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Luglio 201854A/1 • Diritto del lavoro

Questo volume è stato stampato presso:«MultiMedia» V.le Ferrovie dello Stato Zona Asi - Giugliano (NA)

Revisione e aggiornamento del testo a cura della dott.ssa Cristina d’Agostino

Della stessa collana

Vol. 54A/2 • Diritto costituzionaleVol. 54A/3 • Diritto penaleVol. 54A/5 • Diritto civileVol. 54A/7 • Diritto processuale penaleVol. 54A/8 • Diritto processuale civileVol. 54A/9 • Diritto ecclesiasticoVol. 54A/10 • Ordinamento e Deontologia forenseVol. 54A/11 • Diritto Dell’Unione europeaVol. 54A/13 • Diritto internazionale privato e processuale

La pubblicazione di questo volume, pur curato con scrupolosa attenzione dagli Autori e dalla redazione, non comporta alcuna assunzione di responsabilità da parte degli stessi e della Casa editrice per eventuali errori, incongruenze o difformità dai contenuti delle prove effettivamen-te somministrate in sede di concorso.Tuttavia, per continuare a migliorare la qualità delle sue pubblicazioni e renderle sempre più mi-rate alle esigenze dei vari lettori, la Edizione Simone sarà lieta di ricevere le segnalazioni e le os-servazioni dei lettori all’indirizzo [email protected].

Grafica di copertina a cura di Giuseppe Ragno

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PREMESSA

L’esame di Avvocato costituisce per le Edizioni Simone un tassello importante del-la sua produzione editoriale, che da sempre prevede testi mirati alla preparazione dei praticanti per affrontare al meglio le prove d’esame sia scritte, sia orali.

Su questa scia si pone la collana Quaderni del Praticante Avvocato che si indirizza proprio alle prove orali in quanto, il candidato, possedendo già le nozioni di base, ne-cessita più che di testi istituzionali, di lavori sistematici e riassuntivi che gli consentano di «riorganizzare» le sue conoscenze in vista dell’esame.

Tenendo conto, poi, che i potenziali interlocutori fondano le loro conoscenze sulla pratica professionale più che su un sapere accademico, modificando così l’ottica di in-quadramento dei singoli istituti, nella trattazione si sono tenute presenti le indicazioni di quanti hanno superato con esito positivo le prove e, richiamandosi a Giustiniano, si è tagliato «il troppo e il vano».

Con le edizioni del 2018 la collana è stata completamente rivisitata, sia nella veste grafica sia nei contenuti, per offrire un approccio ancora più chiaro ed immediato alla disamina degli istituti trattati; in particolare, si è data evidenza a rubriche quali «Diffe-renze», «Approfondimenti» e «Giurisprudenza» che accanto a ben calibrati «Schemi rie-pilogativi» consentono un veloce inquadramento dei punti nodali della materia.

Anche questa edizione si giova di un ricco glossario che individua i potenziali ar-gomenti oggetto di domande d’esame.

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Indice

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Capitolo 1: L’evoluzione del diritto del lavoro

1 Il diritto del lavoro ............................................................................................ Pag. 5 2 L’evoluzione del diritto del lavoro .................................................................. » 6 3 Le principali «riforme» degli anni Duemila ................................................... » 8 4 La riforma del Jobs Act e dei relativi decreti di attuazione ......................... » 10 5 Il Jobs Act del lavoro autonomo ................................................................... » 11 6 Il Decreto Dignità ............................................................................................. » 12

Capitolo 2: Le fonti del diritto del lavoro

1 Classificazione delle fonti ................................................................................ » 13 2 Fonti sovranazionali ......................................................................................... » 13 3 Le fonti statuali e regionali .............................................................................. » 17 4 Le fonti contrattuali .......................................................................................... » 18 5 Gli usi e la consuetudine ................................................................................. » 19 6 Le fondamentali regole interpretative ........................................................... » 20 7 L’individuazione delle fonti di disciplina del rapporto di lavoro in base al principio di territorialità ................................................................................... » 20

Capitolo 3: Il lavoro subordinato

1 Le caratteristiche del lavoro subordinato ...................................................... » 22 2 Il lavoro autonomo e le differenze con il lavoro subordinato ..................... » 26 3 La parasubordinazione .................................................................................... » 28 4 Il lavoro a progetto e il suo superamento ex D.Lgs. 81/2015 ..................... » 30 5 Le collaborazioni coordinate e continuative dopo il Jobs Act ................... » 31 6 Rapporto di lavoro subordinato e vincolo associativo ................................ » 32 7 Il lavoro gratuito ............................................................................................... » 35 8 Le prestazioni occasionali ............................................................................... » 36 9 Il lavoro agile .................................................................................................... » 38

Capitolo 4: Il contratto individuale di lavoro e il lavoro a termine

Sezione PrimaIl contratto di lavoro subordinato

1 La contrattualità del rapporto di lavoro subordinato .................................. » 39 2 La capacità dei soggetti contraenti ................................................................ » 39 3 I requisiti del contratto di lavoro: la volontà, la forma, la causa e l’oggetto » 41

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4 Gli effetti dell’invalidità contrattuale e la tutela della prestazione di fatto ex art. 2126 c.c. ................................................................................................. Pag. 42 5 La certificazione del contratto di lavoro ....................................................... » 43

Sezione SecondaGli elementi accidentali del contratto:

il patto di prova e il termine

1 Gli elementi accidentali del contratto di lavoro: il patto di prova e il ter- mine (rinvio) ...................................................................................................... » 47 2 Il contratto a tempo indeterminato e il contratto a tutele crescenti (CATUC) » 49 3 Le tipologie contrattuali speciali .................................................................... » 51

Capitolo 5: La disciplina del mercato del lavoro e le procedure di assunzio-ne del lavoratore

1 Il sistema del collocamento pubblico e la riforma in materia di servizi per l’impiego e politiche attive .............................................................................. » 53 2 Funzioni e compiti dell’operatore pubblico (Stato e Regioni). L’ANPAL ... » 56 3 I sistemi di raccolta dei dati............................................................................. » 57 4 L’attività di mediazione e i soggetti abilitati .................................................. » 58 5 Obblighi comportamentali per gli operatori pubblici e privati ................. » 60 6 I servizi per il lavoro ......................................................................................... » 60 7 Le comunicazioni obbligatorie relative all’assunzione e al rapporto di la- voro .................................................................................................................... » 61 8 Le assunzioni obbligatorie delle persone disabili ....................................... » 63 9 Le assunzioni dei lavoratori non appartenenti all’Unione Europea ........... » 66

