Webinar: La Disgrafia: valutazione e trattamento del gesto grafico nell’era digitale
CORSI AMMINISTRAZIONE DIGITALE 1 AMMINISTRAZIONE …digitale “Questo Piano risponde alla chiamata...
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CORSI
AMMINISTRAZIONE DIGITALE 1
AMMINISTRAZIONE DIGITALE 2
IIS Alessandrini-Marino Teramo
DS Prof.ssa Stefania Nardini
MODULO PA1 IL PNSD A SCUOLA
Docente : Prof. Mauro De Berardis
3 /10 ottobre 2017
http://www.istruzione.it/scuola_digitale/index.shtml
IL PNSD
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale.
È un pilastro fondamentale de La Buona Scuola (legge 107/2015), una visione operativa che rispecchia la posizione del Governo rispetto alle più importanti sfide di innovazione del sistema pubblico: al centro di questa visione, vi sono l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale
“Questo Piano risponde alla chiamata per la costruzione di una visione dell’Educazione nell’era digitale, attraverso un processo che, per la scuola, sia
correlato alle sfide che la società tutta affronta nell’interpretare e sostenere l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (life-long) e in tutti i contesti, formali e
non formali (life-wide)”.
https://labuonascuola.gov.it/
IL PNSD
Legge 107/15 art.1 comma 56: Al fine di sviluppare e di
migliorare le competenze digitali degli studenti e di
rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di
costruzione delle competenze in generale, il Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca adotta il
Piano nazionale per la scuola digitale, in sinergia con la
programmazione europea e regionale e con il Progetto
strategico nazionale per la banda ultra larga.
IL PNSD
Legge 107/15 art.1 comma 57: A decorrere dall'anno
scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata
in vigore della presente legge, le istituzioni scolastiche
promuovono, all'interno dei piani triennali dell'offerta
formativa e in collaborazione con il Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca, azioni
coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti
nel Piano nazionale per la scuola digitale di cui al comma
56.
OBIETTIVI DEL PNSD
a) realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro
b) potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;
c) adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per
favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni
OBIETTIVI DEL PNSD
d) formazione dei docenti per l'innovazione didattica
e) formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione;
f) potenziamento delle infrastrutture di rete
g) valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche
h) definizione dei criteri e delle finalità per l'adozione di testi didattici in formato digitale
IL PNSD A SCUOLA: MISSION E VISION
Come raggiungere gli obiettivi?
Indicando alcuni percorsi
Stabilendo alcuni punti di partenza uguali per tutti
Riducendo il gap negativo (digital divide) di molte scuole
Lanciando percorsi didattici adeguati alla trasformazione in atto
nella società dove anche le due variabili fondamentali, tempo e
spazio, vengono profondamente modificate.
COME È STRUTTURATO IL PNSD ?
COME È STRUTTURATO IL PNSD ? Il Piano è strutturato in 3 passaggi fondamentali chiamati Ambiti
1. Strumenti
2. Competenze e contenuti
3. Formazione e Accompagnamento Per ogni ambito sono stati indicati gli obiettivi e le azioni specifiche. Non si guarda solo all’elemento tecnologico, ma si propone una visione di innovazione che coinvolge in prima persona studenti e personale. “La buona scuola digitale esiste già, in tutta Italia. Ma lo Stato deve adesso fare in modo che questo patrimonio diventi sempre più diffuso e ordinario. Per far sì che nessuno studente resti indietro. Per far sì che, nell’era digitale, la scuola diventi il più potente moltiplicatore di domanda di innovazione e cambiamento del Paese”.
