENERGIA (breve excursus)Gli aspetti ambientali del problema energetico;Le fonti convenzionaliIl petrolioIl carbone

Durata del Corso

36 ore

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Il gas naturaleL’energia idroelettricaL’energia nucleare;Le fonti non convenzionaliL’energia eolicaL’energia solareL’energia da biomasseL’energia del moto ondoso e delle correntiL’energia geotermica

LA GEOTERMIA NELLA STORIA (breve excursus)Dalla Preistoria al MedioevoL’era moderna: la geotermia fonte di sviluppo ed energia;

GEOLOGIA E GEOTERMIALa struttura interna della Terra Il modello staticoLa crostaIl mantelloIl nucleoLa struttura interna alla terra Il modello dinamicoIl calore terrestreLa geotermia terrestreLa tettonica a placche

SISTEMI GEOTERMICIGeneralità sui sistemi geotermici idrotermaliLa fonte di caloreLa roccia serbatoioLa roccia di coperturaL’area di ricaricaLa classi!cazione dei sistemi geotermiciI sistemi geotermici idrotermaliI serbatoi ad acqua dominanteI serbatoi a vapore dominanteI sistemi in rocce a calde secche (HDR)I sistemi geopressurizzatiI sistemi magmatici

Conoscere la Geotermia come FonteRinnovabile Possibile

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AMBIENTI GEOLOGICI PER SISTEMI GEOTERMICII parametri geotermiciIl "usso di caloreIl gradiente geotermicoLa distribuzione dei sistemi geotermiciI sistemi geotermici della ToscanaL’origine del vapore geotermico

L’ESPLORAZIONE GEOTERMICAIl rilievo geologico e vulcanologicoIl rilievo idrogeologicoIl metodo geochimicoLa prospezione geo!sica (

)L’esplorazione profonda ( )

I POZZI GEOTERMICI PER LO SFRUTTAMENTO DEL CALORE DEL SOTTOSUOLOL’energia geotermicaI meccanismi di scambio termico nel sottosuoloLo sfruttamento del calore super!ciale del suolo (

)I pali energeticiLe caratteristiche funzionali dei paliI collettori orizzontaliIl sistema apertoGli altri scambiatoriLa modellistica termica del sottosuoloUn modello di pozzo geotermicoL’analisi di sensibilità sui parametri del terreno

LA GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICAGeneralità sul principio di funzionamento delle centrali geotermicheLa classi!cazione degli impianti

Conoscere la Geotermia come FonteRinnovabile Possibile

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GLI USI DIRETTI DELL’ENERGIA GEOTERMICAI "uidi geotermici

La sorgente acqua, La sorgente terreno, mediante l’acqua glicolata passante per

sistema di sonde)

caloreGli usi agricoli: Le serre e i terreni riscaldatiL’acquacolturaGli usi industrialiLa balneologiaAltri usi minori

LE NORMATIVE IN CAMPO ENERGETICO RELATIVE ALLA REALIZZAZIONE DEI SISTEMI GEOTERMICI

La normativa europeaLa normativa svizzera sulla realizzazione di sistemi geotermici: Il certi!cato

L’impatto ambientale dell’energia geotermica)La normativa tecnica tedescaLa normativa in Italia: Le norme di alcune regioni e provincie in materia di pozzi geotermici

COSTI ED IMPATTI AMBIENTALI E SANITARI DELLE ENERGIE RINNOVABILI E QUELLA GEOTERMICA IN PARTICOLARE.

De!nizione dei problemi (

globale)Gli scenari attuali e le possibili prospettiveLa situazione nel mondo e in EuropaLa situazione italiana (

)Confronto tra energia geotermica e solare.

Conoscere la Geotermia come FonteRinnovabile Possibile

Durata del Corso

50 ore

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Esperto in Gestione dell’EnergiaEnergy Manager

DESTINATARIIl corso è accessibile a chiunque e si rivolge principalmente alle seguenti categorie: Periti Industriali, Laureati in chimica, Periti Agrari, Geometri, Architetti e Ingegneri, Laureati in Scienze e Tecnologie Agrarie e Scienze e Tecnologie Forestali e Ambientali, Enti Pubblici.

OBIETTIVIFormare la !gura professionale attualmente più richiesta in tutto il territorio nazionale. L’Energy Manager è indispensabile per qualsiasi attività e per qualsiasi professionista in quanto permette non solo la possibilità di ottenere sgravi !scali, ma risparmi energetici addirittura pari all’90% e soprattutto AVERE il controllo sulle sanzioni previste in caso di mancato rispetto delle norme vigenti.

PROGRAMMA DEL CORSO

SCENARIO DI RIFERIMENTOChi sono gli Energy ManagerIl bisogno di creare una “cultura dell’energia”La politica europea di sviluppo e gli obiettivi 202020

LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTOLa legge n.10 del 1991La circolare MICA n.219/F del 2 Marzo 1992La circolare MICA n.226/F del 2 Marzo 1993Successivi sviluppi normativi

PERCHÉ SI DEVE NOMINARE UN’ENERGY MANAGERL’Energy Manager e la Pubblica AmministrazioneL’Energy Manager e la grande industriaIl professionista dell’energia nel contesto di una nuova era: la Green EconomyL’Energy Manager ed il mondo dell’ICTIl mercato di fronte all’ energy managementLe prospettive per una professione di successoLa formazione continua. Stile di successo per un’Energy Manager

L’EVOLUZIONE DEL SETTORE ENERGETICO. IL RUOLO DEGLI EMNuovi Scenari per il settore elettricoIl decreto n. 79 del 1999 (Decreto Bersani)

Corso quali"cato da OdC che

opera ai sensi della UNI CEI

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La liberalizzazione dei mercatiIl settore elettrico e la riforma del Titolo V della CostituzioneLa disciplina dell’energia elettrica e la riforma dei servizi pubbliciLa direttiva 96/92/CELa direttiva 2003/54/CELa legge n. 125 del 2007. La liberalizzazione completa del mercato elettricoIl Gestore del Mercato ElettricoL’Autorità per l’energia elettrica ed il gasLe criticità del mercato energeticoLa dipendenza energetica italianaLa domanda elettrica e i blackout energeticiAnalisi e previsioni del fabbisogno energeticoLa domanda energetica per settori merceologiciLa Direttiva 2010/31/UE

IL MERCATO DEL GAS NATURALELa liberalizzazione del mercato. Il D.lgs. n.164 del 2000Legge Sviluppo. La borsa del Gas.

LA BORSA ELETTRICA IPEXElementi baseLe contrattazioni di borsaLa partecipazione al mercato e il grado di liquiditàMercato del giorno prima - MGP (mercato dell’energia);Mercato infragiornaliero - MI (mercato dell’energia);Mercato del servizio di dispacciamento - MSD.