Capitolo 6: Somministrazione di lavoro, appalto, distacco e trasferimento d’azienda

1 Abrogazione del divieto di interposizione e appalto nelle prestazioni di lavoro ................................................................................................................. » 69 2 La somministrazione di lavoro ........................................................................ » 69 3 Segue: Il rapporto di lavoro derivante da somministrazione ..................... » 72 4 Requisiti dell’appalto e tutela dei lavoratori ................................................. » 74 5 Il distacco del lavoratore ................................................................................. » 78 6 Segue: Il distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi transnazionale ................................................................................................... » 79 7 Il trasferimento d’azienda ................................................................................ » 80

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Capitolo 7: Tutela del lavoro minorile e della genitorialità. Parità di genere e divieto di ogni tipo di discriminazione nel rapporto di lavoro

1 Il divieto del lavoro minorile ........................................................................... Pag. 83 2 Tutela della genitorialità nel rapporto di lavoro ........................................... » 86 3 La parità di genere e le pari opportunità nel rapporto di lavoro ............... » 90 4 Il divieto di discriminazioni per motivi di razza ed origine etnica, religio- ne, convinzioni personali, handicap, età, orientamento sessuale .............. » 95

Capitolo 8: La prestazione di lavoro e gli altri elementi caratterizzanti la po-sizione del lavoratore

1 La prestazione di lavoro e l’inquadramento del lavoratore ........................ » 97 2 Il mutamento delle mansioni (cd. jus variandi) ............................................. » 100 3 Obbligo di diligenza, di obbedienza e fedeltà del prestatore di lavoro .. » 102 4 Il divieto di concorrenza sleale e il patto di non concorrenza .................... » 106 5 Diritti del lavoratore ......................................................................................... » 107 6 Il mobbing come violazione del diritto alla salute e alla tutela della per- sonalità .............................................................................................................. » 108 7 I diritti del lavoratore relativi alle proprie invenzioni e opere dell’ingegno .. » 110

Capitolo 9: Il luogo e la durata della prestazione di lavoro

1 Il luogo della prestazione e il trasferimento del lavoratore ........................ » 113 2 L’orario di lavoro ............................................................................................... » 114 3 Il lavoro straordinario ....................................................................................... » 119 4 Il lavoro notturno .............................................................................................. » 120 5 Permessi e congedi dei lavoratori .................................................................. » 122 6 Congedo per le donne vittime di violenza di genere ................................. » 125

Capitolo 10: L’obbligazione retributiva e gli altri elementi caratterizzanti la posizione del datore

1 L’obbligazione retributiva ................................................................................ » 126 2 La struttura della retribuzione e il divieto di trattamenti economici discri- minatori ............................................................................................................. » 128 3 Sistemi di retribuzione ..................................................................................... » 129 4 La determinazione della retribuzione ............................................................ » 130 5 Gli elementi della retribuzione ....................................................................... » 131 6 L’adempimento dell’obbligazione retributiva ............................................... » 132 7 Poteri del datore di lavoro ............................................................................... » 132

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Capitolo 11: Sicurezza e igiene delle condizioni di lavoro

1 L’obbligo di sicurezza ....................................................................................... Pag. 136 2 Prevenzione, valutazione dei rischi e documentazione (DVR) .................... » 138 3 I soggetti responsabili ..................................................................................... » 142 4 I soggetti tutelati ............................................................................................... » 143 5 Gli obblighi e i diritti dei lavoratori e i loro rappresentanti ........................ » 143 6 La sorveglianza sanitaria obbligatoria ........................................................... » 145

Capitolo 12: La sospensione del rapporto di lavoro e gli strumenti a soste-gno del reddito

1 La tutela del lavoratore in caso di sospensione del rapporto di lavoro .... » 147 2 Gli eventi contemplati dagli artt. 2110, 2111 c.c. ......................................... » 147 3 Gli strumenti a sostegno del reddito e la riforma nei decreti attuativi del Jobs Act (D.Lgs. 22/2015 e D.Lgs. 148/2015) .............................................. » 149 4 Le integrazioni salariali .................................................................................... » 150 5 I fondi di solidarietà ......................................................................................... » 153 6 I contratti di solidarietà .................................................................................... » 153 7 La nuova prestazione dell’assicurazione sociale per l’impiego (NASPI) ... » 154 8 Altri trattamenti a sostegno del reddito ........................................................ » 156 9 Gli interventi per l’assistenza alla ricerca di impiego e la decadenza dai trattamenti a sostegno del reddito ................................................................ » 15710 Tutela dei lavoratori in caso di fallimento o morte del datore di lavoro ... » 159

Capitolo 13: La cessazione del rapporto di lavoro

1 Le cause di estinzione del rapporto di lavoro subordinato ........................ » 160 2 La disciplina delle dimissioni e delle risoluzioni consensuali ..................... » 162 3 La disciplina del licenziamento individuale .................................................. » 163 4 La regolamentazione del licenziamento ....................................................... » 164 5 I requisiti sostanziali ......................................................................................... » 166 6 I divieti di licenziamento .................................................................................. » 169 7 Il licenziamento discriminatorio ..................................................................... » 169 8 I requisiti formali ............................................................................................... » 170 9 L’illegittimità del licenziamento e le conseguenze sanzionatorie .............. » 17310 L’impugnazione, l’offerta di conciliazione agevolata e la revoca del licen- ziamento ............................................................................................................ » 17711 Il regime sanzionatorio dei licenziamenti discriminatori, nulli e orali ........ » 17912 Il vecchio regime sanzionatorio dei licenziamenti illegittimi ...................... » 18013 Il nuovo regime sanzionatorio dei licenziamenti illegittimi (D.Lgs. 23/2015) . » 18314 L’area del recesso ad nutum ............................................................................ » 18615 La disciplina dei licenziamenti collettivi ........................................................ » 18816 La disciplina del trattamento di fine rapporto .............................................. » 192

