Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio ... · colta di inni medievali su testo...

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I C O N C E R T I A P E R I T I V O 2 0 1 3 - 2 0 1 4 DOMENICA 22 DICEMBRE 2013 ORE 11 TEATRO REGIO Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”

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I C O N C E R T I A P E R I T I V O 2 0 1 3 - 2 0 1 4

DOMENICA 22 DICEMBRE 2013 ORE 11TEATRO REGIO

Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”

Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”Claudio Fenoglio maestro del coro e direttorePaolo Grosa pianoforte

Gioachino Rossini (1792-1868) La Fede - La Speranza - La Carità Tre cori religiosi per coro di voci bianche e pianoforte

Gabriel Fauré (1845-1924) Messe basse

Kyrie eleison Sanctus Benedictus Agnus Dei

Tantum ergo op. 55 n. 1 Maria, mater gratiæ op. 47 n. 2

Benjamin Britten (1913-1976) da A Ceremony of Carols op. 28

Wolcum Yole! That Yonge Child There Is No Rose Deo Gracias (Adam lay ybounden)

da Friday Afternoons op. 7A New Year Carol

Tradizionale latino (XII sec.) Personent hodie Arrangiamento di Gustav Holst (1874-1934)

Lewis Redner (1831-1908) O Little Town of Bethlehem Arrangiamento di Ralph Vaughan Williams (1872-1958)

Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) Hark! The Herald Angels Sing

William J. Kirkpatrick (1838-1921) Away in a Manger

Joseph Brackett Jr. (1797-1882) The Gift Arrangiamento di Bob Chilcott (1955)

Tradizionale inglese (XV-XVI sec.) God Rest Ye Merry, Gentlemen

John Rutter (1945) Christmas Lullaby

Gabriel Fauré Il est né le divin Enfant

Franz Xaver Gruber (1787-1863) Astro del ciel (Stille Nacht)

Lorenzo Perosi (1872-1956) Dormi, non piangere

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Al termine del concerto, aperitivo offerto da

«Astro… repente… mistico splendore», come il natalizio Astro del ciel, è La Fede, il primo dei tre cori di Rossini che, seppur non propriamente legato alla festività del Natale, sembra creare il clima giusto, insieme ai successivi canti di A Ceremony of Carols di Britten, per il concerto di oggi. Un concerto che celebra sì il giubilo ma con tono solenne e che, espunto il lato più esteriore della festività, privilegia delicatezza e semplicità, armonia e gioia interiore.

I «Trois Chœurs religieux», come recita il sottotitolo della prima edizione del 1844, La Foi, L’Espérance, La Charité per tre voci femminili e pianoforte di Gioa-chino Rossini, sono scritti su testi di Dinaux (Prosper Goubaux), Hippolyte Lucas e Louise Colet; i primi due, rimaneggiati, sono tratti dalle musiche di scena che Ros-sini approntò per l’Edipo a Colono di Sofocle. Questi canti invitano i fedeli a seguire le tre virtù teologali, che attraverso la fede consolano e sostengono l’uomo; con il loro linguaggio composto – dove la brillantezza dello stile rossiniano traspare solo come reminiscenza nell’accompagnamento pianistico, mentre le voci si muovono con espressiva essenzialità – indicano quel ripiegamento interiore che connota l’ultimo periodo rossiniano.

Un tono intimistico, discreto e riservato caratterizza le composizioni sacre di Fauré: pagine di estrema delicatezza, dalle sonorità morbide e avvolgenti che rifug-gono grandiosità e ostentazione. Concepite per il coro di voci bianche e per le voci maschili professioniste dell’Église de La Madeleine a Parigi, dove il compositore fu maestro di cappella e successivamente titolare del grande organo dal 1877 al 1896, riflettono un linguaggio personale, in cui ambiguità tonale e modalità si cedono il passo reciprocamente; così pure il Maria, mater gratiæ (1888), in origine per tenore e baritono, il Tantum ergo (1890), cui l’accompagnamento arpeggiato conferisce un tono celestiale, e la mesta armonizzazione del natalizio Il est né le divin Enfant (1888). Luminosa e serena, la Messe des pêcheurs de Villerville fu invece composta nel 1881, a quattro mani con l’amico André Messager, durante una vacanza nel piccolo centro della Bassa Normandia, in occasione di un concerto di beneficienza a sostegno della società di mutuo soccorso dei pescatori del luogo; l’esecuzione fu un successo e la Messa, poi orchestrata e ivi rieseguita l’anno successivo, fu ulteriormente rielaborata da Fauré nel 1907 e pubblicata con il titolo di Messe basse.

