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ENERBUILD Tool: Casi studio di edifici valutati in Regione Piemonte

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ENERBUILD Tool: Casi studio di edifici valutati in Regione Piemonte

ENERBUILD Tool: Casi studio di edifici valutati in Regione Piemonte

A cura di

Arch. Andrea Moro – ITACA/iiSBE Italia

Contributi tecnici

Arch. Stefano Dotta – Environment Park

Arch. Gianni Pomatto

Ing. Luca Degiorgis

Ing. Anna Cairo – Voarino Cairo Associati

Progetto grafico ed Elaborazione contenuti

Arch. Cinzia Cannata Cesarano – iiSBE Italia

Si ringraziano gli enti attuatori e gli studi di progettazione per la documentazione

inerente ai casi studio.

Finito di stampare maggio 2012.

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INDICE

PREFAZIONE

Ugo Cavallera – Vicepresidente e Assessore Regionale all’Urbanistica

e programmazione Territoriale, Beni ambientali, Edilizia e Legale 4

INTRODUZIONE

Dario Milone - Coordinatore regionale del Progetto europeo Enerbuild 6

IL PROGETTO ENERBUILD

Andrea Moro – Presidente iiSBE Italia 8

CASI STUDIO

� Casa Passiva a Ciriè 14

� Polo Scolastico a Mondovì 24

� Scuola Materna a Mazzè 34

� P.U.E.E.L. Edificio Uffici a Torino 44

PREFAZIONEPREFAZIONEPREFAZIONEPREFAZIONE

\

L’impegno della Regione Piemonte nel promuovere e incentivare l’adozione di

requisiti di sostenibilità in edilizia è stato avviato fin dal 2002, con la formale

adesione al processo di ricerca e sviluppo internazionale denominato Green

Building Challenge, il cui obiettivo è stato quello di definire uno standard

condiviso di valutazione della qualità energetico ambientale degli edifici, capace

di orientare e misurare la sostenibilità degli interventi edilizi di nuova costruzione

e di riqualificazione.

Requisiti di sostenibilità, attraverso l’adozione del Protocollo ITACA, sono stati

inseriti in molteplici iniziative regionali, dai Contratti di Quartiere II e III, al

programma di edilizia residenziale pubblica “Programma Casa - 10.000 alloggi

entro il 2012”, ai programmi di finanziamento degli interventi di edilizia

scolastica, alle autorizzazioni commerciali per superfici di vendita superiori alla

soglia massima, al Piano Casa (L.R. 20/2009 e L.R. 1/2011), nonché nella

progettazione del grattacielo destinato a ospitare gli futuri uffici regionali.

Iniziative, queste, che hanno consentito alla Regione Piemonte di acquisire

l’esperienza più rilevante, a livello nazionale, di interventi edilizi sostenibili.

Con la partecipazione al progetto ENERBUILD, finanziato nell’ambito del

programma di cooperazione transnazionale "Alpine Space", la Regione Piemonte

ha inteso favorire la diffusione e la promozione nella regione transalpina di

edifici ad alta efficienza energetica. verificando e confrontando sistemi di

valutazione energetico - ambientali presenti in Europa

Questa sintetica pubblicazione, illustra alcuni esempi significativi di edifici,

realizzati nell’ambito dei programmi regionali, che coniugano alta efficienza

energetica e sostenibilità.

Ugo Cavallera

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(Energy Efficiency and Renevable Energies in the Building sector)

Assessorato Urbanistica,Assessorato Urbanistica,Assessorato Urbanistica,Assessorato Urbanistica, programmazione territoriale, Beni ambientali, Edilizia e Legaleprogrammazione territoriale, Beni ambientali, Edilizia e Legaleprogrammazione territoriale, Beni ambientali, Edilizia e Legaleprogrammazione territoriale, Beni ambientali, Edilizia e Legale

Assessore: Ugo Cavallera

Direzione Programmazione strategica, politiche territoriali ed ediliziaDirezione Programmazione strategica, politiche territoriali ed ediliziaDirezione Programmazione strategica, politiche territoriali ed ediliziaDirezione Programmazione strategica, politiche territoriali ed edilizia

Direttore: Livio Dezzani Settore Programmazione e Settore Programmazione e Settore Programmazione e Settore Programmazione e attuazione interventi di edilizia socialeattuazione interventi di edilizia socialeattuazione interventi di edilizia socialeattuazione interventi di edilizia sociale

Responsabile: Giuseppina Franzo Coordinatore regionale Progetto Europeo ENERBUILDCoordinatore regionale Progetto Europeo ENERBUILDCoordinatore regionale Progetto Europeo ENERBUILDCoordinatore regionale Progetto Europeo ENERBUILD Dario Milone

Assistente di ProgettoAssistente di ProgettoAssistente di ProgettoAssistente di Progetto

Luisa Ballari

ENERBUILD ENERBUILD ENERBUILD ENERBUILD ((((www.enerbuild.euwww.enerbuild.euwww.enerbuild.euwww.enerbuild.eu ---- Energy Efficiency and Renewable Energies in the Building SectorEnergy Efficiency and Renewable Energies in the Building SectorEnergy Efficiency and Renewable Energies in the Building SectorEnergy Efficiency and Renewable Energies in the Building Sector, , , , 2009/2012), è un progetto europeo finanziato dal programma di Cooperazione Territoriale Europea 2009/2012), è un progetto europeo finanziato dal programma di Cooperazione Territoriale Europea 2009/2012), è un progetto europeo finanziato dal programma di Cooperazione Territoriale Europea 2009/2012), è un progetto europeo finanziato dal programma di Cooperazione Territoriale Europea

“Spazio Alpino” al quale la Regione Piemonte, ha aderito in collaborazione con altri 12 part“Spazio Alpino” al quale la Regione Piemonte, ha aderito in collaborazione con altri 12 part“Spazio Alpino” al quale la Regione Piemonte, ha aderito in collaborazione con altri 12 part“Spazio Alpino” al quale la Regione Piemonte, ha aderito in collaborazione con altri 12 partners ners ners ners

provenienti da 6 nazioni.provenienti da 6 nazioni.provenienti da 6 nazioni.provenienti da 6 nazioni.