Le aree di intervento sono 9: accesso, spazi e ambienti per l’apprendimento, identità digitale, amministrazione digitale, competenze degli studenti, imprenditorialità e lavoro, contenuti digitali, formazione del personale, accompagnamento
AMBITO 1-STRUMENTI
1-Accesso (fibra ottica , connettività e cablaggio
interno in ogni scuola)
Obiettivi
Fornire a tutte le scuole le condizioni per l’accesso alla
società dell’informazione
Fare in modo che il “Diritto a Internet” diventi una
realtà, a partire dalla scuola
Coprire l’intera filiera dell’accesso digitale della
scuola, per abilitare la didattica digitale
AMBITO 1-STRUMENTI
2-Spazi e ambienti per l’apprendimento (collaborativi
associati all’innovazione)
Obiettivi
Potenziare le infrastrutture digitali della scuola con soluzioni
“leggere”, sostenibili e inclusive
Trasformare i laboratori scolastici in luoghi per l’incontro tra
sapere e saper fare, ponendo al centro l’innovazione
Passare da didattica unicamente “trasmissiva” a didattica
attiva, promuovendo ambienti digitali flessibili
Allineare l’edilizia scolastica con l’evoluzione della didattica
AMBITO 1-STRUMENTI
3-Identità digitale (per un accesso al web unico, semplice,
sicuro)
Obiettivi
Associare un profilo digitale (unico) ad ogni persona nella
scuola, in coerenza con sistema pubblico integrato per la
gestione dell’identità digitale (SPID)
Ridurre la complessità nell’accesso ai servizi digitali MIUR
Associare il profilo digitale di docenti e studenti a servizi e
applicazioni semplici ed efficaci, in coerenza con le politiche
del Governo sul miglioramento dei servizi digitali al cittadino
AMBITO 1-STRUMENTI
4-Amministrazione digitale (servizi digitali delle scuole)
Obiettivi
Completare la digitalizzazione dell’amministrazione
scolastica e della didattica e diminuire i processi che
utilizzano solo carta
Potenziare i servizi digitali scuola-famiglia- studente
Aprire i dati e servizi della scuola a cittadini e imprese
AMBITO 2-COMPETENZE E CONTENUTI
5- Competenze degli studenti
Obiettivi
Definire una matrice comune di competenze digitali che ogni
studente deve sviluppare
Sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori di percorsi
didattici innovativi, definendo con loro strategie didattiche
per potenziare le competenze chiave
Coinvolgere gli studenti attraverso format didattici innovativi
Innovare i curricoli scolastici
AMBITO 2-COMPETENZE E CONTENUTI
6- Imprenditorialità e lavoro Digitale
Obiettivi
Colmare il divario digitale, sia in termini di competenze che
occupazioni, che caratterizza particolarmente il nostro Paese
Promuovere carriere in ambito “STEAM” (Science, Technology,
Engineering, Arts & Maths)
Valorizzare il rapporto tra scuola e lavoro
Coinvolgere gli studenti come leva di digitalizzazione delle imprese e
come traino per le vocazioni dei territori
Promuovere la creatività, l’imprenditorialità e il protagonismo degli
studenti nel quadro della valorizzazione delle competenze chiave e per
la vita all’interno dei curricola scolastici
AMBITO 2-COMPETENZE E CONTENUTI
7- Contenuti digitali
Obiettivi
Incentivare il generale utilizzo di contenuti digitali di qualità, in tutte
le loro forme, in attuazione del Decreto ministeriale sui Libri Digitali
Promuovere innovazione, diversità e condivisione di contenuti didattici
e opere digitali
Bilanciare qualità e apertura nella produzione di contenuti didattici,
nel rispetto degli interessi di scuole, autori e settore privato
8- Formazione
Obiettivi
Rafforzare la preparazione del personale in materia di competenze digitali,
raggiungendo tutti gli attori della comunità scolastica
Promuovere il legame tra innovazione didattica e tecnologie digitali
Sviluppare standard efficaci, sostenibili e continui nel tempo per la
formazione all’innovazione didattica
Rafforzare la formazione all’innovazione didattica a tutti i livelli (iniziale,
in ingresso, in servizio)
AMBITO 3-FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO
8- Formazione
Competenze allineate alle sfide del XXI secolo:
Nuove alfabetizzazioni (informativa e digitale)
Competenze trasversali (problem solving, pensiero laterale)
Attitudini da sviluppare (produttori, creatori e progettisti di
strumenti digitali)
Contenuti digitali (produzione collaborativa e condivisione di
contenuti)
AMBITO 3-FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO
9- Accompagnamento
Obiettivi
Innovare le forme di accompagnamento alle scuole
Propagare l’innovazione all’interno di ogni scuola
Dare una dimensione territoriale al Piano Nazionale Scuola Digitale
Abilitare e rafforzare strumenti per la collaborazione intelligente di
partner esterni alla scuola sulle azioni del Piano Trasformare il
monitoraggio della scuola digitale, da amministrativo a strategico,
dando una dimensione permanente al Piano
Monitorare, a livello quantitativo e qualitativo, l’intero Piano e la sua
attuazione
Rafforzare il rapporto tra il Piano e la dimensione scientifica del
rapporto tra scuola e digitale
AMBITO 3-FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO
COSA SI È FATTO PER DIGITALIZZARE LA SCUOLA
Nel 2007 si comincia a discutere di Piano Nazionale per la
Scuola Digitale, si punta a modificare gli ambienti
Dal 2008 al 2012 si introducono le Lim
Nel 2009 partono le classi 2.0 che prevedono la
realizzazione di laboratori nelle classi, per offrire agli studenti
ambienti di apprendimento innovativi.