I MERCATI AMBIENTALI

II RUOLO DELLE ESCO NEI MERCATI AMBIENTALI

IL MERCATO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA (TEE)Il DM del 20 luglio 2004Il ruolo dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il GasL’iter progetto/veri!ca/rilascio/commercializzazioneLa delibera EEN 02/10Mercato dei TEE, contratti bilaterali, corrispettivi al GME

Esperto in Gestione dell’EnergiaEnergy Manager

Corso quali"cato da OdC che

opera ai sensi della UNI CEI

EN ISO/IEC 17024:2004

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II MERCATO DEI CERTIFICATI VERDI (CV)Il ruolo del Gestore dei Servizi Energetici (GSE)Quali!cazione/rilascio/commercializzazione dei Certi!catiRichiesta, emissione e Conto proprietà dei Certi!cati VerdiLa commercializzazione dei Certi!cati VerdiLa delibera ARG/elt 03/10Verso la riforma del sistema

L’EFFICIENZA ENERGETICA. IL RUOLO DEGLI EMI sistemi di gestione energetica (SGE)La nuova norma EN 16001 “EMS - Requirements with guidance for use”La Direttiva 2006/32/CEL’ecobuildingLa certi!cazione energetica degli edi!ci. Accenni.Le principali tecnologie

Esperto in Gestione dell’EnergiaEnergy Manager

Corso quali"cato da OdC che

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Esperto in Progettazione di Impianti Fotovoltaici

DESTINATARIProfessionisti e tecnici interessati alla progettazione e alla pratica impiantistica dei sistemi fotovoltaici e alle procedure per l’ottenimento delle “Tari#e Incentivanti”(IV Conto Energia) secondo le modalità indicate dal GSE. Con un approccio professionalizzante immediatamente spendibile nel nuovo scenario aperto nel settore fotovoltaico.

OBIETTIVIIl corso è !nalizzato all’apprendimento dei concetti teorici, tecnici, pratici ed economici relativi agli impianti fotovoltaici sia ad isola che connessi alla rete. Partendo dai principi !sici che regolano l’e#etto fotovoltaico e la radiazione solare, si a#ronteranno gli aspetti tecnici relativi al dimensionamento degli impianti e a seguire si esamineranno gli aspetti tecnologici dei componenti dell’impianto per la produzione di energia elettrica da fonte solare. Inoltre saranno oggetto di analisi anche i bene!ci ottenibili attraverso l’incentivazione economica degli impianti (IV conto energia).

PROGRAMMA DEL CORSO

CENNI STORICI

LA TECNOLOGIA DEL SILICIOSemiconduttori, giunzione P-N, diodo a semiconduttore;Il !lm sottile,Il silicio cristallino, la crescita del silicio monocristallino, la fusione del silicio multicristallino;Il wafer, la cella, il modulo fotovoltaico.

LE NUOVE TECNOLOGIELe nanotecnologieLa tecnologia a pigmenti organici

LA RADIAZIONE SOLAREL’ irradianza, l’ irraggiamento, i "ussi di radiazioneLe componenti della radiazione solare e la loro misura, l’albedo, la posizione geogra!ca.Tabelle della radiazione solare, la norma UNI 10349.Le coordinate solari, diagrammi solari.L’ ombreggiamento, il calcolo dell’ombreggiamento,Casi studio

Durata del Corso

30 ore

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Esperto in Progettazione di Impianti Fotovoltaici

TECNOLOGIE IMPIANTISTICHE

I SISTEMI AD ISOLALe normative di riferimento.Il sopralluogo, strumenti e veri!cheIl dimensionamentoLa scelta dei Componenti, i regolatori di carica, le batterie di accumulatori, gli inverters,la struttura di supporto dei moduli fotovoltaici.La procedura di installazione.

I SISTEMI CONNESSI ALLA RETELe normative di riferimento.Il sopralluogo, strumenti e veri!cheIl dimensionamento, l’ irraggiamento su una super!cie con diversi valori di azimut e di TiltLa scelta dei Componenti, i moduli fotovoltaici, gli inverters, la struttura di supporto !ssa e ad inseguimento.La procedura di installazione.

IL CONTO ENERGIAIL D.M. 19 febbraio 2007, cenni dei programmi precedenti.Il D.M. 5 maggio 2011, IV Conto EnergiaLe !gure del decreto, il Soggetto Attuatore ed il Soggetto Responsabile.L’ iter per ottenimento delle autorizzazioni per l’installazione dei sistemi connessi alla rete.La redazione della documentazione di progetto per la connessione con la rete elettricaIl circuito statistico TERNA, modalità di iscrizione dell’Operatore e degli impianti.La redazione della documentazione per il GSE per l’ ottenimento degli incentivi e varie forme contrattuali, lo scambio sul posto, l’Acquirente Unico dell’energiaL’ iter di iscrizione degli impianti sottoposti a regime U.T.F. (U$cio Tecnico Finanza)Le delibere della AEEG

ESERCITAZIONIDimensionamento di un sistema ad isola,Dimensionamento di un sistema connesso alla rete.

Corso quali"cato da OdC che

opera ai sensi della UNI CEI

EN ISO/IEC 17024:2004

Durata del Corso

28 ore

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Ambiente e Territorio

OBIETTIVI:Temi di fondo del corso saranno la de!nizione di ambiente, gli aspetti ecologici e le problematiche connesse agli atti di piani!cazione. Sarà esaminata l’evoluzione normativa sia in riferimento ai vincoli ambientali che al diritto di proprietà edilizia. I temi saranno trattati mediante l’approfondimento degli aspetti relativi alla evoluzione del concetto di ambiente, territorio e sviluppo sostenibile sviluppata in parallelo all’evoluzione subita dall’attenzione alle problematiche ambientali a partire dal rapporto Bruntland !no alle ultime norme in materia. Saranno analizzate le analogie e le di#erenze tra la VIA e la VAS approfondendo la parte relativa allo studio degli impatti. Saranno inoltre esaminate in modo particolare le caratteristiche dell’ambiente in riferimento ad un approccio di tipo paesaggistico dedicando particolare attenzione allo studio del paesaggio ed alle modalità di intervento con particolare riferimento alle zone vincolate ed alle relazioni paesaggistiche. Al termine del corso i partecipanti avranno maturale le cognizioni tecniche necessarie per impostare un corretto approccio al procedimento generale di conoscenza del territorio e della valutazione degli aspetti paesaggistici in funzione delle procedure previste per gli adempimenti in zone vincolate e per la valutazione degli implicazioni ambientali degli interventi.

PROGRAMMA DEL CORSOconoscenza del quadro legislativo e dell’evoluzione normativa in materia paesaggistica ed ambientaleconoscenza del quadro legislativo e dell’evoluzione normativa in materia di proprietà ediliziaanalisi dei vincoli urbanistici e vincoli paesaggisticila piani!cazione comunale e sovraordinatapiani paesisticirapporto ecologia, piani!cazione e gestione del paesaggioil concetto di sviluppo sostenibile e le conferenze internazionalii Sistemi di Gestione Ambientaleconoscenza del quadro legislativo attuale in riferimento alle diverse tipologie di valutazioni ambientali (Valutazione Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione Integrata)analisi della procedura di VIA e dello Studio di Impatto Ambientaleprincipi di ecologia ed esame dei fattori ambientali interessati (aria, acqua, suolo, atmosfera, ecc.)lo sviluppo sostenibile ed il rapporto con il paesaggio,il concetto di paesaggio, lettura e sua valutazione,lettura del paesaggio e sua visione dinamica,interventi in zone vincolate

Durata del Corso

36 ore

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Costruzioni RuraliProgettare in zona rurale tenendo conto del benessere animale, della tutela ambientale e del rinnovato interesse per le energie alternative

Il presente corso si rende necessario per i cambiamenti avuti negli ultimi anni, soprattutto nelle costruzioni zootecniche, settore nel quale le normative sul benessere animale, sulla tutela ambientale (D.Lgs. 152/99-D.Lg. 372/99) ed il rinnovato interesse per le energie alternative hanno stimolato importanti innovazioni tecnologiche. Cambiamenti in alcuni casi da trasformare radicalmente gli allevamenti del nostro Paese. Il corso si rivolge a professionisti (Architetti, Ingegneri, Dottori in Agraria, Geometri, Periti Industriali, Periti Agrari, Agrotecnici, ecc.), in campo delle progettazioni in zone rurali e direzioni lavori, consulenti di azienda agricole e non solo, fornendo informazioni tecniche teorico/pratiche utili ad una progettazione e realizzazione di costruzioni rurali.