I temi della purezza infantile e dell’innocenza originaria che dominano l’opera di Britten si innestano benissimo sul tema della Natività, come dimostrano i delicati songs di A Ceremony of Carols, sublimi nel connubio di voci bianche e pianoforte (in origine arpa). Composti nel 1942 (e poi rivisti nel 1945) durante il viaggio di ritorno dagli Stati Uniti in Inghilterra, sono stati definiti da Humphrey Carpenter, biografo di Britten, una «cerimonia dell’innocenza» che ben si esprime nella limpidezza del canto del solista nell’eterea ninna nanna That Yonge Child, mentre il conclusivo Deo Gracias (Adam lay ybounden) illustra il significato del peccato originale. E se Wol-cum Yole! è un festoso benvenuto, There Is No Rose, mormorando parole latine, invita all’abbandono fiducioso nella rosa, simbolo di virtù divina.

Protagonisti del concerto sono dunque i carols, canti religiosi natalizi di carattere popolare molto diffusi tra XIV e XVI secolo. Con il loro tono arcaico – talvolta austero, talvolta tenero – giungono a noi per mano di compositori e arrangiatori che ne hanno nobilitato il genere: sopra tutti Benjamin Britten e John Rutter (che ne ha fatto una propria prerogativa).

«Lasciate oggi risuonare le voci dei bambini» è l’esortazione di Personent hodie (XII secolo), brano rinvenuto da un chierico luterano svedese tra le Piæ cantiones, una rac-colta di inni medievali su testo latino, e che ascoltiamo nell’arrangiamento del 1916 di Gustav Holst, spesso utilizzato nella riduzione organistica come inno processio-nale liturgico. Nel riproporre i temi di fede, carità e speranza, la semplice melodia di O Little Town of Bethlehem (1868) di Lewis Redner (su testo del vescovo statunitense Phillips Brooks, probabilmente ispirato da un viaggio in Terra Santa), poi arrangia-ta dal compositore inglese Ralph Vaughan Williams, glorifica il dono della Venuta, mentre la linea modale dal sapore medievaleggiante di God Rest Ye Merry, Gentlemen celebra conforto e gioia nella lode alla Natività. Temi al centro anche del gioioso e danzante The Gift (in origine un canto Shaker, qui nella versione con testo riadattato di Tony Vincent Isaacs), che ci suggerisce come lo scambio di doni sia specchio del dono più grande che l’umanità abbia avuto con la nascita di Gesù.

Tutti brani di composta esaltazione, cui si alternano tenere e delicate lullaby: A New Year Carol (1934) di Britten, un cullante canto augurale tratto da Friday Afternoons, la raccolta di brani in omaggio al fratello, che proprio il venerdì pomerig-gio era solito effettuare le prove di canto corale; l’ingenuo, e caro ai bambini, Away in a Manger, nell’intonazione dell’americano William J. Kirkpatrick, una ninna nanna rinvenuta nel 1885 in una raccolta statunitense di inni luterani che le mamme tede-sche cantano tuttora ai loro bambini; la Christmas Lullaby di John Rutter, composta nel 1989 per il settantesimo compleanno del direttore d’orchestra David Willcocks, un vero inno alla semplicità che si dispiega emotivamente nel ritornello dell’Ave Maria.

Gli angeli araldi cantano «Gloria al Re appena nato» per celebrare pace e giustizia nei cieli nel solenne e maestoso Hark! The Herald Angels Sing; al testo, pubblicato nel 1739 nella raccolta Hymns and Sacred Poems del metodista Charles Wesley, William H. Cummings abbinò nel 1855 la musica di Festgesang (o Gutenberg Cantata), il brano che nel 1840 Felix Mendelssohn compose per celebrare l’anniversario della scoperta della stampa. Ed è infine con un piccolo gioiello che si chiude il concerto: una deli-cata e dolcissima ninna nanna, Dormi, non piangere, nell’armonizzazione di Lorenzo Perosi, le cui parole, sottolineate da una morbida ritmica di derivazione gregoriana, ci giungono come un sussurro in un dolce sonno consolatore, «rimedio di ogni dolor».