Nel 2010 comincia “Azione Editoria digitale
scolastica” per realizzare contenuti digitali
Nel 2012 sono stati fatti investimenti ulteriori per realizzare
23 Scuole 2.0.
COSA SI È FATTO PER DIGITALIZZARE LA SCUOLA
Nel 2000 è stato istituito l’Osservatorio tecnologico del Miur che si
occupa di raccogliere i dati sul processo di digitalizzazione delle scuole.
L’ultima rilevazione, relativa all’anno scolastico 2014-2015, è stata
articolata su 3 assi principali:
dematerializzazione dei servizi (siti e portali, comunicazione scuola-
famiglia, registro elettronico, gestione dei contenuti didattici
multimediali);
dotazione tecnologica dei laboratori e delle
biblioteche (connessioni, computer, LIM e proiettori interattivi);
dotazioni tecnologiche delle aule (connessioni, devices fissi e mobili
in dotazione a studenti e docenti, LIM e proiettori interattivi).
COSA SI È FATTO PER DIGITALIZZARE LA SCUOLA
I dati rilevati
Il 99.3% delle istituzioni scolastiche ha un proprio sito web;
il 58.3% utilizza forme di comunicazione scuola–famiglia
online;
Il 69.2% utilizza una tipologia di registro elettronico di
classe
il 73.6% utilizza il registro elettronico del docente;
il 16.5% utilizza forme di gestione centralizzata LMS
(Learning Management Systems quali ad es. Moodle) per la
didattica e i suoi contenuti.
La digitalizzazione amministrativa delle scuole è
invece un processo più difficoltoso
Dati di un recente studio condotto dal MIUR
livello di saturazione degli archivi cartacei delle scuole
già all’80%;
il 68% delle scuole non risulta avere un sistema
informatico di gestione documentale,
almeno l’80% delle scuole non possiede quello per la
conservazione sostitutiva a norma di legge.
COSA SI È FATTO PER DIGITALIZZARE LA SCUOLA
STRUMENTI : 1-ACCESSO
Obiettivi
Fornire a tutte le scuole le
condizioni per l’accesso alla società
dell’informazione
Fare in modo che il “diritto a
Internet” diventi una realtà, a
partire dalla scuola
Coprire l’intera filiera dell’accesso
digitale della scuola, per abilitare
la didattica digitale Risorse: Le
risorse per attuarla fanno parte del
Piano Banda Ultra Larga
Azioni:
• Azione #1 - Fibra per banda ultra-larga alla porta di ogni scuola
L’obiettivo è che entro il 2020 tutte le scuole saranno raggiunte dalla fibra ottica in via prioritaria rispetto agli altri interventi del Piano Nazionale Banda Ultra Larga
• Azione #2 – Cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole (LAN/W-Lan)
• Azione #3 – Canone di connettività: il diritto a Internet parte a scuola l’obiettivo di potenziare le connessioni esistenti e mettere le scuole in grado di abilitare l’attività didattica attraverso le tecnologie digitali.
STRUMENTI: 2-SPAZI E AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
Obiettivi:
Potenziare l’infrastrutturazione digitale
della scuola con soluzioni “leggere”,
sostenibili e inclusive
Trasformare i laboratori scolastici in
luoghi per l’incontro tra sapere e saper
fare, ponendo al centro l’innovazione
Passare da didattica unicamente
“trasmissiva” a didattica attiva,
promuovendo ambienti digitali flessibili
Allineare l’edilizia scolastica con
l’evoluzione della didattica
Ripensare la scuola come interfaccia
educativa aperta al territorio, all’interno
e oltre gli edifici scolastici
Azioni Azione #4 –Ambienti per la didattica
digitale integrata L’intento di questa azione è mettere al centro la didattica laboratoriale, come
punto d’incontro tra sapere e saper fare. Al centro di questa visione è
l’innovazione degli ambienti di apprendimento. Questo significa che l’aula
deve diventare un “luogo abilitante e aperto”, dotata di ambienti flessibili
pienamente adeguati all’uso del digitale.
Questo significa:
•aule “aumentate”, cioè con postazioni per la fruizione individuale e
collettiva del web e dei contenuti;
•spazi alternativi per l’apprendimento, cioè aule più grandi, in grado di
accogliere più classi, o gruppi-classe in plenaria;
•laboratori mobili, ovvero dispositivi in carrelli e box mobili a disposizione
di tutta la scuola.