Projectpartners: VLBG: (Leader partner) Regionalentwicklung Vorarlberg (A), TIS: TIS Techno Innovation South Tyrol (I), RAEE: Rhônalpénergie-Environnement (F), Regione Piemonte - Direzione Programmazione strategica, Politiche territoriali ed Edilizia (I), FH-Rosenheim: Fachhochschule Rosenheim (D), PRC-Slovenia: Posoški razvojni center (SL), EAO-Styria: Energieagentur Obersteiermark , ZS-Tyrol: Tiroler Zukunftsstiftung, Trento: Autonomous Province of Trento, Department for energy planning and incentives (I), Alessandria: Provincia di Alessandria (I), EURAC: Accademia Europea Bolzano (I), NENA: Network Enterprise, ZVDK: Zentralschweizer Volkswirtschaftsdirektorenkonferenz vertreten durch das Justiz- und Sicherheitsdepartement des Kantons Luzern (Svizzera),

Volto a favorire la produzione di edifici pubblici ad alta efficienza energetica, il

Progetto ENERBUILD ha coinvolto istituti universitari, reti di aziende/imprese operanti

nel settore dell’energia, delle costruzioni, progettisti, associazioni dell’artigianato e del

commercio, istituti di formazione professionale, in un ambito europeo caratterizzato

da una ricca ed avanzata produzione edilizia ecosostenibile.

Attraverso l’analisi delle criticità energetico-ambientali, presenti nella filiera della

produzione edilizia, l’iniziativa ha voluto favorire il trasferimento del know how

evolutosi nei diversi paesi quale razionale condizione per il raggiungimento entro il

2018 dell’obbiettivo “energia quasi zero”, stabilita dalla Direttiva europea 2010/31/CE.

La produzione transfrontaliera di moduli formativi per artigiani, ordini professionali di

medio ed alto livello e, più in generale, per operatori del settore edilizio, costituisce il

prodotto finale della ricerca, unitamente alla individuazione della miglior pratica

corrente in materia.

6

Il Progetto, sviluppatosi con l’analisi di edifici di eccellenza, realizzati in ciascun paese negli

ultimi anni e di progetti edilizi di prossima attuazione, ha evidenziato le diverse

caratteristiche progettuali e costruttive di ciascuna realtà evidenziando le peculiarità

normative nonché le diverse culture costruttive e sensibilità ambientali.

ENERBUILD TOOL

Il protocollo “Enerbuild Tool”, strumento sperimentale per una possibile e comune

valutazione dell’efficienza energetica degli edifici, ha permesso la comparazione di valori

desunti dai singoli protocolli locali.

Scaturito da un confronto e razionalizzazione dei principali protocolli nazionali e regionali

operanti in Europa, Enerbuild Tool ha considerato le caratteristiche dei protocolli ITACA-

Piemonte (Italia), HQE (F), BREEM (G.B.), LEED-Italia (U.S.A.), DGNB (D), TQB (A), MINERGIE

(Svizzera), CASACLIMA (I), e DEMARCHE DBM (F), con l’obiettivo di pervenire ad una sintesi

che troverà ulteriori conferme nei successivi step della ricerca europea.

Ulteriori work package hanno inoltre favorito, in sede locale, la composizione di una

procedura per la verifica della captazione solare delle coperture degli edifici che

costituiscono il patrimonio di edilizia residenziale pubblica in gestione all’Agenzia

Territoriale per la Casa della Provincia di Torino. La ricerca ha valutato altresì i potenziali

benefici, in termini di inserimento negli stessi quartieri di edilizia residenziale pubblica, di

impianti a biomassa, per la produzione energetica da fonti rinnovabili.

La Regione Piemonte, Direzione Programmazione strategica, politiche territoriali ed edilizia,

ringrazia gli istituti specialistici e gli organismi professionali di settore che hanno operato

per lo sviluppo del Progetto europeo Enerbuild ed in particolare:

� I.P.L.A, Istituto per lo studio delle Piante da Legno; Franco Gottero e Luca Degiorgis,

� Environement Park S.P.A., Parco Tecnologico della Regione Piemonte; Stefano Dotta;

� Dipartimento di Energetica del Politecnico di Torino; Giovanni Vincenzo Fracastoro,

� ITACA, Istituto per l’Innovazione e la Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità

Ambientale; Andrea Moro.

Un ulteriore ringraziamento a Luisa Ballari, collaboratrice di progetto e alle strutture locali

della Fondazione dell’Ordine degli Architetti e Ingegneri, del Collegio dei Geometri,

dell’Agenzie Territoriali per la Casa delle province di Torino e Novara, dell’Associazione

Nazionale Costruttori (Torino), della Lega delle Cooperative – Di Vittorio, di Federabitazioni,

di Confartigianato e di C.N.A..

Un particolare ringraziamento alle colleghe Tiziana Dellolmo e Noemi Giordano per il loro

supporto strategico al Progetto europeo.

Il Coordinatore regionale del Progetto europeo Enerbuild

Dario Milone

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IL PROGETTO ENERBUILD

ENERBUILD (ENERgy Efficiency and Renewable Energies in the BUILDing Sector in the

Alpine Space) è un progetto di ricerca europeo Interreg, finanziato nell’ambito del

programma di cooperazione transnazionale "Alpine Space", focalizzato sullo sviluppo di

azioni atte a favorire la competitività e l’attrattività delle piccole e medie imprese che

operano nelle ragioni alpine in materia di efficienza energetica in edilizia. Obiettivo del

progetto è soprattutto quello di sviluppare una rete di piccole e medie imprese, istituti

di ricerca e formazione, che possieda e sappia trasmettere il necessario know-how in

materia di ecoefficienza agli operatori del settore delle costruzioni. Questo per favorire

la diffusione e la promozione nella regione transalpina di edifici ad alta prestazione

energetica.

I temi principali affrontati dal progetto sono:

� trasferimento di know how sugli edifici a basso consumo ai progettisti e alle

imprese;

� sviluppo di strumenti a supporto dei processi decisionali pubblici nell’ambito della

realizzazione di costruzioni a elevata sostenibilità;

� individuazione di strumenti innovativi per il finanziamento di edifici in grado di

produrre energia rinnovabile.

I partner del progetto sono 12, in rappresentanza di regioni austriache, italiane, slovene

e svizzere. Il coordinamento è stato svolto dalla regione del Vorarlberg. La Regione

Piemonte nell’ambito del progetto ha partecipato, in particolare, ai tavoli di lavoro per

lo sviluppo delle seguenti azioni pilota:

1. trasferimento, in ambito alpino, della conoscenza tra le PMI e altri operatori del

settore edilizio in materia di efficienza energetica;

2. verifica e confronto dei sistemi di valutazione energetico-ambientali presenti in

Europa;

3. valutazione di edifici a elevata prestazione ambientale (Enerbuild Tool);

4. preparazione di moduli per la formazione e l'informazione da fornire ai diversi livelli

di operatori del settore (apprendisti, artigiani, progettisti, scuole tecniche, etc.);

5. valutazione dell'efficienza energetica, analisi e monitoraggio del potenziale di

produzione energetica degli edifici, a piccola scala, al fine di favorire la produzione

di energie ecosostenibili (disponibilità di tetti per l’inserimento del fotovoltaico,

possibilità di inserimento di piccoli impianti a biomassa, etc.).

