CORRUZIONE Articolo 318 c.p. Corruzione per un atto dufficio. Il pubblico ufficiale, che, per...

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CORRUZIONE Articolo 318 c.p. Corruzione per un atto d’ufficio. Il pubblico ufficiale, che, per compiere un atto del suo ufficio, riceve, per sè o per un terzo, in denaro od altra utilità, una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Se il pubblico ufficiale riceve la retribuzione per un atto d’ufficio da lui già compiuto, la pena è della reclusione fino ad un anno (1). (1) Articolo così sostituito dalla L. 26 aprile 1990, n. 86. Articolo 319 c.p. Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sè o per un terzo, denaro od altra

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CORRUZIONE

Articolo 318 c.p. Corruzione per un atto d’ufficio. Il pubblico ufficiale, che, per compiere un atto del suo ufficio, riceve,per sè o per un terzo, in denaro od altra utilità, una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.Se il pubblico ufficiale riceve la retribuzione per un atto d’ufficio da lui già compiuto, la pena è della reclusione fino ad un anno (1).

(1) Articolo così sostituito dalla L. 26 aprile 1990, n. 86.

Articolo 319 c.p. Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sè o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da due a cinque anni (1) .

(1) Articolo così sostituito dalla L. 26 aprile 1990, n. 86.

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CONCUSSIONE

Articolo 317. Concussione. 7

Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni (1).

(1)Articolo così sostituito dalla L. 26 aprile 1990, n. 86.

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Quando si parla di corruzione si fa riferimento, in realtà, a due reati specifici: la CORRUZIONE propriamente detta, quando si offre denaro a un pubblico funzionario per riceverne dei vantaggi e la CONCUSSIONE, quando è il pubblico ufficiale a richiedere una ricompensa in cambio di favori da elargire.

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ROMA

GRECIA

EGITTO

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I mercanti modificavano le bilance per derubare le persone e ottenere un profitto illecito dalle vendite

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ELEZIONI carica politica o amministrativa

compravendita dei voti mediante banchetti sontuosi – regali - posti a teatro - giochi gladiatori allestiti per l'occasione

Leggi ad hoc in occasione delle elezioni

legge che vietava di organizzare giochi lex Petelia de o gladiatori 2 anni pri- ambitu con la ma della candidatura quale si limitava ad una carica l’ambitio, cioè l’eccessivo darsi da fare dei com- petitori.

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MARCIO PORCIO CATONE TIBERIO SEMPRONIO GRACCO

CAIO GRACCO

GIULIO CESARE

L'amministrazione della giustizia e le decisioni inerenti l’utilizzo dei beni pubblici erano i settori della vita pubblica romana toccati da ampia corruzione

"I ladri di beni privati passano la vita in carcere e in catene, quelli di beni pubblici nelle ricchezze e negli onori.”Catone, citazione in Aulo Gellio, Notti attiche, XI, 18, 18.

Legislatori che emanaro-no leggi contro la con-cussione ed il peculato

“Legge Licinia-Sestia”

- 500 jugeri-Lavoratori (no servi)

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PERICLE ARISTOTELE

SOCRATE POLITICA = amministrazione della “polis”, luogo pubblico al quale tutti i cittadini partecipano, per il bene di tutti. “L’uomo è per natura un’animale politico”.

Enciclopedia multime-diale delle scienze filo-sofiche: "Egli volle così testi-moniare il dovere di obbedire alle leggi dello Stato - anche se ingiu-stamente applicate …..

Attribuì un’indennità giornaliera a quanti ri-coprivano le cariche pubbliche

Aristotele riteneva positivo il pagamento di una retribuzione: questo avrebbe consentito anche ai poveri di occuparsi della vita politica.Il privilegio concesso venne mal gestito dai singoli, che iniziarono a vendere il loro voto per denaro.