PROGRAMMA DEL CORSO

PRESENTAZIONE DEL CORSOPresentazione strutturaArgomenti trattati e loro durata

FONDAMENTI DI TECNICA EDILIZIALa trasmissione del caloreLe dispersioni termiche totali di un fabbricatoI parametri psicometrici

ELEMENTI COSTITUTIVI DI UN FABBRICATO RURALELe fondazioniLe muratureI solaiI tettiLe pavimentazioniLe scaleGli in!ssiLa struttura prefabbricata

L’ABITAZIONE RURALEGeneralitàCaratteristiche costruttiveGli impianti

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LE ENERGIE ALTERNATIVE

ELEMENTI DI BASE PER LA PROGETTAZIONE DELLE COSTRUZIONI ZOOTECNICHEGeneralitàElementi di !siologia delle costruzioniIl ricambio d’ariaIl riscaldamento degli edi!ci zootecniciIl ra#rescamento

LE STALLE PER LE BOVINE DA LATTELa scelta del sistema di stabulazioneLa stabulazione !ssaLa stabulazione liberaI locali accessoriLa riconversione delle stalle a stabulazione !ssa in stabulazione liberaLa distribuzione degli alimentiLa pulizia della stallaGli impianti di mungitura meccanica

LE STALLE PER LE BOVINE DA CARNELe caratteristiche dell’allevamentoIl microambiente ottimaleLe tipologie costruttiveLa distribuzione degli alimenti

LE STALLE PER I VITELLILe caratteristiche dell’allevamentoIl microambiente di stabulazioneLo svezzamento dei vitelli nell’azienda da latteL’allevamento dei vitelli a carne biancaLa distribuzione degli alimenti

LE STALLE PER I BOVINI ALL’INGRASSOLe caratteristiche dell’allevamentoIl microclima ottimaleLe tipologie costruttiveIl dimensionamento dei box

Costruzioni RuraliProgettare in zona rurale tenendo conto del benessere animale, della tutela ambientale e del rinnovato interesse per le energie alternative

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L’allontanamento delle deiezioniLa distribuzione degli alimenti

LE STALLE PER I BUFALIL’ambiente e la scelta del sistema di stabulazioneTipologie di stabulazione

LE STALLE PER SUINICaratteristiche degli allevamentiGli allevamenti da riproduzioneIl reparto fecondazioneIl reparto gestazioneLa zona partoIl reparto post svezzamentoIl reparto ingrassoI sistemi di alimentazioneLa gestione delle deiezioniLa progettazione di un centro suinicolo

LE STALLE PER GLI OVINI E I CAPRINIL’allevamento della capraL’allevamento della pecoraLa mungitura meccanica delle pecore e delle capre

LE STALLE PER I CAVALLIL’allevamento del cavalloI sistemi di stabulazione

LE STALLE PER GLI AVICOLIAspetti generaliEsigenze ambientaliLe caratteristiche dei fabbricatiL’allevamento delle galline ovaioleL’allevamento dei polli da carneL’allevamento dei pulcini e delle pollastreL’allevamento dei polli da riproduzioneL’allevamento del tacchino

Costruzioni RuraliProgettare in zona rurale tenendo conto del benessere animale, della tutela ambientale e del rinnovato interesse per le energie alternative

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Certi!caton° 501008930

L’allevamento della faraonaL’allevamento dell’anatra

LE STALLE PER I CONIGLILe esigenze ambientaliI ricoveri cunicoliLa gestione delle deiezioni

GLI STRUZZIAspetti generaliL’allevamento dei riproduttoriLo svezzamentoIl post-svezzamentoL’ingrassoLa sala incubazione dello svezzamento

LE STRUTTURE E GLI IMPIANTI PER LO STOCCAGGIO ED IL TRATTAMENTO DELLE DEIEIZIONI ANIMALI

GeneralitàLa gestione dei liquamiLa gestione delle deiezioni solide

I SILOSGLI IMPIANTI DI ESSICAZIONE

Gli impianti per l’essicazione arti!ciale dei foraggiGli impianti per l’essicazione dei cereali

LE SERREL’e#etto serraLa climatizzazioneLe attrezzature complementari

LE STRUTTURE E LE ATTREZZATURE PER LE INDUSTRIE AGRARIE AZIENDALIL’industria lattiero-caseariaL’industria enologicaL’industria oleariaIl mangimi!cio aziendale.

Costruzioni RuraliProgettare in zona rurale tenendo conto del benessere animale, della tutela ambientale e del rinnovato interesse per le energie alternative

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Gestire e Costruire Case in Legno

OBIETTIVIIl corso, dopo una breve storia delle costruzioni in legno, mira a fornire i criteri informatori per una corretta progettazione delle costruzioni in legno atta ad assicurare un buon comportamento idrotermico e i necessari livelli di sicurezza rispetto al fuoco e all’evento sismico; far acquisire la conoscenza delle caratteristiche !siche e meccaniche principali del legno quale materiale da costruzione; fornire una visione d’insieme dei prodotti in legno per la costruzione disponibili sul mercato e conoscerne le caratteristiche e i campi di applicazioni principali; conoscere le tecnologie e i sistemi costruttivi fondamentali in legno per strutture ad uso abitativo; veri!care attraverso l’analisi di un edi!cio realizzato in legno le competenze teoriche acquisite durante il corso.

PROGRAMMA

COSTRUIRE IN LEGNO: CULTURA E TECNICHE COSTRUTTIVE La cultura del costruire in legno.Legno e sostenibilità. Principi di tecnologia del legno.Nuove strutture in legno: materiali e prodotti di uso strutturale.Cenni sulla normativa tecnica per le costruzioni in legno.Progettare in legno nelle zone sismiche.La protezione al fuoco delle strutture in legno.Isolamento termoacustico.Case in legno a basso consumo energetico: esempi, analisi e casi pratici.

IL LEGNO: LE TECNOLOGIE E I SISTEMI COSTRUTTIVILe principali caratteristiche !siche e meccaniche del legno.Tipologie costruttive a gabbia.Tipologie costruttive a setti.Tipologie costruttive a pannelli portanti.Tipologie costruttive a blocchi.Tipologie costruttive miste.Le specie legnose e loro applicazione. Analisi dei vari tipi di legno. Le malattie del legno.Le tecnologie e sistemi costruttivi in legno e loro evoluzione.

VISITA GUIDATA AD UN EDIFICIO REALIZZATO IN LEGNOVisita al cantiereAnalisi e discussione in aula

Durata del Corso

24 ore

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Il Radon negli Edifici

Non esiste luogo ove il RADON non sia presente. In atmosfera si disperde rapidamente e non raggiunge quasi mai elevate concentrazioni, ma nei luoghi chiusi (case, scuole, negozi, ambienti di lavoro, ecc.) può in taluni casi arrivare a concentrazioni molto pericolose per la salute.Il RADON è classi!cato come agente al massimo livello di evidenza di cancerogenità (gruppo 1) dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro: l’esposizione a tale gas è ritenuta la seconda causa di cancro polmonare dopo il fumo di sigaretta.Il corso è indirizzato a tecnici ed imprenditori che operano nel settore delle costruzioni per conoscere il radon, i suoi e#etti e come intervenire sia negli edi!ci esistenti sia in quelli di nuova costruzione.Scopo del corso è conoscere il RADON per costruire fabbricati con ambienti indoor mitigati, da tale gas, contenendo i costi di costruzione ed ottenendo un grosso valore aggiunto, per i progettisti e i costruttori, dato dall’attenzione posta alla salute di chi andrà ad utilizzare gli edi!ci.Il corso si rivolge a professionisti (Architetti, Ingegneri, Geologi, Geometri, Periti Industriali, Periti Agrari, Agrotecnici, ecc.) e a imprenditori edili fornendo utili ed approfondite informazioni sul RADON.

