Corporate reputation
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L’evoluzione del mercato
• elevata pressione competitiva• alto numero di opzioni tra cui scegliere• inesorabile evoluzione delle tecnologie• infedeltà dei consumatori• passaggio del Web alla così detta fase 2.0• rapidità con cui i prodotti divengono obsoleti

I consumatori, nonostante possano scegliere tra diverse tipologie di prodotti/servizi e tra più aziende produttrici/fornitrici, spesso si scoprono confusi e frustrati dall’esperienza d’acquisto.
Le imprese, nonostante le maggiori possibilità strategiche, generano profitti più bassi e minor valore per il mercato.

È necessario che le aziende rivalutino il tradizionale sistema di creazione del valore incentrato su se stesse e pongano al centro dell’attività aziendale il consumatore.
Il mercato si configurerebbe come un grande forum dove chi vuole può intervenire, dialogare e partecipare con l’azienda alla co-creazione di valore.

Le organizzazioni devono rafforzare e tutelare le relazioni coi propri stakeholder.
La Corporate Reputation diviene asset strategico per costruire vantaggio competitivo sui mercati globali.

La Reputazione
“una condivisa, o comune, percezione rispetto una persona”.
Possedere una buona reputazione significa avere maggiori possibilità di intrecciare rapporti, sia lavorativi, sia umani.

La Corporate Reputation La reputazione di un’organizzazione è il giudizio complessivo dato
da coloro che in modo diretto o indiretto ne influenzano l’operato.
I vantaggi apportati da una buona reputazione sono: • Maggiore forza contrattuale;• Aumento delle vendite;• Facilità di approvvigionamento di risorse, umane, materiali e
finanziarie;• Miglioramento del grado di fedeltà delle persone;• Miglioramento della collaborazione e della qualità dei propri
fornitori;• Maggiore impegno e coinvolgimento del personale;• Miglioramento del dialogo con enti e media;• Maggiore sostegno di comunità locali.

Intorno al mondo dell’azienda si instaurano nove circuiti di relazione comunicativa.
Fonte immagine: Marco Camisani Calzolari

E’ da questo incrocio di flussi comunicativi
che nasce la Corporate Reputation ed è
proprio per la sua natura incontrollabile che
le viene riconosciuta tanta autorevolezza.

Il comunication mix, ovvero l’insieme degli
strumenti di comunicazione pianificati
dall’impresa, dovrebbe essere ripensato in
una nuova ottica di trasparenza, dialogo,
collaborazione e rispetto reciproco.

Il Web, e più nello specifico il Web 2.0, per la
sua velocità, capillarità, interattività e
capacità di instaurare rapporti uno ad uno, si
dimostra piattaforma perfetta per la
creazione e il mantenimento di relazioni.

“Viviamo in un'epoca in cui ogni consumatore ha un megafono. Molti lo stanno usando. E le aziende farebbero meglio ad ascoltare.”
Chris Anderson
“Non ci sono segreti. Il mercato online conosce i prodotti meglio delle aziende che li fanno. E se una cosa è buona o cattiva, comunque lo dicono a tutti.”
Cluetrain Manifesto, punto 12

La ricerca utilizzo dei motori in Italia ha rilevato che:
•l'83% degli italiani online utilizza i motori di ricerca per trovare informazioni decisive per un acquisto •il 91% di questi, una o più volte, ha deciso l'acquisto di un prodotto o di un servizio basandosi sulle informazioni ottenute attraverso i motori di ricerca.
Sems e OTO Research, Maggio 2008

La reputation 2.0, ovvero le conversazioni che hanno luogo sulla Rete, devono essere tenute costantemente sotto controllo.
ma come fare?
Vivendo la Rete

Brand 2.0, un’operazione di personal branding
Per verificare le affermazioni precedenti, ho deciso di costruire un caso aziendale che avesse come obiettivo la costruzione della mia immagine su Internet.
Ho aperto un blog, Brand 2.0

Obiettivi:
• dimostrare la capacità della Rete di farsi territorio ideale per la creazione delle relazioni, quindi per la formazione della propria reputazione;
• trasformare alcuni dei legami instaurati, in rapporti lavorativi.

Il mio avatar


Fase 1: Pianificazione• Il social media• La piattaforma di blogging• Il dominio• I contenuti• La grafica (template, logo e avatar)• Description e Pagine (Blog, About me, About
Brand 2.0)• I widget

Fase 2: MisurazioneVisite:
mensili settimanali
giornaliere
Media giornaliera= 25
Tot. Visite = 2.870
Dati dal 9/07/2008 al 3/01/2009
Record visite = 136 (lunedì 24 Novembre)

Siti che portano traffico al blog
• MyBlogLog• Motore di ricerca interno di Wordpress• Twitter• Online Marketing Blog• socialnetworking.ning.com• Twine
Performance sui motori di ricerca
• Buzz marketing: in seconda pagina con Wordpress;• Corporate Reputation: appaio in terza pagina con un link dal motore di
ricerca di Wordpress• Corporate Reputation tesi: prima della prima pagina• Aziende web reputation: seconda pagina• Web marketing: non avendo trovato il mio blog, alla decima pagina mi sono
fermata!

Il numero di commenti
132 commenti per 60 post
Media = poco più di 2 commenti per post
Backlink Pochi ma tutti da siti “trusted” e a tema

Iscritti ai Feed


Fase 3: Profittabilità Il concetto di guadagno, nella parte abitata della Rete, non nasce
dal possesso, quindi dalla vendita, ma viceversa dalla condivisione.
Ogni soggetto, in base alla propria natura e ai propri obiettivi può ottenere vantaggi differenti.
Per una studentessa universitaria significa fare promozione di se stessa, un’esperienza che può aggiungere valore al proprio curriculum, ma che può anche rivelarsi luogo d’incontro e d’instaurazione di rapporti lavorativi importanti.

Fase 4: Analisi e correzione di metodi e strumenti
dopo aver osservato i risultati conseguiti ed aver constato di aver raggiunto gli obiettivi prefissati, mi sono proposta di colmare la mia lacuna più grande
incrementare il numero di visitatorivolti ad aumentare le possibilità di conoscere persone interessanti e di crearmi un’identità più forte, quindi allargare la mia community( )

• Incremento del numero di commenti su blog inerenti
• Un utilizzo maggiore dei social network
• Una scrittura più attenta ai motori di ricerca
Aspetti da migliorare:

Conclusione

I Social Media si dimostrano
Strumenti di marketing
Spazi capaci di aumentare il brand engagement
Miglioramento della Corporate Reputation
Territori adatti al controllo delle opinioni dei consum-attori