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Capitolo 14: I rapporti di lavoro speciali

1 La specialità dei rapporti di lavoro ................................................................. Pag. 195 2 Il lavoro a tempo determinato ........................................................................ » 195 3 Il contratto di apprendistato ........................................................................... » 200 4 Il lavoro a domicilio .......................................................................................... » 203 5 Il lavoro domestico ........................................................................................... » 204 6 Il lavoro a tempo parziale (cd. part-time) ...................................................... » 205 7 Il lavoro intermittente ....................................................................................... » 208

Capitolo 15: Il rapporto di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche

1 Il pubblico impiego: definizione e caratteri .................................................. » 211 2 Natura giuridica e principi costituzionali ....................................................... » 211 3 La privatizzazione ............................................................................................. » 212 4 La riforma Brunetta .......................................................................................... » 214 5 Le successive manovre e la riforma Madia (decreti legislativi nn. 74 e 75 del 2017) ........................................................................................................... » 214 6 Il sistema delle fonti e la contrattazione collettiva ....................................... » 215 7 L’accesso ai pubblici uffici ............................................................................... » 217 8 Il concorso pubblico ........................................................................................ » 218 9 Le tipologie contrattuali flessibili e gli incarichi esterni .............................. » 21910 L’organizzazione del personale e la gestione delle risorse umane ........... » 22011 La dirigenza pubblica ...................................................................................... » 22312 I doveri del pubblico dipendente e il codice di comportamento ............. » 22513 La tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti: il whistleblowing .. » 22714 I diritti dell’impiegato ....................................................................................... » 22715 Le responsabilità dei pubblici dipendenti .................................................... » 22816 La valutazione della performance e la valorizzazione del merito .............. » 23217 Lo svolgimento del rapporto di impiego ...................................................... » 23418 L’estinzione del rapporto di impiego ............................................................. » 23519 Controversie di lavoro nel pubblico impiego .............................................. » 236

Capitolo 16: La tutela dei diritti del lavoratore e il processo del lavoro

1 Gli strumenti a tutela dei diritti del lavoratore .............................................. » 238 2 Le norme inderogabili e i diritti indisponibili ............................................... » 238 3 Segue: la parziale indisponibilità dei diritti retributivi ................................ » 239 4 Le rinunzie e le transazioni del lavoratore ..................................................... » 240 5 La garanzia dei diritti retributivi del lavoratore ............................................. » 242 6 La prescrizione e la decadenza dei diritti del lavoratore ............................ » 243 7 La tutela giurisdizionale dei lavoratori subordinati: il processo del lavoro ... » 245 8 Il rito specifico per le controversie in tema di licenziamento ..................... » 249 9 Gli strumenti per la risoluzione stragiudiziale delle controversie di lavoro .. » 251

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Capitolo 17: Cenni di diritto sindacale

1 Sindacato e associazionismo sindacale ......................................................... Pag. 254 2 La libertà e l’attività sindacale. Le garanzie dello Statuto dei Lavoratori ... » 255 3 Il contratto collettivo di lavoro ........................................................................ » 259 4 Il contratto collettivo di diritto comune ......................................................... » 260 5 Le nuove regole della contrattazione collettiva. L’accordo interconfede- rale 10-1-2014 .................................................................................................. » 262 6 Lo sciopero ........................................................................................................ » 266

Capitolo 18: La vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale

1 La riforma della vigilanza in attuazione del Jobs Act (D.Lgs. 149/2015) ... » 270 2 L’ispettorato nazionale del lavoro e gli altri organi competenti ................. » 271 3 Gli strumenti dell’attività di vigilanza ............................................................. » 272 4 Il libro unico del lavoro .................................................................................... » 276 5 Il sistema sanzionatorio in caso di lavoro nero ............................................. » 276

Elenco alfabetico degli argomenti oggetto delle principali domande d’esame ............................................................................................................. » 279

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Capitolo 1L’evoluzione del diritto del lavoro

1. Il diritto del lavoro. 2. L’evoluzione del diritto del lavoro. 3. Le principali «riforme» degli anni Duemila. 4. La riforma del Jobs Act e dei relativi decreti di attuazione. 5. Il Jobs Act del lavoro autonomo. 6. Il Decreto Dignità..

1 Il diritto del lavoroA) Nozione

Il diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplina il rapporto di lavoro e che tutela oltre che l’interesse economico, anche la libertà, la dignità e la personalità del la-voratore (DE LUCA TAMAJO).Tradizionalmente si suole ripartire il diritto del lavoro in:— diritto del lavoro in senso stretto (o diritto privato del lavoro), comprendente la ma-

teria oggetto del contratto e del rapporto di lavoro;— diritto sindacale, concernente la disciplina dei rapporti sindacali, la contrattazione

collettiva, l’autotutela sindacale (sciopero, serrata etc.);— legislazione sociale (o diritto pubblico del lavoro), comprendente le norme che re-

golano i rapporti tra lo Stato, i datori e prestatori di lavoro (cd. disciplina ammini-strativa del lavoro) e le norme in materia di previdenza e assistenza sociale.

B) Oggetto e finalitàL’oggetto scientifico della materia è la disciplina dei rapporti di lavoro e della rela-

zione giuridica tra il datore di lavoro ed il lavoratoreQuesta relazione è caratterizzata da una peculiarità rispetto alla generalità dei rap-

porti giuridici: se, infatti, dal punto di vista giuridico, le parti operano formalmente sul-lo stesso piano di parità (entrambe, cioè, sono soggetti liberi ed eguali), dal punto di vista economico, il prestatore di lavoro viene a trovarsi in una posizione di inferiorità che fa di lui il contraente più debole (SANTORO-PASSARELLI, MAZZONI, SCOGNAMI-GLIO).

La posizione di debolezza del lavoratore discende sia dalla condizione di strutturale disoccupazio-ne che caratterizza il mercato del lavoro (dipendenza economica), sia dal fatto di essere subordinato al potere direttivo e organizzativo del datore di lavoro (subordinazione tecnica).

Le norme del diritto del lavoro hanno, pertanto, la finalità di tutelare il lavoratore, attenuando gli effetti più deleteri della subordinazione e assicurando, nei rapporti con il datore di lavoro, il rispetto e la promozione delle condizioni economiche e della sua libertà e personalità (MAZZIOTTI).