PROGRAMMA DEL CORSO

PRESENTAZIONE DEL CORSOPresentazione strutturaPresentazione del docenti (Dott. Stefano Biagiotti)Argomenti trattati e loro durata;

COSA E’ IL RADON

EFFETTI DEL RADON SULL’ORGANISMO UMANO

COME IL RADON ENTRA NEGLI EDIFICI

AZIONI DI RIMEDIO E BONIFICASigillatura delle vie di ingressoPressurizzazione dell’edi!cioVentilazione degli ambientiVentilazione del vespaioPressurizzazione del suoloDepressurizzazione del suolo

AZIONI DI PREVENZIONE PER LE NUOVE COSTRUZIONI

MISURARE LE CONCENTRAZIONI DI RADON

LA LEGISLAZIONE ITALIANA ED EUROPEA

Durata del Corso

28 ore

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Corretta Gestione dei Rifiuti

Il corso in questione si pre!gge di informare, formare e responsabilizzare i fruitori in merito a una corretta gestione dei ri!uti sia amministrativa che logistica. Infatti, tale compito, il più delle volte, è percepito dai produttori di “ri!uti speciali” come un aggravio del carico di lavoro e un ulteriore burocratizzazione delle già di$cili procedure operative. Dopo questo corso gli eventi di rito avranno una visione d’insieme di tutte le problematiche inerenti a una “corretta gestione” dei ri!uti.Saranno anche indicate le modalità attraverso le quali ANSIG, l’associazione dei produttori di ri!uti speciali, supporta e gestisce i propri associati con servizi che rendono più performante il lavoro delle aziende, accollandosi la gestione tecnico-burocratica-operativa e attribuendosi la responsabilità su tutta la gestione formale dei ri!uti speciali.

PROGRAMMA DEL CORSO

1° parte TeoricaPanorama Legislativo

Quadro normativo Europeo - Quadro normativo Italiano - Storico legislativo e norme attuali

Chi è il produttoreCategorie - Obblighi – Responsabilità

Cos’è un ri!uto speciale: De!nizioniRi!uti non pericolosi - Ri!uti pericolosi - Ri!uti sanitari – Ri!uti urbani (assimilabili, assimilati, non assimilati)

Gestione Ri!uti: La corretta Gestione amministrativa e praticaIl Registro di carico scarico Mod. A e Mod. BPiccoli produttori/Grandi produttori - Deposito temporaneo e divisione per categorie omogenee Compilazione Formulario - Trasporto in ADRIndividuazione trasportatori - Autotrasporto (Limiti, autorizzazioni: ordinaria e sempli!cata)Individuazione impianti di stoccaggio e smaltimentoCompilazione e presentazione MUD – TIA e DETASSAZIONE ri!utiLe associazioni di categoria

Articoli di leggeTenuta in formato digitale dei registriDecreto “Ronchi” D.Lgs 22/1997D.Lgs 152/2006 “Testo Unico Ambientale”

Durata del Corso

8 ore

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Certi!caton° 501008930

Corretta Gestione dei Rifiuti

D.Lgs 4/2008DPR 254\03Articoli 39, 32, 2219 c.c. (registri Iva e tenuta documenti in formato digitale)

Enti di controllo e SanzioniElenco e funzioni degli enti prepostiProcedure di controllo

Il nuovo panorama sulla gestione dei ri!utiDecreto 17/10/2009 : Istituzione del sistema di controllo della rintracciabilità dei ri!utiai sensi dell’articolo 189 del Dgls n°152/06 e art 14-bis del Dgls n°78/2009 convertitoe modi!cazioni dalla legge n°102/2009Il SISTRI: come cambierà nella gestione dei ri!uti

2° Parte PraticaCompilazione F.I.R. Compilazione Registro Carico/Scarico Gestionali in formato elettronico Prova pratica con software Veri!ca comprensione – correzione – Discussione in aula

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Antincendio dpr 151/2011(Corso base)

I programmi dei corsi base di cui al comma 1 contengono almeno le materie di seguito indicate e prevedono un numero complessivo di ore di insegnamento non inferiore a 120: a) obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi;b) !sica e chimica dell’incendio;c) norme tecniche e criteri di prevenzione incendi e loro applicazione;e) tecnologie dei sistemi e degli impianti di protezione attiva;f) legislazione generale e direttive comunitarie di settore;g) procedure di prevenzione incendi;h) sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro;i) valutazione del rischio e misure di sicurezza equivalenti;l) approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio;m) sistema di gestione della sicurezza antincendio (SGSA);n) attività a rischio di incidente rilevante;o) esercitazioni pratiche e visite formative presso attività soggette ai controlli di prevenzione incendi.

PROGRAMMA DEL CORSO

A) OBIETTIVI E FONDAMENTI DELLA PREVENZIONE INCENDI A1 Vecchia e nuova normativa del settoreA2 Analisi delle condizioni di rischio al !ni antincendi A3 Prevenzione incendi primaria e secondariaA4 Misure di prevenzione incendi propriamente detta per ridurre la probabilità dell’insorgenza dell’incendioA5 Misure di protezione incendi attiva e passiva per la limitazione delle conseguenze dell’incendioA6 Termini, de!nizioni generali e simboli gra!ci di prevenzione incendi (D.M.30.11.1.983) e segnaletica di sicurezza (D.P.R. 8.6.1982, n. 524)

B) FISICA E CHIMICA DELL’INCENDIO B1 Generalità sulla combustione. Sostanze combustibili, solide, liquide e gassoseB2 Aria necessaria alla combustione. Temperatura di ignizione, punto di in!ammabilità, temperatura di accensioneB3 Energia di attivazione. Prodotti della combustioneB4 Poteri calori!ci. Limiti di in!ammabilità ed esplosività B5 L’incendio: fattori da cui dipende, sviluppo propagazione ed e#etti B6 Esplosione di vapori, gas e polveri

Durata del Corso120 ore

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C) TECNOLOGIA DEI MATERIALI E DELLE STRUTTURE. PROTEZIONE PASSIVAC1 Resistenza al fuoco delle strutture

Carico d’incendioStabilità, tenuta ed isolamentoL’incendio reale e l’incendio convenzionaleLa curva temperatura - tempoLa circolare n° 91 del 1961 e la norma UNI 9723 del febbraio 1990

C2 Reazione al fuoco dei materialiLe classi dei materialiMetodi di prova

C3 CompartimentazioneC4 Distanze di sicurezza C5 Sistemi di vie d’uscita

D) TECNOLOGIA DEI SISTEMI E DEGLI IMPIANTI PROTEZIONE ATTIVAD1 Sistemi di rilevazione automatica dell’incendio ed allarme D2 Impianti per lo scarico dei fumi e del calore D3 Sostanze estinguenti D4 Mezzi di estinzione !ssiD5 Estintori d’incendio portatiliD6 Impianti !ssi di estinzione automatica dell’incendio ed allarme D7 Impianti elettrici in luoghi con pericolo d’incendio D8 Impianti di messa a terraD9 Impianti di protezione contro le scariche atmosfericheD10 Apparecchiature elettriche di manovre e protezioneD11 Gestione della sicurezza in genere. Squadre antincendio aziendali e piani di Emergenza

E) NORME TECNICHE DI PREVENZIONE INCENDI E LORO APPLICAZIONEE1 I prodotti nella prevenzione incendi: certi!cazione, omologazione, marcatura CEE2 Attività ad uso civile e commerciale

E2.1 Locali di pubblico spettacolo e trattenimentoE2.2 Impianti sportiviE2.3 Esposizione e venditaE2.4 ScuoleE2.5 AlberghiE2.6 Edi!ci pregevoli

Antincendio dpr 151/2011(Corso base)

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E2.7 Edi!ci di civile abitazioneE2.8 Altre tipologie di edilizia civile (ospedali, u$ci, ecc....)