• Azione #6 – Linee guida per politiche
attive di BYOD
• Azione #7 – Piano per l’apprendimento
pratico • L’idea è quella di creare laboratori che non siano solo contenitori di
tecnologia, ma piuttosto “luoghi di innovazione”: finora le pratiche
laboratoriali sono state relegate alle ore extra-scolastiche, mentre la
riforma le vuole mettere al centro dell’attività didattica curriculare
Obiettivi
Associare un profilo digitale (unico) ad
ogni persona nella scuola, in coerenza
con sistema pubblico integrato per la
gestione dell’identità digitale (SPID)
Ridurre la complessità nell’accesso ai
servizi digitali MIUR
Associare il profilo digitale di docenti e
studenti a servizi e applicazioni
semplici ed efficaci, in coerenza con le
politiche del Governo sul
miglioramento dei servizi digitali al
cittadino
Azioni Azione #8 - Sistema di
Autenticazione unica (Single –
Sign - On)
Azione #9 – Un profilo digitale
per ogni studente La Buona scuola prevede che
ogni studente abbia una identità digitale. Finora è stata attivata solo la
Carta dello Studente “Io Studio”, una tessera nominativa attestante lo
status di studente frequentante con cui il ragazzo può accedere a un’area
personale online dove può accedere a servizi e informazioni varie.
Sono 2.7 milioni le “Carte dello Studente” attive in circolazione (e 8 milioni
quelle distribuite negli anni), sulle quali sono state attivate 47 mila
convenzioni con partner pubblici e privati.
Azione #10 – Un profilo digitale
per ogni docente
STRUMENTI: 3-IDENTITÀ DIGITALE
Obiettivi
Completare la digitalizzazione
dell’amministrazione scolastica
e della didattica e diminuire i
processi che utilizzano solo
carta
Potenziare i servizi digitali
scuola – famiglia - Studente
Aprire i dati e servizi della
scuola a cittadini e imprese
Azioni
Azione #11 – Digitalizzazione amministrativa della scuola
Azione #12 – Registro elettronico
Azione #13 – Strategia “Dati della scuola”
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
Digitalizzazione amministrativa della scuola. Organizzazione del lavoro, collaborazione e realizzazione modelli di lavoro in team: segreteria digitale e protocollo informatico
Digitalizzazione amministrativa della scuola
E’ indispensabile un progetto che permetta di gestire e organizzare informazioni e dati in modo che essi:
1. siano sempre disponibili per chi li deve trattare ( procedimento amministrativo) o li voglia consultare ( accesso agli atti)
2. possano essere scambiati facilmente sia all’interno che con altre amministrazioni
3. migliorino qualità e trasparenza dei servizi erogati
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD Le ICT sono al centro di ogni attività della Pubblica Amministrazione e, nello spirito del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale), assumono rilevanza quasi esclusiva nel rapporto con il Cittadino. L’articolo 3 del CAD, afferma che: “i cittadini e le imprese hanno diritto a richiedere ed ottenere l’uso delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni con le Pubbliche Amministrazioni” e impone alle Amministrazioni di acquisire le capacità di progettazione e gestione dei canali di comunicazione digitali, richiedendo che siano efficaci, sicuri e con piena validità giuridica. L’art. 3 implica che le amministrazioni e i gestori di pubblico servizio non potranno richiedere ai cittadini la presenza fisica per presentare documenti cartacei, per la sottoscrizione di richieste e istanze o per fornire chiarimenti ma dovranno mettere a disposizione un canale digitale sicuro e con piena validità giuridica.
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD Dal punto di vista normativo il CAD identifica come capisaldi di quest’azione: 1. la possibilità di trattare documenti giuridicamente validi
indipendentemente dal supporto utilizzato 2. la validità del documento informatico 3. la conservazione certificata dei documenti digitali 4. l’introduzione di mezzi di comunicazione con la Pubblica
Amministrazione veloci, validi e sicuri, come la Posta Elettronica Certificata
5. l’utilizzo del sito web come il principale canale informativo e il punto privilegiato di accesso ai servizi, resi fruibili grazie a processi di identificazione certa che rendono possibili anche transazioni evolute come i pagamenti elettronici
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD Dal punto di vista normativo il CAD identifica come capisaldi di quest’azione: 1. la possibilità di trattare documenti giuridicamente validi
indipendentemente dal supporto utilizzato 2. la validità del documento informatico 3. la conservazione certificata dei documenti digitali 4. l’introduzione di mezzi di comunicazione con la Pubblica
Amministrazione veloci, validi e sicuri, come la Posta Elettronica Certificata
5. l’utilizzo del sito web come il principale canale informativo e il punto privilegiato di accesso ai servizi, resi fruibili grazie a processi di identificazione certa che rendono possibili anche transazioni evolute come i pagamenti elettronici
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
I Dirigenti e gli operatori delle PA devono possedere le
competenze teoriche e pratiche per:
a) la produzione di documenti informatici a valenza giuridica
mediante l’apposizione di firme elettroniche, firme
elettroniche avanzate, firme elettroniche qualificate,
firme digitali;
b) la trasmissione di documenti informatici con garanzia di recapito
mediante il servizio di posta elettronica certificata;
c) utilizzare soluzioni informatiche di gestione e archiviazione dei
documenti digitali.