8

Questa pubblicazione intende in particolare presentare i risultati di applicazione dello

strumento di valutazione energetico ambientale sviluppato nell’ambito del Enerbuild,

l’Enerbuild Tool, a quattro edifici pubblici realizzati in Regione Piemonte. L'attività è

stata condotta nell'ambito del Work Package 6, che ha avuto come scopo la definizione

di uno strumento di valutazione comune alle regioni europee e la sua applicazione su

un campione di edifici rappresentativi in modo da poter comparare a livello

internazionale le prestazioni ambientali derivanti dalle strategie progettuali innovative

utilizzate.

Enerbuild Tool: valutare la sostenibilità degli edifici

Il tema della valutazione del livello di sostenibilità degli edifici è centrale nel momento

in cui si vogliono attuare delle iniziative volte a incentivare la costruzione di edifici a

elevata qualità energetico ambientale. Poter misurare la prestazione di una

costruzione in maniera oggettiva e quantitativa attraverso indicatori specifici permette

di infatti poter definire requisiti di riferimento e verificarne il soddisfacimento in tutte

le fasi del ciclo di vita di un edificio. Gli strumenti di valutazione divengono così un

supporto all'attività di progettazione, di controllo e di qualificazione degli edifici sul

mercato: possono agire cioè come punto di riferimento tecnico a supporto di azioni di

sistema volte a migliorare il livello di sostenibilità dell’ambiente costruito. Attualmente

sono disponibili numerosi sistemi di certificazione della sostenibilità che risultano però

fortemente eterogenei. Tale situazione crea, soprattutto a livello internazionale, un

quadro di riferimento complesso e disorientante. Un approccio comune al tema della

valutazione della qualità ambientale dell'ambiente costruito faciliterebbe la

comprensione diffusione e l'applicazione dei sistemi di certificazione da parte dei

portatori di interesse privati o pubblici. Nelle regioni europee che hanno partecipato al

progetto sono stati ad esempio identificati ben otto differenti sistemi di certificazione

che sono stati oggetto di una comparazione tecnico scientifica. I risultati hanno

mostrato l'assenza di un approccio comune e l'impossibilità di comparare i risultati

delle valutazioni. Le criticità maggiori riguardano la struttura degli strumenti, le

metodologie impiegate e le problematiche considerate. Queste differenze non

facilitano la diffusione della certificazione di sostenibilità a livello europeo. Politiche

pubbliche e azioni di mercato sinergiche mercato richiederebbero infatti riferimenti

tecnici armonizzati.

9

Come contributo al tema, nell'ambito del progetto Enerbuild è stato sviluppato uno

strumento di valutazione transregionale, l’Enerbuild Tool. In tal modo si è potuto

sperimentare un set di criteri di valutazione comuni che ha permesso di comparare le

prestazioni energetiche e il livello di sostenibilità di edifici in contesti geografici

differenti. Infatti un processo di armonizzazione dei sistemi di certificazione della

sostenibilità deve avere come obiettivo:

- la definizione di principi metodologici e problematiche ambientali di riferimento;

- la definizione di un set di criteri e indicatori comuni.

In tal senso un sistema di valutazione come l’Enerbuild Tool può essere un punto di

riferimento, essendo uno strumento che contiene i più significativi criteri di valutazione

utilizzati nelle regioni alpine. Dall’Enerbuild Tool risulta possibile estrarre gli indicatori

che possono costituire un set comune di riferimento a livello europeo.

Nella sperimentazione applicativa dell’Enerbuild Tool in regione Piemonte si sono

analizzati alcuni edifici oggetto di finanziamento pubblico, già precedentemente

valutati attraverso con il Protocollo Itaca, ovvero il sistema di valutazione della

sostenibilità sviluppato dalle regioni italiane. L'obiettivo è stato di comparare

qualitativamente il livello di rating raggiunto dalla costruzione rispetto ai due strumenti

in modo da verificarne la compatibilità. Questa attività ha consentito di identificare i

criteri innovativi di Enerbuild Tool che potrebbero essere trasferiti nel Protocollo Itaca.

In particolare sono risultati di interesse quelli relativi alla “Qualità del processo”, che

comprendono anche indicatori di tipo economico. La maggiore differenza emersa con il

Protocollo ITACA è nell’ambito dei criteri energetici dato che l’Enerbuild Tool richiede

prestazioni minime molto elevate (Passive House) rispetto agli standard di prestazione

minimi richiesti dalla legislazione italiana o da quella regionale piemontese.

Caratteristiche dell’Enerbuild Tool

L’Enerbuild Tool è un prodotto “open-source”, a disposizione delle istruzioni europee

per lo sviluppo di strumenti di valutazione della sostenibilità delle costruzioni,

attraverso un processo di adattamento al contesto di riferimento. L'Enerbuild Tool è

stato concepito principalmente per la valutazione della qualità energetico ambientale

di edifici pubblici, dato che prevede specifici criteri relativi alla qualità del processo di

realizzazione e progettazione. Lo strumento ingloba standard internazionali, come ad

esempio quello delle case passive (Passive House Institute) e altri di natura regionale.

Enerbuild Tool può essere adattato a differenti destinazioni d'uso e contesti di

applicazione. La valutazione viene effettuata in due momenti: a livello di progetto e a

livello di collaudo. Il rating dell'edificio è basato su un sistema di punteggio che può

allocare fino a 1000 crediti. I punti sono divisi in cinque ambiti di valutazione:

10

A Qualità della localizzazione max. 100

B Qualità del processo max. 200

C Energia max. 350

D Comfort e salute max. 250

E Materiali da costruzione max. 200

Non è possibile eccedere il punteggio massimo di riferimento delle specifiche

categorie, ciò al fine di promuovere edifici performanti in tutti gli ambiti di valutazione.

Alcuni criteri sono considerati obbligatori altri sono volontari. La maggior parte dei

criteri sono quantitativi, consentendo una valutazione maggiormente oggettiva. I

confini fisici e le fasi di ciclo vitale dell'edificio analizzate sono allineati con la

maggioranza dei sistemi di certificazione già esistenti. Le procedure di verifica di ogni

singolo criterio sono descritte nel manuale dell’Enerbuild Tool che identifica anche i

documenti da produrre nel corso del processo di valutazione. Alcune prestazioni in

determinate categorie sono basate sull'impiego di strumenti informatici. Ad esempio la

categoria sui materiali da costruzione richiede l'applicazione del software Ecosoft. Nel

dettaglio, i criteri del’Enerbuild Tool sono i seguenti.