Il diritto del lavoro è caratterizzato, dunque, da una funzione di garanzia nei confronti del lavoratore, che si realizza con un apparato di norme imperative, cioè inderogabili dalle parti del rapporto e dai soggetti in-vestiti di funzioni di rappresentanza delle categorie professionali (vale a dire le associazioni dei datori di la-voro e dei lavoratori).

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6 Capitolo 1

Ciò nonostante si è messo in evidenza da più parti come il diritto del lavoro stia, per così dire, perden-do la sua identità, in quanto il mutato scenario economico e sociale ha lentamente affievolito la funzione di tutela del lavoratore da esso svolta, nell’ottica di una riduzione di quelli che sono considerati vincoli e rigi-dità della disciplina del lavoro subordinato.

2 L’evoluzione del diritto del lavoroA) Dalla prima legislazione sociale alla fase della «costituzionalizzazione»

Nella disciplina del codice civile del 1865 non esisteva una regolamentazione spe-cifica del rapporto derivante dal contratto di lavoro, assimilata ad una locazione delle opere e dei servizi: di conseguenza le parti, poste formalmente su un piano di parità, avevano la più ampia libertà nel determinare il contenuto del contratto, secondo la ti-pica impostazione del periodo liberale.

Il rapporto di lavoro ha ricevuto regolamentazione giuridica solo a partire dalla fine del XIX secolo, in concomitanza con l’emancipazione delle classi lavoratrici.

La rivoluzione industriale, avvenuta in Italia più tardi rispetto al resto dell’Europa, porta con sé nuove problematiche (la cd. questione sociale) come quella di un ecces-sivo sfruttamento dei lavoratori. Inizialmente il legislatore ha inteso porre rimedio al ri-schio di esaurimento della forza produttiva del Paese e soprattutto delle categorie più deboli e più sfruttate, donne e bambini, le cd. mezze forze (L. 489/1907, L. 3657/1986, L. 242/1902), dando luogo ad «un insieme di norme speciali ed eccezionali rispetto al diritto privato comune» (GHERA), aventi una chiara finalità protettiva: è questa la fase che si suole qualificare come quella della prima legislazione sociale.

Il primo intervento legislativo incentrato propriamente sul rapporto di lavoro è, invece, la legge sull’im-piego privato (R.D.L. 1825/1924) con la quale viene predisposta la disciplina del rapporto di lavoro degli impiegati.

Con l’entrata in vigore del Codice civile del 1942, viene dedicata al lavoro una di-sciplina ben distinta da quella concernente i contratti in genere. Le disposizioni sul la-voro, unitamente a quelle sull’impresa e sulle società, sono contenute nel Libro V (pri-mi quattro titoli, artt. da 2060 a 2246): è questa la fase della cd. incorporazione del di-ritto del lavoro nel diritto privato.

Ma il momento più significativo di sviluppo è rappresentato dalla Costituzione re-pubblicana del 1947 che, alla visione corporativistica dello stato fascista (cui è ispira-to il Codice civile del 1942), sostituisce quella democratica e sociale, fondando la Re-pubblica sul lavoro (art. 1 Cost.).

Inizia così, una nuova stagione del diritto del lavoro — la fase della costituzionaliz-zazione — contrassegnata dalla novità di «affiancare al tradizionale obiettivo della tu-tela della posizione contrattualmente debole quello della tutela della libertà e della di-gnità sociale del lavoratore».

La lettura costituzionale della materia del diritto del lavoro, cioè alla luce dei principi costituzionali, por-ta ad individuare i limiti entro cui il conflitto tra gli opposti interessi della produzione e dell’eguaglianza, li-bertà e dignità dei lavoratori deve trovare composizione. Tale impostazione caratterizza tutto il successivo sviluppo legislativo, di cui si ricorda la legge sui licenziamenti individuali (L. 604/66 e L. 108/90), sulla pari-tà uomo-donna (L. 903/77 e L. 125/91), lo Statuto dei lavoratori (L. 300/70) e la riforma del processo del la-voro (L. 533/73). In particolare, con l’approvazione della L. 300/70, si ha il riconoscimento di specifici diritti e prerogative in favore del sindacato che così consolida il suo ruolo.

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L’evoluzione del diritto del lavoro 7

B) I cambiamenti di fine secoloLa fine del secolo XX vede profondamente modificato il contesto in cui si svolge

quella relazione giuridica lavoratore-datore che sin dagli inizi del ’900 aveva ispirato una legislazione protettiva e garantista.

L’uso massiccio di impianti robotizzati e computerizzati ha infatti ridimensionato cate-gorie professionali come quella degli operai e degli impiegati di bassa qualificazione, in-troducendo nuove figure di lavoratori in possesso di particolare professionalità e di mag-giore autonomia nello svolgimento della prestazione.

La diffusione a livello di massa, e la relativa applicazione ai processi produttivi, dell’in-formatica e della telematica ha completamente mutato la fisionomia del lavoro.

Inoltre, in alternativa al tradizionale lavoro subordinato, si sono affermate altre tipo-logie contrattuali, come prestazioni lavorative, quali il lavoro autonomo occasionale, le collaborazioni coordinate e continuative o lavoro parasubordinato, il lavoro cooperati-vo, il lavoro associato, il decentramento produttivo, gli appalti di servizi etc.

L’ampliamento delle dimensioni del mercato di sbocco dei prodotti (la cd. globa-lizzazione, vista dall’ottica della produzione) e la variabilità della domanda, unitamen-te all’alto costo del lavoro, pone una esigenza di flessibilità, da parte delle imprese, nella gestione della risorsa «lavoro».

Nell’ultimo decennio del secolo XX il diritto del lavoro non riesce più a far convive-re le sue due anime (VALLEBONA), quella conflittuale che si prefigge la tutela unilate-rale economica e morale del lavoratore e quella più compartecipativa che tende a me-diare gli opposti interessi della produzione e del lavoro, manifestando anche la sua inadeguatezza rispetto alla funzione tradizionale di tutela dei lavoratori.