E3 Aree a rischio speci!coE3.1 Vani di ascensori e montacarichiE3.2 Impianti per la produzione di caloreE3.3 AutorimesseE3.4 Impianti per la produzione dell’energia elettricaE3.5 Depositi di materiali combustibili

E4 Attività ad uso industrialeE4.1 Stabilimenti e piccole aziendeE4.2 Depositi di oli mineraliE4.3 Depositi di G.P.L. E4.4 Attività a rischio di incidente rilevanteE4.5 Distributori di carburanti liquidi e di G.P.LE4.6 Trasporto, accumulo, distribuzione del gas naturaleE4.7 Sostanze esplosiveE4.8 Sostanze radiogene

F) LEGISLAZIONE GENERALE TECNICHE DI VALUTAZIONE E CONTROLLOF1 Dalla legge 27.12.1941, n. 1570 al DPR 1 agosto 2011 n. 151F2 Legge 7.12.1984, n. 818 e decreti applicativi F3 Principali elementi di legge e di norme di pubblica sicurezza F4 Responsabilità dei professionisti e relative sanzioni penali F5 Valutazione del rischio e misure di sicurezza equivalenti; F6 Approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio; F7 Sistema di gestione della sicurezza antincendio (SGSA);F8 Attività a rischio di incidente rilevante;

G) ESERCITAZIONI PRATICHE SU ATTIVITÀ SOGGETTE AI CONTROLLI DIPREVENZIONE INCENDI

Esercitazioni pratiche per la risoluzione di problemi connessi alla applicazione della normativa e/o di criteri tecnici di prevenzione incendi su speci!ci esempi pratici

Il programma del corso, sarà conforme a quello stabilito con la Lettera Circolare prot. NS 555/4101 sott.120 del 24 febbraio 1994 334 e utilità

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Antincendio dpr 151/2011(Corso Aggiornamento)

PROGRAMMA DEL CORSO

A) OBIETTIVI E FONDAMENTI DELLA PREVENZIONE INCENDIMisure di prevenzione incendiProtezione incendi attiva e passiva

B) FISICA E CHIMICA DELL’INCENDIOEnergia di attivazioneProdotti della combustione

C) TECNOLOGIA DEI MATERIALI E DELLE STRUTTURE. PROTEZIONE PASSIVA.Calcolo carico d’incendio con i nuovi programmiLa curva dell’incendio: metodo gra!coLe classi dei materialiCompartimentazione e vie d’uscita

D) TECNOLOGIA DEI SISTEMI E DEGLI IMPIANTI PROTEZIONE ATTIVASistemi ed impianti di rilevazioneSostanze estinguentiGestione della sicurezza

E) NORME TECNICHE DI PREVENZIONE INCENDI E LORO APPLICAZIONEAttività di uso civile e commercialeAree a rischio speci!coAttività ad uso industriale

F) LEGISLAZIONE GENERALE Aggiornamento alle ultime normative antincendioApproccio ingegneristico all’antincendioSistema di gestione della sicurezza antincendio (SGSA);Attivita’ a rischio di incidente rilevante;La direttiva prodotti ed i sei requesiti cogenti

G) ESERCITAZIONI PRATICHE SU ATTIVITA’ SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI

Prove di spegnimentoUso dell’estintoreUso delle manichette

L’obbligo di aggiornamento è introdotta dal Decreto del Ministero dell’Interno 5.8.2011 (GU 26.8.2011) in merito all’iscrizione dei professionisti negli elenchi di esperti antincendio.

Durata del Corso

40 ore

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Project Management

OBIETTIVOFormare la !gura professionale del Project Manager.Le imprese nel rispondere alle sollecitazioni ambientali, tendono ad accentuare la "essibilità e ad innovare processi, strutture, prodotti e servizi, Ciò richiede di a#rontare problemi complessi e di adottare soluzioni organizzative che non contrastino con le strutture esistenti. A questo ordine di problematiche dà il suo contributo la “Gestione per progetti” che fornisce un insieme integrato di tecniche e metodologie capaci di governare le variabili dei processi complessi. In tale contesto si colloca la !gura del Project Manager come punto di riferimento durante tutte le fasi del progetto. Il Project Manager deve essere pronto ad a#rontare le situazioni critiche e tenere sotto controllo il progetto su tutte le variabili in gioco: tempi, costi, risorse e qualità. Nasce l’esigenza di usare strumenti metodologici sicuri ed a$dabili che permettano di programmare le attività, di veri!carne l’evoluzione, di eseguire stime a !nire e di fungere da sistemi di supporto alle decisioni. Il controllo dei tempi, l’ottimizzazione dell’uso delle risorse e il contenimento dei costi rappresentano il requisito fondamentale del progetto per il raggiungimento degli obiettivi. Nel presente corso si trattano speci!catamente sia gli aspetti strategico - organizzativi che quelli tecnico – metodologici del Project Management.

PROGRAMMA

SEZIONE TECNICO-METODOLOGICAFondamenti di Project Management: logiche, strumenti, criticità e fasi.L’ambiente progettuale: mercato, strutture e culture organizzative.Obiettivi, processi, progetti; progetto e risoluzione di problemi.Il ruolo della formazione.I gruppi di progetto: variabili di base e aspetti tipici; Project Team e commitment.La leadership nei gruppi di progetto e la gestione del con"itto.Saper organizzare e gestire il project team.Il project manager: caratteristiche e competenze; valutazione e motivazione.Comunicazione strategica e project management.Analisi e gestione delle resistenze e criticità.Management delle variabili: tempo, costo, qualità.

Durata del Corso

20 ore

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SEZIONE STRATEGICO-ORGANIZZATIVALa gestione del progetto: condizioni, funzioni e caratteristiche; il “sistema di P.M.”Il ciclo di vita del progetto.Scopi della piani!cazione; le articolazioni del progetto (WBS, OBS, )Stime tempi e risorse.Le tecniche reticolari (PERT, CPM).La programmazione delle risorse e determinazione dei carichi periodici.Il livello delle risorse e l’ottimizzazione del programma.La piani!cazione dei costi (budgeting); il "usso di cassa di progetto (cash-"ow)Gli aggiornamenti e le consuntivazioni; i sistemi di rilevazione degli avanzamenti.Previsioni a !nire e analisi degli scostamenti.L’ingegneria dei costi e la tecnica dell’ Earned - ValueEsempi pratici tramite ausilio del software applicativo “Microsoft Project”.

Project Management

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Mediatore Civile

DESTINATARIProfessionisti (avvocati, notai, dottori e ragionieri commercialisti, revisori contabili, consulenti del lavoro, tecnici e periti, ingegneri, architetti, ecc.) Imprenditori Manager di tutti i livelli (pubblici e privati) Responsabili di team o di progetto.

OBIETTIVIIl corso vuole fornire una conoscenza, teorica e pratica, altamente professionale, della conciliazione stragiudiziale professionale (negoziato professionale assistito), metodo di componimento stragiudiziale delle controversie (ADR). Il suo scopo è quello di introdurre i corsisti all’uso di strumenti extragiudiziali di gestione dei con"itti.