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD Firma Elettronica: per definizione è "L'insieme dei dati in forma elettronica, allegati oppure connessi
tramite associazione logica ad altri dati elettronici, utilizzati come metodo di identificazione
informatica". Si va quindi dal PIN delle carte magnetiche, come per esempio il Bancomat, alle
credenziali di accesso web, come nome utente e password. E’ il tipo di firma più semplice e non ha un
valore legale intrinseco (in quanto non prevede l'uso di strumenti capaci di garantire l'autenticità e
l'integrità dei documenti firmati). Spetta a un giudice valutare, di caso in caso, l'autenticità di un
documento firmato tramite firma elettronica semplice.
Firma Elettronica Avanzata: di più recente introduzione rispetto alle altre firme, è una firma
elettronica con alcune caratteristiche di sicurezza aggiuntive. Un esempio di Firma Elettronica
Avanzata è quella su tablet.
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD Firma Elettronica Qualificata: attraverso mezzi di cui il firmatario detiene il controllo
esclusivo permette di identificare in modo univoco il titolare. Questo tipo di firma si basa su
un certificato qualificato ed è realizzata tramite un dispositivo sicuro quale il token o la
smart card.
Firma Digitale: è definita come "un particolare tipo di Firma Elettronica Avanzata basata
su un certificato qualificato e su un sistema di chiavi crittografiche, una pubblica e una
privata, correlate tra loro, che consente al titolare tramite la chiave privata e al destinatario
tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la
provenienza e l'integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti
informatici". Questa tipologia di firma richiede dunque una particolare modalità tecnologica:
crittografia a chiavi asimmetriche. I mezzi più diffusi per apporre la firma digitale sono,
come nel caso di quella elettronica qualificata, il token e la smart card.
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
La scelta dei formati Ai fini della produzione di documenti informatici a valenza giuridica della loro formazione, gestione e conservazione, è necessario scegliere formati che possano garantire la leggibilità e la reperibilità del documento informatico nel suo ciclo di vita. La libera circolazione dei dati si basa sulla accessibilità totale, e può essere assicurata con l’adozione di un formato tecnico aperto in grado di eliminare i problemi legati ai diritti legali e alle specifiche tecniche del software. Il formato aperto (OPEN DATA) favorisce quindi la circolazione dei dati e ne garantisce un uso più completo, dalla semplice consultazione, all’aggiornamento, al mash-up (l’incrocio con altri dati)..
E’ necessario utilizzare: Formati che siano standard internazionali(de jure e de facto) Quando necessario, formati proprietari le cui specifiche tecniche siano pubbliche
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
Le tipologie di formato
Testi/documenti (DOCX, HTML, PDF,TXT,...)
Presentazioni (PPTX,..)
Calcolo (XLSX, ...)
Immagini (GIF, JPG, BMP, TIFF, EPS, SVG, ...)
Suoni (MP3, WAV, ...)
Video (MPG, MPEG, AVI, WMV,...)
Eseguibili (EXE, ...)
Archiviazione e Compressione (ZIP, RAR, ...)
Formati email (SMTP/MIME, …)
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
I formati indicati e raccomandati per la conservazione
PDF - PDF/A
TIFF
JPG
XML
Office Open XML (OOXML)
Open Document Format
TXT
Formati Messaggi di posta elettronica
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
Formato PDF
Il Portable Document Format, comunemente indicato con
l'acronimo PDF, è un formato di file basato su un linguaggio di descrizione di
pagina sviluppato da Adobe Systems nel 1993 per rappresentare documenti
in modo indipendente dall'hardware e dal software utilizzati per generarli o
per visualizzarli.
Un file PDF può descrivere documenti che contengono testo e/o immagini in
qualsiasi risoluzione. È un formato aperto, nel senso che chiunque può creare
applicazioni che leggono e scrivono file PDF senza pagare i diritti (Royalty)
alla Adobe System
https://www.sejda.com/pdf-editor
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
Formato PDF/A
Il formato PDF/A è un particolare 'profilo‘ del formato PDF che consente che tutto quello
che serve per riprodurre un documento PDF (font, testi, immagini, grafica, o altro) sia
all'interno del PDF stesso.