A Qualità della localizzazione max. 100

A 1 Accessibilità al trasporto pubblico 50

A 2 Qualità ecologica del sito 50

B Qualità del processo max. 200

B 1 Definizione degli obiettivi e processo decisionale 25

B 2 Formulazione di obiettivi energetici e ambientali

verificabili 20

B 3 Calcolo dell’efficienza economica 40

B 4 Impiego di prodotti a bassa emission di inquinanti 60

B 5 Ottimizzazione energetic in fase di progetto 60

B 6 Informazioni per gli utenti 25

C Energia max. 350

C 1 Fabbisogno di energia termica (PHPP) 100

C 2 Fabbisogno di energia frigorifera (PHPP) 100

C 3 Fabbisogno di energia primaria (PHPP) 125

C 4 Emissioni di CO2 (PHPP) 50

D Comfort e salute max. 250

D 1 Comfort termico estivo 150

D 2 Ventilazione 50

D 3 Luce naturale 50

E Materiali da costruzione max. 200

E 1 OI3TGH-lc – indice ecologico 200

Totale max. 1000

11

L'Enerbuild Tool è stato studiato specificatamente per la

valutazione di edifici pubblici nel contesto alpino. In

particolare:

- il numero di criteri agevola l'applicazione dello

strumento in termini di tempo richiesto per la

valutazione;

- vengono affrontate tutte le problematiche di

sostenibilità: ambientali economiche e sociali

- lo strumento presenta una distribuzione di pesi

ben bilanciata tra i criteri per riflettere l’ambito

geografico di applicazione.

Andrea Moro

12

CASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIOCASI STUDIO

sito

Città di Ciriè (TO) – Località “Battandero”

committente

A.T.C. Agenzia Territoriale per la Casa di Torino

destinazione d’uso

Casa albergo per Anziani

Progettisti

A.T.C. Project.to

superficie lorda edificio

801,13 m2

superficie totale del lotto

1.691,66 m2

costo totale intervento

871.521,02 €

Casa Passiva a Ciriè

01

La “Casa albergo per Anziani” di Ciriè, è il

primo edificio “passivo” di edilizia residenziale

pubblica in Piemonte, progettato dall’A.T.C.

Project.to con la consulenza dell’Environment

Park. L’intervento nasce nell’ambito del

Programma di Recupero Urbano denominato

“Villaggio Sant’Agostino” e ha come obiettivo la

sperimentazione degli standard costruttivi delle

“Passive House” nell’ambito del social housing

dal punto di vista tecnico ed economico.

L’edificio verrà infatti certificato secondo lo

standard dal “Passivhaus Institut” che richiede

principalmente il rispetto di un valore di

fabbisogno termico inferiore ai 15 kWh/m²a.

Nelle attività di progettazione sono stati

adottati come ulteriori standard tecnici di

riferimento il Protocollo ITACA e l’Enerbuild

Tool, in modo da ampliare il tema della

sostenibilità della costruzione anche agli

aspetti di natura non energetica: materiali,

acqua, comfort, impatto sul sito, qualità del

servizio. L’organismo abitativo sarà composto

da 14 unità abitative per una superficie utile

complessiva di 754,06 m2.

PUNTEGGIO PROTOCOLLO ITACA

3,2 830

PUNTEGGIO ENERBUILD

INQUADRAMENTO

Il lotto oggetto d’intervento si trova nella zona

Sud-Ovest della città di Ciriè, tra via Fratelli

Remmert e via Vittorio Veneto. L’immediato

intorno del lotto è caratterizzato da insediamenti

di edilizia residenziale privata, su due/tre piani

fuori terra e da terreni ad uso agricolo.

RIUTILIZZO DEL TERRITORIO

L’area sulla quale sarà realizzato l’edificio era

precedentemente occupata da capannoni adibiti

allo stoccaggio di materiale edilizio vario.

PERMEABILITÀ DEL SUOLO

L’area esterna è occupata da verde privato e

parcheggi e quindi costituita per più del 80% da

superficie permeabile, grazie all’utilizzo di

materiali altamente drenanti. In tal modo viene

ridotta notevolmente la quantità di acqua versata

in fognatura a vantaggio delle falde acquifere

sotterranee, anche al fine di favorire la

rigenerazione del terreno a beneficio

dell’efficienza delle sonde geotermiche installate.

SITO

15

ENERGIA

ORIENTAMENTO

Il lotto oggetto d’intervento è di forma

trapezoidale con il maggiore disposto

secondo l’asse Nord-Sud. Il fronte principale è

orientato a Sud, in modo da massimizzare

attraverso ampie superfici vetrate l’impiego

della luce naturale e lo sfruttamento della

radiazione solare. L’edificio è caratterizzato

da una forma compatta a parallelepipedo,

con l’accorpamento del vano scala-ascensore

all’interno della sagoma stessa, al fine di

ridurre al minimo le superfici disperdenti.

tipologia di costruzione. Nel caso specifico S/V è c

ISOLAMENTO DELL’INVOLUCRO

Le pareti perimetrali sono realizzate con

muratura ad elevata massa termica in blocchi

di laterizio alveolato di 30 centimetri di

spessore, al fine di aumentare la protezione

dal calore durante il periodo estivo grazie a

un elevato coefficiente di sfasamento (h) e

fattore di attenuazione dell’onda termica.

Tutte le pareti esterne sono rivestite da un

isolamento a cappotto di 20 centimetri di

spessore che ha consentito di eliminare i

ponti termici. Il vano scala ed il corridoio di

distribuzione che conduce agli alloggi, sono

stati inglobati all’interno dell’involucro

riscaldato ed isolati con il medesimo sistema

a cappotto, in modo da evitare la

discontinuità tra vano caldo e vano chiuso

non riscaldato. I balconi sono stati pensati

con un sistema autoportante indipendente,

costituito da una struttura in legno lamellare

poggiante su plinti in calcestruzzo. In questo

modo si evita il contatto diretto tra il balcone,

esposto alle temperature esterne, e

l’involucro.”, oltre ad essere ben isolata per non

disperdere calore, ha come elemento distintivo

Prospetto sud – dicembre ore 12:00

Prospetto sud – giugno ore 12:00

16

Nei punti di connessione tra le pareti interne ed

esterne ed ai nodi in corrispondenza di travi,

pilastri e solai, sono stati previsti adeguati

strati isolanti. Blocchi in vetro cellulare sono

stati inseriti alla base dei muri perimetrali. Le

vetrate sono costituite da un triplo vetro basso

emissivo con interposte due camere contenenti

gas argon. I serramenti sono posizionati sul filo

esterno della muratura massiccia al fine di

permettere al cappotto di ricoprire quasi

completamente il telaio. Anche i solai verso

terra e verso il sottotetto sono isolati

termicamente con pannelli in polistirene

espanso estruso, mentre la copertura della

lavanderia sarà realizzata inserendo un

controsoffitto in cartongesso, al fine di

permettere il riempimento del vano compreso

tra l’orditura del tetto in fiocchi di cellulosa.

tipologia di costruzione. Nel caso specifico S/V è c

IMPIANTI

Gli ambienti sono riscaldati con un sistema di

ventilazione meccanica controllata (VMC)

funzionante 24 ore su 24 con recuperatore di

calore. Il sistema di generazione del calore è

costituito da una pompa di calore (20 kW)

acqua/aria ad elevato COP, collegata a tre

sonde geotermiche di tipo verticale

terra/acqua, profonde 120 metri, poste

nell’area parcheggi interni.