Esso tutela infatti i lavoratori per il solo fatto di essere giuridicamente qualificati come «subordinati», comprendendo anche quelli che non si trovano né in posizione di debolezza economica né in condizione di eterodirezione sostanziale. Per contro, esso non tutela adeguatamente coloro che prestano la loro attività al di fuori di un rap-porto di lavoro subordinato, ma che sono comunque, di fatto, in posizione di «inferio-rità contrattuale» nonché socio-economica (milioni di soggetti che lavorano «a fattura» o a progetto).

C) Caratteri tradizionali e nuove «tendenze» del diritto del lavoroIl motivo ispiratore della tutela minimale, unilaterale e privilegiata degli interessi dei

lavoratori, che ha contrassegnato la nascita e l’evoluzione del diritto del lavoro, ha de-terminato la formazione, nel tempo, di una disciplina inderogabile, fortemente limita-tiva dei poteri del datore di lavoro, sottoposto per l’esercizio degli stessi a rigide rego-le procedimentali.

Preminenza del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, assunto come modello tipico, e inderogabilità e indisponibilità delle disposizioni di legge e dei contratti collettivi costituiscono principi fondamentali del diritto del lavoro, che hanno consentito la difesa dei lavoratori dalla loro posizione di debolezza contrattuale mediante l’imposizione di una disciplina garantista cui non era possibile derogare, se non per convenire clausole più favorevoli per il lavoratore.

Negli ultimi decenni si è assistito, al contrario, ad un indebolimento sempre più evi-dente di detti principi, scalfiti dall’esigenza di approntare, da un lato, contratti di lavoro speciali rispetto al contratto di lavoro subordinato che costituiva il modello per eccellen-

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8 Capitolo 1

za: la specialità consisteva in una più o meno intensa deroga dalla disciplina del rappor-to di lavoro connessa al modello tipico.

Ciò si è verificato, ad esempio, con la previsione di una scadenza finale al contratto (nel rapporto di la-voro a tempo determinato), o con l’introduzione di ulteriori elementi alla causa del contratto (la formazione nel contratto di formazione e lavoro).

Per altri versi, la regola dell’inderogabilità e dell’indisponibilità non è più assoluta, affermandosi l’opposto principio della derogabilità e disponibilità assistita: il legisla-tore stesso ammette deroghe anche in senso sfavorevole al lavoratore, che però ap-paiono legittime perché attuate in sede di contrattazione collettiva (ove — si dice — al lavoratore debole e isolato si sostituisce il sindacato) e finalizzate a obiettivi superiori, quali la difesa degli assetti occupazionali o dello stesso posto di lavoro.

Ma è lo stesso contratto di lavoro ad essere indubbiamente destinato ad un signi-ficativo recupero di importanza sino al punto di divenire, insieme al contratto colletti-vo e alla legge, e al pari di essi, una fonte imprescindibile per la ricostruzione della concreta disciplina applicabile al singolo rapporto di lavoro: le parti, seppur con l’as-sistenza del sindacato o di altri soggetti imparziali, possono incidere significativamen-te nella determinazione del contenuto negoziale, tant’è che si è parlato di ritorno al contratto individuale.

3 Le principali «riforme» degli anni DuemilaA) La riforma del mercato del lavoro (D.Lgs. 276/2003)

Una rilevante riforma è stata attuata con il D.Lgs. 10-9-2003, n. 276, che ha inciso significativamente sulla disciplina del mercato del lavoro e delle tipologie contrattua-li cd. speciali.

Tale provvedimento, i cui criteri erano stati definiti dalla L. 30/2003, è ispirato al disegno riformatore con-tenuto nel «Libro bianco sul mercato del lavoro in Italia», ad opera del prof. Biagi, brutalmente assassinato per mano terrorista.

Tale legislazione, espressione della compagine all’epoca al Governo, manifesta una netta inversione da quelle che sono state a lungo le caratteristiche e le finalità del di-ritto del lavoro, basato sulla tutela unilaterale e privilegiata del lavoratore, frutto di una evoluzione legislativa, dottrinale e giurisprudenziale durata circa un secolo.

Si privilegia infatti l’autonomia negoziale delle parti, con conseguente accresciuta rilevanza del contratto individuale nella regolamentazione del rapporto di lavoro.

La valorizzazione dell’autonomia individuale inevitabilmente porta il rischio di una progressiva individua-lizzazione dei rapporti di lavoro ed emarginazione dei sindacati (ROCCELLA).

B) La riforma della L. 247/2007 di attuazione del cd. Protocollo welfareA distanza di circa quattro anni, gli istituti più controversi del D.Lgs. 276/2003, come il

lavoro interinale a tempo indeterminato o alcune tipologie contrattuali connotate da ri-levanti elementi di instabilità, hanno trovato scarsa applicazione.

Anche in considerazione di ciò, il Governo intende intervenire sulle tipologie pre-carizzanti» e riaffermare che «la forma normale di occupazione è il lavoro a tempo in-determinato» perché «tutte le persone devono potersi costruire una prospettiva di vita e di lavoro serena».

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L’evoluzione del diritto del lavoro 9

Viene, così, concluso, tra Governo, sindacati ed associazioni imprenditoriali, il Proto-collo su previdenza, lavoro e competitività per l’equità e la crescita sostenibili, cd. Proto-collo welfare, poi trasposto nella L. 24-12-2007, n. 247.

C) Il Testo Unico in materia di igiene e sicurezza del lavoro (D.Lgs. 81/2008)La volontà del Governo di intervenire a contrastare il fenomeno del lavoro nero e de-

gli infortuni sul lavoro si è concretizzata, attraverso un opportuno potenziamento del siste-ma della vigilanza e delle ispezioni, e soprattutto realizzando un riordino legislativo delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro contenute in diversi provvedimen-ti, alcuni dei quali risalenti agli anni ’50.

L’approvazione, in attuazione della legge delega 123/2007, del D.Lgs. 9-4-2008, n. 81 ha un grande valore storico, essendo state coordinate, in un unico testo legislativo, gran parte delle disposizioni che regolavano la materia ed essendosi operata una rifor-ma delle stesse improntata alla finalità di accrescere il livello di tutela dei lavoratori.

D) La riforma della contrattazione collettiva Con l’accordo del 22-1-2009 tra Governo e parti sociali, sono state innovate le re-

gole e le procedure della contrattazione collettiva. L’accordo introduce un nuovo mo-dello contrattuale, comune al settore privato e pubblico, che si sostituisce al regime previsto dall’accordo del 1993.