Donatella Meneghini

Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”

© Fondazione Teatro Regio di Torino Prezzo: € 0,50

Gaia AlbonicoFlavio AllegrettiValentina AlmironMartina BaroniBeatrice Susanna BenvenutiGaia BertolinoGiorgia BonaventuraBianca BonoraEmma BrunoMaria Simona CapraroAlice CavalliMichelangelo ChiapperoVirginia ClericoLuca CorettiBeatrice CozzulaSara DaneoEmanuela De FezzaFrancesca DemarchiMargherita Derossi

Matilda EliaManuela EscobarValentina EscobarGiulia FerriGiorgio FidelioAlice FiorellaVeronica FratinoGiulia GrazianoFrancesca IdiniSara JahanbakhshLavinia JurlinRebecca LeidiSophie LepapeEmma LongoEleonora MacrìAnita MaioccoLorena MantiaAngelica Vittoria MarcianoGiulia Moretto

Celeste MostertDenisa Maria PaisaPablo PanaritiMartina PelusiGiacomo PerniciaroCarlotta PetruccioliFiammetta PiovanoLucrezia PiovanoElettra PistolettoCarol PomaIrene Porpora AnastasioSara RastelloElena ScalzoElena ScamuzziOttavia SentinaVittoria SentinaIrene TozziLuca VacchettiEsther Zaglia

Domenica 10 Novembre 2013 ore 11Piccolo Regio PucciniThe SpiritualsGruppo da camera del Teatro RegioSpirituals tradizionali

Domenica 22 Dicembre 2013 ore 11Teatro RegioCoro di voci bianchedel Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”ClauDio FeNoGlio direttorePaolo Grosa pianoforteMusiche di Gioachino Rossini, Gabriel Fauré, Benjamin Brittene brani della tradizione natalizia

Domenica 26 Gennaio 2014 ore 11Piccolo Regio PucciniClarivoces ensembleGruppo da camera del Teatro RegioMusiche di Duke ellington, Modest Musorgskij, Chick Corea, aaron CoplandRielaborazioni di Emerson, Lake & Palmer

Domenica 9 Febbraio 2014 ore 11Piccolo Regio PucciniQuintetto RegioGruppo da camera del Teatro RegioFranz Schubert: Quintetto in do maggiore D 956

Domenica 16 Febbraio 2014 ore 11Piccolo Regio PucciniC’era una volta… il CinemaGruppo da camera del Teatro RegioMusiche di Nino Rota, John Williams, ennio Morricone, Fiorenzo Carpi,John Barry, Nicola Piovani, Bruce BroughtonArrangiamenti di Alessio Murgia

Domenica 9 Marzo 2014 ore 11Piccolo Regio PucciniBellissimeGruppo da camera del Teatro Regiola figura femminile attraverso musica e parole del NovecentoMusiche di Georges Bizet, Franz lehár, e.a. Mario, Giovanni D’anzi,Michele Cozzoli, antonio De Curtis, Fabrizio De andréArrangiamenti di Giulio Laguzzi e Davide Motta FréTesti di Cristiana Cordero e Davide Motta Fré

Domenica 30 Marzo 2014 ore 11Piccolo Regio PucciniarchitanghiGruppo da camera del Teatro RegioCanti raminghi. Tango e canzoni, poesia e racconti di autori errantiMusiche di Charles Trenet - léo Chauliac, Marguerite Monnot - Édith Piaf, astor Piazzolla,George Gershwin, Moisés Simons, José María lacalle, Pablo Beltrán Ruíz, alberto Vindrola,Quirino Mendoza y Cortés, Hugo Blanco - José Manzo PerroniArrangiamenti di Alberto Vindrola Testi di Gabriel García Márquez e Horacio Ferrer, liberamente adattati da Mauro Ginestrone

Domenica 13 aprile 2014 ore 11Teatro Regioottoni e percussioni del Teatro RegioRoNalD RoMM direttoreModest Musorgskij: Quadri di un’esposizione, suiteleonard Bernstein: West Side Story, suite

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