17

L’aria viziata dei locali, espulsa attraverso bocchette di ripresa disposte nei bagni e

negli angoli cottura, viene confluita in appositi canali coibentati e indirizzata ai tre

scambiatori di calore ad alta efficienza (>80%) disposti nel locale tecnico al piano

terra, per il recupero del calore in uscita. L’aria preriscaldata viene dunque portata

fino a 40°C circa, per garantire i 20°C richiesti negli alloggi dalla norma in inverno, e

reintrodotta nei locali attraverso bocchette di mandata poste nei soggiorni e nelle

stanze da letto. Il sistema di VMC è stato integrato da una piccola caldaia a

condensazione, che alimenta due termosifoni a bassissima temperatura attivati da

un termostato ambiente bistadio, dislocati nelle camere e nelle cucine.

Questo permetterà di recuperare velocemente la temperatura interna in caso di

repentini abbassamenti di temperatura nell’alloggio (ad es. nel caso in cui si apra

una finestra in inverno). In estate anche il raffrescamento dell’aria è garantito dalle

sonde geotermiche. La copertura dei fabbisogni elettrici necessari per

funzionamento della pompa di calore e della caldaia di supporto, vene invece

garantita attraverso un parco fotovoltaico di 60 mq, collocato sul tetto dell’edificio

con esposizione a Sud ed inclinazione pari a quella del manto di copertura (18°).

L’impianto geotermico arriva anche a coprire il 78% circa del fabbisogno energetico

per la produzione di acqua calda sanitaria.

cavedi per il passaggio impianti isolati mediante insufflaggio di fiocchi di cellulosa.

Risoluzione ponte termico pilastri attraverso l'isolamento a cappotto esterno

18

ACQUA

MATERIALI

PRODOTTI DA RIUSO E DA RICICLO

Come coibentazione della copertura sono stati

inseriti pannelli isolanti in fibra di cellulosa,

mentre le pareti divisorie tra alloggi e le pareti

divisorie tra locali riscaldati e non riscaldati

sono coibentate ed isolate acusticamente

attraverso l’inserimento di pannelli isolanti in

poliestere proveniente dal riciclo delle bottiglie

in PET. La copertura della lavanderia è stata

isolata realizzando un controsoffitto in

cartongesso sotto l’orditura del tetto e

riempiendo il vano creato con fiocchi di

cellulosa. La struttura portante dell’edificio è in

cemento armato, le pareti esterne sono invece

realizzate con mattoni porizzati naturali spessi

30 cm rivestiti esternamente da un isolamento

a cappotto in pannelli minerali a base di lana

di roccia con struttura a celle aperte spessi 24

cm. La struttura dei balconi così come quella

della copertura è costituita da travi e pilastri in

legno, in particolare le travi saranno realizzate

in legno lamellare, mentre l’orditura media e

piccola sarà realizzata in legno massiccio.

Anche le finestre con tripli vetri saranno

realizzate con telaio e contro telaio in legno,

.

Al fine di ridurre i consumi di acqua potabile e

la produzione di effluenti sono stati installati

limitatori il flusso ai rubinetti e agli erogatori

delle docce. È stata inoltre prevista

l’installazione di vaschette per il risciacquo dei

wc dotate di doppio tasto.

Pannelli isolanti in fibra

di cellulosa prodotti dal

riciclo della carta

Isolamento acustico in

Poliestere prodotto dal riciclo

delle bottiglie in PET

Pannelli minerali a base

di lana di roccia

19

COMFORT TERMICO

Nel periodo invernale il benessere termoigrometrico

è favorito dalle pareti a elevato isolamento e dalle

finestre con triplo vetro, caratterizzate da

temperature superficiali più elevate rispetto a quelle

di un edificio standard. Durante il periodo estivo il

comfort è garantito dall’impiego di schermature

solari e murature a elevata inerzia termica. La

superficie vetrata del lato sud è infatti protetta da

elementi orizzontali schermanti mentre tutte le

finestre e porte finestre dell’edificio ad esclusione di

quelle del vano scala, sono dotate di tende

avvolgibili frangisole collocate all’esterno del

serramento. Questo sistema permette, grazie alle

lamelle orientabili in alluminio, di adattare

l’elemento all’angolo di incidenza solare, in modo

tale che ostacoli la radiazione solare prima ancora

che essa raggiunga il vetro e si trasformi in calore.

Aggetti orizzontali che fungono da schermatura sono

costituiti dallo sporto del tetto per le aperture del

terzo piano, e dai balconi soprastanti per quelle dei

piani primo e secondo. In corrispondenza delle

finestre dei lati est ed ovest dove non sono presenti

i balconi, sono invece previsti pannelli-frangisole

posizionati orizzontalmente incastrati alla struttura

muraria, costituiti da doghe inclinate in legno fresato

e da telaio in profilati di alluminio anodizzato estruso

Nella “Casa Passiva” di Ciriè la percentuale annuale

di giorni con temperatura interna estiva superiore ai

26° (valore di comfort) è pari solo all’1,9%.

ILLUMINAZIONE NATURALE

L’edificio presenta una elevata superficie vetrata

orientata a Sud che consente un elevato apporto di

luce naturale agli ambienti interni, favorendo così un

miglior comfort visivo ed un conseguente risparmio

sui consumi.

QUALITA’ AMBIENTALE INDOOR

20

i raggi solari incidono non

supera comunque il 30% della

COMFORT ACUSTICO

L’impiego di pareti esterne di elevata masse e di

superfici trasparenti con triplo vetro garantiscono un

elevato livello di isolamento acustico dell’involucro.

Le partizioni interne tra gli alloggi, tra zone comuni e

unità abitative, tra lavanderia e corridoio, sono

realizzate con una doppia parete in mattoni

semipieni con interposto uno stato di isolante

acustico costituito da pannelli rigidi in fibre di

poliestere riciclato al 100%. Tra i solai e i divisori è

prevista una fascia perimetrale pari alla larghezza

ed alla lunghezza della parete al fine di creare, con

la lamina fonoresiliente anticalpestio del solaio, un

pavimento galleggiante ed evitare trasmissione del

rumore da calpestio attraverso le partizioni verticali.

L’impianto di climatizzazione a pompa di calore

utilizzato per il riscaldamento ed il raffrescamento

dell’edificio è stato ottimizzato riducendo la velocità

dell’aria in modo da minimizzare il rumore di fondo.

Sarà installata nel sistema di mandata e ripresa di

ogni alloggio una cassetta di distribuzione alle

bocchette già silenziata in modo da abbattere

ulteriormente il rumore prodotto dai recuperatori ed

evitare il passaggio di rumori da un alloggio all’altro.