Con i successivi accordi interconfederali del 28-6-2011 e del 31-5-2013 viene com-pletata la revisione delle regole in materia di contrattazione collettiva, stabilendo i cri-teri e meccanismi, di natura negoziale, per accertare la rappresentatività sindacale e l’efficacia del contratto collettivo.

L’accordo Confindustria - CGIL, CISL, UIL del 10-1-2014, recante il Testo Unico del-la rappresentanza ha infine definito le regole per la concreta operatività della nuova contrattazione collettiva.

E) La riforma del cd. collegato lavoro (L. 183/2010) La L. 4-11-2010, n. 183, cd. collegato lavoro predispone un’importante riforma del-

la disciplina del lavoro, che tocca una pluralità di istituti (congedi e permessi, servizi per l’impiego, apprendistato, lavoro alle dipendenze delle Pubbliche Amministrazioni, vigilanza e lavoro sommerso).

Inoltre la L. 183/2010 interviene in materia di controversie di lavoro, introducendo importanti modifiche alla disciplina prevista dal codice di procedura civile (art. 409 ss.) per lo svolgimento del processo del lavoro e portando a compimento un articolato si-stema di procedure conciliative e di arbitrato finalizzate a ridurre l’entità del conten-zioso mediante una più rapida definizione extragiudiziale della controversia.

F) La riforma Fornero (L. 92/2012)Ulteriori importanti riforme sono adottate nel 2011-2012 dal cd. Governo dei tec-

nici, alla cui formazione si giunge in una situazione economica «emergenziale». Primo atto della nuova compagine governativa è la riforma del sistema pensionistico, attua-ta con il cd. decreto Salva Italia (D.L. 201/2011 conv. in L. 22-12-2011, n. 214), adotta-to nell’ambito di una serie di misure urgenti per assicurare la stabilità finanziaria, la cre-scita e l’equità.

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10 Capitolo 1

L’Esecutivo interviene, poi, con la cd. legge Fornero (L. 28-6-2012, n. 92), in materia di lavoro e ammortizzatori sociali, con l’obiettivo di adattare le regole esistenti alle esi-genze di competitività delle imprese e di accrescere l’occupazione, secondo il modello europeo della flexicurity, basato sull’alleggerimento delle tutele all’interno del rapporto e sulla garanzia di maggiori tutele sul mercato. La riforma apporta numerosissime modi-fiche alla disciplina del lavoro, finalizzate a «realizzare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico, in grado di contribuire alla creazione di occupazione, in quantità e qualità, alla crescita sociale ed economica e alla riduzione permanente del tasso di disoccupazione».La riforma interviene, in particolare, sui seguenti ambiti: — sulla flessibilità in entrata, con l’obiettivo di rendere più dinamico il mercato del lavoro, soprattutto ver-

so le fasce svantaggiate (a partire dai giovani), contrastando al contempo il fenomeno della precarizza-zione della forza lavoro;

— sul sistema degli ammortizzatori sociali, che viene riformato in modo da garantire un ampliamento del-la copertura e da rafforzare i legami tra strumenti di sostegno del reddito e politiche di attivazione, riqua-lificazione e ricollocazione dei lavoratori;

— sulla flessibilità in uscita, per rendere più adeguata al mutato contesto economico la disciplina limitati-va dei licenziamenti individuali, e in particolare di quelli per motivi economici. La riforma interviene, quin-di, sul sistema di tutela in caso di licenziamento ingiustificato, imperniato sull’art. 18 dello Statuto dei La-voratori.

4 La riforma del Jobs Act e dei relativi decreti di attuazionePer intervenire sulla grave situazione occupazionale, nonché in risposta alle attese

delle istituzioni europee circa un auspicato piano di riforme strutturali da parte del no-stro Paese, il Governo vara il cd. Jobs Act, un’ulteriore riforma ad ampio raggio in cam-po sociale.

In prima battuta, l’intervento è stato attuato con il D.L. 34/2014, cd. decreto Poletti, conv. in L. 16-5-2014, n. 78 che ha riguardato soprattutto l’apprendistato e il contratto a termine.

La riforma complessiva è prefigurata con la L. 10-12-2014, n. 183 recante «Dele-ghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavo-ro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro».

In attuazione della delega sono stati emanati il D.Lgs. 22/2015, che ha disciplinato la Nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego (NASPI), e il D.Lgs. 23/2015 che ha introdotto il contratto a tutele crescenti (CATUC).

Successivamente, con il D.Lgs. 80/2015 e il D.Lgs. 81/2015, rispettivamente, sono state definite nuove misure per la conciliazione vita-lavoro ed è stato operato il riordi-no dei contratti e dei rapporti di lavoro.

Infine, l’attuazione della delega è stata completata con l’emanazione dei seguenti decreti legislativi: — il D.Lgs. 14-9-2015, n. 148, in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rap-

porto di lavoro; — il D.Lgs. 14-9-2015, n. 149, in materia di razionalizzazione e semplificazione dell’at-

tività ispettiva; — il D.Lgs. 14-9-2015, n. 150, di riordino della normativa in materia di servizi per il la-

voro e di politiche attive;

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L’evoluzione del diritto del lavoro 11

— il D.Lgs. 14-9-2015, n. 151, per la razionalizzazione e semplificazione delle proce-dure e degli adempimenti in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità.Di fatto, per l’ampiezza degli istituti toccati, siamo davanti ad una riforma globale,

che risponde ad una visione generale del lavoro e della sua disciplina, che è quella del-la modernizzazione del mercato del lavoro, nell’ottica della cd. flexicurity. L’obiettivo è superare «l’ingessatura dei singoli rapporti di lavoro», per giungere ad un sistema in cui tutti i rapporti di lavoro — sia quelli a termine, sia quelli a tempo indeterminato — saran-no caratterizzati dalla necessaria flessibilità, con la garanzia della continuità del reddi-to e di un investimento sull’efficace riqualificazione delle persone che per qualsiasi mo-tivo perdano un lavoro (dalla Relazione di accompagnamento del D.L. 34/2014 al Se-nato).