PROGRAMMA DEL CORSO

INTRODUZIONE AD ADR, CONCILIAZIONE E MEDIAZIONE Introduzione sul fenomeno della risoluzione alternativa delle controversie e sulla conciliazione/mediazione Gli istituti di risoluzione stragiudiziale delle controversie nella tradizione giuridica italiana (arbitrato, arbitraggio, transazione, conciliazione comune, conciliazione del lavoro, mediazione, etc.)Normative ed esperienze internazionali in materia di Adr, conciliazione e mediazioneQuadro normativo italiano in materia di conciliazione e mediazione - procedure contenziose e non contenziose (codice civile, codice di procedura civile, leggi speciali)Le prime classi!cazioni in tema di risoluzione stragiudiziale delle controversie (metodi vincolanti e non vincolanti, facilitativi e aggiudicativi, amministrati o “ad hoc”, etc.)Natura giuridica e campo di applicazione della conciliazione comune e della mediazione civile e commercialeGESTIONI DELLE EMOZIONI E DEI CONFLITTI - Emozioni e reazioni, I tipi di con"itto, Le tecniche di gestione del con"itto, Giochi di ruolo su con"itto ed emozioni

TECNICHE DI COMUNICAZIONE E GESTIONE DEL DIALOGOIntroduzione alla comunicazione, Tipi di comunicazione (comunicazione verbale e non verbale)Tecniche di comunicazione (lo strumento delle domande, parafrasi, riassunto, riformulazione, il “ brainstorming”)

Durata del Corso

50 ore

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Mediatore Civile

Interazione comunicativa nella procedura di conciliazione/ mediazione, incontri congiunti e separati con le parti (incontri congiunti e con la singola parte “caucus”, gestione del dialogo tra le parti, strategie ed errori comuni)Gioco di ruolo sulla comunicazionePRINCIPI E RESPONSABILITÀ DEL CONCILIATORE/MEDIATORENormative comunitarie sulla conciliazione e la mediazione (compresa la Direttiva 2008/52/ce sulla mediazione che si applica alle “liti transfrontaliere”)Principi del conciliatore/mediatore: indipendenza, neutralità, imparzialità e riservatezzaResponsabilità e compiti del conciliatore e del mediatoreLa scheda per raccogliere le informazioni durante l’incontro di conciliazione/mediazioneLa gestione da parte del conciliatore/mediatore dell’intero procedimento di conciliazione/mediazione (avvio procedura, presentazione del mediatore, fase esplorativa, incontri, negoziazione, strategie, che tipo di accordo?) Esercitazione sulla scheda delle informazioni , Esercitazione e simulazione di caso pratico

TECNICHE DI NEGOZIAZIONE ASSISTITA Introduzione alla negoziazione Metodologie di negoziazioneNegoziazione competitiva e cooperativaTecniche negoziali in conciliazione/mediazione (interessi e bisogni, Batna e Watna, Zopa, opzioni alternative, “balletto negoziale”)Gioco di ruolo sulla negoziazioneEsercitazione e simulazione su caso praticoCONCILIAZIONE NELLE LEGGI SPECIALILeggi speciali sulla conciliazione stragiudiziale (franchising, codice del consumo, patti di famiglia, etc.)L’esperienza della conciliazione delle camere di commercio, avviata dalla Legge n. 580/93Il precedente della conciliazione della riforma societaria - D.Lgs. n. 5/03 - Metodologia delle procedure facilitative ed aggiudicative di mediazione Esercitazione e simulazione su caso pratico

CONCILIATORE/MEDIATORE E TECNICHE DI GESTIONE DELLE LITIRuolo e funzioni del conciliatore/mediatore

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Caratteristiche e attitudini del conciliatore/mediatore Tecniche di conciliazione e di gestione delle informazioni fornite dalle parti (stili di conduzione, gestione della raccolta dei dati, analisi delle posizioni delle parti, valutazione e soluzioni possibili) Aspetti socio-psicologici nella gestione della conciliazione Esercitazione e simulazione su caso praticoASPETTI TECNICO-GIURIDICI DELLA CONCILIAZIONE COMUNEAspetti tecnico-giuridici nella gestione della conciliazione comuneRapporti tra le parti della conciliazione comune (organismi di conciliazione, conciliatore, parti) Le clausole di conciliazione ed il rapporto tra conciliazione comune e tutela contenziosaNatura dell’accordo e del verbale di conciliazione comuneDeontologia del conciliatore/mediatore (disamina di codici deontologici adottati a livello nazionale e internazionale)Esercitazione e simulazione su caso pratico

RIFORMA DELLA MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE Introduzione alla riforma della mediazione civile e commerciale Campo di applicazione della riforma del D.Lgs. n. 28/10L’informativa degli avvocatiE$cacia ed operatività delle clausole contrattuali e statutarie di conciliazione e mediazioneMediazione facoltativa e obbligatoria – i casi di condizione di procedibilità dell’azione La mediazione delegata dal giudiceI procedimenti facilitativi e aggiudicativi di mediazioneIL PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE L’accesso alla mediazione: forma, contenuti ed e#etti della domanda di mediazioneLa riservatezza ed il segreto professionale del mediatoreIl regolamento di mediazione e le tari#e della mediazioneIl procedimento di mediazione e le sue possibili evoluzioni Ruolo del mediatore nella procedura come “facilitatore” o “valutatore” - la proposta del mediatore -La conclusione del procedimento: forma, contenuti ed e#etti dell’accordo di conciliazioneIl verbale di conciliazione e e$cacia esecutiva

Mediatore Civile

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Aspetti operativi nelle tecniche di mediazione Esame di regolamenti di procedura, tari#e, domande di mediazione e verbali di organismi di mediazioneEsercitazione e simulazione di un caso pratico

DISCIPLINA DEGLI ORGANISMI e VANTAGGI DELLA MEDIAZIONELa disciplina degli organismi di mediazione - D.Lgs. n. 28/10 e DM n. 180/2010 -Iscrizione nel registro del Ministero della Giustizia degli organismi pubblici e privatiRequisiti e modalità di iscrizione dei mediatori negli elenchi degli organismi iscritti al Ministero della GiustiziaRapporti tra organismi di mediazione, mediatori e partiVantaggi della mediazione per le imposte e le spese della proceduraGli enti di formazione della mediazione e gli obblighi formativi del mediatoreVALUTAZIONE FINALE La conciliazione on line (“Odr”) ed il procedimento telematico di mediazioneLe alternative al procedimento di mediazione (la camera arbitrale della Consob, le negoziazioni e le procedure di reclamo delle carte di servizi)La mediazione nell’azione di classeLa consulenza tecnica nella mediazione Il ruolo degli assistenti delle partiValutazione !nale con due prove scritte:

1) prova teorica: test a risposte multiple; 2) prova pratica: analisi di una controversia

Mediatore Civile

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ArchiCAD

PROGRAMMA DEL CORSO

Unità didattica 1 – Introduzione ad ArchiCADLa storia del programma Filoso!a di lavoro avvio di ArchiCAD Gli elementi dell’interfaccia Presentazione degli strumenti

Unità didattica 2 – L’uso di ArchiCAD in praticaDisegnare in Pianta Muoversi nella !nestra di disegno Disegnare con precisione Il sistema di lucidi La selezione Settaggio degli strumenti Personalizzare l’ambiente di lavoro Strumenti di disegno 2D Oggetti, Lampade e gestione della libreria Strumenti di annotazione: Testo, Etichette, Quotature Sezioni, Prospetti e Dettagli Modi!care gli Attributi Le Mesh Viste 3D: assonometrie, prospettive, spaccati Telecamere, Oggetti VR, Scene VR Motore di Rendering Interno Motore di Rendering Z-Bu#er Altri comandi dei menu – Archivio, Edita, Strumenti, Opzioni, Aiuto