QUALITÀ DELL’ARIA

Lo standard “Passive House” non consente di

ventilare gli ambienti attraverso le infiltrazioni

naturali, ma occorre utilizzare un sistema di

ventilazione meccanica controllata (VMC)

funzionante 24 ore su 24.. Il flusso d’aria viene

regolato in modo da assicurare la portata d’aria

ottimale. Il calore dell’aria in uscita non viene

disperso, ma recuperato con uno scambiatore di

calore a flussi incrociati ad alta efficienza e trasferito

all'aria fresca in entrata, pulita attraverso un filtro.

21

Nr.

Criterio Punteggio

massimo

Punti

assegnati

A Qualità della localizzazione max. 100 50

A 1 Accessibilità del trasporto pubblico 50 0

A 2 Qualità ecologica del sito 50 50

B Qualità del processo max. 200 189

B 1 Definizione degli obiettivi e processo decisionale 25 24

B 2 Formulazione di obiettivi energetici e ambientali

verificabili 20 20

B 3 Calcolo dell’efficienza economica 40 40

B 4 Impiego di prodotti a bassa emissione di inquinanti 60 20

B 5 Ottimizzazione energetica in fase di progetto 60 60

B 6 Informazioni per gli utenti 25 25

C Energia max. 350 350

C 1 Fabbisogno di energia termica (PHPP) 100 100

C 2 Fabbisogno di energia frigorifera (PHPP) 100 91

C 3 Fabbisogno di energia primaria (PHPP) 125 125

C 4 Emissioni di CO2 (PHPP) 50 50

D Comfort e salute max. 250 85

D 1 Comfort termico estivo 150 50

D 2 Ventilazione 50 25

D 3 Luce naturale 50 10

E Materiali da costruzione max. 200 140

E 1 OI3TGH-lc – indice ecologico 200 140

Totale max. 1000 814

22

PROTOCOLLO ITACA REGIONE PIEMONTE

RESIDENZIALE 2007

CRITERI PUNTI

01 Consumo di risorse 3,3

1.1 Contenimento consumi energetici invernali 5

1.1.1. Energia primaria per la climatizzazione invernale 5

1.1.2. Trasmittanza termica involucro edilizio 5

1.2 Acqua calda sanitaria 5

1.3 Contenimento consumi energetici estivi 3,1

1.3.1. Controllo della radiazione solare 1,3

1.3.2. Inerzia termica 5

1.4 Illuminazione naturale 0,6

1.5 Energia elettrica da fonti rinnovabili 5

1.6 Materiali eco-compatibili 0,2

1.6.1. Materiali rinnovabili 0,3

1.6.2. Materiali riciclati/recuperati 0,1

1.7 Acqua potabile 1,6

1.7.1. Consumo di acqua potabile per irrigazione 2,9

1.7.2. Consumo di acqua potabile per usi indoor 1,1

1.8 Mantenimento prestazioni involucro edilizio 3

02 Carichi ambientali 3

2.1 Emissione di gas serra 4

2.2 Rifiuti solidi 3

2.3 Rifiuti liquidi 0,8

2.4 Permeabilità aree esterne 3

PUNTEGGIO FINALE EDIFICIO 3,2

23

745

sito

Comune di Mondovì (CN) – Piazza d’Armi

committente

Comune di Mondovì (CN)

destinazione d’uso

Polo scolastico (elementare-media-nido)

Progettisti

Studio di Architettura e Urbanistica (AL) arch. R. Voarino, ing. A. Cairo, ing. D. Voarino

superficie lorda edificio

3.964,56 m2

superficie totale del lotto

5.174,00 m2

costo totale intervento

5.831.325,03 €

Nuovo Polo Scolastico

a Mondovì 02

Il progetto prevede la realizzazione di un “Polo

Scolastico”, costituito da una scuola media di

due sezioni, una scuola elementare di cinque

classi, un micronido per venti bambini, una

palestra con spogliatoi e servizi, ed una mensa

comune. Gli edifici distinti tra loro, sono

funzionalmente collegati al piano terreno da un

atrio con funzioni di piazza coperta, destinata a

luogo di socializzazione e riunione. Quest’ultima

insieme alla palestra e alle aree verdi e sportive

ubicate sul terrazzo di copertura, sono comuni a

tutto il complesso ed usufruibili e raggiungibili

anche dall’esterno attraverso alcune passerelle

di collegamento che partono dagli adiacenti

bastioni medioevali. L’integrazione tra le scelte

relative ai componenti dell’involucro edilizio

altamente performante e gli impianti ad alto

contenuto tecnologico, consentono di ottenere la

certificazione dell’edificio in Classe A energetica

e un livello di prestazione superiore al 3

(migliore pratica corrente) secondo il Protocollo

ITACA Scuole Regione Piemonte. L’intero

complesso scolastico occupa una superficie utile

complessiva di 3.964,56 m2.

PUNTEGGIO PROTOCOLLO ITACA

3,5

PUNTEGGIO ENERBUILD

INQUADRAMENTO

Il sito interessato dal nuovo

complesso scolastico è ubicato in

piazza d’Armi, subito all’esterno

della città medioevale a margine

del Rione denominato “Piazza“,

centro storico di Mondovì.

RIUTILIZZO DEL TERRITORIO

Sull’area oggetto d’intervento

sono attualmente presenti

fabbricati per il deposito e

ricovero autobus, di cui si

prevede la demolizione.

SITO

25

ENERGIA

ORIENTAMENTO

Il complesso scolastico è composto da due

edifici rettangolari distinti, uniti attraverso

l’atrio coperto al piano terreno. Il primo

edificio situato nella zona Nord del lotto è

orientato secondo l’asse Est-Ovest, con la

parete a Nord attigua alle mura medioevali

alte oltre nove metri e quella Sud affacciata

sulla piazza coperta completamente vetrata.

Il secondo edificio invece, è inclinato rispetto

al primo di circa 30° ed è orientato secondo

l’asse N.O - S.E.