Si abbandona, quindi, il modello di tutela del lavoro, definito della cd. job property, ritenuto ormai ob-soleto, per approdare in un sistema in cui non esiste più la garanzia del posto fisso.

L’assunzione con contratto a tempo indeterminato, infatti, di cui il legislatore ribadisce la centralità e la pre-minenza rispetto alle altre tipologie contrattuali, dovrà avvenire secondo la disciplina del CATUC che prevede, in caso di licenziamento, l’applicazione di una tutela prevalentemente monetaria.

Di fatto, coesistono nell’ambito del lavoro subordinato, due regimi di protezione: da un lato, i vecchi as-sunti che, in caso di illegittimità del licenziamento, continuano a fruire della tutela tradizionale dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, dall’altro i nuovi assunti con il contratto a tutele crescenti, cui si applica la disci-plina del D.Lgs. 23/2015. Dinnanzi a quest’ulteriore fonte di regolamentazione del licenziamento, quindi, l’art. 18 ha soltanto un’applicazione residuale, ovvero, per i lavoratori già assunti alla data del 7-3-2015.

All’alleggerimento dei limiti all’interruzione del rapporto si collega la ridefinizione di tutto l’impianto dei servizi per l’impiego e della politica attiva del lavoro al fine di attuare un sistema in cui al lavoratore sia ga-rantita l’assistenza nella ricerca di una nuova occupazione e più in generale in percorsi di orientamento, for-mazione e riqualificazione, nella prospettiva della formazione continua del lavoratore/cittadino e della sua occupabilità (employability).

L’ulteriore tassello di cui si compone la riforma è il collegamento funzionale tra le misure di politica attiva e le misure di sostegno al reddito mediante l’attuazione di un meccanismo di condizionalità.

5 Il Jobs Act del lavoro autonomo Nell’intento di ridisegnare anche la disciplina dei rapporti di lavoro autonomo, con

la L. 22-5-2017, n. 81 sono state introdotte misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale.

L’obiettivo è quello di costruire anche per tali lavoratori (professionisti, partite iva, co.co.co.) un sistema di tutele e diritti analogo a quello del lavoro subordinato al fine di eliminare l’attuale divisione tra lavoratori tutelati e non (cd. dualismo del mercato del lavoro).

Tale provvedimento prevede infatti, tra l’altro, per le co.co.co. il riconoscimento del diritto a percepire l’indennità di maternità indipendentemente dalla effettiva astensione dall’attività lavorativa e la fruizione dei congedi parentali per 6 mesi. Tra le altre misure, rileva la facoltà, per la lavoratrice autonoma, della sospen-sione del rapporto di lavoro in caso di gravidanza e la previsione di limiti temporali per il pagamento dei compensi ai lavoratori autonomi.

Il provvedimento disciplina inoltre il cd. smart working, o lavoro agile, con cui il rap-porto di lavoro (subordinato) assume, nello svolgimento, modalità analoghe a quelle del lavoro autonomo, per la mancanza di vincoli di orario e luogo di lavoro.

Tale modalità lavorativa è rimessa all’accordo individuale tra datore di lavoro e lavoratore, attuabile in par-ticolare in tutti quei casi in cui la prestazione sia resa mediante strumenti tecnologici.

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12 Capitolo 1

6 Il Decreto DignitàIl Decreto Dignità (D.L. 12-7-2018, n. 87) viene emanato sul presupposto di una stra-

ordinaria necessità ed urgenza di introdurre misure per la dignità dei lavoratori, delle imprese e dei professionisti. L’obiettivo, dichiarato dall’esecutivo, è quello di invertire la tendenza alla demolizione dei diritti dei lavoratori incidendo su alcuni punti ritenuti fondamentali per la tutela del lavoro. In primis la lotta al precariato, che si traduce in tale provvedimento normativo in un nuovo irrigidimento della disciplina del lavoro a tempo determinato.

Nell’ottica di scoraggiarne il ricorso è prevista la reintroduzione delle causali (a par-tire dal tredicesimo mese) e la diminuzione della durata massima complessiva (da 36 a 24 mesi).

Ulteriori disposizioni prevedono l’aumento dell’aliquota contributiva in caso di rinnovo e l’ampliamento dei termini per la proposizione del ricorso giudiziario.

Viene, inoltre, aumentata l’indennità risarcitoria introdotta dal D.Lgs. 23/2015 per i licenziamenti ingiustificati (art. 3, co. 1).

Ulteriori novità riguardano misure per penalizzare e disincentivare le delocalizzazioni delle attività pro-duttive.

Ripartizione del diritto del lavoro

►► diritto del lavoro in senso stretto

►▻ comprende la materia oggetto del contratto e del rapporto di lavoro

►► diritto sindacale ►▻ comprende la disciplina dei rapporti sindacali, dello sciopero etc.

►► legislazione so-ciale

►▻ comprende le norme riguardanti i rap-porti tra Stato, datori di lavoro e lavora-tori e quelle in materia di previdenza e assistenza sociale

Oggetto ►► è la disciplina dei rapporti di lavoro e della giuridica relazio-ne tra il datore di lavoro ed il lavoratore

Finalità ►► è quella di tutelare il lavoratore attenuando gli effetti più de-leteri della subordinazione

Principi fondamentali

►► favor prestatoris e inderogabilità delle norme►► indisponibilità dei diritti►► motivazione del licenziamento►► nullità del licenziamento contra legem►► autotutela collettiva►► giusta retribuzione►► parità retributiva e di trattamento normativo

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Elenco alfabetico degli argomenti oggettodelle principali domande d’esame

Agenzia nazionale per le politiche attive del la-voro

Agenzia per la rappresentanza negozialeAmmortizzatori socialiApprendistatoAssegno di ricollocazioneAssunzione del lavoratoreBoicottaggioBuona fedeCapacità lavorativaCassa integrazione guadagniCertificazione del contratto di lavoroCodice disciplinareCollaborazione coordinata e continuativaComportamento antisindacaleContrattazione collettivaContratti di solidarietàContratto di appaltoContratto collettivoContratto a tempo indeterminato a tutele cre-

scenti [CATUC]Controllo a distanza dei lavoratoriControversie di previdenza e di assistenzaCottimoCrediti di lavoroCumulo tra interessi e rivalutazioneDatore di lavoroDecadenzaDemansionamentoDimissioniDiritti del lavoratoreDiritto del lavoroDistacco del lavoratoreEstinzione del rapporto di lavoroFallimento del datore di lavoroFerie annualiFestivitàFondi di solidarietàGiusta causa e giustificato motivoIndennità mortis causaInquadramento del lavoratoreInquadramento unicoIntegrazioni salarialiInvenzioni del lavoratoreIspettorato nazionale del lavoroJus variandiLavoro agileLavoro associatoLavoro autonomoLavoro domesticoLavoro a domicilioLavoro familiareLavoro gratuito