Unità didattica 3 – ApprofondimentiOperazioni con gli Elementi Solidi (booleane) I comandi del menu Extra Accessori RoofMaker TrussMaker La stampa ed il plottaggio PlotMaker - introduzione all’uso

Durata del Corso

20 ore

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ArchiCAD

Importare ed impaginare i disegni Ottimizzare il plottaggio attraverso l’uso di PlotFlow Il rendering con LightWorks Le luci LightWorks (oggetti lampada) I materiali in LighWorks Il Rendering La cartella Goodies di ArchiCAD 3ds Import Il traduttore DXF-DWG I formati di registrazione-esportazione ed importazione

Unità didattica 4 – Creare Oggetti: metodo gra"co e GDLCreare Oggetti senza il GDL Modi!care un Oggetto: introduzione alla parametricità

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Autocad 2D

PROGRAMMA DEL CORSO

MODULO 1: Nozioni generali programma CAD ed impostazioni dell’ambiente del disegno

Introduzione alla progettazioneCaratteristiche e complessità della fase di progettazioneCaratteristiche della !nestra di CADPersonalizzazione dei pulsanti delle barre degli strumentiImpostazioni delle unità di disegnoPercorsi di ricerca dei !le Uso dei tasti di scelta rapidaImpostazione delle visualizzazioniImpostazione di tutte le opzioni utente CadUso dei comandi e delle variabili di sistema Uso dei sistemi di coordinate cartesiane assolute e relative

MODULO 2: Disegno di precisione: utilizzo dei comandi base Impostazione della Griglia e degli SnapUso degli snap ad oggettoPuntamento di precisione Autotrack Modi!ca delle impostazioni di Autotrack Disegno di linea, polilinee, oggetti curvi, cerchi, archi, spline e poligoniDisegno di oggetti baseUtilizzo dello zoomModi!che di base (sposta, taglia, estendi)Utilizzo degli aiuti per il disegno (griglia, snap, …)

MODULO 3: Disegno di precisione: utilizzo dei comandi avanzati Utilizzo comandi per velocizzare la realizzazione dei disegni (specchio, o#set, serie polare e rettangolare )Utilizzo e impieghi dei comandi:

ruota scala stiraraccorda cima spezza

Durata del Corso

20 ore

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Autocad 2D

Utilizzo aree di tratteggioCreazione di regioni

MODULO 4: Proprietà degli oggetti e gestione dei blocchi Utilizzo delle barre di proprietàModi!che con i grip Modi!ca delle proprietà degli oggetti Messa in scala degli oggetti Modi!ca di polilinee e di spline De!nizione e creazione blocchiModi!ca dei blocchiUtilizzo comando MbloccoUtilizzo del !le blocco esterno ed interno al !le di progetto Esplosione dei blocchi

MODULO 5: Uso dei Layer e creazione di testi e quote Introduzione ai layerGestione dei layerUso delle proprietà dei layer Colori e spessori di linea Creazione stile di testoApplicazione del testoCreazione stile di quotaApplicazione di quote al disegnoCalcolo di aree, perimetro etc...

MODULO 6: Stampa dei disegni Uso dello spazio modello e dello spazio carta Layout e Stili di stampa Uso e modi!ca degli stili di stampaUso dello spazio modello e dello spazio carta Creazione di !nestre mobiliCreazione di !nestre non rettangolari

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Autocad 3D

PROGRAMMA DEL CORSO

Operazioni nello spazio 3DDe!nizione delle coordinate 3D,Immissione delle coordinate X,Y,Z, Uso di viste 3D e proiezioni standardCommando UCS, De!nizione di UCS nello Spazio 3D, Uso dei sistemi UCS nelle !nestreUso di più !nestre nello spazio tridimensionale, Uso delle viste nel 3D, Impostazione del sistema gra!co, Materiali nello spazio 3D, Impostazione della posizione dell’apparecchio fotogra!co,Visualizzazione interattiva nello spazio 3D,Impostazione e regolazione dei piani di ritaglio in 3D,Rimozione delle linee nascoste,Uso della calcolatrice in CAD

Creazione di oggetti tridimensionaliCreazione di modelli Wireframe, Creazione di Mesh, Creazioni di Solidi, Modi!che in 3D (rotazione, serie, ri"essione), Modi!ca dei solidi 3D, Cimatura dei solidi, Raccordo dei solidi, Sezionamento dei solidiTranciatura dei solidi, Modi!ca delle facce dei solidi in 3D,Separazione dei solidi, Svuotamento di un Solido, Eliminazione di parti dai solidi,Veri!ca dei solidi

Rendering e creazioni di immaginiTipi di immagini tridimensionali, Disegno di modelli 3D, Disegno di super!ci,

Durata del Corso

20 ore

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Autocad 3D

Creazioni di immagini a linee Nascoste, Creazioni di immagini ombreggiate, Creazioni di immagini sottoposte a rendering, Preparazione dei modelli per il rendering, Con!gurazione del render per tipi di visualizzazione di#erenti, Uso di CAD Render, Impostazioni delle condizioni di rendering, Unione di immagini di rendering con uno sfondoModi!ca dell’intensità di colore per il render, Principi di illuminazione, Uso delle luci nel rendering Aggiunta di luci, Eliminazione e modi!ca delle luci, Uso delle ombre nel rendering, Uso dei materiali nel Rendering, Modi!ca dei materiali, Uso delle scene nel rendering, De!nizione dei materiali, Uso dei materiali, Blocchi e Layer, Mappaggio, Coordinate di mappatura, Salvataggi e visualizzazione delle immagini sottoposto a rendering, Stampa di immagini sottoposte a rendering, Preparazione del disegno per 3DStudio

Uso delle immagini raster nei disegniAttaccare e scalare le immagini aster, Ritaglio delle immagini, Modi!ca dei percorsi dei !le di immaginiModi!ca delle immagini e dei relativi contorni, Modi!ca della luminosità, colore e trasparenza delle immagini, Creazione di documenti composti con OLE, Terminologia OLE, Collegamento e incorporazioneUso delle informazioni di cad in altre applicazioni (Excel, Word, ecc.), Uso di informazioni in CAD provenienti da altre applicazioni,

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Certi!caton° 501008930

Modi!ca !le personalizzazione PGP, Creazione modi!ca ed estrazione degli attributi nei blocchi

Accesso ai database esterniAccesso ai database esterni, Connessione al database, Creazione e collegamenti di dati ad oggetti gra!ci,Sincronizzazione dei collegamenti

Accesso ad InternetUso di CAD con Internet, Apertura e salvataggio di !le su Internet, Uso dei collegamenti ipertestualiCreazione di DWF che possono essere visualizzati e stampati da Internet

Uso di altri formati di "leUso delle diapositive, Creazione di diapositive, Creazione di altri formati di !le, Creazione di !le DXF, Creazione di !le DXB, Creazione di !le ACIS, Creazione di !le 3DStudio, Creazione di !le WMF per Windows, Creazione di !le BMP, Creazione di !le PostScript, Memorizzazione di !le in formato stereolitogra!co, Uso di !le creati in altri formati,Cenni di 3D Studio Viz 3

Autocad 3D

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Revit Architecture Base

PROGRAMMA DEL CORSO

Di#erenza con i programmi CADBIM (Building Information Modeling)Vincoli e relazioni tra gli oggettiConcetto di famiglieSessioni di lavoroEsplorazione dell’interfacciaVisualizzazioni del progettoElementi architettonici di baseCreazione e modi!ca dei muriInserimento di porte e !nestreInserimento e modi!ca di oggetti da libreriaQuote, quote temporanee e vincoli progettualiAltri oggetti (Solette, Tetti, Scale, Ringhiere ecc…)Modellazione degli elementiStratigra!a muriMotivi di facciata, cornici e grondaieModellazione di elementi personalizzatiViste di progettoUso dei LivelliCreazione di nuove vistePiante dei pavimenti e dei controso$ttiProspetti e sezioniViste 3D e spaccatiAltri elementi della modellazioneFacciate continue