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Premio Nobel Per la Pace 1987 Oscar Arias Sanchez

Corruzione è distribuire privilegi e sinecure per far dimenticare i principi morali o comprare l'avversario; Corruzione è premiare i vizi anziché incentivare le virtù; Corruzione è non fare giustizia in tempi brevi; Corruzione è tollerare le illegalità senza tutelare i cittadini inermi; Corruzione è partecipare alla vita politica senza averne i talenti e le virtù necessarie, nè la volontà di mettersi al servizio dei cittadini; Corruzione è votare un politico corrotto per ottenere privilegi; Corruzione è votare irresponsabilmente senza accertarsi dell'onestà morale e intellettuale del candidatoCorruzione è fornire informazioni falsate o partigianeCorruzione è non chiamare le cose con il proprio nome per confondere gli animiCorruzione è usare i servizi pubblici mediatici facendo apparire trasmissioni per i cittadini e con i cittadini, programmi costruiti per precisi fini che non rappresentano l’interesse comune.”

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Il fenomeno della delinquenza ha assunto oggi aspetti e problemi pericolosi e sconcertanti, soprattutto se si tiene presente che la criminalità moderna ha operato un salto qualitativo e quantitativo nel suo processo di formazione e nella sua pratica di azione.Si presenta spesso perfettamente organizzata e più spietata, decisa ed efficiente rispetto alla criminalità organizzata del passato.

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La CORRUZIONE viene utilizzata in molti settori economici, sociali e politici per raggiungere scopi e fini di singoli soggetti o di specifici gruppi sociali (clan, famiglia, ecc.): ci si avvale di qualsiasi strumento e mezzo per raggiungere l’obiettivo che è quello di garantire profitti illeciti ed illegali attraverso la gestione delle sale da gioco, il controllo della prostituzione, il commercio della droga, le tangenti commerciali e industriali, i sequestri di persona, il contrabbando, l'assassinio e le rapine.

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Il rapporto annuale sulla corruzione redatto da Transparency International nel 2010 conferma che l’Italia è uno dei paesi europei più colpiti da questo fenomeno, il peggiore dopo la Grecia e la Romania. La maggioranza dei cittadini italiani pensa che la corruzione sia addirittura aumentata, negli ultimi tre anni.

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In un contesto corrotto, i giovani si sentono tenuti ai margini della società civile e culturale, si sentono spinti nei ghetti della miseria e della solitudine, sentono di non poter soddisfare autonomamente i propri bisogni. Delusi e in crisi, imboccano la strada della violenza e della delinquenza, del crimine individuale, della corruzione.

Questa strada è, ovviamente, la scorciatoia più semplice per possedere ciò che si desidera, senza lavoro, senza impegno e sacrificio. Con i soldi ottenuti si può acquistare ciò che è necessario per sopravvivere, ma anche i prodotti di consumo superflui che la società moderna ossessivamente propone e che spinge ad acquistare.Così facendo le nuove gene-razioni DIMENTICANO le esor-tazioni di chi, nella sua vita, ha dimostrato di pensare ai giovani (Sandro Pertini).

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Classe 2 EC Istituto “Virgilio Floriani”

Vimercate

"Dietro ogni articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza, quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi. Ma dobbiamo difenderla anche dalla corruzione. La corruzione è una nemica della Repubblica. I corrotti devono essere colpiti senza nessuna attenuante, senza nessuna pietà. E dare loro solidarietà, per ragioni di amicizia o di partito, significa diventare complici di questi corrotti. Bisogna essere degni del popolo italiano. Non è degno di questo popolo colui che compie atti di disonestà e deve essere colpito senza alcuna considerazione. Guai se qualcuno, per amicizia o solidarietà di partito, dovesse sostenere questi corrotti e difenderli. In questo caso l’amicizia di partito diventa complicità ed omertà. Deve essere dato il bando a questi disonesti e a questi corrotti che offendono il popolo italiano. Offendono i milioni e milioni di italiani che pur di vivere onestamente impongono gravi sacrifici a se stessi e alle loro famiglie. Quindi la legge sia implacabile, inflessibile contro i protagonisti di questi scandali, che danno un esempio veramente degradante al popolo italiano". (Messaggio di Fine Anno agli Italiani del Presidente Sandro Pertini, Palazzo del Quirinale, 31.12.1979)