Lavoro intermittenteLavoro notturnoLavoro straordinarioLavoro subordinatoLavoro a tempo determinatoLavoro a tempo parzialeLibro unico del lavoroLicenziamentoLicenziamento collettivoLicenziamento disciplinareLicenziamento discriminatorioMobbingNuova assicurazione sociale per l’impiego [NASPI]Nullità del contratto di lavoroObblighi del datore di lavoroObblighi del lavoratoreObbligo di sicurezza del datore di lavoroOrario di lavoroParasubordinazioneParità di generePatto di non concorrenzaPatto di provaPatto di servizio personalizzatoPeriodo di comportoPermessiPolitiche attive del lavoroPrescrizionePrestazione di lavoroPrivilegioQuietanza a saldoRapporti speciali di lavoroRecesso unilateraleRepechâgeRetribuzioneRinunzie e transazioniRisoluzione consensuale del rapporto di lavo-

roSanzioni disciplinariScioperoSindacatoSmart-workingSomministrazione di lavoroSorveglianza sanitariaSospensione del rapporto di lavoroStatuto dei lavoratoriSuccessione nel rapporto di lavoroTrasferimento d’aziendaTrattamento di fine rapportoValutazione dei rischiVigilanza in materia di lavoro e di legislazione

socialeWelfare to workWhistleblower

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AAgenzia nazionale per le politiche attive

del lavoro [ANPAL] D.Lgs. 14-9-2015, n. 150; D.P.R. 26-5-2016, n. 108

Il D.Lgs. 150/2015, in attuazione del Jobs Act (L. 183/2014) ha istituito, a decorrere dal 1°-1-2016, l’(—) con compiti e funzioni in materia di politica attiva, tra cui il coordinamento del-la gestione dell’assicurazione sociale per l’im-piego (NASPI) [vedi →], degli interventi per il collocamento dei disabili e degli interventi di attivazione dei lavoratori disoccupati benefi-ciari di prestazioni a sostegno del reddito.Con l’istituzione dell’(—) vengono poste sot-to l’egida di un’unica authority centrale, ri-spondente direttamente al Ministero del La-voro, importanti funzioni di coordinamento, controllo, determinazione e anche di gestio-ne diretta, ad esempio del Sistema informa-tivo unitario delle politiche del lavoro e dell’Albo delle agenzie per il lavoro.L’(—), inoltre, sulla base di apposite conven-zioni stipulate tra il Ministero del Lavoro e le Regioni, può amministrare direttamente, nel-la Regione che ha stipulato la convenzione, le misure e gli interventi di politica attiva del lavoro.

Agenzia per la rappresentanza negozia-le [ARAN] D.Lgs. 30-3-2001, n. 165

L’(—) è una persona giuridica di diritto pub-blico con autonomia organizzativa, contabi-le e normativa.L’(—) rappresenta legalmente le PP.AA. in fase di contrattazione collettiva nel settore del pubblico impiego. L’(—) esercita a livello nazionale ogni attività relativa alle relazioni sindacali, alla negoziazione dei contratti col-lettivi e all’assistenza della pubblica ammi-nistrazione ai fini dell’uniforme applicazione dei contratti stessi. A tal fine il D.Lgs. 165/2001 prevede la possibilità per l’(—) di intervenire in giudizio, a garanzia della cor-retta interpretazione e dell’uniforme appli-cazione dei contratti collettivi.

Ammortizzatori sociali D.Lgs. 22-3-2015, n. 22; D.Lgs. 14-9-2015, n. 148

Con tale espressione sono definiti gli stru-menti predisposti dallo Stato al fine di forni-

re una tutela del reddito ai lavoratori che si trovano a dover affrontare le conseguenze economiche derivanti dalla riduzione o ces-sazione dell’attività lavorativa.Con il Jobs Act (L. 183/2014) è stata previ-sta un’ampia riforma degli (—) con l’obietti-vo di «assicurare, in caso di disoccupazione involontaria, tutele uniformi e legate alla sto-ria contributiva dei lavoratori», attuata poi con il D.Lgs. 22/2015 e il D.Lgs. 148/2015.Nell’ambito degli (—) può effettuarsi la se-guente distinzione:— strumenti che intervengono in costanza

di rapporto, quando cioè il rapporto di lavoro è soltanto sospeso, e non cessa-to, determinando una riduzione della re-tribuzione, di diversa entità. Si collocano in tale ambito soprattutto le integrazioni salariali [vedi →] ed i fondi di solidarie-tà [vedi →];

— strumenti che intervengono in caso di di-soccupazione, quando cioè il rapporto di lavoro è definitivamente cessato, de-terminando la perdita della retribuzione. Si collocano in tale ambito soprattutto le indennità erogate dalla Nuova assicura-zione sociale per l’impiego (NASPI) [vedi →].

Apprendistato D.Lgs. 15-6-2015, n. 81L’(—) costituisce un contratto di lavoro subor-dinato a contenuto formativo, per cui a fron-te della prestazione lavorativa, il datore si obbliga a corrispondere all’apprendista, non solo una controprestazione retributiva, ma anche gli insegnamenti necessari per il con-seguimento di una qualifica professionale o di un diploma di istruzione secondaria su-periore e di titoli di studio universitari e dell’alta formazione, a seconda della tipolo-gia di apprendistato prescelta.Secondo la disciplina attuale, contenuta nel D.Lgs. 81/2015, di attuazione del Jobs Act (L. 183/2014), l’(—) è un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato carat-terizzato dall’obbligo di formazione al fine di favorire l’inserimento nel mercato del la-voro dei giovani.Si distinguono:— (—) per la qualifica e il diploma professio-

nale, il diploma di istruzione secondaria