Lo scopo è poter riprodurre il PDF su qualsiasi computer anche negli anni a venire.
In un PDF/A non sono consentiti contenuti audio e video, né javascript o chiamate a file
eseguibili o a istruzioni macro, né la crittografia (non può essere protetto).
Il PDF/A è un formato autorizzato in Italia (fin dal dicembre 2008) per tutti gli atti per i
quali sussiste l'obbligo di conservazione o deposito (specificato nell'allegato del 2013 della
Gazzetta Ufficiale sull'archiviazione dei supporti informatici).
Dal momento che è tutto all'interno del PDF, un documento in formato PDF/A sarà di
dimensioni maggiori rispetto ad un corrispondente PDF.
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
Il PDF/A (PDF/Archiving) è ustao per la conservazione dei documenti a lungo termine
Lo standard PDF/A è suddiviso in due parti: PDF/A-1 e PDF/A-2. Il PDF/A-1 è l'unico ad oggi approvato in Italia. A sua volta il PDF/A-1 si suddivide in PDF/A-1a (a=accessibilità), che aggiunge l'obbligo dell'inclusione della struttura del documento (conosciuto come "tagged"), affinché il contenuto dello stesso possa essere cercato e presentato, mentre il PDF/A-1b (b=basic) richiede solo l'obbligo della riproduzione affidabile del documento. In pratica il PDF/A-1b è incluso nel PDF/A-1a (che richiede di più), ma non viceversa.
Il PDF/A-2 è più recente. Tra le novità rispetto al precedente PDF/A-1, ci sono la compressione Jpeg2000 (ottima per i documenti digitalizzati), il supporto della trasparenza, un nuovo livello di conformità (oltre al PDF/A-2a e PDF/A-2b) chiamato PDF/A-2u (dove u=unicode, che ha lo scopo di semplificare la ricerca e la copia di testo Unicode) e altro ancora.
Il sito ufficiale di riferimento è: www.pdfa.org.
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
Lo standard PDF/A
Quali software freeware consentono di creare un PDF/A?
1. PDF Creator (stampante PDF) E' anche in grado di convertire un PDF in
PDF/A (supporta il PDF/A-1b e PDF/A-2b)
1. 7-PDF Maker (conversione di oltre 80 formati verso il PDF) (supporta il
PDF/A-1a)
2. LibreOffice (supporta il PDF/A-1a)
3. Apache OpenOffice (supporta il PDF/A-1a)
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
Convertire un PDF in PDF/A
1. Visualizzare il documento PDF con un normale programma di
visualizzazione e stamparlo con PDF Creator
2. In alternativa caricare il PDF con LibreOffice e salvarlo (File→Esporta nel
formato PDF ) come PDF/A
Controllare se un documento PDF è anche PDF/A
1. Per vedere se un documento PDF rispetta lo standard PDF/A-1, si può
utilizzare il programma gratuito VeraPDF (richiede che java sia presente
sul computer).
2. In alternativa si può effettuare la verifica online, caricando il PDF su alcuni
servizi che verificano la conformità del PDF, come per esempio
https://www.pdf-online.com/osa/validate.aspx
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
Formati per le Immagini
La grafica utilizzata è di due tipi: raster o vettoriale.
1. Raster: l’immagine digitale è formata da un insieme di piccole aree uguali
(pixel), ordinate secondo linee e colonne.
2. I formati più diffusi sono il .tiff e il .jpg
1. Vettoriale: l'immagine viene descritta mediante un insieme di primitive
geometriche che definiscono punti, linee, curve e poligoni ai quali possono
essere attribuiti colori e anche sfumature. I documenti realizzati attraverso
la grafica vettoriale sono quelli utilizzati nella stesura degli elaborati
tecnici, ad esempio progetti di edifici o disegni meccanici.
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
TIFF
Il formato TIFF (o TIF) (Tagged Image File Format) è un formato di file
grafico bitmap (raster) e permette di memorizzare delle immagini di
dimensioni notevoli (più di 4 GB compresse), senza perdere qualità e
indipendentemente dalla piattaforme o periferiche utilizzate. Il principio
del formato TIF consiste del definire dei tag, da cui il nome Tagged
Image File Format, che descrivono le caratteristiche dell'immagine.
JPEG
Il formato JPEG (o JPG) può comportare una perdita di qualità
dell’immagine originale. JPG è il formato più utilizzato per la
memorizzazione di fotografie ed è quello più comune sul Web.