Durata del Corso

20 ore

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Certi!caton° 501008930

Revit Architecture Avanzato

PROGRAMMA DEL CORSO

Modellazione concettualeUso di masse e super!ciCreazione oggetti architettonici personalizzatiRendering e animazioniOpzioni di renderingMateriali e luciApparecchi fotogra!ci e animazioniStudio animato sulla luce solarePlanimetrieCreazione del terreno come super!cie topogra!caDivisione delle super!ci, creazione di sottoregioniPiattaforme e componenti di planimetriaImportazione da AutoCAD di curve di livelloCompletamento delle tavoleGestione della documentazione di progettoAbachi, computi e schemi coloreImpaginazione in tavola delle viste di progettoCreazione di viste di dettaglioViste di disegnoProprietà delle viste e modelli di vistaGra!ca degli oggettiGestione di fasi e varianti di progettoStato di fatto e fasi di progettoSostituzione gra!ca degli elementiTavole comparative (gialli e rossi)Le varianti di progettoPersonalizzazione delle famiglieConcetti per la gestione delle famiglieUso di oggetti parametrici personalizzatiIntroduzione all’editor di famiglie, creazione e modi!ca di una famigliaInterazione con AutoCAD

Durata del Corso

20 ore

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Certi!caton° 501008930

Grafica Tridimensionale con3D Studio Max Base

CONTENUTIStudio dell’interfaccia gra!ca di 3ds max, modellazione, mappatura con i materiali e le texture, illuminazione, rendering integrazione degli elementi tridimensionali in una fotogra!a di sfondo.

Studio dell’interfaccia di 3dsPersonalizzazione dell’interfaccia a secondo delle esigenze, visualizzazione nelle viste, creazione degli oggetti tramite l’uso del Pannello di Comandi, strumenti di modi!ca situati nella Barra Principale.

ModellazioneCreare gli oggetti, modi!care la geometria, gli oggetti composti e le spline.Modellazione di super!cie e mesh, oggetto poligonale e patch, applicazioni e esercitazioni di modellazione su modello architettonico e oggetto di design.Le cineprese e navigazione nella vista cineprese.

L’illuminazione, illuminazione prede"nita e circostanteSorgenti luminose standard e fotometriche. Principi di illuminotecnica. Tonalità della luce, resa cromatica. Sistemi di illuminazione. Riepilogatore luci, ombre e illuminazione avanzata.

Materiali e mappeL’editor dei materiali, personalizzare l’editor dei materiali, lavorare con i materiali, creare e#etti di base con i materiali, la mappatura, i tipi di materiali, i tipi di mappa, materiale e mappa raytracing. Uso di Photoshop per preparare le texture.

Il renderingEseguire il rendering, modalità di rendering, tendina parametri comuni, area output rendering, tendina elementi di rendering, tendina renderizzatore scanline di default, formato di stampa guidato. Rendering di vari modelli eseguiti durante il corso con metodo light tracer e applicazioni di HDRI.

Durata del Corso

20 ore

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Grafica Tridimensionale con3D Studio Max Advanced

Indirizzato all’uso di V-ray e Mental Ray

Corso avanzato di 3D studio dedicato all’apprendimento e all’uso di V-ray e Mental Ray, motori di Rendering alternativi che operano all’internodi 3D studio max.Queste applicazioni permetteranno ai partecipanti al corso di ottenere rappresentazioni fotorealistiche di altissimo livello.In questo corso studieremo le varie applicazioni di due motori di rendering alternativi che permettono di ottenere immagini di elevatissima resa.I vostri progetti risulteranno così di altissima qualità e dettaglio, impensabili da ottenere con i metodi tradizionalmente messi a disposizione dal programma, o su altre piattaforme.

Durante le lezioni verranno svolte esercitazioni sull’uso dei vari motori di rendering:apprendimento e uso dei materiali e degli strumenti avanzati di V-ray e Mental Rayrappresentazione di modelli architettonici in situazioni di esterno;rappresentazioni di interni con illuminazione diurna e notturna;rappresentazione di oggetti di design ed arredo contemporaneo;inserimento con la tecnica del Compositing di elementi fotogra!ci e 3D;animazioni in Flay-Through.

I partecipanti al corso saranno poi in grado di risolvere i problemi della rappresentazione, e realizzare rendering e animazioni dei propri progetti con uno standard qualitativo altamente professionale.

Durata del Corso

20 ore

Corso quali"cato da OdC che

opera ai sensi della UNI CEI

EN ISO/IEC 17024:2004

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OBIETTIVI

Formare la !gura del “Professionista della Security Aziendale”, persona in possesso dei requisiti e dell’esperienza per assicurare la Security Aziendale ai sensi delle norme Italiane UNI 10891/2000 e UNI 10459/1997. Il concetto di Security può essere così sintetizzato : “Studio, sviluppo ed attuazione delle strategie, delle politiche e dei piani operativi volti a prevenire, fronteggiare e superare eventi, in prevalenza di natura dolosa e/o colposa, che possono danneggiare le risorse materiali, immateriali, organizzative e umane di cui l’azienda dispone o di cui necessita per garantirsi una adeguata capacità concorrenziale nel breve, nel medio e nel lungo termine”

REQUISITI

Il corso è diretto a chiunque sia in possesso del diploma di scuola media superiore e opera o intenda operare nell’ambito della piani!cazione e della sicurezza; a neolaureati che vogliano accrescere la propria preparazione professionale, acquisendo una speci!ca conoscenza nel campo della sicurezza; a quadri e dirigenti della Pubblica Amministrazione.

PROGRAMMA DEL CORSO

Area Diritto della SicurezzaFondamenti di diritto penale e procedura penale Diritto della protezione dei dati (D.Lgs. 196/03 privacy) Diritto penale dell’informaticaDiritto privato dell’informatica Diritto della sicurezza Diritto della sicurezza sul lavoro

Area Analisi e Metodologie di misurazione dei RischiStrategia e globalizzazione dei rischi Analisi delle informazioni Intelligence e fonti aperte: tecniche e strumenti per la raccolta e l’analisi delle informazioni Misurazione dei rischi operativi Sicurezza economica e !nanziaria: il riciclaggio e la contra#azioneIntelligence

Durata del Corso

95 ore

Security Manager Professionista della Security Aziendale

Corso quali"cato da OdC che

opera ai sensi della UNI CEI

EN ISO/IEC 17024:2004

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Area Metodologie e Tecnologie per la Sicurezza dell’informazioneIntroduzione alla sicurezza informatica Crittogra!a: fondamenti e sistemi Sicurezza nella società dell’informazione e protezione delle infrastrutture critiche Controllo degli accessiSicurezza dei dati, delle transazioni e titolarità degli stessi Controllo delle violazioni e delle intrusioni RFID – Radio Frequency Identi!cation

Area Gestione della SicurezzaRisk management La comunicazione della sicurezza Le !gure professionali della sicurezza pubblica e privata La selezione, formazione e gestione del personale di sicurezza Tecnologie per la sicurezza Sicurezza Pubblica Urbana Criminologia applicata alla security aziendale Elementi di vittimologia Assetto mentale e gestione dello Stress nell’ambito dei servizi di security La certi!cazione del Security Manager: Norma UNI 10459:1995 Approfondimenti sui temi di security management

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