ISOLAMENTO DELL’INVOLUCRO

L’isolamento dell’involucro è frutto di un

approfondito studio sulla coibentazione,

attraverso il quale sono state scelte caso per

caso differenti stratigrafie di parete in

funzione all’esposizione ed alla destinazione

d’uso degli spazi. Tutte le pareti perimetrali

sono realizzate in muratura portante in

blocchi di laterizio porizzati di 36,5 centimetri

di spessore. Sui blocchi portanti della parete

Ovest che delimita la palestra è stato inserito

un rivestimento a cappotto di stiferite di 10

centimetri di spessore. La parete che delimita

la palestra sul lato Nord invece, è stata

realizzata con uno strato di mattoni di 12

centimetri sulla faccia interna, un

intercapedine d’aria di 11,5 centimetri ed dei

blocchi portanti da 36,5 centimetri sul lato

esterno. Le altre pareti sono state tutte

realizzate con facciate ventilate, create

inserendo un’intercapedine d’aria di pochi

centimetri sul lato esterno dei blocchi di

laterizio alveolati ed aggiungendo un

rivestimento di pietra naturale.’a “Casa

Passiva”, oltre ad essere ben isolata per non

PARETE VENTILATA

SERRA SOLARE

26

I ponti termici creati da pilastri e setti in

cemento armato, sono stati risolti

attraverso un rivestimento a cappotto di

stiferite 10cm. Anche i solai di copertura

sono isolati termicamente attraverso uno

strato di stiferite di 10 centimetri di

spessore, posato sulla parte esterna della

soletta in cemento armato. Nelle zone in

cui sono inseriti i pannelli radianti a

soffitto, l’isolamento viene integrato da

uno strato di polistirene espanso in lastre

da 3,5 centimetri di spessore posato

all’interno della soletta dopo un

intercapedine di 50 centimetri, subito al di

sopra dei pannelli di tamponamento in

cartongesso. I pacchetti di copertura a

verde pensile consentono di ottimizzare

l’inerzia termica della costruzione. Per

una maggiore ottimizzazione degli apporti

solari, sulle pareti Sud ed Est sono state

inserite delle serre solari protette da un

frangisole orizzontale. Questo sistema

consente di massimizzare gli scambi

termici durante il periodo invernale e

ridurre il surriscaldamento nel periodo

estivo. I serramenti esterni per porte e

finestre sono realizzati con profili di

alluminio anodizzato a taglio termico e

vetri selettivi con interposta una camera

da 16 millimetri contenente gas argon. Il

sistema vetro/telaio ha una trasmittanza

termica pari a 1,1 W/m2K.

27

IMPIANTI

L’impianto di riscaldamento e climatizzazione è

alimentato da una pompa di calore del tipo

aria/acqua della potenza complessiva di 100kW, in

grado di produrre 22 kW termici e 7,5 kW elettrici,

e da tre UTA in pompa di calore aria / aria, in grado

di fornire all’aria complessivamente 96 kW termici.

La distribuzione è affidata a pannelli radianti posti

nel controsoffitto ed a radiatori per il riscaldamento

dei locali servizi ed accessori. La palestra, gli

spogliatoi e l’atrio saranno invece riscaldati con

serpentine radianti annegate nel pavimento. Per la

produzione di acqua calda sanitaria, sono previsti

collettori solari in copertura con serbatoio di

accumulo e centralina di controllo, integrati da una

caldaietta a condensazione. L’energia elettrica

necessaria per il funzionamento degli impianti di

climatizzazione, ventilazione ed illuminazione, è

fornita in parte da un microcogeneratore a gas

metano, ed in parte dall’impianto fotovoltaico

installato sulle alette dei frangisole posti a

protezione delle pareti vetrate a Sud e ad Est,

avente potenza di picco di 19.584kW . Pertanto

l’intero complesso scolastico, risulta completamente

autonomo energeticamente. In ogni locale è inoltre

prevista l’installazione di un impianto di regolazione

climatica con sonde di rilevazione della temperatura

ambiente, interfacciate al sistema di gestione

elettronica per il comando dei collettore di zona.

28

ACQUA

Al fine di ridurre i consumi di acqua potabile

verranno installati comandi a pulsante

automatico sulle fontanelle per bere e filtri

rompigetto aerati sui rubinetti per lavaggio

delle mani. Con questo sistema si ottiene un

risparmio pari al 10%, ed il fabbisogno idrico

pro capite passa da 30 a 27 litri al giorno. Per i

wc, si prevede invece l’inserimento di vaschette

per il risciacquo dotate di doppio pulsante di

scarico. In questo modo si ottiene un risparmio

pari al 30%, ed il fabbisogno idrico pro capite

passa da 20 a 14 litri al giorno. Il risparmio

totale è pari a 328 mc/anno, riducendo il

fabbisogno idrico annuale per usi indoor da

1.665 a 1337 mc/anno.

MATERIALI

I rivestimenti delle pareti sono realizzati in

pietra naturale di Vico, nell’intento di

rievocare la tradizione piemontese della zona

e di riprendere l'aspetto massivo delle mura

storiche che cingono l’edificio. La muratura

portante è realizzata in blocchi di laterizio

porizzati con materiale di origine vegetale

con cartelle riempite di materiale isolante

naturale e legati con malta a base di

cemento. La coibentazione delle pareti

perimetrali è realizzata con pannelli tipo

Stiferite Class SK, (pannello sandwich

costituito da un componente isolante in

schiuma polyiso espansa senza l’impiego di

CFC o HCFC rivestito su entrambe le facce

con velo di vetro saturato) per rivestimento

di pareti a “cappotto”, e con Stiferite GTE

(pannello sandwich costituito da un

componente isolante in schiuma polyiso

espansa senza l’impiego di CFC o HCFC

rivestito su entrambe le facce con un

rivestimento gas impermeabile di alluminio

multistrato) nelle porzioni di facciata dove

sarà posato il rivestimento in pietra.

L’isolamento acustico dei solai interpiano è

realizzato con strato di agglomerato di

sughero naturale e cartone bivermiculizzato

sulle due facce. Il tetto verde è realizzato con

il sistema “Tetto Naturale” tipo “Optigrun”

ad alta ritenzione idrica, costituito da una

stuoia di protezione e accumulo idrico; un

elemento di drenaggio a meandro in PEAD

riciclato con incavi per l’accumulo idrico e

sistema di canali per il rallentamento del

deflusso e canali di drenaggio; uno strato

filtrante, ün substrato estensivo di 8

centimetri; piante erbacee perenni e

germogli di sedum.

Manto vegetale

Elemento drenante

Stuoia protettiva

Stuoia filtrante

Substrato di terreno

29

COMFORT TERMICO

I pannelli radianti a soffitto e a pavimento, garantiscono rispetto ai tradizionali sistemi a

radiatori, un maggior comfort termico. La distribuzione diffusa ed omogenea di calore all’interno

degli ambienti riduce la sensazione di disagio dovuta agli sbalzi termici che è possibile avvertire

in presenza di fonti di calore puntuale. Il benessere termoigrometrico è inoltre favorito

dall’elevato isolamento dell’involucro, dalle pareti ventilate e dai serramenti in alluminio a taglio

termico e vetrocamera con gas argon. Sulle pareti Sud ed Est sono presenti due serre solari,

costituite da blocchi di laterizio alveolato da 36,5 centimetri, intercapedine di 80 centimetri e

vetrata di 6 millimetri di spessore. In questo modo durante il periodo invernale sarà possibile

avvantaggiarsi degli apporti solari gratuiti amplificandoli con il sistema a “serra”, ottenendo

anche un notevole risparmio energetico. Durante il periodo estivo il comfort è garantito

dall’impiego di elementi frangisole schermanti orizzontali sui lati Sud ed Est in corrispondenza

della serra solare, e dalla muratura ad elevata massa termica sui lati Nord ed Ovest. L’intera

copertura, oltre ad essere termicamente isolata attraverso lo strato di stiferite, è completamente

sistemata a verde, attraverso uno strato di terreno di 25/30 centimetri di spessore, posato su un

piccolo sottofondo di argilla espansa. Questo elemento riduce drasticamente l’assorbimento di

calore, garantendo un maggior comfort termico nel periodo estivo.