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
TIFF
Il formato TIFF (o TIF) (Tagged Image File Format) è un formato di file
grafico bitmap (raster) e permette di memorizzare delle immagini di
dimensioni notevoli (più di 4 GB compresse), senza perdere qualità e
indipendentemente dalla piattaforme o periferiche utilizzate. Il principio
del formato TIF consiste del definire dei tag, da cui il nome Tagged
Image File Format, che descrivono le caratteristiche dell'immagine.
JPEG
Il formato JPEG (o JPG) può comportare una perdita di qualità
dell’immagine originale. JPG è il formato più utilizzato per la
memorizzazione di fotografie ed è quello più comune sul Web.
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
XML
XML (eXtensible Markup Language), un formato standardizzato dal
W3C e molto diffuso per la definizione dei dati sul web attraverso
tag o annotazioni personalizzati
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
Office Open XML (OOXML)
Formato di file, sviluppato da Microsoft, basato sul linguaggio XML per la creazione di documenti di testo, fogli di calcolo, presentazioni, grafici e database. Open XML è adottato dalla versione 2007 della suite Office di Microsoft.
Il formato Office Open XML dispone di alcune caratteristiche che lo rendono adatto alla conservazione nel lungo periodo, tra queste:
1. l’embedding dei font
2. la presenza di indicazioni di presentazione del documento
3. la possibilità di applicare al documento la firma digitale XML.
Embedding del font Avviare PowerPoint 2007 e aprire la presentazione desiderata.
Fare clic sul pulsante Microsoft Office , quindi su Salva con nome.
Nel menu Strumenti della finestra di dialogo Salva con nome fare clic su Salva opzioni.
Fare clic per selezionare la casella di controllo Incorpora caratteri nel file, quindi fare clic su OK.
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
Office Open XML (OOXML)
Indicazioni di presentazione del documento Fare clic su Intestazione o Piè di pagina nel gruppo Intestazione e piè di pagina della scheda Inserisci.
Fare clic su Modifica intestazione o Modifica piè di pagina.
Il cursore si trova ora nell'intestazione o nel piè di pagina del documento.
Nella scheda Inserisci fare clic su Parti rapide e quindi su Campo.
Nell'elenco Nomi dei campi scegliere il campo desiderato, ad esempio nome file, data, autore o titolo, scegliere il formato desiderato nella sezione Proprietà campo e quindi scegliere eventuali altre opzioni nella sezione Opzioni campo.
La firma digitale XML
Creare una riga della firma in Word o Excel
Posizionare il puntatore nel punto del documento o del foglio di lavoro in cui si desidera creare una riga della firma.
Nel gruppo Testo della scheda Inserisci fare clic sull'elenco Riga della firma e quindi fare clic su Riga della firma di Microsoft Office.
Nella finestra di dialogo Impostazioni della firma digitare le informazioni che verranno visualizzate sotto la riga della firma:
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
Office Open XML (OOXML)
La firma digitale XML Creare una riga della firma in Word o Excel
Posizionare il puntatore nel punto del documento o del foglio di lavoro in cui si desidera creare una riga della firma.
Nel gruppo Testo della scheda Inserisci fare clic sull'elenco Riga della firma e quindi fare clic su Riga della firma di Microsoft
Office.
Nella finestra di dialogo Impostazioni della firma digitare le informazioni che verranno visualizzate sotto la riga della firma:
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
Nessuna Amministrazione riesce a raggiungere i risultati attesi se
non si adotta un’organizzazione del lavoro che promuova e sviluppi
la collaborazione e il lavoro in team, al fine di:
Condividere i problemi
Conoscere/riconoscere i contesti
Semplificare i processi
Lavorare meglio
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
Che cos’è un team?
E’ un gruppo di persone che: „
condividono una mission
collaborano tra di loro sentendosi responsabilizzati, coinvolti e motivati„
si aiutano per superare le difficoltà
L’organizzazione del team tende ad essere non più verticale e
gerarchica ma orizzontale e collaborativa
Parole chiave del team
1. Obiettivi comuni e condivisi
2. Collaborazione
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Azione # 11 PNSD
Che cos’è un team?