ILLUMINAZIONE NATURALE

L’illuminazione naturale nelle aule e nella mensa della scuola media è garantita da ampie

aperture finestrate a nastro sulle pareti Sud ed Est, in corrispondenza della serra solare. Le

pareti che si affacciano sull’atrio coperto non necessitano di grandi superfici finestrate,

delimitando solo spazi di servizio. L’atrio risulta comunque molto bene illuminate grazie alla

copertura di collegamento completamente vetrata.

QUALITA’ AMBIENTALE INDOOR

30

i raggi solari incidono non supera

COMFORT ACUSTICO

Al fine di garantire un maggior comfort acustico, in

particolare nelle aule e nella zona dormitorio per i

bimbi, è stato realizzato un adeguato isolamento

dei solai interpiano attraverso l’inserimento di uno

strato di agglomerato di sughero naturale e cartone

bivermiculizzato sulle due facce. La copertura a

verde contribuisce alla qualità acustica dell’edificio,

grazie alla maggiore capacità di assorbimento dei

moti oscillatori e all’effetto di diffrazione operato

dalla vegetazione.

QUALITÀ DELL’ARIA

Ottimali condizioni termoigrometriche e di purezza

dell’aria interna sono ottenute con l’immissione e

l’estrazione dell’aria di ventilazione fornita da tre

unità di trattamento aria autonome dedicate

rispettivamente alla palestra di portata 4.000

m3/h, alla scuola elementare e micronido 4.000

m3/h, ed alla scuola media di portata 8.000 m3/h,

oltre al recupero statico effettuano un recupero

dinamico sull’aria espulsa, funzionando in pompa

di calore.

CAMPI MAGNETICI

Data la presenza quotidiana di bambini all’interno

del complesso scolastico, è stata posta particolare

attenzione alla minimizzazione dei campi magnetici

a frequenza industriale (50 Hz). La disposizione dei

cablaggi ed i parametri geometrici dell’impianto

sono stati progettati in modo da avere un’adeguata

distanza dall’edificio e dove necessario, sono state

predisposte opportune schermature. Non esiste

infatti all’interno del complesso, nessun locale

adiacente a significative sorgenti di campo

magnetico a frequenza industriale (50Hertz) e non

esistono nelle vicinanze, né all’interno dell’edificio,

cabine di trasformazione MT/BT, quadri elettrici o

linee interrate a media e alta tensione.

31

Nr.

Criterio Punteggio

massimo

Punti

assegnati

A Qualità della localizzazione max. 100 70

A 1 Accessibilità del trasporto pubblico 50 20

A 2 Qualità ecologica del sito 50 50

B Qualità del processo max. 200 190

B 1 Definizione degli obiettivi e processo decisionale 25 25

B 2 Formulazione di obiettivi energetici e ambientali

verificabili 20 20

B 3 Calcolo dell’efficienza economica 40 20

B 4 Impiego di prodotti a bassa emissione di inquinanti 60 40

B 5 Ottimizzazione energetica in fase di progetto 60 60

B 6 Informazioni per gli utenti 25 25

C Energia max. 350 185

C 1 Fabbisogno di energia termica (PHPP) 100 10

C 2 Fabbisogno di energia frigorifera (PHPP) 100 0

C 3 Fabbisogno di energia primaria (PHPP) 125 125

C 4 Emissioni di CO2 (PHPP) 50 50

D Comfort e salute max. 250 150

D 1 Comfort termico estivo 150 75

D 2 Ventilazione 50 25

D 3 Luce naturale 50 50

E Materiali da costruzione max. 200 150

E 1 OI3TGH-lc – indice ecologico 200 150

Totale max. 1000 745

32

PROTOCOLLO ITACA REGIONE PIEMONTE

EDIFICI SCOLASTICI 2009

CRITERI PUNTI

01 Qualità del sito 0

1.1 Condizioni del sito 0

1.1.2. Livello di urbanizzazione del sito 0

02 Consumo di risorse 3,1

2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita 4,1

2.1.2. Trasmittanza termica involucro edilizio 4,2

2.1.3. Energia netta per il riscaldamento 5

2.1.4. Energia primaria per il riscaldamento 5

2.1.5. Controllo della radiazione solare 1,5

2.1.6. Inerzia termica dell’edificio 5

2.2 Energia da fonti rinnovabili 3,3

2.2.1. Energia termica per ACS 1,6

2.2.1. Energia elettrica 5

2.3 Materiali eco-compatibili 0,1

2.3.1. Materiali da finti rinnovabili 0

2.3.2. Materiali riciclati/recuperati 0,2

2.4 Acqua potabile 2

2.4.2. Acqua potabile per usi indoor 2

03 Carichi ambientali 4,8

3.1 Emissioni di CO2 equivalente 4,8

3.1.2. Emissioni previste in fase operativa 4,8

04 Qualità ambientale indoor 4,1

4.2 Benessere termo igrometrico 3

4.2.1. Temperatura dell’aria 3

4.3 Benessere visivo 4,7

4.3.1. Illuminazione naturale 4,7

4.5 Inquinamento elettromagnetico 5

4.5.1. Campi magnetici a frequenza industriale (50 Hz) 5

05 Qualità del servizio 4,2

5.2 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa 5

5.2.1. Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici 5

5.4 Domotica 3

5.4.1. Qualità del sistema di cablatura 3

5.4.2. Videocontrollo 0

PUNTEGGIO FINALE EDIFICIO 3,5

33

ENERBUILD Project Partner:

Regionalentwicklung Vorarlberg http://www.leader-vlbg.at

TIS Techno Innovation South Tyrol http://www.tis.bz.it

Rhônalpénergie-Environnement http://www.raee.org

Regione Piemonte http://www.regione.piemonte.it

Fachhochschule Rosenheim http://www.fh-rosenheim.de

Posoški razvojni center http://www.prc.si

Energieagentur Obersteiermark http://www.eao.st

Standortagentur Tirol http://www.standort-tirol.at

Autonomous Province of Trento http://www.provincia.tn.it

Province of Alessandria http://www.provincia.alessandria.it

Accademia Europea Bolzano http://www.eurac.edu

NENA Network Enterprise Alps http://www.nena-network.eu

Zentralschweizer Volkswirtschaftsdirektorenkonferenz http://www.itz.ch