E’ un gruppo di persone che: „
condividono una mission
collaborano tra di loro sentendosi responsabilizzati, coinvolti e motivati„
si aiutano per superare le difficoltà
L’organizzazione del team tende ad essere non più verticale e
gerarchica ma orizzontale e collaborativa
Parole chiave del team
1. Obiettivi comuni e condivisi
2. Collaborazione
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
LA SITUAZIONE AL 2015
STRUMENTI: 4-AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Obiettivi Definire una matrice comune di
competenze digitali che ogni studente deve sviluppare
Sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori di percorsi didattici innovativi, definendo con loro strategie didattiche per potenziare le competenze chiave
Coinvolgere gli studenti attraverso format didattici innovativi
Innovare i curricoli scolastici
Diffondere l’imprenditorialità, colmare il divario di genere nei settori tech e promuovere le carriere digitali
Azioni • Azione #14 – Un framework comune
per le competenze digitali degli studenti
• Azione #15 – Scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali applicate
• Azione #16 – Una unità di ricerca per le Competenze del 21mo secolo
• Azione #17 – Portare il pensiero computazionale a tutta la scuola primaria
• Azione #18 – Aggiornare il curricolo di “Tecnologia” alla scuola secondaria di primo grado
COMPETENZE E CONTENUTI: 5-COMPETENZE DEGLI STUDENTI
Obiettivi
Colmare il divario digitale, sia in termini di competenze che occupazioni, che caratterizza particolarmente il nostro Paese
Promuovere carriere in ambito “STEAM” (Science, Technology, Engineering, Arts & Maths)
Valorizzare il rapporto tra scuola e lavoro
Coinvolgere gli studenti come leva di digitalizzazione delle imprese e come traino per le vocazioni dei territori
Promuovere la creatività, l’imprenditorialità e il protagonismo degli studenti nel quadro della valorizzazione delle competenze chiave e per la vita all’interno dei curricola scolastici
Azioni • Azione #19 – Un curricolo per
l’imprenditorialità (digitale)
• Azione #20 – Girls in Tech & Science
• Azione #21– Piano Carriere Digitali
• Sinergie – Alternanza Scuola - Lavoro per l’impresa digitale
COMPETENZE E CONTENUTI: 6-IMPRENDITORIALITÀ E LAVORO
Obiettivi
Incentivare il generale utilizzo di
contenuti digitali di qualità, in tutte le loro
forme, in attuazione del Decreto
ministeriale sui Libri Digitali
Promuovere innovazione, diversità e
condivisione di contenuti didattici e opere
digitali
Bilanciare qualità e apertura nella
produzione di contenuti didattici, nel
rispetto degli interessi di scuole, autori e
settore privato
Azioni Azione #22 – Standard minimi e
interoperabilità degli ambienti on
line per la didattica
Azione #23 – Promozione delle
Risorse Educative Aperte (OER) e
linee guida su autoproduzione dei
contenuti didattici
Azione #24 – Biblioteche
Scolastiche come Ambienti di
alfabetizzazione all’uso delle risorse
informative digitali
COMPETENZE E CONTENUTI: 7-CONTENUTI DIGITALI
Obiettivi
Rafforzare la preparazione del personale in
materia di competenze digitali,
raggiungendo tutti gli attori della comunità
scolastica
Promuovere il legame tra innovazione
didattica e tecnologie digitali
Sviluppare standard efficaci, sostenibili e
continui nel tempo per la Formazione
all’innovazione didattica
Rafforzare la formazione all’innovazione
didattica a tutti i livelli (iniziale, in
ingresso, in servizio)
Azioni Azione #25 – Formazione in
servizio per l’innovazione
didattica e organizzativa
Azione #26 – Rafforzare la
formazione iniziale
sull’innovazione didattica
Azione #27 – Assistenza tecnica
per le scuole del primo ciclo
Sinergie – La nuova formazione
per i neoassunti
FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO: 8-FORMAZIONE
Obiettivi
Innovare le forme di accompagnamento alle scuole
Propagare l’innovazione all’interno di ogni scuola
Dare una dimensione territoriale al Piano
Nazionale Scuola Digitale
Abilitare e rafforzare strumenti per la
collaborazione intelligente di partner esterni alla
scuola sulle azioni del Piano
Trasformare il monitoraggio della scuola digitale,
da amministrativo a strategico, dando una
dimensione permanente al Piano
Monitorare, a livello quantitativo e qualitativo,
l’intero Piano e la sua attuazione
Rafforzare il rapporto tra il Piano e la dimensione
scientifica del rapporto tra scuola e digitale
Azioni
Azione #28 – Un animatore digitale in ogni scuola
Azione #29 – Accordi territoriali
Azione #30 – Stakeholders’ Club per la scuola
digitale
Azione #31– Un galleria per la raccolta di pratiche
Azione #32 – Dare alle reti innovative un ascolto
permanente
Azione #33 – Osservatorio per la Scuola Digitale
Azione #34 – Un comitato Scientifico che allinei il
Piano alle pratiche internazionali
Azione #35 – Il monitoraggio dell’intero Piano
Sinergie – Piano Triennale per l’Offerta Formativa
FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO: 9-ACCOMPAGNAMENTO